Piacere, Piacenza
Edizione 2009
di Camillo Procaccini e di Ludovico Carracci, di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone e di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Da Piazza Duomo, imboccando via Chiapponi si raggiunge via Scalabrini, quindi la chiesa di Sant'Antonino (orari
di apertura feriali 8,30-12,00/16,00-19,00
Da Piazza dei Cavalli possiamo iniziare un percorso che consente di visitare i più significativi edifici sacri della città. Proprio sulla piazza, si affaccia la chiesa
di San Francesco (orari di apertura 8,00-12,00/14,30-18,30). La chiesa, costruita tra il 1278 e il 1363 per volontà del ghibellino Ubertino Landi, è in stile gotico lombardo con facciata in cotto; qui, nel 1848, fu proclamata l'annessione di Piacenza al regno di Piemonte. Da Piazza Cavalli, attraverso via XX Settembre si raggiunge Piazza Duomo, l'altro polo della vita cittadina. Il Duomo (orari di apertura 7,30-12,00/16,0019,00) tra i maggiori esempi della sensibilità artistica romanica, è uno dei monumenti religiosi più insigni del Nord Italia; e la sua costruzione viene iniziata nel 1122 e ultimata nel 1233. Il complesso architettonico si presenta con una grandiosità dai tratti semplici e maestosi, improntata ad una austera ed equilibrata eleganza artistica. Al centro della facciata, si apre un luminoso ed ampio rosone, dal diametro di ben 6,85 metri. Il bellissimo campanile quadrato in cotto svetta sul lato sinistro, a 67 metri dal suolo; sulla punta della guglia conica, nel 1341 il capomastro piacentino Pietro Vago installò un angelo girevole di rame dorato. Da segnalare i molti, pregevoli affreschi, dal XIV al XVI secolo,
festivi 8,30-12,00/20,00-21,30) tra le più singolari, per la sua complessità iconografica. Antica basilica paleocristiana,fu eretta fra il 350 e il 375 da San Vittore, primo vescovo di Piacenza. Da Piazza Duomo, percorrendo via Legnano, si raggiunge la basilica di San Savino (orari di apertura 9,00-12,00/16,30-18,30; sabato 9,00-10,00/16,30-18,00; domenica 9,00-11,00/16,3018,00), tra le più
belle architetture del Romanico lombardo. L'attuale prospetto e il portico d'ingresso risalgono ai secoli XVII-XVIII. Dell’originale apparato decorativo sono rimasti, oltre le sculture dei capitelli (XI-XII sec.) preziosi mosaici policromi nel presbiterio, nell’abside e nella cripta. Pittura e architettura rinascimentali si fondono con esiti straordinari nel santuario di Santa Maria di Campagna (orari di apertura 9,0012,00/15,30-18,00 domenica 9,1512,00/15,30-18,00)
che domina il piazzale detto "delle Crociate", perché qui, nel 1095, papa Urbano II bandì la prima crociata. Capolavoro della piena maturità dell'architetto piacentino Alessio Tramello, fu costruita tra il 1522
e il 1528 per poter più degnamente conservare e offrire al culto dei fedeli l'immagine lignea policroma, a grandezza naturale, di una miracolosa "Madonna della Campagnola", precedentemente custodita in una modesta cappelletta. Di eccezionale qualità è il ciclo di affreschi del Pordenone che ha lasciato qui alcune delle sue opere più significative (1529-31), dislocate sulla cupola e nelle prime due cappelle di sinistra e recuperate pienamente in anni recenti dopo una lunga campagna di restauro promossa dal Comune. Percorrendo via Campagna, si incontra un altro imponente tempio rinascimentale: San Sepolcro (orari di apertura 7,30-12,30/15,30-18,30) il cui progetto è opera di Alessio Tramello. Costeggiando le antiche mura cinquecentesche sino a Porta Borghetto si raggiunge la chiesa di San Sisto (orari di apertura feriali 7,00-10,00/16,30-18,30 sabato 7,0010,00/15,00-18,00 domenica 7,0012,00/15,00-17,30).
L'insigne tempio rinascimentale ha origini antiche, risalenti all'imperatrice Angilberga (moglie di Lodovico il Pio), che la fondò nell'874, insieme ad un annesso convento di benedettine, del quale divenne badessa nell'882. L'attuale chiesa venne edificata nel 1499-1511 ed è opera di Alessio Tramello. La facciata è preceduta da un ampio cortile porticato. Sul fondo sopra l'altare maggiore è posta la copia del capolavoro di Raffaello "Madonna Sistina", eseguita espressamente per la chiesa piacentina; l'originale fu venduto dai benedettini nel 1754 per diecimila zecchini ad Augusto III re di Polonia ed Elettore di Sassonia e oggi rappresenta il pezzo più pregiato del museo di Dresda. Notevole il coro ligneo intarsiato con prospettive architettoniche e nature morte (1514-1528).
Oltre al Palazzo Gotico, un altro edificio rappresenta un importante punto di riferimento per le vicende storiche e culturali cittadine: Palazzo Farnese, oggi sede dei musei civici, cuore della cultura piacentina.
Di epoca rinascimentale, ma costruito su ciò che resta di un grande fortilizio del 1373, Palazzo Farnese, vede iniziare la sua storia a metà del Cinquecento, quando il figlio di Pier Luigi Farnese, Ottavio e la moglie Margherita diedero il via alla costruzione del palazzo-reggia, progettato dal Vignola nel 1559. Altre costruzioni di grande valore
storico e artistico si affacciano su Piazza Cavalli: alla sinistra del Gotico, Palazzo dei Mercanti, così definito perchè voluto nel 1676 dal Collegio dei Mercanti, oggi sede del Comune; sul lato opposto si trova l’armoniosa ed elegante facciata del Palazzo del Governatore interrotta dall’ingresso di una galleria. L’edificio costruito fra il 1787 e il 1790 su progetto dell’architetto Lotario Tomba, ospita attualmente la Camera di Commercio. Il quattrocentesco Palazzo Landi (via del Consiglio), oggi sede del Tribunale, fu residenza farnesiana e ospitò l’imperatore Carlo V. Insi-
suggestivi giardini e cortili, che si possono scoprire camminando per il centro storico. Su via Roma si affacciano Palazzo Costa, attribuibile a Ferdinando Bibiena, Palazzo Maruffi (di fine ‘600) e il vasto Palazzo Anguissola da Grazzano, progettato da Cosimo Morelli. In via Verdi si incontra la mole del seicentesco Palazzo Malvicini Fontana da Nibbiano, in via S. Siro Palazzo Scotti da Sarmato, dove, nelle stanze riccamente decorate con affreschi e stucchi, risiedettero Napoleone e Papa Pio VII. gne esempio di architettura signorile, presenta uno splendido portale in marmo adorno di statue di guerrieri , putti con strumenti musicali, motivi vegetali, una scena di lotta e allegorie. Tra le numerose dimore rinascimentali si possono citare Palazzo Barattieri di S.Pietro in Cerro (via Taverna,70), risalente alla fine del XV secolo e Palazzo Scotti da Fombio (via Taverna 37), ora sede del Collegio Morigi. Edificato nella prima metà del XV secolo, si sviluppa attorno a un chiostro centrale e presenta una facciata in cotto con fregi, un portale classicheggiante in marmo di Candoglia (1497) e figure angolari reggistemma. Il Palazzo del Collegio dei Gesuiti (via Carducci) fu completato verso il 1593 e ospita la Biblioteca Comunale Passerini Landi, funzionante dal 1774, che accoglie tra tante preziose opere il più antico codice datato (1336) della Divina Commedia e il Salterio dell’imperatrice Angilberga (827), raccolta di salmi su pergamena purpurea. Tanti sono gli edifici artisticamente interessanti, spesso arricchiti da
Prestigioso il cancello in ferro battuto e l’armonioso colonnato cortilizio. Non lontano sorge il fastoso Palazzo Radini-Tedeschi, a cui appartiene il più scenografico scalone della città. Di rilievo, la facciata del settecentesco Palazzo Mandelli (via Mandelli), oggi sede della Banca d’Italia, e il fronte in cotto di Palazzo Caracciolo (via Borghetto), nel cui giardino un tempo sorgeva un orto botanico. Appartenuto alla potente famiglia di mercanti e banchieri Scotti da Vigoleno è l’omonimo palazzo (via S. Giovanni) sede della Prefettura, in cui spiccano l’ampio atrio, lo scalone e gli affreschi del salone d’onore.
GALLERIA D ARTE MODERNA RICCI ODDI Via San Siro, 13 - Tel. 0523 320742 www.riccioddi.it info@riccioddi.it
MUSEI DI PALAZZO FARNESE P.zza Cittadella, 29 - Tel. 0523 492658 www.musei.piacenza.it musei.farnese@comune.piacenza.it
I Musei civici di Piacenza sono ospitati all’interno di Palazzo Farnese, un complesso edificio che comprende la trecentesca cittadella Viscontea ed il Palazzo costruito per volere della famiglia Farnese. Il cinquecentesco palazzo accoglie il Museo Archeologico, in cui è esposto il pezzo più straordinario delle collezioni, il modello di Fegato Bronzeo della fine del II sec. inizio I sec. a.C. Seguono il Museo del Risorgimento, che presenta documenti, immagini, armi, divise e uniformi dal 1815 al 1870; la Pinacoteca con opere di importanti pittori dei sec. XV-XIX, il cui pezzo più famoso è il tondo di Sandro Botticelli; la Sezione dei Fasti Farnesiani dedicati a Papa Paolo III, Alessandro ed Elisabetta Farnese; la Sezione dei vetri e delle ceramiche, le Sezioni medievale e rinascimentale con affreschi trecenteschi, sculture dei secc. XIIXVIII ed un lapidario; la Sala Armi che annovera in prevalenza armi bianche dal Cinquecento al Settecento. Nei grandiosi sotterranei del palazzo è ospitato un cospicuo Museo delle carrozze, con esemplari dei secc. XVII-XX.
La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, inaugurata nel 1931 e costruita su progetto dell’architetto Giulio Ulisse Arata, è una delle maggiori raccolte di arte moderna in Italia. Nasce dalla collezione del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937) che dai primi del Novecento utilizzò le sue ingenti risorse per costituire una raccolta di dipinti, sculture e grafica per documentare lo sviluppo delle arti in Italia dal romanticismo ai suoi tempi. Il visitatore può seguire le vicende delle arti attraverso i maggiori movimenti, dal romanticismo (opere di Hayez, Piccio, Induno) alla stagione realistica, in particolare dei macchiaioli (dipinti di Fattori, Lega, Signorini, Sernesi, Abbati) dalla scapigliatura (Cremona, Ranzoni, Conconi) al divisionismo di Segantini e Previati, fino alla pittura “internazionale” di Boldini, de Nittis, Zandomeneghi. Una presenza significativa è quella del grande paesaggista Antonio Fontanesi, di cui la Galleria possiede ben ottanta opere. ORARI Da martedì a domenica: 10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 Lunedì: chiuso - Ingresso gratuito ogni ultimo giovedì del mese
I MUSEI DEL COLLEGIO ALBERONI Via Emilia Parmense, 77 - Tel. 0523 577011 www.collegioalberoni.it ORARIO APERTURA INVERNALE Lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì 8.45-13.00 Venerdì e sabato 8.45-13.00/15.00-18.00 Domenica 9.30-13.00/15.00-18.00 ORARIO APERTURA ESTIVA (dal 1 luglio al 15 settembre) Lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì: 9.00-13.00 Venerdì e sabato: 9.00-13.00/15.00-18.00 Domenica: 9.30-13.00/15.00-18.00 ORARIO VISITE GUIDATE (comprese nel biglietto d’ingresso) Sabato e domenica (tutto l’anno): 9.30 e 11.00/15.00 e 16.30 Estivo: martedì, mercoledì, giovedì: 10.00-; venerdì 10.00 e 15-30 Invernale: martedì, mercoledì e giovedì 9.30; venerdì 9.30 e 15.30
MUSEO DI STORIA NATURALE Via Scalabrini, 107 - Tel. 0523.334980 www.musei.piacenza.it/storianaturale museoscienze@comune.piacenza.it
Recentemente allestito all’interno della Palazzina del ghiaccio presso l’ex Macello, padiglione G. Perreau, il museo raccoglie alcune preziose collezioni scientifiche. Nelle sale si possono trovare reperti dal mondo delle piante, degli animali, oltre a pietre, minerali, fossili ed altro. Inoltre sono state realizzate alcune vetrine tematiche sull’ambiente dell’Appennino dedicate ad uccelli, animali, fiori e piante.
ORARI Lunedì chiuso - Martedì, mercoledì e venerdì 9.30 - 12.30; giovedì, sabato e domenica 9.30 - 12.30 / 15.00 - 18.00.
Il Collegio Alberoni, fondato dal Cardinale Giulio Alberoni (1664-1752) primo ministro di Filippo V di Spagna, mantiene tuttora la funzione di seminario ed è attivo centro di approfondimento teologico, filosofico e scientifico. La struttura comprende, oltre al vero e proprio collegio, una preziosa Biblioteca, ricca di circa 100.000 volumi, una cospicua Pinacoteca, il Gabinetto di Fisica, quello di Scienze Naturali, un Osservatorio sismico e meteorologico perfettamente funzionante e una Specola astronomica. Tra le opere più preziose della Pinacoteca, costituita dalle raccolte romane e piacentine del cardinale e da successive acquisizioni, si possono ammirare due dipinti su tavola del fiammingo Jan Provost (1462-1529) e uno dei capolavori di Antonello da Messina, la superba tavola dell’Ecce Homo (1473). Pregevole la raccolta degli arazzi, conservatasi così come fu costituita dallo stesso Cardinale, formata da 18 splendidi esemplari di manifattura fiamminga databili fra il XV e il XVII secolo. Da ottobre a giugno: visite guidate ogni domenica alle 15.30 Visite guidate per gruppi di almeno 15 persone e scolaresche su prenotazione al n. 349.4673659 (Associazione Ianua) oppure per informazioni al n. 0523 577011 (Collegio Alberoni).
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Via Santa Franca, 33 Piacenza Tel. 0523.315578 biglietteria
TEATRO MUNICIPALE
Via Verdi, 41 Piacenza Tel. 0523.492257-1 Il Teatro Municipale di Piacenza, giunto al traguardo dei duecento anni di vita, fu inaugurato il 10 settembre 1804 con la rappresentazione del dramma “Zamori ossia l’eroe delle Indie”, composto appositamente per l’occasione da Giovanni Simone Mayr. A progettare il nuovo edificio, per volontà di una società di nobili piacentini, fu chiamato l’architetto Lotario Tomba che concepì per la sala del teatro, una pianta a tre quarti di ellisse, ritenuta meglio rispondente alle leggi dell’ottica e dell’acustica. Sarà Alessandro Sanquirico, scenografo della Scala, a completare le decorazioni della sala, poi rielaborata da Girolamo Magnani nel 1857. I palchi si uniformano anche internamente: i voltini vengono dipinti in azzurro e rosso antico, decorazioni riportate alla luce da un recente intervento di restauro. Anche la facciata, così come si presenta ora, è frutto della rielaborazione che Sanquirico fa dell’idea iniziale del Tomba, ridimensionando l’influsso neoclassico. La sala si presenta attualmente con due ordini di palchi, divisi centralmente dal palco reale, a cui si sommano due ordini di
galleria ed un loggione. Il ricco sipario di velluto rosso amaranto, decorato con passamaneria, è originale e risale alla metà dell’Ottocento. Il foyer, elegante biglietto da visita del teatro, è impreziosito da un pavimento “alla veneziana” e da porte a vetri e a specchi con cornici ad intaglio ligneo dorate. Il Teatro di Piacenza è sede dell’ “Orchestra Giovanile Luigi Cherubini”, voluta e diretta dal Maestro Riccardo Muti: alcune lezioni e prove sono aperte al pubblico. Tra i molti cimeli e le preziose documentazioni conservate a Teatro, è esposto il pianoforte appartenuto a Luigi Illica, celebre librettista prediletto dal Maestro Giacomo Puccini.
Il Teatro dei Filodrammatici, inaugurato nella sua nuova stagione nell’anno 2000 dopo i lavori di restauro che hanno riportato platea e palchi all’antico splendore, può essere definito una presenza storica nel percorso culturale di Piacenza. L’edificio di via Santa Franca, che nel 1908 fu assegnato alla Società Filodrammatica Piacentina - sodalizio sorto nel 1825 e riconosciuto con decreto ufficiale da Maria Luigia d’Austria - fu costruito nel Cinquecento dalle monache cistercensi di Santa Franca quale chiesa dove deporre il corpo della loro patrona, a fianco del convento che attualmente ospita il Conservatorio “G. Nicolini”. In seguito alla soppressione del convento ordinata da Napoleone, l’edificio - comprensivo di chiesa e monastero - passò sotto l’egida del demanio, sino a quando Maria Luigia d’Austria lo concesse al Comune di Piacenza che lo destinò a usi militari: Guardia Nazionale, Vigili del fuoco e Genio militare austriaco abitarono il complesso. In seguito, fu adibito a sede di una scuola di musica prima e di una tipografia poi. Nei primi anni del ‘900 la ex chiesa di Santa Franca fu convertita in teatro, con l’inserimento di una platea con loggiato e un ampio palcoscenico. La facciata in stile Liberty, è opera dell’ingegnere Giovanni Gazzola. Attualmente il teatro può accogliere 280 spettatori circa.
La mappa di Piacenza
Chiesa di S. Sisto Chiesa S. M. di Campagna Pal. Farnese e Museo Civico Basilica di S. Sepolcro Palazzo Mandelli Chiesa delle Benedettine Statue Equestri Farnesiane Palazzo del Governatore Palazzo Landi Chiesa di S. Lorenzo Chiesa di S. Giovanni in Canale Palazzo Gotico Basilica di S. Francesco Chiesa di S. Donnino Duomo e Pal. Vescovile Basilica di S. Savino Teatro Municipale Basilica di S. Antonino Galleria Ricci Oddi Pal. Scotti di Sarmato Chiesa di S. Anna Quartiere Fieristico Chiesa di S. Agostino Collegio Alberoni Urban Center
La mappa della provincia
Rocca d’Olgisio Castell’Arquato Vigolo Marchese Veleia Romana Chiaravalle Bobbio Vigoleno Rivalta Monte Penice Lago Moo Trebbia Po Villa Verdi Grazzano Visconti I COMUNI DEL PIACENTINO AGAZZANO ALSENO BESENZONE BETTOLA BOBBIO BORGONOVO CADEO CALENDASCO CAMINATA CAORSO CARPANETO CASTELL’ARQUATO CASTEL S. GIOVANNI CASTELVETRO PIACENTINO CERIGNALE COLI CORTE BRUGNATELLA CORTEMAGGIORE FARINI FERRIERE FIORENZUOLA GAZZOLA GOSSOLENGO GRAGNANO
GROPPARELLO LUGAGNANO MONTICELLI MORFASSO NIBBIANO OTTONE PECORARA PIACENZA PIANELLO PIOZZANO PODENZANO PONTEDELLOLIO PONTENURE RIVERGARO ROTTOFRENO SAN GIORGIO PIACENTINO SAN PIETRO IN CERRO SARMATO TRAVO VERNASCA VIGOLZONE VILLANOVA ZERBA ZIANO PIACENTINO
COMUNE DI PIACENZA www.comune.piacenza.it
In collaborazione con IAT Piacenza Piacenza Turismi Amministrazione Provinciale di Piacenza Regione Emilia Romagna Referenze fotografiche Giuseppe Baucia Alessandro Bersani Prospero Cravedi Mauro Ferrari Carlo Pagani