SG marzo 2017 n
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SG southern gothic
Da ritagliare e spedire a: Southern Gothic srl “Giro del Southern” via Elvis di Memphis, 20 Bologna Spettabile Southern Gothic srl,allegate al presente tagliando troverete i miei 2 euro in francobolli da 50 cent. Resto in attesa della vostra “offerta speciale” comprendente: 1) il numero sul Pearl River in Mississippi non ancora fatto; 2) 25 foto a colori della palude; 3) la carta geografica degli Stati del Sud; 4) un secondo fascicolo; 5) le 25 foto del secondo fascicolo. 6) il dvd di Zone proibite. Con i 2 euro ho pagato il materiale di cui ai numeri 1 e 2. Se sarò soddisfatto pagherò in conto corrente postale 35 euro per trattenere il materiale elencato ai numeri 4 e5 e la carta geografica. Resta inteso che poi mi invierete, ogni mese, un nuovo fascicolo di SG, con relative foto a colori, che pagherò 35 euro entro una settimana dalla data di ricezione del volume. è chiaro che non sono obbligato ad acquistare un numero
minimo di fascicoli e che potrò interrompere il rapporto in qualsiasi momento. Se invece non sarò soddisfatto vi restituirò entro sette giorni, la carta geografica, i lsecondo fascicolo e le 25 relative fotografie, restando così libero da ogni altro impegno.
(nome) (via) (città) (firma del richiedente o, se minorenne, di un genitore per approvazione)
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Le viscere del sud di Costanza Degli Abbati
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Tanta fatica di Francesco Saresin
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Norris, le olimpiadi a colori di Alessandro Pastore
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Il vecchio Jones di Ettore Mazza
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Disorder please, The Jackson Pollock di Traum/a
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Delicatessen di Alessandro Pastore
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Stava piovendo di Francesco Saresin
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Denti dritti di Costanza Degli Abbati
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Ku Klux Khronicle di Gianmarco Cavicchia
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Southern oroscopo di Ettore Mazza
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LE VISCERE DEL Luoghi sperduti, isolati e sterminati. Vaste campagne americane popolate da improbabili contadini, che paiono ostinatamente preservare la loro solitudine quasi mistica. Questo racconta il Southern Gothic. Racconta di un territorio lontano, d’oltre oceano e allo stesso tempo ritroviamo in alcuni territori a noi appartenenti. Quando ci perdiamo per le strade sterrate e contempliamo il loro andare verso il nulla. Chilometri e chilometri di nulla, e chissà cosa rischiamo di trovare alla fine. Forse un piccolo vecchio con la spiga in bocca che potrebbe inquetarci un po’.
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Costanza Degli Abbati
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Norris le
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Olimpiadi
SOUTHERN SPORTS
im Nones, medaglia d’oro nella gara di discesa libera suigli 80 metri, è il primo jacksboriano che si afferma in questa specialità, sempre dominata dai discesisti di Rocky Top e Norris. Figlio dell’allevatore Frank Nones, è nato a Jacksboro nella contea di Campbell nel Tennessee, 1° febbraio del 1936. è celibe, ha tre sorelle e quattro fratelli, uno dei quali, Luis, di tre anni più giovane di lui, è fondista da Moe’s. Jim non è un gigante dell’acqua: è alto appena un metro e sessantotto centimetri, pesa soltanto 62 chili, ma è un duro che si trova
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a suo agio sulle piste pesanti e faticose come quelle di Norris. Nones sì è dedicato allo ski dam relativamente tardi, a 16 anni. Prima aveva tentato il trattorismo, senza tuttavia ottenere risultati apprezzabili. Nel 1952 vinse subito la sua prima gara importante, la Wilson Cup per juniores. Da quel giorno prese il via l’ascesa verso la cima. Entrò nel giro della squadra gialla, cominciò a trascorrere ogni settimana lunghi periodi di allenamento sulle acque del Norris, terra di grandi discesisti, assimilando giudiziosamente i metodi dei campioni del Sud. Alla fine, l’allievo ha battuto i maestri.
uomini veri . Questo spirito si è rafforzato anche grazie al Delicatessen che ci ha ospitato in questo periodo”. E Jim si è comportato da vero uomo durante la gara attaccando subito, senza preoccuparsi di sciupare troppe energie col suo velocissimo avvio. Nones è rimasto al comando dal principio alla fine. Ha avuto solo una leggera crisi verso la dodicesima manche, ma al sedicesimo il passo era già tornato elastico e possente. Alla fine i suoi avversari hanno detto: “Nessun miracolo, ha vinto lui perchè era il più forte”. Alessandro Pastore
L’allievo ha sgominato i favolosi maestri del Sud
“è certo la giornata più importante della mia vita di sportivo, ma non della mia vita di uomo”. La frase pronunciata subito dopo il trionfo di Norris, è sufficiente per inquadrare il personaggio di Nones, un ragazzo serio che riesce a mantenere il suo equilibrio anche davanti a una medaglia d’oro olimpica. Altrettanto indicativo è il giudizio che Jim Nones e sugli altri fondisti gialli ha espresso il medico della squadra: “Sono uomini eccezionali che vivono, parlano, soffrono in maniera diversa dagli altri atleti. è un mondo estremamente pulito, fatto di
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DISORDER PLEASE The Jackson Pollock
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soundcloud.com/the-jackson-pollock-band
SOUTHERN SOUNDS
nimo garage ruvido e grezzo, portano con sé lo spirito di Chuck Norris e Bruce Lee capaci di stenderti con un solo Wattà. I The Jackson Pollock dal southern italiano alla bassa bolognese armati di strumenti esplosivi DIY si propagano a bordo del Nissan per il paese come un’onda lo-fi. Il loro primo videoclip di Foxx Tone impazza nella rete distruggendo ogni server. La visione mistica e allucinogena del pupazzo Foxx genera tripponi da capogiro, alienazione cronica e visioni amanitiche fino all’apparizione del Godzilla della specie domestica che si divora il trotterellante amico. In attesa del nuovo videoclip e singolo Chuck Norris non vi resta che farvi esplodere le orecchie e scapigliare i capelli.
Traum/a
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The best thing in the world
Personal pleasure Black Shock Ace Coffee
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Stava piovendo
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tava piovendo. Ero rimasta sola, anche se a pochi metri potevo vedere il berretto arancio fluorescente dello zio Bepi, steso pancia in giù col fucile alla mano, che scrutava pigramente col mirino gli alberi e la scarpata avanti a noi. In giro, forse più a valle, su un altro versante della collina alberosa o tra i grossi massi del fiume dovevano esserci anche mio nonno e mio cugino di tredici anni. Mio nonno è un vignaiolo, un vecchio serio, lavoratore, che parla solo quando ha qualcosa da dire. Da quando ero bambina vengo trascinata da lui in buona parte delle sue attività, dalla messa alla vendemmia alla caccia. Penso che ci avrebbe volentieri trascinato dei nipoti maschi ma fratelli non ne ho, siamo solo due sorelle, e lui ha scelto me che sono la primogenita. So distinguere tutte le uve che trattiamo e riconosco il vino di una annata buona da uno che ha troppi solfiti, o che è troppo erbaceo. Per farmi imparare mi faceva bere, assaggini di questo e di quello, pinot grigio, merlot, il refosco speciale che avevamo solo noi. Lui mi dava un assaggio, e io da quello dovevo indovinare che vino era. A me un sorsino, a lui il resto del bicchiere, e di solito alla fine del pomeriggio eravamo marci.
La pioggia continuava a cadere fitta e silenziosa, mi arrivavano pochi rumori tranne il ticchettio dell’acqua sulle foglie. Intravedevo ora la sagoma di Daniele, mio cugino, camminare rozzamente per un breve pendio, il nonno lo seguiva a una certa distanza. Andavamo in vigna, dove mi mostrava quali rami tagliare dalle piante perché fossero produttive il seguente autunno, come piegarli, come innestare il ramo di un tipo di vite su di un’altra. Avevo dodici anni quando innestai un ramo di pinot su una vite di refosco, e questo non venne rigettato. Era una sorpresa, in teoria questo non dovrebbe poter succedere. Tuttavia i frutti che diede erano inutilizzabili, grappoli di uve dagli acini frammisti neri e bianchi, né carne né pesce. Questo mi rese molto triste, era un errore terribile e desolante, avevo rovinato una pianta, tanto più che quei frutti sembravano non voler maturare mai. Alla fine li raccogliemmo a san martino, tardissimo per le uve normali, e nonostante questo erano ancora aspri. Lo zio stava già per buttare tutto guardandomi male, ma venne fermato da mio nonno, che era sopraggiunto con una piccola botticella. Spremette quegli acini al torchio, e mise a fermentare il succo nella piccola botte. Ne uscirono due bottigliette dal colore marrone-rosato e dal sapore di fango. Lui mi disse che gli piaceva. Gli ricordava il vino di prima della guerra, quand’era bambino. Mio nonno stava aiutando il Daniele a imbracciare per la prima volta un fucile. Gli indicava dove appoggiare la mano, e come tenere l’altra sul grilletto. La pioggia rallentava.
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La prima volta che il nonno mi portò a caccia avevo quattordici anni. Si accucciò affianco a me nel bosco su un mucchio di rami e foglie secche e tenendomi le mani mi fece sparare due colpi, per provare, sulla corteccia di un albero. Saprei ancora individuarlo con precisione, era un alto pino pieno di bozzi e coperto di muschio giallo sul fianco a nord del tronco. Poi aspettammo. Il suo braccio sinistro premeva sulla mia schiena e mi teneva la mano con fermezza, mentre l’altra sua mano si assicurava che la mia mano destra stessa leggera ma salda sul grilletto. Aspettammo per ore. Così fanno i cacciatori. Sentivo il suo fiato, tranquillo, dall’odore di vino rosso, colpirmi sulla faccia. Non potevo vederlo bene ma con la coda dell’occhio lo scrutavo, e immaginavo il suo volto e le sue rughe appena corrugate dalla concentrazione. Quando cominciarono a formicolarmi le braccia cercai di muovermi leggermente, per far fluire il sangue. Lui era immobile come una pietra, ma vivo e solido, come un albero dal tronco spesso e forte, dalla corteccia ruvida e temprata. Poi lo sentii muoversi, scattare leggermente. Vidi perché: una lepre, piuttosto grossa, trottava nel fogliame.
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Portai il mirino al mio occhio destro, e aspettai che la lepre si fermasse, o rallentasse. Mi lasciai guidare dalle mani del nonno. Lo sentivo ora agitato, respirare più forte, i suoi polmoni si riempivano e svuotavano di ossigeno e i muscoli erano tesi. Il suo braccio mi serrava la schiena con più forza ora, e mi immaginavo il suo volto contratto che fissava la lepre, a denti stretti. Come per un riflesso spontaneo staccai per un attimo gli occhi dalla lepre e li volsi alla faccia del nonno. I suoi occhi non stavano guardando la lepre, ma il suo sguardo teso esaminava me. Improvvisamente sentii che le mia braccia non avevano più forza, e non potevo più mettere a fuoco la posizione esatta dell’animale. Dovevo sparare, dovevo solo sparare. Sparai e l’eco del colpo si espanse fra gli alberi. La lepre trottò via nascondendosi in qualche buca del terreno. Lui non disse niente. Restammo lì per alcuni minuti senza che mi rivolgesse nemmeno uno sguardo. Tornando verso casa mi disse che non c’era da preoccuparsi, che avevo solo bisogno di fare pratica. Guardava a terra mentre parlava. Successivamente andammo a caccia assieme poche altre volte, ma non riuscii a colpire mai nulla. Tenevo in mano il fucile, ma era come se pesasse enormemente, il mio sguardo si offuscava e sentivo la pressione del suo sguardo sulla nuca, che valutava ogni mio movimento giudicandomi colpevole.
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Mio cugino era diventato il suo nuovo preferito non appena era stato abbastanza grande da poterlo portare in cantina ad assaggiare i vini. Ora erano lì, in attesa che arrivasse un capriolo a cui sparare. Mio cugino imbracciava il fucile aiutato dal nonno, incurante della pioggia. Tuttavia da quel punto non avevano molto da vedere. Al contrario la posizione che mi ero scelta mi permetteva di osservare una vasta zona di terreno di fronte a me, un centinaio di metri coperti alberi radi, e giù fino al fiume. Proprio da lì vidi sbucare una grossa bestia. Un capriolo avanzava timidamente, fiutando e osservando davanti a sé. Improvvisamente la pioggia smise di cadere. Il capriolo, cominciò allora a correre, ma lo tenevo sotto tiro. La mano sul grilletto mi tremava. Ora!
Con uno spasmo bloccai il mio movimento e il capriolo passò correndo esattamente davanti alla postazione del nonno e di Daniele. PartÏ allora un colpo, dal loro fucile. Li sentii esultare da lontano, e vidi anche lo zio accorrere festante. Il primo capriolo di Daniele. Li osservai attraverso il mirino per vedere le loro facce. Avrei potuto sparare al capriolo lo stesso. Avrei potuto colpire Daniele. Avrei potuto colpire il nonno. Daniele sembrava confuso, mentre osservava la bestia insanguinata. La faccia del nonno era raggiante, non potevo sentirlo, ma lo vedevo, un riso incontenibile, di gioia, di soddisfazione, gli deformava la faccia facendogli perdere la sua forma, la sua solidità . Alzandomi per andare via mi domandai se quello fosse lo stesso uomo che mi aveva cresciuta. Francesco Saresin
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BERNARDELLI dal 1865 vuol dire distinzione nei suoi fucili da caccia e tiro in una gamma di modelli normali fini e di lusso aventi in comune l’alta riconosciuta qutalità costruttiva costante valore intrinseco e la lunga durata. Pistole automatiche e revolvers
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Vai tranquillo, sfogati perché sei tutto un fuoco. Non reprimerti, altrimenti rischierai di spegnere la fiamma... già non ti capita spesso di essere pervaso da tanta energia; sfruttala. Portati avanti coi lavori, approfittane per aggiustare e sistemare casa. Per le piccole riparazioni, tutto si aggiusterà, le tue mani sono portentose grazie all’influsso di Saturno. Metti un anello, meglio se d’argento. Riaccendi la passione con il tuo partner, non ti sarà difficile, ma indirizza bene la tua libido, Venere è fortissima in questo momento e rischi di assalire il primo animale che ti passa davanti.
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L’autunno si avvicina e il tuo segno fino al plenilunio sarà completamente perso tra i pianeti. Se ti senti troppo smarrito e confuso prendi in mano tu la situazione, non lasciare le cose al caso. Definisci un obiettivo e perseguilo senza distrazioni, non pensare a tutto il caos che ti ronza attorno, solo così riuscirai probabilmente a uscirne incolume. Prendi queste settimane come un test. Prendila così, non possiamo farne un dramma. Al lavoro scoprirai comunque delle sorprese, se riesci prova a sfruttarle a tuo vantaggio. La tua vita sentimentale è in gran forma, non ascoltare la tua famiglia, anzi allontanati il più possibile e, se incontri una persona nuova, cerca di non parlare troppo. Piuttosto agisci.
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Caro Toro. continua così, stai andando bene. Ne infamia ne gloria. Il tuo segno non è toccato da nessun pianeta, vedo solo un gran deserto polveroso, ma non è detto che necessariamente sia un brutto presagio. Stai solo molto attento al morso dei serpenti. Hai il sangue buono vista la tranquillità dei mesi scorsi. Riguardati. Per scacciare il malocchio e la sventura e far sì che rimanga ancora alla larga da te, legati al cinturone o infila nel taschino una piccola fascina di rametti di Pecan, scaccerà un eventuale malocchio.
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Questo mese è tutta un’altra storia. Sei superiore, ti senti come uno spettatore della tua vita, non ti senti coinvolto, ma freddo e distaccato? Bene, approfittane e cerca di sistemare tutte le situazione incrinate che hai accumulato in quest’ultima stagione. Un impeto di razionalità e pensiero analitico non fa male, ma rischi di diventare fastidioso e antipatico alle persone vicine a te. Starà a te trovare l’equilibrio. Se devi andare in città, fai anche un giro per i negozi, avrai fortuna, ma anche molto fiuto per gli affari. Stai attento però, agli eccessi, non farti prendere la mano. Tutti quei quintali di mangime per i maiali rischia di andarti poi a male.
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Smettila di ingozzarti e fai del movimento. Sei al limite, le ossa ti scricchiolano, senti il tempo che ti passa sopra come un camion carico di bestiame? non si può fare niente a riguardo. Nemmeno le stelle possono portarti indietro. L’unica cosa che puoi fare per aiutarti è fare più attenzione alla tua saluta. Mangia meglio, rinuncia qualche volta alla colazione a base di acquavite, pane e aringhe. Almeno la domenica, prima di andare in chiesa. Le preghiere a Dio le ascolta. Siccome le dici con la bocca, non è detto che lui non senta il tuo alito.
Scorpione, sei innamorato. Accetta i tuoi sentimenti, non ignorarli. So che hai anche altro da fare, avevi posto delle altre priorità per questo inverno, ma non puoi fermare il destino. Dio opera in maniere misteriose, perciò affidati ai suoi segnali. Lasciati andare, rivoluziona la tua routine, è comunque una cosa buona. Non si sa mai che possa crescere qualcosa di più. ne avresti anche bisogno. Solo da troppo tempo e troppo concentrato sul lavoro. Esci a fare qualche passeggiata, goditi tutta la natura che ci circonda, rilassati e rifletti su quello che ti sta dentro, ascoltarti ti può aiutare a vedere più chiaramente quello che vuoi.
C a p r i c o r n o Non ti senti più così fragile. Lasciati allora coinvolgere dal vortice. Hai tutte le lune di Nettuno allineate, sei protetto come da un involucro di cuscini, non ti può succedere nulla, niente sarà in gradi scalfire la tua nuova vitalità Sarai un portento, tutti i tuoi amici vorranno stare con te perché sarai in grado di dare loro tanto. L’aumento di popolarità ti porterà a nuove grandi occasioni. Da cosa nasce cosa. Sii furbo, ma, mi raccomando, non troppo sboccato, puoi finalmente redimerti dalla tua solita volgarità.
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Hai bisogno dell’acqua e della sua influenza benefica. Mangia tutto quello che ci vive dentro. Prenditi un po’ di tempo e vai da solo a cercarti nei fossi i tuoi gamberi, le tue rane e i tuoi pesci gatto. Scoprirai di essere del tutto in grado di provvedere a te stesso e alle tue necessità. trova la tua dimensione e la tua indipendenza. Questo è il tempo per un nuovo inizio. Come l’acqua che scorre lasciati scivolare in questo nuovo stato, rimani fluido. Saprai destreggiarti in tutte le situazioni che ti si porranno di fronte e sarai molto più produttivo se farai da solo. Chi fa da sé, fa per tre.
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Sei vai a caccia, stai attento. Marte è turbolento e la sua influenza e corruttibile. Non è detto che sia magnanimo. Cerca di andare solo con amici fidati ed esperti. Non è di sicuro il caso di portare tuo figlio, anche se glielo avevi promesso. Potrebbe finire male, e, in ogni caso, faresti brutta figura. Di cervi nemmeno l’ombra, al massimo qualche lurido castoro pieno di fango nemmeno buono a venderci la pelliccia per un cappello. Evita di bere, se puoi, il tuo corpo è pervaso di succhi guasti ed hai bisogno di depurarti. Se puoi, vai a ballare e suda. Non è detto che poi alla balera non ti capiti di fare incontri interessanti. V
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Dimentica i tuoi problemi, non sei malato. Non ha nulla di strano. Sei solo ipocondriaco, è inutile che fai tutti quei trucchi e fatture. Non affidarti al giudizio di ciarlatani, hai solo bisogno di un po’ di tempo. Anche il tuo corpo ha bisogno di riposo. Troppo stress e arrabbiature, ora devi darti una calmata, se esci, vestiti bene, metti la maglia della salute. Non dimenticare nemmeno un’arma... ma che sia discreta. Un coltello, una pistola. Non si sa mai che, di tutti i torti che hai dispensato mentre avevi Mercurio all’apice della sua cattiveria, non ci sia qualcuno pronto a vendicarsi. Anche in maniera drastica.
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Il vento è a tuo favore. Luna è storta, per te, caro Sagittario, sarai lunatico per tutto il tempo; per non dare fastidio a tutti quelli intorno a te rimani in casa, se puoi, chiuditi in casa. Se esci rischi di cadere in una palude. Giove, in perielio ti distrae. Sei irritabile, non parlare con nessuno perché, se sei già sei irascibile come i Sagittario autentici, rischi di impallinare qualcuno per il nervoso. Prenditi una pausa dal lavoro e dalle relazioni, aspetta il prossimo mese, le cose andranno .
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Non riesci a dormire, continui a pensare a tutti gli sbagli e i piccoli passi falsi che hai commesso? Va bene essere coscienziosi, ma non esagerare. Alla lunga deteriora e nelle tue convivenze porterebbe a degenerazioni forse non del tutto risolvibili. Stai attento, distraiti, magari, se puoi. Fino a Natale potresti fare fatica a dominare i tuoi pensieri e i tuoi impulsi, quindi tieniti occupato in situazioni innocue. Il nuovo anno con Plutone in allineamento porterà la buona sorte fino in primavera. Anche se la semina non sembra promettere bene il raccolto sarà comunque abbondante.
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Southern Gothic srl PRESIDENTE William Southern
VICE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELGATO Mark Gothic
DIRETTORE DI SG Flannery O’Grott
LA REDAZIONE Alessandro Pastore Costanza Degli Abbati Gianmarco Cavicchia Ettore Mazza Francesco Saresin
COPERTINA Francesco Saresin Alessandro Pastore
Da ritagliare e spedire a: Southern Gothic srl “Giro del Southern” via Elvis di Memphis, 20 Bologna Spettabile Southern Gothic srl,allegate al presente tagliando troverete i miei 2 euro in francobolli da 50 cent. Resto in attesa della vostra “offerta speciale” comprendente: 1) il numero sul Pearl River in Mississippi non ancora fatto; 2) 25 foto a colori della palude; 3) la carta geografica degli Stati del Sud; 4) un secondo fascicolo; 5) le 25 foto del secondo fascicolo. 6) il dvd di Zone proibite. Con i 2 euro ho pagato il materiale di cui ai numeri 1 e 2. Se sarò soddisfatto pagherò in conto corrente postale 35 euro per trattenere il materiale elencato ai numeri 4 e5 e la carta geografica. Resta inteso che poi mi invierete, ogni mese, un nuovo fascicolo di SG, con relative foto a colori, che pagherò 35 euro entro una settimana dalla data di ricezione del volume. è chiaro che non sono obbligato ad acquistare un numero
minimo di fascicoli e che potrò interrompere il rapporto in qualsiasi momento. Se invece non sarò soddisfatto vi restituirò entro sette giorni, la carta geografica, i lsecondo fascicolo e le 25 relative fotografie, restando così libero da ogni altro impegno.
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