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Conversano - Contrada Monte, 11 Tel. 080 495 64 90
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EDITORIALE
spiagge Quest’estate rischiamo di andare al mare e non trovare la spiaggia. O meglio, il lido. Benché l’apertura della stagione balneare sia imminente, c’è ancora molta incertezza sul futuro delle spiagge attrezzate. Il problema è quello delle concessioni. Il Governo, pressato dai gestori, le vorrebbe prorogare ancora di un anno, ma l’Europa preme affinché si attui, da subito, una sua direttiva vecchia ormai di 10 anni. La gestione delle spiagge, bene demaniale, dev’essere assegnata attraverso bandi pubblici. Il Consiglio di Stato, sollecitato dal Comune di Lecce, ha imposto al Governo di attuare la direttiva europea, e un’ulteriore sentenza, di appena una settimana fa, dello stesso Consiglio di Stato, ha dichiarato inapplicabile la proroga fino al 2024 che Salvini e Meloni vogliono concedere. Come se non bastasse, un’altra sentenza incombe. E’ quella della Corte Europea di Giustizia, pronta a condannare l’Italia per l’inadempienza alla legge europea. I balneari sono stretti tra due fuochi. Da una parte l’esigenza di aprire, con tutti i costi che comporta, e dall’altra il rischio di dover subito chiudere, mandando all’aria la stagione. Se il Governo continuerà a mantenere la linea della proroga, senza trovare un accordo con l’Europa, il rischio è che quest’anno tutte le spiagge siano libere. Rischio fino a un certo punto. I cittadini sarebbero sicuramente contenti. Ma che ne sarebbe del patrimonio naturalistico, paesaggistico e ambientale che rappresentano? Ci sono pochi giorni per decidere, magari rispolverando un provvedimento che Draghi aveva già pronto. Papeete permettendo. Vincenzo Magistà
Anno XXVIII n. 10 - 11 Marzo 2023 - Una copia euro 1,00 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, CNS BA
il marcio
ancora in comune Le ringhiere delle balconate e logge sul mare stanno cadendo a pezzi. pag. 7
meccanici
La Finanza esegue controlli nelle officine locali. Pioggia di verbali. pag. 9
ridicoli Le Fiamme Gialle a Palazzo di Città sono ormai di casa. I militari per diversi giorni sono stati negli uffici comunali per acquisire nuovi atti. Stavolta nel mirino ci sarebbero l’assegnazione e l’occupazione degli alloggi delle case popolari. pag. 3
Dirigente comunale valuta moralità di un imprenditore indagato con lui. pag. 11
trovati
Grande professionalità dei nostri carabinieri. Trovati gli scomparsi. pag. 13
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11 Marzo 2023
Ancora una volta i militari a Palazzo di Città per acquisire documenti e ottenere informazioni dagli addetti
La Finanza indaga sulle Case Popolari L
a Guardia di Finanza è tornata a Palazzo di Città. Da aprile dello scorso anno non c’è pace ai piani alti di Viale della Rimembranza. Ormai non passa mese che l’Autorità Giudiziaria non mandi qualcuno a vedere cosa accade negli uffici comunali. In paese si finge di aver dimenticato il trauma del 21 aprile. Si minimizza su quanto accaduto appena 11 mesi fa. C’è persino chi si illude che presto tutto possa tornare come prima. Ma la Finanza e la Guardia Costiera che bussano in continuazione al portone del Palazzo e ogni volta che vanno via portano con sé un pezzo degli archivi comunali, devono far riflettere sia chi occupa oggi l’edificio, sia chi lo ha occupato in passato e, soprattutto, chi lo occuperà domani. In tempi non sospetti su Fax scrivevamo che il prossimo sindaco di Polignano avrebbe dovuto buttare le chiavi del portone d’ingresso e chiudersi giorno e notte in ufficio per cinque anni. Solo così avrebbe potuto risolvere i danni di una “gestione inappropriata” che negli anni ha fortemente pe-
Alcune palazzine delle Case Popolari di Polignano nel rione Macello nalizzato la macchina ammi- sindaco si sia approcciato a nistrativa dell’Ente. Non esa- questo durissimo compito, vigeravamo ma temiamo che gli sto che lui stesso è stato sorelettori e forse anche gli eletti preso dalla propria vittoria. non abbino compreso piena- Indipendentemente dall’atmente “cosa abbiamo scritto”. teggiamento dell’attuale PriTant’è che c’è una pianta or- mo Cittadino e da quello della ganica da rifare, dirigenti da sua Giunta, che in alcuni elenominare, qualifiche da cam- menti si teme possa essere biare ma nulla si muove. Ne- inopportuna quanto la precegli uffici c’è ancora il caos di dente, i problemi non si risolgiugno. Normale che i dipen- vono da soli e il rischio è che lo denti fuggano. I polignanesi, faccia la Magistratura. Stavolconsciamente o no, per questo ta a portare i Finanzieri a Paruolo hanno scelto Vito Car- lazzo di Città sembra che sia rieri. Non sappiamo quanto stata un’indagine sulle Case consapevolmente il nuovo Popolari di Polignano a mare
e sull’assegnazione di alcuni alloggi. Strano, però, che del problema venga investito solo il Comune e non anche l’Ente regionale che gestisce gli immobili. Se ci sono immobili vuoti oppure occupati da chi non ha titolo, chi ha il compito di intervenire evidentemente non lo fa. Pare che sulla scorta di una denuncia articolata e circostanziata, le Fiamme Gialle sono tornate negli uffici del Comune e stanno cercando di capire se le accuse siano fondate e corroborate da prove documentali. Ormai sono anni che sulla stampa locale escono notizie circa alloggi occupati da “fantasmi”, assegnati a persone che addirittura lavorerebbero all’estero e rientrerebbero in Italia solo una tantum. Parenti di defunti che continuano a pagare l’affitto alla Regione per chi non c’è più. Voci, magari illazioni. Però se uno vuol fare il pubblico amministratore (chi si candida non lo fa per prescrizione medica) il minimo sindacale è che vada a ficcare il naso anche in certe faccende. Non ci vuole molto a controllare. In paese quelli so-
no gli alloggi dell’ex Iacp e si sa benissimo dove stanno. Anche a voler bussare porta a porta a tutte le abitazioni e chiedere nome, cognome e titolo agli occupanti, nel giro di una settimana il quadro è chiaro e l’elenco aggiornato. Invece nessuno si muove e c’è pure l’alibi plausibile: tocca al Comune o all’Ente che costruisce e affitta le Case Popolari? Alla fine s’è mossa la Finanza, ha “raccolto” dagli archivi comunali la solita “chilata” di carte e sicuramente qualcosa accadrà. Anche perché gli uffici giudiziari del Capoluogo iniziano a essere infastiditi dal fatto di dover correre così spesso a Polignano a mare per verificare questa o quella denuncia. Un “fastidio” che è sicuramente alla base di disgrazie giudiziarie che non necessariamente implicano la commissione di reati, di qualsiasi titolo o natura, ma che sono agevolate da condotte che poco o nulla hanno a che fare con la gestione della cosa pubblica che non va confusa con l’incutere il “metus pubblicae potestatis”. Michele Oggiano
PAESE IN TASCA RUBRICA DELLE INFORMAZIONI UTILI NECROLOGI
GUGLIELMI DOMENICO FU VITO Serenamente è tornato alla Casa del Padre all’età di 61 anni. Ne danno il triste annuncio la moglie Laura e il figlio Enrico.
ANTONIO ZUPO È mancato all’affetto dei suoi cari, all’età di 82 anni. Lo annunciano i Monopoli, 5 marzo 2023 figli Anna Maria con Mimmo, Giuseppe con Tonia, Dora con Antonio e Giovanni con Angela, gli adorati nipoti Vito, Tony e Vanessa, le sorelle TRIGESIMI Rita con Angelo e Maria, la cognata Nicoletta con Pietro e i nipoti tutti. :GMHGB>MM: E :;;:M> Polignano a Mare, 7 marzo 2023 VED. DI ORONZO SCAGLIUSI Trigesimo. Le figlie Menina (ved. Muserra) e Anna con VITO COLAVITTI Enzo, gli adorati nipoti Massimiliano, Mirko, Nicoletta, Il Signore ha chiamato a sè all’età Davide e Silvia, il fratello Tonino con Sisina, le cognate, di 84 anni. Lo annunciano la moglie i cognati e i familiari tutti l’hanno ricordata in una S. Maria Rosa De Donato, i figli AntoMessa venerdì 10 marzo alle ore 18:30 nella chiesa nio con Leonor e Mariella con Paolo, Matrice. gli adorati nipoti Domenico, Giusy e Sofia, il fratello Enrico con Lucrezia CATERINA RECCHIA Messa e i nipoti tutti. VED. DI GIUSEPPE GIACOVELLI Polignano a Mare, 7 marzo 2023 Trigesimo. I figli Nino con Antonella, Nunzia con Battista e Antonio con DOTT. VITANTONIO LIUZZI Marta, gli adorati nipoti, la sorella, Circondato dall’affetto dei suoi cari, i cognati e i parenti tutti la ricordano si è spento. Ne danno il triste annunin una S. Messa domenica 12 marzo cio la moglie Anna Salamino, i figli alle ore 11:00 nella parrocchia dei Loredana con il marito Giuseppe Su- SS. Cosma e Damiano. sca, Roberto con la moglie Manuela Sibilio e Gabriella con il marito Mi- LETIZIA CAPRERA chele Pavan, gli amatissimi nipoti Au- Trigesimo. La sorella Angela con il marito Francesco Di Bello, l’amata nipote Daniela e i familiari tutti, si sono rora e Vitantonio Mattia, parenti e amici tutti. uniti in preghiera con quanti La conobbero e stimarono. Polignano a Mare, 6 marzo 2023 Una S. Messa in suffragio è stata celebrata mercoledì 8 DON CARLO DUCA DI TOLVE marzo alle ore 18:30 presso la chiesa dei SS. Medici. MARCHESE CARIGNANI I figli Ernesto, Maria Luisa, Adriana Maria, Paola e MARIA DE LUCA IN RECCHIA Guglielmo con le rispettive famiglie annunciano la sua Trigesimo. Il marito Giacomo, il figlio dipartita. Pierino, i cognati, i nipoti e i familiaPolignano a Mare, 7 marzo 2023 ri tutti si sono uniti in preghiera con quanti La conobbero e stimarono. Una S. Messa in suffragio è stata ceDOMENICO GUGLIELMI lebrata mercoledì 8 marzo alle ore (MIMMO U DOTTAUR) 19:00 presso la chiesa SS. AddoloDopo una lunghissima sofferenza è venuto a mancare all’affetto dei suoi rata in Triggianello. cari all’età di 61 anni. Ne danno il triste annuncio il fratello Paolo con ANNIVERSARI Lina Tanese, le sorelle Anna con Andrea Torres e Maria, la zia Mina, i FIORENZO MANCINI (FIORE) nipoti, i cugini e i parenti tutti. 25° anniversario. I figli Anna, ModePolignano a Mare, 5 marzo 2023
?K:G<>L<H E :;;:M> Circondato dalle cure e dall’affetto dei suoi cari si è spento all’età di 70 anni. Ne danno il triste annuncio la moglie Fonte Lacenere, i figli Angelo con Luciana Chiarella e Antonio, i diletti nipoti Marco e Monica, la suocera Marta Tanese ved. Lacenere, i cognati, le cognate, i nipoti e i parenti tutti.
sto con Antonia, Franco con Vincenza e i nipoti tutti lo ricordano in una S. Messa venerdì 17 marzo alle ore 18:30 nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano.
DONATO PETRUZZELLI 1° anniversario. La moglie Maria Di Palma, i figli Lucrezia con Domenico Giannoccaro, Catia con Franco Messa, Santino, gli amati nipoti Vito, Polignano a Mare, 4 marzo 2023 Angelamaria, Donato, Francesco, le DONNA MARIA TARANTINI VED. DI DONNA cognate, i cognati, i nipoti e i familiaNon è più tra noi. Lo annunciano il figlio Paolo con la ri tutti, si uniranno in preghiera con moglie Chantal, l’amatissima nipotina Gaia e i nipoti quanti Lo conobbero e stimarono. Una S. Messa in suftutti. fragio sarà celebrata martedì 14 marzo alle ore 18:30 Polignano a Mare, 6 marzo 2023 presso la chiesa dei SS. Medici.
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MARGHERITA SPADA 1° anniversario. Il marito Vito Montanaro, i figli Cosimo, Marianna con Antonio De Luca, gli amati nipoti Valentina, Noemi, Francesca, le sorelle Maria, Caterina, il fratello Stefano, le cognate, i cognati, i nipoti e i familiari si sono uniti in preghiera con quanti La conobbero e stimarono. Una S. Messa in suffragio è stata celebrata giovedì 9 marzo alle ore 19:00 presso la chiesa di Sant’Antonio. GIUSEPPE SIMONE 1° anniversario. I familiari si uniranno a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato in una S. Messa di suffragio che sarà celebrata sabato 11 marzo alle ore 19:00 presso la chiesa di sant’Antonio. PAOLO DI MOLA 10° anniversario. La moglie Caterina Locoselli, i figli Antonio ed Enza, la nuora, il genero, i cognati, i nipoti e i familiari tutti, si uniranno in preghiera con quanti Lo conobbero e stimarono. Una S. Messa in suffragio sarà celebrata domenica 12 marzo alle ore 18:30 presso la chiesa Matrice. =>;HK: ;HOBGH 1° anniversario. La mamma Loredana Schena, il papà Franco, la sorella Giada con Leonardo e i familiari tutti la ricordano in una S. Messa mercoledì 15 marzo alle ore 18:30 nella parrocchia dei SS. Cosma e Damiano.
NUMERI UTILI CARABINIERI 112 POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIA MEDICA CIMITERO
080.4249861 080.4240010 080.4240014 080.4240759 080.4965623 080.4247978
orari: 8.30-12.30; 15.00-17.00
BENZINE DI TURNO Q8 SS 16
FARMACIE DI TURNO DOMENICA 12 MARZO SOLIMINI CORRADO Via Dogali - Tel: 080.4240222
Settimanale Edizione Polignano a Mare Anno XXVIII n. 10 - 11 Marzo 2023
Registrazione al Tribunale di Bari: n. 1257 del 15/01/96 Direttore responsabile: Vincenzo Magistà Editore: Converpress s.r.l. Stampa: Mbih`kZÛZ Eb^``b & <hgo^klZgh Direzione, Redazione e Pubblicità 70014 Conversano (BA) – via Polignano, 5 Telefono 080 495.84.84 Fax 080 495.84.24 e-mail: polignano@faxsettimanale.it annunci@faxsettimanale.it www.faxonline.it
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11 Marzo 2023
Talk show e politicanti, l’inaccettabile caccia alle streghe contro Finanzieri e Guardacoste
Tragedia di Cutro, ignobili speculazioni N
ella notte tra il 24 ed il 25 febbraio un caicco turco proveniente da Smirne, con quasi duecento migranti a bordo, urta contro una secca a 150 metri dalla costa calabrese, a Cutro; si spezza in due ed affonda. Muoiono decine di uomini donne e bambini. Vanno a raggiungere gli altri ventiseimila morti annegati, inghiottiti dal Mediterraneo negli ultimi dieci anni, regnanti governi diversi da quello di oggi, guidato da Giorgia Meloni. Per quei ventiseimila morti nessuna gazzarra in Parlamento, nessuna rissa in TV, nessun processo mediatico nei salotti televisivi alla ricerca di responsabilità di Stato, Governo, Guardia di Finanza, Guardia Costiera. Oggi invece, con la Meloni al Governo, è scoppiato il pandemonio: inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone e denuncia di parlamentari sedicenti “indignati” alla Procura della Repubblica di Roma; e tanti improbabili esperti di cose di mare stravaccati nei salotti dei talk-show televisivi, spasmodicamente protesi alla ricerca di presunte responsabilità di chi in mare presta servizio tutti i giorni e salva centinaia di migliaia di naufraghi; ma, ciò nonostante, oggi prende botte da orbi dalla stampa di regime e dagli onniscienti giornalisti televisivi. Guardia di Finanza e Guardia Costiera – e, naturalmente anche il Governo – sono già stati condannati senza appello dai severi Giudici del Tribunale della Santa Inquisizione Mediatica. Così l’Italia, il nostro Paese, la nostra Nazione, viene data in pasto ai soliti detrattori e concorrenti, europei e non, accusata da italiani con la i minuscola di aver disatteso il proprio dovere giuridico ed etico di salvare i naufraghi; e viene esposta alle ingiustificate censure dei nostri “amici” europei, che i migranti li ricacciano in mare, quando non li sparano.
Alcune significative immagini che riassumono la tragedia dei migranti Tutto ciò fa letteralmente pena, craticissimo” Occidente. Pae provoca un forte disgusto ver- zienza, evidentemente vi sono so tutti quelli che, pur di coglie- morti di serie B, purtroppo per re un miserabile vantaggio poli- loro figli di un dio minore, e tico, ricorrono ad espedienti morti che vengono classificati di tanto squallidi, discreditando il serie A, sempre in prima pagina nostro Paese. Inutile aggiunge- perché utili per speculare e fare re che tale senso di repulsione propaganda politica; anche a coaumenta a dismisura se si pensa sto di esporre l’Italia alle criti– e a me capita spesso di farlo – che, ingiuste, dei Paesi d’Euroai venti milioni di bambini che pa e d’Oltreatlantico, che non ogni anno muoiono di fame (sì, posseggono neppure la centesiletteralmente di fame) nell’Afri- ma parte della generosità, solica subsahariana e nelle regioni darietà, umanità di noi Italiani. più povere del Medioriente nel- Francamente, l’unica parola che la totale indifferenza di tutti e di mi viene da rivolgere a questi ciascuno. Non ne parla mai nes- nemici del nostro Paese è semsuno dei nostri parlamentari, plicemente: “Vergogna”!. Crecioè di quei signori che paghia- do, infatti, che la Guardia di Fimo quindicimila euro al mese nanza e la Guardia Costiera abper rappresentare il popolo ita- biano fatto il loro dovere e non liano e la sua straordinaria uma- abbiano alcuna responsabilità nità. Ed ancora meno ne parlano nella tragedia di Cutro; e che i loro megafoni mediatici, impe- parlare – come fa certa stampa – gnati da mane a sera esclusiva- di “strage” è improprio se non mente a fare propaganda per i strumentalmente irresponsabiloro protettori politici e “com- le, perchè un tale vocabolo sotpagni di merende”. Cresce così tende una volontà omicida; che la insofferenza verso i nostrani non è mai esistita e non esiste, eroi da salotto; riccamente vesti- almeno in Italia. Di conseguenti ed “addobbati” con orologi ed za, salva la sacrosanta umana accessori di lusso, che fingono pietà ed il profondo dolore per di ignorare persino che centi- tante vite spezzate dal mare e naia di migliaia di vite umane dalle organizzazioni criminali vengono stroncate ogni anno dei trafficanti di esseri umani, nelle “cento guerre dimentica- resta che è azzardato, e profonte” che si combattono nel mon- damente ingiusto, gettare la crodo con armi fornite nella gran ce addosso a Guardia di Finanparte dal “civilissimo” e “demo- za e Guardia Costiera, cioè a nostri concittadini che difendono la legalità e la sicurezza della altrui vita, spesso a rischio della propria. Ma i nostri saputelli, ignoranti della lingua italiana, parlano di “strage” – cioè del delitto di “chiunque”-, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità”. Per cui, i nostri eroi televisivi sono infinitamente ignoranti o smaccatamente bugiardi, perché attribuiscono alla Finanza di Mare e/o alla Guardia Costiera il “fine di uccidere”; il che è assolutamente assurdo, falso. Sono, infatti, gli uomini di mare, che affrontano onde gigantesche, di fronte alle quali i critici Manifestazione sabato pomerigio alle 14:30 a largo Gelso leoni da salotto se la farebbero per le vittime del disgraziato naufragio di Cutro. sotto, nostri connazionali corag-
Stop mercanti di morte
giosi, che mettono a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. Andare a spaccare il capello (a Napoli si direbbe spaccare in due la “effe” della formica) per cercare a tutti i costi manchevolezze, omissioni, reticenze è una operazione a dir poco ingenerosa, se non squallida, ove si pensi che questi uomini - Guardia di Finanza e Guardia Costiera - negli ultimi dieci anni hanno salvato molte centinaia di migliaia di migranti, ammassati su barconi alla deriva nel mare in tempesta, mentre altri Stati europei li respingevano. Questa è l’Italia, questi sono gli Italiani. E sparare ad alzo zero contro questa Italia – questo nostro grande Paese - strumentalizzando una tragedia, per tornaconto personale e/o politico, è semplicemente ripugnante. Non mi intendo di soccorsi in mare, ma in mare ci vado spesso, certamente molto di più dei “soccorritori da salotto” che pontificano sulla tragedia di Cutro, alla tanto disperata quanto vana ricerca del pelo nell’uovo. Pertanto, fermo restando che soltanto la Magistratura ha titolo e competenza per valutare e giudicare sul tragico evento e dire se vi siano state o no responsabilità del nostro Stato, vorrei proporre ai lettori qualche considerazione sul tragico evento. Intanto, è assodato che il caicco, dopo aver percorso oltre duemila miglia, da Smirne sino alle coste calabresi, si è schiantato su una secca ad appena 150 metri dalla spiaggia di Cutro. Dunque, nonostante il mare grosso, la imbarcazione carica di migranti era giunta a destinazione; il mare non l’ha inghiottita al largo. Il che dimostra inequivocabilmente e conferma che addebitare alla Guardia Costiera e/o alla GdF una presunta omissione di soccorso, parlando addirittura di “strage”, è profondamente ingiusto ed irragionevole perché il natante dei migranti era stato in grado di navigare per oltre duemila miglia, anche nel mare in burrasca. E, se così non fosse stato, non avrebbe potuto attraversare tutto il Mare Mediterraneo e raggiungere la costa calabrese; dove sarebbe agevolmente approdato sol che non avesse sfortunatamente “incocciato” la “secca”; a soli 150 mt. dalla terraferma! Dunque, il “caicco” dei migranti era in buone condizioni di galleggiabilità, non era in difficoltà e “teneva” il mare, tanto da arrivare sino alla costa. In tali condizioni, GdF e Guardia Costiera non avevano alcun obbligo di andare incontro allo scafista, cioè ad un criminale, ed “aiutarlo” a portare a termine il
suo delitto di traffico di esseri umani, per trasbordare i migranti. Tra l’altro, la tante volte invocata “legge del mare” impone di salvare i “naufraghi”; e, nel caso, nessuno ha sinora affermato che il barcone fosse alla deriva e quindi bisognoso di soccorso, peraltro mai richiesto (Infatti il segnale di aiuto è partito quando il cicco è finito sulla secca, mentre alcuni individui abbandonavano il moto-veliero e si allontanavano su un gommone, ndr). Il naufragio vi è stato, certo, ma sulla “secca” a 150 metri dalla spiaggia, dall’approdo; e appena le Autorità Italiane ne sono state avvertite, sono scattati i soccorsi. I colpevolisti da salotto e, ancora peggio, i parlamentari autoelevatisi a severi inquisitori, dovrebbero dirci dove sono le colpe della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera, piuttosto che sbraitare scompostamente e fare caciara, criminalizzando i “nostri” uomini di mare e chi la pensa diversamente da lorsignori. Questa la mia opinione, di un quisque de populo che, pur non appartenendo alla privilegiata casta di coloro che, attraverso la TV, entrano nelle case di tutti noi per propinarci le loro verità assolute ed “illuminate” opinioni, esercita – da cittadino - il diritto di pensare da sé, rifiutando di portare il cervello all’ammasso del pensiero unico. Diciamo pure, senza eufemismi, che la assurda “caccia alle streghe” armata da chi non ha cose serie da dire e da fare, per cui si impegna in sterili polemiche, pur sapendo benissimo che sono inutili e fondate su presupposti del tutto falsi – nel caso di specie la presunta violazione da parte di GdF e Guardia Costiera dei loro obblighi istituzionali – è destinata a fare un buco nell’acqua. Allora, è meglio passare oltre. Guardiamo in avanti, e preoccupiamoci dei superstiti: non lasciamoli nelle mani rapaci delle cooperative tipo Soumahoro e/o Roma Mafia Capitale; ma aiutiamoli ad andare dove ci chiedono e desiderano, in qualsiasi parte d’Europa. E quelli che restano, avviamoli al lavoro; non diamoli in pasto ai famelici sfruttatori nostrani, che li attendono al varco per depredarli, completando l’opera dei loro “compari” scafisti. E i morti, le sventurate vittime dell’ennesimo crimine commesso delle organizzazioni malavitose sfruttando le speranze, la ansia di libertà e di progresso di tanta gente disperata, lasciamoli riposare in pace. Nessuno li ha rispettati in vita; facciamo in modo che ne venga rispettata almeno la memoria. PEG
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11 Marzo 2023
Da Grottone fino alle balconate nel centro storico e largo Ardito se le sta mangiando la ruggine
Le ringhiere sul mare cadono a pezzi
La ringhiera di Grottone è stata mangiata dalla ruggine on la stagione turistica or- su quelle come altre suppellettimai alle porte e con il pre- li in ferro. Basta vedere i lammio di Booking in dirittura d’ar- pioni del ponte su Lama Monarivo l’opposizione pesta i calli chile, di cui Fax ha più volte sotalla Maggioranza evidenziando tolineato la mancanza di manulo stato di pessima cura in cui tenzione. Al punto che il ferro, versano le ringhiere di tutte le gonfiandosi per la ruggine, ha balconate che danno sul lungo- spaccato le pietre dei pilastrini mare. C’è da dire che gli Ammi- che reggono i parapetti. Evidentemente la filosofia nistratori ci hanno messo del loro, perché non è che ci voleva un che ha guidato certe scelte era genio per rendersi conto dello che è “inutile spendere soldi in stato in cui versano le balconate. manutenzione quando possiaNon vivendo sulla luna sanno mo appaltare i lavori per rifare benissimo che la vecchia ammi- completamente lungomare e nistrazione per 10 anni non ha ponte”. Giusta considerazione messo una goccia di antiruggine se i primi a non insorgere sono i
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Le transenne davanti alla balconata valgono come ammissione di responsabilità per la non manutenzione cittadini, considerato che sono co risultano in condizioni di cor- morali da risarcire subiremmo rosione e di cattiva manutenzio- anche un gravissimo colpo alla loro a pagare tutta la giostra. “È interesse del nostro grup- ne. Le ringhiere segnalate, ri- nostra immagine e un forte conpo la vigilanza attenta sul terri- sultano essere un pericolo per la traccolpo alle attività turistiche. Vaglielo a dire ai commertorio, al fine di garantirne la si- cittadinanza residente e non recianti che prenderanno meno curezza pubblica ed il decoro sidente”. Il problema è proprio quello. soldi perché c’è stato un calo di urbano – annunciano i centristi di Domenico Pellegrini, pronti a Immaginate che bella pubblicità turisti legato al crollo dell’imsparare l’ennesima interroga- se la ringhiera cede e qualcuno magine del paese. Vallo a raccontare ai “piloti zione a bruciapelo –le ringhiere precipita dalla scogliera. Oltre ai danni materiali e di apecar” che subiranno un tadelle balconate del centro stori-
Vitino Benedetti, neo segretario dei Democratici, chiede conto di un progetto dell’Amministrazione Vitto
San Vito, anche il PD fa sentire la voce dell’opposizione
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iceviamo e pubblichiamo una nota della segreteria del Partito Democratico a firma di Vitino Benedetti, circa la sistemazione di S. Vito. «La nuova amministrazione dice di avere a cuore la frazione di San Vito e la sua riqualificazione. Il PD di Polignano ricorda che nel febbraio 2019 è stato presentato - e successivamente finanziato dalla Regione - un progetto per la “Costruzione e messa in sicurezza del riparo di pesca/punto di ormeggio "Cala San Vito" “ per circa 600.000€. Un progetto che
prevede non solo il restauro delle due “anse” del porticciolo di San Vito, ma anche la realizzazione di illuminazione, camminamenti, passerelle, servizi igienici, ma soprattutto un “mercato del pesce”, che permetterà alla piccola marineria di vendere direttamente il pescato del giorno. Che fine ha fatto questo progetto? Perché l’amministrazione Carrieri lo tiene chiuso in un cassetto? Il PD chiede a gran voce che questo progetto venga al più presto cantierizzato, per dare alla frazione di San Vito l’attrattività e i
servizi che aspetta da tempo». Evidentemente perdere i finanziamenti per S. Vito e il suo porto dev’essere una peculiarità delle sinistre mandate dai cittadini ad amministrare Palazzo di Città. Ricordiamo ancora il comunicato dei M5S in cui accusavano l’Amministrazione Vitto (che si guardò bene dal replicare, ndr) di aver perso 500mila euro di finanziamenti proprio per banchine e frangiflutti del porto. Tuttavia se questo progetto è rimasto nel cassetto,
visti i sequestri ai quali sono stati sottoposti le opere pubbliche sul mare della vecchia amministrazione, non stupisce. Per non parlare della “meravigliosa” pedana di Grottone e della sua ingloriosa fine. Tuttavia abbiamo chiesto al sindaco Carrieri indicazioni sul progetto. «La data per la chiusura del progetto è per fine maggio. Stiamo lavorando con la certezza di riuscire ad ottenere il finanziamento. Tuttavia il progetto deve tener conto dei
vincoli della Soprintendenza per cui il libro dei sogni deve misurarsi con la realtà- ha sottolineato Carrieri, al quale, evidentemente, non va di fare figuracce e subire sequestri per conto-terzi- ripeto, tutto va sottoposto al parere della Soprintendenza che ha posto vincoli anche sulle luci». Del resto con 600mila euro non è che ci sia tanto da scialare. A meno che uno non faccia le “verzelle” di Cala Paguro che al primo maestrale serio sono volate via.