dentroefuorilatv
a cura di Dario Cecconi
Raffaella
e quell’ombelico ‘birichino’
Un omaggio alla più amata showgirl d’Italia e Spagna: una donna di talento, generosa e dal cuore grandissimo che ha rivoluzionato il modo fare televisione “Il mio ombelico nudo veniva fuori da un completo studiato da un costumista della Rai. Ora non ne ricordo il nome. Ma le ragazze d’estate già giravano così, con la pancia scoperta e i pantaloni lunghi. Io non mi sono fatta problemi a farlo vedere in tv. Ero libera. Anche i ‘colpi di testa’ erano il segno della libertà dalla lacca, dalle sovrastrutture, dalla rigidità. Io ero così, senza costrizioni”. Così Raffaella Carrà si raccontava nel 2018, quando fu nominata Dama ‘al Orden del Mérito Civil’ dall’ambasciatore di Spagna in Italia Alfonso Dastis. Il contesto era la sigla di apertura di Canzonissima 1970. Ed è proprio grazie a quell’essere ‘senza costrizioni’ che la televisione di Stato si è dovuta ‘modernizzare’. Grazie a uno stile completamente nuovo, l’anno dopo Boncompagni inventò il famoso ‘Tuca, tuca’. Il resto è storia: l’inizio di una vera rivoluzione nell’Italia perbenista dell’epoca, che ha segnato l’ascesa di un’artista eccezionale. Raffaella Maria Roberta Pelloni era nata a Bologna, il 18 giugno 1943. Doveva il nome d’arte allo sceneggiatore e regista televisivo Dante Guardamagna, che associando il nome del pittore Raffaello Sanzio al cognome di un altro pittore, Carlo Carrà, era riuscito a ‘battezzarla’ con un nome d’arte. Cantante, ballerina, attrice e conduttrice italiana, molto amata
anche all’estero, aveva iniziato a studiare danza e recitazione da giovanissima. Aveva esordito al cinema a soli otto anni e preso parte a pellicole come ‘I compagni’ di Mario Monicelli e ‘Il colonnello Von Ryan’, a Hollywood, al fianco di Frank Sinatra. Ben presto, alla recitazione aveva preferito la televisione. O meglio, come lei diceva, era stata la Tv a scegliere Raffaella. In ‘Canzonissima’, con Corrado, aveva scandalizzato per il suo ombelico scoperto, mentre in ‘Milleluci’ aveva affiancato la grande e impareggiabile Mina. E poi ‘Ma che sera’; ‘Fantastico 3’; ‘Pronto, Raffaella?’; ‘Buonasera Raffaella’; ‘Domenica in’. Fino ad arrivare alla sua trasmissione di maggior successo: ‘Càrramba! Che sorpresa’, poi diventata ‘Càrramba! Che fortuna’, in onda su Rai1, dal 1995 al 2002 e, di nuovo, nel 2008. Contemporaneamente, aveva firmato canzoni che tutta Europa canta e balla con entusiasmo ancora oggi, come: ‘Tuca tuca’; ‘Rumore’; ‘A far l’amore comincia tu’; ‘Tanti auguri’. Talento, passione per il proprio lavoro, sorriso e modi gentili, sono sempre stati gli elementi principali della sua lunga e scintillante carriera. Dobbiamo riconoscere che Raffaella Carrà è stata un’artista dalla grande libertà espressiva, affascinante e sensuale, a tratti sfacciata. E uno dei suoi maggiori punti di forza è stato quello di essere tra le poche donne
44 Periodico italiano magazine
‘Pronto, Raffaella?’
Su Rai1, dal 3 ottobre 1983 al 7 giugno 1985, ha condotto, con successo, il primo spettacolo televisivo della tv di stato, trasmesso nella fascia del mezzogiorno.