Esplorazioni narrative, artistiche e videoludiche Il caso di Monteponi_Blečić, Saiu, Sanna et. al

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I linguaggi musicali del sottosuolo: voci e canti in miniera Alice Guerrieri, Angelica Nioi

1 | Il sottosuolo come ambiente sonoro L’archetipo del sottosuolo ha radici molto antiche risalenti alla preistoria; l’uomo primitivo non provava solo meraviglia per ciò che gli accadeva intorno (per l’alternarsi del giorno e della notte, i temporali e il susseguirsi delle stagioni), ma questi stessi fenomeni gli incutevano paura per il fatto che la sua mente non era in grado di razionalizzare. Essi infatti gli apparivano misteriosi e affascinanti allo stesso tempo, pericoli da cui scappare ma anche novità da scoprire. E questa opposizione tra paura e fascino dell’ignoto è accentuata dall’immaginario del sottosuolo. Questo archetipo è da sempre associato alla paura, più che al fascino. Fin dalla Divina Commedia dantesca, il sottosuolo appare come un luogo popolato da demoni invincibili, da forze maligne che travolgono l’uomo nella sua interezza. Dante colloca l’Inferno nel sottosuolo, in una voragine che culmina al centro della Terra con Lucifero. L’Inferno era un luogo buio, sede di «pianto e stridor di denti», dove le anime dannate si lamentavano in continuazione con urla disumane, che paralizzavano Dante dalla paura. E da tale raffigurazione si evince come il mondo sotterraneo e quello sonoro siano in sintonia: sottoterra, infatti, regna l’oscurità e i suoni rappresentano l’unica maniera per orientarsi in quei luoghi. Questo modo di intendere il sottosuolo è ben visibile anche nei racconti medievali, passando per leggende e miti popolari; le antiche leggende sarde, ad esempio, raccontano che il sottosuolo era abitato dalle cogas, ossia le streghe, e altre creature misteriose che mettevano sotto scacco l’uomo. Nel passaggio all’età moderna tale immaginario diventa esperienza concreta da vivere in prima persona. Gli uomini così cominciano a perlustrare i luoghi tanto temuti, esplorano le grotte e si ingegnano per sfruttare il territorio circostante da cui estrarre materiali utili per le necessarie attività

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