COLORI
Società Cooperativa Sociale Onlus
Turismonatura
Federazione Italiana Escursionismo
Lungo la
VIA FRANCIGENA IN TOSCANA camminare per conoscere e rivivere un’antica via
18° RADUNO ESCURSIONISTICO venerdì
5 - sabato 6 - domenica 7 ottobre 2012 con il patrocinio di
TOSCANA
Provincia di Firenze
Provincia di Pisa
Provincia di Siena
ERA-EWV-FERP European Rambler’s Association
LA VIA FRANCIGENA
Associazione Toscana delle Vie Francigene
Federazione Italiana Escursionismo
LA VIA FRANCIGENA – ITINERARIO DI SIGERICO La Via Francigena è un itinerario che appartiene alla storia, è una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini e viandanti, mercanti, eserciti, re e contadini in viaggio dall’Europa per Roma. La storia narra che l’arcivescovo di Canterbury Sigerico si recò nel 990 a Roma dal Papa Giovanni XV. Dopo aver ricevuto dal pontefice il palio, ovvero il simbolo distintivo della cattedra episcopale, iniziò il suo viaggio di ritorno verso Canterbury descrivendo, da sud verso nord, le 80 tappe o mansioni percorse per il suo ritorno in patria. Questo cammino segnò il percorso noto successivamente come Via Francigena, determinando la nascita di uno dei più importanti itinerari mondiali di pellegrinaggio. Il termine “Francigena”, cioè di “strada che origina, che viene dalla Francia” risale all’anno 876. Questa denominazione veniva usava però utilizzata a livello locale non esistendo un organismo amministrativo in grado di gestire nella sua interezza un cosi lungo tracciato. La via Francigena si affermò durante i sec. VII e VIII sui resti in alcuni tratti del grande impianto stradale romano; è stato inoltre accertato che la Francigena non fu una “sola” strada, ma un fascio di vie dai bracci paralleli, che si intersecavano con altre strade preesistenti replicando almeno in parte antichi tracciati romani ed etruschi come la Via Clodia, la consolare intermedia alla Cassia (a est) e alla Aurelia (a ovest) che attraversava la Tuscia, la Valdelsa e la media valle dell’Arno fino a Lucca. La Via Francigena ha memorie antiche e fragili. LE VIE DEL SALE –LA SALAIOLA VOLTERRANA Quando, milioni di anni fa il mare che lambiva le stupende colline volterrane si ritirò, lasciò a ricordo di sé un bene preziosissimo: il sale. Da subito il sale divenne una ricchezza straordinaria per Volterra. La sua importanza economica di allora può essere paragonata a quella del petrolio che oggi ben conosciamo. Per meglio controllare il sale, proteggerlo e commercializzarlo, attorno ai luoghi di estrazione , le”moje”, vennero costruiti castelli, fortificazioni e rocche che ancora oggi possiamo ammirare. Da sempre le strade assumono un ruolo fondamentale per ogni avvenimento storico e sono tuttora lo strumento tramite il quale l’uomo si sposta nello spazio. Tra i più noti itinerari dell’antichità troviamo senza dubbio la Via Francigena e le sue importanti congiunzioni commerciali e religiose, cosi come le affascinanti e antiche Vie Salaiole volterrane che univano la Via al mare alle città di Firenze e Siena. L’ANTICA STRADA DEL GRIES Via commerciale di origine antichissime, la strada del Gries vallica le Alpi da Domodossola ad Ulrichen lungo le vallate Antigorio e Formazza attraversando luoghi di grande bellezza nei territori dei comuni di Domodossola, Crevoladossola, Montecrestese, Pontemaglio, Crodo, Baceno, Premia, Fondovale, Formazza, Cascata del Toce,Riale,Passo del Gries. Essa connetteva le ricche pianure dell’Italia settentrionale con il centro dell’Europa. Già strada di grande importanza in periodo romano,essa superava le montagne con tre passi importantissimi: quello dell’Arbola nella Valle del Devero, e quelli del Gries e del San Giacomo nell’alta Formazza. Anche in epoca medioevale le lunghe carovane che la transitavano anche d’inverno per le condizioni favorevoli trasportavano le merci “meridionali” come il vino,il grano,il sale dirette verso nord; mentre latticini e le pelli venivano trasportate verso sud. Ampiamente utilizzata fino tutto il settecento, la Via del Gries ebbe come concorrente quella del Sempione. Oggi ripercorrere a piedi questa storica strada, significa ricordare il significato di amicizia tra le comunità, che vi hanno vissuto per secoli con propria lingua,usanze e costumi come le genti Walser,e che spesso vissero della strada. Oggi ripercorrere i sentieri del Gries è ripercorrere la storia,scoprire per la vicinanza ad essa, i segni del paesaggio, la sua bellezza costruttiva naturale delle valli attraversate. Dalla collaborazione, patrocinio e sostegno di numerosi Enti pubblici dell’Ossola e la Federazione Italiana Escursionismo F.I.E. della Toscana è nato in questi anni il progetto di “unire culturalmente” le Vie Storiche del Gries, della Francigena e del Sale, come possibile sentiero storico di un museo popolare all’aria aperta attraverso scambi culturali con le Scuole e la cittadinanza sviluppando un nuovo turismo escursionistico sostenibile.
REGIONE
TOSCANA
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Provincia di Firenze
p a t r o c n
Provincia di Siena
i i o d i
L’origine di questa strada si deve ai Longobardi i quali, durante il loro regno in Italia (568-774), si trovarono nella necessità di collegare due zone che facevano parte del loro territorio: la Tuscia e la Padania. La scelta era dettata da ragioni strategico-militari essendo la penisola divisa fra Bizantini e Longobardi. Questi avevano la necessità di trovare una comunicazione protetta per collegare i domini del nord con quelli del meridione. La scelta cadde sulla strada romana che collegava Lucca a Parma immettendosi nella via Emilia, attraverso l’attuale passo della Cisa. Questo tratto della fascia appenninica venne denominato Mons Longobardorum, di conseguenza la via tracciata dai Longobardi prese il nome di Strada di Monte Bardone che da Lucca si sviluppava verso sud attraversando l’Arno e proseguiva attraverso la Val d’Elsa fino a Siena per inoltrarsi nella val d’Arbia e la Val d’Orcia. Con la dominazione dei Franchi, succedutasi a quella dei Longobardi, la strada assunse grande importanza. Nel secolo IX prese il nome di Francisca o Francigena. La Via Francigena, nel corso dei secoli, fu usata dai pellegrini che dal nord Europa andavano verso Roma e poi proseguivano attraverso la Via Francigena del sud Italia fino ai porti pugliesi per imbarcarsi per Gerusalemme. Verso nord la Francigena portava invece verso Santiago di Campostela. Chi oggi percorre la Via Francigena in Toscana, magari in più giorni, a piedi con il ritmo lento e naturale del viandante/escursionista, può scoprire itinerari ricchi di storia e tradizioni. Oggi il moderno pellegrino/escursionista può, su questa strada, incontrare grandi monumenti che ancora parlano della cultura del viaggio e del pellegrinaggio. Il nuovo viandante/escursionista può scoprire con il cammino lento del “camminare per conoscere” gioielli d’architettura nascosti tra la polvere dei secoli come pievi romaniche e longobarde, può visitare e vedere santuari e reliquie che da secoli attirano e accompagnano folle di pellegrini. Sul cammino toscano, il viandante moderno può cosi ritrovare i segni di un antica devozione “minore” determinante per capire lo spirito che animava gli antichi viandanti e pellegrini. Lungo l’itinerario si incontrano sovente antiche edicole e tabernacoli devozionali, ex voto, antiche croci di legno segnavia, cippi di pietra e altri segni leggibili dei molti cultori del “viaggio lento dell’anno Mille”. Oggi come ieri la Via Francigena attraversa l’area territoriale toscana caratterizzata da un particolare paesaggio che detiene un rilevante aspetto culturale e naturalistico. Oggi la Via Francigena, che vede la Regione Toscana capofila del progetto italiano sulla Via Francigena in Europa, permette la congiunta valorizzazione dei territori toscani e le loro caratterizzazioni ad esempio la Via Francigena e l’archeologia, la Via Francigena e la musica, La Via Francigena e l’escursionismo, la Via Francigena nelle terre del vino, la Via Francigena come inclusione sociale dei cittadini differentemente abili. Una sorta di “territorio strada”, un territorio ciò dove è possibile, attraverso il percorso e i suoi rami, incontrare continuamente la storia e la cultura, il passato e il presente insieme all’ospitalità della gente toscana con la sua ineguagliabile douceur de vivre.
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LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA OGGI
Provincia di Pisa
Comune di Castelfiorentino (Fi) Castelfiorentino è situato sulla parte collinare del tratto fiorentino del fiume Elsa. Patrocinio Nel Medioevo la cittadina prese la forma di un castello denominato Castelvec- Provincia di chio. Il territorio, situato presso l’intersezione tra la Francigena e la Via Volterrana Firenze nord (o del Sale) si sviluppò grazie alle attività produttive legate al transito economico verso Roma. Antico feudo dei Cadolingi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec. al vescovo di Firenze. Dal 1149 l’antico borgo di Castelvecchio cambiò nome in “Castelfiorentino”. Un secolo più tardi, dopo la battaglia di Montaperti (1260) la cittadinanza assistette alla sigla della storica pace che mise fine alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto in una particolare posizione, al confine delle terre pisane, fiorentine e senesi, anche nel prosieguo dei secoli Castelfiorentino ha sempre conservato un gran rilievo politico, militare e culturale.
Comune di Certaldo (Fi) Situato alla destra idrografica del fiume Elsa, il borgo antico, conosciuto come “Certaldo Alto” gode di un’invidiabile posizione geografica a dominio della Via Francigena Nova, proprio al confine della Valdelsa fiorentina e senese. Il nucleo storico si dispone sull’alto del colle già insediato in età etrusco-romana mutuando la sua toponomastica dal latino cerrus o dal longobardo cerrus aldo “altura rivestita di cerri”. Nel Medioevo il paese conosce un notevole sviluppo urbanistico e economico. Il castello comincia ad avere una certa importanza come possesso dei conti Alberti, potente famiglia comitale. Certaldo non ha avuto periodi di autonomia politica, non è mai divenuto libero Comune, e per secoli la sua storia coincide con la storia dei borghi del contado di Firenze. Nel 1164 l’imperatore Federico Barbarossa assegna il Castrum Certaldi ai conti Alberti di Prato. A partire dal 1202 si ebbe l’ampliamento del “borgo murato”. Nel 1415 diviene uno dei tre centri sedi di Vicariato in cui fu diviso amministrativamente Patrocinio Provincia di il territorio fiorentino, e i Vicari risedettero nel palazzo dei Conti Alberti. Firenze
Domenica 2 Settembre 2012 LUNGO LA VIA FRANCIGENA PERCORRENDO L’ANTICO TRACCIATO DA CASTELFIORENTINO A CERTALDO
con il Patrocinio di
Comune di Certaldo
seguendo le orme di messer Benozzo Gozzoli e messer Giovanni Boccaccio
programma
Ore 8,15 raduno e ritrovo presso il parcheggio di viale Roosevelt a Castelfiorentino. Partenza a piedi dal parcheggio dell’Ostello. Ore 8,30 partenza inizio escursione. La strada non seguiva un unico tracciato ma svolgeva il suo antico percorso sulla sinistra del fiume Elsa. Nella zona dovevano esserci più di uno spedale: ne fanno fede antichi luoghi e la loro toponomastica. Partiti da Castrum Florentinum, o meglio da Santa Maria della Marca, sobborgo del castello sulla sinistra del fiume Elsa, il primo itinerario, di fondo valle, costeggiava il fiume: è individuabile ancora oggi nella via, a fondo naturale, che tocca alcuni casali con toponimi legati alla viabilità quali Buonriposo e La Posta. Il secondo tracciato, invece, guadagnava il crinale delle colline che sovrastano il fondo valle transitando per luoghi importanti come il castello di Varna, il Castello di Catignano, Gavignalla e il monastero camaldolese di Badia di Cerreto. All’intorno il territorio conserva non pochi indizi dell’esistenza, in passato, di un importante tracciato viario. In lontananza ci apparirà il borgo murato di Certaldo Alto. Raggiunto il borgo seguiremo Giovanni Boccaccio, del quale si dice sia nato a Certaldo nel 1313 dal padre mercante e da madre francese, una misteriosa Jeanne. Ore 11,30 arrivo a Certaldo. Possibilità di rientrare subito con il treno. Ore 12,30 pranzo al sacco al borgo di Certaldo Alto. Ore 15,00 visita del Palazzo del Vicario e della Casa del Boccaccio. Ore 17,00 rientro a Castelfiorentino o altre località con il treno dalla stazione di Certaldo. Lunghezza circa 10 km Dislivello insignificante 50/70 mt Tempo di percorrenza circa 4 h Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203 Comune di Certaldo - Urp 0571.661279 - 661276 Uff. turistico Castelfiorentino 0571.629049
Comune di Fucecchio (FI) Già noto attorno all’ XI secolo, fu corte dei Cadolingi e più tardi, comuPatrocinio ne guelfo, accolse i fuoriusciti fiorentini dopo la battaglia di Montaperti del Provincia di 1260. Vi si firmò nel 1293 la pace tra Firenze e Pisa e dopo guerre e assedi, Firenze nel 1330, si diede a Firenze. Fucecchio è ricca di testimonianze architettoniche tra cui spicca la Collegiata di San Giovanni, risalente al X secolo e completamente trasformata nel ‘700. La Collegiata e la contigua chiesa di San Salvatore, ora retta dalle Clarisse, sorta sull’omonima abbazia fondata nel 986, si affacciano sul piazzale detto “Poggio Salamartano” e godono di bella vista panoramica verso il Valdarno, le Cerbaie, il Monte Pisano, le Panie. Per la sua posizione strategica Fucecchio era un importante nodo viario potendo controllare il corso d’acqua ed il lago palustre. Fucecchio era inoltre posto di ricovero per i viandanti e per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.
Comune di Santa Croce sull’Arno (Pi) Attestata sulla sponda destra del fiume Arno il suo nucleo antico il cui impianto leggibile nella antica regolarità del reticolo viario, aveva la forma quadrangolare tipica delle “terre murate” fiorentine. La parrocchiale conserva sul fianco destro resti della lunetta romanica e nella cappella della santa Croce, una scultura lignea raffigurante il Volto Santo di Lucca, opera locale di tradizione bizantina del XII secolo. Da sempre centro industriale, ha un’antica vocazione manifatturiera documentata dalla presenza nel XIII secolo di un importante molino e quindi di una fiorente produzione di “navicelle”, che servivano alla navigazione fluviale e al trasporto delle merci sull’Arno. Nel XVIII secolo Santa Croce divenne il maggior polo toscano per la concia delle pelli, che nell’800 contava 37 stabilimenti per la lavorazione delle materie Patrocinio provenienti dall’America centrale ,dall’Etipia e dall’India.
Provincia di Pisa
con il Patrocinio di
Domenica 9 Settembre 2012
Comune di Fucecchio
lungo la via francigena del galleno programma
con il Patrocinio di
Comune di Santa Croce sull’Arno
Ore 8,30-9,00 I percorsi in oggetto si sviluppano a partire dalla piana attorno alla Via Francigena e si diramano verso la località della riserva naturale di Montefalcone raggiungendo il Galleno. Luoghi di particolare valore ambientale presenti lungo i percorsi, sono rappresentati dai cosiddetti “vallini” e da alcune antiche fonti. Un luogo di particolare valore storico, presente lungo i percorsi è la via francigena, celebre strada medioevale utilizzata per raggiungere roma e il nord dell’europa, che si trova localizzata, per circa 2 km , nel territorio della frazione di Galleno. il toponimo è indicato come “ la grasse geline” - come annotò il re di Francia Filippo Augusto, nel suo passaggio del 1191 dando un significato culinario al luogo. Già nel 1154 la sua fama era nota; l’abate islandese Nikulas di Munkathvera nel suo passaggio ricorda il toponimo “hospitale novum de galleno” dedicato alla santissima trinità e fondato dagli ospitalieri di altopascio. La fauna è presente con cervi, caprioli, daini e cinghiali, oltre a volpi, faine, donnole, ghiri e istrici. Riguardo all’avifauna, nelle zone umide sono presenti il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, l’airone cenerino e l’arzavola. L’orto botanico delle Cerbaie e del padule di Bientina è stato attrezzato con alcuni elementi di arredo come panchine e tavoli che lo rendono piacevole e pienamente fruibile dai cittadini. Oltre che le aree attrezzate sono stati realizzati e posizionati alcuni cartelli e bacheche descrittive con indicazioni escursionistiche e informazioni didattiche. Lunghezza itinerario 12 Km Dislivello 50 mt Tempo percorrenza 4 h Guida itinerario: Alessio Latini 3391561203 - Massimiliano Petrolo 340.3460859 Comune di Fucecchio 0571.268403 Urp 0571.268206 Comune di Santa Croce sull’Arno 0571.38991
Comune di Colle di Val d’Elsa (Si) Colle di Val d’Elsa è situata nel cuore della Toscana, in una posizione Patrocinio strategicamente favorevole sul percorso della Via Francigena. L’abitato si è Provincia di sviluppato in un territorio ricco di testimonianze archeologiche che vanno Siena dalla Preistoria alla civiltà etrusca, con siti sfruttati anche in epoca romana. I primi documenti dove si nomina Colle risalgono al X secolo, ma è dalla fine del XII secolo che la cittadina acquistò progressivamente autonomia e identità politica. Colle fu teatro di frequenti episodi bellici: tra i più famosi ricordiamo la battaglia del 1269 tra guelfi e ghibellini, e l’assedio delle truppe del Duca di Calabria subìto nel 1479 a difesa del territorio fiorentino. Nel corso del Cinquecento acquisì notevole importanza, tanto che nel 1592 divenne sede di una nuova diocesi ottenendo il titolo di ‘città’. Centro di arte e cultura per tutto il XX secolo, oggi Colle di Val d’Elsa si presenta come una piacevole città immersa fra le verdi colline bagnate dal fiume Elsa.
Comune di Poggibonsi (Si) L’attuale centro storico di Poggibonsi corrisponde all’antico assetto urbanistico di Borgo Marturi, appartenente all’Abbazia e al Castello omonimi che lo sovrastavano. Un borgo che già ai primi del XII secolo era divenuto un punto di passaggio insostituibile sul più antico tracciato della Francigena. Tanto importante questa collocazione da provocare, nel corso dei secoli a più riprese distruzioni, saccheggi, rivolgimenti e disastri che hanno accompagnato a lungo la storia di questa città. Nel secolo ‘400. Lorenzo il Magnifico affidò Giuliano da Sangallo la costruzione della nuova fortezza, sul colle a sud-est che avrebbe segnato la nuova città come baluardo dei Medici in Valdelsa e che sembrò aprire speranze di pace. Inizia così la cosiddetta Era moderna. Patrocinio
Provincia di Siena
con il Patrocinio di
Comune di Colle di Val d’Elsa
Domenica 16 Settembre 2012 Lungo la Via Francigena seguendo Arnolfo di Cambio da Colle Val d’Elsa a Poggio Bonizio e Borgo Marturi.
con il Patrocinio di
Comune di Poggibonsi
programma
Ore 9,00 raduno e inizio dell’escursione con partenza dal parcheggio del Torrione (borgo storico di Colle Alta) parcheggio auto anche presso il parcheggio di Porta Nuova. Nella complessa viabilità parallela e trasversale che attraversava la Valdelsa è documentata già all’inizio dell’XI secolo una strada Romea fra Siena e Poggibonsi e il suo proseguimento verso San Gimignano. La causa prima del sorgere di questa strada va certamente ricercata nell’importanza che ebbe la regia abbazia di San Michele Arcangelo a Marturi (Poggibonsi) dove troviamo la presenza in sosta di imperatori e grandi personaggi dell’impero provenienti da Lucca e diretti a Siena e Roma. Forse ripercorreremo un tratto della così detta Francigena Nova. L’importanza assunta dai luoghi e in particolare dall’abbazia regia è testimoniata dalle personalità ospitate, tra queste Enrico II proveniente dal Sud e diretto a Lucca nel 1022, Enrico III proveniente da Lucca e diretto a Roma ad suscipiendam coronam romani imperii nel 1047, il papa Gregorio VII e la famosa contessa Matilde di Toscana diretti a Roma nel 1077. Non si può poi tralasciare l’itinerario di Filippo Augusto re di Francia che la percorse nel 1191 di ritorno dalla terza crociata, o quella di mezzo secolo prima percorsa fra il 1151 e il 1154 dall’abate irlandese di Thigor, Nukulas di Munhathvera nel suo viaggio passando per la Valdesa. Poggibonizzo impose al tracciato della francigena una diversione allo scopo di controllarne il transito, costringendo la strada a risalire la collina ove era stato eretto il castello, fuori del quale era la fonte di Boccabarili, in Vallepiatta, quella che oggi tutti chiamano la Fonte delle Fate. Visita del convento di san Lucchese, Rocca di Poggio Imperiale, Fontana delle Fate. Ore 13.00 pranzo a sacco. Lunghezza circa 10 km Dislivello insignificante 80/100 mt Tempo di percorrenza circa 4 h Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203 Comune di Colle di Val d’Elsa: tel. 0577.912280 - Urp 0577.912228 Comune di Poggibonsi: tel. 0577.986203
con il Patrocinio di
con il Patrocinio di
con il Patorocinio di
con il Patrocinio di
con il Patrocinio di
con il Patrocinio di
Comune di Volterra
Comune di Colle di Val d’Elsa
Comune di Monteriggioni
Comune di Grambassi Terme
Comune di San Gimignano
Comune di San Miniato
San Miniato (PI) Porta della Valdelsa. La città fu sede dei Vicari imperiali dai tempi di Ottone I. Da sempre città imperiale vi dimorò Enrico IV, Federico Barbarossa, Ottone IV e Federico II, dai quali deriva il vecchio nome di San Miniato al Tedesco. La torre di Federico, oggi unico avanzo della antica Rocca duecentesca voluta dall’Imperatore distrutta nella guerra del 1944 si erge solitaria sulla collina accompagnata dal campanile del Duomo che ha utilizzato la massiccia torre di Matilde la più antica del complesso fortificato. Castelfiorentino (FI) Antico insediamento di edificazione romana con il nome di Timignanum viene edificato sul di un colle lungo la Via Francigena e la Via del Sale Volterrana. Feudo dei Cadolingi e dei conti Alberti, progressivamente si schiera con il vescovo di Firenze. Nel 1149, riceve dai Fiorentini il nome attuale di Castellum Florentin e le insegne comunali del giglio rosso in campo bianco. Importante incrocio della viaria toscana del Medioevo dove il fiume Elsa veniva attraversato con un ponte in legno costruito nel 1280 dagli <ospitali eri di Altopascio. Gambassi Terme (FI) L’abbondanza di reperti etrusco-romani rinvenuti nel territorio testimoniano l’antichità della frequentazione della zona attraversata dall’antico tracciato etrusco della Via del Sale per Volterra, dalla romana Clodia tra Siena e Lucca e nel Medioevo dalla Via Francigena. San Gimignano (SI) Sorge su un colle abitato già al tempo degli Etruschi. È documentata dal 929 ed è citata nell’itinerario dell’arcivescovo Sigerico come borgo e mansione XIX con il nome di Sce Gemiane. Il nucleo formativo murato già nel 998 si sviluppa tra il poggio di Montestaffoli e il poggio della Torre. La città nasce con il nome antico di Silva, e si sviluppa sulla “strada mastra” della Via Francigena come una figlia riconoscente. Nel XII secolo San Gemignano diviene libero Comune retto dai Ghibellini. Volterra (PI) Città Etrusca “di vento e di macigno” come la definì D’Annunzio. Nel V-VI secolo a.C. è a capo di una delle lucomonie della dedecapoli dell’Etruria con il nome di Velathri nel quale periodo si ipotizza una popolazione urbana di circa venticinquemila abitanti. E’ in questo periodo l’edificazione delle “mura ciclopiche” su un circuito di circa 7 Km attorno all’acropoli. La ricchezza di Velathri, che proietta la sua influenza sul un vasto territorio si arricchisce con il commercio del sale e dell’onice che proseguirà anche con la Volterra Medievale è chiusa da mura e torri ancora conservate e visitabili. Colle di Val d’Elsa (SI) La città ha origine da “Aelsae” oggi identificabile con il borgo di Gracciano sulla destra del fiume Elsa dove in antichità si organizzava un florido mercato. Fin dal Medioevo Pieve a Elsa, mansione XVII Aelse ,dove sosterà anche Sigerico nel 990, è arcipretura e dichiarata “Diocesi Nullius” dipendente direttamente dalla Santa Sede. Colle di Valdelsa costituitosi nel XII secolo in libero Comune,fu conteso da Senesi e Fiorentini. In età Medioevale Colle ebbe notorietà per l’industria della lana e soprattutto per le tante cartiere e l’arte della stampa. Monteriggioni (SI) Si mostra su un vede poggio sulla destra della Via Cassia con la sua suggestiva “cerchia tonda” cristallizzata nel tempo e nello spazio,oggi tra i più significativi esempi e opere di “terra murata”. Fondata dai Senesi nel 1203 come avamposto contro Firenze, nel 1213-1219 fu cinta dalle mura che l’avvolgono per uno sviluppo circolare di 570 m a forma ovale dovuta alla conformità del terreno. Venne munita di 14 torri quadrilatere che impressionò non solo le struppe nemiche ma anche Dante (Inferno XXXI,40-44) con una bella similitudine coi giganti. LA VALDELSA Quello delle colline comprese tra Firenze, Siena e Volterra è un po’ il cuore della Toscana. Nel MedioEvo la Valdelsa era divisa a metà fra il Vescovo di Volterra, la Repubblica di Siena e quella di Firenze. Terra antica di dolci pendii, di viti, d’olivi; terra di villaggi, paesi, borghi e città antiche. Terra di confine spesso sconvolta da guerre, terra di passo e di mercato, fin dai tempi antichi, ancora prima della Via Francigena segnalata nella Tabula Peutingeriana, cerniera tra l’interno e la costa, posta in posizione centrale è da sempre luogo di scambio di merci e idee.
Da Domenica 23 a Domenica 30 Settembre 2012 LA VIA DI SIGERICO IN VALDELSA E LA VIA DEL SALE- NUOVO PERCORSO DI PROMOZIONE ED INCLUSIONE SOCIALE. Antiche vie ,moderna integrazione, viaggio sociale sulla via francigena e la via del sale con giovani disabili E giovani delle scuole del circondario empolese valdelsa.
programma
Il progetto al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e la partecipazione attiva dei giovani e della solidarietà tra le generazioni, prevede di percorrere la Via Francigena nel tratto toscano della Valdelsa da San Miniato a Monteriggioni con una deviazione sulla strada del Sale raggiungendo Volterra. La finalità dell’iniziativa è quella di promuovere l’accessibilità alle persone disabili, creando la responsabilità sociale della cultura della solidarietà attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, principalmente dei giovani, per la creazione di una nuova società sostenibile e partecipata dando vita a nuove collaborazioni di inclusione sociale e opportunità culturali, del tempo libero, formative e relazionali. L’esperienza innovativa di questo viaggio, vede i patrocini di molti Comuni e vedrà il coinvolgimento dei giovani delle scuole della Valdelsa e del Circondario Empolese e non solo, promuovendo il paternariato tra scuola, enti pubblici, cooperazione sociale e associazionismo, creando quella sensibilità tra i ragazzi ai problemi dell’integrazione e sperimentando nuove forme di turismo dolce per tutti. 1 tappa - Domenica 23/7. Partenza da San Miniato ore 9,00 arrivo 2 tappa – Lunedi 24/7 da Castelfiorentino a Gambassi Terme. 3 tappa – Martedi 25/7da Gambassi Terme a San Gimignano. 4 tappa – Mercoledi 26/7 da San Gimignano a Sensano. 5 tappa – Giovedi 27/7da Sensano a Volterra. 6 tappa – Venerdi 28/7 da Volterra a Colle di Val d’Elsa. 7 tappa – Sabato 29/7 da Colle di Val d’Elsa a Strove. 8 tappa – Domenica 30/7 da Strove a Monteriggioni,luogo di arrivo.
a
Castelfiorentino Pieve
di
Coiano.
La scelta di fare questo percorso con un gruppo di ragazzi disabili, aperto a tutti i cittadini giovani e non, nasce anche dal rifiuto di adeguarsi al luogo comune della disabilità intesa come non abilità,non capacità di fare. Da qui la nascita del progetto che vede delle attività, come l’escursionismo, ”normalmente” abbastanza precluse ai disabili e riservate ai norma dotati diventare veicolo di integrazione. Partendo da queste considerazioni e aprendo l’iniziativa a tutti, cercheremo di portare questo valore culturale promuovendo la partecipazione a questo nuovo approccio di inclusione intergenerazionale. Invitiamo tutti a questa nuova esperienza di viaggio, importante per la vitalità dei luoghi e la condivisione sociale, per una società sostenibile iniziando anche dal cammino lungo la Via Francigena in Toscana. Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203 Informazioni : Cooperativa sociale COLORI- 0571-982202 – Alessandro Fornaciari 340.6414704
Comune di Castelfiorentino (Fi) Castelfiorentino è situato sulla parte collinare del tratto fiorentino del fiume Elsa. Il centro storico del paese è posto alla destra idrografica del fiume. I primi insediamenti rimandano all’età etrusca e romana e all’antico nucleo di Timignano. Nel Medioevo la cittadina prese la forma di un castello denominato Castelvecchio (posto sulla Via Francigena). Il territorio, situato presso l’intersezione tra la Francigena e la Via Volterrana nord (o del Sale) si sviluppò grazie alle attività produttive legate al transito economico verso Roma di numerosi viandanti, pellegrini e commercianti. Antico feudo dei Cadolingi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec. al vescovo di Firenze. Da allora, la storia di Castelvecchio fu al centro dei contrasti che opposero il Papato all’Impero e i Fiorentini ai Senesi. In questa lotta, fatta di battaglie e assedi, la fedeltà degli abitanti di Castelvecchio alla città di Firenze fu premiata con l’attribuzione di una sede podestarile e delle insegne del Giglio rosso in campo bianco, insegne identiche alla città guelfa di Firenze: dal 1149 l’antico borgo di Castelvecchio cambiò nome in “ Castelfiorentino”. Un secolo più tardi, dopo la battaglia di Montaperti (1260) alla quale partecipò anche un nutrito numero di truppe “castellane”, la cittadinanza assistette alla sigla della storica pace che mise fine alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto in una particolare posizione, al confine delle terre pisane, fiorentine e senesi, anche nel prosieguo dei secoli Castelfiorentino ha sempre conservato un gran rilievo politico, militare e culturale che ha favorito lo sviluppo di un patrimonio d’arte di indubbio spessore, rafforzando sempre di più il legame con Firenze. Nel nuovo Museo sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli, restaurati e staccati dalla loro sede originale con le relative sinopie. Le opere furono eseguite dal famoso artista nell’ultimo ventennio del XV sec. Patrocinio Provincia di Firenze
Venerdi 5 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
18^ raduno LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA MURA E TORRI A DIFESA DEL GIGLIO
camminare per conoscere e rivivere un antico cammino
programma Ore 9,00 Ritrovo presso il parcheggio di Viale Roosevelt a Castelfiorentino. Ore 9,15 partenza con mezzi propri per raggiungere la loc. Pieve di Coiano a Castelnuovo d’Elsa (frazione di Castelfiorentino circa 5 Km). Ore 9,30 ritrovo al parcheggio della Pieve di Coiano e inizio itinerario storico lungo la Via Francigena che unirà due tappe francigene dell’itinerario di Sigerico, l’antica Pieve di Coiano ( mansio XXI Sce Petre Currat) e la meravigliosa Pieve di Santa Maria a Chianni ( mansio XX Sce Marie Glan). Escursione semplice che permette di avere una visione d’insieme della campagna “castellana” e del paesaggio collinare della Toscana centrale. Tragitto caratterizzato da antichi casolari toscani. Ore 12,00 sosta pranzo a buffet organizzata da Carlo con prezzo concordato. Qui ecco affiorare dal fondo stradale un po’ di selciato liso dall’usura, modesto segno che ci ricorda che siamo su una strada storica. Dopo aver incontrato il piccolo camposanto rurale di Pillo si giunge a Borgoforte. Luogo di incrocio con l’antica strada Volterrana o del Sale. Si prosegue l’itinerario per due chilometri sul fianco della strada asfaltata raggiungendo il punto tappa VF della località della pieve di Santa Maria a Chianni dove possiamo riposarci e rinfrescarci. Visita alla stupenda pieve oggi punto tappa del percorso francigeno toscano. Ore 16,00 servizio di rientro alla località di partenza offerto dai volontari della Protezione Civile della Misericordia di Castelfiorentino con pulmini del Volontariato e Associazionismo locale. L’escursione si conclude con la possibile visita, con biglietto scontato, al Museo Be-Go di Castelfiorentino dove sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli con le relative sinopie. Ore 20,00 cena tipica (gradita prenotazione) presso la trattoria del “mitico” Carlo con prezzi popolari convenzionati per i partecipanti all’evento.
Lunghezza 11 Km Dislivello 200 mt Tempo di percorrenza circa 4h Guida itinerario escursionistico: Alessio Latini 339.1561203 Uff. turistico Castelfiorentino 0571.629049 URP Comune di Gambassi 0571.638633
Comune di San Gimignano (Si)
con il Patrocinio di
L’alternarsi delle vicende storiche tra San Gimignano e la Via Francigena durante secoli vissuti quasi in simbiosi hanno determinare la storia della Comune di città. San Gimignano si trasforma da roccaforte dei Longobardi in uno dei San Gimignano borghi più fiorenti e sviluppati della Toscana, in un clima in cui religione, commercio ed economia erano indissolubilmente legati. Non è un caso se il declino di san Gimignano coincide con una data, il 1150, quando la via Francigena di collina fu spostata verso il fondovalle. Nella buona e nella cattiva sorte, dunque, il borgo turrito segue la Via Francigena. Religione e dinamismo economico si intrecciano, portando alla nascita dei negozi di ricchi commercianti, alla costruzione delle loro abitazioni composte da un palazzo affiancato da torre alta diversi piani: l’altezza della torre costituisce, per i ricchi mercanti, il simbolo del loro potere economico. Nasce cosi uno dei miti più longevi, quello di San Gimignano città dalle 72 torri (oggi ne restano solo 13) iniziando una fase rigogliosa per la storia del borgo. Grazie al passaggio della Via Francigena, al passaggio continuo di pellegrini e viandanti, cresce l’attività, aumenta la popolazione e si insediano anche alcuni importanti ordini religiosi, quali gli Agostiniani e i Francescani. Si costruiscono nuove chiese e case e si amplia la cinta muraria. A questo punto della storia, le vicissitudini della Via Francigena e di San Gimignano sono indissolubilmente intrecciate tanto da condizionare la sua crescita e il suo spopolamento quando la celebre via verrà spostata verso il fondo valle. Oggi la città è patrimonio mondiale dell’umanità, immersa com’è in uno dei paesaggi più suggestivi della Toscana, meta amata dai turisti di tutto il mondo, culla di eccellenze gastronomiche come la Vernaccia e lo zafferano. Se possiamo oggi ammirare la stupenda città medioevale con le sue torri e le sue strade tortuose, con le sue antiche abitazioni e chiese, lo dobbiamo anche alla Via Francigena. Patrocinio Provincia di Siena
Sabato 6 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
18^ raduno LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA
TRA ANTICHE TORRI E VIGNETI DI VERNACCIA
camminare per conoscere e rivivere un antico cammino
con il Patrocinio di
Comune di San Gimignano
programma
Ore 8.00 Ritrovo presso il piazzale/parcheggio dell’Ostello di Viale Roosevelt a Castelfiorentino, solo per i Gruppi e Associazioni che pernottano nel comuni di Castelfiorentino o colline limitrofe di Gambassi. Per tutti gli altri partecipanti, ore 9.00 ritrovo presso il parcheggio gratuito stadio/piscina/campeggio loc. Santa Lucia a San Gimignano. Ore 9.15 inizio escursione dal borgo di origine medioevale di Santa Lucia. L’itinerario offre la possibilità di camminare lungo i resti di antichi tracciati, tra cui un tratto della Via Francigena che dopo il guado nei pressi del Molino degli Imbotroni saliva fino alla Torraccia di Chiusi per proseguire in direzione della Abbazia di Badia a Coneo e Siena. La deviazione per il borgo di Montauto ci permette di ammirare panorami collinari. Da qui si gode un suggestivo panorama sulle torri. Questo percorso permette di attraversare minuscoli borghi e antichi edifici, molti dei quali di origine medioevale: la Torraccia di Chiusi, antico castello appartenuto alle famiglie Abbracciabeni insieme ai borghi di Monti e Ciucciano risalenti al XI sec. diventati sentinelle avanzate nella lotta centenaria contro il vescovo di Volterra. Montauto, castello feudale risalente al X secolo sorto sulla collina in posizione strategica con il nome antico di Montagutolo, Monteauzzo, baluardo dei tanti diverticoli della Francigena. Il Molino degli Imbrotoni, adagiato in una stretta gola lungo le rive del Rio Imbotroni rappresentava uno dei luoghi importanti sulla via e dell’economia mezzadrile. Il percorso è corredato da veri e propri monumenti vegetali tra cui spicca all’inizio del tragitto un secolare e magnifico Leccio (quercus ilex) dalla chioma maestosa avvolta da antiche leggende. L’itinerario continua nel cuore dei vigneti di Vernaccia, antico vino di epoca medioevale. Si ritorna al borgo di Santa Lucia dove sarà possibile utilizzando il Servizio Urbano del CityBus Linea 1 raggiungere il centro della città per una visita alla stupenda e unica San Gimignano. Prezzo corsa semplice €.0.50. Orario affisso. Ore 13.00 sosta pranzo a buffet organizzato all’agriturismo la Torraccia di Chiusi con prezzo sociale concordato. Lunghezza 8 km ad anello Dislivello 100 mt Tempo di percorrenza 4 h Guida itinerario escursionistico e informazioni: Alessio Latini 339.15 61 203 mazioni: Urp Comune di San Gimignano 0577.990348 Pro Loco 0577.940008
per infor-
Comune di Monteriggioni (Si)
con il Patrocinio di
Situato a pochi chilometri da Siena, il Castello di Monteriggioni venne fondato nel secondo decennio del ‘200 dalla Repubblica Senese con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Comune di Monteriggioni Firenze. Il castello è collocato in prossimità della Via Francigena che, percorsa da pellegrini e mercanti, rappresentò il più importante collegamento tra la Francia e Roma già a partire da prima del Mille. All’interno della fortezza di Monteriggioni, la funzione militare e quella insediativa sono i principali elementi che condussero i senesi alla costruzione del castello che ancor oggi per i suoi caratteri architettonici, per il rapporto con il paesaggio circostante e, non ultimo, per l’eccellente stato di conservazione rappresenta forse un unicum nell’attuale panorama dei borghi medievali della Toscana. Il castello di Monteriggioni si presenta dall’esterno con una possente cinta muraria interamente realizzata in pietra. Dalla superficie esterna delle mura, distribuite a intervalli non sempre regolari, sporgono quattordici torri rettangolari. L’importanza di queste torri doveva essere assai notevole anche nel Medioevo, come attesta un famoso passo della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’accesso al castello avviene, ancora oggi tramite due porte, quella Franca o Romea rivolta verso Siena, e quella di S. Giovanni, situata sul versante opposto delle mura in direzione di Firenze. Varcata la soglia del borgo ci appare dinanzi agli occhi la liscia facciata della chiesa di S. Maria Assunta, la cui bellezza non si comprende subito. Seppur trasformata all’interno, la chiesa rappresenta uno degli edifici medievali meglio conservati del castello. Camminando per il borgo, un tempo dimora di soldati ma anche di numerosi civili, tra le caratteristiche viuzze e le antiche case si ha la sensazione di ritornare indietro nel tempo. La possibilità di immergersi nel passato prosegue nel museo allestito nei locali antichi adiacenti alla chiesa. Sistemate in quattro sale, si possono ammirare riproduzioni di armi e armature che vanno dall’XI al XVI secolo.
Patrocinio Provincia di Siena
Domenica 7 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
con il Patrocinio di
18^ raduno LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA
MONTERIGGIONI CHE DI TORRI SI CORONA camminare per conoscere e rivivere un antico cammino
Comune di Monteriggioni
programma Ore 8.00 raduno a Castelfiorentino presso la piazza/parcheggio dell’Ostello solo per coloro che sono ospitati presso le strutture di Castelfiorentino,collinelimitrofe o Gambassi Terme. Ore 8.15 partenza per raggiungere con i mezzi propri il villaggio di Strove (Monteriggioni). Ore 9.00 raduno di tutti i partecipanti alla giornata escursionistica presso il parcheggio di Strove. Ore 9.15 inizio escursione. Di questo antico villaggio il primo elemento architettonico che si presenta ai nostri occhi è l’abside con il campanile in pietra e la forma rotonda del borgo murato. Dopo la visita al piccolo villaggio di Strove il cui abitato è raccolto intorno alla chiesetta romanica di San Martino, si raggiunge Castel Petraia. Antico castello merlato posto sulla Via “Traversa dei Monti”, ancora oggi segna il bivio tra la strada per il Montemaggio e l’Abbazia di Badia a Isola a valle. Dopo circa due chilometri di strada lastricata si raggiunge Montauto. Antico castegliere di epoca pre-etrusca con numerosi gironi concentrici sovrapposti al più alto castello medievale e alla chiesa romanica. Da qui un bellissimo panorama sulla Val d’Elsa. Continuando la strada si arriva al monumento che ricorda i partigiani uccisi sul Montemaggio in località Casa Giubileo. Oggi l’antica casa colonica fortificata dove avvenne il combattimento e l’eccidio dei diciannove giovani partigiani è Museo e Laboratorio Didattico. Ore 13.00 sosta pranzo a buffet nei prati di Casa Giubileo con prezzo sociale concordato. Visita gratuita al Museo della Resistenza. Ore 14.30 proseguismo per Campo Meli e successivamente incontriamo l’abitato di Ebbio, poi a seguire l’agglomerato del Mandorlo e Ripa da dove ci appare una speciale vista sul castello di Monteriggioni. Il breve tratto asfaltato attraversando la Cassia ci porta all’entrata sud di Porta Romea. Siamo dentro il castello. In questa occasione all’interno del castello sarà presente un allestimento del “Festival della Birra Artigianale Italiana” e altre iniziative. La visita del Museo per i partecipanti del raduno sarà scontata, come la visita/passeggiata ai camminamenti sulle mura, con un biglietto singolo o separato, come “gesto di benvenuto” al castello.
Lunghezza circa km 10 Dislivello mt 140 Tempo di percorrenza circa 4 h
Per informazioni: Alessio Latini 339 15 61 203 Comune di Monteriggioni Ufficio Turistico 0577.304834
Comune di Barberino Val d’Elsa (Fi)
con il Patrocinio di
Nel cuore della Toscana tra Firenze e Siena, si trova la terra di Baberino, pulsante di storia e leggende. Una storia ancora leggibile grazie alle numerose testimonianze architettoniche disseminate sul Comune di territorio. Non esiste un colle che non abbia alla sua sommità una Barberino Val d’Elsa chiesa, un castello o una una pieve e tutto questo costruisce un paesaggio altamente umanizzato e civilizzato che trova in queste tracce del passato la nobile cornice per un ambiente naturale di struggente bellezza. La parte valdelsana del territorio comunale è un rincorrersi di colline impreziosite da vigne ed oliveti, punteggiate di secolari cipressi in un dolce calare verso valle, sul fiume Elsa. Il territorio è dominato dal colle di Semifonte, memoria storica dell’orgoglio ghibellino che osò sfidare la nascente stella di Firenze. “Firenze fatti in là, che Semifonte si fa città” era il ritornello che risuonava fin sotto le mura di Firenze, e città lo doveva essere dal momento che si calcolano circa sette chilometri di mura. Rabbiosa e violenta fu la reazione di Firenze tanto che, dopo averla conquistata, volle distruggerla completamente vietando per secoli ogni riedificazione sulla collina. Oggi a memoria perenne di quel tragico fatto si erge, sulla sommità del colle disseminato di mattoni bruciati e spezzoni di mura, una cupola identica a quella del Brunelleschi ma più piccola di otto volte. Risalendo a monte, troviamo l’antica statale Cassia che divide in due il territorio comunale tra Valdelsa e Val di Pesa, dove il paesaggio cambia, diventa più aspro e selvaggio lasciando i tratti coltivati che ospitano i ricchi e preziosi vigneti del Chianti. L’originale ricchezza del territorio del comune di Barberino è rappresentata dai piccoli centri disseminati nella campagna, ognuno diverso dall’altro come tante piccole città, con identità e forme diverse ma con la stessa memoria millenaria di arte e cultura, vera radice unificante di questa affascinante terra toscana. Il capoluogo, Barberino, conserva la struttura medioevale con la porta, le torri, le mura, l’ospedale dei pellegrini; si trova sulla strada che, diramandosi dall’antica Francigena di fondovalle, Patrocinio Provincia di portava all’antica Badia di Passignano e poi a Firenze. Firenze
Domenica 14 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
LUNGO antiche strade SEGUENDO LA MEMORIA MILLENARIA TRA LA VALDELSA E IL CHIANTI programma
Ore 9,00 ritrovo sulla piazza del Duomo di Barberino Val d’Elsa. Bellissima escursione tra storia e natura che ci permette di visitare l’antico borgo di Barberino camminando lungo antiche strade secondarie e strade bianche” un tempo utilizzate per collegare la Valdelsa al Chianti. Antiche variante della Francigena e della Romea che ancora oggi scandiscono il loro passato viario. Dentro Barberino si entra da una porta e si esce dall’altra ancora oggi una strada divide l’antico abitato da Porta Sene se a Porta Fiorentina. Lasciato Barberino si segue l’itinerario del percorso dell’Alto Agliena per raggiungere il borgo storico di Scheto da qui si risalirà il Borro Agliena seguendo il percorso segnato del recupero delle briglie storiche del Borro dell’Agliena. Seguendo tutto il nuovo percorso lungo il Borraccio si giungerà alla fattoria di Spoiano completando cosi l’anello escursionistico. Variante possibile con deviazione per Magliano e Tavarnelle. Il percorso semplice permette di apprezzare l’originale ricchezza del territorio del Comune di Barberino dai suoi “tesori nascosti” e dai piccoli villaggi e centii disseminati nella campagna, ognuno diverso all’altro con le proprie identità e forme diverse ma che conservano la stessa memoria millenaria di arte e cultura, vera radice unificante di questa parte della affascinante terra della Toscana. Ore 13,00 pranzo al sacco. Lunghezza circa 12 km Dislivello 80/100 mt Tempo di percorrenza circa 4 h con soste Per informazioni: Comune di Barberino Val d’Elsa 055.80 521 / Urp 055.994037 Alessio Latini 339.1561203
Comune di Cerreto Guidi (Fi)
con il Patrocinio di
Cerreto Guidi è al centro di un paesaggio storico di colline che si frappongono tra le ultime propaggini del Montalbano e i territori palustri Comune di del Padule di Fucecchio. La struttura urbanistica cittadina denota un Cerreto Guidi impianto medievale, lo sviluppo del borgo è avvenuto all’interno di due cerchie murarie concentriche disposte attorno ad un nucleo storico centrale, costituito adesso dalla stupenda Villa Medicea. Il nucleo più antico del castello risale alla dominazione feudale dei Conti Guidi. In origine la zona, non molto distante dal tracciato della Via Francigena, era nota come Cerreto in Greti. Con il finire del controllo feudale dei conti Guidi, l’antico borgo di Cerreto in Greti entrava nell’orbita fiorentina e proprio ai signori di Firenze, i Medici, è legata la fama della cittadina e della sua splendida villa omonima. La stupenda residenza della famiglia Medici a Cerreto Guidi è di impianto rinascimentale ma è stata costruita sull’antico castello. Essa sorge sul culmine della collina, nel centro geometrico dell’antico abitato, là dove un tempo si levava la possente rocca inespugnabile dei conti Guidi. La villa fu innalzata per volere di Cosimo I de’ Medici come sua residenza granducale. Questi ne affidò la progettazione all’architetto Davide Fortini, sebbene non sia estranea la mano di Bernardo Buontalenti nel disegno della rampe di scale d’accesso, i cosidetti Ponti Medicei. Nei locali della villa è oggi allestito uno stupendo museo che ospita arredamenti e ritratti dei Medici, terrecotte dei della Robbia ed una sezione dedicata alle armi ed alla caccia. Così come è oggi, Cerreto Guidi rappresenta il risultato di una lunga evoluzione: il tempo e l’opera umana hanno variamente rielaborato il paesaggio naturale. Ne risulta un misto di tracce antiche e di interventi moderni, un territorio composito dal punto di vista storico e da quello naturale. Chi ancora oggi si avvicina a Cerreto e al suo territorio percorrendo le antiche strade di accesso provenienti dalle diverse province che qui si toccano, non può non accorgersi di camminare per le vie eredi storiche di più Patrocinio antichi prolungamenti e raccordi della Via Francigena.
Provincia di Firenze
Domenica 21 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA SEGUENDO LA MEMORIA DI ISABELLA DE’ MEDICI TRA IL PADULEE LE DOLCI COLLINE DEL MONTALBANO
con il Patrocinio di
Comune di Cerreto Guidi
programma
Ore 8,30 raduno in piazza Umberto I a Cerreto Guidi. Ore 9,00 partenza per il trekking storico. Ore 13,00 sosta pranzo al sacco o possibile ristoro presso una fattoria del territorio. Ore 15,00 circa rientro a Cerreto Guidi. Ore 15,30 visita gratuita al Museo della Villa Medicea. Il Comune di Cerreto Guidi in collaborazione con la FIE, propone un percorso alla scoperta del territorio da fare a piedi lungo itinerari collegati da tre raccordi che delineano un unico sentiero che attraversa tutto il territorio del comune, consentendo poi di proseguire sulla Via Francigena verso il Padule o lungo antiche strade verso il Montalbano. L’itinerario parte dal capoluogo proponendo scorci paesaggistici suggestivi e testimonianze storico-artistiche notevoli. Partiremo dalla Villa Medicea sotto il celebre scalone progettato da Bernardo Buontalenti. E’ d’obbligo compiere un giro del suggestivo anello ai piedi della ripa del colle, sul quale si affacciano i palazzi storici del borgo, alcuni modificati in parte fra il ‘500 e il secolo successivo. Porta Palagio, l’Oratorio della Compagnia del Corpus Domini e della SS.Trinità. Proseguendo per la cerchia muraria si arriva a Porta Fiorentina, completato il giro del tracciato del percorso storico del circuito murario medievale, incontrando su questa direttrice il Palazzo Comunale, e l’Oratorio di San Jacopo, proseguendo al primo bivio si può fare visita al Santuario di Santa Liberata. Bella tappa collinare che si dipana tra i crinali collinari, con percorso semplice adatto a tutti. Lunghezza circa 12 km Dislivello 80/100 mt Tempo di percorrenza circa 4 h con soste Comune di Cerreto Guidi tel. 0571.9061 Urp 0571.9061 / Alessio Latini 3391561203
Comune di Buonconvento
Comune di Montalcino
Comune di Pienza
comune di buonconvento (sI). Buonconvento è una delle mansioni importanti prima di arrivare a Siena. Il borgo murato sorge presso la confluenza dell’Arbia nell’Ombrone, importanti fiumi della Val d’Arbia e mostra la sua completa e compatta cerchia medievale sulla destra della strada. Si sviluppò nel XII secolo come centro di transito e di mercato sulla Francigena, assumendo rilevanza strategica nell’ambito dei possedimenti di Siena sulla Via. Nel 1313 fu conquistato dall’imperatore Enrico VII, che vi morì il 24 agosto dello stesso anno, sembra avvelenato da un monaco. comune di montalcino (sI). Antica città “minore” tra le più interessanti della Toscana, Montalcino, sorge sulla sommità di un alto poggio (567 mt) a dominio delle valli dell’Ombrone e dell’Asso. L’antico abitato medievale si struttura in nuclei allungati e tutti posti in modo differente dovuto dalla conformità altimetrica e urbanistica del caposaldo fortificato. La città, fu donata nell’814 dall’imperatore Ludovico il Pio all’abbazia di Sant’Antimo. Alla fine del XII secolo risulta libero Comune. Alleato a Siena ma deciso a difendere la sua autonomia nel periodo di espansionismo dello stato senese la città di Siena lo conquisterà nel 1201. Dopo la battaglia di Montaperti il 4 settembre 1260 la città è costretta alla resa. Nel 1361 i Senesi vi costruiscono la Rocca, facendone uno dei capisaldi difensivi della Repubblica Senese. Nel 1553 gli imperiali e i senesi in seguito alla capitolazione di Siena,riparano con i fuoriusciti e con l’aiuto francese ,fanno rivivere la Repubblica Senese. Con il trattato di Cateau-Cambresis del 1559, Montalcino si sottomette a Cosimo I entrando a far parte dello stato mediceo. comune di pienza (sI). L’antico Corsignano,risalente al 714 sorse dapprima un castello dal IX secolo incluso come corte tra i beni fondiari dell’Abbazia amiatina e più tardi nel XII il borgo arroccato intorno alla chiesa di Santa Maria sul luogo poi occupato dall’attuale Cattedrale. Assoggettato a Siena venne devastato da Fiorentini e Olivetani (1229-1235) per la sua importanza di castello di frontiera. A Corsignano, l si estendevano grandi possedimenti fondiari dei Piccolomini, la famiglia ricchissima di Enea Silvio , Piccolomini, che vi nacque nel 1405 e che vi trascorse lunghi periodi. Durante una visita compiuta nel 1459 nel paese natio di Corsignano, Enea Silvio Piccolonimi, papa dall’anno precedente con il nome di Pio II, concepì il progetto di trasformare l’antico borgo fortificato, in residenza temporanea sua e della sua corte papale per lasciare, come scrisse” un monumento a duratura memoria delle proprie origini”. Nasce così il fulcro della “città ideale” voluta da Pio II, che chiamerà all’esecuzione del progetto i migliori architetti come Leon Battista Alberti e Bernardo Rossellino. Patrocinio Provincia di Siena
Ven. 26 - Sab. 27 - Dom. 28 Ottobre 2012 Federazione Italiana Escursionismo
LUNGO LA VIA FRANCIGENA in VAL D’ARBIA E nelLE CRETE SENESI della val d’orcia programma
Da Montalcino all’Abbazia di Sant’Antimo e Bagno Vignoni Lasciata Montalcino si segue un viottolo e poi un sentiero che consentono di aggirare a saliscendi Poggio Civitella: poi attraversata la strada che Collega Montalcino con Cinigiano e paganico, si continua su una sterrata antica in discesa e si raggiunge il piccolo borgo medioevale di Villa A Tolli. Una sterrata in un vallone boscoso porta alla spendida Abbazia di Sant’Antimo, che appare all’ultimo momento. Al cento della splendida conca, fondata da Carlo Magno e documentata dal ‘812 l’abbazia è uno dei più importanti monumenti benedettini dell’Italia centrale. Da Sant’Antimo una carrareccia porta in breve al borgo di Castnuovo dell’Abate. Si riparte verso est per una strada sterrata che raggiunge il Podere LoretoSan Pio e poi scende decisamente fino al guado sul Asso e da qui si continua fino a Ripa d’Orcia. Posto in una posizione spettacolare il castello di Ripa d’Orcia ci permette uno stupendo affaccio sulla valle. Si prosegue e al bivio si scende fino al corso dell’Orcia prosegendo fino a Bagno di Vignoni. Da Montalcino a Sant’Antimo e Castelnuovo dell’Abate 12 Km (4 ore). Da Castelnuovo dell’Abate a Ripa d’Orcia 8 Km (3 ore). Da Ripa d’Orcia a Bagno di Vignoni 4 Km (2 ore). DA MONTEOLIVETO MAGGIORE A BUONCONVENTO Itinerario e tappa in breve: Dopo la visita all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, alla Chiesa al Chostro di Mezzo,la Biblioteca, la Farmacia e soprattutto il Chiostro Grande, decorato dagli splendidi affreschi delle Storie di San Benedetto, opera quattrocentesca di Luca Signorellie e del Sodoma. Abbazia fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei e circondata dai più noti calanchi delle Crete Senesi è una delle più interessanti e uniche della Toscana centrale. Si parte in discesa e lasciato il borgo murato di Chiusure si scende tra strade bianche lungo i calanchi avvolti da una panoramica su tutta la valle, Viottoli e strade bianche scendono a valle tra campi e fattorie toscane portandoci a Buonconvento. Borgo murato a guardia della Via Cassia/Francigena conserva un pittoresco centro storico. Da Monte Oliveto Maggiore a Chiusure 2 Km. Da Chiusure a Buonconvento 10 Km. (4 ore). DA MONTICCHIELLO A PIENZA Itinerario e tappa in breve: Dopo la visita del borgo arroccato sul colle, Monticchiello offre al visitatore l’incontro con uno dei centri medievali più suggestivi del senese oggi conosciuto anche per la notorietà dehli spettacoli del “Teatro povero popolare” che si svolge in estate. Si esce dal borgo e con una strada sterrata i discesa si scende fino alla valle del Tressa. Si supera un ponte e si sale rapidamente alla città di papa Pio II. La solitaria strada porta al centro di Pienza entrando da Porta del Ciglio e poi allo splendido centro rinascimentale dove spiccano la Cattedrale dell’Assunta, il Palazzo Piccolomini e il Palazzo Comunale. Da Monticchiello a Pienza 9 km (3 ore).
Per informazioni: Alessio Latini 339.1561203 Maurizio Savioli - legambiente Saccisa 340.4881745
20 ANNI DI ESCURSIONISMO PER CHI CAMMINA CON LA TESTA
Federazione Italiana Escursionismo
Il Gruppo Escursionistico Colori Organizzato G.E.C.O. svolge la sua attività escursionistica sul territorio da un ventennio. Affiliato dal 1992 alla F.I.E.. Il nucleo “storico” del gruppo nasce a Castelfiorentino nel 1990-1992. Da moltissimi anni ci occupiamo di escursionismo e di tutto quanto ruota intorno alle tematiche dell’ambiente, favorendo la conoscenza e la valorizzazione del nostro territorio ripercorrendo la sua storia e le sue tradizioni. Annualmente predisponiamo un calendario escursionistico, giunto quest’anno alla ventesima edizione, con passeggiate e trekking di tutti i livelli di difficoltà, tenendo sempre fede al nostro motto “ camminare per conoscere”. Nel corso degli anni il Gruppo Escursionistico estende il suo raggio d’azione alle aree della cultura ambientale, delle politiche sociali del terzo settore, del turismo sociale e giovanile, dell’ambiente, della protezione ambientale, della formazione e dell’educazione ambientale. Con i nostri qualificati accompagnatori F.I.E. e Aigae, nel contesto del progetto di educazione ambientale “Camminare nel Verde”, guidiamo gruppi e scolaresche su itinerari naturalistici e storici del territorio toscano e non. Di concerto con vari soggetti istituzionali, individuiamo e tracciamo sentieri e strade antiche come la Via Francigena e la Via del Sale. Le escursioni e trekking di più giorni sono riservate ai soci dell’Associazione. Per partecipare alle nostre attività occorre essere tesserati. Il prezzo della tessera per l’anno 2012 è di €.15,00. Con la sottoscrizione della tessera F.I.E. si sostengono le attività del Gruppo Escursionistico G.E.C.O. e della F.I.E. che, si ricorda, è un’associazione di volontariato con finalità civili e sociali. Oltre a partecipare alla vita del Gruppo e della Federazione, la tessera da diritto di accesso agli organi elettivi, a trattamenti speciali nelle singole iniziative, ad essere titolari di una polizza assicurativa contro infortuni durante le escursioni, ad essere personalmente informati sui programmi escursionistici e sulle attività sociali, a fruire di convenzioni e offerte su articoli di abbigliamento escursionistico e di altro tipo in dotazione all’associazione. La tessera può essere fatta direttamente il giorno dell’escursione e viene subito attivata la copertura assicurativa personale. PER INFO E ISCRIZIONI: ALESSIO LATINI (cell. 339.1561203) E MARIO RUSSO (cell. 335.7575319)
il 18° raduno escursionistico della Federazione Italiana Escursionismo FIE “ LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA “ aderisce all’European VIA FRANCIGENA FESTIVAL Collective Project 2012 promosso da Associazione Europea delle Vie Francigene AEVF e Associazione CIVITA. L’Associazione Europea Vie Francigene e l’Associazione Civita promuovono la seconda edizione del Festival Europeo “Via Francigena Collective Project” che si svolgerà dal 1 giugno al 30 settembre 2012 e che rappresenta un ulteriore passo in avanti Associazione nella valorizzazione dell’Itinerario Culturale della Via Francigena. L’edizione di quest’anno è dedicata al tema dell’accoglienza dei luoghi, con l’obiettivo di sensibilizzare la promozione di nuovi spazi di ospitalità per pellegrini, la cura delle architetture, i borghi e i paesaggi attraversati, le realtà integrate di accoglienza, il dialogo interculturale e interreligioso, la coesione sociale intergenerazionale e tra aree rurali ed urbane. Il Festival, interesserà l’intero percorso francigeno di Sigerico, da Canterbury - dove si svolgerà l’evento conclusivo a fine settembre - fino a Roma, le cosiddette “Vie Francigene del Sud”, da Roma fino a Gerusalemme e, da quest’anno, anche le Vie Romee, grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze attraverso il progetto dedicato a questi storici percorsi di pellegrinaggio anch’essi diretti a Roma. Inoltre, l’iniziativa coinvolgerà anche Francia, Inghilterra e Svizzera. Gli eventi in programma, tutti ad accesso gratuito e all’insegna di natura, spiritualità, identità locali, cultura ed enogastronomia, sono delle più diverse tipologie: riletture, in chiave artistico-culturale, del cammino francigeno nelle mansio dell’itinerario di Sigerico; rievocazioni storiche con momenti teatrali di guerra, socialità e vita quotidiana; giornate di cammino, di cicloturismo o a cavallo; escursioni guidate alla scoperta dei numerosi siti di interesse archeologico, storico, artistico e religioso; animazioni nei centri storici con corteggi e giochi di strada, spesso in occasioni di rilievo religioso e identitario, quali le feste patronali; degustazioni di cibi della tradizione negli ospitali medievali; spettacoli di teatro, danza e musica; presentazione di iniziative editoriali; forum aperti a singoli pellegrini e a qualificati festival e rassegne che hanno volentieri aderito all’iniziativa con i loro eventi. Punto di forza della rassegna è quello di poter offrire risonanza e visibilità alle numerose iniziative “francigene” proposte ed organizzate dagli Enti locali, mettendole “a fattor comune” e garantendone una comunicazione coordinata nel rispetto delle peculiarità di ciascun territorio. Per ulteriori informazioni sul Festival “Via Francigena Collective Project 2012”: www.viafrancigena.eu www.civita.it
promosso e organizzato da
CRODO (VCO)
colori società cooperativa sociale-onlus
BACENO (VCO)
progetto turismonatura- empoli (fi)
PREMIA (VCO)
gruppo escursionistico colori organizzato
FORMAZZA (VCO)
g.e.c.o. – f.i.e. castelfiorentino (fi) federazione
A.E.V.F. ASSOCIAZIONE EUROPEA DELLE VIE FRANCIGENE - FIDENZA (PR)
italiana escursionismo f.i.e.
FESTIVAL EUROPEO DELLA VIA FRANCIGENA - ROMA
comitato regionale toscana della federazione
F.I.E. FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO – GENOVA
italiana escursionismo (fi)
C.A.I. CLUB ALPINO ITALIANO REGIONE TOSCANA – FIRENZE F.I.E. COMITATO REGIONALE TOSCANA FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO – EMPOLI (FI)
con il patrocinio, l’adesione e la collaborazione di MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE MINISTERO DELL’AFFARI REGIONALI DEL TURISMO E DELLO SPORT REGIONE TOSCANA – PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE PROVINCIA DI FIRENZE – PRESIDENTE GIUNTA PROVINCIALE PROVINCIA DI PISA – PRESIDENTE GIUNTA PROVINCIALE PROVINCIA DI SIENA – PRESIDENTE GIUNTA PROVINCIALE Comuni della Via Francigena della TOSCANA COMUNE DI CERTALDO (FI) COMUNE DI GAMBASSI TERME (FI) COMUNE DI FUCECCHIO (FI) COMUNE DI SAN MINIATO (PI) COMUNE DI SANTA CROCE SULL’ARNO (PI) COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA (SI) COMUNE DI BARBERINO VAL D’ELSA (FI) COMUNE DI CERRETO GUIDI (FI) COMUNE DI SAN MINIATO (PI) COMUNE DI SAN GIMIGNANO (SI) COMUNE DI MONTERIGGIONI (SI) COMUNE DI VOLTERRA (PI) COMUNE DI POGGIBONSI (SI) Comuni della Via Francigena del SUD COMUNE DI FOGGIA (FG) Comuni della Via del Gries della VALDOSSOLA DOMODOSSOLA (VCO) CREVOLADOSSOLA (VCO)
C.E.R.S. ITALIA CONS. EUROPEO RIEVOCAZIONI STORICHE – VENEZIA A.I.V.F. ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE VIA FRANCIGENA – ROMA A.I.V.F. ASSOCIATION INTERNATIONAL VIA FRANCIGENA –SVIZZERA F.E.I.S.C.T. FED. EUROPEA ITINERARI STORICI CULTURALI - PISA CONFESERCENTI TOSCANA - FIRENZE CENTRO STUDI ROMEI – FIRENZE RIVISTA STOCICO CULTURALE ”DE STRATA FRANCIGENA” - FIRENZE SOCIETA’ GEOGRAFICA ITALIANA – ONLUS - ROMA BITEL –BORSA INT. DEL TURISMO DEI PELLEGRINAGGI – PUGLIA VIE SACRE DEL SUD- SALONE DEI PAESAGGI E DEGLI ITINERARI CULTURALI–REGIONE PUGLIA A.T.V.F. ASSOCIAZIONE TOSCANA VIA FRANCIGENA – MONTERIGGIONI (SI) ASSOCIAZIONE ITINERARIA – ROPPOLO (BI) MOVIMENTO LENTO – ROPPOLO (BI) ASSOCIAZIONE RETE DEI CAMMINI – ROMA ASSOCIAZIONE IUBILANTES – COMO FONDAZIONE PONTEDERA TEATRO – PONTEDERA (PI) FONDAZIONE LA CASA – ONLUS – PADOVA FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO ASSOCIAZIONE SEMPLICEMENTE –ONLUS - GENOVA ASSOCIAZIONE ATTUTTAMBIENTE – PISA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRITORIO E TEATRO – SAN MINIATO (PI) ASSOCIAZIONE PROLOCO SIGNA – SIGNA (FI) ASSOCIAZIONE ALTEA – F.I.E. – GENOVA ASSOCIAZIONE VIA ROMEA CANAVESANA- ONLUS ASSOCIAZIONE MANGIATREKKING – SESTA GODRANO (SP) ASSOCIAZIONE PIEDI IN CAMMINO – F.I.E. – PISA CO.MO.DO. FED. IT. ASSOCIAZIONI E ENTI SVILUPPO E MOBILITA LENTA C.E.S.V.O.T. CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO TOSCANA – EMPOLI (FI)
FONDAZIONE LA ROCCA DI STAGGIA – POGGIBONSI (SI) A.C.E.R. ASS. CAMMINATORI ESCURSIONISTI ROMANI – ROMA COOPERATIVA WALDEN VIAGGI A PIEDI – FIRENZE ASS. COMITATO VIA FRANCIGENA GALLENO F.I.E. – GALLENO (FI) C.A.V.E. CORD. ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO EMPOLESE – EMPOLI (FI) G.E.V. GRUPPO ESCURS. DEL VELINO – F.I.E. – MAGLIANO DEI MARSI (AQ) LEGAMBIENTE CIRCOLO DELLA SACCISICA – PIOVE DI SACCO – (VE) COOP LIGURIA ASSOCIAZIONE TEMPO LIBERO – F.I.E. – (GE) GRUPPO ESCURSIONISTICO CAMMINARE INSIEME – F.I.E. – (GE) COMITATO OASI WWF LITORALE PISANO – PISA WWF SEZIONE DI PISA – PISA
MEDIA PARTNER INFORMATORE UNICOOP FIRENZE RIVISTA ESCURSIONISMO F.I.E. - GENOVA CENTRO STUDI ROMEI – FIRENZE RIVISTA “DE STRATA FRANCIGENA” - FIRENZE REDAZIONE GONEWS QUOTIDIANO ON-LINE – EMPOLI (FI) REDAZIONE RADIO LADY – EMPOLI (FI) REDAZIONE RADIO SEISEI – EMPOLI (FI) FEDERIGHI EDITORE – CERTALDO (FI) TOSCANA TASCABILE – MENSILE D’INFORMAZIONE - FIRENZE Edizioni Multigraphic - firenze
CO&SO CONS. COOP. E SOLIDARIETA’- EMPOLI E VALDELSA (FI) A.I.G.A.E. ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE – ROVIGO COORDINAMENTO TOSCANA A.I.G.A.E. - LUCCA G.E.C.O. GRUPPO ESCURSIONISTICO COLORI ORGANIZZATO – F.I.E. CASTELFIORENTINO (FI) MUSEO DEL CASTAGNO DI COLOGNOLA (LU) ASA ERICSON E LUIGI GRAZIOLI – SVEZIA COOPERATIVA LA FORTEZZA – SOVANA – (GR) ASSOCIAZIONE PROLOCO SIGNA – SIGNA (FI) ASSOCIAZIONE NOI DA GRANDI – EMPOLI (FI) CASTELLO DI PROCENO – PROCENO (VT) ASSOCIAZIONE TARTUFAI COLLINE BASSA VALDELSA – CASTELFIORENTINO CERTALDO (FI) MONTE MERU SOCIETA’ COOPERATIVA - ASSISI (PG) CENTRO COMM. NATURALE TRE PIAZZE – CASTELFIORENTINO (FI) MISERICORDIA DI CASTELFIORENTINO (FI) ASS. CULTURALE TEATRO AGRICOLO DI VALLE BENEDETTA – LIVORNO GRUPPO ESCURSIONISTICO SCARPONI - F.I.E. – GENOVA ASS. LALUT CENTRO DI RICERCA E PROD. TEATRALE – MONTERIGGIONI (SI) FONDAZIONE ROCCA DI STAGGIA - STAGGIA SENESE (SI) DECATHLON NEGOZIO DEGLI SPOSTIVI – COLLE DI VAL D’ELSA (SI) GRUPPO ESCURSIONISTICO DE GRANDIS – F.I.E. – GENOVA UFFICIO TURISTICO DI MONTERIGGIONI – MONTERIGGIONI (SI) MUSEO “MONTERIGGIONI IN ARME” – MONTERIGGIONI (SI) ASSOCIAZIONE CULTURALE “AD 1213” – MONTERIGGIONI (SI) ASSOCIAZIONE “TERRE NOVE DI T.I.A.R.A. – FIRENZUOLA (FI)
OSPITALITA’ ALBERGO LAMI – CASTELFIORENTINO (FI) ALBERGO ANTICA SOSTA – CASTELFIORENTINO (FI) ALBERGO LA PIEVE – CASTELFIORENTINO (FI) AGRITURISMO POGGIO AI GRILLI – CASTELFIORENTINO (FI) AGRITURISMO GIRASOLE – VARNA GAMBASSI TERME (FI) AGRITURISMO IL GRANDE PRATO – CASTELFIORENTINO (FI) AGRITURISMO RENAI & MONTE – VARNA GAMBASSI TERME (FI) FATTORIA VILLAGGIO PRIMAVERA – VARNA GAMBASSI TERME (FI) OSTELLO DELLA GIOVENTU’ – CASTELFIORENTINO (FI) RISTORANTE OSTERIA “DA CARLO” – CASTELFIORENTINO (FI) RISTORANTE PIZZERIA “IL TULIPANO” – CASTELFIORENTINO (FI) CONSOZIO TURISTICO TOSCANA – IN – GAMBASSI TERME (FI) AGRITURISMO “TORRACCIA DI CHIUSI” – SAN GIMIGNANO (SI)
LA F.I.E.
www.fieitalia.it
F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo
La F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo è un Ente Morale fondato nel 1946. Decreto del Presidente della Repubblica del 29 novembre 1971 n.1152 con D.P.R. del Ministero dell’Industria-Dipartimento Turismo. La F.I.E. è stata anche riconosciuta come Associazione Ambientale con Decreto del Ministero dell’Ambiente 17 novembre 2004. La F.I.E. affilia e collega tra loro gruppi, associazioni e club in tutta Italia. Promuove l’escursionismo e le attività a contatto con la natura e il territorio. Organizza corsi di formazione per Accompagnatori Escursionistici Nazionali AEN volontari in tutte le Regioni. Tramite le associazioni ad essa affiliate interviene nelle scuole con programmi di educazione ambientale ed accompagna nelle escursioni i cittadini differentemente abili. Organizza soggiorni estivi escursionistici montani per ragazzi/e dai 9 ai 14 anni. Organizza giornate nazionali nel nome dell’escursionismo. La F.I.E. è la rappresentante italiana della F.E.E. (Federazione Europea Escursionismo) con mandato di progettare e mantenere in ordine i Sentieri Europei che attraversano l’Italia nelle varie direzioni. Attualmente la F.I.E. riunisce circa 200 associazioni e gruppi escursionistici italiani,con oltre 10.000 soci iscritti, che organizzano escursioni e trekking nazionali ed europei, viaggi nazionali e nel mondo, incontri culturali, marce di regolarità in montagna, gare di sci, corsi per accompagnatori escursionistici.La F.I.E. cura per l’Italia gli scambi culturali tramite le associazioni analoghe affiliate all’E.R.A. European Ramblers Associations (www.era.ewv.ferp.com) che conta più di 5.000.000 di soci in tutta Europa.
ERA-EWV-FERP European Rambler’s Association
LA F.E.E.
La F.E.E. Federazione Europea Escursionismo – European Rambler’s Association fondata il 19 ottobre 1969 in Germania, comprende attualmente 59 Federazioni escursionistiche nell’ambito di 29 nazioni europee oltre al Marocco e Israele, con oltre 5.000.000 di soci. Il fine principale della F.E.E. consiste nel promuovere l’escursionismo, l’alpinismo o il trekking oltre le frontiere nazionali al fine di contribuire alla conoscenza e amicizia fra le varie nazioni e popolazioni del mondo, secondo l’intento di camminare da popolo a popolo oltre le frontiere nazionali. La F.E.E. si occupa di Sentieri Europei e delle loro varianti, con uno sviluppo complessivo di oltre 20.000 chilometri. Organizza escursioni e trekking internazionali e raduni europei, fornisce informazioni sui sentieri e i percorsi di grande importanza nei paesi membri della F.E.E. Cura lo scambio di informazioni e notizie di carattere naturalistico e si adopera per la salvaguardia dell’Ambiente mondiale.( www. era.ewv.ferp.com).
COMITATO REGIONALE TOSCANA F.I.E.
Federazione Italiana Escursionismo
F.I.E. Toscana
COLORI
Società Cooperativa Sociale Onlus
Turismonatura
Empoli (Fi)
Castefiorentino (Fi)
Ass. Culturale Incrontriamoci - Albinia (GR)
Società Atletica Volterra Sez. Trekking (PI)
Galleno (Fi)
Pol. Vallerbike Montaione (FI)
Ass. Piedi in Cammino (PI)
Ass. Officina Natura (Lu)
INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE FIE - Comitato Regionale Toscano (Presidente Alessio Latini) c/o Centro di Accoglienza di Empoli via barzino, 1 - 50053 Empoli. tel. 0571/982201 fax 0571/982266 cell. 339.1561203 - www.fietoscana.it ALatini@terzosettore.it Cooperativa Colori - G.E.C.O. Empoli e Castelfiorentino
ALTRE COLLABORAZIONI E ADESIONI
club alpino italiano
consorzio europeo
gruppo regionale toscana
rievocazioni storiche
Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche
Rete Dei Cammini Francigeni
Associazione Tartufai
delle colline della bassa valdelsa
Camminiamo Insieme Genova
Mangia Trekking
G.E.V.
ALTRE COLLABORAZIONI E ADESIONI
assoturismo
centro commerciale naturale castelfiorentino
COLORI Soc. Coop. Soc. Onlus
Turismonatura
Sede Legale: Via P. Veronese, 2/a - 50053 Empoli (fi) Sede Amministrativa: Via Barzino, 1- 50053 Empoli (fi) casella postale n. 372 cod. fisc. e p. iva 03955280486 tel.
0571.982202
fax
0571.982266
www.coopcolori.it turismonatura@terzosettore.it le guide della Coop. COLORI sono associate allâ&#x20AC;&#x2122;AIGAE
Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche
La coop. Colori e il suo gruppo escursionistico G.E.C.O. si avvalgono di Accompagnatori Ausiliari Regionali della Federazione italiana Escursionismo.