Preziosa, n. 5 (dicembre 2010 / gennaio2011)

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, Aut CBPA-SUD/NA/226/2009

anno IV n. 5 dicembre 2011/ gennaio 2012

DIANA

eau

shooting

Fratelli BOVO buon nome e nuove idee in oro e pietre preziose

INCHIESTA

COMPRO ORO

MISIS

è tempo di una legge

NOI CHE I GIOIELLI

li Viviamo

















EDITORIALE

999,99 motivi per temere il 2012 In

questi giorni, proprio mentre stiamo andando in stampa, la norma del Decreto Monti, che prevede il divieto di usare i contanti oltre la soglia di 999,99 euro in ogni transazione è entrata in vigore. Il provvedimento, che segue quello ferragostano del precedente governo, che limitava l’utilizzo del contante fino al limite di euro 2.449,00, sembra essere ad oggi una delle principali “novità” che gli operatori italiani dovranno affrontare. Ma non solo. Sempre secondo l’ormai famoso “decreto salva Italia” l’occhio del Fisco sarà ancora più penetrante nelle tasche degli italiani. Infatti, dal 1 gennaio 2012 il nostro estratto conto verrà recapitato ogni mese in automatico all’Agenzia delle Entrate. Per essere più esatti, ma soprattutto per avere una percezione del volume d’informazioni

che stiamo parlando basta dire che oggi l’ente Governativo, riceve ogni anno già circa un miliardo di comunicazioni tra conti correnti e conti di deposito per un valore di 1.250 miliardi di euro. Considerato che la ricchezza finanziaria complessiva degli italiani si avvicina sui 3.400 miliardi è semplice farsi due conti. Ma, al di là della sostanza, quello che conta in queto decreto è la forma: la fine del segreto bancario. Da questo momento non serviranno più autorizzazioni per controllare i contribuenti presi di mira, ma l’estratto conto sarà a disposizione dell’Agenzia delle Entrate a prescindere dalla presenza o meno di accertamenti in corso. Le riflessioni da fare sono tante, mentre da una parte esiste un’evidente terrore da parte dei dettaglianti di trovarsi di fronte ad un prossimo blocco dei consumi, allo stesso tempo bisogna ammettere che forse si poteva evitare di arrivare a questo punto.

www.preziosamagazine.com anno IV / n. 5 / dicembre 2011 - gennaio 2012 Spedizione in abbonamento postale

Reg.Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 iscrizione al ROC n. 17658 del 10 ottobre 2008

DIANA

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Grafiche Mercurio SpA, Angri (SA)

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Gloria Belloni Martino Belmanto Marco Cantarella Marta De FIlippo Chiara Di Martino Luigi Esposito Giuliana Gabusi Paolo Minieri Iaia Mito Maria Rosaria Petito Gianni Roggini Alberto Scarani Francesco Sequino Livia Tenuta Lucia Venino Lucietta Vinciguerra



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sommar io 5|2011 pm NEWS

EVENTI

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INCHIESTA

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48

BRAND

40 BRAND

rubriche

p. 20

QUAGLIA. Giovani per tradizione

p. 63

aste&mostre / news

p. 24

FABIRA. Come su un palcoscenico

p. 74

eventi

p. 34

inchiesta

Compro Oro: è tempo di una legge

p. 36

brand

LE FEDI DIANA 500 combinazioni d’oro

p. 38

LEBEBÉ per momenti felici

p. 44

MISIS. Noi che i gioielli li viviamo

p. 40

DELLA ROVERE. Eleganza dell'unicità

p. 46

DE SIMONE FRATELLI. Un'azienda una famiglia

p. 47

BYSIMON. Un brand che ha superato le frontiere

p. 50

MATTIA MAZZA. Il vintage sposa il moderno

p. 54

ROBERTO GIANNOTTI. Il chiama angeli

SIMONETTI E GIANNOTTI.Vorrei…vorrei IDEA CORAL. Le perle barocche

LUISA DELLA SALDA. Gli Sboccioli

p. 56 p. 58

LAURA BELLINI. Sofisticato grunge

NARDELLI JUNIOR. Dedicato ai più piccoli

46 BRAND

BRAND

p. 75

OTTAVIANI. L'arte dell'argento

p. 76

LIVERINO. E la storia continua

p. 77

VINTAGE BIJOUX. Sempre à la page

BADEL.Visioni newyorkesi e atmosfere indiane

BARBERIS PRATI. Oggetti per una grande occasione ESTROSIA. La passione per le forme

p. 94 p. 96

p. 98

p. 100

S.A. DISTRIBUZIONI. Emozioni che partono dal cuore

p. 101

MARLÙ. È moda da morire

p. 104

AMBROSINI MILANO. Le nuove tendenze MYCHANNY. Annoda il nuovo trand

p. 102 p. 106

CHANCE JEWELS. La rivincita del made in Italy

p. 108

ERIKA. La leggerenza di un classico

p. 112

ACANFORA GIOIELLI.Valori intramontabili

p. 114

GIULIANA GRANDE. C'è polvere di stelle nei gioielli I GIOIELLI DEL SOLE. Uno sciame di farfalle GISELLA GALLOTTA. Le bacchette magiche RUDY. La passione innanzitutto breaking news

p. 62

Seta

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Gioielli MAYBÉ LUXURY

p. 60 p. 61

EVA NUEVA. Riflessi di moda

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p. 57

FRATELLI BOVO. Buon nome e nuove idee

BREAKING NEWS

p. 48

ZIIO. Nei giardini dell'Eden

Preziose genesi

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BREAKING NEWS

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VICENZA: “FIRST” “CHARM” “CHOICE” |

IL TARÌ | MADRID

GOLDEN

CORALS Via Tironi, 12 - 80059 Torre del Greco NA Tel +39 081 8824201 - Fax +39 081 8820747 www.goldencorals.com goldencoral99@libero.it


sommariop5|2011 m 130

78 SHOOTING shooting Eau

p. 78

fiere

Bangkok Gems Jewelry Fair. La 49esima edizione

p. 118

Speciale Fiere

p. 120

Birmingham. The Jewellery Show

skip intro

Qualcosa di personale servizi

Turco Global Service. Per gli appassionati del lusso gemmologia Granati

Pietre preziose: esiste una norma contro gli abusi? orologi

Patek Philippe. Regolatore con calendario annuale design

Tu chiamala se vuoi spazzatura

O’Clock.Time design, design time

SERVIZI

126 GEMMOLOGIA

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DESIGN BRAND

BRAND

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tecnico amministrativo

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OROLOGI

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VENDITA FALLIMENTARE DI PREZIOSI 08 febbraio 2012 ore 10.15 TRIBUNALE CIVILE DI ROMA SEZIONE FALLIMENTARE FALLIMENTO N.112/2009 GIUDICE DELEGATO:

p. 130

DOTT. GIUSEPPE DI SALVO (EX DR.SSA FRAGAPANE)

p. 131

CURATORE:

p. 131

DOTT GIACOMO SIGILLO Visita il nostro sito web www.preziosamagazine.com per visualizzare online la perizia di stima ed il regolamento di vendita Riferimenti Curatore: dott. Giacomo Sigillo Via della Farnesina 325 - 00135 ROMA tel./fax + 39 06 32110919 - e-mail: giacosig@libero.it


pm

rubriche

di Maria Rosaria Petito

UNA PERSONA PERICOLOSA

E

ra appena atterrata all’aeroporto di Capodichino che già aveva invitato mezza Napoli per brindare al suo ritorno. Carla è fatta così, ogni motivo è quello buono per stare insieme ai suoi amici dai nomi altisonanti. E quei nomi li ho trovati tutti lì, a casa sua l’altra sera. Ha atteso che il parterre fosse al completo per fare il suo ingresso, in cima a uno scalone come la “Wanda”. Una caviglia le brillava di una luce strana, inverosimile, e più che una fatalona pareva un alieno. Mi passa vicino e con la gamba traccia un arco nell’aria. “Deliziose, vero? Guidano i miei passi”.

[…] Porta un fez su cui ha appuntato una spilla, un serpente credo, enorme per un copricapo tanto piccolo. Forse perché qualche sera prima Carla aveva un fermacapelli a forma di drago? Chissà se lei e loro tutte capiranno mai che un gioiello, un abito, un’automobile non possono colmare i vuoti di personalità inesistenti. 20

rubrica parole di pietra

rubrica écrit sur du vent

Sono lanternine di cristallo. In ognuna c’è una piccolissima candela. (Che idea!) Ne tocco una, il calore è sopportabile. Con sarcasmo la metto in guardia: “Fai attenzione a non inciampare, due fiammelle stanno per spegnersi.” Mi sorride divertita e si allontana. Carla è una persona pericolosa, come tutte quelle eccentriche e carismatiche. Lo è per la singolare spontaneità, per quel non prendere nulla sul serio, per il saper attribuire alla vita significati differenti. Lo è stata quando faceva crepare d’invidia le altre per gli sfacciati carati dei suoi gioielli; quando ha rinnegato le griffe per il timore di imbattersi in qualcuna con addosso lo stesso suo prezioso (l’esatto contrario delle aspettative delle sue amiche); e lo è adesso che per vivere nuove emozioni ha scelto di affidarsi alla sensibilità degli artisti (rigorosamente sconosciuti perché la notorietà uccide la creatività, dice). A suo favore giocano una classe inimitabile ed una cultura straordinaria che le consentono qualsiasi follia al confine del nonsenso. Ma per una come lei, conscia che scelte estremizzate e distanti dalle convenzioni non sono altro che l’appagamento di un capriccio, tante altre si affannano per replicare una individualità che non risponde alla loro. Me lo conferma Patrizia. Si agita in un paio di leggings in latex per calamitare l’attenzione di un tipo freddo alle sue moine. Porta un fez su cui ha appuntato una spilla, un serpente credo, enorme per un copricapo tanto piccolo. Forse perché qualche sera prima Carla aveva un fermacapelli a forma di drago? Chissà se lei e loro tutte capiranno mai che un gioiello, un abito, un’automobile non possono colmare i vuoti di personalità inesistenti. Chissà se prenderanno mai coscienza che a renderle incantevoli può solo ciò che parla la loro stessa lingua, naturale come un respiro. Decido di interrompere la sua patetica rappresentazione per complimentarmi. In fondo, se non esistessero bisognerebbe inventarle per apprezzare quelli autenticamente folli e geniali.

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / rubriche

di Paolo Minieri

SI RINUNCI AL CORALLO E SI VENDANO LUCERTOLONI

P

erbacco, le minacce agli equilibri naturali sono autentiche! Basta accendere la TV o aprire il balcone. Ma dovete spiegarmi perché nessuno fa presente che le barriere coralline sono una cosa e il " di profondità (del Mediterraneo o del Mar del Giappone) ben altra. Le prime sono fondamento imprescindibile per l’ecosistema degli oceani nelle regioni marine tropicali o subtropicali. Il corallo che siamo soliti usare in gioielleria è una specie diversa dalle madrepore del reef, vive a grande profondità, ha grande durezza, e si riproduce in modalità differenti. Ed è protetto in Italia da lungo tempo ed in modo, a quanto pare, esemplare. Amici lettori ed amici gioiellieri, ancora una volta dobbiamo dare tutti insieme un paio di mandate alle serrature dei nostri negozi ed andarcene a fare un giretto (magari solo sul web) per vedere che succede. Io dico: ma vuoi vedere che, ben mischiato nel nutrito raggruppamento di vere emergenze ecologiche, di autentiche minacce d’estinzione di specie animali e vegetali, si nasconda una sorta di ambientalismo à la mode, servito ben cucinato in salsa piccante? In effetti la proposta di inserire anche il corallium mediterraneo nella lista delle specie protette del CITES è stata fortemente sostenuta da gruppi conservazionisti e da sponsor (Tiffany) statunitensi. A leggere le loro argomentazioni e i loro documenti però mi sento autorizzato a sospettare. Perché ci troviamo di fronte a un esempio di qualcosa di nuovo, il social marketing. Cioe? Cioè ci dicono più o meno questo: diamo l’esempio, non compriamo prodotti fatti con materiali che rovinano la biodiversità del pianeta, mostriamo un comportamento responsabile e virtuoso. Sostituiamo il corallo con qualcosa che non rovini la nostra Madre Terra. Ecco che, cari pazienti lettori, dicendoci cosa non comprare ci dicono in realtà cosa comprare. E da chi. Da chi? Chiaro, da chi si batte con zelo e passione per i diritti dei deboli e degli indifesi contro il grasso speculatore, stupratore dei mari, cinico ed immorale. Il sito di Tiffany reca in bell’evidenza un allegato dedicato alla policy di responsabilità dell’azienda. Non discuto, anzi lodo l’adesione al Kimberley Procees (schema per impedire l’uso di diamanti che alimentano conflitti), condivido la scelta di praticare operazioni minerarie sostenibili. Trovo invece opinabile e forzosa la tanto enfatizzata no sales policy con cui si accosta

la volontaria rinuncia alla vendita di corallo a questi nobili intenti. L’assimilazione del corallo mediterraneo ai diamanti insanguinati è impropria, inopportuna, non documentata e lesiva degli interessi di chi con quella risorse ha costruito un’arte ed un’industria. Da un lato il gigante americano del gioiello fa passare una sentenza definitiva sulla base della confusione tra madrepora e corallo e dall’altro propone nella sezione delle borsette un vero e proprio rettilario, una discutibile rassegna di pelle di coccodrilli, (la crudeltà del business delle pelli non ha rilevanza etica?) nei più svariati colori (per tacere di certi lucertoloni fortunatamente ritirati dalla vendita). Il Nobel Milton Friedman ha ripensato il modello, è il caso di ricordarlo, della politica della responsabilità etica d’impresa e ce lo dice a chiare lettere. A suo avviso questa deve essere allacciata all’intero sistema del business e deve essere perseguita nell’interesse degli azionisti. E già altre correnti di economisti non mancano di rilevare che stiamo proprio per questo assistendo negli ultimi tempi alla nascita di etiche di comodo, autoreferenziali, usa e getta, non documentate.

Mi rivolgo - e finalmente chiudo - agli amici torresi, depositari della magnifica arte di trasformazione del corallo. I giochi che segneranno il destino dell’oro rosso sono complessi, sofisticati e i protagonisti sono molteplici e agguerriti. Noi ci aspettiamo da voi una legittima controffensiva, non il disarmo rassegnato o una dimessa e generica indignazione. Ci sono armi scientifiche, una copiosa letteratura di biologia marina che sta monitorando il corallo mediterraneo e che non è affatto sottomessa alla vulgata dell’ambientalismo di facciata. Ci sono armi associative che possono funzionare da raccordo per concretizzare una risposta collettiva. E ci sono giornali sensibili alle ragioni del buon senso.



pm

blog

La

UN LAVORO O UNO STATUS?

blog comunicare con eleganza di Giuliana Gabusi

vita quotidiana è fonte di continua ispirazione per la mente di ciascuno di noi, ma io un particolare tributo devo riconoscerlo a Prima comunicazione, la testata che fin dal 1973 fa le pulci al mondo dell’informazione. E così, come già mi è capitato in passato, le mie riflessioni partono da un titolo, tanto semplice quanto immediato, pubblicato sull’ultimo numero della rivista. «Non ci sono più i PR di una volta», seguito da un’amara riflessione scaturita dal continuo e massacrante ricambio attuale nei ruoli centrali delle pubbliche relazioni: «Un tempo i direttori della comunicazione sposavano l’azienda per decenni». Ora, non è che voglio asserire che io sia un dinosauro - il che, per carità, ci può anche stare e manco mi vergogno - ma quello che ho letto corrisponde alla mia visione delle cose. Qualche sera fa ero ad una presentazione della nuova veste di una celebre rivista: sono rimasta

blog il crogiolo

S

di Gianni Roggini

embra ieri (in effetti, è proprio ieri) che un grande gruppo internazionale della moda e del design scendeva in Italia e faceva facilmente la spesa (acquisti importanti, certo, ma pur sempre acquisti di “roba” ex nostra) e non da ieri. Era la crisi? Diciamo di sì, diciamo che era anche la signora crisi (la quale signora, per inciso non è uscita di scena). Le crisi sono negative ma ogni tanto hanno anche qualche aspetto positivo. Quella che stiamo vivendo, per esempio, è stata determinante nella riunificazione dopo oltre trent’anni di separazione - delle varie declinazioni del marchio Buccellati, che da decenni si muovevano isolate nei grandi mercati internazionali dell’alta gioielleria. Erano anni che si parlava di riunificare marchi e identità in un’unica azienda, ma ogni tentativo finiva per deludere. L’intervento decisivo è stato quello della Simest, amministrata da Massimo D’Aiuto: la società di promozione delle imprese italiane all’estero e in patria ha acquistato, infatti, il 49% delle quote della Mario Buccellati Italia - la newco nella quale è stata conferita l’attività di Lorenzo e Luca Buccellati - mentre il residuo 51% rimane alla Buccellati Holding Italia.

Troppa l’offerta, penso, e troppo scarse le competenze. Mica è detto che dobbiamo essere tutti professionisti e intellettuali?

stupita non tanto per il numero di addetti alla comunicazione di vario genere e fattura, quanto per la loro uniforme identità visiva. Sì, parlo proprio di come appaiono: se li avessi incontrati in un bar della provincia, e non ad un evento pubblico, avrei pensato immediatamente “Questo qui è un PR”. Per il vestiario, certo, ma anche per quell’atteggiamento che comunica questo messaggio: “Io sono un professionista, non mi sporco le mani, non fatemi fare nient’altro che comunicare”. Mah. Troppa l’offerta, penso, e troppo scarse le competenze. Mica è detto che dobbiamo essere tutti professionisti e intellettuali? Lo ribadisco: mancano idraulici e falegnami, qualcuno di noi dovrà pure avere ’sta vocazione. Da mestiere a status, mi viene da dire. Ma la colpa, credo, non è soltanto di questi giovani ragazzi sballottolati da

un’azienda all’altra - il che, sotto sotto, li rende strafelici, così possono allungare a dismisura il loro curriculum vitae (il mio è una paginetta) - ma anche delle aziende stesse, che non sono preparate a questo mondo. Me ne accorgo continuamente, nella mia vita quotidiana fatta da decenni di public relations: si è invertita la rotta del mio lavoro e della necessità che la società ha della mia esperienza. Una volta, durante un incontro faccia a faccia con un nuovo “cliente”, mi è stato detto: «Adesso mi deve dimostrare che io ho bisogno di lei». «Non ci siamo capiti: è lei che mi ha chiamato ed è lei che mi deve dire di cosa ha bisogno, quali sono le strategie aziendali che io poi eseguirò», ho risposto alzandomi, ringraziando e andando via. Ma per favore!

I BUCCELLATI FINALMENTE RIUNITI

IL GIOIELLO ITALIANO

TORNA PREDATORE?

Da sinistra: Luca Buccellati, Andrea, Rosa Maria, Gianmaria, Maria Cristina e Gino Quello di Buccellati è un vero e proprio mito, paradossalmente alimentato anche dalla lunghissima separazione (oltre trent’anni) delle famiglie, delle persone e delle aziende, dei marchi. Nella foto, appunto, alcuni protagonisti della vicenda Buccellati, persone che, in un modo o nell’altro hanno contribuito allo sviluppo della leggenda.

Conoscere i gioielli

il secondo libro di Patrizia Carrobio, la signora dei diamanti

Patrizia di Carrobio è nata a Montréal da genitori italiani ma è vissuta tra Bruxelles, Roma, Milano, Londra e New York. Tra le più grandi esperte di pietre preziose a livello mondiale è stata una delle prime banditrici d’asta da Christie’s, a New York, e poi Head of The Jewelry Department. Cittadina del mondo portata a confrontarsi con culture diverse, oggi vive nella Big Apple e dal suo ufficio nel Diamond District commercia in diamanti, pietre preziose e gioielli vintage. Un mestiere raro ed affascinante nelle mani della persona giusta. Per lei che i gioielli sono un’entità viva […] “hanno un’anima”. Ne è pienamente convinta tanto da dedicargli un (altro) libro, -nel 2010 aveva già pubblicato Diamanti - una guida personale” vademecum per conoscere più da vicino queste rarità-. In questo suo ultimo lavoro “Conoscere i gioielli” affronta l’argomento preziosi passando dal rapporto che unisce le donne ai loro gioielli ai consigli su come indossarli. Patrizia di Carrobio riesce a dare una risposta ad ogni domanda, un consiglio ad ogni dubbio e come tra amiche racconta storie e aneddoti ma con grande competenza e contagiosa passione. Nei toni dell’eleganza e della semplicità snoda questa guida ricca di sfaccettature anche tra notizie tecniche, pratiche e storiche senza eludere sentimenti ed emozioni, il motore di questo mondo meraviglioso. (MRP) patriziadicarrobio.com

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preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / blog

Basterà ricordare - per capire meglio di chi stiamo parlando - che Buccellati è al secondo posto nella classifica mondiale 2011 per la gioielleria di lusso, stilata dal Luxury Institute di New York secondo criteri di prestigio e d’importanza. Come afferma l’amministratore delegato della Simest, Massimo D’Aiuto, la società di promozione ha l’obiettivo di garantire la conservazione e lo sviluppo dei risultati societari nei cosiddetti mercati globali. Insieme con Buccellati, intanto, Simest presenta ricavi in aumento e promette una gratificante stagione di sviluppo nei Paesi più avanzati, anche in base al business plan messo a punto da Gianmaria, decano della famiglia, e dal nipote Luca. Sentiamo un rapido commento dell’amministratore Delegato della nuova azienda, Luca Buccellati. “Ovviamente questa riunificazione non è stata solo una scelta. Quanto ha influito la necessità di affrontare la c risi con forze fresche e determinate per centrare obiettivi ambiziosi?” “Hai usato l’avverbio giusto: ovviamente. Quanto agli obiettivi, quando ce li siamo posti ci siamo fatti una domanda e ci siamo dati una risposta. Domanda: ce la facciamo? Risposta: così, no. Abbiamo aggiunto il desiderio e l’utilità di tornare ad essere una società unica e…sì…non c’erano grandi margini di scelta. E anche per questo è stato possibile uscire da una logica sbagliata e ormai pericolosa. Bè, cari amici Buccellati: complimenti e auguri di tutto cuore.



news

aste mostre &

pm

Fermaglio raffigurante un dromedario (inizi del XV secolo). Oro, smalti, perle, gemma azzurra. Firenze, Museo Nazionale del Bargello

a cura di Luigi Esposito

Calice detto delle "Arti Liberali" (XIII - XVI secolo). Avorio, ottone dorato, rame, smalti. Milano,Tesoro del Duomo

ino al 29 gennaio 2012 al Museo Diocesano di Milano saranno esposti 60 capolavori dell’oreficeria che tra il XIV e il XV secolo hanno reso il Ducato di Milano il centro artistico più attivo ed importante dell’epoca. Già agli inizi del Trecento, la città vantava una fiorente scuola di orefici, che imperava nella produzione degli smalti, una tradizione tipica delle botteghe cittadine già operanti nel IX secolo al capolavoro orafo dell’altare di Sant’Ambrogio. Poi in seguito, dapprima con i Visconti, in particolare con Gian Galeazzo e poi con gli Sforza fino ad arrivare a Ludovico il Moro, Milano rappresentò un centro di scambio e di interazione delle arti con l’intero mondo artistico europeo. Basti pensare che alla corte del Moro ci furono Caradosso Foppa, maestro del Cellini, orefice abile nell’arte degli smalti e il genio di Leonardo da Vinci. La mostra, che propone alcuni pezzi mai esposti prima, si è arricchita di prestiti provenienti tra l’altro dal Louvre di Parigi, dalla cattedrale tedesca di Essen e dalla National Gallery di Londra. Concludono l’esposizione i famosi Tarocchi della Pinacoteca di Brera, un’importante collezione di carta da gioco su fondo d’oro puntinato. La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18 www.museodiocesano.it

Medaglione circolare (XV secolo) raffigurante episodi della Passione di Cristo. Argento in parte dorato, smalti, madreperla. Madrid, Instituto de Valencia de Don Juan

Monte Paschi di Siena: cresce del 160 per cento il segmento gioielli nel circuito delle principali aste

di Chiara Di Martino

A Milano, l’Oro dei Visconti e degli Sforza F

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news

dei mercati finanziari, nell’ultimo anno, ha fatto registrare un rendimento negativo del -20,5% in linea, comunque, con tutti gli altri indici nazionali considerati. Questi i dati. Per capirli meglio, Preziosa magazine ha intervistato Pietro Ripa, dirigente addetto Area Research Mps. Oggi chi investe in gioielli? «È una clientela di fascia alta. La nostra indagine prende periodicamente in esame il comparto del lusso più in generale, a partire dai beni artistici. Abbiamo però notato che le cosiddette “arti minori”, segmento in cui abbiamo fatto confluire gioielli e orologi, hanno trainato più della media. Naturalmente i dati elaborati si basano sulle evidenze dei battuti d’aste periodiche: scillazioni del prezzo dei metalli, dati su produquanto concluso per trattativa privata non è incluso nei risultati». zione ed export e outlook economici dei grandi Perché gioielli e orologi hanno registrato queste perforgruppi: sono tanti i modi per valutare lo stato di mance? salute del settore orafo. Monte Paschi di Siena ne ha indi«Non solo per il prezzo del sottostante, cioè delle materie prime, viduato uno basato sull’andamento delle aste internazionali che sta crescendo, ma anche perché a questo, a differenza del di gioielli e orologi, denominato “MPS Jewels Index”, parte metallo puro, si aggiunge il valore di una elaborazione di quelle di una ricerca più vasta che include la vendita all’incanto di materie prime. Chi nel mondo ha liquidità - e oggi questo dato diverse categorie di beni di lusso.Tra queste, gioielli e oroappartiene soprattutto al mercato asiatico - intercetta questa logi, un segmento che, tra le “arti minori” oggetto del Reofferta: ecco il perché del diffondersi di tante aste in quelle report quinquennale di Mps, registra il fatturato complessivo gioni. Si registra uno spostamento più elevato. Un risultato da attrigraduale anche di questo segmento buire anche al ruolo della piazza verso i mercati in ascesa». di Hong Kong, dove valore indiIl segmento delle aste è omogescusso viene riconosciuto alle Pietro Ripa, neo? pietre preziose. È dunque posidirigente Area Research Mps: «Ogni mercato ha livelli diversi di tivo l’andamento del primo se“A new York un preferenza. Le tendenze testimomestre 2011 rispetto a quello del niano, per esempio, a New York, un primo semestre 2006 (+148,1%) grande interesse per i grande interesse per i diamanti ed è in assoluto il migliore degli diamanti bianchi di bianchi di grande caratura e per le ultimi 5 anni. pietre colorate. In Italia, invece, c’è Il lusso si conferma bene rifugio, grande caratura e per più interesse in aste di gioielli dunque, e all’asta il segmento giole pietre colorate” d’epoca, probabilmente dovuto alielli cresce, dal 2006, del +160,8% l’antica tradizione orafa del nostro (16,5% nell’ultimo anno). I tassi di paese». unsold - cioè dei lotti rimasti inQual è il rapporto tra investimenti in oro e andamento dei venduti - degli ultimi 5 semestri si assestano sui livelli dei tassi mercati? medi del quinquennio, ben al di sotto dei picchi raggiunti nel «È inverso, o meglio: è più corretto dire che l’oro è storicamente 2008. L’oro in particolare (ma anche l’argento) compensa anticiclico rispetto alla Borsa. Quando le altre opportunità di inquando le altre opportunità di investimento non convinvestimento mostrano eccessiva volatilità, i metalli preziosi rafforcono: almeno fino alla prossima primavera, comunque, il zano la propria posizione di bene rifugio. Proprio in merito alle prezzo dei due metalli è previsto in rialzo. Anche il mercato performance borsistiche dell’oro, oggetto di un nostro approfondei diamanti non delude ed è forte la domanda da paesi dimento, il MPS Jewels Market Value Index - calcolato sulla base come la Cina, l’India, gli Stati Uniti e l’Europa: performance di un numero determinato di grandi società quotate - è risultato degli ultimi 5 anni, +55,2%. Complessivamente, il mercato in crescita del +28,4% nel periodo 2007-2011 rispetto agli inindagato da Mps Jewels Index - che include oro, argento e dici nazionali dei paesi di origine di quei gruppi. In questo condiamanti - ha saputo garantire rendimenti positivi anche in testo, l’Italia è il paese che ha avuto la performance peggiore». termini reali. Dall’analisi sulle prospettive dell’industria del Di fronte a questi dati si può parlare di speculazione? gioiello italiano emerge che la crescita della produzione e «Quei tempi sono lontani. Se consideriamo i tassi di unsold, che dell’export risente più del rincaro dei metalli preziosi che non sono alti, vuol dire che l’offerta si è adeguata sempre più dell’incremento effettivo della domanda reale. La pressione alla domanda. È sempre più raro che si sbaglino le stime o che competitiva risulta in crescita a causa di: difficoltà di reperisi proponga un prodotto che non interessa. Attualmente i tassi mento di manodopera qualificata; costo delle materie prime medi sono allineati a quelli del quinquennio considerato e ritein crescita; assenza di economie di scala; alta volatilità dei niamo che il risultato sia dovuto alla una platea sempre più cambi (€/$ soprattutto) e diminuzione reddito disponibile preparata e alle elevate competenze delle case d’asta». per beni voluttuari. Infine, nel focus dedicato alle perforProspettive? mance borsistiche del gioiello di lusso, emerge che il MPS Je«Finché c’è un genuino interesse da parte dei nuovi mercati leawels Market Value Index nel periodo gennaio 2007der il settore terrà». settembre 2011 è cresciuto del +28,4%: la diffusa difficoltà

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a cura di Luigi Esposito

Pendenti da tempia dal tesoro di Akhalgori, IV secolo a.C.

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Il Vello d’Oro ai Mercati di Traiano

li antichi tesori della Georgia saranno esposti fino al 5 febbraio 2012 al Museo dei Fori Imperiali, nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura “Vie della Seta” (un ciclo di mostre e convegni dedicate ai Paesi del medio ed estremo Oriente, che si svolgono da ottobre 2011 a febbraio 2012). 186 oggetti provenienti dal museo nazionale georgiano che spaziano dal III millennio a.C. al IV secolo d.C. attraversano il mito degli Argonauti (un gruppo di compagni di viaggio guidati da Giasone a bordo della nave Argo, diretti alla conquista del vello d’oro) e dei Paesi Caucasici che hanno rappresentato un ponte culturale tra Europa e Asia. Sin dal IV millennio a.C. in Georgia si estraeva l’oro e sin dall’antichità la sua lavorazione era molto raffinata e già definita. Nelle tombe a tumulo (kurgan) del III e II millennio a.C. sono stati ritrovati rarissimi reperti in oro filigranato. Dopo Malibu, Cambridge, New York e Berlino, l’esposizione giunge a Roma con tutta la sua collezione di ori e bronzi georgiani che si esprimono nelle loro forme più raffinate; collane, pendagli e oggetti rituali dedicati al culto che testimoniano gli sviluppi artistici di una civiltà che si mostra a Roma in tutta la sua grandezza. Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali Dal martedì alla domenica, ore 09-19 www.viedellaseta.roma.it

Pensieri Preziosi 7 Gioielli “d’Italia” A

Padova fino al 22 gennaio 2012, la rassegna Pensieri Preziosi, giunta alla sua settima edizione, presenta 15 artisti italiani che hanno indagato le nuove tendenze del gioiello contemporaneo e Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è il tema che ha ispirato la mostra. 120 sono le opere esposte che attraverso codici differenti di espressione dialogano tra loro sperimentando tecnologie e materiali inusuali. Dall’oro, all’argento, all’acciaio, all’ottone, al rame, al ferro combinati con il corallo, gli smalti, gli zirconi, le perle, il plexiglas, il poliuretano espanso, il vetro, il silicone, pigmenti, cuoio, materiale plastico, tessuti fino ad objet trouvé come nidi di vespe, legno, caucciù, terra, persino una pianta grassa e cioccolato. La mostra è realizzata in collaborazione con AGC, associazione gioiello contemporaneo.

news Inciso nell’argento di Quaglia

In

occasione della Conferenza organizzata a Milano presso l’Università Bocconi il 18 e 19 Novembre 2011 nell’ambito del progetto “Science for Peace”, il nuovo simbolo del progetto stesso - adottato lo scorso anno a seguito di un concorso bandito dalla Fondazione Umberto Veronesi e riservato ai giovani delle scuole secondarie del territorio italiano - è stato riprodotto in argento dagli artigiani orafi di Quaglia

IL SIMBOLO DEL PROGETTO SCIENCE FOR PEACE DELLA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Martina Guiggi scende in campo con i Fratelli Dinacci

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L’AZIENDA ORAFA CAMPANA SUGGELLA IL LEGAME CON IL MONDO DELLA PALLAVOLO SCEGLIENDO LA CAMPIONESSA DELLA NAZIONALE ITALIANA ria di novità per la Fratelli Dinacci, leader del settore orafo, che ha messo a segno due punti vincenti. L’azienda campana ha scelto Martina Guiggi, campionessa della nazionale italiana di pallavolo, come sua testimonial, rafforzando il legame già esistente da anni con il mondo dello sport. Dopo aver sostenuto un team velico tutto al femminile, infatti, è sponArzano sor dell’A Volley, squadra di pallavolo femminile che quest’anno è stata promossa in B1 nel campionato nazionale di pallavolo. Il segreto del costante successo

Padova. Oratorio di San Rocco ore 09.30/12.30 - 15.30/19.00 http://padovacultura.padovanet.it

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in una tiratura limitata di spille e ciondoli che rimarranno ai partecipanti come segno distintivo dell’incontro. Il gioielliere milanese riconferma così la propria adesione ai progetti della Fondazione Umberto Veronesi, a cui ha dato il via la scorsa primavera creando la collezione “Infinity”, una serie speciale di quindici anelli in argento, il cui ricavato viene in parte devoluto al finanziamento di borse di studio per medici e ricercatori.

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dell’azienda, d’altronde, sta nell’abilità dei fratelli Dinacci che, proprio come nello sport, hanno saputo creare un team di lavoro affiatato in cui ognuno ha un ruolo importante ed è pronto ad affrontare nuove sfide, sicuro di contribuire ogni giorno alla crescita dell’azienda, grazie al gioco di squadra. “Lo spirito competitivo e la determinazione che ci sono nel volley rispecchiano a pieno i valori della nostra azienda spiega Flavio Dinacci Amministratore Delegato Crediamo nel mondo dello sport ed in particolare in quello della pallavolo, espressione di un ambiente sano e

pulito ed è per questo che siamo entusiasti di sostenerlo. Poter collaborare con Martina Guiggi, sportiva di altissimo livello è davvero un grande onore per noi”. Sportiva talentuosa e splendida ragazza, dalla bellezza semplice e pulita, Martina Guiggi vanta un palmares d’eccellenza. Nel 2011 debutta in serie A con l’Asystel Novara, nel 2002 fa il suo esordio nella nazionale italiana, nel 2004, con la maglia della Scavolini Pesaro, vince la coppa CEV, la supercoppa e per due volte consecutivamente il titolo di Campione d’Italia, nel 2008 vince lo scudetto e nel 2009 conquista la medaglia d’Oro ai giochi del Mediterraneo. Altra grande novità per

l’azienda è il nuovo showroom inaugurato nella capitale, in collaborazione con la ICP Italia storica azienda romana di commercio all’ingrosso di preziosi, che si occuperà di incrementare la distribuzione in Lazio, in Umbria e in Abruzzo. La recente apertura dello showroom romano consolida in maniera significativa la presenza dell’azienda sul territorio nazionale, già forte di tre distributori commerciali, partners prestigiosi che si occupano della realtà distributiva: Quadri a Vicenza,, che da maggio 2011 è il primo distributore ufficiale nel nord Italia dei prodotti Dinacci, Sofia a Catania ed Erregi a Corato.


www.amle.it


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L’ultimo Imperatore alla Casa dei Carraresi L’

anno della Cina in Italia per la celebrazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, si conclude con il grande evento “Manciù, l’ultimo imperatore”. Inaugurata il 29 ottobre, la mostra, (curata da Adriano Màdaro, giornalista scrittore tra i maggiore esperti della Cina) che presenta anche dei reperti inediti, narra della grandezza della Dinastia Manciù, l’ultima che ha regnato sul Celeste Impero (1644-1911).Tra i reperti esposti è possibile ammirare gli oggetti personali appartenuti a Pu Yi, l’ultimo imperatore della Cina protagonista dell’omonimo film di Bertolucci e l’eccezionale “trono celeste”, per la prima volta uscito dai palazzi imperiali di Pechino, smontato e interamente riallestito in mostra. Molte sono le sezioni, dalle armi agli oggetti della quotidianità, ai favolosi e preziosi tesori imperiali, che comprendono scatole portagioielli, orologi da tavola, collane di smeraldi, anse di spade e oggetti di arredo che racchiudono tutta la grandezza di un Impero protagonista assoluto della storia, non solo cinese. Casa dei Carraresi,Treviso Dal martedì al giovedì, ore 09-19 dal venerdì alla domenica, ore 09-20 www.laviadellaseta.info

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Arezzo Fiere e Congressi

Eletto Andrea Sereni nuovo presidente

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on proviene dal mondo orafo, ma parlando con Andrea Sereni è difficile accorgersene. Perché il nuovo presidente di Arezzo Fiere e Congressi, nominato dal Consiglio di amministrazione dell’ente fieristico toscano a fine ottobre, è estremamente consapevole dei meccanismi del comparto, che costituisce una delle voci principali dell’economia della provincia aretina. Sereni, presidente di Cna Arezzo e membro della direzionale nazionale, è stato nominato a giugno nel Consiglio della Camera di Commercio locale e oggi va a sostituire Giovanni Tricca. Il neopresidente arriva in un momento più che positivo per Arezzo Fiere e Congressi, che negli ultimi due anni ha saputo potenziare il proprio ruolo nell’ambito delle manifestazioni fieristiche del territorio aprendosi a nuove realtà ma anche a nuove formule di rassegne più “antiche”. Ed è per questo che, di fronte ai passi in avanti dell’ente fieristico, Andrea Sereni ribadisce la sua voglia di proseguire nel segno della continuità con il suo predecessore e con la linea portata avanti anche dal direttore Raul Barbieri. Presidente, quali novità possiamo aspettarci? «La linea tracciata dal recente consolidamento del panorama fieristico, grazie all’impegno di Arezzo Fiere e Congressi, va ulteriormente rafforzata, proprio per dare valore a quanto è stato fatto. L’obiettivo dell’intero gruppo è quello vivacizzare sempre più il centro e di far aumentare i giorni in cui è in funzione ed aperto al territorio. Contestualmente, è necessario integrare la sua operatività con altre realtà come la città e la provincia». L’obiettivo qual è? «Contribuire a rendere l’organizzazione di eventi e fiere un vero e solido volano di sviluppo per l’intera economia del territorio. Da manifestazioni legate esclusivamente all’oro,Arezzo Fiere e Con-

gressi ha saputo allargarsi verso altri ambiti senza per questo dimenticare o trascurare il comparto originario. Lo dimostrano il successo di OroArezzo, di Incontri d’Autunno e la nascita, quest’anno, di un nuovo evento dedicato ai dettaglianti, Last Minute, improntato sulla novità del “cash&carry”». In un periodo così complesso per il settore, complice l’oscillazione dei prezzi delle materie prime, qual è il consiglio che sente di dare agli operatori? «L’aumento oscillante del prezzo dell’oro non favorisce acquisti e vendite, è evidente. Ma non dobbiamo dimenticare che l’aspirazione ultima del settore è quella di vendere emozioni, al di là del valore del prodotto. Facciamo tesoro di questo e regaliamo alle persone emozioni da indossare. Le difficoltà delle famiglie ci sono e sul mercato c’è tutto e il contrario di tutto: per superare questo momento basta non dimenticare la propria mission». Si parla a tanti livelli di “fare rete”. Sotto questo aspetto, secondo lei a che punto è Arezzo? «Non credo che in questo caso di possa parlare di una performance di un solo distretto: secondo me Arezzo non è né indietro né avanti. La questione va probabilmente spostata a livello di Italia ed Europa: mi sembrano piuttosto in affanno rispetto al resto del mondo quanto a fare rete. In questo abbiamo molto da imparare dai paesi emergenti: mentre noi difendiamo gli interessi dei campanili, loro portano avanti un efficace “sistema Paese”. Non escludo che sia questo uno dei fattori per cui siano “emergenti”». E il made in Italy? È sempre un valore da tutelare? «Sì, e va potenziato. Non stiamo facendo molto per rendere onore alle nostre tradizioni e radici che in tanti casi arrivano fino al Rinascimento. Abbiamo il dovere di valorizzare la cultura e la genialità che si nascondono dietro gli oggetti italiani e quel rispetto delle regole, dell’etica e dell’ambiente che quasi nessun altro “made in” può vantare».

«I paesi emergenti sono più bravi di noi nel fare rete»

Nardelli Gioielli il web si rinnova

Poggia pennelli in ottone, oro e smalti (cloisonné) Regno di Qianlong (1735-1796). Museo della Città Proibita Proveniente dalla scrivania dell’Imperatore Qianlong. Ricorda nella forma le cinque famose montagne della Cina: Taishan, Huangshan, Lashan,Yandangshan e Hengshan.

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Orologio in bronzo dorato e oro Regno di Daoguang (1820-1850). Palazzo d’Estate Appartenuto alla Collezione privata dell’Imperatrice Cixi.

Spada in bronzo dorato, acciaio e corno di bue Medio periodo Qing. Museo della Città Proibita Esemplare prodotto dagli artigiani imperiali su ordine di Qianlong per il suo uso personale. Straordinario il fodero realizzato con legno di noce a intarsio.

www.nardelligioielli.it

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di Chiara Di Martino

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uova veste per il sito internet della partenopea Nardelli Gioielli. All’indirizzo www.nardelligioielli.it tutto il prezioso mondo dell’azienda orafa si presenta on line con una nuova identità. I 30 anni di storia della Nardelli sono racchiusi in un menu intuitivo ed immediato, studiato da un team di web designer che ha individuato nell’eleganza e nella funzionalità i “must” del sito: alla voce “Il mondo Nardelli” tutto il passato dell’azienda e la filosofia integralmente votata al made in Italy; una sezione è dedicata alla fortunata linea Sunsation Capri e un’altra alla varietà delle collezioni di Nardelli Gioielli. I risultati del “rinnovamento” non hanno fatto tardi ad arrivare: oltre agli apprezzamenti degli utenti, il portale ha già ottenuto la nomination al concorso mondiale International Web Design per la proclamazione del Website 2011.



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a cura di Luigi Esposito

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Club degli Orafi e Intesa SanPaolo presentano i dati sull’andamento del settore orafo al 1° semestre 2011

EXPORT TRAINANTE, MA LA SFIDA NON SARÀ FACILE

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Triennale europea del Bijou Contemporaneo (quarta edizione)

opo le precedenti edizioni, che hanno visto la Gran Bretagna (2002), la Spagna e l’Estonia (2005) e la Svizzera e i Paesi Bassi (2008), protagoniste della Triennale europea del bijou contemporaneo della città belga di Mons, quest’anno è la volta di Germania e Portogallo che si confronteranno con una selezione di artisti belgi. Sessanta artisti, scelti da una giuria internazionale sono riuniti nell’esposizione alla Grande Halle dei vecchi mattatoi. La Triennale, si presenta come un momento di esplorazione sul contemporaneo che si confronta sui concetti e sulla creatività degli artisti che senza limiti si inoltrano nei territori inesplorati della tecnica e dei materiali. Il gioiello si spoglia così della sua “preziosità” in senso stretto per raggiungere mete e livelli ancora da scoprire. Site des Anciens Abattoirs de Mons (Belgio) fino al 15 gennaio 2012 www.wcc-bf.org

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numeri del settore, preceduti da qualche segno più per quanto riguarda l’export, non sono sufficienti a dare conforto. Il Club degli Orafi Italia e il Servizio Studi e Ricerche di Intesa SanPaolo hanno presentato il rapporto congiunto elaborato in base a dati ISTAT sull’andamento del settore orafo italiano nel primo semestre 2011: nonostante si registri un fatturato in crescita di circa il 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il comparto non può certo tirare il fiato, anzi dovrà prepararsi a tempi non facili. La dottoressa Trenti del Centro Studi di Intesa SanPaolo precisa, infatti, che il dato positivo è legato alla componente ‘prezzi’ delle materie prime preziose, mentre la produzione, di fatto, è in territorio negativo, il che porterebbe il bilancio ad una situazione di sostanziale crescita zero, se non leggermente negativa. Il fatturato è sostenuto dalle esportazioni, in aumento del 17,5%, ma anche in questo caso, l’ottimismo va mitigato da alcune considerazioni circa i mercati di riferimento: mentre il quadro è positivo per l’ex-

gioiello Souvenir d’Italie. È questo il tema del concorso internazionale di idee “Next Jeneration. Jewellery talent contest” rivolto agli under 30. Bandito da Fiera di Vicenza con la consulenza della School of Design del Politecnico di Milano, il concorso rappresenta uno strumento indispensabile per promuovere i nuovi talenti nello scenario orafo internazionale.Tre saranno i premiati e ai vincitori sarà offerta l’opportunità di esporre le proprie creazioni nell’ambito di Vicenzaoro. Dead line: 6 marzo 2012

segreti di un successo nel libro/diario delle Amlé. La bella storia di un’azienda che ha solcato una strada che l’ha portata ad emergere nei principali mercati internazionali. Ricordi, fatti, foto e gratificazioni che accompagnano il lettore in una realtà felice dove la creatività è di casa e lavorare è un vero piacere. Da Marisa Angelucci alla piccola Alice, l’ avventura di una grande famiglia. Il volume, curato da Artemisia Comunicazione - una special edition in tiratura limitata -, è un viaggio tra i gioielli del brand che sono testimonianza dell'accurata ricercatezza e maestria raggiunta.

www.aboutjewellery.it/concorso/it.html

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port in Paesi come la Svizzera e la Turchia, spesso snodi commerciali verso altre aree, risultano in calo Stati Uniti (-1%) e Emirati Arabi Uniti (-2,9%), elemento che desta una certa preoccupazione. Bene i brand rispetto alla gioielleria non di marca e, tra i distretti produttivi spicca, in coerenza con questa linea, Valenza, mentre alcune aree come Arezzo e Milano stanno rallentando. Per quanto riguarda le previsioni, infine, i primi dati disponibili sul terzo trimestre, indicano un calo del fatturato e anche delle esportazioni. “È piuttosto difficile delineare un quadro univoco” sottolinea Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi. “Le sfide per il nostro settore sono certo impegnative. L’eccellenza della nostra produ-

Amlé Un cammino verso il successo I

Un concorso per i nuovi talenti Un

di Gloria Belloni

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / news

zione è un fattore vincente, ma da soli è arduo combattere. Un grande lavoro nella direzione del ‘fare squadra’ lo sta portando avanti Federorafi: per ottenere condizioni paritarie che ci consentano di non essere penalizzati a livello di dazi nella penetrazione in altri mercati come India e Cina occorre l’impegno di tutti e un concreto dialogo fra le parti. Altro fattore determinante è poi ‘la competenza’ intesa come capacità di organizzarsi e fare rete per non restare indietro e creare sviluppo. Quello orafo è un settore tendenzialmente individualista, ma le imprese che non sapranno dotarsi di capacità manageriali hanno poche speranze, ad esempio, di affrontare nuovi mercati con efficacia: la buona volontà dell’imprenditore non è più sufficiente. Per ottenere fiducia anche in termini di finanziamenti e credito occorrono progetti forti e credibili”.

Grande partecipazione e tante novità alla 70esima edizione di Sicilia Oro N

uvole e pioggia non hanno scoraggiato gli ospiti della 70esima edizione di Sicilia Oro, la manifestazione organizzata da Tour del Gioiello che ha chiuso i battenti con una partecipazione fuori dalle aspettative. Taormina non ha deluso neppure tra le mura del Palalumbi dove numerosi sono stati gli stand di nuove aziende che hanno affiancato gli storici espositori. Il prossimo appuntamento è fissato a marzo 2012.



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i gioielli del sole

novembre

mylovely

golden corals

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / calendario 2012

www.nicolettacei.com

www.laurabellini.com www.mdfashions.it

agosto

settembre

rudy

dicembre

distribuzione gioielli italia

www.goldencorals.com

ottobre

giuliana grande

www.igioiellidelsole.com

luglio

www.giulianagrande.it

giugno carmela liverino coralli

calendariopreziosa2012

vera di lucebianca

www.liverinocoralli.it

maggio

laura bellini

In principio fu lo still life. Seguì poi un nudo casto in bianco e nero e oggi è la luce. Corposa come un’onda che attraversa il gioiello mettendo a nudo la sua realtà, enfatizzando tutto il vero che sa offrire. Scorci di densa plasticità in una illuminazione vivida che accarezza i volumi e le luci, che si adagia sulle forme per strapparle al buio. Quel che si vede è. Gioielli e bellezza fermati in scatti che esaltano infinite sfaccettature. in una atmosfera pittorica. Composizioni dall’atmosfera pittorica, intensa ed armoniosa. Quasi una visione intima di soggetti preziosi.

rudy@tari.it

caravaggio gioielli

febbraio

nicoletta cei

www.distribuzionegioiellitalia.it

aprile

estrosia

marzo

www.veragioielli.com

gennaio

www.estrosia.com

calendario

www.caravaggiogioielli.it

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eventi

Chiara BCN Cocktail black & white nei pressi di piazza del Popolo

È stato considerato uno degli eventi più chic ed esclusivi della capitale il cocktail minimal black & white creato appositamente, in linea con lo stile dello showroom, in occasione dell’inaugurazione di Chiara Passa, designer del brand CHIARA BCN, per la presentazione delle sue nuove collezioni di gioielli, “Marrakech”,”Catene e perle”e “Plexiglass”, in via Principessa Clotilde 5 a Roma. Con lei, Rober ta Balsamo e le sue borse gioiello ed Enrica Mar tinelli e le sue creazioni sartoriali. Nella presentazione dei gioielli si nota una volontà ben precisa a disporre le creazioni giocando sul binomio black & white ,collane e bracciali posizionati su fusti e alzatine in nero-ebano, mentre gli orecchini emergono da pannelli in plexiglass bianco-latte sagomati con il logo “C” CHIARA BCN, conferendo una forte componente di design e ricercatezza. Ma il bianco e nero ha caratterizzato anche il food & beverage: la componente black è stata la cioccolata, passione allo stato puro,miscelata con frutti secchi (noci, mandorle, pistacchi e nocciole) e ancora cannella e peperoncino; la componente white è l’indiscusso parmiggiano reggiano a scaglie; il tutto accompagnato da champagne e brunello di Montalcino. I numerosi ospiti, accorsi a vedere le opere di Chiara Passa, sono rimasti piacevolmente stupiti dall’assenza di paparazzi e operatori tv che normalmente affollano gli eventi romani. Prima fra tutti ad arrivare la bellissima Cristina Chiabotto, nemmeno a farlo a posta vestita con un look black & white, che si è intrattenuta insieme al ricco parterre tra cui spiccavano Lella Ber tinotti, Erminia Manfredi, Livia Azzariti, Euridice Axen con Lorenzo Lavia, Barbara Livi con Nunzio Bertolami, Paolo Conticini, Elisabetta Cavallotti, Enrica Bonaccor ti, Giuseppe Zeno, Marina Rocco, Paolo Stella, Marina Letta Ottaviani, Laura Lattuada, Lella Tronchetti Provera, MariaGrazia Sorrentino, Evelina Mezzaroma, il fotografo GianMarco Chieregato e la fotografa Giovanna Deodato, Elena Croce, Antonella Salvucci con l’avv. Bar tolomeo Giordano, Paola Comin accompagnata da Alessandra Barzaghi, Elena Russo, Francesca Ferrone e Mario D’Ur so. Numerose anche le presenze ‘blasonate’ tra cui il principe Carlo Giovannelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli, la baronessa Simona Zezza di Zapponeta, la contessa Sabina d’Amelio, il principe Guglielmo Giovannelli Marconi,la principessa Cristina Borghese e tanti altri.

A Milano Mattia Cielo inaugura una mostra dedicata al fotografo d’assalto Ron Galella La boutique Mattia Cielo di Via Montenapoleone ospiterà fino al 27 Gennaio un’esposizione realizzata in collaborazione con Photology dedicata al celebre paparazzo stanutinense ‘scoperto’ di recente: una selezione di fotografie ritratto a celebrities scattate tra gli anni ’70 e ’80. Sono la passione per la ricerca e dell’inaspettato ad accomunare il brand vicentino al celebre fotografo? “Forse in parte, ma sono stato guidato soprattutto dalla mia personale passione per il mondo della fotografia” racconta Mattia Cielo.“Le opere qui esposte, tutte stampe vintage uniche con veline giornalistiche realizzate nei giorni successivi agli scoop, risalgono ad un’epoca di cui la mia generazione ben si ricorda: ritraggono in modo inedito miti che ci appartengono. Non è escluso che il progetto con Photology possa evolversi in maniera più esplicitamente mirata al mondo del gioiello”. Di indiscutibile impatto le tecnologiche vetrine-monitor ad altissima definizione destinate ad ospitare per tutta la durata della mostra la proiezione di alcune foto.

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Milano, Rocca 1794 e Lois Erard celebrano un compleanno importante

Rocca1794, la catena di orologeria e gioielleria di alta gamma ha fetseggiato l’80esimo anniversario del marchio svizzero di orologi Louis Erard. Per l’occasione, la boutique di Piazza Duomo a Milano ha ospitato la presentazione ufficiale della nuova collezione ‘Excellence’. In esposizione anche i modelli più significativi delle collezioni Louis Erard: Emotion, Héritage e 1931.

Associazione Orafi e gioiellieri di Trapani, celebra il corallo. A Palazzo Milo un incontro dibattito e una mostra aperta fino all'8 gennaio

Antonini

un cocktail party a Milano per l’AIRC

Circa 300 persone hanno preso parte all’evento benefico organizzato da Antonini a favore dell’Airc - Associazione italiana per la ricerca contro il Cancro. Un Cocktail Party nella boutique milanese presente sul mercato fin dal 1919 che ha riunito insieme vip e appassionati del brand a sostegno della ricerca: nello showroom in piazza Borromeo un appuntamento per festeggiare il lusso, la bellezza dei gioielli Antonini e la loro “generosità”. La vendita delle collezioni ideate dal marchio a sostegno dell’Airc dura fino al 24 dicembre.

Grandi eventi a Trapani: nella splendida cornice di Palazzo Milo in via Garibaldi si è svolto l’incontro dibattito “Il Corallo a Trapani - Risorsa culturale opportunità di sviluppo”. Su questa straordinaria ricchezza naturale e sull’importanza che riveste nel comparto orafo sono intervenuti Danilo Gianformaggio, presidente dell’Associazione Orafi e gioiellieri della provincia di Trapani - che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Federazione nazionale Dettaglianti orafi Confcommercio, Fiera di Vicenza,Tenute Adragne e la nostra rivista Preziosa magazine -, il sindaco della città Girolamo Fazio, il presidente della Camera di Commercio di Trapani Giuseppe Pace, Enzo Tartamella, storico e giornalista, l’antropologa e direttrice del Museo regionale Agostino Pepoli Patrizia Valeria Li Vigni, il preside del liceo artistico design di Trapani Vincenzo Di Stefano e l’assessore provinciale al Turismo e alla cultura Concetta Spataro. Nella stessa giornata gli intervenuti si sono trovati in un “evento nell’evento”: contestualmente, infatti, è stat inaugurata la mostra “…I maestri corallari lavorando…”, organizzata grazie all’impegno dell’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Missineo, il Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Gesualdo Campo, il direttore del Museo Pepoli Li Vigni e il Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani Sebastiano Tusa. È stato così possibile assistere a una performance dal vivo degli studenti del liceo artistico design di Trapani e osservare da vicino alcune delle bellissime opere in corallo conservate nel Museo Pepoli. La mostra rimarrà aperta fino all’8 gennaio 2012.

Nuoro, Fabio Rosas

amplia la sua offerta e presenta il suo concept store

Fabio Rosas, titolare della gioielleria Rosas 1945, amplia la sua offerta e presenta alla sua clientela nuorese un nuovo concept store. Innovativo nell’architettura, presenta due aree con due destinazioni d’uso, l’una espositiva e l’altra destinata a eventi e alla visibilità di alcune eccellenze tra le specialità dell’enogastronomia. Diverse ma in relazione tra loro per accompagnare il cliente in tutti i momenti della sua vita, prima di tutti i più significativi come battesimi, nozze, compleanni, anniversari. Così oltre all’argenteria, gioielleria gioielli e orologeria Casa Rosas presenta anche una selezione accurata di innovative idee regalo. In anteprima, all’inaugurazione è stato presentato anche il volume Gusto, tradizione e passione di Roberta Corradin e Paola Rancati (Lisa Biondi) incentrato sulla cucina del sud Italia e delle isole.

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COMPRO ORO F

inchiesta

è tempo di una legge a cura di Chiara Di Martino

La proposta: un albo presso la Banca d’Italia e il divieto di pagamento in contanti

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supporto della richiesta di regolamentazione del mercato del commercio in oro usato, Anopo e Aira (l’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio) hanno preparato congiuntamente una proposta di legge che si articola in punti precisi e dettagliati. In primis, si auspica una maggiore regolamentazione che si basi su registri completi, dettagli fotografici e documenti inerenti alla merce e ai suoi venditori e l’obbligatorietà della ricevuta fiscale. In secondo luogo, la proposta intende estendere a tutti i soggetti operanti nel settore oro i presidi antiriciclaggio della normativa D.lg 231/2007 e le successive modifiche, considerando soprattutto la limitazione dell’uso del contante, e la richiesta di iscrizione ad un Albo (se in possesso di determinate caratteristiche come esperienze passate nel settore e qualifiche professionali) che possa essere controllato da un’Autorità di vigilanza di settore preposta, o da un eventuale ufficio incaricato dalla Banca d’Italia. L’impatto che tale legge potrebbe avere sul comparto è spiegato dal Professore Ranieri Razzante, presidente di Aira e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia. Quali sono i principi cardine del progetto di legge che sarà proposto? «Scopo della proposta è una migliore regolamentazione del mercato dell’oro in generale, onde evitare fenomeni di abusivismo. Si prevedono perciò nuovi requisiti di accesso per i soggetti intermediari, un albo tenuto presso la Banca d’Italia, la vigilanza congiunta di Camere di commercio e Uif, inasprimento di sanzioni, stringenti obblighi antiriciclaggio, divieto di pagamenti in contante». Chi lo sostiene? A che punto è l’iter? «La proposta è stata presentata alla Commissione Parlamentare Antimafia,mentre in Parlamento si è in fase di interlocuzione con alcune forze politiche proprio in questi giorni». Qualora diventasse legge nella formulazione attuale, quali sono presumibilmente i cambiamenti che porterà nel comparto? «Il principale cambiamento nel comparto speriamo sia la scomparsa dell’abusivismo, nonché delle attività di compro oro che operano nell’illegalità». Qual è il nome più adatto a individuare quest’attività, oggi comunemente indicata come “Compro oro”? «Parliamo di mercato dell’oro o settore dell’oro, così come di “operatori professionali” in generale».

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enomeno inevitabile connesso alla sua primaria funzione di investimento, la diffusione dei cosiddetti “Compro oro” è oggi al centro dell’attenzione come attività redditizia e come fonte, in taluni casi e secondo le statistiche delle forze dell’ordine, di attività illegali, ma anche come realtà economica esistente della quale è necessario discutere, in un comparto nel quale acquisisce porzioni sempre maggiori di mercato. Alla crescita esponenziale di questi negozi - di cui a breve analizzeremo i dati - ha fatto eco la nascita di associazioni, non legate a sigle sindacali e quindi autonome, che li rappresentano e portano le loro istanze sul tavolo nazionale di discussione. Tra queste due in particolare, l’Anopo, l’Associazione Nazionale Operatori Professionali Oro, con sede a Ferrara, e l’Associazione nazionale “Tutela i compro oro”, con sede a Bari. Due centri di aggregazione di interessi di una categoria che reclama legittimazione, soprattutto per quella fetta dei 25-28mila operatori che esercitano l’attività in modo trasparente e secondo i requisiti di legge. Una regolamentazione più dettagliata e più specifica per il settore è la prima delle loro richieste: al momento, il testo di riferimento è la “Nuova disciplina del mercato dell’oro, anche in attuazione della direttiva 98/80/CE del Consiglio, del 12 ottobre 1998”, emanata con Legge 17 Gennaio 2000, n. 7. Non tutti, però, rispettano queste norme e il primo biasimo arriva proprio dagli operatori qualificati che vedono mortificata la propria attività perché associata, in modo generalizzato, a fenomeni illegali.

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Preziosa ha voluto chiedere direttamente a chi rappresenta le due associazioni quali sono le doglianze, quali i miti da sfatare e cosa può essere fatto a livello nazionale per arginare il diffondersi di una frangia della criminalità che si arricchisce tramite la compravendita di oro usato.

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Il comparto: A luglio abbiamo incontrato Letta, ora attendiamo i nuovi interlocutori

La regolamentazione dei “Compro oro” è uno dei 23 punti portati all’attenzione di Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio Berlusconi (caduto il 16 novembre e sostituito da quello tecnico del neo premier Mario Monti), dai rappresentanti dei maggiori sindacati e associazioni del mondo orafo: Federdettaglianti-Confcomm ercio con il presidente Giuseppe Aquilino, Federorafi-Confindustria con la presidente Licia Mattioli, Unionorafi-Confapi con il presidente Maurizio Colombo, Confartigianato

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / inchiesta

Orafi rappresentato da Luciano Bigazzi e un rappresentante di C.N.A. nazionale in sostituzione del presidente degli orafi, Aurelio Franchi. Uno dei problemi al centro dell’attenzione è quello dell’applicazione del reverse charge nel comparto in materia di IVA per le pietre preziose e per i platinoidi. Anche Giuseppe Aquilino, presidente della Federdettaglianti, ha apprezzato l’evento vedendovi l’inizio di una stagione di nuovi rapporti fra la politica e l’impresa e fra le varie componenti del settore. E oggi, rispetto alla nuova

compagine governativa, dice: «Ci auguriamo che i tavoli tecnici previsti dall’incontro con Letta siano stati soltanto spostati e credo che sarà così, perché si tratta di incontri con funzionari. Seguiremo con attenzione gli sviluppi del prossimo futuro». «Se il settore non avesse scelto la strada dell’unione - aggiunge Licia Mattioli - incontri come questi non sarebbero stati possibili e il comparto orafo italiano probabilmente si sarebbe negato occasioni di trovare importanti sponde politiche e tecniche per cercare di risolvere i tanti problemi della categoria».


Solo il 20% è illegale

Associazione Nazionale Operatori Professionali Oro:

ANDREA ZIRONI titolare dello Studio 18 Karati SpA e oggi presidente dell’Associazione Nazionale Operatori Professionali Oro che raggruppa 8 imprenditori e circa 130 negozi su tutto il territorio nazionale. L’Anopo è l’associazione che, insieme all’Aira - l’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio - ha presentato una proposta di legge di modifica del settore. Ad aprile i “Compro oro” erano 20mila, oggi sono già 28mila (nel dato è incluso anche quella percentuale di gioiellerie che si occupano prevalentemente di compravendita di oro usato). Si assiste dunque ad un incremento esponenziale del fenomeno, mentre gli operatori professionali regolarmente iscritti alla Banca d’Italia sono attualmente pari a 346 (dato di aprile: 291). Presidente Zironi, qual è il giro di affari di un “Compro oro”? «Circa 400/500mila euro all’anno, il che, moltiplicato per il numero di unità, fa un fatturato di circa 14 miliardi di euro. Con queste cifre, è normale che quest’attività faccia gola alla criminalità organizzata. Per distanziarci dai fenomeni illeciti che possono talvolta nascondere abbiamo deciso di darci una veste “ufficiale” e di chiedere con forza la tutela di chi lavora onestamente e la regolamentazione del settore verso una maggiore trasparenza e professionalità». Qual è attualmente il ruolo di questo segmento nel nostro Paese? «Si tratta di un vero e proprio comparto industriale, che però non lavora in modo uniforme su tutto il territorio. La confusione ingenerata da un circa 20% di negozi che opera in modo non legale (attività di riciclaggio e evasione fiscale che in alcuni casi nascondono la criminalità organizzata, secondo quanto evidenziato dalle forze dell’ordine) rischia di ledere tutti: il cittadino, il gioielliere e anche la nostra stessa categoria. Gli episodi evidenziati dall’attività di contrasto di polizia, carabinieri e guardia di finanza danneggiano l’intera economia legata ai metalli e agli oggetti preziosi». È quindi necessario intervenire. «Senza dubbio. Ma gli operatori professionali devono ringraziare anche la Federazione nazionale dettaglianti orafi per i riflettori che hanno acceso sul pericolo connesso a tali attività illegali. Sono un esponente del settore, nel quale lavoro da oltre 22 anni, ma sono purtroppo costretto a essere d’accordo con loro su alcune osservazioni e perciò chiediamo che questo segmento venga qualificato e responsabilizzato». Come si pone rispetto alle diverse professionalità del settore? «Sono principalmente due e due devono restare. Da un lato il gioielliere, che offre al pubblico oggetti preziosi frutto di lavorazione sofisticata, raffinatezza e alta manifattura, in grado di regalare emozioni e valore insieme. Gli operatori professionali in oro, invece, sono più vicini ad un’attività finanziaria che non al commercio: in questo ramo, i negozi vendono contante e in cambio del danaro ricevono materia prima, convertita, con i tempi e i modi previsti dalla legge, in altro danaro, una volta trasformati e fusi gli oggetti dai soggetti deputati a farlo». Come fa, di fronte ad una richiesta di adesione, a verificare se il soggetto in questione è “in regola”? «Chiediamo non soltanto che rispettino il Tulps (il Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) ma anche il regolamento 7/2000 e del nostro statuto. Ci stiamo battendo per dare la possibilità a chiunque di conoscere il rispetto di tali requisiti attraverso un archivio unico che segnali gli operatori sospetti. In ogni caso, auspico una collaborazione con il dettaglio italiano perché ne rispettiamo il ruolo e l’importanza». A lei, come a molti, non piace il nome “Compro oro”. «Mi sembra molto più adeguato “operatori professionali in oro”».

Una buona normativa? La tracciabilità e un borsino dell’usato Associazione Nazionale “Tutela i Compro Oro”:

Anche l’Associazione nazionale “Tutela i compro oro” invoca una normativa certa, dal punto di vista fiscale e di quello relativo a possibili attività di riciclaggio. Conta al suo interno migliaia di operatori (non è stato possibile ottenere un numero preciso), tra cui anche qualche gioielliere che ha riconvertito la propria attività, e ha come obiettivo quello di tutelare ed assistere gli associati in funzione del riconoscimento delle loro attività, dei loro diritti e delle loro aspettative. Presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Associazione, NUNZIO RAGNO dottore commercialista ed esperto contabile, si fa portavoce di un punto di vista interno al settore per sfatare quelli che, secondo gli operatori che commerciano oro usato, rappresentano falsi miti.

Dottor Ragno, quale pregiudizio vuole abbattere? «Quello secondo il quale la maggior parte dei cosiddetti “Compro oro” nasconde attività illegali. In tutti i settori, purtroppo, c’è una percentuale di persone che non svolge onestamente il proprio lavoro ma generalizzare non fa bene a nessuno. Ecco perché stiamo lavorando per una regolamentazione più stringente e a tal fine abbiamo già incontrato alcuni esponenti del Parlamento». Quali sono i requisiti irrinunciabili per una nuova normativa? «La tracciabilità, senza dubbio, e paletti certi per esercitare quest’attività. Non esiste una legge dedicata, ma soltanto indicazioni. L’idea di un Borsino dell’oro usato (contenuta nella proposta di legge Mattesini, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, ndr) che stabilisca un minimo e un massimo di prezzo, per esempio, incontra tutto il nostro appoggio.Anche perché occorre mettere un freno: questo settore, nel crescere, rischia di popolarsi ulteriormente di persone che operano oltre i limiti della legalità». Quali sono le cause di questa diffusione massiccia di Compro oro? «Perché è un’attività ad alta redditività ma con un investimento iniziale basso: non occorrono locali molto ampi né una strumentazione particolarmente costosa più una buona quantità di denaro contante con cui iniziare a lavorare pagando gli oggetti che la gente porta presso di loro. Molti arrivano da altri settori, come quello immobiliare. I cosiddetti Compro oro, nome che peraltro non mi piace, fanno gola a molti». Se “Compro oro” non le piace, come li chiamerebbe? «Provocatoriamente, mi viene da chiamarli attività di prestazione di servizi: ovviamente è una “licenza poetica”, ma è per dire che in realtà che al commercio si avvicina solo per pochi aspetti, dal momento che nel caso della compravendita di oro usato non è il proprietario del bene a decidere il prezzo». Qual è il messaggio che vuole trasmettere? «Che, in base agli studi che ho compiuto negli ultimi anni, ricchi di dati e business plan, svolgere quest’attività nel modo più corretto possibile è l’unica via percorribile, perché quella improntata sulla non trasparenza non è affatto conveniente. In questo settore il mercato, per fortuna, non premia chi non rispetta le regole».

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LE FEDI Oro bianco, giallo, rosa, da soli o combinati tra loro per 500 variazioni di Marta De Filippo

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DIANA C’è

qualcosa che, già al primo colpo d’occhio, ci fa distinguere tra un oggetto di alta qualità e uno che non ha identico valore: la sensazione di trovarsi di fronte ad un prodotto risultato di un’esperienza più che decennale. È quello che accade quando il prodotto in questione è una fede di Diana. Venticinque anni di storia e il rispetto assoluto della tradizione fanno dell’azienda di Domenico Giannotti non una tra tante, ma l’emblema degli anelli simbolo assoluto dei legami d’amore. Non ci si improvvisa produttori di fedi: l’azienda aretina dedica da sempre grande attenzione alla ricerca tecnologica e stilistica e al costante aggiornamento per creare anelli realizzati in un unico pezzo secondo un metodo tradizionale. Assenti le saldature, il che consente di conferire vera eternità a questi prodotti della creatività italiana, perché in qualsiasi momento il loro diametro può essere modificato. Le fedi di Diana vengono prodotte da stampaggio: nessun punto di rottura e una solidità senza paragoni. E poi, una ad una, sono laminate e diamantate dalle esperte mani dei membri dello staff aziendale: in questo modo, il metallo utilizzato assume la giusta morbidezza che gli conferisce la resistenza necessaria a durare in eterno. Qualità e made in Italy, quando si parla di Diana , fanno anche rima con varietà e audacia: oltre 500 variazioni - un’offerta che non ha eguali nel settore - e la possibilità di scegliere il metallo più adatto a sigillare un sentimento eterno. Oro bianco, giallo, rosa, da soli o combinati tra loro: qualunque fede può essere personalizzata e la garanzia è la serietà e la competenza che nasconde. È la inconfondibile firma di Diana. DIANA 25 years of history and the complete respect for tradition in producing wedding rings, make Diana, Domenico Giannotti's firm, a symbol of love ties. The company pays great attention to the technological and stylistic research in order to make rings realized in a hole piece, without any welding.This traditional method confers real eternity to such products, wedding rings that have no braking point for a solidity beyond comparisons. Quality and made in Italy, but also variety and audacity: more than 500 variations of colors and precious metals and the possibility to personalize the wedding rings for very unique pieces. Diana srl via Pievan Landi 8/a 52100 Arezzo ph +39 0575 902320 fax +39 0575 902398 e-mail diana@dianapreziosi.com

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Q pm

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CALATHEA Bracciale in argento placcato oro 18kt con zirconi colorati, smalto e pietre di quarzo giallo

uando la passione c’è si trasmette naturalmente, come un profumo nell’aria. Ed anche se chi la eredita proviene da tutt’altro settore questo patrimonio prima o poi fa sentire la sua presenza. Alla Misis è avvenuto nel 2007. Quando, prima per gioco poi con grande senso di responsabilità, Claudia e Alberto si son trovati ad affiancare nella conduzione dell’azienda di famiglia due genitori dalla mente molto aperta, Bruno Piaserico e Maria Ester Rizzi, persone fortemente convinte che la condivisione di esperienze può solo aprire altre porte.

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MISIS NOI CHE I GIOIELLI li Viviamo di Maria Rosaria Petito

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saper essere se stessi tenendosi distante dagli standard Il contatto con cose preziose è stata una costante nella vita dei due fratelli che inevitabilmente li ha portati alla conoscenza di segreti, caratteristiche e tecniche a cui però fino a quel momento non avevano dato rilievo. Ma ora che l’indifferenza è diventata passione si sperimentano sempre nuovi dettagli che possano connotare la produzione. Così quella realtà commerciale in cerca di identità nata nel 1986 si è trasformata in un marchio forte che ruota intorno alla creatività di Claudia, alla professionalità economicoamministrativa di Alberto ed all’abilità di artigiani di grande esperienza. È Claudia che elabora i desideri delle donne passando di stagione in sta-

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Misis, jewels to live. Be yourself ignoring the standards In 1986 Misis was a commercial reality looking for an identity. The change arrived only in 2007, when Claudia and Alberto, Bruno Piaserico and Maria Ester Rizzi’s children, joined their parents to run the family company, thinking that sharing experiences can open to new horizons. Now Misis is a very strong brand that pivots on Claudia’s creativity and Alberto’s economic and administrative expertise. Claudia elaborates women desire by drawing her inspiration from her family passions (voyages, nature and sea) therefore, in the fall-winter collection, we can find the landscapes of the “City Hall”, or the marine atmospheres of the “Reef Party” collections.The allure of the black continent in the “Africa Queen” collection or the Brazilian mood in “Calathea”.To realize these jewels she uses blue, green and pink plasmas, enamels, zircons, lapis lazuli, quartz, gold-plated silver and natural stones and shells.

gione da una suggestione all’altra, da una memoria all’altra, da una conoscenza all’altra. Nelle sue collezioni in argento, infatti, ci sono tutte le passioni di famiglia (i viaggi, la natura, il mare - che ha ispirato anche il nome: Misis è un gamberetto). Per l’autunno inverno i suoi voli pindarici rispondono a chi desidera qualcosa di diverso con i landscapes della collezione City Hall, le atmosfere marine di Reef Party, i colibrì di Giardini di Marzo, le farfalle di Falene, le bellezze abissali di Deep Reef, il fascino del continente nero di Africa Queen o il mood brasiliano di Calathea tra agate blu, verdi, rosa, smalti smaglianti, zirconi, lapis, quarzo citrino, argento placcato oro e pietre e conchiglie naturali.

Claudia e Alberto Pianserico

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FALENA Spilla argento placcato oro 18 kt con zirconi colorati e smalto

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Lebebé momenti felici per

OROLOGI, GIOIELLI, FOULARDS E PROFUMI, UN MONDO DI PIACERE

Lucebianca 00183 Roma Via Appia Nuova 96 ph. 06 700 14 16 fax 06 772 61 072 info@lebebegioielli.com www.lebebegioielli.com

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Lucebianca, dei tre fratelli Verde: Fabrizio, Paolo e Mariana, continua ad essere un’azienda in fermento, sempre più forte ed in continua ascesa; una solida realtà che propone ogni anno nuove linee di gioielli, ma anche un mondo di cose distanti dal contesto orafo. Alla sua stranota sweet jewelry in oro bianco, giallo o rosa e diamanti, dedicata alle donne, ed al loro mondo di mamme, Lebebé,, un progetto pieno di gioia di vivere ed in incessante divenire rivolto a tutta la famiglia, ultimamente ha puntato i fari su un nuovo bon ton che gioca sul coinvolgimento totale dei sensi. Per farlo, ai suoi gioielli di naturale indossabilità -non più relegati, cioè, alle sole occasioni importanti-, ha affiancato altri strumenti di seduzione, oggetti diversamente preziosi e diversamente espressivi come l’accessorio più amato dalle donne, il “foulard”, autentico oggetto di culto a cui restituisce tutta la sensualità che oggi gli è riconosciuta dalle passerelle; e l’etereo “profumo”, principe delle fragranze. Uno style tra fruscianti carré, dove già il colore è una delizia, e le note allegre e raffinate di un’eau de parfum pour maman e di un’eau de toilette pour premiere vie: DUE in un’unica confezione, per regalare impalpabili messaggi olfattivi che toccano le aree emotive. Ogni proposta Lebebé è una tessera che va a comporre un unicum, un mosaico esclusivo di semplice eleganza disponibile nei negozi monomarca leBebé, in selezionate profumerie e nelle gioiellerie rivenditrici LEBEBÉ DI LUCEBIANCA. Un’atmosfera in trasformazione a cui va ad aggiungersi un nuovo momento magico dato dagli orologi/gioiello, gli ultimi arrivati per lui e per lei che ricoprono una parte importante nella vasta gamma della sua produzione. Un altro successo che sta facendo registrare all’azienda ancora un primato grazie al design essenziale e più che attuale. Un segnatempo destinato ad accompagnare le occasioni felici della vita con le iconiche silhouette di bambini che si affacciano sul quadrante tra numeri romani e datario. Il cinturino è fashion sia nella versione a maglie in acciaio con chiusura a scomparsa e logo per la steel e la black, sia nel nuovo silicon gel, resistente e anallergico in colori delicati con effetto seta al tatto. Creazioni impermeabili fino a 5 atmosfere, con movimento al quarzo e corona a vite con logo. Un bel segnale di made in Italy e precisione svizzera che ottimizza il dialogo con la ricca clientela nella costante ricerca della perfezione e dell’originalità. (MRP)

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Lebebé, jewels for happy moments. Jewels, foulards, watches and a perfume: a world of pleasure. Lucebianca is a solid reality which every year proposes new lines of jewels but also a world of things which are distant from the goldsmith world. In addition to “Lebebé”, the very well known line dedicated to mums, Lucebianca proposes different precious objects like “the foulard”, very classical and sensual characterized by delightful colors, two delicate perfumes sold together in an only one packaging: one for mums and another one alcohol free for new born babies. Moreover the firm has launched the new watches collection featured by iconic silhouettes of children that appear on the dial between roman numbers and the calendar. With such great intuitions LeBebé becomes an enlarged project, confirming Lucebianca as a company which is always in ferment.



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L’ORIGINALE ELEGANZA DELL’UNICITÀ

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alla moda al gioiello, e viceversa, in un viaggio senza sosta tra due realtà irrinunciabili. Hanno tutta l’aria di essere avvolgenti come un abito di tendenza i preziosi Della Rovere. Da sempre impegnata nel realizzare originali creazioni in argento e pietre dure, da 15 anni l’azienda di Mondavio (provincia di Pesaro Urbino) ha scelto la qualità e l’attenta ricerca dei materiali come principale cifra stilistica. E, a giudicare dal risultato, ci è riuscita. Una inesauribile selezione di pietre rare, dal disegno inconfondibile e dalle mille sfumature di colore e tonalità, vere protagoniste delle collane e degli accessori delle collezioni, che vengono scelte una ad una con attenzione al dettaglio e con occhio sempre rivolto agli ultimi trend della moda. Il processo creativo alla base della produzione trova nel colore una tra le principali fonti di ispirazione: dalle calde sfumature dei grigi alle avvolgenti tinte color sabbia, dai viola profondi fino ai riflessi cangianti del bianco. Da abbinare a una mise della stessa tonalità, o da accostare a look stravaganti usando il colore delle pietre come elemento di shock e di stile. Ton sur ton per far notare il gusto della semplicità, oppure con uno strappo forte alle regole: come il bianco e il nero sul rosso, il blu elettrico sul giallo, o il viola sul verde prato. Il consenso riscosso dai gioielli Della Rovere è ormai un’evidenza: il gusto dei designers dell’azienda continua ad incontrare senza sosta quello del pubblico ma anche quello degli addetti ai lavori. Questo successo, naturalmente, è il volano con cui proseguire sulla strada delle tendenze e dell’originalità, della ricerca stilistica e dell’unicità. Un simbolo di eleganza che non può mancare in una vetrina che voglia essere giovane, chic e innamorata della moda. (MDF)

DELLA ROVERE Della Rovere has always been engaged in the realization of original creations made of silver and precious stones. The company, based in Mondavio (Pesaro-Urbino), has been choosing quality and researching materials as a distinctive sign of its production for 15 years. An accurate selection of rare stones with an unmistakable design characterized by different color gradations: from the warm shades of grey to the enveloping sands, from deep purple to the changing reflexes of white. Always focused on the latest tendencies, Della Rovere’s creations must be present in a shop window that aspires to be young and elegant.

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Della Rovere 61040 Mondavio (PU) - Italy P.zza della Rovere, 1/2/3 tel. +39 0721 97175 / 977597 fax + 39 0721 989546 email: info@dellaroveregioielli.it web: www.dellaroveregioielli.it

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DE SIMONE FRATELLI un’azienda, una famiglia

Il segno del lusso nella tradizione artigiana «Un’azienda che ha saputo coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità»: c’è tutta l’anima della De Simone Fratelli nelle parole che hanno accompagnato l’iscrizione dell’azienda nel Registro delle Imprese storiche italiane istituito da Unioncamere in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. L’accurato studio documentale che ha preceduto il prestigioso riconoscimento ha permesso di confermare con certezza che l’attività del fondatore Francesco De Simone era già una realtà nel 1855 e non solo a partire dal 1905.

Una storia centenaria che affonda dunque le proprie radici nel secolo romantico, resa reale dalla passione, dai viaggi e dall’impegno di una famiglia che ha fatto della creazione di pezzi unici una vocazione immutata nel giusto equilibrio tra tradizione e capacità di guardare al futuro. È la storia della De Simone Fratelli, impresa oggi guidata da Michele, Massimo e Fiammetta con la stessa passione del loro antenato: quel Francesco De Simone che nel 1855 fondò l’azienda, quando Torre del Greco, luogo d’elezione e ancora oggi sede della selezione delle migliori materie prime della produzione dei gioielli, era soltanto un piccolo paese di pescatori. Un legame forte con il territorio pronto

De Simone Fratelli: a firm, a family.The sign of luxury in the handmade tradition De Simone Fratelli was founded in 1855 in Torre del Greco. At that time it was just a little family firm, but with great ambitions: to become more and more international though remaining loyal to local traditions.The aim has been reached and today the brand is recognized all over the world and present in the most important cities overseas (NewYork and London) and with single-brand stores in Ischia and Milan.The name De Simone is now also written on the Register of the Historical Italian Firms.Through their creations of very high jewelry made of corals, pearls, cameos set with gold and platinum, De Simone perfectly expresses the typical Italian beauty and the passion of a family for the handmade tradition.

però a confrontarsi con uno scenario internazionale già nel 1910 con l’apertura di un ufficio a New York e nel 1920 con quello londinese. Segno di una grande apertura, tipica dei veri pionieri, ma allo stesso tempo con la dignità di riconoscere le proprie origini mai rinnegate. Origini che ancora oggi, grazie ai diretti discendenti del fondatore, si declinano in gioielli realizzati a mano il cui fil rouge sono ora i coralli, ora i cammei, ora le perle e i turchesi. Uno spirito di tempi lontani capace di condire 150 anni con la passione per la qualità.

Non è un caso, infatti, che l’azienda torrese - che oggi si fa riconoscere nelle due boutique monomarca di Ischia e di Milano - sia stata la “compagna” ideale di Alessandro Dall’Acqua durante la sfilata della sua collezione N.21 a Milano Moda Donna 2011. Venti pezzi appositamente disegnati per avvicinarsi ad un’altra forma di Made in Italy che parla, come i gioielli De Simone Fratelli, il linguaggio dell’eleganza e della passione. Se quel sapore di tradizione così accudito dal 1855 non fosse ancora oggi più vivo che mai, l’accostamento con la moda contemporanea non avrebbe raggiunto l’esaltazione della bellezza che, invece, ha saputo portare in passerella. (MDF) De Simone Fratelli 80059 Torre del Greco (NA), Italy via Roma, 4 ph. +39 081 8829368 fax +39 081 8829369 email info@desimonefratelli.com web www.desimonefratelli.com

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ROBERTO GIANNOTTI rilancia il

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Chiama Angeli UN OMAGGIO A CHI ANCORA SA SOGNARE di Maria Rosaria Petito

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Roberto Giannotti 81025 Marcianise (CE), Italy Centro Orafo Il Tarì - mod. 94 ph. +39 0823 513373 fax +39 0823 512544 email servizioclienti@robertogiannotti.com web www.robertogiannotti.com

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Roberto Giannotti, persisting icons researcher, relaunch the “Angels Caller” A tribute to those who can still dream Roberto Giannotti, one of the most interesting brands in the Italian and foreign market, by mixing preciousness and magic spell, offers us a very singular jewel: the "Angels Caller", characterized by a playful spirit as ancient as our desire of protection. It is sufficient to touch it to evocate just a simple positive thought. Since 2007 this jewel has been the leading-edge product of the brand and this new version is characterized by a very crystalline sound. This object is nice to show and very versatile, suitable for various buying occasions, moreover has an excellent quality/price ratio. That’s why the "Angels Caller" represents Roberto Giannotti's "best buy" .

on crediamo più nelle favole perché siamo convinti che siano cose da bambini e dimentichiamo invece quanto sia bello perdersi in un sogno, regalarsi un attimo di evasione. “L’essenziale è invisibile agli occhi” fa dire Antoine de Saint-Exupér y alla volpe. Invisibile come un pensiero positivo, forse come un angelo. Allora mettiamo da parte lo scetticismo e lasciamoci scivolare nel magico mondo di queste misteriose creature dove tutto è possibile, dove per trovare un amico basta chiamarlo. Come? La Roberto Giannotti, uno tra i brand più interessanti del mercato italiano e straniero, mixando preziosità e incantesimo ci regala un gioiello davvero singolare: il “Chiama Angeli”, dall’esprit giocoso ma antico quanto il nostro desiderio di protezione. Un oggetto dalla grande potenza emotiva che con il suo trillo ci proietta al confine dell’immaginazione. Scalda l’anima e fa battere il cuore for te for te alle mamme in attesa ma anche a tutte noi creature del terzo millennio che viviamo di razionalità ignorando il bisogno di fantasticare. Una fu ll immer sion nelle emozion i dal nome dolcissimo, e basta sfiorarlo perché la fantasia di-

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / roberto giannotti

venti realtà. Perché per sognare basta davvero poco. Perché, in fondo, la vera felicità sta nella nostra testa. Per avere quello che non riusciamo a vedere la Roberto Giannotti ha creato qualcosa bello da mostrare, un oggetto tra i più cool per il quale ha spinto l’eleganza nella lucentezza dell’argento, dell’oro rosa e degli zirconi tra tantissime silhouette di angeli, così particolari che per indossarlo non c’è bisogno di un pretesto. “Il rilancio del Chiama Angeli, dal 2007 tra i prodotti di punta del brand, non presenta cambiamenti radicali in questa nuova versione ma significativi sì, avendo la nostra ricerca puntato oltre che sull’estetica, principalmente sul suono perché l’intento è stato da subito quello di ottenere qualcosa che si avvicinasse quanto più possibile ad un tintinnio cristallino che nell’immaginario è proprio degli angeli, ed il risultato ha superato le aspettative”. -Ha dichiarato Fabrizio Pagano, responsabile marketing della Roberto Giannotti- “Non abbiamo sottovalutato alcuna attesa del potenziale cliente per questo ci siamo impegnati per offrire un prodotto davvero piacevole, il massimo in fatto di tenerezza e creatività. Il Chiama Angeli è uno dei best buy dell’azienda, prevalentemente rivolto all’universo femminile, ma possiede una versatilità che lo fa legare a svariate occasioni di acquisto. È un prodotto dall’ottimo rappor to qualità/prezzo destinato al mercato italiano che però ha avviato un interessante discorso anche con quello estero. Come l’intera linea Angeli, anche questa collezione è supportata da un forte piano di comunicazione prevalentemente sui più impor tanti magazine italiani, con inserti e redazionali, per raggiungere un pubblico sempre più numeroso.”



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By Simon 81025 Marcianise (CE), Italy Centro Orafo Il Tarì - mod. 125 ph. +39 0823 513830 fax +39 0823 514140 email info@bysimon.it web www.bysimon.it

BYSIMON DALLA CREATIVITÀ PARTENOPEA UN BRAND CHE HA SUPERATO LA FRONTIERE NAZIONALI

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njoy Luxury. È questa la filosofia che guida da oltre quarant’anni la Bysimon, azienda nata dall’intuizione di Francesco Simeone che nel 1970 aprì il suo primo negozio a Napoli, in piazza Municipio. Da allora di strada ne è stata percorsa, ed oggi Marco e Andrea, figli del fondatore hanno sostenuto la crescita del brand che ha superato anche i confini nazionali raggiungendo con l’attività di franchising finanche Dubai e l’esotica Port La Royale nell’arcipelago dei Caraibi. Ad oggi, 20 sono le boutique monomarca e 10 gli shop in shop sul territorio italiano, ma non solo, la lungimiranza e lo spirito imprenditoriale dei fratelli Simeone, ha favorito la nascita di un sodalizio con MSC crociere: nelle gioiellerie di dieci lussuose navi della flotta si commercializzano i gioielli tutti rigorosamente made in Italy di Bysimon. La passione del bello e della ricerca, anima quotidianamente il lavoro dei disegnatori che con grande perizia sviluppano le idee progettuali fino alla realizzazione di bijoux che rappresentano in ogni dettaglio, l’espressione più alta e rappresentativa del brand. Ecletticità delle forme e connubio di colori sono gli elementi principi nello sviluppo delle collezioni di Bysimon (bijoux in argento, orologi e accessori moda) che offrono con ricchezza di particolari modelli e tipologie che spaziano con maestria dal classico al moderno. Bysimon riesce sempre ad essere al passo con i tempi, sostenendo la domanda di un mercato strutturato da una clientela attenta ed esigente. Con la sua gamma di prodotti sempre nuova, infatti, il brand offre quei valori aziendali che testimoniano le origini creative partenopee e la tradizione artigiana che si accompagna incessantemente agli sviluppi dell’innovazione tecnologica. (LE)

By Simon. From the Neapolitan creativity a brand without National frontiers “Enjoy Luxury” is the philosophy which has been driving Bysimon for more than forty years, the company founded in 1970 in Naples by Francesco Simeone. Since then Francesco’s sons have been sustaining the growth of the brand, crossing the national boundaries and reaching also Dubai and the exotic Port La Royale in the Caribbean with a successful activity of franchising.Today these are the results: 20 one-brand stores and 10 shop in shop in Italy but also a significant presence in 10 of the luxury MSC cruise liners. By crossing the national frontiers Bysimon becomes promoter of the made in Italy with a range of jewels both classic and modern always respecting the creative Neapolitan origins and tradition without excluding novelty and technological innovation.

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realizzato in argento 925%

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SIMONETTI E

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accidia

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VORREI…VORREI S

ette peccati capitali da sfoggiare al collo con orgoglio, come una sfida. I vizi ostentati in medaglie che raccontano gli aspetti più umani della personalità, quelle piccole e innocue trasgressioni che ci rendono più belli, sicuramente unici e originali. Parliamo dei nuovi ciondoli realizzati da Simonetti e Giannotti. L’azienda par-

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tenopea, espressione della creatività orafa italiana, dopo aver promosso con la sua collezione una discesa negli inferi a carpire forme e velleità dei diavoli, torna con una nuova linea di medaglie, tutta rivolta ad interpretare il senso dei sette peccati capitali. Gioielli ideali per un regalo realizzato “su misura” per caratteri forti e indivi-

dualità carismatiche che non temono i difetti e gli aspetti oscuri della vita ma scommettono su un look audace e spiritoso. Preziosi stilizzati che sul retro portano un messaggio inequivocabile e ironico. C’è l’Accidia che urla un laconico “Non ho voglia”. E l’Avarizia che coltiva una unica e divorante fissazione: “Soldi… Soldi!”. Le fa eco

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l’Invidia marchiata da un eterno e impetuoso desiderio che non trova appagamento, la sua frase è “Vorrei… Vorrei!”. L’Ira sfoga la sua rabbia in un fulmine talmente arrabbiato da riuscire a farfugliare solo brontolii: “Grrr… Sigh… Uff!”. La Lussuria si tinge di romanticismo in un languido “… per sempre!”. Di contro, la Superbia si


invidia

lussuria

superbia

avarizia

E GIANNOTTI

Simonetti e Giannotti tel. +39 0823 513305 numero verde 800 12 9696 email info@diavoligioielli.it web www.diavoligioielli.it

compiace di sé, perdendosi in complimenti ed autoelogi, sintetizzati in un entusiastico “Sono un genio!”. In perenne lotta con chili di troppo e restrizioni a tavola, la Gola si ribella con un “ la dieta!”. Gioielli divertenti che vogliono scherzare sulle piccole ossessioni e convertire in positivo le tante perdizioni della vita che solo chi sa

osare rischia di concedersi. Medaglie passionali sorrette da coloratissimi laccetti e arricchite da saldature eleganti e discrete. Come scrisse uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, Benjamin Franklin: « " # # !! " !! "!! " ». (MDF)

SIMONETTI E GIANNOTTI After having been in paradise and down to the hell with its famous "angels" and "devils", Simonetti e Giannotti has come back with a new collection of charms drawn to interpret the sense of the seven deadly sins. Ideal items for very playful and strong personalities, stylized jewels that carry an ironic message on the back side that highlights the "hottest" aspects and vices of the human being.

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pm

brand

Mattia Mazza 80059 Torre del Greco (NA) - Italy via Marconi, 70 ph. +39 081 8814866 fax + 39 081 8497544 email info@mattiamazza.it web www.mattiamazza.it

Mat t iaMazza Mattia Mazza

il vintage sposa il moderno nei nuovi gioielli La forza e la passione per il corallo anima la Mattia Mazza da oltre cento anni. Un’azienda torrese nata nel 1905 dalla volontà dell’omonimo antenato, che ha dato nome al brand che si è fatto strada nel mondo dei preziosi fino ai nostri giorni, grazie alla tenacia ed alle capacità di ben quattro generazioni. Con lungimiranza, capacità e professionalità la Mattia Mazza seleziona da sempre coralli provenienti da tutto il mondo per offrire sempre il meglio e qualità indiscussa. Alla tradizione però non soccombe la novità. Tra le ultime creazioni infatti, imperano nuovi materiali come l’ebano, la madreperla e l’avorio fossile di mammuth; tutte materie dal sapore antico utilizzate sin dalla notte dei tempi. Dure e tenaci da lavorare, eteree alla vista ma di grande forza estetica e dalla grande espressività. Sono nati così i nuovi gioielli in oro 9kt che rispondono alla richiesta di un pubblico che ricerca novità pur restando sempre attento alla qualità ed al valore delle cose belle. Le nuove linee di Mattia Mazza, racchiudono un sapore vintage ma riletto in chiave moderna ed elegante. La tradizione artigiana nell’anima di questi nuovi preziosi c’è tutta, l’intaglio, il traforo, la ricercatezza del particolare, ma c’è anche tutta la modernità e l’essenzialità delle linee giovani. (LE)

Mattia Mazza.The vintage marries the modern Mattia Mazza is a traditional firm and a brand established in 1905 in Torre del Greco - Naples, by the homonymous owner. The firm is characterized by a real, strong passion for coral which has been inspiring Mattia Mazza’s creations for more than a century. Mattia Mazza always selects corals coming from all over the world in order to offer the best quality ever. Tradition then. But also innovation: in the latest collections the company puts emphasis on new materials such as ebony, mother-of-pearl and ivory taken from fossil of mammoth. These ancient materials, worked with traditional techniques, meet the modernity and the terseness of young lines to satisfy those who are looking for novelty and freshness but with a particular eye on the quality and the value of tradition.

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20123 Milano (MI), Italy - via Olmetto, 3 ph. +39 02 72023275 fax +39 02 89098218 email estrosia@libero.it


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brand

Idea Coral's baroque pearls A blemish as a value

One single pearl for a very precious jewel.This is Mimmo Carotenuto and Franco Cozzolino's choice for their new collection signed by "Idea Coral". For their creations they have used a kind of pearls called "Scaramazze" whose peculiarity is given by strange and indefinable shapes.These pearls are really appreciated by experts and those who look for something special, unique and of great value. Idea Coral has mounted them on 18 carats gold to realize charms and earrings, some of the pearls are together with precious, colored stones, some others are characterized by little spots of rubies, black or white diamonds. The pearls leave the goldsmith center "Il Tari" (Caserta) to arrive to the most important fairs of the sector.

L’imperfezione come valore Una sola perla per un gioiello preziosissimo

È la scelta di Mimmo Carotenuto e Franco Cozzolino per la loro nuova collezione firmata Idea Coral, azienda sempre in prima linea nel mondo del gioiello. Partono dal centro orafo Il Tarì grandi, imperfette, lucidissime, con il loro pallore iridescente alla volta delle più importanti fiere del settore. Con le forme più strane, a volte indefinibili, a volte simili ad animali, piante o altro ancora che con un pizzico di fantasia suggeriscono da sé gioielli particolari ed irripetibili. Sono capricci della natura molto apprezzati da conoscitori e da chi è in cerca di qualcosa di unico perché le scaramazze hanno un grande fascino ed un valore incredibile. Idea Coral le ha scelte proprio per la loro particolarità e le ha montate in oro 18 carati per realizzare ciondoli ed orecchini. Alcune sono in cornici di pietre preziose colorate, altre presentano pois di rubini o di diamanti, bianchi o neri, posizionati secondo l’estro dell’artigiano che le ha immaginate. Le chiusure e i ganci, anch’essi ricoperti di pietre preziose, sono vistosi per non essere da meno ai volumi delle perle che mostrano una forte soggettività. !

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preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / idea coral

LE PERLE BAROCCHE DI IDEA CORAL Idea Coral 81025 Marcianise (CE) - Italy Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 219-220 ph. + 39 0823 513123 fax + 39 0823 513 124 email: ideacoral@tari.it email: info@ideacoral.com web: www.ideacoral.com


LUISA DELLA SALDA fa di nuovo parlare di sé con la collezione Una rarefatta bellezza di Lucietta Vinciguerra

Luisa della Salda 22063 Cantù (CO) - Italy viale Madonna, 1 tel +39 031 713878 fax +39 031 713493 email: info@luisadellasalda.it web: www.luisadellasalda.it

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uando un’idea trova riscontro di pubblico e di critica bisogna coltivarla per offrirle l’opportunità di raggiungere nuove vette. Si è mossa in questa direzione Luisa Della Salda che, convinta della necessità di puntare sull’inconsueto per rinnovare il rapporto con la sua clientela, ha voluto qualcosa di veramente originale ed ha utilizzato altri strumenti per spiegare la sua idea di eleganza. Le donne vogliono sempre di più e nella linea GLI SBOCCIOLI,, una capsule collection realizzata interamente a mano, ha portato una trasformazione che lascia comunque intatto il concetto di grazia e di leggerezza, anche se il distacco dalle precedenti collezioni si avverte pia-

Gli Sboccioli

cevolmente forte. Amplificando la suggestione domina visivamente il campo una rete di bronzo, ma morbida come un tessuto per assumere le forme più impensate, che compensa eccellentemente il metallo nel suo utilizzo più classico. Forme luminose e soffici che hanno un forte ascendente sull’effetto d’insieme, quasi che dalla scelta del colore dipenda interamente la forma. Creazioni diversamente preziose che introducono ad un lusso giovane come nella maggior parte della produzione del brand. Quasi necessarie le une alle altre, pirite, madreperla e perle - in alcuni modelli come fagocitate dalla rete - si combinano tra loro in una impronta decisamente romantica per

un soave effetto decorativo al quale partecipa il bottone/chiusura in argento nei bracciali. Uno stile che accarezza i modelli settecenteschi comparandosi con le tendenze più moderne. Le coordinate per bissare un nuovo successo ci sono tutte e la conferma è arrivata alla scorsa fiera di Vicenza Choice dove GLI SBOCCIOLI è stata presentata con successo in anteprima. Influente la scelta cromatica ridotta a poche raffinate tonalità eppure tanto cariche di colore in questi gioielli montati in argento 925 che si completano con bracciali, orecchini e collane, tutti molto vari gli uni dagli altri per vestire la quotidianità e per incantare.

Everybody is talking about Luisa Della Salda again! A rarefied beauty Luisa della Salda with her new collection called "Gli Sboccioli" aims to the unusual to renew the relationship with her customers. As she wanted something very original she has used other instruments to explain her idea of elegance.The line "Gli Sboccioli" a "capsule collection" which is entirely handmade, is very different from the previous collections but still maintaining the concept of grace and lightness: bronze nets as soft and tender as fabric hold pearls and stones in different romantic shapes for a young idea of luxury.

luisa della salda / www.preziosamagazine.com / n. 5 / dicembre 2011 preziosa

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brand

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el panorama del Bel Paese con la gioielleria Fratelli Bovo si può parlare di rarità, di oro e di gemme preziose, del valore materico e di quello formale insieme. Delle emozioni che solo le pietre naturali sanno trasmettere. Un piacere sottile ed inestimabile che l’azienda concede dal 1977 ed oggi continuato dai cugini Michele, Enrico e Bobo. Un passaggio generazionale che al buon nome ha aggiunto idee nuove che si definiscono in uno stile molto versatile tra forme naturali e geometriche. ! # è un esempio di come avvalendosi di cultura e passione si faccia volare alto il made in Italy. Hanno lampi di luce e bagni di colore i suoi gioielli presenti nei principali mercati internazionali, creati per chi predilige le miniature quanto per chi desidera adornarsi con qualcosa di più spettacoloso. Tartarughe, chiavi, farfalle, libellule, cuori, angioletti, lucchetti, orsacchiotti, stelle…una infinità di

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ciondoli in oro 18 carati rosa, bianco o giallo con pavé di diamanti fanno da contraltare ai bracciali piatti o tubolari - da scegliere a una o più file di pietre - della collezione “Obsession”, interamente ricoperti di gemme, che più sono numerosi più si amplifica la loro bellezza. Dettagli ancora diversi si scoprono nell’ensemble di bracciali, orecchini e anelli della collezione “Doghe” che vantano una lavorazione a fasce arcuate d’oro, più o meno alte, dove il metallo si alterna tra satinato e lucido in cornici di diamanti, una rivisitazione del modello alla schiava carico di luce e riflessi. ! # , materie classiche in forme originali che rafforzano la valenza artistica dei suoi gioielli di vario tipo ed a vario titolo: in alternativa alle pietre preziose, infatti, c’è la versione con zirconi, una soluzione meno onerosa ma ugualmente ineccepibile. (MB)

Fratelli Fratelli Bovo New ideas in gold and precious stones

In “Bel Paese”, at Fratelli Bovo’s jewellery, we can certainly talk about rarity, gold and precious gems of great value, about emotions that only natural stones can convey. A fine and inestimable pleasure that the company has been bestowing since 1977 and today continues thanks to Michele, Enrico and Bobo cousins. A generational transfer which has brought new ideas in a very versatile style.Turtles, butterflies, keys, hearts, angels, stars...an infinity of charms in white, yellow and pink gold with diamonds pavè for miniatures lovers. But also two different collections: "Obsession", with flat or tubular bracelets entirely covered with gems and "Doghe", characterized by classic materials and original shapes.

preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / fratelli bovo

Fratelli Bovo 36070 Trissino (VI) - Italy Via Postale Vecchia, 120a ph. + 39 0445 962441 fax + 39 0445 490269 email: commerciale@fratellibovo.com web: www.fratellibovo.com


BOVO

buon nome e nuove idee in oro e pietre preziose fratelli bovo / www.preziosamagazine.com / n. 5 / dicembre 2011 preziosa

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LAURA BELLINI sofisticato grunge e tocchi di romanticismo brand

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affida ad ispirazioni eccentriche. All’argento addiverse Laura Bellini diziona perle coltivate, ebano, per inventare l’ina- pietre dure… ma è il tocco spettato. Si lascia influenzare finale che il più delle volte da tutto perché è da quel prende il sopravvento, come tutto che tira poi fuori detta- la presenza di grandi nappe gli spettacolari di corda o di perLAURA BELLINI che mettono la line-, di nastri di sua firma in una SA FARE DELLA organdis, di ricami STRANEZZA bella fiera delle di filigrane. Inutile vanità. Celebra UNA ELETTRICA cercarne un mola donna e le ATTRAZIONE tivo, sono impasti sue smanie, e camaleontici in non parliamo di sogni, queste cui Laura Bellini sa fare della sono visioni fantastiche in cui stranezza una elettrica attrasi concede il lusso di mettere zione e le presenze di “disolo quello che le piace. In sturbo” diventano subito una ogni collezione riparte dap- piacevole sorpresa. Il colore principio, con forme e mate- appare a tratti ma vivace, alrie più disparate, strane ed trimenti che senso avrebbe la

sua presenza, ed i volumi non sono mai timidi perché sono questi i tasti che fanno vibrare il vero fashion. Quando sceglie un elemento il gioiello che nascerà è già nella sua testa e curioso è il modo in cui riesce ad annodare insieme stilemi estremi, come inserire tracce di un sofisticato grunge insieme ad un grazioso tocco di romanticismo, a volte senza un visibile distacco. Un altro suo tipico gesto artistico azzeccato e ben calibrato. (MB)

Laura Bellini Sophisticate grunge and touches of romanticism Laura Bellini relies on different inspirations to create the unexpected.This time she is celebrating women and their desire of distinction. She surprises by using the most disparate, strange and eccentric shapes and materials. Silver with cultivated pearls, ebony and semiprecious stones....but the final touch usually gets the upper hand such as the presence of big tassels - made of rope or little pearls -, organdy ribbons, or embroideries of filigree. Here the color appears in patches but vivid and the volume, which is never shy, generates the "fashion element". Laura Bellini can really make weirdness an eclectic attraction!

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preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / laura bellini

Laura Bellini 06034 Foligno (Pg) - Italy Piazza Pietro Ubaldi, 14 ph. +39 0742 340064 fax +39 0742 699675 mobile +39 335 6790663 email: info@laurabellini.com web: www.laurabellini.com


NARDELLI ARGENTO E ORO E DIAMANTI The passion for jewels does not concern men and women only but also little girls and boys can enjoy wearing nice tiny bracelets, charms or necklaces.That ‘s why Nardelli dedicates its new collection “Junior” to the children by adapting a series of beautiful little jewels to their age, values and passions. Flowers, butterflies, stars, hearts, dolphins and anchors are the main subjects and each of them expresses a symbol and a good omen, the way a flower represents the flowering of life wishing prosperity and a healthy growth.

Nardelli Gioielli 81025 Marcianise (CE) - Italy Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 154 numero verde 800090230 email: info@nardelli.it web: www.nardelli.it

ammettiamo che alla passione smodata delle donne per i preziosi si sia accostata, soprattutto negli ultimi anni, quella degli uomini, perché non credere che anche i più piccoli abbiano piacere a indossare gioielli? E così Nardelli si fa interprete di questa nuova tendenza con “Junior”, la linea dedicata ai bimbi e alle bimbe, adattando alla loro età e ai loro valori una serie di collane, bracciali e ciondoli. Farfalle, fiori, stelle, cuori, delfini e ancore. Natura, sport, passioni, gioco: a questo si ispira la nuova collezione del brand partenopeo Nardelli Gioielli. Una nuova sfida dell’argento impreziosito da un sigillo in oro con diamante: vari e ricchi di significato i soggetti che chiudono i gioielli della linea Junior. Ad ogni simbolo corrisponde un messaggio e un auspicio: la

stella, per esempio, esprime la vitalità e la gioia di vivere che i più piccoli sanno trasmettere in maniera intensa e spontanea, oltre a rappresentare un augurio di vita felice per chiunque la indossi. Il sigillo “cuore”, invece, simboleggia l’affetto che una piccola vita merita di ricevere lungo il proprio cammino. Chi lo regala augura un futuro ricco d’amore da dare a da ricevere. La “sfera”, che tanto piacerà ai maschietti, rappresenta l’equilibrio, la solidità che un piccolo uomo si conquista con le prime esperienze della vita e augura stabilità e sicurezza. Il sigillo “fiore”, infine, raffigura la fioritura della vita e augura una crescita sana e tanta prosperità. Per le femminucce, che, si sa, hanno una maggiore predilezione per la moda, Nardelli Gioielli ha ideato anche coppie di deliziosi orecchini, una versione tempestata di charms e piccole perle white per sentirsi belle ed eleganti come le loro mamme. La lungimiranza del brand Nardelli, in grado di intercettare nuovi gusti e nuovi consumatori, prende forma grazie alla sua grande adattabilità e soprattutto al buon gusto: i più piccoli possono indossare i preziosi Junior a scuola, con un abbigliamento casual, ma anche alle feste dei propri compagni di scuola, con un look più vezzoso. (MDF)

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brand

EVA NUEV A Moda

riflessi di Eva Nueva, fashion highlights Affinities and contrasts to amaze Iacobelli is a leading name in terms of corals and semiprecious stones in Torre del Greco. In the very early 2000 an inborn passion for fashion drove the family to launch a new brand, Eva Nueva. Eva Nueva universalizes the shapes with a sober and clean, strict and symmetric style where the color dominates the visual field. Hobo, Jaipur, Jolie and Mandorle are Eva Nueva's different lines of jewels that can satisfy different kinds of personalities: from romantic, to overactive to formal women.

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va Nueva è un frutto molto goloso nato dalla creatività di Ivana e Luigia Iacobelli, da generazioni nome di spicco a Torre del Greco in fatto di coralli e pietre semipreziose. Ed è proprio una innata passione per le mode che gli impone, nei primissimi anni del 2000, una svolta nella produzione lanciando gioielli radical chic, un po’ preziosi e un po’ bijoux. Eva Nueva ha fatto dell’essenzialità rigorosa e simmetrica che lascia spazio al colore, la sua connotazione stilistica, sempre immediata e sempre elegante. Eva Nueva è una vera iconografia dei tempi moderni e si muove con disinvoltura nel fashion system. Tante le sue linee: Hobo, Jaipur, Jolie, Mandorle. Dalla bakelite extralarge per polsiere dalle tonalità del sand, del chocolate, del pink powder, del soft pink, ma sature ed omogenee centrate da un pavé di rubini, di diamanti grigi o di zaffiri blu; agli orecchini anch’essi in bakelite che hanno rubato richiami neo-Déco. Lineari e morbidamente geometrici che spesso condividono i colori della Habo e come lei vantano pavé di rubini, di diamanti grigi o di zaffiri blu a contrasto nel mezzo delle forme. E ancora una linea di orecchini che però si distanzia dalla Jolie per la tipica forma che ricorda un frutto ma preziosamente rivestito di rubini, diamanti grigi e zaffiri blu montati in oro 18 carati e diamanti bianchi. Eva Nueva non fa mancare le collane multifilo in pietre semipreziose o i lunghi satoire di perle fresh water interrotti da grandi barocche o da boule rivestite a pavé di diamanti grigi. (IM)

Eva Nueva ph. +39 081 8491349 fax +39 081 8491337 web: www.evanueva.it email: info@evanueva.it

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Quaglia giovani per tradizione

Luigi Quaglia & C. 20122 Milano - Italy via dell’Unione, 2 ph. +39 02 72022614 web: www.luigiquaglia.it email: info@luigiquaglia.it

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asce a Milano nel 1950 in una delle vie oggi note in tutto il mondo del quadrilatero della moda, via Montenapoleone, dove l’artista orafo Luigi Quaglia apre un laboratorio orafo che rapidamente si trasforma in un marchio consolidato nel panorama della gioielleria internazionale. In un arco di tempo di oltre sessant’anni i gioielli di Quaglia si sono sempre distinti per unicità di lavorazione, qualità di finiture, fedeltà a un preciso messaggio di stile. Gli elementi forti e significativi dei gioielli Quaglia coincidono, in effetti, con il design e con l’originalità della lavorazione. Tutte le attività - progettazione, esecuzione, commercializzazione - sono gestite internamente, consentendo così di “pensare” e realizzare creazioni originali e pur sempre in linea con le esigenze e le tendenze del mercato. Quaglia mantiene uno stretto legame con la tradizione, dedicando al tempo stesso grande attenzione allo sviluppo tecnologico. Tradizione intesa come qualità e accuratezza della lavorazione manuale. Sviluppo tecnologico inteso come studio e uso di innovative tecniche, che consentono maggiore precisione, rapidità, qualità e raffinatezza di finitura. Ne è un esempio la particolare lavorazione del metallo prezioso che caratterizza le creazioni Quaglia, riconosciuto internazionalmente:“L’Oro Etrusco”®: un oro diverso, in varie tonalità, opaco, graffiato, dalle forme morbide e allo stesso tempo increspate come fosse seta, con schizzature e “abbagli” lucidi. I gioielli sono eseguiti con il più classico e antico dei metodi, quello della fusione a cera persa, e i particolari effetti della superficie sono poi ottenuti dagli artigiani con speciali procedimenti di una lavorazione tutta manuale che conferiscono al metallo un aspetto di materia naturale: superfici increspate e lisce, contrastate lucide e satinate, illuminate da diamanti, perle, pietre preziose di colore. Un’arte che diventa inconfondibile impronta di stile. Idee gioiello dalle caratteristiche particolari, assolutamente inimitabili ed uniche. Quaglia: the respect for tradition The company was born in 1950 in "via Montenapoleone", one of the most famous streets in the world in the heart of Milan high-fashion district. Sixty years ago, Luigi Quaglia, goldsmith artist, opened a laboratory that soon became a funded brand in the international jewellery field. We can still distinguish and appreciate Quaglia's jewels for their manufacturing uniqueness, the finishing quality, the loyalty to a precise message of style. Quaglia still maintains a close relationship with tradition and at the same time dedicates great attention to the technological development: a good example is represented by the particular manufacturing of the precious metal which characterizes Quaglia's creations, the "Etrurian Gold", a different kind of gold, in different color gradations, opaque, scratched, moulded in soft and undulated shapes as silk. A kind of art which is an unmistakable print of style.

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breaking news

Preziose

Genesi Tra il sacro della basilica di San Domenico Maggiore e il profano della cappella San Severo, poco al di sotto del dedalo di stradine del centro storico di Napoli c’è uno spazio dove il tempo è teso in una dimensione fatta di attimi infinitamente lenti. È “Sottotraccia”, l’atelier dove gli artisti/designers Sergio e Teresa Cervo raccontano idee, pensieri e visioni attraverso una non comune artigianalità che plasma forme irripetibili maneggiando ferro, cuoio, argento, terre, legno, carta, tessuti, anche di recupero. Opere attraversate da una disarmante ironia che offrono all’osservatore più interpretazioni, a volte molto prossime alle intenzioni degli artefici, altre distantissime ma non per questo inadatte. Provengono da questo magico luogo del - dove le fasi del disegnare e del costruire si fondono indissolubilmente -, le singolari sculture che Preziosa Magazine ha scelto per accompagnare i profili di preziosità dei gioielli che affidano la loro bellezza al valore di materie diverse, più consone alla loro natura. Uno scontro-incontro di bellezza e originalità, di pregevolezze e autenticità che vibrano tra concetti futuristici ed ancestrali.

ph. luciano d’inverno

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brand

Z iio ZIIO

Forme, luci e colori dalle mille varietà

NEI GIARDINI

DELL’EDEN

Jardin de Paradis, è la nuova collezione del brand Ziio; e il suo nome, già anticipa e lascia immaginare la ricchezza e l’infinita cromaticità dei giardini dell’Eden. Sinestesia obbligata per una serie tutta rivolta alla sollecitazione dei sensi, attraverso una molteplicità di colori che evoca tutte le infinite gradazioni del Paradiso. Linee morbide che assumono lumiThousands of shapes, lights and colors. Ziio in the Garden of Eden. nosità color pastello dalle tonalità marcate e de“Jardin de Paradis” is the new collection of the cise. Contaminazioni che evocano anche le brand Ziio. The name already anticipates and espressioni del mondo arabo che tanto ha diffuso reminds the richness and the endless la sua arte nel Mediterraneo dove sembrano ben chromaticity of the Garden of Eden. For this assestarsi tutte le creazioni di Ziio, che traggono collection, Ziio designer Elisabeth Paradon spunto dalle civiltà del passato che volgevano il also puts the accent on colors and lines that evocate the expression of the Arabic world proprio sguardo verso il mare. Creazioni che si and art. We can appreciate such an influence esprimono in una gamma cromatica estesissima, on the geometrical lines of the bracelets all’interno della quale trovano spazio le translu"Papyrus" or on the translucency of the cenze dei bracciali “Translucide” dai toni brillanti e bracelets "Translucide" or on the colors that forti e le colorazioni più tenui della linea “Essencharacterize the line "Essentiel". Ziio, with its two annual collections conveys the value of tiel”, passando per le linee geometriche dei braccreativity which in some cases can get to very ciali “Papyrus” che si aprono in morbide onde di high peaks up to reach the paradise! pietre colorate. Ziio, con le sue due collezioni annuali, disegnate dalla designer Elisabeth Paradon, da oltre vent’anni rappresenta un punto di riferimento per tutte quelle donne che cercano un prodotto di classe, in gioielli ancora in grado di sedurre e di dimostrare l’alto valore della creatività che può raggiungere picchi altissimi fino a raggiungere il Paradis. (LE)

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Ziio 55012 Capannori (LU) - Italy tel. +39 0583 584825 fax +39 0583 1900013 web: www.ziio.eu Show Room 20154 Milano Via G. B. Bertini, 7 email: showroom@ziio.eu



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brand

FABIRA come su un palcoscenico

srl Bahama ) - Italy uoli (NA z z o P 8 7 800 relli, 79 via Piscia 65/966 81 06349 9 tel. +3 0 0634967 081 fax +39 @fabira.it fo in : info w.fabira.it web: ww

M

make abira will tion by F c eller y lle w o je c " e e "Vogu costum se h o ig o tive h h f c o o o s of inn va omen wh ine. Special item pes made links which a Those w sh sh g e in lif g a l r yday meta d eng their eve d by extreme an es with resin or or symc ze la by letters s and ri k d c te e e c n liz ra a d a n n o ch a u rs io e ts c p le re s e p c clasp . Bra e of materials chromium-plated collection is mad ustomers. Also " c ig b t rk n end with hand, "Sta legance, ore exige rdinar y e the other tals for m bols. On s stones and me ochette of extrao sent. re iou ap en as a p semiprec g is ver y original: to be giv in le g b a a k it c a su also the p o altawear but n prodott perfect to

ciabile. U ra, utire irrinun ssemblato con cu ti e lo a v n u come vanza iene a ito che v nologicamente a moda come in è if r o ll te o n c e l a c polso o a su un palco- m ndo materiali te declina in una line etterli al , i a a s zz r una ser ui design llane li vivere, pe o i bracciali, le co ia anallergici il c resistibile. ole riir n i non vu r h o e e c S t . e t a t u o n o e ic a ij h n iv b c bilità, n tt sce abira, alta estreme acca ira ha pensato a ziosità e indossa ea F i ll e n a e gli rme a Fab na lin ra pre niugare fo si, a M legame t ollezione Stark: u eziosi che sa co li a volte prezio a nunciare al c pr tato dalla pietre e metalli sofi e eria r t lo fi a p r m e ta t s n e in ioiello o qu on en ivanti c di taglio g ogzelli, b pleta realizzata c tivi. Con e r a n v o c io o z S n e accatt a in g i io com e di Fab ncetto d temente È la coniu volte for ta da un’intuizion d un made in Italy e semipreziosi. elli, per unire il co senza prena na. un’es Scorz edica a l’azienda, a quotidia orpo ad he arriva fino e idee di igner, si d c it ll s v e e il d d a ll o e e n d a te e n ador aglio c presiden ffrontare le sfide lante quella dell getti che una cura del dett elle linee Fabira il a t d in e a c il s t o s t a n n lo n xd ia pro e Vogue: ziosa. Co ne: tutti i bijou e moderno pac a quotid n it v io i z a t e n n ll u e o n c io o z o t la p a fe o Ed è n o in im p o n c e aff e scelgo forma di llo alla venduti con un r izzato anche com da ta e m donne ch aneo prende la in i più re util sono or in resina o può esse dossare, ancor d e h c contemp acciali con maglie cromati personag in g in br agli to da on ka collane e no in grandi ferm e. Perfet firmato c t t io e h h c c r e a c l in tità da MDF) che term ere o simboli e da di un’iden tata regalare. ( to tt n le e a m d a osten lizzati rafforz pparenza l brand. Il il logo de a bellezza e all’a all abbinare

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Maybé Luxury prodotto e distribuito da Reamirra srl 81025 Marcianise (CE) - Italy Centro Orafo “Il Tarì” mod. 115 telefax +39 0823 513874 email: info@reamirra.it web: www.reamirra.it

Maybé MAYBÉ LUXURY Gioielli

custodi di fortuna, ricchezza e amore

UN

ritorno all’origine, una passione rinata e rinvigorita per la natura, un insopprimibile desiderio di primordiale: così, con questo background emozionale, hanno preso forma i nuovi gioielli della collezione Maybé Luxury di Reamirra. Un’azienda nata 12 anni fa con la premessa di un’esperienza ventennale del fondatore Antonio Coppola (un ingegnere dedicatosi poi anima e corpo all’azienda) da un anno a gestirla sono sua figlia Marianna e il marito Giuseppe Schiavone. Un passaggio di testimone per imprimere una ventata di novità ad un gruppo solido che ancora oggi, però, non fa a meno dei consigli e dell’esperienza di chi l’ha portata

avanti con successo in questi anni. Le scelte della nuova generazione di Reamirra non rinunciano alla preziosità: semplicemente, la declinano con un linguaggio nuovo, con l’attenzione al gusto e alle nuove tendenze. Come dimostra la versione invernale della linea Maybé Luxury che mette sotto i riflettori perle baroccate e cammeo sardonico, mixandole con la sapienza di una tradizione antica e al tempo stesso rendendole attuali, indossabili da tutti, in grado di conferire eleganza o sdrammatizzare una mise troppo seria. Anelli, bracciali, collane e girocolli, orecchini, pendenti: non c’è parte del corpo che non possa essere arricchita con le linee sinuose e per-

fettamente integrate tra loro dei gioielli Maybé Luxury. Così dal mare arrivano tutti gli elementi preziosi che si congiungono all’argento grazie ad una lavorazione artigianale che ci permette di sentirci più vicine alle origini, all’ambiente che ci accoglie e ci circonda. Un po’ quello che è nascosto dietro l’evocativo nome dell’azienda: una leggenda che si perde nella notte dei tempi, una divinità egizia, forse, o un potente talismano. Quel che è certo è che, quale che sia la realtà che Reamirra cela, la sensazione che regala alle donne ma anche agli uomini, con le linee di gioielli a loro dedicate - è di essere fortunati detentori di amore, fortuna e ricchezza. (MDF)

“Maybé Luxury” by Reamirra The coming back to the origins, the passion for nature and a strong desire of primordial: this emotional background inspires the new collection “Maybé Luxury” by Reamirra. Baroque pearls and sardonic cameos mixed with the knowledge of ancient traditions and modernity at the same time. Rings, bracelets, necklaces, earrings: each part our body can be enriched by the sinuous lines of Reamirra’s jewels.

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OTTAVIANI Ottaviani pm

brand

L’ARTE DELL’ARGENTO Ottaviani 62019 Recanati (MC) - Italy Via F.lli Ottaviani tel. +39 071 7579701 fax +39 071 7579752 e-mail: info@ottaviani.com web: www.ottaviani.com

L’

arte riflessa nell’argento” è il motto intrigante della famiglia Ottaviani, dal 1945 abile nel forgiare il prezioso metallo per piegarlo ad ogni esigenza di eleganza, dal particolare d’arredo alla linea raffinata di gioielli. Basta un rapido sguardo ai preziosi dell’azienda di Recanati per comprendere lo stile e la maestria di una esperienza lunga oltre sessant’anni. Soddisfare i più reconditi segreti della donna alla moda è l’intento della nuova, travolgente collezione. Un esempio? “Giardino segreto” che sviscera le inebrianti suggestioni di un antico romanticismo, puntando su una parure realizzata in argento rosé, piogge di luminosi zirconi su uno sfondo passionale rosso rubino. Gioielli per le occasioni importanti come gli affascinanti preziosi racchiusi in “Colors”, Ottaviani. “Art reflected in Silver”: this is the intriguing giocati sulla successione di pietre dai colori motto of Ottaviani family that since 1945 has sgargianti, e bijoux irresistibili e informali, been forging such a precious metal to create creati per abbellire e rendere assoluta- elegant jewels and furnishing accessories. mente speciale le mise routinarie della Jewels for important occasions like the charquotidianità. Monili dalle suggestioni mul- ming precious hedge in "Colors" collection, a ticolore: bracciali dorati costruiti come reti sequence of bright stones and irresistible and informal bijoux created to embellish ordinary che incastrano perline dalle tante sfuma- outfits. A forward-looking creativity coherently ture, blu, nero pece, rosso passione, adopted for the "Home" collection composed bianco luminescente. of elements that go from candelabrums to E catene avvolgenti che lasciano pendere lampshades and lovely ornaments. dal polso una fiorita cascata di pomi variopinti e bottoni ornati con picchi di eccentricità che scivolano e risalgono ad ogni movimento delle mani, creando un magnetico gioco di tonalità matte e trasparenti. Le collane da abbinare si prestano ad un’idea di classe, fondata su una fiera consapevolezza della femminilità tout court: fili morbidi e lunghi, carichi di “ciottoli” pregiati dalle tonalità bronzee, e girocolli dalle forme asimmetriche. Una creatività lungimirante adottata coerentemente nella linea “Home”, le idee per la casa dal candelabro all’abatjour, dalle bomboniere ai deliziosi soprammobili. (MDF)

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Pur

essendo giovani restano vicino alle loro radici, e a chi si aspetta il classico rispondono con armonie in forte sintonia con le ultime tendenze. Dopo cento e più anni la Basilio Liverino è ora nelle mani delle sue nipoti, Mina e Natalia Ondeggia, due donne intraprendenti con in testa tante idee di novità che legano ad oro, platino, perle e coralli, proprio come è scritto nella loro storia di famiglia. Le sorelle Ondeggia, insieme con la mamma Carmela Liverino - oggi al Centro Orafo Il Tarì di Marcianise -, fanno incontrare i propri motivi stilistici con l’ultimo glam facendo camminare fianco a fianco il passato con lo spirito moderno. Ogni loro gioiello è una bella occasione per assaporare l’essenza della mediterraneità e tracce di memorie orientaleggianti. Sono appassionate del loro lavoro ed ogni progetto ha una nuova bellezza, come il girocollo in cuoio dal quale pendono irruzioni di colore; o la polsiera in galuchat monocroma con cabochon di corallo in bella forma su montature di oro o di argento, e dello stesso metallo sono anche gli inserti verticali che regalano elasticità al bracciale. Con grande discrezione all’interno è incisa la firma,una garanzia di classe e qualità. Con uno stacco di stile oggi lanciano qualcosa di grande poesia, un gioiello che racchiude tutto il fascino esotico del più sensuale dei fiori:l’orchidea. Niente di artificiale ma solo fiori veri che subiscono un trattamento speciale per mantenere eterna la loro bellezza. Accompagnati da perle e pietre dure montate in argento, questi fiori sbocciano in cornici di oro 18 kt per offrire il massimo dell’eleganza tra calda passionalità e gli splendidi colori che madre natura regala. Un gioiello nel gioiello per chi è in cerca della vera raffinatezza. (MRP)

E LA STORIA LIVERINO CONTINUA

di Iaia Mito

AND LIVERINO STORY GOES ON.... Two sisters with many new ideas Basilio Liverino is a longstanding jewelry firm based at the Goldsmith Center "il Tari" in Marcianise - Caserta - After more than a century, now the company is in the hands of two young women, Mina and Natalia Ondeggia (Liverino's granddaughters), who together with their mother Carmela, create jewels which are in tune with the latest tendencies. The past walks side by side with the modern and each single jewel is a lovely occasion to savor the essence of the Mediterranean and oriental memories. Good examples are the leather choker with corals, jades, pearls, onyx and ebony or the collier made of cultured pearls characterized by a very unique particular: a real orchid treated with special techniques all surrounded by yellow gold. In the inside, each creation carries the designer label which guarantees style, quality and the inherited experience.

Liverino Carmela Coralli 80125 Marcianise (CE) - Italy Centro Orafo “Il Tarì”- mod. 5/6 tel. +39 0823 513062 fax +39 0823 513889 info: carmelaliverinocoralli@gmail.com web: www.liverinocoralli.it

due sorelle con tante nuove idee

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shooting

e

de simone fratelli

Spilla/ciondolo, orecchini, collana e anello in oro 18 kt in corallo rosso del “Mediterraneo” , corallo rosa “pelle d’angelo” e brillanti. Collezione Lucky

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info@desimonefratelli.com www.desimonefratelli.com


che tiene le distanze dai soliti itinerari. Un

colpo di scena incastonato tra l’incompiuto palazzo Donn’Anna e il golfo addormentato ai piedi del Vesuvio. Design minimal e fibre ot-

tiche per questo rifugio molto esclusivo dove

il tempo è scandito dalla lentezza, dove si è coccolati dal silenzio e da uno staff di profes-

SHOOTING

eau Sulla costa di Posillipo c’è un posto speciale

sionisti che si muove in punta di piedi. Un ab-

braccio tra la cultura orientale e la nobile pigrizia napoletana. E per stupire una polla minerale che sgorga dal prezioso tufo.

È Pausilya che si è prestata splendidamente a questo ultimo indossato che Preziosa Magazine ha voluto caratterizzato da un apostrofo di beatitudine, da un sano snobismo e dall’impalpabilità di un sogno.

credits

Photo: LUCIANO D’INVERNO

Art director: MARIA ROSARIA PETITO

Hair stylist: EMANUELE SAMMARRUCO FOR GO COPPOLA Make up: TIZIANA CLARELLI FOR GO COPPOLA

Location: PAUSILYA.THERME DI DONN’ANNA A POSILIPPO

via posillipo diciannove / 80123 napoli, italia / tel. +39 081 5753578 | info@pausilya.it


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barberis prati gioielli

anelli, bracciali, collane ed orecchini in argento e pietre semipreziosi della linea “tatĂšâ€? info@barberiseprati.it www.barberiseprati.it

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ideacoral

Orecchini, bracciali, collier e anelli in oro bianco e corallo bianco e rosato ideacoral@tari.it info@ideacoral.com www.ideacoral.com

ideacoral / www.preziosamagazine.com / n. 5 / dicembre 2011 preziosa

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artlinea jewels Gioielli in argento

info@artlineaspa.it www.artlineaspa.it numero verde 800 129674


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ziio

Collezione Jardin de Paradis Bracciale Papyrus Lapis, orecchini Jardin Lapis Collana Giro Amethyst office@ziio.eu www.ziio.eu

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antonino de simone

Collana in corallo rosso del Mediterraneo, composta da 10 fili di “mametti� e tramezzi in argento 925 Bracciale in corallo rosso del Mediterraneo, composto da 5 fili di “mametti� ed argento 925 Orecchini in corallo rosso del Mediterraneo e pepite in argento 925 info@antoninodesimone.it www.antoninodesimone.it

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gobi preziosi per

borgunto

Parure in argento 925 placcata oro, realizzata con texture a specchio info@gobi.it www.gobi.it

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quaglia

“La Dolce Vita� oro giallo e bianco con perle info@luigiquaglia.it www.luigiquaglia.it

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Ricercatezza, eleganza e gusto per un bijoux d’Antan sempre à la page

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Vint age bijoux

La

Vintage Bijoux 37030 Lavagno (VR) - Italy Via Monti Lessini, 12 Telefax +39 045 8980700 Email: info@cosmovintage.it web: www.vintagebijoux.it

lavorazione interamente manuale, la ricercatezza degli accostamenti e la passione per il proprio lavoro, hanno fatto della Vintage Bijoux, dal 1981, un punto di riferimento per il bijoux d’antan. Non a caso, tutte le pietre semipreziose d’epoca utilizzate per la creazione di originali gioielli dal carattere forte e deciso, che evocano produzioni ottocentesche, vengono selezionate e ricercate in tutto il mondo da Cosmo e Beatrice che con il loro gusto hanno sottolineato quel sapore romantico che tanto ha identificato la produzione del XIX secolo. Perle opalescenti, pietre dai colori brillanti e linee fitomòrfiche dalle volute morbide e sinuose che anticipano quelle successive della decorazione liberty sono alla base delle creazioni di Vintage Bijoux. Ampi collier, bracciali, orecchini e spille dalle Since 1981 Vintage Bijoux is a reference point for the “biforme importanti ricordano quell’eleganza e joux d’antan”. Cosmo and Beatrice, with their lovely taste, quella ricercatezza tipica degli inizi del secolo highlight that particular romantic style typical of the producscorso, quando ogni donna non faceva mantion of the XIX century. Their creations are made of semicare alla propria figura un elemento distintivo precious vintage stones which are selected all over the e decorativo che avrebbe costituito l’elemento world: opalescent pearls, bright colored stones mixed with phytomorphic lines and liberty decorations. di connotazione e definizione della propria eleganza. (LE)

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LA CREATIVITÀ CONTEMPORANEA DI GIUSEPPE E CLAUDIO IACOBELLI

VISIONI NEWYORKESI E ATMOSFERE INDIANE G

BADEL

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iovane e già tanto conosciuto. Badel, il brand di Claudio e Giuseppe Iacobelli, antepone l’aspetto giocoso a quello prezioso pur utilizzando elementi nobili di tutto rispetto. E a quanti credono che l’oro e le pietre preziose non possano sposare altre materie che non siano nella stessa misura blasonate presenta questi gioielli esuberanti e un po’ sfrontati per un nuovo piacere di lusso, particolarmente amato da celebrities e da parterre tanto chic. Claudio e Giuseppe, infatti, seguono un principio molto semplice: cercare l’idea senza prendersi troppo sul serio perché il valore c’è e le materie sono quelle ma mixate tra visioni newyorkesi e atmosfere indiane, se poi ad ogni perlina, nodo o gemma vogliamo affidare un significato diverso ecco che sbuca fuori anche una certa attinenza con i simbolismi Masai; tre realtà lontane e contraddittorie ma qui squisitamente complementari. Niente è usato a caso in questi archetipi di nuova eleganza che intrecciano cordoncini neri o colorati per accogliere piccole sculture di luce create da pavé di diamanti grigi, zaffiri rosa, blu, orange, gialli, rubini, perle e agata nera, tutti montati in oro 18 carati. Note di freschezza le regala la versione con corallo o turchese anch’essa rifinita con grani di oro. E indossarli aggiungendone sempre di nuovi fino a coprirne interamente i polsi è l’ultima tendenza che dopo l’estate sta spopolando anche nella stagione fredda. Queste fusion di particolare forza e bellezza vanno benissimo anche di sera. Perché l’importante è brillare! (MRP)

New Yorker visions and Indian atmospheres for Badel The contemporary creativity of Iacobelli brothers Badel is a young but already well known brand thanks to the intuition of Claudio and Giuseppe Iacobelli. Their jewels are exuberant and a bit cheeky for a new vision of luxury which is particularly loved by celebrities and elegant contexts.They bet on a playful aspect rather than on the precious one (which is present anyway). Little black or colored cordons to hold tiny sculptures of light generated by gray diamonds pavè, pink, blue, orange and yellow sapphires, rubies, pearls and black agate all set with 18 carats gold. Badel creations are as glittering as New York, with a hint of Masai symbolism but also something of the Indian atmosphere....three different realities that in this case are deliciously complementary to make very original jewels.

Badel by Iacobelli ph. +39 081 8491349 fax +39 081 8491637 email info@badeljewels.com web www.badeljewels.com

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BARBERIS PRATI

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La

OGGETTI CHE TRASFORMANO UN GIORNO NORMALE IN UNA GRANDE OCCASIONE

vita di oggi è fatta di tante relazioni per cui anche gli oggetti di cui ci circondiamo hanno il compito di rappresentarci. Vien da sé che le nostre scelte non possono prescindere dal buon gusto -qualità che non si può improvvisare, certo-, ma possono trovare un valido aiuto in aziende che ancora custodiscono quella rara caratteristica di coltivare passione, amore e rispetto per la pura eleganza. Barberis Prati & C. da quarant’anni crea icone di

stile, importanti articoli dalle linee esclusive che non serve ostentare perché sanno bene come farsi notare. A “ ” dedica gioielli di austera bellezza, per “ " + trasforma cose di uso quotidiano in must di intramontabile distinzione perché la vanità, si sa, è una caratteristica votata tuta al maschile! Il punto di forza? L’eleganza, e la squisita raffinatezza fatta anche di maniacali dettagli con cui Barberis Prati & C. riesce a trasformare tutto in cose desiderabili. Basta un gesto discreto della mano perché

i gemelli rubino la scena. Proposti in mille e più versioni in oro, pietre preziose, pietre dure e madreperla assicurano un grande effetto anche con look informali. Le cinture in coccodrillo con fibbia gioiello in oro e gemme preziose sono invece quell’esclusività che distingue l’uomo incontentabile, forte delle proprie scelte. Inutile cercare altro, sta in questi piccoli vezzi di grande valore il vero manifesto di classe dell’uomo di oggi. (MRP)

Barberis Prati: the art of elegance, for her and for him Objects that transform an ordinary day in a great occasion Barberis Prati & C. has been creating real icons of style for forty years, important items with exclusive lines that don’t need to be shown as they know how to be noticed. A collection of austere beauty dedicated to "her" and an exclusive, detailed and elegant line for "him". Especially for him there are different versions of wonderful cufflinks even when being dressed casual or, for more exigent men, the crocodile belt with the jewel-buckle made with gold and precious stones..... because vanity is also a men affair!

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Barberis Prati & C. 15048 Valenza (AL) - Italy Circonvallazione Ovest, Colnor, lotto 14BB tel. +39 0131 945300 fax +39 0131 946754 info@barberiseprati.it $ www.barberiseprati.it



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estrosia

proprio queste sono le tonalità prese a modello per la sua ultima collezione di collane, bracciali, orecchini e anelli che rinunciando al minimalismo si articolano tra volumi estremi, dove le pietre sembrano fagocitate da montature vicine, per fogge, alla bellezza della terra. Ancora un invito a dare sfogo a desideri di originalità e di individualità, anche quando il gioiello si assottiglia in linee che puntano su indoli più leggere, come il bracciale di perle a più fili fermate in una importante chiusura. (MB)

ESTROSIA

I metalli, le materie tecniche e le pietre lavorano di squadra nei gioielli Estrosia, essendo scelti appositamente come complementi aggiuntivi nelle sue creazioni artigianali in cui prende il sopravvento un’eleganza pensata. Montati su argento, pietre naturali, perle e coralli creano angoli insoliti e forme tutt’altro che ripetitive. La scelta è coraggiosa sia nei colori densi come il blu e il magenta mischiati nell'oro e nel bronzo, sia, a volte, in quelli delicati come le prime luci dell’alba, e

LA PASSIONE PER LE FORME Estrosia is a Milanese brand that creates irresistible jewels. A blaze of colors and natural stones, mostly mixed with silver, for a surprising result: jewels which are capable of turning even an ordinary and serious outfit into something very unique. Here stones are

the main character of the scene, cut in an incredible variety of geometric shapes, they are the expression of the best masters craftsmen's creativity and innovation. Estrosia mixes audacity and extravagance to make very wearable jewels.

Chi ha detto che il lusso è inaccostabile?

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Estrosia 20123 Milano (MI) - Italy via Olmetto, 3 ph. +39 02 72023275 fax +39 02 89098218 email: estrosia@libero.it web: www.estrosia.com


Emozioni

CHE PARTONO DAL CUORE

S.A. DISTRIBUZIONI “Emozioni che partono dal cuore”, rigorosamente per valorizzare l’artigianato made in Italy. È l’aspirazione-slogan della SA Distribuzioni. Obiettivo? Lanciare sul mercato eleganti gioielli realizzati, puntando esclusivamente sulla accurata e secolare esperienza dell’artigianato orafo pugliese. Maestri e professionalità uniti in un connubio vincente di esclusiva produzione italiana: alta qualità e prezzi volutamente contenuti per creazioni originali dal design superbo e, allo stesso tempo, abbordabile. Equilibrio e raffinatezza, quotidianità e stile, la colle-

zione “Silver Armony” scommette su reticolati avvolgenti, fitte catene dalle tonalità diverse, argento, bronzo, oro. Bracciali pesanti e, contemporaneamente, minimalisti, )! ' ! raramente addobbati di fasce e cristalli. Giochi di genuinità creativa vinti sull’imponente eccentricità di spesse allacciature e di insolite giunture, intrecciate o a nocche, piccole intrusioni luccicanti o marcate digressioni scintillanti. Modelli rigidi da indossare con orgoglio e varianti morbide, reticolati capaci di seguire i movimenti del corpo tra fessure affascinanti e lampi di luce. Sugge-

stioni da indossare per donne esclusivamente intraprendenti che amano farsi da sé e, di tanto in tanto, non disdegnano di concedersi appaganti pause di assoluta femminilità. È il caso delle proposte racchiuse nella linea “Skiava”: tonalità sgargianti e matte, accese ed etniche, bracciali sensuali ed elastici che evocano i preziosi di un tempo, i gioielli portati da ninfee seducenti, fortemente consapevoli del proprio appeal e carisma. Un marchio che raccoglie in una formula vincente, diverse e autentiche professionalità del settore: Chancejewels, Moobygioielli, Moody, Desphaera. (MDF)

S.A. Distribuzioni 70024 Gravina in Puglia (BA) - Italy via Brindisi, 11 ph. fax +39 080 3261171 email: info@sadistribuzioni.it web: www.sadistribuzioni.it

S.A. Distribuzione “Emotions that come from the heart”, this is the motto and inspiration of SA Distribuzione. Its aim is to improve the Made in Italy by launching jewels realized exclusively by following the accurate and secular Apulian craftsmen experience. High quality and contained costs for original creations of a superb design.A brand which includes, in a winning formula, different and authentic personalities of the sector like Chancejewels, Mobygioielli, Moody and Desphaera.

s.a. distribuzione / www.preziosamagazine.com / n. 5 / dicembre 2011 preziosa

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endenza assoluta, evergreen sempre alla moda, i teschi tornano alla ribalta, rivoluzionando la collezione primavera/estate della Ambrosini Milano dedicata agli “Happy Skull”. Stilizzati e dal tocco irresistibile, resi accattivanti da uno sguardo ammaliante: occhi mobili che regalano ai preziosi una connotazione in più, un’espressività viva, praticabile, profonda. È questa la vera novità della collezione dell’azienda milanese declinata in chiave invernale: la dinamicità dello sguardo, la ricerca senza fine dei punti fermi, la monotonia rotta da un instancabile movimento. Rivisitazione esclusiva di un simbolo ormai irrinunciabile nel carnet di gingilli femminili, secondo la formula adottata dalla Ambrosini Milano che sviscera così il senso estetico delle sue in-

tuizioni: “Il gioiello come dettaglio prezioso, ma senza prendersi troppo sul serio”. Gioco e tecnologia, estro ed artigianato, il design dinamico e le innovazioni più estreme, gli “Happy Skull” sono disponibili in più versioni, perché alla creatività non c’è mai limite: argento satinato e satinato scurito da un ricercato trattamento al Rutenio per una collezione che accoglie un assortimento ricercato di orecchini valorizzati da pendenti con catena o a maglia aperta. Non solo moda, dunque, ma anche innovazione e fantasia: la Ambrosini Milano e la sua divisione “Irony” vogliono stupire con la serie “Spoony”. Cucchiai trasgressivi, nelle varianti con oro bianco e pavé di zaffiri o in chiave irony, dove trionfano l’argento e il quarzo idrotermale. La

sensazione che si prova ad indossarli è un immediato quanto tenero ritorno all’infanzia di ciascuno di noi: si fa così strada il ricordo del cucchiaino immerso di nascosto nel vasetto di marmellata. In questo caso prodotta in Sicilia, ad hoc ed omaggiata a tutti gli acquirenti. La proposta, oltre che nuova e “frizzante”, è anche gustosa: a supporto delle creazioni “Spoony” le vetrine dei negozi proporranno in abbinamento vasetti di vera confettura siciliana, un omaggio rivolto a clienti ed estimatori. Gennaio, mese scelto per il lancio delle nuove collezioni, sarà un momento memorabile nella storia dell’azienda: insieme alle linee Happy Skull e Spoony, infatti, ci sono molte altre sorprese in serbo. (MDF)

Le nuove tendenze di Ambrosini Milano Considered as an absolute tendency, an evergreen, skulls have come back ! "Happy Skulls " is the new spring/summer collection by Ambrosini Milano that wants to astonish the public by creating stylized precious skulls with one astonishing particular: moving eyes. Made of glossed silver and other interesting materials, "Happy Skulls" are perfect for playful personalities. Ambrosini's innovation and fantasy have no limits: the company also launches the "Spoony " collection. Little spoons made of different precious materials and stones that will be exhibited in shop windows immerged in real Sicilian marmalade pots. Have you ever seen something like this?

Ambrosini Milano 20123 Milano (MI) - Italy via Terraggio, 15 ph. +39 02 89096555 fax +39 02 72081676 email: info@ambrosinimilano.com web: www.ambrosinimilano.com

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www.vintagebijoux.com info@cosmovintage.it


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Marlù è moda da morire

Marlù gioielli 47895 Domagnano, Repubblica di San Marino Via M. Bucci, 55 ph. +378 0549907220 fax +378 0549980928 email: info@marlu.it web: www.marlu.it Marlù gioielli

Per stupire basta un pizzico di trasgressione

Forse

non ha niente a che vedere con il goth o con i pirati, né con il noir o con il rock ma quell’aura di mistero non gliela toglie nessuno. La moda ha esorcizzato la sua reputazione e lo ha eletto signore delle passerelle moltiplicandogli valori e simboli. L’horror si è fatto ironico, é diventato l’oggetto del desiderio proposto in mille versioni tutte fashion. Un’immancabile icona di stile che ogni artista sta rivisitando a modo suo. Con quel pizzico di trasgressione che la distingue anche Marlù asseconda la skull mania proponendo preziosi teschi che piacciono anche a chi ama un look zuccheroso. Non c’è dubbio, “La morte ti fa bella” e la delicata femminilità della squadra Marlù, come sempre, è riuscita a regalare elegante semplicità anche al must del momento. Oggi è il suo cavallo di battaglia - senza nulla togliere alle altre deliziose collezioni - che dalla Repubblica di San Marino sta conquistando l’Europa, gli States ed il continente Asiatico con il suo mood un po’ speciale e quei materiali innovativi. Ultraflat, tridimensionali, in fila come sfiziose processionarie, discretamente intervallati da catenine, tempestati di zirconi o colorati da qualche cristallo Swarovski sanno fare una certa differenza… anche per chi in principio storceva il naso. (MRP)

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Marlù is fashion to “die for” A touch of transgression to astonish Marlu's new creations have nothing about gothic, noir and rock style, but they are characterized by something mysterious. Fashion has exorcised the reputation of “horror” and has made it the protagonist of many catwalks, multiplying its values and symbols. In her collection Marlù supports the "skull mania" by proposing precious skulls made of steel, covered with zircons or colored Swarovski crystals.With her special and transgressive style Marlù is also conquering the European, American and Asiatic market.


Vicenza First - Iberjoya

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My Channy “knots” the new trends Leather, silver and colored stones My Channy, another collection by MD Fashion, has brought elegance to the hippy style with its precious bracelets made of leather, silver and semiprecious colored stones in very chic shades. From the most simple to the most complex, this free sequence of little knots reminds the carelessness of the sixties.Their sobriety allows to wear them with silk or denim, rolled up around wrist again and again. A big nice silver button is put as a lock.

MyChanny

annoda il nuovoTrend prodotto e distribuito da MD Fashions srl 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) ph. +39 051 827204 info@mdfashions.it www.mdfashions.it

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C

on la linea MyChanny, la MD Fashions, ha portato l’eleganza nello stile hippie con i suoi preziosi bracciali che si indossano arrotolati a più giri. Cuoio, argento e pietre semipreziose nelle tonalità più chic in una carrellata di versioni per regalare idee glamour e fashion a chi è in cerca di qualcosa di diverso dal solito, da poter indossare disinvoltamente con la seta o con il denim. Dai più semplici ai più complessi, questa articolata sequenza di pietre naturali (madreperla, pirite, labradorite, quarzi, ametista, spinello, onice, turchese, corallo…) ricorda la spensieratezza degli anni ’60 e per loro la regola del less is more può essere messa da parte perché la sobrietà che li caratterizza autorizza a portarne tanti insieme, e per chi non ama esagerare due sono il numero minimo consentito! Il grande bottone d’argento posto a chiusura è un elemento in più di attrazione per questi gioielli che puntano sul colore, sulla brillantezza e sui contrasti. I braccialetti MyChanny entrano a pieno titolo nella moda all’ultimo grido e stanno già spopolando al polso di chi ama essere sempre protagonista. (MB)

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CHANCE JEWELS

La rivincita del Made in Italy

Chance Jewels # ! ! % ! ! A handmade quality jewel with limited costs.This is Chance Jewels, the opportunity of offering a jewel which is entirely produced by following all the standards of the made in Italy from the design to the realization. At the very beginning the project of Chance Jewels started from Puglia to get to the jewel market in the most important jewelry stores in Italy, Europe and USA. Chance Jewels creations embrace a contemporary design, always new and well defined, a sophisticated jewel with modern lines.This company really gives the to buy a real jewel with an accessible cost.

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Un

gioiello di qualità artigianale a costi contenuti. È questo Chance Jewels, l’opportunità di offrire un gioiello prodotto secondo tutti i canoni del made in Italy, realizzato interamente in Italia, dal disegno alla produzione tra i laboratori aziendali di Arezzo e Vicenza. Il brand è nato come una sfida. Un gruppo di professionisti con esperienze ventennali ha scommesso su di un progetto che dalla Puglia si è poi allargato in maniera ampia sul mercato del gioiello, sfidando ogni crisi e puntando sempre verso l’alto. Raccontano in azienda che prima di lanciare le collezioni di esordio, è stata avviata una fase di testing in alcuni importanti punti vendita in gioiellerie di tutto il mondo, a Roma, Milano, Parigi, Londra e New York, questo proprio per garantire sin dal primo momento un prodotto che rispondesse a pieno titolo a quelli che sono i gusti e le scelte della nuova clientela da fidelizzare. Gioielli dalle linee moderne e raffinate racchiudono un design dallo spirito contemporaneo sempre nuovo e ben definito. Gioielli di carattere che testimoniano il grande impegno e la forza che l’azienda pugliese ha infuso nel proprio lavoro offrendo a tutti una Chance per acquistare un vero gioiello dal costo accessibile. (LE)

Chance Jewels srl 70024 Gravina in Puglia (BA) via Palermo, 118 telefax +39 080 3269728 info@chancejewels.it www.chancejewels.com



pm

brand

Com e

sabbie a grossi grani per dare luce e colore all’argento

Per non violentare l’aspetto artigianale delle sue creazioni la produzione resta in numeri limitati e la distribuzione esclusivamente in gioiellerie selezionate, anche se il suo nome si è saputo mettere in luce pure al di fuori della grande cerchia di appassionati, forse perché oltre al tratto davvero particolare i suoi gioielli riescono a rispondere a quei canoni troppo spesso carenti nella stragrande maggioranza delle vetrine. Il fiuto per il bello, il senso dell’originalità e la capacità di creare con eleganza li ha ereditati dal nonno e prima di lui dal bisnonno, che operavano nell’antico Borgo Orefici di Napoli, proprio nel laboratorio dove oggi Giuliana Grande ripensa a quelle cose che nel quotidiano o in un viaggio le hanno suscitato una qualche emozione per renderle tangibili. È attraverso la capacità di trasfigurare elementi reali in altre idee di bellezza che si avverte il suo talento. Nei suoi ultimi soggetti -orecchini a baguette, a doppio cerchio e a fiocco-, con la sua personale libertà di espressione ha rivolto l’attenzione ai mille pezzi, alle schegge, ai frammenti di onice e cristallo di rocca, di peridoto e acquamarina, di quarzo fumé e citrino per dare luce, colore e trasparenze all’argento martellato e satinato, bianco e dorato. Un’intelligente ricerca che attraverso questa preziosa sabbia a grossi grani distribuisce bellezza persino nei vuoti, persino dove materia non c’è. (MRP)

C’è polvere di stelle nei gioielli di GIULIANA GRANDE

t onfer ligh sand to c beauty, s u io c re P r 's jewels attitude fo pieces. a Grande nde has a special t n n a a li g iu le e G y in ate ver liana Gra re iu c Star dust G ndfather, to r ra e great g e ability r to silv d th lo n a o d e c r n e a d n y th a lit ndfa Naples, th of origina y her gra Village of h ls it e w sm Je the sense rited her talent b ld . o ls he ancient G er beautiful jewe g n si is h She has in d for years in the m s e w are no na mak h rate lia ic e iu h p G w o to s y o s a h im w tod ndard Grande a ge where t principals and sta , Giuliana why the prosame villa a re th fo re to e r h e at is nsw ws. T that can a ty of shop windo of her creations, th n is exclusively ri t tio c jo u e a ib m sp tr a e is d d in th le circle d the n d-crafte a n a rs h e e tte, doub b e th u m g e u a g n b ile d v e ri it ts p lim jec m of exmains in al freedo latest sub duction re jewelleries. In her es out her person stones to exalt d ed om agmentiz for selecte aped earrings - c lver. f dust of fr tween gold and si sh o s e w d a o b m d e ls e b an s w ie je c g n are realizin the transp pression, color and e th t, h the lig

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preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / giuliana grande

Giuliana Grande 80138 Napoli - Italy corso Umberto I, 133 ph. +39 081 5630507 fax +378 0549980928 email: giulianagrande@alice.it web: www.giulianagrande.it


www.sakigioielli.it

SAKI GIOIELLI Centro Orafo - “Il Tarì” mod. 42 81025 Marcianise (CE) tel. +39 0823 77 83 98 fax +39 0823 51 33 37 sakigioielli@libero.it


erika Erik a pm

brand

Il

la potente leggerezza di un classico

classico non è mai fuori moda per questo non deve mai mancare. Se nel guardaroba bisogna sempre poter disporre di un tacco dodici, di una camicia di seta, di una pochette e di un malizioso tubino nero, nel porta gioia non possono venir meno solitari, fedine girodito, bracciali tennis, orecchini e punti luce perché ogni giorno possa essere un po’ speciale. L’eleganza formale è il massimo simbolo di seduzione anche per mademoiselles terribili che come tutte le donne non rinnegano un classic touch. Quindi è un buon momento per la valenzana Erika, ma lo è stato anche quarant’anni fa quando è nata così come lo sarà domani e domani ancora per-

di Maria Rosaria Petito

ché i suoi sono modelli che hanno fatto e continueranno a fare epoca. Gioielli di buona fattura in oro con pietre preziose dai dettagli romantici per occasioni importanti, ma anche proposte più elaborate e fantasiose per momenti free, maggiormente nella produzione in argento che utilizza pavé di zirconi, pietre sintetiche e semipreziose, colorate e brunite per un luminoso effetto iridescente. Una brand positioning che fa riappropriare il gioiello della sua più schietta identità riconoscibile nella eleganza del nostro straordinario made in Italy. Erika è presente alle fiere di Vicenza di Arezzo e Basilea.

Erika srl via M.Talice, 13/15 15040 Mirabello Monferrato (AL) - Italy ph. +39 0142 63380 fax +39 0142 640921 erikagioielli@interfree.it

Erika, even a small diamond can seduce The powerful lightness of a classic. Classic is never out of fashion: as a woman can’t miss a silk shirt, high heels, a pochette or a malicious sheath dress in her wardrobe, in her jewel case she must have a timeless solitaire, a tennis bracelet or a small diamond to make ordinary days a bit special. According to Erika, formal elegance represents the top of seduction, and this philosophy pervades her lines of jewels characterized by precious stones set with gold. Romantic details, but also more elaborate and fanciful proposals like her silver collection which uses zircons pavè, colored and burnished, synthetic and semiprecious stones for an iridescent effect. The brand is also present at Vicenza, Arezzo and Basel fairs.

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pm

brand

I gioielli del Sole centro orafo “Il Tarì” - mod. 227-228 81025 Marcianise (CE) - Italy ph. +39 0823 513244 fax +39 0823 514888 email: info@igioiellidelsole.com web: www.igioiellidelsole.com

Uno sciame di farfalle tra

I Gioielli del Sole L’eccellenza orafa di Gaetano Cardola

1997, nasce “I Gioielli del Sole”, e da allora la professionalità, l’artigianalità e la passione lo portano ad espandersi facendosi conoscere in Italia e all’estero. Oggi il brand è presente al centro orafo Il Tarì, ad Oromare e al Centro Campania con il punto vendita Trilogy omonimo di una delle sue collezioni di successo-, ma nuove aperture sono già previste in altri centri commerciali. Un’espansione che sembra non arrestarsi grazie ad una produzione che risponde felicemente alle aspettative dell’utente finale. Il metallo più nobile, le perle più pure e le pietre preziose più

brillanti sono i protagonisti di questa eccellenza orafa voluta da Gaetano Cardola. Ogni linea è sempre una proposta fashion e di grande interesse. L’ultimo suo lavoro è incentrato su delicate farfalle impreziosite dall’oro bianco e da un pavé di gemme colorate. Questo pendente è fermato alla catenina, sempre in metallo prezioso, da ganci posti alle estremità delle ali per donare più ampiezza al gioiello. Il corpo dell’insetto è una silhouette d’oro dai tratti stilizzati, una presenza elegante e lucentissima che amplifica i colori e gli scintillii delle gemme a taglio brillante. (MB)

I Gioielli del Sole: a cluster of butterflies The goldsmith excellence of Gaetano Cordola “I Gioielli del Sole” is a well known brand created by the professionalism and the creativity of Gaetano Cordola. Since 1997 the company has grown and expanded both in Italy and abroad. Currently the brand is present at the Goldsmith Centers “Il Tarì” (Caserta) and “Oromare”. At”Centro Campania” there is its shop called "Trilogy" (homonymous of one of its famous collections) and new openings are already scheduled in many shopping centers. An expansion that doesn't seem to stop thanks to a production which perfectly answers to the expectations. Cordola's latest work is focused on delicate butterflies embellished with white gold and a pavè of colored gems.

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B

rilla sui diademi delle miss, al dito di principesse e di regine, al polso delle star e nei gioielli di tutte quelle donne che vogliono regalarsi un sogno. È il diamante, il primo attore di sempre e di storie ne ha davvero tante da raccontare. Alcune portano la firma di Vittorio Acanfora, fondatore di Distribuzione Gioielli Italia e titolare del marchio Acanfora Gioielli. Forte della sua trentennale esperienza Vittorio Acanfora ha colto un solo desiderio: toccare la luce in tutte le sue creazioni. Oggi è a Il Tarì di Marcianise con offices, show room, area vendita e laboratori dotati delle più moderne tecnologie, dalla prototipazione ai forni per la cottura dei gessi e le fusioni, per rispondere a tutte le fasi del ciclo di produzione che un gioiello “fatto a mano” deve affrontare. Qui tutto brilla, qui ci sono le pietre più belle, le suste più originali, gioielli in oro bianco, rosa, giallo e le montature più sofisticate, che chiamano a raccolta una infinità di carati, ma i suoi preziosi danno spazio anche a perle australiane, a turchesi e coralli anche su design personalizzati on demand del cliente. Anelli, croci, orecchini e pendenti in parure sono oggetti di bellezza incisiva cha alla Distribuzione Gioielli Italia sono “condannati” a brillare per sempre. La presenza delle gemme è decisiva per una tale resa emozionale ma risultati così alti si raggiungono solo attraverso la grande esperienza di artigiani orafi. Distribuzione Gioielli Italia è un’azienda in evoluzione e partecipa alle più importanti fiere anche internazionali (Las Vegas, New York, Hong Kong), per rafforzare la sua presenza anche sul mercato americano e orientale. (IM)

Acanfora Gioielli dove il gioiello è degnamente rappresentato

VALORI INTRAMONTABILI Acanfora Gioielli: where the jewel is worthily represented. Eternal values The diamond has always been protagonist of thousands of beautiful and romantic stories, and some of them are signed by Distribuzione Gioielli Italia.The firm was founded more than thirty years ago by Vittorio Acanfora with an only one aim: to touch the light. At "Tari" in Marcianise- Casertathere are the company offices, show rooms, and laboratories with the most modern technologies in order to manage every single phase of the jewel lifecycle for an optimal handmade production. At Acanfora Gioielli everything shines: here we can find the most beautiful stones, jewels made of infinite carats of yellow, pink and white gold. Jewels can be also made "on demand" with a personalized design to satisfy even the most exigent client. Acanfora Gioielli participates at the most important local and international fairs (Las Vegas, New York, Hong Kong) to strengthen its presence on the American and the Oriental market.

Distribuzione Gioielli Italia centro orafo “Il Tarì” - mod. 210-211 81025 Marcianise (CE) - Italy ph. +39 0823 513456 fax +39 0823 514649 email: info@distribuzionegioiellitalia.it web: www.distribuzionegioiellitalia.it


le bacchette magiche

Gisella Gallotta gisgallotta@gmail.com

di GISELLA GALLOTTA

la passione innanzitutto

Con

un volo nell’immagiPauolo Coelho dice che “Il mondo nario Gisella Gallotta è nelle mani di coloro che hanno il è approdata in un lontano ricordo coraggio di sognare e di correre il rid’infanzia, a quando bastava un schio di vivere i propri sogni.” Un cappello a cono ed una matita tra personalissimo modo di affronle mani per evocare un sortilegio. tare la realtà che Gisella Gallotta Quelle improbabili formule ha fatto suo concretizzandolo in magiche che si recitavano con questi piccoli gioielli canalizzatori voce profonda, di nascosto, londi energie. Belli da portare, delitano dai grandi, ancora oggi alegziosi da regalare, amplificati nella giano nel suo laboratorio orafo, potenza dal valore dell’oro e deldove le ha plasmate nelle materie l’argento e dai caleidoscopici scinpiù preziose per ricreare quel pictillii delle pietre preziose che colo immenso tesoro in grado di ricoprono a pavé la stellina posta aprire le porte dell’incanto: la in punta come da manuale delle “bacchetta magica”; ill simbolo dei fate. Originali, divertenti… incanpoteri che in un tevoli sono da istante può esaulegare al collo o Gisella Gallotta’s magic wands to make a wish I Wish..... dire i più reconditi da lasciare pendesideri ma anche The magic wand, symbol of powers dere ad un paio that in a moment can fulfill the most solo fermare di orecchini, e hidden wishes but even only freeze un’emozione. Un perché no, lean emotion. A wonderful object for oggetto splendido gate al polso imaginative spirits, for those who per spiriti fantasiosi, believe that nothing is impossible. alle maglie di un Gisella Gallotta's magic wands are per chi crede che bracciale. nulla è impossibile. made of gold or silver with precious (MRP) stones covering the star on the tip. These fairytale jewels are original to wear, delightful to offer.

per esprimere un desiderio

Il tubo gas di RUDY tra unicità e creatività

La

passione del disegno e l’ispirazione del mare hanno segnato la storia di Rudy, al secolo Rodolfo Pacifico manager e designer dell’azienda specializzata nella produzione di gioielli realizzati con la lavorazione a tubo gas. Una storia creativa che nasce in ambito artistico sin da quando Rudy, dopo gli studi in collegio girava l’Europa con la tromba, sua prima passione, che dovette però poi abbandonare in seguito ad un incidente. Ritornato a Napoli la sua creatività fu riversata nell’attività di disegnatore di fibbie per lo stilista napoletano Mario Valentino. Fu poi l’abilità acquisita per quella lavorazione minuziosa e particolareggiata di oggetti che lo spinse verso l’utilizzo di materiali preziosi e raffinati come l’avorio e la tartaruga, creando alla fine degli anni Settanta le prime originali creazioni. Nacque così il sodalizio artistico con Pippo Perez col quale Rudy avviò un laboratorio orafo. Riconosciute le sue doti, Rodolfo Pacifico avviò successivamente in proprio la sua azienda che ottenne subito riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. È del 1981 il diploma d’onore per il concorso di design del gioiello “Mille e un diamante”; nel 2001 invece, è tra i finalisti europei del prestigioso European Facet Award International Jewelry Competition con una collana tubo gas in oro 18 carati con pietre Rudy. Passion comes first dure e stelle marine in oro bianco per The tubogas by Rudy between uniqueness and creail tema del concorso Sea of Lights. tivity Rodolfo Pacifico is both manager and designer Le originali creazioni del brand rap- of the self-owned company Rudy specialized in the presentano sempre dei pezzi unici, production of jewels realized with the tubo-gas. Runon solo per il tipo di lavorazione dy’s passion for design started when he was a buckle designer for the Neapolitan stylist Mario Valentino. molto dettagliata e definita ma anche Since then, his ability of manufacturing such finicky perché le infinite modulazioni del tubo and detailed objects has been driving him to use regas, rendono i gioielli di Rudy un’espe- fined and precious materials to create in the 70’s his rienza creativa anche per chi li indossa. first original creations related to jewelry. Rodolfo Pacifico has been rewarded both in Italy and abroad (LE) Rudy srl centro orafo “Il Tarì” - mod. 69 81025 Marcianise (CE) - Italy ph. +39 0823 517069 fax +39 0823 1761104 rudy@tari.it

for his original design mostly characterized by the sea theme and the tubogas. Thanks to the infinite modulation of the tubogas combined with the designer inspiration, Rudy’s jewels become unique pieces but also a creative experience for those who are going to wear them.

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fiere

49esima edizione

Bangkok Gems Jewelry Fair

ulitmi preparativi per l’appuntamento di febbraio

I

cona fieristica del mondo delle gemme e dei gioielli, la 48esima edizione di Bangkok Gems & Jewelry Fair, con i suoi risultati in termini di numeri (+20% dei visitatori) e qualità dei contenuti, conferma Le esportazioni l’importanza Thailandia sono cresciute e della nel panorama si prevede che orafo quest’anno il valore totale del internazionale. soltanto commercio Non perché nei primi estero della 8 mesi del 2011 Thailandia le esportazioni di relativo a gemme pietre e preziosi e preziosi dal paese sono supererà i 12 cresciute del miliardi di dollari 30%, ma anche perché l’appuntamento ormai consolidato con l’evento fieristico racchiude al proprio interno una fetta di business consistente che unisce molte regioni chiave del settore. Lo dimostra la varietà dell’offerta degli espositori: forte la presenza dell’Asia-Pacifico (55 stand da Hong Kong, 20 dalla Cina continentale e altrettanti dall’India; altri provenienti dallo Sri Lanka, Myanmar,Vietnam, Laos, Cambogia e Malesia), ma anche delegazioni provenienti da Pakistan, Russia, Nepal, al quale sarà dedicato, dalla prossima edizione, un intero padiglione, così come ce ne sarà uno per le aziende israeliane (il paese è stato presente quest’anno con una delegazione dell’Idi-Israel Diamond

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Institute). A febbraio (la prossima edizione si svolgerà dal 9 al 13) parteciperanno per la prima volta al BGJF anche espositori provenienti da Corea del Sud e Belgio. «Le esportazioni sono cresciute e si prevede che quest’anno il valore totale del commercio estero della Thailandia relativo a gemme e preziosi supererà i 12 miliardi di dollari - ha detto il viceministro del Commercio Siriwat Kajohnprasat che ha presieduto l’inaugurazione della 48esima edizione -. Ci si attende che con questi risultati l’export del paese gli permetta di essere inserito tra i primi 11 esportatori di pietre preziose e gioielli». Il tema dell’ultima edizione è stato “Save the Earth”: il rispetto per l’ambiente e della natura è stato il filo conduttore degli allestimenti (il Design Pavilion si è infatti ispirato all’aspetto delle celle solari fotovoltaiche), della progettazione e di molte iniziative all’interno dei padiglioni espositivi. Grande flusso di visitatori è stato registrato sia nelle aree dedicate all’argento (di cui la Thailandia è attualmente il primo esportatore al mondo) e all’oro, sia verso quelle dedicate alle gemme e in particolare ai diamanti. Anche il modulo “Iva zero” ha attirato l’attenzione con le sue gemme grezze provenienti da tutto il mondo ed importate in regime di esenzione dai dazi doganali e dall’imposta sul valore aggiunto.

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BIRMINGHAM The Jewellery Show THE

Jewellery Show di Birmingham insegue la scia del successo dell’edizione 2011 - consolidatasi con un +10% di visitatori - e nel 2012 promette grandi novità a partire da nuovi importanti espositori e un’area dedicata all’orologeria. L’evento inglese dedicato ai gioielli, organizzato da Emap Connect, infatti, sarà la prima rassegna britannica ad CIRCA 400 ospitare, dal 5 al 9 febbraio, lo stand di ESPOSITORI TRA Swarovski. Il direttore del marchio per PRODUTTORI, Regno Unito e Irlanda Hayley Quinn ha dichiarato: «Swarovski è lieta di essere DESIGNER E presente. In qualità di leader mondiale DISTRIBUTORI nel taglio di precisione del cristallo per SARANNO QUINDI la gioielleria, l'azienda ha un imponente PRESENTI AL THE NEC piano di crescita in atto per ampliare il DI BIRMINGHAM E proprio portafoglio di partner prestigiosi e negozi, e The Jewellery Show QUESTA VOLTA offre una piattaforma eccellente per in- ANCHE NEL SETTORE vitare i visitatori ad esplorare il mondo OROLOGERIA scintillante di Swarovski e le sue infinite possibilità». Circa 400 espositori tra produttori, designer e distributori saranno quindi presenti al The Nec di Birmingham e questa volta anche nel settore orologeria: al tempo sarà dedicato uno spazio del Jewellery Show. Torna l’appuntamento, sponsorizzato da Pandora, con il Catwalk cafè, nel cuore dei padiglioni 17 e 18, la sfilata che costituisce un appuntamento periodico a orari prestabiliti in grado di far salire in passerella le nuove tendenze, che si alternerà a dibattiti tecnici su temi come la produzione per il Natale, il celebrity style e il futuro del retail, organizzati nello stesso spazio. Nel padiglione 18, inoltre, ci sarà il Design Quarter, una mostra di 30 designer inglesi di fama internazionale, che per il secondo anno consecutivo ospiterà anche l’area Gemme. Qui, lunedì 6, sarà premiato il vincitore dello Houlden Group Designer of Excellence. Torna anche il riconoscimento Best Jewellery Collection at The Jewellery Show organizzato da The Company of Master Jewellers (CMJ). La rassegna riunisce grandi organismi istituzionali, come la British Jewellers’ Association (BJA), che nel 2012 festeggia il suo 125esimo anniversario, la British Jewellery Giftware and Finishing Federation (BJGF) e la National Association of Goldsmiths (NAG).


VICENZA

VIEST HOTEL ph. 0444 582677 email: bordin@viest.it

HOTEL LA TERRAZZA - DREAM SNC ph. 0444 283428 email: info@laterrazzahotelvicenza.com ARIES HOTEL ph. 0444 239239 email: aries@arieshotel.it

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HOTEL RISTORANTE NAZIONALE Tezze sul Brenta ph. 0424 560960 email: hotel@riondatoester.191.it HOTEL CORTE QUADRI Lonigo ph. 0444 834008 email: hotel@cortequadri.it

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ALBERGO DUE MORI - GETUAL SRL Marostica ph. 0424 471777 email: info@duemori.com HOTEL RIZZI Monticello Conte Otto ph. 0444 946099 email: hotelrizzi@tin.it

ALBERGO BELMONTE Tresché Conca ph. 0424 694009 email: info@albergobelmonte.it ALBERGO AL MUNICIPIO Trissino ph. 0445 962053

ALBERGO AI PINI SAS Malo ph. 0445 602511 email: info@parcodegliangeli.com HOTEL VIRGINIA Sandrigo ph. 0444 659042 email: info@virginia-hotel.it

HOTEL SAN GIACOMO Paderno Del Grappa ph. 0423 930366 email: info@hotelsangiacomo.com

BAR ALBERGO VITTORIA Cornedo Vicentino ph. 0445 951470 email: andrea-nicotra84@hotmail.com

ALBERGO RISTORANTE CONTARINI Campolongo sul Brenta ph. 0424 558164 email: info@contarini.it

Albergo Irma - Irma srl Arsiero ph. 0445714233 email: info@ristoranteirma.it

ALBERGO CUNICO Zugliano ph. 0445 872017 email: info@albergocunico.com L’HOTEL VENICE Grisignano di Zocco ph. 0444 415522 email: info@hvenice.it

HOTEL GENZIANA Altavilla Vicentina ph. 0444/512159 email: hoteltegenziana@abnet.it

AC HOTEL Creazzo ph. 0444/523611 email: acvicenza@ac-hotels.com ASIAGO

LINTA PARK HOTEL ph. 0424 462753 email: info@lintaparkhotel.com

ALBERGO RENDOLA - GHEL SRL ph. 0424 464148 email: info@albergorendola.it HOTEL DA BARBA ph. 0424 463363 email: info@dabarba.it

MELTAR BOUTIQUE HOTEL ph. 0424 460626 email: info@meltarhotel.com

ALBERGO EUROPA SAS ph: 0424 462659 email: info@hoteleuroparesidence.it

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HOTEL RISTORANTE BASSANELLO ph. 0424 35347 email: info@albergoalbassanello.com HOTEL DAL PONTE ph. 0424 219100 email: info@hoteldalponte.it

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HOTEL ALLA CORTE ph. 0424 502114 email: info@hotelallacorte.it HOTEL VILLA CA’ SETTE ph. 0424 383350 email: info@ca-sette.it THIENE

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pm

speciale fiere semuà

Semuà Bjou

Quando l’accessorio fa moda. Per le fashion victim Silvia Veloci e la sua inseparabile amica Valentina Lorenzet hanno tutto, e forse anche qualcos’altro. Allo scorso Macef hanno presentato bracciali in tessuti pregiati dai colori vivaci, argento e Swarovski cone teschi e gufetti, i protagonisti del momento. Si annodano al polso in maniera casual ma è molto “in” portarne più di uno.

SPECIALE

Semua Bjou ritornerà al Macef, area design, padiglione 11, box 1.

ramirez

Ramirez

Semuà bjou ph. 347 3108349 bjouveloci@gmail.com

Argento e bronzo con bagno in oro 24 carati, granati e onice, cristallo di rocca, topazio azzurro e persino diamanti nei gioielli di Angela Ramirez che, coadiuvata da sua sorella Natalia, crea forme zoomorfe e ricami a filigrana ispirandosi alle antichissime civiltà precolombiane. Per farlo ricorre ad una tecnica antica molto particolare: la “cera persa”.

golden coral

Pluripremiati, questi gioielli etnici saranno presenti anche alla prossima fiera del Macef.

Gioielli etnici di Angela Ramirez Via Rezia, 7 - 20135 Milano ph. +39 347 1480227 fax +39 02 89076383 web: www.gioiellianticheciviltà.com email: angelapatriciaram@yahoo.it

Golden Coral Emozioni

Produce bigiotteria in argento 925 e oggetti preziosi in oro 18 carati con cristalli Swarovsky, coralli, pietre dure e cammei per dare importanza agli impegni di tutti i giorni. Belli e originali, sono creati in tante proposte diverse per poterli scegliere e cambiare con la leggerezza e la spontaneità di come si decide di cambiare il look. Emozioni, l’azienda di Leonardo Pontillo, con sede a Torre del Greco, sarà presente a Milano alla prossima edizione del Macef, al padiglione 11. Emozioni di Pontillo Leonardo centro orafo il tari modulo 138 interno 3 ph. +39 0823 513634 / 340 7843596 email emozioninando@libero.it

Golden Coral, l’azienda di Torre del Greco, dà continuità alla tradizione artigiana assecondando l’instabilità dei mercati. La sua ultima collezione rilancia la bellezza dei cammei in forme più moderne, e quella delle intramontabili perle ma tutto montato in oro 9 carati perché nessuna donna debba rinunciare alla bellezza della preziosità. In alcuni modelli c’è l’argento con pietre e madreperle ma sempre naturali. In fiera a Vicenza First padiglione D stand 1159.

Golden Coral Via Tironi, 12 80059 Torre del Greco NA ph. +39 081 8824201 fax +39 081 8820747 web: www.goldencorals.com email: goldencoral99@libero.it

emozioni

esselle2000

Esselle 2000

Prima ornamenti delle giacche militari poi dello sportivo montgomery, ora orecchini vistosi ed eleganti ma in nerissimo ebano. Da Arezzo Esselle 2000 propone coppie pendenti che ricordano appunto questa forma che ha fatto storia nell’abbigliamento quanto negli accessori, accostandoli a charms di argento dorato per un deciso contrasto. Sarà al Palakiss di Vicenza.

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Esselle2000 Via Di Cortona 39/A 52045 Foiano Della Chiana (AR) ph. + 39 0575 642359 email: esselle.2000@alice.it preziosa n. 5 / dicembre 2011 / www.preziosamagazine.com / speciale fiere


FIERE

Cilu

C’è bisogno di idee nuove, di gioielli che si facciano notare per originalità senza perdere il fascino della sobrietà. Una risposta la danno i modelli davvero innovativi proposti dalla Cilu, l’azienda di Torre del Greco che parla di una ricerca che si impegna sulle forme e sugli accostamenti dei colori regalando all’argento dorato, attraverso tecniche artigianali, strutture intricatissime in cui, come una rete, imprigiona sanguigni rami di corallo e perle barocche naturali. Handmade rigorosissimo, i gioielli parlano da soli.

cilu di sportiello ciro

Modula Gioielli

Modula Gioielli è una giovane azienda artigiana nata nel 2007 a Torre del Greco grazie alla passione ed alla volontà del suo grintoso staff che esprime nell’arte orafa, tutto il suo valore artistico attraverso una dimensione tipicamente artigianale che non manca di seguire anche il design. Pezzi unici da collezione realizzati interamente a mano nei due laboratori aziendali, quello orafo e quello di incisione, dove anche il più piccolo cammeo viene riprodotto secondo le tecniche di lavorazione che hanno fatto di Torre del Greco la patria del cammeo e del corallo.

Modula Gioielli è all’edizione invernale del Macef (26-29 gennaio 2012)

modula gioielli

Modula Gioielli Piazza Repubblica, 18 80059 Torre del Greco tel. +39 081 8494386 email: info@modulagioielli.it web: www.modulagioielli.it

Gobi Preziosi

Dal 1992 Gobi leader nel settore dell’argento si è specializzato nella produzione della canna vuota che rappresenta il must della sua produzione, che però non manca di arricchirsi ogni volta di nuove creazioni che seguono le tendenze della moda e del mercato cercando sempre di avvicinarsi alle richieste di una clientela sempre più esigente.Tra le nuove proposte nasce una moderna linea tutta racchiusa nell’essenzialità delle forme che diventano semplici ed eleganti allo stesso tempo. Bracciali e collane realizzate in tessuto morbido ottenuto con maglie sintetiche ionizzate in argento, tecnica innovativa quest’ultima che consente di ottenere un gioiello di qualità a prezzi contenuti per offirsi ad una fascia di pubblico sempre più ampia.

Cilu di Sportiello Ciro Via Giovanni XXIII, 14 80059 Torre del Greco (NA) - Italy ph: +39 3397078050 email: cirosportiello@libero.it

Vicenzaoro First Pad. G, stand 1711

My Star by Graziella Paletta Designer

Sono le stelle che hanno affascinato la designer Graziella Paletta che presenta i nuovi ciondoli in forma di stella della collezione “My Lucky Star”. Le stelle sono in oro o argento, con brillante disponibili in vari colori. Ogni ciondolo poi, può racchiudere un prezioso contenuto. Infatti, tutte le stelle si aprono e possono avere al loro interno un altro ciondolo, un anello o un’altra stella tempestata di luce o con iniziali incise. Ogni gioiello non solo è un oggetto prezioso, ma un messaggero d’Amore …e di Fortuna. Sarà a Vicenzaoro First padiglione C, vetrina 17

Graziella Paletta Designer Via Vassallo Giarola, 8 15121 Alessandria - Italy tel. fax: +39 0131 507220 mobile: +39 347 2209807 web: www.graziellapaletta.com email: info@graziellapaletta.com

Sarà a Vicenzaoro First, galleria tra padiglioni B e C, vetrina 11

Gobi Preziosi Via G. Puccini, 59/a 52100 Arezzo (Italy) tel. +39 0575 380248 fax +39 0575 983977 web: www.gobi.it email: info@gobi.it

gobi preziosi

Gemmarium Italia

Piace al mercato europeo, a quello giapponese ed a quello americano perché risponde alla richiesta di novità e di contemporaneità con lavorazione accurata e materie eccellenti. Per la primavera/estate 2012 Gemmatium Italia propone due nuove collezioni, una ispirata al glamour degli anni ’50, moderna con citazioni vintage, l’altra in pietra dura oversize e leggerissima supportata da una approfondita ricerca dei materiali. A gennaio sarà a Vicenzaoro e al Macef.

my star

Gemmarium Strada Privata Muciaccia, 21 - Bari tel. +39 080 5543484 fax + 39 080 6983726 email: info@gemmarium.com web: www.gemmarium.com

gemmarium

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Qualcosa di personale

skip intro

di Gloria Belloni

skipintro

Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo assistito a una nuova evoluzione di prospettiva in tema di siti web. La parola d’ordine è ‘essere social’ ovvero capaci di relazionarsi, non solo di chiacchierare. Fine dei bla bla e concretezza, anche nello stile. Di seguito, prime considerazioni per facilitare la vita a qualche gioielliere e aiutare a capire come sviluppare la propria presenza in rete.

R

ifare il sito e ‘cambiare aria’? Non è il momento? Meglio Facebook, allora. E i Social Media. Proprio come alternativa - o quasi. Ebbene sì, non ci crederete, ma è una strada che può essere presa in considerazione, pur con i dovuti accorgimenti. E con il proposito di occuparsene seriamente. Se avete un sito un po’ vecchiotto, ma tutto sommato funzionale, aggiornate per bene le pagine principali, cercate qualche nuova foto e poi cominciate a dedicarvi personalmente ai social network, Facebook in primis. Se non l’avete, un motivo in più per agire in prima persona. Successivamente acquisterete dimestichezza con questo nuovo modo di creare relazioni e capire quali soluzioni adottare per il rifacimento (o la prima realizzazione) del vostro sito sarà molto più agevole ed Arriva Facebook economico. Non si può più rimandare. OK, panico. Eccoci, allora al dunque.

malfatta o la scansione di un articolo un po’ storta non vanno bene, vi fanno sembrare imbranati. Se pescate (leggi, copiate) articoli da altri blog, non è peccato, però ditelo e citate la fonte. In fondo basta poco per evitare scivoloni. Postate link a risorse esterne (siti di settore, moda o altro) e, se vi hanno interessato, esprimete un breve parere e invitate al commento. Siete locali, ma fate capire che le vostre fonti professionali e di aggiornamento sono di alto livello, ad esempio informando con parole semplici. Passo 5. Consentite ai vostri fan (così si chiamano quelli che seguono la vostra pagina aziendale e che così facendo danno il loro consenso a ricevere sulla propria bacheca i vostri messaggi) di condividere i propri contenuti anche pubblicizzando timeline. il proprio sito o blog. Passo 6. Coinvolgimento.. Omaggi speciali o ‘piccoli privilegi’ per chi è iscritto alla vostra pagina, anteprime È in arrivo a breve, nonostante ritardi dovuti a Passo 1. Se non conoscete assolutamente Facespeciali o qualunque cosa vi venga in mente per fidelizquestioni legali. Prevedibili, se vogliamo, dato le book, cominciate aprendo un vostro profilo personzare con garbo i vostri fan senza che ciò implichi invesconseguenze piuttosto rilevanti che il nuovo ale.. Accedete alla pagina di registrazione e seguite tutti timenti particolari da parte vostra. i passi. Stampate e studiatevi bene le condizioni e i livelli Facebook Timeline avrà sugli utenti in termini di Passo 7. Siate locali. È gratificante avere tanti fan, ma privacy. Con questa nuova modalità di visualizdi privacy; all’inizio non capirete esattamente che ripercercate di non perdere mai di vista l’obiettivo: sollecitate cussioni hanno sulla vita quotidiana della vostra pagina, zazione dei profili, Facebook diventerà un vero e chi vi segue, e magari è già cliente, a invitare a sua volta ma piano piano vi districherete: il vostro obiettivo è proprio diario personale in grado di mostrare altri amici ‘della zona’ a diventare fan, o a esprimere capire la logica. Guardate cosa fanno gli altri, cosa com- anche graficamente tutte le possibili interconnescommenti od opinioni. Molto dipende dai vostri conmentano, con quale frequenza, quali messaggi vi infas- sioni della nostra vita online (anche del passato) tenuti e da come impostate le iniziative: potete premitidisce ricevere. are la miglior foto scattata nei pressi del vostro negozio pescando da applicazioni, post nostri e altrui. Ad Passo 2. Cominciate a prestare attenzione ai profili alto impatto. durante un evento, o istituire una giornata on-line deddei concorrenti o di altre realtà che vi coinvolgono icata a rispondere ai quesiti dei clienti su temi scelti. particolarmente. Presto vi accorgerete che alcuni ‘post’ Passo 8. Partecipate alle discussioni anche in altre (quanto scriviamo sulle nostra pagine) sono noiosi, altri fan page, in siti o forum di settore. I risultati potranno inutili, altri ancora fastidiosi, qualcuno interessante. Ad Google +per aziende. essere sorprendenti in termini di visibilità. esempio, li potreste trovare degni di nota quando il Per ora stiamo alla finestra Passo 9. Una recente ricerca svolta da Vincenzo tono non è autocelebrativo, ma si percepisce lo sforzo Cosenza, noto esperto di Social Media e blogger (vindi fornire informazioni utili, aggiornamenti sul vostro setcos.it), dimostra come non vi sia correlazione tra Anche Google+, il neonato social network antagtore di interesse, vere notizie. Iniziate a preparare un espressioni d’interesse verso una pagina (clic su ‘mi onista di Facebook, caratterizzato dalla suddivipiace’) e disponibilità a parlarne ad altri. In soldoni: piccolo piano editoriale, pensando a tutto ciò che di sione degli utenti in ‘cerchie di amici’ ha reso una volta che avete tanti fan, cosa ve ne fate? E’ il vero, utile potete dire ai vostri interlocutori. disponibili profili o pagine per brand e aziende, grande dibattito su cui gli esperti si stanno arrovellando. Passo 3. Per le aziende esistono appositi profili (o Oggi, avere una buona immagine passa anche dal saper ‘pagine ufficiali’). Quando vi sentite pronti, e dopo aver come Facebook. Sviluppi da seguire per capirne stabilito un piccolo programma di contenuti, apritene bene il senso. gestire con cura le relazioni in rete e possibilmente nel uno. Attenzione, la ‘voce’ è sempre la vostra, ma in farlo in prima persona, anche se questo non si traduce questo caso rappresentate l’azienda o il negozio. La in vendite immediate: a questo punto i meccanismi vi scelta del tono da adottare è molto importante: sufficientemente amichevole, ma saranno familiari ed è già un risultato garantito. L’aiuto di consulenti ed esperti sarà senza eccessi. Se caricate le immagini dei vostri ultimi prodotti o un link, inserite senza dubbio importante nel diffondere notizie, studiare eventi e forme di pubblicità, sempre un messaggio di commento. Dispensate pillole di ‘vera conoscenza’: consigli ma ‘in trincea’ dovete saperci stare anche voi. E dopo, al massimo, delegare. dal laboratorio, o sulle tendenze (chi meglio di voi sa quello che i clienti comprano?); Passo 10.A questo punto vi sarà venuta voglia di ripensare il vostro sito in chi‘siate occasionali’, ovvero - calendario alla mano - postate materiale attinente alle ocave più attuale. Non dovete farlo da soli, ma saprete come pretendere una struttura casioni d’acquisto del periodo. Considerazioni sulla moda, vostre opinioni, esperienze dai contenuti facilmente aggiornabili, con link ai principali social network e come sedi vita quotidiana in negozio. lezionarli, conoscerete il vantaggio di avere materiali video circolanti su youtube, Passo 4. Curate la qualità.. Dei contenuti, del linguaggio, delle immagini. Una foto buone immagini eccetera.

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Turco Global Service

servizi

Auto, yacht e servizi esclusivi per gli appassionati del lusso

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* sentenziava Oscar Wilde rendendo chiara l’allusione alla ricerca delle cose belle a cui ciascuno è rivolto. E proprio l’accessibilità e la convenienza sono gli elementi che segnano la forza della Turco Global Service, un’azienda qualificata nel noleggio di beni di lusso. Nata nel 2002 dall’intuizione di Angelo Turco, amministratore unico, la TGS che è stata pioniera del settore si distingue sul mercato per qualità e convenienza della vasta ed ampia gamma di servizi offerti: dal noleggio auto alle moto, dagli yacht ai jet privati fino alle location di lusso. Anche nella logistica, la Turco Global Service garantisce la sua professionalità: la TGS Secu-

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rity, attraverso l’ausilio delle più deriverebbero dalla proprietà. A moderne tecnologie e i migliori garantire l’esclusività dell’offerta, è professionisti del settore offre ser- stato poi fondato un club esclusivo, vizi di sicurezza di altissimo profilo; il TGS Exclusive Club, che attrala TGS Assistance invece, fornisce verso una diversa tipologia di card, attività di segretariato, interpreta- consente ai soci di usufruire di parriato e supporto conferenze. ticolari sconti e servizi che renPersonalizzazione e flessibilità ca- dono ancora più esclusive le ratterizzano tutti i emozioni che deriservizi offerti Una vasta ed ampia vano dal piacere del dall’azienda, che lusso e dell’elegamma di servizi sono studiati per ganza; non a caso, soddisfare ogni offerti: dal noleggio nel 2006 Capital ha auto alle moto, particolare esiriconosciuto il genza dei clienti, Club come uno dei dagli yacht ai jet che avranno così 60 strumenti che privati fino alle accesso a tutti i a location di lusso contribuiscono vantaggi del lusso migliorare la quaattraverso il nolità della vita. leggio (a breve, medio e lungo ter- L’azienda, nonostante l’attestazione mine) ma senza gli oneri che ne di alti riconoscimenti e la professio-

nalità già dimostrata è sempre in costante evoluzione. Nel primo trimestre del 2011 la TGS infatti, ha rafforzato la sua flotta auto con la Divisione Sport che dispone tra le sue file anche una Ferrari F430 F1 e una Porsche Cayman S Edition che insieme ad altre supercar, sono protagoniste del TGS Driving Experience Day, un’iniziativa tutta dedicata agli appassionati della corsa che potranno provare l’ebbrezza della velocità guidandole nei principali autodromi italiani ed europei. La Turco Global Service a poco meno del suo primo decennale, si attesta come un punto di riferimento per chi vuole assaporare tutto il piacere dei beni di lusso in maniera accessibile e conveniente. (LE)

Turco Global Service Viale degli Ulivi, 33 80040 San Sebastiano al Vesuvio (NA) ph +39 081 19575148 - +39 081 19574463 fax +39 081 5746110 mob. +39 338 7239933 - +39 349 6554019 web: www.turcoglobalservice.it email: tgs@turcoglobalservice.it

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gemmologia

GRANATI

pm

Noi

percepiamo le gemme dalla reputazione del loro nome, dall’uso millenario che le civiltà ne hanno fatto. Le formule chimiche, le proprietà esprimono valori oggettivi, certo, ma che devono essere confrontati con gli eventi legati all’uso delle pietre. E con i tanti misteri, con le leggende, e anche con i luoghi comuni e i pregiudizi. I granati - tanto per entrare nello specifico - innanzitutto sono tanti (e in gruppi separati, recanti colorazioni sorprendenti e impreviste, sconosciute spesso al grande pubblico).

Paolo Mnieri (consigliere Federazione Orafi Campani) Alberto Scarani (gemmologo IGI di Anversa) Francesco Sequino (Gemmologo G.G.F.G.A.)

I granati non sono quelle pietre cupe e scure, oltre che di scarso pregio, degli anelli appartenuti alle bisnonne. Hanno conosciuto sorti alterne, dai fasti classici all’appannamento del blasone che ha comportato una frettolosa percezione di pietre a buon mercato soprattutto per l’impiego delle varietà più commerciali. Fino al clamoroso exploit degli ultimi decenni. TAVOLA 1

Esemplari grezzi di materiale nuovo e particolarmente apprezzato, denominato Imperial Malaya Garnet, si presenta nelle tonalità dal rosa al pesca, è rinvenuto esclusivamente nel nord della Tanzania. (foto Roger Dery)

UNO SGUARDO D’ASSIEME. COMPOSIZIONE CHIMICA DEI GRANATI, UNA SERIE ISOMORFA

Tutti i granati hanno la formula chimica generale X3Y2(SiO4)3 dove X= Mg, Fe, Ca o Mn e Y= Al, Fe o Cr. Gli ioni dei metalli di ogni gruppo hanno dimensioni pressoché uguali per cui possono prendere lo stesso posto, durante la formazione del cristallo, in qualsiasi proporzione generando quella che viene definita come serie “isomorfa”. L’intera famiglia dei granati può essere considerata come costituita da due di tali serie: la prima un silicato di magnesio, ferro o manganese alluminio, include piropo, almandino e spessartite. La seconda un silicato di calcio, alluminio o ferro, include uvarovite, grossularite e andradite C’è da tenere conto inoltre che queste due serie possono anche miscelarsi lievemente l’una con l’altra. Abito cristallino: Quasi tutti i cristalli sono dodecaedri rombici o icositetraedri. Sono comuni anche le combinazioni di queste due forme. La crescita irregolare può essere ingannevole, ma si possono distinguere i tre assi ternari di simmetria. Possono essere presenti inclusioni di fibre orientate.

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Carbunculus, status symbol dell’antichità. Alabanda, la capitale del granato almandino Già apprezzati e diffusi nell’età del bronzo, citati probabilmente nella Bibbia, commerciati dai fenici, i granati già nell’età greco-romana accesero la curiosità dei primi studiosi delle gemme. Ma in realtà il termine " "" con cui venivano indicati s’estendeva più genericamente a tutte le gemme di colorazione rossa, rosso-bruna, rosso porpora (in pratica non si distinguevano spinelli, granati e rubini). Lo sviluppo della loro lavorazione era stata conseguenza della stupefacente epopea imperiale d’Alessandro Magno che di fatto aprì delle vere autostrade commerciali nell’antichità mettendo in circolazione le massicce disponibilità di gemme dall’intero subcontinente indiano e dall’isola di Ceylon. Già Teofrasto aveva dato conto di una vera e propria capitale della produzione del granato. Infatti nelle vicinanze di Mileto, ricca città sede di grandi traffici mercantili, fiorì una località resa prospera dall’attività di ritaglio del " "" . Questa era infatti l’attività principale della ricca Alabanda che riforniva di granati, nei primi secolo dopo Cristo, l’intero bacino del Mediterraneo. E proprio da questa città s’origina il nome che designa il gruppo dei granati almandini, di gran lunga i più diffusi in quell’epoca. Il granato era nel mondo classico a tutti gli effetti una pietra di invidiabile rango, al punto da essere destinata alla lavorazione dei cammei dei notabili. Alabanda , specialista nella sua lavorazione, era una sorta di Anversa o Amestradam dei tempi andati, sede di diverse migliaia di tagliatori, un indotto e un reticolo commerciale. Le gemme di questo pregio - si pensi anche alla contemporanea fortuna di Aquileia, fornitrice di Roma degli opali slovacchi (erroneamente identificati all’epoca come indiani) - alimentano correnti di traffici consistenti e contrassegnano il grado di opulenza dei sistemi economici cui fanno parte. È degno di nota rilevare come le grandi civiltà, succedutesi in varie e distinte epoche, esprimano quasi sempre un sistema manifatturiero e una corrente di traffico di beni di lusso, spesso gemme o preziosi, che servono a consolidare lo status dei ceti più prosperi. TAVOLA 2 Granato rossastro della serie intermedia piropo-almandino, più una piccola percentuale di spessartina. Diffuso nella parte orientale del continente africano, la gemma nell’immagine proviene dalla famosa regione Umba river Valley che corre parallelamente ai confini tra Kenya e Tanzania. (foto Roger Dery)

ALMANDINO Fe3Al2(SiO4)3 Silicato di ferro e alluminio /indice Rifrazione 1,78-1,82 /peso specifico 3,95-4,3. Durezza MOHS 7,5.

Spettro di assorbimento. L’assorbimento è dovuto al ferro e consiste in tre larghe e forti bande nel giallo, verde e blu-verde, talvolta accompagnate da una più debole nell’arancio ed una stretta banda nel blu.

Plinio inizia lo studio delle contraffazioni delle gemme partendo dal granato. La diffusione e la popolarità dei granati almandini nell’antichità è tale che accende la curiosità del grande Plinio che oltre a darcene conto prende spunto per la prima volta per sollevare un grande tema della gemmo-

logia moderna: la contraffazione. Lo studioso romano infatti ci spiega nella sua monumentale opera come distinguere il carbunculus (ma oggi sappiamo trattarsi principalmente di granati almandini) naturale dalle tante imitazioni che già affiorano nei gioielli dell’epoca. Ecco dunque una domanda che fa onore al granato: si tenta d’imitare qualcosa di basso pregio? Il valore di mercato dei migliori granati in effetti si mantiene altissimo, almeno pari a quello dei rubini fino a pochi secoli fa. Il granato è forse il punto di partenza della gemmologia, nel suo ruolo canonico di discernimento del naturale dall’artificiale: eppure il raggruppamento indistinto di tutte le pietre naturali di simili colorazioni rosso, rosso-brune, etc. dura ancora per per molti secoli. Ma si fanno dei passi avanti. Nel sedicesimo secolo con Giorgio Agricola il repertorio delle aree di reperimento conosciute s’allarga fino a Pegu in Birmania, ma soprattutto s’individua un nuovo elemento distinto: il granato piropo, in larga parte proveniente dalle sempre più attive minieri Boeme di Teplitz. TAVOLA 3 Esemplare di materiale nuovo e particolarmente apprezzato, si tratta di un ibrido tra tre specie: almandino, spessartina ed un alta percentuale di piropo. Denominato Imperial Malaya Garnet, si presenta nelle tonalità dal rosa al pesca, è rinvenuto esclusivamente nel nord della Tanzania, raramente in grandi dimensioni. (foto Roger Dery)

PIROPO Mg3Al2(SiO4)3 silicato di magnesio e alluminio. Indice di Rifrazione 1,73-1,75 / Peso specifico 3,65-3,8 . Durezza MOHS 7,25 Spettro di assorbimento. Le pietre colorate dal cromo mostrano uno spettro formato da una debole doppia linea nel rosso, un forte assorbimento nella regione del giallo-verde e un generale assorbimento del violetto.

Le miniere boeme di granato piropo forniscono materia prima per i primi gioielli di massa L’accresciuta disponibilità dei granati del gruppo piropo dalle miniere dell’attuale repubblica ceca, insieme al ragguardevole miglioramento delle dotazioni strumentali che accompagnarono la poderosa ascesa delle scienze due secoli fa favorirono finalmente il lavoro di identificazione. Cessa per sempre l’epopea del misterioso carbunculus, inizia la storia dei vari gruppi dei granati, finalmente distinti gli uni dagli altri anche se accomunati da diversi fattori. La stessa spinta che mette ordine al vasto dominio delle Scienze Naturali del resto marciava di pari passo con la rivoluzione sociale ed economica determinata dallo sviluppo dell’industrializzazione. L’Europa e l’America, nel progresso conoscono l’affacciarsi dei primi vagiti del consumismo. Il gusto della gioielleria vittoriana sul finire dell’Ottocento strizza l’occhio a dei consumatori del tutto nuovi, i ceti medi. Il gioiello del ceto medio è fatto dai piropi boemi che surclassano per reperibilità le altre pietre quali le agate o le ametiste. Il piropo è percepito in quei tempi come una gemma naturale e di pregio ma la sovrapproduzione di gioielli di basso costo finirà per deprimere la reputazione e l’appeal di tutti i granati. fine prima parte (continua sul prossimo numero)

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pm

tecnico amministrativo

PIETRE PREZIOSE: ESISTE UNA NORMA CONTRO GLI ABUSI?

di Marco Cantarella Direttore Federazione Orafi Campani

Da molto tempo si attende in Italia una normativa che regoli il commercio delle pietre preziose e dia certezze tanto agli operatori che ai consumatori, ponendo un freno alle offerte ingannevoli effettuate da operatori poco seri che finiscono per creare confusione nel pubblico e danneggiare la reputazione dell’intero settore. In Parlamento è da tempo in discussione una proposta di legge sulla quale le Organizzazioni di settore hanno lavorato intensamente, la quale potrebbe finalmente restituire certezze al settore. Ma è proprio vero che non esistono punti di riferimento normativi, e che gli operatori seri ed i consumatori sono indifesi rispetto alla concorrenza sleale o alle mistificazioni di chi propone pietre con denominazioni fantasiose o ne dichiara caratteristiche che non corrispondono alla realtà? Benchè sia assolutamente auspicabile l’approvazione di una Legge in materia, in realtà delle norme con valore giuridico esistono già, anche se non consistono in leggi o regolamenti statali. Le Norme UNI e CIBJO I principali riferimenti normativi sulla classificazione dei diamanti, delle pietre preziose e delle perle, comprendenti anche indicazioni vincolanti sulla terminologia da adottare nelle transazioni commerciali, sono costituiti dalle norme UNI e dai Blue Books pubblicati dalla Confederation Internationale de le Bijouterie, Joaillerie, Orfevrerie, des diamants, perles et pierres (CIBJO). I Blue Books sono redatti dalle commissioni tecniche appositamente costituite dalla CIBJO e comprendono: The Gemstone Book (Pietre Preziose, fini ed ornamentali),, The Pearl Book,, The Diamond Book,, The Precious Metals Book,, The Gemmological Laboratory Book.. Tutte queste norme sono state aggiornate per l’ultima volta nel 2010, e sono scaricabili gratuitamente dal sito www.cibjo.org. Le Norme UNI di riferimento sono: la norma UNI 9758:2003 sul diamante e la Uni 10245:2003 sulla nomenclatura dei materiali gemmologici. Le norme UNI sono realizzate dall’UNI-Ente Nazionale Italiano di Unificazione, un’associazione privata senza scopo di lucro, riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che elabora e pubblica le norme tecniche volontarie - le cosiddette “norme UNI” - in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario (tranne in quelli elettrico ed elettrotecnico). Il testo delle norme UNI può essere acquistato richiedendolo direttamente allo stesso Ente, tramite il sito www.uni.com. Le norme UNI e CIBJO, che coincidono largamente tra di loro, definiscono un insieme di regole e definizioni ampiamente accettate tanto nella comunità degli studiosi quanto in quella degli operatori economici. Ma qual è il loro status giuridico? Possono avere un valore vincolante nei rapporti commerciali? Gli Usi delle Camere di Commercio In Italia, queste norme sono state spesso inglobate nelle raccolte degli Usi delle Camere di Commercio, assumendo valore di fonte normativa secondaria del Diritto, vale a dire operante laddove manca una norma di legge o un regolamento specifico sulla materia. Gli Usi sono infatti indicati dal Codice Civile tra le fonti del Diritto, e quindi ad essi si può fare appello in caso di controversie su materie non diversamente regolate da leggi e regolamenti. Essi possono essere applicati ai rap-

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porti contrattuali ed agli scambi tra operatori professionali, ma riguardano anche le transazioni con i consumatori finali, aspetto di grande importanza alla luce di praquanto disposto in materia di “p tiche commerciali ingannevoli” dal Codice del Consumo.

LE NORME UNI E CIBJO E GLI USI DELLE CAMERE DI COMMERCIO

Il Codice del Consumo Il Codice del Consumo (D. Lgs 206/2005) vieta le “pratiche commerciali ingannevoli” (Art. 21): “È considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero o, seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo, anche nella sua presentazione complessiva, induce o e’ idonea ad indurre in errore il consumatore medio riguardo ad uno o più dei seguenti elementi e, in ogni caso, lo induce o e’ idonea a indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso: a) (…) la natura del prodotto; b) le caratteristiche principali del prodotto, quali (…) la descrizione, l’origine geografica o commerciale (…). Da questa citazione parziale dell’art. 21 del Codice del Consumo risulta che può essere sanzionato il commerciante il quale dichiari che una pietra preziosa ha determinate caratteristiche qualitative (ad esempio, un diamante di colore F e privo di inclusioni) o geografiche (smeraldo di Colombia) senza che ciò risponda al vero. In questo caso, il consumatore potrà rivalersi sul commerciante richiedendo la restituzione del corrispettivo e gli eventuali danni. Ricordiamo che le disposizioni del Codice del Consumo si applicano solo ai rapporti tra operatori professionali e consumatori finali, e non ai contratti tra gli operatori stessi. Il dettagliante potrà comunque rivalersi sul grossista che gli ha fornito le pietre se a sua volta le pietre gli sono state presentate come aventi caratteristiche non rispondenti a quelle reali. Le principali regole UNI e CIBJO È impossibile riassumere in poco spazio il contenuto di queste norme, per cui ci limiteremo ad alcuni cenni essenziali.Per quanto riguarda il diamante, esse vietano ogni espressione che possa essere fonte di equivoco in merito all’origine interamente naturale della pietra : è’ consentito usare il termine “diamante” senza ulteriori aggiunte solo

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se si tratta di una pietra di origine naturale.

È proibito l’uso della parola “diamante” per descrivere prodotti in parte o interamente cristallizzati o ricristallizzati con intervento umano. I prodotti di questo tipo possono essere chiamati “diamanti sintetici” solo quando le loro proprietà strutturali, fisiche e chimiche nella loro massa totale, corrispondono a quelle del diamante. In questi casi la parola diamante deve essere seguita dal termine “sintetico” o “artificiale”. I diamanti che hanno subito trattamenti di vario tipo volti a migliorarne l’aspetto devono essere dichiarati come “diamanti trattati”, specificando il tipo di trattamento ricevuto. Per quanto riguarda peso, colore, purezza e taglio,, le norme, sia pur con leggere sfumature, fanno riferimento alle scale ed ai parametri internazionalmente riconosciuti, come la scala GIA del colore. È vietato l’uso di qualsiasi espressione ambigua che possa trarre in inganno gli acquirenti, siano essi commercianti o consumatori finali. Ad esempio, termini come “puro”, “puro all’occhio”, “commercialmente puro” o altre espressioni o definizioni di diverso significato non devono essere usate in quanto ambigue e prive di un significato preciso. Solo il termine “puro alla lente” ha un significato specifico relativamente alla scala della purezza. Per quanto concerne in generale il commercio di pietre preziose, le norme CIBJO, tra le cui finalità vi è quella di dettare regole uniformi per le transazioni commerciali, annettono grandissima importanza al fatto che le pietre preziose siano definite, nell’ambito degli scambi, con la massima trasparenza e precisione, indicando analiticamente anche gli eventuali trattamenti a cui le pietre sono state sottoposte, specie in caso di interventi particolarmente invasivi e tali da modificare sensibilmente lo stato naturale della pietra, quali ad es. trattamenti termici, irradiazioni, otturazioni delle cavità, assemblaggi (le cosiddette “doppiette”), impregnazioni, tinture o colorazioni. Da notare che le pietre di qualsiasi tipo ricostituite a partire da materiale in forma di polvere vanno considerate, secondo le norme CIBJO, come pietre artificiali.



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orologi

PATEK PHILIPPE REGOLATORE CON CALENDARIO ANNUALE

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Se i tecnici della famosa e tanto amata Maison svizzera volevano stupire i tanti appassionati di alta orologeria, come al solito ci sono riusciti Parlo della nuova referenza 5235, dotata del neonato calibro 31-260 REG QA (sigillo Patek Philippe) composto da 320 elementi - 181 per la base e 139 per la complicazione - movimento con ampio utilizzo per l’organo regolatore del Silinvar un derivato del silicio, decorato a “Cotes de Geneve” nonché primo orologio da polso della Patek Philippe con quadrante tipo Regolatore, e come tale dotato di una lancetta dei minuti centrale, quadrante delle ore al 12 e quello dei secondi al 6. ! " ! # !' ! " ! & (" " # ! "! !! "! ! ! ! " ! ! ! ! ! " # !' ! "

le 23.040 alternanze/ora che non solo migliorano il rendimento e l’isocronismo, ma migliorano la riserva di marcia con possibilità di regolare la precisione più facilmente. Conseguentemente al miglior rendimento è stata utilizzata una molla meno potente ma più lunga facendo allungare la riserva di marcia dell’orologio a 60 ore ed in più una precisione su un raggio di tempo più lungo. Modifiche al ruotismo (ruota grande, mediana e dei secondi) con l’introduzione di nuovi profili dei denti. Le indicazioni del calendario annuale sul grande quadrante argentè scuro sono visibili attraverso tre ampie finestrelle posizionate a ore 10 il giorno, a ore 2 il mese, a ore 6 la data.

Sullo stesso quadrante in contrasto e di colore argentè chiaro ci sono le indicazioni dei quadratini ausiliari delle ore e dei minuti, le lancette sono a bastone brunite con effetto blu, gli indici anch’essi in blu così come le indicazioni del calendario. La cassa è in oro bianco da 40,50 mm con uno spessore di 10,65 mm stile Calatrava, la carrure è satinata, la lunetta lucida, il vetro in zaffiro. I correttori sono posizionati a ore 9 per il giorno, a ore 10 per il mese e tra le 9 e le 10 per la data. Il cinturino è in alligatore blu notte opaco, la fibbia ardiglione in oro bianco con logo Patek Philippe inciso.

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di Mario Didone


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TU CHIAMALA SE VUOI SPAZZATURA VECCHI MATERIALI NUOVI VALORI

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on solo gli stalker frugano nelle spazzature, ma anche i designer. Non è una novità che sperimentare con materiali insoliti solletichi l’ingegno di artisti, ma se è vero che in tempi di crisi non si getta niente, anche nel gioiello c’è chi del riuso ha fatto il proprio credo. Marion Van Cruchten ha dato vita ad una splendida e coloratissima collezione di spille e bracciali di nome Revalue assemblando centinaia di ricevute, scontrini e volantini. L’artista olandese ha fatto dell’attribuzione di nuovi valori il proprio diktat stilistico, e ricerca nei materiali più disparati gli strumenti per esprimere il proprio pensiero. Che si tratti di gomme da masticare, ostie, fiori o spazzatura, i suoi gioielli vogliono stimolare opinioni e sfatare pregiudizi. Le spille Smoker’s Heart realizzate con frammenti di pacchetti di sigarette sono un monito ai fumatori che fanno a pezzi la propria salute, così come le collane con immagini sovrapposte di polmoni sani e malati. Le confezioni di tabacco sono anche la base di una serie di collane e colletti tagliati e cuciti a mano con decorazioni che mostrano il lato interno dei pacchetti per creare argentei riflessi. Gulnur Ozdaglar è attenta alle problematiche ambientali e mostrare la bellezza che possono avere oggetti ritenuti “da buttare” è il suo modo di sensibilizzare sul tema del riciclaggio. Ultimamente la

di Lucia Venino

progettista turca si è dedicata al riutilizzo delle bottiglie in PET: tagliate, traforate, incise o dipinte le trasforma in impalpabili gioielli. La delicatezza delle forme e i colori traslucidi creano suggestioni che riportano alla mente la natura e non certo bottiglie su scaffali di ipermercati. Chi possiede un cane o un gatto conosce bene la mole di peli che spargono su arredi e vestiti. Mentre noi ci affanniamo con l’aspirapolvere, Marion Van Cruchten li raccoglie, li intreccia con filo d’oro e li trasforma in collana. Dopo aver pettinato i suoi candidi persiani, Flora Davis ne raccoglie il pelo e lo lavora con la tecnica del feltro. Le morbidissime collane di boules dell’artista americana incontreranno il favore anche delle animaliste più accanite, visto che il solo trattamento che subiscono i gatti sono coccole e delicate spazzolate. Un’idea simile l’ha avuta la sua connazionale Heidi Abrahmson: ha abbandonato le pietre preziose per dare vita ad una collezione in pelo di gatto e argento a sostegno della campagna a favore dei gatti in occasione del National Hairball Awareness Day, in collaborazione con Modern Cat, un sito che raccoglie idee e prodotti di design dedicati ai felini più viziati d’oltreoceano. Parte del ricavato della vendita dei gioielli è destinata a vaccinazioni e cibo per i mici più sfortunati: una scelta che toccherà sicuramente il cuore delle vostre amate gattare.

ALLA TRIENNALE DESIGN MUSEUM Tra funzionalità ed emozione

Il

tempo, da sempre un’irrisolta questione per lo più filosofica, ma anche artistica e problematicamente quotidiana, diventa protagonista alla Triennale Design Museum di Milano fino all’8 gennaio 2012 nella mostra “O’Clock.Time design, design time” a cura di Silvana Annicchiarico e Jan van Rossem e con lo straordinario progetto di allestimento di Patricia Urquiola. Non aspettatevi però di trovare una rassegna di oggetti storici e datati per misurare il tempo, piuttosto pensate di compiere un percorso che vuole creare una connessione tra il design, la tecnologia e una riflessione su qualcosa che i nostri sensi non percepiscono. Chi meglio delle Officine Panerai, che da sempre rappresentano un perfetto compromesso tra uno squisito artigianato toscano, tra la funzionalità e l’emozione, poteva essere lo sponsor dell’evento? Perché proprio di partecipazione emotiva si tratta! La misurazione del tempo e il suo funzionamento, ormai sono i requisiti base di un orologio, ma ciò che li contraddistingue è l’anima che li rende vivi, unici ed esteticamente desiderabili. Officine Panerai non resta solo dietro le quinte come promotrice dell’evento, ma è anche attore nell’originale opera dell’artista inglese Damien Hirst, realizzata appositamente per la Mostra: “Beautiful Sunflower Panerai Painting”, uno spin painting che contiene in uno spazio circolare centinaia di qua-

O’CLOCK. TIME DESIGN, DESIGN TIME

di Livia Tenuta

dranti di Officine Panerai privi di lancette. L’assenza delle lancette, quindi della misurazione del tempo, il movimento rotatorio con il quale l’opera è stata creata e la circolarità della tela, portano l’osservatore in una dimensione senza tempo in cui Kairos, l’aspetto qualitativo del tempo, il momento in cui qualcosa di speciale accade, ha la meglio su Kronos, dio e titano del tempo, metafora di un percorso logico e circolare. Non a caso ci si trova nella sezione “Viaggiare nel tempo”, caratterizzata da luci naturali e da una sensazione di libertà data dagli ampi spazi, diversa dalle altre due, “Misurare il tempo”, in cui dominano la penombra e le luci diffuse e “Rappresentare il tempo”, in cui gli oggetti possono essere osservati solo guardandosi indietro. La mostra è un’occasione per compiere un viaggio, un’esperienza ludica ma allo stesso tempo profonda, capace di creare delle connessioni tra il contemporaneo, il tempo e tutte le problematiche che esso determina; un percorso che sin dall’inizio pone il visitatore davanti ad una scelta, gli dà l’opportunità di decidere come gestire il proprio tempo: o attraverso un ingresso fast track, una sorta di corsia privilegiata che consente di osservare la mostra superficialmente ma in 4 minuti, oppure di prendersi il proprio tempo e apprezzare ogni spazio con la calma che merita. Un consiglio? Fermate il tempo e godetevi tutte le opere e le installazioni senza fretta, perché, come Damien Hirst ha detto, “Siamo al Mondo per starci bene, non per starci a lungo”.

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SE TA breaking news

Griffate e fruscianti texture, leggerissime rappresentazioni di una realtà fatta di linee, di ombre, di charme ma prima di tutto di colori come torrenti impetuosi di geometrie, volute, assoli di superfici seriche per una percezione di euforica dominanza che, però, lascia esplodere la fantasia dei gioielli che pavoneggiano design talentuosi, forme straordinarie e materie diversissime alla scoperta di nuove magie.

ph. luciano d’inverno


MYKONOS DESIGN

collezione paraga summer watch orologio in silicone con fondello in acciaio movimento pc21s mykonos-design@hotmail.com www.mykonos-design.com

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IL BINOMIO

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anelli manetta brown/grey/orange info@ilbinomio.com www.ilbinomio.com

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MEDITERRANEO GIOIELLI

collezione icone, collana in argento con incastonature di quarzi naturali e rifiniture artigianali di applicazioni galvaniche. info@mediterraneogioielli.it www.mediterraneogioielli.it

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CHIORRI

bracciale in acciaio gianlucachiorri@tiscali.it

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FOR YOU MILANO

collane e orecchini in argento piergilardi@tin.it

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SEMUA BJOU

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orecchini in tessuto e argento bjouveloci@gmail.com

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GISELLA GALLOTTA

ciondoli in argento intagliati e martellati a mano gisgallotta@gmail.com

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BY GRAZIELLA PALETTA DESIGNER

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MY STAR

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Collana con pendente in oro e diamanti bianchi e gialli della collezione “THE KISS� info@graziellapaletta.com www.graziellapaletta.com

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ESSELLE 2000

bracciale e orecchini in argento esselle.2000@alice.it

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L’ARGENTO CHE BRILLA…

CILU

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bracciale, pendente e anello in argento 925°% dorato con perle barocche naturali cirosportiello@libero.it cilu gioielli

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EMOZIONI

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presentano

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THAT’S FASHION, L’ALLESTIMENTO INNOVATIVO CHE RENDERÀ PROTAGONISTI GIOIELLI, BIJOUX E ACCESSORI

Se esponi alla 71a edizione del Macef nel padiglione dedicato ai gioielli, bijoux e accessori non perdere questa occasione.

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