pier manuel scarpato portfolio

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architetto



PIER MANUEL SCARPATO architettura_design_grafica +39 333 4132649

pms.architect@gmail.com


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laboratorio composizione architettonica I

L’ipotesi di progetto prevede una sostituzione edilizia di uno degli otto isolati prospicienti Largo Barracche presso l’area dei Quartieri Spagnoli a Napoli. Il programma, oltre alla realizzazione dei nuovi edifici «CUBI», prevede una risistemazione di Largo Barracche in una piazza funzionale ai bisogni del quartiere. La volontà progettuale non è da riferirsi alla realizzazione di una forma, ovvero di unità formali chiuse che valgono esteticamente per loro stesse (autoreferenziali), si tende a non costruire l’unità ma a dar valore allo spazio e alla forma. Il rapporto tra gli assi verticali e quelli orizzontali e i volumi, sono assimilabili ai principi contrastanti dell’universo: da una parte la regolarità e l’immutabiltà la norma, dall’altro i piani indefiniti della struttura e la sua molteplice variabilità la deroga. Comporre i prospetti e la pianta non è semplice simmetria ma il frutto di una complessa elaborazioni di rapporti equivalenti. Si evita la chiusura della forma e la delimitazione dello spazio; nella cellula le funzioni rimangano indipendenti ma non chiuse o bloccate, bensì costituiscono infinite possibilità di spazi dinamici.

pianta tipo 1:200


sopra prospetto frontale e laterale sotto molteplici soluzioni della zona giorno


laboratorio composizione architettonica II

P O R T A U R B I C A A C U M A Lo studio della porta urbica di Cuma è avvenuto mediante l'analisi del luogo e delle tipologie costruttive, prima e post dominazione romana. Si è proceduto rilevando la necropoli ed osservandone l’orientamento si evince che era in asse con la presunta via Domiziana . La porta urbica non era solo una struttura militare ma anche un simbolo per l'intera città che metteva in relazione la parte urbana e quella suburbana, la parte viva con quella morta. Per chi, straniero, entrava passando attraverso la porta molto probabilmente la vista che gli si prospettava dinanzi era superba. L’idea progettuale intende recuperare un’area degradata ed abbandonata per reinserirla nei percorsi del parco archeologico, con attrezzature ed elementi per la salvaguardia e la riscoperta degli elementi archeologici. I temi principali di intervento sono: tracciare l’asse viario, come doveva essere la vecchia strada consolare Domiziana, ricollegandola con il foro e la porta, utilizzando materiali di riciclo, leggeri e smontabili. Sono state ricostruite le parti mancanti del sedime della porta con un intento didattico al fine di una maggior comprensione della struttura. Due ampie coperture riparano e ridefiniscono lo spazio anche a livello paesaggistico. Lungo tutta la strada sono stati inseriti dei telai che accompagnano i visitatori in una nuova esperienza conoscitiva del parco archeologico.


sopra planimetria generale del parco archeologico di cuma

cinta muraria ipotesi necropoli porta urbica ipotesi area in scavo area archeologica schema di ricostruzione del sedime della porta urbica


CASA DELLO STUDENTE

laboratorio integrato di sintesi

L’ipotesi di recupero di via Cassiodoro a Soccavo, NAPOLI, è quella di realizzare case per lo studente nelle aree non ancora edificate completando il piano urbanistico vigente. L’idea è realizzare un corpo studentato utilizzando come riferimento il sedime del vecchio piano urbanistico, aggiungendo servizi a cui possono usufruire gli studenti, i cittadini del quartiere, nonché un parco ed un parcheggio interrato. La casa dello studente si eleva come un castello su un colle artificiale che argina il caos cittadino. Nell’impianto si sovrappongo 2 elementi uno è il corpo basamentale (2 piccoli auditori e servizi per studenti), l’altro sono le residenze coi suoi spazi comuni inframezzati da uno spazio di collegamento con ristorante panoramico, sale studio, passeggiata ed una cavea. Il progetto è caratterizzato dalla straordinaria capacità di distinguere ed enfatizzare le differenze e le gerarchie spaziali; dispiegare all’esterno gli spazi interni attraverso un uso organico di involucri continui e curvilinei, di percorsi e viste che configurano uno strabiliante caledoscopio figurale dominato dai chiari scuri e dal gioco dei materiali. Dalla quota principale dove si trovano il parco e gli ingressi ai vari locali, una rampa scultorea si snoda al piano superiore all’aperto ove si articolano ristorante, cavea e i pilastroniservizi , al terzo livello vi sono tre piani di residenze e spazi comuni.


sopra pianta tipo alloggi


sopra pianta auditorium


laboratorio composizione architettonica I

S C H E G G E D I F U O C O

Il cubo rosso prospiciente Largo Barracche a Napoli è un luogo di incontro per soli uomini per tutte le età, uno spazio a vocazione ludica. La tensione ed il degrado sociale ed architettonico dei quartieri spagnoli evoca un vetro scheggiato ma non ancora infranto. Un sistema irregolare della facciata, un impianto labirintico delle piante ed il suo sviluppo ipogeo, coniugato da luci e colori volutamente alienanti sono alla base di un gioco di norme e deroghe che danno vita alle schegge di fuoco. Dedalo architettò il suo labirinto come uno spazio dove l'alienazione e la perdita dell'orientamento erano condizioni necessarie perchè la sua "macchina" funzionasse. La ludoteca esprime nelle sue intenzioni tali caratteristiche; salti di quota, muri che si aprono e si chiudono, piani che si intersecano, la rampa che gira attorno al nocciolo strutturale e l'intenzione di rappresentare graficamente le ansie dell'uomo sono tutti elementi che contribuiscono a creare e far vivere la "macchina"labirinto. L'archetipo del labirinto era un luogo di segregazione, oggi è uno spazio che si vuole frapporre alla brutta realtà giornaliera divenendo punto di aggregazione e socializzazione per l'uomo. La stessa facciata è un labirinto, è una scenografia ad effetto, che inganna l'occhio dilatando la densità del suo nucleo e invita ad osservarlo da più punti di vista, a ragionare sul suo funzionamento.


sopra planimetria generale sotto facciata rettificata


sotto sezione longitudinale

13.50

7.00

1.50

0.00

-5.00


sinistra pianta piano terra pianta piano interrato


PIAZZA M E R C AT O

laboratorio di progettazione architettonica sintesi finale

La riqualificazione urbana e la ristrutturazione edilizia degli isolati alle spalle dell’esedra di piazza Mercato a Napoli vuole essere volano per il recupero di tutta l’area prospiciente il lungo mare. Gli isolati di fondazione angioina (medioevo)per progetto verranno abbattuti conservando solo la testata posteriore; superfetazioni, trasformazioni, ampliamenti e crolli, hanno reso illeggibile la struttura storica e per questo motivo in variate al piano regolatore si procede alla ristrutturazione edilizia. Il programma prevede la realizzazione al pian terreno di strutture commerciali, pubbliche e di residenze con taglio piccolo 43mq, medio 75mq, grande 95mq ed una galleria d’arte. Due stecche distinte a corpo singolo formano una semicorte profonda corca 45 metri con un ingombro di poco più di 1800 mq. Come da masterplan si è voluto mantenere la linea di gronda del Carminiello , chiesa angioina abbandonata, mantenendo un’altezza di 8 piani e, per l’esterno tetti spioventi a geometria variabile che seguissero l’andmento del timpano del Carminiello. La volontà è quella di rompere la simmetria degli edifici circostanti e cercare di modularli con elementi sempre della tradizione architettonica napoletana.


sopra pianta piano terra


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sotto sezione

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24.91

livello coperture: servizi , pannelli solari

21.68

18.65

15.52

12.39

9.26

livello residenziale 6.13

0.0

piano terra: zona commerciale corte interna, ingresso galleria

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vern

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10


sopra pianta tipo, residenze



laboratorio di restauro

V S

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L A V E

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Il progetto di restauro di villa Stevens nel casale di Preazzano a Vico Equense (Na) sorta a fine XVIII, si presenta oggi come un rudure lasciato alla mercè del tempo inesorabile. Analizzando la fabbrica, le potenzialità, il territorio e tenendo conto delle linee guida del PRG che indica l’area a tutela ambientale naturale, è stato scelto per la nuova destinazione d’uso la realizzazione di un centro di monitoraggio ambientale per la salvaguardia del paesaggio e del territorio della penisola sorrentina. Il restauro conservativo ed il consolidamento statico sono intesi alla conservazione di ogni parte storica dell’edificio e alla conservazione della sua inscindibile unità formale e strutturale, alla valorizzazione dei suoi caratteri architettonici, al ripristino delle parti alterate ed all’eliminazione di superfetazioni.


sinistra schizzi di studio fotorendering sala voltata destra rilievo materico prospetto laterale


demolizione costruzione

laboratori

laboratori

magazzino

cisterna

sala esposizione accoglienza

cucina

wc

ingresso ingresso sentiero verso PREAZZANO

sentiero verso MONTE COMUNE

sopra pianta degli interventi funzionali sotto schema: analisi dei dissesti schema: progetto di consolidamento

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1 1 iniezioni di miscele leganti cementizie, ? o a base di formulati epossidici, per la rigenerazione delle murature 2 ? cocciopesto 10 cm (miscela di lapillo e

calcina) ? connettore in acciaio e fazzoletto di ripartizione GFRP 33x33 ? rete in GFRP (fibre di vetro)


riqualificazione urbana di piazza della Repubblica a Piano di Sorrento: il nuovo pergolato urbano tra innovazione e tradizione

PERGOLATO

PERGOLATO In un contesto così articolato, il programma di recupero urbano, diventa lo strumento di riqualificazione incidendo sulla progettazione urbana sfruttando le potenzialità dell’area. La volontà è quella di dare una nuova identità alla piazza, che aprendosi alla città, porti qualità, una maggiore funzionalità e visibilità. È da ricostruire un senso di identità e appartenenza tra comunità e luogo. L’architettura è ciò che il luogo si aspetta . Louis Khan L’idea progettuale è poter recuperare una relazione visiva con la città… un colpo d’occhio che ri-assembla le parti con il tutto. Si provvedrà alla realizzazione di nuovi spazi per le attività commerciali ed uffici, riconversione del manufatto storico (struttura in ferro degli inizi del ‘900), sistemazione del verde, salvaguardia dei pini secolari e realizzazione di parcheggi a rotazione interrati. Il progetto si basa sulla re-interpretazione del pergolato. Il pergolato, costruzione in castagno per la protezione degli agrumi in penisola sorrentina, è l’archetipo da cui nasce l’idea progettuale. Il progetto prevede di inserire i nuovi elementi funzionali e la copertura storica l’ungo l’asse principale; sfruttando l’intera piazza, rispettando gli assi visivi ed i pini secolari. Lo scopo è creare una nuova centralità affinché da area degradata, diventi una piazza vissuta e per tutto l’arco delle giornata.


sopra schizzi di studio sotto pianta piano terra schema funzionale


sotto schizzi di studio sezione: schema sostenibilitĂ sezione longitudinale


sinistra schizzi di studio sezione: dettaglio costruttivo


C O N C O R S I

L A M P I E R

PROGETTI DI LUCE 2008

pier manuel scarpato +cm +gs

Lampada da studio. La sua innovazione consiste nell’utilizzazione di materiali riciclati ed offerti dalle aziende banditrici del concorso PROGETTI DI LUCE 2008. Mobilità, utilizzo pannelli solari e possibilità di personalizzazione propongono al giorno d’oggi la classica lampada da tavolo con un’estetica rinnovata con la vocazione di proporre un nuovo concetto di sostenibilità ed economicità. La luce solare grazie al suo pannello ricarica le pile poste alla base, ed il punto luce mobile ha la possibilità di essere diretto o indiretto e di conseguenza modulare la sua intensità.


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PROGETTI DI LUCE 2008

pier manuel scarpato +cm+gs

Esclusiva lampada da tavolo ispirata a forme fluide e linee spezzate. La sua conformazione le permette di fondersi e diventare un elemento di arrendo quando la funzione di punto luminoso cessa. I materiali sono a servizio della tradizione e della facilità di montaggio, utilizzando vecchie lamiere di acciaio spazzolato e listelli di legno lamellare. la base di legno, fissa, si apre e diventa leggio; la lampada vera e propria ruota 360°e può servire per illuminare senza fastidio per l’utente durante la lettura. La tecnologia di illuminazione a led e il pannello solare integrato al telaio contribuiscono alla riduzioni dei costi fornendo un prodotto di design sostenibile.


DELLE VILLE DI PIAZZA DANTE IN RUVO DI PUGLIA

RIQUALIFICAIZONE URBANISTICA

C O N C O R S I

Capogruppo Arch. Luigi Vanacore Gruppo Arch. Alessandro Bianco Arch. Francesco Ferraro Dott. Agronomo Ciro,Luca Fiorentino Caterina Maresca Pier Manuel Scarpato

L'idea progettuale è finalizzata al recupero urbanistico di Piazza Dante in Ruvo di Puglia, per la quale si richiede la riqualificazione di uno spazio di grande pregio nell'ambito del tessuto cittadino, data la relativa dislocazione al confine tra la città medievale e quella ottocentesca, nelle immediate vicinanze della Cattedrale romanica, unico spazio verde all'interno del centro storico. L'idea portante del progetto è di legare l'area verde di piazza Dante alla città medievale e da questa con un asse (asse della città) pedonale legarla all'espansione ottocentesca. Il sagrato della cattedrale e il centro storico sono legate in questo modo ad un percorso pedonale, che consente un cammino esperienziale dalla città costruita alla natura. La geometria del progetto si riassume in una matrice rettilinea ed una curvilinea. La linea ,che chiameremo “asse della città,” con andamento diagonale e la curva, una spirale, che dal centro della piazza nel suo movimento rotatorio ingloba e fonda gli elementi del progetto.


C O N C O R S I

IL NUOVO GIARDINO PUBBLICO

CENTRALITÀ URBANA DEL CENTRO STORICO DI VILLAFRANCA SICULA :

pier manuel scarpato +cm+gs

Il progetto prende spunto dalle considerazioni espresse nel bando e dalla volontà di definire un nuovo spazio. L'area risulta slegata dalla città; frammentata in entità isolate a causa dei due corpi prospicienti allo slargo; non rispondente alle esigenze della popolazione; non omogenea dal punto di vista dell'organizzazione del verde e delle funzioni base. L'idea portante del progetto è di legare l'area verde del giardino alla città attraverso lo slargo pedonale ampliando fisicamente e visivamente tutta la zona. Il legame con la città viene risolto con la pedonalizzazione di parte dello slargo ricucendo idealmente una parte della città non ben definita e collegandola direttamente al giardino con un sistema organico di scale e rampe, allo scopo di facilitare la fruizione al maggior numero di utenze. Lo slargo e il giardino si trasformano in una nuova centralità per la città trasformandosi in piazza, luogo di aggregazione che offre un percorso pedonale sempre diverso.


C O N C O R S I D

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.DESIGN

TROFEO MARZOCCO 2012

pier manuel scarpato + daniele longobardi


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MOLENTARGIUS SALINE ente parco

UMBERTO GIORDANO conservatorio di musica

pier manuel scarpato + daniele longobardi


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KIS_C BOX STYLE contenitori in plastica

ANA LUBLIN logo

pier manuel scarpato + daniele longobardi


C O N C O R S I

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CRISTALPLANT 2012

pier manuel scarpato


C O N C O R S I

P I E D R A S

CRISTALPLANT 2012

pier manuel scarpato


C O N C O R S I

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RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E AMBIENTALE DI PIAZZA S.ANNA DI PALAZZO IN NAPOLI

WIKIARCHITETTURA 2.0

.DESIGN

pier manuel scarpato + daniele longobardi

L'idea compositiva si basa sul tema dei “livelli” visti come un susseguirsi di gradini che opportunamente separati tra loro danno corpo al progetto e alla funzionalità dell'intervento. Il primo livello è quello “privato” in cui il fruitore accedendo alla piazza può vivere lo spazio aperto liberamente, sfruttando l'ampia seduta presente e la schermatura ottenuta dall' aiuola che va a riempire l'angolo opposto, punto in cui è maggiore il flusso creato dalle attività commerciali presenti. Il secondo livello invece è quello “pubblico” in cui ci si riprende la vita sociale, attraverso la fruizione dei punti commerciali in piena tranquillità e sicurezza. Il motto scelto è “chi non si ferma è perduto!” scelto proprio per dar forza a quel “ripensare al concetto di sosta” su cui sia il bando proposto che il nostro progetto ha il suo fondamento principale.



www.pmsarchitect.jimdo.com


PIER MANUEL SCARPATO Architect, is born in Sorrento Italy 1984, he studied architecture (University Federico II of Naples) Is a founding member of PD.DESIGN84, and is a member of Governing Council of STUDIO UTC+1. Numerous design contests in which he experimented, distinguishing and obtaining important results. Is always looking for and understanding of new software, it has a excellent ability to draw and paint with different techniques and is passionate about both architectural and landscape photography. The studio has experience in architectural design with particular attention to energy and environmental issues, industrial design and technological research. Integration in architectural elements and the relationship between architecture and landscape. Skills and Abilities · Italian (Native language ), Spanish, English (Basic knowledge) · Good general knowledge in software used for Architectural design and computer graphics. Optimum understanding of Windows (MS DOS) and Office (word, excel…). · Optimum level in Autocad (2d/ 3d), Rhinoceros, Artlantis Studio · Optimum level in Photoshop, InDesign, Illustrator , Afeter Effects and Corel Draw · Experience working with DIALux (lighting), Masterclima (plant), RDF (photo straightening) to render photo-realistic three-dimensional models and video animations. · Experience working with software open source : Blender and Sketchup. · Are able to manage a simple computer network. · Able to quickly learn the operation of new software and different environments. · Excellent ability to draw and paint with different techniques. · Experienced in the field of architectural photography and landscapes.

Web site : http://www..jimdo.com Portfolio : http://issuu.com/piermanuel/docs/pms_portfolio


architetto


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