N. 88
O nuovo manuale dell'urbanista l 1i1olo può apparire troppo orgoglioso. Me nu scu!O di spiegare suoi modesti ìnkn1l. Nejllt I i:en:nndo numeri di ovonzmo olcune ipo1esl i
più Ulllnù Urbm,i.,lic/J ho di luvoro: esse cercano non soto d1 dire quaJi sto.no i prine1pah problemi che sul pinoo anolltlco ed nssiologi•
l"urbums1ka itaUanu. forse tu1t:1 quella occidenrnle. de,·e oggi uffrontare. ma ~nchc di asscgnnrc lorò lilla priorh/t a di dire come possnno tcn1otlvamenu., essere rù;olli: OMO fare éLI il proposito di che: in cl.te ordine e perché. Mi rendo como dcll'clevoto nscb10 connesso ~d openttionf di questo genere, sp.:clc ,e •i ce:rcn ili non ridurre immcdint omente risuluni prowl~ori di numeròse ricerche parziaU cnll'O tr0ppo affrettale codilica:tloni dJ prrulchc professionali "d nmminis1rn1ivo. mn ritengo anche sìo questo un terreno sul quale ~in oggi urge me aprire un vns10 cd ,mpcgnalo dibauito. Co,i pure sono del lllrto consnpevole del fotto che altri si smnno ponendo gli ~lessi problemi. dell11 11umemsitìl ddle posizioni og_gi in cumpo. delill lor<> nll.cri1ll rccipron,. sin anche 1ropp<> c.lmmm.11JZ7,111n rJnl rilpetlivl prop0numi-protogo11istl, dcllu loro IQghtimitll cd autorevole=: del fatto cbe Il medc~imo campo pub essere arato seguendo diverse diTC2;io111 e parccndo du Inti div~. Un diboniro vnsro cd impcgn,uo dpvrebb<: nppuoro con..imire un confr('lnlo: mo,,Ltarc i punli di vism e gli Itinerari di ricerca più ferill1 , suggerire come essi possànb Interferire l'uno con 1"11ltro :ìenzu onnullar,;i e parò.lizznn.i n vicondìl; scn,.11 impedire l"nvanznmcn10 di Unl) nnicolnm rioc(Cl] e spe.rimantazionc collettiva. E per questo che vorre.i Iniziare esponendc> con ,1ualche sis1ema1kltò e r,enz.1ec~ive preoocupazil'ni dccndemichc o politiche. ciò che dalle mie ipotesi di lnvoro è implicnto: un punto lii visto ed un insiemi! finito tli direzioni posslbllL La prima cosa è prendere, le dls1<1nze1tlalln spcc, ticn conringenza spaz,uJc e tcmporulc; non losd11n;1 ~opruffnrc doll"ineffobilit~ di ciò che è unico ,: non lasciu~i logornre dalle pruclche lncrcmenLnli pro1esc al piccolo miglioramento. alla ricerca dl oulmi di ordine Inferiore, ccm:nre ,;il tirarsene fuori guardando k cose ncl loro insieme con occhi il più possibile i!lnari. Cio che do questo punto di 1•15111 piu dismnzloto ed 111 un tempo più lento riesco a "'vedere" mi oppare. in• primo luogQ differente alme.no in pan..- do qunnto hannli ~1}10 I miei predllCCS:.ori. nm . con1=poraneamcn1e. dll'.ficlle n ·•dire": ho bisogno (Il dure nuo,•I nomi iillc cose. tll riflettere nuovumcnlc :tll'orgònizwzione del mio discorso, Tunto più. qu11n10 più sono prcmulO dal dctsidc;no di comumeun.. u~ ?lui dò e.ho ho vis~Q per rngìonnrci in.icme: pe.r cercnrc. illliieme. di esprimece ne_i confronti dello stato delle cose vulutlWoni e giudizi CQ
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Bernardo Sllcchi che u~pirino nd ~re uomlivisi: che ponino o ~ue sostruootùl modlfiche illtruverso pratiche soclaJJ crul venga data eventualmcnu~ una forma isriluzionnlc; cOlll come l'hu unn rete di obbhsb, e di rltpporti di .. potere".
Punendo do un punto rcloti,vum.:nu., di~ltln,dnto dalIn c1uo1iclì1tni1h del corpo a corpo con i dlvc:rsi gruppi di imerci.:,--e e le diverse Istanze sociali nelle loro csprcs~ionl di superficie, propongo un ln~1cmc finito lii i1inc• rtui., picn, di di({icoh~ proc ichc è 1coriche, che si s,'Olgano m, il ri- ··vcdcrc • la modificn cioè del modo di 1ruordorc le cose e ìl ri-"'dire". lo modifica deJl'ocga• uizzazione discorsi-.,. li mio ime.mo è quello di ~-ontribuire il ~nflgurnre Il 'po1ere". 11 dare un nuovo assc~,o nl vtiblO fnsicmc di rclraìoni isti1u.donali cncro le muglk tielle 1:1 uali si ~-volgono fondamnntall pru1ichc d i inic=ambio trn i di[fcr~nll iSOggcnl cd ìl loro nmbieme no turale e sociale. Mn non propongo di ritomurc nd un pmcc~>Q "'lincure•· di ~-o:.1rutionc e ge51ionc dd riano. Non s10 dicendo che Il vc:clè re ~ operazione preliminare al dire e cbe ln1erscrunbl precedono la ricontìguruzione lici po1cre; neppure chl! ,,; sio un.o superi(tritOtle\ po1orc sul llirc t: di que.s1i sul vedere. Nemmeno slo proponendo di rumore alle grondi visioni sinonlche, 111 discorsi universnli,;1ki. ugU in1en1i dJ tr11S[ornmzionc dell'in1e.ro ussel• to d~I porere del quali em ~-olmo Il pc11slem degli urbanisti sino a pochi annì fa. 1u1ra llro. In o.kun I rosi surn.11110 le prtUiche sOclo.ll clic ti obblighernnno n rivedere alò che sinora 11011 :wcvu attiralo lo nostro uuem:mnc dele~1t1imundèJ nostu pr~ccdenti discorsi: am1lisi. proge111 ~. n<:1rmc csprc~~i in formr1 gml'icu . tabel lare o ,·erbalt . _E mia imprè>Slone. ad c~empio. cltc l"orgnnlzzazione discol"6iva de.ll'urbanistlca, in parti~-olun:. mo non solo. le lungl,c nn~lisi del si;,tc:mo dj bi,ogoi ccl i ~isromi di eukolo fi nuli,tnti (Il dimcnsioname11 to del pinno. siano oggi inef_[jcaci n cogliere le domande , le nspirnzioni ed i desideri dello società: ~inno irrilevanti e non peninenti (Urbams1ic11 n. 87). L"osscmizlone di un insit:mc compo,u, di prn1ichc :,ocinli p<inn invece a sospe1.lnrc (lomondc diverse dli! pllSSato. non solo per Ili loro intcnsllil etl a.rticolo• zione. q~amo e s?~_ru11u110 p~r il loro spettro: o rìconosccrc 1mmun1 dLfltcoll.ò pcrsmo II nommoroc le com• ponenti principali , Ncll"ambir~) urbono e metropoliiano ponn . ml esempio. a gllllrdarc in modo tllwrso dal passato il 5uolo lncdiflca10 cd I ~uoi collegamenti con i volumi c:osrrolli; lo spaz.io pubblico. Il ruolo otl i suoi rttppori i con quello pòvn10. Ponn a p<>nsnrc che In lfàdiz,onolc sinrnssi dell"urbnmsto, cos1.mi10 o ridosso 0
dc.ì grn.ndl fcoomcni di cQnccntffl41onc nello ~pnz-to
fisico. ectmomico. del potere e dello gi~rizin. ~i appongo e1ggl atl una più adcgunca comprensione dl clò
che la società ~ontempornnca rkbiedc alla politica del territorio. In .altri nmbit,. ad esempio nelle Rrcc dcll'industrializzazione diffusa, l'osservnzione di un insieme alcreuanto c-ompc;isro di pmriche sodull porrn u riconoscere modi di vitn assodnri a "principi inscdlarivi" ,ui quuJi l"urbuniSiB in pll>liato ha Tinettuto poco. se non aduhilluni tn modo crruto: l'lnsedirunemo ìparso. gli insiemi di viltc t1c e di case-laboratorio. i copunnoni
parole che vengono proposte solo per descrivere i della disperntu ncercu cui esse ;;oUecitano: di ciè! cbe e in1egro. il più pos5ibile prossimo 11d uno ~IUio nntunilc originario . almeno esito di una ~ocic1à agraria p!ti${lut, di dli uhc non è edincruo nei modi co.ntemporanei; di come= oostnllscnno inevi1nbilmenlc formn e c1>ntenuto del piano e dello polilkn lertitòrinlc. ln altri cnsi oncorn. smil l'osservazione cd il ritevo-
sparsi nella cumpugno lungo
mc1110 c.Ji ugge.tti nyovi o di oggetti pruno nQn osserva..
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bordi ,truduH. In nuovp
edilizia rurale. le lotti~7.i,;mi oi margini urbani. L'osserwaione di queste iitunzioni porta a riJleucre su domande che. entro la trndlzlonnlc sincas,i delrurbanistica, non hanno trovato trnttnmenti ndcgmltl e che spesso. nl1n sempre, si sonn finnlmentc espresse otrrapratiche ubusivc. In idtri 01si, la resisie111,a che ,ucune situazioni oppongono anche alla mera descrjzione, ci obbligherà ,l nuove n1>mlnazloni . cl imporrà di ricorrere a nuove forme di eoncenuntìzzazionc.. 11 riconoscere nuove regole di associazione otl opposizione signHlcante. È mia impressione. od esempio. che la rcec.ntc attenzione nl cnroltcri , nl valori ed alle possibili modific111.ion1 d~I "paesaggio", di ogni genere di paesoggio. implichi uno sfoczo dì questi) g~nerc ( Urlmni;rtìco. n. 86). I "pt1esaggi" forse, non po~no cs~erc ctassifies1i cd ordln111I entro una gradun1oria di merito; nd un èStrcmo quelli Il valore dei 4ulltl viene riconosciuto olio e che vengor.o quindi proposti por uno conservazione inu:grulc: nlr11t1ro quelli il vnlorc dC1 quali viene cons1dcrn10 infimo e vengono proposti. 10 atte,~o dJ una loro 6alvilicn tT\I• sformnzione, per una pro~ivu salurnziom:: i.li incent:ritori . discariche depun111:rri , wlnroli autos1mdnli. pu-rthcggi. qunnlui di edilizia pop\'llorc. aree per I nomadi e per le 11uto dìStfùllC. depositi di cose e di pcrwnc dorare. di uno srntu10 inreriore. TI paesaggio è a:nt1mcole anche documento storico. testimonionza. ~eme di luoghi dai carnueri unici e non ripetibili . di op:nl C!,Cmplarl da portarsi nctl'ùrea 11 giomo del diluvio, ma lutto ciò non lo c:l=riVc in modò ferme e complete!. Questo geni,re di tlesarlzionc. ricca di api>rie. racililll anzi il consolidlll'SI nel lun110 periodo di ptatichc sociali, up,che di unu ~socie\~ d1 m111ora.n1;e" , che non possono ~otlcvme allro che pc.rplesslt11.: la lnnformazione di alcuni "b<:nl po~izionnll" in ••lJèni olipn:hici" la l'tuizlont del quali è limitulu u pochi, a nlinonuw: appunto. che ne escludono i piri (Ul'bimiS/itll, n. 86). Per descrivc,c i -p3csngg;•· ot-oorrc torse non pensare subito allo loro cor1servazione, quomo ptulloi.to ullu loro nprogcnoziooe: a modlfiC!lrli ren:. dcndoli pifl adeguali ni c.iruueri della SQCiet~ t'011tcn1poranca. Mni come nelle prime esperienze di costruzione dtl-pioni paesi~tid ~i è potuto co1i;làtnre l'Irrilevanza e lu ratlnoità di veòalllc oppos.iz.iooo edific11to cd ÌIICdÌficato. agrario cd urbano. naturale cd anificialc .
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intcpo o comprom~so, Mai çomc m queste occasioni
cl ii è •=rti dell'enorme c,nrica di giudizi associum a
li. l'emergere dl loro nuove ed innspena1e qualità, o anche salo di loro c:ara11eri che in prccedenz.1 non ~i erano ri1cnuti Impananti che d obblij!ht.:rll a ri-vcdcre l'iT1tcro no,(ro aren di studlo, Spesso è In consutulZionè e In misuro dello distanza che intercorre trn I giudizi che e, eravamo nb,tunti ad esprimere net loro confronti e quclh che rmplidtamcnte emergono dalle protièhc sociali che li riguardnno . che ci induce a rivbitare cii) che ci npparh'll nnto, Se si guarda. nd esempio, con occhi "ignnri'" la periferia delle uosu-e cìltll., t1.nche di quelle di piccolo dirocnsioue. non si può fare a meno cli cogliere nspcni parzialmente diversi dn que.lli fissati nei papnelli dnlla V1 Trie11n.ue da "l'oocbiQ detrurbanism" di B,;,lloni. L'intensa spc.rimenwzione ~'Clmpiurn in questo domucrro e SC1prn11u110 ncglì ulìimi venticinque finni, grnzle a molli, mollissimi piani regolmori ed li.lliJ. legge n. 167. entrò un11 s1n,11urt1 ed un'orgru,izzazionc. del dìscorso urbani• Stico o lungo ncercmn {tivcUi di piuoi6c:izionc. forme de, pillJli al diversi livelli. !Qro !>trunum normativa), uon ha minimamente 5(;1111i10 i cnmucri complessivi del pa.:sal!&io perifericu, ne hn forse aw.ncntato Il ~amnere CICrQIOpio.,. Non pub sorprenclt're che tulio 11 paesaggio periferico. M compreso quello tlcUo "città pubblica". appaia al più come privo di senso. formato di oggetti , luoghi. (unzioni ctie non rtCSCOnQ o relnzionorsi 1r11 loro cd ai caralterl dei loro abitanti. q.,me ambiente che os1aa1la l'organizzazione mate.rfatc del di"~i piani di vlrn cui I vari soggenl O!ipimno. Non pub ;,orprcndl"fe che fuiill pcriforin si Ueposill un gìudlzio slòttcnmeote ingitt~tn, ~hc 1cndc a mcucre in ombro gli enormi progrC$i neUa condizione abirnlivu . nollu domzione di sernzl sociah e di infrnsinmurc che ullli ,un CO!>lruzione sono lbSOCiaii. NeJlPurc può sorprendere. lo modifico mdicnlc del giudizio colltmlvo ntl co,lfronti dello SpllZio urbano del centri storici. otrro punto ~ul qu11k sl è forse uoppo poco dfic11u10. Eppure è proprio il cenrro storico che .ollcciro ln sooctlt, prima delt'ncbamsm, u vedere nc;llo periferia ciò che i,o!Q due decenni fu non veniva vi~to: l'cterotopln e la ctmtempomnca mnncanw di articolazione; 111 netltl divisione tra intcmo cd es1emo, l'assenza di spà!Li di medlllZlanc; li oonlinuo sovmpporsi di regole cstronec n processi nei quu.li i dèstinat!}ri possano ponare li peso. lo spessore e l'nnicotazione dei propri pioni do vita, lnizicn:mo JIIIQrn di v()llll i.n volcu dnl ·"dire'". dal
-Vedore" o dal "potere~; dnll'nspetlo Cthe, di volta in
voha. ncllc diven,c è \pe(:ilkhe $huazloni. cl si pn:sentera come pl!i pl'()blumnliCQ e Ili ,p0~1trèmo Vcr!,O gli altrl: ritorneremo al pW1to dl partcnu per poter oom, picre alrre e diverse mosS-O lmcmlL Percorreremo di ,·oltu in volto ,uacmri differenti . mu non un oume.ro infinito di pe.n:orsi quobivoglio; vedere. dire, rnmo più riconfigurare il potere non sono opert12ioni privai~
"nbuchi" ,ostitulsoono gli Indici o atl es.si si a_o,:,ocia110 in modo problcnu1lièo; $C la gestione dcila politica urbanJstien viene nntMpalll. spcrhnent:aia ottrnvcrsd lunghe Lrnnative. eontrnttt12ionJ I! co11ccrtnzio11i durante 111 fuse di srudio e fomwlaziooe del .pitmo: se il piono e In SUll ge6lione sono costn1iti ,n modo rrperm e pal\?Se, nor, pi"i, nel 11<:greto de1tnto dall'incubo che si possa profillnre di
ve\Jia111u. nella d tla. nel Lc-rrih.1rio. nc.U'cconomiil e
ii.Jc:c: appc:m1 ahbcramc i: -non ;1nc;:orn rrndQ1te in nonna:
nella J10dcttl ciò che là scns:fbilih~ dell'epoca ci hulucee Mnstn tc dì vedere. dicinmn ciò 1:hc ~ p-Oss:ibilc dire; oon 1mprovv,se rotUJre e tncerozlon, . ma entro vincoll , eondizioJti e convinzlon, che possono essere trnpassati !>Olo con grande folicu. Concentreremo l noMrl maggiori ,forzi di studiosi e pmfe,,slonisil. sul "dire'', ~ui mOlll nel qunll UTI piano è fatto. nel qltnli sono articolilu 'l ,uo[ contenuti e oloè su i testi dei quali è compostot dellbcre. rclnzioni. rappo1ti dt nccrcu. tabelle tuvole. norme; quali quame. pc:n:hé: dl~1>0St~ in quale successi1me logicn e cronologièa· dalla delibera rropnmmotica al prcliminurc. Jll:1 vorlunte: sui modl nel qunll cia>1."Uno di quesli Lesti è <truiturnto. <criun e disegnato, sulle relazioni che clnscun testo in1ra t1 ienc cnn gli nitri; 5u1 loro cnr.tllcre analioco e sw loro intenti pcrfornuuM: sui rapporti che ci s, attende s, instourino trn le nnrole. , numen cd i :,egui. le descrizirJni ed 111terpretaziom ed cs,l sottese cd II pro~~o di fn tcrnzione W<!iale. I rupponi di cannltLo o coopcrnzlonc trtl i Llivc~i oper111ori. lu costruzione e modlfica tlelln club. e del territorio. di loro pnrti, di interi paesaggi. Se 11 lingunl!l!'o clo.ll'urb,m1stu s, é fotto ne, tempi = l i den,o e ·vage,". ct>lmo di termini c~c >(110 cçn !lmnde follca acciulstano un se.n.so prt:d<;,.'1 al di (J.tori dcl conuesio emro nquale sono utilizzati: ad esempi() qualilii. tc!i,;uto, parte. luogo. poc:111gglo: se molli urbanisti csplorono temi dl ricerca non nbituolli l't1n0Usi morfòlogicn e quello upologicn, quello dei valor, e degli imp1111I ombienmli; se stnbf!Jsoono reJoziom sempre piu sirene con nree di studio wlo alcuni anni fn meno frequentote: oon le sciente naturali. ad esempio. se "disc,gmmo·• i plnnl generali e di wno in modi diversi dol pa.ssnw: -.: obb:1ndonnno le grrtfle geneJ'àlJ e di zona in mO(il dlvcr.i dul passato: 11e nbbaadonnno le.grafie codlucate ohe per o,in, ~vevono p11n1igli0llllmcnte ccrc;ito di pcrfczionurc. I "retini" so.thuiivl di pnrolc o IQCI.IZÌ9ni o.,, •i ero imcso dan: un senso unÌV(l(.'0 e trnspartnte , se si assiste ud una produzionè di normative 1ec11Jche clifferentl nelle dlverse R~gionl. che 'ìemprc più foneme:nic lnt'iclono sulla• farnia e lo strunura dei piuni. che sposwno i luoghi depumu o regolilmemo.re l dJftercmi temi, ohe modificanei lo configurnzione di dettaglio delle relazioa, di potere: -e ciò che primo ,i dicevà nelle norme del piano, on1 è detto <lmto il regolamenti, eJilixio, se cii> che prin111 ~i diceva nel pmgeno UI nrdlitenurn ore e dello Lrnmitc Il pinno di wnn; se lrtddovc si io1poncvW10 lmlk! di copcrturo e di edificabili ca oro si indicano t ipl cdilizr: se gli
se anzi I p.riml abbozzi del plano viengono ~pesso uliliz• ltl.ti u scopi cognllivi. vuol dire eh.e i problemi che sto po11cndo sono nll'ordme del giorno: che win lunga .. tradlz,one" di orguni:tzu,;loo,e disco11,ivu deU'µrbunistica si srn esaur"~do, ror.e perché non pìù cupace di 115.'òOrbite ai proprio Interno nuove e più adeguate de!>t'rizioni e dl struuurc, anrnverso modfficbc dcll'asse110 imÌlJlzi"nùlc. nuovi e più adeguati wumbl tra i soggetti sociali cd 11tom ambiootc. Forse possrnmo riconoscere con Arlhur Schnitzler che. lunga In srorio . olmena quella deU'urbflJ1ist1ca recente. ,non ci 'ltlnO assolutamente ,dee nuove. mn 'iOio e.11111:>iamc111I d'in teITTilh del pen~iero.: J'urbanist1ca nd dcc:cruti scorii ~i è occupato lntcnsamcnto delle rclltzioni dl "potere" . tlnche perché "vedere'• e "dlre". dopo Il Jun~o sforzo "vish-o" che o pnrtire dcll'opoc:n de, ··lumi" ovcl'a ucepmpugnuto lu crescno della città moderno e dop0 lo ,fon;o di ~i~temnzione discorsivo compiuto dnl "mo\·irnento moderno" nelle ~uc divc11,4: 1rnd11:ioni ed articolazioni, gli apparivano operazioni mtlllO problomntìch<'. Oggi. ml ~cmbrn (>cC0rrtl modil'icnrc lo distribuzione e l'intensità degli sfòtzi; tlp~licru'li non unicnmeme, ntn più intensnmemc all'arca del vedere e soprn1-rut10 del dire, nello qu(!le pii, dire11amenu: opera l'urbani~ta .:ome temico portatore. fa~. di W1 proprio autonomo e ~pccltico Sllpere. • La lungn scrlc llJ cspericme innov:ulvc condoue. non solo noi nostro paese, negli lllllÙ recenti. con i loro inev,mblli crron. consente forse di consolidare. non rigidtlrn<:ntc ~odilicnrc, nlwm punti; dt proporli òUu "ripetizione" d!U.m uno più vastn cd o,curo folln di esperienze. che si mn!ro11Li con plil nuntrroe,c cd anicoInie spt~ificltà locali, oon più so11m ·'differenze-. C'è 0101111 dli gwulllgnare tlo uno diffusion~ di ~-peri,mmtl che possano viocndcvotnicntc oomunicorsi i rlsult9ti; ulla ri~'CrCll del dubllio. non solo dclla cer1=i. È per qùcsio che penso 6Ìo forse momro ,I tempo per comioci~rc a pensnre. non n~ari11men1e a scrivere. in termini rrooondam0~1c tlive111i dol pass@). un nUO\'O "ntn1tullle deU'urbanlstO" ; nonosfamc gli elevati rachi tbc. sempre, un'operazione dl questo gen~re comporta. Non è sorprendente che i libri pnt frequ1mto111enre prQ~tl er.l ust1\i cnmt rnun~nlc d1lgli urbat1ist1 smoo oggi ·repertori" e •commenti" dì testi normativi . L~ legge non à o.olo smunento dl def,nlzionc e regolazione dell'i11teroilc,nc !,O<:ìule, llellu dislocazione e dei limlli del po Le re: es.a é 11nd1e lw:,go princlpc tlclln nominflZJone. sempre protesa n S<!lczib11arc ciò che è pertinente e
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► rilevanlc ed ~ definirlo in modo ridn110. 1rasparc11tc. inicrsoggetlivnmcnl.c cnmunicàbilc. Oll urbanì~il itllllnnl qtlllnlll. fatica bllnno recentemente speso a questo riguardo nuorno ui testi del ·condono" edilizio. U commento non è solo rcnmJivo di metrorc m luce il prin,:ipio giuridico oottcw ?I ltllto l.;ghlu1ivo; ~ anche luogo nel quale ai tcnnini viene tolta ,inon[min ambilllilà. spcsti0rc.dcn~ì1ll: a1tìv11à co,ran1cmcntcdominnll dalla consapcvoltzzo di di~pòrre di un numero di parole inferiore n quello delle cose che po,;.,;ono 11.•~cre viste e designate. Il 1cs10 norm111i>·o è luogo, 111finc, nel quale vengom> deJ'ìnite. molro SpessQ !11 modì espllcitl. le caraneriatkhc 11U1teriull e formuli del prodo110 del1'urbani,1a: rKI gualc ,·iene strutiurnro lo s,·olglmcnto della 111111 altl.,.ità. la ~ua '4'0mposi2ionc In opcru2.ioni elcmclttari. lll lon:, ~ucco:sslonc. I loro témpi. lb. L'OSteJJB. zioM di figure sociali che le ìntcrsccnno. ciò che da c;i11,cuna pub o non può, deve o non deve essere dellQ Alcuni lesti nonnativi . la legge ougli ~stundnrtl". molte delle '"nonnalìvc tccnìche regionali''. )Ì dimostrano oggi Inadeguati Ml questo terreno. non"-' quello dei principi giuridld che li hanno gcner11ti. I recenti lllllDWlil . rci,criori e clOfflmcnli di te<.tl normativi, 10110profondamen1cdiffcrcn1i do quelli passau. da quelli OUQCClll~ o da qudh ~ i a pltlllO 50Pl"Dt• lUIIO durltltc Ili anni Trenta di ques10 ,ccalo sino alla "can.cti Alcae". Le principali differenze •i stabUl-..:ono proptio nel nq,portl elle dalcuno di loro ln,laUJ11 od ba lastaurato tra "Wdefe". "dlrc"c "potere·. Sllrcbbc lapnuo sperare di uovare 'I_IIC!ll~ dlfforcnu nella uperficic dei lati, IU'Cbbe 11:laglilllO cercarle nei aoh manuali. Gli "ClmlPi". le anivit/a di riccn;q e pmgettaldcmc ,volle in occasione di alcuni trandl piani. illlllòt ml t acile esposizioni lntcmuionall e ntllc rivl!Jtc. banno M>lto un ruolo anllloso: Edimburgo. Armtcrdum. il JtelM)lllll Pta11 di New York t ,;aivontlo none piel!)1e dclJc parole. ncll'orgnmwwonc delle ncc.ruhe, nelle modalità di re51ìruzione dei loro risultati. nelle modnlltà del disegno che si rie,;ce a c~pìre cosa h:1 vi,m in ogni epoca "l'occhio dcll'urbani~tu". È riOettcndo sulle metafore di •ollll in vollu u1iliu..:11e che )I riesce o comprendere come l'ul'banlsl4 ho ecroato di superare iI1 rontllmentalc irriducibilità dello sguardo ltl diS-Oorso e di queato alla prnhcu SQ,iulc C'rò dice (0111C qunlì enormi difficoltà t~<1richc ç,;:corra affrontare anche ~nln per pensare alla costruzione di un "manuale dell'urbanista" e per quali ragioni l'h\l• prc911. 11111lcnc, nei ltmpi più recenti. non <iil più uolu affron1a111 in modo esr,licito, soppinmn trc;ippc cnsef lllll'"occhio clinico" e sull""ordine del discorso". rroi,pe eo,e jUJ rapporti tra "potere" e "sapere": non ci 90l10 plll con!lé!ntlte le ingenui!~ di un tempo, Ma n~e a ~ conkntito di non conoscere il m:tnunlt ndjc,ffl(>, di nnrl ,;:,pere 1f<>VC CS'.SO ..tin e ili nnn gonrdnrlo con lln ri~petto cnr[c:o dì dubbi I dul:lbl lilli qmùi può
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