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GLI ZAINETTI | NUMERO UNO
GLI ZAINETTI NUMERO UNO Proprietà riservata Italia - Settembre 2013 © Società Italiana dei Viaggiatori Tiratura limitata 400 copie
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Ascanio Celestini La bicicletta in cantina, dietro una pila di scatole di biscotti danesi mangiati dieci anni fa […]. La bicicletta senza una ruota o con le gomme mangiate dai topi. La bicicletta col manubrio arrugginito, la catena ancora ingrassata e incartata di polvere densa. La bicicletta che il nonno ha passato al padre, il padre al figlio grande e lui al fratello piccolo che nel frattempo è diventato grande anche lui, s’è comprato il motorino e l’ha abbandonata dietro una pila di scatole di biscotti […]. In cantina novanta oggetti su cento invecchiano e diventano inservibili, ma la bicicletta no. Non è mai abbastanza rotta per diventare inservibile. 5
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Didier Tronchet La simpatia che ispira la bicicletta deriva anche dal fatto che nessuna invasione è stata mai fatta in bicicletta.
Alberto Savinio C’è qualcuno che vorrebbe affermare la superiorità dell’automobile sulla bicicletta? Superiore la bicicletta invece, non fosse che per la sua andatura silenziosa, per quel ronzio d’oro che accompagna il suo moto, ed è ancora un silenzio nel silenzio. […] Il ciclista che fa vita in comune con la propria bicicletta, la chiama “il mio cavallo”. 6
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In questa appellazione c’è orgoglio e una qualche megalomania, ma c’è molto affetto soprattutto, molta fiducia e una legittima fierezza. Si sono viste biciclette lasciarsi morire sulla tomba del padrone…
Francesco Ricci La bici quando è ferma riposa. Dorme in piedi, come i cavalli, anche se sarebbe meglio appenderla a un gancio come un prosciutto. Quando entro in un negozio, o nell’officina e le ammirò lì ammucchiate, o in bella posa, lucide e perfette, le vorrei possedere tutte. Anche quella vecchia laggiù, dimenticata nella polvere. Sono tutte belle le bici, sempre e comunque. […]. La bici è una lingua naturale che si impa7
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ra da bambini e non si dimentica più. […] La lingua della bici è un dialetto velocipede che mantiene intatta la forza del sogno, dell’evasione, della fuga al di là dei propri limiti.
Didier Tronchet La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate in macchina un tragitto particolarmente bello in bicicletta. Fa schifo, è come se fosse un altro posto: si è impoverito.
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Walter Bernardi Tra tutti gli sport, il ciclismo è quello che ha più storie da raccontare, perché porta con sé, attraverso le vicende dei suoi tanti protagonisti, riserve inesauribili di passione e di cultura popolare che continuano a emozionare il cuore della gente. [Soprattutto] oggi che, [per la crisi economica], nel nostro Paese, si vendono più biciclette che automobili.
Adriano De Zan La bicicletta è stata, per la donna, subito accessibile, senza divieti, senza remore di puritanesimo, senza scomuniche.
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Cees Nooteboom Devo riportare indietro la bicicletta che ho preso a noleggio, il mio mezzo di trasporto per parte del tempo, e sulla strada principale lungo il mare, proprio vicino al polveroso magazzino delle arachidi, devo del trambusto in lontananza. Un agente gesticola e io lentamente, per evitare un paio di buche profonde, mi allontano dalla strada. Troppo lentamente purtroppo! Una Mercedes grossa e nera sfreccia tra la polvere di arachidi, e un minuto dopo sono agli arresti. L’agente in calzoncini è arrabbiatissimo. Ero sì sceso dalla bici, al passaggio del “President of this Country”, ma non abbastanza rapidamente. Quaranta gradi. Con la mia bicicletta in mano mi trascino dietro di lui attraverso la sabbia.
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Max Mauro Il momento è eccitante. Finalmente sto arrivando a Santiago del Cile in aereo. Finalmente potrò cominciare il viaggio che ha occupato i miei pensieri per alcuni mesi. La prima volta in Sudamerica. E in bicicletta. Il viaggio è stato un tormento. Il pensiero era rivolto sempre alla bici. Chissà se la scatola di cartone sarà abbastanza resistente. Speriamo che gli energumeni che muovono i bagagli negli aeroporti non trattino quell’involucro dalla forma insolita come se contenesse patate.
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Albert Einstein La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.
Dacia Maraini Se dovessi dire qual è il simbolo del profondo cambiamento che sta vivendo la Cina, direi: la bicicletta. Ce ne sono ancora tante e corrono cieche, disperate, orgogliose eppure già consapevoli di aver perso la guerra contro le automobili, lungo le larghe strade di Pechino. […] Oggi Pechino assomiglia sempre di più a Tokyo o a Manila, città percorse in lungo e
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il largo da ďŹ umi di automobili, magari sgangherate, ma tutte fornite di una tromba potente che squilla nelle orecchie dei ciclisti costretti a scansarsi rapidamente, pena la morte. Non ho mai visto delle biciclette guidate con tanta poetica determinazione.
Ascanio Celestini Non penso che gli economisti innamorati del turbo capitalismo amino la bicicletta. Un oggetto che non si consuma mai abbastanza da essere sostituito. Un pezzo di ferro che non ďŹ nisce mai in discarica. Un mezzo che consente di spostare le persone senza bruciare carburante. E quando si rompe, se si rompe, bastano due lire e un 13
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po’ di pazienza per rimetterla in strada. […]. Monto in bici e me ne vado in giro senza una mèta, senza dover arrivare al ristorante o alla discoteca, al supermercato o alla boutique per diventare cliente pagante e consumante, ma col solo scopo di girare e guardare.
Luciano Bianciardi I campioni all’antica non possono più nascere, i garzoni di fornaio hanno come minimo la motoretta, più spesso il furgoncino. I minatori vanno al lavoro in pullman, e la bicicletta ha cambiato forma e funzione. Lo so perché mio figlio ne ha una che somiglia, non so bene, a un bidet o a uno strumento ortopedico. Se ne vedono tante, sui mar14
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ciapiedi, cavalcate come se fossero puledri. Appunto, uno strumento clinico e voluttuario, e me ne dispiace, specie se ripenso alla mia prima bicicletta, serissima e nera, con cui ogni giorno, quattordicenne, andavo al mare.
Margherita Hack Camminare a me non va, in bicicletta vado meglio. È un mezzo meno faticoso.
Francesco Guccini Un tempo il postino, almeno in città, arrivava due volte al giorno. […]. I postini non avevano scooter, né utilita15
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rie con la scritta Poste italiane. Andavano in bicicletta, col borsone a tracolla. Forse anche oggi, qualche giovane sportivo usa le due ruote per recapitare la posta. Però si scrive molto meno e quello che spesso recapitano è, soprattutto, pubblicità. O cartelle esattoriali.
Antonio Skàrmeta Nel giugno del 1969 due motivi, tanto fortunati quanto banali, indussero Mario Jiménez a cambiare mestiere. Primo, la sua disaffezione per le fatiche della pesca, che lo buttavano già dal letto prima dell’alba […]. L’altro fu il possesso di un’allegra bicicletta marca Legnano, valendosi della quale Mario lasciava ogni giorno il limitato orizzonte 16
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della caletta dei pescatori diretto al villaggio di San Antonio, infimo, ma che a paragone del suo casale gli dava un’impressione di fasto babilonico.
Nicolas Bouvier Avevo dimenticato che qui Mamma cornacchia fa “ah, ah, ah!” e Papà corvo le risponde scortese “che, che che?” Voci quasi umane e malevole risa che prendono in giro questo quartiere colto nella bianca deriva del sonno. In lontananza cigola una bici e io sento nelle ossa la protesta dei polpacci.
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Paolo Ciampi Dicono che il terzo giorno sia il peggiore, per i viaggi su due ruote. […] L’ho sperimentato sulla mia pelle, il maledetto terzo giorno. […] Avete presente quando i traguardi non si avvicinano mai? Quando semmai danno l’idea di allontanarsi? Il terzo giorno è davvero quello deputato al lamento e al rimpianto, quello in cui la sarabanda del “chi me lo ha fatto fare” esplode con l’intensità anarchica di una banda di ottoni slava.
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Herbert George Wells Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza.
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SocietĂ Italiana dei Viaggiatori Festival del Viaggio 2013 In collaborazione con Regione Toscana Assessorato al Turismo Comitato Mondiali di Ciclismo 2013 Provincia di Firenze Estate Fiorentina 2013 Fondazione Sistema Toscana
Finito di stampare nel settembre 2013 Progetto graďŹ co: Petribros Stampato in proprio