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8.3 Eroina - Diamorfina

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7.3 Cocaina

7.3 Cocaina

Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo

(Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino)

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film del 1981 diretto da Uli Edel.

Il film, ispirato alla storia vera di Christiane Vera Felscherinow, è ambientato tra il 1975 e il 1977; la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro e contribuì alla fama della storia di Christiane, rendendo nota nel mondo occidentale la piaga della prostituzione e della tossicodipendenza giovanile.

Incipit della Trama

Christiane vive con sua madre separata nel quartiere dormitorio di Gropiusstadt, a Berlino Ovest, situazione che si aggrava per la decisione di sua sorella di andare a vivere con il padre e per la frequentazione materna con un tale Klaus, nonostante questi si mostri con lei gentile ed affettuoso, tanto da regalarle un disco del suo cantante preferito David Bowie. Per sfuggire dallo squallore, Christiane con la compagna di classe Kessi passa le serate alla centralissima discoteca Sound. Una sera ella assume per la prima volta dell'LSD, e fa conoscenza di Detlef e i suoi amici Axel e Bernd.

Le notti nel locale vengono trascorse, assumendo droghe e compiendo bravate con i ragazzi. Una mattina presto, la madre di Kessi trova le due ragazze a una fermata della metropolitana, scoprendo così i loro inganni e proibendo alla figlia la loro frequentazione. Christiane, sempre più sola, apprende che i suoi amici, fanno uso di eroina, sicché durante il concerto berlinese di David Bowie decide di provare ella stessa per inalazione. La ragazza passa una notte con Detlef, ospite del suo amico Axel e che per procurarsi la droga si prostituiscono nei pressi della Bahnhof Zoo. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno Christiane ospita a casa sua Babsi, anch'essa caduta nel giro di droga, e raggiunto Detlef alla stazione compie il proprio "salto", iniettandosi dell'eroina in vena. Arriva presto per Christiane la prima crisi d'astinenza e, data la mancanza di soldi per procurarsi la dose, si prostituisce per la prima volta. La madre di Christiane si accorge che la ragazza è una tossicodipendente e decide di occuparsi di lei e di Detlef, chiudendoli in una stanza per alcuni giorni e facendoli disintossicare tra atroci sofferenze.

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Eroina – Diamorfina

La diamorfina è un agente analgesico oppioide utilizzato per alleviare il dolore severo associato a procedure chirurgiche, infarto miocardico o dolore nei malati terminali e per alleviare la dispnea nell'edema polmonare acuto. Appartiene alla classe dei composti organici noti come morfinani. Questi sono composti policiclici con uno scheletro a quattro anelli con tre anelli a sei membri condensati che formano una porzione di fenantrene parzialmente idrogenato, uno dei quali è aromatico mentre gli altri due sono aliciclici. L'eroina è un derivato della morfina, alcaloide principe dell'oppio (assieme a tebaina e codeina), nota anche come diacetilmorfina o diamorfina. È una sostanza semisintetica ottenuta per reazione della morfina con l'anidride acetica. La diamorfina (eroina) è un analgesico narcotico che può creare assuefazione. È una sostanza controllata (derivato dell'oppio) elencata nel Codice dei regolamenti federali degli Stati Uniti, titolo 21, parti 329.1, 1308.11 (1987). La vendita è vietata negli Stati Uniti dalla legge federale. (Merck Index, 11a ed) A livello internazionale, la diamorfina è controllata ai sensi degli elenchi I e IV della Convenzione unica sugli stupefacenti. In quanto eroina, è illegale produrre, possedere o vendere nella maggior parte dei paesi. Tuttavia, sotto il nome di diamorfina, l'eroina è un farmaco soggetto a prescrizione legale nel Regno Unito, indicata per l'uso nel trattamento del dolore severo associato a procedure chirurgiche, infarto miocardico o dolore nei malati terminali e per il sollievo della dispnea nell'edema polmonare acuto

Farmacodinamica

L'insorgenza degli effetti dell'eroina dipende dal metodo di somministrazione. Assunta per via orale, l'eroina è totalmente metabolizzata in vivo attraverso un ampio metabolismo di primo passaggio in morfina, prima di attraversare la barriera emato-encefalica; quindi gli effetti sono gli stessi della morfina somministrata per via orale. Assunta per EV. i gruppi acetilici della diamorfina facilitano il rapido passaggio nel cervello. Una volta nel cervello, l'eroina viene rapidamente metabolizzata in morfina rimuovendo i gruppi acetilici, rendendola quindi un profarmaco per la somministrazione di morfina. Successivamente, sia che susciti azioni a livello periferico (sulla muscolatura liscia, muscolo

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scheletrico, rene, polmone, fegato o milza) o sul sistema nervoso centrale, è in definitiva il metabolita della morfina dell'eroina che si lega poi ai recettori oppioidi e produce gli effetti narcotici oppioidi comunemente associati alla sostanza.

Meccanismo d’azione

Quando somministrata per via orale, la diamorfina subisce un esteso metabolismo di primo passaggio mediante deacetilazione per generare i metaboliti attivi 6monoacetilmorfina (6-MAM) e morfina. In alternativa, quando somministrati per iniezione i gruppi acetilici presenti nel composto diamorfina/diacetilmorfina conferiscono alla sostanza una lipofilia che facilita il rapido attraversamento della diamorfina della barriera ematoencefalica. Una volta nel cervello, la diamorfina viene metabolizzata tramite deacetilazione ai metaboliti attivi 6-MAM e morfina

5,6. Nonostante la diamorfina possieda poca o nessuna attività agonista oppioide in sé, il suo rapido transito attraverso la barriera ematoencefalica provoca un inizio di attività molto più rapido rispetto all'esteso metabolismo di primo passaggio della somministrazione orale. Indipendentemente da ciò, il metabolismo della diamorfina in morfina rende l'eroina un profarmaco per la somministrazione della morfina.

La morfina è un agonista mu-oppioide. Agisce sui recettori mu-oppioidi endogeni che sono diffusi in numerosi distretti in tutto il cervello, il midollo spinale e l'intestino di quasi tutti i mammiferi. La morfina, e gli altri oppioidi, sono agonisti di quattro neurotrasmettitori endogeni. Beta-endorfine, dinorfina , leu-encefalina e met-encefalina. Il corpo risponde alla morfina nel cervello riducendo (e talvolta interrompendo) la produzione degli oppioidi endogeni quando è presente la morfina. Le endorfine vengono regolarmente rilasciate nel cervello e nei nervi, attenuando il dolore. Le altre loro funzioni sono ancora oscure, ma sono probabilmente legate agli effetti prodotti dalla morfina oltre all'analgesia come antitussivo e antidiarroico. Tuttavia, la morfina alla fine esercita la maggior parte della sua attività analgesica legandosi ai recettori mu degli oppioidi sia nel sistema nervoso centrale che periferico. L'effetto complessivo della morfina è l'attivazione delle vie inibitorie discendenti del sistema nervoso centrale, nonché l'inibizione della fibra afferente che porta la sensazione dolorifica a livello centrale, l’effetto

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finale complessivo è una riduzione complessiva della trasmissione del dolore nocicettivo.

Assorbimento

La biodisponibilità è inferiore al 35% dopo somministrazione orale. In soggetti non abituati agli oppiodi la biodisponibilità della diamorfina somministrata per via orale potrebbe raggiungere in media il 22,9% (16,4-29,4%). Tuttavia, la diamorfina somministrata tramite una qualsiasi delle numerose vie di somministrazione indicate dal punto di vista medico porta a un rapido assorbimento. I livelli sierici di picco vengono raggiunti da cinque a dieci minuti per via sottocutanea, da tre a cinque minuti per via intranasale e intramuscolare e meno di un minuto per via endovenosa.

Volume di distribuzione

I dati riguardanti il volume di distribuzione specifico della diamorfina non sono spesso quantificabili direttamente. Considerando che la diamorfina è un profarmaco per la morfina, il volume di distribuzione della morfina è stato determinato da circa 1 a 6 L/kg 8.

Binding Proteico

Analogamente la diamorfina non si lega alle proteine plasmatiche. In quanto un profarmaco della morfina, la morfina stessa è legata in modo reversibile dal 20 al 35% circa alle proteine plasmatiche umane.

Metabolismo e Vie di eliminazione

Una volta somministrata nell'organismo, la diamorfina subisce una deacetilazione tramite vari enzimi esterasici per generare metaboliti attivi come la 6monoacetilmorfina e la morfina. In particolare, quando somministrata per via orale, la diamorfina subisce un ampio metabolismo di primo passaggio. La maggior parte del farmaco viene escreta per via renale come glucuronidi e, in misura molto minore, come morfina. Circa il 7-10 % viene eliminato attraverso il sistema biliare nelle feci.

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Emivita e Clearance

Nell'uomo, la diamorfina somministrata ha un'emivita di circa due o tre minuti. Alcuni studi hanno determinato una clearance sistemica della diacetilmorfina

relativamente elevata di circa 8,7 +/- 2,6 L/min, suggerendo che l'intestino, il fegato e il sangue potrebbero prendere parte collettivamente al metabolismo di primo passaggio della diacetilmorfina in morfina, sebbene tali osservazioni sulla clearance sono state effettuate solo in soggetti dipendenti da oppiacei. Tuttavia, considerando che la diamorfina è considerata un profarmaco della morfina, la clearance plasmatica media della morfina negli adulti è di circa 20-30 ml/min/kg.

Tossicità

Il sovradosaggio con diamorfina ben caratterizzato da una serie di sintomi tra cui depressione respiratoria, edema polmonare, flaccidità muscolare, coma o stupore, pupille ristrette, pelle fredda e umida e occasionalmente bradicardia e ipotensione. L'antidoto per l'overdose o l'avvelenamento da eroina è il naloxone, brevettato nel 1961 da Mozes J. Lewenstein, Jack Fishman e la società Sankyo e approvato per il trattamento dell'abuso di oppioidi nel 1971 dalla FDA. Il naloxone è utile nel trattamento del sovradosaggio acuto da oppiacei e della depressione respiratoria o centrale dovuta agli oppioidi.

La spettrografia di massa della Diamorfina: picco molecolare e frammentazioni che risulta funzionale ad un suo rapido riconoscimento:

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Riferimenti Bibliografici e sitografici

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Tratto dalle registrazioni trascritte a cura di Kai Hermann e Horst Rieck.  Christiane F., Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino, a cura di Roberta

Tatafiore (Milano, 1981, Rizzoli).  Tschacher W, Haemmig R, Jacobshagen N: Time series modeling of heroin and morphine drug action. Psychopharmacology (Berl). 2003

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Cap 09

Captagon Fenetillina

“Very Big Shot”

Captagon – Very Big Shot

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