Dedico questo a chi non crede in me, perchè di persone così ne ho un gran bisogno, esse mi danno la carica giornaliera per superare quotidianemente i miei limiti. Non dedico, ma ringrazio chi mi supporta, da essi traggo la forza nel camminare attraverso le avversità. Di entrambe le categorie ne ho un gran bisogno, che non mi manchino mai. Ringrazio a chi mi ispira, tutto il Creato miè di ispirazione! Spero, quindi, di poter avere sempre la capacità di stupirmi ed di essere curioso. Pier Manuel Scarpato
PIER MANUEL SCARPATO + 3 9 3 3 3 4 1 3 2 6 4 9 PMSARCHITET.JIMDO.COM
DELLE VOLTE COSE DI POCO CONTO ACQUISTANO DOPO POCO NUOVI ASPETTI NON DI POCO CONTO.
Il principio generativo di questa raccolta nasce dall’esigenza di rappresentare un modello architettonico, un archetipo. Il punto di partenza è lo schizzo di un’architettura semplice e ben sviluppata che potesse essere facilmente realizzata e riprodotta. Il cubo è l’elemento stereometrico sviluppato fino al raggiungimento del concetto finale; ovvero il “padiglione buon riposo”. La composizione è costituita da un due elementi: il primo corpo è in muratura e costituisce la cellula abitativa; il secondo elemento, il porticato, si connette con il primo con una piattaforma. Dallo schizzo sono partito, col tempo, a sviluppare vari iconogrammi, tutti con il logotipo del padiglione.
Questo catalogo vuol racchiudere al suo interno alcuni di questi lavori. Il filo conduttore e tema della raccolta è: “Le cose di poco conto acquistano, dopo poco, aspetti nuovi che prima non erano ancora sviluppati”. Sviscerare appieno il principio del tema non è cosa semplice, ma l’idea è che una cosa nata per altri fini, reinterpretata e rivista secondo nuove prospettive, acquista un valore ed una caratteristica del tutto nuova, originale ed indipendente. I colori delle stampe sono fondamentali per tessere il discorso onirico che vi è alla base di ogni progetto; colori forti, elementi semplificati, sviluppano l’immaginario dell’osservatore. Ripetizione e serialità sono alcuni delle caratteristiche delle tavole che entrano in contrapposizione con la simmetria, tutto con il chiaro intento di stimolare la comprensione di nuovi linguaggi spaziali.
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Piante, prospetti e sezione hanno, da sempre, La raccolta è il frutto di scelte giornaliere di avuto un’importanza estetica, nonché una pro- passi in avanti e cancellature, ricche di rippriamente funzionale. ensamenti e di continue limature. Rappresentare queste due categorie mi ha spinto a ricercare funzionalità e scelte minimali, esaltando la caratteristiche grafiche del singolo elemento.
Osservare questa piccola raccolta significa cogliere l’anima del percorso intrapreso; è un semplice segnale che può essere codificato in una moltitudine di modi.
Ho cominciato così, in parallelo con l’attività professionale, a ricercare un mio modo di rappresentare il disegno tecnico dovuto anche al rigetto dei canoni ormai acquisiti nei vari uffici tecnici comunali o per meglio dire, quella “architettura ufficiale” che permea ormai l’attività quotidiana.
Non vi è la volontà di tracciare una linea guida, o peggio ancora offrire un commento esplicativo per ogni tavola. Tutto è lasciato all’osservatore: ogni strada è percorribile, tutte le porte sono aperte.
Unitamente al valore estetico, è inconfutabile Ho sviluppato varie metodologie e tecniche, la ricerca architettonica che vi è alla base di che ancora oggi non hanno avuto una loro ogni lavoro. completa sintesi, ma che ho voluto fino ad ora trasmettere per stabilire un punto di partenza, Ogni elaborazione nasce dal caos e per certi o più propriamente un punto fermo su cui tor- versi anche dal caso, ma tutto poi si dipana grazie al continuo sviluppo di una dimensione nare nei giorni di “sbandamento”. teorica del progetto. Ho ritenuto importante conservare documenti, disegni, progetti e schizzi in modo tale che potessero raccontare il mio percorso e far parte di quel “mosaico di architettura contemporanea”.
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IL LOGOTIPO È DECLINATO IN INFINITE PROPOSIZIONI.
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Una serie di “cartelloni pubblitari” dai colori vivi e segni forti raccontano un percorso partito dalla volontà di spiegare a modo mio le varie fasi della progettazione architettonica sviluppato nel mio canale You Tube nella raccolta :“DALLA LINEA AL RENDERING”. Ecco del perchè il del logotipo (il padiglione del buon riposo) che da elemento architettonico si muta in elemento grafico infinitamente ripetibile aprendosi ad altrettante infinite modificazioni.
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CREDITS
copertina 1 stampa 1
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1 stampa 2 stampa
1 stampa 1
1
1
1 4 5
progetto 1 pianta delle coprture 2 prospetto frontale 3 prospetto posteriore 4 prospetto laterale 5 sezione
1 stampa 2 stampa
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1 stampa 2 concept tecnologico
1 stampa
1 schizzi di progetto del padiglione
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1 vista prospettica del padiglione
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1 stampa 2 concept tecnologico 3 concept tecnologico
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Pubblicato in Agosto 2015. TUTTI I DIRITTI RISERVATI La proprietà ed i diritti d’autore sono riservati a norma di legge. La pubblicazione e la divulgazione dell’opera dovrà avvenire con il consenso dell’autore.