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21-06-2013
Natura e artefatto (ultimi volumi pubblicati) Il patrimonio e l’abitare a cura di Carmen Andriani Paolo Berdini La città in vendita. Centri storici e mercato senza regole Cristina Bianchetti Urbanistica e sfera pubblica Cristina Bianchetti Il Novecento è davvero finito Considerazioni sull’urbanistica Il progetto per la città negli ultimi venti anni a cura di Cristina Bianchetti e Alessandro Balducci Antonio G. Calafati Economie in cerca di città. La questione urbana in Italia
Italo Insolera Roma, per esempio. La città e l’urbanista Emrys Jones Metropoli. Le più grandi città del mondo
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Le storie raccolte in questo libro raccontano un paesaggio ordinario: quello degli edifici residenziali collettivi costruiti nelle grandi città italiane nei decenni di espansione successivi alla seconda guerra mondiale. Case che hanno rappresentato per molte famiglie la possibilità di raggiungere il traguardo della proprietà di un alloggio o di accedere a una dimensione abitativa autonoma, incarnando un ideale di benessere e di vita moderna che si sperava duraturo e destinato a trasmettersi tra più generazioni. Oltre venti ricercatori di diversa formazione ricostruiscono nel dettaglio la storia di altrettanti edifici o complessi situati a Milano, Roma e Torino. Le case vengono studiate dal momento della loro progettazione e costruzione fino a oggi. Al centro dell’attenzione sono da un lato i modelli progettuali, le strategie professionali, le scelte politiche e amministrative, dall’altro i cambiamenti della popolazione, le forme dell’abitare, la vita quotidiana, le trasformazioni degli spazi e delle strutture: in una parola, i molti modi in cui una pluralità di soggetti e di culture ha contribuito a dar forma a un paesaggio residenziale e a modificarlo nel corso del tempo. Basato su un incrocio sistematico tra fonti differenziate (archivistiche, a stampa, iconografiche e orali) e su una contaminazione tra approcci e domande provenienti da vari ambiti disciplinari (storia sociale, storia dell’architettura e dell’urbanistica, storia della cultura materiale e dei consumi), il volume propone uno sguardo inedito su aspetti fondamentali della storia delle grandi città italiane che sono finora rimasti sullo sfondo di molte ricerche. Dietro il loro apparente anonimato, gli edifici studiati in queste pagine sono stati al centro di piccole scelte quotidiane come di grandi strategie individuali e collettive: varcare la loro soglia significa esplorare un importante patrimonio di esperienze, memorie e narrazioni.
Filippo De Pieri è professore aggregato presso il Politecnico di Torino, dove insegna Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle città europee di Otto e Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, Il controllo improbabile. Progetti urbani, burocrazie, decisioni in una città capitale dell’Ottocento (Franco Angeli, 2005) e Architettura e città negli Stati sabaudi (con E. Piccoli, Quodlibet, 2012). Fa parte delle redazioni di «Città e storia» e «Planning Perspectives». Bruno Bonomo è ricercatore a tempo determinato di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia urbana, la casa e l’abitare, la metodologia della ricerca storica. Tra le sue pubblicazioni: Città di parole. Storia orale da una periferia romana (con A. Portelli, A. Sotgia, U. Viccaro, Donzelli, 2006); Il quartiere delle Valli. Costruire Roma nel secondo dopoguerra (Franco Angeli, 2007); Voci della memoria. L’uso delle fonti orali nella ricerca storica (Carocci, 2013).
STORIE DI CASE
Paesaggi interrotti. Territorio e pianificazione nel Mezzogiorno a cura di Alberto Clementi
16:52
Mariavaleria Mininni Approssimazioni alla città. Urbano, rurale, ecologia
STORIE DI CASE
Lewis Mumford Passeggiando per New York. Scritti sull’architettura della città
Abitare l’Italia del boom
Carlo Olmo Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori
Alessandro Pizzorno, Pier Luigi Crosta, Bernardo Secchi Competenza e rappresentanza
ISBN 978-88-6036-879-9
www.donzelli.it
e 38,00
De Pieri, Bonomo, Caramellino, Zanfi
Carlo Olmo Architettura e storia. Paradigmi della discontinuità
In copertina: complesso residenziale in piazza Adriano, Torino (fotografia di Stefano Graziani).
Gaia Caramellino è assegnista presso il Politecnico di Torino e coordinatrice nazionale del progetto Architetture per i ceti medi nell’Italia del boom, finanziato dal Miur (Firb Futuro in Ricerca). Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle forme, politiche e culture dell’abitare nel Novecento. Nel 2011 è stata visiting scholar al Canadian Center for Architecture. Il suo William Lescaze. Un architetto europeo nel New Deal (Franco Angeli, 2010) uscirà in inglese nel 2013.
a cura di Filippo De Pieri Bruno Bonomo Gaia Caramellino Federico Zanfi DONZELLI EDITORE
Federico Zanfi è architetto e ricercatore a tempo determinato in Urbanistica al Politecnico di Milano. La sua attività di ricerca si concentra sulle trasformazioni «dopo la crescita» dei contesti insediativi italiani, in particolare la città abusiva nel Mezzogiorno e i territori dell’urbanizzazione diffusa nel Centro-nord. Tra le sue pubblicazioni: Città latenti. Un progetto per l’Italia abusiva (Bruno Mondadori, 2008); Quando l’autostrada non basta. Infrastrutture, paesaggio e urbanistica nel territorio pedemontano (con A. Lanzani e altri, Quodlibet, 2013).