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VENTE, MISS PROMOZIONE

PRIMO PIANO di Francesco Velluzzi

TERZA PROMOZIONE CONQUISTATA DALLA LETTONE LIGA VENTE IN 4 STAGIONI. IN ORDINE: COSTA MASNAGA, FAENZA E DA POCHISSIMO CREMA. SOLIDA, ESPERTA E AFFIDABILE, CONOSCIAMOLA MEGLIO IN ATTESA DI VEDERLA FINALMENTE IN A1

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Miss promozione è lei: Liga Vente. Ma non per il fisico statuario e il viso pulito, piuttosto perché chi prende Liga in A2 sale immediatamente in A1. Il succo è questo: Costa Masnaga, Faenza e da pochissimo Crema. Perché nel trionfo, annunciato, della Parking Graf, non c’è solo il talento smisurato di Rae D’Alie, la strategia eccellente di un tecnico come Mirco Diamanti, mago delle difese, ma illuminato anche nei giochi d’attacco ricchi di ritmo, il lavoro dietro la scrivania di Marco Mezzadra, e, tornando al campo, la concretezza della tiratrice Francesca Melchiori, la stazza di Alice Nori e Carolina Pappalardo, o il lavoro in spogliatoio delle storiche Paola Caccialanza e Martina Capoferri, ma c’è l’intelligenza cestistica, l’altezza, la precisione della straniera: Liga Vente. Se le dai la palla sa cosa farne, se sbagli un tiro sai che lei ti recupererà a rimbalzo il pallone, se sbagliano le avversarie la conclusione quel pallone che spunta dal ferro sarà suo.

Lettone Liga è nata e abita (nei mesi di vacanza) in Valmiera, in Lettonia. Un paese che ama e in cui vive sua mamma che per lei è tutto. “Mi ha sempre aiutata e sostenuta, siamo legatissime e non vedo l’ora di riabbracciarla. Per due mesi starò con lei a casa. Le dico solo grazie”, racconta Liga dopo il trionfo della promozione raggiunta a Udine e culminata in più di un’ora di balletti sul parquet del Benedetti e qualche birra per il brindisi... anche se Liga in quei balletti era l’unica che indossava solo il completo da gioco e non la maglietta celebrativa, e stava sempre un passo indietro. È una donna di grande intelligenza, ma con un’anima un po’ triste. Ha combattuto, studiato e lavorato da quando era una bimba che ha sopportato sicuramente un’infanzia non facile. Col padre non ha rapporti: “Non lo sento anche se vive pure lui in Valmiera”. La vita se l’è costruita con la mamma che poi ha avuto un altro compagno e un’altra figlia. Liga è cresciuta pensando di fare la nuotatrice. “A scuola si faceva nuoto, per sei anni sono stata in piscina. Mi è piaciuto, poi è arrivato il basket. Per un anno e mezzo facevo sia nuoto che basket, poi ho scelto il basket... A 14 anni ero già alta 1,90”. Vente ha capito che quella era la strada e, siccome, anche negli studi se la cavava più che egregiamente, come nella pallacanestro, ecco la scelta fondamentale. A 19 anni è andata negli Stati Uniti. “Ho vinto le borse di studio, ho fatto quattro anni al College. Mi sono laureata in International Business Management. Sono stata tra Kansas e Florida. Bellissima esperienza. Soprattutto importante per il futuro”.

LIGA VENTE LETTONE CLASSE 1991, CENTRO DI 191 CM, È ORMAI UNA VETERANA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI A2.

EUROPA E ITALIA A quel punto è arrivata l’Europa. Liga aveva 23 anni, negli Stati Uniti aveva dato. Scattava una nuova fase della sua vita. “Perché ero andata fuori di casa comunque presto e ormai mi ero abituata a girare. La prima Europa è stata in Francia, vicino a Lione. Sono stata un anno a giocare lì. Ma l’anno successivo ecco l’Italia, il paese dove poi mi sono praticamente stabilita per giocare a basket. Andai a Castellammare di Stabia e ancora quell’esperienza è nel mio cuore. Località splendide, paesaggi e visioni da cartolina e da sogno, un rapporto stupendo. Castellammare farà sempre parte della mia vita. Sono stata benissimo. Poi è venuta una stagione al Sanga, la squadra di Milano. Una vita ovviamente diversa, rispetto a quella della Campania paesaggistica e turistica. La grande città. Milano. Anche al Sanga ho fatto una stagione, prima di salutare l’Italia. Ma soltanto per un anno. Ho scelto la Germania, Hannover. Prima di tornare alla “base””. La “sua” Italia. Altri quattro club e in tre ha centrato la promozione. Impresa, tra le straniere, riuscita soltanto a lei. Tante storie diverse dalle quali la silenziosa, ma molto riflessiva, Liga, ha imparato di tutto e di più. “Sono stata promossa con Costa, Faenza e ora Crema. In mezzo c’è stata una parentesi, bella, a Udine, dove ho vissuto la stagione della pandemia. E dove ho appena conquistato nuovamente la A1 ma con la maglia (numero 22) di Crema”.

RUOLO E SUCCESSI Liga è sempre stata determinante e fondamentale. Perché un pivot così in A2 è difficilmente marcabile. Non solo per i 191 centimetri, ma proprio per l’intelligenza cestistica. Riesce sempre a posizionarsi nella situazione migliore per andare a catturare il rimbalzo e, se viene servita, nei pressi dell’area o dentro l’area sono dolori per tutti. Perchè adora l’uno contro uno sotto canestro. “Devo avere l’avversaria che mi spinge da dietro, il contatto mi esalta per avere un gioco d’attacco più facile. Sui rimbalzi in attacco credo sia una questione di istinto naturale. Non so come ho imparato, ma mi viene quasi spontaneo andare a cercare di recuperare un pallone per impostare una nuova soluzione offensiva. Credo serva soprattutto alla squadra che, in questo modo, ha più opportunità, più occasioni per andare a cercare e trovare il canestro. In una squadra come Crema poi, giocare con Rae è stato importante. Lei è carica di energia, motivava tutte le compagne se le vede giù di tono. Ha grande tecnica e forza. Abbiamo condiviso l’appartamento in questa meravigliosa stagione e quindi avevamo modo di confrontarci maggiormente anche sui giochi d’attacco....”. Liga è brava ad andare a cercare il pick and roll e con D’Alie diventa una sinfonia stupenda. Il resto lo ha fatto il lavoro di Diamanti. Ma c’è un problema: nè Costa Masnaga, nè Faenza hanno tenuto in A1 Vente dopo la promozione ottenuta. Se Costa aveva da subito altre idee e parliamo di quattro anni fa, la scelta di Faenza è stata discutibile. Perché Liga sarebbe rimasta molto volentieri. Era stata fondamentale per quel successo meraviglioso. “Uno mi voleva, un altro no”.... E Simona Ballardini che oggi è tornata per acclamazione alla guida tecnica del club della sua città? “Chissà”. Dietro questa decisione tanti misteri. “Non è che ci sia rimasta male, ma mi erano state dette altre cose. Comunque, è andata così”.

SONO 3 LE PROMOZIONI IN A1 CONQUISTATE DA LIGA SUL CAMPO, MA FINO AD ORA NON HA POI MAI CALCATO I PARQUET DI A1.

CREMA E Liga si è presa la sua bella rivincita, nuovamente in Lombardia. Dove, ora, con le quattro straniere della prossima stagione, bisognerebbe confermarla subito. Con un nuovo programma da definire perché Diamanti, voluto dal nuovo corso di Ragusa, andrà via. “Il successo è arrivato perché siamo un gruppo tranquillo. Nessuna giocatrice ha mai pensato di essere meglio di un’altra, tutte hanno badato a dare il proprio contributo. E così è stato dall’inizio alla fine. In questa maniera si costruisce una promozione. Il gruppo è sempre stato unito, alla ricerca dell’obiettivo finale”.

VITA La pivot lettone ha, poi, messo tanto del suo. Con la professionalità, la testa, l’impegno. Che mai mancherà in tutte le esperienze che farà nella sua vita. Quella cestistica è nelle mani dell’agente Florio col quale programmerà il futuro. Che spera a Crema: “Ma non abbiamo ancora parlato bene”. Con cinque “straniere”, considerando D’Alie, Crema sarebbe a posto, tenendo Melchiori e Nori e magari prendendo un secondo play italiano. Liga è stata ed è un esempio per come vive: “Tengo molto a me e alla cura del mio corpo. Da quando ho scelto una nutrizionista anche la mia alimentazione è molto curata nel periodo del campionato. Per questo motivo io e Rae non potevamo mai cucinare l’una per l’altra. Io facevo le mie cose. Sempre la pasta a pranzo, ma integrale, di kamut o di farro. E poi tanta carne bianca. Questa alimentazione mi fa stare bene e mi fa rendere al meglio. Ho una mia dieta che seguo e mi dà giovamento. Anche se un debole e l’ho: i pasticcini. Adoro alcuni dolci e non mettetemi mai in mano un vassoio di pasticcini di qualità. Li amo fortemente. Sono la mia vera soddisfazione. Ma so come controllarmi. Difficilmente sgarro”. Lo farà adesso che si potrà godere le meritate vacanze. “Sì, prima di riabbracciare mia mamma a casa, mi concedo una bella vacanza al mare italiano. In Sicilia con una mia amica storica con la quale avrò la possibilità di staccare, anche il telefono, e godermi le vostre splendide spiagge. Ormai sono da anni in Italia e il vostro mare è fantastico”. Una vacanza da single.... “Sì, non sono fidanzata, ma non mi pesa, sto bene da sola. È un’abitudine, perché sono da anni fuori di casa e ho cambiato tante città. Sono una che riesce stare in pace con se stessa e bene. Riesco benissimo a gestire la mia vita con tanti interessi. Cosa deve avere un uomo per attrarmi? Sicuramente tanta intelligenza, è la base”.

CON LA MAGLIA DI CREMA HA CHIUSO LA STAGIONE CON 12,7PT, 7,8 RIMBALZI E 15,7 DI VALUTAZIONE MEDIA.

Liga è silenziosa, timida e si apre molto poco, ma quando parla dà sentenze e fa capire molto bene i suoi pensieri e le sue idee. Come sulla guerra tra Russia e Ucraina, che non sfiora la sua Lettonia, ma ormai va avanti da quasi quattro mesi: “La guerra è una brutta cosa. Abitiamo in un mondo abbastanza moderno e ancora dobbiamo fare la guerra per difendere i nostri paesi. Non è una cosa normale. Mi dispiace molto per la gente Ucraina. E non è facile per loro vivere nella paura senza sapere cosa succederà il giorno successivo. Non è davvero una situazione normale. Spero che presto si trovi una soluzione per permettere alle persone di tornare ad una vita normale, come è giusto che sia. I conflitti si possono risolvere in altro modo, senza alcuna necessità di andare in guerra. Proprio non riesco a capire una situazione del genere”.

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