Michele De Lucchi
Storie di architettura
Storie di architettura
Design Marcello Francone Layout Mercedes Jaén Ruiz, aMDL Ricerca d’archivio Margherita Baetta, aMDL
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore © 2016 Skira editore
Prologo
Costruire vuol dire inventare e se non si sanno raccontare le proprie invenzioni le costruzioni non esistono. Non è che sono meno significative o meno uniche e personali. Non esistono, non esistono proprio. Non si vedono, non si capiscono, non si ricordano. Veramente, letteralmente, non esistono. Come tutto quello che non è trasferibile in parole non entra nel cervello. Passa sì attraverso gli occhi, la bocca, il naso, le orecchie ma non si sente. Non arriva alla mente conscia e sensibile che percepisce, assimila, gusta, ammira, memorizza e immagazzina per utilizzi futuri. Lo insegnano i giapponesi per i quali tutto quello che non può avere un nome non si può utilizzare, è ingombrante e spreca spazio e tempo. Negli anni e sulla mia pelle ho capito che i progetti sono questo. Non sono solo bei disegni, elaborati modelli, raffinati abbinamenti di materiali, eleganti combinazioni di colore. Sono concetti. Sono storie da raccontare, avvincendo il lettore con una trama e con argomenti appositamente modellati per quella specifica necessità. Perché tutte le necessità nascono da un desiderio, più o meno ineluttabile, ma fondamentale per alimentare la voglia di sperimentare e conoscere.
MDL
7
Villa Sclopis aprile 2000
È stata l’ultima commessa del passato millennio, ed è stata la più bella. Mancavano pochi giorni a Natale e oramai mi preparavo come tutti a chiudere l’anno, il decennio, il secolo, il millennio senza tanto aspettarmi, in un periodo in cui mi sembrava tutti fossero preoccupati a chiudere piuttosto che non ad aprire nuove iniziative. Invece sono stato invitato da Giacomo a incontrare dei suoi amici che mi dovevano parlare. Ho finito le mie riunioni di progetto a Scarmagno e per la stradina che passa per i campi, non l’autostrada, sono arrivato a Salerano a chiedere dove era Villa Sclopis perché lì avevo l’appuntamento. Villa Sclopis era una scuola e nella saletta subito a destra appena entrati dal portone principale ho incontrato in un colpo solo tutti quelli che sarebbero diventati in poco tempo non solo committenti ma anche grandi amici. Il tema che mi hanno proposto, le parole che hanno usato, i
8
concetti che hanno espresso in quel primo incontro erano quanto di più profondo e coinvolgente io potessi mai in quel momento ascoltare. Proprio l’anno prima infatti era morta mia madre dopo una lunga, penosa, dolorosissima agonia e proprio in quei giorni avevo saputo che anche mio padre stava morendo della stessa malattia. Ma non era tanto il fatto personale che mi coinvolgeva, quanto il sincero e semplice parlare della morte. Probabilmente il parlare apertamente di questo mi aiutava a esorcizzare la sofferenza per la morte dei miei genitori. Sicuramente il tema mi colpiva ben oltre e sentivo fortemente il desiderio di parlare e discutere e di fare qualche cosa che mi facesse sentire il concetto della morte meno lontano da quello della vita.
9
Villa Sclopis 2000-2007 Villa Sclopis, Associazione Casainsieme, Salerano, Torino
Chesa Ritscha 2005-2008 Casa privata, Zuoz (Svizzera)
La villa settecentesca della famiglia Sclopis, nelle vicinanze di Ivrea, è stata convertita in una residenza assistita per malati oncologici terminali. Alla dimora restaurata è affiancata un’architettura trasparente con struttura in acciaio. La distribuzione interna è organizzata in modo funzionale all’attività di hospice: collegamenti orizzontali tra i due edifici, un’area refettorio comune, otto stanze per i degenti, locali amministrativi e sanitari. Il recupero del parco secolare completa l’intervento.
Nel centro di Zuoz, in Engadina, un vecchio fienile è stato ristrutturato e convertito ad abitazione privata. L’esterno ha il tipico carattere di architettura engadinese. Nel rispetto dell’antica struttura muraria sono stati ridisegnati tutti gli elementi in legno dei fronti esterni. Il risultato è una composizione di serramenti e finestre di diverse dimensioni. La struttura interna, realizzata con pilastri e travi in essenza di larice secondo le usanze locali, si inserisce con rispetto nell’involucro esistente.
90
91
Regesto e referenze fotografiche
p. 90 Villa Sclopis, 2000-2007 Villa Sclopis, Associazione Casainsieme, Salerano, Torino Foto: Gabriele Basilico
p. 95 L’eclettismo, 2008-2010 “Le arti di Piranesi”, Fondazione Cini, Venezia Foto: Matteo De Fina
p. 91 Chesa Ritscha, 2005-2008 Casa privata, Zuoz (Svizzera) Foto: Santi Caleca
p. 96 I cortili, 2008 – in corso Residenze Litta, CDP immobiliare, Milano Foto: Marco Beck Peccoz
p. 92 La prospettiva, 2005-2009 Nuova Manica Lunga, Fondazione Cini, Venezia Foto: Alessandra Chemollo p. 93 Costruire, 2006 Muri eroici Foto: Michele De Lucchi p. 94 La tenda, 2006-2009 Ministero degli Affari Interni, Tbilisi (Georgia) Foto: Gia Chkhatarashvili
p. 97 La pace, 2009-2010 Ponte della pace, Tbilisi (Georgia) Foto: Gia Chkhatarashvili p. 98 I tronchi, 2009-2012 Il Tronco, Honoris Holding GmbH & Co. KG, Pforzheim (Germania) Foto: Christian Richters p. 99 Il respiro, 2009-2014 Oxy.gen Pavilion, Zambon Spa, Bresso, Milano Foto: Sergio Cavandoli
121
p. 100 Il muro, 2010-2012 Cappella San Giacomo, Auerberg (Germania) Foto: Thomas Koller p. 101 I quattro palazzi Gallerie d’Italia Piazza Scala, Intesa Sanpaolo, Milano Foto: Mario Carrieri p. 102 Per una condizione migliore, 2010-2013 Z Building, Zambon Spa, Vicenza Foto: Alessandra Chemollo p. 103 I tavolini, 2011 Tavolini Foto: Michele De Lucchi p. 104 Le montagne, 2012-2013 Montagne Foto: Michele De Lucchi
p. 105 Un sasso levigato, 2012-2015 Padiglione The Waterstone, Intesa Sanpaolo, Expo Milano 2015, Milano Foto: Tom Vack p. 106 Miniature, 2012 – in corso “Illuminations”, Fondazione Cini, Venezia Rendering: Janush Katona, aMDL p. 107 I pagliai, 2013 Installazione itinerante Agorà, Expo 2015 Spa, Italia Foto: Alessandra Chemollo p. 108 Villa Reale, 2013-2014 Belvedere della Villa Reale di Monza, Nuova Villa Reale Spa, Monza Foto: Alessandra Chemollo p. 109 Il Mercato del Duomo, 2013-2015 Accesso a “Il Mercato del Duomo”, Autogrill Spa, Milano Foto: Tom Vack
p. 111 La Pietà, 2013-2015 Museo della Pietà Rondanini, Comune di Milano, Milano Foto: Tom Vack p. 112 La redonda, 2013-2015 Padiglione Expo Venice, Finanziaria Internazionale Investments SGR Spa, Marghera, Venezia Foto: Alessandra Chemollo p. 113 La pista, 2013-2015 Centro Guida Sicura, Tea Spa, Arese, Milano Foto: Tom Vack, con Ester Pirotta p. 114 Il seme, 2013-2015 UniCredit Pavilion, UniCredit Business Integrated Solutions Scpa, Milano Foto: Tom Vack, con Ester Pirotta
p. 115 Sant’Arialdo, 2013 – in corso Cappella di Sant’Arialdo sul Lago Maggiore, Angera, Varese Rendering: Marcello Biffi, aMDL p. 116 La passeggiata, 2014-2015 Installazione La Passeggiata, Workplace 3.0, Salone del Mobile 2015, Milano Foto: Tom Vack p. 117 Le baracche, 2014-2015 Baracche Foto: Michele De Lucchi p. 118 Una signora dell’Ottocento, 2014 – in corso Hotel Angst, Immobiliare Angst, Bordighera, Imperia Foto: Mario Greco p. 119 Il ponte del Lazzaretto, 2015 – in corso Ponte pedonale del Lazzaretto, FAI, Verona Rendering: Nicola Boccadoro, aMDL
p. 110 La crosta, 2013-2015 Padiglione Zero e Expo Center, Expo 2015 Spa, Milano Foto: Tom Vack
122
123
Indice
7 8 10 12 14 16 18 21 27 30 32 34 36 40 43 45 47 50 53
Prologo Michele De Lucchi Villa Sclopis Chesa Ritscha La prospettiva Costruire La tenda L’eclettismo I cortili La pace I tronchi Il respiro Il muro I quattro palazzi Per una condizione migliore I tavolini Le montagne Un sasso levigato Miniature I pagliai
54 56 58 64 68 70 73 76 79 81 84 87
Villa Reale Il Mercato del Duomo La crosta La Pietà La redonda La pista Il seme Sant’Arialdo La passeggiata Le baracche Una signora dell’Ottocento Il ponte del Lazzaretto
89
Progetti
121
Regesto e referenze fotografiche
Finito di stampare nel mese di febbraio 2016 a cura di Skira, Ginevra-Milano Printed in Italy www.skira.net