AGRICULTURE 2009

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16 LUGLIO 27 AGOSTO 2009

R acconti mitici sui prodotti tipici del Trentino

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AgriCulture è un progetto di comunicazione e di turismo culturale e ambientale realizzato da Assessorato all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e Dipartimento Agricoltura e Alimentazione della Provincia autonoma di Trento, Trentino S.p.A., Consorzi Trentingrana - Concast, Apot, Agri Novanta, Co.p.a.g Ortofrutticolo Val di Gresta Vini del Trentino, Astro, Produttori Trentini di Salumi, Istituto Tutela della Grappa Associazione Agraria Riva del Garda Famiglie Cooperative, Coop Trentino Supermercati Trentini, Aziende per il Turismo Dolomiti di Brenta, Paganella, Andalo, Lago di Molveno, Fai della Paganella, Cavedago Spormaggiore, Piné e Valle di Cembra, Rovereto e Vallagarina, Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, Valle di Fiemme, Val di Non San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi Valli di Sole, Peio e Rabbi Consorzio delle Pro Loco Val Rendena Pro loco Spiazzo Rendena, Pelugo Villa Rendena, Darè, Vigo Rendena Comuni di Molveno, Baselga di Piné Brentonico, Pelugo, Carano, Rumo, Sagron Mis Siror, Tonadico, Rabbi, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Parco Nazionale dello Stelvio, Archivio Provinciale della Tradizione Orale, Radio Dolomiti Progetto ideato e curato dall’Area Relazioni Esterne di Trentino S.p.A . Coordinamento di Chiara Bassetti Organizzazione di Selene Setti Fabia Tomaselli, Stefania Seber Collaborazioni di Paolo Benati e Elisabetta Nardelli Questa pubblicazione è stata edita da Trentino S.p.A. nel mese di aprile 2009 Testi Redazione Trentino S.p.A. Creatività e grafica: Plus Communications Stampa: La Grafica Fotografie di: Silvano Angelani, Valerio Banal, Carlo Baroni Giuliano Bernardi, P.Borsato Donatello Carrieri, Giovanni Cavulli Alexander Debiasi, Raffaella Gentile, Newspower, Poli, Gianni Zotta Archivi fotografici: Trentino S.p.A., Apt Val di Fiemme, Altopiano di Piné e Valle di Cembra, Rovereto e Vallagarina Valli di Sole, Peio e Rabbi San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi Consorzio delle Pro Loco della Valle di Non

www.agriculture.to Prodotto realizzato impiegando X-PER da 100gr/mq di Fedrigoni Cartiere SpA certificata Chain of Custody FSC – Rif. nr. CQ-COC 000010 (mixed sources)

Via Ca’ Basinelli 266 41050 Roccamalatina MO La Compagnia Teatrale Koinè è formata da un gruppo di artisti che lavora su progetti speciali finalizzati alla promozione e valorizzazione di un territorio e dei suoi prodotti agricoli e turistici. Anche con questo spettacolo intende divulgare i processi di produzione dei “prodotti agricoli esemplari”, quelli cioè che, oltre a esprimere un’alta qualità organolettica, nascono da processi produttivi, tradizionali e non, che valorizzano culturalmente, turisticamente ed ecologicamente il paesaggio agrario in cui sono coltivati e trasformati. L’evento, oltre a essere un fatto promozionale, diviene quindi strumento pedagogico per la divulgazione delle componenti materiali ed etiche dell’agire agricolo. Regia Silvio Panini Testi Paolo Pagliani Silvio Panini e Hendry Proni Musiche originali Tiziano Popoli Scenografie Silvio Panini e Romolo Michelini Costumi Loredana Averci Fotografie di scena Massimo Trenti Fonica e luci Roberto Monari Aiuto regia Gabriele Malavasi Organizzazione Marco Rebecchi e Simona Panini Interpreti: Loredana Averci, Alessia Brivio Alessandra Chieli, Luca Comastri Alessandra Cortesi, Michele Cosentini Stefano Detassis, Gaia Ferrara Rosamaria Maino, Sara Marchesi Hendry Proni, Marco Rebecchi


COMUNE DI MOLVENO

COMUNE DI BASELGA DI PINÉ

COMUNE DI BRENTONICO

COMUNE DI PELUGO

COMUNE DI CARANO

COMUNE DI RUMO

COMUNE DI SIROR

COMUNE DI RABBI

ASSESSORATO ALL'AGRICOLTURA, FORESTE, TURISMO E PROMOZIONE


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AgriCulture

sui prodotti tipici del Trentino

Racconti mitici

AgriCulture

Racconti mitici sui prodotti tipici del Trentino

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griCulture è un evento che permette ai turisti presenti nella nostra provincia di scoprire e vivere in un modo nuovo e senza dubbio originale l’autentica e antica tradizione agricola ed enogastronomica del Trentino.

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el descriverlo non si può che partire dai prodotti che rendono unico il nostro territorio e dalle valli, altipiani e alture nei quali prendono vita. Questi sono i protagonisti indiscussi dell’evento perché riuniscono sapori, aromi ma anche quell’insieme di saperi, conoscenze, storia e significati che ad essi sono legati. Le mele, i formaggi, i salumi, gli ortaggi, la polenta, i vini, i piccoli frutti, la grappa, le trote, l’olio raccontano, attraverso le loro peculiarità, l’integrità del territorio, processi di coltivazione attenti alla salubrità e al rispetto dell’ambiente, una cultura culinaria e gastronomica di grande qualità. In tutto questo si scopre l’identità di questa terra, la sua attenzione alla qualità e uno stile di vita che è una garanzia per chi sceglie il Trentino come luogo per le proprie vacanze.

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alli alpine, centri storici, pendii ricoperti di boschi e pascoli, declivi coltivati a vite, laghi e ancora corsi d’acqua dalle acque cristalline e cime innevate costituiscono un territorio vario ed eterogeneo, che ospita stili di vita e culture che affondano le loro radici in un lontano passato e trovano espressione anche nelle produzioni agricole e nelle tradizioni gastronomiche.

Si tratta di un grande patrimonio che si può scoprire grazie ad AgriCulture. Dal 16 luglio al 27 agosto nelle piazze, nelle strade, sui prati di Molveno, Baselga di Piné, Brentonico,

Pelugo, Carano, Marcena di Rumo, San Martino di Castrozza, Rabbi chiunque può intraprendere un viaggio affascinante nel mondo delle colture e culture trentine, condotto con abilità dalla Compagnia Koinè in una serie di performance teatral-agro-culinarie.

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nche quest’anno prosegue la positiva collaborazione con la Cooperazione di consumo trentina e il Consorzio Sait per la promozione e la vendita dei prodotti tipici trentini durante gli eventi in programma. Si tratta di realtà caratterizzate da una lunga storia e da una larga e radicata diffusione sul territorio, basti pensare che il Sait oggi riunisce più di cento cooperative associate con 380 punti vendita riconoscibili dalle insegne Famiglia Cooperativa, Coop Trentino, Supermercati Trentini, Liberty.

Nei punti vendita delle aree interessate da AgriCulture i turisti possono acquistare a prezzi promozionali i

prodotti tipici e ricevere informazioni dettagliate sulle loro qualità.

Un modo divertente, avvincente, originale e soprattutto coinvolgente per scoprire il Trentino dalla terra alla

tavola.

Tiziano Mellarini Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia autonoma di Trento

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Teatro Agricolo T

erra, frutti, sapori, spettacoli, suoni, un po’ di lavoro su un tavolo da cucina e anche in un campo, magari con una zappa in mano e, tanto per gustare, quattro passi nel verde del Trentino… AgriCulture è tutto questo e non solo, ma per capire come funziona bisogna sapere che in ciascuna delle otto località interessate dalla manifestazione tutto ha inizio nell’Accampamento Informativo Teatralizzato. Cuore pulsante di AgriCulture l’accampamento si riempie di vita sin dal mattino, sin da quando prende il via Il tuo canederlo, “performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli”.

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l pubblico non solo assiste, ma è chiamato a partecipare alla preparazione di questo piatto tipico della cucina trentina seguendo passo dopo passo, in compagnia di un personaggio famoso, le indicazioni e i consigli che sono dati da due abili cuoche-attrici.

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n due momenti distinti della giornata parte sempre dallo stesso luogo, un viaggio teatral-agro-culinario attraverso i prodotti e le colture trentine. Gli ospiti vengono divisi in gruppi, dotati di cuffie radiofoniche e accompagnati lungo le sei tappe di un itinerario nel quale entrano in scena i prodotti tipici. Si tratta di brevi rappresentazioni, della durata di poco più di dieci minuti, per un itinerario della durata totale di circa due ore, alle quali il pubblico è chiamato a partecipare attivamente: Lo yin chardonnay e lo yang marzemino, Coi denti nella mela, Tu zappa, Degustazione di prato, bovina, bovaro, latte, caglio e casaro riassunti e ristretti nel loro formaggio, La parte migliore e La legge del banco.

Tra una performance e l’altra una voce descrive in cuffia le particolarità

della zona e del territorio, propone interviste a personaggi famosi e agli ospiti, descrive i prodotti e segnala curiosità al gruppo di turisti-attoricontadini.

Dopo un racconto, una lavorazione della terra con la zappa, un assaggio

dei profumi dell’alpeggio, un’infarinatura sulle diverse tipologie di terreni e vigneti e nozioni sul sistema cooperativo, i partecipanti possono degustare alcuni assaggi di prodotti tipici trentini.

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ompletato l’intero percorso ci si riunisce all’Accampamento Informativo Teatralizzato per un brindisi finale a base di spumante TRENTODOC metodo classico.


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Il Contadino, il Turista e l’Artista Protagonista di questo spettacolo policentrico è il territorio del Trentino che fornisce i luoghi deputati

alle rappresentazioni, buona parte delle scenografie e tutti i fondali. So che la conoscenza di questo fatto non suscita, in te, turistico lettore, nessuna meraviglia. Effettivamente segui da anni i programmi culturali proposti dalla Trentino S.p.A. e sei un attento ed esigente consumatore culturale che, senza dare nell’occhio, controlla anche che questi eventi non danneggino quel paesaggio montano indispensabile al tuo godimento turistico. Questo testo, se continuerai a leggere, indirizzerà la tua attenzione verso il seguente concetto: non metteremo in scena un evento in Trentino ma un evento sul Trentino, sulla sua morfologia, sulla sua cultura e sulla sua agricoltura….

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urante la preparazione dello spettacolo AgriCulture, in una delle nostre visite alle aziende e ai laboratori dell’agricoltura trentina scoprimmo che una importante cooperativa di vinificatori della valle dell’Adige ha fatto stampare, su due diversi libretti, due diversi bilanci: nel primo sono trascritti e commentati i dati quantitativi dell’azione economica dell’azienda (il bilancio economico), nel secondo i valori qualitativi della sua azione etica sul territorio (la responsabilità sociale d’impresa).

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nche nel teatro agricolo di Koinè due strade corrono parallele. Come la cooperativa citata quantifichiamo un bilancio economico, ma la nostra seconda azione non è etica ma estetica e sosteniamo che la bellezza e il gioco del teatro applicati all’agricoltura “aiutino l’affermarsi della sua conversione ecologica perché la rendono socialmente desiderabile”.

Riteniamo inoltre che dall’alleanza, dall’unione di etica e estetica possano

sempre nascere buoni e sani prodotti agricoli e teatrali. Da una parte, noi artisti di Koinè, veicoliamo e trasmettiamo il concetto che l’Agricoltura è un’Arte, una disciplina estetica, come scrisse il poeta/contadino Virgilio nelle Georgiche. “Che cosa renda lieti i campi, sotto che stella rivoltare il suolo, o Mecenate, e legare agli olmi le viti, la cura dei buoi, l’allevamento delle greggi, la grande esperienza necessaria per le api frugali - questo ora inizierò a cantare” Virgilio, Georgiche - Libro I , 1-5

Dall’altra ci sono i cooperatori agricoli del Trentino che ci chiedono di raccontare non solo il prodotto ma

anche l’etica dell’agricoltura sostenibile che hanno applicato e che vorranno applicare al loro territorio.

Questa nuova alleanza è….

…”Un momento! Scusatemi!….”- dice lei, turista del Trentino, irrompendo nel ragionamento precedente - ”… Io vi chiedo, visto che sono citato nel titolo insieme all’agricoltore e all’artista, quale sarà il mio compito in questa faccenda?” Lei, assistendo allo spettacolo, svolgerà due ruoli: nel primo sarà spettatore di un multimediale evento itinerante. Nel secondo la vedremo trasformarsi in assaggiatore e avrà il compito di verificare se la qualità e il sapore dei cibi trentini che le faremo degustare nascono davvero dai principi etici dei loro scientifici processi produttivi.

Il Regista

Silvio Panini

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In Scena Gentile turista, questo testo è stato scritto per prepararti alla visione dello spettacolo AgriCulture che

racconta e fa degustare la qualità e la sostenibilità ecologica dei processi produttivi che portano al vino, alle mele, alle trote, ai distillati, alle carni stagionate, alla farina di mais, ai frutti di bosco, all’olio, alle verdure e ai formaggi, generati dalla variegata fertilità della terra trentina grazie alla alacre cooperazione dei suoi agricoltori.

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uesto non è spettacolo da poltrone imbottite in fila davanti a un palcoscenico, non si vedono scenografie che imitano altro e anche gli attori fingono con discrezione.

Leggi dunque, con attenzione, le norme che dovrai seguire per fruire correttamente dell’evento

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Presentati con l’appetito già saziato ma la bocca ancora disposta all’assaggio. Qui non si mangia, si degusta un territorio. Scegli, dal calendario qui riportato, il luogo nel quale vuoi assistere allo spettacolo e attuare la tua degustazione teatralizzata. Indossa comode scarpe da passeggio; l’evento è dislocato in vari luoghi e le scene possono distare alcune centinaia di metri una dall’altra. Le performances alimentari scorreranno per l’intera giornata e ti sarà permesso scegliere tra due tipi di fruizione: una è statica e si svolgerà intorno all’Accampamento Informativo Teatralizzato, allestito nella piazza principale del paese che sceglierai. Lì, guidato da due eccentriche cuoche e da un illustre ospite, potrai partecipare ad un corso accelerato che ti insegnerà a prepararti, in proprio, i tuoi canederli. Per seguire l’altra modalità dovrai camminare per le piazze, le strade e i parchi della cittadina che ospita lo spettacolo e accettare un preciso orario di partenza. Quindi, dopo aver prenotato, raggiungi l’Accampamento Informativo Teatralizzato. Verrai dotato di una protesi radiofonica dalla quale giungeranno le voci di guide invisibili: indosserai allora le cuffie connesse alla radio, abbandonerai ogni resistenza e, se ti lascerai trasportare dal flusso, inizierà il tuo viaggio gustativo, olfattivo, tattile, acustico, visivo, podistico e mentale nelle qualità della terra trentina.


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Per facilitare la tua visione-degustazione e darti la possibilità di non presentarti impreparato, elenchiamo i temi e i sapori che compongono le varie scene:

in modo realistico ti insegneremo a piantare i denti nelle mele trentine e a sentire il sapore del pomo mentre impregna lo smalto degli incisivi

dopo aver annusato lo “stesso profumo” del prato del latte trentini, preparati ad una epica degustazione di prato, bovino, bovaro, casaro e caglio riassunti e ristretti nel loro formaggio ti addestreremo all’arte della cesellatura della

zolla, detta anche zappatura, caduta in disuso presso il turista ma non presso i contadini della Val di Gresta e delle Valli Giudicarie quando, nei loro piccoli terrazzi coltivabili, cesellano la terra che circonda il cavolo da crauti, il sedano rapa o le patate. Ti faremo dissodare orti privati, parchi, giardini e, in mancanza d’altro, anche la terra riportata delle aiuole spartitraffico. Si consigliano guanti da lavoro

ascolterai il racconto di un vitigno bianco del nord che cresce sul porfido e quello di un vitigno rosso del sud che vegeta sul basalto: lo yin chardonnay e lo yang marzemino. Il sapore del moscato lo presentiamo distillato in forma di grappa, che innaffierà i biscotti prodotti con la farina di Storo

per

gli astemi, ma non solo, sono previsti freschissimi frutti di bosco. Avvisiamo che questa degustazione teatralizzata, per motivi legati alla sua multimedialità, propone prodotti reali insieme a prodotti virtuali

sarai spettatore di uno spettacolo d’animazione in cui, come sempre, le luganeghe si faranno mettere nel sacco, la mortandela cadrà nella rete del maiale e lo speck dimostrerà che non è solo la carne salada ad avere un po’ di sale in zucca, ma dove tutti i personaggi testimonieranno la genuinità trentina parteciperai a una assemblea sociale, durante la

quale potrai apprendere una nozione di cooperativa e assimilare, se te la senti, una porzione di filetto di trota

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Non dimenticare di portare un finissimo tovagliolo di cotone.

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Il programma

GIOVEDÌ 16 LUGLIO

Altopiano della Paganella, Molveno

VENERDÌ 24 LUGLIO

Altopiano di Piné e Valle di Cembra Baselga di Piné

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VENERDÌ 31 LUGLIO Vallagarina, Brentonico

MARTEDÌ 4 AGOSTO Val Rendena, Pelugo

VENERDÌ 7 AGOSTO

Valle di Fiemme, Carano

MARTEDÌ 11 AGOSTO

Val di Non, Marcena di Rumo

VENERDÌ 21 AGOSTO

Primiero, San Martino di Castrozza

GIOVEDÌ 27 AGOSTO Val di Sole, Rabbi


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Performing Food Il tuo canederlo

Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli Su aromatici taglieri di larice massello amalgamerai gli ingredienti che compongono il variegato canederlo della tradizione trentina. Quando, per dargli una forma, stringerai il tuo impasto tra le mani, pensa al pianeta che ti ospita e modella il tuo canederlo a sua immagine e somiglianza.

Formaggi

Degustazione di prato, bovina, bovaro, latte, caglio e casaro riassunti e ristretti nel loro formaggio Racconto epico. Il coro polifonico e polifita delle erbe di montagna è il primo a sfilare nella parata degli attori della filiera dei formaggi trentini. Poi si metteranno in mostra gli oggetti e i concetti che producono l’infinita varietà di sapori del formaggio di malga, prodotto con il latte di bovine in vacanza.

Mele 10

Coi denti nella mela Racconto realistico. Da questo scritto, su questa scena, oltre al titolo non saprete nulla. Non saprete dove si svolge, né se sono presenti degli attori e non vi informeremo neppure di che cosa racconta. E’ muta o parlata? Tragica o comica? Pianterai i denti nella mela trentina senza sapere perché.

Polenta e Ortaggi Tu zappa

Vegetariana performance da strada. Qui si vuole dimostrare che colui che sa zappare, quando degusta verdure o polenta, percepisce più sapori e aromi di chi non lo sa fare.

Vini, Grappa e Piccoli Frutti Lo yin chardonnay e lo yang marzemino

Opera lirica in forma multimediale. Su un candido schermo scorrerà vino virtuale. Scorrerà fino a quando anche l’astemio vorrà berne. Quando all’apice del desiderio serviremo il vino reale dovrai scegliere fra due opposti complementari: il bianco o il rosso. Manciate traboccanti di frutti di bosco e per gli uomini sotto spirito biscotti con farina di Storo innaffiati di grappa.

Trota di montagna La legge del banco

Assemblea sociale. Qui, con il tuo palato mentale, potrai degustare altre due tipicità del Trentino: l’antica nozione di cooperativa e i prodotti della sua pescicoltura. Quindi, in veste di trota, parteciperai a un’assemblea dove si approvano le leggi cooperative del banco (di pesci).

Salumi

La parte migliore Teatro di figura. Questa è una scena dove c’è anche del grasso. Le parti dei salumi le faranno il maiale e la mucca. Quell’insaccato di rapa della ciuiga manca, dovremo aspettare fino al prossimo autunno.

Epilogo

Brindisi. Con lo spumante TRENTODOC metodo classico si brinderà al bilancio etico, ecologico ed estetico dell’Agricoltura Sostenibile del Trentino di cui tu, egregio turista, sei un beneficiario.


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I L UOGHI

16 luglio, Molveno Nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta vi attende Molveno, che sorge sulle sponde

dell’omonimo lago. Fare due passi nel centro storico significa immergersi in un’atmosfera carica di arte. Meritano sicuramente una visita la chiesetta di San Vigilio, impreziosita da uno splendido portale tardo-gotico e da una serie di affreschi che risalgono ai secoli XIV, XV e XVI, il Palazzo dei Conti Saracini, pregevole residenza nobiliare, e la vecchia segheria idraulica Taialacqua.

Il lago di Molveno è il più grande bacino lacustre alpino italiano di origine naturale, situato

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ad una quota superiore agli 800 metri, ed è caratterizzato dal verde intenso delle conifere e dei faggi che si riflette nelle limpide acque blu. Sia il lago, sia il paese rappresentano il punto di partenza ideale per passeggiate ed escursioni, nonché il luogo ideale per praticare numerosi sport d’acqua, dalla vela al windsurf, dal canotaggio al kayak. Gli impianti di risalita conducono alla tranquilla e spettacolare oasi dell’Altopiano del Pradel, dove si trova il nuovo percorso attrezzato Forest Park, punto di accesso per numerosi sentieri e ferrate aventi come inevitabile meta il cuore del Brenta. I camminatori un po’ più esperti possono scoprire vette e rifugi dai nomi leggendari, come Cima Brenta, Campanil Basso, Sfulmini e Cima Tosa.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Piscina Comunale

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11 – 12 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0461 586924

COMUNE DI MOLVENO


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I L UOGHI

24 luglio, Baselga di Piné A

18 chilometri da Trento, circondato dalla maestosa catena del Lagorai, l’Altopiano di Piné è rinomato per i suoi caratteristici laghi di Serraia e Piazze, che si trovano ad un’altitudine di 1.000 metri. Le possibilità per godersi appieno la zona, a misura di famiglia, sono numerose e spaziano dalle escursioni in media ed alta quota alle rilassanti passeggiate lungo i due bacini, dalle gite in malga a quelle in bicicletta ed a cavallo, senza dimenticare il dragon boat. Baselga di Piné è un caratteristico borgo di montagna che si è sviluppato intorno all’antico centro storico, per poi espandersi lungo le sponde del lago di Serraia. Baselga Vecchia, il nucleo originario, è un dedalo di stradine lastricate di ciottoli, che si intrecciano tra suggestivi scorci e preziosi esempi di architettura rurale. Interessanti sono anche le testimonianze dell’arte sacra locale, fra queste l’Antica Pieve di Santa Maria Assunta, risalente al 13° secolo. La parte più recente del paese è invece ricca di negozi e botteghe, dove è possibile acquistare manufatti artigianali e specialità dell’enogastronomia trentina, mentre nei numerosi ristoranti tipici si possono gustare piatti a base dei prodotti locali, quali funghi, formaggi, salumi, miele e frutti di bosco.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Piazza della Chiesa di Santa Maria Assunta

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11.30 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0461 557028

COMUNE DI BASELGA DI PINÉ

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31 luglio, Brentonico B

rentonico, il “fiore” del Baldo, ha il profumo di un borgo di montagna e conserva il sapore della tradizione. Nelle calde giornate estive, il parco urbano nel centro del paese offre momenti di relax all’ombra di piante secolari. A pochi passi dal cuore verde di Brentonico, la chiesa dedicata ai Santissimi Pietro e Paolo mostra nella bellezza dei suoi altari la settecentesca scuola degli scalpellini locali. Al suo interno si trova la cripta romanica di San Giovanni, a pianta quadrangolare con volte affrescate, fra le più antiche del Trentino.

Al centro del paese si fa notare la piazza, caratterizzata da una grande fontana in pietra.

Tutt’attorno vi sono palazzi signorili come la seicentesca dimora Eccheli-Baisi, che ospita il Museo del Fossile, ma anche l’Orto Botanico, forte di ben 6.000 metri quadrati di terreno che accoglie 500 specie di piante e fiori. Si potranno ammirare esemplari rari, apprezzati fin dal Cinquecento dai botanici di tutta Europa che a cavallo raggiungevano le vette del Baldo. Quelle stesse varietà si possono facilmente incontrare oggi nel giardino rinascimentale, oppure passeggiando Sui Sentieri dei Fiori, attraverso la Riserva naturalistica di Bès Corna Piana. Dalle vette del Baldo la vista sul Lago di Garda è impagabile.

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Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Parco Cesare Battisti

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11 – 12 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0464 395149

COMUNE DI BRENTONICO


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4 agosto, Pelugo Posizionato ad un’altitudine di 652 metri, Pelugo è un tipico paese di montagna nel

cuore della Val Rendena, una delle valli alpine più affascinanti del Trentino in virtù delle numerose bellezze naturali ed artistiche presenti e, più in generale, del ricco patrimonio fatto di cultura, storia e tradizione popolare. Situato all’interno del territorio del Parco Naturale Adamello-Brenta, il paese conserva a tratti l’aspetto di un borgo medievale, con suggestivi rioni, avvolti e antiche fontane con annessi lavatoi.

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ui, in passato, fiorivano l’industria del legname e della seta, ma anche l’artigianato del ferro battuto e la torchiatura dell’olio di noce. Oggi Pelugo si presenta come un luogo semplice ma curato, in grado di offrire un’ospitalità schietta e sincera, tipica della gente di montagna, oltre ad ampi spazi verdi attrezzati. Di particolare interesse storico - artistico è la Chiesa di San Antonio Abate, visitabile in estate che, immersa in uno dei paesaggi più aperti e panoramici della valle, custodisce un prezioso ciclo di affreschi realizzati dai celebri pittori Baschenis.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Piazza Centrale

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11.30 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0465 801544

COMUNE DI PELUGO

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7 agosto, Carano Adagiato su un terrazzo naturale appena sopra i 1.000 metri di quota, Carano domina

la Val di Fiemme e guarda la catena del Lagorai e le Pale di San Martino. Il paese si trova a pochi passi dalle principali aree sciistiche della zona e d’estate offre molti suggestivi percorsi escursionistici. Gli abitanti, ribelli, coraggiosi e stravaganti, già anticamente hanno meritato il soprannome di “matti”. E la loro originalità si esprime ogni quattro anni in occasione del Banderal, un carnevale con tanto di sbandieratori che rievoca anche gli antichi rituali di corteggiamento delle ragazze nubili. Carano è uno dei villaggi più antichi della valle: reperti dell’età del ferro e monete d’età romana indicano che quest’area è stata abitata in epoche remote. La Valle del Rio Val divide il borgo in due parti: la Villa, che è l’agglomerato principale e più elevato (a quota 1.120 metri), e Radòe, dove sorge la chiesa (che si trova ad un’altitudine di 1.086 metri). La chiesa di San Nicolò è il monumento più significativo, con il caratteristico campanile gotico senza guglia.

Il Programma

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Accampamento Informativo Teatralizzato Piazza Municipio

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11.30 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0462 241111

COMUNE DI CARANO


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11 agosto, Marcena di Rumo La valle di Rumo, appendice della verde Val di Non, è incorniciata dalla catena delle

Maddalene. Nei secoli il parziale isolamento della zona ha finito con il conferirle un aspetto peculiare, visibile ancora oggi a livello architettonico se si osservano chiese, edifici e monumenti presenti nelle nove frazioni che danno vita al comune. E proprio le vie di questi borghi raccontano la vita della comunità, svelando il senso artistico dei signori che un tempo la governavano. Ne è un esempio la chiesa di Corte Inferiore, dedicata a San Udalrico, ornata internamente dall’affresco dedicato all’Ultima Cena, realizzato dai celebri pittori Baschenis nel 1.471 d.C.. A Marcena la piazza è delimitata da antiche case rusticosignorili, arricchite da preziosi dipinti. E proprio questa frazione costituisce l’ideale base di partenza per escursioni brevi o traversate impegnative, nonché per ascensioni alle più alte e spettacolari vette del settore centrale delle Maddalene.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Piazza Centrale

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11 – 12 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 – 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione ai numeri 0463 830133 - 530310

COMUNE DI RUMO

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21 agosto San Martino di Castrozza L

e guglie delle Pale a picco sopra il centro abitato, i fitti boschi e gli ampi pascoli ne fanno una località dalla suggestiva atmosfera alpina. La lunga tradizione turistica, iniziata già a metà Ottocento, regala a San Martino di Castrozza, situata ad un’altitudine di 1.450 metri, eleganza e vivacità. Le estati sono ricche di eventi e di proposte per il tempo libero. San Martino è la meta ideale per gli appassionati di alpinismo ed escursioni in alta quota, ma anche per chi cerca una località montana di charme. Questa zona nella stagione bianca diventa un paradiso per chi pratica gli sport invernali grazie ad un carosello sciistico tecnologicamente avanzato, che si estende su un territorio molto vasto. L’offerta ricettiva è ampia e di ottimo livello.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Piazzetta La Crodaroi

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Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11 – 12 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 – 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0439 768867

COMUNE DI SIROR


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27 agosto, Rabbi La Val di Rabbi, una laterale della più nota Val di Sole, fa parte quasi per intero del Parco

Nazionale dello Stelvio. Si snoda nel verde ad una quota compresa fra gli 800 e i 1.400 metri e si fa notare per la presenza di abitazioni realizzate secondo la tipica architettura rurale. La costruzione caratteristica è quella del “maso”, la cui parte alta, in legno, è adibita a fienile, mentre lo zoccolo in pietra solitamente ospita le stanze dei contadini e la stalla.

Molto ampia è la gamma di itinerari a disposizione per chi ama le escursioni alla scoperta

di una flora e di una fauna di grande pregio, un viaggio in un territorio che si è mantenuto perfettamente integro. Il primo paese che si incontra salendo lungo la Valle è Pracorno, costellato da numerosi casolari; a seguire troviamo San Bernardo, il centro dove si trovano i servizi e le attività commerciali. Fiancheggiando il corso del torrente si arriva poi a Rabbi Fonti, la località che ospita la rinomata stazione termale, conosciuta fin dal Seicento, mentre più in quota la frazione di Piazzola domina l’intera zona da un declivio soleggiato e panoramico.

Il Programma Accampamento Informativo Teatralizzato Grand Hotel Rabbi

Il tuo canederlo Performance con le mani in pasta per insegnarti a fare i tuoi canederli ore 10 – 11.30 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18.30

AgriCulture Spettacolo itinerante per scoprire i tesori della terra trentina ore 10.30 - 17 Partecipazione gratuita Per AgriCulture è consigliata la prenotazione al numero 0463 985048

COMUNE DI RABBI

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I Vini Il vino in Trentino è l’espressione di arti e tradizioni antiche, che continuano a vivere nelle aziende agricole e

nelle cantine, grandi e piccole. Oltre allo spumante, sono numerose le tipologie di vini bianchi e rossi prodotti, ognuna con tratti unici strettamente legati al carattere dei singoli territori: ogni valle, ogni zona è la patria di un particolare vino, perché territorio e vite costituiscono un binomio inscindibile. Il delicato bianco Nosiola e i rossi Marzemino gentile e Teroldego rotaliano sono tre vini ottenuti da alcuni vitigni autoctoni del Trentino che, insieme allo spumante TRENTODOC metodo classico e al vino bianco Müller Thurgau, rappresentano delle chicche enologiche del territorio.

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Lo spumante TRENTODOC metodo classico viene prodotto prevalentemente con uve Chardonnay coltivate in montagna, la cui qualità è riconosciuta a livello internazionale. Le sue caratteristiche lo rendono adatto ad accompagnare ogni tipo di pietanza, dall’antipasto ai piatti di pesce e di carne. La sua produzione è iniziata a Trento più di cento anni fa. Il TRENTODOC è uno degli spumanti più apprezzati in Italia e all’estero e una bandiera dei prodotti di eccellenza della nostra agricoltura.

Il vino Nosiola, chiamato anche “la Nosiola”, si ottiene dall’uva omonima prodotta principalmente nella Valle dei Laghi. È un vino dal colore giallo paglierino o dorato bianco che bene si sposa ai pesci di lago o di torrente e, da solo, è un piacevole e delicato aperitivo. Con l’uva nosiola appassita sui graticci, si produce il Trentino D.O.C. Vino Santo. Un vino inconfondibile per il suo colore giallo ambrato e il gusto armonico; un grande vino dolce, di antichissima tradizione, che si abbina alla pasticceria secca ed è insuperabile con i formaggi erborinati.


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Il Müller Thurgau si coltiva in terrazzamenti che arrivano sino agli 800 metri slm. E’ un vino bianco di montagna contraddistinto da un colore giallo verdolino e dal sapore asciutto, fresco e fruttato. È ideale come aperitivo e in abbinamento ai piatti tipici di montagna e di mare.

Il colore è il rosso rubino, con riflessi violacei e il suo il profumo sprigiona fragranze floreali e di frutti di bosco. Il Marzemino gentile trova la sua massima espressione qualitativa in Vallagarina. In questa valle vi sono due zone particolarmente vocate dove si producono rispettivamente il Trentino D.O.C. Marzemino Superiore “di Isera” e il Trentino D.O.C. superiore Marzemino “dei Ziresi”. Questo rosso, che ben si abbina alle più svariate raffinatezze gastronomiche, era conosciuto molto bene anche da Mozart, che lo cita nel suo Don Giovanni.

Il Teroldego rotaliano si produce nel Campo Rotaliano che si trova a nord di Trento verso la Valle del Noce. È un vino rosso importante, sempre più conosciuto e apprezzato a livello nazionale. Il suo profumo è spiccatamente fruttato e marcatamente vinoso, è ottimo per piatti di cacciagione e per altre carni saporite così come con formaggi stagionati prodotti nelle valli trentine.

Consorzio Vini del Trentino Via Segantini, 23 38100 Trento Telefono 0461 984536 www.vinideltrentino.com

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La Grappa Il Trentino produce, grazie alla vocazione dei propri terreni, alla peculiarità del suo clima, alla tipologia e alle

tecniche di allevamento, uve di grande qualità dalle quali si ricavano non solo vini pregiati, ma anche grappe uniche per profumi e morbidezza.

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a Grappa è l’essenza ultima della vite e negli aromi e profumi ricorda le caratteristiche dei grappoli che maturano al sole e, allo stesso tempo, testimonia la grande varietà territoriale e produttiva del Trentino fatta di uve a bacca bianca e a bacca rossa, di coltivazioni nei fondovalle e collinari, di terreni porfirici, alluvionali, basaltici e di acque purissime.

L’unicità del distillato trentino è il frutto di una tradizione antica e originale, di saperi tramandati nel

tempo, di padre in figlio, all’interno di piccole aziende a conduzione familiare che lavorano piccoli quantitativi di vinacce fresche, profumate, ancora ricche di vino e, quindi, preziose.

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er questo motivo la grappa trentina è dotata di una morbidezza e di una aromaticità che la rendono unica e inimitabile.

La Trentino Grappa La grappa è storia, tradizione e natura ma anche sapere e rigore produttivo garantiti dal marchio Trentino Grappa. Questo sigillo a forma di Tridente, ben visibile sul collarino delle produzioni garantite, assicura l’utilizzo di vinacce trentine sottoposte a distillazione con il metodo detto “a bagnomaria”, il superamento di accurati controlli chimici e il rispetto di precisi parametri organolettici. Una speciale Commissione, che si riunisce ogni quindici giorni, valuta se il prodotto è conforme alle indicazioni poste sull’etichetta e se può fregiarsi dell’ambìto marchio Trentino Grappa. La Commissione effettua, successivamente, un ulteriore controllo direttamente nei negozi. Si tratta di un processo complesso e accurato che garantisce e tutela la produzione del distillato di vinaccia trentino. Impegnato in questa importante opera di tutela e di garanzia sia in Italia che all’estero, è l’Istituto Tutela Grappa del Trentino nato nel 1969, composto da 30 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina.

Il metodo Tullio Zadra Alla base di una grappa unica, ricca di aromi, profumata e allo stesso tempo morbida c’è un originale metodo di distillazione “a bagnomaria”. Si tratta di una lavorazione tipica ed esclusiva del Trentino ideata tra gli anni ’50 e ’60 dall’ingegno di un abile ramiere, Tullio Zadra. Le vinacce ricevono gradatamente calore in maniera indiretta. Si ha pertanto una distillazione lenta che permette di mantenere intatti ricchezza aromatica e sapori.

Istituto Tutela Grappa del Trentino Via del Suffragio, 3 38100 Trento Telefono 348 3004686 ist.trentinograppa@libero.it

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Le mele Immaginando di dover allestire una vetrina con i migliori prodotti del Trentino, alla mela andrebbe certamente

assegnata una posizione in prima fila. Con una raccolta che supera le 400.000 tonnellate, attualmente il nostro territorio copre un quarto della produzione complessiva nazionale e il 4% di quella della Comunità Europea. Ma non è tanto la quantità a rendere la mela trentina una delle più prelibate sul mercato, quanto piuttosto la sua riconosciuta qualità.

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a mela, uno dei frutti più antichi in assoluto, è conosciuta dagli uomini fin dal periodo neolitico ed è particolarmente equilibrata dal punto di vista nutrizionale. Nello specifico è povera di sodio, ricca di potassio e di vitamine PP, B1, B2 e A, ed è in grado di fornire un quarto del fabbisogno quotidiano di vitamina C. Con solo il 12% di zuccheri si adatta bene anche al regime alimentare dei diabetici, mentre l’alto contenuto di polifenoli, che sono potenti antiossidanti, la rende utile nella lotta ai radicali liberi. Inoltre può costituire un buon aiuto per la cura della propria pelle: vanta infatti proprietà rassodanti, antirughe e toniche.

Le aree del Trentino coltivate a mele sono rappresentate dai pendii soleggiati della Valle di Non e della Valle

di Sole, dalla zona dell’Alto Garda, dal fondovalle lungo il corso dell’Adige e dalla Valsugana.

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a Valle di Non ha ottenuto dalla Comunità Europea il prestigioso riconoscimento della D.O.P. – Denominazione di Origine Protetta – che conferma la qualità del territorio e delle mele prodotte in tale area.

Vi presentiamo di seguito alcune tra le varietà coltivate.

Consorzio la Trentina Via Brennero, 322 38100 Trento Telefono 0461 421575-77 www.latrentina.it

Consorzio Melinda Via della Cooperazione, 21 38010 Taio Telefono 0463 469299 www.melinda.it


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Golden Delicious La Golden Delicious è la varietà più diffusa in Trentino dove, grazie al clima ideale, riesce ad esprimere al meglio le proprie qualità. Dalla forma leggermente allungata e dal colore giallo intenso, assume una sfumatura rossa nella parte maggiormente esposta al sole. Vanta una polpa finissima, succosa e molto croccante e il gusto è zuccherino.

Renetta Canada La tradizione produttiva della Valle di Non è certamente rappresentata dalla varietà Renetta Canada, caratterizzata da una buccia ruvida, rugginosa e con lenticelle molto evidenti. Questo aspetto esteriore contrasta con una polpa pastosa, di sapore aromatico e lievemente acidulo. È indicata sia per il consumo fresco sia per la preparazione di torte e strudel.

Red Delicious È la classica mela rossa, inconfondibile non solo per la sua brillante colorazione, ma anche per la forma allungata e per le cinque punte nella parte inferiore. La Red Delicious è una mela dalla polpa finissima, molto croccante e dal sapore dolce e aromatico.

Granny Smith Introdotta in epoca relativamente recente nelle colture trentine, la varietà Granny Smith è di origine neozelandese e arriva a maturazione nel primo autunno, con una tipica colorazione verde intensa e il gusto acidulo. Compatta e succulenta è una mela apprezzata in tutta Europa.

Royal Gala Di recente introduzione, la Royal Gala è una mela che si distingue dalle altre per la maturazione decisamente precoce, quasi estiva. All’aspetto gradevole unisce un gusto dolce e una polpa compatta, croccante e succosa.

Morgenduft Riconoscibile per la forma leggermente appiattita e le dimensioni notevoli, la mela Morgenduft giunge a maturazione nei primi giorni d’autunno. Si presenta all’occhio di colore verde con diffuse e intense sfumature rosse, e al palato leggermente asprigna. La polpa bianca è moderatamente granulosa e decisamente croccante.

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I piccoli frutti del Trentino È cosa risaputa che la frutta fresca faccia bene al nostro organismo. Essa contiene infatti i polifenoli, im-

portanti sostanze antiossidanti capaci di neutralizzare le tossine e di combattere i cosiddetti radicali liberi, svolgendo una funzione protettiva nei confronti del nostro corpo. In Trentino a chi ama la frutta la scelta non manca davvero, visto che oltre alle mele si producono susine, ciliegie, kiwi e soprattutto fragole e piccoli frutti. Un mix di colori, profumi e sapori che contribuisce a mantenerci in salute senza rinunciare a soddisfare il palato.

Fragole e piccoli frutti Piccoli nelle dimensioni, ma grandi nel gusto. Stiamo parlando di fragole, fragoline, lamponi, more, mirtilli e ribes, che da sempre crescono spontaneamente nelle nostre terre di montagna. Prima che si affermasse la loro coltivazione organizzata, nel secondo dopoguerra, i frutti del sottobosco per secoli hanno costituito una preziosa risorsa alimentare (sono infatti ricchi di vitamina B e C) e un importante sostegno all’economia delle famiglie contadine che abitavano in altura. Soprattutto le donne in passato si sono dedicate alla loro raccolta per tentare di risollevare i bilanci famigliari. Le fragole trentine vengono coltivate principalmente nella zona della Valle dei Mocheni, in Valsugana e sull’Altipiano di Piné dai cinquecento agli oltre milleduecento metri di quota, arrivando a maturazione quando quelle di pianura hanno già esaurito il proprio ciclo. Nelle stesse aree crescono le ricercate fragoline selvatiche, il più caratteristico dei frutti di bosco, tanto fragili e delicate, quanto forti in aroma e profumo. Fino ai millecinquecento metri di altitudine cresce per tutta l’estate una particolare varietà di lamponi, dal colore rosso intenso e dalla forma leggermente allungata, ricchi di vitamina C e chiamati “ampòmole”. A questa stessa famiglia appartengono anche le more, dall’inconfondibile colore nero brillante e dall’elevata succosità, a cui sono riconosciute proprietà astringenti. Noti per l’azione protettiva sulla pelle e sugli occhi sono invece i mirtilli neri e rossi, che maturano oltre i mille metri di quota, soprattutto nell’alta Valle dei Mocheni e sulle pendici del Lagorai. Proprietà diuretiche e depuranti vanta il ribes, un frutto a grappolo le cui bacche vantano un aroma diverso a seconda della colorazione: rossa, nera o bianca.

Ciliegie La ciliegia è un frutto che può vantare una buona quantità di fibre e di vitamina C. In Italia se ne conoscono diverse specie, coltivabili fino ai mille metri di quota in zone riparate dai venti primaverili. In Trentino, in particolare sui terreni della Valsugana, quello tradizionale è il ciliegio dolce tardivo, che permette la raccolta dei frutti da giugno fino all’inizio di agosto.

Susine Risalgono agli anni Cinquanta dello scorso secolo le prime forme di coltivazione razionale della susina, in precedenza diffusa soltanto negli orti privati. Di tradizione antica, questo frutto presenta una buccia di colore violaceo tendente al blu e una polpa soda e pastosa di colore giallo-verde. Si presta per una conservazione anche prolungata e viene utilizzato sia come prodotto fresco sia in pasticceria. Il suo sapore particolare, dolce e acidulo, è determinato dalle caratteristiche della zona d’origine, il bacino del fiume Sarca: un ambiente unico che differenzia le susine trentine dalle altre per le sostanze contenute, in particolare potassio, beta-carotene e vitamina PP.

Sant’Orsola Società Cooperativa Agricola Via Lagorai, 131 38057 Pergine Valsugana Telefono 0461 518111 www.santorsola.com

Consorzio la Trentina Via Brennero, 322 38100 Trento Telefono 0461 421575-77 www.latrentina.it

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Gli Ortaggi Esistono

in Trentino delle vere e autentiche oasi naturali particolarmente vocate alla coltivazione degli ortaggi: tra queste certamente la Val di Gresta, conosciuta come “l’orto biologico del Trentino”, e le Giudicarie Esteriori. Ciascuna area ha tratto beneficio dalla particolare collocazione geografica e dalle peculiarità climatiche.

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a Val di Gresta, situata tra la Vallagarina e la bassa Valle del Sarca, vanta un terreno estremamente diversificato e vario che si trasforma in un luogo ideale per la coltivazione di diverse tipologie di ortaggi che possono godere anche dell’esposizione a sud e dei favorevoli influssi climatici del vicino Lago di Garda.

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e Giudicarie Esteriori, poste in una conca compresa tra le Dolomiti di Brenta, ai piedi del Parco Naturale Adamello Brenta, e il Lago di Garda, vantano un terreno particolare che si è trasformato negli anni nell’area di produzione per antonomasia di alcune tipologie di patate montane dai sapori inconfondibili.

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In Val di Gresta l’orticoltura è praticata a pieno campo fin dai primi

anni del Novecento, su piccoli appezzamenti di terra sostenuti da muri a secco. Inizialmente la produzione era limitata alla patata e ai cavoli cappucci, che venivano trasformati in crauti; poi si sono aggiunti la carota, il sedano rapa, il porro, il cavolfiore, la zucchina, le cicorie, i fagiolini, le cipolle, le rape. Ogni fase della produzione viene controllata e certificata in modo da poter immettere sul mercato prodotti biologici sicuri e facilmente identificabili, visto che sono contrassegnati sulla confezione da una coccinella. Una qualità superiore garantita dal Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta, attivo dal 1972, il cui motto recita “coltivare senza usare veleni, nutrire i campi con concimi naturali, perché la qualità del cibo dipende dalla salute della terra”.

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area che si sviluppa nei dintorni di Lomaso è divisa in tre altipiani sui quali si sviluppa una produzione agricola legata alla frutticoltura e alla pataticoltura. Nei terreni delle Giudicarie Esteriori, della Val di Cavedine e della Val del Chiese, la patata ha trovato una sua naturale collocazione sin dall’inizio del ’900 e dopo un periodo di abbandono è oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione grazie all’attività di Copag. La Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariese, nata nel 1977, coltiva e produce “Le montagnine”, patate coltivate in ambiente di montagna, prodotte secondo un protocollo di autodisciplina che limita gli interventi di concimazione e promuove una difesa agronomica rispettosa dell’ambiente.

Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta

CO.P.A.G Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi sca

Via Longa, 86/90 38060 Ronzo-Chienis Telefono 0464 802922 www.valdigresta.org

Via Giovanni Prati, 1 - Fr. Dasindo 38070 Lomaso Telefono 0465 701793 www.lemontagnine.it


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Carota La carota era già conosciuta dai Greci e dai Romani che la utilizzavano più per scopi medicinali che a fini alimentari: Plinio, nel I secolo d.C., già la citava come stimolante delle attività gastriche e ne esaltava le proprietà cicatrizzanti e diuretiche. Ricca di vitamine e minerali vanta un’importante azione antinfiammatoria, rivitalizzante e tonificante per la pelle.

Patata Considerata da sempre un cibo umile è arrivata in Europa nel sedicesimo secolo dal Perù per opera dei conquistadores ed oggi è il tubero più coltivato al mondo. La patata, grazie alle notevoli quantità di carboidrati, sali minerali e vitamine B, C e K che contiene, è dotata di buone proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. È utile per combattere gastriti e ulcere.

Sedano rapa Questa varietà di sedano, coltivato solo in alcune zone dell’Italia settentrionale, è ben conosciuto soprattutto nei paesi del nord Europa. Ha un valore calorico molto basso ed è fonte di minerali, in particolare selenio, e di vitamine A, B e C. Ha risapute proprietà toniche, digestive, depurative e fluidificanti, mentre recenti studi gli riconoscono anche la capacità di ridurre la pressione arteriosa e il colesterolo.

Cavolo cappuccio Il cavolo è originario del bacino del Mediterraneo e già i Romani ritenevano che scacciasse la tristezza e aiutasse ad assorbire meglio l’alcool: ancora oggi, in alcuni paesi dell’Europa dell’est se ne mangiano le foglie crude dopo aver esagerato con la vodka. Per la vastità delle sue indicazioni terapeutiche è entrato a far parte di diritto nel gruppo di verdure-piante medicinali di maggiore utilità insieme ad aglio, cipolla, carota e salvia.

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La Polenta Nella Valle del Chiese, ultimo lembo del Trentino occidentale, da oltre un secolo si coltiva una particolare

varietà di mais, il “Nostrano di Storo”. Un granoturco nostrano da cui si ricava la farina gialla di Storo, ingrediente principe per preparare la vera polenta di montagna. A renderlo inconfondibile sono il colore rosso corallo dei suoi chicchi, la forma allungata delle pannocchie e la granella lucida come il vetro. Particolare è anche la sua origine: si tratta infatti di una varietà nata da diverse qualità di mais locali attraverso incroci e reincroci naturali.

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ui la produzione avviene ancora oggi nel pieno rispetto dei tempi della natura: con le prime brume ottobrine inizia la raccolta delle pannocchie, che poi vengono lasciate asciugare all’aria di montagna. L’antica pratica della coltivazione naturale ben si coniuga oggi con la modernità nell’utilizzo delle tecnologie per la semina e la trebbiatura, e nella fase di confezionamento. Ciononostante l’essiccazione naturale si pratica ancora sui balconi e sui ballatoi di alcune abitazioni del centro storico.

Il rispetto dei cicli della natura e di un apposito disciplinare, l’acqua pura e l’aria pulita garantiscono la qualità

di questo prodotto, l’autenticità delle fragranze e la genuinità dei principi nutritivi. Ricordiamo che il mais è un alimento che contiene una buona quantità di amido, alcuni amminoacidi, sali minerali e vitamine, e svolge quindi un’importante azione dal punto di vista dietetico.

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I chicchi dorati del grano “Nostrano di Storo”, una volta essiccati, vengono macinati al mulino di Storo: ne

nasce una farina genuina altamente digeribile, pronta a trasformarsi in fragrante polenta. Tradizionalmente prodotto umilissimo, nel corso degli anni è stata valorizzata a tal punto da riscoprirsi tra i protagonisti della buona tavola trentina. Gustata per lo più in compagnia di pietanze in umido, può essere cucinata in vari modi. Una ricetta particolare è quella della “Carbonera”, una polenta particolarmente saporita preparata con della Spressa locale, della pasta di salame rosolata nel burro di malga e del vino rosso.

Agri Novanta Scarl Cooperativa Agricola Via Regensburger, 23-25 38089 Storo Telefono 0465 686614 www.farinagialladistoro.it


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I Formaggi L’arte di saper fare il formaggio si è radicata in Trentino da centinaia di anni. Una passione antica il cui

segreto è racchiuso principalmente nella qualità del latte e nella tecnica di trasformazione tradizionale che, conservando tutte le fragranze e i sapori dell’erba fresca di montagna, regala prodotti d’alpeggio genuini e autentici. Sono circa ottomila le vacche da latte che trascorrono l’estate sui prati in quota, pascoli verdissimi che occupano più del 50% del territorio. Una parte del latte prodotto ancora oggi viene lavorato direttamente nelle circa ottanta malghe autorizzate, l’altra arriva invece nei caseifici, dove modernità e tradizione convivono per mantenere inalterati i gusti di un tempo.

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a salubrità dei nostri prodotti d’alpeggio e caseari, oltre ad essere custodita dall’aria pulita delle Alpi e dall’alimentazione naturale del bestiame, è tutelata da un severo disciplinare voluto dall’associazione dei produttori trentini. Un regolamento che segue la nascita dei formaggi in tutte le diverse fasi, dall’alimentazione delle vacche, ai controlli sul latte appena munto, alla stagionatura e alla marchiatura delle forme.

Tra tutti i formaggi prodotti nelle varie zone del nostro territorio, vi presentiamo il Trentingrana, la Spressa

delle Giudicarie D.O.P, il Casolèt, il Puzzone di Moena, il Vezzena, la Tosèla del Primiero e il Caprino.

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Consorzio Trentingrana Concast Via Bregenz, 18 38100 Trento Telefono 0461 961515 www.trentingrana.it


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Il Trentingrana Nutriente, delicato e fragrante, il Trentingrana può impreziosire ogni piatto, può essere gustato da solo, in compagnia del miele o abbinato a un frizzante TRENTODOC. Prodotto dal 1926 solo con latte selezionato, caglio e sale senza l’aggiunta di conservanti, si ottiene dopo oltre 20 mesi di maturazione. Ne vengono prodotte solo centomila forme all’anno.

La Spressa delle Giudicarie La Spressa è un formaggio da pasto che vanta la denominazione di origine protetta (D.O.P). È il più conosciuto delle Giudicarie e si caratterizza per la varietà dei sapori, da dolci a intensi e piccanti, in base ai mesi di stagionatura. Alla pratica di pressare le forme o ai numerosi processi di scrematura che ne caratterizzano il processo di produzione deve probabilmente l’origine del suo nome.

Il Casolèt Un tempo in Val di Sole il Casolèt si produceva con il latte intero solamente in autunno, come scorta alimentare per l’inverno. Da formaggio di casa per eccellenza è diventato oggi una piccola grande rarità. Se prodotto con latte crudo è riconosciuto come presidio Slow Food. Si consuma fresco dopo circa trenta giorni di stagionatura ed è ideale per preparare le torte salate.

Il Puzzone di Moena Il segreto del Puzzone, così chiamato per l’intenso aroma, sono la qualità del latte e la pratica della spugnatura giornaliera delle forme durante la stagionatura: un’usanza dall’origine sconosciuta approdata nelle valli di Fiemme e Fassa in tempi remoti. Conosciuto dai ladini come “Spretz Tzaorì” è presidio Slow Food ottenuto da latte crudo e, se prodotto in estate, porta una “M” di malga come marchio.

Il Vezzena La tradizione vuole che il Vezzena venga prodotto sull’omonimo altipiano nel caseificio degli Altipiani e del Vezzena. Da tavola e da grattugia, saporito e leggermente piccante, è un formaggio che può arrivare a una stagionatura di due anni, mentre gli aromi che sprigiona sono diversi a seconda del periodo del pascolo. Realizzato con latte crudo e già apprezzato agli inizi del 1900 da Francesco Giuseppe Imperatore austro – ungarico, è divenuto un presidio Slow Food.

Tosèla del Primiero Ottimo se abbrustolito sulla piastra o se passato in padella, questo formaggio presenta una pasta compatta, molle, di colore bianco o paglierino chiaro. Prodotto originariamente nel Primiero e oggi in tutto il Trentino, deriva direttamente dalla messa in forma della cagliata fresca. L’operazione della tosatura, necessaria per rifilare la pasta che eccede dai bordi dello stampo (detto fascera) e per ottenere una sagoma regolare, ha dato il nome alla Tosèla.

Caprino Caratterizzato da un gusto ricco e stimolante, il Caprino vanta un’antica tradizione nel nostro territorio, anche se la sua produzione oggi è presente soprattutto in Val di Fiemme (Caseificio di Cavalese) e nelle Valli Giudicarie (Caseificio di Fiavè). La sua pasta compatta, di colore bianco, con una rada occhiatura, è prodotta esclusivamente con il latte di capra. Il peso delle forme è di circa tre chilogrammi.

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I Salumi L’origine dei prodotti trentini di salumeria è strettamente legata al territorio e alla storia della sua gente.

In passato gli insaccati costituivano una parte significativa dell’apporto di proteine e grassi animali nella dieta povera dei contadini, tanto che in ogni abitazione esistevano luoghi dedicati alla conservazione e alla stagionatura dei salumi. Esempi di questa usanza sono la “càneva”, il “vòlt” ed il caminetto, dove le carni venivano abitualmente affumicate.

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e tecniche di lavorazione e le modalità di conservazione dei salumi trentini, sopravissute sino ai giorni nostri grazie alla tradizione, hanno contribuito a formare un ricco retroterra culturale a cui si riconducono usi e costumi, mestieri e ricette trentine, e grazie alle quali oggi è ancora possibile assaporare gli aromi ed i profumi di un tempo in tipicità agroalimentari, con la garanzia della genuinità e della qualità.

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tutela dell’autenticità e della qualità degli insaccati trentini è nato nel dicembre del 2003 il Consorzio Produttori Trentini di Salumi riconoscibile dal marchio Trentinosalumi.

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Consorzio Produttori Trentini di Salumi Trentinosalumi Via Brennero, 182 38100 Trento Telefono 349 7129294 www.trentinosalumi.it

Famiglia Cooperativa Brenta Paganella S.C. Frazione Berghi, 46 38078 San Lorenzo in Banale Telefono 0465 734670


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Carne Salada del Trentino La Carne Salada è carne di bovino aromatizzata e salmistrata ed è uno dei prodotti più conosciuti e antichi del territorio trentino. Originaria del Basso Sarca, ma ormai diffusa in tutta la provincia, viene prodotta lasciandola maturare per 20-25 giorni in una miscela di sale, pepe nero, aglio, ginepro, alloro e rosmarino. Contrariamente a quanto può far pensare il nome, la Carne Salada ha un tenore di sale più basso di molti altri salumi ed è molto magra, adatta quindi anche per un’alimentazione povera di grassi. È ottima cruda, tagliata a fette molto sottili e gustata così com’è oppure condita come un carpaccio aggiungendo a piacere olio, limone, grana, rucola, porcini o altro, avendo l’accortezza di NON aggiungere sale. Si gusta anche cotta ai ferri per pochi secondi, e condita con una miscela composta da olio d’oliva e alcune gocce di aceto, in abbinamento a fagioli- olio-aceto-cipolla, pane nero o tortèl di patate.

Luganega del Trentino La Luganega stagionata, presidio Slow Food, è un insaccato molto diffuso in Trentino tanto da diventare parte integrante degli usi delle genti locali. Per la preparazione della Luganega, la cui ricetta ha subito nel tempo alcune variazioni a seconda delle diverse aree geografiche trentine in cui veniva prodotta, si utilizzano carni di suino allevato in Trentino o in Italia in modo da garantire una materia prima fedele alle indicazioni della tradizione. Questo salume si contraddistingue per un gusto delicato, speziato, con sentore di pepe e aglio e per un profumo gradevole e caratteristico. La si può gustare insieme alla polenta, ai formaggi, al tortèl di patate oppure come ingrediente di piatti tipici quali canederli e smacafam. Fantastica per il più classico “pan e salam”.

Mortandela Affumicata della Val di Non In passato ogni famiglia della Val di Non o della zona di Calceranica usava allevare uno o più maiali con patate, crusca, scarti di ortaggi e mele per circa un anno. La carne, arricchita con sale e pepe, veniva utilizzata per produrre la Mortandela. Oggi come allora i produttori della Val di Non lavorano l’impasto, composto da magro e grasso di suino, in piccole sfere ottenute con il palmo delle mani poi leggermente schiacciate sul fondo, avvolgendole in un retino di maiale oppure cospargendole con farina di mais o di grano saraceno e lasciandole ad asciugare e affumicare su assi di legno. La Mortandela della Val di Non, presidio Slow Food, si può trovare in commercio fresca o stagionata e si può gustare sia cruda sia cotta, abbinata alla polenta, alle patate o alle verdure lesse.

Speck del Trentino L’usanza di affumicare la carne ha origini molto antiche ma pare che il termine Speck sia nato durante il XVII secolo. La diffusione dello Speck nel Trentino risale all’inizio del secolo scorso e oggi è uno dei prodotti tipici più conosciuti e diffusi. Lo Speck si produce utilizzando cosce di suino disossate e rifilate. Per ottenere uno Speck di qualità si deve eseguire innanzitutto un’accurata selezione degli aromi e delle materie prime - è preferibile una coscia di suino maturo non troppo magra – e poi si deve prestare grande attenzione alla rifilatura, che deve essere fatta con accuratezza e precisione; alla salagione, che deve essere uniforme e con un buon massaggio; all’affumicatura, che deve essere leggera e fatta senza fretta; ed infine alla lenta stagionatura in locali a temperatura ed umidità controllati. Il ciclo completo di lavorazione può durare, a seconda della pezzatura, da quattro a otto mesi. Il risultato è un prodotto dal gusto caratteristico, intenso, ricco, leggermente affumicato e dal profumo aromatico e gradevole. Ottimo con il pane, si può utilizzare anche come ingrediente per primi piatti quali canederli -tipici trentini- o gnocchi di pane. È un prodotto che si presta ad un’infinità di utilizzi in cucina, dove il suo gusto aromatico infonde alle portate un sapore unico.

Ciuìga Da autunno a marzo nel Banale si produce la Ciuìga, un insaccato fresco di carne di suino e rape bianche. La storia di questo prodotto, oggi presidio Slow Food, racconta tempi difficili in cui le famiglie vivevano in estrema povertà e aggiungendo ai resti delle carni un ortaggio umile come la rapa si garantivano la sussistenza. Per la produzione della Ciuìga oggi vengono impiegate carni scelte di maiale e rape cotte, macinate insieme e impastate con aggiunta di aromi. Una volta insaccata e legata la Ciuìga viene affumicata, come un tempo, in un locale senza camino. È un insaccato da consumare preferibilmente cotto e affettato, da solo oppure con le patate, la polenta e i crauti.

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sui prodotti tipici del Trentino

Racconti mitici

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La Trota di Montagna Per le peculiarità delle sue acque il Trentino rappresenta uno dei luoghi simbolo della troticoltura italiana,

che si è diffusa a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.

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ui il pesce viene allevato nelle acque pulite e ben ossigenate delle sorgenti che sgorgano dai ghiacciai dolomitici, in un habitat ideale che garantisce qualità e genuinità. La freschezza di queste fonti, inoltre, fa sì che le trote impieghino tra i diciotto e i ventiquattro mesi per raggiungere la dimensione ideale: una maturazione lenta che porta ad una miglioria delle proprietà organolettiche delle carni.

L’

eccellenza dei nostri prodotti è stata sottolineata anche da uno dei critici gastronomici più conosciuti d’Italia, Edoardo Raspelli che nel 2006 è venuto in Trentino per registrare una puntata del programma “Mela Verde” in onda su Rete 4. A Lavis ha sede infatti l’Astro (Associazione Troticoltori Trentini), nata nel 1986 dalla volontà di oltre sessanta allevatori locali allo scopo di promuovere e qualificare l’immagine della trota locale. Il rigoroso rispetto del disciplinare di produzione e l’adozione di un piano di alimentazione costituto esclusivamente da mangimi controllati, assicurano la qualità superiore delle nostre trote e dei salmerini di montagna. Non solo: l’utilizzo di farine di gambero e di farine ottenute dal lievito consente di ottenere anche una “salmonatura naturale”.

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Trota iridea La Trota, unica per la magrezza e la delicatezza della carne, ricca di proteine nobili e di sali minerali, facilmente digeribile, è considerata un alimento prezioso all’interno di un regime dietetico equilibrato. Molto apprezzato il suo apporto di “omega 3”, particolarmente indicati nella prevenzione di malattie cardiovascolari, e il bassissimo contenuto di colesterolo. Con il marchio Astro sono presenti sul mercato numerosi prodotti pronti a soddisfare tutti i gusti. Prodotti freschi tradizionali, quali la Trota intera già pulita o il filetto, pronti da cuocere, come i tranci panati, oppure da consumare direttamente come il carpaccio, i filetti affumicati e marinati, le polpette e il sugo. Davvero stuzzicanti sono poi gli hamburger, pensati in particolar modo per i più piccoli.

Salmerino Di aspetto simile alla Trota, il Salmerino se ne distingue per la colorazione più vivace, caratteristiche le numerose macchiette rosse sui fianchi, per la forma maggiormente slanciata e per il gusto ancora più delicato, che lo rende un pesce indicato anche nelle grandi occasioni. Fonti storiche attestano che esso era già apprezzato dal cardinale Madruzzo durante il Concilio di Trento e in epoca austro-ungarica da Francesco Giuseppe, che amava gustarlo durante le battute di caccia. Proprio per soddisfare questa predilezione dell’imperatore il Salmerino è stato immesso in molti laghi alpini.

ASTRO Associazione Troticoltori Trentini Via Galileo Galilei, 43 38015 Lavis Telefono 0461 242525 www.troteastro.it


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sui prodotti tipici del Trentino

Racconti mitici

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L’Olio dell’Alto Garda Trentino Quella dell’Alto Garda Trentino è senza dubbio la zona a tradizione olivicola più settentrionale del mondo.

Da alcuni reperti storici si è riscontrato che già al tempo dei romani si coltivavano le olivaie poste sulle colline dei comuni di Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole, Tenno e Dro. Nei millenni che sono trascorsi fino ad oggi l’olivicoltura e la produzione di Olio Extra Vergine di Oliva si sono tramandate di generazione in generazione: con il passare del tempo si sono selezionate le varietà di olivo, in particolare la Casaliva, che meglio si adattavano alla zona, e si sono affinate le tecniche di coltivazione degli olivi e di estrazione dell’olio dalle olive. Ed è così che oggi le splendide olivaie, costituite a maggioranza da olivi secolari, valorizzano l’ambiente ed il paesaggio di quest’area. I limiti dovuti al posizionamento geografico sono che la maturazione delle olive è tardiva e spesso avviene quando le cime delle montagne sono ormai già ricoperte dalla neve, e che le produzioni delle olive sono mediamente più basse; ma offrono il grande vantaggio, di non dover utilizzare prodotti antiparassitari contro le principali avversità, e di poter, quindi, effettuare una lotta antiparassitaria di tipo biologico. La raccolta avviene ancor oggi per la maggior parte a mano ed il conferimento al frantoio viene fatto nel più breve tempo possibile, per preservare al meglio l’oliva prodotta. L’estrazione dell’olio avviene solo con mezzi meccanici. Da tutto questo contesto si ottiene un Olio Extra Vergine dalle caratteristiche uniche, certificate dal disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Protetta (DOP) Garda Trentino, che dal 1998 promuove e valorizza la produzione locale.

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L’Olio Extravergine di Oliva del Garda Trentino DOP è caratterizzato da un colore dorato, con riflessi

tendenti al verde, da profumi fruttati delicati ma intensi, in cui si distinguono i sentori di carciofo, mandorla e fieno, e a cui si aggiunge un sapore piacevolmente fruttato e piccante, e, infine, da un limite massimo di acidità più basso di quanto richiesto per gli Oli Extra Vergine di Oliva. Un prodotto di grande armonia che raggiunge un perfetto equilibrio nelle sensazioni prodotte alla vista, al tatto, all’olfatto e al palato e che è alla base di un modello di alimentazione che ha dimostrato di essere un valido strumento di prevenzione contro le malattie cardio-vascolari e un valido contributo per la salute in generale.

Agraria Riva del Garda Via San Nazzaro, 4 38066 Riva del Garda Telefono 0464 552133 www.agririva.it


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I Sapori Trentini

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l Trentino con le sue bellezze, gli ambienti incontaminati, le colture legate alla tradizione non è solo il luogo ideale per vacanze rilassanti all’insegna della natura, del relax, degli eventi culturali e della pratica sportiva ma anche scoperta di una importante tradizione enogastronomica che si compone di prodotti unici e coltivazioni perfettamente inserite nel territorio. Lungo tutto l’arco dell’anno il Trentino offre l’occasione per avvicinarsi a questa originalità attraverso eventi e feste legate alla tradizione. Accanto ad AgriCulture, infatti, i turisti possono scoprire i sapori e le usanze trentine anche in altri momenti dell’anno grazie a «Vacanze con Gusto».


Vacanze con Gusto Dodici appuntamenti recuperano e propongono, tra maggio e novembre, i prodotti della terra trentina ab-

binandoli a momenti significativi della vita di molte comunità e valli. L’estate e l’autunno si trasformano, grazie a «Vacanze con Gusto», in un autentico inno all’originalità dei piatti locali, ai costumi e agli stili di vita trentini.

N

on rimane che farsi catturare da questo affascinante mix di cultura e sapori, memoria e folklore e scoprire le eccellenze agronomiche e gli eventi più significativi che vengono proposti lungo gli itinerari delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino.

Arcadia

Magnalonga

Caldes, Val di Sole 30, 31 maggio Info 0463 601647 www.stradadellamela.it

Calliano, Besenello - Vallagarina 6 settembre Info 0464 480460 www.stradedelvinotrentino.it

22a Mostra di Cembra

Desmontegada de le Caore

Rassegna dei Müller Thurgau dell’arco Alpino Cembra, Val di Cembra 1 - 5 luglio Info 0461 680117 www.mullerthurgau-mostra.it

Te Anter i Tobiè Canazei, Val di Fassa 10 - 12 luglio Info 0462 609500 www.fassa.com

Naturalmente Bosco Madonna di Campiglio, Val Rendena luglio - agosto Info 0465 447501 www.campiglio.to

Camminagrestana Val di Gresta 26 luglio Info 0464 802915 www.val-di-gresta.it

Alla scoperta del teroldego Mezzocorona, Piana Rotaliana 4 - 6 settembre Info 0461 606022 www.settembrerotaliano.it

Cavalese, Val di Fiemme 11 - 13 settembre Info 0462 241111 www.valdifiemme.info

Autunno Trentino Trento 18 - 20, 25 - 27 settembre Info www.enotourtrento.it

Gran festa del Desmontegar Fiera di Primiero 25 - 27 settembre Info 0439 62407 www.sanmartino.com

Pomaria Casez, Val di Non 10, 11 ottobre Info 0463 830133 www.valledinon.tn.it

Sagra della Ciuìga San Lorenzo in Banale 6 - 8 novembre Info 0465 702626 www.comano.to

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ingredie

2 spacca

nti sosta

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nziali

1 uovo 1 dl. di la tt 50 gr.Tre e ntingran a 1 cucchia io di farin a di gran tenero”0 o 0” sale, pep e, noce m oscata q poco pre .b. zzemolo

ingred

40 gr. sce ienti accide nti gliendon e1 Ca

solèt Speck Nostran od Mortand i malga ela Pancetta L u g a ne g he Spressa Vezzena Puzzone

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I tuoi canederli Preparazione Tagliare a dadini il pane raffermo e cospargerlo col latte, unirvi l’uovo, il sale, il pepe, la noce moscata, il prezzemolo finemente tritato, e il Trentingrana grattugiato. Tagliare a parte gli “ingredienti accidenti” salume scelto e formaggio a dadini e unirli all’impasto, amalgamando con le mani. Se serve aggiungere ancora latte, poi formare delle palline, usando farina di grano tenero o pane grattugiato per dargli forma. Far cuocere a fuoco lento nell’acqua o nel brodo precedentemente preparato, e togliere dal fuoco quando vengono a galla, dopo circa 10 minuti. Servire con abbondante Trentingrana e burro aromatizzato con salvia, oppure, più tipicamente, con il brodo di cottura.

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Siamo partner di questo grande spettacolo itinerante, perché l’attenzione per il Cliente e per le cose buone è l’anima del nostro lavoro. Nelle zone dove si svolge AgriCulture potrai fare la spesa con il 20% di sconto sui prodotti trentini in promozione* presentando alla cassa il coupon distribuito durante lo spettacolo.

*Vedi elenco completo dei prodotti in promozione esposto nel punto vendita.

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Seguiamo AgriCulture senza muoverci dal banco.


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Trentino S.p.A. SocietĂ di Marketing Territoriale Via Romagnosi 11 - 38100 Trento ASSESSORATO ALL'AGRICOLTURA, FORESTE, TURISMO E PROMOZIONE

www.v isittrentino.it


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