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l’amico degli animali Giulius N. 11 - Novembre 2014
Viaggiando Abano Terme
Curiosità Più fusa, meno stress
Angolo cane Il taglio delle unghie nel cane
Salute animale Arriva l’inverno!
Sommario
.............................. Salute animale pag 4 - 7 L’esame delle urine Il lipoma: un tumore piuttosto frequente Arriva il freddo, come affrontarlo!
Il gatto
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L’esperto risponde pag 9 - 12 Un intruso inopportuno A colloquio con il veterinario Angolo cane pag 14 - 16 Il taglio delle unghie nel cane Una razza di cani a rishio in Sardegna Passeggini per cani
L’agriasilo
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Angolo gatto pag 18 - 23 Erba gatta Il gatto Un nuovo gatto in famiglia? Viaggiando pag 25 - 26 Abano Terme Curiosità pag 28 - 29 Contro lo stress meno ansiolitici e più fusa Una razza di cani a rischio in Sardegna
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l’amico degli animali
L’agriasilo L’angolo della lettura pag 31 - 32 Il linguaggio segreto dei cani Poesia di Trilussa “Er Cane” Pet quiz pag 34
EDITORE Demas Srl - Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it
Giulius E-zine - Giornale On line
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Salute animale
l’esame delle urine
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A. Ciorba
li esami di laboratorio costituiscono la routine in una visita veterinaria di un qualsiasi animale . I proprietari dei nostri amici a 2 e 4 zampe sono consci della loro importanza e necessità per cercare di giungere ad una diagnosi di certezza e quindi poter intraprendere una terapia mirata. Tra i test che comunemente sono eseguiti vi è l’esame delle urine. è un esame fondamentale, i cui risultati devono essere correttamente interpretati e correlati non solo con le manifestazioni cliniche che l’animale presenta al momento dell’accertamento, ma anche e soprattutto con le altre analisi eseguite ed i risultati di eventuali accertamenti strumentali (radiografie, ecografie, agoaspirato, endoscopia, Tac, ecc.). Un punto fondamentale è rappresentato da un corretto prelievo delle urine. Se ciò non è eseguito adeguatamente si possono avere esiti falsati o non utili. Si può raccogliere ed usare l’urinazione spontanea, utile per tutta una serie di determinazioni, ma non per l’esecuzione di un test batteriologico, volto cioè alla ricerca di germi patogeni presenti eventualmente nell’urina e quindi alla conseguente individuazione dell’antibiotico più efficace per l’eradicazione di un determinato germe. Generalmente si preferisce avere a disposizione per le determinazioni analitiche un campione di urina, prelevato al primo mattino. In questo momento l’urina è più concentrata e le sue caratteristiche sono meno influenzate da alimentazione, assunzione di acqua od attività fisica. L’esame delle urine dovrebbe essere eseguito, se possibile,entro 2 ore dal loro prelievo o sino a 12 ore se refrigerate. Solo il medico veterinario poi può procedere ad altre tipologie di prelievo, che possono comportare anche una blanda sedazione dell’animale e che consistono nell’applicazione di un catetere o di un prelievo direttamente dalla vescica.
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Salute animale
Il Referto
I risultati dell’analisi dell’urina si riferiscono ad un’ampia gamma di valori. Vediamone in sintesi alcuni: Significativo è il colore dell’urina. Normalmente è giallo paglierino. L’intensità del colore dipende dalla concentrazione di vari componenti chimici presenti nel campione o dal suo volume complessivo. Modificazioni nel colore sono da mettere in relazione con eventi patologici, ma possono anche essere legati all’alimentazione. Importante è la valutazione del peso specifico. Da solo non è di particolare utilità, ma esprime la capacità del rene di concentrare l’urina. Deve essere messo in relazione con i dati clinici e soprattutto con gli esami del sangue. Può consentire di confermare o meno una minzione troppo frequente e/o abbondante, valutare la capacità renale di conservare acqua od altri elementi necessari per l’organismo, consentire l’interpretazione di altri parametri urinari. Un’eccessiva eliminazione di glucosio può far ritenere che l’animale sia affetto da diabete, pancreatite, stress (specialmente nel gatto). Di particolare rilievo è la valutazione quantitativa e qualitativa della presenza di proteine nell’urina. Tale dato sta ad indicare la possibilità che si sia in atto un danno renale e cioè che questo organo abbia una scarsa capacità di trattenere questi importanti principi nutrizionali. L’esame microscopico del sedimento può permettere di riscontrare la presenza di globuli rossi, germi, cilindri ialini (strutture amorfe che stanno a significare uno stato di sofferenza di determinate strutture renali), cellule infiammatorie (indice di un infezione intercorrente) o tumorali. 5
Salute animale
IL LIPOMA
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Un tumore piuttosto frequente
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A. C.
i tratta di un tumore benigno, costituito da cellule adipose mature, che si presenta come una lesione noduliforme, di varia grandezza morbida al tatto e circoscritta. Può presentarsi come lesione singola o multipla. Può localizzarsi in qualsiasi parte del corpo dell’animale. Le sedi più frequenti sono torace, addome e parte prossimale degli arti. I lipomi sono comuni nei cani, non vi è predilezione di razza e compaiono generalmente in età matura. Si può anche osservare meno frequentemente una forma infiltrativa in cui il tessuto adiposo si sviluppa non più nel sottocute, ma in tessuti piu’profondi e tra gli strati muscolari. Esiste poi una variante maligna del lipoma, che si osserva raramente e prevalentemente in soggetti anziani. Un lipoma deve essere diagnosticato dal veterinario che può avvalersi di: • un ago aspirato: si preleva un campione di cellule della lesione sospetta e se ne osservano le caratteristiche al microscopio tramite un esame citologico; • una biopsia, ovvero la parziale o totale escissione della lesione, che sarà poi esaminata al microscopio L’asportazione chirurgica del lipoma non è indispensabile, ma è consigliata soprattutto se il tumore è molto voluminoso o tende ad aumentare progressivamente di grandezza. 6
Salute animale
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arriva il freddo, come affrontarlo!
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nche gli animali da compagnia non sfuggono a luoghi comuni ed affermazioni varie in merito a loro particolari abitudini come ad esempio di resistere meglio alle basse temperature rispetto all’uomo. Questa considerazione è stata smentita da un’autorevole e qualificata fonte quale è l’associazione dei veterinari americani (AVMA, American Veterinary Medical Association) che ha pubblicato on line una serie di consigli per proteggere dai rigori dell’inverno cani e gatti e tutelarne la salute anche in presenza della stagione inclemente. Prima di tutto è consigliato un controllo sanitario completo ed un attento rispetto del calendario vaccinale. Il periodo invernale costituisce un rischio aggiuntivo per la salute dei nostri animali. La stagione fredda porta ad un peggioramento delle patologie articolari come l’artrosi ed è un importante fattore predisponente nei confronti della possibilità di contrarre malattie da raffreddamento, da evitare soprattutto in cuccioli ed animali anziani. Si dovranno modificare le nostre abitudini quotidiane in maniera tale che anche l’animale non vada incontro a situazioni negative connesse con la stagione invernale. Sarà opportuno ridurre le passeggiate; fare attenzione alla presenza di ghiaccio; adottare misure particolari per i pet con zampe corte e pelo corto; tenere presente che cani e gatti affetti da malattie metaboliche, cardiovascolari, renali, o squilibri ormonali hanno anche maggiori difficoltà a regolare la loro temperatura. Evitiamo di lasciarli per lungo tempo all’interno ad esempio di un’ automobile esposta al gelo. Attualmente abbiamo a disposizione un’ampia varietà di accessori utili per proteggere i nostri amici pelosi dal freddo come cappottini, scarpine, passeggini, ecc. Una piccola spesa prima dell’inverno contribuirà a proteggere i nostri pet dalle basse temperature proprie di questa stagione e quindi dall’insorgenza di problemi di salute connessi con questo periodo dell’anno e perché no da costi aggiuntivi per loro eventuali cure. 7
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L’ESPERTO RISPONDE
UN INTRUSO INOPPORTUNO
Prof. Alessandro Ciorba
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i è stato regalato un bellissimo gatto siamese. Ho letto che può avere problemi con la tenia. Vorrei informazioni in merito. Chiara C. (MI)
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e parassitosi intestinali sono un problema comune nella vita dei nostri piccoli animali. Tra le parassitosi intestinali negli animali da compagnia quella sostenuta dal Dypilidium caninum è una delle più frequenti. Anche se la denominazione scientifica, che impiega una terminologia latina, di questo parassita include l’aggettivo caninum, non è solo il cane l’ospite definitivo . Dicesi ospite definitivo la specie animale nella quale il parassita raggiunge lo stadio adulto e la maturità sessuale. Il gatto ed alcuni carnivori selvatici possono essere colpiti da questa parassitosi. Ecco il ciclo del D. caninum nella specie felina : Allo stadio adulto il D. caninum presenta una forma appiattita. Ha un colore biancastro, una lunghezza variabile dai 25 sino ai 50 cm ed un aspetto nastriforme. Nel suo corpo si possono distinguere alcune parti come la testa, il collo e la strobila. La testa costituisce la parte anteriore del parassita, cui fa seguito il collo, detto anche zona di accrescimento dal momento che è responsabile della produzione del resto del corpo, rappresentato dalla strobila o catena. Quest’ultima è costituita da una serie di segmenti, chiamati anche proglottidi, continuamente prodotte dalla regione del collo. Le proglottidi mature assumono un aspetto allungato, che ricorda quello dei semi di melone ed è questo il motivo per il quale questa tenia è stata anche chiamata tenia cucumerina.
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L’ESPERTO RISPONDE
Il parassita, allo stadio adulto, è localizzato in corrispondenza dell’intestino tenue del gatto; le proglottidi mature si staccano dal resto del corpo e raggiungono l’ambiente esterno. Questa loro fuoriuscita può avvenire passivamente, in quanto trasportate dalle feci oppure attivamente attraverso lo sfintere anale dell’ospite, dal momento che sono dotate di una muscolatura che consente loro di contrarsi e, pertanto, di muoversi autonomamente. Affinché il ciclo possa continuare è necessaria la presenza di un ospite intermedio (specie animale in cui il parassita compie una parte del suo sviluppo larvale), che nel caso specifico è rappresentato da una pulce. Allo stadio larvale, la pulce ha un apparato boccale che le permette di ingerire le uova di D. caninum. All’interno del suo organismo il ciclo del parassita continua e dalle uova si schiudono dei particolari embrioni dotati di uncini, che assumeranno lo stadio di larva.
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L’ESPERTO RISPONDE
Il ciclo ha termine con l’infestazione del gatto mediante l’ingestione di una o più pulci parassitate (ogni pulce può contenere più di 50 larve). Nel tentativo di liberarsi dal fastidio provocato dal morso di questi parassiti esterni, il gatto può ingerire la pulce e, pertanto, anche le larve della tenia in essa contenute. Una volte giunte nell’intestino del felino, queste proseguiranno il loro ciclo raggiungendo lo stadio di adulto, dando luogo alla liberazione di altre proglottidi e contribuendo a diffondere il parassita nell’ambiente. I sintomi ricollegabili alla presenza del D. caninum sono osservabili solo nel corso di gravi infestioni e caratterizzati da inappetenza, turbe digestive e della motilità intestinale, prurito anale. La diagnosi di questa parassitosi si fonda sul riscontro delle proglottidi eliminate dal gatto. Le proglottidi, simili ad un chicco di riso, possono essere rinvenute nelle feci, sul mantello del gatto o su varie superfici, come il cuscino che riveste la cesta in cui il gatto si riposa. è, comunque , significativo il fatto che il ritrovamento delle proglottidi sta ad indicare la contemporanea presenza di pulci, per cui il D. caninum diviene la spia di quest’altra parassitosi. Il trattamento antiparassitario nei confronti della tenia deve essere sempre associato a quello per il controllo dei parassiti esterni, così da impedire l’immediata reinfestione dell’animale.
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L’esperto risponde
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A COLLOQUIO CON IL VETERINARIO
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A cura di A. Ciorba
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alve Dottore, ho un cane Yorky di 2 anni, mentre lo spazzolavo mi sono accorto della presenza di una piccola pallina sulla zampa posteriore sx sottopelle. toccandola credendo si trattasse di un parassita, è fuoriuscito del grasso (simile ai nostri punti neri) con seguito di un pò di pus e sangue. Al cane non da nessun fastidio ed ora sembra essersi richiusa ma la piccolissima pallina c’è ancora. Cosa potrebbe essere? Una forma tumorale? o un semplice accumulo di grasso come li abbiamo noi esseri umani? Grazie per tutto quello che fate. Buon lavoro, Rocco
P
otrebbe trattarsi di un piccolo ascesso od anche di un accumulo di tessuto adiposo in seguito infettatosi. Si potrebbe applicare della tintura di iodio per una corretta disinfezione della parte. Se si vuole conoscere l’esatta natura il veterinario potrebbe eseguire un ago aspirato ed un esame citologico e quindi decidere il da farsi.
B
uongiorno Gentile Dottore, vorrei sapere quali rischi si corrono sterilizzando una cagna di 7/8 mesi, e per di più se fosse, anche da poco tempo, incinta. Mi hanno contattata in quanto hanno trovato una cagnolina e l’ hanno portata a casa, dove vive un cane, malato di Leishmania. Probabilmente la cagnolina è in calore, e se ne sono resi conto il giorno dopo, e li hanno separati. Vorrei sapere: la leishmania può essere ereditata eventualmente dai cuccioli? la cagnolina potrebbe essersi infettata, ad esempio attraverso il sangue del cane maschio? se fosse incinta e optassi per l’ immediata sterilizzazione fra circa 15 giorni, che rischi si corrono? Grazie mille.
L
a leishmania si trasmette attraverso la puntura di un pappatacio (flebotomo) infetto. Non vedo particolari rischi se la sterilizzazione è eseguita all’inizio della gravidanza. In ogni caso prenderei una decisione finale dopo aver consultato il mio veterinario di fiducia. 12
CURIOSITà
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angolo cane
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il taglio delle unghie nel cane
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e zampe del cane devono essere esaminate e curate con regolarità in quanto potrebbero presentare piccole lesioni quali ferite od escoriazioni, frutto delle nostre passeggiate in campagna o nelle strade vicino casa. Lo stesso dicasi per le unghie soprattutto quando il cane, vivendo in un appartamento, non ha la possibilità di consumarle camminando o correndo sulle superfici esterne all’abitazione. Da evitare il fatto che le unghie si incurvino su loro stesse rischiando di penetrare nel polpastrello. Per il taglio si utilizzano le tronchesine o il tagliaunghie, attrezzi specifici che si trovano nei negozi di animali. Meglio se questa piccola operazione è eseguita da mani esperte per evitare lesioni alla polpa dell’unghia (una zona carnosa irrorata da moltissimi vasi sanguigni e ricca di terminazioni nervose). Nel caso in cui il cane ha unghie di colore biancastro, il taglio potrà risultare più semplice in quanto la zona da evitare è quella di colore grigio scuro; se invece sono di colore nerastro sarà bene illuminare bene la parte per evitare di compiere errori. Nel caso di un cane con unghie scure sarebbe preferibile ed opportuno rivolgersi ad un veterinario oppure utilizzare una lima per limare piano piano le unghie ed evitare di arrivare subito alla parte delicata. Il taglio va eseguito in maniera decisa ed è opportuno che il cane sia tenuto fermo da qualcuno che collabori con noi per evitare spiacevoli inconvenienti. Nel caso di un taglio eccessivo od errato, si potrò avere un’emorragia della parte lesa. A questo punto dovremo disinfettare subito la zampa dell’animale per evitare la possibilità di insorgenza di infezioni. 14
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UNA RAZZA DI CANI A RISCHIO IN SARDEGNA
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A. Ciorba
a tempo è stato lanciato un grido di allarme in Sardegna per una razza di cani, di remote origini, a rischio di estinzione: i levrieri. Secondo alcuni la loro storia inizia verosimilmente quasi tremila anni fa, allorché nell’isola è iniziato lo sbarco dei fenici. Secondo altri sono giunti sulle nostre coste successivamente sulle navi dei punici e dei cartaginesi, nel periodo postnuragico. Molto sorprendenti sono le analogie con i levrieri allevati nell’antico Egitto così come emerge dall’esame degli animali scolpiti sui sarcofagi. Nell’isola le ultime decine di superstiti con linee pure di discendenza sono principalmente di due varietà: una caratterizzata dal manto chiaro, l’altra dal pelo nero. Della prima specie esistono poche decine di esemplari nella zona di Ploaghe. La seconda si è praticamente installata nel Sulcis - Iglesiente, oltre che in pochissime aree del Campidano e dell’Oristanese. La presenza di queste specie così antiche suscita un particolare interesse. La pista originaria che ha portato i levrieri nell’isola è seguita da studiosi italiani. I nostri egittologi starebbero cercando di stabilire rapporti tra gli ultimi esemplari sardi e quelli che ancora oggi vivono in alcune regioni mediorientali. E c’è chi fa notare come sia i primi sia i secondi assomiglino in maniera eccezionale alla figura di un cane sulla cosiddetta Navicella di Bultei, segno che persino i nuragici forse conoscevano già questi cani. Nella zona archeologica di Santa Gilla sono state trovate teste di levriero in terracotta. è noto che questi cani sono stati usati nel Medioevo per la caccia ed altre attività di supporto all’uomo, ma mancano però informazioni circostanziate che meriterebbero ricerche più accurate. 15
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passeggini per cani
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A. C.
questa una moda che viene da oltre oceano, ma che si sta diffondendo anche nel nostro Paese. Certamente imita ancora una volta il mondo degli umani ed in particolare modo quello dei bambini. Sono simili ad un normale passeggino in quanto dotati di manubrio, materassino all’interno, capote, tre o quattro ruote a seconda delle esigenze. Forse si può pensare che sia un’inutile giocattolo inventato dall’industria e rivolto a proprietari di animale - bambini” un po’ cresciuti che vogliono essere sempre alla moda. Una sua utilità questi passeggini però l’hanno: consentono infatti ai cani di uscire anche in caso di parziale impedimento per ragioni di salute od anzianità. Per i gatti l’opportunità di curiosare senza pericolo di essere rincorsi da qualche cane. E poi abbiamo la possibilità di circolare in supermercati e luoghi che non ne consentirebbero l’accesso. Uno strumento, come ci dice il Sig. Pino dipendente di una grande ed attrezzato negozio per animali, che suscita la curiosità e l’interesse di molte persone, soprattutto di mezza età. 16
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erba gatta
A. C.
’erba gatta appartiene alla famiglia delle Lamiacee, è un pianta aromatica perenne simile alla menta. Il fusto è eretto, grigio; le foglie sono triangolari o ovali, dentate ed a forma di cuore. Cresce incolta e spontanea nei prati non coltivati o lungo le strade e le siepi. Tra le sostanze contenute nell’erba gatta vi sono vitamine (A, C e complesso B), minerali in tracce (manganese, magnesio, fosforo, sodio e zolfo) ed alcuni olii essenziali di cui il principale è senza dubbio il nepetalactone, responsabile delle manifestazioni comportamentali dei gatti. I gatti percepiscono l’odore di questa sostanza, si rotolano nell’erba, la possono masticare, leccare e fare le fusa. Alcuni animali, dopo averla mangiata, anche se anziani, assumono comportamenti tipici di un gattino: corrono, saltano e giocano. A volte sembra che cerchino di afferrare farfalle inesistenti o lottare con avversari invisibili emettendo spesso bizzarre vocalizzazioni. Non tutti i gatti però dimostrano interesse all’erba gatta. Gli effetti compaiono in breve tempo e durano circa 15 minuti e dopo un paio di ore il gatto può esser di nuovo invogliato a ricercarla. Non esistono in letteratura dati su un’eventuale tossicità dell’erba gatta.
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Gluten free, senza zuccheri aggiunti e con una ridotta quantità di grassi: sono gli 8in1 minus, la nuovissima linea per il benessere dei cani 8in1, marchio leader nel settore degli snack e treats per cani, ha deciso di lanciare sul mercato la nuovissima linea 8in1 Minis, gli snack premio adatti a cani di tutte le taglie. Proprio perché è stato appurato che non solo gli uomini soffrono di disturbi legati a una scorretta alimentazione l’azienda ha deciso di proporre nuovi prodotti ad hoc per quei cani che, nel corso della loro vita, possono incorrere in disturbi quali il sovrappeso e l’intolleranza al glutine. Attraverso quattro deliziose varietà di gusto, Lamb & cranberry, beef & apple, chicken & carrot, rabbit & herbs, l’azienda ha scelto di andare incontro alle necessità dei nostri amici a 4 zampe attraverso prodotti di alta qualità per il loro benessere garantendo così una dieta equilibrata. I 4 prodotti, infatti, sono accomunati da tre importanti caratteristiche che li rendono innovativi e allo sesso tempo unici nel panorama degli snack per cani. Innanzitutto sono stati studiati per non contenere glutine, per quei cani che dovessero presentare questa intolleranza, inoltre non contengono zuccheri aggiunti, che li rende i perfetti alleati nel contrasto di eventuali disturbi come carie e diabete, infine contengono basse quantità di grassi allo scopo di prevenire problemi come obesità e disturbi cardiaci. 19
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IL GATTO
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A. C. • Il gatto ha 244 ossa l’uomo 198. • Salta 2 metri e mezzo , cioè 5 volte la sua altezza. • Velocità media 40 Km/h l’uomo 36,51 Km/h. • Distingue gli oggetti con un sesto della luce necessaria all’uomo. • Il gatto ha un’andatura particolare, cammina facendo avanzare entrambi gli arti di un lato e poi quelli del lato opposto; mentre cammina piega gli arti sotto il corpo dando così elasticità al corpo. • La visione del gatto nel buio è almeno sei volte superiore a quella dell’uomo. • Le fusa servono al gatto in più occasioni: solitamente indicano contentezza e benessere ma in soggetti stressati possono segnalare bisogno di aiuto. • Il gatto sotterra le feci per cercare di nascondere il proprio odore. • I maschi di campagna possono spaziare su aree dai 32 ai 93 ettari, mentre le femmine fra i 6 e gli 8 ettari. In città può spostarsi da 1,5 e 8 km. • L’urina del gatto ha un odore molto forte e serve per marcare il territorio. • Per atterrare sulle zampe, quando il gatto cade, sfrutta il suo equilibrio, la funzione dell’orecchio interno, l’agilità e la coda per girare velocemente il corpo e cadere sulle 4 zampe. • Filodendro, giglio di Pasqua, alcuni tipi di poinsettia, iris, vischio ed edera inglese sono piante tossiche per il gatto. 20
angolo gatto
UN NUOVO GATTO IN FAMIGLIA?
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ecco il vademecum per l’inserimento
Dott. Marzia Possenti, medico veterinario comportamentalista
importante tener presente alcuni concetti ed accorgimenti di fondamentale importanza per ridurre al minimo il rischio di scontri fra i gatti di casa, riassumibili in poche, semplici regole.
Per i gatti lo spazio è di fondamentale importanza sia orizzontale sia verticale. I gatti amano arrampicarsi, salire in alto, e dunque è importante considerare lo spazio nelle tre dimensioni quando si arreda una casa che deve ospitare uno o più gatti. I gatti sono animali curiosi, attivi, che amano esplorare e fare attività atletiche come saltare, arrampicarsi, correre, ecc. L’ambiente di un gatto deve essere ricco di stimoli, di cose da fare, da esplorare, con cui interagire anche quando rimane solo a casa. Se c’è la possibilità di un accesso all’esterno e questo è vietato al gatto ciò aumenterà parecchio la sua irritabilità, così come il divieto di accesso ad una o più parti della casa: meglio rendere più interessanti per il gatto le zone che vogliamo frequenti piuttosto che vietargli di entrare nelle stanze che vogliamo tenere per noi. I gatti amano la privacy, e gatti diversi amano cercarla in modi e luoghi diversi. è importante osservare dove ciascun gatto ama dormire e rendere i luoghi che ha scelto più piacevoli e riservati possibile. Si possono mettere cuscini o stoffe di consistenza diversa su armadi o mensole dove il gatto ama andare, lasciargli socchiusa un’anta dell’armadio o un cassetto, opportunamente arredati con cose che il gatto può entusiasticamente riempire di peli senza che per noi sia un problema. 21
angolo gatto Se le risorse scarseggiano l’irritabilità dei gatti aumenta, e se c’è una sola fonte di una particolare risorsa questo potrebbe essere motivo di scontro fra gatti. è dunque importante fornire risorse abbondanti sia come quantità che come qualità che come posizionamento. Insomma le risorse devono essere tante, diverse e in punti diversi della casa. Per risorse s’intendono tutte quelle cose che per un gatto sono davvero importanti, come luoghi tranquilli dove dormire (di cui ho accennato al punto precedente), il cibo (che deve essere sempre a disposizione), le cassette igieniche, i giochi, i passaggi da e per l’esterno, i luoghi e le situazioni in cui interagire con le persone che amano. I gatti sono animali discreti, che impiegano molto tempo a studiarsi a distanza prima di avvicinarsi l’uno all’altro. Forzare l’avvicinamento fra due gatti può soltanto causare problemi, poiché provoca un vero e proprio sgomento in questi animali. Due gatti devono potersi allontanare o avvicinare a loro piacimento e magari, se pensano sia il caso, anche scomparire l’uno alla vista dell’altro. Un gatto si sentirà più tranquillo se ha una zona conosciuta da cui partire per le sue esplorazioni di un nuovo ambiente. Quando un nuovo gatto arriva in casa lasciarlo qualche giorno in una stanza opportunamente arredata, con le aree di alimentazione, riposo e eliminazione ben distinte fra di loro, 22
angolo gatto può aiutarlo a familiarizzare prima con l’ambiente, senza dover subito interagire con il gatto già presente in casa. Quando i due s’incontreranno anche il nuovo arrivato avrà una zona sicura da cui partire per conoscere la sua nuova casa e il gatto che la abita. Far entrare in casa il nuovo gatto di nascosto da quello già residente e metterlo in una stanza separata ci permette di osservare la reazione del gatto residente all’odore del nuovo arrivato e ci aiuta a capire quando si può iniziare a fare incontrare i due felini. Per i gatti l’identità di un individuo è definita anche e soprattutto dal suo odore e gatti che appartengono allo stesso gruppo sociale si strofinano spesso fra di loro arrivando a sviluppare un odore comune, formato dalla somma degli odori di ogni membro del gruppo. Strofinare della stoffa o del cotone sulle guance e i fianchi di un gatto e poi dell’altro aiuterà nel processo di mescolamento degli odori, rendendo l’odore dell’altro gatto meno “estraneo”. Questo processo dovrebbe essere ripetuto ogni volta che uno dei gatti è separato dal gruppo, portato in un ambiente esterno e magari toccato da persone o animali diversi. Un esempio può essere la visita dal veterinario. Prima di reinserire il gatto nel gruppo di provenienza è meglio lasciarlo qualche ora in una stanza separata, dove possa recuperare i suoi odori, e magari sfregarlo con della stoffa precedentemente sfregata sugli altri membri del gruppo di cui fa parte. La paura non aiuta a socializzare, è bene che entrambi i gatti si sentano a loro agio nell’ambiente domestico prima di farli incontrare. è opportuno evitare grida, rumori forti o altre cose che potrebbero spaventarli. In caso di aggressioni, inseguimenti, minacce il modo migliore per interrompere lo scontro consiste nel passare in mezzo fra i due contendenti, mostrandosi arrabbiati, ma senza gridare. Passare in mezzo è il modo in cui i gatti “saggi” di ogni gruppo dicono agli altri che è ora di smetterla di litigare o più in generale che l’interazione che stanno avendo in quel momento non va bene. Non sempre un gatto è in grado di convivere con suoi conspecifici, soprattutto se è cresciuto isolato e non ha imparato a comunicare con altri gatti. Due gatti possono trascorrere l’intera esistenza ignorandosi a vicenda pur condividendo gli stessi luoghi, in una sorta di cortese danza di spazi e distanze: non per questo saranno infelici.
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STOP AI DISTURBI
ARTICOLARI
CONDRO COMPLEX
Alimento complementare per cani con sostanze antiossidanti a elevata specificità condroprotettiva, coadiuvante nei disturbi che coinvolgono l’apparato scheletrico e cartilagineo .
Con:
Glucosamina Vegetale Condroitina Chitosane Perna Boswellia Artiglio del diavolo
L'organismo del cane è un sistema complesso in delicato equilibrio e l'alimentazione rappresenta un veicolo costante di sostanze estranee in grado di alterarlo. Ecco perché è importante apportare elementi utili, attraverso la dieta, che preservino e aiutino a modulare i processi degenerativi da esse provocati. Situazioni quali accrescimento, sovrappeso, senescenza sono stadi che risultano essere particolarmente predisponenti allo sviluppo anche di forme patologiche. La somministrazione di condroprotettori (sostanze fisiologicamente attive a livello delle articolazioni), coadiuvate da piante in grado di esplicare un'azione di supporto a questi meccanismi, risulta necessaria quale integrazione nell'alimentazione del cane moderno.
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del cane moderno
VIAGGIANDO
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abano terme
bano Terme, posta alle pendici dei Colli Euganei, è caratterizzata dalla presenza di sorgenti termominerali note sin dall’antichità. Questo fenomeno è da porre in relazione con un circuito geotermico, che prende inizio nelle piccole Dolomiti dove l’acqua fredda confluisce in un percorso sotterraneo, che, attraversando banchi di rocce, acquisisce le tipiche proprietà termali e si conclude nel bacino euganeo.
Da vedere
La città è divisa in due centri: uno storico (Abano vecchia o centro) e l’altro prettamente turistico (Abano Nuova). Il centro storico si è sviluppato attorno al Duomo di San Lorenzo. Nella zona del Duomo sono stati costruiti gli edifici che ospitano gli uffici comunali e la biblioteca cittadina. Prossima al Duomo è la monumentale “Piazza del Sole e della Pace” (o Piazza della Meridiana). Nel territorio comunale vi sono numerose ville patrizie, la maggior parte in mano a privati: Villa Rigoni Savioli, Villa Bassi Rathgeb; Villa Mocenigo Mainardi; Villa Sette alla Stazione; Villa Treves de’ Bonfili; Villa Colpi, Villa Adele; Villa Bugia; Villa Bembiana; Villa Trevisan Savioli; Villa Cittadella Vigodarzere. Nella parte turistica di Abano, sorta nella zona delle prime sorgenti, vi è la Pinacoteca del Montirone, in cui si possono ammirare opere di artisti del Settecento veneziano. In località Monteortone, ai piedi dell’omonima collina, sorge il santuario della Beata Vergine della Salute, che ospita un pregevole ciclo di affreschi ed un grandioso organo a tre tastiere, tra i più grandi del Veneto. Il santuario sorse nel 1428 a seguito di un fatto miracoloso. Durante una delle periodiche epidemie di peste l’uomo d’armi Pietro Falco era solito ritirarsi in preghiera in un boschetto ai piedi del Monteortone per trovare ristoro ai propri malanni. Nel maggio del 1428 gli apparve la Vergine, 25
VIAGGIANDO che lo invitò ad immergersi in un vicino laghetto; qui sarebbe guarito ed avrebbe trovato un quadro con la propria immagine. Nei dintorni di Abano Terme si trovano il monastero di San Daniele di Padova e la villa Gottardo, ex Cittadella Vigodarzere, dove si rifugiò Ugo Foscolo per scrivere il celebre romanzo epistolare “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”.
DA GUSTARE
I piatti tipici della cucina veneta: Risi e bisi (risotto con piselli) Baccalà Seppie nere Aringa affumicata con la polenta Pasta e fagioli
Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto
A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nelle località menzionate con i nostri amici a quattro zampe. Su Internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.
Buon weekend da Alessandro Ciorba 26
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CURIOSITà
CONTRO LO STRESS: MENO ANSIOLITICI E PIù FUSA
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A.Ciorba
ettiamo finalmente uno stop allo stress e per combatterlo prendiamoci un bel gatto, che ci curerà con il suo ron – ron. Nella capitale francese nei negozi chic è possibile trovare un cd con 30 minuti di fusa feline, dal titolo: Rilassatevi con Rouky. Si può rintracciare sul sito www.effervesciences.com. Il tutto è frutto dell’esperienza e del consiglio di un veterinario francese di Tolosa, proprietario del gatto Rouky. Secondo il veterinario quando l’organismo è in una situazioni di disagio, come nello stress, le fusa del gatto agiscono come calmante, al pari della musica. Il “ron ron” prodotto dal gatto proviene dalla laringe e, tra gatti, è un segno di rilassamento. è il primo segnale di rassicurazione che la madre invia al cucciolo. Il dottore degli animali francese ritiene che le vibrazioni emesse dai gatti abbiano una particolare frequenza paragonabile a quella apprezzata dai musicisti in quanto in grado di suscitare emozioni e stimolare nell’uomo la produzione di endorfine, capaci di innescare una sensazione di benessere. Quindi ben venga il gatto e, se siamo allergici, ci possiamo accontentare di un bel cd.
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CURIOSITà
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L’ AGRIASILO
A. C.
n bambino che vive in città pensa che il latte o le uova possano essere prodotte da una macchina, da cui esce magari la coca cola o la merendina già cellofanata. Sul piatto a tavola trovano l’hamburger acquistato al supermercato od un wurstel, fatto da chi? Dalla solita macchina che tutto produce per una “sana”, ma super rapida alimentazione Ed allora che differenza corre tra un asinello o un leone. Nessuna, sono tutti figli di mamma TV. La Coldiretti ha condotto un’interessante indagine da cui emerge come più di tre genitori su quattro (78%) desiderino per i loro figli «un ambiente familiare, semplice e naturale, dove giocare all’aria aperta con piante e animali e gustare merende e colazioni genuine». Per pochi di loro il desiderio si è parzialmente avverato e si chiama agriasilo. In collaborazione con Donne Impresa della Coldiretti sono nati in Italia piccoli asili in grandi spazi agricoli, meglio se negli agriturismo. Attualmente sono poco numerose, ma alla Coldiretti sono giunte numerosissime richieste di nuove aperture, anche da regioni del sud Italia. Certo i nostri bambini sanno navigare con il computer, giocare con la playstation, ma quanti hanno visto un’oca vera od un pero? Allora per sopperire a queste storture è nato l’asilo nella fattoria. I giochi non sono prefabbricati, ma si inventano e costruiscono con quello che si trova in giro, nei campi, proprio come avveniva nella civiltà contadina. Sulla tavola dell’asilo a merenda e pranzo si trovano i prodotti della terra, che magari i bambini hanno contribuito a seminare e visto crescere nel tempo. Finalmente si ha l’opportunità di entrare nel “fantastico” mondo degli animali, si impara a conoscerli e a rispettarli; si entra nei meccanismi e nei ritmi della natura. Negli agriasili possono stare bimbi da zero a 6 anni. Le classi sono per pochi alunni, al massimo 10. Donne Impresa è disponibile a fornire il proprio know how a coloro che seriamente desiderano intraprendere questa particolare attività .
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l’angolo della lettura
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Il linguaggio segreto dei cani
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{{ A. C.
utti hanno provato almeno una volta il disagio di trovarsi in un Paese di cui non si conosce la lingua: è lo stesso disagio che prova il nostro cane quando non comprende il nostro modo di comunicare. Graeme Sims sa che il vero linguaggio da usare con un amico a quattro zampe è basato su elementi non verbali. Molto spesso i padroni, anche se ben intenzionati, non lo comprendono e inviano segnali ambigui, sbagliati o contraddittori. Questo nuovo libro si concentra sul training non verbale e ci guida in tutte le fasi del rapporto cane-padrone, compresa la più delicata e dolorosa, quando siamo chiamati a dire addio al nostro fedele amico. Fonte: http://www.tio.ch Editore: Sperling & Kupfer Autore: Graeme Sims 31
l’angolo della lettura
POESIA DI TRILUSSA “ER CANE”
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“Che cane buffo! E dove l’hai trovato? Er vecchio me rispose: “è brutto assai, ma nun me lascia mai: s’è affezionato. L’unica compagnia che m’è rimasta, fra tanti amichi, è ‘sto lupetto nero: nun è de razza, è vero, ma m’è fedele e basta. Io nun faccio questioni de colore: l’azzioni bone e belle vengheno su dar core sotto qualunque pelle.”
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PET QUIZ
Pet quiz L’osteocondrite disseccante è una malattia di :
a
La metrorragia è un sanguinamento da :
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germe
antitumorale
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b 36
c
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.La transaminasi è un : carboidrato
b enzima
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aminoacido
L'ulna è un osso di :
c 7)b
b arto anteriore
arto posteriore
6)a
spalla
Le risposte corrette:
5)b
a
8)b 34
c
b antinfiammatoria
Nel cane il numero dei denti da adulto è pari a :
a 8
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La vitamina K esercita un'azione :
a 7
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b fungo
virus
a antiemorragica 6
c
b 9
L'immunodeficienza felina è causata da :
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orecchio
Nell'elefante le vertebre cervicali sono :
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b utero
retto
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cartilagini articolari
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b cervello
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