Con i contributi di
Les murs ont des oreilles. Vos oreilles ont des murs. Camarades vous encoulez les mouches.
PROVINCIA DI SALERNO
Make love - No war.
68 S
Jouissez ici et maintenant. Les syndacats sont des bordels.
a
La rage au ventre. ’ Pouvoir etudiant.
Je suis marxiste tendance groucho.
’ Deboutonnez votre cerveau aussi que votre braguette.
a cura di
68 S
’ Soyez realistes, demandez l’impossible.
Piero Lucia e Francesco Sofia
a
’ toi. Cours camarade, le vieux est derrier
alerno
Miti, Utopie e Speranze di una generazione
alerno
GUSEPPE ACOCELLA FERDINANDO ARGENTINO ANTONIO CAIELLA GIUSEPPE CANTILLO BIAGIO DE GIOVANNI LUCIA DI GIOVANNI MICHELE FORTUNATO SALVATORE GALIZIA GIANNI IULIANO MASSIMO LA VIA PASQUALE LENZA PIERO LUCIA PAOLO PETRACCARO LUIGI PIZZA ERNESTO SCELZA FRANCESCO SOFIA
I
Ici on pense. ’ c’est la conscience de la necessite. ’ ’ La liberte, ’ ’ ’ Je decrete l’etat de bonheur permanent.
Maggio ‘68 - scritte sui Muri di Parigi
Progetto Grafico e Copertina a cura di MASSIMO La Via
è
Associazione Culturale
è Associazione Culturale
PROVINCIA DI SALERNO
l volume raccoglie gli interventi al convegno su “Il '68 a Salerno: Miti, Utopie e Speranze di una generazione”, tenutosi il 22 maggio 2008 al palazzo della Provincia con il concorso di un pubblico folto ed eterogeneo (protagonisti dell'epoca, studenti liceali ed universitari, giovani studiosi, docenti, archivisti, sindacalisti, imprenditori). E' stato organizzato dalla neonata associazione “Pensiero è Libertà”, grazie soprattutto all'impegno di Pasquale Lenza, e d i M a s s i m o L a Vi a , f o n d a t o r i dell’associazione, con la disponibilità dell'Amministrazione Provinciale, in particolare del Vice-Presidente, Gianni Iuliano. Perché un convegno sul '68? A distanza di qualche decennio, il '68 (e gli avvenimenti ad esso collegati) rimane, nella sua complessità, un oggetto difficile da ricostruire, che si presta a manipolazioni, deformazioni, colpevolizzazioni, da parte di chi lo esalta o, al converso, lo demolisce. A mo' di esempio, è ritenuto responsabile di aver provocato una serie di permissivismi dannosi e deteriori, nella scuola e nell'università, per la formazione dei giovani studenti, abbassandone radicalmente la cultura e la qualità della preparazione e l'intensità dello studio. E' considerato, per vari aspetti, l'inizio di forme esasperate e violente di lotta politica e di rivendicazioni sindacali, se non proprio il padre degli anni di piombo. Ma le cose andarono diversamente da quella che è la vulgata corrente. In realtà, almeno tre tipologie di conflitto sono individuabili: di classe, di generazione, di genere. Gli autori si sono confrontati, evitando commemorazioni personali ed autocelebrative, con i nodi problematici connessi al ‘68.