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Interiors Una magnifica opulenza

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Progetto Studio di architettura Ambra Piccin | Foto Diego Gaspari Bandion

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Una magnifica opulenza

Una villa padronale di rara bellezza, completamente ristrutturata e dotata di ogni comfort tecnologico e ambientale, posta in posizione strategica sulle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità

Il focus del progetto relativo agli interni è basato sulla successione di tre soggiorni, che sono stati realizzati adattando tre diverse boiserie d’epoca originali e preziosissime

Qui tutto parla dell’amore per l’antiquariato dei proprietari e della loro esclusiva sensibilità verso le opere d’arte: gli ambienti di rappresentanza, gli spazi privati, i collegamenti, ogni locale è stato concepito per ricreare una tensione emozionale intensa, dove tutto è accoglienza, bellezza e calore, e dove la spazialità delle architetture è di indiscussa eleganza. In questa dimora, l’architetto Ambra Piccin ha saputo esprimere al meglio il connubio tra lo stile Cortina e i più moderni dettagli tecnologici, attraverso un profondo studio della soluzione architettonica ottimale. Il focus del progetto relativo agli interni è basato sulla successione di tre soggiorni, che sono stati realizzati adattando tre diverse boiserie d’epoca originali e preziosissime. La prima è esposta nella sala da pranzo e è datata circa al 1820, con il campo centrale decorato con l’antica tecnica della tarsia. Qui troneggia anche il tavolo da pranzo, originale autentico della fine del ‘700. Il luster con la rappresentazione di una figura antropomorfa di estrazione pagana decorata con le corna, è un raro esempio di figura femminile dai tratti delicati e non grotteschi, che veniva messo nelle case per allontanare gli spiriti maligni. Poco distante, la poltrona a chaiselongue decorata con tessuti appositamente realizzati da artigiani della Tessitoria Italiana, e da magnifici cuscini e plaid colorati di Etro, affiancano il tavolino della foresta nera e il maestoso “armadio da dote” policromo del ‘700, che nell’expertise viene descritto come “Armadio del Vescovo”. Ancora inebriati dalla raffinatezza di questo locale, si accede poi al secondo salone, quello centrale con la preziosissima boiserie e stube antica del 1540, alla quale non sono state applicate applique e altro per mantenerne intatti gli elementi. Presenta delicati e rarissimi intagli dal grafismo e dalla simbologia inconfondibile dell’epoca, con l’iscrizione della data e la rappresentazione del Grifone, animale mitologico caro alle popolazioni mitteleuropee del periodo gotico dal quale proviene. Infine, il terzo soggiorno è dedicato alla lettura: qui domina lo splendido camino, molto raro nella stube di montagna, poiché solitamente vi alloggiava la stufa in muratura o maiolica. Tutt’intorno, raffinati complementi d’arredo e argenti antichi, appartenenti alla collezione privata della famiglia. Gli altri locali, tra cui la cucina, la camera padronale e quella degli ospiti, non sono che il naturale proseguo di uno

Tutta la villa esprime raffinatezza e una passione assolua per oggetti unici e di valore e, ovunque, impera uno stile che coniuga l’eleganza formale con il valore intrinseco dei materiali utilizzati

stile che coniuga l’eleganza formale con il valore intrinseco dei materiali utilizzati: anche qui boiserie e oggetti in argento, tra cui alcune preziose icone antiche, sublimati da tessuti talvolta in tinta e altre in contrasto con il colore uniforme del legno antico. Con riferimento invece alla tipologia dell’intervento, questa riguarda la ristrutturazione dell’intera villa padronale, nata dalla rivisitazione di un antico fienile con annesso rustico. Un tipo di edificio che, non poggiando su fondamenta, necessita di un grande lavoro di coordinamento con professionisti come geologi e ingegneri, che prevedono e interpretano il comportamento del terreno a seguito degli interventi di ristrutturazione, in particolar modo per la realizzazione dei volumi sotterranei. Per rendere omogenea l’abitazione al contesto cortinese in cui é inserita, la muratura esterna è stata mantenuta, ma il fabbricato è stato completamente svuotato e i nuovi solai sono stati riposizionati secondo le più moderne tecniche costruttive. Salvaguardati elementi come muri a secco e pietrame antico, lo sviluppo architettonico ha riguardato poi l’impiantistica, con un impianto specifico che garantisce la fruizione anche contemporanea dei molti bagni della villa, arricchiti da mattonelle bianche in maiolica smaltate a mano, con rubinetterie e accessori in stile rigorosamente classico. Gli impianti elettrici sono del tipo domotico, mascherati tuttavia da elementi stilistici classici e addirittura antichi, come le lampade in stile. Dove le pareti non sono arricchite dalla preziosa boiserie o da stoffe, gli intonaci sono stati eseguiti rigorosamente a mano e rifiniti con leggera spugnatura, che conferisce una lieve ondulatura alle pareti, in linea

Boiserie e oggetti in argento sono in bella mostra, tra cui alcune preziose icone antiche, sublimati da tessuti talvolta in tinta e altre in contrasto con il colore uniforme del legno antico con l’opulenza di interni e dettagli. Un insieme prestigioso esternamente, raffinatissimo negli interni e assolutamente moderno e all’avanguardia nell’utilizzo della tecnologia per l’impiantistica, secondo lo stile e il modo di pensare l’architettura di Ambra Piccin. ambrapiccin.it

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