Storie_Casa_cop.qxp:brossura_dorso32
21-06-2013
Natura e artefatto (ultimi volumi pubblicati) Il patrimonio e l’abitare a cura di Carmen Andriani Paolo Berdini La città in vendita. Centri storici e mercato senza regole Cristina Bianchetti Urbanistica e sfera pubblica Cristina Bianchetti Il Novecento è davvero finito Considerazioni sull’urbanistica Il progetto per la città negli ultimi venti anni a cura di Cristina Bianchetti e Alessandro Balducci Antonio G. Calafati Economie in cerca di città. La questione urbana in Italia
Italo Insolera Roma, per esempio. La città e l’urbanista Emrys Jones Metropoli. Le più grandi città del mondo
Pagina 1
Le storie raccolte in questo libro raccontano un paesaggio ordinario: quello degli edifici residenziali collettivi costruiti nelle grandi città italiane nei decenni di espansione successivi alla seconda guerra mondiale. Case che hanno rappresentato per molte famiglie la possibilità di raggiungere il traguardo della proprietà di un alloggio o di accedere a una dimensione abitativa autonoma, incarnando un ideale di benessere e di vita moderna che si sperava duraturo e destinato a trasmettersi tra più generazioni. Oltre venti ricercatori di diversa formazione ricostruiscono nel dettaglio la storia di altrettanti edifici o complessi situati a Milano, Roma e Torino. Le case vengono studiate dal momento della loro progettazione e costruzione fino a oggi. Al centro dell’attenzione sono da un lato i modelli progettuali, le strategie professionali, le scelte politiche e amministrative, dall’altro i cambiamenti della popolazione, le forme dell’abitare, la vita quotidiana, le trasformazioni degli spazi e delle strutture: in una parola, i molti modi in cui una pluralità di soggetti e di culture ha contribuito a dar forma a un paesaggio residenziale e a modificarlo nel corso del tempo. Basato su un incrocio sistematico tra fonti differenziate (archivistiche, a stampa, iconografiche e orali) e su una contaminazione tra approcci e domande provenienti da vari ambiti disciplinari (storia sociale, storia dell’architettura e dell’urbanistica, storia della cultura materiale e dei consumi), il volume propone uno sguardo inedito su aspetti fondamentali della storia delle grandi città italiane che sono finora rimasti sullo sfondo di molte ricerche. Dietro il loro apparente anonimato, gli edifici studiati in queste pagine sono stati al centro di piccole scelte quotidiane come di grandi strategie individuali e collettive: varcare la loro soglia significa esplorare un importante patrimonio di esperienze, memorie e narrazioni.
Filippo De Pieri è professore aggregato presso il Politecnico di Torino, dove insegna Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle città europee di Otto e Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, Il controllo improbabile. Progetti urbani, burocrazie, decisioni in una città capitale dell’Ottocento (Franco Angeli, 2005) e Architettura e città negli Stati sabaudi (con E. Piccoli, Quodlibet, 2012). Fa parte delle redazioni di «Città e storia» e «Planning Perspectives». Bruno Bonomo è ricercatore a tempo determinato di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia urbana, la casa e l’abitare, la metodologia della ricerca storica. Tra le sue pubblicazioni: Città di parole. Storia orale da una periferia romana (con A. Portelli, A. Sotgia, U. Viccaro, Donzelli, 2006); Il quartiere delle Valli. Costruire Roma nel secondo dopoguerra (Franco Angeli, 2007); Voci della memoria. L’uso delle fonti orali nella ricerca storica (Carocci, 2013).
STORIE DI CASE
Paesaggi interrotti. Territorio e pianificazione nel Mezzogiorno a cura di Alberto Clementi
16:52
Mariavaleria Mininni Approssimazioni alla città. Urbano, rurale, ecologia
STORIE DI CASE
Lewis Mumford Passeggiando per New York. Scritti sull’architettura della città
Abitare l’Italia del boom
Carlo Olmo Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori
Alessandro Pizzorno, Pier Luigi Crosta, Bernardo Secchi Competenza e rappresentanza
ISBN 978-88-6036-879-9
www.donzelli.it
e 38,00
De Pieri, Bonomo, Caramellino, Zanfi
Carlo Olmo Architettura e storia. Paradigmi della discontinuità
In copertina: complesso residenziale in piazza Adriano, Torino (fotografia di Stefano Graziani).
Gaia Caramellino è assegnista presso il Politecnico di Torino e coordinatrice nazionale del progetto Architetture per i ceti medi nell’Italia del boom, finanziato dal Miur (Firb Futuro in Ricerca). Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle forme, politiche e culture dell’abitare nel Novecento. Nel 2011 è stata visiting scholar al Canadian Center for Architecture. Il suo William Lescaze. Un architetto europeo nel New Deal (Franco Angeli, 2010) uscirà in inglese nel 2013.
a cura di Filippo De Pieri Bruno Bonomo Gaia Caramellino Federico Zanfi DONZELLI EDITORE
Federico Zanfi è architetto e ricercatore a tempo determinato in Urbanistica al Politecnico di Milano. La sua attività di ricerca si concentra sulle trasformazioni «dopo la crescita» dei contesti insediativi italiani, in particolare la città abusiva nel Mezzogiorno e i territori dell’urbanizzazione diffusa nel Centro-nord. Tra le sue pubblicazioni: Città latenti. Un progetto per l’Italia abusiva (Bruno Mondadori, 2008); Quando l’autostrada non basta. Infrastrutture, paesaggio e urbanistica nel territorio pedemontano (con A. Lanzani e altri, Quodlibet, 2013).
Saggi. Natura e artefatto
STORIE DI CASE Abitare l’Italia del boom
A cura di
Filippo De Pieri, Bruno Bonomo Gaia Caramellino, Federico Zanfi
DONZELLI EDITORE
Il volume è stato realizzato nell’ambito del progetto Architetture per i ceti medi nell’Italia del boom. Per una storia sociale dell’abitare a Torino, Milano e Roma, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - programma FIRB Futuro in Ricerca con il contributo del Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e del Dipartimento di Storia Culture Religioni dell’Università degli Studi di Roma «La Sapienza».
Le campagne fotografiche sui casi di studio selezionati nelle tre città sono state condotte da: Stefano Graziani (Milano); Michela Pace (Torino); Fabio Severo (Roma). La redazione delle mappe e degli schemi grafici è a cura di Studioata (Torino).
© 2013 Donzelli editore, Roma Via Mentana 2b INTERNET www.donzelli.it E-MAIL editore@donzelli.it ISBN 978-88-6036-879-9
STORIE DI CASE
Indice
p.
XI
Storie di case: le ragioni di una ricerca Introduzione di Filippo De Pieri
XXXI
Le case del miracolo, due a due Fotografie di Stefano Graziani
3
I.
«La vacanza dentro casa». Un complesso con piscina al Prenestino Via di Acqua Bullicante, Roma di Bruno Bonomo
23
II.
Pratiche abitative in una casa signorile ma «non di lusso» Via Luigi Anelli, Milano di Elena Demartini
45
III.
Vista parco Sempione. Una torre in affitto lungo i bastioni spagnoli Piazzale Biancamano, Milano di Federico Zanfi
69
IV.
Abitare una casa di un ente. Due intensivi Inpdai al Tuscolano Via Calpurnio Fiamma, Roma di Alice Sotgia
89
V.
Un quartiere, un imprenditore. Talenti, «isola tranquilla in mezzo a un mare in tempesta» Via del Lungo, Roma di Stefania Ficacci
107
VI.
Giardini La Viridiana: «un fortino di bella gente, in una periferia mica da ridere» Via delle Forze Armate, Milano di Federico Zanfi
131 VII.
The Sky Residence. Abitare lungo un corso, in una casa «modernissima» Corso Francia, Collegno (Torino) di Cristina Renzoni
V
Storie di case 153 VIII.
Scientia atque Labor. Le trasformazioni di una palazzina di professori Viale Ippocrate, Roma di Eva Masini
171
IX.
La cooperativa paziente. Costruire le occasioni in una 167 di ceto medio Corso Monte Cucco, Torino di Filippo De Pieri
191
X.
Due complessi residenziali «di tipo medio» per la Toro Assicurazioni Viale Monte Rosa, Milano di Federico Ferrari
211
XI.
Popolare di lusso. Restyling Montecatini in un isolato del centro storico Via Moscova, Milano di Michela Morgante
233
XII.
«Modestia e decoro»: impiegati pubblici in una casa economica Via Peano, Torino di Francesca B. Filippi
257 XIII.
Consorzio Pitagora: una vita in cooperativa tra utopie e disincanti Piazza Pitagora, Torino di Emanuela Andrini e Davide Cutolo
277 XIV.
Signorile, cinque locali più servizi. Gio Ponti sull’area ex Bianchi Via Plinio, Milano di Stefano Andrea Poli
295
XV.
«Basta un milione per vivere in un grattacielo fronte collina» Corso Roma, Moncalieri (Torino) di Gaia Caramellino
319 XVI.
«Anche tu abiti lì?» La comunità collinare del villaggio San Giacomo Strada San Vincenzo, Torino di Gricelys Rosario Piña
VI
Indice 339
XVII.
Un grattacielo abusivo. Costruire in altezza nel centro storico Via Santa Teresa, Torino di Giacomo L. Beccaria
357 XVIII.
Non per la bellezza ma per l’autonomia e la libertà Via Santacroce, Roma di Viola Mordenti
377
XIX.
«La via dei signori». Percorsi familiari e abitativi in un quartiere di villini Via Sogliano, Roma di Alice Sotgia
397
XX.
Il fascino discreto della borghesia. Costruire su un lotto difficile Piazza Statuto, Torino di Davide Rolfo
417
XXI.
La casa versatile. Esperimenti abitativi in una palazzina degli anni cinquanta Via Vetulonia, Roma di Milena Farina
437
XXII.
Condominio La Quercia. Iniziativa privata ed edilizia signorile alla Crocetta Via Vico, Torino di Emanuela Andrini
457 XXIII.
Una palazzina d’autore ai Parioli Via Ximenes, Roma di Carolina Vaccaro
475
Mappe
481
Ringraziamenti
Apparati 485
Bibliografia ragionata
497
Elenco delle illustrazioni
507
Indice analitico
523
Gli autori
VII
Le case del miracolo, due a due Fotografie di Stefano Graziani
STORIE DI CASE
Quando abbiamo chiesto a Stefano Graziani di collaborare a questa ricerca, e quando lo abbiamo accompagnato all’interno degli edifici e delle abitazioni di cui stavamo ricostruendo le storie, avevamo sostanzialmente due intenti. Da un lato ci interessava proporre, attraverso le sue fotografie, il ritratto aggiornato di un paesaggio abitativo rimasto sempre sottorappresentato nell’iconografia della città contemporanea. Un paesaggio di case ordinarie, poco attraenti per i fotografi delle riviste specializzate – più interessati a documentare architetture d’autore – ma nemmeno molto frequentate dal fotogiornalismo d’inchiesta, maggiormente concentrato sull’indagine sociale e conseguentemente su ben altri luoghi della città. Dall’altro intendevamo suggerire, con le immagini, la possibilità di avviare – seppur all’interno del limitato campione di case che stavamo studiando – una lettura di tipo comparativo sull’immensa produzione edilizia «media» degli anni del boom. Come se attraverso una campionatura rigorosa di atrii, salotti e piastrelle fosse possibile iniziare a mettere a fuoco i tratti di continuità e gli elementi di differenza della miriade di nuove abitazioni che accolgono gli italiani in un periodo di tumultuosa crescita urbana. Graziani, naturalmente, al di là delle nostre intenzioni ha guardato le case a modo suo e ne ha fatto un proprio racconto. Un racconto in cui sono ben presenti i suoi modelli di riferimento, un ormai consolidato tipo di sguardo sullo spazio abitato e un ambiguo atteggiamento verso la fotografia documentaria. Il suo è un invito a entrare negli edifici e visitarli con lo sguardo, prima di addentrarsi nella ricostruzione analitica delle loro storie. In questa narrazione per immagini le case del miracolo compaiono a due a due: più che visioni d’insieme sono coppie di frammenti, in cui di volta in volta vengono accostati spazi diversi e distanti quanto inquadrature della stessa casa. Ciò che tiene assieme tali frammenti non è sempre esplicito. Graziani ci costringe a riguardare le immagini e a interrogarci sui tipi di spazio: talvolta è il lavoro che occupa gli ambienti domestici, talvolta è il colore del sole di Roma, talvolta è un mosaico di tesserine, talvolta è un punto che si intuisce alla fine di un lungo porticato, o sotto una pergola di vite americana.
XXXIII
Storie_Casa_cop.qxp:brossura_dorso32
21-06-2013
Natura e artefatto (ultimi volumi pubblicati) Il patrimonio e l’abitare a cura di Carmen Andriani Paolo Berdini La città in vendita. Centri storici e mercato senza regole Cristina Bianchetti Urbanistica e sfera pubblica Cristina Bianchetti Il Novecento è davvero finito Considerazioni sull’urbanistica Il progetto per la città negli ultimi venti anni a cura di Cristina Bianchetti e Alessandro Balducci Antonio G. Calafati Economie in cerca di città. La questione urbana in Italia
Italo Insolera Roma, per esempio. La città e l’urbanista Emrys Jones Metropoli. Le più grandi città del mondo
Pagina 1
Le storie raccolte in questo libro raccontano un paesaggio ordinario: quello degli edifici residenziali collettivi costruiti nelle grandi città italiane nei decenni di espansione successivi alla seconda guerra mondiale. Case che hanno rappresentato per molte famiglie la possibilità di raggiungere il traguardo della proprietà di un alloggio o di accedere a una dimensione abitativa autonoma, incarnando un ideale di benessere e di vita moderna che si sperava duraturo e destinato a trasmettersi tra più generazioni. Oltre venti ricercatori di diversa formazione ricostruiscono nel dettaglio la storia di altrettanti edifici o complessi situati a Milano, Roma e Torino. Le case vengono studiate dal momento della loro progettazione e costruzione fino a oggi. Al centro dell’attenzione sono da un lato i modelli progettuali, le strategie professionali, le scelte politiche e amministrative, dall’altro i cambiamenti della popolazione, le forme dell’abitare, la vita quotidiana, le trasformazioni degli spazi e delle strutture: in una parola, i molti modi in cui una pluralità di soggetti e di culture ha contribuito a dar forma a un paesaggio residenziale e a modificarlo nel corso del tempo. Basato su un incrocio sistematico tra fonti differenziate (archivistiche, a stampa, iconografiche e orali) e su una contaminazione tra approcci e domande provenienti da vari ambiti disciplinari (storia sociale, storia dell’architettura e dell’urbanistica, storia della cultura materiale e dei consumi), il volume propone uno sguardo inedito su aspetti fondamentali della storia delle grandi città italiane che sono finora rimasti sullo sfondo di molte ricerche. Dietro il loro apparente anonimato, gli edifici studiati in queste pagine sono stati al centro di piccole scelte quotidiane come di grandi strategie individuali e collettive: varcare la loro soglia significa esplorare un importante patrimonio di esperienze, memorie e narrazioni.
Filippo De Pieri è professore aggregato presso il Politecnico di Torino, dove insegna Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle città europee di Otto e Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, Il controllo improbabile. Progetti urbani, burocrazie, decisioni in una città capitale dell’Ottocento (Franco Angeli, 2005) e Architettura e città negli Stati sabaudi (con E. Piccoli, Quodlibet, 2012). Fa parte delle redazioni di «Città e storia» e «Planning Perspectives». Bruno Bonomo è ricercatore a tempo determinato di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia urbana, la casa e l’abitare, la metodologia della ricerca storica. Tra le sue pubblicazioni: Città di parole. Storia orale da una periferia romana (con A. Portelli, A. Sotgia, U. Viccaro, Donzelli, 2006); Il quartiere delle Valli. Costruire Roma nel secondo dopoguerra (Franco Angeli, 2007); Voci della memoria. L’uso delle fonti orali nella ricerca storica (Carocci, 2013).
STORIE DI CASE
Paesaggi interrotti. Territorio e pianificazione nel Mezzogiorno a cura di Alberto Clementi
16:52
Mariavaleria Mininni Approssimazioni alla città. Urbano, rurale, ecologia
STORIE DI CASE
Lewis Mumford Passeggiando per New York. Scritti sull’architettura della città
Abitare l’Italia del boom
Carlo Olmo Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori
Alessandro Pizzorno, Pier Luigi Crosta, Bernardo Secchi Competenza e rappresentanza
ISBN 978-88-6036-879-9
www.donzelli.it
e 38,00
De Pieri, Bonomo, Caramellino, Zanfi
Carlo Olmo Architettura e storia. Paradigmi della discontinuità
In copertina: complesso residenziale in piazza Adriano, Torino (fotografia di Stefano Graziani).
Gaia Caramellino è assegnista presso il Politecnico di Torino e coordinatrice nazionale del progetto Architetture per i ceti medi nell’Italia del boom, finanziato dal Miur (Firb Futuro in Ricerca). Le sue ricerche si concentrano sulla storia delle forme, politiche e culture dell’abitare nel Novecento. Nel 2011 è stata visiting scholar al Canadian Center for Architecture. Il suo William Lescaze. Un architetto europeo nel New Deal (Franco Angeli, 2010) uscirà in inglese nel 2013.
a cura di Filippo De Pieri Bruno Bonomo Gaia Caramellino Federico Zanfi DONZELLI EDITORE
Federico Zanfi è architetto e ricercatore a tempo determinato in Urbanistica al Politecnico di Milano. La sua attività di ricerca si concentra sulle trasformazioni «dopo la crescita» dei contesti insediativi italiani, in particolare la città abusiva nel Mezzogiorno e i territori dell’urbanizzazione diffusa nel Centro-nord. Tra le sue pubblicazioni: Città latenti. Un progetto per l’Italia abusiva (Bruno Mondadori, 2008); Quando l’autostrada non basta. Infrastrutture, paesaggio e urbanistica nel territorio pedemontano (con A. Lanzani e altri, Quodlibet, 2013).