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La grande illusione dei tifosi della Juventus
Il ‘portoghese’ Cristiano Ronaldo si è comportato male con la Juve: è un giocatore molto forte fisicamente, ma ci attendevamo un uomo più maturo e una miglior intelligenza tattica
L
eggo le parole del direttore di ‘Periodico italiano magazine’ sulla Juventus Football Club (uno dei suoi ‘bersagli’ preferiti…). E ‘gobba’ dalla nascita (anche se veder giocare la ‘sua’ Atalanta di questi ultimi anni è stato come andare dall’ortopedico e indossare il busto per correggere la ‘gobba’ e mitigare la fede…) mi sento di dare una piccola, ma proprio piccola, risposta. Perché vede, caro direttore, non tutti alla Juventus hanno esultato per l’arrivo del ‘portoghese umanoide’, che in un solo mese aveva - ma solo per incassi di sponsorizzazioni e vendita delle sin da subito introvabili magliette - ripianato i bilanci di una città che di ‘disastrosi juventini’ ne vantava già una: la sindaca, Chiara Appendino. Non tutti si aspettavano qualcosa. Se non che, come è accaduto, quel ‘tipino’ tutto pilates e feng shui non finisse col fare il ‘portoghese’. Cosa che ha puntualmente fatto andando via (non che ci sia da strapparsi i capelli per riaverlo…) senza onorare l’ultimo anno di contratto. E insomma: il gioco individualista; e insomma: le ville ‘spatusse’ (come si dice a Torino); e insomma: i ‘bacetti’ in campo e i ‘giochetti’ fuori campo. Tutto davvero molto lontano dall’understatement sabaudo. L’unica cosa veramente interessante da ascoltare, in un simile frangente, sarebbe stata la battuta dell’avvocato Agnelli, nel caso fosse ancora tra noi, per aver speso tutti quei soldi e aver ottenuto un così misero risultato. Ma sforzandomi, posso provare a immaginare cosa avrebbe causticamente commentato: “Credevamo fosse venuto da noi per farci vincere la Champions; invece, siamo stati noi a far vincere a lui un paio di scudetti…”. Lorenza Morello
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