Investimenti, cantieri, nomine ed analisi, uno sguardo allargato sul nostro settore
Vicenzaoro. È dal 2006 che visito la fiera di Vicenza: prima tre appuntamenti all’anno, poi due. Anno dopo anno, eventi che hanno in qualche maniera segnato la storia di tutti noi. Ora, un pezzo di questa avventura è stato abbattuto per fare spazio ad un nuovo progetto molto ambizioso, ma allo stesso strategico per il mercato del gioiello italiano. È stato un piacere ed un onore aver avuto la possibilità di visitare il cantiere e di essere reso partecipe dello stato di avanzamento dei lavori. Certo, siamo solo all’inizio: secondo il cronoprogramma non prima del 2026 avremo la totale agibilità della fiera - in contemporanea dovrebbe sorgere, nelle immediate adiacenze, la nuova stazione dell’alta velocità. Investimenti su investimenti che qualificheranno ulteriormente la proposta fieristica italiana.Con la sua offerta, composta da oltre 1300 aziende, e con il suo salone delle tecnologie (T-Gold), Vicenzaoro è e sarà sempre più il riferimento per il nostro settore nel circuito fieristico mondiale. Per le prossime edizioni dovremo mettere in conto qualche disagio, ma la posta in gioco è alta e importante e merita tutta la nostra comprensione. * * *
GIOVANNI MICERA @direttorepreziosaIl mese scorso ha visto due debutti importanti: Matteo Farsura nuovo Global Exhibition Manager of the Jewellery & Fashion Division di IEG ha firmato, ad Arezzo, la sua prima fiera; Cristina Squarcialupi (UnoAerre e Chimet) raccoglie il testimone da Giorgio Villa e diventata nuovo presidente del Club degli Orafi. Due nomine rilevanti, sicuramente in continuità con i predecessori, che avranno molto da lavorare nei prossimi tempi. Il gioiello, Italiano è una icona a livello mondiale, non dimentichiamolo.
Secondo l’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio con il centro studi Guglielmo Tagliacarne, negli ultimi dieci anni hanno chiuso oltre 111mila negozi al dettaglio e 24mila attività di commercio ambulante. Purtroppo il segno meno va messo anche al segmento delle gioiellerie (circa 5mila in meno rispetto alle 17mila del 2013). Una situazione chiara a tutti che merita di essere attenzionata. Per il settore gli anni ‘70 e ‘80 hanno rappresentato un momento estremamente florido ma è anche il motivo della rete distributiva sovrastimata di oggi, per cui la proposizione del gioiello va reinventata.
I have been visiting the Vicenza Fair since 2006: first three events a year, then two. Year after year, events that have in some way marked the history of all of us. Now, a piece of this adventure has been torn down to make room for a very ambitious new project. It was a pleasure to have had the opportunity to visit the construction site. Of course, we are only at the beginning: according to the timetable, not before 2026 will we have the full usability of the fairgrounds - at the same time, the new high-speed train station should rise in the immediate vicinity. Investments that will further qualify the Italian trade fair proposal. With its offer, consisting of more than 1,300 companies, and with its technology show (T-Gold), Vicenzaoro is and will be more and more the reference for our sector in the world fair circuit. For the next editions, we will have to put some discomfort into account, but the stakes are high and important and deserve all our understanding.
Last month saw two important debuts: Matteo Farsura new Global Exhibition Manager of the Jewellery & Fashion Division of IEG signed, in Arezzo, his first fair; Cristina Squarcialupi (UnoAerre and Chimet) picks up the baton from Giorgio Villa and became the new president of the Goldsmiths' Club. Two relevant appointments, certainly in continuity with predecessors, who will have much to work with in the coming times.
According to the analysis “Business Demographics in Italian Cities,” carried out by the Confcommercio Studies Office with the Guglielmo Tagliacarne Study Center, more than 111 thousand retail stores and 24 thousand itinerant trade activities have closed in the last ten years. Unfortunately, the minus sign must also be put on the segment of jewelry stores, about 5 thousand less than the 17 thousand in 2013). A situation that is clear to all and deserves attention. For the sector, the 1970s and 1980s were an extremely prosperous time, but it is also the reason for today's overstated distribution network, so the jewelry proposition needs to be reinvented
sommario
NEWS
22 Il novo corso creativo di Borbonese
22 Eberhard & Co., Traversetolo si veste d’estate
22 Buccellati. The Prince of Goldmisth
23 Kuwayama Corporation entra a far parte della CIBJO
23 Louis Vuitton. Deep Time collection per Charlene di Monaco
23 Lange & Söhne. Un 1815 Chronograph al vincitore di “Best of Show”
24 Max Mara. L’eyewear, da dispositivo di protezione a modello di femminilità
24 Gran Lady Kalla. Più di un orologio oltre il gioiello
24 Versace. Greca Logo Diver
25 Baume & Mercier. Hampton Total Black
25 Damiani. Celebra il centenario in Corea
26 Preziosa Magazine e le performance ‘Live Sketching’
SEASONAL TREND
28 Al naturale
30 En plein air
32 Tra le nuvole
IN VETRINA
34 Lebole Maison
EDITORIAL
36 Precious designs
62 9 to 5PM
FOcuS PM
42 Bvlgari la straordinaria “Aeterna”
46 Superstones. Giovanni Raspini, in mostra un progetto creativo senza confini
STORIES
56 Barbara Lebole. «Raccontiamo storie, e non è mai un monologo»
80 Club degli Orafi Italia, Chimet e Unoarre: Maria Cristina Squarcialupi racconta le prossime sfide
BORSA DIAMANTI ITALIA
84 G&G Amighini Gioielleria
86 Grosse novità per il gruppo De Beers
JEWELS
60 Fratelli Dinacci
89 SJF Company
94 Govoni Gioielli
50 Buccellati. Collezione Romanza
95 Pittiesisi
95 Leonardo 18 carati
NEW PROPOSAL
54 Miramira
GEMME
96 E-Motion
INDuSTRY
98 Lello Fusco
106 In viaggio con Mario Vescovo nel cantiere di Vicenza
108 Milano Fashion&Jewels. A settembre un ritorno carico di novità
WATcHES
100 Venezianico Atelier. A San Donà di Piave lo stile dell’accoglienza
104 Sam (Watchit.sam) Il fenomeno dei Microbrand
preziosamagazine.com
anno XVII maggio 2024 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale
COVER: MIRAMIRA miramirajewelry.com
hanno collaborato: Martino Belmanto, Marilina Curci, Luigi Esposito, Maria Rosaria Petito, Sam Sanai, Pasquale Tallarino, Lucietta Vinciguerra
Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 - iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018 edito da Loiralab srl Via Lepanto, 46 - 80125 Napoli
direttore responsabile Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com responsabile commerciale Federica Longobardi longobardi@preziosamagazine.com
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Questa rivista è stampata su carta certificata FSC® a tutela dell’ambiente perchè le materie prime di legno provengono da fonti sostenibili, controllate e le foreste sono ben gestite.
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stampa Grafica Metelliana, 84085 Mercato San Severino (SA)
in collaborazione con
Borbonese
Un nuovo corso creativo
«Questo incarico rappresenta per me e Salar una appassionante»sfida
Francesca Monaco
Il duo stilistico, Salar Bicheranloo e Francesca Monaco, assume la direzione creativa di Borbonese. La prima collezione sarà la PE 2025 presentata alla Milan Fashion Week di settembre.
The stylistic duo, Salar Bicheranloo and Francesca Monaco, takes over the creative direction of Borbonese. The creative duo's first collection will be the S/S 2025 presented at Milan Fashion Week in September.
Traversetolo
si veste d’estate Eberhard & Co.
Traversetolo con 43 mm di diametro è un pioniere tra gli orologi con cassa dalle dimensioni importanti e oggi presenta una veste inedita: quadrante in tonalità carta da zucchero abbinato a cinturino di pelle effetto vintage ton-sur-ton (in alternativa bracciale in acciaio Chaland). Numeri arabi e lancette di colore bianco. È proposto con fondo impresso a conio e scritte in rilievo, o in versione vitré, con fondo in vetro zaffiro.
Traversetolo with 43 mm diameter is a pioneer among watches with a large case size and now presents a new look: sugar-paper tone dial paired with ton-sur-ton vintage effect leather strap (alternatively Chaland steel bracelet). Arabic numerals and hands in white. It is offered with an embossed bottom and raised lettering, or a vitré version with a sapphire crystal back.
The Prince of Goldmisth Buccellati
Il 26 e 27 giugno, in rue Saint Honoré 239, a Parigi, la Maison presenta la collezione: “The Prince of Goldmisth”, ispirandosi alla definizione che Gabriele d’Annunzio, attribuì a Mario Buccellati nel 1936. L’esposizione suddivisa per tematiche ha per file rouge la farfalla, in tutte la sua eleganza.
On June 26 and 27, at 239 rue Saint Honoré in Paris, the Maison presents the collection, “The Prince of Goldmisth,” inspired by the definition that the Vate Gabriele d’Annunzio, attributed to Mario Buccellati in 1936.
Kuwayama Corporation
Entra a far parte della CIBJO
Gaetano Cavalieri presidente della CIBJO: «È l’unico ingresso commerciale proveniente dal Giappone. Siamo lieti che la famiglia internazionale della gioielleria possa ora beneficiare delle conoscenze e competenze di un attore di primo piano».
Gaetano Cavalieri the president of CIBJO: «This is the only commercial entry from Japan. We are pleased that the international jewelry family can now benefit from the knowledge and expertise of a leading player.»
Deep Time collection per Charlene di Monaco Louis Vuitton
Monaco. Alla cena di gala in occasione della premiazione di Charles Leclerc, la principessa ha indossato con un attillato abito rosso fuoco, orecchini Myriad ed il bracciale Origin, in oro bianco e diamanti della Collezione di Alta Gioielleria Deep Time della Maison.
Monaco, at the gala dinner on the occasion of Charles Leclerc’s award ceremony, the princess wore in a tight fiery red gown, Myriad earrings and the Origin bracelet, in white gold and diamonds from the Maison's Deep Time High Jewellery Collection.
Lange & Söhne
Un 1815 Chronograph al vincitore di “Best of Show”
Nella partnership con il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este dedicato alle auto d’epoca, Lange & Söhne premia ancora una volta il vincitore di “Best of Show” con un modello creato per l’occasione, un 1815 Chronograph in oro bianco con cuvette incisa a mano. Lo ha consegnato Wilhelm Schmid, CEO di Lange.
In its partnership with the Villa d'Este Concorso d'Eleganza dedicated to classic cars, Lange & Söhne once again awards the winner of “Best of Show” with a model created for the occasion, an 1815 Chronograph in white gold with hand-engraved cuvette. It was presented by Wilhelm Schmid, CEO of Lange.
Max Mara
L’eyewear,
da dispositivo di protezione a modello di femminilità
Gran Lady Kalla
Più di un orologio oltre il gioiello
Diamanti, perle e onice per un mix di meraviglia. Vacheron Constantin ha creato un sogno incastonando 268 diamanti, compreso uno centrale taglio smeraldo di oltre 2 K, in un gioiello/segnatempo indossabile in 4 diversi modi... e dal polso al décolleté è un attimo.
Gli occhiali un tempo utilizzati dai saldatori nelle fabbriche incontrano con audacia il fascino delle donne contemporanee in un’estetica reinventata con elementi iconici. Un modello di carattere, ispirato dalla personalità eclettica di un’artista come Lee Miller
Glasses once used by welders in factories boldly meet the appeal of contemporary women in a reinvented aesthetic with iconic elements. A model with character, inspired by the eclectic personality of an artist like Lee Miller.
Diamonds, pearls and onyx for a mix of wonder. Vacheron Constantin has created a dream by setting 268 diamonds, including a central emerald-cut one over 2 K in size, in a jewel/ timepiece that can be worn 4 different ways... and from wrist to neckline is an instant.
E Versace
Greca Logo Diver
ccentrico, sportivo, lussuoso, non convenzionale. Maschile. È il Greca Logo Diver con bracciale a maglie rettangolari e cassa rotonda abbracciata dall’elemento caratteristico della tradizione Versace, la Greca.
Eccentric, unconventional. Masculine. It’s the Greca Logo Diver with rectangular link bracelet and round case embraced by the traditional Greca.
Hampton Total Black
S Baume & Mercier
emplicemente elegante. A disegnare il nuovo Hampton M0A10760 sono la cassa rettangolare in acciaio, la corona con cabochon di agata nera, il cinturino nero e il quadrante laccato nero su cui spiccano le lancette, il logo, il nome e il marchio “Swiss Made”. La Collezione Hampton si arricchisce così di un nuovo modello dal raffinato stile à la française, dotato di un movimento al quarzo a lunga durata.
For the new Hampton M0A10760 rectangular steel case, crown with black agate cabochon, black strap, and black lacquered dial on which the hands, logo, name, and “Swiss Made” logo stand out. A refined style à la française,with a longlasting quartz movement.
Damiani
Celebra il centenario in Corea
L’italianità nella sua vera essenza è il trait d’union della mostra “DAMIANI 100X100 Italiani” che la Maison ha allestito in Corea. Fino al 9 giugno, negli spazi Noudit Ikseon, nell’omonimo distretto della capitale Seul, celebra il suo centenario con un’esposizione, curata da Alba Cappellieri, che candida 100 capolavori, summa di 100 anni di storia. Dedicato agli ospiti un party esclusivo alla presenza di Giorgio Damiani - vicepresidente del Gruppo - e di celebrity coreane tra cui la modella e attrice Hye Yoon Kim, il rapper e produrre Zico, l’artista e brand Ambassador Sung Kyoung Lee con I.N., membro della k-pop band Stray Kids e all’attrice Soo Jung Lim.
Italianness in its true essence at the “DAMIANI 100X100 Italians” exhibition the Maison has set up in Korea. From May 30 to June 9, in the NOUDIT Ikseon spaces in Seoul, it celebrates its centenary with an exhibition, curated by Alba Cappellieri, featuring 100 masterpieces that reveal the five values of the brand. Exclusive party in the presence of Giorgio Damiani, vice chairman of the Group, model and actress Hye Yoon Kim, rapper Zico, artist and brand Ambassador Sung Kyoung Lee with I.N. of the k-pop band Stray Kids, and actress Soo Jung Lim.
A Preziosa Magazine e le performance‘Live Sketching’
Open Tarì, Preziosa Magazine ha mutato il suo spazio espositivo in un luogo di attrazione, una virata insolita con cui ha assottigliato il confine del proprio perimetro editoriale con piglio artistico condividendo con i visitatori un momento di diversa creatività e di totale partecipazione: un inatteso happening con le performance ‘Live Sketching’ della fashion designer Alessia Lombardi che in silhouette azzeccatissime ha messo a nudo le unicità di single, coppie e famigliole.
At Open Tarì, Preziosa Magazine mutated its exhibition space into a place of attraction, an unusual turn with which it thinned the boundary of its editorial perimeter with an artistic flair, sharing with visitors a moment of different creativity and total participation: an unexpected happening with 'Live Sketching' performances by fashion designer Alessia Lombardi who in aptly placed silhouettes bared the uniqueness of singles, couples and families.
PATOU
Borsa a secchiello intrecciata con placca gioiello
Credits: farfetch.com
Al nAturAle
LACK OF COLOR
Fedora in rafia realizzato a mano
Credits: eu.lackofcolor.com
MYCHALOM
Espadrillas con zeppa in rafia e paglia
Credits: Courtesy of Press Office
Rafia, vimini, midollino, ma anche paglia grezza e iuta. Un’estetica primordiale pervade i must have della bella stagione e intreccia inedite liaison con tutto il guardaroba. A partire dall’intramontabile panier - che abbandona temporaneamente la spiaggia per approdare in città - a cui fanno seguito tracolle dallo spirito versatile, esotiche babouche, fiocchi per capelli dal gusto bon ton. E poi fedora dalle trame leggerissime, bracciali rigidi, cestini deluxe. Da osare in combo o indossare a piccoli tocchi, per sentirsi già in vacanza.
raffia, wicker, wicker, but also raw straw and jute. A primal aesthetic pervades the must-haves of the summer season and weaves unprecedented liaisons with the entire wardrobe. Star ting with the timeless panier - which temporarily abandons the beach to land in the city - followed by shoulder bags with a versatile spirit, exotic babouches, hair bows with a bon ton taste. And then fedoras with ultra-light weaves, rigid bracelets, deluxe baskets. to be dared in combos or worn in small touches, to feel already on vacation.
di Marilina Curci
H&M
Sandali slip on dalla trama intrecciata
Credits: 2.hm.com
AEFFE CREAZIONI
BA&SH
Borsa basket in rafia e pelle
Credits: Courtesy of Press Office
ROGER VIVIER
Fermaglio in rafia con fibbia di cristalli
Credits: aeffecreazioni.com
Bracciale in acciaio con pietra paesina, serpentino ed ematite galvanizzata argento
Credits: rogervivier.com
HERMèS
Bracciale manchette in vimini e pelle con dettagli in metallo Credits: hermes.com
STUDIO SARTA Clutch in rattan e pelle
Credits: Courtesy of Press Office
HOUSE OF TUHINA Orecchini maxi “Flower Grace” in leghe di metallo lavorati a mano. Credits: aibijoux.com
LUISA SPAGNOLI
Borsa a tracolla in rattan
Credits: luisaspagnoli.com
PITTIESISI
Anello collezione Pietre della Terra in argento 925 dorato con quarzo rutilato Credits: pittiesisi.com
SERGIO ROSSI Sandali incrociati con tacco chunky e plateau Credits: sergiorossi.com
J’OR
Anello Lilium in oro rosa, zaffiri, rubini, diamante e ritaglio di madreperla Credits: maisonjor.com
FURLA
Mini secchiello in pelle martellata Credits: furla.com
SEMICOUTURE
Borsa in vimini con tracolla regolabile in ecopelle, manici e chiusura a contrasto Credits: semicouture.it
en plein Air
Défilé sur l'herbe. Lo stile di stagione guarda alla natura e veste gli accessori di trame bucoliche e ramage preziosi, quadretti Vichy e tinte pastello. Un’ode alla joie de vivre che si materializza attraverso monili botanici e insetti gioiello, bauletti intrecciati dal sapore provenzale, borse a secchiello, romantiche slipper rasoterra con frange a contrasto e foulardletteralmente - in fiore. Da cogliere al volo!
Défilé sur l'herbe. the season's style looks to nature and dresses accessories in bucolic textures and precious ramage, Vichy checks and pastel hues. An ode to joie de vivre. to be grabbed at the drop of a hat! (MC)
CHYLAK
Ballerine con lacci in pelle
Credits: Courtesy of Press Office
DELFINA DELETTREZ
Spilla “one of a kind” in argento con prasiolite verde e perle delicate Credits: delfinadelettrez.com
BOTTEGA VENETA
Orecchini in argento smaltato a mano Credits: bottegaveneta.com
ROSATO
Mono orecchino in argento 925 con placcatura di oro giallo, smalto e cubic zirconia Credits: rosato.it
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI
Bucket hat con stampa check
Credits: philosophyofficial.com
FERRAGAMO
Foulard in pura seta con stampa floreale
Credits: ferragamo.com
PAVIè
Orecchini con petali di gocce a cascata in cristalli
Credits: pavie.it
ALLAGIULIA
Friulane profilate in gros grain con passamaneria a contrasto Credits: Courtesy of Press Office
NUOVA GEPAM
Bracciale in ottone tubogas con cristalli e strass
Credits: nuovagepam.it
MARIA PATRIZIA MARRA
Choker realizzato a mano in bronzo naturale
Credits: Courtesy of Press Office
NUOVA GEPAM
Cerchietto in ottone con cristalli
Credits: nuovagepam.it
FLORILèGE DE VIE
Orecchini Rosée du Matin “Monte Bianco” oro rosa 18 kt e diamanti Credits: florilege.it
THE BEATRIZ
Cerchietto couture plissettato
Credits: thebeatriz.com†
BOTTEGA VENETA
Cintura in pelle con fibbia dorata
Credits: bottegaveneta.com
MIISTA
Sandalo con tacco kitten e tomaia in lurex
Credits: miista.com
RODO
Clutch in pelle increspata
Credits: rodo.it
CHARLES & KEITH
Slingback con tacco basso e strass
Credits: Courtesy of Press Office
PITTIESISI
Anello collezione Pietre della Terra, argento 925 con acquamarina Milky Credits: pittiesisi.com
AEFFE CREAZIONI
Bracciale howlite turchese, dumortierite con elementi, catena e chiusura in acciaio Credits: aeffecreazioni.com
Tote bag trapuntata
Credits: farfetch.com
trA le nuVole
Il fashion meteo per la nuova stagione parla chiaro. Si prevedono giornate cariche di glam, scandite da clutch vaporose, cerchietti effetto nuvola e mules dai toni celestiali, a cui si aggiungono occhiali dalle montature in tono e candide cinture. Sul fronte gioielli la parola d’ordine è variabilità: collane dai profili irregolari si alternano a bangle con charm, mentre orecchini arcobaleno si accendono grazie a lampi sparkling. Pronti a rasserenare anche gli outfit più seriosi.
the fashion weather forecast for the new season speaks clearly. Glam-laden days are expected, punctuated by fluffy clutches, cloud-effect headbands and mules in heavenly tones, complemented by glasses with matching frames and snow-white belts. on the jewelr y front, the watchword is variability: necklaces with irregular profiles alternate with charm bangles, while rainbow earrings light up thanks to sparkling flashes. ready to soothe even the most serious outfits.
TROLLBEADS
Bangle con charm in edizione limitata
Credits: trollbeads.it
COMPLETEDWORKS
Collana in metallo placcato oro 14 kt e perle
Credits: farfetch.com
Occhiali da sole con montatura semitrasparente
Credits: Courtesy of Press Office
Orecchini multistrass realizzati a mano con galvanica ottone color oro
Credits: Courtesy of Press Office
J’OR
Anello Embrace, oro bianco 18 kt e titanio blu, tanzanite, diamanti e zaffiri blu Credits: maisonjor.com
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
invetrina
leBole MAiSon
La collezione Gotico Romantico, realizzata nelle varianti in argento galvanizzato e argento decapato nero, mette in evidenza, sulle superfici del metallo, motivi decorativi floreali che si intrecciano nelle forme di cuori, fiori e quadrifogli, richiamando la tradizione ottocentesca che si rinnova e snellisce in uno stile alchemico ed articolato attraverso elementi pendenti e pietre naturali. Asimmetrie, movimenti e chiarezza delle forme donano a questa collezione uno spirito giovane e leggerezza.
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
www.lebolemaison.it
orecchini asimmetrici in argento galvanizzato oro, elementi naturali e resina
precious designs
Collana Bvlgari
Sapphire Brocade Aeterna
Alta Gioielleria in oro bianco con 13 zaffiri taglio cuscino (63.48 ct), 15 diamanti tondi taglio brillante (6.57 ct), 33 diamanti a goccia (6.34 ct), 96 zaffiri taglio buff-top (9.44 ct), 142 smeraldi taglio buff-top (11.79 ct) e pavé di diamanti (48.97 ct).
1.300 ore di lavorazione
BVLGARI
la straordinaria “Aeterna”
Alle Terme di Diocleziano
oltre 500 creazioni esclusive di alta gioielleria e un parterre eccellente per un evento esclusivo nella città eterna
Collana Bvlgari Aurea
Chandra Aeterna
Alta Gioielleria in oro rosa con pavé di diamanti (16.30 ct)
1.400 ore di lavorazione
Per il suo 140esimo anniversario, la Maison romana ha presentato al pubblico la più straordinaria collezione di alta gioielleria e alta orologeria: “Aeterna”. Oltre 500 creazioni esclusive tra cui Borse High-End e Fragranze Very High-End. E la location non poteva che essere similmente esclusiva: le maestose Terme di Diocleziano, costruite tra il 298 e il 306 d.C.
Prima dell’inizio dello spettacolo agli ospiti è stato offerto un poetico duetto del coreografo e ballerino Sadeck Berrabah e della ballerina Eleonora Abbagnato, direttrice del Teatro dell’Opera di Roma.
A seguire, nel Chiostro di Michelangelo delle Terme, una cena di gala ideata dallo chef stellato Massimiliano Alajmo e una performance live della cantante e cantautrice Elisa, mentre nel corso della serata il Chiostro Ludovisi è stato palcoscenico di una grandiosa mostra di gioielli.
Collana Bvlgari Serpenti Aeterna
Alta Gioielleria in platino con 7 diamanti a goccia (140.00 ct), e 698 diamanti tagliati a gradino (61.81 ct)
2.400 ore di lavorazione
La sfilata, curata da Carine Roitfeld, ha visto la partecipazione di un cast iconico, tra cui Mariacarla Boscono, Blesnya Minher, Elisabetta Dessy, Isabella Rossellini, Carla Bruni e Giacomo Cavalli. Parterre di eccellenza per questa celebrazione, tra cui i Brand Ambassador Anne Hathaway, Liu Yife, Shu Qi, Hikari Mori, Alessandro Gassman e Priyanka Chopra Jonas, che per lo speciale anniversario ha indossato la collana Serpenti Aeterna, la creazione di Alta Gioielleria più preziosa mai realizzata dalla Maison: un vero capolavoro che ha richiesto oltre 2.800 ore di lavoro per combinare in totale armonia sette gocce di diamanti D flawless (per 140,00 carati), una per ogni anno di storia del brand, e 698 diamanti baguette (per 61,81 carati).
At the Baths of Diocletian over 500 exclusive high jewelry creations and an excellent parterre for an exclusive event in the Eternal City For its 140th anniversary, the Roman Maison presented to the public the most extraordinary collection of high jewelry and high watchmaking, "Aeterna." Over 500 exclusive creations including High-End Handbags and Very HighEnd Fragrances. And the location could only be similarly exclusive: the majestic Baths of Diocletian, built between 298 and 306 AD. Before the show began, guests were treated to a poetic duet by choreographer and dancer Sadeck Berrabah and ballerina Eleonora Abbagnato, director of the Teatro dell'Opera di Roma. This was followed by a gala dinner designed by Michelin-starred chef Massimiliano Alajmo and a live performance by singer and songwriter Elisa in the Michelangelo Cloister of the Baths, while throughout the evening the Ludovisi Cloister was the stage for a grand jewelry exhibition. The fashion show, curated by Carine Roitfeld, featured an iconic cast an international parterre.
Jean Christophe Babin Amministratore delegato di Bulgari, con Liu Yife, Anne Hathaway, Priyanka Chopra Jonas e Shu Qi. (ph ©Getty images)GIOVANNI RASPINI superstones
In mostra un progetto creativo senza confini
«Con grande passione abbiamo cercato minerali da ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti per sostituirli nei miei pezzi unici alle consuete gemme. Ho così scoperto un mondo pieno di fascino da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione»
usuale non abita le nuove creazioni di Giovanni Raspini e lo racconta con la mostra “Superstones/Gioielli dal cuore della Terra”, allestita presso la Fonderia Napoleonica Eugenia dove sarà visitabile gratuitamente fino al 2 giugno. Impiegando, in sostituzione delle classiche gemme, pietre e minerali di ogni tipo, provenienza e aspetto, agli occhi si svelerà una nascosta bellezza della natura narrata da trenta audaci gioielli capaci di sprigionare valore scientifico ed emozionale insieme: la collana Stone Reef, con madrepore della barriera corallina modellate in bronzo e pietre nate nelle viscere della Terra; la collana Pappagalli, per la quale ha utilizzato bronzo dorato per le grandi foglie tropicali, smalti colorati per ricoprire gli uccelli svolazzanti, e il verde profondo della malachite che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu decorato da un’intensa azzurrite e da delfini in argento dorato; il bracciale Drago, sontuoso e imponente con un frammento di quarzo …
“Pensavo a Superstones da molto tempo, con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle
in apertura Collana Turquoise in queste pagine da sinistra:
Collana Tutankhamon Collana Pappagalli
Anello Profondo Blu
barocche. Ho così scoperto un mondo affascinante e misterioso da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione. È una sfida importante quella di Superstones”, spiega Giovanni Raspini, “poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi. Con grande passione abbiamo cercato minerali da ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti. Naturalmente, come per le altre mostre del nostro brand, Superstones è anche una grande opera collettiva, da me ideata, ma con diversi collaboratori di alto livello che hanno portato il loro contributo concettuale ed artistico”.
Per Superstones, Giovanni Raspini ha coinvolto interlocutori professionali ed esperti del settore e, grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.
Dopo Milano, la mostra sarà ospitata a Roma, presso la Coffee House di palazzo Colonna, dal 7 al 9 giugno, ed a Catania, presso palazzo Biscari, dal 28 al 30 giugno.
Giovanni Raspini: “Superstones/Jewels from the Heart of the Earth” The usual does not inhabit Giovanni Raspini's new creations, and he tells the tale with the exhibition "Superstones/Jewels from the Heart of the Earth," set up at the Fonderia Napoleonica Eugenia where it will be open to visitors free of charge until June 2, followed by visits to Rome, at the Coffee House in Palazzo Colonna, June 7-9 and to Catania, at Palazzo Biscari, June 28-30. Employing, in place of classical gems, stones and minerals of all types, provenance and appearance, the eyes will be revealed to a hidden beauty of nature narrated by thirty bold jewels capable of releasing scientific and emotional value together. “I had been thinking about Superstones for a long time. I thus discovered a fascinating and mysterious world from which to create absolutely unconventional jewelry, in style, richness and size. It is an important challenge that of Superstones,” explains Giovanni Raspini, “since the decoration and structure of the jewelry itself takes into account and is in perfect stylistic harmony with the stones used, which become true narrative fragments”.
Collezione Romanza BUCCELLATI
Per la Maison in assoluto i primi anelli di fidanzamento e per il giorno del “Sì”
Design unici per capolavori irripetibili, è la sintesi dell’eccellenza dello storico marchio italiano che si esprime anche nella collezione “Romanza”, in assoluto i primi anelli di fidanzamento di Buccellati, frutto di uno sforzo artigianale meticoloso e di ore di abilità manuali tese a raggiungere la perfezione.
Al grande giorno ha riservato la leggerezza della lavorazione tulle e la luce dei diamanti utilizzando le tradizionali tecniche di lavorazione risalenti al Rinascimento e quelle di incisione che fanno l’unicità di ogni suo gioiello. Diversi stili, ognuno simbolo dello spirito di alcune muse della letteratura europea: Ginevra, Isotta, Antiope (oggi evoluta anche in orecchini, bracciale e pendente), Beatrice, Carlotta (anch’essa sviluppata pure in collana, orecchini, pendenti e bracciali, tra cui spiccano il tennis con diamanti alternati a elementi incisi a mano, e i bracciali flessibili, che presentano da uno a tre ele-
menti decorativi, incassati con brillanti, e nella versione “mini” per una vestibilità day-to-day), Titania e Lavinia, Penelope, Giulietta e Bradamante che creano una linea a sé, la “Romanza Macri” caratterizzata da una iconica incisione a “rigato”. E per lo sposo? I gemelli da uomo nella versione di design Carlotta e Antiope, vere e proprie parure, totalmente in oro bianco e diamanti.
Un capitolo importante è raccontato dalle fedi nuziali attraverso l’incisione sulla fascia leggermente bombata, in oro bianco, giallo o rosa, secondo la tecnica a “rigato”, che prevede l’impressione a mano, tramite bulino, di righe fitte e parallele, che tolgono oro e aggiungono luce e setosità alla materia.
Buccellati: Romanza Collection. For the Maison absolutely the first engagement rings and for the day of “Yes” Unique designs for unrepeatable masterpieces, is the synthesis of the excellence of the historic Italian brand that is also expressed in the “Romanza” collection, absolutely the first engagement rings of Buccellati, the result of meticulous craftsmanship effort and hours of manual skills aimed at achieving perfection.
For the big day, he has reserved the lightness of tulle work and the lightness of diamonds using traditional techniques dating back to the Renaissance and those of engraving that make each of his jewels unique.
And for the groom? The men’s cufflinks in the design version Carlotta and Antiope, true parures, totally in white gold and diamonds.
An important chapter is told by the wedding rings through engraving on the slightly convex band, in white, yellow or pink gold, according to the “striped” technique, which involves hand-impressing, by means of a burin, dense and parallel lines, which take away gold and add light and silkiness to the material.
Miramira il vero cool alla portata di tutti
Adeguarsi all’irrefrenabile mercato vuol dire offrire l’opportunità di esprimere il proprio io con semplicità
Bisogna crederci per avere successo, e con grande impegno e determinazione il progetto del brand Mira Mira è partito dalla Spagna per ampliarsi in Italia e nel resto del mondo. Ma con una ben precisa identità: colori definiti, un assortimento convincente e un evidente format negozi a tutela del marchio e della sua inimitabilità (a favore del consumatore finale e contro gli inevitabili quanto innumerevoli tentativi di imitazione, ad ogni latitudine, tutti gli store Mira Mira esprimono i valori simbolici della sua riconoscibilità).
Perché? Perché l’industria della moda è altamente competitiva e richiede innovazione e sviluppo continui, soprattutto nel design, oltre al miglioramento del prodotto per rispondere alle mutevoli tendenze dei consumatori che guidano la crescita del mercato della bigiotteria e accessori moda.
Con l’impatto dell’urbanizzazione e della digitalizzazione nelle economie in via di sviluppo la classe media è più aperta alla spesa in abbigliamento alla moda e prodotti per la cura personale.
Inoltre, i sempre più presenti internet, social media ed e-commerce stanno fornendo ai consumatori delle città di secondo livello, e inferiori, l’accesso ai prodotti delle migliori marche. Ma con l’aumento della domanda, Miramira sta pianificando in tutto il mondo tattiche che attirano l’utente, come l’introduzione di nuovi prodotti di segmenti diversi, e aperture di store diretti in Italia.
Mao Fei Fei (director e amministratore unico)
discover Miramira Jewelry«Non deleghiamo, ma organizziamo tutto minuziosamente in prima persona e ciò ci ha permesso di stabilire delle connessioni importanti».
Mao Fei Fei amministratore unico gruppo Miramiracon il suo management ha incominciato a spianare la strada immaginando che Mira Mira sarebbe diventato un marchio distintivo e con una distribuzione a macchia d’olio (dopo la Spagna dove è nato) anche in Italia - in soli 7 mesi ha già inaugurato ben 11 store nelle città più importanti.
«C’è un crescente cambiamento nel comportamento degli acquirenti». Nella sua strategia ci sono la capacità (cruciale) di adeguarsi alle richieste del mercato e nel totale rispetto degli standard di qualità (l’ampissima gamma di prodotti di fascia medio alta è dotata di certificazione secondo le normative del 2023 stabilite dalla CE) attirando l’interesse sulla propria brand identity, grazie anche a una coesa rete di collaborazione che si traduce in un impeccabile team work di talenti. Alle spalle di questo progetto di passione ci sono due personalità ben strutturate, affiatatissima coppia nella vita e nel lavoro con l’obiettivo comune di dare l’opportunità - a tutte le età, specialmente Millenial e Gen Z - di esprimere in totale libertà il proprio io, di sentirsi speciale, perché no, felice e con semplicità «Chi compra un bijou o un accessorio Mira Mira (da poco anche occhiali da sole, già sold out) non solo è cliente, ma anche ammiratore, socio o addirittura un familiare. - tiene a precisare Mao, e aggiunge - Non deleghiamo, ma organizziamo tutto minuziosamente in prima persona e ciò ci ha permesso di stabilire delle connessioni importanti con i nostri dipendenti, coi nostri collaboratori e soprattutto con i clienti ed i buyers»
Mira Mira, true cool within everyone’s reach. Adapting to the irrepressible market means offering the opportunity to express one's self with simplicity The Mira Mira brand project started in Spain to expand in Italy and around the world with a clear identity: defined colors, a convincing assortment and an obvious store format (for the benefit of the end consumer and against the inevitable as well as countless attempts at imitation, at every latitude, all Mira Mira stores express the symbolic values of its recognizability). The fashion industry is highly competitive and requires continuous innovation and development, especially in the fashion jewelry and accessories market. Mao Fei Fei (director and sole director) with his management paved the way by imagining that Mira Mira would become a distinctive brand with spotty distribution (after Spain where it was born) also in Italy-in just 7 months he has already opened as many as 11 stores in major cities. In its strategy there is the ability to adapt to market demands and in total compliance with quality standards (the very wide range of mid- to high-end products has certification according to the 2023 regulations set by the EC) by attracting interest in its brand identity. Behind it is a close-knit couple in life and work with the common goal of giving the opportunity-at all ages, especially Millennials and Gen Z-to express their selves in total freedom, to feel special with simplicity. “Whoever buys a Mira bijou or Mira accessory (recently also sunglasses, already sold out) is not only a customer, but also an admirer, a partner or even a family member. - Mao points out - We do not delegate, but meticulously organize everything ourselves by establishing important connections with employees, collaborators, customers and buyers.”
BARBARA LEBOLE
«Raccontiamo storie, e non è mai un monologo» Ovvero, l’importanza di una sceltadi Maria Rosaria Petito
L’
occhio gravita attorno a tanta roba perdendosi nella ricerca di oggetti di culto e di design (per lo più pezzi unici o in edizione limitata), e tutti reclamano attenzione.
È una dimensione trasversale, allagata da una rassegna di golosità per collezionisti e amanti del piacere estetico, dove da qualche parte, sicuro, c’è qualcosa a cui prima nemmeno avevi pensato. Tutto ha un senso, perfino l’insegna pressoché anonima lascia intendere che qui regole non ce ne sono, che qui tutto è iper o essenziale insieme.
E volutamente te lo lascia percepire già da subito. È difficile accostare una definizione. Taluni lo chiamano negozio (che espressione grossier!) ma sarebbe appropriato dirlo laboratorio, fabbrica, officina. Provocatoriamente installazione?
L’identità non nega la preesistente architettura - chi ha memoria l’associa a quella che un tempo fu della Uomo in Lebole, abbigliamento maschile (un’altra storia!) Di quello spazio smisurato, in via Margaritone, ne ha cambiato la destinazione d’uso ma ne ha mantenuto il fascino decadente ed austero del post industriale, che si è dimostrato essere il substrato perfetto per celebrare la strava-
Collezione Solo Io Kanji , collana Amicizia Plexi Turchese, in ottone galvanizzato oro, elemento in plexiglass trasparente con ideogramma giapponese dell’Amicizia.
Catena intercalata da perle e pietre naturali azzurre marmorizzate. Il pendente centrale in plexiglass trasparente, incorniciato da grandi perle, è decorato con un particolare elemento in filigrana d’ottone dorato a forma di conchiglia traforata.
ganza che qui ha il sopravvento. Non ci arrivi (quasi) mai per caso - in principio neppure lo noti - e ci ritorni come ad un piacevole incontro con un mondo (non virtuale) da attraversare lentamente, passando da un altrove all’altro, senza soluzione di continuità: dall’oggettistica agli elementi di arredo, dalla fioreria alla baby factory, dalla quadreria e fino ai bijoux fatti in loco da una squadra di sole donne che ci mettono le mani, la mente, il cuore, e che insieme alla proprietà ritaglia un eccellente esempio di empowerment femminile.
Con buona ragione il marchio si è messo in gioco con una precisa peculiarità, dare spessore alle idee intessendo usi e costumi. In sintesi, se ne infischia delle omologazioni. Tutto torna!
È attitudine, virtuosismo, coraggio o cosa?
“Credo che basti guardare in modo diverso le cose che vedono gli altri o, semplicemente, vedere per primi quello che nessuno ha ancora visto. - Organizza il pensiero rigirandosi tra le mani la collana e sorridendo puntualizza - sembra uno scioglilingua, ma è la risposta più lineare che possa dare”. Parliamo di talento, allora?
rarne fuori altri valori, simbolici e materici e, soprattutto, a rivelare il lato più intricante, l'inatteso,
che legittima nuove attribuzioni o nuovi significati. Gli dà una forza, ecco, usando un linguaggio non verbale, fatto di oggetti piuttosto che di parole”.
“Parliamo di mia madre, allora!” (calibro la domanda) È lei la creativa?
“Certo che sì, incontrollabilmente creativa, che è impegnativo starle dietro. Costruisce collegamenti imprevedibili, scandaglia, scava dentro realtà distanti anni luce… È una sperimentatrice, una qualità che possiede per natura, suppongo influenzata anche dai precedenti anni di antiquariato in cui ha vissuto a stretto contatto con pezzi di rarità e che, inevitabilmente, le hanno affinato l'inventiva e insegnato a ti-
L’anno di partenza è in calendario nel secolo scorso. La città è Arezzo, nel centro dell’Italia. Le due anime antitetiche, sono, Barbara e sua mamma Nicoletta. Non si assomigliano affatto, una è il rovescio dell’altra, ma si compensano reciprocamente
Allora ‘narratrice’, mi pare che le calzi a pennello! (ed eccentrica aggiungerei, e scusate se metto insieme le due cose ma in lei c’è l’impossibilità di tenere separate arte e vanità, vanno a braccetto e con molta leggerezza. Chi la conosce sa che entrambe sono sue. È nella sua indole).
“Assolutamente sì.”
L’anno di partenza è in calendario già nel secolo scorso. La città è Arezzo, nel centro dell’Italia. Le due anime - antitetiche, estreme, dissonantisono, appunto, Barbara e sua mamma Nicoletta. Non si assomigliano affatto, una è il rovescio dell’altra (anche nell’uso dei colori, l’austero nero è il preferito di Barbara, di Nicoletta meno, forse per niente), ma si compensano reciprocamente giacché ambedue sono di spirito pratico, nota caratteriale che ritroviamo anche nella terza generazione, Mariavittoria, di loro rispettivamente figlia e nipote, nonché volto di numerose collezioni Lebole Maison.
Spingersi in un altro tempo e in luoghi che non sono i nostri rendendo familiari usanze che non ci appartengono. È questo il principio?
“Sì, è un giocare con gli opposti. Trasformare è il suo credo, e la nostra impronta digitale”. - precisa Barbara.
Marchio indipendente, con il pallino della cultura e della ricerca, oggettivamente ritenuto iconico da un pubblico di nicchia,
Bracciale rigido con Kanji amicizia, in ottone galvanizzato oro. La collezione è un omaggio ai Kanji, ideogrammi utilizzati nella scrittura giapponese per rappresentare per iscritto un concetto o una parola.
L’identità
del luogo non nega la preesistente architettura. Di quello spazio smisurato, in via Margaritone, ne ha cambiato la destinazione d’uso ma ne ha mantenuto il fascino decadente ed austero del post industriale.
ma ricco di contenuti e di contaminazioni da assumere un’importanza crescente che l’ha fatto entrare in sintonia con un sempre più vasto pubblico di estimatori radical chic. Oggi è un cult!
È evidente che i numeri legano i risultati all’originalità dell’offerta, e Barbara lo conferma andando dritto al punto.
“La ragione è la stessa da sempre, lavoriamo sull’intuizione. Basti dire che con i ritagli dei tessuti di antichi kimono ti portiamo a due passi dal Giappone, ricostruiamo immagini simbolo con dentro un bagaglio ricchissimo. Per questo le nostre creazioni dove le metti stanno bene. La gente lo ha percepito. È interessante notare che chi le acquista vuole sapere, conoscere quello che ci sta dietro, si documenta perché sa che sta comprando un gioiello non gioiello, un concetto, qualcosa di eccitante con cui può avere delle affinità. Si lasciano trascinare dentro dalle storie e questo fa stare bene”.
C’è una spiegazione a queste incursioni nipponiche?
“Il carisma delle filosofie di questa terra, le sue consuetudini e modernità, i suoi riti e le sue usanze che si confondono e si fondono con i nostri nel momento stesso in cui smettono di essere orientali. E che dire della particolarità dei suoi tessuti che sono una vera arte. È una fonte di ispira-
Barbara Lebole: We tell stories, and it's never a monologue. That is, the importance of choice
The eye gravitates to so much stuff by getting lost in the search for cult and design objects (mostly one-of-a-kind or limited edition pieces), and they all claim attention. It's a cross-dimension, flooded with a review of gluttony for collectors and lovers of aesthetic pleasure, where somewhere, sure enough, there's something you hadn’t even thought of before. It is difficult to juxtapose a definition. Some call it a store (what a grossier expression!) but it would be appropriate to say laboratory, factory, workshop. Provocatively installation? Identity does not negate pre-existing architecture-those with memory associate it with what was once Man in Lebole, menswear (another story!). Of that boundless space on Margaritone Street, it has changed its use but retained its decadent and austere post-industrial charm, which has proven to be the perfect substrate for celebrating the extravagance that has the upper hand here. With good reason, the brand set out with a definite peculiarity, to flesh out ideas by weaving in customs and mores. In short, it doesn't give a damn about homologations. It all adds up!
Is it attitude, virtuosity, courage or what? “I think it is enough to look differently at the things others see or, simply, to see first what no one has seen yet.” Let's talk about talent, then? “Let’s talk about my mother, then! She is an experimenter, a quality she possesses by nature, I suppose also influenced by her earlier years in anti-
zione intensa ed emozionale, ma, evidentemente, per noi non c’è solo il Giappone, pensiamo ai nostri gioielli come sofisticatezze quotidiane e gli diamo tante facce perché lavoriamo su combo di idee che prendiamo in giro per il mondo intero. Le mettiamo giù e valutiamo quelle che ci sembrano potenzialmente più convincenti o più singolari. Un esempio? Togliere via le capsule ai tappi di champagne - magari con uno spettacolare sabrage -, ricoprirle di dettagli di quadri famosi e sommarle di nuovi elementi narrativi che danno tempra. D’altronde sottrarre agli oggetti la loro abituale funzione è un nostro vezzo”.
La costante richiesta dà ragione alla loro filosofia e accenno al fatturato. Provo a buttarlo lì, mettendo in conto che potrebbe essere l’ultimo dei pensieri di Barbara. E così è. Piuttosto, se di cifre bisogna parlare, preferisce sottolineare quella stilistica.
Il fatto è che poi ci si aspetta sempre qualcosa di più.
“E sempre qualcosa di più diamo, come meglio possibile e con infinite variabili, che sono davvero tante da averne fatto un vero filone creativo”. Lo dice senza retorica, proprio di chi parla con franchezza, con pochi convenevoli, anzi nessun convenevole. E con un guizzo di orgoglio.
Un misto tra ambizione professionale e un piccolo sfogo. Ci sta. La concorrenza è stressante, sta sempre dietro l’angolo, pronta ad intromettersi, tuttavia lei smussa la tensione.
“Le imitazioni non si contano ma se ti copiano è lusinghiero, è sempre un buon segno. Poi, che dire, i risultati sembrano piuttosto anonimi e di scarso spessore. Non hanno particolari qualità. Forse gli manca il perché”.
Prima di lasciarmi alle spalle questa dimora delle meraviglie mi guardo ancora una volta intorno e di pensiero in pensiero mi spingo a immaginare casa sua. Come l’avrà mai arredata? Ma abbozzo un sorriso e faccio un gesto della mano come a dire, è tutto ok.
Ci salutiamo senza tirarla troppo per le lunghe, nella maniera asciutta ed amichevole di Barbara, una imprenditrice che sì, ho già incontrato diverse volte, in altre occasioni, ma questa chiacchierata informale mi ha dato l’occasione di capire quanto sia così aretina e meneghina insieme. Senza dubbio, una qualità inusuale.
ques where she lived in close contact with rare pieces and which, inevitably, sharpened her inventiveness.” So ‘storyteller,’ it seems to me, fits her like a glove! “Absolutely.” The starting year is on the calendar as far back as the last century. The city is Arezzo, in the center of Italy. The two souls are, precisely, Barbara and her mom Nicoletta. They are not at all alike, one is the reverse of the other, but they compensate for each other since both are practical-minded, a character note that we also find in the third generation, Mariavittoria, their daughter and granddaughter respectively, as well as the face of numerous Lebole Maison collections. Pushing into another time and place that are not our own by making familiar customs that do not belong to us. Is this the principle? “Yes, it is a playing with opposites. Transforming is its credo, and our fingerprint.”
Independent brand, with a focus on culture and research. Today it is a cult! It is clear that the numbers tie the results to the originality of the offering, and Barbara confirms this by getting straight to the point. “The reason has always been the same, we work on intuition. Suffice it to say that with fabric scraps from ancient kimonos we take you a stone's throw away from Japan. People have sensed that. Interestingly, people who buy them want to know, to know what is behind it.” Is there an explanation for these Japanese forays? “It is an intense and emotional source of inspiration, but, obviously, for us there is more than just Japan, we think of our jewelry as everyday sophistications and we give it many faces because we work on combos of ideas that we take around the world.”
The constant demand gives reason to their philosophy and I mention turnover. I try to throw it out there, putting it on the record that it might be the least of Barbara’s thoughts. And so it is. Rather, if figures are to be talked about, she prefers to emphasize the stylistic one.
The fact is that then something more is always expected. “We always give something more, as best we can and with infinite variables. There is no shortage of imitations but if they copy you it is flattering, it is always a good sign.”
We say goodbye in the dry and friendly manner of Barbara, an entrepreneur whom, yes, I have met several times before, but this informal chat gave me a chance to realize how much she is so aretina and meneghina together.
Stile ricercato, innovazione e investimenti: l’arte della montatura
FFRATELLI DINACCI
Sophisticated style, innovation and investment: the art of mountings is the specialty of “Fratelli Dinacci”
Precious shapes with innovative designs that allow any jewelry to be made: the art of mountings is the “specialty of the house,” the flagship of “Fratelli Dinacci,” a historic Neapolitan company for three generations. Its product boasts the 100% made in Italy certification mark, issued by the Institute for the Protection of Domestic Manufacturers.
Each frame is the result of study and design: it blends classic elements with radical and innovative styles. The aim is to maximize the theatricality of the jewelry.
The recent participation in Open del Tarì, in May in the goldsmith center of Marcianise, consolidated the company’s share of the Italian market, which is also present at every edition of Vicenzaoro. In parallel with the establishment in the domestic market, where the company as of 2018 has recorded an important and steady growth in annual turnover, there is also significant growth in the foreign market, whose share now accounts for 40 percent of turnover. The goal now is to grow this share exponentially, strengthening its ability to penetrate the international market. Flavio, Tiziana, Alessandro: three siblings carry on the family tradition and remain firmly anchored in the roots of the company that started in the Borgo Orefici last century. It has since grown self-financing. Confirming the
orme preziose dal design innovativo che permettono di realizzare qualsiasi gioiello: l’arte della montatura è la “specialità della casa”, il fiore all’occhiello della “Fratelli Dinacci”, storica azienda napoletana da tre generazioni. Il suo prodotto - montature e semilavorati - vanta il marchio di certificazione 100% made in Italy, rilasciato dall’istituto per la tutela dei produttori nazionali. Ogni montatura è frutto di studio e progettazione: fonde elementi classici con stili radicali ed innovativi. Lo scopo è esaltare al massimo la teatralità del gioiello, affinché appaia agli occhi del cliente come un’opera completa, sebbene ancora priva delle gemme da incastonare. “La crescita di questo settore - spiega la Fratelli Dinacci - è in gran parte dovuta al picco di costo che il prezzo dell’oro ha raggiunto in questo periodo. La vendita della montatura funge senza dubbio da traino e volano per l’azienda. A seguire ci sono i saggi dei metalli preziosi”.
La recente partecipazione ad Open del Tarì, lo storico salone della gioielleria che si svolge a maggio nel centro orafo di Marcianise e che è dedicato alla presentazione delle nuove collezioni per la stagione estiva, ha consolidato la quota di mercato italiano della “Fratelli Dinacci”, presente anche ad ogni edizione di Vicenzaoro. Parallelamente all’insediamento nel mercato nazionale, dove l’azienda a partire dal 2018 ha registrato una importante e costante crescita del fatturato annuo, si registra una notevole crescita anche nel mercato estero, la cui quota rappresenta ad oggi il 40% del fatturato. L’obiettivo è adesso far crescere in misura esponenziale questa quota, rafforzando la propria capacità di penetrazione nel mercato internazionale. Flavio, Tiziana, Alessandro: tre fratelli proseguono la tradizione di famiglia e restano saldamente ancorati alle radici dell’azienda
che è nata nel secolo scorso al Borgo Orefici. È poi cresciuta autofinanziandosi. A conferma della forte stabilità e sostenibilità economica, la “Fratelli Dinacci” ricorda con orgoglio di essere rimasta sempre a conduzione familiare, dunque non sono mai intervenuti finanziatori esterni. Questo dato è indice di una forte stabilità e sostenibilità economica. La tradizione è il faro che guida l’azienda ma il mercato richiede continua innovazione e tanti investimenti. Non a caso, è stato da poco acquistato un ulteriore ufficio, presso il complesso orafo di Oromare, che sarà prevalentemente preposto alla vendita di montature, ai saggi e alle fusioni. Il recupero dei residui da lavorazione rimane in carico presso Il Tarì. Con questo investimento, viene completato l’insediamento presso i principali centri orafi di riferimento della regione Campania, offrendo servizi diversificati. Una delle chiavi del successo del brand è la qualità del prodotto, ma le strategie di marketing che l’azienda progetta ed incentiva giocano un altro ruolo fondamentale Tra le iniziative, spiccano il concorso a premi rivolto ai clienti che maggiormente contribuivano alla crescita annua del fatturato, la realizzazione di un costume tempestato di diamanti in collaborazione con l’azienda Yamamay, donato alla vincitrice del concorso Miss Universo nel 2013 a Mosca. La Fratelli Dinacci ha creduto nell’iniziativa con Chateau d’Ax presso il salone del mobile a Milano e ha anche creato un costume gioiello per la campionessa italiana Federica Pellegrini, realizzato in collaborazione con Jaked. La consegna è avvenuta ai mondiali di Roma. Il brand è stato sponsor ufficiale della Uyba, importante squadra di pallavolo femminile. Ha legato il proprio nome alla vittoria del Lady Trophy di Luli Del Castello, rinomata pilota, campionessa del circuito Euronascar femminile. Ogni anno, in occasione di Vicenzaoro, Fratelli Dinacci organizza un evento nell’esclusiva location di Palazzo dei Conti Valle riservato ai migliori clienti, che negli anni le hanno riconfermato fiducia.
strong stability and economic sustainability, “Fratelli Dinacci” proudly recalls that it has always remained family-owned. This fact indicates strong economic stability and sustainability. Tradition is the beacon that guides the company, but the market demands continuous innovation and lots of investment. Not surprisingly, an additional office was recently purchased, at the Oromare goldsmith complex, which will be predominantly dedicated to the sale of mountings, assays and castings. The recovery of residues from processing remains in charge at Il Tarì. With this investment, the establishment at the main goldsmith centers of reference in the Campania region is completed, offering diversified services. One of the keys to the brand’s success is product quality, but the marketing strategies that the company designs and encourages also play a key role.
9 to 5PM
Kurshuni (www.aibijoux.com) Collezione Tennis, anelli in argento 925 rodiato, placcato oro rosa e giallo con cubic zirconia e zirconi colorati, paraiba, zaffiro, rubino, smeraldo, turchese. Distribuito da Aibijoux Blazer e pantaloni Romeo Gigli
photo Annå Breda | styling Michela Caprera | make up Silvia Sadecka | Model Kseniia Lifanova ©elitemodelworld Antonino De Simone (www.antoninodesimone.it). Parure in corallo rosa del Pacifico ed argento rosa 925 / Blazer e pantaloni Erika Cavallini Lebole Maison (www.lebolemaison.it) Collezione Mito: Collane in ottone galvanizzata oro con pendenti in seta antica di kimono giapponesi; orecchini asimmetrici in seta di antichi kimono giapponesi rappresentanti un drago e la porta del toori. Bracciali in pelle e seta di antichi kimono giapponesi, collezione Kimono / a sx abito Ballantyne, a dx Abito Ballantyne, cappotto Cristiano Buraniof Tuhina (www.aibijoux.com)
House Bracciali realizzati in leghe di metallo e cotone lavorati tradizionalmente a mano. Distribuito da Aibijoux / Top e pantaloni Cristiano Burani, blazer Alysi Kleed (www.kleed.it) Parure in oro bianco 18 kt con diamanti coltivati bianchi e fancy vivid yellow / blazer e pantaloni Exilia, camicia Le Sarte Pettegole(www.rudygioielli.com)
Rudy’s Bracciali, anelli e collana tubogas, disponibili in oro o argento con pietre dure / Camicia Ballantyne, gilet e gonna Alysi(www.niahsmart.com)
Niah Lyra Smartwatch con cinturino in acciaio e schermo Amoled. Funzioni: chiamata, Sos chiamata di emergenza, notifiche. Ass vocale, sveglia, relax, cardio tests, sleep monitor, sport, calorie, music remote control. (Techmade Group). a sx Tuta Tela, a dx blazer Erika CavalliniClub degli Orafi Italia, Chimet e Unoarre: MARIA CRISTINA SQUARCIALUPI racconta le prossime sfide
di Pasquale TallarinoLa fanciullezza ad Arezzo, la maturità classica, poi la facoltà di Chimica frequentata a Firenze e infine - anzi, prima di tutto - la sua vocazione all’imprenditoria, con l’impegno costante non solo nelle aziende di famiglia ma anche nelle attività istituzionali e associative del settore orafo-gioielliero. Ecco il ritratto di Maria Cristina Squarcialupi, presidente di Unoaerre Industries SpA, vice presidente Confindustria-Federorafi con delega alla sostenibilità e, di recente, nuova guida del Club degli Orafi Italia.
Dottoressa Squarcialupi, arriva un’ulteriore gratificazione sul fronte associativo, in seno al Club degli Orafi Italia. Quali caratteristiche e obiettivi avrà la sua presidenza?
“Creare networking, promuovere la cultura imprenditoriale, fare formazione e informazione. Sono intenzionata a continuare sulla strada tracciata da Giorgio Villa che mi ha preceduta. Abbiamo messo su un Consiglio di grande valore. L’elezione è stato un momento di passaggio del testimone, ma adesso dobbiamo porre le basi per delineare tutto il percorso programmatico, entro l’inizio dell’estate. Lavorerò per il sempre più chiaro riconoscimento delle unicità del settore orafo-gioielliero italiano. Dovrà essere un dialogo a più voci, perché credo molto nelle sinergie. Mettere a fattore comune le cose per unico scopo si può e si deve fare: non c’è competizione, se ci sono vocazioni e funzioni diverse. Federorafi, ad esempio, è completamente diverso dal Club degli Orafi Italia: il primo è un interlocutore istituzionale e il Club invece si occupa di associazionismo e networking tout court”.
«Ci inorgoglisce il premio Industria Felix, ritirato dall’amministratore delegato Luca Benvenuti. L’azienda è stata riconosciuta tra le realtà più competitive, affidabili e sostenibili del panorama nazionale. La Chimet è stata premiata come miglior impresa del settore metalli in ambito gestionale e finanziario»
Non mancano altre gratificazioni personali e professionali. Chimet, azienda di famiglia, ha festeggiato i 50 anni di attività, vissuti intorno alla boa della sostenibilità ma anche fortemente legata al territorio. È stata anche insignita con l’Alta Onorificenza di Bilancio del premio Industria Felix. Che cosa farà da grande?
attualità il tema dell’economia circolare?
Club degli Orafi Italia, Chimet and Unoarre: Maria Cristina Squarcialupi tells of upcoming challenges
Childhood in Arezzo, classical high school graduation, then the faculty of Chemistry attended in Florence, and finally her vocation for entrepreneurship, with constant commitment not only in the family businesses but also in the institutional and associative activities of the gold and jewelry sector. Here is a portrait of Maria Cristina Squarcialupi, president of Unoaerre Industries SpA, vice president of Confindustria-Federorafi with responsibility for sustainability and, recently, new leader of the Club degli Orafi Italia. Dr. Squarcialupi, comes further gratification on the membership front, within the Club degli Orafi Italia. What characteristics and goals will your presidency have?
“Creating networking, promoting entrepreneurial culture, doing training and information. I am intent on continuing on the path set by Giorgio Villa who preceded me. We have put together a Council of great value. I will work for the ever clearer recognition of the uniqueness of the Italian gold and jewelry sector. It will have to be a multi-voice dialogue, because I am a great believer in synergies.”
“Ci inorgoglisce il premio Industria Felix, ritirato dall’amministratore delegato Luca Benvenuti. L’azienda è stata riconosciuta tra le realtà più competitive, affidabili e sostenibili del panorama nazionale. La Chimet è stata premiata come miglior impresa del settore metalli in ambito gestionale e finanziario. È assolutamente giovane, a dispetto dei suoi 50 anni di attività. Anzi, aggiungo che potrebbe fiorire. In questo momento, sono all’ordine del giorno le materie prime critiche, delle quali l’UE si è resa conto di aver bisogno, al punto da emanare di recente un atto con il quale si dice di mettere in conto la prossima riapertura di miniere in Europa”. Ritorna, dunque, di stringente
There is no shortage of other personal and professional gratifications. Chimet, a family business, celebrated 50 years in business, lived around the buoy of sustainability but also strongly tied to the territory. “We are proud of the Industria Felix award, collected by CEO Luca Benvenuti. The company has been recognized among the most competitive, reliable and sustainable companies on the national scene. Chimet was honored as the best company in the metals sector in management and finance.”
Is the theme of the circular economy, then, back on the agenda? “The issue of recycling and recovery is fundamental; Chimet has always been concerned with it, but to make a circular economy, we need to get our hands on the waste regulations, which set a limit for incoming waste. Chimet’s limit is 12,500 tons. More than that it cannot do. We have made a new request. The environmental impact assessment is already okay, obtained in 2019. Howe-
“Il tema del riciclo e del recupero è fondamentale: Chimet se ne è sempre occupata e può da un momento all’altro esplodere, cioè accelerare il suo processo di sviluppo e di espansione. Chimet recupera oro, argento, rame, platino, palladio, rodio, iridio e rutenio da scarti di gioielleria/orologeria, industria dell’automotive, farmaceutica, elettronica, petrolchimica, chimica e dei pannelli solari. Però per fare economia circolare - lo scarto di lavorazione di un’azienda diventa materia prima di lavorazione per un’altra - bisogna mettere mano alla normativa sui rifiuti, che prevede un limite per i rifiuti in ingresso. Il limite di Chimet è 12.500 tonnellate. Più di quello non può fare. Abbiamo fatto una nuova richiesta. La valutazione sull’impatto ambientale è già ok, ottenuta nel 2019. Non abbiamo però avuto ancora nuova autorizzazione: i tempi della burocrazia non sempre corrispondono con quelli dell’industria”. Poi c’è Unoaerre con una nuova visione, dopo l’apertura al segmento dell’accessorio. Come cambierà, se cambierà, il rapporto con i dettaglianti?
“Questa divisione già esisteva in Unoaerre. Adesso è stata fatta una società dedicata, proprio per sviluppare questo business. Costruiremo un nuovo stabilimento nell’area dell’Unoaerre ed a quel punto le aziende saranno divise anche fisicamente, sebbene una vicina all’altra. Il rapporto con i dettaglianti resterà immutato, perché sarà sempre Unoaerre che si occuperà della parte commerciale”.
ver, we have not yet had new authorization: the timing of bureaucracy does not always match the timing of industry.”
Then there is Unoaerre with a new vision, after opening to the accessory segment. How will the relationship with retailers change, if at all? “This division already existed in Unoaerre. Now a dedicated company has been made precisely to develop this business. We will build a new plant in the Unoaerre area and at that point the companies will be divided physically as well, although close to each other. The relationship with retailers will remain unchanged, because it will always be Unoaerre that will take care of the business side.”
G&G
AMIGHINI GIOIELLERIA
una storia ultracentenaria di preziosi nella romantica Verona
da sinistra, Chiara, Aldo e Valentina Amighini
Lui, il titolare della G&G Amighini Gioielleria, non si chiama né Giovanni, né Gilberto, né Giancarlo, né Giulio e neanche Giacomo. Il suo nome è Aldo. Allora gli chiediamo la provenienza di quella doppia G nel titolo del negozio. Ce lo spiega con calma e meticolosità, Aldo, citando con una punta di orgoglio una serie di nomi e di fatti collegati alla nascita di quello che adesso è un accogliente e lussuoso punto vendita di preziosi in pieno centro a Verona, moderno, architettato ed arredato con una logica armonica che dispone a una sosta colloquiale, quasi amichevole con chi gestisce lo store. Qua e là, disposti strategicamente gli articoli più rappresentativi ma certamente non esaustivi dell’ampia offerta, costituita da oreficeria, gioielleria, orologeria, argenteria e idee regalo.
L’ascolto e il personalerapporto con il cliente, così la dimensione familiare funziona
La nostra gioielleria sta vivendo una quarta generazione - spiega Aldo. Mio nonno iniziò nel 1899 come laboratorio di orologeria, che con il tempo assunse anche la dimensione di oreficeria, momento in cui subentra mio padre Gino, all’epoca prima di tutto orafo e poi orologiaio, aprendo anche un piccolo laboratorio di oreficeria che diventa negozio a tutti gli effetti con l’ingresso del fratello Giorgio, inglobando anche il vecchio negozio del nonno. Da lì, mio padre Gino e lo zio Giorgio fondano la G&G Ami-
ghini iniziando la vendita di gioielleria con approvvigionamenti di semilavorati a Valenza ma producendo anche qualcosa in proprio all’interno dell’azienda e acquistando pietre dai vari fornitori che poi si sono succeduti negli anni. Fino ad arrivare ad oggi. Dall’86 sono alla guida del marchio insieme alle mie sorelle Chiara e Monica e a mia cugina Valentina, figlia di Giorgio
Cosa è cambiato dalla fondazione, in termini di tipologia di prodotto e di cliente?
All’inizio, l’attività era sostanzialmente di assistenza al cliente e di vendita al dettaglio ma con una certa apertura anche all’ingrosso, cioè, si vendeva a persone che venivano ad acquistare in rappresentanza di determinate categorie, come postali, dipendenti del Comune o altri ancora. Gradualmente, poi, c’è stato l’inserimento in azienda di varie marche, di vari brand, come Mirco Visconti, Fope, Garmin… (ma nell’elenco dei brand rappresentati figurano tanti altri nomi di tutto rispetto, come leBebè, Raspini, Hamilton, AquaForte…, tra cui poter scegliere e acquistare anche on line). E c’è anche una propria produzione di gioielli.
Certo, abbiamo produzioni nostre incentrate soprattutto sui diamanti, forniti dai nostri broker della Borsa Diamanti d’Italia e assemblati con montature di Valenza.
La dimensione familiare è l’assetto ideale?
Confermo, ci piace la nostra dimensione familiare. Oltre ai titolari, ci sono dodici dipendenti che orbitano intorno all’azienda, più papà Gino e zio Giorgio, ormai pensionati, che possono ancora fare da supervisori.
Quali prodotti tirano di più?
Al primo posto c’è la gioielleria, a seguire l’oreficeria e l’orologeria. Ovviamente, ogni categoria supportata da un’assistenza assidua e puntuale. Per quanto riguarda l’orologeria, per nostra politica non trattiamo le marche a molti zeri, la fascia media di prodotto è sempre stata quella più consona alla nostra attività, mediamente non intendiamo andare oltre i diecimila euro.
Lei è socio della Borsa Diamanti d’Italia. Con quali vantaggi?
Innanzitutto la sicurezza degli interlocutori. Per l’approvvigionamento delle pietre abbiamo dei fornitori di estrema fiducia, conosciamo bene la qualità di ciò che propongono. Ho sempre avuto la fortuna di incontrare persone serie.
Stiamo parlando di forniture di diamanti naturali…
Certo. Come azienda, non ci ha mai interessato il comparto dei sintetici, è un settore da cui ci teniamo a debita distanza.
C’è confusione?
Perché c’è confusione, sì. Ci sono opacità che non intendiamo trasmettere al nostro cliente finale. Soprattutto dopo il pasticcio generato da certe banche.
Le capitano clienti interessati a diamanti di laboratorio?
No. Per quanto ci riguarda, al momento non abbiamo questo genere di richieste. Parlando più in generale, bisogna fare molta attenzione al mercato, seguendone le evoluzioni e cercando di fare le dovute distinzioni. I diamanti sintetici ci sono da tempo ma solo oggi, purtroppo, si riesce a scoprire che negli scorsi anni qualcuno di essi veniva montato come naturale.
G&G Amighini Jewellery
a century-old history of jewellery in romantic Verona
The owner of G&G Amighini Gioielleria, is called neither Giovanni, nor Gilberto, nor Giancarlo, nor Giulio, nor Giacomo. His name is Aldo. So we ask him where that double G in the shop’s title comes from. He calmly and meticulously explains it to us, Aldo, citing with a touch of pride a series of names and facts connected with the birth of what is now a welcoming and luxurious jewellery shop right in the centre of Verona, modern, designed and furnished with a harmonious logic that disposes one to a colloquial, almost friendly pause with those who manage the store. Here and there, strategically arranged the most representative but certainly not exhaustive articles of the wide offer, consisting of gold, jewellery, watches, silverware and gift ideas.
Our jewellery shop is now in its fourth generation,’ explains Aldo.
My grandfather began in 1899 as a watchmaking workshop, which over time also took on the dimension of a goldsmith's shop, when my father Gino, then a goldsmith first and then a watchmaker, took over. He also opened a small goldsmith’s workshop that became a full-fledged shop when his brother Giorgio joined, incorporating his grandfather's old shop. From there, my father Gino and Uncle Giorgio founded G&G Amighini, starting out selling jewellery with supplies of semi-finished products in Valenza, but also producing something on their own within the company and buying stones from the various suppliers that followed over the years. Until today. Since 1986 I have been running the brand together with my sisters Chiara and Monica and my cousin Valentina, Giorgio’s daughter. You are a member of the Diamond Exchange of Italy. With what advantages? First of all, the security of our interlocutors. For the supply of stones, we have extremely trustworthy suppliers, we know very well the quality of what they offer. I have always had the good fortune to meet serious people
We are talking about the supply of natural diamonds.... Of course. As a company, we have never been interested in synthetics, it is a sector from which we keep our distance.
Is there confusion? There are opacities that we do not wish to convey to our end customer. Especially after the mess generated by certain banks. One must pay close attention to the market, following its evolutions and trying to make the necessary distinctions. Synthetic diamonds have been around for a long time, but only today, unfortunately, do we discover that in past years some of them were mounted as natural.
Grosse novità per il Degruppo Beers
Aparte le nuove restrizioni sui diamanti russi, che stanno portando preoccupazione nel settore, ci sono altre due importanti notizie sulle quali mi sento in dovere porre l’attenzione
lightbox intende
ridurre del 40% i prezzi della sua gioielleria con sintetici e l’Anglo American vuole vendere il gruppo De Beers
Entrambe le novità interessano la De Beers. La prima, in ordine cronologico, riguarda la sua società di distribuzione di diamanti sintetici Lightbox Jewelry - insisto nel chiamarli sintetici e non lab-grown perché trovo questo termine sicuramente più adatto e meno fuorviante, e concordo pienamente con la Francia chiamandoli solo sintetici per non creare confusione nel consumatore. La notizia al riguardo sarebbe la decisione della Lightbox di ridurre drasticamente i prezzi della sua linea di gioielleria con sintetici di quasi il 40%. La De Beers, che ha deciso questo taglio a causa del crollo all’ingrosso dei sintetici, ha affermato che il costo inferiore sarà una “riduzione permanente”. Questa decisione, dal mio punto di vista, fa parte di una strategia per allontanarsi da un modello di prezzo lineare e trasformarsi in un marchio di fashion jewelry.
La stessa Sandrine Consellier, amministratore delegato dei marchi De Beers, recentemente ha dichiarato che “la differenza di prezzo tra diamanti naturali e sintetici sta crescendo rapidamente alla vendita al dettaglio, rendendo sempre più veloce la consapevolezza dei consumatori che sono prodotti fondamentalmente molto diversi”.
Anglo American, azienda, nata 136 anni fa, possiede l’85% del gruppo De Beers
L’altra notizia, rilasciata sempre dalla Anglo American, riguarda la decisione del gruppo di vendere la sua società che tratta i diamanti: la De Beers Group. Anglo American, che possiede l’85% del gruppo De Beers, è chiaramente sotto pressione poiché l’australiana BHP ha già fatto una prima offerta che è stata rifiutata ma potrebbe presto rilanciare. BHP non sembra intenzionata a rilevare il comparto dei diamanti poiché già nel 2012 se ne era liberata.
L’Anglo American è un’azienda, nata 136 anni fa, con una lunga storia condivisa con la De Beers che risale alle origini in Sud Africa e che nel tempo ha avuto diversi assetti proprietari. Da quanto dichiarato nel comunicato, rilasciato dalla Anglo American, il futuro assetto societario consentirà alla De Beers una maggiore flessibilità strategica e potrà dare un maggiore valore a tutti i propri stakeholder. Viene anche precisato che la transizione annunciata avverrà nel corso di mesi e anni e non sarà una cosa di giorni o settimane.
Il comunicato specifica che anche se la proprietà passerà di mano molte cose saranno le stesse. La società continuerà ad investire coi propri partners: i governi, i sightholders, i dettaglianti e/o con chiunque operi nel nostro settore. Il comunicato conclude affermando che la società continuerà ad essere fedele ai propri valori e proseguirà a guidare il settore dei diamanti come fa da oltre un secolo con la convinzione che le prospettive a lungo termine per i diamanti naturali restino molto positive.
Nonostante molti del settore siano rimasti sorpresi dalla notizia che Anglo American voglia vendere il gruppo De Beers, credo che una operazione del genere richiederà diversi mesi se non anche un paio di anni. Tra l’altro, bisogna considerare che il Governo del Botswana è proprietario del 15% della società e di conseguenza bisognerà scendere a patti anche con il Paese africano. Nonostante l’annuncio di vendita abbia scosso il comparto questo cambio di proprietà potrebbe alla fine portare un vantaggio alla stessa De Beers come ha affermato il CEO di De Beers, Al Cook, che si è definito molto fiducioso ed eccitato al proposito affermando che lo scorporamento delle due società porterebbe a implementare e realizzare la strategia di mercato per il settore in un modo in cui non si era mai riusciti prima.
pagina a cura di Borsa Diamanti Italia
Il design di SJF Company incontra l’impalpabile leggerezza delle Farfalle
SJF Company’s design meets the impalpable lightness of Butterflies. Preciousness and talent to unleash the power of beauty
‘Nothing that can be learned or acquired, rather a gateway to that distinction that annihilates vulgarity. It is elegance’. Maria Pia and Eva pushed into its realms by identifying a sporting discipline as the image closest to its grace: rhythmic gymnastics. And to that game of balances that seems to defy the force of gravity, the creators and owners of the SJF Company brand juxtaposed the feline charm by suggesting to the ‘Butterflies,’ the athletes, to wear their prized sculptures, the “Orogatti,” made of unavoidable details lit by white or colored gems - (Laura Sassi and Fabrizio Fontanelli in their shots have captured the depth of this liaison).
Harmony is not an abstract concept but a fundamental element of our existence, and it goes without saying that our refined four-legged friends become ambassadors of the beauty and movement that in this gymnastic specialty are the result of sacrifice and dedication.
The encounter between Butterflies and Orogatti hit the mark by confronting the world of emotions.
Nulla che si possa imparare o acquisire. Nulla che abbia a che vedere con le nostre scelte estetiche.
Nessuna facciata, piuttosto una porta di accesso a quella distinzione che annienta la volgarità. È l‘eleganza’. Maria
Preziosità e talento liberareper la forza della bellezza
Pia ed Eva si sono spinte nei suoi ambiti individuando in una disciplina sportiva l’immagine più prossima alla sua grazia, alla sua leggerezza così impalpabile da stringere il cuore: la ginnastica ritmica. E a quel gioco di misura e di equilibri che sembra sfidare la forza di gravità, le ideatrici e titolari del brand SJF Company hanno sentito l’urgenza di accostare l’irresistibile fascino felino
suggerendo alle ‘Farfalle’, alle atlete, di indossare le loro piccole pregiate sculture, gli “Orogatti”, fatte di pochi imprescindibili dettagli accesi da gemme bianche o di colore - quale invito a prestare attenzione all’eleganza, appunto, in tutte le sue forme e in tutte le sue manifestazioni (Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli nei loro scatti hanno colto il profondo di questa liaison). L’idea è maturata da una presa di coscienza, ossia, che l’armonia non è un concetto astratto ma un elemento fondamentale della nostra esistenza, di cui dobbiamo circondarci. E vien da sé che i nostri raffinati amici a quattro zampe si
fanno ambasciatori della bellezza e del movimento che in questa specialità ginnica sono frutto di sacrifici intensi e di dedizione estrema.
L’armonia non è un concetto astratto ma un elemento fondamentale della nostra esistenza di cui dobbiamo circondarci
L’incontro tra Farfalle ed Orogatti, vale a dire tra talento e preziosità, è stata dunque l’occasione per raccontare la propria visione imprenditoriale, ed ha fatto centro confrontandosi con il mondo delle emozioni, quelle che intrecciano senza condizionamenti semplicità e unicità.
@alexxia_russo
GOVONI GIOIELLI
Collezione New Gemtique, una promenade tra colori ad altissima densità
CLa classe non può prescindere dal design
olore, delicato e pure intenso come le profondità del mare e della terra. Purezza, estrema e irriducibile Trasparenze vagamente romantiche, esaltate da sofisticati volumi. La collezione ‘New Gemtique’ è un diverso archetipo di preziosità che sprigiona meravigliasolo uno dei suoi elementi. È disegnata da pavé e filari di diamanti e da pietre naturali di una bellezza straordinaria, eccezionalmente grandi, prevalentemente a contrasto, ognuna diversa dall’altra in ogni suo aspetto. Una raffinatezza di forte contemporaneità, orgogliosamente femminile, capace di emozionare oggi e nel
Collezione New Gemtique, orecchini e anelli in oro 18kt, diamanti e pietre naturali
tempo che verrà, come solo le cose fatte a mano sanno fare. Un impegno creativo fuori dall’ordinario realizzato in oro 18 carati e legato strettamente alla conoscenza della materia prima e all’abilità dei maestri intagliatori, gli artefici degli ingovernabili scintillii che accompagnano le ricercate geometrie degli anelli e degli orecchini, sempre dissimili e sempre importanti. In ‘New Gemtique’ si fondono magistralmente design, buone vibrazioni e qualità, altissima qualità, quella in cui si riconosce il vero made in Italy, quella in cui si riconosce la Govoni Gioielli.
Govoni Gioielli: New Gemtique Collection, a promenade among very high density colors. Class cannot go without design Colors like the depths of sea and earth. Purity, extreme. Transparencies enhanced by sophisticated volumes. The ‘New Gemtique’ collection is a different archetype of preciousness designed by pavé and rows of diamonds and natural stones, each one different from the other in every aspect. A highly contemporary sophistication, proudly feminine, made of 18-karat gold and closely linked to the skill of master carvers, the creators of the sparkles that accompany rings and earrings, always dissimilar and always important. In ‘New Gemtique’ design, good vibes and very high quality come together, the kind in which true made in Italy is recognized, the kind in which Govoni Gioielli is recognized.
La
nuova Collezione Sposa nata per soddisfare la sempre più frequente richiesta di Orecchini Superleggeri
LEONARDO 18 CARATI Massima
eleganza e massima convenienza
IPITTIESISI
Non smettere di piacere, vale a dire, fare tendenza rimanendo autentico. È la condizione a cui Pittiesisi non ha mai rinunciato alimentandosi di una incorruttibile indipendenza. E la domanda, costantemente in ascesa, ne convalida lo statement attraverso il design pulito, hedonistic, inaspettato. Ricerca cose nuove - a volte estreme, nondimeno di generosa poesia - e in passerella manda grandi pietre, vertiginosi volumi e dettagliate geometrie attraversate da pregevoli variazioni. Ogni idea è connessa ad una istintiva eleganza che incalza nuove valenze. E se a parlare è la luce dell’argento dorato, come nella Collezione “Stonehenge”, ci ricorda che è una materia sfuggente, dalla forza maestosa del vento, capace di ipnotici mimetismi e di esplosività imprevedibili che ne decretano le forme grandissime. La lucentezza è esibizione di femminilità da maneggiare con cautela perché illumini senza abbagliare e modelli senza snaturare rispondendo a differenti urgenze e a differenti età.
Collezione
Stonehenge la luce vince il colore
Forme morbide capaci
di ipnotici mimetismi
Pittiesisi: Stonehenge collection, light trumps color Soft forms capable of hypnotic camouflage Setting trends while remaining authentic. This is the condition Pittiesisi has never renounced by feeding on an incorruptible independence. And the demand, on the rise, validates its clean, light, unexpected design. He searches for new things and sends large stones, dizzying volumes and detailed geometries down the runway. And if it is light that speaks, as in the Stonehenge collection in silver gilt, it reminds us that it is an elusive material, from the majestic force of the wind, capable of hypnotic mimicry and unpredictable explosiveness. Glitter is an exhibition of femininity and must be handled with great caution to respond to different age groups.
l tempo di cerimonie è ormai iniziato e Leonardo 18 Carati propone un gioiello in grado di combinare eleganza e convenienza: gli orecchini pendenti della Nuova Collezione Sposa. Monili super leggeri in oro bianco 18kt impreziositi da luminosi zirconi bianchi pensati in differenti forme, dal classico carré, passando per il taglio a goccia fino ad arrivare al raffinato marquise, disponibili in una versione più corta da gr 1,90 per 1,7 cm di lunghezza e una versione più lunga da gr 2,50 e 3 cm. Data la forte potenzialità commerciale, sono stati ideati anche in diverse combinazioni di colori tra pietre e oro, rendendoli perfetti per l’imminente stagione estiva. Una Collezione all’altezza di eventi importanti ma anche in linea con un budget di spesa ridotto a causa del repentino e costante aumento della quotazione dell’oro. Tutte le novità della linea su www.leonardo18carati.com o presso lo Showroom 216 al Centro Orafo Il Tarì.
Leonardo 18 Carati, maximum elegance and maximum convenience. The new Bridal Collection created to satisfy the ever increasing demand for Superlight Earrings The time for ceremonies has now begun and Leonardo 18 Carati proposes a jewel that combines elegance and convenience: the pendant earrings of the New Bridal Collection. Superlight jewels in 18kt white gold embellished with luminous white zircons conceived in different shapes, from the classic carrè, through the drop cut to the refined marquise, available in a shorter version of 1.90 gr for 1.7 cm in length and a longer version of 2.50 gr and 3 cm. A collection that is up to the task of important events, but also in line with a reduced spending budget due to the sudden and constant rise in the gold price.
discover Pittiesisi discover Leonardo18carati Pittiesisi, collezione StohehengeE-MOTION
La frontiera dell’innovazione: esplorare la dimensione del trading on line
Sergio Sorrentino, CEO di E-Motion, la sua azienda, sta esplorando una nuova dimensione del trading on line. Di cosa si tratta?
“L’attività che E-Motion porta avanti già da molti anni si sta evolvendo fino alla trasformazione nella piattaforma diamondsonline.it della quale la nostra azienda è unico interlocutore italiano. E-Motion, dunque, renderà più facile ciò che non lo è: l’acquisto on line in sicurezza, il controllo della merce, le spedizioni gratuite da tutto il mondo con una logistica strutturata e provata”. Può fare un esempio di simulazione d’acquisto?
“Si può entrare in un mondo di diamanti sciolti, certificati, naturali o lab grown. Ad oggi, abbiamo più di mezzo milione di diamanti disponibili. Non è facile averli, perché sono frutto di tanti accordi commerciali”.
Come si accede a questa piattaforma?
“Il primo presupposto è presentarsi come operatori del settore, perché è un B2B. L’utente si registra, avrà un pannello dove gestire dati e ordini sulla piattaforma diamondsonline.it. Un grande investimento lo abbiamo fatto nel post vendita: conclusa l’operazione di acquisto, il cliente riceve supporto per qualsiasi richiesta”.
Quale resistenza c’è stata nel mercato italiano rispetto all’innovazione?
shop. Di contro, è un sistema consolidato sui mercati esteri”. Persistono dubbi o timori?
“Nessuno. Non temiamo che possa accorciarsi la filiera. Abbiamo approntato un progetto che dà anima alla tecnologia, che diventa supporto per il dettagliante e sostiene le sue vendite. Il dettagliante può integrare sul proprio sito la piattaforma e brandizzarla. La missione è diventare un vero e proprio partner del fornitore, potendo esportare parte della tecnologia all’interno dei siti dei propri clienti”.
Qual è il futuro di E-Motion?
“Uno dei gap della gioielleria è il settore ancora molto ingessato. Forte dell’ingresso delle nuove generazioni all’interno di E-Motion, compreso mio figlio Davide, portiamo nell’azienda l’innovazione e un nuovo linguaggio. Per tutto ciò che riguarda la nostra attività, sia online che offline, trovarci all’interno di un vero e proprio hub come il Tarì è un valore aggiunto impagabile”.
«L’attività che E-Motion porta avanti già da molti anni si sta evolvendo fino alla trasformazione nella piattaforma diamondsonline.it della quale la nostra azienda è unico interlocutore italiano»
“In Italia lavoro per la maggior parte con i clienti di E-Motion. La nostra nazione resta un paese nel quale l’innovazione non è ancora pienamente assorbita. E-Motion, a tal proposito, sta sviluppando un progetto di shop in
The frontier of innovation: E-Motion explores dimension of online trading
Sergio Sorrentino, CEO of E-Motion, his company is exploring a new dimension of online trading. What is it all about? “The activity that E-Motion has been carrying out for many years is evolving into the diamondsonline.it platform for which our company is the sole Italian interlocutor. E-Motion, therefore, will make easier what is not: safe online buying, merchandise control, free shipping from all over the world with structured and proven logistics. You can enter a world of loose, certified, natural or lab grown diamonds. To date, we have more than half a million diamonds available.”
How does one access this platform? “The first prerequisite is to introduce yourself as an industry player, because it is B2B. The user registers, they will have a panel where they manage data and orders on the diamondsonline.it platform. A big investment we have made in after-sales: once the purchase transaction is over, the customer receives support for any request.”
What resistance has there been in the Italian market with respect to innovation? “In Italy I work mostly with E-Motion’s customers. Our nation remains a country in which innovation is not yet fully absorbed. E-Motion, in this regard, is developing a shop-in-shop project. In contrast, it is an established system in foreign markets.”
What is the future of E-Motion? “One of the gaps in jewelry is the industry is still very congealed. On the strength of the entry of the new generation into E-Motion, including my son Davide, we bring innovation and a new language to the company. For everything related to our business, both online and offline, finding ourselves within a real hub like Tarì is a priceless added value.”
Macchinari e nuovi moduli per l’affinazione dell’oro
l’azienda “Lello Fusco” raddoppia gli investimenti
“Non siamo stanchi di investire” Lello Fusco, amministratore delegato dell’azienda fondata nel 1919, racconta con orgoglio i nuovi sforzi imprenditoriali. Cominciano i lavori di ammodernamento dei moduli all’interno del polo orafo Il Tarì di Marcianise, finalizzati all’ampliamento del banco metalli e all’implementazione di nuovi macchinari e apparecchiature all’avanguardia per l’affinazione di oro, argento, platino, palladio.
“Il prezzo rialzista dell’oro ci spinge a soddisfare le nuove istanze ed esigenze della clientela, che richiede gioielli in platino con sempre maggiore frequenza - spiega Lello Fusco - dobbiamo farci trovare pronti con affinazione all’avanguardia ma anche con sufficienti scorte di magazzino. A noi si rivolge un mercato eterogeneo, che va dai piccoli artigiani alla grande industria”. Fervono, dunque, i preparativi per l’ampliamento e la trasformazione della sede, lavori programmati da fine giugno. “La nostra attività produttiva ha occupato fin qui una superficie di 200 mq. Adesso vogliamo garantire un raddoppio e anche oltre, fino a circa 500 mq - dice l’amministratore delegato dell’azienda - I due moduli al piano inferiore, al momento utilizzati per la vendita all’ingrosso di argenteria, saranno utilizzati solo per l’affinazione e produzione di lingotti da investimento. La vendita di argenteria sarà invece spostata al piano superiore. I macchinari che utilizzeremo sono all’avanguardia e si lasciano preferire non solo per una maggiore precisione, ma anche per una maggiore capacità produttiva, perché dovranno sostenere un peso di oro e argento superiore all’attuale cabotaggio. I lavori non rallenteranno la nostra attività produttiva: la continueremo in altri due moduli dove al momento si svolge l’affinazione, allo scopo di non interrompere il rapporto con la clientela. Le relazioni create sono la nostra carta vincente. Non si tratta solo di occasioni di business, anzi le impostiamo come rapporto familiare: Lello Fusco e la sua seconda famiglia” I lingotti sono il core business del brand “Li vendiamo con il nostro marchio. All’inizio ero titubante ma con il trascorrere degli anni ho riscontrato tanta ammirazione
La nostra attività produttiva ha occupato fin qui una superficie di 200 mq. Adesso vogliamo garantire un raddoppio e anche oltre, fino a circa 500 mq.
Lello Fusco amministratore delegato
da parte dei clienti. Ci apprezzano per il coraggio che abbiamo avuto nel brandizzare i lingotti. Ringrazio mio nonno Raffaele, che iniziò per primo l’attività al Borgo Orefici nel 1919. Poi il marchio è cresciuto sempre di più con mio padre Gennaro, fino al mio arrivo ed a quello dei miei tre figli, Antonella, Gerry e Chiara. Potremmo fare ben poco, però, senza il prezioso contributo del nostro staff di lavoro, un gruppo affiatato, formato da 16 dipendenti. In questo periodo di crisi e guerre che incidono sulla nostra attività, mentre altri si chiudono in difesa noi abbiamo deciso di investire in infrastrutture e sviluppo commerciale. Abbiamo voluto trasferire alla nostra clientela un ulteriore segnale di coraggio e fiducia, consapevoli che lo sforzo profuso con l’obiettivo di tenere costante la qualità sarà poi ripagato in termini di flusso e fatturato. Nell’ultima fiera di Oroarezzo siamo andati alla ricerca dei macchinari che ci permettessero di essere performanti e abbiamo scelto come nostri interlocutori industrie di livello internazionale”.
“Lello Fusco” company doubles investment “We are not tired of investing.” Lello Fusco, CEO of the company founded in 1919, proudly recounts new entrepreneurial efforts. Work is beginning on modernizing the modules within the Il Tarì goldsmith center in Marcianise, aimed at expanding the metal bench and implementing new state-of-the-art machinery and equipment for refining gold, silver, platinum, and palladium. Preparations are therefore in full swing for the expansion and transformation of the facility, work scheduled to begin at the end of June. “Our production activity has so far occupied an area of 200 square meters. Now we want to ensure a doubling and even more, up to about 500 square meters. The two modules on the lower floor, currently used for the wholesale sale of silverware, will be used only for the refining and production of investment. Instead, the sale of silverware will be moved upstairs. The machinery we will use is state-of-the-art and is preferred not only for greater precision, but also for greater production capacity, because it will have to support a higher weight of gold and silver than the current caboose. The work will not slow down our production activity: we will continue it in two other modules where refining is currently taking place, in order not to interrupt the relationship with customers. The relationships created are our trump card. These are not just business opportunities, rather we set them up as a family relationship: Lello Fusco and his second family.”bullion.
“Ci abbiamo messo anima e cuore e quello che vedete oggi, rappresenta esattamente chi siamo e chi vogliamo essere”
Venezianico Atelier
A San Donà di Piave lo stile dell’accoglienza
di Luigi EspositoVenezia e la venezianità sono al centro del giovane brand Venezianico nato nel 2017 e già portatore di grandi successi. Reduce da un 2023 che ha visto raddoppiare il fatturato dell’anno precedente ed una crescita percentuale a tre cifre, i fratelli Alessandro ed Alberto Morelli hanno inaugurato il Venezianico Atelier, 500mq nel cuore pulsante della loro città natia San Donà di Piave. L’headquarter del marchio nasce nello storico palazzo Baradel, un elegante edificio degli anni Trenta meticolosamente restaurato per l’occasione. In stile neoclassico dal sapore tipicamente lagunare la struttura si caratterizza grazie alla facciata modellata da tre grandi archi ribassati e un primo piano modellato a logge. Il marmo bianco che lo riveste lo rende uno tra gli edifici più eleganti del centro storico, non solo, le tonalità dell’avorio e dell’oro che a partire dalle profilature delle vetrine esterne accompagnano i clienti anche al suo interno, rendono l’atmosfera calda ed accogliente, che si completa nelle boiserie di legno che guidano lo sguardo.
guarda l’intervista ad Alberto Morelli
«Questa è la nostra nuova casa” mi racconta Alberto Morelli il giorno dell’opening, accompagnandomi soddisfatto in questo spazio che senza ostentare è il ritratto elegante e raffinato del brand. «Il restauro è durato molto più di un anno e grazie anche al supporto dell’architetto e del nostro staff, abbiamo dato vita ad un progetto bellissimo. Ci abbiamo messo anima e cuore e quello che vedete oggi, rappresenta esattamente chi siamo e chi vogliamo essere. È il luogo perfetto per incontrare la nostra community».
Nel mentre mi mostra nello specifico alcuni dei modelli esposti, non riesce a trattenere l’entusiasmo e mi racconta anche dei dettagli, come ad esempio le ante degli arredi che si confondono lungo le pareti e che sono accessibili solo attraverso l’uso di una card che solo a contatto ne permette l’apertura.
Tra gli orologi, un posto in prima fila è assegnato al Bucintoro 1969, una limited edition (andata sold out poche ore dopo la sua presentazione), un cronografo in acciaio che monta un calibro storico il Lemania 1873,
già utilizzato in molti orologi in dotazione alla Nasa, peculiarità questa, che ha ispirato la nascita dell’orologio stesso che celebra l’anno del primo uomo sulla luna.
Alberto ci tiene a sottolineare che ogni orologio esce dall’azienda solo quando ha raggiunto il massimo livello qualitativo, che possa soddisfare le esigenze del consumatore finale, che abbia un valore accessibili e che, ovviamente, non tradisca la filosofia e la passione che lui e Alessandro hanno infuso del brand.
Anche la ricerca non cessa di svilupparsi nei loro laboratori, basti pensare al Nereide GMT Ceratung la cui ghiera è composta in ceramica e tungsteno due materiali dall’incredibile resistenza o al Redentore Avventurina, il cui quadrante è realizzato per l’appunto con questo materiale vetroso pregiato, scoperto proprio a Venezia nel XVII secolo ad opera degli artigiani di Murano. Ancora la venezianità come fil rouge delle collezioni, e non è un
caso che la versione del Nereide Bronzo adotti per la cassa questo materiale, inusuale e mutevole, che è lo stesso utilizzato per i famosi Cavalli di San Marco.
La tecnologia avanzata si ritrova anche nel Redentore Ultrablack il cui minimalismo si sposa perfettamente con quel nero assoluto del quadrante ottenuto con l’esclusiva vernice giapponese Musou Black che riesce ad assorbire il 99,4% della luce.
“Abbiamo poi sviluppato queste zone lounge per garantire comfort e ospitalità ai nostri amici e clienti, spazi aperti ed arredati con un minimalismo che favorisca l’interazione ed abbia la capacità di mettere a proprio agio”. Alberto continuerebbe a raccontare e illustrare ogni piccolo angolo di questo bellissimo luogo, ma il tempo scorre. Di lì a poco si svolgerà il taglio del nastro. Il Venezianico Atelier si apre al pubblico, che, numerosissimo ha già riempito lo spazio antistante il palazzo. Tra brindisi, sorrisi ed entusiasmo si apre un nuovo splendido capitolo per il marchio. Per Aspera ad Astra.
Redentore Ultrablack Il quadrante color nero assoluto è ottenuto con l’utilizzo dell'esclusiva vernice giapponese Musou Black™, che riesce a assorbire il 99.4% della luce.
Venezianico Atelier. In San Donà di Piave the elegance of hospitality Venice and the Venetian spirit are at the heart of the young brand Venezianico born in 2017 and already the bearer of great success. Redolent of a 2023 that saw a doubling of the previous year's turnover and triple-digit percentage growth, brothers Alessandro and Alberto Morelli inaugurated Venezianico Atelier, 500sqm in the beating heart of their hometown of San Donà di Piave. The brand's headquarters was born in the historic Baradel palace, an elegant 1930s building meticulously restored for the occasion. In neoclassical style with a typical lagoon flavor, the structure is characterized by a façade shaped by three large lowered arches and a second floor modeled in loggias.
"This is our new home," Alberto Morelli tells me on the day of the opening, accompanying me contentedly through this space that without being ostentatious is an elegant and refined portrait of the brand. "The restoration lasted much more than a year, and thanks also to the support of the architect and our staff, we have created a beautiful project. We put our heart and soul into it, and what you see today represents exactly who we are and who we want to be. It is the perfect place to meet our community."
"We then developed these lounge areas to provide comfort and hospitality to our friends and clients, open spaces furnished with a minimalism that encourages interaction and has the ability to put one at ease." Alberto would not finish telling and illustrating every little corner of this beautiful place, but the clock is ticking. Soon the ribbon cutting will take place. The Venetian Atelier opens to the public, which, in great numbers has already filled the space in front of the building. Between toasts, smiles and enthusiasm, a splendid new chapter opens for Venezianico.
IlOrologeria: fenomeno dei Microbrand
Per la loro capacità di innovare e sperimentare, sono lontani dalle logiche produttive dei grandi marchi
Negli ultimi anni, il panorama dell’orologeria mondiale ha assistito a un fenomeno di crescente interesse: la proliferazione dei microbrand, termine, ben noto agli appassionati del settore, che si riferisce a piccole realtà indipendenti che emergono per l’iniziativa imprenditoriale di individui con una profonda passione per gli orologi, e che riescono a trasformare la loro dedizione in progetti unici e di alta qualità, conquistando una nicchia di mercato sempre più vasta e interessata.
I microbrand, per la loro capacità di innovare e sperimentare, sono lontani dalle logiche produttive dei grandi marchi. Sono generalmente caratterizzati da un numero limitato di pezzi prodotti, che conferisce un’aura di esclusività. La qualità dei materiali e delle lavorazioni è spesso sorprendente, considerando le dimensioni delle aziende. Inoltre, tendono a sviluppare idee creative e concetti unici, regalando all’utente finale, oltre che ad un valido segnatempo, un’emozione da indossare, spesso legata al territorio di provenienza.
A livello globale hanno iniziato a guadagnare terreno soprattutto grazie a piattaforme di crowdfunding come Kickstarter. Qui, imprenditori e designer possono presentare i loro progetti direttamente al pubblico, ottenendo finanziamenti che rendono possibile la produzione. Questo modello di business riduce significativamente i costi iniziali e testa il mercato prima di avviare una produzione su larga scala. Baltic e Zelos sono esempi di successo internazionale diventati sinonimo di qualità e originalità con release in edizioni limitate a poche centinaia di pezzi esaurite in pochi minuti tramite le proprie piattaforme di vendita online.
In Europa i microbrand stanno vivendo un periodo di grande fioritura. La tradizione orologiera europea, con la sua lunga storia e la sua attenzione per i dettagli e l’artigianalità, fornisce un terreno fertile per la nascita di nuovi brand. Paesi come la Germania, la Francia e il Regno Unito hanno visto emergere numerosi microbrand che hanno saputo combinare la
Negli meandri di TikTok è semplicemente
Sam (@watchit.sam). Il suo è un nome tra i più noti nel panorama dell’orologeria perché ha trasformato la sua passione in un’esperienza coinvolgente per il pubblico (ad oggi conta 74mila follower). Condivide dettagli e curiosità e non si limita a mostrare i lati glamour ma anche quelli più commerciali con speciale attenzione per i brand Italiani. Ha instaurato collaborazioni con marchi rinomati, offrendo recensioni sincere e consigli preziosi che tutti gli appassionati di orologi cercano.
tradizione con l’innovazione, riscrivendo le regole del settore con un bacino di utenza sempre più esteso grazie alla grande attenzione che l’orologeria sta avendo negli ultimi anni per merito delle piattaforme social e dei vari Content Creators del settore che con i loro contenuti divulgano questi fantastici progetti creativi alimentando una passione che si allontana dalla classica ricerca di orologi di marchi blasonati o con una lunga storia alle spalle, incrementando il numero di persone che scelgono di investire in orologi che risultano essere più esclusivi in quanto prodotti in tirature limitate.
discover Watchit.sam
L’Italia, che ha radici profonde nella cultura artigianale e nel desiderio di esprimere un’identità distintiva, sta vivendo una vera rinascita nel settore dell'orologeria grazie al fenomeno dei microbrand. Negli ultimi dieci anni, sempre più appassionati hanno deciso di trasformare la loro passione in un’attività imprenditoriale trovando spesso ispirazione nella storia, nel territorio, nell’arte e nell’architettura italiana per orologi che riflettono la loro visione estetica e tecnica.
Come ogni settore emergente, anche questo deve affrontare diverse sfide. La concorrenza è sempre più intensa e distinguersi nel mercato può essere difficile. Inoltre, la produzione su piccola scala può comportare difficoltà logistiche e finanziarie, soprattutto inizialmente.
La possibilità di raggiungere un pubblico globale attraverso il commercio elettronico e le piattaforme di crowdfunding apre nuovi orizzonti.
D’altra parte, le opportunità sono numerose e la crescente domanda di prodotti unici e di alta qualità offre un terreno fertile. La possibilità di raggiungere un pubblico globale attraverso il commercio elettronico e le piattaforme di crowdfunding apre nuovi orizzonti
Out Of Order
out of order (ooo) è un brand italiano che si è distinto nel panorama globale per l’approccio unico e innovativo al design. Fondato nel 2013 a Venezia, ha rapidamente guadagnato un seguito di appassionati e collezionisti. il motto “Damaged in italy” riassume la sua filosofia.
ogni orologio è progettato per apparire vissuto e usurato, un look vintage e autentico che racconta una storia di avventura e carattere, ottenuto attraverso un processo ar tigianale. out of order sfida le convenzioni dell’orologeria tradizionale con spirito ribelle e innovativo.
Ichnos
nato dalla mente di un grande appassionato di orologeria nonché personaggio di spicco su Youtube: pierpaolo Cassoni, divulgatore di orologeria da oltre 10 anni. il suo è un progetto legato al territorio Sardo con una collezione di orologi subacquei che hanno riscosso successo. l’ultima creazione, il Capo testa, è dotato di strepitose caratteristiche estetiche e tecniche, e si sta distinguendo per l’originalità. per il suo legame con il mare della Sardegna è uno degli orologi più attenzionati, conferendo a ichnos grandi prospettive di successo per il futuro.
Venezianico
nato nel 2017, e già noto come Meccaniche Veneziane, trae ispirazione dalla storia e cultura di Venezia.
i fondatori, Alber to e Alessandro Morelli, hanno creato una linea che celebra l’ar te e l’ingegneria della loro città. ogni modello è caratterizzato da dettagli raffinati e simbolici, come i quadranti decorati a mano e i movimenti automatici di alta qualità. È un esempio brillante, con un fatturato in crescita esponenziale e un bacino di clienti italiani e internazionali sempre più ampio che hanno reso Venezianico una delle realtà orologiere più affermate in italia.
Alcuni brand italiani ecco degli esempi che si sono distinti negli ultimi anni, alcuni piuttosto affermati altri nati recentemente ma con prodotti che hanno da subito richiamato l’attenzione degli appassionati.
echo/neutra nasce dalla passione di un gruppo di amici per l’orologeria, il design e l’innovazione. la missione è creare orologi che non siano semplicemente strumenti di misura, ma veri compagni di viaggio concepiti per durare. ogni echo/neutra, caratterizzato da linee pulite, quadranti leggibili e robusta costruzione, perché siano adatti all'uso quotidiano e alle occasioni speciali, è progettato e realizzato con meticolosa attenzione. il design minimalista ed elegante è combinato con materiali di alta qualità e tecniche artigianali avanzate. le sue collezioni riflettono una profonda connessione con i paesaggi delle Dolomiti italiane.
Nostas
un altro esempio di microbrand che si è distinto per il design. Fondato da un giovane designer, nostas ha creato AuDACe, con una cassa par ticolarissima che si fonde con la rotondità classica dell’orologio. Due dettagli che caratterizzano il nome dell’orologio e che, assieme al par ticolare bracciale costruito per mantenere la forma circolare del polso, rende questo segnatempo un mero gioiello. Grande e laborioso studio di forma e di nuance dei quadranti con trama hanno prodotto un grandissimo interesse sul mercato italiano e internazionale.
nel 2023 ha lanciato sul mercato un orologio che ha riscontrato enorme successo. profondamente legato al territorio pugliese il SVper, un diver/dress, ovvero un orologio subacqueo elegante, ha da subito catturato l’attenzione di neofiti ma anche di appassionati e collezionisti. estetica pulita, quadranti con colori magnifici dedicati alle zone di mare della puglia, calibro svizzero con prestazioni ottime e finiture di alta qualità ne fanno uno degli orologi maggiormente attenzionati. un microbrand con prodotti di altissimo livello dal rappor to qualità/prezzo sorprendente.
In viaggio con Mario Vescovo nel cantiere di Vicenza
Preziosa Magazine racconta i lavori di riqualificazione del quartiere fieristico
L’Investimento di 60 milioni di euro, interamente finanziato da IEG. Consegna dei lavori prevista entro la primavera del 2026. Il commento del direttore di sede e operation del plant vicentino: “Benefici per le aziende, i visitatori e l’economia del territorio”
insediamento di Vicenza riprende vita con un progetto molto ambizioso: la riqualificazione del quartiere fieristico con la demolizione dei padiglioni 2 e 5 per costruire sulla medesima impronta un nuovo edificio su due livelli. L’opera di restyling, che non prevede l’utilizzo di fondi PNRR ma è stata interamente autofinanziata da IEG - Italian Exhibition Group con un investimento di 60 milioni di euro, è stata definita dal progettista (l’architetto Volkwin Marg dello Studio GMP di Amburgo con i partner italiani FM Ingegneria e Mannensper) un intervento a cuore aperto. Si tratta, infatti, di estirpare il cuore di Vicenza - la vecchia piramideper ricostruire la zona con un padiglione tecnologico e di ultima generazione, pur mantenendo attiva l’intera fiera. Preziosa Magazine è stata invitata a documentare i lavori: le ruspe sono al lavoro senza soluzione di continuità e tracciano il solco dell’innovazione, sempre a stretto contatto con le corrette pratiche ambientali e di sostenibilità, ma anche in sinergia con gli stakeholders.
Il nostro direttore, Giovanni Micera, ha intervistato Mario Vescovo, direttore dei lavori, di sede e operation del plant vicentino. I numeri danno la portata dell’investimento: «Verrà alla luce un edificio a due piani, che ospiterà quasi 11mila mq di superficie lorda espositiva commerciale. Avremo complessivamente circa 23mila mq lordi di spazi tecnici. Non lo definiamo “un progetto” ma “il progetto”, perché lo stiamo attendendo da qualche anno. Il nuovo padiglione sarà fondamentale per il primo sviluppo di Vicenza. A settembre prossimo,
non si avrà la percezione del cantiere: la sfida è portare avanti le costruzioni senza disturbare il quartiere e Vicenzaoro. Abbiamo la necessità di tenere in vita i padiglioni del quartiere fieristico durante l’esecuzione del fabbricato e la demolizione delle zone 2 e 5. Poi entra in gioco l’impresa di costruzioni, che dovrà consegnarci gli spazi nuovi entro la primavera del 2026».
L’ampliamento e il restyling del quartiere fieristico porteranno vantaggi in primis alle aziende clienti, che potranno fruire di un ambiente moderno e funzionale in una costruzione di ultima generazione. Otterranno anche maggiore visibilità, garantita dalla nuova composizione del primo piano e dalle nuove direttrici interne al padiglione. Sono poco meno di 300 le aziende espositrici di Vicenzaoro, storicamente collocate nei padiglioni 2 e 5. Dove saranno ubicate? Tutto si svolgerà in continuità. Durante il periodo transitorio dei lavori, le aziende che espongono nelle aree coinvolte dai lavori di ampliamento saranno riposizionate in tre padiglioni temporanei, connessi a propria volta ai padiglioni 3, 4 e 7 «Si tratta di strutture di ultima generazione - precisa il direttore dei lavori - e chi sarà all’interno della fiera non percepirà di essere all’interno di moduli prefabbricati, ma continuerà a viaggiare come negli
altri padiglioni. Il nuovo look del quartiere fieristico porterà benefici enormi anche per il pubblico. I visitatori, infatti, potranno godere di navigabilità e accessibilità più lineari all'interno del quartiere, grazie a passaggi e collegamenti semplificati verso tutti i padiglioni e alle scale mobili per accedere al nuovo piano superiore». L’ambizioso progetto e l’opera di riqualificazione si svolgono in totale accordo con la comunità e con gli stakeholders locali.
«Vicenzaoro è la manifestazione più importante ma la nuova opera consentirà di ospitare anche altri eventi fieristici dando grande slancio alla città e all’economia del territorio - spiega Mario Vescovo - Migliorare la qualità del quartiere fieristico, dunque, significa aumentare anche il livello di attrattività e competitività degli eventi, sia a livello nazionale che internazionale. Il nostro sviluppo fieristico è inserito all’interno di un’area nella quale convergono tanti progetti importanti di viabilità. Non a caso, lavoriamo al masterplan del quartiere, alla riqualificazione della facciata e allo sviluppo ulteriore all’interno di un’area adiacente al quartiere con la creazione di un padiglione e di un ingresso nord vicino alla
futura fermata ferroviaria, a 100 metri in linea d’aria dai nostri ingressi esistenti. I lavori per l’alta velocità sono imminenti e un ulteriore valore aggiunto sarà la possibilità di arrivare in fiera anche in treno. La nuova fermata porterà poi a propria volta una nuova viabilità: permetterà di creare un sottopasso per accedere direttamente alla parte nord, previo superamento della barriera della rotaia. Avremo 2000 posti auto in più, adiacenti e prenotabili».
Nei primi due mesi di avviamento della fase di demolizione, potevano essere messi in conto imprevisti tecnici. «Il mondo delle demolizioni è complesso, perché ha al suo interno il tema delicato delle bonifiche ambientali. Anche noi abbiamo messo in conto di poterci imbattere in imprevisti tecnici e d’altra parte stiamo parlando di un edificio costruito nel 1971. Abbiamo fatto una campagna molto accurata di verifica del campionamento dei materiali e ci sono ancora dei check point. Abbiamo avuto sorprese relative a delle colle particolari che abbiamo trovato, ma abbiamo reagito nei tempi, cioè cercando di bonificarle senza portare ritardi al cronoprogramma dei lavori. Le demolizioni sono state controllate, cioè non la classica dinamite che tutti possono immaginare, ma seguendo concetti di analisi strutturale, finalizzati a rimuovere i padiglioni 2 e 5 per costruire un nuovo edificio sulla medesima impronta».
Migliorare la qualità del quartiere fieristico, dunque, significa aumentare anche il livello di attrattività e competitività degli eventi, sia a livello nazionale che internazionale.
Un focus sulla creatività, sull’innovazione e sullo stile di brand affermati, giovani start up e designer italiani e stranieri che si snoderà su tre diversi padiglioni: Fashion Accessories & Apparel (accessori moda e abbigliamento sia Ready To Wear sia Preview). Le collezioni “total look” saranno indirizzate a negozi, department store e punti vendita specializzati; Jewellery declinata in tre aree tematiche per il gioiello: “Per La Moda”, realizzati dalle maison per gli stilisti; “Alla moda”, creatività e produttività delle maison in sintonia con le richieste del consumatore; “Contemporaneo” pezzi unici o capsule limitate autoprodotte da designer nazionali e internazionali puntando a materiali, forme e creatività; F&J Delivery sarà per il retailer italiano ed estero, che potrà scegliere direttamente in fiera tra prodotti “finiti”, semilavorati, pietre preziose e semi-preziose per bigiotteria e gioielleria (novità tra le novità, in questa sezione altre due entry: TheOneMilano, un importante accordo con la China National Garment Association - l’unica associazione governativa cinese per l’abbigliamento - creerà
Milano Fashion&Jewels a settembre un ritorno carico di novità
un ponte tra Italia e Cina portando per la prima volta in Italia una collettiva di proposte in linea con le richieste dei consumatori occidentali in termini di trasparenza, tracciabilità e sostenibilità; Mipel Overseas, sarà invece una proposta internazionale di accessori in pelletteria per il mercato italiano ed europeo Sfilate, talk e workshop esamineranno temi importanti: dall’utilizzo efficace delle piattaforme social per gestire attività di marketing, ai suggerimenti sull’attuazione di nuove strategie e metodi commerciali.
Milano Fashion&Jewels si terrà in concomitanza con MICAM Milano,
Milano Fashion&Jewels, in September a return full of novelties. Fiera Milano’s event the benchmark appointment for fashion accessories, clothing and jewelry A focus on the creativity, innovation and style of established brands, young start-ups and Italian and foreign designers in three pavilions: FASHION ACCESSORIES & APPAREL (fashion accessories and clothing both Ready To Wear and Preview). The “total look” collections will be aimed at stores, department stores and specialized outlets; JEWELLERY declined in three thematic areas for jewelry: “Per La Moda”; “Fashionable”; “Contemporary”; F&J DELIVERY will be for Italian and foreign retailers, who will be able to choose directly at the fair from “finished” products, semi-finished products, precious and semiprecious stones for costume jewelry and jewelry (in this section also two other entries: TheOneMilano, a bridge between Italy and China; Mipel Overseas, an international proposal of leather accessories for the Italian and European markets. Fashion shows, talks and workshops will examine important topics: from the effective use of social platforms to manage marketing activities, to tips on implementing new business strategies and methods. Milano Fashion&Jewels will be held in conjunction with MICAM Milano, International Footwear Exhibition, MIPEL International Leather and Fashion Accessory Exhibition, and in partial overlap with Lineapelle - international exhibition of leather, accessories, components, fabrics.Fieramilano (Rho) September 14 to 17, 2024 (Saturday 14, visitor entrance by invitation only)
discover Milano Fashion&Jewels
Salone Internazionale della Calzatura, MIPEL Salone internazionale della pelletteria e dell’accessorio moda, e in parziale sovrapposizione con Lineapelle - mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti.
appuntamento a Fieramilano (Rho) 14 al 17 settembre 2024 (sabato 14, ingresso visitatori solo su invito)