E zine giulius Anno 2 N° 9

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e-zine

l’amico degli animali Giulius N. 9 - Settembre 2014

Viaggiando Sorrento

Razze canine Segugio italiano a pelo forte

Alimentazione Alimentazione secca e umida e problemi renali

CuriositĂ Il gatto panettiere


Sommario

.............................. Editoriale 4 Demas: un impegno costante per veterinaria e mondo animale Alimentazione pag 5 - 8 Consigli pe una corretta alimentazione Un’allerta per i pet dagli Stati Uniti di America Artroscopia pag 10 - 11 Uno strumento diagnostico e terapeutico mininvasivo per le patologie articolari

Ragdoll

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Cura del pet 13 - 15 Gatto, è l’ora della medicina Ipertiroidismo felino: la terapia innovativa A colloquio con il veterinario

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Info utili pag 17 Alimentazione secca e umida e problemi renali L’esperto risponde pag 21 A colloquio con il veterinario Razze canine pag 22 Segugio italiano a pelo forte Razze feline pag 25 Ragdoll Viaggiando pag 26 - 27 Sorrento

Demenza senile cani in azione

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l’amico degli animali

Curiosità pag 29 - 33 Cani anticimici Demenza senile: cani in azione Il gatto panettiere San Guinefort Per quiz pag 35

EDITORE Demas Srl - Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it

Giulius E-zine - Giornale On line

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ALIMENTAZIONE EDITORIALE

UN IMPEGNO COSTANTE PER VETERINARIA E MONDO ANIMALE

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a Società DEMAS è uno degli attori principali nel settore veterinario ed in prima linea per una corretta gestione del farmaco veterinario per animali d’affezione e di interesse zootecnico. In questo ultimo settore il grossista gioca un ruolo primario per la tutela della salute del consumatore intervenendo nella filiera produttiva e garantendo una scrupolosa commercializzazione del farmaco, in ottemperanza con le norme dettate dal nostro Ministero della Salute. L’attività della Demas è improntata non a mere logiche commerciali, ma orientata alla qualità, al servizio ed all’innovazione con una forte attenzione nei confronti di quanto avviene nel resto d’Europa. Il Sig. Remo Foglietti, fondatore e AD dell’azienda, ritiene che una delle criticità del comparto farmaceutico veterinario italiano è dovuta al fatto che nell’ambito della distribuzione “osservare il mercato non significa constatare cosa vende il vicino per poi giocare al ribasso, ma mettersi in discussione ed analizzare come si opera in quei paesi in cui l’efficienza è maggiore. Con tale politica non crescerà solo una sola azienda, ma tutto il comparto.” Questo è quanto avvenuto in Demas, continua il Sig. Foglietti. Partita negli anni Settanta con un’attenzione primaria nei confronti del mondo della zootecnia negli anni ha spostato il suo baricentro verso il mercato dei pet. Ciò si è potuto realizzare grazie ad una costante attenzione verso le esigenze del mercato, i bisogni e le richieste del consumatore, allevatore, veterinario o proprietario di animali che sia. Questa è anche la ragione per la quale sono stati aperti nuovi punti vendita e sono state lanciate una serie di iniziative per essere maggiormente vicini ai proprietari dei piccoli animali, oltre che al medico veterinario, il quale può avvalersi della ditta Foschi per allestire il proprio ambulatorio. All’interno delle strutture Demas è presente una farmacia veterinaria e presso Giulius una parafarmacia. è attivo un portale nel quale è possibile ordinare prodotti, dove il veterinario trova uno spazio dedicato, dove per il consumatore è possibile dialogare con un esperto veterinario e leggere Giulius Magazine, la nostra rivista ricca di un’ampia serie di rubriche.

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ALIMENTAZIONE

CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE

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a cura di A. Ciorba

ani e gatti necessitano di un’alimentazione completa e bilanciata sotto il profilo nutrizionale oltre che modulata in funzione dei vari momenti fisiologici della loro esistenza (cucciolo, crescita, mantenimento in età adulta, gravidanza, allattamento, lavoro, vecchiaia) Principali indicazioni per una corretta alimentazione: • non somministrare scarti di cucina, come piccole ossa di pollo che possono dar luogo a perforazioni del tratto digerente o carne di maiale cruda, che potrebbe contenere virus pericolosi per il cane ed il gatto. • non eccedere con l’uso di bocconcini fuori pasto, che potrebbero predisporre all’obesità, specialmente in soggetti sterilizzati. • riso e pasta nel cane devono essere somministrati stracotti, in quanto questa specie animale è carente di un particolare enzima, capace di scindere la molecola dell’amido. • l’animale necessita di consumare alimenti di varia natura, che consentono un corretto apporto di tutti i principi nutrizionali (proteine, grassi, carboidrati, vitamine, elementi minerali) di cui necessita.

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ALIMENTAZIONE

• Non somministrare all’animale adulto latte in notevoli quantità in quanto con l’età diminuisce la capacità a livello intestinale di digerirlo. • non modificare repentinamente il regime alimentare, ma gradualmente nell’arco di una settimana. Si dovranno progressivamente diminuire i quantitativi dell’alimento che si desidera eliminare e nel contempo aumentare quelli del nuovo cibo. • non impiegare integratori vitaminico - minerali se si usa come alimento un mangime. è possibile creare dei pericolosi squilibri con la comparsa di fenomeni patologici, anche particolarmente gravi. Un’integrazione dell’alimento con vitamine e minerali può essere necessaria in caso di alimentazione casalinga od in presenza di problemi patologici, che ne diminuiscano l’assorbimento intestinale o ne aumentino l’eliminazione. In ogni caso è opportuno il loro impiego dietro consiglio del veterinario. • alimentare il cucciolo più volte al dì, il cane adulto due volte al giorno, al gatto si può lasciare a disposizione il cibo in quanto tende ad autolimitarsi. Si consiglia di non fare eseguire ad un cane di grossa taglia esercizi o corse subito dopo i pasti, in quanto potrebbe metterlo al rischio di insorgenza di una torsione dello stomaco. • regolare l’uso del mangime in funzione dell’età dell’animale, del suo stato fisiologico ed attività svolta. • se si sceglie un alimento secco (crocchetta) lasciare sempre a disposizione una ciotola con acqua fresca. • ricorrere in caso di problemi patologici (malassorbimento, malattie epatiche, renali, cardiache, calcolosi, diabete, allergie, obesità, tumore, ecc.) a specifici alimenti dietetici, efficaci come supporto nutrizionale.

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ALIMENTAZIONE

UN’ALLERTA PER I PET DAGLI STATI UNITI DI AMERICA

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A. C.

e infezioni alimentari non sono un problema che riguarda solo l’uomo. Anche cani e gatti sono a rischio se nutriti con cibi contaminati da batteri patogeni. Due di questi batteri, Salmonella e Listeria, sono particolarmente pericolosi sia per gli animali d’affezione sia per l’uomo secondo la FDA (Food and Drug Administration). Gli alimenti crudi come carne, ossa e visceri, somministrati agli animali d’affezione, non essendo stati cotti, hanno una maggiore probabilità di contenere microrganismi potenzialmente pericolosi. L’FDA raccomanda di cuocere carne e pollame per uccidere batteri pericolosi come Salmonella e Listeria. La Salmonella può trovarsi in alimenti come carne, pollame, uova e prodotti derivati dalle uova crudi o poco cotti. Il batterio può contaminare il latte e altri latticini crudi o non pastorizzati, così come frutta e verdura cruda. La Listeria si riscontra in carne e verdura non cotte e nel latte e nei formaggi molli non pastorizzati. La Listeria ama le basse temperature e può crescere anche in frigorifero. Se un alimento contaminato da Listeria è conservato in frigorifero, i batteri possono contaminare il frigorifero e diffondersi ad altri alimenti, aumentando la probabilità di esposizione al batterio e di malattia nei membri della famiglia I germi in questione provocano soprattutto sintomi di natura gastroenterica come vomito e diarrea. Il proprietario di un pet può contaminarsi, se, durante la preparazione di alimenti crudi infetti, assume accidentalmente i batteri per via orale. Consigliabile è quindi lavare accuratamente le mani dopo aver maneggiato alimenti crudi.

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Artroscopia

uno strumento diagnostico e terapeutico mininvasivo per le patologie articolari dei nostri pet

a cura del Dr. Filippo Cinti - Medico veterinario

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’artroscopia rappresenta un’utile mezzo diagnostico diretto ed interventistico per molte patologie articolari. Questa procedura come gastroscopia o colonscopia consente di diagnosticare e trattare patologie in maniera meno traumatica rispetto le tecniche tradizionali, permettendo di rispettare le strutture articolari sottoposte a indagine o trattamento. Nell’ultimo ventennio in Medicina Veterinaria questo esame diagnostico è stato maggiormente utilizzato quotidianamente oltre che nel cavallo anche nel cane e nel gatto. Per effettuare queste indagini il Medico Veterinario utilizza uno strumentario dedicato, costituito da: artroscopio, telecamera, pompa per l’irrigazione di liquidi (es: fisiologica) e fonti luminose. Per questa procedura è sufficiente eseguire solo due piccole incisioni, a livello dell’articolazione che si vuole esaminare, una per l’inserimento dell’artroscopio e il secondo per l’inserimento di strumentario utile per l’esame od il trattamento della lesione articolare. Il tutto deve essere effettuato in anestesia generale, il paziente dovrà quindi avere effettuato precedentemente esami del sangue e una radiografia del torace. L’animale dopo essere stato addormentato deve essere rasato e disinfettato a livello dell’area di interesse. Dopo l’esame saranno sufficienti pochi punti per chiudere gli accessi all’articolazione, le complicanze in merito a tale procedura sono statisticamente molto modeste. Nel cane la maggior parte delle procedure artroscopiche coinvolge la spalla e il gomito, ma è utilizzata anche per altre articolazioni come ginocchio, tarso, carpo e anca. Tra queste l’artroscopia risulta di grande importanza per l’articolazione del gomito, in quanto permette di visualizzare direttamente le strutture articolari, consentendo diagnosi precoci di displasia del gomito o con quadro radiografico dubbio. Ci permette di evidenziare in maniera mininvasiva processi di condromalacia, artropatie degenerative, lesioni di tipo osteocondrotico e fratture intrarticolari.

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ALIMENTAZIONE Artroscopia

Articolazioni

Indicazioni

Spalla

Osteocondrite dissecante della testa dell’omero; Fratture e avulsioni intrarticolari; Corpi liberi; Infiammazioni; Degenerazioni cartilaginee; Lassità articolare; Patologie sinoviali; Prelievi bioptici; Malattie della glena.

Gomito

Frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna; Osteocondrite dissecante della troclea omerale; Mancata unione del processo anconeo dell’ulna; Incongruenza articolare.

Ginocchio

Diagnosi dell’insufficienza del legamento crociato craniale e lesioni meniscali; Osteocondrite dissecante del condilo laterale; Prelievi bioptici; Rimozione di corpi liberi.

Tab. La tabella mostra le indicazioni e le articolazioni maggiormente indagate nell’artroscopia dei piccoli animali.

Gli interventi possibili con questo sistema riguardano principalmente: lavaggi articolari, prelievi di materiale bioptico, asportazione di piccoli frammenti, currettage articolare per patologie osteocondrotiche e meniscectomie. Molto spesso l’artroscopia precede anche gli interventi chirurgici, sopratutto quelli riguardanti il ginocchio, come le procedure per il trattamento del legamento crociato craniale. Tale procedura viene eseguita per controllare le strutture intra-articolari in particolare il menisco, valutando il suo stato e la presenza di eventuali lesioni in modo tale da procedere o meno al suo trattamento. Quindi, questa tecnica punta a diagnosticare e/o trattare alcune patologie senza dover aprire l’articolazione, riducendo così drasticamente le sollecitazioni alle strutture articolari e all’instaurarsi o l’evolversi di processi artrosici.

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CURIOSITà

L’azienda Foschi è presente da più di 100 anni nel mondo del Veterinario, fornendo tutte le attrezzature necessarie per curare al meglio i nostri amici animali.

Con l’obiettivo di essere il più possibile vicina alle esigenze dei Veterinari e garantire il miglior servizio, Foschi ha siglato degli accordi con prestigiosi partner tecnologici internazionali.

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Cura del pet

GATTO, è L’ORA DELLA MEDICINA

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A. C.

on è certamente semplice per un proprietario somministrare un farmaco ad un gatto sia che si debba dargli una compressa o fargli un ‘iniezione. Per prima cosa ci si pone il problema di imparare a bloccare l’animale e tutto ciò richiede una certa dose di decisione per evitare di far sì che non morda o graffi e per non provocare danni al nostro piccolo amico, se usiamo troppa energia. Per quanto riguarda le compresse non sempre con il gatto si può ricorrere al vecchio sistema di frantumarle in una polpettina di carne fresca sia perché il gatto è dotato di un ottimo olfatto sia perché la malattia di cui è affetto lo rende disappetente. Dovremo allora pensare di aprirgli la bocca e mettergliela in gola, ma ciò è più facile a scriversi che a farsi. Istruzioni pratiche: Adagiamo il gatto su una superficie piana, blocchiamogli la testa e facciamola ruotare delicatamente verso l’alto. Ciò fatto, è necessario aprirgli la bocca ponendo l’indice sugli incisivi inferiori e con fare delicato e deciso spingere verso il basso. A questo punto potremo posizionare la compressa alla base della lingua e chiudere rapidamente la bocca, cercando di mantenere il gatto con la testa alta. Per favorire l’ingestione sarà opportuno massaggiare lievemente la gola. Se dobbiamo procedere all’inoculazione di un farmaco per via sottocutanea, avremo necessità di procurarci un aiutante che ci consenta di tenere ben fermo il gatto. Una volta immobilizzato l’animale, con una mano dobbiamo sollevare la pelle all’altezza del fianco o della nuca con decisione e infilare l’ago nella porzione di pelle sopraelevata procedendo ad iniettare lentamente il farmaco. Per favorire la penetrazione del medicinale ed in qualche misura tranquillizzare l’animale è buona norma massaggiare delicatamente il punto di inoculo. 13


Cura del pet

IPERTIROIDISMO FELINO

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La terapia innovativa

a cura del Dr. U. Pompili

’ipertiroidismo felino è una malattia endocrina, caratterizzata da un aumento degli ormoni tiroidei circolanti T3 (triiodiotironina) e T4 (tiroxina). La causa più comune è un tumore benigno (adenoma) a carico di uno o, più spesso, di entrambi i lobi tiroidei. Il carcinoma tiroideo è raro nei gatti e in questo caso si può rilevare alla palpazione una massa multilobata a livello del collo. è una patologia frequente nei gatti di età media ed avanzata. Per questo motivo la funzionalità della ghiandola dovrebbe essere indagata in tutti i gatti da 10 anni in su. I segni clinici dell’ipertiroidismo sono inizialmente lievi e aspecifici. Caratteristica è la perdita di peso con appetito spesso aumentato, iperattività, diarrea e feci voluminose, tendenza ai miagolii notturni, aumento della sete e urinazioni frequenti. Cute e mantello si presentano in scadenti condizioni, si osserva debolezza muscolare. Il gatto può manifestare nervosismo, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, talora miocardiopatia ipertrofica. L’aumento di volume della ghiandola tiroide può interessare uno o entrambi i lobi, ed è apprezzabile mediante palpazione della base del collo. La diagnosi scaturisce da una serie di esami di laboratorio e strumentali. La terapia può essere di natura medica e/o chirurgica. La terapia medica consiste nella somministrazione per via orale o transdermica di farmaci antitiroidei che inibiscono la produzione

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Cura del pet eccessiva di ormoni tiroidei, interrompendone la sintesi. Il principio attivo più utilizzato è il metimazolo, alla dose dai 2mg ai 5mg la sera, dopo circa una settimana i valori si normalizzano. Per monitorare dosaggio ed andamento della terapia è necessario effettuare esami del sangue periodici, inizialmente dopo 2 settimane poi ogni 3 mesi. Questo comporta un adeguamento del dosaggio del farmaco, che dovrà essere variato a seconda dei valori T4 e T3. Può quindi la GALENICA aiutare il veterinario, il proprietario del gatto e il paziente ipertiroideo? Il problema maggiore è dosare il farmaco cioè rompere o dividere la compresse ogni volta che il dosaggio varia, per cui precisione del dosaggio e terapia non sarà mai la stessa. Altra difficoltà è rappresentata dalla somministrazione della compressa, specialmente per via orale. La GALENICA viene incontro alla risoluzione di entrambi i problemi con la somministrazione: TRANSDERMICA. La via transdermica permette di dosare ogni volta il farmaco in maniera precisa, con un’applicazione semplicissima che non comporta stress per il gatto ipertiroideo. Il farmaco in questione è costituito dal principio attivo ovvero il metimazolo ed il suo veicolo transdermico. Il veicolo è un PLO, i sistemi Plo sono sistemi di rilascio in cui un farmaco viene solubilizzato in una matrice costituita dal Poloxamer, un polimero ad azione tensioattiva, lecitina, altro tensioattivo, e isopropil miristato o palmitato. Questi polimeri formano micelle a basse concentrazioni e gel trasparenti termoreversibili ad alte. Soluzioni al 20 per cento sono liquide a temperatura di frigorifero e formano un gel a temperatura ambiente. La caratteristica di essere termoreversibili permette una facile erogazione del farmaco dalla siringa ed una migliore applicazione a livello locale, dato che diventa viscoso appena si trova a contatto con l’epidermide del gatto. Infine il principio attivo utilizzato è il METIMAZOLO BASE, liposolubile, con un peso molecolare minore di 500 Dalton, quindi perfetto per la somministrazione transdermica. Rispetto al prodotto somministrato per bocca impiega qualche giorno nel riportare i valori alla normalità. Il farmaco si presenta in una siringa graduata da insulina. Il proprietario deve indossare guanti di lattice prima di mettere la dose di pomata prescritta (0,1 ml di prodotto) sul proprio dito protetto o direttamente sulla pinna interna. Dopo aver applicato il farmaco bisogna massaggiare bene la parte per favorirne il completo assorbimento. è bene cambiare orecchio ogni volta (alternare orecchio destro e sinistro). Prima di applicare la dose successiva, è necessario pulire bene la pinna per rimuovere eventuali residui della volta precedente. Tutto questo permette: • Continuità terapeutica • Dosaggio personalizzato e preciso • Miglior accettazione da parte del paziente • Facilita di somministrazione 15


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Info utili

Alimentazione secca e umida e problemi renali ......................................................... A cura del Dr. S. Canello - Sanypet

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egli ultimi trent’anni l’incidenza delle patologie dell’apparato urinario (nefriti, calcoli e renella) nel cane, ma ancor più nel gatto è aumentata in modo preoccupante. Molto spesso, parimenti a tante altre patologie, la causa viene attribuita alla maggiore capacità di diagnosi che si è sviluppata gradatamente, ma avendo vissuto di persona tutta l’evoluzione delle più comuni patologie, posso affermare che ciò è vero solo in piccola parte. Tutto il resto dipende alcuni fattori scatenanti che agiscono sinergicamente: • sedentarietà e/o scarso movimento (animali che vivono larga parte del loro tempo in appartamento); • alimentazione basata sull’utilizzo di crocchette caratterizzate da una percentuale di sostanza secca di circa il 90%; • castrazione precoce di cani e gatti prima che abbiano terminato il proprio sviluppo, compreso, ovviamente, quello delle vie urinarie; • limitazione della frequenza di urinazione (una lunga permanenza in casa senza poter fare i propri bisogni favorisce pesantemente la formazione di cristalli). Alcune piccole accortezze come portare fuori più spesso il cane o optare per una castrazione intorno agli 8-9 mesi, possono contribuire a limitare l’insorgenza di queste patologie. Inoltre curare l’alimentazione, mescolando giornalmente al secco alcuni cucchiai di alimenti umidi, può equilibrare il rapporto fra sostanza secca e umida. In questo modo possiamo non solo ulteriormente diminuire l’incidenza di queste temibilissime patologie, ma anche avvicinarsi a quell’alimentazione fresca cui molti proprietari stanno rivolgendosi. E voi cosa ne pensate?

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* Università Federico II di Napoli: Studio scientifico su 40 cani affetti da Leishmaniosi, sottoposti a terapia convenzionale, di cui 20 alimentati con Immuno Active. Risultati: aumento della percentuale di alcune fondamentali popolazioni di linfociti T (CD8+CD3+, Treg, Th1), maggiore capacità di controllo dell’infezione e miglioramento dello stato clinico dei soggetti con dieta specifica.

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Roy e SANYpet: un legame vero

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La storia di Roy è la storia dell’incontro tra un’azienda conosciuta nel mondo veterinario per le sue formule dietetiche nutraceutiche e un cane randagio che ne è diventato involontariamente il testimonial. Questa storia comincia nel gennaio 2014, quando un gruppo di volontari siciliani, che si dedica con grande cuore e sensibilità a raccogliere e cercare di trovare famiglia ai cani abbandonati, ha soccorso un randagio che versava in condizioni disastrose: era positivo alla rogna e devastato dalla Leishmaniosi. È stato chiamato Roy e il gruppo si è attivato per fornirgli le cure necessarie. Di casi simili, di richieste d’aiuto per sostenere animali malati o associazioni che soccorrono randagi, se ne incontrano ogni giorno, ma per un fortunato gioco del destino, l’appello è arrivato fino a Sanypet, che ha deciso di dare il proprio contributo fornendo gratuitamente una sua nuova formula, FORZA10 Immuno Active. Questa referenza aveva già dato prova di poter riportare in equilibrio l’organismo nei cani devastati da questa orribile malattia, la Leishmania.

Le cure farmacologiche attualmente in uso per i cani affetti da questa patologia permettono di tamponare la situazione, ma non sono in grado di risultare determinanti, tanto che molti animali, anche se curati, muoiono inesorabilmente. Ma proprio l’assenza di cure efficaci per la Leishmaniosi da un lato e i tanti successi delle formule FORZA10 Active nel far regredire le più svariate patologie d’origine alimentare dall’altro, avevano spinto i ricercatori SANYpet a indagare se ci fossero altre vie percorribili per affrontare questa temibilissima parassitosi. Il RiS, Reparto di Ricerca e Sviluppo di SANYpet, ha quindi ideato e formulato FORZA10 Immuno Active, prodotto che è stato testato in collaborazione con l’Università “Federico II” di Napoli e con l’Università della Basilicata. I risultati di questi studi sono stati presentati al Congresso Mondiale sulla Leishmaniosi (“Worldleish 5”, Porto de Galinhas, Pernambuco, Brazil, 13-17 maggio 2013). La ricerca ha avuto come oggetto di studio due gruppi omogenei di cani colpiti da Leishmaniosi, entrambi trattati con la terapia farmacologia standard, uno solo dei quali ha ricevuto FORZA10 Immuno Active quale dieta esclusiva per un periodo di dodici mesi complessivi.


Lo studio che – va sottolineato – non ha comportato alcun intervento invasivo nei cani coinvolti, ha evidenziato alcune interessanti proprietà immunostimolanti di FORZA10 Immuno Active (tra le quali, il ritorno all’attività fisiologica delle T-Regolatrici) e anche i risultati clinici sono stati superiori a qualsiasi aspettativa, indicando un deciso miglioramento dello stato generale di salute dei soggetti sottoposti a dieta specifica con Immuno Active, rispetto ai cani del gruppo di controllo alimentati con dieta standard. Inoltre, è ora in corso avanzato uno studio multicentrico portato avanti da Medici Veterinari, specialisti oftalmologi, che ha evidenziato, già nelle fasi iniziali, risultati sorprendenti di FORZA10 Immuno Active su forme complicate di cherato-congiuntivite secca cronica. Tutto ciò permette di suggerire questa referenza quale utile ed efficace approccio nutraceutico nel trattamento di patologie autoimmuni. FORZA10 Immuno Active è coperto da brevetto e aiuta l’organismo a ritrovare il controllo delle proprie funzioni immunitarie, sia nel caso di reazioni esagerate e biologicamente inspiegabili, quali sensibilità allergica conclamata a sostanze ambientali e/o alimentari (polvere, acari, parietaria, pulci, fonti alimentari), sia nel caso di reazioni insufficienti (Leishmaniosi, parassitosi gravi come la rogna demodettica, astenia e debolezza cronica, Lupus sistemico). L’esperienza di Roy non è quindi un caso fortunato, ma è destinata a essere la prima, lampante dimostrazione dell’utilità di FORZA10 Immuno Active. Questa storia ha un lieto fine anche dal punto di vista umano: lo scorso aprile, grazie a una lunga staffetta, Roy dalla Sicilia è arrivato a Padova, dove è stato adottato dal fondatore di SANYpet, il dott. Sergio Canello. A distanza di mesi, Roy continua a essere in ottime condizioni e coccolato da tutti.


L’esperto risponde

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A COLLOQUIO CON IL VETERINARIO

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A cura di A. Ciorba

alve Dottore, ho un cane Yorky di 2 anni, mentre lo spazzolavo mi sono accorto S della presenza di una piccola pallina sulla zampa posteriore sx sottopelle. toccandola credendo si trattasse di un parassita, è fuoriuscito del grasso (simile ai nostri punti neri) con seguito di un pò di pus e sangue. Al cane non da nessun fastidio ed ora sembra essersi richiusa ma la piccolissima pallina c’ è ancora.

Cosa potrebbe essere? Una forma tumorale? o un semplice accumulo di grasso come li abbiamo noi esseri umani? Grazie per tutto quello che fate. Buon lavoro, Rocco

otrebbe trattarsi di un piccolo ascesso od anche di un accumulo di tessuto adiposo P in seguito infettatosi. Si potrebbe applicare della tintura di iodio per una corretta disinfezione della parte. Se si vuole conoscere l’esatta natura il veterinario potrebbe eseguire un ago aspirato ed un esame citologico e quindi decidere il da farsi.

uongiorno Gentile Dottore, vorrei sapere quali rischi si corrono sterilizzando una B cagna di 7/8 mesi, e per di più se fosse, anche da poco tempo, incinta. Le spiego, mi hanno contattata in quanto hanno trovato una cagnolina e l’ hanno portata a

casa, hanno già un cane, purtroppo malato di Leishmania, probabilmente la cagnolina è in calore, e se ne sono resi conto il giorno dopo, e li hanno separati. Allora, al d là del fatto che, siamo pieni di randagi e i canili sono pieni, quindi sono contro la nascita di altre cucciolate. Vorrei sapere: la leishmania può essere ereditata eventualmente dai cuccioli? la cagnolina potrebbe essersi infettata, ad esempio attraverso il sangue del cane maschio? se fosse incinta e optassi per l’ immediata sterilizzazione fra circa 15 giorni, che rischi si corrono? Grazie mille.

a leishmania si trasmette attraverso la puntura di un pappatacio infetto. Lgravidanza. Non vedo particolari rischi se la sterilizzazione è eseguita all’inizio della In ogni caso prenderei una decisione finale dopo aver consultato il mio veterinario di fiducia.

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RAZZE CANINE

segugio italiano a pelo forte A.C. è una razza utilizzata soprattutto per la caccia al cinghiale e alla lepre. è un cane di carattere espansivo, di vivace temperamento. E’ fornito di buona resistenza e velocità. è dotato di notevoli capacità olfattive. è una razza affettuosa ed ubbidiente Caratteristiche generali: Origine: Italia. Altezza:

- maschi da 52 cm a 60 cm - femmine da 50 cm a 58 cm Peso:

- maschi da 20 kg a 28 kg - femmine da 18 kg a 26 kg Tronco: lunghezza pari all’altezza al garrese con il torace che scende fino quasi al gomito. Testa e muso: testa con profilo leggermente arcuato. La larghezza del cranio è meno della metà della lunghezza totale della testa. Tartufo: sporgente sulla linea averticale delle labbra; piuttosto grande, pigmentato di nero. Denti: completi nello sviluppo, nel numero con chiusura a tenaglia. Collo: leggermente arcuato nella parte superiore. Forma a tronco di cono. Arti: in appiombo con o satura ben proporzionata. Spalla: di lunghezza pari uguale ad 1/3 dell’altezza al garrese Muscolatura: ben sviluppata ed evidente. Coda: con attaccatura alta, piccola alla radice, con la punta che raggiunge il garretto. Pelo: non deve superare i 5 cm di lunghezza. è ruvido in tutto il corpo fatta eccezione di testa e arti. Colori ammessi: fulvo uniforme, nero focato, tollerato il bianco sul muso, sul cranio, sul petto e su metatarsi e metacarpi.

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Razze feline

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 A. Ciorba

Ragdoll

Ragdoll significa “bambola di pezza”. Ha aspetto imponente e massiccio. Carattere docile,affettuoso e coccolone. Spesso usato per programmi di pet-terapy. Estremamente legato alla famiglia cerca continuamente il contatto fisico. Caratteristiche generali Paese d’origine: Stati Uniti. Varietà di colore: Colorpoint, nelle colorazioni Seal, Chocolate, Blu, Lilac, Red e Cream point, i colori dei points possono essere di tipo solid, shaded, or smoke; Bicolor, ricercata è la “V” rovesciata che parte sul muso; Lynx point, nelle colorazioni Seal, Chocolate, Blu, Lilac, Red, Cream, Blu-Cream e Lilac-Cream; Tortie point, nelle colorazioni Seal, Chocolate, Blu e Lilac; Tortie. Lynx point, nelle colorazioni Seal e Chocolate. Esiste la varietà Mitted, caratteristica è avere i quattro piedi bianchi come quelli del Birmano. Corporatura: di media grandezza. Corpo: ossatura imponente, longilineo, muscolatura potente, petto ampio, bacino largo quanto le spalle. Il maschio può pesare anche 8/9 kg, la femmina fino a 5 Kg. Mantello: da lungo a semilungo. Folto, morbido con tessitura setosa, aderente al corpo. Pelo, più lungo intorno al collo,corto sul muso e da corto a mediamente lungo sulle zampe; da medio a lungo sul resto del corpo. Testa: proporzionalmente grande, dai contorni arrotondati. Ha una forma triangolare. Muso arrotondato, di media lunghezza.. Occhi: grandi e ovali, di colore blu chiaro. Naso: naso con leggera curva all’altezza degli occhi. Orecchie: larghe e basse, portate leggermente in avanti. Le punte sono arrotondate con presenza di pelo. Mento: pronunciato. Arti: di media lunghezza. Piedi: grandi, rotondi e compatti, con ciuffi di pelo tra le dita. Coda: lunga, proporzionata al corpo, larga alla base e leggermente affusolata verso la punta. Presenza di pelo molto folto. Portata leggermente più alta rispetto al livello della schiena. 25


VIAGGIANDO

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orrento (Surriento in napoletano), comune della provincia di Napoli, situato sulla costiera sorrentina, è una meta turistica per eccellenza, rinomata per le sue bellezze naturali ed artistiche e le sue tradizioni.

DA VEDERE

Il centro storico di Sorrento presenta il consueto tracciato greco-romano a strade parallele attorno a via San Cesareo e via Tasso. Punto di partenza è la luminosa piazza Tasso, dove si erigono le due belle statue di Sant’Antonino e il monumento dedicato a Torquato Tasso. Sulla piazza si trova la Chiesa di Santa Maria del Carmine, ad unica navata, mentre al limite sud della piazza, è la Casa Correale, risalente alla fine del XV secolo. Imboccata via della Pietà che congiunge Piazza Tasso con la Cattedrale, troviamo due degli edifici più antichi della città: il duecentesco Palazzo Veniero, che si contraddistingue per le decorazioni in tufo giallo e grigio, e Palazzo Correale. Da via della Pietà si giunge alla Cattedrale, con le sue facciate di forme gotiche ,riedificata in stile moderno. Proseguendo su Corso Italia si trova in Via Sersale la settecentesca Congrega dei Servi di Maria. Rara testimonianza di antico sedile nobiliare, è il Sedile Dominova, ubicato nell’omonima piazzetta. Proseguendo si attraversa il vicoletto San Cesareo, cuore pulsante del paese, ricco di negozi di intarsio, oggetti tipici e prodotti locali. Infine merita di essere menzionato il Vallone dei Mulini, che insieme ad altri quattro valloni era utilizzato nei tempi antichi per delimitare il confine tra un paese e l’altro (Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Sorrento). Attualmente il Vallone dei Mulini di Sorrento è quello meglio conservato. Il Vallone trae il nome dalla presenza di un mulino che fu utilizzato fino all’inizio del Novecento per macinare il grano per i Sorrentini.

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VIAGGIANDO

DA GUSTARE

La tradizione culinaria sorrentina ha origini antichissime ed il suo successo è legato alla sua posizione geografica, adagiata tra terra e mare, alla fertilità della terra ed allo splendido clima che consente la coltivazione di molti prodotti, di unica e inimitabile genuinità, come agrumi, arance e limoni, noci, pomodori, vigne e uliveti, che costituiscono una delle principali caratteristiche del paesaggio. Tra i primi piatti più celebri e prelibati ricordiamo i famosi gnocchi alla sorrentina, gustosi gnocchi di patate conditi con pomodorini, basilico e mozzarella del posto. Lo stesso condimento anche per i ravioli alla caprese, preparati con pasta fresca ripiena di ricotta. Profumato basilico locale, unito a pomodori di Sorrento e mozzarella prodotta in penisola, sono gli ingredienti della famosa insalata caprese, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La maggior parte dei piatti tipici locali è condita con l’olio extra-vergine d’oliva D.O.P. prodotto in penisola. Propri della Penisola Sorrentina sono i famosissimi limoni di Sorrento. Questo frutto è alla base dell’economia sorrentina e permette la realizzazione di diversi prodotti e ricette come quella del famoso Limoncello di Sorrento. Di particolare importanza è anche la produzione di arance e delle famose noci di Sorrento che hanno origini antichissime e che in passato erano lanciate agli sposi come segno di fortuna e prosperità. Con le noci è possibile realizzare diverse ricette gastronomiche e un particolare liquore digestivo, il cosiddetto Nocillo. Il mare che lambisce la Costiera Amalfitana e la penisola sorrentina è generoso di pesce e crostacei, utilizzati per varie ricette come l’aragosta lessata oppure cotta nel pomodoro, polpo in casseruola, gamberi saltati in padella oppure fritti con una leggera impanatura, zuppa di granseola. Le vigne disseminate nel territorio sorrentino producono dei vini bianchi molto apprezzati come l’Aglianico e la Falanghina, il rosso di Sorrento e il Gragnano. Lungo la costa sorrentina è possibile assaggiare la fantastica pasticceria napoletana, in particolare i deliziosi babà al rum con e senza crema, le delizie al limone, la famosa pastiera napoletana e l’inimitabile caprese, sia alle mandorle sia al limone.

Dove alloggiare con il tuo amico cane o gatto

A terstimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nella località menzionata con i nostri amici a quattro zampe. Su internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.

Buon weekend da Alessandro Ciorba 27


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CURIOSITà

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CANI ANTICIMICI

A. C.

n questi ultimi anni è venuto alla ribalta dei media di tutto il mondo un insetto, che si nutre di sangue ectoparassita dell’uomo, chiamato cimice dei letti. La cimice dei letti è un insetto ad abitudini notturne ,che di giorno vive nascosto in anfratti e fessure, in aggregazioni di centinaia o migliaia d’individui, mentre di notte fuoriesce dai suoi nascondigli per pungere l’uomo, provocando dermatiti e prurito. In America questo insetto è divenuto un nuovo flagello, soprattutto per le strutture alberghiere e i trasporti pubblici, ma anche per le abitazioni private. Agli inizi degli anni 2000 in questo Paese sono stati per la prima volta addestrati dei cani per la ricerca olfattiva della cimice dei letti, in modo da sfruttare il loro finissimo olfatto per individuare i focolai d’infestazione che, a causa della natura criptica dell’insetto, sono alquanto difficili da individuare con ispezioni meramente visive. In Italia e in tutti i Paesi del Mondo le infestazioni sostenute dalla cimice dei letti sono in continuo aumento e, al pari di quanto avviene in America, colpiscono con maggior accanimento le strutture ad ampio flusso turistico, perché sono proprio i clienti, venuti precedentemente in contatto con un ambiente infestato, a trasportare inconsapevolmente in questi luoghi uova o esemplari di cimici dei letti. A causa di questa situazione il Dr. Masini, medico veterinario, ha deciso, per la prima volta in Italia, di addestrare dei cani per la ricerca olfattiva della cimice dei letti, i quali, al pari di un cane antidroga fiutano l’ambiente alla ricerca, invece che delle sostanze stupefacenti, di un piccolo, ma insidioso insetto ematofago (www.canianticimici.com).

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CURIOSITà

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Demenza senile: cani in azione

❱❱ A.C.

n’interessante studio sulla pet therapy è stato condotto un Centro Diurno Alzheimer di Firenze da un’equipe universitaria in collaborazione con gli esperti dell’associazione Antropozoa. Due i cuccioli impiegati, un barboncino di tre anni, e una golden retriever di sette. Dieci i pazienti, afflitti da demenza grave. Il test è stato realizzato in due fasi. Inizialmente i pazienti hanno svolto per tre settimane attività con l’aiuto di peluche, poi i peluche sono stati sostituti con i due cani per altre tre settimane. Il contatto con i cuccioli ha ridotto le manifestazioni di ansia e di tristezza, aumentato quelle di piacere ed interesse. Nel corso della seduta i malati sono usciti anche dall’immobilità e le positive variazioni di umore e di comportamento sono state riscontrate anche a distanza di ore. Secondo i medici la pet therapy è più efficace del semplice contatto umano per migliorare il tono affettivo e aumentare l’attività fisica dei pazienti. La pet therapy può ravvivare i meccanismi cerebrali dell’attenzione, stimolare il coordinamento psicomotorio, riaccendere motivazioni, aiutare a relazionarsi.

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CURIOSITà

Il gatto panettiere

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A. C.

tutti sarà capitato di vedere un gatto che “fa la pasta” mentre sta accucciato sulle gambe del proprietario o quando prima di dormire trova un caldo e morbido rifugio sul suo maglione. Il gatto compie un movimento particolare che è quello di premere e fare un’azione simile ad uno stantuffo in maniera ritmica con le zampine anteriori. Tale atteggiamento particolare lo compie anche quando pesa sette chili e le zampe non sono più delle zampine, ma delle belle zampotte fornite di unghie spesse. Più raramente, qualche gatto, nello stesso tempo, succhia la lana indossata dal proprietario o il suo lobo auricolare come se fosse un capezzolo. È un comportamento che deriva dalla prima infanzia, il micino fa questo gesto sulle mammelle della madre per indurre la fuoriuscita del latte. Spesso è il gatto levato troppo precocemente dalla madre ad avere questo atteggiamento, ma questa non è una regola costante. Vi sono anche gatti che hanno avuto un rapporto normale ed equilibrato con la madre, ma continuano a “impastare” per tutta la vita.

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CURIOSITà

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San Guinefort

A.C.

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an Guinefort di Borgogna era un cane levriero vissuto nel XIII secolo, che fu oggetto di devozione popolare quale santo per i miracoli che scaturirono presso la sua tomba, oggetto di culto e pellegrinaggi nella zona di Lione. Secondo la leggenda, il cane era di guardia in un castello in cui un cavaliere viveva col figlio, di pochi mesi. Tornando un giorno dalla caccia, il cavaliere vide che la stanza del figlio era a soqquadro, con la culla rovesciata, mentre il cane aveva i denti insanguinati. Del bambino non c’era traccia. Credendo che il cane lo avesse sbranato, egli lo uccise immediatamente con la spada; poco dopo però sentì il bambino piangere e lo trovò illeso sotto la culla, assieme a una vipera uccisa dal cane che gli aveva salvato la vita... Scoperto l’errore, il cavaliere pentito seppellì il cane in una tomba coperta di pietre, ed il luogo divenne meta di pellegrinaggi. Con il tempo, e soprattutto grazie a un’incessante passaparola che durò secoli, la sua figura fu assimilata a quella di un santo umano, in carne e ossa. Il suo culto, proibito più volte, persistette a tutte le condanne e fu abolito definitivamente solo negli anni Trenta del XX secolo dalla Chiesa Cattolica. Il racconto del cane, erroneamente accusato di attacco contro un bimbo nella sua culla, fu in qualche modo utilizzato da Walt Disney nel film Lilli e il vagabondo, dove il protagonista, il cane meticcio bastardo Biagio (il vagabondo), dopo aver salvato il figlio dei padroni di Lilli dall’attacco di un grosso topo, è ingiustamente accusato di aver aggredito il neonato. Anche in questo caso il ritrovamento del cadavere del topo dietro una tenda chiarisce poi la situazione. 33


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Pet quiz L'osteoartrosi è una malattia degenerativa di :

a

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b 9

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virus

c

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germe

melograno

b

olio fegato merluzzo

c

cipolla

grande

b piccola

c

media

La amilasi è un :

a

carboidrato

b enzima

c

aminoacido

La vena safena si trova in corrispondenza di :

b cavità toracica

c 6)a

7)b

8)c

cavità addominale

arto posteriore

Le risposte corrette:

5)b

a

3)a 4)a

8

7

Il levriero italiano o meridionale è un cane di taglia :

a 7

orecchio

La Vitamina A è contenuta soprattutto in :

a 6

c

b cavità nasali

Il cimurro è causato da :

a 5

retto

Nel topo le vertebre cervicali sono :

a 4

articolazione

L'epistassi è un'emorragia di :

a 3

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b muscolo

2)b

2

occhio

1)c

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