Preziosa 1 2016

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marzo 2016 € 6,00 italy only

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 NE/VR

CAMEO ITALIANO

JENNIFER SHANKER Muse Showroom

AGHATHA RUIZ DE LA PRADA Tra Moda e Design

VIA DEI CONDOTTI

A Street with a View





















1|2016 Editoriale

ditoriale

Ritorna la corsa all’oro e il dettaglio continua a rifugiarsi nel bijou e nell’accessorio Giovanni Micera

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na nuova tempesta finanziaria sta coinvolgendo il sistema bancario nelle borse di tutto il mondo. La volatilità del mercato, i grandi scossoni legati all’andamento del petrolio e al valore del dollaro, ma soprattutto le incertezze delle economie locali, stanno spingendo i grandi players mondiali - banche centrali, ETF (fondi di investimento quotati e scambiati come azioni ma che hanno alla base la “proprietà” del bene, in questo caso l’oro) e soprattutto la domanda globale di metallo per la gioielleria - ad investire in oro. Contesto, questo, già vissuto negli scorsi anni, a cavallo dell’avvio dell’ultima crisi mondiale, quando le quotazioni del metallo “impazzirono” seguendo meccanismi fluttuanti legati al mondo finanziario decisamente lontani dalle esigenze del mercato reale, dove la stabilità della materia prima è alla base dello scambio commerciale. Tutto questo, complice anche una legge che ne liberalizzava la vendita sul nostro territorio, generava il fenomeno dei compro oro. Ora i nuovi scenari di politica finanziaria e monetaria hanno riportato l’attenzione verso questo bene di rifugio facendogli superare i 1.200 dollari l’oncia. Rileggendo i dati pubblicati dai principali quotidiani italiani, le proiezioni per il 2016 non dovrebbero raggiungere i valori del passato, con quotazioni intorno ai 1.920 euro l’oncia, ma attestarsi approssimativamente intorno ai 1.300 dollari. Per quanto riguarda il mondo della gioielleria la situazione è abbastanza chiara: secondo il World Gold Council la

domanda in oro nel quarto trimestre 2015 è aumentata del 4 per cento arrivando a 1,117 tonnellate, un vero record, per quanto riguarda gli acquisti da parte delle banche centrali e degli investitori privati. In contro tendenza la domanda di gioielleria con una flessione del 3 per cento. In quest’ottica l’economia più performante è stata quella indiana in netto contrasto con i cali in Turchia, Russia e gran parte del Medio Oriente. Se riportiamo tutto questo al mercato interno, il fenomeno più evidente è il perdurare della nuova forza del bijou e dell’accessorio moda, tant’è che tutte le fiere italiane, e anche molte internazionali, hanno creato appuntamenti specifici per promuovere l’ornamento meno nobile. Questo significa che il gioiello tradizionale è morto? Che il pubblico femminile non sente più il desiderio di ricevere un prezioso monile? Non credo che sia il reale problema per il prossimo futuro. A mio avviso il dettaglio italiano dovrà affrontare, nei prossimi anni, non un problema di prodotto quanto piuttosto una sostanziale modifica dei consumi da parte delle nuove generazioni e, senza creare allarmismi, mettere in conto che le nuove frontiere dell’e-commerce modificheranno inevitabilmente gli assetti del commercio fronte strada. La soluzione? Difficile trovare in questo momento ricette valide per tutti. Di certo la cura e la derivante soddisfazione del proprio cliente è un buon punto di partenza.

THE GOLD RUSH HAS RETURNED, AND THE MARKET CONTINUES TO TAKE REFUGE IN JEWELLERY AND ACCESSORIES A new financial storm is affecting the banking system and stock markets around the world. Market volatility, major upheavals associated with oil prices and the value of the dollar, but above all uncertainties in local economies, are pushing the world’s biggest players - central banks, ETFs (investment funds listed and traded like stocks but have at their base, the “ownership” of goods, in this case gold) and especially the global demand for metal for jewellery - to invest in gold. In context, this has already experienced in the past few years at the start of the last global crisis, when metal prices “went mad” following floatation mechanisms linked it to the world of finance, far removed from real market needs, where the stability of raw materials is the basis of commercial exchange. All of this was also caused by a law that liberalized the sale on our territory, generating the phenomenon of buy gold. Now, more recent financial and monetary policy scandals have drawn attention to this safe haven, with prices of more than $1,200 an ounce. Re-reading data published by the major Italian newspapers, projections for 2016 may not reach the values of the past, with prices around €1,920 per ounce, but are predicted to settle at approximately $1,300. As for the jewellery world, the situation is quite clear: according to the

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World Gold Council, gold demand in the fourth quarter of 2015 increased by 4 per cent to 1,117 tons, a record, in respect of purchases by the central banks and private investors. By contrast, demand for jewellery has shown a tendency to drop, with a decline of 3 percent. In this context, the best performing economy was that of India, in stark contrast to the declines seen in Turkey, Russia and most of the Middle East. If we bring all this to the internal market, the most obvious phenomenon is the continuing strength of the new jewellery and fashion accessories, so much so, that all the Italian fairs, and many international fairs too, have created specific events to promote peerless ornaments. Does this mean that traditional jewellery is dead?? That females no longer feel the desire to be given a precious jewel? I do not think that is the real problem for the foreseeable future. In my opinion, over the next few years, Italian retail will not face a product problem, but rather a substantial change in consumption on the part of the younger generation and, without wanting to create alarm, we must take into account the way new e-commerce will inevitably change the borders and structure of high street business. The solution? I do not believe there is a valid recipe for everyone. But certainly customer care, and achieving customer satisfaction is a good starting point.

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RUBRICHE NEWS SPRING IS NOW SPRING FLOWERS VETRINE

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STILL LIFE DAYS OF CANDY

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SHOOTING #VANCHIGLIA

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SPECIALE FIERE ESTERO

Il gioiello italiano di Madison Avenue Un tesoro a Downtown Via dei Condotti. A street with a view Monica Zoccai Marco verdi The New Classic & Gioielli Couture Come difendersi dalla legittima difesa Speciale Accessori. Tutto quello che c’è da sapere sulle collezioni P/E 2016 Agatha Ruiz de la Prada Federpreziosi Confcommercio: Natale 2015 in gioielleria

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anno IX / n. 1 marzo 2016 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale

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ilorosso ALIX TRAN VINCITORE DELLA IV EDIZIONE WINNER OF THE FOURTH EDITION

ARTE ORAFA E TECNOLOGIA GOLDSMITH’S ART AND TECHNOLOGY IN ANDREA GIUNTI JEWELS

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n “vulcano” semisferico nel cui cratere è custodita limatura d’acciaio. Ma girando una rotellina sul lato un magnete cambia di volta in volta la forma del mucchietto di polvere. Si chiama ARECIBO, come l’osservatorio costaricano, il particolarissimo anello creato dall’orafo fiorentino Andrea Giunti, giovane creativo che nei suoi lavori fonde arte orafa e tecnologia. E così in HUNTING, la chiusura della collana non è altro che la lingua di una rana che avvicinandosi alla farfalla scatta ad “acchiapparla” grazie a due magneti. O ancora gli ingranaggi possono uscire dalla testa di un ciondolo (What’s in your head) o far girare le lune dell’anello LUNATICA WOOD, mentre il diamante dell’anello o del bracciale SLANT appare come ologramma quando viene colpito dalla luce. “Volevo fare qualcosa di nuovo - spiega

l’autore - e l’oreficeria è una forma d’arte che arriva alle persone, venendo indossata, quindi è uno ‘scambio’ tra me e loro. Sono cresciuto in mezzo allo stile fiorentino e con i miei pezzi ho voluto proporre qualcosa di alternativo a questa tradizione, che comunque mi piace e che utilizzo. Usare i mezzi che mi dà per innovare è una soddisfazione, perché gli oggetti non stanno fermi, c’è sempre una sorpresa. Avendo una formazione classica, non tecnologica, ho sperimentato, ma anche sbagliando ho tirato fuori una sintesi tra disegno, funzionalità, portabilità ed estetica”.

A hemispheric “volcano” with the crater holding steel filings. But turning a wheel on the side, a magnet changes the dust pile’s shape time after time. Called Arecibo, like the Costa Rican Observatory, this very special ring was created by Florentine goldsmith Andrea Giunti, a young creative goldsmith whose work blends goldsmith’s art with technology. Just like in Hunting, where the necklace’s closure is none other than a frog’s tongue approaching a butterfly that snaps to “catch it,” thanks to two magnets. Or better yet, gears emerge from a pendant’s head (What’s in your head) or spin the moons of a ring called Lunatica Wood, while the diamond in the Slant ring or bracelet appears as a hologram when hit by light.“I wanted to do something new - explains their creator - and gold jewellery is a form of art that reaches people, when it is worn, so it is an “exchange” between me and them».

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The Spanish designer Agatha Ruiz de la Prada was an exceptional godmother for the fourth edition of the biennial “FiloRosso”, the international competition dedicated to contemporary jewellery, which was produced by Isabella Bembo in collaboration with Sandra Kocjancic and Simonetta Cigolotti. It was attended by over 80 artists - from various parts of the world - who each in part or whole, have created a jewel for the show. Among them are also Sebastien Carre, Gigi Mariani and Petra Bole. The works were selected by: Jean-Yves Le Mignot - President of the Academy of Contemporary Jewellery and Founder of the Contemporary Jewellery Triennial in Paris; Vered Babai - Israeli artist goldsmith; Grassier Marianne - the “Bijoux Contemporain” blogger, and John Micera Editor of “Preziosa Magazine” who declared the winner to be the work by French artist Alix Tran: a re-visitation of ruffs onto which are laid the vibrating wings of flies or bees. A work that carries within it the idea of transience. Among the reported works: Missing Embroidery, double ring from Israeli Sigal Meshorer; The Letter, by Macedonian artist Biljana Klekachoska; Oceanic bloom, a necklace by Nogal Harel; Schluesselkinder, a necklace by German artist Heidemarie Herb; Me (n) talna neznost, a ring - symbolising power and strength, by the Slovenian artist Aleksandra Atanasovski. As stated by the curator, Isabella Bembo “In this edition of FiloRosso, we have created, more than ever, the bond we’d like to weave between artists everywhere, which is underlined by contemporary events in two different cities in two different countries. With a common aim, the local administrations have a made a vital contribution to the success of this event.” Sandra Kocjancic said she is proud that “FiloRosso has been successful in both countries simultaneously this year, and will definitely try to do it again and grow qualitatively”. For Simonetta Cigolotti “working together is a point of strength for our improvement”.

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da sx: Agatha Ruiz de la Prada, Jean Yves Le Mignot, Vered Badai, Marianne Grassier, Giovanni Micera

ndrea Giunti

La

stilista spagnola Agatha Ruiz de la Prada è stata madrina d’eccezione per la IV edizione della biennale “FiloRosso”, il concorso internazionale dedicato al gioiello contemporaneo, curato da Isabella Bembo in conllaborazione con Sandra Kocjancic e Simonetta Cigolotti. Vi hanno partecipato oltre 80 artisti - provenienti da più parti del mondo che hanno creato un gioiello in parte o totalmente con tessuto. Tra di loro anche Sébastien Carré, Gigi Mariani e Petra Bole. Le opere sono state selezionate da: Jean-Yves Le Mignot - Presidente dell’Accademia del Gioiello Contemporaneo e Fondatore della Triennele del Gioiello Contemporaneo di Parigi ; Vered Babai - artista orafa israeliana; Marianne Grassier - blogger di “bijoux contemporain” e Giovanni Micera - Direttore della rivista “Preziosa Magazine”, che hanno decretato vincitore l’opera dell’artista francese Alix Tran: una rivisitazione di gorgiera su cui sono posate mosche o api dalle ali vibranti. Un lavoro che porta in sé l’idea di caducità. Tra le opere segnalate: Missing Embroidery, doppio anello dell’israeliano Sigal Meshorer; The Letter, spilla dell’artista macedone Biljana Klekachoska; Oceanic bloom, collana di Nogal Harel; Schluesselkinder, collana della tedesca Heidemarie Herb; Me(n)talna neznost, anello-simbolo di potere e di forza dell’artista slovena Aleksandra Atanasovski. Come ha affermato la curatrice, Isabella Bembo “In quest’edizione di FiloRosso si è creato più che mai quel legame che si voleva tessere tra artisti di ogni dove, sottolineato anche dalla contemporaneità degli eventi in due città diverse (Muggia in Italia e Izola in Slovenia) e in due paesi diversi. Con un intento comune le amministrazioni hanno dato il contributo fondamentale alla riuscita di quest’incontro”. Sandra Kocjancic ha dischiarato orgogliosa che “quest’anno FiloRosso sia stato realizzato in entrambi i paesi contemporaneamente e che sicuramente si cercherà di farlo ancora crescere qualitativamente”. Per Simonetta Cigolotti “il lavorare insieme è stato un punto di forza per migliorarsi”.



kin LA SUPERFICIE NEL GIOIELLO

fino a maggio la mostra a Vicenza

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na esposizione dedicata interamente alla spilla, con opere di 70 artisti italiani e internazionali: si chiama “Skin: la superficie del gioiello” la mostra, inaugurata durante VicenzaOro January, allestita presso il Museo del Gioiello a Vicenza che rimarrà aperta fino al 1° maggio. Nella Basilica Palladiana in vetrina le creazioni di designer da ogni parte del mondo in una esposizione curata da Alba Cappellieri e Livia Tenuta.

da sinistra, Livia Tenuta, curatore; Matteo Marzotto, presidente Fiera di Vicenza; Alba Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello; Corrado Facco, direttore generale Fiera di Vicenza

THE SURFACE FOR JEWELS IN VICENZA: UNTIL MAY, THE “SKIN” EXHIBITION Inaugurated during the VicenzaOro exhibition, this show highlights the work of 70 artists dedicated entirely to brooches at the Museo del Gioiello. An exhibition dedicated entirely to brooches, with works by 70 Italian and international artists: the exhibition is called “Skin: the surface for jewels”, inaugurated during VicenzaOro January, will be held at the Museo di Gioiello in Vicenza, and will remain open until May 1 . In the Palladian Basilica creations by designers from all over the world are showcased in an exhibition curated by Alba Cappellieri and Livia Tenuta.

INAUGURATA DURANTE VICENZAORO L’ESPOSIZIONE METTE IN VETRINA AL MUSEO DEL GIOIELLO I LAVORI DI 70 ARTISTI DEDICATI INTERAMENTE ALLA SPILLA

Al Palazzo reale di Milano la storia del bijou italiano Arte, moda e design si fondono nel percorso della mostra “L’arte del bijou italiano”, andata in scena a Palazzo Reale, a Milano, dal 19 febbraio al 2 marzo. Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, Palazzo Reale, Fiera Milano e HOMl, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano, e curata da Alba Cappellieri e Lino Raggio, ha percorso il mondo dei bijoux d’autore dagli anni Cinquanta al Duemila attraverso 300 pezzi unici firmati da stilisti e designer di fama internazionale. Un viaggio nel tempo tra creazioni realizzate per Walter Albini, Giorgio Armani, Renato Balestra, Enrico Coveri, Gildo Cristian, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè, Krizia, Missoni, Moschino, Tina Rossi, Luciano Soprani, Valentino, Gianni Versace. “Un’occasione che mette in primo piano la creatività Made in Italy nella città che più di ogni altra ha rappresentato e continua a rappresentare il baricentro del fashion e delle sue tante evoluzioni”, ha commentato Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano.

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THE ART OF ITALIAN BIJOU ART, FASHION AND DESIGN ON SHOW IN MILAN Art, fashion and design come together in the exhibition “Art of Italian bijou”, presented at the Palazzo Reale in Milan from February 19 to March 2Promoted and produced by the City of Milan | Culture, Royal Palace, Milan Fair and HOMl, the Hall of Life Styles of Fiera Milano, and curated by Alba Cappellieri and Lino Radius, has travelled the world of copyright jewelry from the nineteen-fifties to the two thousands through 300 unique pieces by stylists and designers of international renown

NASCE FARAONE asa d’aste A GIUGNO VERRÀ “BATTUTA” LA PARURE DI DIAMANTI DELLA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA a uno storico marchio di alta gioielleria nasce una nuova casa d’aste. Nel 2016 sono previsti due appuntamenti: il primo nel prossimo giugno in cui saranno proposti circa cento selezionati capolavori, tra cui la parure di diamanti donata alla Regina d’Italia Margherita di Savoia dal marito Re Umberto I d’Italia. La parure è composta da una collana con 38 diamanti per un totale di 55 carati e orecchini con due diamanti del peso di 5,30ct ciascuno.

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BIRTH OF THE PHARAOH AUCTION HOUSE. IN JUNE THE DIAMOND JEWELLERY OF QUEEN MARGHERITA OF SAVOY WILL GO UNDER THE HAMMER From a historic fine jewellery brand a new auction house is born. In 2016 there will be two events: the first in June in which approximately one hundred selected works will be proposed, including the diamond jewellery set given to the Italian Queen Margherita of Savoy by her husband King Umberto I of Italy. The set consists of a necklace with 38 diamonds for a total of 55 carats and earrings with two diamonds with weight of 5.30ct each.

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asalmaggiore “Indossare la Bellezza.

La grande bigiotteria italiana” AT CASALMAGGIORE, THE “WEAR BEAUTY. CHUNKY ITALIAN COSTUME JEWELLERY “EXHIBITION contatto con le persone e con le loro idee e gusti e, mentre il gioiello parla a determinate élite sociali ed è simbolo di status e di potere, la bigiotteria, sia quella di imitazione che fantasia, esprime il gusto di una collettività mappandone orizzontalmente le varie espressioni culturali. Parlare di bigiotteria italiana significa raccontare la storia delle abitudini e dei costumi di un popolo che, costituitosi in tempi abbastanza recenti in unità nazionale, si è costantemente adoperato per evolvere la moltitudine di caratteristiche estetiche e formali delle tradizioni locali che lo compongono per creare un codice condiviso e identificativo sotto l’egida della Bellezza”, ha dichiarato Bianca Cappello.

a cura della storica e critica del gioiello Bianca Cappello la mostra “Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana”, organizzata dal Comune di Casalmaggiore con la partecipazione della associazione Amici del Museo del Bijou, il patrocinio di Fondazione Cologni Mestieri d’Arte e dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. L’esposizione è dedicata alla grande bigiotteria italiana e porta sotto i riflettori una selezione di oltre 100 gioielli, in gran parte inediti, che dopo il successo registrato all’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, per la prima volta arriva in Italia presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore, che custodisce oltre 20 mila pezzi di bigiotteria, macchinari, utensili, fotografie e cataloghi provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore, dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo Millennio.

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1. Demi parure spilla e orecchini, cristallo di vetro imitazione smeraldo, strass, metallo bianco, 1965 ca, Giuliano Fratti 2. Collana, metallo bianco e strass, anni ‘70, Moschino 3. Collier, cristallo di vetro, 1965, collezione Luisa Anselmi 4. Collaretta, perle di vetro imitazione perle naturali e imitazione turchese, anni ’50.

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Dal 19 marzo al 26 Maggio si potranno ammirare bijoux ideati e realizzati in Italia dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri provenienti da prestigiose collezioni private, enti pubblici, archivi e musei aziendali, tra cui il sautoir con perle millefiori di Ercole Moretti, i girocolli firmati Moschino, Armani e Ugo Correani, i Bijoux Bozart, quelli di Luciana de Reutern per Ken Scott e le grandi spille di Donatella Pellini erede alla terza generazione di una gloriosa stirpe di bigiottieri milanesi, le creazioni di Giuliano Fratti, uno dei più importanti bigiottieri italiani, oltre gli ornamenti per il corpo firmati Sharra Pagano. “Questo è possibile perché la bigiotteria come gioiello popolare è più di ogni altro oggetto a

The historian and jewellery critic Bianca Cappello is the editor of the exhibition “Wear Beauty. Chunky Italian costume jewellery” which is organized by the Municipality of Casalmaggiore with participation from the Association Amici del Museo del Bijou, sponsored by the Fondazione Cologni Mestieri d’Arte and the Italian Institute of Culture in Belgrade. The exhibition is dedicated to huge Italian costume jewellery, and brings together a selection of over 100 jewels under the spotlight, which are mostly unreleased, and after its success at the Italian Institute of Culture in Belgrade, arrives in Italy for the first time at the Museo del Bijou of Casalmaggiore which will display over 20,000 pieces of jewellery, machinery, tools, photographs and catalogues from disused local industries, along with numerous donations from companies and collectors in

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the industry, covering the end of the nineteenth century to the new millennium. From March 19th to May 26th, you can admire jewellery designed and manufactured in Italy from the end of the nineteenth century to the present day, from our prestigious private collections, public, archives and company museums, including a sautoir with millefiori beads by Ercole Moretti, necklaces signed by Moschino, Armani and Ugo Correani, Bijoux Bozart, like those from Luciana de Reutern for Ken Scott, and huge brooches by Donatella Pellini the third generation heiress to the glorious line of Milanese jewellers, creations by Giuliano Fratti, one of the most important Italian costume jewellery designers, up to body ornaments designed by Sharra Pagano. “This is possible because costume jewellery, like popular gems, is, more than any other object, in contact with people and their ideas

and tastes, and whilst jewellery speaks to the particular social elite and is a symbol of status and power, even imitation and fantasy jewellery expresses collective taste horizontally by mapping variations in cultural expression. When we speak about Italian costume jewellery, we are telling the story of the habits and customs of a people, formed into a united nation in fairly recent times, who have worked tirelessly to develop the multitude of aesthetics and the formal characteristics of local traditions they are composed of, to create a shared, coded identity under the aegis of Beauty” said Bianca Cappello.

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1|2016Vetrina

Bracciale con cristalli Swarovski Bracelet with Swarovski crystals

Foulard chiffon con pietre dure ed elemento in resina Chiffon scarf with semi-precious stones and resin element

Orecchini con cristalli Swarovski e goccia in resina Earrings with Swarovski crystals and resin drop

Orecchini con pasta d’avorio e medaglia tonda in resina Earrings with ivory paste and round medal in resin

Foulard/scialle con agata bordata e corallo fossile Scarf/shawl with bordered agate and fossilised coral

Bracciale rigido doppio con grappolo in pietra dura Rigid double bracelet with hard stone clusters

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Collana con corallo fossile ed elementi in resina Necklace with fossilised coral and resin elements


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LEBOLE GIOIELLI

JENNIFER SHANKER Muse Showroom

AGHATHA RUIZ DE LA PRADA Tra Moda e Design

VIA DEI CONDOTTI

A Street with a View



1|2016 Lebole

ebole Gioielli “Quadratura del cerchio” un gioco di eccentrica scambievolezza

“SQUARING THE CIRCLE”, A RECIPROCAL, ECCENTRIC GAME Nothing is impossible, at least in appearance. Lebole Gioielli played with this idea in the new Collection “Squaring the circle,” offering the perfect solution to the same age-old problem that has engaged mathematicians for centuries. Excluding any reference to mathematical formulas, but solely focusing on the asymmetry that characterizes her earrings, she has staged the two most antithetical forms of geometry and in their differences, she has unveiled their complementarity. “Lebole Gioielli’s continuous high placement in markets owes part of its success to experimentation. - Barbara Lebole explains - The research process also involves the choice of materials that immediately proved to be fundamental in the creative and competitive image of our products.” There are three pairs of earrings, this time earstuds with branded profiling, putting together “Squaring the circle,” with the two geometric figures competing in an eccentric, reciprocal race, where the use of different materials - fabric for one, cabochon cut natural stones for the other, or both completely in fabric -, emphasizes their individuality.

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ulla è impossibile, quantomeno in apparenza. Lo ha sperimentato Lebole Gioielli che con la nuova collezione “Quadratura del cerchio” ha offerto la soluzione perfetta all’omonimo annoso problema che ha impegnato matematici di tutte le epoche. Escludendo ogni riferimento a formule matematiche, ma unicamente focalizzando l’attenzione sull’asimmetricità che caratterizza i suoi orecchini, ha portato in scena le due forme più antitetiche della geometria e nelle differenze ha svelato una loro complementarietà. “Il buon posizionamento che Lebole Gioielli continua a registrare sui mercati deve parte del successo alla sperimentazione. spiega Barbara Lebole -. Il processo di

ricerca coinvolge anche la scelta dei materiali che si sono da subito dimostrati basilari nell'immagine creativa e competitiva dei nostri prodotti.” Tre sono le coppie di orecchini, questa volta a lobo con profilatura griffata, di cui si compone “Quadratura del cerchio” che vede le due figure geometriche sfidarsi in una gara di eccentrica scambievolezza, dove l’impiego di materiali differenti tessuto per l’uno, pietra naturale taglio cabochon per l’altro, o in entrambi unicamente tessuto -, ne enfatizza l’individualità. Arricchisce la collezione - interamente realizzata nei laboratori del brand ad Arezzo con argento dorato, pietre naturali e tessuti di antichi kimono giapponesi -, una lunga collana in cui il cerchio e il quadrato si intervallano, su una catenina di argento 925 galvanizzato oro, con piccole gemme sferiche nei colori che richiamano le nuance del pregiato tessuto.

The collection is enrinched - made entirely in the brand’s workshops in Arezzo - with gilded silver, natural stones and ancient Japanese kimono fabrics with a long necklace in which the circle and the square are spaced, on a gold-galvanized 925 silver chain, with small spherical gems in colours that recall the nuances of fine fabric.

www.lebolegioielli.it

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1|2016 Mariana Antinori

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NewYork Il gioiello italiano di adison

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UNA PICCOLA BOUTIQUE DEDICATA INTERAMENTE AL MADE IN ITALY CONQUISTA NEW YORK. GRAZIE ALLA TENACIA, IL GUSTO E L’INTUIZIONE DI MARIANA ANTINORI di Federica Frosini

The Italian Jewel of Madison Avenue A SMALL BOUTIQUE THAT IS ENTIRELY DEDICATED TO THE MADE IN ITALY BRAND IS CONQUERING NEW YORK THANKS TO THE TENACITY, STYLE AND INTUITION OF MARIANA ANTINORI I would describe Mariana Antinori as the ‘Made in Italy Lady,’ the woman who has managed to find the right retail strategy to transmit and make her brand known in the Upper East Side and not only there. The residents are discovering the style, aesthetics, quality, craftsmanship, research and elegance of Made in Italy jewellery and accessories. A shop window that does not like to show off, but with its flair has acquired a distinct group of Italian designers.

What prompted you to open a boutique dedicated to Made in Italy jewellery and accessories? It all started by chance in 2010, while I was presenting the jewellery of Lucia Odescalchi, the creations of Chiara Passa and other Italian artists in New York hotels. In New York, trunk shows in hotels are very common and I thought it would be a fun idea to introduce others to a different and more contemporary type of jewellery. After two years participating in trunk shows, I felt ready to open the shop, which was inaugurated on the 23rd of December 2012.

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What is your definition of Made in Italy and how much does where a piece of jewellery is made, affect the value of that piece? The ‘Made in Italy’ brand is synonymous with highquality, research and imagination. When all this is put into a piece of jewellery, it results in originality, novelty, excellent workmanship, contemporaneity and flair. What do your American customers tend to buy? What do they look for in the Italian design and how would you define their style? They seek a personal piece of jewellery, that is not trendy, and is in fact the complete opposite. They are hoping to find original, and if possible, one-of-a-kind jewellery. The 3 New York customers are very traditional, but they are always open to trying new things. How do you choose your designers and what must a piece of jewellery possess in order to join your collection? Word of mouth seems to be very successful for me. Only in this way did I become acquainted with the best Italian designers, real artists, with a great sense of elegance. In your boutique, yous sell both jewellery and accessories. Does this coexistence pay off or do you think that a vertical retail strategy, such as specialising only in jewellery for example, would be more successful? I was afraid to open a boutique that specialised exclusively in jewels, because in my boutique’s area, 1242 Madison Avenue, tourists do not venture that far. It is a very elegant neighbourhood, and I didn’t feel like I had to offer just one type of product. That is why I preferred to put the jewellery and bijou together with the accessories, scarves, bags and belts. Now, after three years in business and having achieved great recognition, I would like to just sell jewellery which could perhaps

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coordinate with a small and very special bag. What is the price range of your jewellery? Does costume or fine jewellery sell better? Our jewellery is priced at just under $12 000, and I would say that the costume jewellery such as precious jewels, also sells very well. The classic retail strategy with a street shop window is alone sufficient to attract customers or do you have other kinds of strategies? Nowadays a shop window is certainly not enough. We are always organising events, trunk shows with other designers and private sales for husbands, just to name some examples. In short, you have to get noticed in one way or another. Selling online is very big today and there is much talk of needing to strengthen your online shop with brick and mortar. Based on your experience what do you think? Nowadays, selling your products online is crucial. These days women work, travel and are very busy. I would say that online shopping allows them to save time. The physical store is still important of course, but we must create synergies between the two platforms. Today, how many designers do you have under your belt? Can you name a few? I work with a dozen designers. They are mostly all women, which is a coincidence: Isabella del Bono, Lucia Odescalchi, Maria Greca, Valentina Brugnatelli, Barbara Biffoli and Michela Bruni Reichlin, to name a few. How did you come to be the ‘Made in Italy Lady’ on Madison Avenue? I was born in Argentina, but my roots are Italian. I come from a family of big Florentine entrepreneurs and business has been in our DNA for centuries. When I was 17, I moved to Italy where I worked in the fashion and design industry. I then met my American husband and moved to New York. I do not believe that I am still the ‘Made in Italy Lady’ on Madison Avenue, but I hope to be an important showcase for all the small Italian artisans who still remain unknown. Promoting beautiful things and the Made in Italy brand gives me great satisfaction.


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efinirei Mariana Antinori la ‘Signora del Made in Italy’, colei che è riuscita a trovare la giusta formula retail per trasmettere e far conoscere all’Upper East Side, e non solo, il gusto, l’estetica, la qualità, l’artigianalità, la ricerca e l’eleganza del gioiello e dell’accessorio Made in Italy. Una vetrina che non ama apparire e che con il suo flair ha conquistato una distinta rosa di designer italiane. Cosa ti ha spinto ad aprire una boutique dedicata al gioiello e all’accessorio Made in Italy? Ho cominciato per caso nel 2010, presentando negli alberghi di New York i gioielli di Lucia Odescalchi, le creazioni di Chiara Passa e di altre artiste italiane. A New York la formula del Trunk Show negli alberghi è molto frequente e mi è sembrata un’idea divertente far conoscere un tipo di gioiello diverso, più contemporaneo. Dopo due anni di trunk show mi sono sentita pronta per aprire il negozio, inaugurato il 23 dicembre 2012. Qual è la tua definizione di Made in Italy e quanto pesa il ‘made in’ sul valore di un gioiello? Il ‘Made in Italy’ è sinonimo di qualità, ricerca, fantasia che, nel gioiello, si traduce in originalità, novità, ottima manifattura, contemporaneità ed estro.

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aggira al di sotto dei 12.000 dollari, e direi che tanto la costume jewelry come i gioielli preziosi se vendono molto bene.

Cosa compra la tua cliente americana? Cosa cerca dal design italiano e come definiresti il suo gusto? Cercano un gioiello personale, che non sia trendy, ma al contrario originale e possibilmente one-of-a-kind. La cliente americana di New York è molto classica, ma sempre aperta alle novità. Come scegli i tuoi designer e cosa deve avere un gioiello per entrare nella tua scuderia? Il passaparola per me è vincente. Solo così sono arrivata a conoscere il top del design italiano, delle vere artiste, con un gran senso della eleganza. Nella tua boutique c’è un mix and match tra gioielli e accessori. Questa convivenza paga o pensi che un retail verticale, specializzato nel gioiello per esempio, sia più vincente? Avevo paura di fare una boutique solo di gioielli, perché nella zona in cui sono, al 1242 di Madison Avenue, il turista non arriva. È un quartiere molto elegante e non mi sentivo di avere solo una tipologia di prodotto. Per questo ho preferito mettere insieme gioielli e bijoux con accessori, sciarpe, borse, cinture. Ora, dopo tre anni e un ottimo riconoscimento, vorrei vendere solo gioielli abbinati magari a una piccola borsa molto speciale.

La classica formula retail con vetrina su strada è sufficiente da sola ad attirare il cliente o si devono prevedere formule a supporto? Senz’altro oggi giorno la vetrina non basta più. Bisogna sempre organizzare degli eventi, trunk show con altri designer, private sales per i mariti, per esempio. Insomma, bisogna farsi notare in un modo o nell’altro. Tu vendi anche online e oggi si parla molto dell’esigenza di rafforzare l’online con il brick and mortar. In base alla tua esperienza cosa ne pensi? Il business online oggi è fondamentale. La donna lavora, viaggia, è molto impegnata e direi che il digitale dà la posibilità di risparmiare molto tempo. Il negozio fisico è sempre importante, ma vanno create sinergie tra le due piattaforme.

Qual è il price range dei tuoi gioielli? Si vende meglio la fine o la costume jewelry? Il prezzo dei gioielli in linea dei massima si

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1. Lucia Odescalchi Orecchini Skyline in fibra di carbonio, argento, diamanti e smeraldi 2. Valentina Brugnatelli Bracciale Beata 3. Boutique Mariana Antinori 1242, Madison Avenue, NY 4. Michela Bruni Reichlin Orecchini Foglie, oro, zaffiri, gold dust, diamanti, perle barocche 5. Lucia Odescalchi Orecchini Ruby Fringed 6. Mariana Antinori 7. IdB Isabella del Bono Bracciale Sole serie Iron 8. Michela Bruni Reichlin Orecchini Fenici, diamanti, rubini, gold dust e madreperla

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Oggi quanti designer hai all’attivo? Ci puoi fare qualche nome? Lavoro con una decina di designer. Sono quasi tutte donne, per caso, Isabella del Bono, Lucia Odescalchi, Maria Greca, Valentina Brugnatelli, Barbara Biffoli e Michela Bruni Reichlin, per citarne alcune. Come sei arrivata a essere la ‘signora del Made in Italy’ sulla Madison? Sono nata in Argentina, ma le mie origini sono italiane, la mia è una famiglia di grandi imprenditori fiorentini, e il commercio è da secoli nel nostro DNA. A 17 anni mi sono trasferita in Italia dove ho lavorato nel settore della moda e del design. Ho conosciuto mio marito americano e mi sono trasferita a New York. Non credo di essere ancora la ‘signora del Made in Italy’ sulla Madison, ma spero di essere una vetrina importante per tutti i piccoli artigiani italiani non ancora conosciuti. Promuovere ciò che è bello e il Made in Italy mi dà molta soddisfazione.


1|2016 Muse Showroom

un tesoro a

owntown JEWELRY DESTINATION TRA LE PIÙ AUTOREVOLI DEL MERCATO WHOLESALE, LO SHOWROOM MUSE DI NEW YORK CI APRE LE PORTE E CI SVELA LE DINAMICHE DEL MERCATO

da sx: Michelle Fantaci, Holly Dyment, Elena Votsi, Xiao Wang, Nikos Koulis, Yossi Harari, Savannah Stranger, Paola van der Hulst, Silvia Furmanovich, Suel, Carole Les Bris Perez (non più rappresentata da Muse), Nora Kogan

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Savannah Stranger

1|2016 Muse Showroom

Jennifer Shanker Jennifer Shanker by Holly Dyment

Interview to JENNIFER SHANKER Muse Showroom

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ikos Koulis, Carolina Bucci, Silvia Furmanovich, Savannah Stranger, Yossi Harari, Elena Votsi. Sono solo alcuni dei jewelry designer che contribuiscono al successo dello showroom Muse di New York, un punto di riferimento per i maggiori player del retail internazionale. A capo della scuderia Jennifer Shanker che ci spiega quali sono le leve che muovono la gioielleria contemporanea. Jennifer, come funziona il lavoro di showroom e come selezioni i designer? Per me un gioiello deve essere unico. Devo amarlo fino a entrare in totale sinergia con il designer. Ovviamente il timing è fondamentale, sia in rapporto al mercato, sia rispetto al background del designer. Muse offre un servizio completo. Le uniche due fasi che non gestiamo sono il disegno e la manifattura. Per questo devo essere molto selettiva. Il mercato è saturo di jewelry designer e non si può pensare di entrarvi senza talento, soldi e collezioni già complete. Cosa cerca il buyer e quanto è disposto a spendere? Purtroppo per i giovani spendono sempre meno. Sono più propensi nei confronti di designer già affermati dai quali acquistano un mix di classici e pezzi nuovi. Noi offriamo un’ampia selezione di fine jewelry tra prezzo, trend e stile, quindi davvero la loro scelta dipende dal brand, anche se il prezzo e lo stile oggi conducono molto il gioco. Da dove arrivano principalmente i buyer di Muse? Lavoriamo con qualsiasi tipo di retailer, da Bergdorf Goodman a Neiman Marcus da Jeffrey New York a Stanley Korshak e Marissa Collections, Twist, Betteridge e Diamond Cellar. Vendiamo ai principali department store, fashion store e boutique tradizionali. Sul fronte digital, da Twist a Moda Operandi, ma non vogliamo essere sovraesposti nel webspace, così come preferiamo limitare i retailer nelle singole città. Siamo piacevolmente colpiti e sorpresi di quanto siano aumentate le vendite attraverso l’ecommerce. Monitoriamo sempre il mercato digitale e ora inizieremo a lavorare con Swoonery per Elena Votsi e Silvia Furmanovich. Cosa deve avere un designer per entrare nella scuderia di Muse? Innanzitutto una visione del marchio, un’estetica definita, una deciso identità, una manifattura eccezionale, prezzi competitivi, unicità, determinazione, pazienza e finanziamenti. Un designer aperto al confronto, creativo nello spirito e prolifico nel talento, per me ha ottime chance.

Le performance migliori in termini di vendita? Nikos Koulis e Yossi Harari sono due tra i nostri ‘hottest’ brand. Michelle Fantaci sta crescendo, Holly Dyment e Nora Kogan vendono molto bene alcune collezioni, rispettivamente Skull e Word. Muse è molto forte sul mercato americano. Progetti di espansione? Siamo focalizzati sul mercato USA, un territorio vastissimo con molto da fare e città da coprire. Lavoriamo tuttavia con favolosi retailer internazionali, tra cui Strasburgo, Dover Street Market, Matches e siamo sempre aperti a nuovi partner. Adesso a marzo ci presentiamo per la prima volta a Parigi con alcuni dei nostri designer. Parleresti di trend del gioiello? Se sì, quali? Riceviamo molte richieste dalla stampa per i bracciali tennis, statement pieces multicolor, gioielli con cromie rosa e verdi, orecchini asimmetrici e tutto ciò che si possa personalizzare. Un’idea di numeri sulle ultime campagne vendita? Il 2015 è stato un anno di grandi sfide. Alcuni designer sono cresciuti, altri hanno avuto stagioni più piatte. Siamo però molto fiduciosi per questo 2016. Showroom, fiere, private sale, trunk show. Come convive questa molteplicità di canali wholesale? Muse è sempre presente a Couture Las Vegas. Sono membro dell’Advisory Council e una grande fan di Couture che credo sia l’unica e vera jewelry destination negli Stati Uniti per la fine jewelry. In questo panorama di grandi

cambiamenti nel mondo retail, siamo sempre aperti a nuove formule di vendita del gioiello per supportare i nostri designer nel modo più efficace. Come sei entrata nel jewelry business? Ho iniziato con Yossi Harari. L’ho aiutato a costruire il brand per 8 anni. Poi si è unito mio marito e negli anni abbiamo costruito una squadra competente, autorevole e con una grande conoscenza del settore. Siamo diventati esperti di una nicchia, siamo cresciuti fino ad avere una scuderia di designer ricca ed eterogenea, un team fantastico e uno spazio molto funky nel West Village. Qualche italiano da tenere d’occhio? Lavoriamo con Carolina Bucci e io adoro io suoi bracciali tessuti in oro. In Italia ci sono tonnellate di designer bravissimi e spero presto di poter ampliare la scuderia con un made in Italy. (FF)

How does a showroom work and how do you choose your designers? I need to love the jewelry and it needs to be unique. There needs to be a synergy with the designer. The timing needs to be right in terms of both market needs as well as how much we can handle as a company. We are full service as we believe it is best for the overall work flow and customer service. After design and manufacturing, we handle it all. We need to be selective. The market is over saturated with jewelry designers and we are careful to only work and launch with true talent. The designer also needs funding as in the current climate, there is no way to play this game without consigning a substantial amount of merchandise. What are the buyers looking for? From new designers, buyers buy less and spend less than ever before. For designers with more established businesses, it is a balance of buying classic best sellers as well as new. We sell a range of fine jewelry collections in terms of price point, trend, style so it really depends on the brand. Price and style are both key to making the sale, people have more options than ever before and so everything counts. Where do buyers mainly come from? We work with all types of retailers - from Bergdorf Goodman and Neiman Marcus to Jeffrey New York, Stanley Korshak to Marisa Collections and Twist to Betteridge and Diamond Cellar. We sell to top major department stores, full service fabulous fashion stores, traditional jewelry stores. Most of our retailers now have some form of e-commerce, with Twist leading the pack in all aspects. We do work with some strickly ecommerce sites like Moda Operandi, but we do try to not oversaturate the webspace in the same way we protect and limit retailers in each city. We are pleased, and somewhat surprised, with the increase in e-commerce sales. We are starting to work with a new site Swoonery for Elena Votsi and Silvia Furmanovich. What does a designer need to enter a wholesale showroom? A designer needs a vision for the brand, a unique aesthetic, a strong point of view, stellar manufacturing quality and materials, competitive pricing, something unique, determination, patience and funding. The designer who is open to feedback yet true to oneself, the designer who is creative in spirit and prolific in talent, and the designer who realizes it takes a village is a designer with a solid chance. Which are your best performing designers? Nikos Koulis and Yossi Harari are two of our hottest brands right now. Michelle Fantaci is on the well-deserved rise and Holly Dyment and Nora Kogan have fun new skull and word collections, respectively, that are selling very well. You are very strong in the US market. Would you look at other markets? We focus on the US market. There is a lot to do and we have a lot of ground to cover. We work with a handful of fabulous international retailers, including Strasburgo, Dover Street Market and Matches, and welcome more partners. We are showing a few designers in March in Paris for the first time, we’ll see how it goes and go from there. Can we talk about trends in jewelry? If so, any tips about next seasons? We are getting a lot of press requests for the “new tennis bracelet,” multi color statement pieces, pieces in pinks and greens, asymetrical earrings and personalized custom pieces. Can you give us any figures of the last seasons’ campaigns? While we did have some designers experience growth, most designers and retailers whose numbers were flat to the last year were in good shape, 2015 was a challenging year. Flat is the new black. Hoping for bigger and better in 2016 and feeling confident. Showrooms, fairs, private sales, trunk shows. In your opinion how can these different wholesale channels cohabit? We do The Couture Show in Las Vegas each year in June. I am on the Advisory Council and a strong supporter of the show. If buyers shop one show in the US for fine jewelry, this is the one. As for other efforts, in this changing retailer environment, we are open to new and creative ways to sell jewelry and to support our designers. How did you start working in this business? I started by launching Yossi Harari to the US. I worked with Yossi exclusively for eight years to help him build and grow all aspects of his brand. My husband joined me and we grew at a healthy steady pace. We grew our team and learned all aspects of the designer fine jewelry business, we wore all the hats ourselves. We realized we had become experts in a niche industry and that there was the opportunity to represent and build other brands. We moved into a funky downtown showroom in the West Village and have worked with a variety of brands over the past eight years. Any Italian names you would like in your team? Carolina Bucci is our only current Italian brand. Carolina’s signature woven bracelets are a personal favorite. There is obviously a ton of creativity coming out of Italy and we are always on the lookout for the next Muse brand.



1|2016 Gianni Battistoni

Via dei Condotti

A Street with a View NEL 2015 GIOIELLI E OROLOGI CRESCONO DEL 33% RISPETTO AL 2014 E VIA CONDOTTI CONSOLIDA LA SUA FAMA COME META COMMERCIALE E ARTISTICA. CE NE PARLA GIANNI BATTISTONI, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE VIA CONDOTTI

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n principio era la ‘via Trinitatis’ perché da lì si arrivava direttamente alla Scalinata di Trinità dei Monti, poi ribattezzata ‘via dei Condotti’ per le condutture dell’Acqua Vergine che erano state fatte passare nel suo sottosuolo. Senza dubbio già nel 1500 un luogo di elezione che, ieri come oggi, non ha analogie con nessuna strada al mondo. Con circa il 70% dei top spender in arrivo da Russia, Cina, India, Medioriente, Roma consolida il suo secondo posto per essere scelta come meta dello shopping dal 19% dei turisti. A cosa si deve questo successo? Ce lo spiega Gianni Battistoni, Presidente dell’Associazione via Condotti.

di Federica Frosini

VIA DEI CONDOTTI

A Street With a View IN 2015, JEWELLERY AND WATCHES GREW BY 33% COMPARED TO 2014, CONSOLIDATING VIA CONDOTTI'S REPUTATION AS A COMMERCIAL AND ARTISTIC DESTINATION. GIANNI BATTISTONI, PRESIDENT OF VIA CONDOTTI, SPOKE TO US ABOUT IT In the beginning it was called ‘Via Trinitatis’ because it led directly to the Spanish Steps of Trinità dei Monti, and later it was renamed ‘Via dei Condotti’ because of the Acqua Vergine pipelines that were placed in its subsoil. Even in the 1500s it was already a celebrated place that, like today, has no equivalent anywhere in the world. With about 70% of the top spenders coming from Russia, China, India and the Middle East, Rome’s second place is consolidated by being chosen as a shopping destination by 19% of tourists. What is behind this success? Gianni Battistoni, President of Via Condotti, explains it to us.

Qual è la ‘fotografia’ del panorama retail? Quali sono gli equilibri tra moda, gioielli, accessori e design? I negozi dei grandi marchi hanno bisogno di grandi spazi e questo ha provocato degli accorpamenti di locali che prima avevano perlopiù caratteristiche artigianali. Recentemente ai brand della moda si sono affiancati quelli delle gioiellerie più famose del mondo con il risultato di essere numericamente in perfetto equilibrio. Nel 2015 ci sono stati importanti opening del segmento ‘Jewels and Watches’. Quanto pesa questo business sul fatturato globale della strada? Notoriamente l’italiano è restio a fornire dati sensibili e pertanto, volendo essere seri, le uniche fonti attendibili sono quelle che gestiscono il rimborso dell’IVA per gli acquirenti non europei. Il Tridente (intendendo l’area compresa tra piazza del Popolo e piazza di Spagna) influenza la dinamica su Roma in ragione del 60%, mentre il settore dei gioielli e degli orologi pesa per il 18%, con una crescita rispetto all’anno precedente del 33% e uno scontrino medio che ammonta a 3.135 euro, con un aumento dell’8% (fonte Global Blue). Come opera la vostra Associazione? C’è un progetto che le sta a cuore ma che ancora non è riuscito a realizzare per via Condotti? L’Associazione Via Condotti, fondata nel 1962, tutela la via confrontandosi con le diverse autorità al fine di migliorare la sicurezza per i frequentatori e il decoro per i luoghi. Promuove diverse iniziative culturali che si integrano con le attività commerciali. Il Premio via Condotti, attribuito a “chi, non romano, ama Roma ed è riamato dai romani”, ha stimolato l’affetto per la città con i prestigiosi personaggi premiati. Il progetto che ci sta a cuore e che quest’anno sicuramente realizzeremo, grazie anche al grande interesse dimostrato dal direttore artistico Antonio Monda, sarà quello di dedicare una sera alla Festa del Cinema di Roma facendo rivivere alla via

Bulgari Roma, promenade Bulgari

Cosa rappresenta oggi per l’immaginario del turista e del romano via Condotti? Ci regala una sua definizione? Via Condotti può definirsi la strada più bella tra tutte quelle che nel mondo ospitano i brand famosi, essendo l’unica ad avere una vista mozzafiato rappresentata dalla Scalinata di Trinità dei Monti e dalla Barcaccia del Bernini, capolavoro del Barocco romano. L’attrazione che via Condotti esercita sui turisti è pertanto duplice: commerciale e artistica.

quell’atmosfera che, tra gli anni ‘50 e ‘60, fruttò alla capitale il soprannome di “Hollywood sul Tevere”. In un momento purtroppo non molto felice per l’immagine di Roma, via Condotti come riesce a mantenere intatto il suo prestigio? Roma, nella sua storia, ha subito barbarie e invasioni da tanti popoli ed è, non solo sopravvissuta, ma è diventata ogni volta più bella. Il prestigio di via Condotti è rimasto immutato nel tempo, anzi si è accresciuto, grazie a tutti coloro che vi operano, vi risiedono e la visitano. Le nuove aperture dei big brand del lusso colpiscono il negozio di tradizione o via Condotti riesce a conservare la sua anima artigianale? L’industria dei brand di lusso aveva inizialmente provocato un naturale mutamento rispetto alle caratteristiche artigianali delle “boutique” della via, per poi fortunatamente recuperare quei valori che sembravano perduti. Può fornirci dei dati sul flusso turistico e dei principali paesi di provenienza? Le vendite effettuate “in italiano” sono sempre più rare mentre ai tradizionali clienti americani si sono prepotentemente affiancati i russi, i cinesi e i mediorientali. Chi è il cliente tipo di via Condotti? Una persona di buon gusto.

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How do tourists and Romans conceive Via Condotti today? Could you give us a definition? Via Condotti can be defined as the most beautiful street in the world among all those that are home to famous brands. It is the only one with the breathtaking view represented by the Spanish Steps and the Fontana della Barcaccia by Bernini, a masterpiece of Roman Baroque. Via Condotti therefore holds a double attraction for tourists: commercial and artistic. Can you give us a ‘snapshot’ of the retail landscape? What is the balance between fashion, jewellery, accessories and design? The shops of big brands need big spaces, and this has lead to the amalgamation of premises that mainly had artisanal characteristics. Recently the fashion brands have been joined by those of the most famous jewellers in the world, resulting in a perfect balance numerically. There were major openings in the ‘Jewels and Watches’ segment in 2015. How much weight does this business have on the street’s overall turnover? Italians are notoriously reluctant to provide sensitive data and, therefore, if we want to be serious, the only reliable sources are those that handle VAT refunds for non-European buyers. The Trident (meaning the area between Piazza del Popolo and Piazza di Spagna) influences the dynamics of Rome by 60% right, while the jewellery and watches industry accounts for 18%, an increase of 33% over the previous year and an average receipt amounting to €3,135, an increase of 8% (source Global Blue). How does your association operate? Is there a project that is dear to but which hasn’t yet been carried out for Via Condotti? Associazione Via Condotti, which was founded in 1962, protects the street by dealing with the various authorities to improve safety for visitors and decorations for the locations. It promotes various cultural initiatives that are integrated with the business activities. The Via Condotti Award, given to “non Romans who love Rome and are loved by the Romans,” has stimulated affection for the city by awarding the prize to prestigious people. There is a project that is important to us now and will definitely be carried out this year, thanks to the great interest shown by the artistic director Antonio Monda. One evening at the Rome Film Festival will be dedicated to reviving the atmosphere of the 1950s and 1960s on the street, a time which saw the capital given the nickname “Hollywood on the Tiber”. At a time that is unfortunately not very positive for Rome’s image, how does Via Condotti manages to maintain its prestige? Throughout its history, Rome has suffered barbarity and invasions by many peoples and not only did it survive, it became more beautiful every time. The prestigious of Via Condotti has remained unchanged over time, rather it has increased, thanks to all those who work there, live there and visit. Do the new openings of big luxury brands affect the traditional stores or can Via Condotti manage to retain its artisanal soul? The luxury brand industry initially caused a natural change in the artisan features of the “boutiques” on the street, but fortunately the values that seemed lost were recovered. Can you provide any figures on the flow of tourists and their main countries of origin? Sales made “in Italian” are increasingly rare while the traditional American customers are now overwhelmingly joined by people from Russia, China and the Middle East. Who is the typical customer on Via Condotti? A person of good taste.


1|2016 Zoccai

UNA LUNGA TRADIZIONE FAMILIARE ALLE SPALLE ALLA BASE DEL SUCCESSO

Monica occai “Il mio primo gioiello? Tanto indietro nel tempo…” di Maria Elena Bonacini

A LONG FAMILY TRADITION IS BEHIND THE FOUNDATION OF SUCCESS “What was my first piece of jewellery? It was such a long time ago ...” She loves silence, animals and horseback riding. It is whilst doing this, that she finds the serenity and emotions that she puts into her jewellery. “Simplicity” is the motto of Monica Zoccai who is the creative mind of the brand from Vicenza. Since her childhood, she has absorbed the company’s history which was founded in 1839 and has been carried forward throughout the many generations. “I was born and raised amongst jewellery - she says - and I never thought of doing anything else. My father passed along his intuition and passion for this work. But emotion, you have to be born with that. What was my first piece of jewellery? It was such a long time ago ....” The other key word is “emotion” itself. “The ideas come from a state of mind, from what I feel. The collections have at times been inspired by moments of melancholy and tranquillity, which creates simple jewellery. From some of the most lively moments, however, I’ve been known to mix colours. It’s nice to be able to convey what you feel. And if you then find someone to share this with, it pleases you.” The collection which is most closely connected to this, is the Damasco collection. “It was a special moment in my life, and it wasn’t very popular at the beginning, but it now sells very well. Of course when I first created the collection, I could never have imagined what would happen next.” Your passion, outside of work, is primarily horse riding. “Riding is a way to isolate myself, to reflect and cheer myself up. This too, my dad passed on to me. I can ride for hours, whether along a beach or through a forest. The feelings of lightness, tranquillity and peace are fundamental in my creations. When I have the time and there are no noises around me, these are the times when my mind travels. All I have to do is simply stand on a field looking at the sky, the grass or the sea.” Not to mention the “hectic moments which are more consumeroriented than focused on the value represented by the piece of jewellery itself, i.e. what it makes you feel or remember. Several times I have been asked if I still had a particular piece available, because it had been a meaningful gift that had been stolen. I have always been able to recreate the pieces, not because I wanted to make another sale, but because of what they represented. A phone lasts six months, but a jewel lasts forever.” Nowadays, the future seems quite turbulent to me. “The world is currently a very stressful place, in the East and the West and we are just pawns in a game of chess. We should all become a little more creative, in order to have that oasis where we can escape and dream. Every day I have lots of dreams, that may or may not come true. We are the architects of our dreams. If you want to get somewhere in life, then the opportunity is always there.”

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ma il silenzio, gli animali, le passeggiate a cavallo durante le quali trova la serenità e le emozioni che mette nei suoi gioielli. È “semplicità” il

motto di Monica Zoccai, mente creativa del marchio vicentino, che fin da piccola ha respirato la storia dell’azienda nata nel 1839 e portata avanti dalle diverse generazioni. “Sono nata e cresciuta tra i gioielli racconta - e non ho mai pensato di fare altro. Mio padre mi ha trasmesso la passione per questo lavoro, l’intuizione. Poi però l’emozione devi averla dentro. Il mio primo gioiello? Tanto indietro nel tempo...”. L’altra parola chiave è proprio “emozione”. “L’idea nasce da uno stato d’animo, da ciò che sento. Le collezioni sono venute a volte da momenti di malinconia o tranquillità, quindi gioielli semplici; nei momenti più frizzanti, invece, sei portata a mischiare i colori. È bello poter trasmettere quello che provi. Se poi trovi chi lo condivide ti appaga”. La collezione cui è più legata è Damasco. “Era un momento particolare della mia vita, non è piaciuta subito, ma adesso si vende benissimo. Certo quando l’ho creata non immaginavo ciò che sarebbe successo dopo”. La passione, fuori dal lavoro, è soprattutto l’equitazione. “Cavalcare è un modo per isolarmi, riflettere, rasserenarmi. Anche questo me l’ha trasmesso mio papà. Posso cavalcare per ore, che sia al mare o in un bosco. La leggerezza, la tranquillità, la pace, sono fondamentali nelle mie creazioni. Quando ho il tempo e nessun rumore attorno sono i momenti in cui viaggio con la mente, mi basta stare su un prato a guardare il cielo, l’erba oppure il mare”. Senza dimenticare il momento “frenetico, orientato più al consumo che al valore rappresentato dal gioiello, che è ciò che ti trasmette o che ti ricorda. Diverse volte mi hanno chiesto se avessi ancora quel particolare pezzo, perché era stato un regalo significativo ed era stato rubato. Sono sempre riuscita a rifarli, non per la

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È bello poter trasmettere quello che provi. Se poi trovi chi lo condivide ti appaga»

vendita, ma per ciò che rappresentavano. Un telefono dura sei mesi, un gioiello per sempre”. L’orizzonte, oggi, lo vede piuttosto turbolento. “Il mondo è in un momento di forte stress, a Est e a Ovest e noi siamo pedine. Dovremmo diventare tutti un po’ creativi, avere quell’oasi dove evadere e sognare. Io ho tanti sogni, ogni giorno, che si realizzino o meno. Noi siamo artefici dei nostri sogni, se si vuole arrivare da qualche parte la possibilità c’è”.



1|2016Verdi Gioielli

erdi celebra 45 anni puntando su uno stile classico con fantasia ÂŤNon tanto un traguardo, quanto un punto di partenza e uno stimolo per raggiungere nuovi obiettiviÂť. Marco Verdi indica cosĂŹ la prossima tappa della sua azienda.

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al 1971, Verdi si distingue sul mercato dell’alta gioielleria italiana per essere sinonimo di ‘Italian know how’ e di ‘ben fatto’. Oggi, al taglio del nastro per i suoi primi 45 anni, non ci saranno vere e proprie celebrazioni, come ci ha rivelato il titolare Marco Verdi. “Nel concreto abbiamo riproposto, rivista e aggiornata, la collezione “Gourmetteâ€?, che risponde a quelle caratteristiche di “classico rivisitatoâ€? che da sempre ci contraddistingue. Anche a Basilea ci presenteremo con un concept espositivo totalmente rinnovato: linee essenziali e moderne, ma sempre di grande eleganza, valore per noi irrinunciabileâ€?. Uno stile classico con fantasia che negli anni ha sempre cercato di applicare forme e combinazioni di colori innovativi su un concetto di gioiello tradizionale. “Il nostro punto di forza è sempre stato la qualitĂ del prodotto, la ricercatezza del dettaglio, la cura del particolare, e uno stile che ci rende immediatamente riconoscibili, sia che proponiamo un anello in diamanti sia un collier con pietre colorate. La nostra strategia è sempre stata quella di non “invadereâ€? il mercato, ma rimanere in una nicchia dove si prediligono i gioielli ben fatti, esclusivi e, perchĂŠ no, eseguiti su misura, quasi come un abito sartorialeâ€?. Mercati ben selezionati che oggi sono rappresentati dal Nord e dal Sud America, dal Medio ed Estremo Oriente, e da una Europa dell’Est in lenta ripresa, e in cui purtroppo l’Italia coincide solo con un 10% del loro giro di affari, ancora troppo legata a logiche e a un gusto poco aperto alla fantasia. Collezioni infatti che, sotto la direzione artistica di Giovanna Protti, guardano alla natura, non perdono di vista la moda e tutte le culture del mondo. “I nostri icon piece? Dagli anni ‘70 a oggi sono i nostri bracciali a molla a detenere lo scettro di must have. Sono il nostro tratto distintivo per chi cerca un bracciale di qualitĂ in cui si riflettano tutti i canoni di perfezione ed eleganza. (FF)

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VERDI celebrates 45 years with an inspired classic style “NOT SO MUCH A FINAL ACHIEVEMENT, MORE A STARTING POINT AND AN INCENTIVE TO REACH NEW GOALS.� MARCO VERDI INTRODUCES THE NEXT MILESTONE FOR HIS COMPANY. Verdi has been well-known in the Italian jewellery industry since 1971, for being synonymous with ‘Italian know-how’ and quality goods. Now marking 45 years in business, there will be no real celebration, as owner Marco Verdi tells us. “What we’re actually doing is revamping, reviewing and updating the “Gourmette� collection, which corresponds to the “revisited classics� characteristic that has always been our trade mark. We will also be presenting a totally new exhibition concept in Basel too: clean, modern lines which are the epitome of elegance - a quality that is fundamental for us.� A style that is classic but creative, which has always sought to apply innovative shapes and combinations of colours to the traditional concept of jewellery. “Our strength has always been the quality of the product, the striving for perfection in every detail and a style for which we are immediately recognised, whether it’s a diamond ring or a necklace of coloured gemstones. Our strategy has never been to “flood� the market, but to occupy a niche where well-made, exclusive and, of course, made-to-order jewellery is appreciated, almost like a tailored suit.� Today’s target markets are North and South America, the Middle and Far East, and Eastern Europe, which is experiencing a gradual recovery, but unfortunately Italy only accounts for only 10% of turnover in these markets, held back by a logic and a taste that is very little open to creativity. Collections which, under the artistic direction of Giovanna Protti, take their inspiration from nature, but not losing sight of fashion and cultures from all over the world. “Our iconic pieces? Since the 1970s our spiral bangles have been at the pinnacle of must haves. They are a hallmark for anyone seeking a quality bracelet that meets every standard of elegance and perfection�.


adv_goldadv.it photo_luciano d’inverno

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1|2016Trend Report

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bangles reloaded Un concetto che conosciamo bene quello del bangle. Un bracciale rigido non troppo alto che si indossa con grande facilità senza bisogno di eccessi. Lo ritroviamo sottile e delicato in oro e diamanti nel Puzzle di Mattioli (5), in una rivisitazione anni ’80 in oro giallo ed elementi in pavé di diamanti nell’Appassionata di Roberto Coin (2), e con un’allure tenue grazie alla Bon Ton in calcedonio rosa di Pasquale Bruni (6). Ma non c’è solo l’oro perché i bangle di nuova generazione esplorano la ceramica, come Damiani (4) con il suo Eden, Roberto De Meglio (1) con i tratti grafici del bracciale Aura, e la Nouvelle Bague (3), sempre inossidabile nella sua fedeltà agli smalti policromi. Bangles are a concept that we’re very familiar with. A rigid bracelet not too high-end that is easy to wear without going to extremes. There’s a fine, delicate one in gold and diamonds from Puzzle by Mattioli, an 80s revival style in yellow gold with pavé elements from Roberto Coin, and one with subtle appeal from Bon Ton in pink chalcedony by Pasquale Bruni. But it’s not just about gold; the new generation bangles also explore ceramics, such as the Eden by Damiani, the Aura by Roberto De Meglio with its graphic images, and the Nouvelle Bague, still unwavering in its fidelity to polychrome enamels.

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THE NEW CLASSIC CALATO IL SIPARIO DELLA PRIMA EDIZIONE DI VICENZAORO 2016,

ECCO IL PRIMO TREND REPORT SULLE NOVITÀ DEL MERCATO e da una parte l’alta gioielleria avanza verso un look sempre più Couture, marcando il confine con il gioiello prêt-à-porter, dall’altra assistiamo al ritorno di collezioni che prendono spunto da un concetto estetico classico, rinnovandone tuttavia il linguaggio, il design, le proporzioni, l’appeal. In uno scenario stilistico che si sforza di mantenere il giusto link tra gusto, commerciabilità, manifattura e contemporaneità, abbiamo individuato quattro macro trend con i quali aprire la stagione: il ritorno del bangle, gli orecchini couture, la versatilità del verde e i nuovi classici.

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Whilst high-end jewellery is on the one hand moving towards an increasingly couture look and drawing a line between fine jewels and ready-to-wear jewellery, we’re also witnessing a return to collections that take their inspiration from the classic aesthetic concept, restating its language, its design, its proportions and its appeal. In a scenario where style is striving to maintain the appropriate balance of taste, marketability, craftsmanship and modernity, we have noticed 4 macro-trends as the season opens: the return of the bangle, couture earrings, the versatility of green and new classics.

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eclectic green

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Collier, anelli, bracciali e orecchini. Ce n’è per tutti. Il verde si appropria del Book of Stones e diversifica la magnificenza del suo potere tra agate, smeraldi e zaffiri. Casato (1) arricchisce i suoi lunghi orecchini Noor con fiamme in pavé di smeraldi; Crivelli (2) riporta su un ‘tappeto’ di diamanti l’abbinata smeraldo-zaffiro che rende unico il suo bracciale a fascia morbida e molto alto; Palmiero (3) va avanti nel suo viaggio di ricerca con creazioni one-of-a-kind di straordinaria bellezza e l’anello Floral Treasure in pavé di diamanti e zaffiri ne è l’esempio. Chiude il cerchio il collier couture Giardini Segreti di Pasquale Bruni (4) che porta in trionfo la speranza del verde, in un mix and match di giade, agate e tzavoriti per un total green di indiscusso successo. Necklaces, rings, bracelets and earrings; something for everyone. Green takes over the Book of Stones and varies the brilliance of its power with agates, emeralds and sapphires. Casato enhances its long Noor earrings with pavé emerald flames; Crivelli resurrects the combination of emeralds and sapphires on a ‘carpet’ of diamonds to produce a unique bracelet with a subdued, very high band; Palmiero continue their journey with extraordinarily beautiful one-of-akind creations, the Floral Treasure ring in pavé diamonds and sapphires an excellent example. The couture Giardini Segreti necklace by Pasquale Bruni completes the circle, raising the victory flag for the green hope, with a mix and match collection in jade, agate and tsavorite for a total green-out of undisputed success.

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orecchini couture Sono ormai stagioni che non si parla d’altro. Gli orecchini sono ancora i best sellers ma questa volta abbiamo optato per le nuove linee che guardano tuttavia al passato, a un concetto di gioiello Couture modello Dolce Vita. Stile e design seguono concetti non sempre simili, ma la preziosità delle pietre e la sontuosità del risultato finale è assicurata. Di Gregorio (2) punta su un concetto di diamante briolette, luminoso e ricco, cui si avvicinano i ricami chandelier, in diamanti e zaffiri, di Jovane Milano (5). Binomi cromatici per gli orecchini Aria di Stefan Hafner (6) con topazi viola e orange poppy, abbinamenti multicolor per gli asimmetrici Queen di Marroni Design (3), avvenente il vivid red dei semicerchi in zaffiri rossi firmati JJewels (4), mentre il twist più classico arriva da Londra, da Yoko London (1), con una creola in diamanti e perle australiane. There’s been talk of nothing else for a number of seasons now. Earrings are still best-sellers, but now we’re opting for the newcomers, who are nonetheless looking to the past for their couture jewellery concept in the Dolce Vita style. The style doesn’t always go hand in hand with the design, but the use of precious stones and the luxury of the finished article are something you can depend on. Di Gregoria’s concept is based around briolette gems, rich and sparkling like intricate chandeliers in diamond and sapphire, by Jovane Milano. Stefan Hafner’s Aria earrings are two-tone, in purple topaz and orange poppy; multicolour combinations for the asymmetric Queen di Marrone design, and the vivid red of the half-moons in red sapphires by JJewels is eyecatching, while Yoko of London gives us a more classic twist with a creole in diamonds and Australian pearls.

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GIOIELLI COUTURE WITH THE FIRST VICENZAORO OF 2016 NOW AT AN END, HERE IS

THE FIRST TREND REPORT ON WHAT'S NEW ON THE MARKET di Federica Frosini

the new classic Riacquista terreno un modello di gioiello rassicurante che si presenta sul mercato con un quid fresco e moderno, che, trasferito su un plateau, vuol dire minimalismo, sobrietà, classicità. Mattioli (5) rafforza il suo concetto di catena eclettica, leggera e easy-to-wear, con la ‘7 ways’. Dada Arrigoni (4) esplora nuove forme con un pizzico di glamour, che nell’anello Double fa vivere con oro rosa e diamanti. Roberto Coin (2) cavalca l’onda con i suoi orecchini dal flair vintage della Black Jade Collection mentre Verdi (1) conferma questa tendenza riproponendo il bracciale Ovali in oro bianco e diamanti. Sono infine gli anelli a fascia in oro rosa e diamanti, ma dalla superficie irregolare, la risposta del brand Roma 1947 (3) a questo ‘new classic recall’. Regaining ground is a reassuring style of jewellery presented to the market with a fresh, modern twist. A concept which, interpreted as a pavè, stands for minimalism, sobriety and sophistication. Mattioli (5) enhances its concept of chain with the new eclectic, light and easy-to-wear ‘7 ways’ collection. Dada Arrigoni explores new shapes with a touch of glamour, which he amplifies with rose gold and diamonds for his Double ring. Roberto Coin rides the wave with his vintage-inspired earrings in the Black Jade Collection, while Verdi confirms the trend by offering the Ovali bracelet in white gold and diamonds. Finally, rings formed by a band of rose gold and diamonds, but with an irregular surface; Roma 1947 brand’s answer to this ‘new classic recall’.

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ecenti fatti di cronaca riguardanti furti e rapine commessi presso gioiellerie dislocate in diverse città italiane, impongono una riflessione sull’ingravescenza di tali manifestazioni criminose. Il compito di proteggere l’incolumità personale e patrimoniale dei cittadini è affidato allo Stato, mentre non è generalmente consentito il ricorso all’autotutela. C’è però il rischio che dinanzi a situazioni di emergenza, che impediscono di richiedere tempestivamente aiuto ai presidi di polizia presenti sul territorio, soprattutto in determinate aree del Paese, l’eccezione diventi normalità e lo Stato di diritto lasci il posto a pericolose derive di auto giustizialismo. Se da un lato si comprende l’esasperazione dei commercianti, vittime della violenza delle rapine, dall’altro non si può frettolosamente concludere che la soluzione migliore sia quella di ricorrere all’uso delle armi. Occorre pertanto fare chiarezza su presupposti e limiti della legittima difesa e provare a indicare altri ambiti di tutela, i quali, insieme alla fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine, possono avere un maggiore effetto deterrente. L’attuale disciplina sulla legittima difesa, contenuta nell’articolo 52 del codice penale, è il frutto di una modifica legislativa intervenuta con la legge n. 59 del 2006, che ha introdotto la cosiddetta legittima difesa domiciliare (o legittima difesa allargata). Si tratta di una norma nata con la finalità di estendere il diritto di autotutela in un domicilio privato o presso un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale. In tali casi, è consentito l’utilizzo di “un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo” per la difesa della “propria o altrui incolumità” o di “beni propri o altrui”, a condizione che il reo non abbia desistito dall’azione illecita e sussista il pericolo di aggressione. Il presupposto per invocare detta causa di giustificazione (che autorizza un comportamento che di per sé costituirebbe reato) risiede anche in questo caso nella proporzione tra difesa e offesa. Dubbi, invece, possono nascere dal fatto che il secondo comma di tale articolo non indichi a quali beni si riferisce il pericolo di aggressione. È dunque opportuno chiarire qual è il significato voluto dal legislatore, proprio per evitare che l’interprete incorra in arbitrarie interpretazioni della norma.

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COME DIFENDERSI DALLA LEGITTIMA DIFESA

QUANDO E COME REAGIRE AD UNA AGGRESSIONE La risposta è contenuta nei lavori preparatori della riforma del 2006, da cui emerge che “il pericolo di aggressione si riferisce alle persone e non alle cose”. In buona sostanza, chi spara alle spalle del reo che scappa era ed è rimasto punibile anche dopo l’approvazione della legittima difesa allargata, perché, come confermato dalla Cassazione nel corso di questi anni, la presunzione legale di proporzionalità nella legittima difesa domiciliare non potrà giustificare l’uccisione di un ladro introdottosi in casa, quando sia messo in pericolo soltanto un bene patrimoniale dell’aggredito (nel caso all’esame della Suprema Corte, il proprietario, dopo aver sorpreso un ladro in casa, gli aveva sparato

dalla finestra dell’abitazione per impedire il furto della propria autovettura). Desta perplessità la proposta di legge n. 2892 attualmente all’esame della Camera dei Deputati, che auspica di modificare la proporzione tra difesa e offesa attraverso una presunzione di difesa legittima per gli atti diretti a respingere l’ingresso di sconosciuti che, con violenza o minaccia di uso di armi, tentino di introdursi in una abitazione privata o presso un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale. Si tratta, a ben vedere, di una strada ancora più pericolosa di quella che ha provato a forzare i confini della legittima difesa domiciliare, perché autorizzerebbe risposte totalmente discrezionali e contrarie allo spirito del

HELP-IT UN APP PREZIOSA

di Silvio Ciniglio

nostro ordinamento. Al contrario, siamo dell’avviso che la lotta alla criminalità possa avere maggiori risultati se condotta sul piano della pena, non inasprendo le sanzioni (la rapina, per esempio, è sufficientemente punita con la reclusione da tre a dieci anni), ma garantendone certezza in sede di applicazione giudiziaria. È ancora attuale - e per certi versi irrealizzato - l’insegnamento di Cesare Beccaria che nel 1764 scriveva: “la certezza di un castigo, benché moderato, farà sempre una maggiore impressione, rispetto al timore di un altro più terribile, unito con la speranza della impunità; perché i mali, anche minimi, quando sono certi, spaventano sempre gli uomini”.

PER LA TUA SICUREZZA

Sicurezza, un’App per gestire al meglio le relative problematiche connesse alle gioiellerie. L’ha prodotta Help-it, proposta a Federpreziosi Confcommercio: la prima del suo genere, consente di chiedere soccorso in quattro situazioni di emergenza. In caso di problemi di salute, incendi, furti e rapine o in caso di necessità di assistenza immediata, l’App, attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, consente di chiedere aiuto semplicemente cliccando sulla relativa schermata, mettendo in contatto l’utente con il Call Center (la richiesta va confermata e consente di scattare una foto per mostrare la situazione di pericolo). L’operatore, in base alla lingua selezionata al momento dell’iscrizione, sarà già automaticamente a conoscenza dei dati utente, posizione e tipologia di richiesta: potrà così prestare soccorso e coadiuvare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

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1|2016 Design

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1|2016 Palladino

www.palladinoincolour.it www.palladinopietre.com

In olour

INCOLOUR IS THE FIRST BRAND BY PALLADINO PIETRE DEDICATED TO COLOURED STONES

Il primo brand di Palladino Pietre dedicato alle color stones

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volte le parole non bastano e allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni”. Così scrive Alessandro Baricco, ma che la vera tendenza nelle gemme sia il COLORE, lo dicono anche i trend setter di ogni parte del mondo. Un mood subito intercettato da Palladino Pietre, azienda da circa un trentennio impegnata nel settore delle pietre preziose, semipreziose e sintetiche, di coralli, incisioni e minerali. La ditta Palladino dedica la propria vita al colore, alla ricerca di pietre preziose nel mondo e all’accurata selezione. Un’esigenza, quella di raccontare la propria visione colorata del mondo, che sfocia nella creazione del primo brand. “INCOLOUR”, Nel colore.

“Sometimes words are not enough, and that’s when colours come in. And forms, and notes, and emotions.” These are the words of Alessandro Baricco; but the fact that the real trend backed by these gems is COLOUR is confirmed also by trendsetters from all over the world. This mood was immediately intercepted by Palladino Pietre, a company which, for about thirty years now, has been involved in the field of precious stones, semiprecious and synthetic stones, coral, engravings and minerals. The Palladino company dedicates its life to colour, and to the search for and careful selection of precious stones all around the world. It was this need to reveal a colourful vision of the world that lead to the creation of the first brand. “INCOLOUR”. Designed down to the last detail

Il progetto, curato nei dettagli e in crescente diffusione presso numerose gioiellerie rivenditrici, ha preso ispirazione dai colori della natura, affondando le proprie radici negli elementi primari del nostro pianeta, come le pietre che sigilla. Il blu Zaffiro del mare profondo, il rosso Rubino della lava, il verde Smeraldo dei prati estivi: ispirato dalle emozioni, Palladino realizza InColour prendendo le sue gemme più preziose, ricavate dai minerali più nobili e cucendole addosso l’abito più elegante: un espositore da banco che ospita una collezione di sei pietre preziose singolarmente sigillate e accompagnate da una carta identificativa, da uno scrigno e da una shopper. Con un claim semplice ed efficace: “Fai del colore la tua emozione”, l’azienda sarà presente a Tarì Bijoux, dal 12 al 14 marzo, all’evento del Centro orafo di Marcianise dedicato al gioiello fashion.

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and increasingly popular among jewellery retailers, it was inspired by the colours of nature, and its roots lie in the primary elements of our planet, like the stones which it incorporates. The Sapphire blue of the deep sea, the Ruby red of lava, and the Emerald green of summer meadows: inspired by emotions, Palladino’s InColour features its most precious gems of the noblest of minerals. These are shown in a most elegant display box which houses a collection of six individually sealed gemstones each accompanied by an identification card, a casket and a shopper. Between March 12th and 14th, the company will be present at Tarì Bijoux, an event in the Goldsmith Centre of Marcianise dedicated to fashion jewellery, with a simple and effective claim: “Make Colour Your Emotion”.



1|2016 Brand

OXYGÈNE LA RAFFINATEZZA DELLE PERLE E L’INNOVAZIONE xygène è da anni al top della commercializzazione di pietre dure, semipreziose, coralli, turchesi, acquemarine e soprattutto perle, distribuite a marchio Shinju. Fra tutte le perle, quelle australiane, particolari per le dimensioni, e le Gold, tra le più preziose e ricercate per l’inconfondibile e naturale tono dorato. L’Azienda arricchisce l’offerta con la produzione di un’oreficeria che va dal classico all’innovativo, realizzata con propri materiali.

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RORU COLLANE COME CASCATE DI COLORE

OXYGÈNE, PRECIOUS PEARLS WITH AN INNOVATIVE MODERN TWIST Oxygène has been a top selling brand for years, with precious and semi-precious stones, coral, turquoise, aquamarine and especially pearls, distributed through the Shinju brand. Australian pearls are particularly valued for their size, and gold pearls are amongst the most precious and sought-after for their unmistakable natural gold tone. The company is enhancing its range with items in gold, ranging from classic to modern designs, made from their own materials.

oru Gioielli, azienda di Torre del Greco, prosegue nel solco della tradizione orafa della cittadina campana. Crea gioielli utilizzando corallo, perle e cammei, con una propria idea di modernità e sempre nel rispetto del made in Italy. Varia e raffinata la selezione di collane realizzate con Ambra colombiana, quarzi, perle, madreperle montate in oro 18 Kt.

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RORU, NECKLACES THAT CASCADE WITH COLOUR Roru Gioielli, a company in Torre del Greco, continuing the goldsmithing tradition of the Campania town. The jewellery is created using coral, pearls and cameos, with their own take on modernity and always faithfully Made in Italy. There is a wide and distinctive selection of necklaces made with Colombian amber, quartz, pearls and mother of pearl set in 18 carat gold.

www.oxygene.sm

www.rorugioielli.com

DAVERI VICENZA LA NUOVA COLLEZIONE PASHMINE ultimissima linea della Daveri Vicenza è realizzata come di consueto in argento, secondo lo stile dell’Azienda, ma affida soprattutto al colore, talvolta lieve e delicato, altre volte più deciso e profondo, il carattere delle ideazioni. I gioielli appartengono alla Collezione Pashmine e montano zirconi e pietre naturali disposti in cascate di cromie vivaci, gioiose, che potranno competere alla pari con i toni della vicina Primavera.

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LIVELINESS AND COLOUR IN THE PASHMINE COLLECTION BY DAVERI VICENZA The latest line by Daveri Vicenza is made of the customary silver, following the company's style, but relies mainly on colour, at times mild and delicate, at others stronger and deeper, which is the character of the creations. The jewellery belongs to the Pashmine Collection and is adorned with zirconia and natural stones arranged in cascades of bright joyful colours, which can compete with the tones of the upcoming spring.

FANCS V UN PREZIOSO FANTASTICO MONDO uova collezione, antica tradizione orafa. Anche questa volta Fancs V. sceglie l’oro, i diamanti, le pietre preziose e le perle australiane per realizzare gioielli abitati da creature, nei loro atteggiamenti più genuini, che prendono vita seguendo la naturale forma della materia grazie all’abilità dei suoi artigiani. La sua presenza a VicenzaOro January ha riconfermato la stima della sua clientela che si arricchisce costantemente di new entry.

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www.daverivicenza.it

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THE FANTASTIC WORLD OF FANCS V. New collection, ancient goldsmith tradition. Fancs V. has again chosen gold, diamonds, precious stones and Australian pearls to make jewellery with creatures inside, in their most natural manners, which come to life following the material’s natural shape, thanks to the skill of his craftsmen. His presence at VicenzaOro in January reconfirmed his customers’ esteem, which is constantly enriched with new entries.

www.fancsv.com

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le più strane

twin set

con le frange

1|2016Accessori

pitonate

moschino

BORSE

a mano

céline

balmain

lanvin

chloé

emporio armani

au jour le jour

moschino

emporio armani emilio pucci

valentino

gucci

geometrie

dior

chanel

isabel marant

stella jean

céline

kenzo

fendi philipp plein

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twin set


OCCHIALI

a sacco

stella jean max mara

1|2016Accessori

emilio pucci

fendi

miu miu

moschino oblò by moa ottica

ACCESSORI speciale

scognamiglio

céline

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULLE COLLEZIONI P/E 2016

di gianfranco vitale |

photo courtesy of daniele guidetti

Anche se l’inverno si fa ancora sentire, noi della redazione di Preziosa Magazine abbiamo già voglia di primavera. Siamo stati alle passerelle di Milano e di Parigi a sbirciare quali saranno gli accessori più stilosi della prossima stagione. Per le borse saranno quelle con le frange a fare tendenza; non mancheranno le intramontabili animalier con motivi ed effetti pitonati; grande spazio alle pochette da tenere salde in mano e alla forma a sacco tipica degli anni Settanta; a quelle geometriche e ai disegni di ispirazione marina. Abbiamo inserito anche le più bizzarre, come ad esempio quelle ispirate ai segnali stradali e ai detersivi. Gli occhiali sono il must have di stagione, da indossare sempre e in ogni occasione. Colori vivaci, forme over e modelli totalmente ecologici con lenti intercambiabli. Non mancheranno di certo cappelli, trapuntati, a casco o a falda larga, e cinture a dare il valore aggiunto agli outfit più cool della calda stagione. Although winter is still here, we at Preziosa Magazine already feel like spring. We have been to the catwalks of Milan and Paris to take a peek at the most stylish accessories for the upcoming season. The great trend in bags will be those with fringes; there will no shortage of timeless animal motifs and snakeskin effects; the spotlight is on clutches to be held firmly in the hand, and with the sack shape typical of the 1970s; we will also see plenty of geometric and marine-inspired designs. We have also noted the most bizarre, such as those inspired by traffic signs and detergents. Glasses are the must-haves of the season, and are to be worn at all times and on every occasion. They are in bright colours, over-sized shapes and totally ecological models with interchangeable lenses. It will also definitely be a season for quilted hats with a helmet shape or wide brim, and belts to give added value to the coolest outfit of the warm season.

CAPPELLI

moschino

stella jean

chanel

chanel

hermes

stella jean

versace

dior

lanvin

alberta ferretti

emporio armani preziosa

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CINTURE



1|2016 Agatha Ruiz de la Prada

Tra moda e design?

Agatha Ruiz de la Prada INTERVISTA CON LA STILISTA MADRILENA. SOLARE, ECCENTRICA, SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVE FRONTIERE: “PER ME NON ESISTE UNA LINEA DI DEMARCAZIONE TRA MODA E DESIGN”

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oda e design, un rapporto inatteso. E molto proficuo. La laurea honoris causa in disegno industriale, assegnata a Giorgio Armani dal Politecnico di Milano, ha in un certo senso formalizzato un fenomeno già in atto da anni: il ‘fidanzamento’ di universi creativi, un tempo lontani anni luce, come quelli di moda e design. Ormai è ufficiale. L’universo dell’art de la table, ad esempio, è sempre più spesso oggetto dell’attenzione di celebrità delle passerelle. Valentino, Versace, Paul Smith, Kenzo, JeanCharles de Castebajac, Bluemarine, Etro, Missoni. Nomi che mettono l’eleganza e la creatività delle loro produzioni al servizio dell’arredo e oltre. Certo, come tutti i legami nuovi questo viene vissuto in modo a volte tormentato. Tra chi lo considera invasione di campo, specie i guru del design, e chi lo guarda come fenomeno passeggero, sono diversi i detrattori di quest’unione. Sul genere “questo matrimonio non s’ha da fare”. Storia di interessi, protezionismi, paure. Ma c’è invece il problema non se lo pone proprio, anzi. Rifiuta la stessa polarizzazione, come se tra i due contesti non ci siano mai state barriere. Una così è Agatha Ruiz de la Prada. Sarà l’indole eccentrica, la parabola vivace e all’insegna della provocazione, ma la stilista madrilena nel design ci è entrata con la disinvoltura dei grandi. Aristocratica di nascita, rivoluzionaria per professione, la sua storia racconta una sperimentazione continua: dagli anni ’70, in cui porta i canoni del Pop nel prêt-à-porter, colorando le sfilate coi suoi toni shocking, arriva oggi a disegnare per Palazzetti un barbecue da giardino. Agatha Ruiz de la Prada, origine nobiliare e ispirazione trasgressiva: queste due anime, apparentemente eterodosse, come si combinano nelle sue creazioni? Sono una persona dalle molte contraddizioni. Penso che viverle bene, accettarle, aiuti il processo creativo. Così come l’essere in conflitto e in dialogo continuo con sé stessi. Si legge che lei è tra le prime ad aver importato il Pop nella moda. Quali sono stati i suoi modelli, anche nel mondo dell’arte? Diversi, tra pittori, cantanti, performer. Ma Picasso è il mio idolo eterno.

Le sue creazioni sono connotate da un forte impatto cromatico. Cos’è per lei il colore? Per me l’uso del colore è una terapia. Tra l’altro la cromoterapia ha una dignità scientifica molto precisa. È molto più difficile essere depresso tra un mondo di colori vivaci e primari che fanno rivivere la gioia dell’infanzia. Questa convinzione l’ho restituita in molte creazioni. Oggi è molto attiva anche sul fronte del design. Come nasce la nuova declinazione della sua produzione? La verità è che la casualità ha giocato un ruolo importante. Cominciò per caso, per gioco. E poi vi ho messo del mio: sono una creatrice iperattiva e mi piace fare ogni genere di progetti,

di Giovanni Chianelli

BETWEEN FASHION AND DESIGN?

Agatha Ruiz de la Prada INTERVIEW WITH THE MADRID-BASED DESIGNER. BRIGHT, ECCENTRIC AND ALWAYS LOOKING FOR NEW FRONTIERS: “FOR ME THERE IS NO DIVIDING LINE BETWEEN FASHION AND DESIGN” Fashion and design, an unexpected relationship. But a very profitable one. The honorary degree in industrial design awarded to Giorgio Armani by the Politecnico di Milano has somehow formalised a phenomenon that has been in place for years: the ‘engagement’ between creative universes once light years away, namely fashion and design. Of course, like all new bonds, this experience can sometimes be arduous. From people who consider it an invasion of the field to those who view it as a temporary phenomenon, this union has no shortage of detractors. They maintain that “this marriage should not take place.” It is a story interwoven with conflicting interests, protectionism and fear. But this problem doesn’t affect everyone, however. Others reject this polarisation, as if there had never been barriers between the two contexts. One such example is Agatha Ruiz de la Prada. Aristocratic by birth, a revolutionary by profession, her story tells of continuous experimentation, from the 1970s, when she brought the canons of Pop art into prete à porter, colour catwalks with shocking tones, to the present day, as the designer of a garden barbecue for Palazzetti.

anche quelli molto diversi. O soprattutto quelli. Quanto più è strana e lontana da me la proposta più mi diverte. Sento il fascino della sfida. Come sa è in corso un dibattito sul dialogo tra moda e design. Ci piacerebbe conoscere la sua opinione in merito. Per me non esiste una linea di demarcazione, qualsiasi spazio estetico è degno di moda e di design. La progettazione di un abito per la donna mi sembra altrettanto emozionante che l’ideazione di una tavola da surf, o una porta blindata. Quali sono gli ingredienti dell’accessorio ideale? Nessuno. Non ci sono regole né istruzioni da seguire. Ideale è l’oggetto che rende felici. Lei ha lavorato anche nel design di gioielleria. Che rapporto ha con i gioielli? Per molti anni ho lavorato con i gioielli. Sono un piccolo microcosmo del mio universo estetico, una piccola e felice indulgenza che stimola e che solleva il concetto di autostima. In conclusione, che progetti ci sono all’orizzonte di Agatha Ruiz de la Prada? Siamo in movimento constante, con nuove partnership e licenziatari. Molto lavoro, insomma. Ma il progetto futuro più interessante, al momento, è l’inserimento della nuova generazione al marchio. I miei figli, Tristan e Cosima, sono sul punto di prendere la carica della mia eredità colorata e sarà divertente vedere come influenzano la sua evoluzione.

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Agatha Ruiz de la Prada, you are a woman of aristocratic origin and transgressive inspiration: how do these two apparently heterodox souls combine in your creations? I am a person of many contradictions. I think live with them well and accepting them aids the creative process, just as being in conflict and in continuous dialogue with ourselves does. It has been written that you were one of the first to import Pop art into fashion. Who were your models, including those in the art world? There have been many, including painters, singers and performers. But Picasso is my eternal idol. His creations are characterised by a strong chromatic impact. What does colour mean for you? For me, the use of colour is a therapy. Among other things, colour therapy has a very precise scientific dignity. It is much more difficult to be depressed in a world of bright primary colours that bring back the joy of childhood. This conviction runs through many of my creations. You are currently also very active within design. How did the new variation of your production come about? The truth is that randomness played an important role. It began by chance, as a game. And then I got into it: I am an overactive creative and I like to do all kinds of projects, including very diverse ones. Or rather especially those. The more strange and far away from me the proposal is the more fun I have. I feel the charm of the challenge. As you know there is an ongoing debate on the dialogue between fashion and design. We would love to hear your opinion about it. For me there is no dividing line, any aesthetic space is worthy of fashion and design. The design of a women’s dress seems equally as exciting to me as the design of a surfboard, or a security door. What are the ingredients of the ideal accessory? There are none. There are no rules or instructions to follow. An ideal object is one that makes us happy. You have also worked in jewellery design. What is your relationship with jewels? I worked with jewellery for many years. They are a small microcosm of my aesthetic universe, a small and happy indulgence that stimulates and raises the concept of self-esteem. Finally, what projects are on the horizon for Agatha Ruiz de la Prada? We are in constant movement, with new partnerships and licensees. There’s a lot of work, in fact. But the most interesting future project at the moment is the introduction of the new generation to the brand. My sons, Tristan and Cosima, are about to take charge of my colourful legacy and it will be fun to see how they influence its evolution.


1|2016 Brand

na compagna di vita a cui affidare curiosità e segreti? La borsa, senza alcun dubbio. Le donne possono fare a meno di un uomo, non certo di una borsa, ecco perché per i più rinomati brand è sempre al top delle loro produzioni. Ora sotto i riflettori ci sono le bag firmate Paviè che ha allargato i suoi orizzonti realizzando tanti diversi modelli, dalla shopper - un must per le fashion addicted, alle pochette so chic con tanto di tracolline preziose. Pregiati pellami e indovinati accostamenti cromatici per questo accessorio decisamente fashion ma di classe e innegabilmente elegante, abbinabile ai coloratissimi bijoux della new collection 2016.

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PAVIÈ DOPO I BIJOUX ARRIVANO LE BORSE www.pavie.it

GUMON È GIÀ PRIMAVERA NELLA NUOVA COLLEZIONE MUSA a Gumon esalta i volumi delle sue ultime creazioni, propone costruzioni più ariose, esuberanti, muovendosi a grandi passi verso la prossima Primavera. Nasce così la Collezione Musa ideata da Guido Monticelli, titolare e designer dell’azienda di Portici; è in argento 925, con pietre naturali che mostrano tutta quanta la loro fascinazione cromatica, vivida e profonda. I gioielli della nuova Linea vengono conclusi da una chiusura che sigla l’iniziale del brand.

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SPRING HAS ALREADY ARRIVED IN THE NEW GUMON MUSA COLLECTION Gumon highlights the volumes of its latest creations, introducing more airy, exuberant designs, moving at high speed towards next Spring. This is how the Muse Collection came about, designed by Guido Monticelli, designer and owner of the company, Portici; their overall chromatic, animated and profound enchantment is shown off thanks to the 925 silver with natural stones. The jewellery in the new range is finished off with a clasp with the brand’s initials.

LIKE THEIR JEWELLERY, BAGS ALSO CARRY THE PAVIE SIGNATURE A life partner to entrust with curiosity and secrets? The bag, without any doubt. Women can do without a man, but never without a bag, which is why bags are always the most important item for the most well-known brands. Today, the spotlight is on bags with the Pavie signature, which has expanded its horizons and created many different models, from the shopper - an absolute must for the fashion addict, to the clutch, which is very chic, and a wide range of wonderful shoulder bags. Fine leather and colour combinations for this very distinct but classy fashion accessory, and undeniably elegant too, combined with colourful jewels of the latest 2016 collection.

MAMY-JÒ REGALA LA FORTUNA d ogni foglia corrisponde un simbolo: la fortuna, la ricchezza, l’amore e la salute che sin dal passato hanno rappresentato le caratteristiche del quadrifoglio che oggi Mamy-Jò ripropone nella linea Chiama Fortuna, donando alle donne che indossano i suoi bijoux propiziatori auguri. Porte-bonheur essenziali adeguati ai più attuali trends del momento.

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www.gumon.it

MAMY-JÒ THE GIFT OF LUCK A corresponding symbol on each leaf : luck, wealth, love and health, which the four-leafed clover has represented since time immemorial , and which Mamy-Jò has now recreated for the Chiama Fortuna line, promising good fortune to the women who wear the pieces. Essential good luck charms adapted to the most up-todate trends.

fb/Mamy-jo Bijoux

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1|2016 Jewels Couture

La nuova collezione animata da deliziosi charms THE NEW ANIMATED COLLECTION OF DELICIOUS CHARMS

Jewels outure

ewels Couture si rinnova e lo fa in maniera elegante e raffinata, senza perdere brio e il suo lato più glamour. Una nuova collezione, animata da deliziosi charms, viene proposta dal brand guidato da Vittorio Rigamonti, che si dice “fiero dei suoi bracciali con la chiusura a binario”.

artigianale, realizzato esclusivamente a mano”, come ci ricorda Rigamonti, che è orgoglioso di sottolineare che la certificazione ItalcheckTM di cui godono le sue creazioni, è il sistema UNICO riconosciuto a livello internazionale per la tracciabilità ed il riconoscimento del prodotto fabbricato in Italia.

Otto sono i piccoli protagonisti della linea: ci sono due teneri orsetti, una tazza, un delizioso cupcake, l’immancabile cuore, una accattivante nuvoletta, un fiocco ed una sbarazzina mongolfiera pronta a spiccare il volo; altri ne seguiranno a breve. C’è solo l’imbarazzo della scelta per i bracciali rigidi o morbidi (a catena o con gli strass), gli orecchini lunghi o a lobo oppure quelli nuovissimi che incorniciano gli stessi charms.

Jewels Couture reinvents istelf and does so in an elegant and refined manner, without losing panache and its more glamorous side. A new collection, inspired by delicious charms, is proposed by the brand led by Vittorio Rigamonti, who is said to be “proud of his bracelets with the track closure.” The line has eight small protagonists: there are two soft teddy bears, a cup, a delicious cupcake, the inevitable heart, a catchy little cloud, a bow and a care-free air balloon ready to take flight; others will follow soon. You are spoilt for choice with the hard or soft bracelets (with a chain or rhinestones), long earrings or earstuds or brand new ones that frame the same charms. Bijoux in brass plated with 22kt gold with a palladium base (in three colour tones), represent the result of a “handcrafted, exclusively handmade product,” as Rigamonti reminds us, who is also proud to point out that the Italcheck certificationTM his creations boast is the ONLY internationally recognized system of traceability and recognition for made in Italy products.

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Bijoux in ottone placcato oro 22kt con base palladio (in tre toni di colore), rappresentano il risultato di un “prodotto

www.jewelsco.it

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1|2016 Le Carose

in- p e

PIN-UP AND MACARE THE LE CAROSE FAMILY IS GROWING www.lecarose.com

il mondo delle Pin-up la nuova fonte d’ispirazione del brand Le Carose by Pink Mood: splendide ragazze, sexy e prorompenti, che divennero le “dive” degli anni Trenta. Erano tipiche bellezze americane, dalle gambe lunghe e tornite, curve abbondanti e tratti somatici molto femminili, quindi

Cresce la famiglia de Le Carose

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prosperose ed attraenti ma dal viso giovane, quasi fanciullesco. Le Carose le fanno rivivere in questa collezione: i prodotti sono in bronzo nichel free con l’uso di pietre naturali, smalti a fuoco e tessuti pregiati. Ogni pin-up, accompagnata da una collana di 70 cm con pietre naturali sfaccettate, è realizzata artigianalmente in modo “unico” ed ogni singolo prodotto non è mai uguale ad un altro. Con le Pin-up camminano di pari passo le Macàre, leggendarie donne che, secondo la credenza popolare diffusa in Salento, erano in grado di preparare filtri d’amore e togliere i “malocchi”. Ogni Macara ha il suo colore e il suo profumo che più rappresenta lo stato d’animo e la segreta storia d’amore di chi la indossa. A completare le proposte 2016 del brand Le Carose, il segmento della misurazione del tempo, sempre in chiave fashion. Nati come una scommessa, gli orologi delle collezioni “Le Carose Time” e le “Cipolle cù cù”. Una declinazione più classica, quella impersonata da “Le Carose Time”,

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dove il quadrante ripropone la silhouette delle Carose e il cinturino si presenta iperfashion con tessuti a stampa floreale o ton sur ton. Innovativo il concept che si nasconde dietro “Le Cipolle cù cù”, un modo nuovo di vestire il tempo attraverso l’orologio da tasca, rispolverato dal passato e reso attualissimo e contemporaneo. Sul

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quadrante i simboli chiave del marchio e tanti elementi decorativi. Due linee che in breve tempo hanno fatto affermare il brand in un nuovo segmento e che preannunciano altre interessanti proposte, infatti, Le Carose sarà presente alla prossima edizione di Baselworld, dal 17 al 24 marzo 2016.

The world of Pin-ups is the new source of inspiration for the brand Le Carose by Pink Mood, celebrating the gorgeous, sexy and uninhibited girls who became the “divas” of the 1930s. They were typical American beauties, with long shapely legs, abundant curves and very feminine physical features, making them buxom and attractive but with a young, almost boyish face. Le Carose are reviving this spirit with the new collection: the products are made from nickel free bronze with natural stones, fired enamel and exclusive fabrics. Each pin-up, accompanied by a 70 cm necklace with faceted natural stones, is handmade in a “unique” way so that each individual product is never the same as another. The Pin-ups go hand in hand with the Macàre, legendary women who, according to popular belief widespread in Salento, were able to prepare love potions and remove the “evil eye”. Each Macara has its own colour and fragrance that

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best represents the mood and the secret love story of the wearer. The proposals of the Le Carose brand for 2016 are completed by timekeeping items in a fashionable key. Created as a wager, the watches are part of the “Le Carose Time” and “Cipolle cù cù” collections. The more classical variation is represented by “Le Carose Time”, with a dial that evokes the silhouette of Le Carose and a hyperfashion strap with floral print or ton sur ton fabrics. The innovative concept that lies behind “Le Cipolle cù cù” is a new way of wearing time through pocket watches, dusted off from the past and made current and contemporary. The dial features the key symbols of the brand and many decorative elements. In a short time these two lines have established the brand in a new sector, and new interesting proposals are on the horizon, which Le Carose will present at the next edition of Baselworld, 17 to 24 March 2016.


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GIULIA JEWELS www.giuliajewels.it Collana e bracciale “Scultura” in bronzo spazzolato a mano “Scultura” necklace and bracelet in hand-brushed bronze


days of candy ph. luciano d’inverno


1|2016 days of candy

BRUNO MAZZA www.brunomazza.com Anelli in oro bianco con pietre preziose e brillanti Rings in white gold with diamonds and precious stones

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GUMON www.gumon.it Parure collezione “Musa” argento e pietre naturali Collection sets “Musa” in silver and natural stones

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ANDREA PICCINI www.andreapiccini.it Parure in argento 925 lavorato a mano Handmade 925 silver sets


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ALUNNO & CO. www.alunnosas.it Bracciali in argento 925 lavorato a mano Handmade 925 silver bracelets

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SPICY www.spicygioielli.com Ciondoli in argento 925 e bachelite Ciondolo in argento 925 traforato Pendants in 925 silver and bakelite Pierced 925 silver pendant


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MELISSA JEWELS www.melissajewels.it Anelli in ceramica temperata oro 18 kt e diamanti naturali Rings in tempered ceramic, 18 kt. gold and natural diamonds

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1|2016Webelieve

ebelieve in ove per celebrare l’amore

TO CELEBRATE LOVE

progetto Webelieve, ideato, progettato e sviluppato dagli imprenditori Maria Alessia Bianco, Valentina Ricci e Riccardo Simeoni, ha scelto il gioiello per diffondere e condividere messaggi di positivitĂ e di libertĂ . Al primo posto dei cinque “valori iconeâ€? della loro mission - peace, freedom, faith, love, brotherhood - hanno messo l’amore. Quello sano, incondizionato, spontaneo, totale. Quel prodigio “che move il sole e l’altre stelleâ€?, affidando ogni sua espressione a “Webelieve in LOVEâ€?, un’edizione speciale della collezione “Tree Fruitsâ€? caratterizzata dalle frasi ‘All you need is LOVE’, ‘My love Giulietta/Romeo’, ‘Webelieve in Love’, ‘LOVE Giulietta/Romeo’ o genuinamente ‘Love’, ma anche personalizzabile attraverso incisioni on demand.

Il

forza dirompente e contagiosa di cui è portatore, va comunicato secondo le proprie esperienze, ed a parole proprie. Webelieve in Love è il gioiello che annienta il silenzio. Ăˆ la linfa imprescindibile per incominciare un cammino di felicitĂ . Ăˆ il mezzo, bello e prezioso, per raccontare l’amore. Per dirsi ti amo. Webelieve in Love è disponibile nelle versioni pendenti e anelli, tutti realizzati in Italia nel totale rispetto dell’artigianato orafo, con argento 925 e dettagli in oro 9 kt, anche nei colori cipria e ice gold.

GiĂ , perchĂŠ se è vero che l’amore è un sentimento universale, che tutti prima o poi incontriamo sul nostro cammino nelle sue piĂš disparate espressioni: fraterno, sacro, romantico, platonico, profano, filiale, etero‌, è pur vero che, per espandere quella

www.webelieveitaly.com

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The Webelieve project, conceived, designed and developed by entrepreneurs Maria Alessia Bianco, Valentina Ricci and Riccardo Simeoni, has opted for jewellery that delivers and shares messages of positivity and freedom. Love is the first of the five “symbolic values� of their mission - peace, freedom, faith, love and brotherhood. Strong, unconditional, spontaneous, complete love. The prodigious love “that can move the sun and the stars�, and lends all the expressions that typify it to “Webelieve in LOVE�, a limited edition of the “ Tree Fruits “ collection featuring the phrases ‘All you need is LOVE ‘, ‘ My love Giuietta/Romeo‘, ‘ Webelieve in Love ‘, ‘LOVE Giulietta/Romeo’ and simply ‘Love’, but also available with personalised engraving on request. Because whilst it’s true that love is a universal sentiment that we all encounter sooner or later along the way, in some form or another: fraternal, sacred, romantic, platonic, profane, filial, hetero etc., it’s also true that in order to share the explosive, infectious feeling that it brings, we must communicate it through our own experiences and in our own words. Webelieve in Love is jewellery that breaks the silence. It’s the impetus needed to begin the journey to happiness. It is a beautiful and precious way to talk about love. To say I love you. Webelieve in Love is available as pendants and rings, in silver 925 with 9 carat gold details and also in pink or white gold, all made in Italy in total compliance with goldworking standards.



1|2016 Brand

CARAMANNA GIOIELLI CROMIE PRIMAVERILI NELLE SUE CREAZIONI e nelle Collezioni Caramanna Gioielli non v’è mai traccia di convenzionale o déjà vu, il merito va tutto all’ideatrice, l’architetto Stefania Caramanna, che firma lavorazioni di inconfondibile personalità, espressa soprattutto nelle ultime Linee degli anelli Canestro, Bouquet e Contrariè. Sono gioielli inusuali, con un vago gusto vintage, realizzati in argento ed oro con innesti di pietre semipreziose dalle cromie primaverili, avvolgenti e vivide.

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MY JEWELS NOVITÀ PER CREATIVI E INNAMORATI

SPRING COLOURS AND LIGHTS IN THE LATEST CREATIONS OF CARAMANNA GIOIELLI If there is never any trace of the conventional or déjà vu in the Caramanna Gioielli collections, the credit must go the designer, architect Stefania Caramanna, whose unmistakable personality is stamped on all the creations, expressed in the latest lines of rings Canestro, Bouquet and Contrariè. This unusual jewellery has a faint vintage flair and is made of silver and gold with semiprecious stone inserts in beguiling, vivid spring colours.

ria nuova nel mondo My Jewels. Due le collezioni presentate alle recenti fiere invernali. My Jewels Clouds, la prima linea charms di My Jewels in argento o in oro, con un sistema brevettato di ciondoli applicabili a proprio piacimento e My Jewels Love, una mela per due innamorati. Un ciondolo divisibile in due metà con un’appetibile offerta per il consumatore finale, all’acquisto riceverà in regalo una delle due catenine. Anche questa linea è realizzata in argento ed è disponibile in oro.

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www.caramannagioielli.it

www.myjewelsgroup.com

MASMAS PIETRE E COLORI NELLA NUOVA COLLEZIONE rande attesa per la nuova Collezione MasMas. La primavera-estate del brand si veste di pietre naturali e cristalli in un gioco di colori e rimandi: come nella collana con Quarzo ialino, Citrino, Corallo fossile e Giada peridoto con strass; immancabili compagni di viaggio, gli orecchini in corallo fossile e Giada peridoto.

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12 Tarì Bijoux, dal

al 14 marzo

MY JEWELS. INNOVATIONS FOR CREATIVE LOVERS A fresh outlook from My Jewels. Two collections presented at the recent winter fairs. My Jewels Clouds, the first range of charms from My Jewels in a choice of silver or gold with a patented system for attaching them to your own liking, and Love My Jewels, an apple for two lovers. A pendant divided in two halves with a desirable offer for the buyer, who will receive one of the two chains as a gift. This range too is available in either silver or gold.

ARTECORA ANANDA 925, COLORE E DISTINZIONE NELLA NUOVA LINEA

MASMAS GEMS AND COLOURS IN THE NEW COLLECTION Great expectations for the new MasMas collection The brand’s spring-summer style is dressed in natural stones and crystals with plays on colours and various references, as in the necklace with hyaline quartz, citrine, fossilised coral and jade peridot with rhinestones, perfectly matched with earrings in fossilised coral and jade peridot. At Tarì Bijoux, from 12 to 14 March

a un nome intrigante quanto misterioso: Ananda, che in sanscrito significa beatitudine suprema, gioia, felicità, ed è la nuova Linea di bracciali ideata da Artecora. Realizzati in argento 925 con l’antichissimo procedimento della microfusione a cera persa, i gioielli sono costituiti essenzialmente dalla accorta e fine scansione cromatica di agate, quarzi, lapislazzuli e pietre laviche.

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www.masmascollection.it

ARTECORA. ANANDA 925, A LINE OF COLOUR AND DISTINCTION It has an intriguing and mysterious name: Ananda, which in Sanskrit means supreme bliss, joy, and happiness, and it is the new line of bracelets designed by Artecora. Made of 925 sterling silver using the age-old lost wax method, the jewellery is essentially based on the wise and fine selection of the colours of agates, quartz, lapis lazuli and lava stones.

www.artecora.com

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1|2016Aeffe

effe reazioni www.aeffecreazioni.com

IL MAGICO POTERE DELLE PIETRE

lasciamo incantare dai tramonti, dal limpido scorrere dei ruscelli, dai colori ipnotici dei fiori eppure è nelle viscere della terra la bellezza più vera. Giù in fondo c’è un mondo in forma di cristalli, ognuno con caratteristiche proprie e significati evidentemente simbolici che sfiorano la magia. Ecco perché le pietre sono da sempre uno dei mezzi di espressione tra i preferiti dalle più svariate forme d’arte, prima fra tutte quella orafa. Ma al di là di ogni intrinseca bellezza estetica, la loro unicità sta nelle virtù e nelle proprietà di cui sono portatrici. Entrando in contatto con il nostro corpo, irradiano una forma di energia pura ed assolutamente naturale che può aiutarlo a ritrovare il corretto funzionamento e la mente a riacquistare maggiore lucidità per una visione più serena ed ottimistica.

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AEFFE CREATIONS THE MAGICAL POWER OF STONES We allow ourselves to be enchanted by sunsets, by clear flowing streams and by the hypnotic colours of flowers, yet there is even more beauty in the bowels of the earth. Down at the bottom, there is an entire world in the form of crystals, each with its own characteristics and obviously symbolic meanings that touch on magic. That’s why stones have always been a favourite means of expression in a variety of art forms, primarily that of jewellery. But beyond any intrinsic aesthetic beauty, their uniqueness lies in the characteristics and properties they carry. When put in contact with our bodies, they radiate a form of pure and absolutely natural energy that can help the body to regain correct functioning, and the mind to regain greater clarity for a more serene and optimistic outlook. To introduce us to this wonderful world, we have AEFFE Creations, a company that works with passion in the field of hard stone items, with a decade of experience in the field of mineralogy. Its output attracts collectors from all over the world because, as explained by Giorgio Spini, the owner of the brand, “The charm of old stones is a mix of factors including colour, variety, beauty and rarity, not to mention the properties that come into action in resonance with the human energy field, creating a synergy between these two seemingly distant worlds. That’s also why we have created a special line of jewellery, very versatile and vaguely ethnic in design, but definitely timeless, which we have called, not surprisingly, “Energy Jewels”. We think of these as a source of comfort, as a reserve of soothing energy that can be absorbed through the chakras - which are points on our body that can receiving energy in a precise way, - by just carrying them with you”.

Ad introdurci in questo meraviglioso mondo è la AEFFE Creazioni, azienda che con passione opera nel settore degli articoli in pietra dura, con una decennale esperienza nel campo mineralogico. La sua produzione attira collezionisti da tutto il mondo perché, come spiega Giorgio Spini, titolare del brand, “Il fascino delle pietre è un mix di fattori tra cui il colore, la varietà, la bellezza e la rarità, senza dimenticare quelle proprietà che entrano in azione in risonanza con il campo energetico umano nel momento in cui si crea sinergia fra questi due mondi solo apparentemente lontani. Ecco perché abbiamo creato anche una specifica linea di gioielli, molto versatile e dal design vagamente etnico ma decisamente atemporale, che abbiamo chiamato, non a caso, “Energy Jewels”. L’abbiamo pensata come fonte di benessere, come riserva di energia rasserenante che può essere assorbita attraverso i chakra - i punti nel nostro corpo atti a ricevere appunto energia -, semplicemente portandoli con sé.”

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IL FASCINO DELLE PIETRE È UN MIX DI FATTORI TRA CUI IL COLORE LA VARIETÀ LA BELLEZZA E LA RARITÀ



1|2016 Brand 1|2016 Joelle Bijoux

Joelle ijoux Chiavi e Swarovski per essere sempre alla moda KEYS AND SWAROVSKI FOR AN ON-TREND LOOK incontro di due giovani artigiani, la passione e la professionalità per il proprio lavoro costituiscono le basi per la nascita del brand Joelle Bijoux. Pietre dure, strass, cristalli Swarovski, ottone, metalli anallergici e bagni di galvanica sono gli elementi essenziali per creazioni artigianali che si conformano alle mode più attuali, proponendo forme e stili adatti per ogni outfit della giornata. Tra i must dell’azienda ci sono le Chiavi, che nascono dall’idea degli antichi amuleti. Grandi ed eleganti pendenti proposti come simboli portafortuna, come quelli che venivano regalati nell’antichità alla persona più cara per mostrargli la propria fedeltà. Con il colore invece giocano le

fb/joelle-bijoux

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creazioni con cristalli Swarovski che si prestano a giochi di grandi volumi per effetti dalla luminosità sorprendente. Lo charme, l’eleganza e la pulizia delle linee rendono le proposte di Joelle Bijoux adatte ad ogni occasione. The combination of two creative talents and their expertise and passion for their enterprise form the basis for new brand Joelle Bijoux. Gemstones, rhinestones, Swarovski crystals, brass, hypo-allergenic metals and electroplating are the essential elements for these artistic creations with up-to-the-minute styling, offering shapes and styles that can be worn with any everyday outfit. Keys are one of the must-haves from this brand, created to resemble ancient amulets. Large, elegant pendants to be worn as good luck charms, like the ones that were gifted to lovers in olden times as proof of fidelity. The use of colour is imaginitive though, using Swarovski crystals that lend themselves to large-size pieces with amazing brilliant effects. Charm, elegance and clean lines make these pieces from Joelle Bijoux the right choice for any occasion.

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Pianeti

1|2016 Borsari

orsari ioielli www.borsarigioielli.com

Tre nuove linee tra artigianato e moda CRAFTSMANSHIP MEETS FASHION IN THREE NEW LINES dal 1993 che Gieffe Verona continua ad innovare le sue produzioni grazie alla passione e allo spirito imprenditoriale di Germano Bonato e dei suoi figli. Oggi le loro collezioni rappresentano il risultato di un successo aziendale che si distingue per dinamicità ed originalità nel settore del Made in italy. La linea PIANETI è un omaggio alle costellazioni. Realizzata in calza morbida di rame argentato e smaltato con elementi in argento 925, zirconi e perle naturali, è disponibile nella sua eleganza in versione monocolore (ghiaccio, cenere, miele, bronzo) o in varie sfumature di colori (rosso, blu, verde, giallo, viola).

Gieffe Verona have been continuous innovators since 1993, through the passion and entrepreneurial spirit of Germano Bonato and his sons. Their current collections are the result a successful business built on dynamism and originality in the Made in Italy sector. The Pianeti line is an homage to the constellations. Made in silvered and enamelled soft mesh with embellishments in silver 925, cubic zirconia and natural pearls, they are available in single-colour versions (ice, ash, honey or bronze) or in varied tones of different colours (red, blue, green, yellow and violet). Elegant, sinuous shapes are a feature of the Plisse range, woven entirely by hand from 925 silver wire. Set with white or coloured stones, these bracelets and necklaces are enhanced with a shiny precious pavé. This collection, which is one of the brand’s top ranges, is available in 5 colurs of gold plate: yellow, white, rose, black and brown. Romeo is a men’s line from Borsari Gioielli in burnished silver, rhodium-plated, black or chocolate with interlaced gemstones or diamonds, demonstrating the clever artistry that goes into these designs that symbolise the romantic spirit and love of life. The bracelets, pendants and cufflinks are a true aesthetic and sensual delight that the brand has dedicated to men and to the symbolic city of love and passion.

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ROMEO è la linea maschile di Borsari Gioielli in argento brunito, rodiato, nero e cioccolato con pietre o diamanti, i cui intrecci della trama esprimono tutto il valore artigianale di queste creazioni che rappresentano lo spirito romantico e l’amore per la vita. Bracciali, pendenti e gemelli costituiscono un autentico piacere estetico ed emozionale che il brand ha voluto dedicare all’uomo ed alla sua città, simbolo dell’amore e della passione.

Plisse

Romeo

Forme sinuose ed eleganti sono invece la caratteristica dei gioielli PLISSE, tessuti esclusivamente a mano con fili in argento 925. Incastonati con pietre bianche o di colore, i bracciali e le collane si arricchiscono di un luminoso e prezioso pavé. Questa collezione, che rappresenta uno dei top di gamma del brand, è disponibile nei 5 colori di galvanica oro giallo, bianco, rosé, nero e marrone.

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appo’s Da un tesoro della natura nascono le creazioni del brand un tempo in cui le mode artefatte prendono il sopravvento, emerge l’autenticità del brand Tappo’s: la realizzazione di un progetto in cui si fondono arte, gusto e tradizione attraverso la scelta del sughero. Da questo materiale ecosostenibile e adatto alla lavorazione artigianale per la sua impermeabilità,

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ontani Nell’arte del pizzo marchigiano l’ispirazione dei suoi bijoux ono ideazioni particolarissime in “pizzo chiacchierino”, realizzate con fili di cotone estremamente sottili intrecciati con una spoletta per creare decori complessi e diversi. La preziosità del pizzo si esalta con le finiture di argento e oro che lo rivestono completamente dandone

www.tappos.it

lucentezza e consistenza metallica. La creatività appartiene tutta alla fondatrice dell’azienda di Recanati, Maria Alessandra Pontani. Fondendo tradizione e moderna tecnologia il risultato è sorprendente, un gioiello unico e raffinato. Superfluo sottolineare che il prodotto è interamente realizzato, a mano, nel nostro Paese.

PRECIOUS TAPPO’S, BORN FROM A TREASURE OF NATURE The authenticity of the Tappo’s brand is like no other, more affected trend: rather, it is a type of cork the design of which combines art, taste and tradition. It is an eco-sustainable and impermeable material that can be crafted into accessories of true emotional value. Each little masterpiece is made entirely by hand, as are also the bezels. The collections become a play of cork, silver, gold and bronze. It is a versatile accessory that brings together all kinds of style: Tappo’s is a brand you can trust.

www.pontanibijoux.com

THE ART OF LACEMAKING FROM THE MARCHE REGION INSPIRES THE LUXURIOUS PONTANI JEWELLERY Highly unique creations in “tatting”, made with extremely fine cotton thread woven with a shuttle to create a variety of complex, decorative patterns.The exquisite lace is enhanced with silver and gold plating, to give it sparkle and a metallic texture.The creativity is all down to the founder of the Recanati company, Maria Alessandra Pontani. Blending tradition with modern technology, the result is spectacular; a unique and precious piece of jewellery. Needless to say, the articles are all entirely handmade in Italy.

preziosa

nascono accessori in grado di donare emozioni. Ogni gioiello viene lavorato interamente a mano, così come handmade sono le incastonature. Le collezioni diventano un gioco di intrecci tra sughero, argento, oro e bronzo. Un accessorio versatile che sposa ogni tipo di stile: Tappo’s, un Brand di cui fidarsi.

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1|2016 Boccadamo

occadamo UNA FASHION FACTORY

tra artigianato e innovazione toricità, maestria artigianale e creatività. Sono questi i cardini su cui poggia il lavoro della fashion factory che, nata agli inizi degli anni ’80 dalla volontà di Tonino Boccadamo, rappresenta attualmente una delle più solide ed affermate aziende del Made in Italy nel settore del fashion jewelry.

Quella del Made in Italy non è solo un’etichetta di cui fregiarsi, ma è parte della filosofia di lavoro della maison, che oltre a garantire al cliente una produzione interamente nazionale, infonde nelle sue creazioni un insieme di valori che rappresentano l’italianità. Ogni gioiello, infatti, nasce da un lavoro di alta sartorialità, espressione di accuratezza e ricercatezza che fin dagli esordi animano e distinguono lo spirito, il carattere e la cifra stilistica di Boccadamo.

www.boccadamo.com

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Tonino Boccadamo

1|2016 Boccadamo

occadamo A FASHION FACTORY AMONG CRAFTSMANSHIP AND INNOVATION Historicity, craftsmanship and creativity. These are the pillars that fashion factory’s work rests on, which, created in the early ‘80s by Tonino Boccadamo, is currently one of the most solid and established Made in Italy companies in the fashion jewellery industry. Made in Italy is not just a label to boast about, but is part of the fashion house’s work philosophy, which not only guarantees the customer a wholly domestic production, it instills his creations with a set of values that represent the Italian spirit. Each jewel, in fact, comes from high tailoring work, an expression of accuracy and sophistication that since the start have enlivened and distinguished the spirit, character and style lines of Boccadamo. All the phases of the entire production chain take place at the company headquarters, based in Frosinone: from concept to prototyping, from cutting to photoengraving, from large-scale production to packaging, up to national and international shipping, which requires 50 employees: new generations working alongside master goldsmiths, from which they learn methodicalness, precision and technique. All this with daily direct confrontation between departments and the same Tonino Boccadamo, who participates in brainstorming with the designers. The design office is the place where ideas are born. From the drawings, to the design and choice of materials, to the manufacturing process, where dexterity and technology meet the talented craftsmen who complete their meticulous work with the help of sophisticated machines. The next step is packaging, where the appropriate pack, characterized by a special fragrance, offers an enveloping sensory experience. Finally the jewels leave from the shipping area, distributed to over 1200 Italian and foreign jewellers. In a continuous stream, every department of the fashion house is connected to each other in this way, through the people who work to feed the idea of a family business that Boccadamo wanted to preserve, perfectly marrying modernity and the value of femininity that distinguishes each new creation.

Tutte le fasi dell’intera filiera produttiva si sviluppano nel quartier generale dell’azienda, che ha sede a Frosinone: dall’ideazione alla prototipazione, dal taglio alla fotoincisione, dalla produzione su vasta scala al confezionamento, fino alla spedizione nazionale ed internazionale, che impiega 50 dipendenti: nuove generazioni che lavorano al fianco dei maestri orafi, dai quali apprendono metodicità, precisione e tecnica. Il tutto attraverso un confronto diretto quotidiano tra i reparti e lo stesso Tonino Boccadamo che partecipa al brainstorming con i designer.

artigiani che completano il loro meticoloso lavoro con l’ausilio di sofisticate macchine. Il passaggio successivo è il confezionamento, dove gli appositi pack, caratterizzati da una speciale fragranza, offrono un’esperienza sensoriale avvolgente. Infine, dall’area spedizioni partono i gioielli distribuiti in oltre 1200 gioiellerie italiane ed estere.

L’ufficio stile è il luogo dove nascono le idee. Dai disegni si passa alla progettazione e alla scelta dei materiali fino al processo di produzione, dove la manualità e la tecnologia si incontrano grazie agli esperti

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In un flusso continuo, ogni reparto della maison è così legato all’altro attraverso le persone che lavorano per alimentare quell’idea di azienda familiare che Boccadamo ha voluto conservare, sposando perfettamente la modernità e il valore della femminilità che contraddistingue ogni nuova creazione.



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vanchiglia photography: Alessio Migliardi hair & make up: Silvia Sadecka stylist: Anna Neretto assistant stylist: Federica Brizio models: Sany@Women & Xiao@MP

SHINJU PEARLS BY OXYGENE www.oxygene.sm Collana in perle australiane e tanzaniti Orecchini in oro, perle australiane e tanzaniti Necklace with Australian and Tanzanite pearls Earrings in gold with Australian and Tanzanite pearls

Location - Torino, Rooster Vanchiglia (Via Artisti 13 int.cortile) Cardigan, top & pantaloni SOLO TRE + borsa 10 BAGS LAPALOMBELLA + scarpe Superga vintage



ELITE BIJOUX info@elitebijoux.it sx: Parure in argento,conchiglia,giada e corallo bambĂš Sets in silver, shell, jade and bamboo coral

dx: Parure in argento rosè, satinato, graffiato Sets in brushed and scratched rose-coloured silver

Location - Torino, Rooster Vanchiglia (Via Artisti 13 int.cortile) sx: Abito di seta IVORIES dx: Top & gonna maxi IVORIES + turbante Rooster Vanchiglia

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CARAMANNA GIOIELLI www.caramannagioielli.it sx e dx: Parures in argento 925 lavorato a mano e pietre preziose Handmade sets in 925 silver and precious stones

Location - Torino, Funkiglia (Via Artisti, 13) sx: Total look IVORIES dx: Tuta + kimono SOLOTRE



MIRTA BIJOUX www.mirta-bigiotteria-online.com Parure in metallo anallergico e ciondolo in resina trasparente e nera Parure in metallo anallergico, resina trasparente e applicazioni in pelle Sets in hypoallergenic metal and pendant in transparent and black resin and leather applications

Location - Torino, Barbiturici (Via Santa Giulia, 21bis) abiti SISTE’S




CONFUORTO GIOIELLI www.confuortogioielli.it sx: Collana, orecchini, bracciale e anello in pietra dura con elementi placcati in oro 18 kt Sets in gold-plated and pietra dura

dx: Collana, orecchini, bracciale e anello, in ematite di colore oro con elementi placcati in oro 18 kt. Multi-strand necklace and bracelet in gold hematite, ring and earrings

Location - Torino, Parrucchiere Nino (Via Santa Giulia) sx: Top asimmetrico TUWE + pantaloni palazzo VICOLO + scarpe Rooster Vanchiglia dx: Maglia poncho tricot SOLOTRE + pantaloni palazzo bianchi TUWE + scarpe PREMIATA + turbante visiera SUPERDUPER HATS



RORU www.rorugioielli.com sx: collana sciarpa e bracciale in ematite e perle, orecchini in madre perla e perle Necklace/neckwarmer and bracelet in hematite and pearls, earrings in mother of pearl and pearls

dx: ciondolo e orecchini con Cammeo Amorino Filigrana, bracciali Bon Bon Cammeo Cammeo Amorino Filigrana pendant and earrings, Bon Bon Cameo bracelets

Location - Torino, Barbiturici (Via Santa Giulia 21bis) sx: top TWIN-SET + maxi gonna plissè SISTE’S + foulard AH/OK dx: Abito lungo in pizzo TUWE

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PAVIĂˆ BIJOUX www.pavie.it sx: Parure in ottone placcato oro 18kt e pendenti rettangolari in pregiata resina con applicazioni di Swarovski e pietre opali. Collezione Gilda. Sets in 18kt gold plated brass, resin, Swarovski and opals. Gilda collection.

dx: Parure in ottone placcato oro 18kt con cristalli Swarovski e pietre opali. Collezione Veronica. Sets in 18kt gold plated brass with Swarovski and opals. Veronica collection.

Location - Torino, Da Emilia (Corso San Maurizio 47) sx:top VICOLO + pantaloni COMPAGNIA ITALIANA + occhiali da sole EYE/LOVE + scarpe FRANCESCA CASTAGNACCI dx: blusa & pantaloni MARCO CORSO + scarpe e foulard Rooster Vanchiglia




MAMY-JĂ’ www.mamy-jo.com sx e dx: Parure in acciaio anallergico rodiato e pietre colorate Sets in hypoallergenic rhodium-plated steel and coloured stones

Location - Torino, Da Emilia (Corso San Maurizio 47) sx: camicia TUWE + Kimono MOLLY BRACKEN +Turbante SUPERDUPER HATS dx: Top YNOT? + Shorts MOLLY BRACKEN + Occhiali da sole EYE/LOVE


1|2016 Rolotto

www.rolotto.it

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Artigianato, nuove collezioni e condivisioni Craftsmanship new collections and sharing ietro ogni bracciale Rolotto c’è una storia. Una di queste è la storia della famiglia Toscanini ma anche quella di un mestiere: artigiano del gioiello. L’obiettivo è tornare a dare nobiltà al lavoro, valorizzando il Made in Italy: attraverso lo studio, la ricerca dei materiali, i nuovi metodi di produzione. Quattro collezioni in bronzo-ottone dove la protagonista è la catena Rolò: Paint, Dress, Big e Smile. Ogni linea è composta dalle tre principali galvaniche, Rodio, Oro e Oro Rose. Nella collezione Paint la galvanica è abbinata ad una serie di maglie colorate con vernice, per esempio l’oro con il bordeaux o l’oro rosa con il blu scuro. La collezione

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Behind every Rolotto bracelet there’s a story. One of them is the story of the Toscanini family and their trade - the craft of jewellery making. The aim is to reclaim dignity for the occupation, upholding the concept of Made in Italy through analysis and research of new materials and new production methods. Four collections in bronze-brass based around a central belcher chain: Paint, Dress, Big and Smile. Each line comprises three main plating elements: rhodium, gold and rose gold. In the Paint collection each metal is paired with a series of meshes coloured with varnish; gold for example is matched with burgundy, and rose gold with dark blue. The Dress collection features galvanic plating, like for Big but in extra large format. Lastly, the Smile collection. A small belcher chain with a dangling plaque featuring an emoticon. In addition, the company has created the “Dear Rolotto” feature on its website: there’s space for a phrase on each bracelet that can be personalised to create your own message to a special person. If you buy more than one Rolotto, the phrases can be linked to turn it into a longer message. After purchasing you can share your dedication on Facebook.

Dress è caratterizzata dalle placcature galvaniche, come in Big ma in formato extralarge. Ultima, la collezione Smile. La piccola catena rolò è caratterizzata dalla placca pendente che riproduce una Emoticon. In aggiunta, sul sito l’azienda ha messo a disposizione l’applicazione “Dear Rolotto”: a ogni braccialetto corrisponde una frase, che poi potrai personalizzare e far diventare il tuo biglietto speciale, per una persona speciale. E se si acquista più di un Rolotto, le frasi si comporranno insieme, trasformandosi in una lettera vera e propria. Dopo l’acquisto, si può condividere la propria dedica attraverso Facebook.

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1|2016 Migliardi

MIGLIARDI BRACELETS; WEAR YOUR FAVOURITE TEAM ON YOUR WRIST Migliardi Srl is an enterprise with a dynamic management and plenty of history behind it (it was established in 1963), and is now primarily engaged in making and distributing a type of jewellery in which it is investing a lot of strategic resources. “Official Football Jewellery” is one of the most recent concepts from the Moncalieri company; bracelets for young people, robust and with great visual impact, designed for you to parade your favourite team emblem with pride, and with 12 brands currently on board. In the order: Milan, Inter, Juventus, Torino and Napoli, each is personalised with the team logo and colours, and made from different materials and with different fasteners: interwoven coloured polyester cords, for example, with a brushed steel clasp for the Milan bracelet; the Inter bracelet consists of two rounded strands of leather in black and blue, knotted at the front and with a steel clasp and lock; leather and fine steel wire for Juventus, with the official team logo on the clasp. Two strips of burgundy leather with a third white strip in the centre for the Torino bracelet. Finally Napoli: a blue leather strap threaded through a steel plaque bearing the Neapolitan logo in relief, and embellished with cubic zirconia. The interlocking clasp is made of steel. All the bracelets are adjustable to a variety of sizes to fit any wrist

igliardi I BRACCIALI PER INDOSSARE LA SQUADRA DEL CUORE www.migliardistore.it

igliardi S.r.l., una realtà imprenditoriale con un management dinamico e tanta storia nel suo passato (è stata fondata nel 1963), oggi particolarmente concentrata sulla produzione e distribuzione di bijoux su cui investe molte delle sue risorse strategiche. Sono gli “Official Football Bijoux”, tra le più recenti concezioni dell’azienda di Moncalieri, bracciali giovani, gagliardi e di bell'impatto estetico, ideati per esibire con fierezza e tono l’emblema delle propria fede sportiva, a

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tutt’oggi sono ben 12 i brand licenziati. Nell’ordine, Milan, Inter, Juventus, Torino e Napoli, ciascuno personalizzato, oltre che con il logo ed i colori societari, anche con differenti materiali e modalità di chiusura: intreccio di fili in poliestere colorati, ad esempio, con chiusura in acciaio satinato per il bracciale Milan; è composto invece da due fili di pelle tonda in nero e blu quello dell’Inter, conclusi in nodo sulla parte frontale con chiusura in acciaio e ad incastro; pelle e sottili fili in acciaio per la Juventus, la

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chiusura ne accoglie il Logotipo ufficiale. Due fasce di pelle granata con al centro una terza bianca per il braccialetto Torino. Infine il Napoli: fascia di pelle azzurrata con targa passante in acciaio che riporta in pieno/vuoto il logo partenopeo impreziosito da zirconi. La chiusura è in acciaio e ad incastro. Ogni bracciale è regolabile in più misure differenti per adattarsi al meglio ad ogni tipo di polso.





1|2016 Brand

MELISSA JEWELS CON LA CERAMICA IL LUSSO ROMPE GLI SCHEMI n solitario easy, prezioso ma spoglio della sua classicità è un’idea di Melissa Jewels, brand della Di Stasio Gioielli, che ha incastonato un diamante puro tra griffe d’oro 18Kt su un anello di “ceramica”, un materiale molto apprezzato nel mondo dell’alta gioielleria per versatilità, resistenza e raffinatezza. L’ha personalizzata anche con charms, iniziali, cuori, quadrifogli porte-bonheur…, tutti realizzati nei suoi laboratori da esperti artigiani e garantiti Made in Italy dall’incisione interna.

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MELISSA JEWELS, LUXURY BREAKS THE MOULD WITH CERAMIC A laid-back solitaire, exquisite but not in the classical style, is a concept from Melissa Jewels, a Di Stasio Gioielli brand, with a pure diamond set between 18-carat gold claws in a “ceramic” ring; a material greatly esteemed in high class jewellery circles for its versatility, durability and elegance. It comes personalised with charms, initials, hearts and four-leafed clovers, all created by craftsmen in their own artisan studio and guaranteed Made in Italy, as engraved on the inside.

UNOAERRE VICINO ALLA BELLEZZA DELLE DONNE na lavorazione attenta regala all’ottone dorato o argentato, anche addizionato a cristalli colorati, una seducente immagine di preziosità che nulla invidia alle materie più nobili. È la nuova collezione firmata Unoaerre Fashion Jewellery - l’azienda aretina che progetta e realizza ogni singolo elemento nei suoi laboratori -, un mix di sfere satinate, asimmetriche catene rolò e colpi di brillanti nuance.

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UNOAERRE, CLOSE TO THE BEAUTY OF WOMEN Attentive craftsmanship gives gold or silver plated brass, sometimes embellished with coloured crystals, the seductive image of rarity that can rival even the finest of materials. This is the latest designer collection from Unoaerre Fashion Jewellery - the Arezzo company that designs and produces each item in its own studios; a blend of satin beads, assymetrical belcher chains and shots of bright colour.

www.melissajewels.it

www.unoaerre.it

COLONNA IL POLSINO SARTORIALE

TOO LATE PRESENTA “VOILÀ”, TOUJOURS AVEC TOI! a TOO LATE bisogna aspettarsi di tutto, anche che il macramè diventi metallo. Ha creato così il bracciale in acciaio “Voilà” in oltre 100 differenti modelli, infinite sfumature e composizioni, dalle più semplici nei colori classici alle acid impreziosite da strass, e tanti soggetti: Goodluck, Love, Butterfly, Stars, Owl… Un bracciale naturalmente chic, leggerissimo e con chiusura regolabile. Da notare il pack in legno, anch’esso Made in Italy come ogni gioiello della linea 2L8 LAB.

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l polsino sartoriale nato dall’intuizione di Fabio Colonna di Stigliano è stato al centro di un vero e proprio successo alla trascorsa edizione di Homi. Strutturati con telina interna, i cinturini sono tutti rivestiti di stoffe italiane e la loro chiusura è affidata all’asola con tre bottoncini che consentono la regolazione dell’orologio al polso. Alle iniziali 19 versioni per l’uomo e 12 per la donna si sono integrate altre fantasie grazie alla selezione di nuovi tessuti. Per i più esigenti, esteti ed eleganti, Colonna propone anche la pochette da taschino da abbinare.

TOO LATE PRESENTS “VOILA “, TOUJOURS AVEC TOI! Nothing is unexpected from TOO LATE, even metallic macramé. This is the steel “Voilà” bracelet in over 100 different styles and infinite colours and materials, from simple classic colours to brilliant acid shades embellished with rhinestones and a variety of objects: good luck charms, love, butterflies, stars, owls, etc. An on-trend bracelet that is extremely light to wear and has an adjustable fastener. Comes in a wooden case that is also Made in Italy like all the items in the 2L8 LAB range.

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www.too2late.com

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COLONNA. TAILORED WATCHSTRAPS Tailored watchstraps, the brainchild of Fabio Colonna di Stigliano, experienced great success at the last edition of Homi. Structured with internal canvas, the straps are all covered with Italian fabrics and are fastened by an eyehole with three buttons that make it possible to adjust the watch on your wrist. The initial 19 versions for men and 12 for women have been joined by other patterns thanks to the selection of new fabrics. For the most exacting, elegant connoisseurs, Colonna can also provide a matching pocket square.

www.colonnaorologi.com



1|2016 Didofà

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OROLOGI IN 3D COME VIAGGI IMMAGINARI 3D CLOCKS AS IMAGINARY JOURNEYS

tempo scandito da Didofà scivola di città in città battendo attimi di allegria tra i simboli delle capitali europee. È la nuova collezione Spring/Summer 2016, arricchita da delicati dettagli romantici che addizionano spensieratezza e leggerezza al passare delle ore. Ancora una volta tanta originalità e ricercatezza per i suoi orologi dai quadranti in 3D per i quali l’abilità di esperti artigiani dà il meglio di sé nel modellare e dipingere a mano elementi in pasta sintetica in forma di farfalle e fiori illuminati da cristalli. Un ulteriore tocco di eleganza e di colore viene sottolineato dai cinturini realizzati esclusivamente in vera pelle. Sono segnatempo che, come in un immaginario viaggio, immortalano un suggestivo mondo in miniatura per trasportare la donna lontano dalla routine della quotidianità e regalarle quel giusto tocco di novità che può valorizzare i suoi look.

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www.didofa.com

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la nuova collezione Spring/Summer 2016 The time marked by Didofà slips from city to city, striking moments of joy among the symbols of the European capitals. It’s the new Spring/Summer 2016 collection, enhanced with delicate romantic details that add lightness and lightheartedness to the passing of time. Once again, originality and sophistication are the hallmarks of its watches with 3D quadrants. These demonstrate the skill of expert craftsmen who excel in modelling and painting by hand the parts in polymer clay, which are in the form of butterflies and flowers graced with crystals. Adding a further touch of elegance and colour are the straps made entirely of genuine leather. These are timepieces that, as in a imaginary journey, immortalise a charming miniature world that brightens up the ordinary life of any woman and gives her the right touch of novelty that can enhance her looks..





1|2016 Speciale Estero

speciale fiere

ESTERO

HONG KONG INTERNATIONAL JEWELLERY SHOW BASELWORLD EUROPE JEWELLERY & GEM FAIR VICENZORO DUBAI

hong kong | basel | freiburg | dubai

De Simone Fratelli

Auraria

Collier in corallo rosso del Giappone con brillanti della Collezione Love. Le pietre preziose in generosa profusione tengono avvinghiati i cuori in un indissolubile legame d’amore.

“Il giocatore di polo”, l’Arte italiana dell’handmade realizzata da Auraria, armonia di movimento ed eleganza in oro, diamanti, pietre semipreziose, con madreperla, topazi, agata e malachite.

Hong Kong Jewellery & Gem Fair stand: AWE 1-26, dal 1 al 5 marzo

VicenzaOro Dubai dal 14 al 17 aprile

www.desimonefratelli.com

Japanese red coral choker with diamonds from the Love Collection. Generously distributed precious stones keep the hearts entwined in an unbreakable bond of love.

Hong Kong Jewellery Show stand: CEC 3Con-148, dal 3 al 7 marzo

www.auraria.it

“Il giocatore di polo” (The polo player), the Italian handmade art created by Auraria, embodies harmony of movement and elegance in gold, diamonds, semi-precious stones, mother of pearl, topaz, agate and malachite.

preziosa

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1|2016 Speciale Estero

HONG KONG

1 - 5 MARZO Hong Kong International Diamond Gem & Pearl Show

3 - 7 MARZO Hong Kong International Jewellery Show www.hktdc.com/fair/hkjewellery-en/

BASILEA

FRIBURGO

DUBAI

www.baselworld.com

www.jgf-europe.com

dubai.vicenzaoro.com

17 - 24 MARZO Baselworld

19 - 22 MARZO Jewellery & Gem Fair - Europe

Alcozer&J www.alcozer.it

Bracciale con decori ispirati alla favola di Barbablù. È realizzato in ottone, dorato con galvanica, lavorato secondo la tecnica delle cera persa. La chiave centrale porta incastonato un grande granato.

Bracelets with decorations inspired by the fairy tale Bluebeard. These are made of brass, with gold electroplating, worked using the lost wax technique. The central keys carry a large embedded garnet. Hong Kong International Jewellery Show pad. ICE stand C3C D43, dal 3 al 7 marzo JCK Las Vegas dal 3 al 6 giugno

14 - 17 APRILE VOD Vicenzaoro Dubai

Diana

www.dianapreziosi.com

Antonino De Simone www.antoninodesimone.it

Anello con sfera in corallo rosso del Mediterraneo su struttura in oro giallo 18 kt, con due diamanti da 0,53 ct., una sintesi di spiccata personalità firmata Antonino De Simone.

Anelli per lei e per lui realizzati sia in oro che in argento, in diverse tonalità e combinazioni cromatiche. La soluzione efficace della fascia larga ed esuberante e le geometrie a sbalzo tracciate sull'intera circolarità degli anelli Bands Fashion determinano il tono e l’unicità del gioiello.

Ring with a Mediterranean red coral sphere on an 18 kt gold structure, with two 0.53 ct. diamonds, a synthesis of strong personalities by Antonino De Simone.

Rings for her and for him in gold and silver, in different colour shades and combinations. Effective solutions with large and exuberant bands and raised geometry traced on the entire circumference of the Bands Fashion rings determine the tone and the uniqueness of the jewellery.

Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show stand n° 1B37, dal 1 al 5 marzo

Hong Kong International Jewellery Show stand n° 3C-C43, dal 3 al 7 marzo

Hong Kong International Jewellery Show stand n° 3C D14, dal 3 al 7 marzo

preziosa

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Hong Kong Jewellery & Gem Fair dal 15 al 19 settembre


G P

Gennaro Palmieri CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI - RUOLO PERITI ED ESPERTI n. 1781 CONSULENTE DEL TRIBUNALE E PROCURA DI NAPOLI n. 626 DIPLOMA GEMMOLOGO GIA G.G.

perito gioielliere e gemmologico consulenze domiciliari

80133 NAPOLI - PIAZZETTA OREFICI, 4/5 gennaropalmieri10@libero.it - ph. 3397205166



1|2016 Federpreziosi

econdo l’annuale ricerca Confcommercio che precede il periodo natalizio, la percentuale di consumatori intenzionati ad acquistare gioielli, orologi, bijoux per i regali di Natale risultava pari al 7,8%, ma in effetti ben il 14,7% ha poi acquistato: l’aumento è da attribuirsi prevalentemente a popolazione maschile fra i 18 e i 24 anni nel Sud e Isole. Il dato trova riscontro nell’indicazione di tre gioiellieri su quattro che segnalano il periodo tra il 20 e il 24 dicembre come quello più positivo per le vendite.

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Se questo non è più momento predominante di acquisto, resta tra quelli di maggiore attività. Federpreziosi Confcommercio ha voluto verificare l’andamento delle vendite del Natale 2015 raffrontato all’analogo periodo 2014 e lo ha fatto attraverso un’indagine certificata Format Research effettuata tra il 12 e il 18 gennaio 2016 e presentata a VicenzaOro January 2016. Per Steven Tranquilli, direttore della Federazione, “Interessanti riflessioni scaturiscono da due indicazioni: la prima è che la maggior parte degli acquirenti sono clienti fidelizzati e la

I presidenti di Fiera di Vicenza Matteo Marzotto e di Federpreziosi Giuseppe Aquilino con i rispettivi direttori, Corrado Facco e Steven Tranquilli

Federpreziosi Confcommercio ha verificato l’andamento delle vendite del Natale 2015 raffrontato all’analogo periodo 2014 attraverso un’indagine certificata Format Research effettuata tra il 12 e il 18 gennaio 2016 e presentata a VicenzaOro January 2016

seconda che la disponibilità di spesa è diminuita. Se da un lato è gratificante che sia forte la clientela storica, è evidente che resta ancora da raggiungere una fetta notevole di potenziali acquirenti. Molti dei nostri associati hanno già sperimentato e stanno portando avanti con notevole impegno progettuale ed economico iniziative mirate, ripensando in maniera globale le modalità di offerta e di comunicazione con soluzioni fino qui inconsuete per il settore”. Invariate o aumentate per il 46,6% dei gioiellieri italiani, nell’ultimo periodo natalizio le vendite risultano diminuite

per il 53,4%. Best seller restano i preziosi (44,8%) anche se in fascia di prezzo più contenuta, seguiti dai bijoux (39,3%) e dagli orologi (15,9%). Per il 93% delle aziende intervistate la flessione è da imputarsi alla crisi economica. Si conferma la preferenza per gli acquisti presso gioiellerie tradizionali, su strada o in centri commerciali. Gli acquisti on line sono motivati da prezzo vantaggioso, facilità di reperire il prodotto desiderato, comodità rispetto al negozio tradizionale sia in termini logistici che temporali (24 ore su 24 e 7 giorni su sette).

Natale2015 in gioielleria

PREVALE LA CLIENTELA STORICA OCCORRE CONQUISTARE QUELLA POTENZIALE

a cura di Gloria Belloni

LE ASSOCIAZIONI DEVONO COMBATTERE TANTE BATTAGLIE MA I SOLDATI SU CUI POSSONO CONTARE NON SONO MOLTI

Essere Associazione non significa ritrovarsi per ricorrenze celebrative conviviali o per avere visibilità dentro e fuori il proprio settore. Essere Associazione significa lavorare lealmente insieme, nella consapevolezza che quanto si fa è nell’interesse di tutti - anche del negoziante che sta nella tua stessa via e che reputi concorrente - e che ognuno di GIUSEPPE AQUILINO Presidente Federpreziosi noi ne trae beneficio. Confcommercio “Uniti si vince” è lo slogan preferito dalle Associazioni, ma passare dalle parole ai fatti non è così evidente. Alle associazioni si richiede tutto, anche il lavoro che dovrebbe fare ogni singolo operatore, e ci si aspetta che risolvano sempre tutto. Le associazioni devono combattere tante battaglie ma i soldati su cui possono contare non sono molti. In Federpreziosi abbiamo bisogno di una partecipazione nutrita ed attiva, ma soprattutto coesa. Uno dei lavori - e parlo volutamente di lavori e non di iniziative - che stiamo svolgendo con notevole costanza ed impegno è quello di cercare di fornire agli operatori orafi di tutta la filiera elementi che consentano di valutare lo stato reale del comparto, le potenzialità, le motivazioni delle eventuali difficoltà, le strategie e le tattiche per essere adeguati ai cambiamenti. Uno degli strumenti è costituito da certificate ricerche come quelle sulla consistenza del settore, sui cambiamenti della domanda, cui dovrebbe adeguarsi l’offerta. Sono strumenti che gli operatori dovrebbero sfruttare e la Federazione con le sue associazioni ha proprio il ruolo di aiutarli ad interpretare i segnali più o meno evidenti. Ci auguriamo di poter proseguire con un costante osservatorio dei consumi, ma abbiamo bisogno del supporto e della disponibilità di tutti coloro che considerano il ruolo del gioielliere una professione qualificata. E non solo a parole. Base campione: intero campione. I dati sono riportati all’universo

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1|2016 Federpreziosi

DALL’INDAGINE EMERGONO RISULTATI CONTRASTANTI, RIASSUMIBILI IN UN “MENO PEGGIO DEL PREVISTO”

CI SIAMO DOTATI DI STRUMENTI ADEGUATI, SEMPRE ATTENTI ALLE EVOLUZIONI DI UNA CLIENTELA INTERNAZIONALE DI ALTO LIVELLO

Si tratta di operazioni non solo utili ma indispensabili a patto che non siano una semplice fotografia di tempi più o meno recenti, ma offrano spunti strategici. Devono rientrare in un progetto strutturato di GENOVA rilevamento costante. MASSIMO Auspicabile poterli effettuare CICALA con cadenza mensile Gioielleria Cicala, Genova coinvolgendo tutti gli attori della filiera e considerando le molteplici sfaccettature del nostro settore. Questo sarebbe possibile solo con la partecipazione di gioiellieri organizzati, che abbiano modo di comunicare i dati in modo semiautomatico e con informazioni derivate da gestioni informatizzate. Dall’ultimo importante rilevamento di Federpreziosi sulle vendite del Natale 2015, emergono risultati contrastanti, riassumibili in un “meno peggio del previsto”. Un risultato parzialmente soddisfacente e a prima vista confortante, ma che, analizzato, spiega che mentre alcuni soggetti hanno attivato strategie di innovazione e hanno ottenuto risultati davvero molto soddisfacenti, altri sono rimasti in un colpevole immobilismo e hanno continuato su una strada di pericoloso declino. Noi gioiellieri siamo sempre un po’ in ritardo anche rispetto a come cambia la clientela, ancorati a modus operandi obsoleti e senza una strategia comune a tutta la filiera. Uno scollamento pericoloso per il futuro. Potremo avere grandi soddisfazioni se riusciremo ad essere moderni imprenditori.

La nostra realtà è veramente particolare, legata a una città a vocazione turistica quale è Roma. E l’affluenza di turisti nel 2015 è stata penalizzata da situazioni contingenti con un rallentamento che abbiamo avvertito già nel mese di ROMA novembre. Lo sappiamo. Ma MARIO una nostra caratteristica è DIDONE quella di saper essere sempre Direttore Hausmann & Co., Roma al passo. Ci siamo dotati di strumenti adeguati, sempre attenti alle evoluzioni di una clientela internazionale di alto livello come la nostra, pur tenendo conto di una tradizione consolidata. Si può ben immaginare quali siano stati i momenti anche molto “speciali” che la Hausmann si è trovata ad affrontare in un arco di ben duecento anni di attività. Nella nostra storia ci sono esempi di iniziative - come quelle del periodo di restrizioni alle importazioni negli anni ‘40 - che sono un esempio di come ci si sia saputi adeguare a situazioni che, per usare un eufemismo, possiamo definire critiche. Ritengo che al giorno d’oggi le indicazioni generali a livello nazionale, come quelle di cui possiamo disporre attraverso la rete associativa, ci aiutino a intervenire ancora più rapidamente e puntualmente.

ALL’EVOLUZIONE DEL COMPORTAMENTO D’ACQUISTO DEL CONSUMATORE LE AZIENDE DEVONO ADEGUARSI

NON È PIÙ POSSIBILE SOPRAVVIVERE PROFESSIONALMENTE RIMANENDO IMMOBILI, “INGESSATI”

La nostra è fra le aziende che hanno registrato un trend positivo, anche se non marcato, per tutte le fasce di prodotto, grazie anche al costante aggiornamento delle proposte. Mi ha colpito che il periodo di punta delle vendite VERONA quest’anno sia andato ancora CHRISTIAN più a ridosso della scadenza SALVI delle festività. Ritengo sia Keration Oro e Diamanti, Verona dovuto a fattori molto diversi: uno può essere l’evoluzione del comportamento d’acquisto del consumatore, sempre più alla ricerca di informazioni e comparazioni sul prodotto o del prezzo migliore per la marca desiderata. E qui le aziende e i negozianti possono e devono fare molto per assecondare il trend, puntando anche su nuove tecnologie e formazione. Altra importante motivazione è la disponibilità di tempo e di risorse economiche: teniamo presente che il periodo è denso di scadenze di pagamenti che sono prioritarie rispetto alle spese “voluttuarie”. In questo caso è più difficile intervenire direttamente: si tratta di adottare iniziative per lo sviluppo dei consumi che rientrano in una strategia economica globale del Paese.

Eccessivamente tradizionaliste e restie a innovare. Le nostre aziende, prevalentemente a carattere familiare, hanno accumulato nel tempo ritardi nell’affrontare quelle vere e proprie trasformazioni che altri settori hanno UDINE ampiamente metabolizzato. CRISTINA Anche se non è facile ANTONUTTI affrontare le incognite del Gioielleria Antonutti Franz di Udine cambiamento, non è più possibile sopravvivere professionalmente rimanendo immobili, “ingessati”. Le scelte implicano rischi, ma mi sembra che possiamo disporre di una serie di informazioni che ci aiutano a valutarli, ovviamente rapportandoci sempre a quelle che sono le singole realtà: abitudini, cultura, modalità di consumo continuano a caratterizzare in maniera differente il nostro lavoro al Nord rispetto al Sud o al Centro. Personalmente ritengo molto positivo che ci sia una base collaborativa che è diventata più aperta e di maggiore confronto.

Base campione: intero campione. La somma delle percentuali è diversa da 100,00 perchè erano ammesse risposte multiple. I dati sono riportati all’universo

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