Le miniere ai tempi dei new media: le potenzialità del cineturismo Maria Letizia Cucinotta, Monica Dessì, Giulia Furcas, Alessandro Madeddu, Mattia Musio, Claudia Nurra, Fabio Salis, Desiré Seu
1 | Il cineturismo per la creazione di valore Fino all’autunno del 2019 le scale che collegavano la Shakespeare Avenue con la Anderson Avenue venivano percorse da pochi residenti del Bronx, entrato nell’immaginario collettivo come una zona in cui non è raccomandabile passare. A partire dall’ottobre di quell’anno la zona diventa meta di turisti da ogni parte del mondo. La mole di persone e di contenuti digitali da loro creati si intensifica a tal punto da ricevere una geolocalizzazione sui maggiori social network. Quelle scale sul 1165 di Shakespeare Avenue diventano le Joker Stairs (le scale di Joker) e raccolgono migliaia di scatti dai turisti che hanno visto Joker, il thriller di Todd Phillips1. Nelle scalinate in questione il protagonista, interpretato da Joaquin Phoenix, esegue un balletto delirante nella scena più iconica del film, che porta all’epilogo segnato dalla violenza collettiva. A partire dall’uscita del film tantissime persone organizzano viaggi (quasi pellegrinaggi) per percorrere quelle scalinate e condividerle sui social: alcuni per una semplice foto, altri si destreggiano in video in cui improvvisano il balletto del protagonista, addirittura c’è chi si reca sulle scalinate vestito e truccato come lui, per riproporre la scena ai propri followers. Tale processo viene chiamato cine-turismo ed evidenzia come la scelta delle destinazioni di chi viaggia possa essere influenzata da prodotti audiovisivi di successo. Non c’è una formula matematica che garantisca Leah Asmelash, The ‘Joker’ stairs might be New York’s latest tourist attraction, CNN, 20/10/2019, https://edition.cnn.com/2019/10/19/us/joker-stairs-bronx-trnd/index.html (21/04/2020). 1
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