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3.2 Vicodin – Diidrocodeinone
Sopravissuto (The Martian)
Il film, basato sul romanzo “L'uomo di Marte” del 2011 di Andy Weir, ha come protagonista l'astronauta Mark Watney, interpretato da Matt Damon, che viene lasciato su Marte perché erroneamente creduto morto, e racconta la sua lotta per la sopravvivenza e gli innumerevoli sforzi per salvarsi e tornare sulla Terra. Accolto molto positivamente dalla critica, il film ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale, e sette candidature ai premi Oscar 2016 come: miglior film, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura non originale, miglior scenografia, migliori effetti speciali, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. Sopravvissuto - The Martian è uscito nelle sale americane a ottobre 2015, distribuito da 20th Century Fox. La pellicola ha incassato complessivamente più di 630 milioni di dollari in tutto il mondo classificandosi come decimo maggiore incasso del 2015.
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Allo scatenarsi di una violenta tempesta di sabbia su Marte, nella zona dell'Acidalia Planitia, l'equipaggio della missione NASA Ares 3 è costretto ad abbandonare la base e ripartire per tornare sulla Terra, ma l'astronauta Mark Watney viene colpito da alcuni detriti della tempesta, rimane separato dalla squadra, viene dato per morto ed abbandonato sul pianeta. Rimasto solo, con poche risorse e senza avere modo di contattare la Terra per comunicare che è sopravvissuto, Watney deve ricorrere al proprio ingegno e al proprio spirito di volontà per sopravvivere, coltivando patate per la sopravvivenza, pur sapendo che nel breve periodo non vi è alcuna prospettiva realistica per una missione di salvataggio.
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Vicodin (Diidrocodeinone)
L'idrocodone o diidrocodeinone è un antidolorifico oppiaceo utilizzato per il trattamento del dolore moderato e per la sua azione antitussigena. È un farmaco semisintetico derivato dai due oppiacei naturali codeina e tebaina. l'uso come soluzione iniettabile è stato approvato e inserito nella Tabella II sezione A del DPR 309/90, assieme a ossicodone e altri oppioidi. Commercializzato sotto forma di compresse negli Stati Uniti, principalmente in associazione a paracetamolo o ad altri FANS così da aumentarne l'efficacia analgesica a basse dosi, riducendo perciò il rischio di dipendenza. Nella formulazione idrocodone/paracetamolo è commercializzato come Vicodin. L'idrocodone agisce legandosi ai recettori degli oppioidi, seppur con un'affinità dieci volte inferiore alla morfina. Il legame di quest'oppiode col proprio recettore, appartenente alla classe dei recettori accoppiati a una proteina G, attiva una cascata di eventi che provoca l'uscita di ioni potassio dal neurone bersaglio, iperpolarizzandolo. Questo rende la cellula nervosa iporesponsiva, diminuendo o annullando la trasmissione nocicettiva, con conseguente effetto analgesico. L'idrocodone è un derivato oppioide sintetico della codeina. È comunemente usato in combinazione con paracetamolo (acetominophen) per controllare il dolore da moderato a grave. Storicamente, l'idrocodone è stato utilizzato come sedativo della tosse, sebbene questo sia stato ampiamente sostituito dal destrometorfano nelle attuali formulazioni per la tosse e il raffreddore. Il più potente metabolita dell'idrocodone, l'idromorfone, ha trovato largo impiego anche come analgesico ed è spesso usato in caso di forte dolore. La FDA ha approvato per la prima volta l'idrocodone per l'uso come parte dello sciroppo soppressore della tosse Hycodan nel marzo del 1943
L'idrocodone è indicato per la gestione del dolore acuto, talvolta in combinazione con paracetamolo o ibuprofene, nonché per il trattamento sintomatico del comune raffreddore e della rinite allergica in combinazione con decongestionanti, antistaminici ed espettoranti
Meccanismo d’azione
L'idrocodone si lega con la più alta affinità al recettore oppioide mu (MOR), seguito dai recettori oppioidi delta (DOR). Si ritiene che l'effetto agonista
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dell'idrocodone sul MOR sia responsabile maggiormente dei suoi effetti analgesici. Sia MOR che DOR sono recettori accoppiati alle proteine G GPCR e producono il suo effetto attraverso l'attivazione dei canali del potassio (GIRK), l'inibizione dell'apertura del canale del calcio voltaggio dipendente e la diminuzione dell'attività dell'adenilato ciclasi.
Nel corno dorsale del midollo spinale, l’analgesia avviene per l’iperpolarizzazione del neurone e prevenendo il rilascio di neurotrasmettitori attraverso l'attivazione del MOR presinaptico sulle afferenze primarie, l'inibizione dell'apertura dei canali del calcio e l'aumento dell'attività dei canali GIRK. Il MOR post-sinaptico può anche prevenire l'attivazione dei neuroni da parte del glutammato attraverso i suddetti meccanismi.
L'idrocodone può anche produrre diverse azioni a livello Cerebrale in modo simile ad altri oppioidi. L'attivazione del MOR nella sostanza grigia periacquaduttale (PAG) inibisce il tono GABAergico sui neuroni midollo-spinali. Ciò consente a questi neuroni, che proiettano al corno dorsale del midollo spinale, di sopprimere la segnalazione del dolore nelle afferenze secondarie attivando gli interneuroni inibitori. Il MOR può anche inibire i neuroni GABAergici nell'area tegumentale ventrale, rimuovendo il tono inibitorio sui neuroni dopaminergici nel nucleo accumbens e contribuendo all'attivazione del percorso di ricompensa e dipendenza del cervello. L'azione inibitoria probabilmente contribuisce alla depressione respiratoria, alla sedazione e alla soppressione del riflesso della tosse. Sembra che l’attivazione del DOR possa contribuire all’effetto analgesico attraverso il precedente meccanismo.
Assorbimento
Le formulazioni liquide di idrocodone hanno un Tmax di 0,83-1,33 h. Le formulazioni in compresse a rilascio prolungato hanno un Tmax di 14-16 h. La Cmax rimane proporzionale alla dose nell'intervallo di 2,5-10 mg nelle formulazioni liquide e 20 -120 mg nelle formulazioni a rilascio prolungato. La somministrazione con il cibo aumenta la Cmax di circa il 27% mentre Tmax e AUC rimangono gli stessi. È stato osservato che la somministrazione con il 40% di etanolo aumenta la Cmax di 2 volte con un aumento di circa il 20% dell'AUC
senza variazioni di Tmax. Il 20% di alcol non produce effetti significativi.
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Volume di distribuzione
Il volume apparente di distribuzione varia ampiamente. La FDA riporta un valore di 402 L. Gli studi farmacocinetici riportano valori da 210-714 L con valori più alti associati a dosi più elevate o studi a dose singola e valori più bassi associati a dosi più basse e studi a dosi multiple. L'idrocodone è stato osservato nel latte materno umano a livelli equivalenti all'1,6% del dosaggio somministrato alla madre.
Legame con le proteine plasmatiche
L’ Idrocodone è legato al 36% alle proteine plasmatiche.
Metabolismo
L'idrocodone subisce la O-demetilazione ossidativa per formare idromorfone, un metabolita attivo più potente. Sebbene l'idromorfone sia attivo, non è presente in quantità sufficienti per contribuire in modo significativo agli effetti terapeutici dell'idrocodone. Sia l'idrocodone che l'idromorfone formano 6-α- e 6-β idrossimetaboliti attraverso la 6-chetoriduzione. I metaboliti idrossilici e
l'idromorfone possono formare coniugati con l’acido glucuronico per dare i glucuronidi. L'idrocodone subisce anche N-demtilazione ossidativa a noridrocodone. L'O-demetilazione è principalmente catalizzata dal CYP2D6 mentre la N-demetilazione è principalmente dal CYP3A4.
Eliminazione
La maggior parte dell'idrocodone sembra essere eliminata per via non renale poiché la clearance renale è sostanzialmente inferiore alla clearance apparente totale. principale via di eliminazione. Il metabolismo epatico può spiegare una parte di questo, tuttavia il leggero aumento della concentrazione sierica e dell'AUC osservato nell'insufficienza
epatica potrebbe indicare una diversa via primaria di eliminazione.
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Tossicità
Il sovradosaggio di idrocodone si presenta come intossicazione da oppiacei, inclusa depressione respiratoria, sonnolenza, coma, flaccidità dei muscoli scheletrici, pelle fredda e umida, pupille ristrette, edema polmonare, bradicardia, ipotensione, ostruzione parziale o completa delle vie aeree, russamento atipico e morte. In caso di sovradosaggio la priorità assoluta è il mantenimento di vie aeree pervie e protette con la fornitura di ventilazione assistita, se necessario. Misure di supporto come fluidi endovena, ossigeno supplementare e vasopressori possono essere utilizzate per gestire lo shock circolatorio. Può essere necessario un supporto vitale avanzato in caso di arresto cardiaco o aritmie. Gli antagonisti degli oppioidi come il naloxone possono essere usati per invertire gli effetti respiratori e circolatori dell'idrocodone. Il monitoraggio di emergenza è ancora necessario dopo la somministrazione di naloxone poiché gli effetti degli oppioidi possono ricomparire. Inoltre, se utilizzato in un paziente tollerante agli oppiacei, il naloxone può produrre sintomi di astinenza da oppiacei.
La spettrografia di massa del Diidrocodeinone restituisce il seguente spettro di massa che riporta il picco molecolare insieme alle principali frammentazioni che risulta funzionale ad un suo rapido riconoscimento:
https://go.drugbank.com/spectra/c_ms/20047
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Riferimenti bibliografici e sitografici
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Cap. 04
Cannabis
Cannabidiolo (CBD) Tetrahydrocannabinol (THC)
“Come ti spaccio la famiglia”
Cannabis – Come ti spaccio la famiglia
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