Considerata la maggiore baraccopoli di tutto il Sudamerica e segnata da una spietata storia di guerra tra narcotrafficanti e polizia locale, la Rocinha conta oltre 250 mila abitanti.
Nel novembre 2011, dopo oltre 40 anni di “potere parallelo” della criminalità organizzata, la favela è stata teatro di un accadimento storico: la UPP (Unità di Polizia Pacificatrice) assieme ad altri corpi speciali e nuclei militari, ha occupato la favela e “smantellato” il narcotraffico.
Nonostante ciò, ad oggi la favela continua ad essere priva di fondamentali infrastrutture e servizi, e moltissime famiglie vivono in condizioni di preoccupante povertà.
La Comunità si trova a vivere una situazione più tranquilla rispetto al passato pur non avendo ancora acquisito alcuni requisiti indispensabili per essere considerata a tutti gli effetti un quartiere della città di Rio de Janeiro. Mancano quasi del tutto sistema fognario, acqua corrente, illuminazione pubblica, educazione, sanità.