URBANISTICA 87 | 1987

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N. 87

Fare urbanistica

~questione che intendo l>OIICvl!lre n11ic11e alle con• L crete modallra di ulilizzo liQO!nle cli un Sllpcrc: quello dell'urbrtni~•a. A ncSsuno pub sfuggirè Il nesso che nel breve e nel lungo periodo èollogJ quèllte mOtlulllà ul eosilt11lrsl. ~resccre e modificarsi dello sresso ~npcrc. P,;nm què• ~10 obe non dO\•rebbe essere 1rntmio io modo banale. nlln luce dei più vieti luoghi comm1i. mo che, dopo li lavoro svolio per oltre aree di studio dn molti ~torir:i >dcllu sciel12ll. poucbbc essere affrontaLQ con qunlche ttpprofondimcnlo anche per uno disdp.llna qWJk l'urbnnisri~l'.I. Dsolo po.u e In quesrione significo sostenere tu eossibilitb di rfconoscere, io base n qualche cri1crio mtor• SQggetìi\'arnente comunicabile. uno specifico ~upcrc dcll'urbanistu. La po~ihilit~ cioè di rironosccre un inllleme di conoscenze e 1.H loro regole d'fmpicgo che dlslingun l'urbruiistn da liltri studiosi J)Ortatorl di saperi diversi: un sapere che. seppur intermti\'l\mcnte costi• t uJtos, nal lungo periodo. sin dotino di uno proprio )feru di autonomht, 5ia palrimonio, noi sen~ del no~• ~esso e de!J'impicgo, di ~pecinliet i e non possa essere gludìcalo se non pu11tl. soprartuuo per alcuni e .solo lllcuni rìsulta_t finali. dli persone_ o !?,l'llPPi enr~nci nlln loro comunui\. comunque cs.ç1 s,nno <101011 dJ potere, cultura e re.sponsnbilità. Si è generalmente dlsp<)sti o riconoscere que~to $18' l~ o molli ~~peri: molti più di quanti solitamente si ritenga, molti più di quelli che vengono :ibituotmente nomlnntl come scienze. P~sinmo anuhc convenire for-se thequesto riconoscimento in moltl casi llll prcccdulO il costituirsi dello specifico sapere In formo lcoriaamcme compiuta e CQCrQntc; è llwcnu10 pnmo anche che esso ~ unJCicu,;se entro lo cinrum di protc7.ionc di una tcoriu domlnanle e cx,muncrnente ~cc.cttata. Lo 'blC~M> Ticonosdmcn!o -non ,;embrn neppure tllpcnduc In meltln troppo immdliÌlllP llnllo l'.raqucnza dl e5empi mnl riuscili di sua appticnziono od utihtzu"ionc <;()(!ialc; neppure. do quella dei suoi oallivi rnterpreti: nnche se +Qcrtnmcnte ho quolq;,~o o che fore oon l'opposto: con la frequenza degli e.empi ben riuscili e dei 5uoi buoni cultori Ma Il giudizio nel oonfron 1i sia de.gli e,empi. <i~ dci cultori è solitamente espresM'I, r,erlomeno 11c:J breve e mcdfo perìodo dlùlil tomunlth sclenllfi<lll ehe. coltiva quel snpcre, l...n collettìvit.ll nonosmnte turto non è messa nel le condizioni di polens1 reo dc re appie• ·no .:omo cle.Ue ragioni per I<! quali &Ji 61)Ccirtlisti considcntno un escmpio particolilrmellte beo riuscito ~e non in tempi molto lunghi, qunndo 1;e ne possono scorgere gli esili dJvènuLi orllmill. ntl bene o ntlmule, irrevcn1eblli dal punto di vlsm dclln turo utili'tà sodale. Neppure 11, collcnivila e messo ne.Il.e cond1z1oni dl potci:sì rendor

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Bernardo Secchi coma delle rogioni che porrono gli spccinlisti n ricono-

scere meriti po:nicolorl nd alcuni loro wllcghi. Ciò so.lleva, come owio, problemi di grande momento. sopraltl11to pcrc:.111! nd uno sgu3rdC! un mlnimo dl~in-

cnntnlo uppm• \'ero. nelle ~uc lince gt<nerali. 110n solo per le Grec di studio elle più slllbllmenrc hann~ sviluppsro un proprio e speciOco linguaggio. un proprio s,stemn Clltegoriµle. cd upparolo teorico , mn 11nehc per quelle più.deboli. per le scle,ne sodali in pn:nìcolare o per ttree ancora pili Cllill che difficilmente possono essere Incluse trn le wscienzeff. Soll<ivo queste quC$Uoni. appurcntemcme banali. ìn rcalt~ assofurnmcntc fondnmcotllli, percli6 t!b elio ml seml:iro interessante indagare non è tanto In fncitlr~ con In qUJJlc sin-mo disposti, perlomeno pro-ternpqre u ricx,n&..eerc 5,:,cdficitll c:cl ou1·onomiu :11 ~uperi dqrn1i di uno statuto sclcutifico foric. quanto Il nesso opposto; oomc cioè, sin nei 1:mmp<1 Ile.Ile scienze della nalurn. sin In quello delle scienze socinli. i.I rieonbscimento dl outonomin e specificità sia srnta spesso condizione

nece~nrlo onahe se non sufficiente, per la lom cresc1tA . il lom precisarsi e specificarsi producendo rhullllli

1cnrici cd appticurM !.Cmprc più re.nlll ed adeguati , socialme.nte 110mprc più uiili. Qunndo si 1LITurm:1 clic ogni snperc i! soclalmcn1e determ!nn10. che è pàt~iml'• nio collcnivo ed hu comw1que un elevato contenuto pQlitic:u1si dicono cose giuste se s1 ba ironin 1ufflcien1e per capire che ~'l<I lo s.ono mporiod1 moltQ estesi. in drcostanzc .affnrto parilcc,lari wpraltutto ott.rnverso mediazioni assai complicale. • Cib che Intendo affannare è. quindi che l'uso ntlWJle

del sapere dell'urbnnism, 111 pacticolare Il mancato riconoscimemo della snn 5PCcific.1lll e partmlc uutono• n,in, è uno delle cuuse deU:tsu.a cresdta.le.1110., d-cll" 5U~ scarsa rcnili1i\ ed utilità soc:fale. ~i rendo conio ahe 1utro dO può CS)CJ't [rnin1wi, che qunlcuno può vedere . dietro qu.e.'ltc oonsiùènl%!bni, i lìuuasmi lici vecchio dìbaltito 1ccnici-politiel. -se non quelli del corpmntivi-smo e delln le11no!.ll1lz,i11 , facendo o finta di non accot• gen;I dove •liilllO oggi, nelle moderne ''società di minoral17.C'', I veci rccnocratl e le vere l'Orponnioni. So anche che quuhruno preferisce disJJngucrc un ipotetico nttcggiamentt'I dclii' ~tudloso che non d~vc interferire cdn gli cvcnli. do quello dì dhi oèJ!ll cvcnli trova fl terreno ove saggiare la fertilità delle proprie ipotesi. Mn que~I I ~imori non debbono forse 1ro.1tcmm: do un'analL~i disini:.intala della ~ilu~ont:. Da un'nnnli~ cioè che ~i raccla C.JnC(I del groviglio dl relll7.ioni tra le qunll l'urbnnlsrn deve mullven.i. dul complesso di soggetti e superi tòn I qunll deve lntcrugire e del loro diversi gradì di outorcvolozza e che snppio p.orre in


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evidenza se e per quali ragioni In crescita di un sapere possn essere eventualmente bloc;cot,o, o mllemaro diminueudone l' utllltll sodale . 6' questu 13 oosa che mi intc ~.

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Fnre urbanistica vuol Cifre oggi trovnrsl ~enornlmentc a fronteggiare domnndc mal formulorc e mnlc ocgn• nizwte: quC!ltU è lu miu tesi. Nel concreto dcllu sua vi1u prof~ ionnlc 11ll' urbnnis1n non vengono prcrpostc situazioni dll d!:~çri1·crc cd int!!rprcliu'c, entro lè qulllf rkonosccre oggetti rile,•antl e retl lcmariclrc. selezionare. problemi, i!]lm~$1nore loro possl~ill. $<lllu:ioni. spen mMtornc sJ• csn , cd essere do c,n ,ndouo od bwestire le stesse siluazion, di nuovi sguardi. nuove e pi!l odegruue descrizion,, 1nrerpre1nzlon1, tematizzazioni. Sempre più spes,o l'urbunist,o si trova di fronte alla riohiestn di Cornire. sul pinno 1ecnico e dl~n.ivo risposti: n quc.!liti spcdficl. l'elenco e In (ol'ljlulazlonc d~, quoJI glf è pllrWllmcnte estranei'.! Ln socletll, nelle sue diverse urtil'Olazioni cd Istanze. anrnvcrso I suol divcrs1 ropprcsentnnti, non gli s, nvolge chicc\endogli di c:ipirc: di cogliere $intorni, fonnult,rc dlngnosì , ten• tare prognosi e proporre tempie, ma gli chiede l'aulon7211Zion<" ad acquistare specifici farmaci scc,ondo quunto prescritto dnlle leggi . Uso in1eozianalmca1e tonti termini ttutti udi clizionru-lo iiìedieo. L'utbilnislil si 1rov1i.dn sempre immerso in uni:J Sl'rnna ntmosFern aosolog,ca, mo orn lulll utilizzano il proprio potere di ruppreseot= pc:r imporre il riooTSo ad onali3i ccl u tecniche tcrnpeutiche definhe. Senipre più, qu~tn richie.~111 cd imposizio ne è codlfio1ln; In urr Insieme fortcmentc Strulllltnto dl "prcsupf.M!l~tl rltlUttlvr• c,d in complessi disp<1Silivi di ··norme lctmioh~- . E ssi , prcsupposti nduttivi e norme tccmchc . impongono l'udozl,;me di un appornto ;malitico e valurotivo predetem1i• muo. cosrringono e n1ro un prcde1enninarn selezione di oggcntl rilevanti e di loro rc l:u:iorri'; obbligano ad imninglnnrc processi. sisrcmi dl lnu:.rozlone soclnk , gioclli linguistici nei quiill le porli del dlv.:rsi attori e parteaipan1i. 1c loro mosse e pa role. siano gill seme comp)c1:tmcn1e ddinitc. Nelle versioni più banali e perv11slve, stime tli fabbilsQllni . v:iluu11ione del li~èlli di degrado, e lenchi del beni Slori-.imbiemall . c~1ruzioni di tavole e tabelle ~=ndo legende. gmfitì e formati unlfic:nti. progetti e programml èl11botnLi in vis1e di un cnmpo tliscrc10 di strumenti a1tua1ivi foncnieme codificati. Ciò è cnusn dt profondo di~agio: pert:hé nello fonnulnzione ed or/l1111izzazione delle domumle che gli ven•• tono ri,•olle I urbanis ta . quello almeno che pili n lungo ba riflc llulo sulla propria trndlzloRL" di rlc.:rL'II, non riconosce i tamtleri della società eootemporJJ1ct1, del suo sistemo di mppcesenrnzioni , de lle s ue m0<~11i1i\ di 1111cria_iooc, quunto p1uttOSlO l'incr,zio d1 proprie rm1iche parole cd asserzioni , ìl de~sim spesso banaliZUtto d i modi attraverso i quali egU stesso in pn,smo ha

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proposco di gWlrdare e nominare la citlh. il territorio ed i loro e lementi costitutivi; rrconosce le smmure di uno speclfi~-o universo discorsivo che egli stesso hn c(mruilo lentamente. L'urbanista coglie ~osl l' ambl• guilà di una nccclcrnto is11i uzionnlizzazionc e dogmntìzzazione del proprio sapérc e dhlln propria atività; dl un passato d"urnnie il quale essi sono stati con fatica 1 mu di folto u,ccc1wti dolln soc1etù come utùi e degni d1 con,;icJeraiiQn e. al punto dn riconoscere che potevnno leglltillUIJnerule ,mporre spcd!ic)tc no nne e retlolc di rom portamento e da dare Idem ltà a coloro cl!e ne eondlvidovuno i principi informatori slllbllen(lO 1rn lon:, legami di' MllidilrièllL Oj!gi J1ran pnrre di questo apparato gli appare contempornneamcmc conquisto ed osrocolo, fonte dì autqreyolezza, ìpotesì di lavoro e freno od uno più uvanrJtu sperimemazìone. De lla situazione odierna sono in punc re.sponsubili

&)l stessi lltbanistl. pèr l"O{!ioni ohe forse possono essere con.sidcrn1c per Il loro contenuto problematico. più che per lo loro an edottica. E' (ncilc. ad ,:,;empio, osservare come l'urbnnisro abbia sempre avuto 1'~lgi!ll2ll di una conl)jlCCnUt "analitk•;i" de i bisogni e dCÙlÌ domanda sociale nei confronli del quadro comullo, dclln cillh e del lerritorio; dl teèlliilllò èlie èoméntlssefò lll loto vtllutnzione e stimn. 11 come:nu10 progeuualc di uno disciplino intcs:1 spesso come"aui vit~ "riparatrice". se non come " mcdiculiY.zu• zione " 1w reso questn esigenza forse pib fonc che per altri studiosi sociali e ciò ho portalo spC6SI' l'urbn1us1a 11 compiere uno M>r111 di immersione tolnlc nulla soeietìl. L'anillogin. iancorn. può e$$Cn: srubillrn 0c,,n quei pochi medici che per sperimentare più dn vicino il male si sono fot11 malnn ess, stessi: l' urban,sia mosso da un'esigenza onaliti0ll si è fotto societb o suo pan~ Mn questa opcn12.ionc si è rivelarn mollo co,iosru in termi• ni di semplificazione:. ridu:tionc . bannli-zz.12ione del proprio llngun&glo, dcllìt proprio cnpacltìl dl a.<;1ru-zione, del proprdp appurato categorinlc e teorico. del mpporii trtJ teoria cd nzione. Le domande sono state conosciute li<!mpro piu cnumcnuivumcnte. non m modo 1is1emn1ieo. M,lt1(1 st111e inseguite adn11iv11mi!cnte. in relazione spesso a criteri che, M:ppur giustl!ica11. erano ~~onom.limcno c:$1.emì allu !un area di ritlessione e cli> M aumentalo i problemi àttincmi un loro ordinumonto. L'urbonistll ha cosi sempre più ccrcn10 di reperire criten di valu tozione e ordinomenlc> delle domande nel 1emrni deJ di ri110, dell'economia. della sociologia . delle ·1ecnichc ingegneristiche e de lle loro s1orie. Assumendo o pres1lto e con1nminando ira loro lingUJ1ggi, cal'~gori~ . Spc2Zoni dl teorie nppartcnenli ad ttltrl saperie le Ideologie ce1rns1anri. J'urbuois to hn concc1tu111iz, .mo sempre piu il te nitorio come mero cccip lcole. "formato" e deterllUJlalO dJL fe nomeni conosciuti. in• 1erprc 101l, In, parte spiegati da altri studiosi. Ciò l'ha

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portaro u souovolumrc rimponnnza del nessi opposti:

di come sm solo osservando il territorio nella

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costhuT.i1me l'isicD , i suoi curattcri e lo ,ue modifiche , le dirl'crcnH ·•situazioni'' cdi divcrsJ "paesaggi" chemohi rilevanti m.oomtni economici e sociali possano trovare unn piìi compleJn interpretazione- e ~piegazione; cll cmne sfo soprottuno osscrvMdo il 1el'ritorio che lo splll:io tra probabile e possibile si ·riempia di rilevanti problemi sciMlifici ed operarivi , Forse anoora le stesse ragion!, il carat1ere di una discìplinn intesa come attivi1/J Tiparntrice di isionze dl Ti6dluo sociale conculcnte. hanno portato l' urbanista a ritenere dle questo spazio debba essere colmato dJ scelte: a ritcO"cre che In distonzo tra ciò che è probabile ovvenga e ciò che è possibile ottenere, tro un (uturo doto ed un futuro v,;,luto, debbo e posso essere supero• 1:1 dn decisioni legiuimamsentc assunte, ~istematicamcnte orgnnizutc e ira loro reciprocamente vincolate_: n concetrualizznre l'organlzznzlone come srruttura istilU2ìonnle, ti \/Ìncolo come Ilnitèzzn delle risorse. come lìmitc di bilancio. come nonno ~iuridica, sempre più pteciSll , sempre più diretta ad eliminare la devianza e l' nnomnlla. Cìb l'ha portatq n pomùare.. nell 'imrinsecu strutturn e nelln logica di s,·olgìmmto de)le vnrie nor• me, una &.elw di fini cd unu selezione (li in1cn:ssi meri1evo1t di tullllfi. Tutto ciò ha i11do tto nncht l'urbanista nl! cnfotiZ211rc il problema dell'implementazione rispetto quello delln formulaz1onc del pinna . a compiere uno nuovo immersione nel linguaggio e nelle proti• che del negozio. dello scambio politico, dc11'11mminisrmzionc; della politica e degli appanui burocratici. IUn'aUra contnminnzlane che l'ha p~rtato o sottovnlulnre gravemente lo funzione conos-cttJvn, l'!lppresento• tivn e narrativa del progetto urbanistico: il suo definirsi. da uo lalO. come lu,;,go "costin.u:ionnle" , nel qunle un'intera collettività e la RWL cultura si cono~ono e prendono coO"Snpevolczza deJ proprio stato, della propria articolazione. dcllll distribuzione del potere, dei premi e dolio pene; dall'Bltro. ontilogamentc a qUIIJltO owicnc per altre aree disciplinari. come cintura di pral!!Zionc de!!11 crescita cumulo!Jva di µ_qa pnrje piu interna, spccìflcn, specinlistico. tecnicn del proprio Sll·

storicamente arretrnl'tl del temi che l'urbunisra ha di volttt in volto colta, 1111erprctulo e riproposto alla metll, e, sop11l.ttu1to. una ,pregiudiqita cnpgcifà. di muoversi 1n1 "ti significato proprio delle parole" e "l'intenzione del legislatore". A li'urbnalstn è oggi spesso lolla ogni posslbiUt11 di spcrimonta.i:ione, sin nnchc dl ptop<>si~ione di uo -progeuo costrui 10 come 11ppHoazione delle parti piil. avnn-

zate del proprio snpei:c:, per e.mbrionole qu: esso sia; !;()Venie gli è negata perfino la mobilitazione di adegu~te conoscenze. la ricerco, l'analisi pertinente; spesso è costrcuo ad utìlizzart tecniche. concetti. organiz:wzioDl della propria allività e modelli espositivi dei propri risultati che egli sa essere obsolet1. inadeguati alla situuzione ed oi poblemi dei quali si occupo. Negli ultimi due decenni tutto cii) è divenuta pnrticolnnnen• te cvidenk e. benché tenda &d u11ribuirc qualche responsabilità a_gli urbanisti. eib non mi sembra sia avvenuto per loro ìg1U1via, o per un eccesso di ricen:a di ltgìttlmnzionc dello proprìll professione, ma per csigcn:,,.c_ più -profonde cui sempre è srorn forni in . con lo cqllobornzia ne di qunlclte cultore della materia , uno soluzìone riduttiva, Esse riguardano, come ho detto. questioni te-eriche e pratkhe di grande spessore e

Tl)il}vo: la conoscenza am1litic.1 dt:IID domondll SOl:ialt:.

l'individWlZiont di criteri per llrt s uo ortllnamento. l1immaginazione di processi ohe consentano di attraversare lo spuzio tra il probabile e il possibile. Le mie tesi al riguardo wno mollo semplici anche se ncccssitc.rcbbero forse di un piil ampio spazio per essere adciiuatamente argomentate. La prima; ci è vietata oggi umi conoscenza puramente cnumeratlva dei bisqgoi e d~Ue db111.UDde; l'lden cio~ ebe -si trotti soprru1utto di rendere sempre più completo un cl,nco. una enumel'll2.ione appunto destinata a farsi più ricca mnno a 1J}ano che aumentano le nostre conoscenze della soèietà, che ne aumenln il lh·clla di benessere e: nuovi gruppl sociali emergono con una propri.u identità dli lino sfondo indifferenziato. li tema del pac,;nggio e dell'ambiente è un buon pun to di osservaz1ono. a questo ng11ard0. Esso ci 01lbJ1ga a ripensare iu~ta il territorio, lo s,10 co&lhuzione e storio, o reinterpre.toTC nuova• mente fenomeni eh.e davamo per- no1i; non liOIO ad pere. E' cosl che l'urbanistica appare oggi ai più. 1U1ehe a aggiUJJgere nuove vad nell'elenco de.I pial\l, delle loro molti urbanisti , unn sirann arca di studio ed una strana carte, del lo:ro simboli. dclle utbclle, nuovi articoli di fonnozione discorsivrt, privo di specilldti\ e di outono- leggo e 11uovi ossessoroti. min, non necessitante di tecniche nmiliticbc e pro,ct• Uscire da una conoscenza e do un 111111omemo emi11.U\li tonto elubonne d1l non po1cr essere rnonegg,ate,. nentemente ,enurr,erntivi c!ella domanda vuol di re riconnchc da chi non ne conosca le regole di impiego ed t noscerne il canmere soclrue e storico, accetta.re l'impiù recenti sviluppi. Contrariamente perii a quanto possibilità di parlare di una domanda senza me-nere !n comunemente si ritiene l'urbani~tii::a non è dlvcnuui ili questione tttttcì le altro e la loro storia, rinuncinTc o questo modo patrimonio di(fuso e cnllellivo: oll 'oppo- pensare Il loro ordinamento come w1a clispo,izionc sto è smrn sommorsa. rienbcinto sttllo sfonda. dru lin- lineare lungo una classifica , obbligarsi o ritrovarlo guaggi, da.i saper.i . dagli allori che essa stessa ba evocu- entro uno re:te. to e chlnmnto n collaborare. Ciò cbe è divenuto potri• Tutto db appare oggi. 5econda tesi , parricalo.nnente monio comune è una ve~ionc rido tta. banuli1.U1ntc e difficnc perché Ti chiede agli urbanisti \a mobilitazione


► éll nuovi nppnratI totcgoriaH. di Ullll ttuovn ~intMsi ~ <li

un nuovo linguaggio. Se si nnolizz:nno i cnraueri riJe. vnnti e pertinenti delle moderne '"societ~ di minomn• ze" clb che diviene immcdiatnmente evidente è !I co~tituirsi e l'nrtirolarsl delle loro domondc entro gli spi:clfid caratteri del territori. ur.bn-ni. me1ropolltnni od agrari da cluscuru1 esplorati. Chiunque s, sia di tecentc eimen1n10 con l'analisi dclln domanda ha colto l'impossibilità di nominarla e parlarne scnzu riknclu o questi carauerll In necessit11 quindi di riferirlo mm •olo all'aMenza o p~nza entro quegli ,,essi 1errltori dJ scrvi1j, infrn,s1ruuurc cd aur=aturc lo misura udegunm. ma di riferirla anche alle regole costitutive etl assoclatlve dei dlversi oggetti urbu.ni cd urchitettonki, al loro disporsi In modo do dar se:nso o spazi cdifi0111i od aperti. individuali o colleu,vi, privati o pubblici differentemente ur1icolru1. La rc1."Cn1c rivahuazionc, In 1u110 11 mondo oa:ì• dentale. del progc:110 di archhcmnu. del ~progc110 di suolo" In port1colore. ha pre~aJu111cmen1e a che fare con questo difficott~: più che co,1 mode passeggere spesso trìon!altSLicnmeme imerpremte do qualche archìteno fngenuo, con la necessità di Cilplomr.: domande ancora diffkili da nominare, defullrc e stimare. Cosa queslll che si è latta. negli :anni receml . ancora P.iÌI dil'llolle a aatiSn delln pcrvnsità dei fooorueni di 'riuso": di edlfiol. lnfrastnmure, •~rroni , porti di cittll, di tenitorio agrnrio, di luogh,. Il riuso, te.rzn tes,, non solo ho rollo lo lincu.rità che per lungo 1-ampo ha collcga10 singole domande, enumcrnrlvamenlt cono• sciute e classfficale. a 'llngoll sp.ui dcputiul ol lo.ro soddilifacimento, mn lrn s<llleva10 con grande evldenz.1 più comp)cssc questioni attinenti Il tempo; lu diversa velocità dello scorrere e la diversa purt11.ionc (!,:I 1ernpo dci ~ggetti e degli oggeui urbani c:d arohitcnonlcl . Il riuso bo mostrato il Cllratterc probl~atico di nessi clic ~i suppOnC>'llflO semplici e dcfiiiilivruncn,t e risolti: la scuola moderna per un'~lruzione cd un'igiene più nvanzatb. All'impròvvìso è venuta meno in modo rodiculc lu possibili1ft cli dirç SQlOl3 p,çr il!l:lioo~e l'?.çtMtll dcll'upprcndimeoto Q dell'in$egn:nmemo e l'edificio .:nlrn il quale essa .1 svolga e df> è staro ca~o di un'unprcivvlsa perdita di $COSO; di gran parte del quadro coslruil'o e del 1crritorio. Continuo.rt: oggi o proporre unn conosceoza cd un 1raunmcn10 onumerativo dclln domando sociule. cosl come l'insieme de, presupposti ·ridu,t11vi e dc, dispositl• vi normotfvi sernbrn imporre, ìmpedìrc un'adegunta rice.rca e ~perin1cn1:11ionc. significa fare un'urbnnistic.1 che riduac sino al limite della bamalhà lo spes$orc di questi probl~ml, sl~nìllca privllcgiurc in modo ccce~ivo UJ1a concezione tndivitlun\e detrn domanda rcle_gando nclrarcn del cesiduo cib che, 00me il collettivo. più diffici)mente può essere nominato, definito e numern• 10. Diminuendo l'utilità sociale de!J'urbanistit:a. o

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