R&B Agricoltura
LA CIPOLLA EGIZIANA
MARCO DAMELE
LA CIPOLLA EGIZIANA
APPUNTI , PENSIERI E BIODIVERSITA’
CONOSCERE, COLTIVARE E AMARE LA
CIPOLLA EGIZIANA
Grazie a R&B Agricoltura ritorna in produzione la Cipolla egiziana (Allium cepa var. viviparum proliferum), un raro e antico ortaggio coltivato in passato nei terreni dai nostri antenati che genera dei bulbilli aerei giĂ formati e pronti da raccogliere, in grado di riprodursi velocemente adattandosi facilmente anche alle temperature rigide invernali
Caratteristiche 1. Varietà antica 2. R e s i s t e n z a a l l e basse temperature 3. A d a t t a a d o g n i terreno 4. Pianta perenne 5. Si autoproduce 6. Produce bulbilli aerei 7. N o n n e c e s s i t a concimazioni 8. P o s s o n o e s s e r e coltivate sia per scopo ornamentale che alimentare 9. P i a n t a c h e “ cammina” 10.P a t r i m o n i o d i biodiversità
Come afferma il loro nome scientifico "Allium cepa proliferum", queste cipolle si adattano molto bene al nostro clima e sono particolarmente "prolifiche". Piantate nel terreno produrranno ogni anno cipolle aeree e per gli anni a venire, aumentando in maniera quasi esponenziale la produzione. Sono anche chiamate "albero delle cipolle", “ cipolle invernali “ o “cipolle perenni” . L'intera pianta può essere consumata ad uso alimentare. Le cipolline possono essere cucinate e preparate proprio 3
come qualsiasi altra cipolla, cotte in minestre, fritte, o crude in insalata. Il nome "Egiziana" è molto misterioso. Sappiamo che gli antichi Egizi adoravano le cipolle. Credevano che la loro forma sferica ad anelli concentrici simboleggiasse la vita eterna. Erano addirittura presenti anche nelle sepolture egiziane per i faraoni; ma non sappiamo con sicurezza se questa varietà derivi proprio dalla civiltà Egizia, quindi l'origine del nome rimane un mistero, certamente sappiamo che sono piante originarie dell’Asia occidentale.
Le cipolle egiziane erano una varietà coltivata in passato con successo nei terreni della nostra provincia. L'agricoltura, anche nella provincia di Imperia, ha subito nel corso dei secoli un vero e proprio processo di industrializzazione e di specializzazione, con coltivazioni sempre più intensive e con il ricorso a prodotti chimici sempre più efficaci. Ciò ha avuto come naturale conseguenza la perdita o l'eliminazione graduale, a volte completa, di varietà considerate "inutili" dall'agricoltura moderna, ma che invece potrebbero possedere caratteri interessanti per i futuri agricoltori o essere adatte per tecnologie particolari, che oggi non riusciamo neppure a immaginare. Questo patrimonio di biodiversità e mistero ne è un reale indicatore . La cipolla egiziana è una delle prime piante ad emergere in primavera. Le foglie di un verde chiaro spuntano attraverso il terreno nonostante il gelo o neve, crescendo fino a 50/60 cm di altezza fino a produrre un gruppo di bulbilli aerei in continua e giornaliera crescita. Verso la metà di aprile i bulbilli iniziano a spuntare dalla pianta racchiusi in una bianca tunica di protezione. Durante la loro crescita, la tunica si secca cadendo a terra lasciando
intravedere i bulbilli che raggiungeranno la maturità in estate con il colore
caratteristico marrone . Queste cipolle in miniatura sono cipolle vere e proprie, hanno germogli verdi che si ingrossano nella porzione basale e piccole radici ( a contatto del terreno per via del peso o del vento formano una nuova pianta anche lontana dalla pianta madre, una caratteristica importante che la porta ad essere chiamata anche cipolla che cammina ). Nel terreno, la cipolla egiziana produce una piccolo bulbo simile ad uno scalogno , se lo togliamo dal terreno la pianta ovviamente non ricresce; consigliamo quindi di lasciarlo a dimora per creare un agglomerato di bulbi , di piante madri che dividendosi formeranno nuove piante ( in media 1 pianta lasciata nel terreno produce da 5 a 10 nuove piante l’anno). Possono essere coltivate sia per scopo ornamentale o per alimentazione. Ricapitolando , le Cipolle egiziane sono piante rustiche e perenni. Sono piante ultraresistenti, è possibile coltivarle praticamente dappertutto resistendo anche ad inverni molto rigidi, con temperature fino a 20 ° sotto zero! Capito il perchè del nome "cipolla invernale” ?. La cipolla egiziana è apprezzata per il suo valore nutritivo e la facilità di propagazione e adattamento ai nostri terreni, dal mare alla montagna. Il valore nutritivo è legato alla presenza di sali minerali e di una certa quantità di vitamine, soprattutto la C. Sono presenti in buona quantità il calcio e il fosforo, ma anche iodio e fluoro. Il sapore acre e l'aroma leggermente piccante la rendono appetibile anche ai palati più esigenti . La cipolla egiziana fornisce anche un certo apporto energetico dovuto alla presenza di glucidi. La coltivazione praticamente perenne consente la presenza delle cipolle egiziane ogni giorno dell'anno . Molte le proprietà terapeutiche: a quella diuretica si aggiungono quelle disinfettanti, digestive e antidiabetiche, che vengono esaltate con il consumo crudo o in particolare preparazioni come infusi, zuppe o sciroppi.... 4
Come avviene la raccolta e la “ semina “ della Cipolla Egiziana?
Raccogliendo i bulbilli aerei : In estate i bulbilli aerei sono pronti per la raccolta . Il momento ottimale per raccoglierli è quando il gambo si asciuga e diventa marrone con germogli di 5 /10 cm e radichette ben formate . E’ proprio in questo periodo che si assiste alla caduta dei bulbilli che si staccano letteralmente dalla pianta ( ogni bulbillo caduto a terra produrrà l’anno successivo nuove piante occupando lo spazio a disposizione) . I bulbi maturi possono essere quindi consumati o ripiantati in un vaso o nel terreno .
Raccogliendo le cipolle nel terreno : I bulbi possono essere raccolti dal terreno in qualsiasi momento dell'anno estirpandoli come normalissime cipolle . E’ importante lasciare alcune cipolle a dimora per il raccolto del prossimo anno per non perdere la coltivazione.
Tagliando a livello del terreno la cipolla senza estirparla : Foglie di cipolla fresche tutto l’anno? basta tagliarle con un coltello a livello del terreno. Subito dopo aver tagliato le foglie di una cipolla egiziana, nuove foglie cominceranno a crescere al loro posto, che potranno essere tagliate e raccolte nuovamente. Se si vive in un clima mite, possono produrre germogli e foglie verdi tutto l'anno ( ottime in insalata, lasciando al palato un leggero retrogusto piccante ). Difesa e concimazione Le cipolle egiziane non hanno bisogno di particolari concimazioni, sono piante che riescono ad adattarsi facilmente ad ogni tipo di terreno ( è possibile anche coltivarle in vaso , nelle fioriere in terrazzo o sul balcone ) , sono tuttavia sensibili alla troppa acqua, consigliamo quindi di non esagerare durante l’estate con le innaffiature. Durante la primavera , prestare attenzione alle lumache ( in una notte sono capaci di distruggere anche decine di piante ). Un nemico delle nostre cipolle egiziane è rappresentato dal tripide (Frankliniella occidentalis) , un insetto molto dannoso su moltissime colture orticole, frutticole e floricole in grado di arrecare sia danni diretti (punture su foglie e bulbilli) sia danni indiretti (trasmissione di virosi). In questi anni non ho mai trattato le piante con prodotti specifici e continuerò a non farlo , pur osservando come si può facilmente vedere anche dalle foto presenti nell’opuscolo i danni provocati dal tripide. Questo insetto infatti trova riparo all'interno della tunica di protezione " pungendo " e necrotizzando il tessuto. La pianta anche in questo caso pur attaccata resiste molto bene contribuendo a rimarcare la fama di resistenza e adattabilità . 5
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Il nostro desiderio di cibi genuini costa fatica, sudore e ore di lavoro ma c’è soddisfazione a condividere l’amore per la terra e mangiar ciò che si coltiva con le proprie mani. Sembra più saporito (e lo è realmente); sembra anche più conveniente e per chi fa tutto da solo, preparare il terreno, seminare, piantare, curare le piante con passione e amore fino al momento dell’assaggio, è un risparmio sicuro. Promuovere biodiversità rappresenta un ulteriore tassello di crescita, un regalo per le nuove generazioni ed è quello che in questi mesi portiamo avanti in tutta Italia grazie al progetto della condivisione della Cipolla Egiziana. Continuando a ricevere richieste per la coltivazione di questo bulbo e avendo condiviso quasi un migliaio di future piante in tutta la Liguria, la nostra iniziativa intende promuovere una capillare azione di sensibilizzazione della cultura del cibo, del valore della biodiversità e della sovranità alimentare, come unica risorsa fondamentale per salvaguardare il nostro territorio e risollevare dal basso, dalle piccole azioni quotidiane il futuro dell’agricoltura. In questo periodo di “crisi “ e abbandono delle campagne , di soprusi verso ogni forma di vita, non sarà mai raccomandato abbastanza il rispetto della natura ed in modo particolare delle piante. Se l'uomo vive oggi dopo secoli dalla sua comparsa sulla terra ed ha potuto sviluppare l'attuale livello di civiltà, in buona parte lo deve alle piante. Senza le piante tanto sulla terra come nei mari, tutto sarebbe un grande cimitero senza vita. Siamo talmente abituati a vedere le piante attorno a noi che forse non ci siamo mai chiesti veramente cosa esse rappresentano per l'uomo. Senza di esse verrebbe a mancare quella immensa produzione di elementi essenziali della nutrizione umana ed animale. Le piante non solo ci forniscono le basi essenziali del nostro nutrimento, ma anche parte dell'aria che respiriamo. Impariamo quindi a rispettare ed a far rispettare le piante. 7
Non ci chiedono nulla se non di poter vivere e vegetare per il nostro bene. Tutto quello che è tradizione non è necessariamente arcaico, improduttivo, superato! Ma dalla tradizione, dal riconoscimento del valore della biodiversità dobbiamo prendere soprattutto l'idea di un'agricoltura che serva alla gente, che alimenti, che faccia vivere, che dia lavoro , reddito e protegga l'ambiente . Anche questo è un valore, uno di quei valori capitali con ben precisi principi ispiratori che risalgono alla notte dei tempi . Sarà fondamentale per il nostro futuro misurare e confrontare principi molto diversi e molto distanti: quello nostro dell'uomo, della civiltà, del controllo sulla natura, sulla scienza, sulla tecnologia. Un progresso non necessariamente ineluttabile e inarrestabile. Per insegnare il valore della terra alle nuove generazioni bisogna essere istruiti all'agricoltura nel vero significato del termine e che ci sia passione per la materia, che si senta, come chi "sente " la musica, il disegno, lo sport. E non è da tutti. Per i bimbi certamente l'inizio sarà come una favola, un gioco nuovo : il seme, il germoglio. Durante la maturazione della frutta, insegnare che Il fiore del pesco perde i petali e lì, sotto quel piccolo centro da dove si staccano, c'è l'ovario che si gonfia e si trasformerà in frutto grande, grandissimo al confronto, col suo colore delicato, col suo speciale profumo e dal piacevole gusto che i bambini potranno scoprire sporcandosi direttamente le mani, senza rimproveri, senza costrizioni senza quelle barriere che la natura per fortuna non conosce. Acquisire agricoltura non semplicemente acquistare. Un prodotto si acquista , un modo di vivere acquisito diventa esistenza e ricchezza. Una piccola riflessione per un ritorno alla terra che parta direttamente dai consumatori. Consapevolezza e autorità . Forza e disciplina . Normalità anormale in uno Stato in cui gli interessi di pochi controllano l'ambiente, la terra ed il nostro futuro. 8
LA CIPOLLA EGIZIANA IN CUCINA Ma pensate, innanzi tutto, alla curiosa sorte della cipolla : senza la quale, potremmo essere tutti d'accordo che non esisterebbe nemmeno la cucina, come la intendiamo oggi. Ditemi in quanti piatti; minestre, zuppe, passati, salse, contorni, antipasti non compare la cipolla. Se ne facessimo a meno, metĂ dei grandi libri di cucina sarebbero cancellati. Questo discorso vale anche per la cipolla egiziana, ottima e salutare se cruda in insalata, sublime nella zuppa e delicata come condimento per la nostra pasta magari abbinata a dei pinoli delle noci e dei germogli di lenticchia.
Cipolla egiziana al forno Mettete le cipolline egiziane ( raccogliendo i bulbilli aerei a luglio/agosto) in una teglia, incominciate a farle cuocere, in forno a 200°, bagnate solo con un bicchiere abbondante d'acqua, e condite con poco sale. Quando diventano delicatamente dorate, ma non bruciate, toglietele dal forno. In un'altra teglia, disponete fette di formaggio ( a piacere, va bene la scamorza, fontina , emmental ... ), copritele con le cipolline egiziane; sulle cipolline spargete l'impasto per la farinata ( acqua, farina di ceci e olio ) mescolato con un po' di pangrattato e mandate di nuovo in forno a 180°. Quando Il formaggio incomincia a fondere sono pronte da servire....
Favorire la biodiversità anche reintroducendo varietà rare, semplicemente passate di moda o fuori produzione. E’ il caso della cipolla egiziana ( Allium cepa viviparum ), che un gruppo di agricoltori e appassionati di tutta la Liguria aderenti a “R&B Agricoltura” ha iniziato a studiare, amare e (ri)coltivare nei nostri terreni, da Ventimiglia a La Spezia mostrando interesse e passione espandendosi anche fuori i confini liguri. Sono migliaia i bulbi distribuiti nell’ultimo anno , sia attraverso incontri, raduni, o il passaparola, in una simbolica e vitale catena di promozione, condivisione e b i o d i v e r s i t à v e g e t a l e . Purtroppo quasi tutta l’agricoltura e il pensiero attuale della maggior parte dei consumatori si basa su poche cultivar coltivabili e presenti sul mercato. Sono cultivar importanti, perché hanno permesso di incrementare grandemente la produzione agricola e di sfamare milioni di bocche. Esse hanno reso possibile la cosiddetta “rivoluzione verde” degli anni Sessanta, ma resta il serio problema dell’uniformità genetica delle coltivazioni con ripercussioni a livello sociale ed ambientale. Riscoprire le nostre antiche varietà o puntare a nuove varietà? Per i nuovi cavalieri della biodiversità la risposta è scontata. Per ricevere in omaggio bulbi di cipolla egiziana basta collegarsi al gruppo facebook R&B Agricoltura o scrivere una mail a regaloebarattoinagricoltura@gmail.com .
Regalo e Baratto in Agricoltura regaloebarattoinagricoltura@gmail.com