Che cosa resta delle nostre visioni di viaggio?
Il disegnatore Costantini traccia la propria mappa della memoria visiva come forma scaramantica per evitare la dispersione dello sguardo. Quella che ci viene mostrata è una geografia dell’attimo, un porto segreto per santi viaggiatori. Il segno calligrafico attra- versa lo spazio e incontriamo Bologna, Kos, la tomba di William Blake e gli ostinati telecomandi delle stanze di Hotel del vecchio continente. Una popolosa selva di immagini poetiche e sintetiche al tempo stesso per viaggiare nello sguardo altrui a poca spesa. http://www.gianlucacostantini.com/carnet-de-voyage-esorcismo-mediante-disegno/