POCKET SALUTE - Anno VI n° 2 Natale 2013 - Fisioter Press SAS Editore - Registrazione ROC in corso - Periodico Bimetsrale - Spedizione in Abbonamento Postale - € 2,50
LIFTING INVISIBILE DAGLI USA ARRIVANO I FILI DI SOSPENSIONE
Un nuovo seno
Sollevare e rimodellare il seno restituendo un profilo giovane
IMPLANTOLOGIA TUTTE LE NUOVE TECNOLOGIE
Prof. VINCENZO SALINI Protesi d’anca: il ruolo dei materiali nel successo di un impianto
LA SACROILEOPATIA SE LA SCIATALGIA NON E’ DOVUTA ALL’ERNIA DEL DISCO
Pocket Salute NATALE 2013 - Copia Omaggio
FOCUS: Speciale Tiroide
Dir. San. Dott.ssa A. Carlone Aut. N. 530 del 19/06/95
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CHIMICA CLINICA EMATOLOGIA COAGULAZIONE
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Periodico Bimestrale In fase di registrazione ROC
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EDIZIONE NATALE 2013
Giovanna D’Innocenzo Serena Zimuel
DIRETTORE COMMERCIALE Giulia Mincarini
medicina 14 bocca sana, senza protesi Con l’implantologia si può ovviare all’assenza di denti
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16 i fili di sospensione Arriva dagli USA il filler del futuro, per un lifitng invisibile! 31 speciale tiroide Dalla diagnosi alla chirurgia: l’ecografia e la scoperta dei noduli. Cosa fare. 22 odontoiatria estetica I nuovi traguardi della ricerca e le soluzioni innovative
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bimbi&mamme 47 prodotti bio-organici Dalla natura, i cosmetici per la cura delle pelli più sensibili 48 prolasso utero-vaginale Spesso accade dopo il parto. La terapia è solo chirurgica.
LUCE PULSATA Per trattare couperose, rosacea ed acne REDAZIONE 328 6374817
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49 psicologia e disfluenze L’importanza dell’intervento psicologico nella terapia
bellezza&benessere 55 epilazione Stop ai peli con la luce pulsata 56 la mastopessi Il miglior lifting del seno 59 luce pulsata Per rosacea, acne e couperose 61 biorivitalizzazione Naturalmente belle
Auguri ricco di
per un anno
SALUTE
Scrivi a: redazione@pocketsalute.it e seguici su L’informazione continua su www.pocketsalute.it
POCKET SALUTE - Anno VI n° 2 Natale 2013 - Fisioter Press SAS Editore - Registrazione ROC in corso - Periodico Bimetsrale - Spedizione in Abbonamento Postale - € 2,50
EDIZIONE NATALE 2013
LIFTING INVISIBILE DAGLI USA ARRIVANO I FILI DI SOSPENSIONE
Un nuovo seno
Sollevare e rimodellare il seno restituendo un profilo giovane
IMPLANTOLOGIA TUTTE LE NUOVE TECNOLOGIE
Prof. VINCENZO SALINI Protesi d’anca: il ruolo dei materiali nel successo di un impianto
LA SACROILEOPATIA SE LA SCIATALGIA NON E’ DOVUTA ALL’ERNIA DEL DISCO
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FOCUS: Speciale Tiroide
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In questo numero: Cari lettori, il Natale é alle porte e, come recita la nostra cartolina natalizia, l’augurio più grande che vi facciamo é che possiate trascorrere un nuovo anno ricco di SALUTE! In questo numero natalizio tante le novità che vi “regaliamo”: le interviste alle eccellenze italiane, dal Dott. Pasquale Frisina - esperto in Chirurgia maxillo-facciale, al Dott. Bruno Bovani - Chirurgo plastico, Presidente della GIST (Gruppo Italiano di Studio sulle Tecnologie), ai rappresentanti delle strutture d’eccellenza dell’Università “G. D’Annunzio” di ChietiPescara come il Prof. Vincenzo Salini - Direttore della Clinica di Ortopedia e Traumatologia - e il Prof. Camillo D’Arcangelo - del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologie. Non perdete, inoltre, le nuove interessanti rubriche come le “pillole della salute” (pagg. 6-7-8-9) e “il veterinario risponde” (pag. 65). E allora, Buona Salute a tutti!
IL DIRETTORE editoriale
Gli specialisti di POCKET SALUTE sono medici di alto livello professionale che supportano e indirizzano, con la loro esperienza, un’informazione medico-scientifica corretta, vasta, comprensibile e continuamente aggiornata. L’impegno di questi clinici d’eccellenza favorisce chi consulta POCKET SALUTE contribuendo ad accrescerne in modo rilevante la cultura sanitaria e la salute in termini di prevenzione e di orientamento consapevole verso il medico curante. In questo numero (in ordine di apparizione): Dott. Pasquale Frisina, Dott. Bruno Bovani, Prof. Vincenzo Salini, Dott.ssa Serena Columbo, Prof. Camillo D’Arcangelo, Dott. Younes Alì, Dott. Pier Francesco Eugeni, Dott. Giuseppe Guiducci, Dott. Sergio Guerri, Dott. Francesco Berni Canani, Dott.ssa Gabriella Di Giacinto, Dott. Raffaele Luise, Prof. Paolo Rasicci, Dott. Silvio Basile, Dott.ssa Barbara Matarrelli, Dott.ssa Valentina Iervese, Dott. Donatello Di Mascio, Dott.ssa Giuliana Crisman, Dott.ssa Vittoria Dragani.
Serena Zimuel
serena.zimuel@pocketsalute.it
Finito di stampare a Novembre 2013 - Pixart Printing Spa
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EDIZIONE NATALE 2013
PILLOLEdiSALUTE
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L’inquinamento atmosferico aumenta le patologie respiratorie nei bambini
9-10 novembre: giornata mondiale del diabete. 500 eventi nelle citta’ italiane
fonte GAS Communication - Roma
fonte Diabete Italia - Roma
Milano, 29 ottobre 2013. C’é uno stretto rapporto tra inquinamento atmosferico e rischio di sviluppo di patologie respiratorie e il problema è ben evidente nei bambini asmatici: lo dimostra un recente studio condotto dall’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Dai pediatri della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) la raccomandazione a vaccinare contro l’influenza i bambini con patologie respiratorie.
Roma, 9-10 Novembre 2013. Il Piano Nazionale Diabete deve essere recepito e messo in atto al più presto dalle Regioni. 3 milioni di italiani con diabete mal gestito e scompensato rappresenterebbero un peso intollerabile per l’economia e la società italiana. Questo il messaggio che sarà lanciato il 9 e 10 novembre nel corso dei 500 eventi che si terranno in 400 città nell’ambito della Giornata Mondiale del Diabete. Per l’elenco degli eventi www.giornatadeldiabete.it.
controlli gratuiti della vista per i bambini al salone del giocattolo
Malattie rare: parte il primo servizio di supporto psicologico per i pazienti
fonte Commissione Difesa Vista - Milano
fonte Pro Format Comunicazione - Roma
Milano, 22-24 Novembre 2013. Per il terzo anno consecutivo Commissione Difesa Vista conferma la sua partecipazione a “G! come Giocare”, Salone Internazionale del Giocattolo con controlli gratuiti della vista perché la «salute degli occhi non è un gioco». Anche se da recenti ricerche emerge come ancora oggi il 70% dei genitori italiani non ritenga indispensabile una visita oculistica per i propri figli. Una scelta tutt’altro che saggia: si calcola infatti che ben il 6% dei bambini tra uno e cinque anni di età presenta difetti della vista, come strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia e, tra questi, ben il 34% non corregge in alcun modo il problema.
Roma, 23 ottobre 2013. Un altro passo in avanti per migliorare la qualità di vita delle persone con Malattie da Accumulo Lisosomiale e Angioedema Ereditario, patologie rare, ereditarie e a carattere cronico, fortemente invalidanti. Dopo l’attivazione del servizio di somministrazione domiciliare della terapia sostitutiva (ERT) pazienti e famiglie potranno usufruire, come accade già in molti Paesi, di un innovativo Servizio di Sostegno Psicologico, promosso da Shire. Supporto Emotivo e Counseling Personalizzato di esperti psicologi sono i due innovativi servizi dedicati all’ascolto e all’aiuto dei pazienti per restituire loro la centralità di persona e andare oltre il disagio. L’informazione continua su www.pocketsalute.it
Sindrome da iperattività, diagnosi facili e troppi farmaci
TUMORE DEL SENO: 48.000 CASI NEL 2013 A ROMA FOCUS SULLE NUOVE TERAPIE
fonte Ansa - Area Salute
fonte Intermedia News - Brescia
7 Novembre 2013. La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) viene diagnosticata con troppa facilità, e questo sta facendo crescere in maniera ingiustificata le prescrizioni di farmaci potenzialmente pericolosi per la salute di bambini e ragazzi. Lo afferma uno studio dell’australiana Bond University pubblicato dal British Medical Journal. Circa un bambino su 11 e un adulto su 25 è affetto dalla malattia, ma secondo gli autori solo i casi più gravi, circa il 14%, devono essere trattati con i farmaci.
Roma, 13 Novembre 2013. Una donna su 8 rischia di ricevere una diagnosi di tumore del seno nel corso della vita. Ma le percentuali di sopravvivenza stanno migliorando in maniera significativa, grazie soprattutto ai programmi di prevenzione e ai nuovi farmaci biotecnologici. Proprio alle molecole target, in grado di colpire in maniera selettiva le cellule tumorali, alla chemioterapia e alla terapia ormonale è dedicata la terza edizione dell’International Meeting on New Drugs in Breast Cancer, che si svolgerà a Roma.
LA PROSTATA GUARISCE A L’AQUILA
MORBILLO E VACCINI: I PROGRESSI DELLA RICERCA SCIENTIFICA NEL NOSTRO PAESE
fonte Md Health Consulting - Milano L’Aquila, 23-24 Settembre 2013. Un nuovo laser guarisce l’ipertrofia prostatica in totale sicurezza senza bisturi e senza sofferenza. L’innovativa tecnica Greenlight laser, già in uso da pochi mesi al San Salvatore di L’Aquila, sarà presentata in diretta via satellite ad alta definizione durante le sessioni di live surgery, del convegno UROLEAGUE, che si svolgeranno nei giorni 23 e 24 settembre 2013 presso il centro congressi dell’hotel Canadian. Il trattamento laser della prostata sarà trasmesso dalle sale operatorie dell’ospedale San Salvatore alla sede del congresso che riunisce circa 200 urologi provenienti da tutta Italia. Unità Operativa Complessa di Urologia Ospedale San Salvatore L’Aquila - Direttore Dottor Luigi Di Clemente.
fonte GAS Communication - Roma Roma, 30 Settembre 2013. Nel corso del 13° Congresso Nazionale della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) tenutosi a Roma lo scorso 28-29 Settembre, è stato affrontato il tema del virus del morbillo, trasmissibile per via aerea e con una contagiosità molto elevata. La sua circolazione, inoltre, non è influenzata dalle migliorate condizioni socio economiche. “E’ quindi una malattia evidenzia Marta Ciofi degli Atti, Responsabile Unità di Ricerca Esiti e Percorsi Medico-chirurgici Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma - che può essere molto grave e l’unica protezione disponibile è il vaccino”.
“La mia voce”, ARRIVA l’app per i MALATI DI tumore della testa e del collo fonte GAS Communication - Roma Milano, 23 Settembre 2013. “Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna”. William Wordsworth, nelle sue “Scene descrittive” del 1793, aveva forse dimenticato una terza e potente voce: quella dell’uomo, strumento per comunicare e relazionarsi con i propri simili. A volte, però, l’uomo deve fare fronte alla mancanza della propria voce, temporaneamente o in maniera permanente. Non poter parlare provoca frustrazione e senso di isolamento: si pensi a quale disagio si proverebbe a non poter esprimere a parole le proprie sensazioni, come “sto male” o “sono tranquillo”.
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Le persone affette da tumore della testa e del collo possono andare incontro a questi problemi, con gravi conseguenze a livello psicologico e relazionale. Da oggi, però, possono contare su un nuovo strumento che può aiutarle ad uscire dal senso di frustrazione e isolamento. Merck Serono S.p.A., affiliata italiana di Merck Serono, la divisione biofarmaceutica di Merck, ha infatti presentato “La mia voce”, la prima applicazione al mondo di comunicazione assistita per tablet e smartphone pensata appositamente per i pazienti colpiti da tumore della testa e del collo. L’app è messa a disposizione gratuitamente e scaricabile dagli store Apple (App Store) e Android (Google Play). Scrivi a: redazione@pocketsalute.it e seguici su
il teatro dialettale arriva nella casa circondariale di pescara
hiv e donne: contro l’aids con la testa e con il cuore
fonte Vides Pescara Onlus
fonte Aragorn Comunicazione - Milano
17 Dicembre 2013. La Carriole, laboratorio teatrale del Vides Pescara Onlus sarà presente martedì 17 dicembre alle ore 15.00 presso la Sala Cinema-Teatro della Casa Circondariale di Pescara, in via S.Donato 1. Metterà in scena” la Furtune ‘nghe la F maiuscule”(La fortuna con l’effe maiuscola) commedia brillante in tre atti di Armando Curcio ed Eduardo De Filippo tradotta in vernacolo abruzzese dal regista Oliviero Zimuel. La presidente Ivana Zuccarini nel ringraziare il Direttore della Casa Circondariale e la dottoressa Pisano per la collaborazione e la disponibilità manifestate, ricorda che lo scopo de la Carriole, oltre al supporto per i progetti dell’Associazione, è anche quello di intrattenere persone in particolari condizioni di disagio e di sofferenza permettendo una crescita personale a tutti i soci che vi partecipano.
18 Novembre - 8 Dicembre 2013. LILA Onlus è nata nel 1987 per tutelare il diritto alla salute delle persone con HIV/AIDS e per realizzare attività di educazione e prevenzione finalizzate a rendere consapevole la popolazione sulle modalità di trasmissione e diminuire i comportamenti a rischio. A causa dell’aumento negli ultimi anni della diffusione dell’HIV tra le donne, LILA vuole focalizzare la sua attenzione sulla popolazione femminile attraverso il Progetto DONNA. L’obiettivo della campagna di raccolta fondi tramite SMS solidale 2013 è infatti quello di garantire un intervento di prevenzione con linee telefoniche dedicate, sportelli di ascolto nelle sedi locali, produzione e diffusione di materiali specifici, sezione “speciale” del sito nazionale e dei siti locali. Protagonista della campagna è anche quest’anno Elena Di Cioccio, testimonial della nostra iniziativa.
torna desideri all’asta: Esprimi un desiderio e aiuti Amnesty International
MELANOMA, 10.500 I NUOVI CASI IN ITALIA NEL 2013: COMBINIAMO LE TERAPIE
fonte Aragorn Comunicazione - Milano
fonte Intermedia News - Brescia
12 Novembre - 10 Dicembre 2013. Dal 12 novembre al 10 dicembre 2013 online su eBay.it l’asta benefica in favore di Amnesty International! Giunta alla tredicesima edizione grazie allo straordinario gradimento di pubblico e al coinvolgimento di tanti personaggi del mondo dello spettacolo, della musica, della cultura e dello sport, l’asta mette in palio sul sito www.ebay.it/charity oggetti e situazioni che il denaro normalmente non può comprare.
Washington, 7 novembre 2013. È il terzo tumore più frequente al di sotto dei 50 anni, con 10.500 nuovi casi stimati in Italia nel 2013. Il melanoma, una neoplasia della pelle particolarmente aggressiva e in costante crescita in entrambi i sessi, sta facendo registrare negli ultimi decenni un incremento della mortalità fra gli uomini. La svolta nel trattamento è rappresentata dalla combinazione delle terapie.
cefalee ed emicranie: tante le cause dalle spezie ai tacchi a spillo fonte Classe Medica - Anno II Num. 9 Luglio 2013. Sono circa 12 milioni gli italiani che soffrono di cefalea ed emicrania, sono numeri importanti di un sintomo, o meglio di una patologia, altamente invalidante per la vita lavorativa e sociale. Tra le cause ce ne sono alcune non poco bizzarre, per esempio l’esposizione ad aromi particolari come a quello dell’aglio, della cipolla od alcune spezie orientali. Infatti, molti pazienti riferiscono di poter prevedere l’attacco cefalgico, subito dopo l’esposizione a
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tali spezie. Altra causa: l’uso dei tacchi a spillo per un lungo periodo eudite udite - troppo sesso. Infine, l’eccessiva frequentazione, da parte delle donne, dei parrucchieri e l’uso delle tinte per capelli. Poi, via via, quelle più note e conosciute come il bruxismo notturno, il cambiamento climatico, il ciclo mestruale, la postura e l’insonnia. Scrivi a: redazione@pocketsalute.it e seguici su
succo di anguria: preso ogni giorno combatte l’aterosclerosi
incidenti stradali : Migliorare le cure riabilitative
fonte Classe Medica - Anno II Num. 9
fonte GAS Communication - Roma
Luglio 2013. Dall’Università del Kentucky uno studio eseguito sui topi ha dimostrato che l’anguria, alias cocomero, o meglio il suo succo, ridurrebbe con la somministrazione giornaliera, l’aterosclerosi.
Milano, 10 ottobre 2013. Ogni anno, quasi 1,3 milioni i morti nel mondo a causa di incidenti stradali, più di 3.500 al giorno; 3 su 4 sono uomini; per il 50% si tratta di pedoni, ciclisti e motociclisti. L’Italia è il quarto Paese in Europa per morte post-trauma. Questi sono solo alcuni dei dati allarmanti che hanno indotto l’ONU a proclamare il Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale 2011-2020, attraverso il quale si intende favorire una drastica riduzione degli incidenti e nel quale s’inserisce la Global Alliance for Care of the Injured (GACI), promossa congiuntamente da ONU/OMS, con l’obiettivo di migliorare sensibilmente la sopravvivenza dei feriti. Il piano per il Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale 2011-2020, che mira a salvare 5 milioni di vite, è nato dalla consapevolezza che è possibile prevenire gli incidenti stradali attraverso l’adozione di criteri e norme di sicurezza stradale a livello di progettazione urbanistica e trasporti. In particolare, i pilastri della prevenzione riguardano interventi quali l’implementazione dell’efficienza gestionale, una maggior sicurezza delle strade e, conseguentemente, migliore mobilità; veicoli ottimizzati dal punto di vista della sicurezza e utenti della strada più prudenti, grazie anche all’adozione e all’applicazione di leggi ad hoc. L’ultimo, ma non meno importante, pilastro del Decennio di Iniziative è rivolto al miglioramento delle cure post-trauma, tale da offrire maggiori probabilità di sopravvivenza e migliore qualità di vita alle vittime di incidenti stradali. La Global Alliance for Care of the Injured è una rete di società professionali, organizzazioni governative, non governative ed intergovernative che collaborano per migliorare i servizi e le cure ospedaliere e preospedaliere, così come la riabilitazione post-incidente.
L’acido folico è un gesto semplice che può cambiare una vita fonte Aragorn Comunicazione - Milano Ottobre 2013. ASBI Onlus – Associazione Spina Bifida Italia – dal 1988 promuove attività in sede medica e scientifica per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della Spina Bifida, grave malformazione congenita che insorge durante i primi mesi di gravidanza, comportando disabilità motorie e funzionali a carico dei diversi organi ed apparati. Attualmente guarire dalla Spina Bifida non è possibile, ma molto si può fare per la prevenzione e la ricerca e per migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia. Per questo motivo attraverso la campagna di sensibilizzazione promossa nel mese di ottobre ASBI Onlus si pone l’obiettivo di informare le donne su questa patologia e sulle sue modalità di prevenzione. Anche quest’anno Ellen Hidding ha gentilmente dato il suo sostegno alla campagna, confermando la sua preziosa presenza come testimonial.
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la gotta: la malattia metabolica del benessere. in talia 1 milione di malati
CHIRURGIA BARIATRICA IL PUNTO SUi BENEFICI DI INTERVENTI SALVA VITA
fonte Classe Medica - Anno II Num. 9
fonte Intermedia News - Brescia
Luglio 2013. Si sa che la gotta è una malattia metabolica che colpisce popolazioni che vivono prevalentemente nel benessere, una volta era la piaga dei governatori delle isole caraibiche. Ebbene, in Italia le persone colpite da questa patologia sono circa 1 milione.
Roma, 5 settembre 2013. Per chiarire quale sia oggi lo stato dell’arte della chirurgia dell’obesità in Italia e nel resto del mondo la SICOB (Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) ha organizzato un media tutorial dedicato alla stampa laica. Scrivi a: redazione@pocketsalute.it e seguici su
medicina specialistica bocca sana, senza protesi a cura del Dott. Pasquale Frisina Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale Casa di Cura Sligato - Roma
dagli usa: il lifting invisibile
a cura del Dott. Bruno Bovani Specialista in Chirurgia Plastica Responsabile Centro Medico Esculapio - Perugia
la protesi dell’anca
EDIZIONE NATALE 2013
l’ecografia della tiroide
a cura del Dott. Sergio Guerri Direttore Diagnostica Ecografica - Chieti
noduli della tiroide. cosa fare.
a cura del Dott. Francesco Berni Canani Specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale - Ospedale S. Spirito di Pescara
connessione tra mente e realta’
a cura del Prof. Vincenzo Salini Direttore Clinica Ortopedica e Traumatologica Università “G. D’Annunzio” - Chieti - Pescara
a cura di Alessandro Maturo Trainer e Coach in PNL Success Strategies - Pescara
stop al mal di schiena
il buongiorno si vede dal mattino
a cura del Dott.ssa Serena Columbo Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione Centri di Riabilitazione Fisioter - Montesilvano, Pescara
i traguardi dell’estetica dentale
a cura del Prof. Camillo D’Arcangelo Specialista in Odontoiatria Università “G. D’Annunzio” - Chieti - Pescara
il dolore al collo ed alla spalla
a cura del Dott. Younes Alì Esperto in Terapia del Dolore Presidio Ospedaliero Villa Letizia - Preturo, L’Aquila
la sacroileopatia
a cura del Dott. Pier Francesco Eugeni Specialista in Neurochirurgia - Neurochirurgo Clinica Stella Maris - San Benedetto del Tronto (AP)
implantologia mini-invasiva
a cura del Dott. Giuseppe Guiducci Titolare Studio Dentistico Guiducci - Pescara
a cura della Dott.ssa Gabriella Di Giacinto Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Medical Center - Montesilvano
prevenire l’ictus si puo’ a cura del Dott. Raffaele Luise Specialista in Cardiologia - Dirigente Medico UTIC Ospedale S. Salvatore - L’Aquila
implantologia: arriva ”all on four”
a cura del Prof. Paolo Rasicci Medico Chirurgo - Specialista in Odontostomatologia ed Ortognatodonzia - Giulianova (TE)
il ruolo della medicina territoriale
a cura del Dott. Silvio Basile Medico di Medicina Generale ad Alanno (PE) Presidente Regionale SMI - Sindacato Medici Italiani Scrivi a: redazione@pocketsalute.it e seguici su L’informazione continua su www.pocketsalute.it
Dott. Pasquale Frisina - Chirurgo
bocca sana, senza protesi
Da oggi chiunque può tornare ad avere un sorriso perfetto “È una tecnica con cui è possibile inserire delle viti nell’osso che riproducono una radice artificiale, su cui è possibile confezionare dopo un periodo di tempo variabile di guarigione la protesi fissa”, dice il Dott. Pasquale Frisina - responsabile del Day Hospital di Chirurgia Oro-Maxillo e Odontostomatologico della casa di cura Siligato di Roma.” L’edentulismo si risolve con innovative metodiche implantologiche che consentono di ripristinare una dentatura fissa, anche in presenza di gravi difetti ossei. Con l’evoluzione tecnologica nel campo della chirurgia dentaria oggi chiunque può tornare ad avere una bocca sana. Se poi il paziente necessita di ricostruzione ossea e gengivale (cosa che accade in gran parte dei casi) l’intervento, impianto incluso, è gratuito. La riabilitazione del paziente edentulo per mezzo di impianti osteo-integrati è diventata oggi pratica comune, con risultati affidabili a lungo termine. La maggioranza dei pazienti che necessitano di una protesi convenzionale non hanno difetti così ampi e non richiedono interventi chirurgici complessi.
Dott. Pasquale Frisina Casa di cura “Siligato” - Roma Convenzionata SNN Responsabile DH Chirurgia Oro-Maxillo Odontostomatologico Informazioni e contatti: Centro di Prenotazione Unico Roma - Parma Tel. 06 98875721 Cell. 338 2757693 E-mail: frisinaspa@gmail.com
Il problema è più articolato per i pazienti edentuli con grave stato di ipotrofia del tessuto osseo delle arcate dentarie mascellari e mandibolari che non è più idoneo a sostenere una protesi convenzionale. In questi pazienti, in virtù delle nuove tecnologie chirurgiche, é possibile praticare la ricostruzione ossea e restituire alle strutture ossee mascellari e mandibolari una nuova struttura idonea a ricevere gli impianti necessari per la riattivazione dei denti. Le tecniche chirurgiche hanno lo scopo di ripristinare il giusto volume osseo tramite innesti e ricostruzioni con osso prelevato dal paziente da sedi intra o extra-orali (autologo), di banca o sostitutivo, altresì l’inserimento diretto senza ricostruzione di fixture in titanio specifiche, cioè progettate per le zone particolarmente atrofizzate. A tal proposito abbiamo intervistato il Responsabile del Day Hospital di Chirurgia Oro-Maxillo e Odontostomatologico della Casa di Cura Siligato di Roma convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, il dottore Pasquale Frisina. Cos’è l’implantologia? «È una tecnica con cui è possibile inserire delle viti o più generalmente dei supporti in titanio nell’osso che riproducono una radice artificiale, su cui è possibile confezionare dopo un periodo di tempo variabile di guarigione la protesi fissa». Tutti ne possono usufruire? «Assolutamente si. Spesso una cattiva informazione spinge i pazienti a diffidarne, ripiegando sulla classica dentiera, anche per colpa di alcuni dentisti che preferiscono un facile guadagno rispetto al faticoso training formativo a cui ci si deve sottoporre per effettuare un’implantologia, anche se solo di base». Quindi la dentiera può essere considerata un ricordo? «La cultura dell’estrazione dei denti aggrediti dalla piorrea è di fatto la causa più frequente di edentulismo. Quando invece con tecniche di rigenerazione è ormai possibile procrastinare la caduta denti e in molti casi scongiurare per tutta la vita l’estrazione. La moderna implantologia e le nuove tecniche chirurgiche di rigene14
Per maggiori informazioni: www.implantologiainconvenzione.blogspot.it
Oro-Maxillo e Odontostomatologico
razione ossea ci permettono di riabilitare con una dentatura fissa in qualsiasi paziente. Le protesi mobili dovrebbero essere considerate da tutta la categoria dei dentisti come obsolete e comunque applicabili solo per brevi periodi. Questo dovrebbe essere un dogma nella professione odontoiatrica. Fanno eccezione solo i pazienti gravemente defedati e chi effettua radioterapia. Inoltre, nuove procedure Implantoprotesiche a carico immediato consentono la riabilitazione di una dentatura fissa in tempi ragionevolmente rapidi e, comunque, da subito è possibile avere una dentatura provvisoria fissa dopo l’inserimento delle fixture in titanio. Inoltre ho messo appunto una nuova tecnica perfezionata di carico immediato cioè la possibilità in casi selezionati l’inserimento immediato dei denti fissi subito dopo l’alloggiamento degli impianti. Questa Tecnica consente l’inserimento dei denti fissi immediatamente ma evita i disagi che hanno le tecniche attuali tipo all-four all-sixe oppure la tecnica con sincristallizatice perché il protocollo chirurgico e protesico è assolutamente predicibile ma soprattutto si effettua extra-oralmente. Cioè le attuali tecniche di carico immediato si effettuano obbligatoriamente all’interno del cavo orale del paziente, la tecnica da me Ideata é Perfezionata permette la realizzazione del carico immediato fuori dal cavo orale evitando ulteriori stress agli impianti e ai tessuti Orali ovviamente tutto in una seduta dopo la chirurgia infatti il paziente non deve subire più nessuna manovra all’interno del cavo orale ma attende solo l’alloggiamento dei denti con depassivazione. Mi rendo conto che non tutto può essere spiegato nel dettaglio ma questa tecnica rappresenta una vera e propria rivoluzione nell’approccio alla protesizzazione immediata». Molto spesso si parla di mancanza d’osso. Cosa fare in questi casi? «La mancanza d’osso può essere risolta con degli innesti autologhi (dallo stesso paziente Tibia, Cresta Iliaca, intra Orali Mento e trigono retro molare) o con materiali sostitutivi d’osso, oppure con tecniche implantologiche specifiche per le zone atrofiche e cioè con gli impianti zigomatici con
eccellenza&ricerca tecnica exstrasinusale ideata dal professore Malavezz (università Libera di Bruxelles) o con gli efficacissimi “impianti a lama” ideati ben 40 anni fa dal professore Lincao, negli Stati Uniti, e ripensati in chiave moderna dal professore Pasqualini». Quali sono i principali vantaggi dell’implantologia? «La protesi fissa su impianti permette l’integrale ripristino della capacità masticatoria, che torna identica a quella dei denti naturali, a differenza di quanto avviene con una protesi mobile o col classico ponte. Inoltre viene assicurato il mantenimento della struttura ossea delle mascelle». È doloroso? «Durante l’intervento la presenza di un anestesista in sala operatoria ci permette di prestare massima attenzione agli aspetti della gestione del dolore che è assolutamente assente perché l’intervento è effettuato in sedazione o nei casi più complessi in anestesia generale. Inoltre, il disagio dopo l’intervento viene eliminato con l’utilizzo di farmaci somministrati nel postoperatorio. In tal modo il paziente non ha modo di percepire gli aspetti più disagevoli della terapia chirurgica». La moderna Chirurgia Dentaria e Ricostruttiva delle Atrofie Mascellari permette di sostituire i denti mancanti senza toccare i denti sani e di riattivare una dentatura fissa in pazienti fino a ieri condannati alla dentiera. La Sanità Pubblica aiuta i pazienti ad accedere a tali prestazioni? «Si. Perché il problema non è solo estetico ma anche funzionale. Il servizio sanitario nazionale ammette il ripristino della struttura ossea. Infatti, presso il daysurgery della struttura in cui opero in convenzionamento con il S.S.N è possibile effettuare tali interventi in convenzione». C’è rischio di un rigetto? «No, perché il titanio è biocompatibile: un eventuale insuccesso è imputabile ad altre cause. Si tratta tuttavia di una ristretta percentuale di casi (limitata al 3%) e comunque tali pazienti possono essere nuovamente operati. Nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che la maggioranza dei nostri pazienti con difetti molto ampi che si erano presentati pensando di ricorrere ad una protesi convenzionale, sono stati tutti suscettibili di intervento chirurgico con risultati affidabili a lungo termine». 15
Dott. Bruno Bovani - Chirurgo Plastico
Il filler del futuro per un lifting invisibile! Dagli USA la tecnologia innovativa dei “fili di sospensione”
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Specializzazione: Chirurgia Generale (ottenuta nel 1998)
“Con il trascorrere degli anni uno dei problemi più sentiti è il decadimento del tono e della elasticità dei tessuti” A causa della forza di gravità si assiste con il trascorrere degli anni, ad uno scivolamento della nostra pelle verso il basso, per cui il collo diventa rilassato, il profilo della mandibola non è più ben definito, le nostre guance cominciano a perdere tono e turgore. Fino a qualche anno fa si cercava di ritardare questo processo con il riempimento dei tessuti mediante prodotti (generalmente acido ialuronico) che spesso creavano un aspetto poco naturale e spiccatamente modificato dei nostri lineamenti, in quanto l’acido ialuronico più comunemente chiamato filler ha un’azione riempitiva e quindi di rimodellamento dei profili. Oggi, grazie a Silhouette Soft™, l’innovativa tecnologia made in U.S.A. (ndr. i fili di sospensione sono presenti nel mercato americano da alcuni anni, con al loro attivo oltre 20.000 trattamenti effettuati), si parla per la prima volta di riposizionamento dei tessuti. Silhouette Soft™ è composto da un filo di materiale completamente riassorbibile, l’acido Polilattico, usato da anni in campo medico. Il filo di calibro sottilissimo presenta otto coni, 4 su ciascun lato della sutura, in modo che le punte siano direzionate verso il lato estremo. Di qui il termine di “suture bidirezionali”. Il posizionamento del filo verrà di volta in volta determinato dallo specialista in riferimento allo specifico caso clinico. Una volta inserito esso produce immediatamente un effetto di tensione e compressione dei tessuti senza alterare l’aspetto generale del paziente in quanto il filo raccoglie e riposiziona la cute. I fili infatti vengono impiantati nello strato adiposo sottocutaneo con un doppio effetto: la stimolazione di una maggiore produzione di collagene, che induce un effetto rassodante e ringiovanente dei tessuti, e un immediato effetto lifting dal momento che la cute viene spostata verso l’alto o verso il centro a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. 16
Esperto in: Laserterapia, Rughe e invecchiamento cutaneo, Radiofrequenza, Chirurgia plastica, Medicina Estetica, Tecnologie applicate alla Medicina Estetica, Chirurgia Plastica Iscritto all’ordine dei medici di Perugia dall’anno 1989. Si occupa di medicina estetica dal 1990. Si occupa di chirurgia plastica dal 1989. PERUGIA Via Mario Angeloni, 43 06124 Perugia (PG) Tel 075 5000200 REPUBBLICA DI SAN MARINO Strada Paderna, 2 - Int. 21/B 47895 Fiorina (RSM) Tel. 0549.904646
eccellenza&ricerca Il risultato così ottenuto si stabilizza per 12/18 mesi e migliora nel tempo, in quanto come abbiamo descritto, nel frattempo l’acido polilattico stimola la formazione di nuovo collagene e il processo di fibrosi contribuisce a ricompattare e tonificare la pelle, con l’effetto di un miglioramento generale e graduale dell’aspetto del viso. L’impianto dei fili Silhouette Soft™ non richiede alcuna preparazione preventiva.
Ogni filo viene inserito nel tessuto sottocutaneo attraverso un piccolissimo foro di entrata. La procedura è mini invasiva, veloce (dura dai 15 ai 20 minuti circa), si svolge in anestesia locale e non necessita di esami preliminari. In alcuni casi può comparire un leggero rossore ed arrossamento che regredisce spontaneamente in pochi giorni. La procedura è assolutamente personalizzata, e viene stabilita preventivamente dal medico sulla base delle specifiche esigenze e aspettative del paziente; a seconda dei casi, in una sola seduta si possono inserire più coppie di fili, o scegliere di aggiungerli in sedute successive. Il trattamento è infatti ripetibile in qualsiasi momento ve ne sia la necessità. Il lifting con fili riassorbibili è adatto a tutti coloro che desiderano ridefinire l’ovale in caso di un moderato cedimento cutaneo, specie nella parte centrale e inferiore del viso, ma non solo. Infatti da qualche mese sono arrivati in Italia i fili Silhouette Soft™ per il corpo. Adatti soprattutto per quelle zone difficili ancor oggi da trattare come l’interno braccia, l’interno cosce, l’addome, e i glutei. Dott. Bruno Bovani Chirurgo Plastico Medico Chirurgo Dottore di Ricerca in Chirurgia Sperimentale Specialista in Chirurgia Generale Professore a contratto presso il Master in Dermatologia Estetica dell’Università degli Studi di Firenze Membro del S.I.C.P.R.E. Società Italiana di Chirurgia Plastica 17 Ricostruttiva ed Estetica
CHIETI PESCARA ABRUZZO Prof. Vincenzo Salini Specialista in Ortopedia
“Il ruolo dei materiali nel successo di un impianto.” La protesi totale dell’anca è una procedura chirurgica efficace per pazienti con varie patologie come ad esempio l’artrosi.
ortopedia
protesi d’anca
Clinica Ortopedica e Traumatologica Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara Reparto: 0871 358359 Segreteria di reparto: 0871 358263 Ambulatorio: 0871 358412 Sito web: www.vincenzosalini.it E-mail: v.salini@unich.it
L’artroprotesi ideale dovrebbe avere le seguenti peculiarità: - poter essere impiantata in breve tempo; - essere facile da rimuovere in caso di problematiche che ne impongano una revisione; - avere una buona conservazione del tessuto osseo; - avere una bassa incidenza di complicazioni sia maggiori che minori. Una protesi deve essere soprattutto longeva. Sebbene negli ultimi anni si è arrivati ad assicurare al paziente ottimi risultati per quanto concerne la riduzione del dolore ed il ritorno ad una buona articolarità dell’anca, la durata dell’impianto rimane una problematica aperta e assai dibattuta. La più comune causa di fallimento è la mobilizzazione meccanica della protesi data da una fissazione primaria inadeguata e/o dalla perdita di fissazione a medio-lungo termine. Quest’ultima è di solito provocata da un riassorbimento osseo periprotesico (osteolisi periprotesica) dovuto principalmente all’usura dei materiali. Risultati clinici dimostrano come il volume totale del particolato di usura giochi un ruolo determinante sulla mobilizzazione dell’impianto. Negli ultimi decenni, la ricerca ha ottenuto risultati eccellenti che hanno permesso di migliorare la fissazione e il progetto dell’impianto. La corretta selezione della superficie articolare, sebbene vi siano pareri discordanti, è fondamentale per un esito positivo dell’intervento chirurgico di sostituzione protesica dell’anca, soprattutto in soggetti giovani ed attivi. 18
L’accoppiamento di materiali più utilizzato e studiato è il metallo-polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE). Il UHMWPE, pur essendo altamente resistente a
sostanze corrosive e autolubrificante, non è scevro da complicanze quali produzione di detriti e fenomeni di osteolisi. Per questo motivo, negli ultimi anni, è stato sviluppato il UHMWPE reticolato (XLPE) arricchito da vitamina E antiossidante. Studi in vitro hanno confermato che il volume di usura di quest’ultimo è minore rispetto al UHMWPE tradizionale ed ultimissime pubblicazioni di livello internazionale hanno riportato pochi casi di fallimenti meccanici (fratture a fatica e delaminazione superficiale). Gli impianti ceramica-ceramica (C-C) invece hanno un volume di usura estremamente basso ma l’utilizzo della ceramica, data la sua intrinseca fragilità, può portare ad accoppiamenti rumorosi e reazioni da corpo estraneo. A rendere ancora più complesso il ruolo dei materiali nell’impianto di una protesi d’anca vi è il tentativo, da parte del chirurgo, di posizionare teste protesiche di grande diametro in quanto queste permettono di ottenere una mobilità articolare migliore e un’ ottima stabilità della protesi. A causa di limiti tecnici e di produzione, però, sia gli impian-
eccellenza&ricerca
Clinica Ortopedica e Traumatologica Direttore Prof. Vincenzo Salini ORARIO VISITE Tutti i giorni della settimana: 13.00-14.00 / 19.00-20.00
ti metallo-UHMWPE che quelli C-C hanno teste protesiche più piccole rispetto alla testa femorale originale del paziente. La dimensione originale della testa del femore può essere ricercata usando l’accoppiamento articolare metallo-metallo (M-M) che presenta anche un basso livello di usura. Il metallo-metallo non è privo di rischi ,come un aumento post-operatorio dei livelli di ioni metallici nel siero, ipersensibilità ai metalli, formazione di pseudo-tumori e perfino usura maggiore laddove le componenti siano state mal posizionate. Negli ultimi anni si è inizitato ad utilizzare, in accoppiamento al XLPE, l’ Oxinium. L’ Oxinium è un ossido di zirconio che si produce per una reazione termica che diffonde ossigeno su una lega di zirconio senza che si venga a creare un vero riporto ceramico. Le proprietà meccaniche di questo ossido sono migliori rispetto alla lega di base ma inferiori rispetto a quelle dei ceramici. Test in vitro hanno osservato un tasso di usura del polietilene più basso nell’Oxinium rispetto al cromo-cobalto ma attualmente mancano studi clinici con follow-up a lungo termine che dimostrino che il loro comportamento in vivo presenti effettivi vantaggi rispetto agli storici accoppiamenti metallo-polietilene, metallo-metallo e ceramica-ceramica. Il problema dell’usura dei materiali è di cosi grande importanza che l’American Accademy of Orthopaedic Surgeons (AAOS) già nel 1995 aveva istituito un consesso di esperti in ingegneria, biomateriali, biomeccanica, biologia, medicina e chirurgia ortopedica sul tema “Osteolysis and Implant Wear”.
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Ad oggi la ricerca nella chirurgia protesica dell’anca non si è conclusa e nuovi materiali devono essere sperimentati e testati per arrivare a realizzare la ‘superficie articolare ideale’ che riproduca al meglio le caratteristiche anatomiche e funzionali di questa complessa articolazione.
COLLOQUIO con il MEDICO di Reparto Dal lunedi al sabato al mattino dalle 13.00 alle 14.00 NUMERI UTILI E CONTATTI Segreteria: 0871 358263 Dirigenti medici: 0871 358238 - 357291 Medici specializzandi: 0871 357299 Reparto: 0871 358359 Sala gessi : 0871 357335 Ambulatorio : 0871 358412 Archivio: 0871 358257 Baropodometria: 0871 358019 COME RAGGIUNGERCI IN AUTO Da Roma: autostrada A25 Roma-Pescara uscita Chieti-Pescara asse attrezzato in direzione Pescara. Uscita Piceno-Aprutina Da Bologna-Ancona e Bari-Foggia: autostrada A14, uscita Pescara Ovest-Chieti, seguire indicazioni per Chieti, Chieti Scalo. Da Napoli: attraverso l’autostrada A1 in direzione Roma, uscita Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, Vasto e autostrada A14 Bari-Bologna. Quindi seguire le stesse indicazioni di Bologna-Ancona e Bari-Foggia. In alternativa, A1 in direzione Roma, uscita Cassino, direzione Sora, Avezzano autostrada A25 Roma-Pescara. Procedere per le stesse indicazione di cui sopra Da Roma.
stop aL MAL DI SCHIENA CON LA POSTURA “Quel fastidioso mal di schiena continua a tormentarci e non ci regala un attimo di tregua. Sembra davvero un incubo. Eppure a volte è solo questione di postura. Per questo chi non ancora ha mai provato questa patologia può prevenirla proprio seguendo alcune semplici regole.
fisioterapia e riabilitazione
PESCARA ABRUZZO
Dott.ssa Serena Columbo Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione Centri di Riabilitazione Fisioter Montesilvano - Pescara Tel. 085 4451155 - 085 7996252 Sito web: www.fisioter.com E-mail: serena.columbo@fisioter.com Iscrizione Ordine dei Medici Numero 3500 Odm Pescara
Uno dei modi più semplici ed efficaci per mantenere la colonna vertebrale sana, prevenendo il mal di schiena, è quello di assumere una postura corretta, qualsiasi cosa si faccia. Gli studi dimostrano, infatti, che una buona postura e un buon sostegno muscolare per la colonna vertebrale sono molto importanti per ridurre l’incidenza del mal di schiena e del dolore cervicale. Anche se per un certo tempo non avvertirete fastidi, lo stress a cui sottoporrete la schiena assumendo una postura errata con il tempo potrà causare seri problemi a muscoli, tendini, dischi e articolazioni. A questo punto viene spontaneo chiedersi quale sia la postura giusta. Una postura corretta si ottiene tenendo ogni parte del corpo allineata con le zone correlate, cosa che garantisce un buon equilibrio e sostegno. Stando in piedi assumerete una postura corretta se sarà possibile tracciare una ideale linea retta che, dal lobo dell’orecchio, scende attraverso la spalla, l’anca e il ginocchio fino al centro della caviglia. È ovvio che non starete in piedi tutto il giorno, quindi è necessario assumere la postura giusta a seconda della vostra attività: stare seduti, piegati, distesi o accovacciati. È anche importante mantenere la postura corretta quando passate da un’attività o da una posizione all’altra, muovendovi con scioltezza e con calma, per evitare scatti, movimenti bruschi e pressione inopportuna sulle varie parti del corpo.
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Quando avrete preso dimestichezza con tutto questo, i movimenti diventeranno automatici e richiederanno solo un minimo sforzo.
Questi sono alcuni consigli da eseguire per una corretta postura quando si è in piedi. State con il peso per lo più sugli avampiedi e non sui talloni; sarebbe auspicabile tenere i piedi leggermente divaricati (circa la larghezza delle spalle); lasciare pendere le braccia sui fianchi. Bisognerebbe, inoltre, evitare di avvicinare fra loro le ginocchia; portare il mento al livello della testa, assicurarsi che la testa sia ad angolo retto con collo e spina dorsale e non protesa in avanti. E infine il consiglio è di stare dritti e a testa alta, con le spalle dritte. Se state in piedi a lungo, spostate il peso da un piede all’altro oppure dondolando avanti e indietro, su dita e talloni. Appoggiatevi contro un muro con le spalle ed i glutei. In questa posizione, anche la testa dovrebbe toccare il muro.
medicina specialistica presentarsi durante il giorno e sono spesso scatenate da posizioni mantenute a lungo in attività quali guidare, cucire, scrivere, lavare i piatti, stirare. Trattamento conservativo – Fisioterapia Il trattamento conservativo è da attuare se non ci sono deficit della forza e della sensibilità o severe anomalie all’esame elettromiografico. E’ importante, comunque, non operare il paziente troppo tardi, in quanto potrebbero permanere esiti; il paziente in terapia conservativa deve pertanto essere controllato periodicamente ed altrettanto periodicamente deve effettuare:
LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE (STC)
• terapie fisiche locali, quali ultrasuoni (anche in immersione) e laser (Yag o CO2);
“La sindrome del tunnel carpale (STC) è una delle più diffuse patologie neurologiche periferiche.” Si sviluppa prevalentemente in pazienti tra 40 e 50 anni di età, soprattutto nel genere femminile e specie in gravidanza e menopausa. Il fattore di rischio maggiore è l’associazione tra ripetitività e forza del movimento. Non siamo invece al corrente di correlazioni tra il lavoro al computer e la sindrome del tunnel carpale. Forme acute possono manifestarsi come conseguenza di fratture o di immobilizzazioni del polso in tutori rigidi, in plastica o gessati. La forma cronica, più diffusa e comune, è caratterizzata dalla persistenza dei sintomi per mesi o anni.
• splint per il polso: vanno indossati prevalentemente di notte, o di giorno se il lavoro del paziente lo consente;
La diagnosi della STC è sostanzialmente clinica: la evidenziazione dei sintomi e segni clinici unitamente all’esame elettromiografico sono la strada migliore per poter formulare una corretta diagnosi di STC. Solitamente la sintomatologia esordisce con formicolii e disturbi della sensibilità, in seguito ad essi può aggiungersi il dolore, soprattutto durante le ore notturne, localizzato alle prime dita della mano (occasionalmente al quarto dito, mai al quinto). Successivamente, in un terzo dei pazienti, compaiono riduzione o perdita di forza prensile fra pollice e indice; l’incapacità di afferrare piccoli oggetti può essere attribuita ad una ridotta sensibilità, oltre che all’impossibilità di opporre il pollice alle altre dita della mano per deficit muscolari. I pazienti possono inoltre riferire dolore irradiato all’avambraccio, al gomito e perfino alla spalla.
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Il sintomo soggettivo più comune è la sensazione fastidiosa di formicolio o di addormentamento, che possono disturbare il sonno ed associarsi spesso al dolore. In genere questi fastidi sono attenuati dal cambio di posizione del braccio, dal movimento vigoroso o dal massaggio della mano, o in alcuni casi lasciando semplicemente la mano inclinata verso il basso, fuori dal letto o immergendo l’arto in acqua fredda. Le alterazioni della sensibilità possono anche
• sospensione dell’uso di macchine e/o di strumenti vibranti o che richiedono ripetuti movimenti del polso; • iniezioni di cortisone nel canale carpale (mai direttamente sul nervo mediano) in caso di dolore. Le prestazioni offerte da FISIOTER trattano tutte le patologie osteoarticolari e neurologiche derivanti da traumi o provocati da altre cause. E’ possibile fruire di terapie che utilizzano attrezzature tecnologicamente avanzate o di tecniche che si basano sulla sola manualità dell’operatore o sull’utilizzo di metodiche. I trattamenti fisioterapici e riabilitativi hanno funzione non solo curativa ma anche preventiva per evitare che patologie e minorazioni transitorie diventino definitive se non tempestivamente riconosciute ed opportunamente curate.
CHIETI PESCARA ABRUZZO
i nuovi traguardi dell’estetica dentale “Tecnologie innovative e ricerca scientifica per soluzioni naturali e risolutive.” Pocket Salute ha intervistato il Prof. Camillo D’Arcangelo - responsabile del reparto di Odontoiatria Restaurativa dell’Università di chieti “G. D’Annunzio” di Chieti, membro dell’Editorial Board del “Giornale Italiano di Endodonzia” e della rivista polacca ”Stomatologia”, reviewer delle più prestigiose riviste internazionali di odontoiatria, responsabile della Sezione Abruzzese della SIE (Società Italiana di Endodonzia), segretario nazionale della SIDOC (Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice), tiene lezioni e conferenze nell’ambito del’estetica odontoiatrica nelle più importanti università europee e nei più prestigiosi congressi. Professor D’Arcangelo, come è evoluto in questi anni il concetto di estetica applicata all’odontoiatria? Il concetto di estetica in odontoiatria è profondamente cambiato negli ultimi vent’anni. La bocca e il sorriso in particolare hanno assunto una rilevanza estetica assoluta. Basti pensare che per secoli il sorriso è stato poco considerato in termini di estetica; il sorriso abundava sulla bocca degi stolti! Oggi, al contrario, per fare un complimento ad una persona si dice che è una persona solare, cioè che ride molto. Quindi il sorriso è diventato un elemento fondamentale di caratterizzazione estetica del volto e di relazione sociale. Proprio per questo l’attenzione dei pazienti verso l’estetica dentale e le richieste nei confronti dell’odontoiatra così come le aspettative estetiche stanno diventando sempre maggiori e più pressanti.
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Inoltre non più tardi di vent’anni fa un sorriso per essere estetico doveva “perdersi” nell’ovale del viso, mentre oggi deve essere molto importante con denti sempre più bianchi e labbra sempre più evidenti. Basti pensare che delle più famose star del cinema o della moda spesso non ricordiamo il colore degli occhi ma sempre sappiamo descrivere il sorriso, che è nelle maggior parte dei casi è caratterizzato da denti bianchissimi e armoniosi e da labbra estremamente carnose. Questi elementi insieme rendono il sorriso estremamente evidente.
odontoiatria
Prof. Camillo D’Arcangelo Titolare della Cattedra di Odontoiatria Restaurativa Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologie Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara - Dir. Prof. S. Caputi Accettazione: 0871 3554100 Reparto di Odontoiatria Restaurativa: 0871 3554030/4067 Informazioni: cdarcang@unich.it
Spesso sentiamo parlare di “pacchetti vacanza” all’estero (ad esempio nei Balcani o nei paesi asiatici) che permettono in pochi giorni di tornare a casa con un sorriso completamente nuovo a costi contenuti. Quali sono i rischi e quale il ruolo dell’Italia nella ricerca e nell’innovazione in ambito odontoiatrico? A questo proposito sono io che giro la domanda a lei ”se dovesse sottoporsi ad un intervento chirurgico, anche banale, come una semplice appendicectomia o qualcosa di simile, ne farebbe una questione di prezzo, scegliendo l’ospedale più economico a facendosi operare da un chirurgo di cui non conosce la reputazione e le credenziali o invece cercherebbe il chirurgo con le maggiori credenziali che opera in una struttura qualificata”? L’odontoiatria è una branca medico-chirurgica non può essere ridotta ad una questione di prezzo, tanto più che una riabilitazione odontoiatrica non corretta è causa di patologie e disagi per tutta la vita del paziente. La qualità elevata in odontoiatria, purtroppo, ha un suo prezzo. Io ho la fortuna di essere invitato spesso all’estero per tenere lezioni e conferenze, in Europa ma anche in Asia e Sudamerica. In tutti questi paesi l’odontoiatria di qualità ha prezzi molto simili o, non di rado, superiori a quelli italiani. Poi ovviamente esistono anche strutture, che lavorano con standard qualitatitivi, ma soprattutto igienico-
eccellenza&ricerca Anche i risultati sono diventati assolutamente più predicibili e perfettamente integrati nell’anatomia del volto del paziente, questo rende questo tipo di riabilitazioni molto naturali. Esiste la possibilità di abbinare all’estetica la risoluzione di problemi di occlusione dentale? Con quali risultati? Così come per l’estetica le nuove tecniche di restaurativa e di protesi adesiva hanno portato vantaggi anche in altri ambiti riabilitativi dell’odontoiatria. sanitari molto bassi (perché in certi paesi la legislazione in questo senso è molto permissiva) che riescono ad offrire prezzi altrettanto bassi. Secondo il mio parere è assoluta follia affidare la propria salute nelle mani di persone sconosciute, che lavorano in strutture di cui non conosciamo il livello di prestazione ma soprattutto la sicurezza in termini igienici e sanitari. Quali sono le aspettative dei pazienti che si rivolgono alla vostra struttura ed esiste una prevalenza tra uomini o donne o una particolare fascia d’età? I pazienti che si rivolgono al reparto di odontoiatria restaurativa di cui sono responsabile, presso il Dipartimento di scienze Mediche Orali e Biotecnologiche magistralmente diretto dal prof. Sergio Caputi hanno aspettative estetiche estremamente elevate, sia per tutto quanto detto finora, sia perché il dipartimento di odontoiatria della nostra università e il mio reparto in particolare si sono costruiti negli ultimi 15 anni una reputazione molto elevata soprattutto nell’ambito dell’estetica odontoiatrica.
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Oggi, finalmente, molti specialisti, non solo odontiatri, ma anche ortopedici, fisiatri e altri ancora hanno capito l’importanza dell’occlusione dentale nel mantenimento del corretto equilibrio muscolo-scheletrico non solo nel distretto testa-collo, ma anche di altre regioni del corpo molto lontane dalla bocca. Le conoscenze più attuali ci permettono di poter affermare che una mancanza di equilibrio occlusale dentale può causare patologie e di conseguenza dolori a livello della testa, della regione cervicale e della regione lombare. Per cui oltre ad una assoluta attenzione nel soddisfare le esigenze estetiche, l’odontoiatra deve fare attenzione a preservare e/o correggere l’equilibrio occlusale del paziente.
Il target di pazienti è molto omogeneo, ormai per quanto riguarda le richieste estetiche non esiste più differenza di sesso o di età tra i pazienti. Tutti hanno l’esigenza di avere denti bellissimi ed un sorriso armonioso.
Con le moderne tecniche di odontoiatria adesiva sempre più spesso riusciamo ad eseguire riabilitazioni con tecniche “minimamente invasive” estremamente soddisfacenti anche in termini occlusali. Per cui possiamo dire che i nuovi materiali adesivi restaurativi e protesici uniscono nella maggior parte dei casi elevatissime proprietà estetiche ad altrettanto elevate proprietà funzionali utili a preservare e/o a migliorare l’occlusione del paziente.
Spesso i trattamenti estetici odontoiatrici sono lunghi, molto onerosi e con risultati non sempre naturali. E così anche per le nuove tecniche?
Quanto dura un trattamento di questo tipo e, soprattutto, i risultati sono subito visibili?
Le nuove tecniche di odontoiatria restaurativa adesiva e di protesi adesiva hanno completamente rivoluzionato le tecniche e le procedure riabilitative. Oggi possiamo definire queste nuove tecniche “minimamente invasive”, cioè possiamo ottenere dei risultati strabilianti in termini di estetica con trattamenti assolutamente conservativi In altre parole riusciamo a cambiare completamente il sorriso del paziente “toccando” pochissimo i denti e i tessuti molli della bocca dei nostri pazienti. Con queste tecniche le procedure sono diventate molto più rapide e di conseguenza decisamente più economiche.
I risultati estetici sono immediatamente visibili e apprezzabili. La durata di una riabilitazione estetica dipende da molti fattori, in termini di tempo possiamo andare da qualche settimana a pochi mesi, quindi tempi assolutamente ragionevoli. Una riabilitazione occlusale in genere prevede tempi un po’ più lunghi diciamo da qualche mese ad un anno e mezzo.
PESCARA chieti L’aquila ABRUZZO
IL DOLORE AL COLLO Ed ALLA SPALLA “La cervicobrachialgia é definita anche lombosciatalgia del rachide cervicale” Si tratta di una patologia infiammatoria della colonna cervicale che si manifesta con un dolore acuto e severo al collo (torcicollo) che poi si propaga: - in basso: lungo le scapole e le spalle, fino a raggiungere le braccia e le mani.
terapia del dolore
Dott. Alì Younes Specialista in Anestesia e Rianimazione Esperto in Terapia del Dolore Prenotazioni ed informazioni Cell. 328 7689395 Villa Letizia - Preturo (AQ) S.S. 80 n. 25/B - Tel. 0862 46061 IDI Madonna del Ponte - Lanciano (CH) V.le Cappuccini, 49 - Tel. 0872 43833 Fisioter - Pescara (PE) Via D’Avalos 9/13 - Tel. 085 7996252
Il dolore é spesso accompagnato da spasmi muscolari, formicolio, intorpidimento e, nei casi più gravi, dall’addormentamento fino alla perdita di forza degli arti superiori. - in alto: lungo la nuca fino alla base cranica causando un vero e proprio attacco di cefalea. In entrambi i casi, il dolore é associato ad un quadro di disagio psico-fisico. Le cause sono tante, dalle malformazioni congenite della colonna (scoliosi) alle malattie reumatiche (artrosi), o anche dinamiche (ernie cervicali), oppure malattie funzionali di natura traumatica (colpo di frusta, rettilinizzazione del rachide cervicale) e chirurgica (post stabilizzazione cervicale). Come si cura la cervicobrachialgia? TECNICHE NON CHIRURGICHE Per prima cosa bisogna trovare la causa della cervicobrachialgia. Dopo un esame obiettivo completo ed una valida raccolta anamnestica, possiamo avere l’ausilio della radiologia tradizionale, tac, rmn e ecografia. Nella quasi totalità dei casi la cervicobrachialgia si cura senza intervento chirurgico.
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Esiste una scala di terapia che aumenta progressivamente in difficoltà e complessità. Dalla terapia semplice farmacologica, con anti infiammatori e miorilassanti, si va verso il blocco infiltrativo del rachide cervicale e infine la peridurale cervicale.
La peridurale cervicale é una tecnica eseguibile presso il nostro centro, con una casistica rispettabile. Passata la fase acuta, il paziente viene indirizzato verso un centro di fisioterapia per eseguire un ciclo di riabilitazione.
medicina specialistica TECNICHE CHIRURGICHE Mini-invasive: nucleolisi tac guidata, eseguibile presso il nostro centro. Invasive: intervento chirurgico di stabilizzazione cervicale. In conclusione, a parità di gravità del quadro clinico, personalmente preferisco anche in questa patologia la formula: costo-difficoltà di esecuzione-beneficio-follow up. Ubicata nell’immediata periferia di L’Aquila, in località Preturo (S. S. 80 n° 25/b), circondata da un parco, la Casa di Cura Villa Letizia è un’istituzione sanitaria che eroga prestazioni di diagnosi e cura in regime di degenza ospedaliera e prestazioni diagnostiche e terapeutiche di tipo ambulatoriale, nei servizi e negli ambulatori operanti nel proprio interno. Prestazioni erogabili in convenzione presso la Casa di Cura Villa Letizia: - Blocchi anestetici peridurali selettivi; - Denervazione delle faccette articolari lombari e cervicali con radiofrequenza; - Blocco faccette articolari lombari e cervicali - Discolisi sotto guida tac; - Infiltrazioni articolari sacro-iliaca (post stabilizzazione lombare) sotto guida tac; - Infiltrazioni peridurali selettive con steroidi; - Infiltrazioni endoarticolari; - Blocchi anestetici nervi periferici; - Inserzione di accessi venosi totalmente impiantabili, port-a-cath; - Inserzione di pompe totalmente impiantabili e programmabili dall’esterno; - Inserzione di stimolatori midollari. UFFICIO PRENOTAZIONI Apertura al pubblico: Lunedì – Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 Sabato dalle 8.30 e dalle 12.00.
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Telefono: 0862 4606545 visite Specialistiche E-mail: prenotazioni@villaletizia.it
la sacroileopatia “Quando la sciatalgia non è dovuta all’ernia del disco rilevata alla Risonanza Magnetica.” Moltissimi di noi, anche giovani, sperimentano più volte un dolore che localizzano alla porzione bassa della schiena e che descrivono “a fascia”, indicando una o entrambe le natiche e la regione fra i glutei. Questo dolore alle volte si irradia all’arto inferiore o all’inguine ed è talmente acuto e violento da impedire il mantenimento della stazione eretta con il busto dritto. La sofferenza aumenta inoltre al minimo movimento o al passaggio dalla posizione seduta a quella eretta ed è descritta dal paziente come una coltellata o un morso. L’impossibilità a muoversi liberamente a causa del dolore intenso che questa situazione determina (blocco funzionale antalgico) è comunemente definito colpo della strega o sciatica.
neurochirurgia
PESCARA L’AQUILA TERAMO ABRUZZO Dott. Pier Francesco Eugeni Specialista in Neurochirurgia Primario di Neurochirurgia e Chirurgia Spinale - Clinica Stella Maris San Benedetto del Tronto (AP) Riceve a: San Benedetto, Pescara, Teramo, L’Aquila Tel. 320 8219474 - 329 6122118 E-mail: eugeni@inwind.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 2180 Odm L’Aquila
La strategia terapeutica adottata in questi pazienti consiste nell’utilizzo di farmaci antiinfiammatori, miorilassanti e cortisone, seguito da trattamenti fisioterapici manuali (posturali e/o osteopatici) o strumentali (Laserterapia, Tecar, Scenar, ecc.) con risultati molte volte ottimi. La diagnostica per immagini (Rx, TAC, RMN) spesso può mostrare alterazioni definite come protrusioni discali, ernie del disco, stenosi, spondilolistesi, ecc. La presenza di queste patologie agli esami e il perdurare della sintomatologia dolorosa malgrado le cure può portare a proporre da parte del medico procedure chirurgiche volte alla correzione delle alterazioni della colonna vertebrale evidenziate radiologicamente. Molto spesso però i disturbi dolorosi lamentati dal paziente, malgrado la presenza dell’ernia o della discopatia, non hanno origine vertebrale, discogenetica (dolore derivante dal disco intervertebrale) o da conflitto disco radicolare (dolore dovuto allo schiacciamento di una radice nervosa da parte dell’ernia discale), ma possono avere origine dalla articolazione sacroiliaca. 26
Le articolazioni sacroiliache collegano l’osso sacro (la parte inferiore della colonna vertebrale) e il resto del bacino. In condizioni di normalità non si ha percezione di queste articolazio-
ni essendo limitatissima la loro mobilità articolare. Anche se da molti anni se ne conosce il ruolo nella genesi dei dolori di questa regione, molto spesso i disturbi derivanti da questa articolazione non vengono considerati nella valutazione di pazienti con dolori lombalgici o lombosciatalgici (dolori che dal fondo schiena si irradiano lungo la gamba). Molti pazienti affetti da dolori a partenza dalla articolazione sacroiliaca vengono infatti sottoposti a interventi di asportazione di ernia del disco, laminectomia o stabilizzazione vertebrale che a volte, lungi dal migliorare il problema, lo peggiorano per l’instabilità dovuta alle alterazione biomeccaniche locali e generali connesse a queste procedure chirurgiche.
medicina specialistica
Schema artrodesi della sacroiliaca con I-Fuse™
Fra le cause del dolore sacroiliaco (o sacroileopatia) possono esserci traumi in compressione verticale e rapida rotazione (ruotare il busto mentre si solleva un peso) oppure cadute sulle natiche. Squilibri della funzionalità della articolazione sacroiliaca possono anche derivare da sbilanciamenti del bacino dovuti a differenza di lunghezza degli arti, esercizi fisici intensi e prolungati, traumi da incidente stradale o fissazioni chirurgiche vertebrali effettuate per la cura della scoliosi. L’articolazione sacroiliaca viene inoltre sollecitata fortemente durante il parto e da questo può derivarne una instabilità dolorosa permanente. Un intenso dolore della sacroiliaca (che in questi casi è corretto definire sacroileite) può anche far parte del quadro di malattie sistemiche autoimmuni come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilopoietica, l’artrite psoriasica, la sindrome di Reiter, ecc. La permanenza del dolore sacroiliaco malgrado le cure mediche e fisiche può comportare la corretta indicazione ad un intervento di fissazione chirurgica, o artrodesi, della articolazione sacroiliaca (procedura che non comporta nessuna limitazione funzionale essendo ridottissima, come già detto, la mobilità di questa articolazione).
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La recente introduzione anche in questo campo di tecniche mini invasive ha permesso di allargare la indicazione per questo genere di chirurgia a moltissimi pazienti affetti da sindrome sacroiliaca (anche se anziani o non in perfetta salute) dal momento che l’intervento ha una breve durata (circa 40 minuti) e può essere effettuato anche in anestesia spinale selettiva. La procedura consiste nella inserzione di tre tasselli di titanio che, attraversando l’articolazione sacroiliaca, la stabilizzano immediatamente eliminando il dolore e ne inducono successivamente la fusione ossea. Normalmente è necessaria una sola giornata di degenza post operatoria e la cicatrice chirurgica che residua sulla parte laterale della natica ha una lunghezza di 2 cm circa. Una attenta valutazione clinica del paziente, consistente nella raccolta accurata dei dati anamnestici (i sintomi e la storia clinica) e nell’effettuazione di tutte quelle manovre che permettono di rilevare i segni clinici di patologia radicolare (dovuta a sofferenza delle radici nervose) o di patologia ar-
Caso clinico di artrodesi della sacroiliaca con I-Fuse™
Cicatrice chirurgica a un mese dall’intervento
ticolare meccanica (dovuta a sofferenza delle articolazioni intervertebrali oppure delle articolazioni del bacino), premette al chirurgo spinale di caratterizzare il problema nella maniera opportuna e pianificare la terapia adeguata e, se necessario, porre indicazione ed eseguire la corretta procedura chirurgica, eventualmente preceduta da una infiltrazione anestetica articolare per confermare la diagnosi. In conclusione sarà compito dello specialista, che dovrà sempre curare il paziente e non gli esami, attribuire il giusto valore alle varie indagini effettuate (TAC, RMN, EMG) inserendole in un contesto clinico nel quale un determinato fattore, ad esempio la cosiddetta ernia del disco, seppure ben visibile alla RMN, potrebbe non essere la causa del dolore.
“Gli impianti dentali sono il trattamento principe per ripristinare i denti mancanti e per ancorare una protesi totale o parziale.” Milioni di persone in tutto il mondo stanno usando gli impianti dentali per rendere perfetto il loro sorriso e ritrovare la fiducia in loro stesse.
implantologia computer guidata
implantologia mini-invasiva
PESCARA ABRUZZO
Dott. Giuseppe Guiducci Odontoiatra e Protesista dentale Studio Medico Via Venezia 36, Pescara Tel. 085 386258 Sito web www.studiodentisticoguiducci.it www.studiodentisticoguiducci.abcsalute.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 510 Odmco Pescara
I grandi progressi dell’odontoiatria moderna permettono che l’intervento venga pianificato ed effettuato grazie ad un tipo d’implantologia avanzata mini-invasiva computer guidata, avvalendosi infatti della TAC tridimensionale che evidenzia la struttura scheletrica, è consentita la programmazione protesicamente guidata del caso e la realizzazione dell’intervento, attraverso apposite mascherine chirurgiche, con l’inserzione preventivamente programmata e non dolorosa d’impianti in titanio, biocompatibili, inerti, anallergici, su cui andranno ancorati monconi e corone estetiche. E’ fondamentale un’accurata visita preliminare che valuti sempre le condizioni di salute sistemiche del paziente ed i volumi ossei scheletrici. Il sistema è quello più recente, che permette di avere una prima sistemazione della bocca, sia estetica che funzionale, eseguita nella stessa giornata per poi raggiungere progressivamente, attraverso un’adeguata riabilitazione, la soluzione definitiva, riducendo al minimo ogni disagio, anche in condizioni di completa mancanza di denti, si consente al paziente di recuperare la piena efficienza funzionale masticatoria ed un sorriso estetico luminoso. RIGENERAZIONE OSSEA La procedura implantare adottata nei casi di carenza della struttura ossea di sostegno, è anticipata da innesti sintetici o autologhi, mediante anche l’utilizzo di membrane riassorbibili, che consentono la formazione e la rigenerazione ossea delle pareti mancanti. 28
SOSTITUIRE UN DENTE SINGOLO Se è necessario sostituire soltanto un dente, un impianto potrebbe essere un’efficace alternativa al ponte tradizionale,
evitando così di danneggiare anche i denti vicini (a causa della lenta, ma continua atrofia dell’osso non funzionalizzato, al di sotto del ponte). Oggi l’impianto dentale, invece, sostituisce soltanto il dente mancante, preserva l’osso e garantisce quindi una vita più sana e più lunga ai denti adiacenti. IMPIANTI PER PIU’ DENTI Oggi è possibile la progettazione e la realizzazione di intere arcate dentarie fisse su impianti, atte a restituire al paziente una corretta funzionalità masticatoria, articolare, fonetica ed estetica. Gli impianti aiutano a mantenere sana la struttura ossea della bocca, cosa che aiuterà il viso a non cambiare di aspetto nel corso degli anni. Sarà possibile finalmente mangiare, sorridere e sentirsi a proprio agio in ogni situazione. Overdenture su impianti. Gli impianti dentali possono stabilizzare inoltre una protesi totale o parziale, eliminando così il bisogno di adesivi o scomodissimi ganci metallici.
medicina specialistica capire che gli impianti sono la soluzione che dà il miglior valore aggiunto e la tecnica di ripristino della masticazione più estetica, funzionale e salutare.
Protesi instabili rendono difficili le più semplici azioni quotidiane, quali mangiare e parlare, danneggiando inoltre l’aspetto estetico. La protesi sarà ancorata stabile su impianti: questa soluzione ne migliorerà sensibilmente il comfort e la durata. DOMANDE FREQUENTI Esiste un limte di età per l’inserimento degli impianti dentali? Una volta concluso il processo di crescita osseo scheletrico, gli spazi vuoti possono essere sostituiti con impianti dentali anche in età senile molto avanzata. L’inserimento degli impianti dentali è doloroso? No, l’inserimento degli impianti dentali viene eseguito in anestesia locale. Si prova dolore o fastidio dopo l’inserimento degli impianti dentali? No, grazie ad un tipo chirugia implantare mini invasiva si riduce al minimo il disagio ed il discomfort per il paziente, che nel giro di poche ore può tornare alle sue normali attività. In alcuni casi possono subentrare disturbi analoghi a quelli di una semplice estrazione dentale. Qual è la durata media di un impianto dentale? Sane e corrette abitudini d’igiene orale, come spazzolarsi accuratamente, passare il filo interdentale e lo scovolino, insieme a controlli periodici e sedute d’igiene presso lo studio dentistico, ne garantiscono una lunghissima durata. VANTAGGI DEGLI IMPIANTI: - Mantengono sani i denti naturali - Sono affidabili e duraturi - Sono estetici - Tutelano le strutture ossee - Sono economici Sarà possibile così evitare tutti gli inconvenienti dovuti a ponti, protesi mobili, totali o parziali.
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L’implantologia spesso costa meno degli altri trattamenti. Considerando il tempo impiegato per adattare continuamente le protesi o riparare i danni provocati nel tempo dai ponti, si può
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medicina specialistica
ecografia della tiroide “La tiroide é una ghiandola situata alla base del collo, anteriormente, formata da due lobi posti rispettivamente a dx ed a sn della treachea, lobi uniti da un ponte di tessuto tiroideo chiamato istmo” La tiroide serve a regolare il metabolismo dell’organismo, agisce cioè come una specie di acceleratore.
diagnostica ecografica
CHIETI PESCARA teramo ABRUZZO Dott. Sergio Guerri Specialista in Ecografia Studio Medico Viale Maiella 92, Chieti - Tel. 333 5232242 Riceve anche a: Pescara, Teramo, Lanciano E-mail: sergio.guerri@tin.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 2732 Odm Pescara
L’eccessivo funzionamento della tiroide (ipertiroidismo) darà quindi una sintomatologia caratterizzata da tremori, iperattività, stanchezza immotivata, dimagramento eccessivo. Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) darà di contro sintomi caratterizzati da rallentamento delle funzioni dell’organismo, inclusa la funzionalità cerebrale che appare rallentata (patologia detta cretinismo, che ha dato origine al termine cretino per definire una persona lenta di facoltà mentali). L’insufficienza tiroidea cronica (gozzo) era un tempo comune nei luoghi distanti dal mare dove non vi era presenza adeguata nell’aria e negli alimenti di iodio, sostanza componente l’ormone tiroideo. Da qui l’usanza di aggiungere per legge iodio al sale per l’alimentazione (sale iodato). Menzione a parte meritano poi le patologie neoplastiche della tiroide, in aumento purtroppo, forse per gli strascichi dell’incidente di Cernobyl. La diagnosi delle patologie della tiroide si effettua con due screening entrambi fondamentali e strettamente correlati: l’ecografia e lo screening ematochimico.
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L’ecografia della tiroide viene effettuata con una sonda ad alta frequenza, una sonda cioè in cui l’emissione di ultrasuoni viene effettuata a frequenza molto più alta di quella utilizzata per gli esami dell’addome; l’elevata frequenza permette un alto dettaglio di visualizzazione e la possibilità di evidenziare quindi anche formazioni nodulari o cistiche di piccole dimensioni (anche inferiori al mm). Tramite l’esame ecografico, oltre allo studio del tessuto, alle dimensioni ed all’eventuale presenza di aree infiammatorie, si può effettuare l’esame doppler per valutare la circolazione del sangue all’interno della tiroide
e permettere l’eventuale rilevazione di noduli poco evidenti.Completamento fondamentale dello studio ecografico è lo screening ematochimico di quelli che in genere vengono denominati T3, T4 e TSH. Questi parametri permettono di accertare il funzionamento metabolico della tiroide. Sovente ad un quadro ecografico assolutamente omogeneo può corrispondere una alterazione del quadro ematochimico così come altrettanto sovente un quadro ecografico anche molto disomogeneo può corrispondere ad un esame ematochimico pressochè silente o solo minimamente alterato.Questa discrasia tra risultati giustifica sempre e comunque l’effettuazione di entrambi i controlli per un adeguato studio della tiroide, eventualmente da completare con un necessario consulto specialistico endocrinologico.
Noduli della tiroide. Che cosa fare “Sono presenti nel 50% delle persone sopra i 50 anni. Ma sono quasi sempre innocui.” Il riscontro di noduli della tiroide rappresenta un’evenienza che negli ultimi anni è diventata sempre più frequente. “Ma non c’è un reale aumento del fenomeno - spiega il Dott. Francesco Berni Canani, specialista in Otorinolaringoiatria - si tratta solo di un’impennata delle diagnosi, dovuta alla sempre maggiore diffusione degli esami ecografici della regione cervicale o del doppler, un esame che, magari eseguito per altre ragioni, svela spesso l’esistenza di noduli alla tiroide in persone che non sospettavano di esserne portatori. La buona notizia è che, sebbene si stimi che quasi una persona ogni due sopra i 50 anni presenti un nodulo alla tiroide, nel 96% dei casi in Italia questi sono innocui. Solo il 3-4% è un tumore maligno”. La prevalenza dei noduli tiroidei aumenta con l’avanzare dell’età. Sono più frequenti nel sesso femminile, nelle aree a carenza di iodio e nei soggetti sottoposti a terapia radiante sul collo. I noduli della ghiandola tiroide spesso non si manifestano con veri e propri sintomi, anche se la pressione dei noduli contro le pareti del collo può suggerire la presenza di una protuberanza nella gola, provocando fastidio all’atto della deglutizione, raucedine o tosse. Un nodulo può produrre ormone tiroideo in eccesso (nodulo iperattivo) e i sintomi dell’ipertiroidismo (tachicardia, perdita di peso, nervosismo, diarrea, brividi). In altri casi i noduli possono prodursi nella ghiandola tiroidea anche quando è meno attiva del normale: si parla in questo caso di ipotiroidismo, con sintomi quali diminuzione della frequenza cardiaca, aumento di peso, stitichezza, depressione e stanchezza. Di fronte alla scoperta di un nodulo alla tiroide è opportuno stabilirne: - la natura della neoformazione - la funzionalità globale della tiroide - la valutazione volumetrica legata all’accertamento delle potenzialità evolutive compressive del nodulo.
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Esiste consenso unanime sul fatto che la valutazione di un paziente con riscontro casuale di uno o più noduli tiroidei debba iniziare con il dosaggio del TSH (ormone tireostimolamte) e delle frazioni libere degli ormoni tiroidei (fT3-fT4). Il do-
otorinolaringoiatria
PESCARA ABRUZZO
Dott. Francesco Berni Canani Medico Chirurgo Specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale Ospedale Civile “Spirito Santo” PE Reparto di Otorinolaringoiatria Sito web: www.specialistaotorino.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 32856 Odm Napoli
saggio degli anticorpi anti-tireoperossidasi e degli anticorpi anti-tireoglobulina é considerato dalla maggior parte degli endocrinologi come un esame rilevante nel confermare un sospetto di tiroidite autoimmune. Il dosaggio sierico routinario della calcitonina sarebbe indicato solo nei pazienti con età superiore ai 50 anni o nel sospetto di un carcinoma midollare della ghiandola tiroide. Uguale importanza riveste naturalmente lo studio ecografico della ghiandola tiroide. L’ecografia permette di evidenziare lesioni nodulari non rilevabili alla semplice palpazione del collo, permette la stima delle dimensioni dei singoli noduli e della ghiandola in toto e permette di distinguere le lesioni solide da quelle cistiche. Inoltre grazie ai moderni supporti tecnologici è in grado non solo di dare informazioni di carattere morfologico, ma anche di interagire con i dati di laboratorio nel con-
medicina specialistica
fermare e talora suggerire mediante l’ecocolor-power-doppler la natura benigna o maligna della lesione. L’ecografia appare, infine, metodica essenziale non solo nell’identificare ed interpretare la natura delle lesioni focali (i noduli) ma anche nel guidare le procedure di definizione della natura dei casi dubbi (l’agoaspirato) aiutando il corretto puntamento dei noduli ed il prelievo di materiale tiroideo per la successiva analisi cito-istologica. Che cos’è l’agoaspirato. La biopsia con ago sottile dei noduli tiroidei è uno strumento diagnostico di estrema importanza. Rappresenta un esame indolore, generalmente privo di complicanze, relativamente economico e di facile esecuzione. Praticato da mani esperte ha una accuratezza diagnostica con valori di specificità e sensibilità pari al 95%. L’esame citologico da agobiopsia tiroidea ha permesso di ridurre notevolmente il numero di interventi chirurgici alla tiroide, permettendo la identificazione di patologie nodulari benigne non bisognevoli di trattamento chirurgico. Tumori maligni della tiroide. Vengono classificati in base alla loro origine tessutale in: Carcinoma differenziato papillare: è il più frequente (70% circa) di tutti i tumori della tiroide. Interessa l’età giovanile al di sotto dei 40 anni. E’ meno aggressivo e provoca raramente metastasi a distanza. Carcinoma differenziato follicolare: E’ un tumore più aggressivo del precedente, meno frequente rappresentando il 12-15% di tutte le neoplasie tiroidee. Le metastasi ai linfonodi regionali sono più frequenti e precoci rispetto alle forme papillari. In seguito può metastatizzare nei polmoni con diffusione di tipo miliare e alle ossa. Questo tipo di tumore concentra lo iodio radioattivo. Questa caratteristica consente una cura efficace delle metastasi dopo la rimozione del tumore primitivo mediante la tiroidectomia totale. Carcinoma midollare: E’ una neoplasia che deriva dalle cellule parafollicolari della tiroide che producono calcitonina: colpisce i soggetti al disopra dei 50 anni. Può associarsi ad altri tumori dell’apparato endocrino. E’ caratterizzato dalla presenza di un nodulo fisso ma non capsulato. Da metastasi ai linfonodi regionali e a distanza. La secrezione della calcitonina favorisce il riconoscimento diagnostico con il suo dosaggio. Tumore anaplastico o indifferenziato: E’ un tumore altamente maligno, rappresenta il 5-10% di tutti i tumori tiroidei. Interessa generalmente le persone anziane.
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Terapia chirurgica. Nella patologia benigna e maligna della tiroide il tipo di atteggiamento chirurgico negli ultimi anni si è notevolmente modificato. In relazione ai più moderni criteri di ordine fisiopatologico e oncologico e grazie all’introduzione
di nuove tecnologie chirurgiche, si praticano sempre più interventi di totale asportazione della ghiandola, abbandonando gli interventi di asportazione del solo nodulo, lobectomia parziale o subtotale. Questo atteggiamento ha comportato una diminuzione del numero dei reinterventi per recidive neoplastiche benigne e maligne. La tiroidectomia totale è pertanto divenuta l’opzione chirurgica più praticata anche nel trattamento delle patologie benigne quale il gozzo multinodulare, il morbo di Graves e le tiroiditi. Le motivazioni dell’opzione per tale tecnica sono ben conosciute: la gestione della terapia ormonale sostitutiva nella tiroidectomia totale risulta più agevole rispetto a quella del paziente con residuo tiroideo, il residuo tiroideo può più facilmente essere sede di una ripresa di malattia iperplastica-nodulare o a degenerazione neoplastica, l’eventuale revisione chirurgica dopo l’insuccesso di una tiroidectomia parziale presenta sicuramente una maggiore incidenza di complicazioni. Quando rivolgersi al chirurgo. E’ innanzitutto necessaria una stretta collaborazione interdisciplinare fra lo specialista endocrinologo, radiologo, internista e chirurgo. Solo grazie ad una fattiva condivisione delle linee guida diagnostiche e terapeutiche si potrà garantire al paziente una diagnosi precoce, una scelta di strategia chirurgica adeguata e un follow-up accurato. Bisogna rivolgersi al chirurgo esperto in chirurgia della tiroide in caso di: - comparsa improvvisa e rapido accrescimento di un nodulo o tumefazione del collo; - rapido aumento di dimensioni di un nodulo tiroideo già identificato in precedenza; - comparsa di dolore, raucedine e disturbi della deglutizione i soggetti portatori di noduli alla tiroide; - sospetto ecografico e/o radiologico di patologia nodulare maligne della tiroide; - in tutti i casi con nodulo tiroideo superiore ai 2cm di diametro. - nei casi accertati di malignità. Il Dott. Francesco Berni Canani si laurea e si specializza presso I’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha lavorato dal 1994 al 2001 come dirigente medico presso l’Ospedale Pediatrico di Alta Specializzazione Santobono-Pausilipon di Napoli; successivamente presso l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna, uno dei centri di riferimento del nord Italia per la chirurgia della ghiandola tiroide e, dal 2012, lavora presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Civile di Pescara.
“Sono nato e cresciuto in una famiglia in cui lo studio e la cultura erano e sono tra i valori più importanti.” Mio padre è professore universitario e insegna matematica. È sempre stato un professore di matematica. E, prima ancora di essere professore, è sempre stato un appassionato della matematica. Perciò, fin da quando ero bambino, mi poneva problemi del tipo: “Se un mattone pesa un chilo più mezzo mattone, quanto pesa il mattone?”. O ancora: “Se un gatto mangia un topo in un minuto, quanti topi mangiano 3 gatti in 3 minuti?” (*) Testardo com’ero fin da bambino, non mi “scollavo” da un problema se non lo avevo risolto. Risolvendo tutti i problemi di matematica che mio padre mi proponeva, oltre ad aver allenato la mia caparbietà e determinazione, si era formata, nel corso del tempo, in me una forte convinzione: “Io sono portato per la matematica”. E di più: “Sono geneticamente portato per la matematica: mio padre è un matematico, quindi la matematica ce l’ho nel sangue!”. Questa convinzione, protratta nel tempo negli anni della scuola, ha portato i suoi frutti: sempre ottimi voti in matematica, nonostante non fosse la materia che studiavo di più. Al tempo non avevo prestato attenzione al meccanismo psicologico che si trovava dietro questa vicenda. È stato solo successivamente, con lo studio della Programmazione Neuro-Linguistica che ho compreso cosa fosse accaduto. Le convinzioni che si erano radicate nella mia mente negli anni in cui ero bambino e “studiavo” la matematica con mio padre avevano prodotto i risultati negli anni successivi. Ero stato inconsapevolmente “programmato” per il successo! Ciò che facciamo inconsapevolmente, magari quando siamo bambini, possiamo farlo anche consapevolmente, attraverso l’uso della Programmazione Neuro-Linguistica: possiamo cioè “programmare” positivamente il nostro cervello per ottenere i risultati desiderati. Tutta la nostra vita, da quando siamo nati ad oggi, è stata e continuerà ad essere governata da una formula: la formula PEARC che ci dice che i nostri Pensieri (P) creano le nostre Emozioni (E), le quali creano le nostre Azioni (A), le quali producono i nostri Risultati (R), i quali ultimi generano in noi le Convinzioni (C), che poi, sedimentate nella nostra mente inconscia, creano in automatico nuovi Pensieri. Nel mio caso di bambino, avendo il Pensiero “Sono portato per la matematica”, si generava in me una bella Emozione quando studiavo la matematica (matematica=successo e matematica=amore di papà) e, di conseguenza, Azioni molto efficaci (la studiavo con piacere) che producevano ottimi Risultati (ottimi voti a scuola), i quali ultimi rinforzavano la Convinzione che io fossi “portato per la matematica”.
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Lo stesso avviene, purtroppo, anche in negativo: se pensiamo “Le persone mi giudicano e non mi vogliono bene”, questo Pensiero genererà Emozioni negative nei confronti degli altri: chiusura, paura, timore; le Azioni conseguenti saranno: essere schivi e guardinghi; a queste Azioni conseguirà il Risultato che non avremo molti amici; e da qui avremo la convinzione “Le persone mi giudicano e non mi vogliono bene”.
programmazione-neuro linguistica
Come la nostra mente crea la nostra realtà
PESCARA ABRUZZO
Alessandro Maturo Trainer e Coach in PNL Programmazione Neuro-Linguistica Success Strategies Tel. 085 9436509 Mobile 392 9381131 E-mail info@ strategieperilsuccesso.com Sito web www.strategieperilsuccesso.com
Un pensiero ripetuto nel tempo cambierà la nostra vita e il nostro destino. La buona notizia è che, nel momento in cui diventiamo consapevoli di come funziona il meccanismo della nostra mente, possiamo cambiare i nostri pensieri e le nostre emozioni. A questo punto la domanda-chiave è: come può avvenire questo cambiamento? Il cambiamento, perché sia vero e profondo, deve avvenire tanto a livello conscio che a livello inconscio. È per questo che, anche se ci sforziamo molto a livello cosciente, spesso non otteniamo risultati. Ciò avviene perché non conosciamo le tecniche per cambiare a livello inconscio, nella parte più profonda di noi. Apprendere queste tecniche è molto semplice ed altrettanto semplice è applicarle. Insegno queste tecniche in corsi e seminari in cui aiuto le persone a creare la propria realtà utilizzando il potere della mente, a rilasciare le convinzioni, i pensieri e le emozioni negativi e a instaurare nuove convinzioni, pensieri ed emozioni positivi per vivere una vita più libera, serena e felice. Il prossimo corso sull’uso del potere della mente ci sarà in dicembre, nei giorni 13, 14, 15. Si chiama “Success – principi e strategie del successo”, dove per “successo” intendiamo il “risultato” che la persona vuole ottenere, per “principi” la teoria e per “strategie” la pratica, cioè le tecniche mentali ed emotive che aiutano le persone a creare la vita che desiderano. E, allora, la domanda ora è: “Qual è il Tuo successo?” Se sei interessato al corso o ad approfondire gli argomenti qui trattati, puoi contattare me o i miei collaboratori Barbara, Federica o Gianfranco. (* Per le soluzioni, potete contattarmi! )
medicina specialistica
Il buongiorno si vede dal mattino
“E’ ormai acclarato che una popolazione di adulti in salute e benessere è l’esatta proiezione di una sana popolazione in età pediatrica.” In effetti, molte delle condizioni patologiche che si riscontrano in età medio-avanzata, trovano origine nella reiterata e continua adozione di stili di vita non salutari. Uno dei fattori che inficiano la salute dei bambini e, di conseguenza, dei futuri adulti è rappresentato senza ogni dubbio dal sovrappeso e dall’obesità, come numerosi Osservatori nazionali ed internazionali hanno messo in evidenza, palesando percentuali di prevalenza molto rilevanti e spesso decisamente allarmanti (dal 20 al 44% secondo le varie casistiche). Tale condizione, sovente trascurata, può e deve essere considerata una vera e propria malattia, il cui connotato peculiare è costituito da un eccesso di tessuto adiposo, dovuto ad aumento tanto del numero quanto del volume degli adipociti. L’obesità va combattuta soprattutto in età evolutiva, in quanto è risaputo che l’adolescenza rappresenta il periodo più critico per la definizione di quello che molti indicano quale “potenziale di obesità” di un individuo. La prevenzione può essere attuata a livello primario (auspicabile) o, quantomeno, a livello secondario. Esclusi i casi di obesità ascrivibili ad alterazioni ormonali o a fattori di natura genetico-familiare, è facile individuare le cause determinanti nell’eccessiva e cattiva alimentazione, specie se associata ad una drastica riduzione dell’attività fisico-motoria.
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Quali possono essere gli strumenti e le figure, professionali e non, deputati all’attuazione delle strategie preventivo-attuative, volte alla correzione delle “cattive abitudini”? Il primum movens è rappresentato dall’esempio familiare, infatti, se è vero che un bambino obeso sarà quasi inevitabilmente un adulto obeso, altrettanto vero è che un cattivo esempio da parte dei genitori si riflette sul bambino. I secondi “attori” del network operativo sono i pediatri, cui è riservato il privilegio/onere di individuare in fase più precoce possibile, un trend comportamentale negativo dal punto di vista alimentare-motorio. Altra componente basilare nella costruzione del “castello” preventivo, in ragione dell’istituzionale ruolo educativo è la scuola, a patto che tale compito venga assegnato ad insegnanti in possesso di un background culturale e formativo adeguato (Laureati in Scienze e Tecniche delle Attività
medicina dello sport
PESCARA ABRUZZO
Dott.ssa Gabriella Di Giacinto Specialista in Medicina dello Sport Centro Medical Center Via Cavallotti 3/B, Montesilvano Tel. 0854688035 Sito web www.medicalcenterfkt.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 3223 Odm Pescara
Motorie Preventive ed Adattate, meglio se in possesso di Diploma di Tirocinio Formativo Attivo e/o ex S.I.S.S.). Infine, ma non da ultimo, un ruolo cardine è rivestito, in virtù della specifica formazione, dal Medico Specialista in Medicina dello Sport, cui è riconosciuto il ruolo di vero “Professionista della Salute e del Benessere”. Ad esso viene deputato il compito di individuare tempestivamente ogni condizione predisponente nei riguardi dell’obesità come: le patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, le alterazioni paramorfiche dell’apparato osteo-mio-articolare, l’ipertensione, i dismetabolismi (in particolare di tipo dislipidemico e/o pre-diabetico), le apnee notturne, come anche le non rare ripercussioni negative sul piano emotivo-relazionale e sociale. Tutto questo è reso possibile dai disposti di Legge vigenti in materia di “Tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche” (D.M. 18.02.1982), ribadito dalle norme sulla “Tutela sanitaria delle attività sportive non agonistiche” (D.M. 28.02.1983), che prevedono l’effettuazione di uno screening clinico-strumentale completo e che al momento rappresentano l’unico vero esempio di “preventive medicine”, in seguito all’abolizione della visita militare di leva ed a causa della cronica inefficienza della Medicina Scolastica. Al Medico dello Sport, in perfetta sinergia con altre figure professionali, quali Nutrizionista, Educatore Fisico (Laureato in Scienze Motorie e Sportive), Psicologo è altresì demandato il compito di rieducare il bambino/adolescente in condizioni di soprappeso e/o obesità, nell’ottica della riconquista di uno stile di vita più salutare, correggendone l’abitus alimentare e motorio.
non piÚ soli nel dolore Cure palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica La legge 38/2010 tutela l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
www.salute.gov.it
farmacia PESCARA ABRUZZO
Dott. Raffaele Luise Specialista in Cardiologia
prevenire l’ictus si può “Nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare.” I problemi legati alla terapia anticoagulante osservata per la prevenzione dei fenomeni tromboembolici, soprattutto per chi soffre di fibrillazione atriale, sono largamente conosciuti da medici e pazienti. Il rischio di embolia cerebrale è importante perché si possono produrre effetti spesso disastrosi.
cardiologia
Dirigente Medico UTIC - S. Salvatore, L’Aquila Studio Medico Viale J. F. Kennedy 86, Pescara Tel. 085 4711542 Iscrizione Ordine dei Medici Numero 1821 Odm Pescara
I farmaci utilizzati, come il famoso Coumadin, richiedono il monitoraggio dei valori di un parametro della coagulazione, che è il cosiddetto INR. Il valore di questo parametro deve essere contenuto, nella maggioranza dei casi, tra 2 e 3 poiché un valore al di sotto di 2 é espressione di un’ anticoagulazione non adeguata, mentre un valore al di sopra di 3 espone i soggetti a maggior rischio di emorragia. E’ per questo che, al fine di valutare l’INR nel tempo e apportare le eventuali modifiche al dosaggio della terapia anticoagulante, i pazienti sono costretti a eseguire controlli frequenti mediante un prelievo di sangue. A parte il disagio che questo comporta, soprattutto per i pazienti anziani, al punto che in casi estremi si rinuncia alla terapia stessa, numerose sono le interferenze che possono determinare valori troppo bassi o troppo alti dell’INR, con relativo incremento del rischio trombo embolico o di quello emorragico. Dal 10 luglio 2013 in Italia sono diventati rimborsabili dal SSN i nuovi anticoagulanti orali. Gli studi condotti su migliaia di pazienti hanno confermato l’efficacia simile o anche migliore del Coumadin sul rischio tromboembolico. Sono farmaci che presentano un farmacocinetica breve, quindi vanno eliminati rapidamente dall’organismo prevalentemente per via renale e presentano minor rischio di sanguinamenti.
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Esistono varie posologie specie per coloro che hanno una insufficienza renale lieve e diverse modalità di posologia. Sono presenti varie interazioni farmacologiche con vari farmaci, é
quindi importante conoscere la terapia farmacologica del paziente in modo da poter scegliere la molecola più idonea. La prescrivibilità é concessa alle fibrillazioni atriali non valvolari, previa iscrizione nel registro dell’AIFA del Ministero della Salute, che può essere eseguita, nella Regione Abruzzo, dagli specialisti cardiologi ospedalieri che sono iscritti a tale registro. Si può concludere che i nuovi farmaci anticoagulanti orali migliorano la qualità di vita del paziente, ma richiedono una assunzione regolare e certa del farmaco.
“Oggi ciascuno di noi tende ad interpretare il concetto di qualità della vita genericamente come un senso di soddisfazione e/o benessere percepito, sulla base delle proprie esperienze ed aspettative nell’ambito socioculturale in cui vive la propria esistenza.” Un concetto che si potrebbe anche definire più compiutamente come la capacità di soddisfare i propri bisogni e i propri desideri, la realizzazione di se e del confronto con il prossimo nei limiti delle capacità fisiche personali percepite.
implantologia computer guidata
Implantologia: arriva “all on four”
teramo PESCARA ABRUZZO Dott. Paolo Rasicci Medico Chirurgo - Specialista in Odontostomatologia ed Ortognatodonzia Studi Medici Corso Umberto I - 55, Pescara Via N. Sauro, 132 Giulianova Lido (TE) Tel. 0858000011 - 348 0452031 Sito web: www.paolorasicci.com Iscrizione Ordine degli Odontoiatri Numero 345 Odmco Teramo
La salute dell’apparato deputato alla masticazione fa parte di funzioni vitali, emozionali e sociali che influenzano fortemente la qualità della vita di una persona. I denti esercitano infatti molte funzioni, come la masticazione e la deglutizione e risultano coinvolti in altre come la respirazione, la parola, il sorriso e l’espressione delle emozioni. L’importanza dell’aspetto fisico nella società occidentale sta assumendo un ruolo sempre più determinante, in ogni fascia d’età; alcune recenti ricerche hanno dimostrato che le persone anziane considerano oggi un’estetica gradevole tanto importante quanto gli adolescenti e gli adulti. Le immagini dei media contribuiscono poi a creare modelli di giovinezza e bellezza corporea per le quali non ci si attende che l’individuo riveli nel tempo alcun segno di invecchiamento o malattia.La perdita dei denti causa importanti e visibili mutamenti nell’estetica di un volto conseguenti alla perdita di supporto alle labbra ed un generale cambiamento nelle caratteristiche visive che contribuiscono alla personalità dell’individuo. I denti e gli occhi sono i punti del volto dove si concentra maggiormente l’attenzione di un interlocutore durante una conversazione; i portatori di protesi mobile sono molto consapevoli di ciò e sempre molto preoccupati della instabilità della stessa; conseguentemente alcuni potranno essere spinti ad allontanarsi dalle relazioni interpersonali e ad isolarsi dalla società tendendo alla depressione.
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Per dare una risposta rapida, razionale e risolutiva a queste problematiche si utilizza la tecnica implantoprotesica All on-4 (tutto in quattro), ideata alcuni anni fa dal Dott. Paulo Malò di Lisbona ed applicata in tutto il mondo con successo in migliaia di casi.
L’INTERVENTO CON LA TECNICA NOBEL GUIDE™ Essa consente di applicare in poche ore una protesi fissa sia al mascellare superiore che inferiore ancorata generalmente a soli quattro impianti a tutti coloro i quali, portatori delusi o stanchi di una protesi mobile o con situazioni dentali residue molto compromesse ed in procinto di approdare al disagevole traguardo della perdita di tutti gli elementi dentari, desiderano cambiare in meglio la propria qualità di vita senza sottoporsi a trattamenti interminabili (spesso di anni) e dai costi proibitivi.
medicina specialistica Una volta ottenuto il risultato desiderato il file viene inviato tramite e-mail alla sede operativa dell’Azienda che costruirà una guida chirurgica la quale, applicata in bocca previa anestesia locale, consentirà l’inserimento degli impianti a “cielo coperto” ovvero senza incisioni e senza suture, con una rapidità operativa inimmaginabile altrimenti ed un decorso postoperatorio estremamente più confortevole rispetto alle tecniche tradizionali a “cielo aperto”.
Una riabilitazione fissa su impianti endossei è decisamente più stabile e ritentiva di una rimovibile appoggiata soltanto sulle mucose e permette una migliore accettazione del rapporto con la nuova dentatura a tutto vantaggio del senso di sicurezza ed autostima, danneggiato dalla perdita dei denti naturali. L’intervento è pressoché indolore, si esegue in anestesia locale in una sola seduta, è molto rapido e soprattutto risolutivo, abbinando estetica e funzionalità a costi contenuti e disagi limitatissimi. La prima protesi è provvisoria ma già bella e funzionale; normalmente il giorno successivo all’intervento sarà possibile riprendere la propria vita di relazione ed il proprio lavoro e dopo alcuni mesi verrà applicata la protesi definitiva che consentirà un ampio ventaglio di personalizzazioni estetiche. Tutto ciò renderà possibile ai nostri pazienti di trasformare in un lontano ricordo la paura di una protesi che cade durante una risata, che viene richiesta dal personale ospedaliero prima di un intervento, che deve essere tolta per le manovre di igiene in un luogo nascosto e isolato. Chi si avvicinerà a questa metodica scoprirà di aver risparmiato all’incirca il 90% del tempo che avrebbe speso per una riabilitazione di tipo tradizionale ed il 40% dei costi che avrebbe dovuto sostenere.
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Attraverso un esame TAC della mandibola e/o del mascellare superiore, unitamente alla scansione di una protesi costruita simulando la situazione definitiva post trattamento della riabilitazione progettata per il paziente, moderni programmi di elaborazione tridimensionale delle strutture anatomiche ci consentono di effettuare un intervento virtuale simulato a computer. L’inserimento degli impianti viene simulato evitando tutte le aree a rischio chirurgico, rispettando assi e inclinazioni ottimali secondo l’osso disponibile, posizionando virtualmente i denti come da progetto del piano di trattamento.
L’inserimento inclinato dei due impianti laterali, consente nel mascellare superiore di evitare le zone posteriori dove solitamente l’altezza dell’osso è insufficiente a garantire il loro posizionamento in verticale senza eseguire preventivamente interventi chirurgici supplementari di innesto per aumentarlo. Nella mandibola, consente invece di operare evitando zone a rischio chirurgico, nelle quali sono situate terminazioni nervose che, se lesionate, danno vita a danni neurologici permanenti. Allo stesso tempo sarà possibile ottenere l’emergenza della testa degli impianti in zone più posteriori a tutto beneficio delle caratteristiche biomeccaniche del restauro protesico. La protesi provvisoria, che è immediata e fissa, sarà applicata a fine intervento, semplicemente attraverso l’avvitamento della stessa agli impianti appena inseriti mediante piccolissime viti passanti. Essa renderà possibile una funzionalizzazione pressoché immediata della masticazione e dell’estetica del sorriso per il tempo necessario alla osteointegrazione degli impianti. La protesi definitiva verrà installata dopo il periodo necessario all’osteointegrazione semplicemente sostituendola a quella provvisoria dopo le opportune rilevazioni estetico-funzionali del caso. L’estetica del sorriso sarà ricavata molto più semplicemente rispetto alle tecniche implantoprotesiche tradizionali, non dovendosi confrontare con le infinite variabili della modellazione chirurgica dei tessuti naturali, complessa e non sempre totalmente prevedibile in quanto a risultato. Non essendo più presenti denti naturali e potendosi modificare a piacere la parte inferiore dell’arcata protesica in funzione delle modificazioni anatomiche naturali nel corso del tempo, la soluzione All on-4 potrà ritenersi definitiva.
Avezzano (AQ) via Roma,301/A
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sindacato medici italiani
il ruolo della medicina territoriale
Pocket Salute ha avviato una collaborazione con lo SMI, il Sindacato dei Medici Italiani. Per capirne di più e dare una informazione corretta ai lettori,chiameremo esponenti autorevoli della medicina di base. Articolo a cura del Dott. Silvio Basile, medico di medicina generale ad Alanno in Val Pescara, presidente regionale SMI.
“Tutte le regioni commissariate o in piano di rientro lettività, dunque anche nostri e, per questo motivo, hanno una criticità che le accomuna: una rete ospedaliera abbiamo il dovere di utilizzare bene queste risorse. pletorica e una assistenza territoriale carente.” Appropriatezza significa proprio questo: utilizzare bene le risorse che si hanno a disposizione, Ne deriva che tutte si trovano nella esigenza di dover riorga- non necessariamente risparmiando. Se poi, dal minizzare e rimodulare la rete degli ospedali, spesso ridimensio- glioramento dei processi si liberano risorse, queste nandola, in quanto le esigenze e i bisogni assistenziali sono vanno investite in altri settori per ottenere un micambiati. Nello stesso momento però devono potenziare il glioramento della qualità dei servizi. territorio per metterlo nelle condizioni di accogliere e soddisfare i bisogni di salute che la riorganizzazione dei servizi rende La appriopriatezza, per poter esplicare appieno le necessaria. proprie potenzialità, deve riuscire a coinvolgere tutti gli attori interessati: i manager, i medici, IL 19 ottobre 2013, presso la sala consiliare del Comune di i cittadini. Parliamo di appropriatezza organizzaLettomanoppello, si è svolto un interessante convegno del tiva per quanto riguarda i manager, appropriateztitolo “Gli anelli della catena”. Il convegno organizzato dalla za clinica per i i medici; da qualche anno si parla associazione dei pensionati Lettesi in collaborazione con la anche di appropriatezza per i pazienti. I manager amministrazione comunale di Lettomanoppello e rivolto a tut- hanno il compito di organizzare i servizi in modo ti i cittadini, ha affrontato il tema della medicina territoriale. da poter rispondere in tempi accettabili ai bisogni di salute dei cittadini, i medici devono Quali sono i servizi che i cittadini possono ottenere al di prescrivere le indagini e le cure sulla base fuori delle strutture ospedaliere? Come fare per accede- di protocolli e\o linee guida, i pazienti devono re a questi servizi? I protagonisti della medicina territoriale ricorrere ai servizi di libero accesso (medico di hanno illustrato compiti e funzioni del loro servizio di appar- famiglia continuità assistenziale,118, pronto soctenenza: hanno preso la parola il Dott. Marco Donatelli corso). - ispiratore e organizzatore dell’incontro, il Dott. Umberto Blasucci, medico di continuità assistenziale a Scafa, il Dott. Il tutto senza sprechi, ad esempio: i farmaci non Giuseppe di Bartolomeo - Direttore del distretto sanitario vanno buttati via, gli esami devono essere effettuadi base di Spoltore, il Dott. Vincenzo Di Rocco - medico di ti solo quando é necessario e non semplicemente emergenza sanitaria 118 a Popoli e il sottoscritto, Dott. Silvio per un controllo, i referti devono essere ritirati, è Basile - medico di medicina generale ad Alanno e referente necessario presentarsi alla visita e effettuare le dell’utap di Scafa. I relatori si sono soffermati sui compiti e indagini una volta prenotato al CUP, ricordarsi di sulle funzioni dei servizi di appartenenza e sulle modalità di annullare la prenotazione se quell’esame non è accesso ai servizi stessi. più necessario o se non si è più nelle condizioni di presentarsi. Nei prossimi articoli tratteremo in maniera più dettaglia i compite e le funzioni dei servizi territoriali, ora affrontiamo, invece, Solo così, in questo periodo di risorse limitate, un tema di grande attualità, l’appropriatezza. Ogni anno saremo in grado di poterci permettere ancora per facciamo imponenti investimenti per la nostra salute (prefe- tanti anni il nostro servizio sanitario nazionarisco parlare di investimenti in salute e non di spesa sanitaria); le universalistico; così come noi lo conosciamo, si tratta di circa 106 miliardi di euro, nella regione Abruzzo uno dei pilastri del nostro welfare e strumento di sono quasi due miliardi e 300 milioni di euro, soldi della col- coesione sociale.
mamme&bimbi
EDIZIONE NATALE 2013
arrivano i prodotti bio-organici a cura di Roberto Bonfanti Kinga - Grotta di Sale Centro Haloterapico - San Giovanni Teatino (CH)
il prolasso utero-vaginale
a cura della Dott.ssa Barbara Matarrelli Dirigente Medico Clinica Ostetrica-Ginecologica Università “G. D’Annunzio” Chieti - Pescara
psicologia e disfluenze
a cura di Marco Santilli Centro Specialistico Eliminazione della Balbuzie - Roma
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arrivano i prodotti bio-organici “Esistono in commercio varie tipologie di linee cosmetiche biologiche, il termine BIO viene usato per distinguere dei prodotti che per le loro caratteristiche seguono un criterio spiccatamente naturale, ecologico, biologico ed organico.”
la salute dei nostri piccoli
mamme&bimbi
Roberto Bonfanti Cosmetologo Laboratori HUR Viale dei Mille, 90 Firenze Tel. 055 5535959 www.laboratorihur.com Kinga - Grotta di Sale Via Pietro Nenni 41, San Giovanni Teatino Tel. 085 4461095 www.kingasale.it
I consumatori si trovano spesso disorientati nel capire di cosa si tratta, cerchiamo perciò di fare un pò di chiarezza focalizzando alcuni punti che riguardano la fabbricazione di un prodotto cosmetico bio-organico. Il primo passo nella creazione di un cosmetico di questo tipo è quello di stilare un protocollo per decidere quali saranno gli ingredienti che lo andranno a costruire. In Italia e all’estero esistono alcuni enti privati che certificano prodotti bio, purtroppo questi enti certificatori non concordano con le caratteristiche che dovrebbe possedere un prodotto e quindi ognuno segue direttive diverse. I laboratori HUR nella loro linea bio-organica come primo fondamentale requisito richiedono l’utilizzo di materie prime derivanti da filiera corta di tipo alimentare, questo garantisce l’eliminazione di tutto ciò che al nostro organismo non serve o è addirittura dannoso. Personalmente quando formulo un nuovo prodotto mi chiedo se davvero serve e soprattutto se lo userei, la risposta non è sempre scontata. La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo che risponde immediatamente agli stimoli esterni, sta al consumatore pretendere prodotti sempre più sani e naturali. Nella nostra partnership con la Grotta del Sale KINGA sono stati privilegiati aspetti legati ad una cosmesi indirizzata in primo luogo alla salute, con prodotti esclusivamente bioorganici dedicati alla detersione, l’idratazione e il nutrimento di tutte le pelli. 47
I prodotti dei laboratori HUR sono rivolti ad una clientela attenta ed esigente che predilige un prodotto naturale frutto di esperienza, passione e professionalità: • Ingredienti provenienti da filiera corta • Siliconi esente • Peg esente • Parabeni esente • BHT esente • BHA esente • Coloranti sintetici esente • SLS esente • Derivati animali esente • Profumo sintetico esente • Prodotto non testato su animali • Imballaggio ridotto
mamme&bimbi
il prolasso utero-vaginale “E’ il risultato dell’indebolimento e/o della rottura delle fasce e dei legamenti del pavimento pelvico con discesa dell’utero, della vescica, dell’uretra, della vagina e del retto che comportano seri disturbi alla sfera genitale e sessuologica con decadimento della qualità di vita.” E’ una patologia che nei prossimi anni sicuramente avrà un incremento, vuoi per l’aumento della durata di vita della donna e vuoi perchè oggi vi è un maggior ricorso al parto per le vie naturali anche nei casi in cui un più opportuno ricorso al taglio cesareo preserverebbe le strutture del pavimento pelvico da danni che contribuiscono all’insorgenza, nell’immediato, dei disturbi funzionali uroginecologici e sessuologici e, a distanza, del prolasso genitale. La terapia è solo chirurgica. Interventi correttivi del prolasso utero-vaginale. La chirurgia del prolasso è una procedura ginecologica a cui la donna è frequentemente esposta nel corso della vita. Le tradizionali tecniche chirurgiche che ancora oggi vengono utilizzate, non solo prevedono l’asportazione del’utero ma spesso sono gravate da insuccessi con recidive totali o parziali del prolasso e comportano una maggiore invasività chirurgica, cosa di non poco conto se si tiene presente che spesso questa chirurgia viene effettuata in donne non più giovani e spesso con altre patologie che ne aumentano il rischio chirurgico. Oggi invece l’innalzamento dell’età media, il mutato stile di vita con le nuove aspettative della coppia per quel che riguarda la vita sessuale e riproduttiva spingono sempre più la donna a chiedere la conservazione dell’utero e maggiori garanzie sull’efficacia e la durata della correzione. In tal senso negli ultimi tempi è stata introdotta la chirurgia protesica.
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Le nuove tecniche protesiche correttive del prolasso, oltre ad offrire una minore invasività chirurgica ed anestesiologica, prevedono l’applicazione “tension-free” di reti sintetiche che garantiscono risultati soddisfacenti e più duraturi al pari di quanto già osservato nella chirurgia delle ernie addominali dove la riparazione protesica ha quasi del tutto soppiantato la chirurgia tradizionale.
ginecologia
PESCARA ABRUZZO
Dott.ssa Barbara Matarrelli Dirigente Medico Clinica Ostetrica-Ginecologica Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara Studio Medico Viale Regina Margherita 49, Pescara Iscrizione Ordine dei Medici Numero 2918 Odm Brindisi
Una delle tecniche utilizzate è la: TVM (Trans Vaginal Mesh) PROLIFT. L’intervento, che si esegue in anestesia spinale con un tempo di procedura di 40/60 minuti e una degenza post-chirurgica di 36-48 ore, prevede l’utilizzo di una rete o mesh in prolene, materiale biocompatibile e non riassorbibile, che si sostituisce alle strutture fasciali e legamentose di sostegno del pavimento pelvico ormai crollate e raramente recuperabili, favorendo così il corretto riposizionamento degli organi prolassati e il ripristino della regolare forma (lifting) e funzione della vagina. L’uroginecologo rappresenta la figura deposta alla diagnosi e alla cura dell’incontinenza urinaria nella donna. Pertanto l’uroginecologo - ginecologo ha il grande vantaggio, rispetto all’urologo, di poter diagnosticare l’insorgenza della patologia e monitorare negli anni l’evolvere delle modifiche statiche del pavimento pelvico e funzionali dell’apparato uro-ginecologico, di diagnosticare il tipo e il grado d’insufficienza e di decider in accordo con la donna se, come e quando intervenire per correggerle. Nei casi limitati di prolasso con importanti patologie colo - rettali associate, è utile la collaborazione del proctologo.
mamme&bimbi
l’importanza delL’INTERVENTO PSICOLOGICO NELLA DISFLUENZA Il disfluente, persona sensibile, socievole e fortemente interessato ai rapporti interpersonali e di amicizia, più degli altri può apprezzare queste qualità poiché questo gli è reso difficoltoso dalla disabilità della parola e questo rende problematico attuare quella spinta e quel processo naturale che, partendo dall’infanzia, conduce all’autonomia e all’indipendenza, cioè alla differenziazione, all’identità e alla realizzazione di sé. Inoltre la disfluenza spinge ad un comportamento evitante, difensivo contro la frustrazione, favorisce l’introversione con un mondo emotivo intenso, ricco ma inespresso e con una rappresentazione di sé incerta, frammentata, spesso svalutata, con impedimenti e sentimenti di inadeguatezza verso un mondo che diventa anche più difficile e complicato di quello che già è.
disfluenze verbali
ABRUZZO LAZIO marche MOLISE Dott. Marco Santilli Presidente dell’Associazione La Nuova Parola Dott. Saverio Di Donato Psicologo, Psicoterapeuta Centro per l’Eliminazione della Balbuzie Sede Centrale: Via Tivoli 66, Roma Numero verde: 800 090 732 Sito web: www.marcosantilli.it
Tenendo conto di tali considerazioni, oltre agli aspetti “tecnici” della riabilitazione (esercizi, letture, gruppi, ecc.) si rende necessario l’intervento sui fattori emotivi e comportamentali per ridurre man mano la compromissione relazionale e comunicativa e potenziare capacità inespresse. In questo, oltre a dei tratti comuni, ci sono differenze significative fra i bambini, gli adolescenti e gli adulti, per cui anche l’approccio psicologico sarà diverso, adeguato e personalizzato, per cui nel bambino si interverrà prima che il disagio dovuto alla disfluenza si fissi e si consolidi come tratto caratteriale (timidezza, paura degli altri, impaccio, insicurezza, ansia, ecc., con ripercussioni sul rendimento cognitivo, scolastico, relazionale, emotivo, affettivo), mentre nell’adolescente e nel giovane, che si trovano in una situazione evolutiva conflittuale e problematica, fra la dipendenza e la ricerca di autonomia, la risoluzione della disfluenza favorisce la crescita naturale dove si afferma la propria individualità e il proprio diritto ad esistere; nell’adulto è importante “sciogliere” le difese già acquisite e diminuire la compromissione relazionale-comunicativa che ha spesso conseguenze in ambito lavorativo e familiare. 49
L’intervento psicologico, sia individuale che in gruppo, tende a ridurre e risolvere problemi di ansia dovuti alla difficoltà nell’affrontare situazioni stressanti che si scaricano
anche attraverso manifestazioni somatiche, con eccessiva compiacenza verso gli altri (notoriamente i disfluenti non sono aggressivi) e col bisogno di sentirsi continuamente rassicurati, rinforzati, incoraggiati, vivendo male critiche e segnali di disapprovazione accompagnato da un incessante timore di un giudizio di valore dall’ambiente circostante. Chi si prende cura del disfluente deve avere, oltre ad una preparazione e competenza di tipo professionale, una forte motivazione, identificazione, immedesimazione ed empatia, e questa tensione emotiva (nel senso di “tendere verso”) può essere data solo da una conoscenza non “libresca” ma “dal vivo”, vissuta e sofferta fino in fondo perché non si può conoscere una cosa essendo estranei alla cosa stessa.
estetica&benessere la propoli, una resina preziosa a cura della Dott.ssa Caterina Giordano Farmacista presso Eikos Parafarmacie San Giovanni Teatino (CH)
EDIZIONE NATALE 2013
biorivitalizzazione del viso
a cura della Dott.ssa Vittoria Dragani Esperta in Medicina Estetica - Pescara
stop ai peli, con l’aiuto della luce a cura della Dott.ssa Valentina Iervese Specialista in Anestesia e Rianimazione, Terapia del Dolore Esperta in Medicina Estetica
mastopessi: il lifting del seno a cura del Dott. Donatello Di Mascio Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Pescara
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couperose, rosacea ed acne
a cura del Dott.ssa Giuliana Crisman Counseling in Medicina Estetica, Ariel Skin Center - Pescara - Avezzano
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benessere CHIETI ABRUZZO
LA PROPOLI, una resina preziosa “ La Propoli è prodotta dalle api per raccolta di una sostanza di natura resinosa estratta da gemme e cortecce vegetali.” Tale resina viene lavorata con aggiunta di cera, polline ed enzimi sintetizzati dalle api stesse. Così ottenuta, la propoli presenta un colore giallo-ambra ed un intenso odore aromatico. Definire una composizione standard della propoli è impossibile in quanto questa risente di infinite variabili legate alla vegetazione di origine ed al periodo in cui questa viene prodotta. Gli studi hanno confermato la presenza di oltre 150 composti biochimici appartenenti ai seguenti gruppi: - resine (45-55%) - cera e acidi grassi (25-35%) - oli essenziali e sostanze volatili (10%) - polline (5%) - composti organici e minerali (5%) Le api utilizzano la propoli come rivestimento delle celle deputate alla deposizione delle uova e all’allevamento delle larve oltre che come sigillante di fessure presenti nell’alveare.
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Effetti e Benefici. Alla propoli sono attribuite importanti proprietà antibiotiche ed antivirali. E’ impiegata per la produzione di formulazioni farmaceutiche per il trattamento delle infiammazioni del tratto oro-faringeo. E’ anche un antielmintico nonché antimicotico naturale. E’ uno stimolante del timo, ghiandola che regola il sistema ormonale ed immunitario nella pubertà. Agisce come ottimo cicatrizzante contribuendo alla riepitelizzazione tissutale e quindi al turnover cellulare. Risolve molto bene le infezioni purulente di cute e mucose a carico del tratto digerente, dell’ albero respiratorio, degli organi genitali. Alla propoli vengono attribuite anche attività antiallergiche. Più precisamente l’uso della propoli è volto a desensibilizzare il soggetto allergico grazie alla presenza di pollini nella resina. Lo scopo è quello di abituare preventivamente il sistema immunitario al periodo dell’impollinazione attraverso dosi quotidiane di propoli. Durante il periodo di massima fioritura, e quindi esposizione ad allergeni, si presuppone che la reazione allergica sia più lieve ed inoltre che gli effetti antinfiammatori della propoli possano ridurre
fitoterapia
Dott.ssa Caterina Giordano Farmacista Eikos Parafarmacia Via Sandro Pertini 5 San Giovanni Teatino (CH) Tel. 0859436233 Sito web: www.eikosparafarmacie.it
ulteriormente la sintomatologia. Sui soggetti che iniziano questo trattamento desensibilizzante, è opportuno fare un test di sensibilità cutanea onde evitare reazioni indesiderate. Formulazioni Farmaceutiche ed Indicazioni Terapeutiche. Esitono molteplici forme farmaceutiche in commercio, sia per adulti che per bambini. Citiamo quelle più frequentemente utilizzate: estratto idroalcolico o tintura, (10-40 gocce, 2-3 volte al giorno); estratto secco (1 o 2 capsule da 200mg per 2-3 volte al giorno); sciroppi; tavolette masticabili; estratto idroglicerico; creme, unguenti e lozioni; spray orali; detergenti e colluttori. Una buona tintura di propoli dovrebbe contenere dal 50 al 70% di propoli. Queste formulazioni vengono utilizzate per curare malattie otorinolaringoiatriche (infiammazioni di bocca e faringe; raffreddori, sinusiti, tonsilliti ed otiti), del tratto respiratorio (riniti allergiche e bronchiti acute e croniche), del tratto digerente (gengiviti, alitosi, afte, mal di denti, ascessi dentari, ulcere gastriche e duodenali), dell’apparato urogenitale (nefriti; cistiti; infiammazioni dell’uretra, della prostata, della vagina), della pelle (psoriasi, herpes labiale, foruncoli, acne, ferite purulente di difficile guarigione, ustioni e scottature solari), a carico del sistema immunitario (profilassi stagionale nonché utilizzo contro le recidive).
estetica
stop ai peli, con l’aiuto della luce
“La luce pulsata ad alta intensità (IPL) è utilizzata da tempo per l’epilazione permanente con ottimi risultati ed un vantaggioso rapporto rischio/beneficio” Il meccanismo d’azione consiste nella fototermolisi selettiva, cioè la distruzione del follicolo pilifero attraverso l’uso dell’energia luminosa. La melanina presente nel pelo assorbe tale energia con conseguente sviluppo di calore che denatura la struttura del bulbo. L’effetto è limitato solo ai tessuti pigmentati, lasciando indenne la cute circostante. L’obiettivo è quello di trasferire il calore attraverso il pelo alla matrice posta alla base del follicolo. Tuttavia, i peli non sono connessi direttamente alla matrice durante tutte le tre fasi del loro ciclo vitale, che si alternano tra loro:
epilazione definitiva
PESCARA ABRUZZO Dott.ssa Valentina Iervese Specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore Esperta in Medicina Estetica Studio Medico Via Caboto 87, Pescara Tel. 338 6364968 Iscrizione Ordine dei Medici Numero 3330 Odm Pescara
- Anagen: fase di crescita del pelo e dura tra le 4 settimane e un anno; - Catagen: fase di transizione in cui cessa la proliferazione delle cellule del bulbo;
che vanno sempre indagati durante la visita pretrattamento.
- Telogen: fase in cui si arresta la crescita del pelo ed il bulbo diviene inattivo.
Si possono trattare tutte le zone del corpo, escluse cuoio capelluto, genitali, contorno occhi e barba negli uomini. Nelle settimane precedenti il trattamento non bisogna esporsi al sole od a lampade UVA, né assumere farmaci fotosensibilizzanti (per es. tetracicline, antistaminici, antidepressivi, retinoidi).
Ecco perché bisogna trattare più volte le stesse zone per colpire i follicoli in tempi diversi, preferibilmente in fase anagen per rendere il più duraturo possibile l’effetto di epilazione. Agendo sui tessuti pigmentati, tanto maggiore sarà il contrasto tra pelle chiara e pelo scuro, tanto più efficace risulterà il trattamento. La potenza erogata influisce direttamente sul risultato, ma non si può superare la soglia massima di calore che la propria pelle può dissipare; di solito tale soglia è alta per le pelli chiare e bassa per quelle scure, data l’abbondanza di melanina presente in queste ultime che aumenta la produzione di calore col rischio di scottature.
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I peli trattati con IPL si riducono progressivamente di numero e dimensioni e nell’arco di 4-5 sedute si assiste alla loro riduzione fino all’80%. La risposta al trattamento è, comunque, soggettiva ed è spesso legata a problemi ormonali
Dopo il trattamento la cute deve essere protetta con filtri solari per evitare il rischio di iperpigmentazioni e di ustioni. Gli effetti collaterali della tecnica sono rari e quasi sempre fugaci: dolore urente, iper o ipopigmentazioni, follicolite soprattutto nei soggetti con fototipo alto (III o IV). L’IPL, in uso da diversi anni, ha permesso di ottenere ottimi risultati in termini di efficacia e di durata con un’incidenza di effetti collaterali sempre minore e rappresenta, insieme con alcuni tipi di laser, la migliore metodica disponibile per l’epilazione.
PESCARA ABRUZZO
“Il seno nel corso della vita cambia aspetto perdendo la forma/posizione giovanile ed il tono.”
chirurgia plastica
MASTOPESSI (o LIFTING DEL SENO)
Dott. Donatello Di Mascio Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Studio Medico Via Fabio Filzi 5, Pescara Tel. 338 9304564 E-mail donatello.dimascio@alice.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 5255 Odm Parma
Questi cambiamenti derivano sia dal cronoinvecchiamento, con riduzione dell’elasticità cutanea, sia dalla gravidanza, l’allattamento, e le fluttuazioni del peso corporeo, con un aumento del diametro delle areole. La mastopessi (o lifting del seno) solleva e rimodella il seno restituendo un profilo più giovanile, un aumento del tono di mammelle scese (ptosiche) e di consistenza molle e riduce le dimensioni delle areole.
CASO 1
CASO 2
CASO 3
CASO 4
Non tutti i seni ptosici sono uguali e ognuno va affrontato con un approccio personalizzato che tenga conto della fisicità intrinseca della paziente (spalle e fianchi). Il caso 1 rappresenta una paziente giovane che chiede solo di sollevare il seno senza ridurlo eccessivamente riducendo anche i diametri delle areole. Dal punto di vista tecnico si prevede un rimodellamento con sollevamento della ghiandola, riposizionamento dell’areola-capezzolo senza ridurre la mammella, o il minimo indispensabile. I casi 2, 3 e 4 sono signore che hanno avuto figli e dopo aver allattato e rientrate nel peso forma si sono ritrovate delle mammelle svuotate e scese. I casi 2, 3 la componente ghiandolare ed adiposa è ridotta al minimo mentre nel caso 4 è ancora presente della ghiandola. Nei casi 2 e 3 la mastopessi è accompagnata dall’inserimento di una protesi al di sotto del muscolo pettorale per migliorare il volume. 56
Nel caso 4 essendo presente la ghiandola sarà utilizzata come auto-protesi + inserimento di una protesi più piccola al di sotto del muscolo pettorale per ridare un volume più piacevole.
Gli esempi sopra riportati rappresentano i quadri più comuni in età diverse e problematiche differenti. L’intervento viene pianificato basandosi su parametri precisi: - dimensioni e forma del seno; - diametro e posizione di areola e capezzolo; - grado di cedimento del seno; - qualità ed elasticità della pelle; - quantità della cute in eccesso. Anestesia. Un medico specialista in anestesia somministrerà i farmaci anestetici; le possibilità sono un’anestesia locale + una sedazione profonda in respiro spontaneo, con tempi di recupero rapidissimi. Oppure una classica anestesia generale.
estetica
Incisioni. Possono essere fatte intorno all’areola, intorno all’areola e verticalmente fino al solco sottomammario e, intorno all’areola e verticalmente fino al solco sottomammario e trasversalmente lungo il solco. Al termine saranno inseriti drenaggi per agevolare la fuoriuscita di liquidi ed evitare raccolte di sangue e siero e saranno rimossi nel giro di pochi giorni. Rimodellamento del seno. Il tessuto mammario viene sollevato e modellato per migliorare il contorno. L’areola viene ridotta. Il complesso areola-capezzolo viene riposizionato ad un livello naturale più giovanile. Ove necessario sarà inserita una protesi sotto il muscolo pettorale. La pelle in eccesso viene rimossa per compensare la perdita di elasticità.
I RISULTATI
Sutura delle incisioni. Una volta che i seni sono stati rimodellati, le areole ridotte, i capezzoli rialzati e le protesi inserite (ove necessario), si procede con le suture che saranno tutte di tipo intradermico cioè senza punti esterni da rimuovere. Le cicatrici (inevitabili) sono mimetizzate nei solchi e intorno all’areola e se il processo di maturazione delle cicatrici proseguirà in modo naturale e normale saranno poco visibili e comumque completamente nascoste dentro il reggiseno.
PRIMA
DOPO
PRIMA
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I risultati sono immediatamente visibili; il gonfiore (edema) si ridurrà in poche settimane.
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In genere il solo sollevamento non cambia di molto le dimensioni del seno. Se si desidera anche un aumento del volume si inseriranno delle protesi al di sotto del muscolo pettorale, se al contrario si desidera una riduzione del volume oltre alla pessi (sollevamento) è possibile anche una contestuale riduzione.
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estetica PESCARA L’AQUILA ABRUZZO
UNA NUOVA LUCE PER RISULTATI EFFICACI “Per couperose, acne rosacea, eritrosi del collo.”
La luce pulsata intensificata (IPL) è una sorgente di luce non coerente, policromatica che emette uno spettro continuo nel range tra 390nm e 1200nm. Potendo variare la fluenza, la lunghezza dell’impulso, il ritardo tra un impulso e l’altro a seconda della struttura target su cui si vuole agire, è possibile utilizzare questo dispositivo per il trattamento di numerose patologie e/o inestetismi cutanei: macchie solari, melasma, ipertricosi, irsutismo, fotoringiovanimento e teleangiectasie vascolari superficiali (couperose, acne rosacea, eritrosi).
dermatologia
Dott.ssa Giuliana Crisman Medico Chirurgo Specialista in Anatomia Patologica Counseling Medicina Estetica Skin Center Pescara Via Napoli 17, Tel. 08536295 Skin Center Avezzano (AQ) Via Monte Velino 68, Tel. 086321253 Sito web: www.skincenters.it
Uno studio effettuato nel 2008 da Papageorgiou et al. ha sottolineato l’efficacia della IPL nel trattamento della rosacea al primo stadio. E’ stato dimostrato un miglioramento notevole dell’eritema, delle teleangectasie e del flushing presenti. Recentemente è stata brevettata una nuova variante della luce pulsata intensificata, cosiddetta Rodaminata. Questa speciale forma di IPL, utilizzando una lunghezza d’onda di 595nm, riconosce come bersaglio selettivo il colore rosso, rendendola così assolutamente specifica per il trattamento di tutte le patologie e gli inestetismi vascolari cutanei. La maggior selettività consente risultati eccellenti, seguendo un regime di trattamento di circa 3-4 sedute a distanza di 15 giorni l’una dall’altra. Nell’immediato post-trattamento possono presentarsi un lieve eritema (rossore) e gonfiore (edema), che compaiono nell’arco di 24-96 ore. Il trattamento è rapido, poco doloroso, e già dopo la prima seduta è possibile notare un importante miglioramento.
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L’acne rosacea o rosacea, che spesso evolve a partire da una preesistente couperose, rappresenta una dermatite cronica del volto, soprattutto delle guance e del naso, che interessa abitualmente donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni con fototipo chiaro. Si manifesta con eritema persistente, teleangectasie, flushing, papule e pustole eritematose. Spesso il paziente riferisce una sensazione pungente o di bruciore e la cute si presenta desquamata, ruvida e facilmente irritabile. Nelle prime fasi couperosiche, la colorazione rosato-violacea e
le teleangectasie sono passeggere e compaiono in risposta ad adattamenti del nostro fisico a bruschi cambi di temperatura, forti emozioni, sport mentre successivamente diventano persistenti. La luce pulsata intensificata, ed in particolar modo la sua nuova variante rodaminata, garantisce un importante miglioramento della rosacea attraverso l’ablazione dei nuovi vasi anomali che questa patologia comporta. L’efficacia di questo trattamento è visibile sin dalla prima seduta confrontando le foto delle lesioni ottenute con la dermatoscopia prima e dopo il trattamento. Questo trattamento si è rivelato altrettanto efficace nella cura dell’eritrosi del collo e del décolleté, e nella riduzione del rossore intenso di cicatrici particolarmente vascolarizzate. La sicurezza di questa tecnologia unita alla pressochè assenza di effetti collaterali la rendono il trattamento di prima scelta per questo genere di inestetismi cutanei.
Alcol: sai cosa bevi? più sai, meno rischi!
Sei a rischio per la salute se il consumo giornaliero è superiore a:
zero unità fino a 16 anni 1 unità tra i 18 e i 20 anni 1 unità oltre i 65 anni 2-3 unità per gli uomini
1-2 unità per le donne
se il consumo è zero non corri alcun rischio
1 bicchiere = 1 unità = 12 grammi di alcol Ricorda che anche un consumo minimo di alcol può comportare un rischio per la tua sicurezza e per quella degli altri
SIA
OSSERVATORIO NAZIONALE ALCOL CNESPS
SOCIETÀ ITALIANA ALCOLOGIA
WHO COLLABORATING CENTRE FOR RESEARCH AND HEALTH PROMOTION ON ALCOHOL AND ALCOHOL RELATED HEALTH PROBLEMS
estetica PESCARA ABRUZZO
biorivitalizzazione del viso
“La tendenza sempre più diffusa ad affidarsi a trattamenti medico estetici per il ringiovanimento del viso trova nella biorivitalizzazione cutanea una valida procedura non invasiva che migliora l’elasticità ed il turgore del tessuto cutaneo e contrasta l’azione dei radicali liberi.”” La Biorivitalizzazione del viso è un trattamento che permette di riacquistare e mantenere la giovinezza della pelle attraverso la ricostruzione e la riorganizzazione della sua struttura.
medicina estetica
Dott.ssa Vittoria Dragani Esperta in Medicina Estetica Studio Medico Viale Regina Margherita 49, Pescara Tel. 085 4227339 Sito web www.vittoriadragani.it Iscrizione Ordine dei Medici Numero 3806 Odm Chieti
I normali processi di invecchiamento cutaneo provocano una diminuzione della quantità di acido jaluranico e collagene nel derma. Le cellule deputate alla produzione di queste sostanze, i fibroblasti, rallentano la loro attività e non sono in grado di produrne in quantità adeguate. Fattori esterni come esposizione solare, smog, stress, fumo e radicali liberi svolgono un’ulteriore azione sull’invecchiamento cutaneo. La metodica consiste nell’iniettare, mediante aghi sottilissimi, a livello del derma superficiale sostanze perfettamente biocompatibili e totalmente riassorbibili (acido jaluronico, minerali, vitamine, estratti placentari) che svolgono una funzione non solo di riequilibrio della normale fisiologia ma anche di stimolo e riattivazione del derma. Il derma è ricco di fibroblasti, cellule deputate alla produzione di fibre collagene ed elastina, e dei glucosaminoglicani, molecole che costituiscono la sostanza fondamentale intercellulare del tessuto dermico. Ben si adatta ad essere inserita in programmi globali di ringiovanimento cutaneo del viso (es. filler, tossina botulica ecc.) eseguibili ambulatorialmente che non richiedono tempi di ripresa post trattamento senza compromissione dell’attività lavorativa e della vita di relazione.
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La biorivitalizzazione non ha controindicazioni e può essere effettuata su qualsiasi paziente ed è una tecnica di ringiovanimento del volto che viene utilizzata sia quando i segni dell’invecchiamento cutaneo sono già evidenti sia per una prevenzione in persone più giovani.
Per ottenere una discreta tonicità della zona trattata, sarà necessario attendere un ciclo di 4-5 sedute periodiche a distanza di un mese circa l’una dall’altra. I risultati saranno progressivi e duraturi nel corso dei mesi. Il trattamento potrà poi essere ripetuto in seguito come mantenimento dei risultati e prevenzione dell’invecchiamento. I risultati sono normalmente visibili in breve tempo. La cute risulterà più fresca, morbida, levigata. Verrà ripristinata l’armonia delle forme del viso. Rugosità ed inestetismi, provocati dall’azione del tempo, verranno migliorati ed appianati.
psicologia
centro jonas: a disposizione di tutti “Centro di clinica psicoanalitica per i Nuovi Sintomi.” Anoressie-bulimie, obesità, depressioni, attacchi di panico, dipendenze patologiche, ansia, disabilità. L’obiettivo di Jonas è permettere un percorso di psicoterapia orientata alla psicoanalisi a tariffe accessibili. La psicoterapia non deve essere privilegio di pochi abbienti, ma di tutti. La sede nazionale di Jonas si trova a Milano e la sua rete associativa comprende altre quindici sedi, tra cui Pescara. Jonas offre uno spazio di trattamento ambulatoriale di sintomi psicologici tra cui: depressioni, attacchi di panico, patologie dell’alimentazione, tossicomanie, disturbo ossessivo-compulsivo. Con il lavoro dei suoi soci (200 professionisti tra psicoanalisti ma anche psicologi, psichiatri, psicoterapeuti), dall’anno della sua fondazione (2003) a oggi l’Associazione ha avuto circa ventimila contatti su scala nazionale. In Jonas riceviamo soprattutto pazienti per cui altri trattamenti sono falliti. Uno dei principi etici su cui si fonda Jonas è rendere il costo della terapia accessibile a tutti. Per questo il costo delle sedute viene concordato in sede di colloquio tenendo conto delle possibilità di ciascuno. L’orientamento clinico di Jonas è psicoanalitico. Il trattamento terapeutico prevede uno spazio d’ascolto che assegna valore centrale alla parola della persona. Questo per permettere l’elaborazione delle cause della sofferenza e la scoperta di altri modi per esprimere la singolarità di ognuno che non siano quelli patologici di cui si è già potuto sperimentare il fallimento.
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Una giovane paziente anoressica mi ha detto: “Chi non mangia, non parla”. Non è vero: nell’anoressia il soggetto comunica, lo fa attraverso lo sfinimento del proprio corpo, trasformato quasi in un manifesto. L’anoressia è una restrizione volontaria di assunzione del cibo, una patologia che colpisce soprattutto giovani donne. La patologia anoressica-bulimica tocca un punto fondamentale della femminilità che è l’essere desiderabili. Il sintomo esplode nell’età adolescenziale proprio perché è in questo momento della crescita che la questione dell’essere desiderati dall’altro arriva in primo piano.
psicoterapia con indirizzo psicoanalitico
PESCARA ABRUZZO
Dott. Antonio Ciancarelli Psicologo e Psicoterapeuta Psicoterapeuta con indirizzo psicoanalitico Riceve per appuntamento Tel 349 6471192 Jonas Pescara Centro di Clinica Psicoanalitica per i Nuovi Sintomi Sede Via Campania 28, Pescara Sito web www.jonasonlus.it Iscrizione Ordine degli Psicologi Numero 1069 Odp Pescara
In Jonas riceviamo domande di cura da parte di pazienti affetti da attacchi di panico. Il panico consiste in una manifestazione inaspettata, improvvisa, di un eccesso di vita del corpo. Nell’attacco di panico ci sono tutti quei fenomeni in cui il corpo non si controlla (aumento del battito cardiaco, tremori, sudorazione, vertigini, senso di nausea, ecc.). Il panico è indubbiamente qualcosa che la nostra società promuove ma accanto all’aspetto sociale va sempre considerata una determinazione individuale, c’è sempre una strutturazione del “sintomo” che ha a che fare con vicende personali: una cura cerca di individuare quali sono questi punti dell’individualità che a volte possono portare ad un attacco di panico. Jonas si occupa anche di patologie legate a dipendenze (non solo di sostanze, ma da internet, ludopatie) e patologie ossessivo-complulsive.
psicologia PESCARA ABRUZZO
“L’ansia di per sé, tuttavia, non è un fenomeno anormale.” Si tratta di un’emozione di base che si attiva quando una situazione o un evento vengono percepiti dall’individuo come pericolosi.
PSICOLOGIA
ANSIA: QUANDO DIVENTA UN PROBLEMA.
Dott.ssa Carmela Di Blasio Psicologa, Grafologa, ha frequentato la scuola di Psicoterapia Sistemica, Master in Ipnosi Costruttivista, Corso di specializzazione EMDR, Specializzata in AuricoloTerapia Riceve per appuntamento Tel 334 7591833 Iscrizione Ordine degli Psicologi Numero 1209 Odp Pescara
L’ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un’emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità ed ha una funzione importante in relazione alla sopravvivenza. E’ una combinazione complessa di emozioni negative che possono causare veri e propri sintomi fisici come palpitazione, tachicardia, dolori al petto, respiro corto, nausea, e tremore interno. Quando l’attivazione del sistema di ansia è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, però, siamo di fronte ad un disturbo d’ansia che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni. L’ansia può esistere come disturbo cerebrale primario oppure può essere associata ad altri problemi medici, inclusi altri disturbi psichiatrici. Sembra avere sia componenti cognitive, somatiche, emozionali e comportamentali. Cause e le tipologie psichiche che provocano ansia: - il Disturbo di Ansia Generalizzato è caratterizzato da una ansia durevole che non è concentrata su un particolare oggetto o situazione. In altre parole è aspecifica ovvero non individuabile con una causa. Le persone che hanno questo disturbo temono qualcosa ma sono incapaci di esprimere specificatamente di che paura si tratti. Hanno difficoltà nel controllare le proprie preoccupazioni;
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- Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo è caratterizzato da ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri o immagini angoscianti e ripetitivi che l’individuo spesso realizza essere senza senso. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi che la persona si sente costretta a compiere per alleviare l’ansia;
- Nell’Attacco di Panico la persona soffre di brevi e intensi attacchi di terrore e apprensione che causano tremore e scosse, vertigini e difficoltà respiratorie. - La Fobia riguarda una forte e irrazionale paura ed il conseguente evitamento di un oggetto o situazione (paura di prendere l’aereo, paura di spazi chiusi, paura di animali ecc.). La persona è consapevole che la paura è irrazionale, tuttavia l’ansia rimane. - Il Disturbo da Stress Post-Traumatico si sviluppa in seguito all’esposizione ad un evento stressante e traumatico reale che la persona ha vissuto direttamente, o a cui ha assistito (la morte di una persona o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri). La risposta della persona all’evento comporta paura intensa, senso di impotenza e/o orrore. Esistono metodi, strategie per gestire l’ansia, lo psicologo si può rivelare un valido aiuto.
veterinaria PESCARA ABRUZZO
REGISTRAZIONE HOLTER in CANE E GATTO “Ambulatorio Veterinario Centro Diagnostico ARGOVET” Il monitoraggio Holter è una tecnica di registrazione dell’elettrocardiogramma continua per 24-48 ore, in grado di evidenziare aritmie, che, per il carattere sporadico, o perchè correlate a situazioni ambientali ed individuali non realizzabili in corso di visita ambulatoriale, possono sfuggire ad un normale elettrocardiogramma, limitato nel tempo e condotto in condizioni necessariamente artificiose. E’ possibile distinguere nel corso dell’esecuzione dell’esame Holter 3 fasi ben distinte: 1. registrazione del tracciato ECG per un periodo di 2448 ore, mediante l’applicazione sul cane e gatto, opportunamente preparati, di un elettrocardiografo miniaturizzato, che immagazzina i dati su memoria a stato solido o su flash card. I proprietari compilano un diario durante la registrazione, annotando ogni segno clinico e l’attività dell’animale; 2. lettura del tracciato mediante scansione automatica eseguita dal PC; 3. interpretazione dei dati raccolti. Nessun sistema d’acquisizione ed analisi dei dati, nessun PC possono sostituirsi al medico esperto nel determinare il significato di ogni dato registrato e la sua utilità clinica. L’Holter è di grande utilità nella valutazione della frequenza e della gravità di aritmie ventricolari in cani con cardiomiopatia dilatativa (soprattutto di razza Boxer, Alano, Doberman) non solo nella forma clinicamente manifesta ma anche in quella latente-subclinica. Tale monitoraggio, inoltre, può fornire informazioni prognostiche preziose, tanto che una metodica di studio della funzione del sistema neurovegetativo, HRV, desunta dalla registrazione Holter, può stratificare il rischio di morte cardiaca improvvisa.
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L’Holter è indicato, infine, per la valutazione dei disturbi del ritmo cardiaco in pazienti con sincope/pre-sincope, e dei bisogni e dell’efficacia di una terapia antiaritmica.
il veterinario risponde
Dott. Fabio Santeusanio Dott. Antonino Ciarcelluti Medici Veterinari Centro Diagnostico ARGOVET Via S. Tommasi 13, Pescara Tel. 085 4510509 MEDICINA INTERNA ecografia addominale - endoscopia radiologia digitale - laboratorio analisi citologia CARDIOLOGIA ecg - ecg-holter - ecocardiografia doppler pressorio CHIRURGIA GENERALE
guardia medica Viene attivata il giorno prefestivo (sabato) alle ore 10.00 e rimane in servizio sino alle ore 8.00 del giorno successivo al festivo (Lunedi)
Pescara
Largo Luciano Lama (ex Via Renato Paolini n° 68) Tel. 085 28868 oppure 085 4253191
Chieti
Via Nicolini - Tel. 0871 358817 oppure 0871 358816
Teramo
Ospedale Civile P.zza Italia - Tel. 0861 429277
L’Aquila
Viale Collemaggio - Tel. 0862 410790 oppure 0862 368836
San Benedetto del Tronto
Via Manara 7 - Tel. 0735 82680
Campobasso
Via Marche, 1 - Tel. 0874 411530
Roma
Via Filippo Meda 35 - Tel. 06 570600 Il servizio è attivo nei seguenti orari: notti feriali e festive dalle 20.00 alle 08.00; giorni prefestivi dalle 10.00 alle 20.00; giorni festivi dalle 08.00 alle 20.00. La Guardia Medica garantisce l’assistenza sanitaria per situazioni che rivestano carattere di urgenza a tutti gli utenti (residenti e non) negli orari in cui non sono disponibili i medici di assistenza primaria ed i pediatri di libera scelta.
FARMACIE DI TURNO ABRUZZO Per info sulle farmacie di turno, quelle di appoggio e le guardie mediche consultate i siti: www.ausl.pe.it - www.aslteramo.it www.aslchieti.it - www.asl1.abruzzo.it Per informazioni e consigli su farmaci, prodotti da banco, ticket e tutto ciò che riguarda il mondo delle farmacie consultate il sito: www.federfarma.it
ROMA CITTA' In qualsiasi giorno dell’anno, in qualsiasi momento del giorno, telefonando al numero 06 228941 potrete conoscere l’indirizzo della farmacia di turno più vicina. Servizio a cura della Assiprofar Federfarma Roma. Per informazioni sugli orari di apertura, le farmacie di turno e le farmacie notturne consultate il sito: www.federfarmaroma.com
SAN BENEDETTO DEL TRONTO Per informazioni sugli orari di apertura, le farmacie di turno e le farmacie notturne consultate il sito: http://salute.regione.marche.it
CAMPOBASSO Per informazioni sugli orari di apertura, le farmacie di turno e le farmacie notturne consultate il sito: www.federfarmamolise.com