Françolse Choay a, su un Ironie solo apsiarent&mente diverso, da Charles Undblom ha porn,(o rn evidenze ben ellre a Plu lmportanu ql:Jestlonl. Mito, utopia, mocfl!llo, regola, prooedura, rito, liturgia sono termini Qhe costruiscono uno SfJIIZlo continuo. Agli estremi del mllO a della llturgJa staJt tempo11sso del trattl epocali, del soggetti l'agire det quan è 10talmante iscritto nelle lo<o lmmut.ablll ldamrtà. /IJ centro, vicino alla tegola, sta fhveca quello dellil "vasdca /lbollenta• musiliana. dell'lmpravedibile conllngante, delle Identità ambigue e cangianti, Gli estl'ami sono l tuoghl nal quali, ll0(\'18 nel mito wagna11ano; 'Il tempo si la spazio", Il centro quello riel quale lo spazio, recipiente del tu.multo degU eventi. si malaria "di leggj, regolamanli e ltadizloni slotiche" 11egcla • modello, detto In altre parole, ,sono tannini che alllll!ono ad una diversa, ma non contradd,tloria nflaSl'1one.sul tempo. Se sollevo que.-11punti apparentemente molto astratll è perché 1t, molli del nuovi plani ul'bamst,c/, in ttnlm come 1n Europa, 11 disegno di Un possibile "sta!!) delle COiie'. di rllevnnll ospelti della torma desiderala per ,mpo<tanll mod,hcazioni defla strutture del !)41nclpalJ tesll del piano a delle proceclur1 auraverst> la qua11 ne viene praordlnrua l'attuazione e la ges!,one. Il cemP1amen10 di orientamento, r100ri1ando M]ahel Butor direi ia modlf,cazione' cui stiamo aaslslenclo, cui 01 possiamo opporre o c;l,e posslarno aiutare e mlgl]or.are, Aqualcosa clie tocca nel protohdo l'urbanista: Ust,o ogumdo, lf suo modo dt co(l98ltualjzzare • costruire Il prop<io proòlema scionl~loo ed operativo, I• rete di rapponl che cerca di tessere con I ddterentl soggelll SOC!Bli, 1luoghi 1184 qualt questl vengono sollecw,tl ad lr,contrarsl, Il $i&tema dl connim e di elleanze che viene messo In luoe, la natura c!egl, argomenti elle ciascuno viene r,nesso In condizione di muo118t8 contro od a llanoo dell'oJIIO, I criteri di valutazione della diverse situaz10n1 a delle propo&1e cli loro r,,odilil)a o 11'.11Sfol'ITIIIZ10ne. La recente Flass<egna urbamslica naz1011ele di Ferrara ha most,ato quanto questo caratt8t8 dal nuovi plani sia pelvaslvoi oome, sia pura In modi cllversl, con appralondimentl e consapel,oolltZZll dilferenll. le pii) recenu asperlen:te di
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pianlflca.tione nel no,itrq paese conve,gnno verso qualcosa di oo.mune ar,che se non ancora chiaramente definito; come esse assumano 1ratt1che danno loro una certe aria di "lamlglla' che consente fO!llt di pariara di nuovo 'SUie' di planl!Jcazione che al rappresenta ,n una nuova,_. dl piano, anche H slamo ben lontani dal i:,oterla già ponsare coma una "fom,a stabila" Ma le rag,onl prolonde dal camblame.nto non appaiono altrettanto prevaslvamante COITJP~ f>;traiO danno luogo a polem,Cl>a sovente male Imposi.aie ohe riducono la dllnoollè del problemi che l'U!banlsllca si trova oggi a doser afl'lom111a. li più delle volte te poleml<;he nascono dalla disauenzlone e sciatterie con la qUnla le pa10le ed I i;egnì vengono usati ed Intesi, eia una sol'la di 'peste del lln_guagglo" Dlsaltenll allo spessore di slgnilkiall che ogni termine lnevltabllmerite ve,oola, e, 81allaooa ed una delle sue possibili nacezlonl per costl\llre rantasml·e oon essi combattere arok:he quonto lnu\111 bauagha, Piano e l)l'(lgattc 1,a"no avulD n&Qll armi più raoenU questo destino. Alcun! ritengono, ad esempio. d1poter spiegare I traiti lisJognomicl della nuova famiglia di plani, In pl!lr1loolare la frequenza con la quale al loro l111terno CO(l'Jp&10no lratt1 di un P81'CO!SO progettuale che si awldna dl !DOllo alla dellnli1one, lorm~le dello spazio uit,ano, come una rlvrnclta della "quarità' sulla "quantità". dell'archltetwra sull'urbanistica e di ciò cha"essl Htengono sia stato Il suo principale errO(e passato Per ignoranza o rifiuto della storill essi peneeno al piano urt,anlstlco,oome a qualcosa desllnato a 111Stare Immutato oel tempo, non soggetto ad alcuna mod,rica • progresso; che debba essere na:ettato o nf[ulato cosi oome e; nel ql!llle sJ lrau, di credere"o meno lnv11=e dl rltleuere sulle dimensioni di nuolll. dl"8rsi e posslblll progmmm1 di ri08!C8 e le relazioni che gll stessi poi/ebbero I nlmttenere c:on quelli precedenti, eSS"I preferiscono pansare al plano come ad un vscch10 arnese che possa essere estromesso dalla cassetta degli allrem parche dlvenutd oramai inullle. Altri ritengono aha I tmlliilslognomlcì del
nuovf plani stano troppo &lmllJ 11 quelli di famiglie prece<1anti: assi 11:1te1J>retano la nuova mossa dell'urba~IQ oome un ril0mll ell'lndialro. coma un rifiuto di aJouru, Importanti e recentt 001\qll~lé sia nelle pratiche soclall. sia nelle te<lrie ohe en'urbanl!lllca111 rilerlscono. Il disegno "ner piano dl\ifena per toro rlfiu 10 del carattere proces:wale del piano. Nella llllerpretazlonl più rozze Il dìsegnodi spec,tncl spazi evolllml vlene contrapposto ali~ norma cm, q11egl1 spazi misura e quel volumi limita come Il privato si contrappone al pubbUoo, Ancora una vena l'uso disinvolto dei 111rm1n1, ,1 nco110 a bontrepposlzlonl lort~ la mancanu di dlsoernimanto Ira I dlffefenU llvalll della realtà, la scarsa attenzione a/la storia, fa Sf che or si riflutJ di comprendere Il ruolO delle immagini, del modelQ, delle utopie e del tnlU t'l■ll'organlz:zazlone I processi di interoz10ne sociale; rlducelldone la complassttà e dando IQfO un senso,
'via I plu sollevsrio un~ quest;one che 111v8918 dliettamenla Il lampo. Essi rliengono ctie 11 piano abbia alla sùa onglne ùno "previsione• ed Il progetto una ' oolluslona•. i1e.sito di un glooo; più In partlcolare. che lt progetto possa don,i solo quando Il 91000 dagll evenb fa si che &peeillci 1n1eressl. opera!Orl, nsorw, matenal4 pohtlche o almbollche vengano ocncretamente a11111ate attorno ed uno speo[nco tema ed In uno speolf1co IUOOfl DI questo glooo si possono stabilire le regole, ma noo divinare glf esiti. Ciò che generalmente viene lnleso come un'odrtrna dllficoJtà prevlslva diventa <OOSl motivo P4li r1ch1arnare Il pieno alfastìnenza, al silenzio all'lndlaazione clelle poche 001'8 ohe possono essere sicuramente dette di un Muro che ci Viene incontroI chesl rlnullcia ■ costruire. È ra10 che cl si S!)fferml a rlflelhint sillle regioni delle dllflcoila • sul ruolo della Pf8Vl$1oe; ohe si riconosca oome le pllme sla110 In lalga misura c:onnessa 8U'abbandono delle samplroi "tarme· pre\'Ìslvedel passato: forme a 1010 Volta lonemente debl!rl01 di Immagini a l"~I che esse 518$se contribuivano e rafforzare Se Q!'S8rv1amo oggi un manullle dl plantfH:azfone urbanistica del passalo, Ingenue. forse razze. ol appaiono non lllnto le tecniche aoelitlche, previsiva e progettillll ctlt\vlvengonoproposte, quanto le
Imlii, cu -
al nfariscoflo; IQIIIIII0188tVano Il mondo ed I quali tentano di modifloarlp
lnlmradall'erroreesos1ltulrgli la , . . _ lllC0f8 Wdlgeru,181n. L'en'OrEi
d z;: w~ perchè dilWlOSlo d• un
"*l'oppollo. aenza 8/lOCra sapere U Dal a■cllllO,cillcheawjeneè
4N ,., ,. capire C0$8 e &begl1ato e ne l'ortginL ~ questo candidamente ml -.t,ra ocoorra e al possa la.r.. aoN la nuova forfl18. cli pia/IO sia
dllle forma p0951blll, non lo so
• ■oche moùa delle orlUche che le
-■onoabaghate a m,
Ula lonll del loro errore. Essa ml In pdmo luogo In una nud1Qécbe Ila awenendo nel Cilllll)O della "forma· del p)Sl'IO .._, l)l'OOIAI do interazione llllomoad esso si ooncentrano, dle. attraverso l.atloosi Il o■rça do ■ttrontara e risolvere pitma. lii una lroppo epidermloa 1111 Q1811eri delle aocleti\ • .,~ loroconsagueN:e la!!pOd■lla planifk:azlo!1• IAall'IOOf più In profondità ml rili■da in un■ sorta d1 a pensare serlarT]ènte al __, • dlii progetto. Motto avanzar• • nguerdo prowlton■.
' Clii oggi aulstlamo si é
..,.. un ...aggio fallOO&o; jurigo Il ••• Dli I aperanze. nostalgie e Il aano aocavallall Il suo punlo • tn QUalct1e luogo delle nostra u•u;..lllal'e. In una generale per lo llalO <NJllt cose, Il _ . . po. l0(1UOSamen1• per
Mldrid. ller1lno, Parigi,
, Mllllno. Bologna
Aium, Pi9IOoa. s,ena~ llhe li eono 110C8Valla18 e ftlmcl IIGIIIUIIIO • lr;ato
- ~ - Ciocf,eoggi • - r,on 6 plu un Insieme d1
........,__nallallà ad alla Ne111pl~lcavone• • ,...,_ ia 901a lndjcazlone che -itlno di uno
specn!co progetlo del quale sia lndlcato Il tema. C1(> che oomll"r• 1'1119' nelle espenenze p,(I avarn:ate à qUJ1icos.a di molto più oomplesso: è unatloerca della 1eglt1Jmllà del lare deli'u/bal\l§t1ca e dell'arehi\&ttli!ll Una altrci tema, quello della leglttir,,ltà, lnev,iabllmente debitore nel confron Udi Immagini e di mlu oollett1v1. In questa ricerca l'ui1lan1s11oa, quellO che oe,oa di •oostrulre la clltll nella città", di "riooslrulrla crlticamen1e". è motto pi~ pro$S11'110, come ho già avulo modo d1 djre, al òricoleur·dl Levl-slfl'IUSS clie all'Ingegnere cartesiano. "Osservìemolo all'opera,, li suo Pflfl1<1 passo pratico&... ratrospetllvo: egli deve rivolgersi ad Un Insieme gi~ 00$lltulto di a1rumentl e di malerial~ fl1Jlle e rifarne l'in•entarlo; lnflne e soprallutto Ingaggiare oon lO(o ur111 sorta di dialogo, perrepertorlore, prima di sceglll!<e Ira d1loro, le ppss,bl~ r(spos1e che quall'lns,eme può fòrnlra al problema che egli loro propone Tutti questi oggetti e1oract1tl che cosllfUlscono il suo le!IOro, egli li Interroga per oomprehdere ciò Che Ciàacono di 1010 polrebbe ·s1gnif,care', con ciò COJl!nbuanrlo a dellnlre uri Insieme di oggetti da ,eanzzare che alla fine non dlff8Hrè da quello degll stru.men1i usati per realfll8l'IO, altro che par la dlspoelzjone fnte,na delle diverse parti"' Molll lJrb81'11sll possono rloon=rsl In queste.parole ,nvel!ltanaro, repertonare, usare e t1usare, soprallutto Interrogare tipi ed impianti edilitl. assem mol1ol0g1cl. mMufoltl, spazi u,banl, paesaggi, slluazjonll oonservarlj, fai11 enlrare entro nuove comblnailonl. entrò nuovi giudiziosi ~starnanti, entro nuovì slslemf di reiazlonl slgnlncanti. ent.ro un progeito che oerchl sopranutto di dara un nuo110 "sensi)' alla città, al tomtono ed alle loro dlflerenll parti, L'urbanista, oome molti altri, nel mondo che lo circonda cqglla og_.oopo;attutto le dlffereN:e: oerca di riferirle a quajoosa·che ne renda oonlo., di comporle oome rpez,:i di un puzzle sino a che restituiscano una Ggura oompluta: che ancora non conosce perfettamenle. ma che non si slancadl Immaginano jn1errogando I propri materiali, AllOra llnalmenle I suol materiali, frammenti cli qualOCSa·che è stato. gli appariranno
oome dettagli di qualcosa che li trascenda. Egli hon Il acoosta con la logica del giocatore dl "domino•. ìn base asole concordanze, ad esempio In base ad Interessi di 'vfcfna10•, ma 8Clotta una stat9ìlla che gr, consenta di avviclrmTSI Il più posslb1la alla "!orma stabila· eolro la quale i suol peui•materlall potr"'1flD laglltlmomente coml)orsl. L'urbanistica è di nuovo ialla. ricerca di una ' s~ullura• delto spazfo urbano 8Cleguata ài oaratterl Gélla società contemporanea e. per la prima VOiia, e alla ricerca dai cnleri secondo I quali valutare la legJttlrnltà del ~ingoto etto progettuale; non della soa giustificazione, ma d, olà che lo dotl lntrlnsecarnente del potere di escludare allrl ooncorrentl: non di un polera che risieda nel soggetto sociale ohe I<> propone, nel "principe", rna che gli d•rlvl da una propria, dimosltablle capacità di lnte1Pf9tere asa11sthramente I oaratterl e le asplruJonl <NIiia socled. conlemporanea.La figura nnale. slnotllcamente colla ed n ruolO del &Ingoio pezzo nel camporla o, sa si \/uole' Il rifiuto di unaconcezjona "Jnvola, elilmera•, oottratta al giudizio collettivo dall'arahlllttum ed Il rl~uto deli'jmposslbllilà rii un •lllre wa1egloo O ancora· t1ntem,garal di nuovo e da capo sul senso odierno a futuro dall'opp~zione tra pubblloo a privato, 11a collettivo ad lndlvjduala, tra generale e panr001are, Cm che !ano<>, meglio sarebbe dire cercano dl fare, le 'scheda progetto', I "progatll norma' , I "progetti gulda" ed I diversi ' scherni dlrehor1· enlro I quali ! primi sovente ti compongono ~ proprio ques10: rioonoscere la non oma9enetta dello spazE e del tempo flsloo, economico• sociale. ma riflt.olatna 11naffnbllllà, non acoetjare che esso sia composto, se non pro-tamp(H'9, di altiml•frammenio del quali nulla si poSSII dire se non fa d11feranza rlspeito alt111 cercara le strute.9ia per riportare r dtv81SI istanti e lmmmentl ad aaqulslra senso, a divenire deltagll di una f~ura saciale prima che fisica; Immaginare [lU8Sle figure; disegnarla nelle sue diverse dlmerislonl fisiche, eoonomlçt,e. operallve; piecisame I contami e poi BSSicarla: ,oonsa,vame sòlO cl6 eh• ne costituisce lt nucleo, 11 s1rull1Jra primaria; calarla entro un processo di lnlarazlone sociale: fru1e aublre ogni genera 5
di ur10 atr!Ch& possa esserne yerilicat• o lelslflcata la fegittlmltà. è un programn,a di rlcO!ca ambiziosa, ma alle In mod, diversi è gl/Ulalo percor,o altre VOiia. Dirò di pjù: a me sembra elne un prograr,,1118 di ricerca nasca sempre, In modO spesso lm~lclto, da una visione sinottica del mondo a la rovesci semp;,e In una proposta complessiva, che la 1lceica sia 9■ ,npre lmmagln~10ne•~ d~la legittimità dJ questo ravesclameriloì che essa Sia sempre esplorazione cli alcuni luoghi e temi specifici di volta lo volla assunfi come esperimenti crucial~ In questo senso Ulaotallvo del nuovi piani li oggi quello di date un progranirna ed un metodo di 11C8!'C8 all'urbanlsbea che ne è prilla. Il percorso dalla OO!IIIuzlone dernuoVI piani ~ominaa ora a lar1111ntallagglblle, Eliso nasce da unevvlo simultaneo clel rflìevo, d81Ja l.nlarpretazlons e del progetto, noi, ponor,do in alcun modo I tre termini in sequenza. né logica, né cronologica: un rilievo che non prelanda di essere aslrafto da cgnI progetto, un'Interpretazione che non ~ Il rlll~. un progeHò che sopralltJtto renda sempre più precisa l'interpretazìoll!l, mena 1n evidenza le carenza dal rilJevo. ,invii a nuovi passi oohosclUvl, a nuove rlllesslonl, a ultarlorl prOj)osta, Apparant11menle la qwtanza dalla tradizione n0<1 po1111bba assera maggiore: In realtà a me semlira ohe nel 'conoscere. C9mprenaere, gi4(licare, intervern111" aia sempr. stata 8$Jn$Sa un1mmaglne torte, un mllo, 00lle9a10 Jn modo sfsteinatl00<1!.d altri immag1oi a m,1I e che A&r lunghi anni t,anl'ID consenltto dl ridurre la complessità del rapporto lm conoscenze ed azione L'Url:lanisiica, ancora, non si dà 1nIz1aln1i1nle un sl51ema compaUo di obiettivi da raggiungere, dal quali dedu'"I, come rIrigegnere, la forrn,a degli strumenti piu Idonei a realfllaJ11: guarda e<asoolla, osserva la dispersiona: degli ogge!U e del SOQIJOttl p<irlantl: oom,nGia a QOQl,ere oollegameni,, relazlonlrlentamenie COillhJiaoe ìem1•, di ognuno valuta I dllfarant, a possiblij svolgimenti es, ,rierroga sul loro lngres.so nello spazio urcano ed entro la spazio sodale. 01 ogni evolglmenlo si domanda quiall saranno I premi a le Aene e come dlS1r1bul ti: chi si a~lverà perassicurami 6
gll uni ad av11a1a le<a11111: quauargomenu~ comportamenU potré muovere e mettere In auo: sul qual.e !arreno, degll,;cambl ispirali alla logica eoonomizzanta, dello scambio politico odi quello stmbolleo. Cerca clJ separare aliehlamente gli uni dagli altri, di spingere Il mondo oifCOSlante ad esprimere giudizi r,on oontraddltloH. a riflettere sul proprio listema di ''Valori' Solo apparanlemente li suo aglra si • rana p,ù lncerlo, autoarltklo • pieno d1 dubbi; In realtà é straordinariamente aumentata la sua consapevolezza del fallo che, In pane almeno, "ciò eh• oggi oostltu,sce la nostra cosclenra oollettlva è anahe clb qhe l'ha resa cieca· Incapace ad esem·p!a di vederfl Id asOO!tar~, al di la clelcloalecclo delle dlttetentl "minoranze•, le domande che emergono dalla socleltl nel suo 00mpl8$SO, di contribuire a dare toro una dimensione ®ncreta. di far sl c:he possano esprimersi ìn modi più preolal, attraverao un1mn,aglne che, per l'urbanisllca, eun modo di date dell~spaz10, una sua 'torma stabile". Mollo tempo la. a!L"inlzlo dal secolo 11COrso, l'UrtJanlstlca, usa I~lennlne In senao assai lato, IJa colto, nella distribuzione di un Insieme di valorl che si rappresentavano nella città e nel terrllOrlo, alcune fondamentali cpntraddlzlonl dell'organltta%1one saclale costllURasl entro la rivoluzione industriale. Il problema mosse per dtJOenni rihav1. tnterpretazlonl, esperimenti proge\tUall e nuovi rlllevl e solo nel primi deoennl dJ questo secolo venne definito 1n termini per Ulampo rllenuu ~gor~. Qggl quanoo parliamo di fabbisogni e di slandanl e di loto sUme, sotto'vaJutiamo l'enorme sfOfZO jn111lleHuale. non i,olo polllloo, che• si.10 compiuto nella oostruzlone di que'5lo problema, 11mponanza delle modificazioni, cuhurall, SCl9flllllche. leor,lca, delle pratiche oonoscldve e proiaettuall, l:he sl sono dovule venfioate, Termini soslanzialmenla vaghi, aperti od Oj)poste I n1erpra1azlorir, come 'la quesUone deOe abilazJonl', sono passali lungo quasto pe,corso dall'indi<;are irm11aginf a de&lgnare un gn,ppo dt problemi rigorosamente oostrulll, di teorie e tecniche di toro analisi ad ir,lerpretaziona, di pratiche di loro soluzlone,
ìarmInI aI1renan10 vaghi, apartl cioè a.d opposta lnterprelazlOlll, come °ql!ahtà" ed ·ambi,t,1e·, posi,ono svolgere oggi un llJOlo ana10go. muovere lmmoglnl che
0Qf11rlbuJscar,o leritamlll'le a costru,re nuove
problemallzzazlonl, nuove teorie, nuove lecnfohe a pralfche socio.li. Sarebbe un 9111.. errore penSflra di polar !ranare , nuovi tem, entro l1mpalcato teorico, deile oonsueludln• oonosdtille e prc;ge1wa11, coslrullo a ridossa del termlnl precedan~. Non &f tra118 di aJimare nuovi fabbisogni e Slandald aumen1and0 ie quota destinate e ve«I!! od a piste cicifbtll; dl oontrolJara I PIJ)Qelli con sempre p,u numerose a.naifsl cfl lmapatto ambientale. I temi ed f p,oblemr CIie I nuovi termini propongono sono B$S8Ipiù dllflcllll • oomptessl, ia loro chiara deflntz.lone a soluzione richiede Il tempo lungo, quello delle !orme sociali plu che de~ll lf)divldof o delgruppL L'urtianista. come a11rr, af trova oontampofaneamente In dllf100~I, Id In tll1II posizione di gfl'\"t raspo11$11blfll!I: privo di adeguati stnimenll anal lllol e progellUaJI lii Illude spesso che quelli provenienti da aln a,ee-disclpllnari, entro le q11Bf1 gll s1essi tannini danno luogo a differenll .. probl■mallzzazloni, gli siano sufficienti; consapevole ohe 11mmagine prima dilll'ambienle è di nature spaziale. sa cne Il p[ano ven-à anr,iversalo come un Cro01!V11 da una folla di progetti, tra loro~86$0 oonllatuat4 ma che tuttavia an'amblenle 111 nlerlscono. Sarebbe un errore.greve non aocoru-1 ci,e la strada da seguire è qt1ella già nota. che ha 'Italo l pr0911ttl, re Idee oon,pleSSNe, le utopia, I mlii spesSQ preoede,e • sopravanzare la stessa oomprenslone contingente del tema, quella che emergow dal brusio dell'Interazione sodllltl Propa,rw del progetti, solfedlare lramile 10<0 l1mmaglnario collettivo, dargli la misura di ciò CIie sarebbe pòsslblle oltenera, mostrargli chi vi si Oj)pona.Studiare001111 maJlla. pnms che con la penna del glurjata, come, ad esamplo, I '.'llrandl Sfia2I aperti· ponar,o non essere uoa assua:ia dilatlzlorw del 'giardino pubbllOO', ma neppure una grollasca rfduzlone del ·paesaggio rurale' conservato ìn ak;unl pochi scempoO di ' anllquatiaJO"