Lungo la Via Francigena in Toscana

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COLORI

Società Cooperativa Sociale Onlus

Federazione Italiana Escursionismo

F.I.E. Toscana

Turismonatura

Lungo la

Via Francigena in Toscana camminare per conoscere e rivivere un antico cammino

17° Raduno Nazionale Escursionistico della Federazione Nazionale Escursionismo F.I.E. Comitato Regionale Toscano Venerdi 30 settembre – Sabato 1 – Domenica 2 Ottobre 2011 con il patrocinio di

TOSCANA

Provincia di Firenze

Provincia di Pisa

Provincia di Siena


LA VIA FRANCIGENA

Associazione Toscana delle Vie Francigene

LA VIA FRANCIGENA – ITINERARIO DI SIGERICO La Via Francigena è un itinerario che appartiene alla storia, è una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini e viandanti, mercanti, eserciti, re e contadini in viaggio dall’Europa per Roma. La storia narra che l’arcivescovo di Canterbury Sigerico si recò nel 990 a Roma dal Papa Giovanni XV. Dopo aver ricevuto dal pontefice il palio, ovvero il simbolo distintivo della cattedra episcopale, iniziò il suo viaggio di ritorno verso Canterbury descrivendo, da sud verso nord, le 80 tappe o mansioni percorse per il suo ritorno in patria. Questo cammino segnò il percorso noto successivamente come Via Francigena, determinando la nascita di uno dei più importanti itinerari mondiali di pellegrinaggio. Il termine “Francigena”, cioè di “strada che origina, che viene dalla Francia” risale all’anno 876. Questa denominazione veniva usava però utilizzata a livello locale non esistendo un organismo amministrativo in grado di gestire nella sua interezza un cosi lungo tracciato. La via Francigena si affermò durante i sec. VII e VIII sui resti in alcuni tratti del grande impianto stradale romano; è stato inoltre accertato che la Francigena non fu una “sola” strada, ma un fascio di vie dai bracci paralleli, che si intersecavano con altre strade preesistenti replicando almeno in parte antichi tracciati romani ed etruschi come la Via Clodia, la consolare intermedia alla Cassia (a est) e alla Aurelia (a ovest) che attraversava la Tuscia, la Valdelsa e la media valle dell’Arno fino a Lucca. La Via Francigena ha memorie antiche e fragili. LE VIE DEL SALE –LA SALAIOLA VOLTERRANA Quando, milioni di anni fa il mare che lambiva le stupende colline volterrane si ritirò, lasciò a ricordo di sé un bene preziosissimo: il sale. Da subito il sale divenne una ricchezza straordinaria per Volterra. La sua importanza economica di allora può essere paragonata a quella del petrolio che oggi ben conosciamo. Per meglio controllare il sale, proteggerlo e commercializzarlo, attorno ai luoghi di estrazione , le”moje”, vennero costruiti castelli, fortificazioni e rocche che ancora oggi possiamo ammirare. Da sempre le strade assumono un ruolo fondamentale per ogni avvenimento storico e sono tuttora lo strumento tramite il quale l’uomo si sposta nello spazio. Tra i più noti itinerari dell’antichità troviamo senza dubbio la Via Francigena e le sue importanti congiunzioni commerciali e religiose, cosi come le affascinanti e antiche Vie Salaiole volterrane che univano la Via al mare alle città di Firenze e Siena.

Priamo della Qurcia, 1442, “Trasporto del sale” (S. Antonio Abbate, Volterra)


REGIONE

LA VIA FRANCIGENA OGGI L’origine di questa strada si deve ai Longobardi i quali, durante il loro regno in Italia (568-774), si trovarono nella necessità di collegare due zone che facevano parte del loro territorio: la Tuscia e la Padania. La scelta era dettata da ragioni strategico-militari essendo la penisola divisa fra Bizantini e Longobardi. Questi avevano la necessità di trovare una comunicazione protetta per collegare i domini del nord con quelli del meridione. La scelta cadde sulla strada romana che collegava Lucca a Parma immettendosi nella via Emilia, attraverso l’attuale passo della Cisa. Questo tratto della fascia appenninica venne denominato Mons Longobardorum, di conseguenza la via tracciata dai Longobardi prese il nome di Strada di Monte Bardone che da Lucca si sviluppava verso sud attraversando l’Arno e proseguiva attraverso la Val d’Elsa fino a Siena per inoltrarsi nella val d’Arbia e la Val d’Orcia. Con la dominazione dei Franchi, succedutasi a quella dei Longobardi, la strada assunse grande importanza. Nel secolo IX prese il nome di Francisca o Francigena. La Via Francigena, nel corso dei secoli, fu usata dai pellegrini che dal nord Europa andavano verso Roma e poi proseguivano attraverso la Via Francigena del sud Italia fino ai porti pugliesi per imbarcarsi per Gerusalemme. Verso nord la Francigena portava invece verso Santiago di Campostela. Chi oggi percorre la Via Francigena in Toscana, magari in più giorni, a piedi con il ritmo lento e naturale del viandante/escursionista, può scoprire itinerari ricchi di storia e tradizioni. Oggi il moderno pellegrino/escursionista può, su questa strada, incontrare grandi monumenti che ancora parlano della cultura del viaggio e del pellegrinaggio. Il nuovo viandante/escursionista può scoprire con il cammino lento del “camminare per conoscere” gioielli d’architettura nascosti tra la polvere dei secoli come pievi romaniche e longobarde, può visitare e vedere santuari e reliquie che da secoli attirano e accompagnano folle di pellegrini. Sul cammino toscano,il viandante moderno può cosi ritrovare i segni di un antica devozione “minore” determinante per capire lo spirito che animava gli antichi viandanti e pellegrini. Lungo l’itinerario si incontrano sovente antiche edicole e tabernacoli devozionali, ex voto, antiche croci di legno segnavia, cippi di pietra e altri segni leggibili dei molti cultori del “viaggio lento dell’anno Mille”. Oggi come ieri la Via Francigena attraversa l’area territoriale toscana caratterizzata da un particolare paesaggio che detiene un rilevante aspetto culturale e naturalistico. Oggi la Via Francigena, che vede la Regione Toscana capofila del progetto italiano sulla Via Francigena in Europa, permette la congiunta valorizzazione dei territori toscani e le loro caratterizzazioni ad esempio la Via Francigena e l’archeologia, la Via Francigena e la musica, La Via Francigena e l’escursionismo, la Via Francigena nelle terre del vino, la Via Francigena come inclusione sociale dei cittadini differentemente abili. Una sorta di “territorio strada”, un territorio ciò dove è possibile, attraverso il percorso e i suoi rami, incontrare continuamente la storia e la cultura, il passato e il presente insieme all’ospitalità della gente toscana con la sua ineguagliabile douceur de vivre.

TOSCANA

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Comune di Pietrasanta (Lu) Distesa ai piedi di un colle sovrastato dalla rocca, tra colline cui fanno scenario le Alpi Apuane, Pietrasanta da sempre riveste un accentuato interesse urbanistico per l’impianto di chiara matrice medievale sul quale si è innestato il rinnovamento edilizio cinquecentesco. L’immagine di Pietrasanta quale centro culturale preminente nel territorio versiliese ha origini altrettanto antiche. La presenza delle vicine cave di marmo ne fece fin dal ‘400 un punto di riferimento per l’attività di grandi artisti, da Brunelleschi a Donatello e più tardi Michelangelo. La sua vicenda storica inizia con la sua fondazione e il suo nome che risalgono al 1255, quando Guiscardo Pietrasanta, podestà di Lucca, intraprese il progetto di assoggettamento della Versilia rafforzando i confini settentrionali dello Stato di Lucca. Successivamente fu Castruccio Castracani, cui si deve il potenziamento della rocca di Sala e la costruzione della rocca Arrighina, a favorire la crescita del borgo che entrò in conflitto con varie signorie. Il miglior punto di osservazione dell’impianto urbanistico di Pietrasanta è rappresentato dalla rocca di Sala, vertice superiore di un triangolo raccordato e saldato mediante due tronchi di mura merlate al sottostante rettangolo, un tempo anch’esso racchiuso tra le mura. Piazza del Duomo ,vi si accede dalla Porta Pisana ,alla cui sinistra sono i resti della Rocca Arrighina o Rocchetta, ricostruita nel 1486-87 sul luogo già occupato dalla rocca di Castruccio del 1316-28. Il Duomo intitolato a S. Martino, domina il centro del rettangolo (1256-58). L’interno a tre navate divise da colonne conserva opere di valore unico. Il Battistero guarda il fianco destro del Duomo. Nel secolo XIX vi furono trasferiti il fonte battesimale a pozzo, datato 1389 e riferito a Bonuccio Pardini. Oggi il fertilissimo contesto artistico, unito alla tenace opera di promozione dell’arte svolta, hanno agito da catalizzatore per numerosi artisti italiani e stranieri che hanno promosso Pietrasanta a “terra d’elezione” per il proprio lavoro, contribuendo a loro volta con opere e donazioni all’arredo urbano.


Domenica 4 Settembre 2011 LUNGO LA VIA FRANCIGENA ALLA SCOPERTA DELLA PICCOLA ATENE D’ITALIA

con il Patrocinio di

Comune di Pietrasanta

programma

Ore 8,30 raduno al Castello di Montignoso. Ore 10,00 partenza da Castello di Montignoso, “castellum Aginulfi” fortificazione romana e poi longobarda posta tra la località “la Porta”, punto obbligato di passaggio fra la collina di Montignoso e il lago, ora prosciugato della Porta. Chiamata anche il “salto della cerva” questa località è contraddistinta da un evidente sperone roccioso degradato dalle cave di marmo. Dopo Camaiore la Via Francigena puntava in direzione di Pietrasanta. Poco prima di giungervi, un bivio conduce alla “Plebes Sanctae Felicitatis” ora Pieve di San Giovanni. Pietrasanta, chimata “Terra nuova”, derivò il suo nome dal Podestà di Lucca, Guiscardo Pietrasanta che la fondò nel 1255. Pietrasanta può essere considerata l’erede del “Castello Aginulfi” (Montignoso), l’antica fortezza a presidio della strada litoranea che univa Pisa a l’antica Luni. Non mancava a Pietrasanta una istituzione ospitaliera, ricordata come “ Hospitale Sancti Pauli”. Si percorre il percorso descritto nel diario di viaggio dall’abate Nikulas di Munkathvera nel 1154 che descrive:” ci sono dieci miglia da percorrere per quelle spiagge stupende,dove da ogni parte sorgono città e si aprono ampie vedute”. Anche il re di Francia Filippo Augusto nel suo passaggio nel 1191, ricorda la località tra il castello Aginulfi e il Passo della Cerva tra il lago e la Porta, che fu da sempre luogo di confine, dove si pagava il pedaggio e la gabella. Lunghezza circa 11 km Dislivello 100 mt Tempo di percorrenza circa 4h Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203 Comune di Pietrasanta - uff. turismo 0584.79 09 44


Comune di Monteriggioni (Si) Situato a pochi chilometri da Siena, il Castello di Monteriggioni venne fondato nel secondo decennio del ‘200 dalla Repubblica Senese con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. Il castello è collocato in prossimità della Via Francigena che, percorsa da pellegrini e mercanti, rappresentò il più importante collegamento tra la Francia e Roma già a partire da prima del Mille. All’interno della fortezza di Monteriggioni, la funzione militare e quella insediativa sono i principali elementi che condussero i senesi alla costruzione del castello che ancor oggi per i suoi caratteri architettonici, per il rapporto con il paesaggio circostante e, non ultimo, per l’eccellente stato di conservazione rappresenta forse un unicum nell’attuale panorama dei borghi medievali della Toscana. Il castello di Monteriggioni si presenta dall’esterno con una possente cinta muraria interamente realizzata in pietra. Dalla superficie esterna delle mura, distribuite a intervalli non sempre regolari, sporgono quattordici torri rettangolari. L’importanza di queste torri doveva essere assai notevole anche nel Medioevo, come attesta un famoso passo della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’accesso al castello avviene, ancora oggi tramite due porte, quella Franca o Romea rivolta verso Siena, e quella di S. Giovanni, situata sul versante opposto delle mura in direzione di Firenze. Varcata la soglia del borgo ci appare dinanzi agli occhi la liscia facciata della chiesa di S. Maria Assunta, la cui bellezza non si comprende subito. Seppur trasformata all’interno, la chiesa rappresenta uno degli edifici medievali meglio conservati del castello. Camminando per il borgo, un tempo dimora di soldati ma anche di numerosi civili, tra le caratteristiche viuzze e le antiche case si ha la sensazione di ritornare indietro nel tempo. La possibilità di immergersi nel passato prosegue nel museo allestito nei locali antichi adiacenti alla chiesa. Sistemate in quattro sale, si possono ammirare riproduzioni di armi e armature che vanno dall’XI al XVI secolo. Provincia di Siena


Sabato 10 Settembre 2010

con il Patrocinio di

Assemblea Regionale Toscana dell’AIGAE In questo giorno con inizio alle ore 10,30, presso il complesso storico monumentale di Badia a Isola, posto sulla Via Francigena, dopo il saluto ai convenuti da parte del Sindaco Bruno Valentini, si terrà l’assemblea Regionale della AIGAE Toscana. L’Aigae (Ass. Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) nasce nel 1992 ed è la più grande associazione di categoria italiana, nonché l’unica a livello nazionale che riunisce chi per professino accompagna in natura e in sicurezza illustrando le caratteritiche ambienta e culturali del territorio.

Comune di Monteriggioni

Domenica 11 Settembre 2011 SEGUENDO LE TORRI DI MONTERIGGIONI LUNGO LA VIA FRANCIGENA programma

Ore 8,30 raduno dei partecipanti nel parcheggio nei pressi dell’Abbadia a Isola. Ore 9,00 partenza per l’escursione storica ambientale lungo la Via Francigena: dall’Abbadia al Castello di Monteriggioni con visita; da Monteriggioni al castello della Chiocciola, il castello della Villa e, sempre sull’antico tracciato si raggiunge Pian del Lago fino all’Eremo di S. Leonardo al Lago e L’osteriaccia, antica locanda sulla Via Francigena. Ore 13,00 pranzo al sacco. Ore 16,00-16,30 circa rientro a Monteriggioni con mezzi a motore. Lunghezza circa 10 km Dislivello 80 mt Tempo di percorrenza circa 4h con soste. Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203 Chiara Roscino e Stefano Gabbricci info: 334.30 19 923 Comune di Monteriggioni 0577.30 66 07


Comune di Lucca (Lu) Lucca è una delle più illustri città italiane con un centro storico di straordinario valore che ha conservato intatto il giro delle mura e parte delle sistemazioni difensive esterne. All’interno delle mura il tessuto edilizio si è conservato sostanzialmente integro. Nel Medioevo Lucca fu uno dei ducati longobardi più importanti del centro Italia, sede abituale del re e città capitale della Tuscia. E’ di questo periodo l’apertura della strada Romea o Francigena, poi detta Francesca, di cui Lucca diviene una delle tappe principali prima di giungere a Roma. Le già solide mura della città furono consolidate e all’interno di esse si distinguevano il mercato civitatis ,la curtis regia, la plebs intitolata a S. Reparata e S. Giovanni. Il terzo assetto urbano è quello comunale. Le nuove mura resero più grande la città. Soltanto nella parte di mezzogiorno le mura ricalcarono l’andamento delle antiche mura romane, lato più soggetto ed esposto alle mire della vicina rivale Pisa. Gli edifici costruiti presentano ancora oggi caratteri di notevole interesse come le case-torri, alte fino a cinque-sei piani. La parte centrale della città è ancora oggi il luogo delle attività di governo, degli uffici pubblici e privati e delle banche. Al centro il Duomo intitolato a S. Martino, dispone trasversalmente sul fondo della piazza il solenne involucro marmoreo realizzato in più fasi costruttive. Fondato secondo la tradizione sa S.Frediano nel VI secolo, divenne sede vescovile nel secolo VIII. Ricostruito nel 1060 per opera del vescovo Anselmo da Baggio, futuro papa Alessandro II. La quarta cerchia di mura rappresenta un compiuto esempio di fortificazione tardo –rinascimentale, basato su una complessa macchina composta da vari spazi liberi, grandi terrapieni, baluardi e porte d’accesso, sviluppate per i 4195 metri, formano da dodici cortine e undici baluardi.

Associazione Toscana delle Vie Francigene


Domenica 18 Settembre 2011 LUCCA: L’ALLOGGIO PER I PELLEGRINI SULLA STRADA VERSO ROMA programma

Ore 10,00 incontro al parcheggio di Porta Elisa a Lucca e inizio dell’escursione cittadina. Lucca era l’ultimo centro urbano della Tuscia adeguatamente attrezzato per ricevere chi percorreva la Via Francigena prima di affrontare il superamento della dorsale appenninica. Non a caso la città veniva considerata per eccellenza “l’alloggio per i pellegrini e i viandanti sulla strada per Roma” dato la presenza massiccia tra le sue mura e nelle sue vicinanze fuori le mura degli spedali e degli hospitia. Alla presenza della Via Francigena e all’intensificarsi dei transiti a iniziare dall’età carolingia è da attribuire la intensità della vita urbana a Lucca nel medioevo. Tutti i principali ordini e enti religiosi lucchesi gestivano uno spedale ed erono presenti a Lucca i cavalieri Templari con una “Domus Mansionis Templi” nonché i cavalieri del Tau di Altopascio che dettero nome anche a una via del centro. Un’altra seconda ondata si ebbe con la massiccia presenza di pellegrini nell’XI secolo, tanto che nel 1260 solo entro la cerchia urbana era accertata la presenza di tredici spedali. Almeno al 1076 risale lo spedale presso la cattedrale di San Martino, protetto dalla madre della contessa Matilde, al 1079 risale lo spedale della chiesa di Santa Maria Foris Portam; al 1099 quello di San Frediano. Come in tutti i punti di sosta di primaria importanza, a Lucca abbondano richiami e messaggi rivolti ai pellegrini ad esempio il labirinto antico simbolo iniziatico, divenuto nel medioevo espressione del sacro iter con denominazione di Chemin de Jerusalem, si trova scolpito in una bozza di pietra del porticato antistante il Duomo. Ma a Lucca si trova addirittura uno dei punti focali del pellegrinaggio dei romei: il cosidetto “Volto Santo”, la venerata statua, intagliata nel legno, secondo la leggenda dallo stesso Nicodemo, che si voleva fosse giunta sino al porto di Luni e poi in seguito portata a Lucca. Pranzo al sacco o in trattoria. Lunghezza circa 10 km Dislivello itinerario cittadino Tempo di percorrenza circa 4h Per informazioni: Alessio Latini 3391561203


Comune di Cerreto Guidi (Fi) Cerreto Guidi è al centro di un paesaggio storico di colline che si frappongono tra le ultime propaggini del Montalbano e i territori palustri del Padule di Fucecchio. La struttura urbanistica cittadina denota un impianto medievale, lo sviluppo del borgo è avvenuto all’interno di due cerchie murarie concentriche disposte attorno ad un nucleo storico centrale, costituito adesso dalla stupenda Villa Medicea. Il nucleo più antico del castello risale alla dominazione feudale dei Conti Guidi. In origine la zona, non molto distante dal tracciato della Via Francigena, era nota come Cerreto in Greti. Con il finire del controllo feudale dei conti Guidi, l’antico borgo di Cerreto in Greti entrava nell’orbita fiorentina e proprio ai signori di Firenze, i Medici, è legata la fama della cittadina e della sua splendida villa omonima. La stupenda residenza della famiglia Medici a Cerreto Guidi è di impianto rinascimentale ma è stata costruita sull’antico castello. Essa sorge sul culmine della collina, nel centro geometrico dell’antico abitato, là dove un tempo si levava la possente rocca inespugnabile dei conti Guidi. La villa fu innalzata per volere di Cosimo I de’ Medici come sua residenza granducale. Questi ne affidò la progettazione all’architetto Davide Fortini, sebbene non sia estranea la mano di Bernardo Buontalenti nel disegno della rampe di scale d’accesso, i cosidetti Ponti Medicei. Nei locali della villa è oggi allestito uno stupendo museo che ospita arredamenti e ritratti dei Medici, terrecotte dei della Robbia ed una sezione dedicata alle armi ed alla caccia. Così come è oggi, Cerreto Guidi rappresenta il risultato di una lunga evoluzione: il tempo e l’opera umana hanno variamente rielaborato il paesaggio naturale. Ne risulta un misto di tracce antiche e di interventi moderni, un territorio composito dal punto di vista storico e da quello naturale. Chi ancora oggi si avvicina a Cerreto e al suo territorio percorrendo le antiche strade di accesso provenienti dalle diverse province che qui si toccano, non può non accorgersi di camminare per le vie eredi storiche di più antichi prolungamenti e raccordi della Via Francigena. Provincia di Firenze


Domenica 25 Settembre 2011 TRA COLLINE, ANTICHI LAGHI E PALUDI SEGUENDO I PELLEGRINI NEI LORO VIAGGI programma

con il Patrocinio di

Comune di Cerreto Guidi

Ore 8,30 raduno in piazza Umberto I a Cerreto Guidi Ore 9,00 partenza per il trekking storico. Ore 13,00 sosta pranzo al sacco o possibile ristoro presso una fattoria del territorio offerta ai partecipanti dall’Amministrazione comunale Ore 15,00 circa rientro a Cerreto Guidi Ore 15,30 visita gratuita al Museo della Villa Medicea Il Comune di Cerreto Guidi in collaborazione con la Pro Loco e la FIE, propone un percorso alla scoperta del territorio da fare a piedi e in bicicletta, lungo itinerari collegati da tre raccordi che delineano un unico sentiero che attraversa tutto il territorio del comune, consentendo poi di proseguire sulla Via Francigena verso il Padule o lungo antiche strade verso il Montalbano. L’itinerario parte dal capoluogo proponendo scorci paesaggistici suggestivi e testimonianze storico-artistiche notevoli. Partiremo dalla Villa Medicea sotto il celebre scalone progettato da Bernardo Buontalenti. E’ d’obbligo compiere un giro del suggestivo anello ai piedi della ripa del colle, sul quale si affacciano i palazzi storici del borgo, alcuni modificati in parte fra il ‘500 e il secolo successivo. Porta Palagio, l’Oratorio della Compagnia del Corpus Domini e della SS.Trinità. Proseguendo per la cerchia muraria si arriva a Porta Fiorentina, completato il giro del tracciato del percorso storico del circuito murario medievale, incontrando su questa direttrice il Palazzo Comunale, e l’Oratorio di San Jacopo, proseguendo al primo bivio si può fare visita al Santuario di Santa Liberata. Si inizia il percorso escursionistico n°5 Bosco Cameretta e n°4 Villa Petriolo (Caracosta, Rist. Il Tegolo, Villa di Petriolo, Fattoria di Petriolo, Podere Volpaia, Case Pisana, Bivio Casa della Capra, Cerreto Guidi), possibile raccordo con l’itinerario di Bellavista. Bella tappa collinare che si dipana tra i crinali collinari, con percorso semplice adatto a tutti. Lunghezza circa 12 km Dislivello 80/100 metri Tempo di percorrenza circa 4h con soste Comune di Cerreto Guidi tel. 0571.9061 / Alessio Latini 3391561203


Comune di Castelfiorentino (Fi) Castelfiorentino è situato sulla parte collinare del tratto fiorentino del fiume Elsa. Il centro storico del paese è posto alla destra idrografica del fiume. I primi insediamenti rimandano all’età etrusca e romana e all’antico nucleo di Timignano. Nel Medioevo la cittadina prese la forma di un castello denominato Castelvecchio (posto sulla Via Francigena). Il territorio, situato presso l’intersezione tra la Francigena e la Via Volterrana nord (o del Sale) si sviluppò grazie alle attività produttive legate al transito economico verso Roma di numerosi viandanti, pellegrini e commercianti. Antico feudo dei Cadolingi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec. al vescovo di Firenze. Da allora, la storia di Castelvecchio fu al centro dei contrasti che opposero il Papato all’Impero e i Fiorentini ai Senesi. In questa lotta, fatta di battaglie e assedi, la fedeltà degli abitanti di Castelvecchio alla città di Firenze fu premiata con l’attribuzione di una sede podestarile e delle insegne del Giglio rosso in campo bianco, insegne identiche alla città guelfa di Firenze: dal 1149 l’antico borgo di Castelvecchio cambiò nome in “ Castelfiorentino”. Un secolo più tardi, dopo la battaglia di Montaperti (1260) alla quale partecipò anche un nutrito numero di truppe “castellane”, la cittadinanza assistette alla sigla della storica pace che mise fine alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto in una particolare posizione, al confine delle terre pisane,f iorentine e senesi, anche nel prosieguo dei secoli Castelfiorentino ha sempre conservato un gran rilievo politico, militare e culturale che ha favorito lo sviluppo di un patrimonio d’arte di indubbio spessore, rafforzando sempre di più il legame con Firenze. Nel nuovo Museo sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli, restaurati e staccati dalla loro sede originale con le relative sinopie. Le opere furono eseguite dal famoso artista nell’ultimo ventennio del XV sec.

Provincia di Firenze


Venerdi 30 Settembre 2011 SEGUENDO MESSER BENOZZO GOZZOLI TRA PITTURE, PIEVI, TORRI FORTIFICATE E DOGANE LUNGO LA VIA FRANCIGENA programma

Ore 9,30 RITROVO presso il parcheggio di Viale Roosevelt a Castelfiorentino. Partenza con mezzi propri per raggiungere la loc. Dogana (frazione di Castelfiorentino). Ore 10,00 inizio escursione dall’antica Dogana di Castelfiorentino. Fra un Comune e l’altro, ma soprattutto fra una zona d’influenza e l’altra delle vari città stato dominanti in Toscana esisteva la dogana e con tale toponimo troviamo ancora varie località che così si chiamano. Escursione semplice che permette di avere una visione d’insieme della campagna “castellana” e del suo paesaggio circostante al borgo antico di Castelfiorentino. Tragitto caratterizzato da alcuni bei casolari toscani e resti di torri di avvistamento. Cammineremo sulle colline tra l’Elsa e l’Egola che nacquero dal mare come coni vulcanici alla fine dell’Era Primaria( circa 300 milioni di anni fa) come si può vedere dai ritrovamenti di felci fossili del poggio di Montaione. Cammineremo sulle antiche tracce delle popolazioni Etrusche che vissero tra Montaione e Castelfiorentino 400 e 500 anni prima della nascita di Cristo, passando da Poggio Carlotta, dove sono stati rinvenute ceramiche importanti. Nei secoli dopo l’anno Mille, la Valdelsa era sotto alcune potenti famiglie feudatarie. Era il tempo che precedette il sorgere e l’affermarsi dei liberi Comuni. Queste potetnti famiglie furono ghibelline perché ebbero privilegi riconosciuti dall’Impero e per questi lottarono, e persero, con la guelfa Firenze che con il chiudersi del Trecento riconquistò tutto il controllo della Valdelsa. Ore 13,00 pranzo buffet e rientro alla Dogana. Ore 20,00 cena tipica toscana (gradita prenotazione) presso trattoria “mitica” da Carlo a Castelfiorentino (punto tappa della F.I.E. lungo la Via Francigena) e presso la trattoria il Tulipano in caso esaurimento posti disponibili. Lunghezza circa 12 Km ad anello Dislivello 100m Tempo di percorrenza circa 4 ore Guida itinerario escursionistico: Alessio Latini 339.1561203


Comune di Barberino Val d’Elsa (Fi) Nel cuore della Toscana tra Firenze e Siena, si trova la terra di Baberino, pulsante di storia e leggende. Una storia ancora leggibile grazie alle numerose testimonianze architettoniche disseminate sul territorio. Non esiste un colle che non abbia alla sua sommità una chiesa, un castello o una una pieve e tutto questo costruisce un paesaggio altamente umanizzato e civilizzato che trova in queste tracce del passato la nobile cornice per un ambiente naturale di struggente bellezza. La parte valdelsana del territorio comunale è un rincorrersi di colline impreziosite da vigne ed oliveti, punteggiate di secolari cipressi in un dolce calare verso valle, sul fiume Elsa. Il territorio è dominato dal colle di Semifonte, memoria storica dell’orgoglio ghibellino che osò sfidare la nascente stella di Firenze. “Firenze fatti in là, che Semifonte si fa città” era il ritornello che risuonava fin sotto le mura di Firenze, e città lo doveva essere dal momento che si calcolano circa sette chilometri di mura. Rabbiosa e violenta fu la reazione di Firenze tanto che, dopo averla conquistata, volle distruggerla completamente vietando per secoli ogni riedificazione sulla collina. Oggi a memoria perenne di quel tragico fatto si erge, sulla sommità del colle disseminato di mattoni bruciati e spezzoni di mura, una cupola identica a quella del Brunelleschi ma più piccola di otto volte. Risalendo a monte, troviamo l’antica statale Cassia che divide in due il territorio comunale tra Valdelsa e Val di Pesa, dove il paesaggio cambia, diventa più aspro e selvaggio lasciando i tratti coltivati che ospitano i ricchi e preziosi vigneti del Chianti. L’originale ricchezza del territorio del comune di Barberino è rappresentata dai piccoli centri disseminati nella campagna, ognuno diverso dall’altro come tante piccole città, con identità e forme diverse ma con la stessa memoria millenaria di arte e cultura, vera radice unificante di questa affascinante terra toscana. Il capoluogo, Barberino, conserva la struttura medioevale con la porta, le torri, le mura, l’ospedale dei pellegrini; si trova sulla strada che, diramandosi dall’antica Francigena di fondovalle, portava all’antica Badia di Passignano e poi a Firenze. Provincia di Firenze


Sabato 1 Ottobre 2011

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17^ ED. LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA camminare per conoscere e rivivere un antico cammino Raduno Nazionale Escursionistico Della F.i.e. In Toscana

Comune di Barberino Val d’Elsa

BARBERINO VAL D’ELSA – SEMIFONTE – VICO D’ELSA MEMORIA MILLENARIA FRA VALDELSA E CHIANTI programma

Ore 7,45 raduno a Castelfiorentino presso il piazzale /parcheggio dell’Ostello di viale Roosevelt, solo per i coloro che pernottano nei comuni di Castelfiorentino e Gambassi. Per tutti gli altri, con mezzi propri possono raggiungere il borgo di Barberino (20 km da Castelfiorentino). Ore 8,00 partenza da Castelfiorentino con mezzi propri (pullman e auto) per Barberino Val d’Elsa. Ore 9,00 partenza escursione. Il territorio comunale di Barberino è dotato di una rete di strade secondarie poco transitate e strade “bianche” un tempo utilizzate per collegare la Valdelsa. Arrivo a Petrognano, antico borgo all’interno di Semifonte. Arrivo al borgo murato di Vico d’Elsa. Ore 13,30 pranzo a buffet organizzato dall’Osteria Vicolo dei Golosi e dall’Ass.“Noi da Grandi”. Ore 15,30 partenza per raggiungere con i mezzi propri il borgo di Barberino. Visita guidata al borgo. Il borgo inizia e termina in corrispondenza delle due porte, una sola delle quali, la Porta Romana è ben conservata. All’interno del borgo vi sono numerose case-torri e palazzetti medioevali. Nella piazza centrale troviamo il palazzo Pretorio e la neogotica chiesa di san Bartolomeo. Ore 17,00 - 17,30 partenza per il rientro con i pullman e auto. Ore 20,00 cena tipica toscana alla mitica trattoria Da Carlo (su prenotazione) ”gran menù del pellegrino affamato” e presso la trattoria Il Tulipano a Castelfiorentino. Prezzo concordato. Lunghezza circa 12 km Dislivello 80/100metri Tempo di percorrenza circa 4h con soste Per informazioni: Comune di Barberino Val d’Elsa 055.80 521 / Alessio Latini 339.1561203


Comune di Colle di Val d’Elsa (Si) Colle di Val d’Elsa è situata nel cuore della Toscana, in una posizione strategicamente favorevole sul percorso della Via Francigena. L’abitato si è sviluppato in un territorio ricco di testimonianze archeologiche che vanno dalla Preistoria alla civiltà etrusca, con siti sfruttati anche in epoca romana. Il centro storico è suddiviso in tre borghi distinti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano, più recente per diffusione urbana e da sempre adibito alle attività produttive. I primi documenti dove si nomina Colle risalgono al X secolo, ma è dalla fine del XII secolo che la cittadina acquistò progressivamente autonomia e identità politica. Il tessuto urbano occupava già nel Medioevo un’area molto ampia: si estendeva anche lungo le canalizzazioni artificiali del fiume Elsa, con la presenza di cartiere e altri edifici andanti ad acqua che furono un fattore decisivo per l’economia locale. Colle fu teatro di frequenti episodi bellici: tra i più famosi ricordiamo la battaglia del 1269 tra guelfi e ghibellini, e l’assedio delle truppe del Duca di Calabria subìto nel 1479 a difesa del territorio fiorentino. Nel corso del Cinquecento acquisì notevole importanza, tanto che nel 1592 divenne sede di una nuova diocesi ottenendo il titolo di ‘città’. Al principio dell’era contemporanea la manifattura della carta fu soppiantata dalle nuove industrie del ferro, del vetro, poi da quella del cristallo che ha raggiunto il 15% di tutta la produzione mondiale. Centro di arte e cultura per tutto il XX secolo, oggi Colle di Val d’Elsa si presenta come una piacevole città immersa fra le verdi colline bagnate dal fiume Elsa, ravvivata da interessanti installazioni d’arte contemporanea, moderni edifici e rilevanti interventi urbanistici progettati dall’architetto francese Jean Nouvel. Fra i personaggi che qui hanno avuto i natali ricordiamo Arnolfo di Cambio, scultore e architetto del Duomo di Firenze, Cennino Cennini, celebre autore del Libro dell’Arte e lo scrittore Romano Bilenchi. Provincia di Siena


Domenica 2 Ottobre 2011 SEGUENDO ARNOLFO DI CAMBIO TRA ANTICHE STRADE ETRUSCHE E LA VIA FRANCIGENA A COLLE DI VAL D’ELSA

con il Patrocinio di

Comune di Colle di Val d’Elsa

programma

Ore 7,45 raduno a Castelfiorentino presso la piazza/parcheggio dell’Ostello per coloro che sono ospitati presso le strutture di Castelfiorentino e Gambassi. Ore 8,00 partenza da Castelfiorentino con mezzi propri (pullman e auto) per la città di Colle Val d’Elsa. Ore 8,30-8,45 raduno di tutti i partecipanti con pullman presso il parcheggio del Torrione (borgo storico di Colle Alta); parcheggiare auto al parcheggio di Porta Nuova. Utilizzeremo poi la navetta offerta dall’Amministrazione. Ore 9,00-9,15 inizio escursione alla Necropoli Etrusca di Dometaia. Visita guidata al Parco Archeologico con il Gruppo Archeologico Colligiano. Ore 10,30 visita alla stupenda abbazia vallombrosana del 1076 di Badia a Coneo. Ore 11,30 partenza lungo la Via Francigena per raggiungere il villaggio di Quartaia. Ore 12,30-12,45 trasferimento da Quartaia a Colle Alta, ritrovo alla Porta Nuova o Salis (davanti alle Scuole). Corteo degli escursionisti tutti insieme per raggiungere Piazza del Duomo. Ore 13,30 buffet con pranzo sociale organizzato dalle donne del Comitato delle Donne di Castello. Tutti i ragazzi sotto i 12 anni saranno ospiti dell’Amministrazione Comunale. Ore 15,00 presso il Teatro dei Vari incontro con il Sindaco e gli Amministratori e ringraziamenti da parte di tutti i partecipanti e dei presidenti e rappresentanti delle Associazioni intervenute. Ore 15,45 visita guidata al Borgo storico, ai tre Musei della città, Museo Archeologico, Museo Civico, Museo del Cristallo. Dimostrazione della lavorazione del cristallo nel vicolo della Misericordia. Manifestazione con bancarelle di oggetti “vecchi” dal titolo Mercanti per un Giorno. Ore 17,00 partenza per il rientro. Termine manifestazione. Lunghezza circa 12 km Dislivello 80/100metri Tempo di percorrenza circa 4h con soste Per informazioni: Comune di Colle Val d’Elsa 0577.91 21 11 / Alessio Latini 339.1561203


Comune di Volterra (Pi) Il profilo di Volterra, posto a 555 metri sopra il rilievo che divide e domina le valli del fiume Cecina e dell’Era, s’impone solitario nel paesaggio circostante vigorosamente segnato dai “calanchi” e dall’affioramento di argille del pliocene. La città si colloca entro la più vasta cerchia delle mura etrusche presso l’acropoli della città antica: qui è sorta la Volterra medievale chiusa da mura ancora conservate. “Città di vento e di macigno” come la definì D’Annunzio, possiede il centro storico monumentale costruito fra il XII e il XIII secolo tutto in pietra grigia (panchina). Volterra è uno dei centri più importanti della Toscana, sia per la presenza di monumenti che attestano le civiltà che si sono succedute nel corso di trenta secoli, sia per la lavorazione dell’alabastro toscano i cui manufatti costituiscono oggi uno dei più tipici e tradizionali prodotti dell’artigianato italiano. Il tessuto insediativo dell’attuale Volterra risulta assai ridotto rispetto a quello abitato nel periodo di massima estensione, corrispondente al V-IV secolo a.C, quando Velathri era a capo di una delle lucomonie della federazione etrusca. la cittadina verrà poi assoggettata a Roma di cui diventerà un ragguardevole municipio. Dopo la dominazione barbarica e la signoria vescovile si afferma come libero comune, il quale formula i propri statuti fin dalla prima metà del XII secolo. La sua storia millenaria con aperti tentativi di ribellione e di autonomia contro la politica egemonica delle cittàpotenze e del vescovo-conte, non servì al compimento della aspirata libertà: Volterra fu definitivamente assoggettata a Firenze nel 1472. Ancora oggi Volterra è una città non ancora contaminata dal ritmo vertiginoso della vita contemporanea, e chi giunge sul colle volterrano ha subito l’impressione di trovarsi davanti ad una città particolare, dove si ha la sensazione di vivere nell’antico, fra le strette viuzze di un borgo medioevale.

Provincia di Pisa


Sabato 8 Settembre 2011

con il Patrocinio di

ACCOMPAGNATORI REGIONALI ESCURSIONISTI F.I.E. Ore 11,00 cerimonia ufficiale nel Palazzo dei Priori di Volterra per conferimento abilitazione tecnica ai corsisti per aver frequentato con profitto il Corso 2011 di ACCOMPAGNATORE AUSILIARIO REGIONALE DI ESCURSIONISMO A.R.E. della F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo organizzato dal Comitato Regionale Toscana. Consegna degli attestati e dei tesserini e iscrizione all’Albo Nazionale Federale. Ore 13,00 pranzo sociale (tutti sono invitati).

Comune di Volterra

Domenica 9 Ottobre 2011 DALLA VIA FRANCIGENA ALLA VIA SALAIOLA NORD DI VOLTERRA programma

Ore 8,30 raduno dei partecipanti presso loc. Il Castagno d’Elsa. Ore 9,00 partenza del trekking storico lungo la Via del Sale. Ore 13,00 sosta pranzo. Ore 17,00 rientro in pullman di linea da Volterra (possibile trasferimento con pulmini volontariato). Itinerario: la splendida zona di Volterra viene riscoperta lungo il percorso della Via del Sale. Scopriremo antichi villaggi e ville come Ulignano, Pignano e il monte Voltraio, ricco anche di reperti fossili. Arroccata su di un ventoso colle, Volterra appare con tutto il suo bagaglio storico artistico stratificatosi nel tempo, tanto da far amalgamare antiche mura ed archi etruschi con palazzi medievali e chiese romaniche in maniera dolce ed affascinante. Volterra, capitale mondiale dell’artigianato dell’alabastro. Cammineremo su antiche strade “salaiole” dove nel medioevo la gente viaggiava a piedi o a cavallo e le merci venivano trasportate con bestie da soma essendo scomparso l’uso del veicolo a ruote per le grandi distanze. Lunghezza 14 km dislivello 200 metri tempo di percorrenza circa

4h

trekking: Paolo Chiodi 3287170970 Alessio Latini 3391561203 I Comune di Volterra 0588.86 050


Comune di Montelupo Fiorentino (Fi) Montelupo Fiorentino è una delle principali città della ceramica europee: situata in un’area posta alla confluenza del torrente Pesa nel fiume Arno, essa si colloca anche in uno dei più importanti snodi per le comunicazioni che, partendo dalla costa tirrenica, raggiungono il Chianti e la Toscana interna. Alcuni ritrovamenti (oggi esposti al Museo Archeologico di Montelupo, posto nel Parco urbano dell’Ambrogiana) mostrano come questo territorio fosse abitato già in età preistorica, e poi organizzato in centri abitati in epoca etrusca e romana. Sul suo territorio, in località Vergigno di Pulica, si trova anche una grande villa databile alla prima metà del I secolo a. C.: una delle poche che è possibile ricostruire per quasi tutto il suo perimetro. Fra ‘400 e ‘500 la ceramica smaltata (maiolica) di Montelupo divenne conosciuta ed esportata in tutto il bacino del Mediterraneo e lungo le rotte atlantiche (Londra, Amsterdam), rappresentando così, nei più raffinati oggetti d’uso comune, l’immagine stessa del Rinascimento italiano. Il ruolo assunto da Montelupo sino al primo trentennio del ‘700 fu di fatto quello di un centro specializzato nella ceramica che dipendeva dalla città dominante: Firenze. La capitale, contando sull’abilità e l’ingegno dei montelupini, evitava in tal modo di introdurre tra le proprie mura un’attività che comportava un uso sistematico (e pericoloso) del fuoco. E’ possibile ripercorrere l’affascinante vicenda della ceramica visitando il Museo della Ceramica di Montelupo, posto nella piazza Vittorio Veneto: in esso sono esposti oltre 1000 documenti ceramici, gran parte dei quali frutto di un lavoro sistematico di scavo e restauro. Ancora oggi la ceramica è un tratto distintivo del territorio: numerose le botteghe e le fabbriche attive. Alcune di esse si dedicano alla riproduzione dei decori tradizionali, altre hanno intrapreso la strada della ricerca realizzando spesso oggetti che rappresentano vere e proprie opere d’arte. L’attività ceramistica contemporanea trova debito riscontro nel Museo Contemporaneo, allestito nell’ex palazzo podestarile di via Sinibaldi con documenti esemplificativi delle più importanti Provincia di manifatture (Fanciullacci, Mancioli, Bitossi) ed artisti locali. Firenze


Domenica 16 Ottobre 2011 PASSO DOPO PASSO DALLA VIA QUINCTIA ALLA VIA PISANA DA MARMANTILE A MONTELUPO programma

con il Patrocinio di

Comune di Montelupo Fiorentio

Ore 9,00 ritrovo presso il castello di Marmantile (presso il parcheggio del circolo). Ore 9,15 inizio escursione. Ore 13,00 pranzo al sacco. Ricordarsi di lasciare una auto al mattino al parcheggio del Palazzetto dello Sport di Montelupo per il rientro a Marmantile nel pomeriggio. Il percorso medievale della Via Pisana nelle sue linee generali doveva ripetere quello della strada Romana per Pisa: la via Quinctia. E’ probabile che la strada per romana, anche per i mutamenti e le esondazioni dell’Arno, seguisse l’asse direzionale della medievale Via per Pisa. Il percorso si sviluppa sulle colline che dividono il Valdarno inferiore dalla Val di Pesa. Si parte dal castello di Marmantile, che ha conservato eccezionalmente integro l’interno tracciato della cinta muraria realizzata all’inizio del Quattrocento a pianta rettangolare, rinforzata da torri al centro e ai lati, con due porte all’estremità dell’asse viario che divide l’abitato. Oltre Marmantile ci imbatteremo nella chiesa di San Pietro in Selve, nella cui facciata sono conservati alcuni affreschi tra cui San Cristoforo ai quali i viandanti chiedevano la protezione lungo i viaggio. Raggiungeremo poi lungo una strada sterrata, attraverso Scopicci e Villa Gello, degradando verso valle del torrente Pesa, la pieve di Sant’Ippolito e Cassiano, l’antica chiesa matrice di Montelupo. Per la strada a fondo naturale si arriva quindi al ponte pedonale che consente di superare il torrente Turbone e di utilizzare una via secondaria interna per raggiungere Montelupo. Visita del centro cittadino. Lunghezza itinerario 10Km Dislivello 80mt Tempo percorrenza 4h Guida itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203 Comune di Montelupo Fiorentino 057.91 74


Comune di Castelfranco di Sotto (Pi) Il borgo conserva l’impianto rettangolare della “terra murata” di fondazione fiorentina, cinta di mura del secolo XIII, rifatte nel 1424, nelle quali si aprivano quattro porte. All’incrocio dei due maggiori assi viari si apre la piazza principale, chiusa dal quattrocentesco Palazzo Comunale. Già Palazzo della cancelleria nel XV secolo, è un tipico esempio di architettura civile per funzioni pubbliche, con loggiato anteriore a piano terreno composto da colonnato con basamento, capitelli ed archi a tutto sesto in pietra, aperto sulla piazza principale del centro storico. Nella facciata, dirimpetto alla Collegiata, un leone seduto, il Marzocco, in pietra arenaria, che simboleggia l’autorità politica fiorentina sul paese, sottomessosi dopo un periodo comunale. Sul fianco la collegiata dedicata a San Pietro e Paolo, edificata nel 1284 con il concorso di Paganello II vescovo di Lucca in stile romanico toscano, come rivelano alcuni fregi e l’arco in mattoni nella facciata. Ricostruita e amplita nel 1719 la chiesa fu adornata di stucchi secondo lo stile barocco dell’epoca. Nella sua facciata laterale esterna, dirimpetto al Municipio, si trova una pantera in arenaria, simbolo dell’antico dominio luccese. All’interno degni di attenzione sono: il Fonte Battesimale del XV secolo, la statua di San Pietro, opera marmorea di scuola pisana del XIII secolo e le due pregevolissime statue lignee policrome rappresentanti l’Annunciazione sempre di scuola pisana del XIII secolo. Degni di attenzione e di una visita anche il Conservatorio delle Monache di San Matteo, impianto tipico conventuale del XVII secolo con annessa chiesa. La chiesa di santa Maria Maddalena Badia, antica chiesa ufficializzata dai canonici di Sant’Agostino. Ancora oggi si individuano le tracce del nucleo abitato del comune, situato sulla riva destra dell’Arno, che fu un importante complesso idraulico architettonico che sbarrava il fiume Arno tra Castelfranco e San Romano fin dal secolo XIV. Montefalcone, oggi villa signorile, un tempo castello dei signori Cadolingi del XI secolo, e successivamente degli Albizi posto sulla zona panoramica delle Cerbaie per dominare tutto il Vladrno. La zona da sempre è intersecata da un fitto reticolo di strade antiche e vicinali oggi facenti parte della rete senti eristica Provincia denominata “senti eristica delle Cerbaie”. di Pisa


Domenica 23 Ottobre 2011 Dal borgo murato di castelfranco alla via francigena del galleno

con il Patrocinio di

Comune di Castelfranco di Sotto

programma

Ore 8,30-9,00 ritrovo dei partecipanti presso il Comune di Castelfranco in piazza remo bertoncini e partenza. I percorsi in oggetto si sviluppano a partire dalla piana attorno a Castelfranco di sotto e si diramano verso la località della riserva naturale di Montefalcone raggiungendo il Galleno. Luoghi di particolare valore ambientale presenti lungo i percorsi, sono rappresentati dai cosiddetti “vallini” e da alcune antiche fonti. Un luogo di particolare valore storico, presente lungo i percorsi è la via francigena, celebre strada medioevale utilizzata per raggiungere roma e il nord dell’europa, che si trova localizzata, per circa 2 km , nel territorio della frazione di Galleno. il toponimo è indicato come “ la grasse geline” (come annotò il re di Francia Filippo Augusto, nel suo passaggio del 1191 dando un significato culinario al luogo). Già nel 1154 la sua fama era nota; l’abate islandese Nikulas di Munkathvera nel suo passaggio ricorda il toponimo “hospitale novum de galleno” dedicato alla santissima trinità e fondato dagli ospitalieri di altopascio. La fauna è presente con cervi, caprioli, daini e cinghiali, oltre a volpi, faine, donnole, ghiri e istrici. Riguardo all’avifauna, nelle zone umide sono presenti il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, l’airone cenerino e l’arzavola. L’orto botanico delle Cerbaie e del padule di Bientina è stato attrezzato con alcuni elementi di arredo come panchine e tavoli che lo rendono piacevole e pienamente fruibile dai cittadini. Oltre che le aree attrezzate sono stati realizzati e posizionati alcuni cartelli e bacheche descrittive con indicazioni escursionistiche e informazioni didattiche. Lunghezza itinerario 12Km Dislivello 50mt Tempo percorrenza 4h Guida itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203 Comune di Castelfranco di Sotto 0571.48 71


Comune di San Gimignano (Si) L’alternarsi delle vicende storiche tra San Gimignano e la Via Francigena durante secoli vissuti quasi in simbiosi hanno determinare la storia della città. San Gimignano si trasforma da roccaforte dei Longobardi in uno dei borghi più fiorenti e sviluppati della Toscana, in un clima in cui religione, commercio ed economia erano indissolubilmente legati. Non è un caso se il declino di san Gimignano coincide con una data, il 1150, quando la via Francigena di collina fu spostata verso il fondovalle. Nella buona e nella cattiva sorte, dunque, il borgo turrito segue la Via Francigena. Religione e dinamismo economico si intrecciano, portando alla nascita dei negozi di ricchi commercianti, alla costruzione delle loro abitazioni composte da un palazzo affiancato da torre alta diversi piani: l’altezza della torre costituisce, per i ricchi mercanti, il simbolo del loro potere economico. Nasce cosi uno dei miti più longevi, quello di San Gimignano città dalle 72 torri (oggi ne restano solo 13) iniziando una fase rigogliosa per la storia del borgo. Grazie al passaggio della Via Francigena, al passaggio continuo di pellegrini e viandanti, cresce l’attività, aumenta la popolazione e si insediano anche alcuni importanti ordini religiosi, quali gli Agostiniani e i Francescani. Si costruiscono nuove chiese e case e si amplia la cinta muraria. A questo punto della storia, le vicissitudini della Via Francigena e di San Gimignano sono indissolubilmente intrecciate tanto da condizionare la sua crescita e il suo spopolamento quando la celebre via verrà spostata verso il fondo valle. Oggi la città è patrimonio mondiale dell’umanità, immersa com’è in uno dei paesaggi più suggestivi della Toscana, meta amata dai turisti di tutto il mondo, culla di eccellenze gastronomiche come la Vernaccia e lo zafferano. Se possiamo oggi ammirare la stupenda città medioevale con le sue torri e le sue strade tortuose, con le sue antiche abitazioni e chiese, lo dobbiamo anche alla Via Francigena. Provincia di Siena


Sabato 29-30-31 Ottobre 2011

in collaborazione con

DALLA VIA FRANCIGENA ALLA VIA DEL SALE DA SAN GIMIGNANO A VO LTERRA

Circolo Piove di Sacco

programma

Sabato 29 ottobre 2011- La Via Salaiola Sud da San Gimignano a Sensano Escursione storico-ambientale sul cammino della Via Salaiola sud. Visita al castello di Castelvecchio e dei suoi affascinanti resti. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio raggiungeremo il Monte Cornocchio. Recupero con pullman associazione Legambiente del gruppo escursionistico. Nel pomeriggio raggiungeremo Volterra con il pullman per dislocazione in struttura ospitante. Domenica 30 ottobre 2011 - La Via Salaiola Suda da Sensano a Volterra Ore 9,30 partenza da Sensano lungo il cammino della Salaiola. Dopo aver ammirato scenari panoramici unici, scenderemo in direzione di San Ottaviano, incontrando prima la piccola chiesina della Nera e la Fonte del Latte. Giungeremo a San Ottaviano, qui i ciuchini in fila indiana si dividevano nelle due direzioni trasportando il sale versi Firenze e verso Siena. Il luogo accolse anche le spoglie dell’eremita Sant’Ottaviano, divenuto il patrono della città di Volterra. Visita del centro storico della città di Volterra e incontro con l’Amministrazione Comunale. Lunedi 31 0ttobre 2011 - Lungo la Francigena da Badia a Coneo a Monteriggioni Dalla Badia a Coneo incontreremo Tignano, luogo dopo il quale la strada si fa selciata attraverso i boschi di lecci che la circondano. Si giunge al villaggio di Quartaia riportandoci sulla Via Francigena in aperta campagna. Prima tappa il borgo di Gracciano, dove il fiume Elsa si “trasforma” in Elsa viva. Attraversando la piana del Piano Senese si arriva al bellissimo borgo di Strove. Ore 13,30 pranzo al Circolo della Cooperativa. Dopo nel pomeriggio raggiungeremoil Castello di Castelpietraio e Abbadia a Isola, grande complesso monastico fortificato fatto costruire nel 1001 dalla contessa Longobarda Ava per ospitare i pellegrini. Proseguendo il Castello di Monteriggioni ci apparirà nella sua immensa grandezza. Guida itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203

Società Atletica Volterra Sez. Trekking (PI)


cai - club alpino italiano (reg. toscana fi)

organizzazione a cura di colori società cooperativa sociale-onlus /

cers italia consorzio europeo rievocazioni storiche (vi)

progetto turismonatura- empoli (fi)

assoturismoconfesercenti - toscana (fi)

gruppo escursionistico colori organizzato

aics ass. it. cultura sport-comitato regionale toscano (fi)

g.e.c.o. – f.i.e. (fi)

confcooperative federcultura turismo sport toscana (fi)

federazione italiana escursionismo f.i.e.

co&so

comitato regionale toscana della federazione italiana escursionismo (fi)

con il contributo di f.i.e. federazione italiana escursionismo colori soc. coop. soc. onlus comune di pietrasanta (lu) comune di monteriggioni (si) comune di cerreto guidi (fi) comune di barberino val d’elsa (fi) comune di colle val d’elsa (si) comune di volterra (pi) comune di s. miniato (pi)

- empoli (fi) - fed. italiana turismo equestre - ante toscana (fi) aigae-ass. italiana guide ambientali escursionistiche (ro) aigae- ass. it.guide amb. escursionistiche - toscana (lu) federighi editore – certaldo (fi) cave cord. associazioni volontariato empolese-empoli (fi) la rivista di escursionismo - f.i.e. (ge) co.mo.do. federazione italiana di associazioni e enti per lo sviluppo della mobilità dolce (re) ass. culturale escursionistica incontriamoci (gr) ass. iubilantes - como (co) ass. itineraria - roppolo (bi) ass. tartufai delle colline della bassa valdelsa – castelfiorentino/certaldo (fi) ass. rete dei cammini francigeni ass. pro volterra - volterra (pi) decathlon - colle val d’elsa (si) filtetrec

con il patrocinio e sostegno di regione toscana provincia di firenze

con la partecipazione e la collaborazione di

provincia di pisa

ass. escursionistica appennino trekking -cortona (al)

provincia di siena

ass. gruppo micologico vogherese

comune di pietrasanta (lu)

ass. genitori e ragazzi disabili - noi da grandi - empoli (fi) sav società atletica volterra - gruppo trekking - volterra (pi)

comune di monteriggioni (si)

ass. noi da grandi onlus –empoli (fi)

comune di cerreto guidi (fi)

ass. di volontariato semplicemente onlus – genova (ge)

comune di barberino val d’elsa (fi)

ass. noi per loro – brivio lecco (lc)

comune di colle di val d’elsa (si)

c.a.i. liguria sez. altare - savona (sv)

comune di volterra (pi)

ass. il bivacco – massa (ms)

comune di montelupo fiorentino (fi)

v.a.b. protezione civile di colle val d ‘elsa (si)

comune di castelfranco di sotto (pi)

misericordia protezione civile di castelfiorentino (fi)

comune di san miniato (pi) aevf ass. europea delle vie francigene (pr) atvf ass. toscana delle vie francigene (si) aivf ass. internazionale via francigena

- voghera (al)

(rm)

ass. orizzonte outdoor pieveragno (cn) ass. culturale il giardino sotto vico vico d’elsa (fi) g.e.v. gr. escursionisti del velino – magliano dei marsi (aq)


asa ericson e luigi grazioli - noceto (pr)

ostello della gioventù di volterra – volterra (pi)

ass. per la via francigena di galleno – (pi)

ristorante caffè letterario vicolo dei golosi – vico d’elsa (fi)

a.n.a- ass. nazionale alpini-gruppo sportivo mazzano

centro commerciale naturale tre piazze – castelfiorentino (fi)

legambiente circolo della saccisica –piove di sacco (ve)

albergo toscana ambassador – poggibonsi (si)

società cooperativa montemeru – assisi (pg)

ass. kampino – ponte a elsa (pi)

avis bologna gruppo escursionistico (bo)

ass. moti carbonari ritrovare la strada – san miniato (pi)

coop liguria ass. tempo libero – genova (ge) gruppo escursionistico camminare insieme – genova (ge)

ass. pro loco di galleno (fi) comitato civico pro via francigena di galleno – galleno (fi)

ass. archeologica colligiana – colle val d’elsa (si) ass. amici della montagna – camaiore (lu) comitato delle donne di castello – colle val d’elsa (si)

media partner

ass. colgirandola – colle val d’elsa (si)

informatore unicoop firenze (fi)

ass. fabbrica colle – colle val d’elsa (si)

rivista escursionismo

ass. pro loco – colle val d’elsa (si)

quotidiano il tirreno redazione di empoli (fi)

pag. 27

federighi editore

ass. eta beta onlus

- castelfiorentino (fi) ass. cavalieri delle grazie – colle val d’elsa (si) g.a.r. gruppo archeologico romano –cerveteri (rm) a.c.e.r. ass. camminatori escursionisti roma (rm) ass. mangia trekking – mangia spezia (sp) unicoop firenze-sez. castelfiorentino (fi) curia arcivescovile di siena (si) ass. incontriamoci –albinia (gr) ass. piedi in cammino – pisa (pi) coop la fortezza – sovana (gr) arci circolo culturale biblioteca bird di vico d’elsa (fi) ecoistituto - san miniato (pi) fattoria castello di coiano – castelfiorentino (fi) consorzio toscana –in - gambassi terme (fi) azienda agricola villa petriolo –cerreto guidi (fi) ristorante osteria da carlo – castelfiorentino (fi) ristorante il tulipano – castelfiorentino (fi) albergo antica sosta – castelfiorentino (fi) cooperativa di consumo-casa del popolo-strove (si) ostello della gioventù – castelfiorentino (fi) albergo lami – castelfiorentino (fi) albergo la pieve – castelfiorentino (fi) agriturismo renai &monte - gambassi terme (fi) agriturismo poggio ai grilli – gambassi terme (fi)

(ge)

- certaldo (fi) – empoli (fi) gonews quotidiano on-line-empolivaldelsa (fi) radio seisei – empoli (fi) quotidiano la nazione redazione di empoli (fi) toscana tascabile mensile d’informazione-firenze (fi) valdelsa net quotidiano on-line .poggibonsi (si) itnerari e luoghi mensile di tur. responsabile - milano (mi) radio lady

oasis rivista di cultura ambientale la spalletta settimanale d’informazione

–volterra (pi)

settore comunicazione coop colori- empoli (fi)


LA F.I.E.

www.fieitalia.it

F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo

La F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo è un Ente Morale fondato nel 1946. Decreto del Presidente della Repubblica del 29 novembre 1971 n.1152 con D.P.R. del Ministero dell’Industria-Dipartimento Turismo. La F.I.E. è stata anche riconosciuta come Associazione Ambientale con Decreto del Ministero dell’Ambiente 17 novembre 2004. La F.I.E. affilia e collega tra loro gruppi, associazioni e club in tutta Italia. Promuove l’escursionismo e le attività a contatto con la natura e il territorio. Organizza corsi di formazione per Accompagnatori Escursionistici Nazionali AEN volontari in tutte le Regioni. Tramite le associazioni ad essa affiliate interviene nelle scuole con programmi di educazione ambientale ed accompagna nelle escursioni i cittadini differentemente abili. Organizza soggiorni estivi escursionistici montani per ragazzi/e dai 9 ai 14 anni. Organizza giornate nazionali nel nome dell’escursionismo. La F.I.E. è la rappresentante italiana della F.E.E. (Federazione Europea Escursionismo) con mandato di progettare e mantenere in ordine i Sentieri Europei che attraversano l’Italia nelle varie direzioni. Attualmente la F.I.E. riunisce circa 200 associazioni e gruppi escursionistici italiani,con oltre 10.000 soci iscritti, che organizzano escursioni e trekking nazionali ed europei, viaggi nazionali e nel mondo, incontri culturali, marce di regolarità in montagna, gare di sci, corsi per accompagnatori escursionistici.La F.I.E. cura per l’Italia gli scambi culturali tramite le associazioni analoghe affiliate all’E.R.A. European Ramblers Associations (www.era.ewv.ferp.com) che conta più di 5.000.000 di soci in tutta Europa.

ERA-EWV-FERP European Rambler’s Association

LA F.E.E.

La F.E.E. Federazione Europea Escursionismo – European Rambler’s Association fondata il 19 ottobre 1969 in Germania, comprende attualmente 59 Federazioni escursionistiche nell’ambito di 29 nazioni europee oltre al Marocco e Israele, con oltre 5.000.000 di soci. Il fine principale della F.E.E. consiste nel promuovere l’escursionismo, l’alpinismo o il trekking oltre le frontiere nazionali al fine di contribuire alla conoscenza e amicizia fra le varie nazioni e popolazioni del mondo, secondo l’intento di camminare da popolo a popolo oltre le frontiere nazionali. La F.E.E. si occupa di Sentieri Europei e delle loro varianti, con uno sviluppo complessivo di oltre 20.000 chilometri. Organizza escursioni e trekking internazionali e raduni europei, fornisce informazioni sui sentieri e i percorsi di grande importanza nei paesi membri della F.E.E. Cura lo scambio di informazioni e notizie di carattere naturalistico e si adopera per la salvaguardia dell’Ambiente mondiale.( www. era.ewv.ferp.com).


COMITATO REGIONALE TOSCANO F.I.E.

Federazione Italiana Escursionismo

F.I.E. Toscana

COLORI

Società Cooperativa Sociale Onlus

Ass. Culturale Incrontriamoci - Albinia (GR)

Turismonatura

Ass. Attuttambiente (Pi)

Società Atletica Volterra Sez. Trekking (PI)

Ass. Piedi in Cammino (PI)

Pol. Vallerbike Montelupo (FI)

INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

Ass. Falterona San Godenzo (FI)

Alessio Latini cell. 339.1561203 David Morresi cell. 339.1202142 Mario Russo cell. 335.7575319 turismonatura@terzosettore.it


ALTRE COLLABORAZIONI E ADESIONI

Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche

club alpino italiano

consorzio europeo

gruppo regionale toscana

rievocazioni storiche

Associazione Italiana Cultura e Sport

Rete Dei Cammini Francigeni

Associazione Tartufai

delle colline della bassa valdelsa

Camminiamo Insieme Genova

Mangia Trekking

G.E.V.


ALTRE COLLABORAZIONI E ADESIONI

assoturismo

Gruppo Soprtivo Alpini Mazzano

itinerari e luoghi centro commerciale naturale castelfiorentino

mensile di turismo consapevole


COLORI Soc. Coop. Soc. Onlus

Turismonatura

Sede Legale: Via P. Veronese, 2/a - 50053 Empoli (fi) Sede Amministrativa: Via Barzino, 1- 50053 Empoli (fi) casella postale n. 372 cod. fisc. e p. iva 03955280486 tel.

0571.982202

fax

0571.982266

www.coopcolori.it turismonatura@terzosettore.it


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