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Le ricette di Mapo. In cucina con Luco
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Oroscopo. L’oracolo di Gatteo
JB REWIND Junior Branch Italy Novembre 2017
Dove nasce e dove continua la diversità dei sessi
Cuore a stelle e strisce, Venezuela Di Agnese Ragazzini
Di Matteo Brugnolo
Notizie sull’IJBC con Diletta Salvi
Guida di Parigi (vietata al turista medio) Di Sofia Camorani
Di Emma Calabrese
Foto di Matilde Converio
Contattateci a thejbjournal@gmail.com
IJBC 2017 Mapo, Bianca, Diletta, Mila pag.15
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Chill&Laugh
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Cosa ci insegna la storia. Dove nasce e dove continua la diversità dei sessi Content section
Muri e muraglie. Questo muro non è mai servito a niente... Content section
Cuore a stelle e striscie. Il Venezuela
THAAM
Notizie sull’IJBC con Diletta Salvi
International Day of Peace
JB events
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JB voices
Chill&Laugh
Guida di Parigi (vietata al turista medio)
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Ricette di Mapo. In cucina con Luca Scagnellato
I nuovi mostri
Lista manzi
Oroscopo
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COSA CI INSEGNA LA STORIA Dove nasce e dove continua la diversitĂ dei sessi A cura di Matteo Brugnolo
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S
to volando. Sono a 10000m sopra il livello del mare e non riesco a prendere sonno. Il mio aereo è partito da qualche ora dall’aeroporto JFK di New York e guardandomi attorno noto che, contrariamente rispetto all’andata, ci sono più hostess donna, e ciò mi rimanda alla riflessione che feci qualche mesa fa esponendo ad una commissione di sole donne la mia tesina di maturità sui loro diritti. Lecchinaggio? In parte sicuramente sì. Ma dall’altro lato, la consapevolezza che “femminismo” non significa favorire le donne a dispetto degli uomini, ma lottare perché uomini e donne abbiano pari opportunità. Parafrasando le parole dette da Emma Watson difronte all’ONU: “come possiamo pretendere di cambiare il mondo se solo metà della popolazione è invitata?” Quindi eccomi qua, di nuovo, a parlare di diritti delle donne. Sedetevi, mettetevi comodi, sorseggiate un buon tè caldo, e leggete questa storia, le cui radici le possiamo trovare nella Rivoluzione Francese. Ancien Régime, reggia di Versailles, prima metà del ‘700, a corte domina un edonismo a tutto campo. La possibilità di intrecciare relazioni erotico-sentimentali ai margini del matrimonio è una pratica che diventa largamente diffusa, e non riguardava soltanto i mariti, ma anche le mogli potevano concedersi liberamente all’adulterio, tanto che la figura dell’amente ufficiale riceveva persino una sorta di informale istituzionalizzazione, o quanto meno, un informale ma ampio riconoscimento sociale; questa figura aveva persino un nome preciso: petit-maître in Francia; cicisbeo in Italia; estrecho, chichisveo o cortejo in Spagna. Di pari passo ad una nuova capacità d’azione in campo erotico-sessuale, la donna, negli ambienti nobiliari e alto-borghesi ricopre ruoli intellettuali e in qualche caso politici di assoluto prim’ordine. D’altro canto, anche la libertà sessuale che gli uomini e le donne delle élites si prendono non è solo conseguenza di matrimoni senza amore, ma è essa stessa un’esibizione di stile e potere. Difatti, non sempre e non necessariamente il “popolo”, o il primo abbozzo di un’”opinione pubblica” in formazione, apprezza comportamenti di questo genere. Da un lato la chiesa cattolica, per esempio, non incoraggia affatto i matrimoni combinati, anche se ne subisce le pratiche sociali diffuse nelle corti e nei palazzi nobiliari. Dall’altro lato, il “popolo” che, diviso tra ammirazione e invidia, alimenta voci diffamanti sulle condotte licenziose di nobili e sovrani; si diffondono libelli che attaccano la libertà erotica delle classi alte. Il sensazionalismo sessuale – commenta Darnton – trasmetteva un messaggio sociale: l’aristocrazia era a tal punto degenerata, fa esser incapace di riprodursi; i grandi nobili erano impotenti o traviati; le loro mogli erano costrette a soddisfarsi con i servitori, rappresentanti delle più virili classi inferiori; e ovunque, tra i grands, l’incesto e le malattie veneree avevano spento l’ultima scintilla di umanità. La pars construens della polemica anti-aristocratica è un
6 compito che viene brillantemente svolto da una nutrita serie di trattati, testi letterari e opere grafiche di grande successo, tra cui spiccano Pamela o la virtù ricompensata (1740) di Samuel Richardson, Giulia o la nuova Eloisa (1761) ed Emilio o Dell’educazione (1762) di Jean-Jacques Rousseau, I dolori del giovane Werther (1774) di Johann Wolfgang Goethe, che in varie forme, ma con una comune sensibilità, articolano un coerente sistema etico che prende le mosse da una seria riflessione sul danno morale prodotto dalla pratica aristocratica dei matrimoni combinati e, più in generale del libertinaggio sessuale che è proprio degli ambienti nobiliari. Per Rousseau, uno tra i maggiori pensatori dell’Illuminismo Francese, la libertà delle donne di classe alta nel sistema dell’ancien régime è il segno evidente della decadenza morale dell’intera struttura di potere, e per questo va radicalmente cancellata in quanto strettamente collegata con l’iniquità della sovranità monarchica, argomentata nel Contratto sociale (1762). L’edificazione di una prospera società nuova passa attraverso un radicale rinnovamento dei costumi privati: non più matrimoni combinati, né licenza erotica, né proliferare di figli bastardi, bensì costituzione di un sistema familiare basato sull’amore, sulla virtuosa castità e su una rigida gerarchia di genere, all’interno del quale le libertà politiche, intellettuali e sessuali delle gentildonne non devono essere altro che un flebile ricordo. Furono, i più ardenti seguaci della nuova virtù, ovvero i giacobini a tradurre le componenti misogine del pensiero rousseauiano in concreti atti normativi, quando, una volta al potere, decidono di chiudere le associazioni politiche femminili e di negare alle donne la possibilità di partecipare alle discussioni politiche. Le motivazioni usate per sostenere queste misure rimandano alla necessità di “riportare le donne al loro posto”. La cosa può apparire paradossale, se si riflette sul fatto che la maggior parte dei sostenitori della nuova moralità (da Rousseau a Robespierre) non sono uomini di fede, né guardano con simpatia alle Chiese costituite. Non solo all’inizio dell’Ottocento le donne sono, dovunque, escluse dall’esercizio del potere politico; non solo sono prive del diritto di voto là dove esistano sistemi rappresentativi; non solo non hanno spazio nei sistemi di istruzione superiore o nel mondo delle professioni. Il Codice civile, voluto fermamente da Napoleone e approvato nel 1804, diventa un punto di riferimento per molte legislazioni civilistiche ottocentesche: e il modello di famiglia che vi è disegnato è pesantemente asimmetrico dal punto di vista dei rapporti di genere. Se la missione dell’Illuminismo era – come ha scritto Immanuel Kant – “l’uscita dell’uomo da uno stato di minorità il quale è da imputare a lui stesso”, all’inizio dell’Ottocento l’obiettivo è stato raggiunto solo da un numero relativamente ristretto di uomini. Viceversa, alle donne questa conquista è stata Novembre 2017
JB REWIND 7 preclusa in blocco da una nuova concezione dei rapporti di genere che le ha confinate in uno stato di minorità permanente, nel pubblico e nel privato.
L’intera nuova politica che fonda la contemporaneità sull’idea di sovranità popolare, sulla rappresentanza parlamentare e sullo Stato di diritto, non solo è stata concepita senza le donne, ma contro di esse. Ad oggi, la mentalità comune sul maschile e sul femminile è senza dubbio cambiata, e l’immagine delle donne è divenuta più complessa. Sono cadute molte barriere sociali e culturali che impedivano alle donne libertà, indipendenza, autorealizzazione e successo, ma ingiustizie e discriminazioni nei confronti del sesso femminile sono ancora presenti e in molti casi rimangono gravi. La violenza (fisica, sessuale, psicologica, economica) contro le donne, sia in casa che fuori, è una piaga diffusa in ogni paese e ambito sociale. Le donne continuano a essere sottorappresentate nei parlamenti nazionali e in tutti i posti di lavoro caratterizzati da status, potere e autorità. Sono ancora le donne a svolgere in famiglia la gran parte del lavoro casalingo non retribuito (i tre quarti del lavoro in Italia, secondo dati Istat del 2012) con la conseguenza, per le molte donne che lavorano anche fuori casa, di essere normalmente sottoposte a un doppio carico di lavoro. La svolta dunque è in atto e non è concluso il cammino delle donne, in oscillazione fra uguaglianza e differenza, strategie che sono fra loro alternative solo se l’uguaglianza viene declinata come uniformità, ovvero negazione della differenza. In definitiva, solo se si accetta questa prospettiva, ovvero solo se si ammette che la disuguaglianza di genere non è il lontano residuo di tempi antichi, bensì un elemento essenziale di concezioni che fondano l’Occidente contemporaneo, si può capire perché oggi, all’alba del XXI secolo, la mèta di una vera parità dei generi appaia ancora così lontana dall’essere veramente raggiunta.
Matteo Brugnolo Classe 1997, studente di Filosofia, Studi Internazionali ed Economici a Ca’ Foscari. Si diverte a scrivere perché ha una vita noiosa.
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Muri e Muraglie
Questo muro non è mai servito a niente…
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n una remota zona del sud est asiatico c’era una volta un conflitto tra due popoli. Il conflitto andava avanti da molti anni, da così tanto tempo che ormai la popolazione si era quasi abituata. Nessuno faceva più caso alle bombe, alle case distrutte, alle mine disseminate ovunque. Ogni tanto spariva qualcuno, moriva, rimaneva ferito o perdeva la mobilità per sempre. Qualche mamma piangeva, i vicini andavano a fare le condoglianze. Poi basta. Nel giro di qualche giorno era tutto finito, scordato; la gente era pronta per il prossimo morto, per la prossima scomparsa. Non si sapeva chi sarebbe stato o quando, ma si viveva sempre senza sapere se ci si sarebbe rialzati. Se si avrebbe rivisto il nuovo giorno, la luce del sole e i propri cari. Era una guerra interna, iniziata tra due tribù e che aveva poi coinvolto tutta la nazione. Ragazzi nati amici si erano trovati a doversi sparare a vicenda, solo perché facevano parte di due famiglie in conflitto. E così era stato per anni, tanto che ormai era diventato normale… Storie d’amore finite, famiglie distrutte, amicizie perdute. Così accadde anche a Tom, un uomo potente che scrive storie felici per dimenticare la sua tristezza e la sua costante solitudine e voglia di dimenticare. Questa è la sua storia:
“C’era una volta un re che viveva in un castello con la sua bellissima regina …” No basta, mi sono stufato. Non ne posso più di queste storie di persone felici, di storie d’amore e sogni che si realizzano, perche non è così che va la vita, non la mia almeno. E scrivere queste storie non mi aiuterà a stare meglio, non mi aiuterà a dimenticare, anzi. Tutto ciò che mi ha portato finora è stata tristezza. E solitudine, e delusione e disperazione. Così questa volta racconterò la mia, di storia.
“C’era una volta un bambino di nome Tom che viveva con la sua famiglia in una piccola casa di paese. Non erano ricchi, ma erano felici, e questo bastava. Un giorno, però, mentre Tom era a scuola la sfortuna si scagliò anche sulla sua famiglia, e cambiò la sua vita per sempre. Tom lo scoprì quel giorno, quando arrivando a casa trovò lo zio ad aspettarlo. Lo zio gli disse che la mamma e il papà se ne erano andati, che non sarebbero tornati mai più. Gli disse che gli avevano voluto bene, e che sarebbero rimasti con lui se avessero potutoscegliere. Ma non avevano avuto scelta, se ne erano dovuti andare, e che Tom sarebbe andato a vivere con lui. Tom non disse niente e lo seguì. Sapeva che non Novembre 2017
JB REWIND 9 li avrebbe più rivisti, e sapeva perché. I suoi genitori erano morti, e non gli interessava sapere come. Era successo a quasi tutti i suoi amici, ed era fortunato ad avere uno zio da cui andare. Gli altri si erano dovuti arruolare nell’esercito, li aveva visti. Con i mitra e con quella voglia di violenza negli occhi. Erano cambiati, lo aveva visto bene e sapeva di non volere diventare come loro. Gli anni passarono, Tom divenne prima un ragazzo, poi un uomo, andò a scuola e trovò un lavoro. E dalla sua casa in campagna si trasferì in città, dedicandosi solo a se stesso. Perché era tutto quello che sapeva fare, e perché aveva paura di affezionarsi alle persone. Aveva paura che lo avrebbero ferito, che lo avrebbero fatto stare male, come avevano fatto i suoi genitori molti anni prima. Tom fece carriera, diventò ricco, ma non felice. Quello non gli importava. Essere felici non era una cosa comune nel suo Paese, e non era un suo obiettivo. Un giorno guardando fuori dalla finestra di casa sua vide una ragazza. Si era appena trasferita nella casa dall’altra parte della strada, e Tom, non appena la vide, capì che non avrebbe più visto niente di così bello nella sua vita. Iniziò a pensare a lei, a sbirciarla di nascosto dalla finestra, senza però trovare mai il coraggio di parlarle. Così lo fece lei, e i due si innamorarono. Lei si chiamava Susan. Tom pensava di avercela fatta, di essere riuscito a lasciarsi avvicinare, ma allo stesso tempo aveva paura. Paura di essere ferito, paura di soffrire. Così decise di ferirla, per impedirle che lo facesse lei. Le disse che non la amava, e lei gli disse che aspettava un bambino. Lui non rispose e se ne andò. Quella notte stessa fece costruire un muro che passasse attraverso la loro strada, e che dividesse la città intera, in modo da non doverla più vedere. Cambiò città e cambiò vita, sempre più solo, sempre più triste. Dieci anni dopo dovette tornare, controvoglia, alla sua città divisa dal muro, e trovò tutto come l’aveva lasciato. Stessi colori, stessi odori. Stessa città distrutta e bombe e morti. Stesso lungo, triste, grigio muro. Non appena vi fu sotto capì che non sarebbe mai riuscito a dimenticarla, capì che il muro non sarebbe servito a niente. Non avrebbe impedito ai suoi pensieri di andare costantemente a lei. Non gli avrebbe impedito di pensarle giorno e notte, impedendogli di concentrarsi su qualsiasi cosa. Così fece aprire una finestrella in questo muro gigante, per poterla spiare come ai primi tempi, senza che lei se ne accorgesse. Un giorno vide un bambino che correva nella strada dall’altra parte del muro, e che attirò la sua attenzione. Aveva un modo di fare, un modo di muoversi che gli ricordava qualcuno. Andò a letto turbato, e il mattino dopo tornò a osservarlo. Quando lo vide in faccia gli venne un tuffo al cuore: il bambino aveva gli occhi di Susan, e il suo stesso sorriso. Poi la vide arrivare dopo dieci anni, come un angelo, prendere per mando il bambino e andare via con lui. Era esattamente come se la ricordava, stessi occhi, stesso sguardo, stessa irresistibile dolcezza. Dieci anni e 10.000 km non erano bastati ad annullare il suo
10 amore per lei. E neanche un muro sarebbe bastato a impedirgli di pensarla, di amarla con tutto se stesso. Così fece chiudere la finestrella e alzare il muro, iniziò a scrivere storie su persone felici per dimenticare quanto triste fosse la sua. Inutile dire che non servì a niente. Provò a uscire con altre donne, viaggiò, visitò posti magnifici. Quasi si dimenticò della sua città distrutta ma non del muro che la divideva. Pensava che il problema fosse la sua città, che cambiare posto sarebbe bastato a dimenticarla. Ma il problema era dentro di lui, e lo avrebbe seguito ovunque, per sempre. Così adesso Tom si è arreso, è un uomo triste che passa il tempo a scrivere storie felici su altre persone. È diventato famoso per le sue storie, che vengono pubblicate in giro per il mondo. Chissà se suo figlio le legge? Chissà se la donna che ama si ricorda ancora di lui? Chissà se lo vede ogni volta che suo figlio sorride? Se lo pensa?” Cosa dovrei fare? Me lo chiedo da molto tempo. Volevo che non mi ferisse, e mi sono ferito da solo. Volevo starle lontano, ma tutto quello che voglio è sentirla ridere felice accanto a me. Questo muro non è bastato, non importa quanto sia alto, spesso, imponente. Non è bastato e non basterà mai. Perciò … Perciò basta, lo tiro giù. Lo distruggo, fino all’ultima pietra. E poi … E poi me la vado a riprendere, perché è tutto ciò che io abbia mai desiderato nella mia vita. Magari le faccio trovare questa storia, magari prima o poi la vedrò sorridere di nuovo di fianco a me, chissà. Tutto quello che so è che sono pronto a rischiare per lei.
Greta Murgia Novembre 2017
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CUORE A STELLE E STRISCE Di Agnese Ragazzini
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ncastrata tra gli stati settentrionali dell’America Latina si trova una nazione affacciata sul Mar dei Caraibi. Tra montagne piene di cascate mozzafiato e coste cristalline con sabbia finissima, in questo paese fa caldo tutto l’anno. Sono i tre colori primari a tingere la bandiera e sopra di essi otto stelline bianche formano un arcobaleno. Con questa breve introduzione potrà esservi sembrato un paese di una favola, e potreste avere anche ragione, basta non considerare le favole animate dalle fate, dai principi e dagli animaletti ma quelle dove si trovano le streghe, gli orchi e, perché no, anche i dittatori. E il sogno di abitare in uno stato bagnato dal sole dorato dell’equatore e dall’oro nero delle industrie del sottosuolo si è trasformato nella sfumatura del sogno più scura e densa, quella dell’incubo. “Il Venezuela è uno dei paesi con più grandi fondi petroliferi e potrebbe essere anche uno dei più ricchi al mondo... purtroppo non è così! A livello economico la situazione è molto critica: i Venezuelani hanno una moneta che non vale quasi niente; quando ci sono andata la prima volta, con un euro mi davano 100 bolivares adesso possono dartene anche 2000 e questo provoca un mercato nero enorme” racconta Irene che recentemente ha affrontato il quarto anno di liceo in Venezuela. La storia moderna del Venezuela Novembre 2017
nasce con l’elezione del presidente socialista Hugo Chàvez nel 1999 seguita da tre sue rielezioni, nelle quali ha innovato il sistema dell’istruzione e ha portato l’elettricità dove all’epoca non c’era. Tuttavia Chàvez venne anche pesantemente criticato per il suo populismo autoritario e la sua amicizia con stati non democratici. Alla morte del presidente nel 2013 è salito al potere il vicepresidente Nicolàs Maduro. Sotto il governo di quest’ultimo il Venezuela ha cominciato a sgretolarsi e i pesanti problemi economici hanno portato al rigido razionamento degli alimenti e dei beni di prima necessità, oltre allo scarso assortimento di medicinali e alle sprovvedute assistenze mediche e sociali. Il popolo ha reagito a questo con forti proteste, ancora oggi attive, che hanno portato un grande numero di morti. “A Caracas - la capitale - non puoi andare al mercato e prenderti quello che vuoi, il cibo è razionato. Quando entri al supermercato ti chiedono il documento di identità e ti spettano un tot di grammi di farina, un numero minimo di rotoli di carta igienica, eccetera. Infatti io non potevo comprare nulla autonomamente perché non avevo la cittadinanza venezuelana. Tutto questo è motivato anche dal fatto che il Venezuela non importa cibo ma al contempo ne vende molto all’estero. Non si trovano libri, non si trovano quaderni, non ci sono biblioteche.” testimonia ancora Irene.
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I sostenitori del governo affermano che la popolazione venezuelana ha attivato una campagna diffamatoria e destabilizzante per abbattere il governo eletto in modo democratico, ma la domanda che alla fine sorge spontanea è: come si può essere guidati da un governo che non guarda neanche dove sta portando? Il Venezuela non è l’unico paese del globo a dover affrontare un conflitto tra governo e opposizione, ma è senz’altro da riconoscere la costante e coraggiosa determinazione dei cittadini venezuelani, che rimarrà senz’altro il vero cuore pulsante della nazione, un cuore a stelle e strisce blu, gialle e rosse.
Agnese Ragazzini
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THAAM 2017 THAAM, also known as “The Hills Are Alive” and yes they were alive, at least that was the feeling I had as I attended it. It was one of the most remarkable camps I have been to, not just because of the people, some of them became fantastic friends, but the activities itself. The activities challenged your worldview and enriched the knowledge of ones own. I especially remember the selfs we presented on the web, visible to everyone. The deprive at the end of the activity miti-
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gated the most humuliating feelings we had about our own privacy which was quit a relief. What I tried to tell by this analogy is that in just a short period of time our worldview was challenged but this didn’t really matter because we were not alone, we had friends which supported us with whom we shared the same experiences. If you want thought provoking discussions and meet wonderful new friends. Just check it out, you will be amazed.
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Notizie sull’IJBC Diletta Salvi: “Chi ha voglia di buttarsi nell’internazionale è benvenuto!” Brillante studentessa di Sviluppo economico e cooperazione internazionale e trainer JC, Diletta Salvi è il volto (quello bello) del Junior Branch fiorentino. La scorsa settimana ci ha eccezionalmente concesso uno spazio nella sua agenda piena di impegni per uno speciale intervista sull’IJBC, al quale la Salvi ha immancabilmente partecipato. >>Signorina Salvi, innanzitutto ci potrebbe spiegare cosa sia l’IJBC? Innanzitutto l’IJBC è l’International Junior Branch Conference, una conferenza dove si riuniscono gli NJRs ed i JB più attivi di tutto il mondo. Vi è anche l’incontro dei tre regional teams. Attraverso delle sessions, ossia delle attività, si discute dell’andamento del Junior Branch internazionale, degli obbiettivi, dei progetti... Si parla anche di nuove proposte: per esempio io, Mila e altri due JB stiamo pensando a sviluppare una app per il Cisv! >>Ci descriva la sua esperienza con tre parole Divertente, stimolante e poi... Intensa, molto intensa! >>Cosale è piaciuto maggiormente dell’IJBC? E cosa invece non ha funzionato? Cosa mi è piaciuto maggiormente... è stato interessante vedere il Junior Branch in una prospettiva internazionale, conoscere la globalità del JB; é stato molto bello potersi confrontare con così tanti punti di vista! Dalla logistica fino all’organizzazione sono stata positivamente colpita. Il cibo ovviamente c’ha fatto schifo a noi italiani, ma perché siamo troppo
16 bene abituati diciamocelo! >>Signorina Salvi, sembra che l’IJBC l’abbia impressionata positivamente. Lo consiglierebbe? A chi in particolare? Lo consiglierei sì, tantissimo! Ovviamente non al primo venuto, perché è necessaria una certa conoscenza generale: come ho detto è stata un’esperienza parecchio intensa, molto tecnica, si fanno attività molto specifiche. Lo consiglierei agli NJRs ma anche a chi come me vuole approfondire un pochino l’aspetto globale del JB. Chi ha voglia di buttarsi nell’internazionale è benvenuto!
>>Lei è stata una dei pochi partecipanti italiani. Chi altro era con Lei a rappresentare lo stivale? Ne siete stati all’altezza? Allora, eravamo in quattro: Mapo e Bianca, i nostri fantastici NJRs. E poi io e Mila, gli sfigati comuni JB (dice sorridendo pensando all’amico romano) Eravamo una bellissima squadra! Da bravi italiani siamo sempre stati l’anima della festa, quelli a ballare fino all’ultimo. E anche per il resto siamo stati super. Sono stata fortunata perché avevo la migliore squadra che potessi desiderare! >>In una prospettiva futura, il prossimo IJBC...? Il prossimo IJBC sarà in Olanda, sempre ad agosto. Personalmente spero di tornarci anche l’anno prossimo! Questo campo mi ha fatto riprendere più fiducia nel Junior Branch, mi ha caricato. In verità sto pensando anche alla candidatura NJR, per cui magari nel 2018 parteciperò in veste diversa! (dopo questa dichiarazione inaspettata Le facciamo le nostre più sentite congratulazioni!) >>Fun facts? Non saprei ahaha tutto il viaggio è stato un fun fact... Guarda, a Mila hanno in***ato €80, Bianca invece ha scroccato per tutta la conferenza! Una volta ha preso un paccone di pringles segnandone il pagamento sotto il nome mio e di Mila e un’altra volta l’abbiamo beccata in camera con le nostre patatine (ride al pensiero dell’amatissima e altrettanto temuta senior NJR Bianca Esposto) In quanto a fun facts... Quanti ne vuoi guarda! La ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità Diletta!
Emma Calabrese Novembre 2017
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INTERNATIONAL DAY OF PEACE
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more. Ciò che non ci sarà mai tra nord e sud Italia. The opportunity to live life as a worthful piece of the world citizens. Un dono di Dio. In una parola o in una frase, in una canzone, in una poesia, in inglese o in italiano, in una massima o in un pensiero si può esprimere la PACE. Il 21 Settembre, Peace Day, noi ragazzi di Bologna, Modena, Reggio, Ferrara, Firenze, Padova e Forlì ci siamo ritrovati nel capoluogo emiliano. Ecco come si è svolta la giornata: I JB intraprendono lunghi viaggi in treno o in macchina per giungere alla remota destinazione... All’arrivo riconoscono subito i loro compari, vestiti di bianco, colore della pace, nell’atto di gonfiare tanti bianchi palloncini a elio. In quatto e quattr’otto (vale a dire con i soliti tempi molto dilatati che ci caratterizzano) si moltiplicano. Poi ci si sparpaglia e si comincia. Qui ritratto uno dei tanti passanti di ogni età e provenienza intervistati dagli intrepidi ragazzu, a cui è stato chiesto di scrivere su un foglietto bianco il primo pensiero alla parola Pace. Un gruppo si occupa di decorare al meglio i palloncini e di attaccarvi i bigliettini, per poi farli volare in un momento bellissimo e suggestivo... E infine, esibizione di John Mpaliza e del coro dei jbs per finire in bellezza! Nota dell’autrice: Sono entrata nel JB (e nel cisv) da poco e questo era il mio secondo Peace Day. Ciò che io trovo bellissimo di tutte le attività che si fanno anno dopo anno per questa giornata è il fatto di entrare a contatto con la gente, e vedere nelle loro reazioni tutta la sincerità del mondo. Com’è normale, molti ragazzi da noi interpellati sono stati scontrosi e disinteressati, ma molti di più sono stati quelli che hanno detto la loro opinione con felicità, convinzione e tanta bontà. Certo, ciò che abbiamo fatto è stato un gesto semplice, ma come si può sminuirlo quando ci ha portato a conoscere persone con idee fantastiche e ideali da cui prendere esempio, quando abbiamo ricevuto l’abbraccio di un bambino come sua definizione di pace, quando siamo riusciti a informare dell’esistenza del Peace Day persone che non ne erano a conoscenza?
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Foto di Matilde Converio
Sofia Camorani Novembre 2017
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Ecco a voi il fantastico JB Calendar, sarà un’utilissima risorsa per non scordarsi mai gli eventi nei quali il Junior Branch Italia è coinvolto! Lo potete trovare anche nella pagina ufficiale Instagram del JB Italia junior_ branch_italy.
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JB Voices - BRASIL E aí, galera? JB Brazil’s structure basically works at two different levels: nationally and locally. NJRs have big national and international responsability, organizing national events and working closely with the national CISV board. As a help to all the national level demands the NJRs have, JB Brasil has a special team - like a JB Board - called LIGA, translating, the League. This group is formed of 7 brazilian JBers, each one of them has a role/speciality, which means they’re work is to develop that area of JB Brasil, with the help of the other JBers from the League and the NJRs. The roles are: Projects, Events, Communication, Educational Content, Knowlage Management and Local JBs Liasions (two JBers work in this role together). The roles have one year of duration, but three of them, Educational Content, Communication and Knowlage Manage-
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ment, can be extended to two years due to its long-term actions. At local level, we have 10 JBs representing our 10 different chapters (11th one on the way!). Each local JB has its JRep (LJR), most of them work with two JReps being elected separately. Locally, they have the freedom of comming up with the structure that best fits their reality, so some of our chapters have different roles, like JBer in Risk Management, Accounts Conselour etc. The JReps maintain contact with the Local JBs Liaison of the LIGA. Um beijo JB Brasil.
GUIDA DI PARIGI (vietata al turista medio)
JB REWIND 21 Tour Eiffel, Arc de Triomphe, The Shakespeare Company, Louvre... c’est banal! Certo, non si può negare una visita alle tipiche attrazioni della capitale, ma il cisvino vero non è un semplice turista medio. Ecco una breve guida per tutti i gusti: hipster, colti, patriottici, curiosi o un po’ retrò. Que faire: -Immancabile un picnic sul Canal St Martin con baguette, brie e aranciata presa al Supermarché più vicino. Un posto giovanile e dall’atmosfera suggestiva che vi farà immergere nel film di Amelie. -Totem alti quattro metri, maschere tribali, teschi del dia de muertos, talismani e tanto altro sulla cultura dell’America, dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. Il Musée du Quai Branly appassionerà anche i più ostili alla parola museo. -Lo Spazio 104 (Centquatre) di Parigi è un centro culturale ed espositivo di 39000m². Ogni giorno ospita eventi, mostre, concerti, performances, dibattiti e incontri; è un luogo di sperimentazione e di partecipazione dove chiunque, e non solo gli artisti, può dar vita a esibizioni, esposizioni e pratiche collettive di danza, musica, perfino Yoga e Qi Gong! Pour le shopping: -Non capite nulla di francese ma volete comprare qualche libro vintage in una libreria parigina? The Abby Bookshop è il posto giusto: un piccolo negozio di 1x2m, offre letture di ogni genere, dalle fiabe russe ai romanzi impegnati in inglese. Proprietari: un anziano e il suo gatto. -Fin da quando ero piccola e ho cominciato a vedere i primi film americani per adolescenti è sempre stato mio obbiettivo uscire da un negozio piena di borse e poter affermare fiera di aver fatto “shopping sfrenato”. Da Guerrisol i sogni si avverano: 1 euro a capo. Non so come né perché, ma vi assicuro che è il vero paradiso per gli amanti del thrift shop. Où manger: -Spesso i posti più belli sono nascosti. Questo è il caso della Boulangerie du Palais; in un vicoletto nel quartiere popolare di Porte de Clichy, produce ogni tipo di goduria a prezzi stracciati. Vivamente consigliato a chi vuole assaggiare le vere baguette calde e le Viennoises lunghe 1 metro! -Se siete italiani DOC e durante il vostro soggiorno avete una voglia matta di pizza, l’unico posto in cui è accettabile (e il menu non propone quella all’ananas, di già un grande passo avanti), è Bricktop Pizza. -Locale hipster di giorno e discoteca di notte, L’International è un semplicemente un must. Infine, come ultimo sentito consiglio, visitate il parco di Batignolle. Quando abitavo a Parigi io e i miei amici passavamo le giornate là ad andare in canoa nel laghetto, la meilleure façon de passer la journée! di Sofia Camorani
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IN CUCINA CON LUCO G O U L A S C H Piatto tipico del nord Italia, tra poco potrete anche sfornare questa chicca e chiamarla pure “cucina internazionale” (Veneto Stato c****!).
INGREDIENTI (a persona): • 100-150g di carne da spezzatino (o qualunque carne di bovino purché tagliata a cubi di circa 3 cm di lato) • 75g di cipolla • 75ml di vino rosso • 75ml di passata di pomodoro • Olio d’oliva • Sale, pepe e paprika a piacere
HOW? Per iniziare mettete la carne in una pentola dal fondo abbastanza spesso con un po’ d’olio. Appena la carne butta un po’ d’acqua mettete anche la cipolla (che avrete tagliato abbastanza fine) fino a farla imbrunire leggermente. Evitare di cuocere completamente la carne. Dopodiché aggiungete il vino e la passata di pomodoro, aggiustate di sale e spezie e lasciate cucinare per almeno un’ora (ma meglio due) in ebollizione a fuoco basso coprendo con il coperchio rimescolando ogni tanto. Nel caso si asciughi troppo aggiungere dell’acqua o del brodo. Se a termine cottura ritenete sia troppo liquido basta alzare il fuoco al massimo fino al raggiungimento della densità desiderata. Ovviamente l’accompagnamento ideale per questo piatto è, oltre a un buon vino rosso corposo veneto la polenta: se non sapete fare nemmeno quella non siete degni di mangiare questo piatto. #FreeVeneto
Novembre 2017
JB REWIND 23
I NUOVI MOSTRI SPECIE: Mila Tutùbante GENERE: Ballerini trans in crisi d’identità FAMIGLIA: Tutù-provvisti* *collochiamo in questa stessa famiglia anche un mostro minore, uno spaventoso esemplare di Annachiara con improbabili ambizioni nel mondo della danza classica CARATTERISTICHE: Il mostro in questione è caratterizzato da pelo fulvo nero-bruno, abbondante negli arti inferiori. Questi ultimi sono indissolubilmente ricoperti da calze. Meglio se improponibili. Si definisce un “succo” provvisto di muscoli di titanio, che possiamo definire il suo punto di forza. Mostro particolarmente sensibile al freddo padano, il suo habitat consiste in smog, clacson e piogge alcoliche. È stato recentemente riconosciuto in stato di pericolosa ebrezza presso Lisbona e Padova; in caso di avvistamento attenti al suo canto e se è provvisto di mezzo a ruote addossatevi al muro come gechi. RISCHIO: ●●● STRATEGIE DI DIFESA: Il Tutùbante è particolarmente disturbato dal fatto che nel mondo femminile esistono anche i cessi, e non perché le ragazze cagano petali di rosa SPECIE: YokozuMati GENERE: piccole-persone-ricce-euforiche-perché-si-sentono-estremamente-grandi FAMIGLIA: Il magico mondo di Einstein CARATTERISTICHE: Mostriciattolo nato in un laboratorio fisico sperimentale, lo YokozuMati è il risultato della combinazione tra un esile essere dai capelli cotonati ed un lottatore di sumo proveniente da Tiger. Sarebbe stato un mostro altamente pericoloso, ma è stata trascurata la componente malvagia della sua psiche perciò si limita ad essere solo inquietante. Ha la spiccata tendenza a saltellare squittendo in continuazione, e attacca raramente. RISCHIO: ● STRATEGIE DI DIFESA: Pronunciare con sguardo assorto (facendo finta di sembrare intelligenti): “E se il vettore di relatività gravitazionale fosse proporzionale al sistema fisico…?”. Non abbiamo idea di cosa voglia dire, poco ma sicuro questo mostro ne sarà fomentato e vi lascerà circa due ore per scappare.
SPECIE: Negroni Lucato GENERE: Da-Padova-Con-Furore* *questo genere di nuovi mostri è uno tra i più vasti, e comprende numerosissime specie (tutte astemie ovviamente) FAMIGLIA: Anonimi Bevitori CARATTERISTICHE: Della stessa famiglia dell’(Asia), il Negroni Lucato è il risultato di un Negroni Sbagliato in combo con il clima salubre del padovano, suo habitat da quasi vent’anni. Aspetto terrorizzante ma innocuo, spiccato attributo del Lucato è la barba ispida in perfetto stile King Kong. E del famoso gorilla conserva anche la stazza imponente, insieme al Tutùbante è un mostro con una discreta percentuale di dubbi sulla propria sessualità. Quando il nostro fotoreporter l’ha sorpreso, ci è sembrato spaventosamente simile all’artista Frida Kahlo, ma continuiamo a sperare che sia solo una nostra impressione nata dallo shock. RISCHIO: ●● STRATEGIE DI DIFESA: Scappa in mezzo ai tavolini degli Aperol Spritz, si distrarrà!
24 SPECIE: (Asia) GENERE: Emigranti Gradesi Onlus FAMIGLIA: Anonimi Bevitori CARATTERISTICHE: Sguardo penetrante color cognac, se ti rendi conto che ti sta effettivamente guardando e non è in trance scappa. Lontano. Senza alcol, se no ti segue. Questo rarissimo mostro proviene da un habitat paludoso, ai limiti del mondo conosciuto e provvisto di un’età media over 70. Ultimamente la sua nuova residenza è stato identificato con la città di Padova, ecosistema ideale per la proliferazione di mostri. La sua dieta consiste in carne, alcolici e dolci tarocchi di sottomarche. È stato da poco attivato un codice di emergenza a causa della convivenza di (Asia) col Mila Tutùbante, vi raccomandiamo la massima cautela. RISCHIO: ●●● STRATEGIE DI DIFESA: In questo caso la soluzione ai vostri problemi è un po’ più ingombrante e alquanto viva. Ebbene sì, sappiamo che trasportare Daddy Yankee in valigia possa comportare qualche scomodità, ma vi assicuriamo che il reggaeton è la vostra salvezza più sicura
SPECIE: (Chiara) GENERE: Gli scout sono meglio del Cisv* *comprendiamo la gravità di questo genere, non ha caso il mostro analizzato ha una pericolosità preoccupante FAMIGLIA: Fruitori Di Antipsicotici Sperimentali CARATTERISTICHE: E’ un mostro particolarmente infimo, recentemente è stato coinvolto in uno scandalo complottista guidato dal Pornostar, uno scout che inspiegabilmente è arrivato al grado di NJR. Ha la pericolosa propensione a distrarre le sue vittime con sproloqui, e riesce a immobilizzare gli sguardi dei poveretti con strategie che non siamo ancora riusciti a decodificare. Ha una discreta abilità in Travestimento E Disillusione, come potete notare voi stessi dalla sobrietà del suo trucco e parrucco in foto. Vi mettiamo caldamente in guardia dal (Chiara), se lo intravedete fate come gli struzzi e sperate che non vi noti. RISCHIO: ●●●●● STRATEGIE DI DIFESA: Ehm, no.
Novembre 2017
JB REWIND 25
Lista Manzi - JB Torino second Edition Ai nuovi arrivati ancora ignari degli esemplari di manzi JB di cui disponiamo (per un primo assaggio, vedi lista manzi 1st Edition), ai veterani che credono ancora nelle risorse del Junior Branch Italia, a tutte le donzelle ed i fanciulli in cerca dell’anima gemella, abbiamo ciò che fa per voi! La sezione di Torino, seppur piccola, vanta due tra i manzi più manzi di tutto il JB, desiderati da tutto il Paese, venerati dalle ragazze del nord, del sud, persino del Molise.
Martino Zibetti La famiglia Zibetti non si risparmia neanche quest’anno! Dopo la partenza per l’Olanda della sorella Nina, è rimasto solo il giovane Zibetti a far palpitare i cuori del Junior Branch italiano. Chi dice che biondo bello ed atletico sia solo fantasia? Vi assicuriamo che questo torinese dagli occhi azzurri è più che reale. Sexaggine hollywoodiana e sguardo da intellettuale, Martino è il risultato di una fusione mistica tra il David di Michelangelo e Orlando Bloom. Insomma, carino e bravo ragazzo, Tino è il classico che piace a tutte e con tripudio delle sue spasimanti vi comunichiamo, care ragazze, che è single e pure etero! #kenesiste #tinovsedo
Edoardo Pollino Bellezza sfuggente e ascendente dell’uomo macho, Edoardo Pollino ha quell’aria da musicista scanzonato che attira anche gli sguardi dei vecchi che fissano i cantieri. Il successo di Pollino, classe 2001, si teme farà presto nascere in Italia una rivalità mediatica con l’altra stella piemontese emergente: il sopracitato Martino Zibetti. Giovane recluta del JB Torino, da poco eletto ufficialmente LJR, Edo le ha tutte: occhi mozzafiato, riccioli da far invidia a Jimi Hendrix, aria gentile, spirito romantico ed (purtroppo) anche la fidanzata #riccioliribelliyeah #nuovomanzo
Da non perdere nel prossimo numero Lista manzi GOLDEN EDITION (best edizione ever, non volete perdervela fidatevi!)
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OROSCOPO KARMICO L’ORACOLO DI GATTEO Per il secondo numero del Rewind la nostra Redazione ha rinnovato il contratto con l’Oracolo di Gatteo, e in memoria di quei dolci ricordi firmati Stella Maris abbiamo deciso di affidarci alle sue premonizioni per tutti i 12 segni zodiacali! Lo sfondo è alquanto alcolico, ci scusiamo ma è stato inevitabile ignorare la nostra amata fonte oroscopica. Buon lettura, carissimi JB! ARIETE Il lavoro potrebbe essere un problema nei prossimi tempi, per questo per gli Arieti abbiamo un’offerta esclusiva come import-export di autoradio! È un lavoro semplice e redditizio, basta prelevarle dalle automobili in sosta e rivenderle di nascosto insieme ai marocchini delle bici rubate. Inoltre cari arieti, forse per quella questione delle autoradio, novembre sarà per voi motivo di litigi col vicinato. Sia quello di sopra, sia quello di sotto. Se state in una villetta è uguale, litigherete coi ghiri in soffitta e con le talpe in cantina. Cosa dice il nostro Oroscopo a riguardo? Potreste trovare una valida risoluzione nel corso di polka al circolo dei ferrovieri.
GEMELLI Sgamati e affascinanti, i gemelli sono nati per brillare, almeno così credono. Ma come ci riferisce il telegramma N°81/Z7, i Gemelli avranno un autunno ricco di nutrie, astinenza e Samsung Galaxy. Ci rifiutiamo di dare spiegazioni ovvie sulle nutrie, e la Apple ha rifiutato di pagarci la pubblicità per cui abbiamo preferito sponsorizzare Lee Byung-chul. E l’astinenza? Controlla la lista. Hai avuto ben 20 bovini Novembre 2017
TORO Sei la quintessenza del trauma famigliare. Appena tolte le rotelle alla bicicletta, mentre tua madre ti faceva i video ricordo tuo padre ha aspettato che ti schiantassi contro un palo per mandare il video a Paperissima (cosa che poi ha fatto). Per lenire le tue ferite questo autunno ti riserva un carico di ostriche, che sono afrodisiache quindi in un modo o nell’altro potrebbero essere una valida cura. L’alternativa rimane sempre e solo quella: il negozietto di bangladini con la sua quantità inesplorata di superalcolici tarocchi sottocosto. Peccato che Amazon Prime non recapiti anche un fegato nuovo.
JB REWIND 27 nella tua vita (chiamarli manzi ci sembra eccessivo pardon). Ma ora ti sei deciso per solitudine, monastero e niente intrallazzi, solo the verde e curcuma. Hahaha. HAHAHA. Post Scriptum - Non ti preoccupare, l’alcol continuerà a rimanere il denominatore comune della tua vita. LEONE Avevate bisogno di affetto e volevate comprarvi un animale da compagnia? Bene, ma quando vi hanno suggerito un pony, i vostri amici intendevano un piccolo cavallo da passeggio, non quel povero disgraziato che avete rapito dal motorino della Pony Express. Dopo i sei anni in carcere hai optato per un animale da compagnia meno problematico. Così hai comprato un allevamento di lombrichi. Duemila capi. Pascolavano nella loro bella cassetta di terra. Ma sono morti tutti quando hai voluto marchiarli. Lo Stella Maris ti consiglia caldamente di prediligere qualcosa di più stimolante e longevo come le presine da cucina o i magneti. BILANCIA In amore riceverete tante telefonate affettuose, soprattutto da Telecom, Eni luce e gas, Enel energia, Fastweb, Sky ed infine anche quella dei surgelati a domicilio, che fa tanto calore nel cuore. Scegliete un operatore a caso e la fortuna vi sorriderà. Per il lavoro, potete approfittare del contatto telefonico appena conosciuto per chiedere se serve un altro operatore call center, così potrete provare l’ebrezza di essere mandati affanculo 12 volte all’ora, secondo la tabella ministeriale programmata. La chiave risolutrice del vostro dilemma, by l’Oracolo di Gatteo è … A mali estremi, bevi e rimedi. (la nostra Redazione consiglia il ginger tonic)
CANCRO Carissimo, ti abbiamo ritenuto un caso sufficientemente clinico per la nostra novità profetica: il calendario astrale! 31 ottobre: locuste. Locuste ovunque. E per chi tra di voi non lo sapesse, con locuste si intende cavallette. Cosa volere di più? 11 novembre: R-7 (vi lasciamo libera interpretazione) 20 novembre: le tue serate in solitudine a vedere Grey’s Anatomy saranno sostituite da te che guardi all’infinito il video del Ballo del Cannolo. In compagnia di Bianca Esposto. E no, non stiamo scherzando. Di fondamentale importanza, cari Cancro, al raduno di novembre vestitevi da fenicottero. Oppure vi verranno le sopracciglia come la Tatangelo. VERGINE Questo mese tu e i Leone vi butterete entrambi sugli animali domestici, in un disperato tentativo di preservare la biodiversità della fauna che non è ancora stata annientata. E questo non solo per il vostro spirito alla Greenpeace, ma anche perché la vostra vita sessuale è talmente scarsa che state partecipando ai campionati mondiali di astinenza. Nelle semifinali incontrerete il Papa. Lati positivi: L’AIDS? Con la vita sessuale che fai, al massimo ti becchi gli orecchioni. I nostri consigli, con la collaborazione di Johnny Sins: - HD è meglio - guarda l’anteprima del video - Granny non è una verdura Per foto hot nei momenti di difficoltà chiedete di Alvin (per tutela del diritto alla privacy non possiamo disvelare ulteriori informazioni)
28 SCORPIONE Ed eccoci al segno di terra per eccellenza. Ci si abbina bene un buon Chianti o al limite un Amarone se vi avanzano due soldini dalla lotteria. In alternativa rimane sempre valido il Tavernello, che a Gatteo costa addirittura 10 centesimi in meno! Le vostre gioie questo mese saranno alla stregua del modello veneto, il che vi garantisce un bonus speciale di sangria alla festa del sabato sera, in quanto siete i pilastri dell’Industria Italiana Alcool S.r.l. Numeri fortunati: 729 e 1438. E cosa ci dovreste fare se il lotto ne ha solo 90? La fortuna non risiede solamente nei giochi d’azzardo, ma pure ai numeri civici di via Prenestina. Andate a bussare e la fortuna vi aprirà!
SAGGITARIO Come dice il nostro amato Bukowski: Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa. Fatto sta che vi si addice perfettamente carissimi, e sostanzialmente sarete sbronzi marci tutto l’autunno. Avete scelto dove abitare in base al numero di lampioni, che usate più per sostegno che per illuminazione. Ma non dubitate del nostro appoggio! Comprendiamo perfettamente le vostre ragioni salutiste. La carne è piena di steroidi; la frutta è insipida; il pesce è contaminato. Fortuna che la tequila rimane sempre tequila.
(questo inserto ha fini promozionali e commerciali nel rispetto delle vigenti R-7)
NUOVA LINEA DI MUTANDE UOMO/DONNA A TEMA RADUNO!
CISVINISSIMI italian lingerie Concept: Filippo Greenslade
Produzione e design: Annabea Basset, Emma Calabrese Il prodotto è in vendita solo su richiesta, se siete interessati scrivete a thejbjournal@gmail.com
Novembre 2017
JB REWIND 29 CAPRICORNO Il motto del mese predetto dal nostro Oracolo solo per voi è: “Siate come i pinguini, sobri ed eleganti”. Stando al paragone, abbiamo dovuto constatare che il 90% dei JB italiani sono più simili a trichechi in fatto di moda – specialmente ai raduni. Tuttavia non è il vostro caso! D’ora in avanti le passerelle non aspettano che voi! Rettifica del nostro esclusivo fashion designer: carissimi capricorni, lasciate stare i consigli di Chanel o quelli di altri insulsi stilisti. La verità è che i trends si limitano a due: la moda secondo Mila Crescenzi e il resto. Il resto è una forma di bruttezza talmente intollerabile da doverla cambiare ogni sei mesi. D’altro canto la Mila’s moda è così figosa da trascende lo stesso concetto di looking good, il che ha dell’incredibile. Raccomandiamo in particolare i calzettoni a fantasie improponibili e quella fottuta maglietta coi gelati che non si sa come compare sempre e comunque. PESCI Siate buoni con voi stessi, non continuate a torturarvi. Innamorarsi in maniera morbosa non è un problema. Capita a moltissima gente in continuazione tutti i giorni. E non è per indiscrezione se ci interroghiamo tanto sulla vostra passione, saremmo solo curiosi di sapere come potevate pensare seriamente di avere un figlio da uno sportello del Bancomat… Ma come sempre l’oracolo di Gatteo ha pronta per voi la soluzione! Se il problema è il figlio, potete sempre optare per adottare uno dei quarantacinque figli del signor Andrea, dato che ne salta fuori uno ogni stagione. Se invece il problema è trovare nel Bancomat l’unico valido esemplare maschile della tua vita, non disperare e va’ pure alla Lista Manzi second edition.
ACQUARIO Negli ultimi nove mesi la cosa più elettrizzante con cui siete venuti a contatto è il phon e le formule di fisica sui vostri manuali scolastici. Ma per gli acquari JB è previsto un magico incontro che darà la svolta alla vostra vita! Il 31 ottobre avrai una lunga notte di passione con l’uomo della tua vita, un biondo affascinante alla stregua di Marlon Brando. Se sei un uomo, questo coinciderebbe con lo scoprire di essere poco etero. Niente di inaspettato invece se sei Simo o Pissi, o meglio se sei Simo e Pissi – il nuovo esclusivo esemplare di Sissi per inciso. Se ciò non si verificasse, non desistere e depilati prima di una data casuale come il 10 novembre.
Numero °2
La Redazione Simone Salmaso Matteo Brugnolo Nicolò Quartarella Emma Calabrese Silvia Cherubin Matilde Converio Agnese Ragazzini Sofia Camorani Greta Murgia
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