E zine giulius Anno 2 N° 10

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e-zine

l’amico degli animali Giulius N. 10 - Ottobre 2014

Viaggiando Andalo

Razze canine Volpino italiano

Razze feline Il gatto e l’acqua

Curiosità Lo sapevate che...


Sommario

.............................. Prevenzione pag 4 - 6 Cane, cisti parassitarie ed antico Egitto Una zecca molto fastidiosa L’esperto risponde pag 8 - 11

Turco Van

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Pancreatite: un serio problema A colloquio con il veterinario Salute animale pag 13 Tracheobronchite infettiva del cane Volatili pag 15 - 16 Un problema comportamentale Stress, gli uccelli di città resistono meglio

A Dubai taxi per cani

Razze canine pag 18

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Volpino italiano Razze feline pag 20 - 22 Turco van Prendiamoci cura del mantello Il gatto e l’acqua Viaggiando pag 24 - 25 Andalo Una zecca molto fastidiosa

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Curiosità pag 26 - 28 A Dubai taxi per cani Lo sapevate che... Cane e gatto: eterni rivali? Pet quiz pag 29

l’amico degli animali EDITORE Demas Srl - Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it

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PREVENZIONE

❱ T

Cane, cisti parassitarie ed antico Egitto

a cura di A. Ciorba

empo fa su una prestigiosa rivista statunitense americana è comparso uno studio realizzato da un’archeologa, la quale aveva sottoposto ad indagine le mummie dell’antico Egitto. Le elevate conoscenze di questo antico popolo hanno fatto sì che queste giungessero alla nostra attenzione in uno stupefacente stato di conservazione. Le attuali tecniche di studio consentono di eseguire una serie di test in maniera non invasiva e tale da rilevare la presenza di fenomeni patologici in individui venuti a morte migliaia di anni prima. I faraoni erano afflitti da una serie di malattie non dissimili dalle nostre e tra queste meritano di essere ricordate alcune zoonosi (malattie trasmissibili da animale ad uomo) che ancora oggi sono protagoniste dello scenario sanitario. Sono da prendere in considerazione soprattutto alcune malattie parassitarie in cui gli animali domestici, ed in particolare il cane, giocano un ruolo significativo come ad esempio l’ascaridiosi o l’echinoccocosi/idatidosi. Nelle mummie sono state rinvenute cisti che possono essere ricollegate ad un’infestazione da Echinococcus granulosus. Così dopo 5000 anni ritroviamo la stessa malattia parassitaria nel bacino del Mediterraneo, anche se, a vero dire, in Italia si registra una situazione di sporadicità sotto il profilo della sua incidenza.

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PREVENZIONE è caso mai da condannare la scarsa informazione che regna relativamente a taluni aspetti di questa affezione, per cui ogni verme piatto è identificato con l’echinococco, per cui molti tendono a mettere il cane sul banco degli imputati. L’Echinococcus granulosus vive allo stadio adulto nell’intestino del cane, il quale elimina nell’ambiente le uova del parassita con le feci. Gli ospiti intermedi (soprattutto ruminanti domestici e l’uomo) si infestano ingerendo ad esempio verdure contaminate con le uova del parassita. Una volta penetrato, il parassita si localizza a livello di organi come polmone. fegato, cervello, dove da luogo alla formazione di cisti, dette idatidi (da qui il nome di idatidosi). L’attenta vigilanza medico veterinaria in sede di macellazione costituisce un valido ostacolo contro la diffusione di questa parassitosi. Problemi possono riscontrarsi in aree del nostro Paese ove si usi effettuare una macellazione casalinga (ad esempio pecore) ed alimentare con scarti gli animali domestici presenti come il cane. Efficaci strumenti di prevenzione sono l’educazione sanitaria, la lotta al randagismo e, nel caso, il trattamento farmacologico del cane. Purtroppo non abbiamo cani mummificati e non sappiamo quale fosse l’incidenza dell’idatidosi presso quell’ antico popolo; essi infatti ammiravano a livello divino il gatto per cui gli studi di archeologia veterinaria dovrebbero fermarsi ad indagini sulle affezioni dei nostri cari amici felini. 5


PREVENZIONE

Una zecca moltofastidiosa

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a cura di A. C.

è

la così detta zecca del piccione, che ha pericolosi riflessi per la salute umana. Infatti qualora non riesca a parassitare per vario tempo un piccione, un colombo o sia presente in numero elevato nell’ambiente non disdegna di attaccare l’uomo. è attiva durante le ore di buio e ha una notevole resistenza al digiuno, sino a sette anni. è in grado di dar luogo a reazioni allergiche ed eventualmente trasmettere agenti patogeni sia nel piccione sia nell’uomo. A carico di quest’ultimo può dare luogo a lesioni cutanee, come eritemi o pomfi, e manifestazioni di tipo anafilattico. In Italia sono stati segnalati vari casi in diverse zone La capacità di questa zecca di penetrare in ambienti confinati, il suo alto grado di sopravvivenza ed altri aspetti comportamentali fanno sì che non sia semplice il suo controllo. Sarebbe necessario un controllo periodico degli edifici dove stazionano con l’applicazione di sostanze farmacologiche in grado di agire nei suoi confronti. Dal momento che una tale azione risulta difficoltosa non rimane che adottare misure per ridurre la presenza dei piccioni nelle città. Si è così nel tempo ricorsi a: mezzi fisici come reti, fili e punte in acciaio, sorgenti di rumore per far sì che questi volatili non si posino su davanzali, cornicioni, terrazze, ecc.; mezzi chimici volti a indurre una sterilizzazione dei piccioni; mezzi biologici ricorrendo all’impiego di altre specie di volatili competitive o predatrici.

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on importa se vuoi dare al tuo cane una ricompensa dopo una bella passeggiata, per distrarlo, per addestrarlo oppure semplicemente per dimostrargli il tuo affetto con uno snack gustoso tra un pasto e l’altro. Fatto sta che i cani perdono velocemente interesse ai classici ossi masticabili dal momento che questi non hanno né sapore né odore. Invece, 8in1 DELIGHTS sono snack unici e brevettati, composti da vera carne di pollo disidratata avvolta in pelle bovina masticabile di alta qualità. L’odore e la vista del pollo stimolano il cane ad arrivare alla carne contenuta all’interno della pelle masticabile, tenendolo occupato a lungo ed evitando i fastidiosi avanzi che si creano, per esempio, con i normali ossi di pelle di bufalo.


L’ESPERTO RISPONDE

Un serio problema

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PANCREATITE:

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Prof. Alessandro Ciorba

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entile Professore,

Sono preoccupato per il mio cagnolino meticcio affetto da pancreatite. Vorrei avere qualche notizia su questo problema. Antonio M. (Chioggia)

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a pancreatite è l’infiammazione di un’importante ghiandola, il pancreas, situato in cavità addominale in prossimità dello stomaco e che svolge importanti funzioni quali: - produce il succo pancreatico, che serve per metabolizzare il cibo ingerito; - produce ormoni, quali, ad esempio, insulina e glucagone, che controllano i livelli di glucosio (un particolare tipo di zucchero) nel sangue e regolano i meccanismi grazie ai quali l’organismo assorbe e utilizza gli alimenti. Una pancreatite può presentarsi in forma acuta o cronica e la sua frequenza nel cane e nel gatto non è ben nota, dal momento che spesso non è prontamente individuata, ma si ritiene che si presenti più spesso di quanto supposto in passato. Cause Nella maggior parte dei casi l’infiammazione del pancreas si manifesta in maniera del tutto singolare, nel senso che non si riesce ad individuarne la causa precisa . In taluni casi è da mettere in relazione con un’alimentazione non idonea. Diversi sono i fattori di rischio che possono provocare l’insorgenza di una pancreatite come: traumi; interventi chirurgici; anestesia; infezioni parassitarie causate ad esempio nel gatto da un particolare parassita il Toxoplasma; uso di determinate sostanze farmacolo-

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L’ESPERTO RISPONDE

giche; disfunzioni ormonali; profondi squilibri nutrizionali. anche pensato che potesse avere un’origine ereditaria, ma ad oggi non è stata dimostrata alcuna predisposizione di genetico, anche se è noto che nello schnauzer nano sia più l’incidenza della pancreatite rispetto ad altre razze di cani.

Si è sino tipo alta

I fattori in grado di indurre infiammazione del pancreas esercitano un grave danno a carico di questo organo, in quanto provocano l’attivazione precoce e la fuoriuscita del succo pancreatico, ricco di particolari sostanze dette enzimi, capaci di causare una sorta di autodigestione del tessuto e tale evento innesca il processo infiammatorio.

Sintomi e diagnosi I segni clinici di pancreatite nel cane non sono specifici e risultano ancora più vaghi nel gatto. Nel cane i sintomi più comunemente riferiti sono rappresentati da: vomito, debolezza, dolorabilità addominale, febbre, diarrea, disidratazione; nel gatto: abbattimento, disidratazione, perdita di appetito, abbassamento della temperatura corporea (ipotermia). In caso di ostruzione delle vie biliari può comparire una colorazione giallastra (ittero) delle mucose di occhi e bocca. Il vomito ed il dolore addominale, che rappresentano una costante di questa affezione nell’uomo, sono riportati solamente nel 35% dei cani e nel 25% dei gatti. Il vomito può essere sporadico e di modesta entità oppure frequente. Talora il dolore addominale diviene evidente solo dopo che sia stata intrapresa la terapia. Per diagnosticare l’affezione morbosa in questione è necessario sottoporre l’animale ad esami del sangue, radiografie e/o ecografie addominali.

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L’ESPERTO RISPONDE

Terapia Per un trattamento di successo è importante ricorrere prontamente al consiglio del medico veterinario ed intervenire precocemente anche e soprattutto nei confronti delle gravi complicazioni che una pancreatite può indurre. Di particolare importanza è l’adozione di particolari misure nutrizionali, in grado di ridurre l’attività del pancreas e nello stesso tempo di fornire una corretta quantità di principi nutrizionali. L’alimentazione può essere sospesa, senza gravi complicazioni, per alcuni giorni nei cani, ma nei gatti devono essere adottate adeguate strategie nutrizionali onde evitare l’insorgenza di problemi patologici a carico del fegato. è opportuno scegliere una dieta a basso contenuto in grassi. In questi casi il più delle volte si ricorre all’uso di diete particolari, presenti in commercio, altamente digeribili, con un adeguato contenuto proteico di alto valore biologico.

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L’esperto risponde

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A COLLOQUIO CON IL VETERINARIO

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A cura di A. Ciorba

I

l mio cane ha le zampe posteriori che non lo reggono più bene e da 10 giorni abbiamo saputo che ha un tumore al fegato. Con la terapia adottata non abbiamo avuto nessun miglioramento, ma un peggioramento, cioè vomito diarrea e comparsa di intensi dolori. Cosa ci consiglia di fare?

M

i sembra una situazione molto seria e che ritengo non possa che aggravarsi con il tempo. Non so se il tumore del fegato sia primitivo dato che generalmente è sede di metastasi. A parte ciò, penso che possano essere utili solo terapie palliative per non far soffrire il cane.

H

o una gatta persiana, di 5 anni di età, affetta da ulcera eosinofilica, che si presenta con ulcera alla bocca e sui polpastrelli. La sto trattando con ribes pet e quando occorre con un cortisonico per uso locale. La dermatologa veterinaria mi ha prescritto dei particolari croccantini e un monoproteico a base di coniglio. Con questa alimentazione sembra andar bene, ma vedo che per il gatto è poco appetibile, ha un consiglio per noi? Grazie

L

a mia non può essere che una risposta di ordine generale in quanto il veterinario curante è certamente il miglior giudice per affrontare un percorso terapeutico mirato. In generale questa patologia si tratta con la somministrazione di cortisone o ciclosporina. Per quanto riguarda l’alimentazione userei un alimento umido specifico. Certamente alimenti a base di pesce possono essere indicati.

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CURIOSITà

L’azienda Foschi è presente da più di 100 anni nel mondo del Veterinario, fornendo tutte le attrezzature necessarie per curare al meglio i nostri amici animali.

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Salute animale

Tracheobronchite infettiva del cane

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er tracheobronchite infettiva del cane o “complesso tosse dei canili” si intende un insieme di eventi patologici, di natura infettiva del tratto respiratorio del cane, altamente contagiosi, caratterizzati dall’insorgenza di una tosse secca, parossistica, che permane per più giorni e settimane. Essa ha un’eziologia multifattoriale, nel suo determinismo entrano, infatti, in gioco germi e virus. è trasmessa per via aerosol con la tosse e gli starnuti, riconosce un’incubazione di 3-10 giorni ed è particolarmente diffusa nei canili. La sintomatologia clinica può comparire in forma lieve o grave. La forma lieve, più comune, è caratterizzata da tosse secca, ad accessi, particolarmente frequente quando l’animale è eccitato, facilmente provocabile con la trazione del collare, di durata variabile da 7 a 14 giorni. La forma grave è meno frequente, colpisce soprattutto i cuccioli,in cui la tosse assume carattere produttivo e può evolvere verso una broncopolmonite. Può essere presente febbre, bassa ed altalenante che influisce negativamente sull’appetito. Altri segni clinici comprendono: scolo nasale, abbattimento, mancanza di appetito, dispnea ed intolleranza all’esercizio. Il trattamento terapeutico nel caso della forma lieve non è necessario, in quanto la stessa è autolimitante e si risolve nell’arco di 7-14 giorni. Nella forma grave si potrà ricorrere all’uso di antibiotici, mucolitici,broncodilatatori. è opportuno vaccinare i cani con un vaccino polivalente annualmente, è consigliabile isolare i soggetti colpiti da infezione e ricorrere a disinfezioni ambientali periodiche, soprattutto nei canili. 13



volatili

Un problema comportamentale

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A. C.

a pica è un problema comportamentale che fa sì che un uccello strappi le proprie piume o quelle di un suo simile. In seguito a tale evento si può osservare una perdita delle piume sul corpo più o meno estesa. La presenza di piume sul fondo della gabbia può costituire un segnale assai indicativo, allorché si noti in un periodo che non coincide con la muta. Generalmente tale fenomeno avviene di notte in assenza dei proprietari. In alcuni uccelli può verificarsi un evento particolare e cioè che mastichino le piume senza strapparle con conseguente impedimento alla loro ricrescita. Tutto ciò non si osserva in natura, ma è connesso con la cattività e con l’ambiente in cui vivono questi animali. Può essere posto in relazione: a) con una gabbia troppo stretta, che non consente al soggetto di isolarsi e induce nello stesso un senso di noia; b) con una particolare modalità di allevamento, così detta allo stecco, che ha come fondamento una mancata socializzazione; c) il mancato rispetto dei normali cicli biologici dell’uccello, per cui la gabbia dovrebbe essere coperta per 12 ore; d) la presenza di frequenti o continui rumori, che inducono stress;

e) la mancanza di un partner sessuale. Per prevenire la pica si dovrà aver cura di eliminare le cause sopra citate. Qualora ciò non si dimostri sufficiente il veterinario può consigliare l’uso di sostanze farmacologiche, che siano in grado di rilassare l’uccello, o di natura ormonale. In ogni caso sarà sempre utile, nel caso in cui si ritenga che il proprio volatile sia affetto da un tale disturbo, rivolgersi al veterinario di fiducia, il quale è in grado di distinguere tra le forme fisiologiche (muta) o patologiche (infezioni virali,parassitismo) di perdita delle piume.

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volatili

STRESS, GLI UCCELLI DI CITTà RESISTONO MEGLIO

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A. C.

li uccelli che vivono in città avrebbero una maggiore resistenza allo stress rispetto ai loro simili che vivono in boschi e foreste. Una ricerca compiuta da un Istituto universitario in Germania ha messo in evidenza che i merli nati in città sono in grado di rispondere meglio allo stress. Questa minore reazione allo stress avrebbe una base genetica e potrebbe essere il risultato di una particolare “selezione urbana” generatasi in seguito agli stimoli ambientali cui sono esposti gli uccelli, che popolano le città. Molte specie di volatili hanno sviluppato una stretta vita di relazione con l’uomo. I merli europei, gli storni e i passeri sembrano trovarsi a loro agio nel microclima più caldo e sono attratti dall’abbondanza di cibo che possono trovare nelle città. La città è apportatrice di numerosi fattori di disturbo, come la costante presenza dell’uomo, l’alta densità di cani e gatti, il rumore, la luce e l’inquinamento provocato dal traffico. I meccanismi naturali di difesa adottati dai vertebrati, inclusi l’uomo, per difendere la loro esistenza in condizioni ambientali avverse, includono la risposta allo stress acuto, caratterizzata dal rilascio da parte dell’organismo di particolari ormoni. La secrezione di questi ormoni nell’immediato ha un effetto positivo, in quanto innesca un fenomeno di adattamento fisiologico ad una situazione di negatività. In situazioni di stress prolungato, tuttavia, livelli costantemente elevati di tali sostanze nel sangue possono danneggiare la funzione riproduttiva, immunitaria e cerebrale. I ricercatori tedeschi hanno tenuto nella stessa voliera, per un anno, merli catturati nel centro della città di Monaco e nella foresta vicina, distante 40 chilometri dalla città. I due gruppi di animali hanno così potuto vivere una situazione ambientale sovrapponibile. Si è osservato che in condizioni normali, in assenza di stimoli esterni nocivi, in entrambi i gruppi di merli la risposta allo stress era la stessa, mentre dopo l’autunno, e particolarmente durante l’inizio dell’ inverno e in primavera nei merli di città questa era decisamente più bassa rispetto a quella dei merli della foresta. Questi risultati starebbero a dimostrare che la vita in città modifica i meccanismi fisiologici di adattamento negli animali selvatici necessari per la loro sopravvivenza.

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RAZZE CANINE

Volpino Italiano ........................................................

A.C.

Il Volpino Italiano proviene dai cani dell’Europa del Nord. Razza popolare nella nobiltà romana e toscana. è un cane di piccola mole, armonico nell’insieme, intelligente, vivace e grazioso. Caratteristiche generali: Altezza:

- maschi da 25 cm a 30 cm - femmine da 25 cm a 28 cm Peso: intorno ai 5 kg. Tronco: con costruzione quadrata. Testa e muso: il muso è di lunghezza inferio-

re a quella del cranio. Le facce laterali sono tra loro convergenti. Il muso è appuntito.

Tartufo: sulla stessa linea della canna nasa-

le. Pigmentazione sempre nera.

Denti: allineati e completi nello sviluppo e nel

numero.

Collo: di lunghezza pari a quella totale della

testa con portamento eretto.

Arti: in appiombo e paralleli tra loro. Muscolatura: di buon sviluppo rispetto alle dimensioni del cane. Coda: arrotolata sul dorso. La lunghezza è di

poco inferiore all’altezza al garrese.

Pelo: Lungo e molto folto con tessitura vitrea. Colori ammessi: bianco e rosso uniforme.

Il colore champagne è ammesso, ma non desiderato.

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Razze feline

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Turco Van

 A. Ciorba

Il Turco Van è una razza felina che si è sviluppata naturalmente in una zona sperduta della Turchia Orientale, giunta dalla Cina al seguito di mercanti che percorrevano la Via della seta. è una razza a pelo semi-lungo, dal mantello bianco con due macchie sulla testa separate da una striscia bianca e coda colorata. Non esita a seguire la preda in acqua. Ha un carattere bizzarro e scaltro; si affeziona a tutta la famiglia anche se si lega in particolare con una persona. Caratteristiche generali Paese d’origine: Turchia. Corporatura: media, lunga e con muscolatura ben sviluppata; le femmine sono più piccole. Testa: triangolare ma non appuntita, con zigomi prominenti e mento solido. Orecchie: vicine e dritte che conferiscono all’animale un atteggiamento attento. Occhi: grandi, ovali e un po’ obliqui. Arti: lunghi con zampine tondeggianti ed eleganti, con polpastrelli rosa e ciuffi di pelo tra le dita. Coda: di lunghezza proporzionata al corpo e spessa. Pelo: semi-lungo, fine e setoso. Varietà di colore: gli esemplari di Turco Van hanno il corpo completamente bianco, due

macchie sulla testa (separate da una striscia bianca) che non coprono le orecchie e gli occhi, e la coda colorata. Le macchie sono in genere marroni o rosse, ma possono essere anche nere, blu, tortie o tigrate. Gli occhi sono in genere color ambra, ma possono essere anche azzurri o impari.

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Razze feline

Prendiamocicuradelmantello

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M

A. C.

olti gatti di razza e non solo, a pelo lungo meritano una particolare attenzione per evitare l’insorgenza di noiosi disturbi che possono anche con il tempo dar luogo a problemi di maggiore rilevanza. è opportuno l’uso sistematico del pettine onde eliminare la formazione di nodi, che certamente sono in primo luogo antiestetici, ma che possono anche rappresentare un problema di natura sanitaria, potendo dare luogo all’insorgenza di alterazioni di tipo infiammatorio a carico della cute sottostante. Nei gatti in questione è utile il ricorso ad una toelettatura programmata, fornendoci di forbici a punta smussa e provvedendo ad eliminare, per esempio, gli accumuli di pelo in corrispondenza della zona perianale, che durante la defecazione potrebbero far sì che materiale fecale ristagni in loco provocando un vero e proprio tappo a livello di sfintere. Nel gatto possiamo evitare di praticare bagni frequenti a meno che non si tratti di eseguire terapie dermatologiche, su consiglio veterinario, che prevedano l’utilizzazione di shampoo medicati a motivo della presenza di forme patologiche della cute provocate da germi, funghi o parassiti. Diverso è il discorso per i gatti che sono portati a partecipare a gare di bellezza; in questo caso il proprietario ricorre a lavaggi con particolari shampoo in funzione delle caratteristiche del mantello del gatto, a frequenti spazzolature con talco od anche a bagni a base di crusca per rendere più soffice il manto. In ogni caso è da sottolineare l’importanza di un attento e sistematico controllo del pelo del gatto al fine di rilevare la presenza di alterazioni a carico dello stesso, che possono essere segnale di affezioni a livello locale, ma anche di processi patologici di ordine generale. 21


Razze feline

IL GATTO E l’ACQUA

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A. C.

L

’acqua è un elemento indispensabile per la sopravvivenza di ogni essere vivente. L’introduzione dell’ acqua nell’organismo si ha sia attraverso l’assunzione di liquidi sia con gli alimenti. Il gatto gradisce bere acqua corrente , fresca e pulita. Per il gatto il consumo giornaliero di acqua è di circa ottanta millilitri per ogni kg di peso corporeo. Un gatto di circa 6 chili dovrebbe bere in media l’equivalente di un paio di bicchieri al giorno, ma solo se mangia esclusivamente cibo secco, perché se è alimentato con scatolette una buona quantità di acqua è assunta con i liquidi contenuti nell’alimento. Un maggiore consumo di acqua può essere legato ad eventuali variazioni nella dieta del gatto (es. cibi molto saporiti), ad un’alimentazione a base di mangime secco (croccantini), od a condizioni climatiche particolarmente afose. In tutte queste situazioni, è molto importante lasciare sempre a disposizione del gatto acqua fresca, in quanto uno scarso consumo può favorire l’insorgenza o l’aggravamento di problemi patologici intercorrenti. Alcuni farmaci possono provocare un aumento della sete e spingere l’animale a consumare una maggiore quantità di acqua. Il gatto si avvicina alla ciotola con l’acqua più volte al giorno. Se l’assunzione di acqua è molto accentuata si può ritenere che l’animale possa essere affetto da affezioni ad esempio a carico dell’apparato gastroenterico o urinario, da disfunzioni metaboliche od ormonali, ecc.. In tutti i casi in cui si sospetti che il consumo di acqua sia notevolmente incrementato sarà consigliabile rivolgersi ad un veterinario. Ciò soprattutto se questo alterato comportamento si accompagna a sintomi come perdita dell’appetito, vomito, febbre, diarrea e abbattimento. Il gatto sembra attratto dall’acqua corrente ed ama bere in ciotole ampie.

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STOP AI DISTURBI

ARTICOLARI

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Alimento complementare per cani con sostanze antiossidanti a elevata specificità condroprotettiva, coadiuvante nei disturbi che coinvolgono l’apparato scheletrico e cartilagineo .

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L'organismo del cane è un sistema complesso in delicato equilibrio e l'alimentazione rappresenta un veicolo costante di sostanze estranee in grado di alterarlo. Ecco perché è importante apportare elementi utili, attraverso la dieta, che preservino e aiutino a modulare i processi degenerativi da esse provocati. Situazioni quali accrescimento, sovrappeso, senescenza sono stadi che risultano essere particolarmente predisponenti allo sviluppo anche di forme patologiche. La somministrazione di condroprotettori (sostanze fisiologicamente attive a livello delle articolazioni), coadiuvate da piante in grado di esplicare un'azione di supporto a questi meccanismi, risulta necessaria quale integrazione nell'alimentazione del cane moderno.

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* immagine solo a fini illustrativi

del cane moderno


VIAGGIANDO

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ANDALO

ndalo è un comune della provincia di Trento. Il suo territorio rientra in parte nell’area protetta del Parco naturale Adamello-Brenta. Il centro, di origine medievale, era un tempo contraddistinto dalla suddivisione in tredici masi. Tale caratteristica è solo parzialmente riconoscibile ancora oggi, dal momento che i masi sono stati quasi interamente inglobati in seguito allo sviluppo urbanistico del paese (ad esclusione del Maso Pegorar che è ancora oggi ancora distaccato dal resto del paese, in posizione panoramica). A partire dalla metà del XX secolo, il paese ha conosciuto un notevole sviluppo turistico, diventando in breve un luogo di villeggiatura di primaria importanza. Gli impianti di risalita della Paganella e le numerose strutture ricettive ne fanno una delle località trentine più frequentate durante la stagione invernale. Vicino al paese possiamo trovare il Lago di Andalo, di origine carsica, la cui superficie può variare notevolmente a seconda delle precipitazioni, posto ad un’altitudine di 989 m s.l.m. Raggiunge la massima estensione in primavera, con il disgelo. Raggiunto il livello massimo, l’acqua superflua si riversa nel Lago di Molveno.

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VIAGGIANDO

Da gustare

Il Trentino con le sue bellezze naturali , gli ambienti incontaminati, le coltivazioni legate alla tradizione può contare su un’ ampia gamma di prodotti e ricette tipiche, che hanno tutta la genuinità ed i sapori semplici della tradizione montana. Il formaggio, da quello fresco a quello di lunga stagionatura, è un prodotto che più rappresenta le tipicità regionale e che è sempre di indubbia qualità e gusto. La salumeria è strettamente legata al territorio ed alla storia della sua gente. Le tecniche di lavorazione e le modalità di conservazione sono giunte fino ai giorni nostri e grazie alle tradizioni trentine ancora oggi è possibile assaporare aromi e profumi di un tempo. Per le caratteristiche delle sue acque il Trentino rappresenta uno dei luoghi simbolo della troticultura italiana. La regione trentina poi conta un’ampia gamma di vini e distillati.

Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto

A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nelle località menzionate con i nostri amici a quattro zampe. Su Internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.

Buon weekend da Alessandro Ciorba 25


CURIOSITà

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n tempo di crisi è d’obbligo crearsi nuovi lavori, attenti alle esigenze di una particolare clientela disposta a spendere per il benessere del proprio animale. Così a Dubai un cittadino britannico ha pensato bene di dare vita ad un Pet Taxi con lo scopo di portare il cane od il gatto dal veterinario, alla toelettatura, ad una speciale passeggiata. Ha intercettato le aspettative soprattutto dei numerosi clienti afflitti dalla mancanza di un servizio di trasporti adeguato alle necessità animali. Sono utilizzate automobili di prim’ordine con tanto di aria condizionata. Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che la legge islamica considera i cani animali poco puliti per cui è consigliabile che il servizio di portarli a spasso sia effettuato da non musulmani.

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a dubai taxi per cani

A.C.


CURIOSITà

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Lo sapevate che...

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A. C. • Il più grande uccello volante è l’albatros che sorvola gli oceani intorno all’Antartide. Ha un’apertura alare di 3 m. • In volo il colibrì può stare fermo e muoversi in su e in giù o all’indietro battendo le ali decine di volte al secondo. • Il tucano ha un becco sproporzionato rispetto al corpo, pieno di fori che lo rendono leggero. • L’uccello elefante senza ali, oggi estinto, era alto come un elefante. Il suo uovo era il più grande del mondo e pesava più di 200 uova di gallina. Le uova del colibrì-ape,l’uccello più piccolo del mondo, non sono più grandi di un’unghia. • Il guscio dell’uovo di struzzo è 6 volte più spesso di quello di una gallina. • I condor hanno un olfatto molto sensibile. • I tinamous, uccelli che vivono in Sud America, sono molto timidi, volano di rado, ma quando lo fanno, hanno così paura di essere visti che diventano veloci come dei proiettili. Si stancano facilmente: spesso più che volare corrono.

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CURIOSITà

Cane e gatto: eterni rivali?

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T

ra cane e gatto qual è il migliore? è questa una domanda cui è arduo rispondere. Ci ha provato tempo fa’un settimanale inglese. La risposta era affidata ad una serie di undici “test”. Il responso finale è di stretta misura favorevole al cane. Sei a cinque, su un totale di 11 sfide dirette: undici parametri, misurabili in laboratorio (e per ognuno la rivista riporta i risultati delle ricerche più recenti in merito), per stabilire quale dei due amici dell’uomo sia da ritenere «superiore». Inizialmente è preso in considerazione il cervello. I neuroni della corteccia cerebrale felina sono ben 300 milioni contro 160 milioni del cane. A seguire: la storia di addomesticamento degli amici cani è più lunga di quella dei mici (1-1), il legame tra animale e padrone sembra più saldo e naturale nel cane (1-2), che sembra essere dotato di una maggiore capacità di comprendere parole e sguardi (1-3). I gatti, però, paiono godere di maggiore popolarità (2-3) ed hanno un’abilità superiore nella comunicazione sonora (3-3). I cani hanno capacità superiori nel risolvere piccoli ostacoli quotidiani come aprire le porte (3-4) e sulla possibilità di addestramento (3-5). I gatti tornano a primeggiare in quanto a capacità sensoriali (4-5) ed a parsimonia, dato che sono consumatori di modeste proporzioni di cibo (5-5). Alla fine chi vince la disfida è il cane dato che in quanto a servizi di utilità il gatto non è in grado di superarlo. Caccia, guardia, ricerca di droghe, esplosivi, persone scomparse sotto la neve o nelle macerie, ecc. sono prerogative tipiche ed uniche del nostro amico Fido.

A.C.


PET QUIZ

Pet quiz La spondilosi deformante è una malattia degenerativa di :

a

L'emottisi è un'emorragia da :

a

virus

c

b fungo

germe

melograno

b

olio fegato merluzzo

c

cipolla

grande

b piccola

c

media

La proteasi è un :

a

carboidrato

b enzima

c

aminoacido

L'arteria iliaca si trova in corrispondenza di :

b cavità toracica 7)b

8)c

cavità addominale

c 6)a

a

bacino

Le risposte corrette:

5)b

8

12

Lo spinone italiano è un cane di taglia :

a 7

c

b 9

La Vitamina A è contenuta soprattutto in :

a 6

7

La leucemia felina è causata da :

a 5

orecchio

Nel cavallo le vertebre cervicali sono :

a 4

b vie respiratorie c

retto

3)a 4)a

3

dischi invertebrali

2)b

2

c

b zampa

costole

1)c

1

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