Muhammad Yunus premio Nobel per la Pace 2006 Nobel Lecture, Oslo, 10 Dicembre 2006 Maestà, Altezze Reali, Membri Onorari del Comitato Norvegese per il Nobel, Eccellenze, Signore e Signori, La Banca Grameen e il sottoscritto sono profondamente onorati di ricevere il più prestigioso dei premi. Siamo eccitatissimi e sopraffatti dall’emozione di ricevere questo onore. Da quando il premio Nobel per la pace ci è stato annunciato ho ricevuto una infinità di messaggi da tutto il mondo, ma ciò che mi commuove maggiormente sono le telefonate che ricevo quasi ogni giorno dai mutuatari della Banca Grameen nei remoti villaggi del Bangladesh, i quali mi ripetono quanto siano orgogliosi di avere ricevuto questo riconoscimento. Nove rappresentanti eletti dei 7 milioni di debitori-proprietari della Grameen Bank mi hanno accompagnato lungo la via per Oslo per ricevere il premio. Ringrazio a loro nome il Comitato Norvegese per il Nobel per avere assegnato alla Banca Grameen il premio Nobel per la pace. Dando loro il premio più prestigioso al mondo gli fate un incomparabile onore. Grazie al vostro premio, le nove orgogliose donne dei villaggi del Bangladesh presenziano oggi la cerimonia come vincitrici del Nobel e stanno dando un significato completamente nuovo al premio Nobel per la pace. Tutti coloro che hanno preso denaro in prestito dalla Banca Grameen stanno celebrando questo giorno come il più importante della loro vita. Si sono raccolti tutti intorno alla più vicina televisione dei loro villaggi per guardare lo svolgimento della cerimonia. Quest’anno il premio dà enorme onore e dignità alle centinaia di milioni di donne che in tutto il mondo combattono ogni giorno per la sopravvivenza e per dare speranza di una vita migliore ai loro figli. Questo è un momento storico per loro.
La povertà è una minaccia per la pace Signore e Signori: Assegnandoci questo premio il Comitato Norvegese per il Nobel ha dato un importante fondamento all’idea che la pace sia fortemente legata al tema della povertà. La povertà è una minaccia per la pace. La distribuzione del reddito mondiale dice molto. Il 94% del reddito mondiale va al 40% della popolazione, mentre il restante 60% della popolazione vive con il 6% del reddito mondiale. La metà della popolazione mondiale sopravvive con 2 dollari al giorno. Oltre un miliardo di persone sopravvive invece con meno di 1 dollaro al giorno. Questa non è la ricetta giusta per la pace. Il nuovo millennio è iniziato con un grande sogno globale. I leader mondiali si sono riuniti nel 2000 al tavolo dell’ONU e si sono preposti, fra gli altri, lo storico obiettivo di dimezzare la povertà entro il 2015. Mai nella storia umana il mondo intero, ad una sola voce, si è posto un obiettivo così ambizioso che indicasse scadenze e quantità. Ma poi venne l’11 settembre e la guerra in Iraq e improvvisamente il mondo fu distolto dal raggiungimento di questo sogno, l’attenzione dei leader mondiali si rivolse dalla guerra dalla povertà alla guerra al terrorismo. Finora i soli US hanno speso più di 530 miliardi di dollari per la guerra in Iraq. 1