Alias

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indice La Posta del Cuore /dell’Astropsicologa pag.2 N-infetta /Josephine Signorelli pag.5 Clara /Josephine Signorelli pag.7 Il Pescatore Scomparso/Sara Dealbera pag.12 L’Abisso /Sara Dealbera pag.13

Tantum Rosa e altri Trip /Joe1 pag.20 Shiva Doppia Goccia /Joe1 pag24 QUASAR /La rubrica Alias dello Spazio pag.29 I Sogni Lucidi /Elena Pagliani pag.36 Soul_Knife /Elena Pagliani pag.39

Visioni dal Grande Schermo pag.17 Zero Stress con l’Eroina /Federica Bellomi pag.43 L’Altro Ieri /Federica Bellomi pag.44 In Cucina con Maria pag.49 A Books a Day Keeps Reality Away pag.50 Oltre /I Boards of Canada pag.54 Oroscopo 2017 pag.56

stati alterati editoriale “La nostra normale coscienza in stato di veglia, la coscienza razionale, come la chiamiamo, non è altro che un tipo speciale di coscienza, mentre tutto attorno ad essa, separate dal più trasparente degli schermi, vi sono forme potenziali di coscienza del tutto diverse...” -William James, da Le varie forme dell’esperienza religiosa, 1902.

“Noi esseri umani abbiamo molto in comune con gli altri animali, per esempio i fondamentali bisogni di cibo, acqua e sonno; tuttavia, vi sono anche esigenze e desideri, mentali ed emozionali, che forse sono una nostra esclusività. Vivere alla giornata non ci basta; abbiamo bisogno di trascendenza, estasi, evasione; abbiamo bisogno di significato, comprensione e spiegazione; di riconoscere nella nostra vita dei modelli generali; e di sperare, di vedere un futuro. Infine, dobbiamo avere (o almeno illuderci di avere) la libertà di spingerci oltre noi stessi: non importa se con telescopi, microscopi o tecnologie

in continuo sviluppo, oppure grazie a stati mentali che ci permettano di viaggiare in altri mondi e di trascendere la realtà immediatamente circostante. Noi esseri umani abbiamo bisogno di questo tipo di distacco, proprio come di un coinvolgimeno attivo nella nostra vita. Probabilmente cerchiamo anche un allentamento delle inibizioni che faciliti il nostro legame con gli altri, o momenti d’estasi che rendano più sopportabile la consapevolezza del tempo e della mortalità. Cerchiamo una vacanza dai vincoli, interni ed esterni, cui siamo soggetti: una percezione più intensa del qui e ora, della belllezza e del valore del mondo in cui viviamo.” -Oliver Sacks, da Hallucinations, 2012.


la posta del cuore dell’Astropsicologa incontro shamano per superare gravi carenze sessuali che dalla sua storia si evincono fortemente. Se rivede la luce è chiaramente un orgasmo.

la dottoressa Jasmina Signorina, psicologa specializzata in parapatologie psichiatriche.

“Cara psicologa vorrei porle in esame la mia esperienza. Avevo sei anni quando mi è successa una cosa strana. Mia sorella aveva undici anni e stava per morire. allora l’abbiamo portata a Firenze per curarla. Avevamo affittato una casa vicino un cimitero. Dopo sette giorni che eravamo in quella casa, mentre mia sorella dormiva e i miei genitori non c’erano. All’una di notte circa ho sentito un rumore, sembrava un motorino e pensando che fossero i miei sono andata ad aprire. In quel preciso istante una luce forte aveva attraversato la serranda. Quella cosa era grande almeno cinque centimetri e stava facendo avanti e indietro per la camera, come impazzita. Ho cominciato ad urlare svegliando mia sorella e quella cosa scomparve. Ora mia sorella è morta e nessuno è disposto a credere a questa storia. Grazie per avermi letta!” da “ribellina69” Cara ribellina69, sono convinta che le basterebbe qualche pasticca trovata frugalmente in discoteca per recidere le sue brutte esperienze passate! Potrebbe anche necessitare di un

“Quando ero piccolo mi sono svegliato di notte e ho visto papa Giovanni Paolo II che pregava davanti mia madre. Aveva un rosario in mano e stava in piedi davanti il letto. Mi sembrava strano e all’inizio ero spaventato, ho acceso la luce ed era sparito. Solo diversi anni dopo l’ho raccontato a mia madre, che mi ha risposto che quella sera stava veramente male e pregava l’ex papa. Io sono sicuro di quello che ho visto.” da “Pezzalino2000” Caro pezzalino2000 tua madre fa parte di uno show a tema candid camera, quello che hai visto era l’amante del momento e credo fosse il cameraman con cui andava a sbronzarsi al bar. La preghiera puoi ben immaginare cosa fosse. “Durante il terremoto bolognese un occultista mio amico mi ha chiesto: Hai avuto paura del terremoto?. Pochi giorni dopo sento il letto sussultare ogni notte: accendo la luce ma il lampadario era immobile. Poi, facendo più attenzione, ho notato che si trattava di piccole vibrazioni che duravano un secondo e come oscillazioni tipiche di un terremoto.

Quel tipo ha veramente dei poteri speciali. Poi sono iniziate le folate di vento con le finestre chiuse, le porte si aprivano e si chiudevano da sole, mentre gli oggetti si spostavano e cadevano a terra da soli. Quando l’ho pregato di smettere, gradualmente i fenomeni sono scomparsi: segno che lui non ne era la causa diretta ma solo un intermediario e ho pensato fossero demoni. Su consiglio di un sacerdote ho provato a recitare un rosario (cosa che non ho mai fatto e non so fare). Allora ho sentito uno strattone che mi porta via la coroncina, che sparisce nel nulla. L’ho cercata ovunque: volatilizzata. Ho poi saputo che questo tipo è un sacerdote satanista. Da allora ascolto Radio Maria.” da “cattolicoritrovato” Caro cattolicoritrovato, secondo me dovrebbero fare anche radio satana, sarebbe giusto dato che esistono anche loro, non credi? “Una notte mi è capitato questo: dormivo profondamente e stavo sognando la mia fidanzata, il sogno non è importante ma è importante quello che viene dopo. Insomma parlavo con lei nel sogno e a un certo punto lei mi dice: non ti sveglierai più, ma la voce non era del mio amore e neanche il suo essere, insomma percepivo che non era lei in quel momento allora ho capito

che stavo sognando. Ho provato a svegliarmi ma nn riuscivo. Era come essere risucchiato in un’altra dimensione. A un certo punto mi sono svegliata con fatica, mi sono alzato dal letto mi sono girato. Ho visto il mio corpo che stava ancora dormendo. Mi sono documentato sul web e scopro che quello che mi era cm capitato fu un viaggio Astrale. Cioè il tuo spirito si stacca dal corpo per pochi secondi anche se sembrano giorni. Io nn credo a queste cose ma ti devo dire che mi sono cagato addosso. Ciao e buona giornata.” da “Splendidoo90 Gentile splendido90, la tua storia fa davvero impressione. Anche se devo dire che dovresti curarne l’esposizione,

sei terribile e si evince che i tuoi genitori ti picchiavano di brutto. Ti consiglio di chiamare il telefono azzurro, fai ancora in tempo perché hai meno di trent’anni e l’Italia va a rotoli. Per il resto ci stanno i cartoni, Dulin il mio amico spaccino ce li ha, ti contatto privatamente. Cari viaggi astrali a te viaggiatore! “Io ho solo tre esempi, il primo è stato il giorno del battesimo di mia cugina. Eravamo tutti in chiesa, in un momento dietro al prete ho visto una luce che più parlava e più la luce cresceva. Poco dopo ho visto chiaramente, l’immagine di un uomo completamente fatto di luce che entrava nel tabernacolo insieme a un grande lampo. La seconda è stata nella mia camera

da letto, mi ero svegliato nel cuore della notte e appena mi sono girato a destra ho visto una donna con i capelli neri e corti. Sembrava seduta ma non c’era nulla sotto di lei e mi guardava. Mi sono alzato, ho acceso la luce e lei non c’era più. Un’altra volta ho trovato un’anello con un’incisione strana. Ho cercato su internet e su un libro di rune i simboli. L’incisione era il simbolo di un demone, da quando l’ho trovato mi capita di tutto. da Indemoniato86 Indemoniato86 non devi proprio più scrivermi, ho paura di queste cose. I battesimi e i preti pieni di luce, io sono sensibile. Se cerchi aiuto ti serve uno veramente bravo, non io.


n-infetta di josephine signorelli

La severità delle conseguenze personali e sociali dell’Ipersessualità, ne ha costretto la prima moderna definizione quale: “Persistente e crescente modalità di comportamento sessuale, messo in atto nonostante il manifestarsi di conseguenze negative per sé e per gli altri”. Riporto le parole dott. Franco Avenia dal suo blog: “La Sexual Addiction (*ipersessualità) è la condizione psico-fisico-esistenziale nella quale un individuo percepisce la propria sessualità centrale rispetto alla sua vita ed agisce in risposta ad un irrefrenabile impulso sessuale, indipendentemente dagli effetti negativi che il suo comportamento può arrecare a sé ed agli altri, poiché la soddisfazione del bisogno che genera l’impulso gli procura piacere ed, al contempo, ricava forte disagio, ansia e mal-essere dalla sua mancata soddisfazione”. La dipendenza dal sesso, qualsiasi prospettiva possa avere, mostra una disregolazione istintuale e comportamentale. Rende i soggetti affetti inclini alla trasgressione e, dunque, ad infrangere norme sociali e anche morali. Le conseguenze spesso portano note gravi conseguenze familiari, sociali ed economiche che la dipendenza da sesso produce, lasciando emergere due aspetti: il primo, di natura psico-individuale, che consiste nel vivere una vita fuori dagli schemi, viola le basilari regole del buon vivere in una società di cui non si ha più interesse al rispetto; il secondo, di carattere più pratico, si manifesta nella spinta a sopravvivere, nonostante le gravi conseguenze del proprio comportamento, costringendo spesso a soluzioni estreme che portano inoltre a trasgredire e delinquere la legge. La dipendenza da sesso non trova sfogo neanche ad atto compiuto. Tale attività spesso non si soddisfa nella singola volta o in un arco di tempo breve, ma necessita del concorso di una o più persone e, laddove non vi sia il consenso di queste, può scatenarsi in veri e propri atti di violenza. Ciò spiega, perché il 55% dei dipendenti da sesso compie reati a sfondo sessuale. Occorre fare una premessa per l’altra metà del cielo, la sfera

femminile: erroneamente negli anni, il disturbo dell’ipersessualità è stato definito anche col termine “Ninfomania”. In realtà questo termine, caduto in disuso nel linguaggio medico da diversi anni, è stato usato anche per i soggetti maschili e conseguentemente suggeriva l’idea che si tratti di un problema esclusivamente femminile, inclinando il termine a un’offesa per la donna. Nella donna è stupefacente come l’ipersessualità si trasformi in vera e propria schiavitù. Nessuna remora morale o sociale le trattiene, il giudizio sprezzante della società non la turba affatto. E’ un vero bisogno insaziabile che si impossessa delle donne affette, una voglia simile alla tossicomania, la cui soddisfazione è breve come un lampo e il desiderio persistente. Sono donne infelici e malate che disprezzano se stesse e che la società biasima paragonandole spesso alle prostitute. La soddisfazione sessuale non è importante. Il bisogno della donna ipersessuale non è raggiungere l’orgasmo: cerca solo di sfuggire alla solitudine e di trovare, attraverso il contatto fisico, di dare un significato alla propria esistenza Un’altra caratteristica propria nella donna malata di ipersessualità è l’intercambiabilità e la mancanza di specificità dell’oggetto sessuale: le basta un uomo qualunque, giovane o vecchio, sposato o no. Sarà solo il caso a decidere la fine dell’incontro quando il bisogno si scatena, e può essere l’uomo che passa per strada sfiorandole o il tipo seduto in tranquillità a bere in un bar. Donne masochiste, ad esempio, scelgono sempre uomini sadici, mentre le omosessuali attive accettano solamente uomini piccoli e sottomessi, e via dicendo. Così circoscritto, il disturbo da ipersessualità è meno frequente di quanto pensi la gente, che a volte ha la tendenza di usare questo termine parlando di una donna o di un gruppo di ragazze che si comportano in modo diverso dalle loro coetanee, spesso insultandole, deridendole e approfittandone. Cosa spinge queste donne a un comportamento che sfugge


alla loro stessa volontà? Secondo la teoria psicoanalitica, si riscontra in esse una fissazione a stadi precoci dello sviluppo psichico. Diversi sociopsicologi non credono esista una struttura della personalità che sia specifica nella donna che cerca il sesso compulsivamente. L’attività sessuale diventa un mezzo comunicativo. L’avidità sfrenata che si nasconde talvolta sotto un aspetto calmo da ragazzina innocente, aspetto che si trasforma con l’abbandono delle rigide oppressioni sociali. Si ritrovano spesso in questo gruppo femminile, nevrosi di abbandono per cui l’atto sessuale è un dono di se stessa per evitare la solitudine (vissuta come non-esistenza) e per rafforzare, attraverso le attenzioni e le reazioni degli altri, il sentimento vacillante del proprio valore. Eterosessualità e omosessualità si alternano e si sovrappongono facilmente perché ciò che sì cerca è ‘l’altro’, senza alcuna differenza tra l’uno o l’altro genere.

La donna affetta da ipersessualità viene spesso trattata con disprezzo, di conseguenza le donne di forte temperamento sono ricercate. Nel caso in cui la libertà sessuale invece sia cosciente, controllata, essa apporta piacere e distensione psicologica. A margine, io sono fermamente convinta che nelle signorine che ne abbiano voglia, anche se criticate con gelosia dalla società, l’ipersessualità possa semplicemente essere la manifestazione di un potenziale d’energia superiore alla media, come altri lo possiedono in campo intellettuale, professionale o sportivo. Concludo dicendo che in certi casi, un erotismo raffinato e una vita sessuale attiva favoriscono sublimazioni artistiche, ce lo dimostrerà Clara nelle prossime pagine.



From January 2006 until today, at least 2000 people have claimed they have seen this man in their dreams, in many cities all over the world: Los Angeles, Berlin, Sao Paulo, Tehran, Beijing, Rome, Barcelona, Stockholm, Paris, New Dehli, Moskow etc. At the moment there is no ascertained relation or common trait among the people that have dreamed of seeing this man. Moreover, no living man has ever been recognized as resembling the man of the portrait by the people who have seen this man in their dreams.


tragedia in mare

di sara dealbera

Ancora nessuna notizia del pescatore siciliano disperso in mare da tre giorni. Gioacchino Messina, 62 anni, specializzato nella pesca al polpo, era partito da Catania all’alba con il suo peschereccio, insieme ad altri due marinai, e non ha più fatto ritorno a casa. Il mare era mosso, martedì, ma il signor Messina era un marinaio esperto, abituato a navigare anche in condizioni di difficoltà. Questa volta, però, qualcosa è andato storto. Secondo le ricostruzioni si è trattato di un’onda anomala che ha rovesciato la barca, il peschereccio Rosalia, lungo 16 metri, con cui i tre uomini erano usciti in mare. I due marinai dell’equipaggio sono ancora trattenuti in ospedale, a causa delle ustioni solari che hanno riportato per essere rimasti in mare una giornata attaccati a dei pezzi di legno, inoltre uno dei due è vittima di allucinazioni. “Sono stati i polpi pescati che hanno fatto rovesciare la barca. Quando ho capito cosa stava succedendo mi sono buttato in mare” ha affermato dopo il salvataggio “e da quel momento non ho più visto il capitano.” Probabilmente intrappolato all’interno della nave, Gioac-

chino Messina, non è riuscito a saltare giù con il suo equipaggio e questo gli è costato la vita. Al momento la barca è incastrata in un abisso sottomarino a una profondità troppo elevata per tentare un recupero dello scafo. “Vogliamo che continuino a cercarlo” dichiara la moglie del capitano scomparso “Vogliamo almeno un corpo per fare un funerale e dargli una degna sepoltura. Ormai siamo rassegnati all’idea di non vederlo più, ma non devono smettere di cercarlo.” Gioacchino Messina lascia a casa la moglie Angela e le tre figlie, Maria, Enza e Rosa. Le donne si stanno rassegnando all’idea che il capofamiglia non torni più, anche se qualcuna cerca ancora di sperare. “Magari è stato recuperato da qualche missione umanitaria e si trova in un campo profughi.” Dice Enza, la maggiore. La minore delle tre figlie, Rosa, dichiara invece di essere sicura che il padre sia morto, ma non vuole dire niente altro. Nel frattempo le ricerche di Gioacchino Messina continuano, anche se con poche speranze di successo. Se effettivamente il corpo è intrappolato nella barca non sarà possibile recuperarlo.



visionidal grande schermo Una rubrica di cinema in cui si parla di film usciti da anni, e che meritano tutti 5 stelle su 5. Praticamente inutile, ma. Inseriamo queste pellicole perchè parlano più o meno esplicitamente di realtà alternativa, che sia un universo

parallelo raggiungibile attraverso un buco nero nello spaziotempo, il mondo dei sogni notturno, o una realtà che esiste solo nel cervello schizofrenico del protagonista. Fuori i pop corn acidi.

STRANGER THINGS Stranger things è una serie di Netflix, a cavallo tra fantascienza e horror. Scritta e diretta da Matt e Ross Duffer. Nel cast ci sono, tra gli altri, Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin. Siamo nella cittadina di Hawkins, nell’Indiana, nel novembre del 1983. Una misteriosa creatura scappa da un laboratorio segreto del governo statunitense. Poche ore dopo, Will Byers, un ragazzino di 12 anni, scompare nel nulla. Gli amici di Will si mettono sulle sue tracce ma incontrano Eleven, una ragazzina con poteri telecinetici fuggita dallo stesso laboratorio e braccata dagli agenti governativi. Nel frattempo, la creatura resta a piede libero. Uno dei punti di forza di Stranger things, è il suo brillante

uso delle citazioni. Mike e gli altri ragazzini girano su biciclette come i protagonisti di E.T., comunicano con i walkie talkie e nella scena iniziale della serie giocano a Dungeons & dragons. Alcune sequenze, poi, sembrano prese in prestito da Incontri ravvicinati del terzo tipo, mentre il lato horror della serie ricorda i film di John Carpenter (nella camera di Mike c’è un poster della Cosa) o i libri di Stephen King (su tutti Stand by me). El, la ragazza con i superpoteri che è la vera chiave narrativa della storia, è palesemente ispirata all’extraterrestre creato da Steven Spielberg. La scelta di mettere nel cast Winona Ryder, star degli anni ottanta e novanta in film come Beetlejuice, Schegge di follia e Edward mani di forbice, è coerente con questo spirito nostalgico.


MYSTERIOUS SKIN Usa / Olanda, 2004. Regia di Gregg Araki, con Joseph Gordon-Levitt, Brady Corbet, Elisabeth Shue, Michelle Trachtenberg. Tratto dal romanzo scandalo di Scott Heim, prima sceneggiatura non originale per Gregg Araki, autore tra gli altri del maledetto Doom Generation. In Mysterious Skin, il tema dominante della pedofilia si intreccia a quello del sesso (malato,ossessivo, autolesionista) e dell’ esistenza aliena (come ricerca maniacale di una nuova dimensione in cui il sè scompare). Un’esperienza sconvolgente e il bisogno di scappare da se stessi, i rimasugli di due esistenze lacerate. Tra chi non riesce a scordare e chi non ha mai più vissuto niente, neanche il presente.

JULIEN DONKEY-BOY Usa, 1999. Regia di Harmony Korine, con Ewen Bremer, Chloe Sevigny, Werner Herzog. Un mondo parallelo, infimo, deforme. Come in Gummo, Korine disegna, anzi scarabocchia un’ America dannata attraverso un’immondezzaio di personaggi difficile da accettare a livello visivo, perchè crea una strana forma di suspence per la quale noi aspettiamo l’ennesima comparsa freak, l’ennesimo segno che sia utile per comprendere il disegno generale del film. La trasgressione consiste nel mostrare le cose di tutti i giorni ma spostate; c’è tutto: la famiglia, il lavoro, i rapporti genitori- figli, quelli fraterni, quelli d’amicizia, ma sono espressi grottescamente, di traverso; in Julien Donkey-boy la vita va avanti costantemente ma zoppicante.

WAKING LIFE (2001) Waking Life è un film d’animazione in Rotoscope, diretto da Richard Linklater. [La tecnica del Rotoscope è basata su un girato in digitale, elaborato poi da una squadra di artisti che sostituisce ad ogni frame linee stilizzate e colori surreali.] Waking life può essere intepretato sia come un film sui sogni lucidi, che come una riflessione su come l’uomo utilizza il proprio stato di veglia. Parla di un ragazzo che investito da un auto, resta in coma e attraversa svariati stati di coscienza, ognuno dei quali rappresentato da uno stile visivo sempre più strano e disorientante. Il filo comune del film è un susseguirsi di discorsi filosofici/esistenziali tra i personaggi (reali o immaginari?) in cui si citano pensatori e poeti e ci si interroga sul senso della vita. Forse a volte troppo labirintico, resta un’opera d’arte a tutti gli effetti.

GIULIETTA DEGLI SPIRITI Italia, 1965. Regia di Federico Fellini, con Giulietta Masini, Sandra Milo, Giorgio Pisu. Giulietta degli spiriti è una pietra miliare per chiunque voglia semplicemente perdersi. Fellini non si da freni, non si limita assolutamente e da pieno sfogo alla propria fantasia. Al centro c’è un personaggio con la sua individualità, le sue paure, i suoi ricordi, le sue ossessioni, le sue aspirazioni. C’è la vita come “confusione”, proprio come nel finale di 8 ½. Attorno a Giulietta, tutti i personaggi si muovono come fantasmi, e lo sono. C’è spazio per l’ironia, per l’erotismo, ma anche per l’analisi psicologica della protagonista. Tutto è esagerato, dagli abiti alle acconciature, dalle smorfie sensuali della vicina di casa ai fiori, alle musiche. Il film si configura come una esortazione alla libertà. Un inno alla vita, con tutta la gioia ma anche il senso di inadeguatezza, incomprensione perenne, che essa comporta. Caos completo.

DONNIE DARKO (2001) L’esordio di Richard Kelly è diventato un vero classico in questi 15 anni, pur restando nella corona dei film che trattano argomenti non popolari e sicuramente non commerciali. Parla della vita di un adolescente (Jake Gyllenhaal) e del suo quartiere. Non è soltanto Donnie a comunicarci uno stato perenne d’ansia e disturbo con le sue visioni improvvise e inquietanti, lo fa tutta la cittadina, i compagni di scuola, la luce viola del cielo inquadrato nella memorabile introduzione del film. Riassumere la trama comprenderebbe spiegare la teoria dei wormhole e dei buchi neri nella fisica quantistica, per questo rimando alla sezione Spazio, basti sapere che i viaggi nel tempo mostrati in questo film sono - in linea teorica - davvero realizzabili.

PRIMER (2004) Preparate la pagina di Wikipedia di questo film, perchè dopo la prima visione avrete bisogno di schiarirvi le idee. Poi riguardate il film. Poi riguardatelo ancora. Rileggete la teoria sui viaggi spaziotemporali e riguardate il film una quarta volta. Dopodichè lo avrete capito. Incomprensioni a parte, Primer riesce a creare una storia ricca di suspence narrativa, anche se non si comprendono immediatamente tutti i meccanismi teorici sui viaggi nel tempo. Perchè “solo” di questo si parla: una coppia di giovani ricercatori riesce a inventare un sistema scientifico che li riporta indietro di 6 ore, e crea ogni volta una realtà parallela che ospita delle copie di loro stessi nel passato. In totale alla fine del film ci saranno 9 diverse realtà parallele.

GUMMO Usa, 1997. Regia di Harmony Korine, con Chloe Sevigny, Jacob Reynolds, Nick Sutton, Darby Dougherty, Jacob Sewell. Il passaggio di un uragano e la distruzione di una città di provincia, che sembra essere la generica idea di provincia del mondo, il confine estremo tra la realtà e il mondo più infimo immaginabile. Gummo è il racconto di ciò che resta, l’adolescenza persa, malata e perversa, senza la guida degli adulti, troppo occupati ad essere morti, a piangere le proprie vite in macerie o ad assecondare perversioni che probabilmente intendevano uscire già prima dell’evento stressogeno. Korine, che con Gummo esordisce e si conferma già come regista distruttivo, odioso, sfoga tutta la sua voglia di schifare per forza il pubblico con squartamenti di gatti, situazioni grottesche, incesti, deformità,razzismo, maltrattamenti e prostituzione di disabili. Eppure in tutto questo schifo, alienante, disturbante, che lascia l’unto addosso, ci si trovano tutte le realtà ultime dell’uomo. Che distrugge più del tornado da cui è distrutto.

THE ENEMY (2013) Uscito nel 2013, The Enemy è diretto da Denis Villeneuve (suo è anche The Arrival, 2016), ed è tratto dal libro “L’uomo duplicato” di Josè Saramago. Confesso di avere incominciato il libro dopo aver visto il film, ma di averlo abbandonato quando 4 personaggi - che in realtà erano la stessa persona - dialogano simultaneamente senza ombra di virgolette o segni di punteggiatura. Adam, professore di storia, conduce una vita solitaria e monotona finchè un giorno un collega gli consiglia di noleggiare un film. Il professore fa una scoperta sconcertante: una delle comparse presenti nella pellicola è fisicamente identica a lui. Determinato a capire chi sia questo suo doppio, l’uomo cercherà in tutti i modi di scoprire la sua identità, ma la ricerca metterà a repentaglio sia la sua esistenza che quella della misteriosa comparsa. Nel cast, Jake Gyllenhaal a interpretare entrambi i protagonisti. Di questo film tutto si può ignorare tranne una cosa: il finale.

THE DOUBLE Jesse Eisenberg in questo film interpreta due personaggi completamente opposti, e lo fa in modo supremo. All’inizio lo vediamo nel ruolo di Simon, timido, insicuro, incapace di esprimere le proprie idee e pesantemente umiliato dal proprio capo e colleghi. Un giorno al lavoro si presenta un nuovo dipendente, James, che usurpa la posizione di Simon all’interno della compagnia facendo il doppio gioco. E’ il secondo ruolo intepretato da Eisenberg: James è sicuro di sé, affascinante, astuto, meschino e soprattutto identico fisicamente a Simon. Si sfiorano livelli di pazzia anche nello spettatore. Menzione irrinunciabile: la scenografia, la costruzione dell’ambiente e delle luci costituisce il 60% del film. Claustrofobico oltre ogni limite.

THE SCIENCE OF SLEEP (2006) Forse basta sapere il nome del regista per capire la qualità di questo film. Sceneggiatura, soggetto e regia sono di Michael Gondry. The Science of Sleep è un film brillante, ci fa entrare (letteralmente) nella testa di Stephane, il protagonista, che ha un problema a distinguere quale sia la realtà e quale il sogno. Nel film lo capiamo grazie ad uno stratagemma semplice: le parti in cui viviamo i sogni di Stephane sono realizzati con l’aiuto dello stop motion, con cui gli oggetti e gli ambienti prendono vita in modi surreali insieme agli attori in scena. Gondry da sempre riesce ad utilizzare questa tecnica senza far sembrare il film pacchiano o fuori luogo. Evidentemente collegato col precedente Eternal Sunshine of a Spotless Mind, ma più delicato.


tantum rosa e altri trip di Joe1

Le allucinazioni sono un fenomeno complesso e in larga parte ancora inesplorato. Ne esistono di vari tipi, coinvolgono tutti i sensi e spesso non sono tanto piacevoli. Allontanandoci dall’accezione patologica di questo fenomeno, vogliamo esplorarne il lato più frivolo o piacevole, quello dei famosi trip; ma sopratttutto il campo delle sostanze da cui non ti aspetteresti questi “effetti collaterali”. La prima sostanza che si associa al trip è di sicuro l’LSD. L’LSD, o dietilammide-25 dell’acido lisergico, è una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute. Una dose di appena 25 μg può causare minime alterazioni della percezione e dell’umore per più di 10 ore. Tipicamente non causa “allucinazioni” in senso proprio, ma amplificazioni dei sensi e distorsioni della percezione della realtà. Sintetizzato per la prima volta nel 1938 nei Laboratori Sandoz di Basilea da Albert Hofmann, è basato sull’acido lisergico, che si trova nell’ergot, un fungo parassita della segale. Fino al 1966 la Sandoz forniva LSD gratuitamente agli scienziati interessati a sperimentarlo. Inizialmente trovò largo uso tra gli psichiatri e gli psicologi per la cura della schizofrenia e come ausilio per le sessioni di psicoterapia. Molti test clinici vennero condotti con successo sul potenziale uso dell’LSD come componente di una psicoterapia psichedelica per curare autismo, depressione e alcolismo. Nel frattempo i servizi segreti di vari paesi cominciarono a sperimentarne le potenzialità come sostanza per gli interrogatori, il controllo mentale e l’ingegneria sociale. Durante gli anni ‘50 l’LSD cominciò a diventare popolare in alcuni circoli a scopo ricreativo. Alcuni studiosi si convinsero che l’LSD poteva avere altre applicazioni oltre a quelle cliniche ed essere un mezzo di crescita ed esplorazione spirituale. Tali studiosi furono strumentali nel diffondere l’uso e la conoscenza dell’LSD tra il grande pubblico inserendosi nei movimenti di cultura alternativa degli anni sessanta. L’LSD divenne rapidamente un simbolo della cultura hippie. Nel 1967 l’uso e la produzione di LSD per scopi sia personali che scientifici venne bandito negli Stati Uniti e successivamente nella maggior parte dei paesi del mondo.

La produzione e la commercializzazione di questa sostanza continuò comunque clandestinamente alimentando il mercato nero delle sostanze stupefacenti. Robin Carhart-Harris, del Dipartimento di Medicina dell’Imperial College of London, ha guidato uno studio sugli effetti cerebrali dell’LSD, al termine del quale afferma che tale effetto è «legato anche a ciò che a volte la gente ha chiamato “dissoluzione dell’ego” che significa che il normale senso di sé è “ripartito” e sostituito da un senso di “riconnessione” con se stessi, gli altri e il mondo naturale». Questo spiega come molti consumatori abbiano sperimentato sensazioni di pace ed unità col mondo. L’LSD, grazie anche alla sua capacità di aumentare il rilascio della serotonina, ha notevoli effetti sui sensi. Colori, odori, suoni e altre sensazioni sono molto amplificate. Le percezioni sensoriali possono anche mescolarsi, dando vita al fenomeno noto come sinestesia, in cui ad una persona sembra di poter ascoltare i colori o vedere i suoni. Purtroppo però, lo stesso può avvenire con sensazioni negative, paura, angoscia, paranoia, e da ciò nascono i cosiddetti “bad trip”. I consumatori inoltre sviluppano rapidamente una alto livello di tolleranza alla sostanza. Dopo un uso ripetuto, perciò, sarà necessario aumentare via via la dose. Ma anche la tolleranza è di breve durata e basterà un periodo di stop per ritornare sensibili alle minori quantità. Inoltre non vi sono prove che questa droga possa causare dipendenza, ma ci sono due effetti collaerali a lungo termine che sono stati associati al suo consumo, ciò psicosi persistente e disturbo persistende della percezione. Vi è venuta voglia di provare ma non sapete dove procurarvi dell’ottimo acido di prima scelta? Niente panico. Vi forniamo noi la soluzione, al primo posto tra i farmaci impensabili come alleati lisergici c’è lui: il Tantum Rosa. Tra il dicembre 2009 e il gennaio 2010, il Centro Antiveleni di Milano e Pavia, ha notato un’alta casistica riguardate l’ingestione impropria e casuale di Benzidamina Cloridra

to, tramite ingestione di Tantum Rosa. Tutti conosciamo il Tantum Rosa come farmaco per uso esterno, utilizzato per curare stati infiammatori vaginali, facilmente reperibile senza necessità di prescrizione medica, sotto forma di bustine. Quindi la domanda viene spontanea e probabilmente è la stessa che si è rivolto il centro anti veleni: come può una lavanda vaginale essere ingerita in maniera accidentale da così tante persone in così poco tempo (almeno 50 casi rilevati in meno di due mesi)? In realtà, l’uso a scopi ricreazionali di benzidamina è molto diffuso in altre parti del mondo da molto tempo. Perciò nel 2010 la Benzidamina è stata inserita nella lista delle nuove sostante psicoattive. La Benzidamina è un principio attivo che ha funzione antiinfiammatoria, analgesica, antipiretica, antimicrobica. È stato scoperto in Italia nel 1962 ed è utilizzato in quasi tutto il mondo senza bisogno di prescrizione medica quindi facilmente reperibile come farmaco da banco. E’ maggiormente conosciuto sotto forma di prodotti come il Tantum Rosa e il Tantum Verde. Quali sono gli effetti e dosaggi per ottenere il risultato? Ve lo diciamo subito. Cercando in rete e soprattutto su YouTube, è facile reperire informazioni se non addirittura veri e propri tutorial, su come procurarsi lo “sballo” giusto. I consumatori abituali consigliano l’utilizzo di bustine per lavande vaginali, con dosaggi che variano dai 750mg ai 2000mg (1 bustina e mezzo/4 bustine). Potete scegliere se ingerirlo: la polvere contenuta nelle bustine può essere sciolta in un po’ d’acqua e quindi filtrata attraverso carta o semplici fazzoletti in modo da eliminare i residui. Per sopportare il sapore particolarmente salato, che causa spesso di vomito, viene mischiato nella soluzione qualche cucchiaino di zucchero o succo di frutta. Ma se preferite è possibile anche disponendo la polvere all’interno di capsule da ingoiare. Se vi sentite più sbarazzini potrete anche decidere di fumarlo: il farmaco in polvere viene sistemato su una si

garetta o aspirato all’interno di essa aiutandosi togliendo momentaneamente il filtro per poi reinserirlo, o ancora utilizzare altri supporti cartacei. In fine, classico dei classici, la polvere può essere beatamente sniffata. Gli effetti psicoattivi iniziano a presentarsi dopo circa 30 minuti dall’ingestione e il picco degli effetti si può riscontrare dopo 1-2 ore e può prolungarsi fino a 6-8 ore. Viene spesso assunta insieme alla cannabis perchè, come riportato dagli stessi consumatori, pare il THC amplifichi gli effetti della sostanza; gli stessi consumatori inoltre ne sconsigliano l’utilizzo in combinazione con gli antidepressivi. La sostanza a dosi elevate agisce sul sistema dopaminergico, creando soprattutto sensazioni di euforia e facilità di colloquialità. Tra gli effetti più riscontrati troviamo: allucinazioni complesse (soprattutto visive), euforia, effetto brain-flying. A ciò spesso segue uno stato allucinatorio complesso caratterizzato da introspettività, ma si possono anche vivere allucinazioni collettive. Tanti aspetti positivi insomma, ma non sono da tralasciare quelli non tanto simpatici, i più diffusi: ideazione paranoidea, convulsioni, secchezza delle fauci, bocca secca, gastrite, reflusso gastroesofageo, dolore, gonfiore, sanguinamento intestinale, mal di testa, vomito, debolezza muscolare, offuscamento della vista, ottundimento, paranoia, perdita di coscienza. L’uso di benzidamina può inoltre provocare dei gravi effetti a lungo termine come ad es. il Disturbo Percettivo Persistente da Allucinogeni (Flashback), ovvero il ripresentarsi nel tempo di turbe transitorie della percezione che sono un ricordo di quelle provate nelle prime intossicazioni da allucinogeni. Un’altra sostanza utile allo scopo di trascendere senza spendere è la Pseudoefedrina cloridrato. Contenuta nell’ Acti-fed. L’Italia è il primo paese che pubblicizza liberamente farmaci a base di pseudoefedrina - un percussore fondamentale


nella produzione clandestina della metanfetamina. Questo principio attivo è sotto un severo controllo in svariati paesi, ma da noi si ottiene facilmente senza alcuna ricetta. La sostanza in questione appartiene al gruppo delle anfetamine; risulta dunque utile laddove è richiesta una maggiore concentrazione, studio o reattività generale. Le dosi variano dai 120mg per il primo utilizzo ai 300mg/360mg per i tolleranti alla sostanza. Prezzo: 7 euro circa. Scrollando la lista troviamo anche il Destrometorfano bromidrato. Pare che questa droga sia la più comune fra gli adolescenti. Colpisce il cervello in maniera pressoché uguale alla ketamina: è di conseguenza un allucinogeno dissociativo. E’ contenuto in molti sciroppi per la tosse, come l’ AricodilTosse. Non è da assumere se contiene paracetamolo, altrimenti crepate. Le dosi variano dai 300mg per il primo utilizzo ai 750mg+ per chi vuole raggiungere il Nirvana. Infine, vogliamo parlarvi dell’ L-dopa, in grado di aumentare i livelli cerebrali del neurotrasmettitore dopamina, e perciò utilizzata per curare il Parkinson. Ebbene sì, vecchi, malati, sballati. Il grande neurologo Oliver Sacks ha infatti dedicato un intero capitolo del suo libro “Hallucinations” a questo farmaco. Riportando molte esperienze vissute dai suoi pazienti,. Sacks racconta ad esempio del signor Leonard L., parkinsoniano, il quale dopo aver iniziato la terapia con L-dopa, cominciò a vedere facce sullo schermo spento del suo televisore e, non appena la guardava, l’immagine di una vecchia città del west appesa nella sua stanza si anima-

va, con persone che uscivano dai saloon e cowboy che galoppavano. Ma i nostri vecchietti non si fermano qui. Negli ‘60, Sacks cominciò a sperimentare su se stesso l’effetto delle droghe psicheldeliche più in voga sulla West Coast e tra gli Hippy. Da essi ebbe il consiglio di provare l’Artane. L’Artane, una molecola di sintesi affine alla Belladonna, era usato in dosi modeste (due o tre compresse al giorno) per il trattamento del morbo di Parkinson. Ma quei farmaci, in grande quantità potevano causare uno stato di Delirium. Sacks ne prese 20 compresse. L’esperienza non fu per lui delle migliori. Cominciò a sviluppare allucinazioni molto complesse, ma assolutamente realistiche, con situazioni che coinvolgevano persone a lui care . Riusciva ad avere conversazioni con amici che vedeva e sentiva essere in casa sua. Preparò per loro anche il pranzo. Vide elicotteri atterrare nel suo giardino ed ebbe profonde discussioni con un ragno. Il realismo delle situazioni e il successivo shock nello scoprirle false lo fecero ben presto cadere in uno stato di paranoia molto profonda. Insomma, non prendete questo articolo come una lista di consigli. Ma se lo farete, fateci sapere è andata.




Q U A S A R la

rubrica

alias

dello

spazio

Un quasar (contrazione di QUASi-stellAR radio source, cioè “radiosorgente quasi stellare”) è un nucleo galattico attivo estremamente luminoso e generalmente molto distante dalla Terra.


m u l t i v e rs o Il multiverso è un’ipotesi fisica per cui possono coesistere altri universi fuori dal nostro spazio-tempo. Questi universi esterni sono comunemente chiamati “dimensioni parallele”. La prima teorizzazione dell’ipotesi del multiverso è fatta da High Everett III nel 1957, con la sua interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica. Everett sosteneva l’ipotesi dell’esistenza di molti mondi già trovata nella meccanica quantistica, però nella sua idea il tempo e le leggi fisiche erano condivise da tutti gli universi, anche se questi non erano in nessun modo comunicanti.In altre teorie, invece, si parla della possibilità (ovviamente solo teorica) di passare da un universo a un altro. Teoria delle bolle Secondo la teoria delle bolle, ipotizzata da Andrej Linde negli anni 80, il nostro universo non è che una delle infinite “bolle” dimensionali che derivano da un unico “universo genitore” e quindi da un solo big bang. Le bolle si formerebbero a partire dalla “schiuma quantistica”, ovvero il costante ribollire dello spaziotempo. La teoria delle bolle spiegherebbe anche il perché della vita proprio nel nostro universo. Semplicemente, se il nostro non è che uno dei tanti universi esistenti è logico che la vita si sia sviluppata in quello con i parametri migliori per la sua esistenza. Nella teoria delle bolle, infatti, non si ritiene che tutti gli universi sottostiano a leggi e parametri fisici comuni, quindi a infiniti universi corrispondono infinite condizioni fisiche diverse. Inoltre, secondo questa teoria, gli universi sono in stato di inflazione eterna, ovvero di costante espansione esponenziale. Gli universi in inflazione eterna si generano da soli con un processo simile alla riproduzione cellulare, per cui da una bolla già esistente se ne può staccare una seconda, che poi inizierà a espandersi. Le bolle, poi, potrebbero essere collegate tra loro tramite i wormholes. Teoria delle stringhe La teoria delle stringhe si presenta come una possibile teoria del tutto, ovvero una teoria in grado di descrivere le forze fondamentali dell’universo. Si parte dal principio per cui materia, radiazione, spazio e tempo sono manifestazioni di entità fisiche, ovvero le stringhe. Queste sono sottili cordicelle di energia a una dimensione, che vibrano in uno spazio composto da più dimensioni (si pensa da 4 a 26). Le stringhe possono essere aggregate in membrane (oggetti a 3 o più dimensioni), immerse in uno spazio più ampio; alla vibrazione di ogni membrana corrisponde un universo. La variabile fondamentale è la lunghezza d’onda delle vibrazioni prodotte dalle stringhe. Secondo la teoria delle stringhe gli universi paralleli coesistono semplicemente vibrando a frequenze diverse. Per definire questi universi, oltre alla lunghezza d’onda della vibrazione, è fondamentale il numero di dimensioni in cui si situano le stringhe. Nel nostro spazio a quattro dimensioni potrebbero esserci svariati altri universi paralleli con lunghezze d’onda diverse, ma con leggi fisiche analoghe alle nostre. La teoria delle stringhe non ipotizza universi paralleli in senso stretto come la teoria delle bolle, ma universi quasi sovrapposti, dove ciò che determina il numero potenziale di questi universi è la variazione della frequenza delle vibrazioni. Wormhole Un wormhole è una ipotetica scorciatoia tra un punto dell’universo e un altro, che permetterebbe di viaggiare tra essi in un tempo minore di quello della luce nello spazio normale. Secondo alcune teorie, un wormhole potrebbe addirittura permettere di viaggiare nel tempo, oltre che nello spazio. Possono esserci wormholes che collegano due punti dello stesso universo o due universi diversi. Si ipotizza che i wormhole formino una sorta di ponte o di cunicolo spazio-temporale tra un buco nero e un buco bianco.

s . e . t . i . Il S.E.T.I. Institute (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) è un’ organizzazione privata senza scopo di lucro, che si occupa della ricerca della vita intelligente extraterrestre. Nato ufficialmente nel 1974, il programma si occupa non solo di ricevere ma anche di inviare segnali della nostra presenza ad eventuali altre civiltà in grado di captarli (SETI attivo). SETI utilizza ricevitori molto sensibili per cercare segnali radio di origine artificiale, ma non è semplice scansionare anche solo la Via Lattea, che si estende per 100.000 anni luce. Inoltre la ricerca si basa solo su civiltà extraterrestri abbastanza evolute da poter inviare segnali radio nel cosmo. Negli anni passati sono stati rilevati molti segnali dallo spazio, ma erano tutti falsi allarmi: il tipo di misurazione “grezza” non aiuta a capire se il segnale proviene da una fonte naturale, come un’esplosione stellare, un nucleo galattico attivo o un altro evento celeste; né se il rumore possa essere stato causato dal semplice passaggio di un satellite davanti al radiotelescopio. Recentemente gli scienziati dell’osservatorio di Parkes, in Australia, hanno registrato dei peryton, segnali radio di origine sconosciuta, per 17 anni consecutivi. Si è poi scoperto che i peryton provenivano dal microonde della zona relax della base scientifica. Nel 1974 il SETI collaborò a un tentativo simbolico di inviare un messaggio verso altri mondi. Un messaggio in codice di 1 679 bit fu trasmesso verso l’ammasso globulare M13, distante da noi circa 25 000 anni luce. La sequenza di 0 e 1 che costituiva il messaggio era una matrice 23 × 73 che conteneva alcuni dati sulla nostra posizione nel sistema solare, la figura stilizzata di un essere umano, formule chimiche ed il contorno del radiotelescopio stesso. Essendo stato inviato il messaggio alla velocità della luce, nessuna eventuale risposta potrà giungerci prima di 50 000 anni; per questo motivo l’intero esperimento fu liquidato

come una sorta di spot pubblicitario. Il SETI Institute sta attualmente collaborando con l’Università di Berkeley per sviluppare un allineamento di radiotelescopi specializzati. Questo nuovo concetto viene detto “Allen Telescope Array” e coordina più di 350 ricevitori radio grandi 6.1 metri, situati in un’area scarsamente popolata e immersa nella natura, in California. Questi ‘piccoli’ telescopi sono stati collegati al fine di raggiungere una potenza pari a un telescopio che avrebbe il diametro di 100m. Ma l’unico segnale realmente preso in considerazione dalla rete SETI, è il Segnale Wow del 1977: rilevato dal radiotelescopio Big Ear dell’università dell’Ohio, lasciava intendere una provenienza esterna alla Terra e al Sistema Solare. Durato 72 secondi, il segnale non fu mai più rilevato in seguito. L’astronomo che lo scoprì, stupito dall’intensità del segnale lo cerchiò in rosso sulla stampa dei tabulati del computer e annotò a fianco il commento «Wow!», espressione con cui in seguito il segnale divenne noto. Ciclicamente scienziati cercano di risintonizzare le proprie frequenze sul presunto punto di origine del Segnale Wow, ma ancora non si sono ripresentati dati sensibili. Alcuni scienziati, tra cui il fisico e scrittore di fantascienza David Brin, hanno criticato pesantemente il SETI attivo in quanto, non potendo conoscere a priori le intenzioni e le conoscenze tecnologiche degli eventuali extraterrestri che riceveranno il messaggio, si rischia di mettere in pericolo il nostro pianeta rivelandone la posizione. Nel caso trovassimo vita aliena, c’è già un ufficio incaricato di proteggerla. Si tratta dell’Office of Planetary Protection della Nasa, che tutela i corpi celesti del Sistema Solare dalla contaminazione biologica con microrganismi accidentalmente portati da Terra (ma che protegge anche la Terra da eventuali contaminazioni di ritorno).


i

BUCHI

definizione: un corpo celeste dotato di un’attrazione gravitazionale talmente elevata che la velocità di fuga dalla sua superficie risulta superiore alla velocità della luce. Da un punto di vista relativistico, invece, la luce perde tutta la sua energia cercando di uscire dal buco nero. La superficie limite al di là della quale tali fenomeni avvengono è detta orizzonte degli eventi; immaginiamola come un grande cerchio che costeggia il vero buco nero. Da questa caratteristica, deriva l’aggettivo “nero”, dal momento che un buco nero non può emettere luce. Dal fatto che nessuna particella possa sfuggirgli (nemmeno i fotoni), una volta catturata, risulta invece appropriato il termine “buco”. Un corpo celeste con questa proprietà risulterebbe, quindi, invisibile e la sua presenza potrebbe essere rilevata solo indirettamente, tramite gli effetti della materia che precipita nel suo intenso campo gravitazionale. origine: il corpo celesta, come una stella di massa enorme, crolla sotto il proprio peso. Niente può fermare la caduta della materia verso il centro della stella, finché l’intera massa del nucleo non si concentra in un unico punto: il buco nero, che è talmente pesante da ‘bucare’ quasi la superficie spaziotemporale.

la caduta verso il buco nero: Quando gli oggetti raggiungono la singolarità, sono schiacciati a densità infinita e la loro massa viene aggiunta alla massa totale del buco nero. Prima che ciò accada, essi sono comunque stati fatti a pezzi dalle crescenti forze di marea in un processo a volte indicato come spaghettificazione o “effetto pasta”. Sostanzialmente le particelle di materia più vicine al buco nero, sono attirate per prime. Se quindi decidessi di tuffarti di testa in un buco nero, ti si allungherebbe prima la testa diventando letteralmente oblunga, poi le spalle e le braccia, mentre i tuoi piedi sarebbero ancora integri e normali. Si può prolungare l’esperienza di caduta accelerando verso l’esterno per rallentare la propria discesa, ma solo fino a un certo punto; dopo aver raggiunto una certa velocità ideale, è meglio la caduta libera per proseguire. Non appena ti avvicini, senti prima di tutto i suoni che diventano più lenti e profondi, come quando trattieni un vinile sotto le dita. Poi vedi tutto molto male. Le frequenze diventano più rosse e scure. Se guardi dritto davanti a te vedi lo spazio incurvarsi intorno a te. E ti avvicini sempre di più all’orizzonte degli eventi.* Ah dimenticavo, poco prima di entrare nell’orizzonte degli eventi, il tuo orologio rallenterebbe vertiginosamente e così il tuo senso del tempo, per la dilatazione temporale gravitazionale.

NERI

la superficie spaziotemporale: è il ‘luogo’ dove sono collocati tutti i corpi celesti dell’universo. E’ come una grande ragnatela, che accoglie le stelle, i pianeti, e ogni altro corpo spaziale; più un oggetto celeste è pesante, più la ragnatela fatica a sostenerlo, e si piega verso il basso. Immaginate di buttare una palla da bowling su una ragnatela tesa tra due rami: a grandi linee è questo il meccanismo della creazione del buco nero. La caratteristica distintiva di un buco nero è la comparsa di un “orizzonte degli eventi” - un confine attraverso il quale la materia e la luce possono muoversi solo verso l’interno del buco nero, e non possono letteralmente più sfuggire alla sua forza. L’orizzonte degli eventi è indicato come tale perché se un evento si verifica entro i suoi confini, le informazioni di tale evento non possono raggiungere l’ osservatore esterno ma vengono risucchiate anch’esse dentro il buco nero. Da fuori, quindi, non riusciremmo a capire se un oggetto sia effettivamente caduto nel buco nero o se sia ancora sulla soglia degli eventi. Quest ultimo passaggio viene chiamato il paradosso dell’informazione.

la teoria degli universi paralleli: si rivela la possibilità ipotetica di uscire dal buco nero verso una dimensione spazio-temporale differente, con il buco che funge da tunnel spaziale. La possibilità di viaggiare verso un altro universo è però solo teorica, poiché una qualsiasi perturbazione può distruggere questa possibilità. Sembra inoltre che sia possibile seguire le curve spaziotemporali chiuse di tipo tempo (tornando al proprio passato) intorno alla singolarità di Kerr, che portano a problemi di causalità, come il paradosso del nonno. (Questo paradosso lo si è visto in molti film fantascientifici: se il protagonista tornasse indietro nel tempo e decidesse di uccidere suo nonno, si attiverebbe un paradosso: il protagonista non potrebbe mai essere nato se il padre di suo padre morisse senza avere figli). i buchi bianchi: Un buco bianco è un oggetto che esiste solo in via teorica, come ipotetica controparte di un buco nero. Siccome un buco nero cattura materia e non lascia uscire neanche la luce, un buco bianco dovrebbe essere un oggetto che emette la materia ma in cui niente può entrare. Esistono ipotesi per cui buco nero e buco bianco potrebbero essere collegati e potrebbero quindi formare una sorta di tunnel spazio-temporale a senso unico. * estratto dall’intervista di Theresa Locker, Jun 8 2015, con il Prof. Dr. Knispel e il Dr. Andreas Müller, per Motherboard.


I SOGNI LUCIDI Il termine onironautica è un termine coniato per indicare un’esperienza durante la quale si può prendere coscienza del fatto di stare sognando. L’esperienza è chiamata sogno lucido (lucid dream, nella letteratura anglosassone). Il sognatore lucido o onironauta, può quindi esplorare e modificare a piacere il proprio sogno, come fosse una realtà completamente coerente ed alternativa al mondo diurno. Nel sogno le percezioni non sono legate ai fenomeni esterni ma dipendono esclusivamente dal pensiero mentale, conscio e controllabile per gli onironauti, inconsapevole e passivo per gli altri. Sfatiamo il mito delle persone che dicono di non sognare mai: semplicemente hanno rimosso il ricordo dei sogni. Se queste persone si ripetessero una decina di volte al giorno ‘stanotte ricorderò il mio sogno’, questo succederà.

I sogni vengono scambiati per realtà, senza differenze sensoriali. Una volta dentro ad un sogno lucido infatti, il concetto di realtà si relativizza vertiginosamente: si entra in un mondo perfettamente completo e fornito di ogni dettaglio, esattamente come il mondo che percepiamo da svegli, solo con alcune regole o aspetti sballati. Questi ultimi servono proprio per tracciare il confine tra cosa appartiene al mondo dell’esperienza reale e quella del sogno, e vengono utilizzati per fare i cosiddetti test di realtà. I Test di Realtà Per evitare di rimanere incastrati in un sogno pensando che sia la realtà diurna e viceversa, è necessario ricercare attorno a sè dei segni che indichino chiaramente una situazione bizzarra o irrealizzabile nel mondo reale. Questa operazione serve a distinguere ‘dove’ si sta vivendo. Chi sperimenta seriamente la tecnica del sogno lucido fa test di realtà quotidianamente anche durante il giorno, nello stato di veglia, sapendo che il livello di credibilità del sogno è pari a quello del mondo reale, e che talvolta le due dimensioni sembrano fuse tra di loro. Ecco alcuni esempi di come gli onironauti distinguono in che dimensione stanno agendo. - Saltare. Nel mondo dei sogni spesso la forza di gravità non agisce come nella realtà: saltare corrisponde il più delle volte a prendere il volo o rimanere sospesi a mezz’aria.

“Eye” by M.C. Escher, 1946, Mezzatinta e puntasecca.

Il compito degli onironauti è ‘semplicemente’ quello di avere il controllo delle proprie azioni anche nel mondo dei sogni, trasformando così il tempo del sogno tradizionalmente pensato come casuale e irrazionale, in una dimensione effettivamente complessa, gestibile e reale. Per il sistema di attività neurale che crea il nostro mondo, non c’è alcuna differenza tra il sognare una percezione o un’ azione e compiere quella stessa azione da svegli.

- Leggere. Un test efficace consiste nel leggere una scritta qualsiasi, distogliere lo sguardo e poi provare a rileggerla. Nei sogni spesso le parole non restano le stesse. - Guardare l’orologio. Nei sogni l’ora su un orologio digitale non rimane la stessa se la si legge più volte di seguito. Di rado questo fenomeno si ha con orologi a lancette. Una spiegazione potrebbe essere che per leggere numeri lo sforzo mentale è maggiore (si devo-

no mettere in serie dei simboli, come per la lettura), mentre per interpretare la posizione delle lancette è sufficiente fermare un ricordo visivo. - Respirare. Se si riesce a respirare chiaramente con il naso pur essendoselo tappato o se si respira sott’acqua si sta sognando. - Guardarsi allo specchio. Spesso nei sogni la propria immagine riflessa allo specchio è deformata o sostituita con qualcosa d’altro o può addirittura non apparire. Talvolta lo specchio è molto sporco e non specchia affatto. - Spegnere la luce. Se in un sogno si prova a spegnere la luce, anche forzatamente (distruggendo la fonte), la luce non si spegne. - Accendere la luce. A volte può capitare di entrare in una stanza buia. Spesso provando a premere l’interruttore per accenderla non accade nulla. - Aprire la vista su nuovi spazi. Accendere la luce in una stanza buia, aprire una porta, usare un cannocchiale, sbirciare oltre un muro e via dicendo, può avere il sorprendente effetto di mostrare uno spazio indistinto senza contorni o contenuti discernibili (molto simile alla nebbia o al fumo). - Urlare. Spesso mentre si sogna si nota di non riuscire ad urlare ma si emette solo una voce rauca. - L’impossibilità di ricordarsi come si è arrivati ad una certa situazione è un altro metodo utilizzabile per capire se si sta sognando. In questo caso si adopera un tipo di memoria razionale che nel sogno non funziona, è come se il cervello fosse più lento e affaticato del normale. La stessa cosa si verifica se nel sogno si prova a fare un piccolo calcolo matematico: anche un’operazione semplice come 12+8 potrebbe richiedere un enorme impiego di tempo ed energia, e può non riuscire affatto.


A seguito di un test di realtà positivo (spesso involontario) l’improvvisa acquisizione di lucidità può causare una sorpresa tale da svegliare il sognatore. A volte però il risveglio è solo virtuale: ci si ritrova nella propria camera da letto credendo di essersi svegliati, invece si sta ancora sognando. Il fenomeno del “falso risveglio” potrebbe essere un meccanismo di protezione del sonno. Ad esempio il sognatore ha sete, e sogna di svegliarsi per andare a bere; oppure decide di svegliarsi per sfuggire ad un incubo. Questi falsi risvegli causano la maggior parte delle volte la perdita di lucidità e il soggetto prosegue nel suo sogno normalmente (talvolta ci si sveglia realmente quando nel falso risveglio si è sognato non solo di alzarsi dal letto, ma di stare andando al lavoro). Per evitare la perdita di lucidità è possibile abituarsi ad eseguire un test di realtà appena si crede di essersi svegliati. Prendere l’abitudine di fare dei Reality Check (controllo di realtà) anche di giorno, indurrà il cervello a farli anche durante il sogno. Durante il sogno infatti si ripetono le abitudini che abbiamo nella vita reale.

Lucid Dreaming Acronyms

Tecniche di Induzione del Sogno Lucido Le tecniche per iniziare a fare sogni lucidi sono tante e complesse, ma soprattutto da rispettare rigorosamente, per evitare spiacevoli sorprese come svegliarsi nella paralisi del sonno, rimanere incastrati nella dimensione onirica senza più capire se si sta vivendo un incubo o la realtà, oppure incontrare lati oscuri del proprio inconscio che possono mettere in pericolo l’incolumità mentale del sognatore. Da sapere quindi che durante ogni fase REM i grossi muscoli (salvo ovviamente il diaframma e altri muscoli coinvolti nella respirazione) sono paralizzati. Probabilmente, questa paralisi ha la funzione di difendere l’individuo dai movimenti inconsulti provocati dal sogno. Perciò il periodo di paralisi del sonno sembra normale. Ciò che è insolito è l’associazione di questo ad uno stato cosciente della mente, come può accadere se non si rispettano le giuste fasi del sonno REM. Da svegli infatti, il sistema nervoso inibisce la sensazione di vividezza dei nostri ricordi. Da un punto di vista evolutivo ha senso: in caso contrario saremmo erroneamente portati a vedere l’immagine percettiva di un predatore e a scambiarla invece per il ricordo dello stesso. Viceversa, se il ricordo (o il sogno) di un animale predatore producesse davvero un’immagine percettiva reale, fuggiremo ogni volta che abbiamo un’idea o un sogno che ci spaventa.*

stato di coscienza: Lo stato di coscienza può avere un’ampia gamma livelli che non sono classificati in modo univoco. Alcuni esempi possono corrispondere allo stato di veglia, di coma, di meditazione, di sonno, di dormiveglia, di alterazione di coscienza. La misurazione, tentata nell’ambito delle neuroscienze, è però legata a parametri soggettivi; non è quindi attualmente possibile procedere con analisi o classificazioni scientificamente attendibili.

lati oscuri del proprio inconscio: entrare in un sogno lucido significa essere consapevoli di stare sognando, ma non per forza presuppone il controllo completo su ogni cosa nel sogno che stai creando. Ci sono infatti parti della tua coscienza che non sai di possedere e che creano proiezioni instabili e inizialmente incontrollabili. Personaggi oscuri e cattivi che cercano di attaccarti, sono frequenti. Persone che improvvisamente crescono di statura fino a diventare giganti, o ombre scure che circondano il perimetro del tuo letto. Un fenomeno non ancora psicologicamente spiegato ma incredibilmente ricorrente è quello dei DC (Dream Character) che si ribellano alla dimensione del sogno lucido. In questi casi si incontrano familiari o amici stretti, e gli si comunica che sono solo una proiezione del proprio sogno lucido. A questo punto il personaggio si rifiuta di crederci, e assume in gran parte dei casi un’espressione - a detta dei sognatori - puramente demoniaca, mostruosa, e cerca di attaccarti in vari modi. Se sei fortunato a questo punto ti svegli, o ti conviene pensare in fretta ad uno stratagemma per farti salvare.

RC - Reality Check - A test to establish whether you are in a dream or waking life, actively done during the day in hopes that the habit will continue within dreams. DC - Dream Character - Any perPossiamo quindi affermare che l’espesonality you encounter other than rienza del sogno lucido apre all’ uomo yourself...well, occasionally it can un nuovo stato di coscienza, formando also be yourself. una realtà alternativa percepita fedelWBTB-Wake Back To Bed mente dal cervello come fosse uno Waking up for 20-30 minutes, stato alterato dalle allucinazioni da then going back to bed increases acido lisergico, per esempio, ma senza the chances of lucid dreaming. postumi o danni fisici. Use that time to read about lucid dreaming or plan your dreams, and make your intention solid. MILD - Mnemonically Induced Lucid Dream - In short, MILD is telling yourself as you are in bed ready to sleep that you are going to become lucid when you dream, then visualizing yourself in a dream becoming lucid. Repeat until you fall asleep. WILD - Wake-Induced Lucid Dream - A technique in which you maintain consciousness while your body falls asleep. Not for the squeamish. False Awakening - False Awakening is in essence just dreaming that you woke up, only to usually immediately after either actually wake or have another dream of waking up from the previous dreams. Those can often happen multiple times in sequence. It can be a bit jarring but also fun. SP - Sleep Paralysis - A natural, safe part of the process of falling asleep which causes you to be unable to move your body. The paralysis process happens to you every time you go to sleep. When you WILD and experience SP, you are conscious while it happens. Sometimes you may be visited by the dream transition buddies--relax and enjoy the show until you can interact with your environment. Attempting to induce SP is NOT required to achieve lucidity.




zero stress con l’eroina

di federica bellomi Allevia ansia, mal di testa, dolori mestruali, crampi, riduce lo stress e i problemi dovuti all’obesità. È la diamorfina, un derivato della morfina, molto più nota con il nome di eroina o roba e si può assumere per iniezione ma non solo! Esiste un metodo molto più semplice tramite cui si può inalare l’eroina senza il rischio di macchiare i vestiti di sangue o non avere una cintura a portata di mano. È sufficiente infatti avere un pezzo di carta stagnola e un accendino oltre che la nostra dose. Per prima cosa è fondamentale dividere il foglio di stagnola in due metà più o meno quadrate e non più grandi di 12x12 centimetri. Poi è importante scaldare con un accendino entrambe le metà del foglio in modo da non rischiare di assumere le sostanze tossiche presenti nella stagnola stessa. Dopodiché sarà sufficiente arrotolare a cannuccia una delle due metà, aiutandosi con una penna oppure con l’accendino, e spargere delicatamente un po’ di polvere sull’altra. L’accendino serve per scaldare il foglio di stagnola su cui è appoggiata la polvere mentre la cannuccia facilita l’inalazione e riduce gli sprechi. Dopo l’assunzione gettare tutto nell’indifferenziata. Questo è il metodo più veloce e sicuro per assumere diamorfina comodamente in casa propria oppure un pomeriggio di primavera al parco, senza sporcare alcun vestito e senza rovinare le proprie braccia. Inoltre, essendo un processo più lento e meno immediato dell’iniezione il rischio di overdose si riduce del 60%.




in cucina con Maria

la space cake

La Space Cake è un dolce preparato aggiungendo cannabis tritata ai normali ingredienti. Prima di prepararla è importante sapere che ingerire prodotti commestibili a base di marijuana provoca effetti sulla mente e sul corpo più forti e duraturi rispetto a quanto non lo faccia fumare la stessa quantità di sostanza. Inoltre, perché la marijuana faccia effetto bisogna aspettare il tempo della digestione (un’ora, un’ora e mezza). Non esagerate con le fette di torta prima di aver sentito gli effetti! Il bello della Space Cake è che potete inventare tutte le varianti che volete e sbizzarrirvi a farcirla come volete, per sballarvi in maniera divertente e gustosa! E quindi iniziamo! Ecco cosa vi servirà. Ingredienti: - 80 grammi di Cannabis - 1 ¾ tazza di farina - 1 tazza di zucchero - 1 tazza di burro no salato - ¾ tazza di latte - 2 uova - 1 cucchiaino di lievito in polvere - ingredienti a scelta per arricchire la torta. Ad esempio una tazza di caffè, cacao in polvere o gocce di cioccolato, frutta. Procedimento: Riscaldare il forno a 200°. Nel frattempo sciogliere il burro nel microonde, dentro una scodellina, finché non raggiunge una consistenza pastosa. A questo punto amalgamarlo con la marijuana sbriciolata finemente. Sbattere le uova con lo zucchero, poi aggiungere il burro con la cannabis e infine la farina e il lievito gradualmente. Continuare a mescolare finché non si forma una pastella senza grumi. Se dovesse essere troppo liquida aggiungere farina, se troppo asciutta invece aggiungere latte. Aggiungete, ovviamente gli ingredienti che volete per rendere unica la vostra Space Cake! Infine, imburrare o foderare con carta da forno una teglia per dolci e versarci l’impasto.

Cottura: Lasciare cuocere la torta per 25 minuti. Passato questo tempo potete controllare la cottura con uno stuzzicadenti: se esce pulito dalla torta vuol dire che è cotta, altrimenti lasciarla in forno ancora qualche minuto. Lasciare raffreddare per almeno un’ora, poi decorare con zucchero a velo o a piacimento. Buon appetito!


a book a day keeps reality away Le Horla, Maupassant

Le Horla è un racconto di Maupassant del 1886. La forma è quella di un diario, in cui il protagonista racconta i fatti bizzarri che avvengono nella sua vita e la convinzione sempre più forte che una strana creatura invisibile si sia installata a casa sua. All’inizio sono incubi, la sensazione che qualcuno lo strangoli nel sonno, ma presto i segni della presenza della creatura si fanno più evidenti, più tangibili. La creatura stessa, pur essendo invisibile è in grado di interagire con il mondo concreto. Beve latte, coglie fiori, è in grado di leggere. A un certo punto il protagonista arriva addirittura a vederla in uno specchio, sotto forma di una nebbia luminosa e liquida. Allora rientrai a casa mia, con l’animo sconvolto, perché sono certo, ora, certo come dell’alternanza dei giorni e delle notti, che esista vicino a me un essere invisibile, che si nutre di latte e acqua, che può toccare le cose, prenderle e cambiarle di posto, dotato di conseguenza di una natura materiale, anche se impercettibile ai nostri sensi, e che abita con me, sotto il mio tetto… La creatura è chiamata Horla, in francese hors significa fuori, un po’ perché arriva da là fuori, chissà dove, e un po’ perché sembra quasi che il protagonista voglia allontanarla da sé il più possibile. Ma l’Horla non è del tutto qualcosa di esterno. Ovviamente c’è di mezzo il fattore della pazzia, che distorce la realtà in modo anche estremo. Il protagonista è convinto che l’Horla sia esterno a lui, sia arrivato in casa sua per caso e che stia lentamente rubando la sua vita. Ma noi, da spetta-

tori, non capiamo, non possiamo capire il confine tra ciò che è vero e ciò che è immaginato. L’Horla è in un certo senso anche dentro il protagonista, lui se ne rende conto, quindi è davvero una sorta di vampiro invisibile oppure non è altro che il seme della pazzia nella mente dell’uomo? È lui, lui, l’Horla, che mi possiede, che mi fa pensare queste follie! Lui è in me, diventa la mia anima; lo ucciderò! Maupassant ci racconta in modo preciso, giorno dopo giorno, il procedere della pazzia nella mente di un uomo. Con l’avanzare del tempo, l’esistenza della creatura diventa più certa e il tono del protagonista più concitato. Per lui è una questione di vita o di morte, la morte dell’Horla oppure la sua. Le Horla è un racconto affascinante per il suo stare in bilico tra l’horror e il romanzo psicologico. È il diario di una mente malata, ipersensibile, e allo stesso tempo è la cronaca di un contatto con un mondo diverso dal materiale. Ci sono tante cose al mondo che non ci è dato vedere e che pure interagiscono con noi, che noi avvertiamo. L’Horla potrebbe essere una di queste, per come è delineata con precisione. Vediamo la centomillesima parte di quello che esiste? Ecco, prendete il vento che è la più grande forza della natura, che rovescia gli uomini, abbatte gli edifici, sradica gli alberi, solleva il mare in montagne di acqua, distrugge le scogliere, getta sugli scogli le grandi navi, il vento che uccide, che soffia, che geme, che mugghia, l’avete forse visto e potete vederlo? Eppure esiste!

ALLUCINAZIONI Oliver Sacks Biblioteca Adelphi, 2013, quinta edizione.

CANI NERI Ian McEwan Einaudi, 2005.

Oliver Sacks è un neurologo. Allucinazioni è un saggio sui disturbi neurologici che causano l’insorgere di ogni tipo di allucinazioni. Ma, nella maniera specialissima che ha Sacks di raccontare, questo libro diventa comprensibile anche ai profani. Capire certi fenomeni del nostro cervello può davvero aiutare a capire noi stessi, certe scelte che facciamo, certe peculiarità della nostra sensibilità. Può aiutarci a vedere meglio il mondo. Consigliatissimo per tutti questi motivi, ma anche perchè lo si può leggere come una raccolta di episodi grotteschi, folli, spaventosi, illuminati, accaduti realmente ad esseri umani a cui il cervello ha fatto strani scherzi.

Cani neri è un romanzo e un viaggio, fisico e spirituale. Siamo nel 1989 e si avvicina la caduta del Muro di Berlino. Jeremy è il proprietario di una piccola casa editrice, dopo un’infanzia travagliata prima di riferimenti familiari, approda all’età adulta e trova nei suoceri le due figure tanto desiderate. Uniti in gioventù da un amore coinvolgente e dall’ideologia comunista, Bernard e June Tremaine (i suoceri) oggi si parlano appena e vivono in paesi differenti. Come differenti e inconciliabili sono diventati i loro approcci alla vita: lei tutta misticismo e spiritualità, appassionata di fiori e yoga, lui un entomologo talentuoso, pragmatico e razionale. In mezzo, a dividerli, un inquietante episodio accaduto a June durante il viaggio di nozze nel sud della Francia: un giorno, fra romantiche passeggiate nei boschi della Provenza e cene in localini caratteristici, June viene improvvisamente aggredita da due enormi cani neri dall’aspetto mostruoso e selvatico. Un episodio che la rocca nel profondo, modificando per sempre il rapporto con il marito e prima ancora con l’esistenza stessa: intimamente convinta di aver avuto un’esperienza metafisica, June abbandona la fede comunista e abbraccia con fervore quella religiosa.

Ma anche Bernard, nell’assistere alla caduta del Muro, si troverà di fronte ai suoi “cani neri”, allo stravolgimento della sua “fede”. A narrare tutta la vicenda, raccogliendo le testimonianze di entrambi i suoceri, è proprio Jeremy, deciso a mettere in luce il significato di tutte e due le posizioni e alla ricerca di un’efficace risposta alla vita. Ogni pagina, oltre che lucidissima, è densa di rimandi e suggestioni: l’incontro con i cani così potente nella sua forza simbolica; il crollo dell’utopia comunista fra liberazione e nostalgia; la metafora di un male atavico e corrosivo che percorre la storia del Novecento; l’atmosfera di una guerra finita che, nella sua assenza, diventa il personaggio chiave di tutta la storia.



66,6 MB. (Non stiamo parlando del diavolo, ma di primitivi culti della religione del Sole). Inoltre, l’ultima traccia di Geogaddi è Magic Window, che non ha suoni all’interno, ma 1:46 minuti di silenzio; sul lato del vinile in cui è registrata figura un’ etichetta strana: al posto del classico 33 o 45 giri, c’è un “162.225 MHz”, cioè la frequenza in cui è stato ipoteticamente registrato il pezzo. Queste frequenze non possono essere udite dall’uomo, ma si dice possano fungere da ‘ponte’ di comunicazione elettromagnetica da una dimensione ad un’ altra.

OLTRE /

i Boards of Canada Posso spiegare perchè inserire un articolo sui Boards of Canada in una rivista che parla di realtà alternativa. I Boards of Canada non sono alieni nè allucinazioni. Sono un duo scozzese che da circa 20 anni fa musica elettronica. Per essere piu precisi: fanno parte della nascita del genere IDM, l’ Intelligent Dance Music, insieme a nomi come Aphex Twin, Autechre e altri partoriti dalla mitica casa discografica Warp Records. Quell’elettronica che, dagli anni 90 circa in poi, non si limitava più a far ballare o a scatenare la gente, non era più solo dance music, ma faceva ‘pensare’ (fu anche soprannominata Brainmusic). Ed è difficile spiegare in due righe come questa musica senza testo e (molto spesso) solo basata su rumori sintetizzati possa far ‘pensare’ chi la ascolta. Nel caso dei Boards of Canada si tratta di molti fattori contemporaneamente, come per esempio il fatto che registravano solo su nastro e si dice trasportassero le registrazioni in cassettine audio esposte alla luce e alle intemperie per creare fruscii e rumori insostituibili di sottofondo. Aggiungiamo pure che da sempre gli album dei Boc sono affiancati da una parte grafica molto precisa: filmini girati in super8 negli anni 70, immagini sgranate di natura incontaminata (o, all’ opposto, radicalmente contaminata dall’ uomo) documentari della National Geographic propriamente rielaborati

con tagli alla Vertov. Questo immaginario che da sempre accompagna i Boards ci dà la sensazione che la loro musica venga da un’altra epoca, altri anni radicalmente lontani dai nostri, facendoci provare un senso di nostalgia e malinconia sebbene la ascoltiamo nel 2017, e gli anni 70 non li abbiamo mai vissuti. Il duo infatti è nato nei 70 e molti giustificano questo immaginario ‘revival’ come una riproposizione nostalgica della loro infanzia. Ma non è solo questo.

Chi ascolta i Boards of Canada non è un ascoltatore, è un adepto. Perchè i BOC hanno creato - consapevoli o meno - una specie di setta regolata da precisi codici, misteri e interpretazioni. A partire dalla promozione degli album, * ogni loro uscita era tutta da studiare, interpretare, decifrare. Niente era mai chiaro. Di loro poi non si sapeva nulla. O meglio, si sapeva tutto quello che c’era da sapere, ma capite come funziona: è il fascino del mistero a tutti i costi. In vent’anni di attività hanno rilasciato decine di interviste, ma di loro si continua a dire sempre che “interviste non ne rilasciano quasi mai”. Dicevano di far parte di “Hexagon Sun”, e nessuno sapeva intepretare se era un collettivo, una comune o un’ipotetica organizzazione segreta. Perché Hexagon? Perché Sun? Cosa vogliono dire realmente?* Ma andiamo per gradi, e parliamo di uno tra i loro dischi piu incisivi: Geogaddi. E’ il disco che mi ha iniziato personalmente alla musica dei BoC, e a cui sono arrivata tramite il ponte della Shoegaze. Geogaddi è considerato il loro disco più oscuro, con atmosfere piu chiuse, suoni rovinati e fuori tono come succede nell’estetica shoegaze dei migliori MBV. Inoltre Geogaddi aumenta la dimensione di mistero in cui i fan devono entrare prima di arrivare a conoscere veramente il disco. E’ pieno di simboli, citazioni occulte nei titoli, messaggi in codice rivelati da un’ oscura promozione del disco, numerologia criptata. Tanto per dire, Geogaddi dura esattamente 66 minuti e 6 secondi, e pesa

E’ difficile delineare quello che qualcuno chiamerebbe la ‘poetica’ o la volontà generale del lavoro dei BoC, il messaggio vero che vogliono lanciare alla fine dei conti; ma da ogni concept album che hanno pubblicato, l’ imput è una somma di analisi del genere umano, la volontà di raccogliere e esaminare comportamenti, rituali, domande, quadri di come funziona la collettività umana. Citazioni di religioni, sette, disastri causati dall’uomo, campionamenti di versi di animali da documentari della National Geographic, eventi appartenenti al mondo dell’occulto, lessico sulla nascita-morte-rinascita, sono solo un minimo di quello che si trova nei titoli e nelle copertine dei dischi. Per tornare un po’ piu nello specifico sulla realtà parallela che troviamo nei Boards of Canada, parliamo di Tomorrow’s Harvest, l’ultimo disco uscito nel 2013. A proposito di questo un’intervista molto utile per l’analisi del disco è quella di Valerio Mattioli per Prismo (http://www.prismomag.com/boards_ of_canada/). Non è infatti un compito facile riuscire a organizzare tutte le tematiche che sono riusciti a raccogliere in 17 canzoni, e tutto ciò che noi da ascoltatori inseriamo e recepiamo, che è poi l’80% dei contenuti. Il tema dominante di Tomorrow’s Harvest a questo punto non è più la nostalgia, i filmini di famiglia, lo sciogliersi dell’individuo nella comunità, il collettivo/setta eccetera. È un disco sulla fine del mondo, o per meglio dire sulla fine dell’umanità, nientemeno. Con quel titolo poi – “il raccolto di domani” – che fa pensare a un’umanità che forse riuscirà a rinascere dalla catastrofe (ecologica, politica, di sovrappopolazione),

ma che nel frattempo non ha fatto nulla per impedirla. * Se cercate opinioni sul significato di questo disco, tutti concorderanno sul tema della fine apocalittica del mondo. Ma non c’è scritto da nessuna parte, nessuna spiegazione, nessuna foto di esplosioni nucleari: la copertina del disco è uno skyline di grattacieli al tramonto. All’interno troviamo delle foto mute di paesaggi immobili, qualche deserto e traliccio dell’alta tensione. Nessuno ce lo spiega, ma noi lo sappiamo. Capiamo subito che è un disco apocalittico, ascoltiamo un pezzo che si chiama Gemini (titolo evocativo, ma nemmeno troppo) e sappiamo a che contesto si sta riferendo quella canzone. C’è qualcosa di tragico, misterioso e oscuro, ma in un modo che non si riferisce a lamenti o fatti personali, si riferisce a tutti noi, in generale, senza esclusioni. E’ un discorso assoluto. Questo disco ha una narrazione progressiva, parte dalla nascita, al centro c’è la morte, il collasso dell’umanità, e finisce con il concetto di rinascita. Tutto ciò viene espresso dai titoli, da calcoli operati sui minutaggi delle canzoni, dalla tensione musicale dei pezzi.

Diciamo che la cosa più importante di Tomorrow’s Harvest è che è un disco palindromo. Ascoltato sia in un verso che nell’altro, ha la stessa identica struttura. Il centro dell’album non a caso è Collapse, un brano che suona identico sia se lo ascolti “dritto”, sia in reverse.

Dopo Collapse, i Boards of Canada cominciano a raccontare di laboratori e campi di lavoro per la ricostruzione dell’umanità, omaggi al Sole che è stato il nostro primo dio (il pezzo è Sundown). E finalmente, arrivano i nuovi semi: “New Seeds”. Avrai notato che verso la fine si “apre” su una strana nota ottimista, solare… dopo però arriva un brano proverbialmente intitolato Come to Dust (che nella struttura palindroma dell’album è speculare al Reach for the Dead), e infine Semena Mertvykh, che in russo significa “i semi dei morti”. Eccolo, il “raccolto di domani”, l’umanità ormai estinta che tenta di rinascere, o che forse si risveglia dopo secoli di crioconservazione mentre il pianeta è rimasto vuoto e deserto, e senz’altro non è un bel risveglio. E qui sta tutto il senso di questo immenso libro dei morti dei BoC che è Tomorrow’s Harvest. Dicevo prima che è un album palindromo. Puoi ascoltarlo in un senso o nell’altro, dalla traccia uno alla diciassette oppure viceversa, ma in ogni caso il senso è uno soltanto: dalla vita torni alla vita; ma solo passando attraverso la morte, solo ricongiungendoti al tutto, agli altri, all’indistinto condiviso.* Come tutto questo immaginario, queste riflessioni, questa cultura personale, i concetti, le foto, gli ambienti, le date, le atmosfere, siano contenuti ‘solo’ nella musica di un duo di elettronica, è personalmente inspiegabile. Questo breve articolo è solo un piccolo indizio a tutto quello che c’è da sapere su una band così importante - non a livello di successo o panorama musicale - ma a livello di vita d’ascoltatore. Grazie a uno studio piu o meno approfondito su questo panorama che i Boards of Canada ci svelano e ci propongono, possiamo scoprire livelli di conoscenza e riflessioni che vanno al di là della musica, e sfiorano davvero la nostra concezione di realtà parallela. Coi Boards of Canada andiamo oltre.

*estratto dell’intervista sui BoC di Valerio Mattioli su Prismo. http://www.prismomag.com/boards_of_canada/


ARIETE Care pecore cornute, per voi questo sarà un anno di grandi SI e grandi NO. Nel senso che sarà come guardarsi allo specchio e passarsi in rassegna e questo specchio mostrerà ahimè gli effetti di certe decisioni prese negli ultimi anni e noterete come a volte avreste dovuto pensarci n’attimo di più, maledetti. Questo però si spera vi faccia cambiare modus operandi e quindi respirate, pensate, e decidete solo quando siete convinti della decisione. A tale fine potreste trovare aiuto tramite l’assunzione di sostanze psicoattive in grado di aumentare la concentrazione e la capacità di percezione del mondo, che in voi scarseggia, come l’LSD.

TORO Toro, toro, toro. Non essere sempre infuriato. Il mondo non è un drappo rosso contro cui dare testate. C’è da dire che in questi ultimi anni l’opposizione di Saturno è stato un fardello pesante da sopportare, ma per fortuna il pianetaccio è andato via e, dopo un 2016 pieno di alti e bassi, siete pronti a riprendere le redini della vostra vita e ribellarvi ai Toreros metafici (ma anche quei bastardi veri) che tentano di accoltellarvi. Questo è per te l’anno della SPERIMENTAZIONE. Quindi forza, esci da casa e vai a cercare un affidabile spaccino, è tempo di funghetti. GEMELLI Il segno più bello di tutti. Il 2016 è stato pesante, ostico, cattivo, triste ma adesso è FINITO e voi siete più grandi, ma-

turi e coraggiosi. Certo dovrete ancora sopportare l’opposizione di Saturno, ma avrete la forza di gestirlo al meglio. Grandi soddisfazioni per i creativi, è un cielo che chiarisce e spinge le ambizioni e vi impone di COMUNICARE. Fatelo, senza vincoli, senza ostacoli, fatelo credendo in voi stessi. Male per l’amore, ma questo lo sapevate già. Il mio consiglio è sempre quello: tanto alcool, faciliterà il fluire delle idee creative e magari il traffico di estranei nel vostro letto. Provateci. CANCRO Finalmente, il 2017 è un anno che porterà al cancro delle enormi soddisfazioni. Sia nel lavoro sia in altri ambiti pratici, come un cambio di appartamento, un trasferimento, l’inizio di una convivenza. L’amore vi metterà però di fronte ad un grosso interrogativo: è la persona giusta, o sto solo sfogando la mia paura di restare solo? Mmmh, bel dilemma. Mentre ci pensate, accendete uno spinello, rilassatevi, godetevi i successi lavorativi e una buona pizza chimica notturna. LEONE Il nostro Simba continua a crescere. Il 2017 è l’anno del Traguardo per moltissimi versi. Il lavoro, da qualche anno, è diventato per il Leone l’arena dove dimostrare il proprio valore, portando spesso ad un’ossessione/mania/tu sei pazzo per cercare di risplendere e di passare sempre per il migliore, spargendo e

ingoiando sangue acido. A quanto pare le stelle si son stufade dei vostri deliri di grandezza e hanno deciso di darti na spintarella. Io intanto ti consiglio pure una vacanza, tanta birra e un buon album degli Swans - lasciatevi andare. Smollate quei nervi. VERGINE Il 2016 della vergine è stato davvero incostante. Le cose partivano, acceleravano, rallentavano per poi fermarsi e ripartire a singhiozzo. Due palle. Ma il segno della vergine è quello che meglio di tutti sa quando fermarsi, pensare, sfruttare la sua creatività per trovare SOLUZIONI. E questo sarà proprio l’anno in cui tutto torna al proprio posto. Ad una condizione: non abbiate paura, esprimetevi, anche con i vostri cari, o i colleghi, o gli amanti, non abbiate paura di essere onesti. Non trattenete dentro di voi sentimenti che poi diventano sassi. Siate risoluti e sinceri nel mandare a fanculo chi vi frena. Da evitare assolutamente: l’MDMA, vi rende troppo buoni. Noi vi vogliamo arrabbiati: cara vecchia Meth. BILANCIA Cara bilancia, Giove sarà in trasito da te per tutto l’anno: evviva! Porta occasioni concrete di cambiamento, una grande energia creativa e la sensazione che ti spinge a dire “posso farcela” e a farcela davvero. In amore arriva una grande lezione: amore non significa rinuncia alla propria individualità! Datti da fare, buttati e fai valere te stes-

sa e le tue idee, Bilancia. Prendi un pò di coca e ricostruisci ciò che in passato hai distrutto con le tue incertezze. SCORPIONE Anche tu hai mandato a fanculo Saturno già da un pò. E’ stato un transito difficile quello del 2015, vero? Ma ricorda che Saturno ti mette in difficoltà allo scopo di farti mandar via il superfluo o ciò che ti danneggia, ora che il tuo campo è arato: semina. Si sa, per ottenere cose che non hai mai ottenuto prima, devi fare cose che non hai mai fatto. La prima parte dell’anno dedicala alla scoperta,mettiti alla prova! Dopo l’estate arriverà l’esplosione e spiccherai il volo. Nel frattempo prova la mescalina, niente male per prepararsi al volo. SAGGITTARIO Bella lì, la situa è che negli ultimi anni, per via di Saturno, siete stati messi duramente alla prova. Ne è emersa una pulizia totale, l’abbassamento del grado di fiducia nei confronti dell’umanità e un generale ritirarsi in se stessi. Quest’anno migliora. Si ricostruice, si raccolgono i frutti di certe scelte e ritorna il desiderio e il piacere di vivere un pò in società. Ottime prospettive per i cuori solitari, dalla primavera vi accoppierete tutti. Se non succede vuol dire che siete proprio molto brutti. Nel caso, bottarella di Anfetamina e cercate di violentare qualcuno ad un party.

CAPRICORNO Allora il capricorno c’ha sto problema: ragiona solo per grandi obiettivi, tipo mega progetti galattici. Se gli manca il fine cui far fluire tutte le sue energie e il suo tempo va in depressione totale. Si sente inutile, la sua vita non ha senso, lui non ha senso. Per fortuna questo è un anno buono e sarete in grado o di cominciare qualcosa di nuovo e grandioso o di arrivare all’ambita meta di qualcosa iniziato in passato. Così vi mettete l’anima in pace. Ciò vale soprattutto per chi si accinge a cominciare un nuovo percoso: lasciare casa dei genitori, traferirsi, una nuova relazione o corso di studi, un figlio? No dai ve pare. Per prendervi una pausa da voi stessi: Eroina, l’oppio dei popoli. ACQUARIO Acquario, amore mio. Questo è per te un anno decisivo, che per molti versi rappresenta il felice compimeno di un percorso di trasformazione iniziato nel 2011. Una lenta metamorfosi che ha attraversato periodi tanto difficili. Ma dopo un anno di fatica, riconoscimento e assestamento, ora siete pronte: meravigliose farfalle che non siete altro. Se fino ad ora vi è sembrato di convivere con un caleidoscopio di mille desideri a volte contrastanti fra loro, il 2017 è l’anno delle grandi scelte che riconciliano e ricompongono in una nuova immagine le mille rifrazioni della nostra identità. Scelte che vi pongono per altro sempre in primo piano. Dove meritate di stare, dico io.

Il consiglio? Celebrate con tanto vino rosso, magari in compagnia di un Gemelli. PESCI I Pesci, si sa, hanno bisogno di emozionarsi e di amare la vita. Senza emozioni annaspano. Alla faccia di Kurt Cobain che dice che non c’avete i sentimenti. Scemino. Il 2016 ti ha un pò svuotato l’acquario dei sentimenti però, ti ha messo sotto torchio, sempre costretto a non poter abbassare la guardia, ti ha fatto perdere tanto. Relazioni finite, affari andati male, perdite generali, decidete voi. La sottrazione però a volte funziona bene con le persone, perchè le rende in grado di accorgersi di come sono relamente fatte, senza gli orpelli e le costrizioni altrui. E, come un vaso vuoto, in grado di piantare nuovi semi e rifiorire. A proposito di semi, Skunk?

a cura dell’astrologa MucyJoe Roberts


numero 2

out soon!


ALIAS è: E lena P agliani

R oberta M uci

J osephine S ignorelli

S ara D ealbera

F ederica B ellomi



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