NARRAZIONI SENSIBILI RACCONTI SULLA FRAGILITĂ€ NELLE VALLI GIUDICARIE
Laboratorio territoriale di ascolto, incontro e storytelling sul tema della fragilitĂ rivolto alla classe prima UPT - Scuola delle Professioni per il Terziario di Tione. -
Professoressa Michela Giovanelli Progetto, laboratorio e coordinamento artistico Sara Maino Assistenti Stefania Formisano, Gioele Maiorca Web project e archivi digitali Davide Ondertoller Collettivo Portobeseno - Gruppo Come ti suona
La Comunità delle Giudicarie e l’Università Popolare Trentina - Scuola delle Professioni per il Terziario di Tione presentano il progetto “Narrazioni sensibili” che ha coinvolto gli studenti della classe prima in un percorso laboratoriale sul tema della fragilità.
“ Il silenzio è una musica, i miei pensieri sono le parole, le canzoni sono nell’aria. Basta solo saperle ascoltare. ”
Il laboratorio è stato ideato e condotto per scoprire e raccontare la comunità attraverso voci ed esperienze di vita vissuta, in collaborazione con vari Centri delle Valli Giudicarie, che organizzano servizi a sostegno della fragilità e della disabilità di preadolescenti e adolescenti, adulti e persone anziane.
Veronica Da ottobre 2017 a febbraio 2018, gli studenti di Tione sono stati protagonisti di un percorso educativo che si è focalizzato sull’ascolto di sé, sull’ascolto degli altri e dell’ambiente che li circonda, potenziando la loro capacità di attenzione ed esercitando uno sguardo creativo.
Il commento di una allieva, che qui riportiamo, sintetizza il cammino:
“Mi sentivo diversa, nuove esperienze, nuove emozioni, conoscere il mondo, ascoltare quello a cui non ho mai fatto caso.”
Jessica
In ambito sociale, gli studenti hanno ricevuto una formazione specifica e sono stati stimolati a riflettere sulla fragilità. Hanno quindi visitato alcuni Centri della Valle del Chiese, di Tione e della Val Rendena, per incontrare, conoscere e intervistare persone con diverse abilità. Le loro narrazioni sono state documentate e raccolte sul web in una “mappa sensibile” delle Giudicarie.
Attraverso l’allenamento sensoriale, le allieve e gli allievi hanno praticato il field recording o “fotografia sonora”, cioè la registrazione e la catalogazione di suoni ambientali, allo scopo di affinare la loro capacità di ascolto, ma soprattutto per imparare a socializzare e a lavorare in squadra. Gli studenti hanno appreso sul campo alcune tecniche di registrazione sonora e sono stati guidati alla rielaborazione creativa delle esperienze.
“Un’esperienza incredibile, era come se fossi stato l’unico umano sulla terra e ascoltassi cose mai sentite.”
Michael
La mappa interattiva raccoglie le testimonianze delle persone intervistate in diversi centri e cooperative sociali della Comunità delle Giudicarie. Aggrega le voci di persone anziane e disabili, le immagini di documentazione del percorso, cataloga i suoni raccolti, le elaborazioni degli studenti. https://archive.org/details/NarrazioniSensibili
R
Registrare le voci e i suoni è stato interessante, registrare e ascoltare le risate di queste persone mi ha rallegrato! Rifarei questa esperienza tante volte, abbiamo messo il sorriso con la nostra presenza e voglia di ascoltare. Ho imparato a non essere così certa che tutti siamo così autonomi. Melanie
Durante le uscite didattiche, i giovani si sono resi attivi protagonisti di un confronto intergenerazionale, dialogando con ragazzi, adulti e persone anziane, ascoltando le loro esperienze e accrescendo la consapevolezza dei bisogni altrui, e dei propri. Uno scambio fruttuoso in cui le storie di vita, trasformano chi le ascolta e chi le narra.
Dopo ogni uscita didattica, i partecipanti sono stati incoraggiati a raccontare gli incontri con la propria voce ed espressività, attraverso testi, immagini, composizioni sonore e produzioni digitali. L’intero percorso culmina in una restituzione pubblica, in cui gli studenti presentano al pubblico l'esperienza di ricerca maturata in uno storytelling multimediale, letterario e musicale. Scopo della ricerca-azione, non è quindi soltanto la documentazione di testimonianze delle persone fragili e disabili nelle Valli Giudicarie, ma soprattutto la valorizzazione di queste esperienze ricche di valore umano e sociale, con un potenziale elaborativo tale da trasformare gli incontri in “narrazioni sensibili”: risorse sconosciute da condividere finalmente con la Comunità.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata il discorso della direttrice del centro: “La fragilità è come un diamante prima fragile ma dentro duro”. Domani ripeteremo questa esperienza e spero che tutti noi portiamo a casa qualcosa di utile per l’umanità. Jessica
S
Solo ora capisco il senso di questo progetto, vita.
Lorenzo
IN COLLABORAZIONE CON: Cooperativa sociale L’Ancora Centro di Tione Cooperativa sociale Il Bucaneve Centri di Storo e Bersone Apsp Pinzolo Centro residenziale “Abelardo Collini”
cometisuona@gmail.com 392 3248514