Pocket Salute Edizione Pescara Ottobre 2010 by Pocket Salute

Il primo free-press del benessere - Anno III n°2 Ottobre 2010 Con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Pescara reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008

LA GUIDA MENSILE DEDICATA AL TUO BENESSERE

edizione Pescara-Chieti

Ottobre 2010

24 ottobre 2010

giornata gratuita del benessere

aumento del seno

senza chirurgia, con le staminali

paradontite

troppo spesso trascurata

endometriosi

tra le cause dell’infertilità

psicoterapia

stereotipi e false credenze

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speciale Rimodellare il viso con la nuova Soft Restoration

LA TUA GUIDA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE

solidarietà in primo piano AIDO - Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti e Cellule L’A.I.D.O. conduce quotidianamente una battaglia difficile contro le paure, i dubbi, le diffidenze legate ad un tema difficile come quello della donazione di organi. I volontari del Gruppo Comunale e della Sezione Provinciale risponderanno a tutte le domande presso la nostra nuova sede all’interno dell’Ospedale Civile “Spirito Santo” di Pescara. www.aido.it Cooperativa DIAPASON Onlus La cooperativa promuove la pet-terapy, il sostegno alla genitorialità, i progetti didattici-laboratoriali nelle scuole e nelle colonie estive, nei centri di aggregazione giovanili e nei centri diurni per anziani e disabili. www.diapasononlus.it G.A.I.A. Onlus Associazione di chi: ha combattuto il tumore al seno, vuole combatterlo, vuole spaerne di più. G.A.I.A. c’è per parlare con te che hai subito un intervento al seno, per condividere dubbi, esperienze ed emozioni, per far acquisire la consapevolezza che dal tumore al seno si può guarire. www.gaia-onlus.it Marco di Martino O.N.L.U.S. L’associazione si prefigge la realizzazione di opere umanitarie attraverso l’elargizione di aiuti finanziari e morali alle persone,ai giovani, agli adolescenti ed ai più piccoli. Intende favorire inoltre, la crescita sociale, culturale, civile per lo sviluppo delle pari opportunità fra i Popoli. www.onlusmarcodimartino.org Centro di Musicoterapia Villa S.Maria O.N.L.U.S. Nei diversi laboratori del Centro vengono erogati trattamenti con tutti i modelli clinici approvati dalla World Federation of Music Therapy. Servizio di terapia vibroacustica e trattamento sonoro in gestazione e puerperio. L’ampiezza e la ricchezza delle strutture e dello strumentario consente di trattare pazienti affetti da qualsiasi patologia, e di ogni età.

editoriale del mese E’ arrivato l’autunno, accompagnato come ogni anno dall’immancabile influenza stagionale. Il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio ha già emanato le raccomandazioni per la prevenzione influenzale tenendo conto che è ancora attivo e circolante il virus AH1N1. Il periodo indicato per la vaccinazione va da ottobre a dicembre. Considerando che la protezione si sviluppa dopo due settimane dall’iniezione e si mantiene per circa sei mesi e che la massima circolazione dei virus influenzali è prevista nei mesi di gennaio e febbraio, il momento migliore per farsi vaccinare va dai primi di novembre a dicembre inoltrato. La vaccinazione è raccomandata dai 65 anni in sù, nei bambini con età superiore ai 6 mesi e nei ragazzi e adulti con malattie cardiovascolari, diabete, patologie respiratorie e renali. Importantissima l’igiene individuale che garantisce una prima protezione dal virus. La trasmissione dell’influenza può avvenire per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo nel limitare la diffusione dell’influenza. Recentemente il CDC Europeo ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (non-farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato le seguenti azioni: lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici), buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani), isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali). Poche e semplici regole che, se adottate da tutti, limitano la diffusione del contagio con buona salute di tutti. Serena Zimuel, Direttore Editoriale

scrivi anche tu a redazione@pocketsalute.it

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psicologia trova-facile: guida alla psicologia 06

pagg. 32-33

Soft Restoration per il viso Rivista gratuita mensile Edizione Pescara-Chieti Reg. Tribunale di Pescara n.24/08 del 7/11/2008 reg. ROC n.18668

la teoria della multifattorialità

psicoterapia: false credenze

salute osteoartrosi del ginocchio

tumori: i rischi del cellulare

paradontite: da non trascurare

benessere

Direttore responsabile Daniele Giangiulli redazione@pocketsalute.it

giornata gratuita del benessere

chiropratica per l’ipertensione

Direttore editoriale Serena Zimuel serena.zimuel@pocketsalute.it Redazione Roberta Armentano, Giovanna Filoso, Valentina Peter

scuola di naturopatia a pescara

Direttore commerciale Giulia Mincarini giulia.mincarini@pocketsalute.it Editore, Redazione e Pubblicità Editore POCKET IDEA s.rl. Via Cavour 4/2, San Giovanni Teatino (CH) Infoline: 085 4460163 www.pocketidea.it Foto e illustrazioni © 2010 Microsoft Office Online, © 2010 Fotolia, © 2010 iStockphoto © Proprietà letteraria riservata. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi, immagini o disegni pubblicati, senza l’autorizzazione scritta della Direzione e dell’Editore. Le opinioni degli autori impegnano la loro responsabilità e non rispecchiano necessariamente quelle della Direzione della rivista. All’interno dei contributi possono essere citati nomi di prodotti, anche farmaceutici, pubblicati nel rispetto delle opinioni degli autori e per completezza d’informazione sui temi trattati.

bellezza un nuovo naso con la rinoplastica 49 tecnologia a radiofrequenze

aumento del seno con le staminali 55

sesso trova-facile: guida alla sessuologia 56 trattare l’infertilità maschile

endometriosi ed infertilità

Pocket Salute, Pescara-Chieti con il patrocinio di:

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LE DISFLUENZE DEL PARLATO E LA TEORIA DELLA MULTIFATTORIALITA’ Per meglio interpretare e comprendere l’apparizione di disfluenze nel linguaggio di una persona, bisogna abbandonare l’idea delle cause possibili e abbracciare la teoria della multifattorialità. Certo la predisposizione genetica è la fonte primaria di disagi verbali, delle disabilità del parlato. Ma esistono fattori che innescano e predispongono alle disfluenze. Fattori come effetto moltiplicatore, non come causa, ma ugualmente importanti relativamente ai meccanismi di cronicizzazione per cui il disagio verbale si fissa e si perpetua nel tempo. Fattori moltiplicatori favorenti: 1)un temperamento perfezionista con tendenza ossessiva; 2) conflitti con genitori o fratelli; 3) difficoltà di socializzazione all’interno della famiglia e all’esterno;

Fattori moltiplicatori di avvio (sono eventi che accadono nella vita di una persona e portano disagio emotivo): 1) cambiamento di scuola; 2) trasloco; 3) nascita di fratello o sorella; 4) ospedalizzazione di un membro della famiglia. Nessuno di questi fattori è causa della disabilità del parlato ma è importante conoscere che tali fattori possono interagire, in modo più o meno incidente, con il moltiplicarsi di una predisposizione genetica ed il suo stabilizzarsi. Due comportamenti, generalmente operanti tra i genitori dei bimbi disfluenti, sono da evitare in quanto cronicizzanti il sintomo: 1) riprendere o fare appello alla volontà: ciò è nocivo poichè genera lo sforzo di parlare meglio che è il primo fattore responsabile del cronicizzarsi delle disfluenze; 2) consigliare (”calmati, respira, pensa a cosa dire”): ciò è davvero dannoso perchè compromette il carattere naturale e spontaneo di esecuzione della parola.

4) ambiente familiare poco incline alla comunicazione.

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psicoterapia di coppia Dott.ssa Sabrina Camplone

Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di coppia

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PSICOTERAPIA: STEREOTIPI E FALSE CREDENZE hiedere aiuto ad uno psicoterapeuta non vuol dire ammettere la sconfitta definitiva, delegando all’altro il compito di risolvere il problema, ma avere l’umiltà di mettersi in discussione, assumendosi la responsabilità del proprio processo di crescita personale. Nell’immaginario collettivo esistono tuttavia delle “false credenze” che riguardano la decisione di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, una di queste è il timore di diventare dipendente da lui per il resto della nostra vita. La psicoterapia mira a favorire il recupero della fiducia nelle risorse personali e nella capacità di utilizzarle per riconquistare la piena autonomia nell’affrontare situazioni stressanti in modo funzionale. Un altro pregiudizio riguarda i costi elevati, in realtà oramai da anni si è diffusa la consuetudine di fare sedute a cadenza settimanale. Un altro stereotipo molto diffuso è: “gli amici e i familiari sono gli unici che possono aiutarmi”. A tal proposito, c’è da distinguere il sostegno offerto da un amico che simpatizza identificandosi con noi, dal ruolo svolto da uno psicoterapeuta che entra in contatto empatico con le emozioni del cliente, egli è in grado di sentirle come se fossero le proprie, senza dimenticare che non appartengono a lui, quindi non cede alla tentazione di sostituirsi a noi offrendo indicazioni e suggerimenti. Al contrario, il terapeuta facilita un processo di autoconsapevolezza volto a riprenderci il nostro potere personale ed esercitarlo

nelle situazioni in cui abbiamo sperimentato la nostra inadeguatezza; se il coinvolgimento emotivo da parte del cliente è molto intenso, lo specialista può fare da “specchio” alla nostra sofferenza tollerandone l’intensità e mantenendo la “giusta distanza”, accompagnandoci nel percorso di crescita personale che è alla base di qualsiasi processo di cambiamento. Un altro luogo comune riguarda il timore di essere giudicati dal terapeuta, in realtà lo specialista deve essere in grado di sospendere il giudizio nei confronti del cliente che, a sua volta, dovrebbe avvertire tale atteggiamento non giudicante e sentirsi dunque libero di esprimere il suo vissuto. Se la psicoterapia è efficace, promuove la fiducia in sé stessi, quindi rende inutili l’utilizzo di “maschere” per nascondersi agli altri, l’autenticità diventa quindi una condizione indispensabile ad orientare i comportamenti in sintonia con la propria personalità. Infine un ultimo timore è quello relativo ad eventuali sentimenti negativi verso il terapeuta che sono una parte fondamentale del processo terapeutico e un utile “strumento” per la comprensione di sé stessi. E’ importante che il cliente non reprima i sentimenti negativi, ma si senta libero di condividerli con il terapeuta, sicuro che egli sarà in grado di tollerarli, offrendogli l’opportunità di sperimentare modalità di gestione della conflittualità alternative e non distruttive, in questo modo, l’alleanza terapeutica ne verrà inevitabilmente rinforzata.

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a cura della redazione IV Congresso CARD ABRUZZO, Francavilla al Mare 18/10/2010

Ancora una volta il Distretto Sanitario di Francavilla al Mare (ASL LANCIANO - VASTO - CHIETI) promuove una iniziativa di formazione all’interno della attività della Associazione dei Distretti Sanitari della Regione Abruzzo CARD Abruzzo con il IV Convegno Regionale. La lente viene posta sull’assistenza territoriale in questo momento in cui attraverso il programma operativo 2010 elaborato dalla Regione Abruzzo dal Commissario ad Acta Dott.ssa Baraldi c’è la previsione di chiusura dei piccoli ospedali e quindi del potenziamento dell’assistenza sul territorio per il tramite dei Distretti Sanitari, Medici di Medicina Generale, e Pediatri di L.Scelta e la continuità assistenziale all’interno delle Aziende Sanitarie. I frequenti e sempre più radicali mutamenti nel contesto istituzionale, sociale, professionale, tecnologico e competitivo impongono alle Aziende Sanitarie continui percorsi di cambiamento organizzativo e la necessità di individuare nuovi modelli di responsabilità e nuovi modelli di gestione delle risorse. La complessità e la resistenza al cambiamento non sempre però ha permesso di raggiungere risultati in

termini di di efficienza, efficacia, semplificazione gestionale e motivazione del personale all’altezza delle aspettative. L’evento formativo ha la finalità di fornire un supporto preciso per definire gli obiettivi di assistenza. - Governare i processi di cambiamento. - Allineare il comportamento delle persone che operano nell’ambito dell’organizzazione verso obiettivi prescelti. - Costruire percorsi di sviluppo delle competenze e promuovere una migliore cultura organizzativa. I docenti del Convegno sono eccelenze nel campo del Public-Management, tra questi il Prof. F. Longo - Direttore del CERGAS (Università Bocconi), la Dott.ssa D.Bellentani (AGE.NA.S. - Agenzia Nazionale Per i Servizi Sanitari Regionali - ROMA). Nonchè i docenti ordinari della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università G.D’Annunzio - Chieti-Pescara. Esperto SIMGE per la FARMACOVIGILANZA Dott. L.Giacci.

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a cura della redazione

Valentina Peter

L’AGOPUNTURA

L’agopuntura è una tecnica terapeutica della Medicina Tradizionale Cinese, che prevede l’applicazione di sottilissimi aghi metallici su precisi punti del corpo. E’ una pratica assolutamente indolore, professata da medici con esperienza sia di medicina tradizionale europea, sia di Medicina tradizionale cinese; in Italia, l’agopuntura può essere praticata solo da personale medico che abbia seguito un iter formativo specifico, di almeno quattro anni. L’agopuntura è un trattamento sia preventivo che curativo. Viene applicato nella terapia del dolore, nella cura dei disturbi funzionali, nelle affezioni respiratorie, gastrointestinali, nel trattamento delle malattie della pelle, in ginecologia e nella risoluzione dei disordini psichici. Si tratta di una tecnica poco invasiva. Gli studiosi del National Institutes of Health (istituto medico statunitense per la ricerca medica) sostengono che “Gli effetti collaterali avversi dell’agopuntura sono estremamente ridotti e sicuramente minori dei trattamenti conven-

zionali”. Tuttavia è fondamentale affidarsi a personale competente. E’ importante verificare che si usino aghi monouso e non aghi sterilizzati, in modo da evitare epatiti o malattie causate da virus che si trasmettono attraverso il contatto con sangue. Per avere maggiori informazioni si possono consultare i siti internet della FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) e dell’Associazione Italiana Agopuntura, in grado di offrire nozioni e notizie divulgative, formative ed informative; sia l’associazione che la federazione, forniscono una dettagliata ricerca regionale degli agopuntori. Per la bibliografia, si segnalano i volumi: - Emilio Minelli, Nicla Vozzella, Introduzione all’agopuntura, L’uso a scopo preventivo di una medicina antichissima e molto efficace, Red Edizioni 2009. - Giorgio Dobrilla, Agopuntura, in Le alternative. Guida critica alle cure non convenzionali, Avverbi, 2008. - Claudio Corbellini, Agopuntura dalla A alla Z, Introduzione alla Medicina Cinese, Anima 2008.

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a cura della redazione

Roberta Armentano

ALZHEIMER: INSIEME PER NON DIMENTICARE

Il 21 settembre si sono svolte in tutta Italia (come in altri Paesi del mondo) molte iniziative per la XVII Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Piccoli comuni e grandi città hanno ospitato incontri, convegni e conferenze per informare sulla malattia di Alzheimer, la sua digressione, il contesto familiare, le terapie farmacologiche e riabilitative. Il morbo di Alzheimer è una malattia degenerativa che compromette le funzioni intellettive: il malato non riconosce più sé stesso né i propri familiari, ha difficoltà a svolgere semplici azioni quotidiane (e non è in grado di prendersi cura di sé stesso), manifesta forti alterazioni della personalità, ha difficoltà di linguaggio. Colpisce soprattutto le persone che hanno superato i 65 anni, anche se vi è una crescente incidenza di casi che si sono manifestati prima di questa età. Non esiste una cura, né un modo per prevenirla, l’unico modo per “affrontarla” è conoscerla e imparare a relazionarsi con il malato di Alzheimer. La patologia colpisce il malato e i familiari non solo dal punto di vista affettivo ma anche finanziario e sociale, la Giornata Mondiale di quest’anno, con lo slogan: “E’ tempo di agire” è stata un’occasione per chiedere ai governi di tutto il mondo di sviluppare politiche di assistenza e protezione sociale per le persone con

demenza e per le loro famiglie. Una corretta comprensione dei costi sociali della malattia e dell’impatto sulle famiglie, sull’assistenza sanitaria e sociale può contribuire ad affrontare questo problema. A questo proposito, in occasione del 21 settembre, l’Alzheimer’s Disease International ha reso noti alcuni dati relativi all’incidenza che malattie come l’Alzheimer hanno sulla popolazione mondiale: sono 35,6 milioni le persone affette da demenza in tutto il mondo (si stima che questo numero aumenterà a 65,7 milioni entro il 2030 e a 115,4 milioni nel 2050) e i costi globali ammontano a 460 miliardi di euro, pari all’1 per cento del PIL mondiale. Nel nostro Paese si rilevano 80 mila nuovi casi ogni anno; più della metà dei malati di Alzheimer è assistito dai propri familiari in tutto quello che riguarda la loro vita: uscire, accompagnarli per le spese, gestire le finanze, preparare da mangiare, vestirli e fare attenzione ai sintomi della malattia per prevenire eventuali comportamenti pericolosi. Le difficoltà dei familiari sono spesso sottovalutate e le strutture di supporto sono disomogenee sul territorio nazionale. Anche in Italia, le associazioni che aiutano i malati di Alzheimer e le loro famiglie hanno sollecitato le istituzioni nazionali e regionali per realizzare interventi adeguati.

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Fonte: www.operazionenasorosso.it

campagna prevenzione

Un semplice esame contro il tumore del colon retto Cos’è il tumore del colon retto? È un tumore che colpisce l’ultima parte dell’intestino. Tra le malattie tumorali è al secondo posto per frequenza. Come si forma? In genere si sviluppa a partire da piccole formazioni benigne, chiamate polipi o adenomi, che si formano nell’intestino con l’avanzare dell’età. Questi possono iniziare a sanguinare anche molti anni prima della comparsa di altri disturbi, ma solo una piccola percentuale di questi adenomi può trasformarsi in un tumore vero e proprio. Il processo di trasformazione è comunque molto lento (10-15 anni). Come si diagnostica? Inizialmente il sangue degli adenomi non si vede a occhio nudo, per questo bisogna fare la RICERCA DEL SANGUE OCCULTO”, per diagnosticare i tumori allo stadio iniziale. Qualora l’esito fosse positivo, bisognerà asportare i polipi prima che si trasformino in tumori con la RETTOSCOPIA, esame successivo che accerta la provenienza del sangue. Devono farlo tutti? Sì, perché i tumori del colon retto spesso non danno alcun disturbo per anni. Infatti, in molte Regioni italiane le persone tra i 50 e i 70/74 anni vengono invitate dalla Asl a ritirare gratuitamente il materiale per effettuare l’esame.

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Via Regina Elena 120-122, Pescara Tel. 085 374108 Cell. 347 5165135 Sito web: www.carbonilab.it indica necessariamente la presenza di tumori o polipi intestinali: un sanguinamento nelle feci può dipendere anche da cause banali come emorroidi, ragadi o diverticoli. A volte, però, il sanguinamento è il primo segnale della presenza di polipi, che possono essere asportati per impedirne la trasformazione in tumore maligno. Più raramente, chi risulta positivo al test ha effettivamente un tumore: in genere, però, è in fase molto precoce e quindi facilmente curabile. In tutti i casi di positività a questo esame è necessario accoppiare un accertamento con colonscopia. Se il test è negativo va ripetuto ogni due anni. È un esame affidabile? Si, ma non infallibile. È possibile, infatti, che polipi o piccoli tumori non provochino un sanguinamento tale da essere evidenziato dall’esame. È quindi opportuno rivolgersi al proprio medico in presenza dei seguenti disturbi: • Modificazioni persistenti delle abitudini intestinali; • Presenza di sangue nelle feci evidente a occhio nudo; • Sensazione di ingombro rettale persistente dopo l’evacuazione.

Come si esegue l’esame? Bisogna raccogliere un campione di feci in un apposito flacone, senza osservare alcuna particolare dieta e consegnare il materiale raccolto presso un laboratorio analisi. I risultati si potranno ritirare dopo 24 ore.

Il primo passo verso la prevenzione: Come fare l’esame del sangue occulto • acquistare il contenitore in farmacia • raccogliere un campione • inserire nelle feci l’apposito bastoncino in modo che ne rimanga attaccata alle palette una piccola quantità e riporlo nel flacone • sigillare e consegnare presso un laboratorio analisi.

Cosa bisogna fare dopo? L’esame risulta positivo nel 5-6% dei casi. Questo non

Si ringraziano per Bio Group Medical System: Dott. M. Montini - Dott. L. Bernucci -Dott. L. Polidoro

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CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT CONVENZIONATO: FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA ITALIANA (F.M.S.I.) Autorizzazione regionale n째 765 del 10/7/2006 Direttore Sanitario Dr. Vittorio De Feo - Specialista in Medicina dello Sport www.mdspescara.it e-mail: info@mdspescara.it Via Tiburtina Valeria 75 - Pescara Tel. e Fax 085 2121405 Mobile: 388 7508672

terapia del dolore Dott. Marco Tarquini

Specialista in Anestesia e Rianimazione

Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH) Cell. 334 1560562 Prenotazioni: 085 4460163 Sito web: www.marcotarquini.it

Il trattamento della osteoartrosi del ginocchio L’osteoartrosi del ginocchio è una patologia caratterizzata da una progressiva degenerazione della cartilagine con particolare frequenza in età adulta e senile. Gran parte delle patologie del ginocchio vengono trattate con metodi conservativi anche se l’evoluzione tecnologica orienta sempre di più verso trattamenti di tipo chirurgico. L’artrosi viene descritta e identificata come perdita di cartilagine articolare con conseguente riduzione dello spazio articolare cui seguono alterazioni a carico della sinovia, della capsula articolare e soprattutto del tessuto osseo periarticolare. Da ciò si deduce che l’unico vero evento patogenetico è rappresentato dal consumo/erosione della cartilagine, conseguenza di altri eventi. L’aumento dell’età media della popolazione, il sovrappeso e la riduzione dell’ attività fisica, pongono il problema delle disabilità che dipendono dall’invecchiamento. L’osteoartrosi del ginocchio vi contribuisce in buona parte e si stima che nei soggetti dai 65 anni in su è presente nel 47,3% dei casi, e provoca svariate limitazioni nelle attività quotidiane. Negli USA 43 milioni di persone sono affette da artrosi del ginocchio e se ne prevedono 60 milioni nel 2020, con costi sociali enormi. In Europa la situazione è ugualmente allarmante. Vi sono molti fattori che predispongono all’osteoartrosi: la familiarità (gli asiatici sono più affetti dei caucasici e questi, a loro volta, più degli africani);

il sesso (le donne più degli uomini); l’età; l’occupazione; le patologie metaboliche (il diabete, l’obesità, il fumo). Nessuna terapia medica può modificare il decorso della malattia ed i trattamenti infiltrativi non ne modificano l’evoluzione, ma ne riducono i sintomi dolorosi. La diagnosi di osteoartrite non pone particolari problemi e viene basata su criteri clinici e radiologici. L’infiltrazione articolare mira a ridurre le disabilità ed entra a pieno titolo tra le terapie farmacologiche più efficaci. I farmaci utilizzati più frequentemente sono i cortisonici che, però, sono lesivi per la cartilagine se il loro uso è prolungato nel tempo. Una valida alternativa alla tradizionale terapia è l’infiltrazione intrarticolare con acido ialuronico ed ossigeno-ozono terapia. L’acido ialuronico non è condrolesivo e la sua funzione è di migliorare le condizioni viscoelastiche del ginocchio e ridurre la sintomatologia dolorosa. L’uso dell’ossigenoozono iniettato con l’acido ialuronico, ha sostanzialmente la funzione di ridurre i processi infiammatori intrarticolari. Questa terapia si effettua in pochi minuti, in ambulatorio medico, seguendo rigorose regole di asepsi ed è indolore. Si praticano dalle 3 alle 5 infiltrazioni a distanza di 1 settimana. A tutti i pazienti viene sottoposto e fatto firmare preventivamente il consenso informato e vengono esclusi dal trattamento pazienti con recenti interventi chirurgici, infezioni, fratture, lesioni cutanee di varia natura, terapia anticoagulante e terapia con corticosteroidi intrarticolari. Dott. Marco Tarquini: Anestesista-Rianimatore Esperto in Terapia Antalgica Attività professionale presso la Casa di Cura Privata “L. PIERANGELI” Pescara

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Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH)

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Prenota: 085 4460163 www.spaziosalute.org Il luogo dâ&#x20AC;&#x2122;incontro con gli specialisti di Pocket Salute Medicina e Chirurgia Estetica Terapia del Dolore Oncologia Medicina della Riproduzione Ecografia Internistica Cardiologia Psicologia e Pedagogia Prevenzione Odontoiatrica Ortopedia e Fisioterapia Medicina Naturale Nutrizione e Dietologia

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prevenzione è benessere Dott.ssa Ilde De Sanctis Ecografista

Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH) Prenotazioni (tutte le mattine): 085 4460163 Sito web: www.spaziosalute.org le dimensioni, la struttura degli organi. Attraverso tali informazioni si possono diagnosticare patologie di varia natura a carico di tutti gli organi addominali.

ecografia: un esame indolore, veloce, alla portata di tutti Presso Spazio Salute (Via Cavour 4/2 a San Giovanni Teatino), è attivo il servizio di ecografia internistica e muscolo-scheletrica. Un’importante novità dedicata al nostro pubblico per un servizio eccellente ed alla portata di tutti: prenotazione veloce, riconsegna immediata del referto ed un costo davvero popolare. L’esame ecografico è fondamentale non solo per la diagnosi ma soprattutto per la prevenzione di molte patologie. In pochi minuti, senza alcun dolore, sarà possibile conoscere lo stato di salute dei propri organi. Che cos’è l’ecografia addominale? E’ un’indagine che consente al medico di esplorare gli organi addominali. Utilizza gli ultrasuoni emessi da una sonda che viene appoggiata sulla cute del paziente che capta anche la loro riflessione. I segnali che giungono alla sonda vengono elaborati dalla macchina e trasformati in immagini. A cosa serve? L’ecografia serve, in primo luogo, per valutare la forma,

In particolare: - malattie epatiche acute e croniche (epatiti,cirrosi) - malattie della colecisti e delle vie biliari (calcoli e infiammazione della colecisti, ostruzione delle vie biliari) - malattie del pancreas (pancreatiti) - malattie renali (nefriti acute e croniche, calcoli, ostruzioni dele vie urinarie) - malattie della milza e dei linfonodi addominali (aumento di volume) - masse e lesioni occupanti spazio (tumori benigni o maligni, cisti, ascessi) - presenza di liquido libero o di raccolte nella cavità addominale. Cosa è importante sapere? L’esame viene effettuato con paziente a digiuno. L’esame ha generalmente una durata di pochi minuti e non è assolutamente doloroso nè arreca alcun fastidio. L’ecografia è più di altri esami legata all’esperienza dell’operatore. Un esame radiografico, come una Mammografia o una TAC una volta eseguito, può essere “letto” da medici differenti, in luoghi e tempi diversi, e, in tal modo, il paziente ha la possibilità di sentire più pareri. L’ecografia, invece, non presenta questo vantaggio e, se il paziente vuole avere un secondo parere, deve nuovamente eseguire l’esame presso un altro specialista. È evidente, perciò, che è bene scegliere con attenzione il medico, preparato nel particolare esame che vogliamo eseguire.

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cardiologia Dott. Raffaele Luise Specialista in Cardiologia

Viale J.F.Kennedy 86, Pescara Tel. 085 4711542 E-mail: luiraf@webzone.it

I Defibrillatori La morte cardiaca improvvisa consiste in una brusca perdita di coscienza con conseguente decesso dovuto a patologia cardiaca. Questo uccide una persona ogni 9 minuti e circa l’80% degli episodi di morte cardiaca improvvisa sono causati da tachiaritmie ventricolari maligne. Un defibrillatore impiantabile riesce a riconoscerle e a trattarle con successo. I farmaci antiaritmici in grado di prevenire la morte improvvisa sono i betabloccanti e l’amiodarone, eppure la terapia farmacologica è risultata inefficace rispetto alla terapia non farmacologica costituita dal defibrillatore. Il Cardioverter-Defibrillatore Impiantabile è l’unico device in grado di riconoscere una tachiaritmia ventricolare maligna e di erogare automaticamente una terapia elettrica immediata. La defibrillazione (shock) consiste nel far circolare all’interno del cuore una corrente continua, la cui intensità sia in grado di azzerare per un momento l’attività elettrica di tutto il tessuto cardiaco, ripristinando la normale conduzione. L’avvento della tecnologia di miniaturizzazione ha permesso di rendere i defibrillatori poco più grandi di un pace maker, con elettrocateteri che vengono posizionati nelle cavità cardiache e dotati di spirali che consentono di eseguire la terapia elettrica adeguata, la stimolazione elettrica antitachicardica e/o lo shock. Memorizza gli elettrogrammi degli interventi e li osserva nei controlli routinari con i programmatori dedicati. Nel 1995 si sono sviluppati defibrillatori dotati di tre elettrocateteri che sono dedicati

alla terapia di resincronizzazione dello scompenso cardiaco. I candidati all’inserzione dei defibrillatori sono: 1) Chi ha avuto un’aritmia ventricolare maligna; 2) Chi è affetto da cardiomiopatia dilatativa idiopatica o postinfartuale con severa compromissione della funzione cardiaca, molto spesso con scompenso cardiaco associato; 3) Chi è affetto da cardiopatia aritmogena ereditaria. Per quanto attiene ai costi, sono device estremamente costosi ed è quindi apprezzabile eseguire una attenta stratificazione del rischio aritmico del singolo paziente (anamnesi familiare, esami cardiologici diagnostici non invasivi ed invasivi). È importante per il paziente sapere che dopo l’impianto è normale aver bisogno di tempo per abituarsi a vivere con un ICD e accettare il fatto che riceverà la terapia in caso di necessità. I portatori di ICD riferiscono che durante questo adattamento è particolarmente utile: comprendere la terapia del dispositivo; Rimanere informati; Avere un piano di azione nel caso in cui il dispositivo eroghi la terapia; Tenere una scheda di identificazione del defibrillatore nel portafoglio; Portare un elenco dei farmaci e dei dosaggi; Sapere cosa fare quando il defibrillatore eroga una scossa; Lavorare a stretto contatto con il proprio specialista al fine di stabilire il follow-up. In caso di impiego di elettrobisturi il device dovrà essere disattivato dall’esterno prima dell’intervento e riattivato successivamente.

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tumori, 9 consigli per prevenirli Dott. Donato Natale Specialista in Oncologia

Ospedale Civile “Santo Spirito”, Pescara E-mail: d.natale@pe.nettuno.it

Evita l’esposizione a fattori professionali ed ambientali I rischi del cellulare In questo numero di Pocket Salute proseguiamo ad approfondire il problema delle onde elettromagnetiche legate al mondo dei telefoni cellulari. L’uso dei telefoni cellulari ed i suoi possibili effetti negativi sulla salute attirano molto l’interesse di un’utenza che è sempre più vasta. Le radiazioni emesse dai telefoni cellulari sono classificate come non ionizzanti, così come i radar, i forni a microonde ed i cavi elettrici. I Segnali di radiofrequenza sono emessi dagli apparecchi in un range compreso tre 450 e 2200 Mhz, cioè nella regione delle microonde e dei campi elettromagnetici. Non vi sono prove che confermano che l’uso anche prolungato dei telefoni cellulari aumenti il rischio di sviluppare tumori, anche se gli studi epidemiologici hanno bisogno di oltre una trentina d’anni per chiarire del tutto i dubbi. I principali Centri di ricerca del mondo, come il National Cancer Institute di Bethesda, negli Stati Uniti e l’International Agency for Research on Cancer in Francia, hanno coordinato diversi grandi studi internazionali per verificare quest’ipotesi. In particolare è stata verificata l’incidenza dei tumori al cervello e alle ghiandole salivari, dei neurinomi e di altri tumori della testa e del collo.

Per tutte queste malattie non sembra che ci sia pericolo. Solo per alcune forme di tumore al cervello, come i cosiddetti gliomi, resta il dubbio che a lungo andare vi possa essere un piccolissimo aumento del rischio, ma trattandosi di malattie molto rare è difficile verificarlo. I risultati pubblicati fino ad oggi sembrano dunque nel complesso abbastanza rassicuranti, anche se c’è chi continua ad interpretarli in maniera più prudente, soprattutto col diffondersi tra i più giovani di abitudini neppure immaginabili fino a qualche anno fa, come quella di parlare per ore senza auricolare o tenere i telefonini accesi sul cuscino per tutta la notte. Ovviamente conferme in questo senso si potranno forse avere solo tra molto tempo, quando gli attuali ragazzi saranno adulti, ma anche allora potrà essere difficile quantificare il tempo trascorso al telefono solo in base al ricordo dei diretti interessati. Intanto si attendono i dati definitivi dello studio Interpone, condotto in 13 diversi Paesi tra cui l’Italia, che ci informerà sui possibili effetti dei telefonini nei giovanissimi. Per ora, gli unici rischi certi riguardano l’uso dei telefonini mentre si guida: in questo caso sì è dimostrato che il rischio di andare incontro a un incidente può essere addirittura quadruplicato. Comunque, vista l’enorme diffusione dei telefoni cellulari, occorre tener presente che l’intensità del campo elettromagnetico dipende sia dal modello d’apparecchio sia dalla sua distanza dalla testa, per questi motivi si raccomanda di utilizzare il viva-voce o gli auricolari e di fare comunicazioni brevi, magari alternando l’orecchio impegnato.

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endocrinologia estetica Dott. Antonio Stamegna

Specialista in Endocrinologia e malattie metaboliche

Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH) Cell. 334 1531491 Prenotazioni: 085 4460163 Sito web: www.stamegna.it Tale equilibrio spesso non è rispettato ed i motivi principali sono:

L’AUMENTO DEL PESO CAUSATO DALLE PATOLOGIE ORMONALI Mentre la percentuale di obesità da causa endocrina pura è solo dell’1%, ben più alta è la percentuale delle patologie ormonali che contribuiscono a determinare una condizione di soprappeso. Raramente un ipotiroidismo può essere, da solo, causa di aumento del peso ma di certo ne determina una condizione favorevole. Così come l’aumento dell’insulina, indotto da un’alimentazione ricca di zuccheri semplici, favorisce l’utilizzo degli zuccheri e l’aumento del grasso di deposito. Se questi due aspetti si sommano risulterà più difficile ottenere una perdita di peso. Un nuovo concetto di dieta. Il concetto di dieta, inteso come semplice questione numerica dove basta sommare le calorie provenienti dai cibi è superato. Oggi si impone un nuovo concetto di alimentazione che tiene conto delle reazioni ormonali, metaboliche e biochimiche prodotti dai differenti ingredienti (carboidrati, grassi e proteine). I n particolare, va ritenuta importante la valutazione dell’equilibrio tra i vari ormoni che regolano il metabolismo dei substrati energetici e la presenza di tali substrati nel corso della giornata.

1. eccesso di calorie assunte in relazione alla capacità metabolica comunque valida; 2.iperinsulinemia indotta da pasti ricchi di zuccheri; 3. errata distribuzione delle calorie nella giornata con un eccesso a cena; 4. capacità metabolica ridotta. Esistono poi altre varianti che scaturiscono dalla concomitanza di tali possibilità. Il compito dell’endocrinologo Quello che interessa principalmente l’endocrinologo è valutare la capacità metabolica e fare in modo che si realizzi un equilibrio tra l’azione lipolitica di alcuni ormoni, tiroidei in particolare, e l’azione lipogenetica di altri, insulina in particolare. Perché è importante avere un buon metabolismo? Perché perdere peso e mantenerlo è una vera e propria lotta e bisogna combatterla al meglio ma, se si brucia il 30% in meno, sarà difficile vincere. Dr. Antonio Stamegna Specialista in Endocrinologia e malattie metaboliche Presidente della Società Italiana di Endocrinologia Estetica (SIEES) Recapiti telefonici: 334 1531491 e 06 3224276 Spazio Salute (tariffe agevolate) Prenotazioni telefoniche: 085 4460163 - 393 9412601 Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH) Sito web: www.stamegna.it

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Giovanna Filoso, fonte: Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it)

a cura della redazione

TRASMISSIONE E CIRCOLAZIONE DELL’INFLUENZA AVIARIA

Un team di scienziati ha scoperto una nuova via di trasmissione e circolazione dei virus dell’influenza aviaria in natura. La scoperta nasce da osservazioni ed intuizioni avvenute presso l’Oasi WWF di Orbetello durante un decennio di studi sui virus influenzali e sul loro rapporto con gli uccelli selvatici. L’Oasi costituisce infatti una delle principali aree di sosta italiane per gli uccelli acquatici migratori perché caratterizzata da un ambiente palustre in cui sono presenti le componenti di fauna e flora tipiche di questi ecosistemi, fattore fondamentale per questa ricerca. Così, dal tentativo di giustificare come un’anatra ed un virus potessero incontrarsi in natura quando questo è disperso nell’acqua, nasce la ricerca che ha consentito di capire come i virus dell’influenza aviaria non incontrano l’ospite da infettare in maniera casuale mentre questi nuota, ma che esiste in natura un meccanismo che consente ai singoli virus dispersi nelle acque in quantità infinitesimali da soggetti infetti, di ritrovare la strada verso un nuovo animale da infettare accumulandosi sulla superficie del corpo degli uccelli. Ciò avviene perché i virus si legano ai grassi che gli uccelli utilizzano per impermeabilizzare il piumaggio arrivando così a raggiungere delle concentrazioni virali che ne permettono una nuova infezione. Questa sfrutta il fatto che le anatre selvatiche inghiottono questi grassi quali fonte di vitamina D, ciò consente ai virus di farsi trasportare per lunghe distanze senza essere esposti ai

sistemi di difesa immunitaria dell’animale. Così facendo i virus patogeni evitano di uccidere subito il loro ospite e lo trasformano in un involontario timer programmato per una probabile futura infezione. Il meccanismo scoperto spiega quella che è stata la diffusione di virus patogeni e la loro facilità di ripresentarsi nel tempo all’interno di ecosistemi acquatici. La ricerca ha dimostrato come alla circolazione virale possano partecipare attivamente anche i soggetti già guariti dalla malattia e negativi alle indagini sanitarie. I soggetti guariti che trasportano il virus addosso al loro piumaggio si comportano come “falsi negativi” e possono essere in grado di trasmettere la malattia ai loro vicini di stormo recettivi attraverso la vicendevole pulizia del piumaggio. I risultati di questo studio giustificano il coinvolgimento di moltissime specie di uccelli nelle infezioni da virus influenzali e offrono una nuova prospettiva per spiegare i casi letali umani da contatto con specie selvatiche. L’episodio avvenne in Azerbaijan nel 2006 dove alcune persone morirono a causa dell’infezione AH5N1 dopo aver spiumato dei cigni selvatici. I risultati di questa ricerca dimostrano l’esistenza di un sistema naturale di circolazione e trasmissione dei virus influenzali, ad oggi sconosciuto, ed avranno importanti ricadute sia sulla conoscenza dei sistemi di sopravvivenza e spostamento dei virus sia sulle strategie di prevenzione e di sorveglianza dell’influenza.

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Fonte: www.operazionenasorosso.it

PARODONTITE: UN’INFIAMMAZIONE TROPPO SPESSO TRASCURATA. Cos’è la “parodontite”? E’ l’infiammazione del parodonto: il sistema di supporto dei denti che mantiene le radici ancorate alle ossa mascellari. La parodontite provoca la distruzione progressiva di questa struttura (osso alveolare e legamento parodontale) e, alla fine, la perdita dei denti. Chi è affetto dalla “parodontite”? La parodontite è la prima causa di perdita dei denti nella popolazione adulta dei paesi industrializzati ed è quindi la causa di un grave handicap legato alla conseguente perdita delle funzioni masticatoria e fonatoria nonché un grave disturbo alla vita di relazione e all’estetica del sorriso. Una malattia molto simile alla parodontite (chiamata peri-implantite) può colpire gli impianti dentali utilizzati per rimpiazzare denti che sono andati perduti.

odontoiatria

Studio Odontoiatrico Lizzi

Dott. Vincenzo Lizzi - Dott. Luigi Romano

C.so Umberto I n°13/25 Pescara Tel. 085/4222818 – 085/293171 Da cosa è causata la “parodontite”? La parodontite è causata da un gruppo di batteri specifici che provocano un’intensa risposta infiammatoria locale. L’infezione inizia con la penetrazione di alcuni batteri della placca dentale nello spazio tra la gengiva ed il dente. La risposta infiammatoria è caratterizzata da arrossamento e sanguinamento delle gengive, sintomi iniziali e spesso indolori della malattia. L’infiammazione protegge dall’invasione dei batteri all’interno dei tessuti (e quindi protegge il nostro organismo), ma se tale infiammazione persiste causa la distruzione del parodonto provocando i danni tipici della parodontite: riassorbimento osseo, migrazione, mobilità e perdita dei denti.

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odontoiatria Esiste una suscettibilità individuale alla “parodontite”? Lo sviluppo della parodontite è dovuto sia ad una suscettibilità individuale legata ad una base genetica che agli stili di vita che permettono ai batteri di esprimere il loro potenziale patogeno. La malattia si sviluppa in forma particolarmente grave in soggetti geneticamente predisposti e tra gli stili di vita rivestono grande importanza il fumo e le abitudini all’igiene orale domiciliare. Lo stato di salute generale del soggetto può aumentare il rischio di sviluppo di parodontite. Ad esempio, soggetti con diabete non ben controllato hanno un rischio tre volte superiore rispetto ai non diabetici di sviluppare una parodontite. Esiste una correlazione tra le malattie sistemiche e la “parodontite”? Recentemente, oltre l’ovvio rilievo sulla salute ed il benessere orale, si è notato che la parodontite può provocare cambiamenti a livello dell’intero organismo. In primo luogo si è notato che i batteri patogeni che causano la parodontite sono in grado di penetrare all’interno dei tessuti gengivali e da lì entrare nel circolo ematico. E’ noto che i batteri patogeni parodontali siano causa di gravi infezioni sistemiche quali ad esempio, infezioni polmonari, infezioni cardiache o di protesi endovascolari od ortopediche. Tali infezioni avvengono a seguito della diffusione dei batteri - per via ematica o respiratoria - in organi lontani dalla cavità orale, dove sono in grado di provocare patologia.

Studio Odontoiatrico Lizzi

Dott. Vincenzo Lizzi - Dott. Luigi Romano

C.so Umberto I n°13/25 Pescara Tel. 085/4222818 – 085/293171 Gli odontoiatri ed i medici applicano strategie specifiche per ridurre il rischio di insorgenza di queste patologie. Studi epidemiologici sull’associazione tra parodontite e le malattie sistemiche hanno evidenziato che la parodontite è associata ad un rischio aumentato di: 1) malattie cardiovascolari ischemiche; 2) complicanze ostetriche -nascita di bambini prematuri e/o sottopeso-; 3) controllo metabolico insufficiente del paziente diabetico non-insulino dipendente; 4) malattie polmonari. Come viene curata la parodontite? Gli interventi variano, ovviamente, in relazione alla gravità del problema. Quando il danno si limita alla semplice infiammazione superficiale della gengiva e/o la distruzione dei tessuti di supporto è in fase iniziale e di entità modesta, è necessaria l’eliminazione professionale dei depositi di batteri e del tartaro dalle tasche gengivali ed il successivo controllo della placca così da permettere alle gengive di “riattaccarsi” naturalmente al dente. Nei casi in cui la lesione è più profonda, in aggiunta, può essere indicato il trattamento chirurgico che comprende interventi di chirurgia resettiva (che mirano a rimodellare l’osso alveolare) o di chirurgia rigenerativa (che si propongono di ricostruire l’osso distrutto dal processo patologico).

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Fonte: www.operazionenasorosso.it

prodotti assicurativi vita

POLIZZE SALUTE: OTTIME PER I CLIENTI E PER LA RETE ALLEANZA Nel pescarese il settore assicurativo registra un notevole successo. Tra le differenti realtà presenti sul territorio dell’area pescarese si fa notare Alleanza (brand commerciale di Alleanza Toro S.p.A.) che nel primo trimestre 2010 ha ottenuto una crescita dei premi di nuova produzione che ha registrato un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2009. I dati del 2010 confermano dunque il trend positivo della Rete Alleanza, che già l’anno scorso, nonostante la sfavorevole congiuntura economica, aveva fatto segnare un incremento del 10% sul 2008. “Le ragioni di questo successo sono da ricercarsi nella qualità del lavoro svolto, nell’ampio numero di Clienti fidelizzati e nell’offerta assicurativa che a partire da novembre 2009, ha beneficiato di nuovi prodotti appartenenti al ramo Danni” ha commentato l’Area Manager di Pescara, Giuseppe Sambuco. “Le polizze ALSereno e MedicAL”, ha continuato l’Ispettore Sambuco, “sono state costruite per rispondere all’esigenza di tutela della salute e si caratterizzano per semplicità, sicurezza e convenienza”. La propensione all’assicurazione malattia e infortuni da parte degli italiani rispetto al resto d’Europa è ancora bassa ma la volontà di un numero sempre maggiore di italiani a sottoscrivere un’assicurazione privata è in forte aumento, come dimostra il successo dei due nuovi prodotti. Punto di forza della polizza ALSereno, che copre gli infortuni avvenuti sia durante l’attività lavorativa sia nel tempo libero, è la garanzia principale che prevede il pagamento di un capitale definito in relazione al grado di invalidità permanente a seguito di infortunio e la corresponsione di una diaria in caso di ricovero. La polizza, con durata 5 anni, è disponibile in 3 pacchetti differenziati per livello di capitale assicurato e di importo della diaria giornaliera (Base, Medium e

AlleanzaToro Spa Prodotti Assicurativi Vita

Pescara Area Manager via Michelangelo,18 Pescara Tel: 085/4220189 www.alleanza.it Top) e prevede anche un capitale in caso di decesso e la prestazione di una gamma completa di servizi di assistenza (ad esempio il servizio di consulenza sanitaria o l’invio di un medico in casi di urgenza). La vera e propria novità nel panorama delle assicurazioni malattia è rappresentata da MedicAL, la polizza che in caso di intervento chirurgico assicura una maggiore tranquillità economica grazie ad un aspetto unico: un indennizzo certo e definito. MedicAl infatti ha una formula assicurativa che eroga un indennizzo fisso, in relazione al tipo di intervento eseguito, ed elimina rischi di contenzioso. La compagnia non entra nel merito delle cure scelte e della relative spese, ma accerta solo l’effettivo verificarsi dell’evento assicurato, senza dover ricorrere a compromessi o mediazioni, sollevando così il malato da ulteriori preoccupazioni e lasciandolo libero di riprendersi al meglio. Oltretutto il cliente non è vincolato in alcun modo a uno specifico utilizzo della somma corrisposta: l’intervento viene riconosciuto al 100% anche nel caso in cui venga realizzato presso una struttura del Servizio Sanitario Nazionale e non privata. La polizza ha una durata di 3 anni ed è composta da una copertura principale (indennità da intervento chirurgico) e da due coperture accessorie da scegliere singolarmente: la diaria da ricovero (con o senza convalescenza) e l’assistenza. Per maggiori informazioni visita il sito: www.alleanza.it Messaggio promozionale: Prima della sottoscrizione leggere le Condizioni di Assicurazione e la Nota Informativa.

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skin laserchirurgia laser clinic Skin Laser Clinic S.M.A. Dri. D. D’Angelo, F. Marini

Piazza Ettore Troilo 18, Pescara Tel. 085 4531036 Numero verde: 800 544468 Sito web: www.laserclinic.it

SOFT RESTORATION PER RIMODELLARE IL VISO Rimodellare il viso intero senza ricorrere a mille fastidiose punture, in poco tempo, e senza timore di postumi dolorosi. Quello che per molte donne era un sogno ora è possibile, grazie alla “soft restoration”, la nuova tecnica che combina i tradizionali filler con delle innovative microcannule flessibili, limitando al massimo l’uso degli aghi. Una novità davvero rilevante: fino a oggi, per intervenire con i filler su tutto il viso, era necessario praticare più iniezioni, in punti diversi. Il nuovo strumento permette invece di fare poche punture, funzionali a introdurre sottopelle delle cannule che vengono poi direzionate nelle zone desiderate. Una tecnica insomma che rende ancora più soft la medicina estetica: il fastidio durante il trattamento è minimo, sono anche ridotti il gonfiore e i lividi che solitamente compaiono dopo un intervento classico. L’effetto è immediato e può essere paragonato a quello di un lifting non chirurgico. La “soft restoration” è la soluzione perfetta per chi accusa i primi segni dell’età e vuole mantenere un volto naturale e armonico. L’intervento si effettua in ambulatorio e dura 30-40 minuti: il medico pratica con l’ago pochi fori d’ingresso, due

o tre per lato, e poi inserisce le microcannule, lunghe e flessibili, con queste va a raggiungere le zone che hanno bisogno di essere riempite con i filler di acido ialuronico. Il materiale morbido e la punta arrotondata delle cannule sono delicati su tessuti e capillari: traumi ed ecchimosi saranno un ricordo lontano, ma soprattutto dopo il trattamento è subito possibile riprendere le normali attività: solitamente dopo due giorni di modestissimo gonfiore si può già ammirare l’effetto definitivo, che può durare fino a un anno. Pur trattandosi di medicina estetica, è importante rivolgersi a specialisti qualificati, si tratta infatti di un intervento che deve essere eseguito da mani esperte per evitare complicazioni o spiacevoli effetti collaterali. La “soft restoration” è praticata da qualche anno negli Stati Uniti e in Germania. In Italia è arrivata solo da qualche mese e Skin Laser Clinic l’ha subito praticata con successo. Una valida alternativa a questo metodo innovativo è l’acido ialuronico, sostanza naturale e priva di rischi per il paziente, che può essere utilizzata senza alcun problema da tutti, persino dalle donne che sentono semplicemente di avere un aspetto più stanco e sciupato e desiderano recuperare un viso fresco e giovane. Infatti la compattezza e la definizione dei profili del viso di quando eravamo ragazzine, era dovuta proprio alla naturale presenza nella matrice dermica dell’acido ialuronico; questa sostanza stimola la formazione endogena di nuovo collagene, favorisce la coesione tra le cellule (compattezza cutanea) e contrasta l’azione invecchiante dei radicali liberi. L’acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell’uomo e degli altri mammiferi. Conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di resistenza e mantenimento della forma.

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Fonte: www.operazionenasorosso.it

speciale del mese

Una sua mancanza determina un indebolimento della pelle promuovendo la formazione di rughe ed inestetismi e la sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l’avanzare dell’età. Infiltrato sottocute, l’acido ialuronico, consente nell’immediato un visibile miglioramento dell’aspetto esteriore. È il trattamento ideale per completare l’azione antiaging di altri trattamenti chirurgici, estetici e cosmetici perché si integra con i tessuti senza falsare la fisionomia della persona e dona una freschezza naturale. Le infiltrazioni di acido ialuronico sono utilizzate in primis per ricreare volume nelle zone del viso dove, a causa dell’età, si è verificato una sorta di svuotamento o lievi depressioni cutanee, come gli zigomi e le labbra. Il secondo impiego di questa sostanza riguarda il trattamento delle rughe periorali, i solchi ai lati del naso, le zampe di gallina e le rughe interciliari. Le parti trattate recuperano in breve plasticità e rotondità con un piacevole effetto lifting. È una soluzione ottimale per molteplici motivi: • Il riempimento delle rughe è immediato; • I risultati sono piacevoli e non stravolgono la fisionomia; • È una sostanza naturale già presente nel derma; • Il trattamento è reversibile; • Possono essere fatti ritocchi per completare altre procedure di ringiovanimento; • È ottimo se si vuole un ringiovanimento efficace ma non chirurgico; • È ripetibile; • Si possono riprendere subito le normali attività senza il bisogno del ricovero; • I costi sono ridotti L’acido ialuronico utilizzato in campo estetico è un prodotto di sintesi uguale alla sostanza contenuta nel nostro organismo, perciò una volta iniettato, verrà lentamente assorbito.

Dopo circa tre mesi è bene pensare ad un ritocco, ma gli effetti spariscono dopo circa otto mesi. Va comunque sottolineato che la cute trattata con questo tipo di infiltrazione risulterà notevolmente migliorata e anche una volta riassorbito il materiale, non ritornerà ai livelli originari, perché l’acido ialuronico ha nutrito e idratato le zone sottocutane: esso si occupa di mantenere il grado di idratazione, turgidità, plasticità e viscosità. È anche in grado di agire come sostanza cementante e come molecola anti-urto, nonché come efficiente lubrificante (es. nel liquido sinoviale) prevenendo il danneggiamento delle cellule del tessuto da stress fisici, formando una struttura di tipo reticolare che ha due principali funzioni: • Creare un’impalcatura molecolare che consente di mantenere la forma ed il tono del tessuto; • Funzionare come filtro contro la diffusione libera di particolari sostanze o di batteri. L’acido ialuronico ha molteplici utilizzi in medicina, e non solo in campo estetico: pare che sia responsabile della ricrescita di peli e capelli, e poi basti pensare che viene usato perfino contro le infiammazioni e lesioni ulcerose della bocca (come le afte), in special modo quelle conseguenti a chemio e radioterapia, riducendo subito il dolore e promuovendone la guarigione.

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a cura della redazione

Valentina Peter

24 e 23 ottobre 2010: giornata MONDIALE DELLA PSORIASI

Sabato 23 e domenica 24 ottobre 2010 si celebra, in Italia e in alte cinquanta nazioni, la Giornata Mondiale della Psoriasi. La psoriasi è una comune forma di dermatite cronica, presente in tutto il mondo. Generalmente si presenta negli individui tra i 10 e i 40 anni, con maggiore sviluppo nel periodo della pubertà e della menopausa. E’ una malattia infiammatoria della pelle, assolutamente non contagiosa. I fattori che possono scatenare le lesioni psoriatiche sono lo stress, infezioni varie (candida albicans, viremia), reazioni allergiche a farmaci. La malattia può comparire su tutto il corpo, anche se, spesso, si manifesta su cuoio capelluto, gomiti, ginocchia, sulla zona ombelicale e quella sacrale. Le lesioni possono apparire su parti del corpo soggette ad un trauma, come bruciature o tatuaggi o infezioni. La manifestazione è promossa dal’ADISPO, Associazione per la Difesa degli Psoriasici, le cui attività sono dirette verse la tutela dei diritti del paziente psoriasico;

l’associazione svolge assistenza ospedaliera, offre supporto psicologico ai malati, supporto sociale e informativo e organizza incontri tra medico e paziente. La Campagna ha, inoltre, ottenuto i Patrocini Istituzionali e il sostegno della Croce Rossa Italiana. La campagna ha lo scopo di migliorare l’informazione generale sulla malattia, esporre le opportunità terapeutiche e sensibilizzare le competenze sanitarie sulle esigenze dei pazienti. L’intento è di combattere i pregiudizi su una disfunzione che colpisce 150 milioni di persone nel mondo e 3 milioni di italiani. La manifestazione prevede l’allestimento di gazebo informativi, disposti in oltre 40 città italiane; l’elenco delle piazze che aderiranno alla manifestazione, si può trovare sul sito internet http://www.adipso.org o richiedere al numero verde 800 031 566. Durante la dimostrazione, i rappresentanti regionali dell’ADISPO, supportati da medici e volontari, distribuiranno opuscoli informativi e depliant per informare sugli aspetti più sconosciuti della malattia, sulle nuove terapie e sui centri specializzati nella cura della Psoriasi e Psoriasi Artropatica.

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ortognatodonzia Dott. Ciuffolo - Dott.ssa Ferritto Specialisti in Ortognatodonzia

Via Nazionale Adriatica Nord (SS 16), 124/126 Marina di Città Sant’Angelo (PE) Tel 085 4454385 Sito web: www.studiociuffoloferritto.com (it)

L’espansione del palato in età infantile

nemento durante l’infanzia; la durata di questa terapia è breve, circa 12 mesi. In altre parole, con questa unica strategia si riesce a correggere l’arcata superiore e le malocclusioni associate (come il morso incrociato) nella maggior parte dei casi. Contestualmente, le disfunzioni linguali e respiratorie, alla base del problema, devono essere risolte e controllate con l’aiuto degli Specialisti (Pediatri,Otorinolaringoiatri, Logopedisti, Osteopati), con lo scopo, tra gli altri, di mantenere il risultato ottenuto.

Uno numero rilevante di piccoli pazienti ha il palato stretto di forma ogivale. Le cause possono essere genetiche e/o ambientali. Tuttavia, l’uso non corretto della lingua (es. postura linguale bassa) e la respirazione orale (es. respirare con la bocca a causa di adenoidi ipertrofiche) rappresentano i fattori principali che sono alla base di questo problema. La presenza del palato stretto può determinare nel bambino alcuni tipi di malocclusione (morso incrociato, mandibola retro-posizionata) con chiusura instabile della bocca e possibili ripercussioni sulla crescita mandibolare e sulle articolazioni temporomandibolari. Studi recenti evidenziano come sia necessario risolvere questo problema con l’espansione palatale eseguita precocemente, senza aspettare la permuta di tutti i denti; i vantaggi sono diversi: l’espansione in età infantile, eseguita tra i 6 e gli 8 anni, permette di ottenere maggiori effetti sull’osso mascellare rispetto a quella in età adolescenziale; l’apparecchio per l’espansione palatale è fisso, ancorato sui denti da latte, quindi senza effetti collaterali sui denti permanenti presenti e agisce senza chiedere collaborazione al piccolo paziente; contemporaneamente si riesce ad ottenere lo spazio necessario per l’eruzione dei denti anteriori superiori con minore necessità di impiegare un altro apparecchio ortodontico di alli-

Nello Studio del Dr Fabio Ciuffolo e della Dr.ssa Anna Lucia Ferritto, Specialisti in Ortognatodonzia (dove viene esercitata solo ed esclusivamente questa Specializzazione), l’espansione del palato viene eseguita in età infantile (6-8 anni circa), utilizzando una apparecchiatura fissa, sui denti da latte presenti, che permette di ottenere maggiori effetti sull’osso mascellare, rispetto ad una espansione tardiva, e contemporaneamente uno spontaneo allineamento dei denti anteriori superiori, i quali trovano maggior spazio durante l’eruzione. Questo approccio non comporta effetti collaterali sui denti permanenti e non richiede collaborazione da parte del piccolo paziente, il quale accetta senza particolari fastidi questa terapia di breve durata (circa 12 mesi). Oltre alla correzione della forma del palato, quando necessaria, viene richiesta una riabilitazione della funzione con l’aiuto del logopedista e dell’osteopata/fisioterapista. Infine, bisogna sottolineare che allargare il palato precocemente determina nel bambino un aumento del volume delle vie aeree superiori con dei benefici indiretti sulla respirazione nasale.

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reflessologia e fitoterapia Mara Parisse

Reflessologa e Professionista dei rimedi naturali

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LA REFLESSOLOGIA (parte 2): PRINCIPI BASILARI – I MECCANISMI Spiegare questo concetto richiede una premessa scientifica e considerazioni anatomico/fisiologiche. Il sistema nervoso è il centro di comando delle attività corporee fisiche-psichiche. Gli organi interni/esterni forniscono dati ai centri nervosi che dirigono le risposte, attraverso i nervi motori, ai muscoli. Il sistema nervoso e la pelle hanno la stessa origine: l’ ectoderma; per cui massaggiando l’una si agisce sull’altro. I messaggi ricevuti, valutati e calibrati, percorrono la materia grigia che dà istruzioni da ritrasmettere agli organi interessati. Questo straordinario meccanismo sono i “RIFLESSI” cioè “RISPOSTE SOLLECITATE DA STIMOLI.” Il nostro corpo è munito di terminazioni nervose su tutta la superficie ma, a livello di corteccia cerebrale, i PIEDI ne occupano un’area più vasta. Giancamillo Donadi, angio-flebologo, afferma: “ I piedi sono il nostro primo punto vitale. Costituiti da una piramide di ossa riassumono infinite prerogative delle quali l’uomo si accorge solo quando, a causa di un dolore, perde la libertà di movimento che è per lui salute, libertà, vita. Inoltre il piede ha una sua sensibilità e quindi prima che di reflessologia parliamo di neurologia: tutti i segni neurologici importanti partono dal piede. Il medico stesso impara come prima cosa a solleticare i piedi di un bambino per vederne le reazioni, quindi “la reflessologia” è un fenomeno elementare diagnostico. Il piede rappresenta un punto focale del sistema circolatorio e

vascolare. La suola del piede, “LA SPUGNA DI LEJART” viene compressa ad ogni passo ed è la prima spinta per un ritorno circolatorio. La circolazione è costituita da un impulso arterioso che è apportatore di nutrimento ai tessuti. “Tutto ciò che determina un riflesso in “generale” ed una stimolazione in “particolare” è attivato da una POMPA IMPORTANTISSIMA: il piede, considerato il cuore periferico. E’ evidente che una stimolazione di detta area ripristina la funzionalità energetica e circolatoria”. Ed ancora il Dr. Nicola Gentile, nel 1930, “La terapia dei riflessi non realizza tutta la cura delle malattie sempre, ma con altre cure, ne éleva straordinariamente il coefficiente di efficacia, sempre”. Infatti l’uomo è un insieme di reazioni, emozioni, sensazioni, per il perfetto funzionamento di un meccanismo, “il corpo”, la cui complessità e grandezza sfugge anche alle più approfondite indagini. Non si può quindi codificare in modo assoluto né la validità di una terapia, né i metodi per praticarla: ogni individuo è un’entità a sé e non esiste formula magica valida per tutti. Come ogni altra forma di medicina anche la riflessoterapia richiede oltre la competenza, la pazienza e l’umiltà dello sperimentatore, il quale svolge la sua indagine personale e personalizzata sull’individuo, ne valuta sensibilità emotività e struttura corporea, dosa e calibra il massaggio per intensità e pressione in base ad osservazioni meticolose ed attitudine mentale, propria, di chi RICERCA OSTINATAMENTE LA VERITA’.

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chiropratica Dr. Paolo Canepari Chiropratico

Via Nazionale Adriatica Nord, 99 Pescara Tel. 085 4718107 Sito web: www.chiropraticapescara.it soffriva anche di dolori cervicali.

LA CHIROPRaTICA PER LA CURA DELL’IPERTENSIONE Sebbene i medici non sappiano da quali cause è determinata l’ipertensione, ossia la pressione alta, una nuova ricerca suggerisce che una manipolazione specifica del collo possa ridurre il disturbo in questione. In questo modo sarebbe possibile aiutare i milioni di persone che ne soffrono senza dover ricorrere a medicinali. L’Università di Chicago ha pubblicato nel 2007 uno studio sul “Journal of Human Hypertension” nel quale si riscontrava una diminuzione significativa della pressione sanguigna in un gruppo di soggetti sottoposti a manipolazione chiropratica specifica dell’atlante, che è la prima vertebra cervicale. “Abbiamo condotto uno studio a doppio cieco proprio per investigare le influenze di questo tipo di manipolazione sull’ipertensione” ha dichiarato il Dr. George Bakris specializzato nella cura dell’ipertensione al Medical Center dell’Università di Chicago. I risultati sono stati molto interessanti: nei soggetti sottoposti a manipolazione chiropratica è stato riscontrato una diminuzione di diciasette punti, un calo che normalmente si ottiene solo con la combinazione di almeno due farmaci. “La mia pressione è calata tantissimo” racconta la Signora Nieman, una delle partecipanti allo studio, che

Il motivo per cui una manipolazione specifica riesca a influenzare la pressione sanguigna è probabilmente dovuto al fatto che l’atlante si comporta come il rubinetto centrale dell’acqua di un’abitazione. Quando è spostato, occlude il flusso delle arterie e dei nervi alla base del cranio, causando una molteplicità infinita di sintomi che possono variare dal semplice dolore cervicale fino all’ipertensione. “Quando la colonna vertebrale perde il suo corretto allineamento può influenzare ogni cosa e da essa potrebbe dipendere ogni tipo di disturbo” conclude il chiropratico coinvolto nello studio, il Dr. Marshall Dickholtz Jr. La sublussazione o, per dirla in maniera più semplice, il disallineamento dell’atlante della Sig.ra Nieman era stato riscontrato tramite delle radiografie specifiche. Dopo averlo accertato, quindi, è stata sottoposta ad un aggiustamento tramite manipolazione chiropratica specifica. Uno studio di tal genere sull’ipertensione, sebbene abbia delle limitazioni e sia necessario ripeterlo su più larga scala, sicuramente fa affiorare delle idee molto interessanti e la chiropratica, di conseguenza, potrebbe essere un altro importante mezzo per aiutare i milioni di persone che soffrono di questo problema. “La chiropratica è un intervento mirato al mantenimento del sistema nervoso. Se il sistema nervoso è libero da stress e lavora al massimo della sua efficienza, il corpo può lavorare bene. Mentre l’umanità si sforza di trovare nuove tecnologie per migliorare le nostre condizioni, noi chiropratici continuiamo a riscontrare che la migliore tecnologia sul mercato sia il corpo umano. Pendiamocene cura!”, conclude sorridendo il Dr Paolo Canepari.

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prevenzione è benessere Dott. Gianluca Travaglini Fisioterapista - Osteopata

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OSTEOPATIA, a colloquio con l’esperto. Dott. Travaglini anche lei ha partecipato al “Villaggio della Salute” offrendo servizi di consulenza gratuita alla cittadinanza. Le sue impressioni? Il bilancio della giornata è stato molto positivo. Sono state molte le persone che hanno voluto saperne di più a proposito dell’osteopatia. Spesso viene confusa con altri tipi di approcci e in pochi si accorgono delle grandi potenzialità che offre e degli ambiti di applicazioni possibili. Sono contento di aver chiarito le idee a quanti mi hanno avvicinato. Alcune persone hanno usufruito anche di una visita gratuita presso Spazio Salute. Quali sono stati i motivi di consulto più frequenti? Vede, spesso l’osteopatia costituisce “l’ultima spiaggia” per molti pazienti, i quali giungono nel mio studio dopo aver assunto numerosi farmaci e consultato diversi specialisti. Il più delle volte dopo di me non resta che il chirurgo, o la rassegnazione. Per questo motivo le richieste di aiuto sono giunte soprattutto da persone affette da patologie croniche, interessanti solitamente il sistema muscolo-scheletrico, in particolare la parte cervicale o gli arti inferiori, ma spesso accompagnati da affezioni viscerali importanti, che vanno da scompensi ormonali a patologie del sistema respiratorio e gastroenterico.

Quindi da un problema ne sono usciti molti altri. Ebbene sì, molto spesso accade di trovarsi davanti a situazioni simili. L’osteopata, attraverso il sistema muscolo scheletrico, che costituisce una via di ingresso, può arrivare a percepire la funzione di alcune strutture più profonde, grazie alla palpazione e a una buona dose di conoscenza anatomica e fisio-patologica. È stata, ad esempio, caratteristica l’esperienza di un uomo di 56 anni che si è rivolto a me per problemi di deambulazione e gonfiore ad un arto inferiore. Su quell’arto, a causa di una facilitazione creata da pregressi traumi alla caviglia, si è manifestato uno scompenso funzionale che raccontava un disagio di natura circolatoria. Inoltre c’erano segni evidenti di rigidità toracica alta, che può significare un coinvolgimento del sistema nervoso autonomo del tratto cardio-respiratorio, una rigidità di tutto il mediastino (la parte alta ed anteriore del torace) e una problematica di tensione pelvica. Gli interventi osteopatici hanno migliorato la funzione pelvica, garantendo un miglior ritorno venoso, con conseguente riduzione dell’edema alla gamba. Inoltre il trattamento ha interessato tutto il rachide, per migliorare la funzione del sistema nervoso autonomo, al fine di diminuire la risposta infiammatoria. Al paziente ho consigliato una visita cardiologica, per scongiurare altri tipi di lesione tissutale più importanti. E’ emerso che nel paziente c’è un inizio di ipertensione essenziale ed il medico curante sta seguendolo oggi nella cura farmacologica del suo problema. Allora l’osteopatia non esclude la medicina allopatica? Assolutamente no. Anzi, ogni collaborazione è ben accetta. Emerge anche un ruolo preventivo dell’osteopatia. Certo, è un buon approccio per conoscere meglio il proprio corpo e, perché no, anche le proprie emozioni. In fondo il corpo non fa altro che rappresentarle.

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Fonte: www.operazionenasorosso.it

naturopatia

RIPARTONO A PESCARA I CORSI DELLA SCUOLA DI NATUROPATIA Dott. IAF - Istituto Umberto di Preite Alta Formazione MedicoTriennale Scuola Chirurgo–Odontoiatra di Formazione in Naturopatia

Via Firenze104 Cesare Battisti Pescara 61 Pescara Tel. 085 299123 Tel. 085 Cell. 3354227128 8136999 iafpescara@email.it Sito web: www.umbertopreite.it www.iaform.it/pescara/naturopatia.htm

“Mens sana in corpore sano”, ammonivano i nostri padri latini. E’ questo l’antico precetto che appartiene alla Scuola Triennale di Naturopatia, che a novembre ripartirà con il nuovo anno di corso presso la sede abruzzese IAF-PsicA di Pescara. Tale iter formativo non è rivolto soltanto a chi si accosta per la prima volta alle problematiche del benessere naturale ma è indirizzato anche a chi già lavora in questo settore ma ha l’esigenza di seguire un approfondimento culturale specifico. Potranno dunque presentare la propria richiesta di iscrizione i candidati in possesso di un diploma di scuola media superiore, gli Erboristi, i Fisioterapisti, gli Infermieri, gli Operatori del settore estetico o del settore naturale in genere e quanti abbiano tanta passione e un maturato interesse per la disciplina. La Scuola di Naturopatia, già presente da 11 anni presso la sede IAF di Roma, è una felice ed innovativa realtà per la città di Pescara e per l’Abruzzo, riuscendo ad assecondare una richiesta formativa dei già numerosi iscritti provenienti anche da fuori regione, che hanno a cuore la Naturopatia e le prospettive lavorative che può offrire. La Scuola Triennale di Naturopatia dello IAF è incentrata sullo studio di una disciplina antica, la Naturopatia appunto, che si basa su fondamenti di principi psicosomatici, nella sicura convinzione che ogni disturbo sia dovuto certamente ad uno squilibrio energetico, ma anche ad un cattivo rapporto con se stessi. L’Opera-

tore del Benessere che uscirà dall’Istituto sarà quindi in grado di individuare e di fronteggiare il disagio in queste situazioni e di portare il suo contributo mettendo a frutto rimedi naturali, tecniche di rilassamento, consigli di sana alimentazione e le antiche e moderne tecniche di massaggio antistress. Il rinnovato interesse nella nostra società verso le tematiche del vivere meglio porta a pensare che l’Operatore del Benessere sarà in futuro una figura sempre più richiesta. Durante tutto il percorso formativo e nella stesura e verifica delle tesine per l’esame di fine triennio, gli allievi saranno seguiti dalla figura di un tutor. Le materie affrontate nel corso delle lezioni, che riprenderanno il 27 novembre, sono le seguenti: Anatomia, Fisiologia, Patologia, Naturopatia, Erboristeria, Fitoterapia, Alimentazione naturale ed intolleranze alimentari, Floriterapia, Psicologia per il benessere, Aromaterapia ed Aromamassaggio, Comunicazione, Cromoterapia, Oligoelementi, Elementi di Biochimica, Riflessologia plantare, Idrologia, Cosmetologia naturale, massaggio bioenergetico, Antropologia ed Etnomedicina. L’iter formativo prevede un totale di 1200 ore, comprensive di 200 ore di tirocinio da svolgere ogni anno. Per maggiori informazioni: Tel. 085 299123 Cell. 335 8136999 e-mail: iafpescara@email.it sito internet: www.iaform.com

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chirurgia plastica Dott. Marco Massarelli

Medico Chirurgo - Chirurgia Plastica

Via Cavour 4/2 S. Giovanni Teatino (CH) Prenotazioni: 085 4460163 (tutte le mattine) www.spaziosalute.org Prima visita gratuita grazie a lievi ed impercettibili cambiamenti, di notare solo un miglioramento complessivo del viso.

la rinoplastica Tra tutti gli interventi che fanno parte della Chirurgia Estetica, la Rinoplastica è per il chirurgo certamente quello più complesso da interpretare e da eseguire. Il naso, per la sua posizione al centro del viso, rappresenta, insieme alle palpebre, il primo contatto con gli altri sul piano dell’immagine. Lo scopo dell’intervento è quello di modificare le componenti nasali non particolarmente attraenti e di creare una struttura armoniosa ed in equilibrio con il resto del viso. Da vari anni è cambiato il tradizionale concetto di Rinoplastica, sviluppato intorno agli anni trenta e caratterizzato da un approccio standard piuttosto aggressivo, a vantaggio di tecniche più duttili e rispettose dell’anatomia del naso. Purtroppo, ancora oggi, l’intervento viene eseguito troppo spesso senza considerare adeguatamente questa evoluzione, dando così origine a risultati dalla connotazione chirurgica, poco gradevoli sul piano estetico, e demotivando in tal modo molti potenziali pazienti desiderosi di migliorare questa importante parte del proprio corpo. L’obiettivo del chirurgo deve essere quello di conseguire un risultato naturale, nel quale sia possibile apprezzare un naso piacevole ed equilibrato e che non dia l’idea di essere stato operato, permettendo a parenti ed amici,

Il naso è una struttura tridimensionale molto proporzionata nelle sue componenti e, contrariamente a quanto normalmente si pensi, non è possibile modificarla a piacimento; è infatti sconsigliabile eseguire resezioni aggressive poiché ogni pur piccola variazione delle sue componenti anatomiche comporta importanti risposte sul piano estetico (sono necessari, ad esempio, solo un paio di millimetri di riduzione del dorso per ottenere un profilo nasale dritto e delicato). E’ un intervento piuttosto rapido, della durata massima di un paio di ore e per nulla doloroso: inoltre è estremamente semplice da gestire nel periodo postoperatorio, richiedendo solo alcune accortezze come mangiare cibi morbidi e rimanere lontani da fonti di calore per circa 6 settimane. A volte, insieme alla parte estetica, viene eseguita, nello stesso tempo operatorio, anche una Settoplastica (correzione della deviazione del setto nasale), allo scopo di risolvere i problemi connessi ad una respirazione non corretta. Dopo 7 giorni dall’intervento, rimossa la medicazione protettiva, è possibile vedere i risultati ottenuti; il naso, tuttavia, avrà bisogno di un tempo variabile tra i 4 ed i 6 mesi per stabilizzarsi definitivamente. In conclusione, se l’intervento è eseguito correttamente, mantenendo le giuste proporzioni fra le varie parti che ne compongono l’anatomia, sarà in grado di offrire risultati eccellenti, migliorando in maniera significativa l’estetica del naso e conferendo piacevolezza ed armonia al resto del viso, e ripagando così ampiamente la fiducia riposta dai/dalle pazienti in questo tipo di chirurgia.

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laserchirurgia Skin Laser Clinic S.M.A. Dri. D. D’Angelo, F. Marini

Piazza Ettore Troilo 18, Pescara Tel. 085 4531036 Numero verde: 800 544468 Sito web: www.laserclinic.it l’esposizione al sole e sono: efelidi, lentiggini, lentiggini senili o solari, melasma o cloasma, pigmentazioni post-infiammatorie, chiazze caffè latte, nevo di Becker, nevo spilus, matting teleangectasico.

Iperpigmentazioni della pelle e il loro trattamento La presenza di macchie di varia origine e natura è un inestetismo frequentissimo. Le cause che le provocano possono essere varie: • Ipermelanosi: accumulo di melanina nell’epidermide e nel derma • Ipercromie di origine ematica: lesioni delle pareti vascolari con degradazione dell’emoglobina • Ipercarotenemie: accumulo di carotene per cause metaboliche, dietetiche o farmacologiche • Tatuaggi accidentali o cosmetici • Farmaci (fenotiazinici, idantoina, antimalarici, fenolftaleina, arsenico) • Varie malattie sistemiche ed endocrine. Inutile negarlo: la macchia deturpa l’estetica di un viso ancora giovane. Da sempre il problema è stato sentito come grave in particolare dalle donne e per questo nel tempo si sono sviluppate metodiche e formulazioni che hanno cercato una soluzione estetica efficace e facilmente applicabile. La dermatologia ci insegna che le macchie ipercromiche dipendono generalmente da un accumulo di sostanze pigmentarie (melanina, rame, emosiderina, ecc.) a diversi livelli cutanei e il trattamento ovviamente deve essere strettamente correlato alla natura dell’inestetismo. Le iperpigmentazioni che si aggravano con

Oggi ottimi risultati si ottengono con l’utilizzo della IPL (luce pulsata) + Er:YAG Frazionale messo a punto a livello internazionale da Skin Laser Clinic, o con i Laser Q-switch che a loro volta possono essere laser Nd-yag Q switch, 532 Q-switch. Il trattamento consiste nell’applicazione di un apposito gel conduttore sulla zona interessata. Successivamente, tramite un apparecchio simile ad un laser, si passa all’invio degli impulsi di luce, che ad intervalli regolari colpiscono la zona iperpigmentata agendo in profondità. Questo laser agisce secondo il principio della fototermolisi selettiva, pertanto colpisce esclusivamente il melanosoma responsabile del pigmento senza alterare le strutture cutanee: produce una modica esfoliazione che dura dai 7 ai 12 giorni la quale regredisce lasciando la cute perfettamente integra e senza più pigmento. È molto importante eseguire prima la diagnosi dermatologica perché da essa si evince la localizzazione in profondità del pigmento e quindi il tipo di lunghezza d’onda che deve essere impiegata. Di solito dopo aver fatto un piccolo test di prova per saggiare il tipo di pelle si sceglie la potenza definitiva con la quale si imposta il trattamento laser. Prima di sottoporsi all’intervento bisogna: non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce ed evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento. Sulle iperpigmentazioni trattate è necessario applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni fino alla guarigione. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari.

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medicina estetica Skin Laser Clinic S.M.A. Dri. D. D’Angelo, F. Marini

Piazza Ettore Troilo 18, Pescara Tel. 085 4531036 Numero verde: 800 544468 Sito web: www.laserclinic.it

LA TECNOLOGIA A RADIOFREQUENZE SI EVOLVE Skin Laser Clinic già da diversi mesi utilizza un generatore iperpulsante a radiofrequenza che opera ad una frequenza di lavoro di 2Mhz. Con il generatore a radiofrequenza iperpulsante, chiamato RF, la tecnica è stata ulteriormente migliorata sia per la pulizia del taglio e del coagulo, con capacità rigenerative assimilabili ai “tagli a freddo”, sia per la possibilità di gestire, mediante un manipolo “resurfacing dedicato”, le emissioni elettriche a radiofrequenza iperpulsante consentendo così l’attivazione molecolare dei tessuti cutanei. La stessa conducibilità dei tessuti può essere ulteriormente migliorata utilizzando come canale un preparato topico dotato di una conduttività elettrica a base di C1C Boswellico, già sperimentato in letteratura per le strie distensae, più comunemente conosciute sotto il nome di “smagliature”. Nell’ottica di questi presupposti terapeutici e sulla base della letteratura esistente stiamo studiando l’effetto biofisico della radiofrequenza nell’ambito di un programma anti-aging di viso e corpo. Questo effetto biofisico si basa sulla capacità di conversione dell’energia di un’onda elettromagnetica in calore grazie alla resistenza offerta dai tessuti attraversati. Il calore generato da questa energia a livello del derma superficiale e profondo fa

si che avvenga o la denaturazione delle fibre di collagene, con conseguente contrazione immediata ed effetto progressivo nei mesi successivi (radiofrequenze non ablative) o la distruzione di un limitato volume di tessuto in maniera controllata e riproducibile (radiofrequenze ablative). E’ possibile, ed è questa la maggiore novità, effettuare con le stesso apparecchio un’ablazione più o meno fine e contemporaneamente una stimolazione termica in grado di innescare un processo biologico che porta alla biosintesi collagenica. In casi selezionati si può effettuare una terapia antiaging per questi inestetismi, come discromie (macchie della pelle dovute alla cattiva pigmentazione) ed alterazioni texturali, provocando, allo stesso tempo, il “tightening” cutaneo che è il principale obiettivo delle apparecchiature a radiofrequenza. Del resto, proprio nell’utilizzo recente delle radiofrequenze in medicina estetica, si è osservata una stimolazione dell’attività dei fibroblasti con sintesi di nuovo collagene di tipo I ed aumento della densità dermica, istologicamente dimostrabile con una riduzione volumetrica delle ghiandole sebacee. I nostri pazienti vengono trattati per le seguenti indicazioni: ipercromie (caratterizzate da una eccessiva produzione di melanina causata da una sovrabbondante attività funzionale dei melanociti), acne con seborrea, ringiovanimento del viso, delle mani, del décolleté, smagliature ecc. E’ possibile un miglioramento apprezzabile delle manifestazioni di foto-aging, come le ipercromie, oltre ad un miglioramento della lassità cutanea del viso, del collo, del décolleté e dell’addome.

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estetica bio-compatibile Skin Laser Clinic S.M.A. Dri. D. D’Angelo, F. Marini

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STAMINALI: AUMENTO DEL SENO SENZA PROTESI E CICATRICI È il sogno di tutte le donne che sperano in un’operazione di aumento del seno per risolvere i loro problemi: sostituire le protesi mammarie al silicone con il loro adipe in eccesso preso da altre parti del corpo. In pratica prelevare il grasso in eccesso, ad esempio da cosce o glutei, e spostarlo dove invece si è carenti: il seno. Una cosa è impiantare nel proprio corpo un organo estraneo, così può essere considerata una protesi mammaria di gel di silicone, un’altra è sapere che la mastoplastica viene effettuata in maniera “naturale” spostando soltanto grasso. Il futuro della chirurgia estetica è nelle cellule staminali. Le cellule staminali conservano nell’adulto molte delle proprietà delle cellule indifferenziate dell’ embrione, ed in particolare sono in grado di evolversi e differenziarsi in linee cellulari diverse e potenzialmente utili per la ricostruzione di tessuti vitali che siano danneggiati. Il tessuto adiposo umano contiene una popolazione di cellule in grado di prolificare e di differenziarsi, proprietà caratteristiche delle cellule staminali adulte. Quindi le cellule staminali comprendono una popolazione cellulare in grado di favorire la sopravvivenza degli adipocidi (attraverso i vasi sanguigni). Nell’aumento del seno con tecnica Celution, ossia il trapianto di cellule staminali derivate dal tessuto adiposo, queste cellule, raccolte dallo

stesso paziente attraverso una micro-liposuzione di cosce, glutei o addome vengono concentrate, centrifugate e mischiate insieme al grasso prelevato con la liposuzione e quindi re-iniettate nel seno. La caratteristica di questo innovativo sistema è che il processo che rilascia cellule staminali e rigenerative racchiuse all’interno del tessuto adiposo viene automatizzato, permettendo così il riutilizzo delle staminali stesse sul paziente in tempi brevissimi (poco meno di un’ora). Le staminali attecchiscono nei tessuti ed hanno in più, cosa fondamentale, la capacità di rigenerare tessuto, cartilagini, vasi sanguigni differenziandosi in un nuovo tessuto adiposo o in cellule vascolari endoteliali. Per tale motivo questa procedura presenta i vantaggi di una molto più elevata sopravvivenza dell’innesto (tasso di ritenzione) ed una conservazione più lunga rispetto alle comuni iniezioni di grasso. La metodica Celution è meno traumatica. Nell’aumento del seno con questa tecnica, le cellule staminali raccolte dal tessuto adiposo della paziente stessa sono concentrate e re-iniettate insieme al proprio grasso. La procedura dura circa due ore in anestesia locale e sedazione in regime di Day Hospital. Riassumendo quindi i vantaggi di della tecnica Celution: • Trattamento in ambulatorio chirurgico • Tecnica mininvasiva • Anestesia locale • Recupero rapido • Assenza di dolore e lividi Nella settimana successiva al trattamento è consigliato indossare una guaina nella sede del prelievo per ottimizzare i risultati. Per aumenti del seno fino a due taglie è necessaria una singola seduta con Celution.

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andrologia Dott. Stefano Goldoni

Specialista in Andrologia e Urologia

Ospedale Civile di Pescara Tel. 085 4252486 Cell. 335 5634751 Sito web: www.abruzzoandrologia.com

I NUOVI MIRACOLI IN MATERIA DI FERTILITA’ Quando il bambino non arriva le cause possono essere molteplici e spesso riguardano un problema maschile. Ma la medicina offre una speranza anche nei casi più difficili. La definizione più accettata descrive l’infertilità come l’assenza di concepimento dopo un anno di rapporti non protetti durante la fase fertile del ciclo mestruale. Limitandosi a considerare le cause dell’infertilità maschile, l’andrologo prende in considerazione diversi parametri per giudicare l’”efficacia” del liquido seminale. I più importanti riguardano la diminuzione del numero degli spermatozoi (OLIGOZOOSPERMIA), della loro mobilità (ASTENOZOOSPERMIA) e del loro aspetto e vitalità (TERATOZOOSPERMIA). Man mano che le caratteristiche dello spermiogramma si allontanano dai parametri di normalità, il grado di fertilità del maschio diminuisce. La situazione più grave è l’assenza completa di spermatozoi (AZOOSPERMIA). Ma niente paura! Anche in questo caso estremo le attuali capacità chirurgiche danno possibilità sostanziali di risolvere il problema con tecniche di ripristino delle vie spermatiche interrotte oppure con il prelievo diretto di spermatozoi dal testicolo che verranno successivamente utilizzati per una PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).

Esistono diverse possibilità: dalla semplice aspirazione del tessuto testicolare tramite un ago infisso dall’esterno (Testicular Sperm Aspiration: TESA), alle biopsie multiple chirurgiche (Testicular Sperm Extraction: TESE), alla microtese (TESE effettuata col microscopio operatore). Gli spermatozoi che vengono trovati sono successivamente congelati e utilizzati in un secondo tempo per fecondare in vitro l’ovocita della partner. Il ricorso alla Procreazione Medicalmente Assistita è riservato a quei casi in cui la terapia per migliorare o normalizzare le caratteristiche dello sperma non abbia avuto successo oppure quando la situazione patologica sia tale da non permettere alcun tipo di cura medica. Nonostante questi straordinari successi, in ben 3 casi su 4 non si riesce a capire la patologia che determina l’alterazione dello sperma e a fare, dunque, una diagnosi. In questo 25% di cause conosciute rientrano gli errori genetici, come la sindrome di Klinefelter, le alterazioni ormonali, le infiammazioni dell’apparato riproduttivo (esempio comune le famigerate prostatiti), le patologie autoimmunitarie ed il varicocele. Per quanto riguarda le alterazioni ormonali va ricordato come la produzione di spermatozoi sia controllata da vari ormoni, il più importante dei quali è quello follicolo-stimolante, o FSH, prodotto dall’ipofisi. Quando la concentrazione di FSH nel sangue è insufficiente, si ha una riduzione parziale o totale della produzione di spermatozoi. Questa situazione viene facilmente corretta iniettando FSH, ottenuto farmacologicamente. In una buona percentuale di casi dunque l’andrologo possiede sufficienti armi terapeutiche per trattare con successo l’infertilità maschile, donando il sorriso di un bambino a molte coppie sfortunate.

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medicina della riproduzione Dott.ssa Maria De Santo

Specialista in Ostetricia e Ginecologia

I.E.M.A. Casa di Cura Privata Dott.G. Spatocco V.le G. Amendola, 93 Chieti Cell. 338 8206230 maria.desanto@tin.it – www.bimbo.cc Prof. Dr. KARL STERZIK Specialista in Ginecologia e Medicina della Riproduzione Casa di Cura “G. Spatocco” Chieti (dispareunia) e dolore mestruale (dismenorrea).

ENDOMETRIOSI ED INFERTILITA’

L’endometriosi è una patologia ginecologica benigna di cui sono affette circa il 10-20% delle donne con una maggiore incidenza nelle europee, nullipare, di età compresa tra i 30 e i 45 anni di età. Tale patologia è caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale in sedi ectopiche ovvero diverse dalla condizione fisiologica come ad esempio nelle ovaie, nelle tube, nell’intestino o nel peritoneo. Più raramente sono interessati organi quali polmoni, ureteri e vescica. Da un punto di vista clinico la gravità della patologia può essere piuttosto variabile; a tale scopo è necessario differenziare almeno 4 differenti stadi: 1° stadio: malattia minima, endometriosi superficiale e aderenze sottili; 2° stadio: malattia leggera, endometriosi superficiale e profonda, aderenze sottili; 3° stadio: malattia di media gravità, endometriosi superficiale e profonda, aderenze sottili e tenaci; 4° stadio: malattia severa, endometriosi profonda e superficiale, aderenze tenaci. I sintomi classici dell’endometriosi sono rappresentati da: dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti sessuali

Numerosi studi in campo internazionale hanno dimostrato una inequivocabile relazione fra endometriosi ed infertilità (si discute ancora, però, sul nesso causale). Mentre nelle forme più severe (stadio 3° e 4°) la sterilità è principalmente legata ad alterazioni della normale anatomia pelvica, non è ancora ben chiaro come l’assenza di aderenze e di lesioni endometriosiche gravi (1° e 2° stadio) possa determinare nella donna situazioni di infertilità o subfertilità.Gli studi condotti concordano che in questi casi l’eziologia è multifattoriale e non riconducibile quindi ad un’unica causa. I principali fattori che risultano influenzati ed alterati dalla presenza e dalla gravità della endometriosi nella partner femminile sono: la riserva ovarica, la responsività alle gonadotropine, il tasso di crescita follicolare, la dimensione dei follicoli e la qualità dell’ovocita. Tali condizioni si traducono complessivamente in una diminuzione della possibilità di concepire in quanto influenzano negativamente i tassi di fertilizzazione, d’impiato e di gravidanza. Pertanto in presenza di diagnosi di endometriosi associata ad infertilità, le Tecniche di Fecondazione Assistita possono rappresentare un valido aiuto per la coppia per aumentare le possibilità di ottenere una gravidanza.

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le ASL informano Dott.ssa Rosa Borgia Direttore

C.da Alento - Francavilla al mare - 66023 - CH Centralino: 0854917895 Telefono: 0854910350 e-mail: rosa.borgia@aslchieti.it

ASL LANCIANO-VASTO-CHIETI D.S.B. FRANCAVILLA AL MARE PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) Responsabile: Dott. Renato Lisio Telefono: 085 9174227 - 085-9174206 085 9174218 fax 085-4911372 Orario di apertura: da lunedì a venerdì 8.00-13.00; martedì e giovedì 14.30-17.00. Accesso al servizio: libero negli orari di apertura al pubblico. ATTIVITA’ Il Punto Unico di Accesso (PUA) mira alla presa in carico globale ed integrata (socio-sanitaria) dell’utente al fine di decodificare la domanda , individuare i bisogni e fornire le risposte più appropriate. Al Servizio, gestito da un Dirigente medico, un Assistente sociale distrettuale, un Assistente sociale d’Ambito, un infermiera professionale ed una figura amministrativa, possono accedere il Medico di Medicina Generale, il Pediatra, l’utente o un familiare, i Servizi Sociali, ecc. La segnalazione raccolta attraverso apposita modulistica comporta l’attivazione del Servizio composto di un front office ed un back office e la predisposizione di una risposta che potrà essere sanitaria o sociale, semplice o complessa, integrata.

Al Punto Unico di Accesso si accede per: - Rilasci/Rinnovi Esenzioni tickets per patologia, I.C., causa di servizio - Assistenza Integrativa - Istanze sussidi oncologici e trapiantati - Istanze sussidi emodializzati - Assistenza protesica ed ausili - Prestazioni infermieristiche domiciliari - Prestazioni specialistiche domiciliari - Attivazione Assistenza Domiciliare Integrata - Riabilitazione - Residenzialità - Valutazioni Multidimensionale - Assistenza Domiciliare Programmata SERVIZIO CASSA Valido per tutti i Presidi della ASL di Chieti Telefono: 085 9174226 Orario di apertura: da lunedì a venerdì 8.00-13.00; il martedì e giovedì 14.30-17.00 Accesso al servizio: libero negli orari di apertura ATTIVITA’ - Regolarizzazione impegnative esenti - Riscossione tickets sanitari

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FARMACIE DI TURNO, PESCARA CITTA’ Sabato 2 Ottobre 2010 Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709 Domenica 3 Ottobre 2010 Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709 Sabato 9 Ottobre 2010 Simoncelli - Corso Vittorio Emanuele Tel. 085 4211448 Alleva - Piazza Le Laudi 3 Tel. 085 64871 Domenica 10 Ottobre 2010 Vizioli - Corso Umberto I 109 Tel. 085 4212149 Pennese - Via del Circuito 165 Tel. 085 299112 Sabato 16 Ottobre 2010 Mignella - Via Firenze 189 Tel. 085 4212177 Blasetti - Via Tiburtina Valeria 260 Tel. 085 50322 Domenica 17 Ottobre 2010 Mignella - Via Firenze 189 Tel. 085 4212177 Blasetti - Via Tiburtina Valeria 260 Tel. 085 50322 Sabato 23 Ottobre 2010 Bonora- Corso Vittorio Emanuele II 116 Tel. 085 4211895 Martella Roberta - Via San Donato 35 Tel. 085 51655 Domenica 24 Ottobre 2010 Rancitelli - Viale Bovio 161 Tel. 085 35280 Perbellini G. - Viale D’Annunzio 84 Tel. 085 69029 Sabato 30 Ottobre 2010 Moderna- Corso V. Emanuele II° 56 Tel. 085 42 11467 Martella Raff.- Via del Santuario 348 Tel. 085 4152828 Domenica 31 Ottobre 2010 Moderna- Corso V. Emanuele II° 56 Tel. 085 42 11467 Martella Raff.- Via del Santuario 348 Tel. 085 4152828 Per informazioni sulle farmacie di turno, quelle di appoggio e le guardie mediche della Provincia di Pescara consultate il sito: http://www.ausl.pe.it

INDIRIZZI UTILI 118 Emergenza Intervento medico con ambulanza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno Guardia medica Tel. 085 4252663 Tel. 085 28868 C.U.P. Tel. 085 4253232-3-4-5

C.S.M. PE NORD p2 Centro Salute Mentale Tel. 085 4253446/9/7

Distretto ASL Nord Via Nazionale Adriatica Nord n° 140, Pescara (ex clinica Baiocchi) Tel. 085 4253457

Prevenzione e controllo delle malattie respiratorie Tel. 085 4254513 / 4 / 5

Distretto ASL Sud Tel. 085 4254040 Cassa 085 4254034 URP ASL Tel. 085 4253201 Tel. 085 4252777 - 8

Ambulatorio Extracomunitari Tel. 085 4253960

Direzione Ospedale Tel. 085 4252633 Dalle 15.00 alle 17.00.

C.S.M. PE SUD p1 Centro Salute Mentale Tel. 085 425358 /3/1 Centro Micologico Tel. 085 4253974

Medicina scolastica Tel. 085 4253 911/ 5/ 2/3

Medicina dello Sport Tel. 085 4253961/2 Consultori Familiari

Servizio Sociale Tel. 085 4252474

Pescara

Servizio Dietetico Tel. 085 4252449

Via Pesaro, 50 Tel. 085 4253 975/7

Servizio Disinfettori Tel. 085 4252585

Viale Bovio, 414 Tel.085 4 253 470 / 1

Servizio Centralizzati Tel. 085 4252441 Raccolta e Smaltimento Rifiuti Ospedalieri Tel. 085 4252818 Servizio Poliambulatori Tel. 085 4252464 Servizio Portineria Ospedale di Pescara Tel. 085 4252765

Via G. Milli, 2 Tel. 085 4 254 980 C.so Umberto, 447 Tel. 085 4 253 351/4 Via del Convento, 12 Tel. 085 4253611 Largo Baiocchi Tel. 085 4 253 306

guardia medica

Servizio Obitorio Tel. 085 4252522 Dalle 8.00 alle19.00

C.da Carmine, 107 Tel. 085 8 276 523 / 4

Pescara - Largo Luciano Lama (ex Via Renato Paolini n° 68) Tel. 085 288 68 oppure 085 425 31 91

Recupero crediti Tel. 085 4252834 Cartelle Cliniche e Rapporti con Stranieri Tel. 085 4252431 Fax 085 4252637 Ambulatorio vaccinazioni Tel. 085 425 958 / 9

Medicina Legale Tel. 085 4253519/14

Il servizio viene attivato il giorno prefestivo (il sabato) alle ore 10.00 e rimane in funzione sino alle ore 08.00 del giorno successivo al festivo (il lunedì)

Invalidità Civile Tel. 085 4254953/4 Ser.T. (Servizio per le Tossicodipendenze) Tel. 085 4253492/3