Preziosa Magazine

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, Aut CBPA-SUD/NA/226/2009

anno V n. 5 marzo-aprile 2012

shooting

jewels

in a factory

BRUNO MAZZA

il mondo di AmlĂŠ

artLInea

GLI arGentI DI

shooting

NUVOle















EditORiALE

Leggi, leggine e il governo Monti Il 2011

sarà ricordato, e non solo per il comparto orafo, come l’anno della crisi e del governo “Monti”. Quotazioni delle materie prime alle stelle, stagnazione del mercato e tante leggi, leggine e normative che hanno ulteriormente complicato la già triste e avvilita quotidianità dei dettaglianti italiani. Prima fra tutte il temuto limite di 1.000 euro per gli acquisti in contanti, norma che di fatto restringe le maglie della vendita, creando non pochi problemi agli operatori che offrono i propri prodotti anche ad una clientela straniera, quelli, cioè, abituati all’uso del contante. La buona notizia, anche se parziale, è contenuta nel decreto sulla “semplificazione Fiscale”: almeno per i turisti extracomunitari è stata abrogata la norma.

Altra stretta di cordone, da parte dell’amministrazione finanziaria, viene rilevata per i ricarichi applicati dalle aziende: secondo il legislatore un ricarico relativamente contenuto rappresenta un atteggiamento anti-economico, e di conseguenza, può nascondere una politica aziendale scorretta, facendo scattare una verifica fiscale. In pratica, anche se un’azienda produce una documentazione fiscale ineccepibile, solo il fatto di avere un atteggiamento “palesemente antieconomico” genera un attenzione da parte dell’agenzia delle entrate che mediante un accertamento analitico induttivo può rettificare i ricavi dell’azienda (Corte di Cassazione, sezione tributaria, con sentenza n° 26167 del 6 dicembre 2011). In sostanza, se il nostro povero dettagliante prova a fare cassa, vendendo “al costo” per rientare degli investimenti fatti, rischia una verifica fiscale. Come dire, oltre il danno la beffa.

www.preziosamagazine.com anno V / n. 1 / marzo - aprile 2012 Spedizione in abbonamento postale

Reg.Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 iscrizione al ROC n. 17658 del 10 ottobre 2008

BRUNO MAZZA

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tiratura 14.000 copie

Golden Agency srl

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salita del Casale, 3 - 80123 Napoli

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sommar­iop1|2012 m RuBRIChE

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LE DONNE DELL’ORO

BRAND

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26RuBRIChE rubriche pietre colorate lusso in abito scuro aspettando Basilea

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aste&mostre / news

speciale Cerimonia

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speciale Uomo

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speciale fiere

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shooting Nuvole Jewels in a factory

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design Caramelle, Cioccolato e zucchero Premio Andrea Palladio e Concorso Next Jeneration

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gemmologia Granati (parte seconda)

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skip intro Prendete le misure

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tecnico amministrativo Commercio delle pietre preziose

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orologi TORQuE. Il tempo è sempre nuovo IWC Pilot’s Watches LIGhT TIME. un gesto di originalità

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breakingnews Colorful Ink

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eventi the best of bijoux that’s fashion

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brand MORINI GIOIELLI, pensieri e parole OxyGÈNE, classicità e innovazione AMLé ADAMI & MARTuCCI, contaminazioni tra moda e gioielli PASQuALE BRuNI. Le nuove collezioni GOLDEN CORALS. La bellezza delle materie prime CARAMANNA. Quando una scultura diventa gioiello PATRIzIA DALIANA. L’epoca vittoriana nei gioielli moderni NEONERO. La leggerezza dell’oro MAkuLA. Allure scintillante PVz.Traforate geometrie SIké JEWELS. Infiamma la stagione estiva ROBERTO GIANNOTTI. un universo in evoluzione NICOLETTA CEI. La bellezza della natura TERERò. Romantiche melodie d’argento FRATELLI DINACCI. Martina Guiggi nuova testimonial ARTLINEA. un mondo d’argento le donne dell’oro Gioia De Simone

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SPECIALE CERIMONIA

OROLOGI

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rubriche

rubrica écrit sur du vent

rubrica parole di pietra

di Maria Rosaria Petito

di Paolo Minieri

L’ARTE COME EMOzIONE

L’uRLO ARDITO DEL BOTTEGAIO ChE È IN ME

“Ma

il collare è quello che porta Fiocchetta.” “Sì, ma per collare s’intende anche una collana larga e rigida come questa.” “Sembra una cosa da femmina.” “In certe epoche gli uomini indossavano oggetti molto appariscenti. Se lo osservi attentamente scopri che è fatto di tanti gioielli diversi. Gli sono stati donati da re, regine, papi…” “Perché proprio a lui?” “È il patrono di Napoli, il santo che protegge la nostra città.” Mio nipote Lorenzo si è appassionato alla storia di San Gennaro come avrebbe fatto leggendo un libro d’avventura. Mi ha tempestato di domande fin quando non l’ho riportato a casa dove a distrarlo ci ha pensato Izo, un ragazzino giapponese suo compagno di banco. Lo aspettava annoiato giù in cortile. un bacio e la promessa di rivederci presto. Lo rivedo domenica. È in giardino a rincorrere un pallone, fa freddo ma una t-shirt sembra bastargli. Mi viene incontro con le mani dietro la schiena per nascondere un cosa che teneva nello zaino. una cosa molto speciale, tiene a precisare. “Ricordi il collare di San Gennaro?” ha esordito orgoglioso. Tutto è partito da un vecchio rosario della nonna, un po’ malridotto per cui il permesso di utilizzarlo per altri scopi gli sarà stato accordato senza troppe storie. Con quelle spillette a pera che adesso usano per fissare le etichette agli abiti, ha messo insieme una manciata di foglie di edera pitturate con smalto per unghie e

successivamente ricoperte con un generoso strato di flatting (per cristallizzarle, dice), medagliette votive e qualche avanzo di bijoutteria. Una completezza caotica, fitta fitta, a cui ha aggiunto anche una sfera rosso fuoco, barattata con izo in cambio di una cover per il cellulare. Nel complesso un lavoro di un certo interesse perché possiede più di un motivo per essere apprezzato e francamente se lo avessi ricevuto in un contesto diverso, e meglio incartato, non avrei avuto dubbi nel crederlo un gioiello di qualche artista stravagante. Nonostante i suoi undici anni, Lorenzo ha dimostrato di possedere spirito di osservazione, discreta manualità e tanta fantasia (anche se abbandonarsi alla creatività è proprio della sua età). Lo abbraccio forte. “Sei un vero artista.” Un sentimento in forma di lacrima dolce sta per confondersi tra le perle di sudore. Con la mano la toglie subito via ma in cuor mio spero fortemente che non si asciughi mai. “Lo pensi davvero?” “Sì.” Sì, lo penso davvero, perché alterando lo stato di cose comuni è riuscito a dare vita ad una sua idea di bellezza, ad un senso estetico che, intenzionalmente o meno, ha investito di una infinità di significati e valori, alcuni, probabilmente, a lui ancora sconosciuti. il principio è la semplicità ma è il modo in cui le ha dato vita a renderlo esclusivo. Più che un collage di oggetti, infatti, ha messo su un intreccio di emozioni guidato unicamente dal proprio istinto. Sì, LO PENSO DAVVERO, PERChé ALTERANDO LO STATO DI COSE COMuNI Senza artifici, al pari di un artista naif, LoÈ RIuSCITO A DARE VITA AD uNA SuA renzo ha tenuto fede ad una spontaIDEA DI BELLEzzA, AD uN SENSO neità che non ha ceduto neppure al ESTETICO ChE, INTENzIONALMENTE O sarcasmo dei suoi coetanei, il più coMENO, hA INVESTITO DI uNA INFINITà DI cente. ha creduto in quello che faceva SIGNIFICATI E VALORI, ALCuNI, e, in quanto bambino, ci ha messo tutto PROBABILMENTE, A LuI ANCORA il cuore, quello che nel mondo dei SCONOSCIuTI. grandi, a volte, diventa passione; quello che trasfonde un’anima anche nel lavoro più insignificante. In fondo Picasso sosteneva che “Tutti i bambini sono degli artisti nati, il difficile sta nel restarlo da grandi”.

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ho

comprato, in un mio caratteristico afflato dannunziano d’interventismo temerario targato “te la do io la crisi”, una serie di pietre assolutamente inconsuete, direi addirittura provocatorie. Mi si passi per questa volta l’elenco, non intendo promozionarmi. Al contrario si vedrà con una certa evidenza che i nomi non è che attraggano tanto: ammoniti piritizzate, serafinite (clinocloro), astrofillite, diaspro turtella, spectrolite, fosfosiderite etc. etc. (vi risparmio l’orazione). Alla scalcinata impresa ho chiamato, correo, mio figlio (un benestante adolescente fan di Caparezza). Questi si è prestato all’impresa con giovanile incoscienza segnalandomi quanto di più astruso, improbabile, eccentrico si rinvenisse nella taglieria, mentre le nostre signore chiacchieravano ignare dell’inevitabile ritardo nella gradevole penombra indiana. Il ristorante avrebbe atteso, molle beatitudine orientale. Noi si scavava, si accoppiava, si ritagliava, si riprogettava: tutto in poche ore. Al ritorno in Italia, dispiego la fattura nel bel riparo del mio ufficio, esamino il contenuto alla sobria luce dei neon nostrani. Imperversano comunicati TV

austeri, la crisi ci affumicherà, ci avvelenerà, ci distruggerà. Ma quanti ne ho comprati di queste pietre insolite! Sembravano innocue: sfiziose ma poco costose. E così forse ho esagerato, al diavolo l’interventismo dannunziano! Ma oggi dopo un paio di mesi devo già pensare a riordinare, scovare altre curiosità, inventare altro. il tentativo ha avuto un riscontro solido, niente di che - intendiamoci - ma il traino s’è visto. Le ossa di di dinosauro “quarzizzate” hanno attirato gli occhi dei passanti, le meteoriti hanno suscitato interesse. Io direi che questi oggetti forse hanno provocato prima una certa inquietudine, uno spaesamento. L’osservatore ha visto queste pietre usurpare il posto dei materiali consueti ma poi, più attentamente, li ha giudicati possibili, utilizzabili. Perché no? Questo è in sintesi il succo della risposta alla sperimentazione. Perchè no? E io, ebbro di queste gemme povere, pagherei per nascondermi nelle vetrine dei miei clienti che le hanno montate per ascoltare i giudizi dei passanti. Magari non piaceranno, ma almeno non si parlerà di appiattimento e di crisi di idee.

PERChÈ NO? E IO, EBBRO DI QuESTE GEMME POVERE, PAGhEREI PER NASCONDERMI NELLE VETRINE DEI MIEI CLIENTI ChE LE hANNO MONTATE PER ASCOLTARE I GIuDIzI DEI PASSANTI



pm

blog

blog comunicare con eleganza di Giuliana Gabusi

VITE PRECARIE, NON PER QuESTO MENO BELLE

In

un contesto mondiale in cui le parole all’ordine del giorno sono crisi, rating, declassamento e manovra, non manca mai il riferimento - da parte di chiunque, dai giornalisti alla casalinga al supermercato - ai giovani e alla mancanza di lavoro. La questione mi coinvolge non perché io sia una teenager (è un po’ che sono uscita da quella fascia d’età) ma perché dietro questa ossessione - per carità, il lavoro è un diritto e non voglio negarlo - ci sono tante sfumature che sfuggono ai commenti qualunquisti di ogni giorno. Mi spiego meglio. ieri al tg ho ascoltato un servizio in cui si parlava della riapertura, dopo anni, di una scuola di giardinaggio a Roma. Hanno intervistato uno dei circa 20 allievi con cui la struttura è ripartita, che raccontava quanto fosse felice di avere quest’opportunità, potendo seguire le orme di suo padre e contemporaneamente assecondare la sua passione e vivere una vita all’aria aperta. immediata la domanda dell’intervistatore: «Pensa ci siano prospettive lavorative?», e lui, pronto: «Assolutamente sì. Roma è

una delle città più verdi d’Europa, sono molto fiducioso». Ecco, è di questa concretezza che abbiamo bisogno. Con la voglia di fare si va molto lontano, le opportunità ci sono. Seconda riflessione, sempre in tema. in un articolo della sempre acuta giornalista Anselma dell’Olio, che condivido, si parlava del ruolo dei genitori rispetto a questa generazione che qualcuno chiama “bamboccioni”. Bene, io credo che la Dell’Olio abbia ragione quando dice che se questi giovani non vanno via di casa non è soltanto perché può essere obiettivamente difficile trovar lavoro, ma anche perché mamma e papà sembrano disposti a pagare i loro conti per anni. La nostra generazione invece a 20 anni scappava a Londra a far da cameriera nei pub, anche se alle spalle aveva una famiglia bene-

stante. Chi ha spirito d’iniziativa va sempre avanti, gli altri si lamentano. ultima, per ora, riflessione. In un servizio televisivo di una trasmissione pomeridiana c’era una parte del gruppo di ragazzi che ha inviato una lettera al premier Monti, pregandolo di non dimenticare le nuove generazioni. Ebbene, durante il collegamento erano in otto. Gli altri? Non c’erano, perché pioveva. Ora mi fermo e dico: e basta con questa pigrizia.tiriamoci su le maniche, come dice sempre Mauro Corona a Le invasioni barbariche. io sono precaria da 35 anni e prima o poi potrei anche inventarmi altro (perché se la salute mi sostiene non ho alcuna intenzione di fermarmi: potrei scappare con il cane al lago che ho di fronte, eppure sto andando a lavorare). E poi, tutto sommato, la precarietà non mi ha impedito di avere una vita più che gradevole.

CON LA VOGLiA di FARE Si VA MOLtO LONtANO, LE OPPORtUNità Ci SONO

blog il crogiolo di Gianni Roggini

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MA I GIOIELLIERI AMANO I GIOIELLI? I gioielli sono ormai destinati alla definitiva scomparsa dal panorama degli acquisti per regalo o per autogratificazione? Gli orafi rischiano di dover chiuder bottega e cambiare mestiere? Recessione economica, costante e continuo aumento dei costi dei materiali preziosi, generalizzata (e, si badi bene, quasi sempre giustificata) paralisi dei consumi di beni non strettamente legati alla sopravvivenza, mancanza di alcune normative o eccesso di alcune altre che non consentono di portare chiarezza e trasparenza nel settore, tutelando da un lato i consumatori e non deprimendo dall’altro quelle opportunità che ancora ci sono per tenere in piedi il business. E chi si azzarderebbe ad essere ottimista davanti ad un quadretto del genere? Ma fin qui ben poco si può fare salvo agire in maniera univoca ed autorevole nei rapporti a livello governativo, così come fortunatamente ora avviene con la spinta lungimirante e di piglio imprenditoriale dei dirigenti delle più importanti organizzazioni rappresentative del settore. E i risultati già si fanno vedere. Ma a tutto questo vogliamo aggiungere l’atavica timidezza del settore nel “comunicare” a livello individuale e, tanto meno, collettivo? A intervalli abbastanza regolari torna in auge l’idea della Grande Campagna Pubblicitaria, panacea di tutti i mali, soluzione a tutti i problemi. Non è mai stato possibile reperire fondi sufficienti e trovare adeguate forme di accordo fra i singoli imprenditori o

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fra associazioni e i vari - più o meno validi progetti sono finiti in chissà quale cassetto. Molto recentemente un gruppo di imprenditori ha coraggiosamente deciso di riprovarci, senza la pretesa di rovesciare il mondo ma con la volontà di riprendere una posizione non troppo decentrata nella testa dei consumatori. Alla luce delle (ahimé troppe, vista la militanza nel settore) esperienze passate, difficile valutare lo sviluppo dell’iniziativa, ma valeva la pena di tentare e sostenerla.Tanti mesi passati, tanto entusiasmo, tanto impegno anche personale da parte del coraggioso gruppo. E ora dobbiamo dire addio anche a Publiori? Per ora a ricordare quanto valgano i gioielli restano in pista il boom dei compro oro, i furti in gioielleria (reali o negli spot di auto), le campagne pubblicitarie di brillanti trattamenti cosmetici per donne e per elettrodomestici!

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preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / blog­

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news

“uN’OTTIMA RAGIONE PER PERDERE LA TESTA”

na pubblicità che mostra una vettura agile e scattante percorrere le strade di una città e fermarsi davanti a un’attività commerciale su cui campeggia la scritta “Jewels”. Dall’auto, scendono un uomo e una donna in procinto di rapinare il negozio: mentre il “palo” attende alla guida, un passante, affascinato dalla bellezza della quattro ruote, si ferma, parla e scatta fotografie rischiando, con la sua attenzione, di mandare all’aria il colpo. Non spinge a commettere reati, naturalmente, il nuovo spot della kia Rio, il cui claim è «Un’ottima ragione per perdere la testa». Ma non a tutti è piaciuta la campagna pubblicitaria della casa coreana. La Federazione nazionale dettaglianti orafi Confcommercio, infatti, ha ricevuto la segnalazione di una nota che una associata di Civitanova Marche (provincia di Macerata) ha spedito alla divisione italiana dell’azienda automobilistica e che può offrire qualche spunto di riflessione. Ecco il testo della lettera: «Con la presente voglio esprimere i miei complimenti per la pubblicità che viene trasmessa in questi giorni sui canali televisivi al fine di valorizzare le eccellenti prestazioni dell’autovettura Kia Rio. Un’utilitaria graziosa, poco ingombrante, ma soprattutto scattante e veloce: prestazioni queste ultime sicuramente necessarie ad un’auto che si vuole adoperare quando si commettono reati e nel caso specifico rapina in gioielleria. Vorrei modestamente suggerire di non limitarsi però ad un unico esempio (i gioiellieri potrebbero sembrare privilegiati!); magari i creativi pubblicitari ai quali avete affidato la vostra comunicazione potrebbero mostrarci le qualità della Kia Rio durante rapine presso concessionarie di auto, o in fughe rocambolesche dopo furti nelle abitazioni di qualche dirigente d’azienda, o dopo scippi della valigetta di qualche top manager. Ringraziando della cortesia che avrete nel leggermi, saluto distintamente”» (Lettera a firma di Teresa Biancucci)


Dillo con un tappo!

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pm

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aste mostre a cura di Luigi Esposito

Pendente in oro, gemme e smalti (donato per il battesimo del duca). Sulla parte anteriore vi è il monogramma di Cristo scritto in diamanti

A Mantova, i tesori del duca V

incenzo Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato, nipote dell’imperatore Ferdinando I, nonché parente di influenti personaggi dell’Europa rinascimentale, fu reggente di uno stato di limitata estensione, ma che nulla ebbe da invidiare alle grandi potenze. In quel territorio infatti, oltre a raccogliere magnifiche collezioni, il duca chiamò a raccolta eccellenti artisti di calibro europeo, primo fra tutti il pittore Rubens, lo scrittore Torquato Tasso e il musicista Claudio Monteverdi. La mostra curata da Paola Venturelli, raccoglie ottanta opere (gioielli, dipinti, armature, lettere, libri e tessuti) e tra queste vi è esposta tutta l’oreficeria superstite della casata. Tra le principali testimonianze, una monumentale croce donata al duca dal papa Clemente VIII, l’urna in ebano, quarzo e argento dorato di Santa Barbara e il reliquiario d’oro contenente la reliquia detta del Preziosissimo Sangue di Gesù, presentato nell’occasione completo di tutte le sue parti che sono solitamente custodite separate. Vincenzo Gonzaga fu un uomo prodigo, nei suoi venticinque anni di regno spese oltre venti milioni di scudi, un’enormità per l’epoca. Ma quel patrimonio servì pure ad arricchire gli ambienti della reggia di Mantova che in occasione della mostra costituirà una vera e propria appendice, aprendo a tutti i visitatori gli ambienti dell’appartamento ducale.

Urna in ebano di Santa Barbara, decorata in oro all’interno e all’esterno, presenta grandi specchiature e raffinate colonnine tortili di quarzo.

Vincenzo Gonzaga. il fasto del Potere Mantova, Museo Diocesano Fino al 10 giugno 2012 www.vincenzogonzaga.it

Bashlig (copricapo). Garabagh, Azerbaijan 19° secolo

Azerbaijian La Terra di Fuochi sulla Via della Seta N

ell’ambito delle “Vie della seta” con un programma di 11 mostre (che spaziano dall’archeologia all’arte contemporanea) promosse dalla Città di Roma, per un dialogo tra le civiltà e le religioni (del Medio ed Estremo oriente) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, si concluderà il 4 marzo l’esposizione dedicata all’Azerbaijgian La terra di Fuochi sulla Via della Seta (al Museo della Civiltà Romana). una mostra che ha visto raccolte per la prima volta importanti testimonianze di quel territorio, che fu crocevia per le culture ed i popoli migratori. Tra gli oltre sessanta oggetti esposti, di primo piano sono i gioielli unici che rappresentano il livello di maestria raggiunto da quella cultura che aveva propensione per la lavorazione dei metalli e l’arte dell’oreficeria.

www.viedellaseta.roma.it

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news a cura di Chiara Di Martino

news

preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­

Svizzera e Usa Trend positivo per l’export di orologeria Svizzera: la uN tendenza è stata anno record per l’industria orologeria svizzera. il 2011 ha rappresentato per il comparto un risultato da 19,3 miliardi di franchi nell’export, pur penalizzato dalla forza della valuta bilanciata al contempo da un aumento costante della domanda e una sempre maggiore presenza sui mercati mondiali. Superato del 19,2% il dato del 2010, l’anno peggiore del settore che ha frenato la forte crescita degli ultimi 20 anni. La tendenza è stata un incremento a due cifre lungo tutto il corso dell’anno, in particolare ad aprile e maggio (+30%), seguiti da una flessione a giugno che comunque ha fatto registrare il +9,2%. Il periodo più favorevole in assoluto è stato il quarto trimestre, record nella storia dell’esportazione di orologi svizzeri che fa ben sperare, quanto a prospettive, anche per il 2012. Gli orologi da polso rappresentano la quota maggiore dell’export, con il 94% del valore salito a 18,1 miliardi di franchi, in aumento del 19,3% rispetto al 2010. In numero di orologi esportati, il dato parla di 29,8 milioni di orologi che hanno lasciato la Svizzera (+13,8%) per arrivare sui mercati stranieri, il livello più alto dal 1999 e ben al di sopra del dato medio di 25 milioni di unità degli ultimi dieci anni. trend positivo per l’acciaio: più di un orologio su due (15 milioni di pezzi) è in questo materiale (+12,8%). A seguire, tra i materiali più importanti, i bimetallici e l’alluminio. in termini di valore, gli orologi d’oro hanno registrato, senza sorpresa, il maggiore aumento (+26,5%), collegato a una ripresa dei volumi del 24,2%. Tutti i segmenti di prezzo hanno vissuto ottimi progressi nel 2011: la fascia inferiore ai 200 franchi (prezzo di esportazione) ha fortemente influenzato i volumi con un incremento di 2,2 milioni di unità (+11,7%). Per quella tra i 200 e i 500 franchi la crescita è stata vicina al 20%, sia in valore e volume. La gamma 500-3.000 franchi è cresciuta

in valore a un tasso leggermente inferiore (+14,9%), ma ha comunque svolto un ruolo significativo nella ripresa generale. Gli un incremento orologi che costano più di 3mila franchi a due cifre hanno registrato il più alto tasso di crescita lungo tutto il in termini di valore (+21,8%), che rapprecorso dell’anno, senta i due terzi dell’aumento complessivo. in particolare ad La parte residua dell’export riguarda altri aprile e maggio prodotti dell’industria, specie i componenti (+30%) (+18,1%, 1,2 miliardi di franchi). Quanto invece ai mercati di riferimento, in valore Hong Kong si conferma primo (4 miliardi di franchi, +28,3%) seguito da Usa in graduale ripresa e Cina (+18,4 e +48%); italia settima con 1 miliardo (+9,5%) in un contesto di paesi europei con prestazioni sotto la media. In termini di variazione, anche Thailandia, Corea del Sud e Singapore non se la cavano male (rispettivamente +35,1, +29,2 e +27,5% rispetto al 2010, totale in valore 278 milioni, 394 milioni e 1,1 miliardi). Se l’export svizzero mostra un ottimo stato di salute, non è da meno il comparto della gioielleria e dell’orologeria al dettaglio negli Stati Uniti. Record di 68,3 miliardi di dollari nel 2011 con un incremento dell’11% rispetto al 2010 (dati provvisori del governo usa), che hanno superato anche il 2007 (65,3 miliardi). La crisi del biennio 2007-2009 ha avuto un impatto modesto sulle vendite al dettaglio di gioielli: il 2010 e il 2011 sono stati già in ripresa. il commercio in gioielli è cresciuto del 10,8% (59,2 miliardi) nell’ultimo anno, mentre le vendite di orologi sono aumentate del 12,1% (9,1 miliardi). L’incremento, però, è dovuto anche all’inflazione relativa ai costi più elevati dei metalli e dei diamanti lavorati: il prezzo dei gioielli al dettaglio è infatti cresciuto di circa l’8,4%. (CDM)

Carlo Goretti Nuzzo

Il suo entusiasmo e la sua generosità, nel ricordo di chi lo ha conosciuto

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utto nel mondo orafo, è scomparso Carlo Goretti Nuzzo, una figura simbolo del panorama orafo italiano. Nato professionalmente nel mondo dell’ingrosso, ricostituì la Confedorafi, il tavolo delle Federazioni del mondo orafo, profondamente spaccato, diviso, e che con il suo arrivo visse anni bellissimi in cui i presidenti delle singole federazioni - Lorenzo Buccellati, Gianni Cacchione, Gaetano Cavalieri e tanti altri hanno lavorato insieme per portare a casa grandi risultati con uno sforzo collettivo. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo generoso, con la capacità di fare suoi i problemi degli altri, un entusiasta capace di mettere chiunque a proprio agio. tutto il comparto lo ricorda con grande stima e chiede che il suo nome venga associato a iniziative di rilievo del settore, come la possibilità di intitolargli un premio o una borsa di studio.

il tarì. 20 borse di studio per un ritorno all’artigianalità D

are la possibilità a giovani campani di diventare artigiani dell’oro e della moda: è l’obiettivo delle venti borse di studio - per un valore di 12.500 euro ciascuna - messe a disposizione dalla Fondazione il tarì per partecipare al “Master in design Moda & Gioiello - il ritorno all’artigianalità”. Finanziato dall’assessorato alle Politiche giovanili e del Forum della Gioventù della Regione Campania (attraverso il Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù), il Master è rivolto a giovani residenti sul territorio regionale da almeno 3 anni, in possesso di una Laurea triennale, Laurea Magistrale o Laurea Specialistica in disegno industriale, disegno industriale per la Moda, Accademia di Belle Arti. Teoria, laboratorio e stage sono i tre step complementari del corso che avrà la durata di 14 mesi e si svolgerà presso la sede della Scuola di Formazione della Fondazione Il Tarì - struttura per l’alta formazione dedicata ai temi del design, della ricerca e dell’innovazione - presso il Centro orafo di Marcianise. Far rivivere la tradizione campana dell’oro e della moda e al contempo innovarla per confrontarsi con i mercati di tutto il mondo sarà l’obiettivo degli allievi: c’è tempo fino al 9 marzo per presentare domanda, la modulistica è presente sul sito della Fondazione e su www.giovani.regione.campania.it. “un concreto impegno per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro”, questo il commento del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Ottimo il placamento del Master, esempio delle buone politiche del lavoro nate dalla sinergia tra enti pubblici ed enti di formazione e ricerca privati: il 90% degli ex allievi dello scorso anno ha trovato impiego presso aziende campane e nazionali”, ha dichiarato Fulvio Tessitore, presidente della Fondazione Il Tarì.



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aste mostre a cura di Luigi Esposito

Riccardo dalisi I gioielli sostenibili S

ono cento i gioielli esposti, tutti rigorosamente realizzati a mano dal grande designer Riccardo dalisi, noto per la sua passione per la latta. L’artista da anni è impegnato nella valorizzazione e nella elevazione dei materiali legati all’ambiente al fine anche di valorizzarne la territorialità. da qui nasce una riflessione sulla “Sostenibilità” che ha preso consapevolezza anche negli ultimi anni nel mondo orafo. Di Dalisi sono ben note le varianti della Caffettiera napoletana e quella famosa disegnata per Alessi. I materiali da lui adottati sono la carta, la latta, il rame, il legno, la ceramica, il vetro, la stoffa e tutto ciò che si trova nella quotidianità, che con abile manualità e una illimitata capacità di assemblarli, si impreziosiscono divenendo opera d’arte. i gioielli esposti (realizzati a partire dal 1990, sono stati realizzati nel suo laboratorio napoletano, spesso con l’ausilio dei bambini e dei giovani a cui ha insegnato il mestiere dell’artigiano), hanno come tema comune la metamorfosi e il movimento. I gioielli di Dalisi - afferma la curatrice, Alba Cappellieri, professore di design del gioiello al Politecnico di Milano - descrivono il mondo misterioso dell’artista, popolato di personaggi e animali fantastici.

Milano.triennale design Museum Fino al 9 aprile. Ingresso gratuito www.triennale.it

Milano. un gioiello per la donna del Risorgimento L’

estro e la maestria artigiana dell’arte orafa italiana in mostra a Milano. trenta i capolavori del gioiello in esposizione presso l’Urban center nella Galleria Vittorio Emanuele per la rassegna “Un Gioiello per una donna del Risorgimento”, patrocinata dall’Assessorato al Commercio, Attività produttive e Turismo del Comune di Milano, promossa e organizzata dall’Associazione Culturale ed Artistica Iperbole con il supporto degli orafi di Maestri del Gioiello. dal 13 al 26 febbraio sono stati esposti tutti pezzi unici realizzati interamente a mano e ispirati alle donne protagoniste del Risorgimento italiano da Anita Garibaldi a Maria Clotilde di Savoia, da Anna Schiaffino Giustiniani a Maria Cristina Trivulzio di Belgioioso e molte altre. un evento di visibilità per le tradizioni e radici storiche, artistiche e culturali lombarde e nato a seguito del successo riscosso dalla terza edizione di “Maestri del Gioiello” - Masters of the Jewels, la mostra di Artigianato Orafo d’Eccellenza tenutasi a Milano presso la Palazzina Liberty dal 7 al 10 ottobre scorso. Durante l’evento di ottobre sono stati esposti gioielli d’arte realizzati appositamente anche per partecipare al concorso Jacopo da Trezzo 2011 dal titolo “un gioiello per una donna del Risorgimento Italiano”, da cui poi ha poi preso il nome la manifestazione appena conclusasi.

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news a cura di Chiara Di Martino

news

Normativa antiriciclaggio

Il comparto orafo-argentiero chiede modifiche per gli acquisti in denaro contante da parte dei clienti stranieri

uNA

proposta di modifica alla normativa antiriciclaggio approvata con il decreto “Salva italia”: è quanto chiedono in una nota congiunta le associazioni di categoria del comparto orafo-argentiero al premier Mario Monti. La proposta riguarda soprattutto gli acquisti effettuati dagli stranieri e la modifica richiesta riguarda l’art. 12 della legge 22 dicembre 2011 n. 214 (conversione in legge del decreto legge n. 201 del 6 Dicembre 2011): Luciano Bigazzi (Confartigianato Orafi), Aurelio Franchi (Cna Sezione Orafi), Maurizio Colombo (Confapi UnionOrafi), Giuseppe Aquilino (Confcommercio imprese per l’italia Federdettaglianti Orafi) e Licia Mattioli (Confindustria Federorafi) chiedono che venga introdotta la possibilità, per il cliente straniero, di saldare il pagamento con denaro contante a fronte del rilascio, da parte del commerciante, di una fattura contenente gli estremi identificativi, come già accade per i cittadini extra europei sugli acquisti fatti nei Paesi della Comunità ove è prevista l’esenzione o il rimborso dell’IVA a fronte della restituzione della fattura vidimata dalla Dogana del Paese Europeo di uscita già contenente gli estremi del passaporto del viag-

giatore. Questa soluzione consentirebbe, senza compromettere le indispensabili esigenze di controllo del nostro Paese, di non penalizzare il commercio incentivato dal turismo. “Eravamo consci, all’indomani dell’entrata in vigore del provvedimento, che tale limitazione avrebbe disorientato la clientela, soprattutto estera, delle nostre attività - ha dichiarato Giuseppe Aquilino - ma abbiamo preferito verificare concretamente le conseguenze che ne sono derivate. È emerso un forte disagio, constatato nel corso di vari incontri sul territorio, dove ogni singolo operatore ha manifestato il proprio disappunto, in particolare nelle operazioni rivolte a cittadini stranieri che richiedono il pagamento in denaro contante ben oltre la soglia consentita. Questo al di là di uno stato d’animo non certo sereno a causa del considerevole calo delle vendite, intorno al 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Nell’ultimo anno sono state diverse le iniziative che hanno visto il settore agire in modo congiunto, come avvenuto per la proposta di legge sui materiali gemmologici approvata a novembre alla Camera dei Deputati (ora all’esame in Senato).

Giuseppe Aquilino, presidente di Federdettaglianti Orafi-Confcommercio

pm

Napoli. Federazione Orafi Campani

un convegno di approfondimento, in attesa dell’esito al Senato per la nuova Legge sul commercio dei preziosi

L

egge sui materiali gemmologici, a Napoli si è fatto il punto dell’iter della proposta approvata il 30 novembre scorso alla Camera dei deputati. Durante il convegno “una nuova legge sul commercio dei preziosi. Cosa cambia, quali adempimenti e quali nuovi rischi per il punto vendita”, organizzato dalla Federazione Orafi Campani presso la Confcommercio del capoluogo, sono stati analizzati i risvolti tecnici della proposta composta da 4 Capi e 17 articoli che ha visto la partecipazione compatta e congiunta dell’intero comparto, attraverso i rappresentanti istituzionali di tutte le “anime” del settore: Federdettaglianti Confcommercio, Confindustria Federorafi, Confartigianato orafi, Confapi Unionorafi e CNA orafi. In attesa dell’esito al Senato, la Federazione Orafi Campani ha voluto approfondire i punti chiave della normativa, in particolare l’aspetto sanzionatorio, con l’intervento di Marco Calabrò, avvocato e giudice di pace del settore penale di Napoli. Gli aspetti legati più da vicino alle pietre preziose sono stati illustrati dal gemmologo Francesco Sequino, mentre quelli storici e culturali sono stati affrontati da Paolo Minieri, presidente di GemTech e consigliere Foc. Quello che appare evidente è che la normativa così come approvata dalla Camera è uno strumento che garantisce al contempo una maggiore tutela per il consumatore, che riceverà un’informazione puntuale sul prodotto, e una responsabilizzazione dell’operatore rispetto alla denominazione e alla qualità di ciò che vende: insieme, questi due aspetti possono portare ad una maggiore professionalizzazione del gioielliere, necessità avvertita con forza dalla categoria. “È dal 2004 che aspettavamo un intervento legislativo organico ha commentato il direttore della Federdettaglianti Steven tranquilli, che ha aperto i lavori - e ora siamo finalmente al giro di boa, grazie alla cooperazione tra tutte le associazioni di settore nessuna esclusa”.

Jean Christophe Bédos, nuovo CEO di Birks & Mayors

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uarda all’Europa il gruppo canadese Birks & Mayors: non solo perché tra i progetti della società figura l’espansione nei mercati del Vecchio continente - in particolare in Italia - e dell’Asia, il che già di per sé è una notizia, ma anche perché, dal 1 aprile, nuovo presidente e amministratore delegato sarà il francese Jean-Christophe Bédos, profondo conoscitore della realtà europea in quanto ex presidente e chief executive officer del brand di gioielleria di lusso Boucheron da maggio 2004 a giugno 2011 (in precedenza è stato managing director di Cartier France

preziosa­ n.­5­/­dicembre­2011­/­www.preziosamagazine.com / news­

dal 2002 al 2004, e ancor prima International executive manager per Richemont Intl). Sostituirà Thomas A. Andruskevich che nel settembre scorso ha annunciato che avrebbe lasciato i vertici della compagnia in primavera. Fino ad allora, Bédos affiancherà il presidente uscente come Chief Operating Officer; dopo il previsto periodo di transizione, Andruskevich continuerà a ricoprire il ruolo di vicepresidente del Consiglio di amministrazione. “Sono molto lieto di dare il benvenuto a JeanCristophe Bédos - ha dichiarato Lorenzo Rossi di Montelera, presidente del Cda -. La

sua esperienza sarà un fattore chiave per Birks & Mayors nella sua prossima espansione internazionale”. “È con orgoglio ed entusiasmo che entro a far parte del vertice dei uno dei produttori leader di alta gioielleria in Nord America - ha commentato Bédos -. Non vedo l’ora di contribuire ai futuri successi del marchio”. In questo contesto, l’Italia è uno dei mercati a cui il gruppo canadese guarda con maggiore interesse.



pm

&

aste mostre a cura di Luigi Esposito

Asta Babuino Argenti, Gioielli e Collezionismo R

oma. È prevista per venerdì 30 marzo, alle ore 15.00 l’Asta di Argenti, Gioielli e Collezionismo del dipartimento di Gioielli e Pietre Preziose della Casa d’Aste Babuino. All’incrocio con la via omonima della capitale, la Casa D’Aste operante da oltre un trentennio propone tra gli oggetti preziosi, un Orologio Rolex da donna in oro con quadrante nero e cronografo degli inizi del Novecento (€ 8.00012.000). È possibile vedere gli oggetti in esposizione da venerdì 23 a lunedì 26 marzo 2012.

Babuino Casa d’aste Venerdì 30 marzo, ore 15 Via dei Greci 2/a - 00187 Roma www.astebabuino.it

international Sale

Gioielli d’Epoca ed Orologi

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ilano. Nella sala dell’UNA Hotel Cusani, si svolgerà l’asta di Gioielli d’Epoca ed Orologi. Molti sono i gioielli d’epoca e le gemme rare, tra queste, una delle più pregiate è una perla naturale Melo di colore orangy yellow di 54,45 ct (le perle Melo sono molto rare, vengono pescate al largo delle coste che si estendono tra il Vietnam e la Thailandia ed hanno un colore che varia dal giallo all’arancio), montata su un anello in oro rosa con diamanti. Il suo valore è stimato tra i 70.000 e i 90.000 euro. Tra i gioielli, una bellissima spilla di Marcus&Co (America, anni ’30) in forma di fiocco, in platino e brillanti di 9,60 ct, valutata tra i 13.000 e i 18.000 euro. Sarà possibile ammirare i preziosi e chiedere informazione ad esperti e gemmologi dal 14 al 17 aprile. UNA Hotel Cusani - Milano via Cusani, 13, (angolo Largo Cairoli) www.internationalartsale.it

i Gioielli del Mare N

ello splendido scenario del Complesso monumentale di San Fruttuoso di Camogli, l’Associazione Echi di Liguria in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) e Omnia Service presenta la mostra “i Gioielli del Mare”, che si propone come la conclusione di un ciclo di esposizioni dedicate al mare e al mondo marino (1997, 1999, 2001, 2002). L’esposizione con importanti pezzi antichi e moderni attraversa tutta la migliore produzione italiana, focalizzando in particolare su quella di Torre del Greco, la cui lavorazione del corallo è rinomata in tutto il mondo. Lungo il percorso allestito in sezioni tematiche nella millenaria Abbazia, saranno presentati manufatti in corallo, perle, madreperle e cammei. Abbazia di San Fruttuoso 31 marzo - 14 ottobre 2012 www.fondoambiente.it

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news a cura di Chiara Di Martino

news

Club degli Orafi. un convegno sul futuro del settore Nel 2012 sarà l’export a salvare la gioielleria italiana? di Gloria Belloni

“2012: la rivincita del gioiello?” è il titolo, del convegno organizzato dal Club degli Orafi Italia presieduto da Augusto ungarelli, lo scorso gennaio a Milano, occasione per analizzare il settore sia dal punto di vista strettamente economico sia attraverso una panoramica sulle tendenze dei consumatori in diverse parti del mondo. Secondo i dati elaborati da Intesa Sanpaolo relativi all’economia italiana, europea e mondiale e alla situazione del mercato orafo nel 2011, inizio 2012, sono confermate le indicazioni già pubblicate sulle pagine di Preziosa lo scorso Gennaio: nel corso dell’anno, dicembre escluso, il settore orafo italiano ha registrato una crescita del fatturato del 3,6% con un evidente rallentamento negli ultimi mesi, a partire da Luglio 2011 (i dati relativi al 1°semestre riportavano una crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). I dati ISTAT su cui si basa l’elaborazione, va precisato, si riferiscono al gruppo merceologico che include la fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, nonché lavorazione delle pietre preziose. La crescita è attribuibile soprattutto alla componente prezzo dei metalli preziosi: produzione e fatturato deflazionato sono in realtà in territorio negativo. A salvare la situazione nel 2011 sembra essere stato l’export: qui la crescita è stata del 12,8%, di cui il 10,8 solo in gioielli preziosi, grazie alle buone performance di Valenza,Vicenza e Milano. Per esplorare mercati difficili, ci vuole coraggio il mercato interno soffrirà non poco nel corso del 2012, mentre potrebbero esserci opportunità di sviluppo in altre aree come l’Asia o alcuni mercati del Mediterraneo, regioni verso le quali, tuttavia, l’accesso resta ancora difficoltoso per molte aziende del settore a causa dei dazi, dell’agguerrita concorrenza locale sostenuta da aggressive politiche nazionali e della distribuzione poco organizzata, davvero ostica da affrontare per le nostre PMI, come ha sottolineato Stefania

trenti del Centro Studi intesa Sanpaolo nel presentare le prospettive del settore orafo. Via da qui, e ben preparati a sfide tutt’altro che facili, allora, ma per andare dove? Alcuni mercati di sbocco tradizionalmente importanti come Stati uniti, Emirati Arabi uniti (dopo un andamento positivo nel 2010), Libia e Tunisia soffrono, ma l’export registra pur sempre un andamento positivo grazie a Svizzera, Cina, Germania e Turchia, non tutti, naturalmente, mercati finali. Alessandra Benedini di Prometeia conferma che i nostri gioielli, così come i prodotti di bigiotteria, sono capaci di spingersi più lontano in termini di aree geografiche rispetto ad altri settori del sistema moda e dell’industria manifatturiera grazie anche alla buona capacità di diversificare gli sbocchi commerciali da parte degli imprenditori. La Cina, ad esempio, continuerà a essere un buon mercato: oltretutto qui la nostra capacità di penetrazione diretta è migliorata. Bene anche India, Russia e la Tailandia, insomma i Paesi emergenti più dinamici dove sono in aumento i consumatori con un buon reddito. un piccolo barlume di speranza per quanto riguarda il mercato interno (con cui si intende anche l’Europa), comunque, rimane: è vero, infatti, che fattori negativi legati alle politiche economiche dei diversi Paesi continueranno a manifestare i propri effetti accanto a fattori strutturali come l’invecchiamento della popolazione e la disoccupazione elevata, ma è vero anche che vi saranno più ‘new senior’ con alto potere di spesa, che si cercheranno migliori occasioni d’acquisto anche di buon valore e che si rafforzeranno nuovi bisogni: di qualità, di prodotti innovativi, di gratificazioni. in tutto il mondo, donne più colte ed esigenti Su nuovi e vecchi mercati le donne stanno comunque cambiando, ci dice Rossella Beato di Brandvalue, autore della ricerca “What women want.. i desideri delle donne nel panorama internazionale” condotta su donne di sei differenti Paesi definite

‘innovators’: style addicted, conoscitrici di brand di gioielleria per cui spendono almeno 1.500 Euro all’anno. Di queste, il 10% ha aumentato i propri acquisti nel corso del 2011. Tra i profili in evidenza troviamo donne più colte, con un background internazionale, anche giovani, che concepiscono il gioiello come oggetto d’arte. Il riferimento per gli acquisti preziosi è rappresentato dal proprio gusto, frequentano boutique di nicchia, ricercano alternative di prezzo (e in questo internet aiuta). Le quarantenni diventano aspirazione e ispirazione per le più giovani. Anche in Cina, il mercato si è evoluto: le donne, quelle che se lo possono permettere naturalmente, sono più consapevoli e si avvicinano ai codici dell’estetica minimalista, mentre dall’altra parte del globo, negli uSA, lo star system è ancora un importante punto di riferimento nella costruzione del proprio stile. In generale il consumo di gioielli sta aumentando. Internet, il rapporto qualitàprezzo e la storia percepibile dietro a un marchio sono elementi destinatinati a contare sempre di più nelle scelte. Non solo per l’high luxury, ma anche per i prodotti di fascia media.Torna l’eleganza intesa come capacità di farsi ricordare, di possedere uno stile riconoscibile. Gli orologi diventano quasi accessori della gioielleria e sono sempre le donne, neanche a dirlo, a guidare le scelte anche dei propri compagni. Gioielleria alla riscossa, insomma: pare addirittura che le donne vi si riconoscano più che nei modelli proposti dalla moda e, a dirlo, è proprio la pubblicità, quella dei gioielli tocca subito il loro cuore. A chiudere l’incontro è stato Stefano Micelli, docente di Economia e Gestione delle imprese presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e autore del libro “Futuro Artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani” recentemente edito da Marsilio. Soluzioni per una nuova rinascita dell’artigianato italiano? Nuove competenze: tecnologiche, di marketing e soprattutto capacità di accogliere il nuovo e reinterpretarlo con respiro globale e cultura internazionale.

diamanti: il fattore emozionale

con la FOC un incontro speciale per la festa di San Valentino

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ncontrare il pubblico dei consumatori reali: con questo obiettivo la Federazione orafi Campani aderente alla Federazione nazionale dettaglianti orafi Confcommercio ha deciso di prendere parte con un incontro sul diamante alla serata speciale organizzata a Napoli dal museo scientifico interattivo Città della Scienza. Con un’apertura serale straordinaria, a San Valentino, una serata romantica nello Science Center della struttura realizzata dalla Fondazione onlus idis che, tra i tanti eventi, ha visto una grande partecipazione al seminario condotto da Giovangiuseppe Lanfreschi, presidente Foc. un incontro basato sul fattore emozionale legato alla pietra più amata: moltissime coppie, campane ma anche di fuori regione, hanno posto le domande su aspetti tecnici, storici e culturali legati al diamante. «Trovarsi a tu per il tu con chi i gio-

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ielli li compra, anziché di fronte ad un pubblico di operatori, è un’esperienza diversa e interessante che dovremmo fare più spesso - ha commentato Lanfreschi - perché ci mette in contatto con il vero destinatario del nostro comparto: il consumatore. Che è molto più informato, attento e curioso di quanto possiamo immaginare». L’incontro è stato anche l’occasione per ripercorrere la storia della pietra, i pezzi unici come il koh-i-Noor, il celebre diamante da 105 carati che appartiene alle regine d’Inghilterra (solo alle donne: si narra infatti che porti sfortuna a qualunque maschio lo indossi o lo possegga) fino al kimberley Process, l’accordo internazionale volto a garantire che i profitti ricavati dal commercio di diamanti non vengano usati per finanziare conflitti: proprio sull’origine trasparente dei diamanti si è concentrata a lungo l’attenzione del pubblico.



pm

pietre colorate Chantecler www.chantecler.it

ippocampo Jewels www.ippocampogioielli.it

PIETRE COLORATE

Bijou Brigitte www.bijou-brigitte.com

Girò Giannotti www.girogiannotti.eu

Faraone www.faraonegioielli.it

Sboccia la primavera tra i petali di pietre colorate fiorite sui gioielli di questa pagina. Ciascuno di questi colori, nelle sue più luminose sfumature, conquista per l’energia che sprigiona dalla sua pietra. Ogni pietra ha un suo significato e non importa se l’oroscopo consiglia per ciascun segno zodiacale l’ambra piuttosto che l’ametista, sarebbe un peccato accontentarsi solo di un gioiello quando se ne possono indossare e vederne di tutti i colori… anzi, chi è senza peccato indossi la prima pietra, ma che sia coloratissima! (CG)

Van Cleef & Arpels www.vancleef-arpels.com

Giuliana Grande www.giulianagrande.it

Comete www.comete.it

Futuria www.urigold.com

daniela Farah www.danielafarah.it Antica Murrina www.anticamurrina.com

MariaSole Gioielli www.mariasolegioielli.com Swarovski Oliver Weber www.oliverwebercollection.com

Fossil www.fossil.it

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Pasquale Bruni www.pasqualebruni.com



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lusso in abito scuro

Amore&Baci www.amoreebaci.com

dKNY www.dkny.com Pasquale Bruni www.pasqualebruni.com

d&G www.dolcegabbana.it

LuSSO IN ABITO SCuRO Per le grandi occasioni l’abito scuro è la scelta più appropriata. A questa regola non sfuggono nemmeno i gioielli, anche per loro il “black tie” vince e convince in quanto ad eleganza. Se sugli abiti il nero sfina, con la pietra nera come l’onice e tutti quelle pietre che classificano i gioielli brown, l’effetto è totalmente ribaltato. Più che sparire infatti il gioiello nero s’impone all’attenzione in tutta la sua eleganza. Può sembrare una contraddizione pensando che la caratteristica principale per cui noi amiamo i gioielli è legata al suo potere d’illuminare, mentre il gioiello nero non ha proprio questa qualità. Eppure l’effetto prezioso di queste pietre non è minimamente scalfito nella loro anima dark. E poi, si sa, in fatto di glamour non ci sono mezze misure: or black or white! (CG)

duepunti www.duepuntimilano.com Syntya Gioielli www.newdanton.it

Marcello Pane www.marcellopane.eu

Chantecler www.chantecler.it

de Grisogono www.degrisogono.com Belfiore www.belfiore.it

Manuel Bozzi www.manuelbozzi.it

Futuria www.urigold.com

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eventi

Alla scorsa fiera di Vicenza Winter grande attenzione allo stand Mediterraneo per la presenza della bellissima Elenoire Casalegno, sua testimonial, che ha indossato i gioielli della nuova collezione del brand.

Vicenza Winter

ELENOIRE CASALEGNO Testimonial di Mediterraneo

Da BETTER SILVER argento più bello, più a lungo

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un’innovazione pensata per semplificare la vita dei gioiellieri. La vicentina Better Silver, ha presentato, in occasione di Vicenzaoro Winter 2012, Silver Plus™. È un trattamento anti-ossidante per superfici in argento sviluppato insieme all’azienda Progold, produtttrice e distributrice di leghe per gioielleria. Il problema dell’ossidazione fa sì che spesso gioielli e oggetti presentino quell’antiestetico alone ancor prima di raggiungere il cliente finale. In base ad accurati test comparativi, Silver Plus™ si è dimostrato circa 50 volte più resistente rispetto alla gioielleria in silver plated standard, il colore rimane naturale e vivo. Il trattamento non è definitivo, naturalmente, ma la durata e la qualità del risultato dal punto di vista estetico sembrano più che apprezzabili.Vicenza è stata anche occasione per festeggiare i 35 anni di attività dell’azienda.

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The best of bijoux

pm

eventi

tHE BESt OF BiJOUx

I premiati della nona edizione

uN’

anteprima di come sarà il bijoux per la primavera-estate 2012 è stata vista al Macef, nell’Area dedicata a Oro, Moda, Bijoux e Accessori.

Ed è un bijoux macro, ricercato, vanitoso ed intrigate. Colori mixati a materiali insoliti come il silicone, le resine o la vernice, accostati in modo audace e gioioso: tendenze ben interpretate dalle quattro aziende (una per categoria) vincitrici del Concorso the Best of Bijoux organizzato da Macef in collaborazione con la rivista Preziosa Magazine. La premiazione il 28 gennaio 2012 è avvenuta nello spazio that’s Fashion. L’evento del Macef dove statuarie modelle hanno indossato e fatto risplendere i bijoux in esposizione. - Il full color è assoluto protagonista delle proposte di dolman che mixa le forti tonalità estive in modo audace ma raffinato, creando bellissimi accostamenti cromatici. Il colore, prima della forma, è protagonista della Collezione premiata. - Creart ii per la categoria flower botanic interpreta la natura in modo creativo e sofisticato. La pulizia e l’eleganza dei suoi pezzi, dalle coccinelle o i cactus smaltati alle collane che riprendono l’eleganza del tucano, è all’insegna di un’essenzialità ritrovata. - Carola Gioielli vince per la categoria exotic. Le forme pulite ed essenziali della sua collezione, il forte contrasto dei materiali e del bianco e nero, donano alle sue creazioni un’anima chic e un sapore etnico ma rivisitato in chiave moderna. - Il premio per il miglior allestimento dello stand invece va a La Hormiga, perfetta interprete del prossimo summer mood grazie alle colorate e allegre gigantografie “marine”. Imperdibile la Bijoux Trend Gallery ideata da Tini Bagattini e Rita Spaggiari (al Padiglione 13): una “galleria creativa” dove i bijoux con ironia ed eleganza, adornano figure femminili di ogni tempo, riprodotte su tele. la galleria fotografica completa è su www.thebestofbijoux.com

da sx Maria Rosaria Petito e Giovanni Micera, caporedattore e direttore della rivista Preziosa e Marco Serioli, Direttore Esecutivo Organizzazione Fiere di Fiera Milano Spa.

da sx Giovanni Micera, Marco Serioli e Simona Musazzi, ufficio stampa Fiera Milano Spa

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brand

pensieri e parole in un giardino di Rose

MORINI C’è

la tradizione orafa impressa nella città di Arezzo, una memoria che ha caratterizzato non poche aziende del centro Italia, come la Morini Gioielli -distribuita da 230 AR- che da quarant’anni racconta questa eccellenza attraverso creazioni che guardano molto avanti nel gusto e in un passato molto lontano nella perfezione delle tecniche. un fashion d’avanguardia apprezzato sia in Italia, dove è presente in oltre 500 gioiellerie, sia all’estero tra cui gli Emirati Arabi e gli uSA. La garanzia apposta in ogni confezione garantisce l’expertise in ogni fase della lavorazione. L’argento è il suo materiale preferito che nelle sue ultime proposte porta il nome di “Rose” e di “Angele dei”. una linea che sa di poesia la prima, che della regina dei fiori ha preso la bellezza ma anche il profumo, l’unico e solo gioiello sul mercato a cui è stato dato il privilegio di profumare come un vero fiore, provare per credere. In questa la materia ha subito una particolare lavorazione che rende i petali così veri eppure tanto glamour perché è attraver-

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Nuova 230 ar Via F. Baracca, 63 52100 Arezzo Tel. +39 0575 251963 Fax +39 0575 354032 email: info@morinigioielli.it web: www.morinigioielli.com

GIOIELLI di Maria Rosaria Petito

sata da una femminile leggerezza che passa dal grigio del metallo traforato alle tenui tonalità del color cipria di un bocciolo appena schiuso. “Angele dei”, un altro brand della 230 AR, prende in prestito dal patrimonio del mondo cristiano le più belle preghiere e le incide a rilievo sull’argento, ma il credo qui non c’entra niente perché poco importa se si sceglie di indossarli per provocazione o per enfatizzare la propria spiritualità. Se medagliette, croci e santini hanno fatto e continuano a fare moda, il glamour di questa collezione dà un senso in più all’oggetto ed alla sua bellezza. Morini jewels, thoughts and words in a garden of roses. Goldsmith tradition is imprinted in the city of Arezzo, a memory which has characterized many companies from central Italy such as Morini Jewels, distributed by 230 AR, which has been telling about the goldsmith’s excellence through avant-garde fashion creations in more than 500 jeweller’s shops in Italy and abroad. Its latest proposals are “Rose”, the only jewels with both the shape and the smell of a rose, and “Angele Dei” where the most beautiful words are carved.

morini / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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brand

classicità e innovazione

Oxygène Con

la loro perfezione e nella loro brillante lucentezza, le perle nei secoli hanno rappresentato un oggetto di eleganza e raffinatezza. Sono state indossate dai sovrani che hanno fatto la storia e dalle attrici di Hollywood e ancora oggi sono, per chi le indossa, un segno di distinzione e di gran gusto. Oxygène è un’azienda specializzata nella commercializzazione di questo prezioso dono della natura e da un decennio rappresenta un punto di riferimento per chi vuole acquistare perle australiane, south sea e perle di fiume.

Oxygène s.p.a. Via dei paceri, 96 47891 Falciano (Repubblica di San Marino) tel. +378 0549970534 fax +378 0549910106 - +378 0549905523 web: www.oxygene.sm email: info@oxygene.sm

Ma non solo, la sua offerta si amplia anche con le pietre semipreziose, coralli, turchesi e acquamarine. Oxygène affianca questa attività anche con la produzione e diffusione di linee di oreficeria realizzate con gli stessi materiali commercializzati. Le collezioni nascono per rispondere ad un mercato sempre più esigente e mutevole che aspira a creazioni di qualità e prestigio.Vi sono oggetti preziosi ed eleganti nelle loro linee essenziali e sempre raffinate, che mettono in mostra tutta la perfezione e la lucentezza delle perle e delle pietre, modulandosi verso una dimensione classica, e gioielli che invece si impongono nelle loro linee che seguono una ricerca ispirata alle nuove tendenze della moda e del fashion attraverso materiali innovativi. Oxygène è una moderna struttura capace di garantire affidabilità e qualità, gli stessi servizi offerti anche dalla rete di agenti che diffondono i valori aziendali e puntuale assistenza ai clienti, soddisfatti dall’offerta a prezzi competitivi. L’azienda è presente alle principali manifestazioni fieristiche in italia e all’estero dove partecipa alla fiera di Basilea. (LE)

Oxygene. Classicism and innovation. Pearls are still an example of high class. Oxygene is a company specialized in commercializing australian, south sea and river pearls but also semiprecious stones, corals, turquoises and aquamarine, precious materials to make both classic and trendy collections with innovative materials. the company participates in the most important fairs in italy and abroad, such as Basel.

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Amlé

Glam s.r.l. Traversa San Pietro, 26 81055 S. Maria C.V. (CE) - Italy tel. +39 0823 798939 pbx email: info@amle.it web: www.amle.it

di Maria Rosaria Petito

il­corno Amlé è stata la prima azienda ad impiegare questo straordinario materiale, inalterabile e totalmente naturale, ma per trasformarlo in eleganti gioielli ha fatto anche di più, lo ha personalizzato con insoliti dettagli che addizionano bellezza ad originalità. una dote che, fortunatamente, non si può imitare per cui i tanti plagi che affollano il mercato restano privi di nota. Ma Amlé sa anche che l’eleganza non è seconda a quegli straordinari poteri che in tutto il mondo gli sono riconosciuti, per cui questa prerogativa la ripropone nel suo aspetto più caratteristico in soluzioni che non cedono mai alla banalità. Le tipiche tonalità del corno che dolcemente dal nero passano al grigio, al bianco, al giallo, nella nuova collezione, poi, le veste di colori pastello, quasi un anticipo di primavera che sa di sole e di spensieratezza per offrire qualcosa di nuovo. Come sempre.

la Creat ivit à

Ciò che fa l’originalità di un uomo è saper vedere cose che tutti gli altri non vedono, sosteneva Friedrich Nietzsche. E la scalata di Amlé, oltre che nella qualità e nella attenta lavorazione artigianale dei suoi gioielli, ruota proprio intorno al saper fare cose diversamente belle. È questo uno dei motivi per cui le sono stati attribuiti non pochi riconoscimenti. L’ultimo l’ha ricevuto alla Eclat de Mode, la fiera parigina che a settembre scorso ha nominato Marisa Angelucci “Sceriff de l’Ecole de Mode pour le Bijoux Fantasie”.

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lo­stand

Oltre ad una costante presenza su stampa specializzata, Amlé sa che sono le fiere l’altra importante occasione di incontro con gli acquirenti potenziali o già consolidati. E sulla scia del nuovo che la caratterizza, alla scorsa edizione del Macef ha rappresentato la forza della propria azienda attraverso uno stand completamente rinnovato nello spazio e nella forma: una grande struttura tutta giocata su delicate tonalità di grigio. Elegante e solare, punta su ariose vetrine per offrire una più immediata e piacevole percezione della sua produzione.

il libro

Horn Amlè is the first company that has used such a natural material and has personalized it with original and inimitable details. horn is elegant but it has special powers famous all over the world.The pastel colors of the new collection are typical for spring. the laboratory In Santa Maria Capua Vetere they are still renovating the new laboratory of 450 square meters and two levels. An atelier where there is also an important roman find of the 10th century B.C. . the book Amlè’s story is written in a book as intimate as a diary, in which it is told the way to an increasing success. the stand Amlè is present both in trade magazines and at the most important exhibitions. During the latest edition of Macef they showed their strength through a grey stand rich in big windows.

Per Susanna Tamaro i libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime. Sarà anche per questo che Amlé ha voluto creare uno spazio “metafisico” dove raccontare, sussurrare, confidare il suo lungo percorso di vita, spensierato ed accogliente, leggero e cangiante come le pagine di un diario.Tra studi, ricerche, viaggi, aneddoti e curiosità il lettore cammina tra mille testimonianze di una realtà che continua ad andare avanti ed a diventare grande ogni giorno di più, a dispetto di ogni fatica.

Creativity Quality, handmade manufacturing and originality are some of the reasons why the brand can be awarded. It received the latest prize at Eclat de Mode, the Parisian exhibition where Maris Angelucci was named “Sceriff de l’Ecole de Mode pour le Bijoux Fantasie”.

il laboratorio A Santa Maria Capua Vetere sono davvero pochi i passi che dividono il vecchio laboratorio dal nuovo, ancora in fase di ristrutturazione. Sulla stessa via, infatti, Amlé conta, ma ancora per breve tempo, due diverse entità che a ben guardarle lasciano trapelare quel lungo cammino incominciato tanti anni fa dalla volitiva Marisa Angelucci. un piccolo scrigno che ha aperto le porte ai sacrifici, alla sperimentazione ed al coraggio, il primo; uno spazio molto più ampio - 450 metri quadrati ordinati su due livelli con un’infilata di ambienti per diverse destinazioni d’uso -, il secondo, architettonicamente ben predisposto ad accogliere il sempre più crescente e sempre più consolidato successo. un atelier che in tanta modernità contempla anche una preziosa rarità: un importante reperto romano databile intorno al x secolo a.C., una entità che per fatalità sta lì quasi a sottolineare quella originale filosofia che da tempo porta in giro per il mondo il nome Amlé.

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Adami & Martucci Contaminazione tra moda e gioielli Adami & Martucci Contamination between trend and jewels Adami & Martucci was founded in 2007 by Alberto Luzzi and has briefly begun famous all over the world thanks to an innovative design and Gianfranco Fardenzi’s experience. Silk, dune, Ocean and Mesh are the latest collections made of smooth and precious links. Adami & Martucci also contributes to preserve the historical and artistic property in Mustang and collaborates for the building of a painting school and a goldsmith’s one for young people.

“A

vere la forza di rinnovarsi ed evolvere il gioiello per proporre il lusso attraverso nuove forme”. È questa la filosofia del brand fondato nel 2007 da Alberto Luzzi, che in brevissimo tempo, ha scalato il palcoscenico mondiale dell’oreficeria, affermandosi per la capacità di osare con un design sempre nuovo, capace di andare oltre le convenzionalità. È l’innovazione, infatti, che si trova in tutte le collezioni, Seta, dune, Ocean e Mesh, che eleva il gusto italiano per mezzo di una tecnologia che si tramuta in maglie flessibili, morbide e preziose, che creano una contaminazione costante tra la moda e il gioiello. Adami & Martucci è oggi un’azienda leader nel settore degli argenti, grazie anche alla passione ed al gusto, infusa nel brand dall’esperienza di Gianfranco Fardenzi, che promuove collezioni sempre nuove e sofisticate, apprezzate non solo in Europa, ma negli Usa, in Asia e in America Latina. dalla passione di Gianfranco e di Alberto nasce anche l’aspetto filantropico dell’azienda, che si impegna in attività umanitarie, dalla conservazione del patrimonio storico ed artistico del Mustang, fino al progetto per la creazione di una scuola orafa e di pittura per i giovani. (LE) Adami & Martucci Viale dell’industria, 67 36100 Vicenza - italy tel. +39 0444 571688 Fax. +39 0444 281713 Email: info@adamimartucci.com Web: www.adamimartucci.com

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brand

PASQuALE

BRuNI

le nuove collezioni un

mix sapiente di tradizione e tendenze traspare nelle nuove collezioni di Pasquale Bruni. Cinque linee per parlare lingue diverse. D’amore si accendono i gioielli della collezione Brunissimi. Primavera alle porte che arriva come un soffio nella collezione Bon ton. Parlano della terra e di chi la abita i gioielli della collezione Le Monde by Pasquale Bruni. Il colore è il filo conduttore nella collezione Mandala che crea labirinti di emozioni. Per la donna che sprigiona eleganza al solo muoversi la scelta non può che ricadere su Cashmere, tripudio di sensualità e classe. Lusso prezioso che travalica i confini del tempo restando eternamente trendy. A tutta questa bellezza si aggiunge anche un tocco di altruismo, infatti, Pasquale Bruni rinnova il proprio impegno al fianco dell’associazione umanitaria Emergency a sostegno del centro pediatrico di Nyala, Sud Darfur, e di tutti i bimbi e le loro famiglie che vengono aiutati gratuitamente in questa struttura. (MF)

tradition and trends for the latest collections by Pasquale Bruni. Brunissimo talks about love. Bon Ton is a breath of spring.There’s the earth in Le Monde by Pasquale Bruni, colors dominate Mandala collection, in Cashmere you can find women’s elegance. Pasquale Bruni renews its devotion for Emergency to help the children’s hospital in Nayala, Darfur.

Pasquale Bruni numero verde 800 003 684 email: info@pasqualebruni.com web: www.pasqualebruni.com

Brunissimi

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Le Monde

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Bon Ton

Cashmere


‌ o n a v i r r a n o n e l o r a p e l e v o D e r o u c l m ira a

distribuito da

Officina Oro di Canzano Massimo c/o Oromare mod. B118 Strada Prov. 22 km 1,750 - 81025 Marcianise (CE) ph. +39 0823 1642870/71 +39 334 3581359 email: officinaoro@gmail.com


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Golden­la­bellezza­delle­materie­ naturali­ corals È

brand

Torre del Greco, patria dei maestri corallieri, la sua città per cui il suo non può che essere uno stile tipicamente italiano, fatto di semplicità, un linguaggio universale che contempla poche parole: bellezza e femminilità. Per i suoi gioielli la Golden Corals predilige materie naturali come il corallo, l’onice, la madreperla, le perle, l’osso che con l’argento formano oggetti eleganti e giusti per ogni donna che desidera un apostrofo di lusso nella sua quotidianità. La lavorazione artigiana ne completa il fascino. Agli accostamenti cromatici ed alle forme sa dare quel quid di modernità senza esasperare le tendenze e le incisioni sanno di design, a volte romantico a volte più

Golden Corals Via Tironi 12 80059 Torre del Greco (Na) Tel. +39 081 8824201 Fax +39 081 8820747 goldencoral99@libero.it

Quando una scultura diventa gioiello

dinamico e vivace. Golden Corals, presente sul mercato da oltre vent’anni, oltre che alle falde del Vesuvio ha una sede anche presso il Centro Orafo il tarì a Marcianise.Tra le ultime creazioni spicca una collana dove il corallo rosso si completa con sfere di onice nero in un connubio perfetto. Bella anche la vicinanza tra madreperla e onice o corallo ed osso che ha utilizzato nelle coppie di orecchini, una purezza di linee e di cromie che rende più di altre preziosità. (MRP)

Golden Corals, the beauty of natural materials It’s a company from Torre del Greco but characterized by an Italian style. Golden Corals has a preference for natural materials to make very elegant objects together with silver. Modern shapes and colors without being too trendy. Golden Corals has been producing jewels for more than 20 years and is also based in Marcianise at Centro Orafi Il Tarì.

Le sperimentazioni di

StEFANiA CARAMANNA

A

chi ancora crede che in fatto di gioielli zoomorfi non ci sia più niente da dire, Stefania Caramanna, ideatrice ed anima della “CARAMANNA GIOIELLI”, nel salotto buono di Napoli mette in vetrina deliziose sculture in oro, bronzo e argento di creature a cui regala una originalità ed una tenerezza che in natura non sempre sono riscontrabili. Tra porcospini, rane, pesci, api, anaconde, civette e gufi da poco è entrata ancora una new entry: il pavone, scelto per la bellezza, per la vanità e perché in più di una civiltà è simbolo dell’universo, ma anche del lusso, dell’onniscienza, della buona sorte e della vita felice. In poche parole, una scelta perfetta per chi è in cerca di qualcosa di singolare e quanto mai allegorico. Ma l’artista, terza generazione di una di quelle famiglie che hanno contribuito a fare storia nel mondo della gioielleria partenopea, ama sperimentare materie e forme, accostamenti e colori

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per cui la sua ricerca si allarga sempre a nuovi risultati attraverso le antiche tecniche artigianali che si passano di padre in figlio. Anche la linea tENtACOLi è nata così. Filamenti in lega di bronzo e argento che imbrigliano grandi perle dai contorni morbidi e dalle tonalità calde. Pezzi veramente unici che si lasciano guidare dalle forme irregolari di queste gemme del mare. Per chi desidera indossare un gioiello che sia in sintonia con il proprio umore o con il proprio temperamento Stefania si è messa alla prova con la linea CROMiE, anelli componibili in oro, argento e pietre preziose, accoppiabili agli orecchini della stessa collezione. In questa il metallo lo presenta martellato per un più originale contrasto con lo scintillio delle pietre, una particolarità che sposa la lavorazione delle gemme - zaffiri multicolor, topazi, ametiste, peridoti e brillanti -, tutte tagliate a mano come era in uso nei secoli passati, e tutte diverse l’una dall’altra, anche nelle dimensioni. Non mancano l’oro e i diamanti, che entrano nel gioco dei gioielli Caramanna tutte le volte che si vuole aggiungere altra nobiltà alle sue sculture à porter. (MRP)

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Caramanna Gioielli Via Calabritto, 22 80146 Napoli - Italy Tel. +39 081 7649875 info@caramannagioielli.it www.caramannagioielli.it

When a sculpture becomes a jewel Stefania Carammanna makes original and lovely characters made of gold, bronze and silver. Porcupines, frogs, fish, bees, anacondas, owls and peacocks, symbol of happiness and luxury. “Tentacles” collection is made of filament of bronze and silver alloys and big stones while “Cromie” collection has modular rings made of gold, silver and precious stones matchable with earrings. But Caramanna’s “sculptures a porter” are also made of gold and diamonds.


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brand

L’ARMONIA DELL’EPOCA VITTORIANA NEI MODERNI GIOIELLI DI

PAtRiZiA dALiANA B

Storie Che Continuano Via Fratelli Bandiera, 14R 50137 Firenze Telefax 055 608612 info@patriziadaliana.it www.patriziadaliana.it

liana fa suo il bello che fu, che è ed anche quello che sarà mettendoci dentro un proprio mondo che unisce il fashion italiano a quello francese regalandoci un classico estremamente contemporaneo. Non passano mai di moda perché attraversati dalla linfa di luoghi e di esperienze diverse che li fa vivere di una vita propria; come gioielli antichi, dei quali riprende l’accurata manifattura e l’eleganza, ma caratterizzati da una marcata impronta di modernità. Patrizia ci mette le idee, l’esperienza di abili artigiani fiorentini le traducono in oggetti squisiti, perfetti nelle decorazioni quanto nelle incisioni dei vetri che, come cammei in negativo o a rilievo, tono su tono o a contrasto, caratterizzano le collezioni con colori di grande presenza. dietro ogni gioiello c’è una manifattura impeccabile che non tralascia alcun particolare. Sono inconfondibili, oltre che per l’originalità, per la estrema versatilità di cui sono dotati. È possibile, infatti, abbinare un pendente ad una catena piuttosto che ad un’altra, o con un ingegnoso sistema di snodi

asta uno sguardo allo showroom perché un ambiente fuori dal tempo si apra davanti ai vostri occhi, un posto dove le emozioni tengono stretti i tanti oggetti che sanno di storia, che profumano di luoghi lontani. È l’universo creativo di Patrizia Daliana che per passione, negli anni ’80, si dedicò alla gioielleria antica, all’oggettistica ed alla bijoutterie d’epoca, importando da tutto il mondo i pezzi più belli. Poi arrivò la svolta con il lancio della “PAtRiZiA dALiANA GiOiELLi”, la sua personale produzione di gioielleria in puro bronzo di altissima qualità, importante come quella preziosa; bella e fantasiosa come quella che caratterizzò l’epoca vittoriana e non solo, perché Patrizia da-

PURO BRONZO E VEtRO iNCiSO PER storie Che Continuano

trasformare le collane in bracciali e viceversa, i pendenti, poi, si possono agganciare ad orecchini o trasformarli in spille e gli anelli si adattano a qualsiasi misura, storie che continuano oltre che nel tempo anche nelle soluzioni. E per offrire al cliente la più totale libertà nella scelta e nell’ordine il campionario è vastissimo, le tonalità delle pietre sono varie come quelle del metallo e i pezzi vendibili anche separatamente. Insomma, per ogni stagione, per ogni esigenza tutto è disponibile in più varianti, nel range della gamma classica. (MRP) tHE ARMONY OF ViCtiORiAN AGE iN MOdERN JEWELS BY PAtRiZiA dALiANA Pure bronze and carved glass for “stories that go on…” Patrizia Daliana imported antique jewels, bijouterie and objects from all over the world as it was her passion, till she gave birth to her own production of jewels made of pure bronze:“Patrizia Daliana Jewels”, her own production which combines Italian and French fashion. A modern classic that will never be out of fashion. her jewels are perfectly handmade, very original and versatile. Many jewels and several colored stones and metals for jewels that can also be sold one by one.

NEONERO

Pizzo d’Oro e la preziosa leggerezza dell’oro

R Neonero Via Cassia 11/e 52047 loc. Cesa Marciano della Chiana (AR) - italy tel: +39 0575842377 Fax: +39 0575842470 email: info@neonero.it web: www.neonero.it

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itrovare tracce del passato della lavorazione artigianale al tombolo è stata la fonte di ispirazione delle collezioni Neonero. “Pizzo d’Oro” è una linea di gioielli preziosi dalla minuziosa ed accurata lavorazione. i Maestri Artigiani abilmente realizzano raffinate trame d’oro che costituiscono l’anima delle creazioni proposte da Lucio Presentini e Silvio Valentini che insieme dirigono l’azienda PVZ, e che dal 2007 hanno deciso di sostenere questo nuovo progetto in grado di dare vita e voce all’antica tradizione toscana, quella ancora tramandata e sostenuta dalla secolare cultura locale. E proprio in toscana, in provincia di Arezzo si sviluppano le linee “Pizzo d’Oro”: Forme, Chandelier, Cubi, Planet, twist e Classic che secondo la filosofia dei due fondatori possono considerarsi a “chilometri zero”. Proponendo nello stesso ambito territoriale, la mutazione dell’antica e minuziosa arte del tombolo, in una ugualmente accurata lavorazione orafa che racchiude una sintesi perfetta tra innovazione (nel design e nelle tecnologie) e tradizione (nelle ispirazioni dal passato e nella lavo- Neonero. “Pizzo d’Oro” razione artigiana). La finitura estremamente curata rende questi leggiadri gioielli in oro giallo e brunito and the precious lightness of gold delle vere e proprie creazioni di rarefatta armonia. As if they were laces.“Pizzo d’Oro” is a line of jewels Belle da indossare ma anche da osservare nei loro with refined gold texture that is the soul of the creamille ricami e intrecci che li trasformano in pre- tions by Lucio Presentini and Silvio Valentini who run ziosi senza tempo per una ricercatezza classica e the company PVZ and from 2007 have been suppormoderna al tempo stesso. (LE) ting such a new project. “Pizzo d’Oro” lines were

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born in Arezzo: Forme, Chandelier, Cubi, Planet,twist and Classic. it’s a pleasure to see them and to observe their embroidery and interlacements.



pm

L’allure scintillante di MAKULA

brand

Volute e vortici come un’ondata di luce Makula Via Diomede Carafa 26 80124 Napoli Tel. +39 081 6102944 Fax +39 081 6171319 info@makula.it www.makula.it

B

isogna rubare la bellezza del passato e farla diventare idea di oggi. Bisogna imprigionare l’eleganza in uno spazio sospeso e atemporale. Bisogna essere curiosi per immaginare cose nuove. MAKULA mette un gioiello dopo l’altro su questa strada per portare la sinuosità delle forme e la solarità delle tinte accese in monili che fanno più belle le donne. Nella collezione “SMALti”, pensata per la primavera/estate, dà piena libertà a colori di grande effetto e li imbriglia tra volute e vortici dallo stile arabesque. Movimenti

morbidissimi, vuoti o ricoperti da smalti che avanzano come un’ondata di luce tra cornici concentriche rallegrate da pietre a taglio brillante e da gemme più grandi messe come pendenti.Tutto in un paio di orecchini dall’allure molto scintillante che riprende nelle collane, nei bracciali e negli anelli che assomigliano tanto a bouquet di gemme colorate. Makula si lascia trasportare dalla leggerezza, dall’evasione di un pensiero che volteggia per poi posarsi in forme complesse ma di gran pulizia. Makula è alta bigiotteria che

LE TRAFORATE GEOMETRIE DI PVZ Ci

sono gli imprenditori Lucio Presentini e Silvio Valentini ed uno staff di ventidue collaboratori dietro la P.V.Z., l’azienda aretina che dal 1989 produce linee classiche in oro 18 carati, caratterizzate da smalti e trafori geometrici che espandono le forme. Collane, bracciali, anelli, orecchini articolati dalla presenza dei diversi colori del prezioso metallo tagliato in disegni esaltati dalla tecnica della diamantatura, un valore aggiunto che partecipa alla bellezza amplificandone la luce. Gioielli frutto di un solido know how e di moderne tecnologie di alto livello. In Italia vanno fortissimi i suoi ciondoli bombati, spesso in colori a contrasto, da portare con cordoncini ritorti oppure abbinabili agli orecchini o ai grandi anelli, ma sono un successo anche nel mercato estero dove l’azienda è molto attiva. A guardarli viene subito in mente una donna delicata ma sicura delle proprie azioni. Nei gioielli P.V.Z. c’è grande eleganza e gran semplicità per incontrare il gusto delle donne. Quando abbiamo voglia di farci un regalo P.V.z. è un buon motivo, è un buon gioiello! (LV)

PVZ Via Cassia 11/e 52047 loc. Cesa Marciano della Chiana (Ar) Tel. +390 575 84 23 77 Fax +39 0575 84 24 70 email: info@pvzoro.it web: www.pvzoro.it

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Embroidered geometries by PVZ PVz, Lucio Presentini and Silvio Valentini’s company from Arezzo, has been producing classic lines made of 18k gold since 1989, characterized by enamels and embroidery. Necklaces, bracelets, rings and earrings brought out by diamond technique. A deep -know how- and modern technologies to make very beautiful jewels. In Italy and abroad their pendants to hang up on drawstrings or earrings or rings are very successful.

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riprende la sontuosa policromia egiziana e le sue eleganti geometrie regalate dal metallo che occupa un posto rilevante nelle sue composizioni. (MB) A sparkling “allure” by Makula Spirals and whirls as a light wave Makula’s jewels are as brighting as the sun.“Smalti” collection, created for next spring/summer, reminds the arabesque style because of engraving, enamels and frames made of stones like brilliants. Makula is high bijouterie that reminds the Egyptian polychromy and metal geometries.



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brand

Siké Jewels

di Iaia Mito

infiamma la stagione estiva

C

ome con sole sette note si possono comporre melodie indimenticabili, con argento e pietre dure Fiorella italia inventa combinazioni seguendo un suo schema che nell’insieme dà ritmo e armonia. Ogni suo gioiello possiede un codice di emozioni proprio come quello che sta nella testa delle donne che vivono di fantasia. Sono mise en place ricche di dettagli minuziosi che sprigionano gioia, allegria, libertà che vien voglia di indossarne tanti, anche nella stessa giornata. La disposizione dei colori segue la sola regola di un piacere visivo che scommette sui

Prodotto e distribuito da: Fiorella italia SRL Via Roma, 325 90133 Palermo Tel. +39 091 329587 Fax +39 091 6111638 email: info@fiorellagioielli.it web: www.sikejewels.it

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contrasti o sugli accostamenti di tonalità molto più vicine tra di loro, tante e tante che potrebbero non avere fine. Gioielli vestiti di spontaneità, sempre attuali le sue collane e i suoi bracciali straripanti di charms o immaginati in lineari alternanze di catene e pietre, con pendenti iperchic dai quali sbucano anche candide stelle marine. Siké Jewels makes summer burn Fiorella Italia combines silver and semiprecious stones to create harmony. Each jewel reflects what is in women’s mind. Rich in details, they emit happiness, cheer, freedom. Color contrasts and different tonalities.Very modern and hyper chic jewels.


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ANGELI

brand

di Roberto Giannotti uN uNIVERSO IN CONTINuA EVOLuzIONE

P

iù che di successo si può parlare di fenomeno. Le linee Chiama Angeli, ricca di tenerezza, e l’intrigante i Misteri della Notte continuano a spopolare, vuoi per la semplice bellezza, vuoi per i valori che gli si attribuiscono. Ancora una dimostrazione di professionalità per la Roberto Giannotti che ad ogni scelta dedica l’impegno di tutto il suo staff. Dall’ideazione alla distribuzione è il cliente finale che occupa il posto d’onore, per cui nessun passaggio viene sottovalutato, anzi l’uno implica il successivo. La Roberto Giannotti è un grande sistema che tiene uniti tutti i livelli della sua produzione pur mantenendo inalterata la lavorazione artigianale. Dal restyling del sito internet all’app su iPhone e iPad, dal retail allo shop online tutto verte all’ottimizzazione ed alla soddisfazione dell’acquirente, seguendo di pari passo ogni sua evoluzione. il suo “Made in italy” si rinnova nelle linee e nell’immagine. I gioielli Angeli, per esempio, e l’universo che gli ruota intorno, vivono anche attraverso momenti importanti organizzati in collaborazione con i punti vendita. Eventi itineranti realizzati come eccentrici happening che impegnano le vetrine con scenografie esclusivamente sul tema degli ANGELI. La collezione assume così qualità diverse che vanno ben oltre l’aspetto estetico del gioiello. La Roberto Giannotti è un’azienda che ha bisogno di poche parole ma va segnalato anche il suo impegno sociale che vede vicino a realtà più bisognose promuovendo raccolte di fondi per finanziare progetti di cooperazione internazionale. (MRP)

Nicoletta bellezza Cei Ladella natura e l’eleganza

dello charme

Nicoletta Cei.the beauty of nature and the elegance of charme. Natural elements such as mineral stones, wood, bone, coral and many more coming from all over the world are set together with silver to make the designer Nicoletta Cei realize white, yellow and pink jewels loved all over the world. The company takes part in the several editions of VicenzaOro, and Eclat de Mode in Paris.

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“Angeli” by Roberto Giannotti A universe in continuos evolution The lines “Chiama Angeli” and “I misteri della notte” are very successful. A new demonstration of professionalism by Roberto Giannotti, as they all dedicate themselves to each new invention. Roberto Giannotti is a company where each productive level is joined to the other. Both jewels and social involvement in order to help those who need. Its Made in Italy keeps on renewing. Roberto Giannotti Centro Orafo Il Tarì - mod. 94 81025 Marcianise (CE), Italy ph. +39 0823 513373 fax +39 0823 512544 email servizioclienti@robertogiannotti.com web www.robertogiannotti.com

NiCOLEttA CEi by tRE EMME Gi via Gambalunga, 30/B 47900 Rimini (RN) - Italy tel. +39 (0)541.25250 fax +39 (0)541.25955 email: info@nicolettacei.com web: www. nicolettacei.com

un’

azienda giovane nata dalla passione e dalla creatività. La ricerca di elementi naturali (minerali e semipreziosi) provenienti da ogni parte del mondo, rappresenta una costante nella creazione dei gioielli realizzati dalla designer Nicoletta Cei, che ha mutato in brand quella che è stata un’intuizione cominciata un po’ per gioco. i materiali così come trovati nella natura divengono protagonisti delle sue creazioni che rappresentano ogni volta pezzi unici ed originali, poiché gli elementi non vengono corrotti ma solo elevati nella loro già originaria bellezza. Sono l’istinto ed il gusto che guidano Nicoletta Cei nell’abbinamento dei singoli elementi che vengono accostati a seconda del

taglio e dei colori. L’argento poi, nelle sue varietà di colore (bianco, giallo, rosa) combinano insieme tutti gli elementi che compongono le creazioni: pietre minerali, legno, osso, corno, corallo e tutto il bello che si trova in natura. Lo charme e la sensibilità di Nicoletta Cei, si ritrovano in ogni suo gioiello, prodotto esclusivamente in Italia, che segna quel quid in più per la donna che lo indossa che non potrà non ostentare quell’originalità creativa che distingue il brand, che conta una selezionata clientela in tutto il mondo. L’azienda, partecipa alle varie edizioni di Vicenza Oro e a l’Eclat de Mode a Parigi. (LE)



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brand

Le

TERERò romantiche

melodie dell’argento

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tererò Centro Orafo “il tarì” (mod. 221) 81025 Marcianise (CE) tel. +39 0823 826973 fax +39 0823 517221 email: terero@tari.it

ererò è un brand giovane che nasce dall’esperienza pluriennale di idea Coral, un’azienda torrese specializzata nella produzione di preziosi con corallo e turchesi. Gli sviluppi e l’innovazione del mercato hanno poi spinto gli stessi titolari a dare vita alla tererò produttrice di gioielli in argento realizzati in uno stabilimento vicentino. Gioielli che guardano alla moda senza perdere la raffinatezza e l’eleganza dell’arte orafa. dal design ricercato, le linee di tererò, hanno una definizione grafica sempre puntuale con deviazioni verso la favola e il romantico. immagini come miniature che impreziosiscono l’argento nelle sue varie tonalità (anche con bagni dorati e rosati), ponendo l’accento su deliziose immagini d’antan, come i graziosi bambini che vivono in uno spazio giocoso o come gli uccellini che nelle loro gabbiette sembrano cinguettare allietando lo stile e la disinvoltura della donna che le indossa.tererò, nata da una consolidata esperienza, si introduce nel panorama dell’oreficeria come un brand di grande e spigliata freschezza. (LE)

SiLVER ROMANtiC ARMONiES. tereò is a young brand by idea Coral, a company from torre del Greco, specialized in jewels made with coral and turquoise.tererò produces young and lively silver jewels, very trendy and innovative. Each creation is realized in a factory in Vicenza.

tra i gioielli dei Fratelli dinacci

brilla la campionessa Martina Guiggi, nuova testimonial

F

lavio e tiziana dinacci hanno portato lo sport nella loro azienda perché è un mondo che rispecchia pienamente la trasparenza, la sana competizione ed il talento necessari per andare avanti a testa alta e carichi di entusiasmo, proprio come una squadra. Nell’ultima campagna pubblicitaria del brand è il volto della bella e talentuosa Martina Guiggi a fare da testimonial, campionessa della nazionale italiana di pallavolo che vanta un palmares d’eccellenza. Fratelli dinacci, dunque, non è solo oro ma anche tanta sportività, un brand che lascia parlare i numeri, come un team vincente: 15 dipendenti, oltre 4.500 clienti in Italia ed all’estero, 4

distributori commerciali su territorio nazionale, 3 sedi dirette in Campania: Borgo Orefici, TARI’ ed OROMARE, e da poco anche un nuovo showroom a Roma in collaborazione con la ICP Italia, alla quale è affidato il compito di incrementare la distribuzione in Lazio, in umbria e in Abruzzo. Fratelli Dinacci è sponsor della A.R.R.O., Associazione Regionale Romana Orafi, nel 2009 ha ottenuto il marchio di certificazione 100% Made in Italy, rilasciato dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani, e l’Ad Flavio dinacci è Vice presidente della FOC e, sempre fedele allo sport, da qualche mese anche Vice Presidente della squadra di calcio femminile serie A2 CARPiSA-YAMAMAY, prima in classifica. Da tre generazioni è serietà e professionalità nel settore recupero metalli da residui di la-

AMONG diNACCi BROtHERS’ JEWELS, tHEiR NEW tEStiMONiAL MARtiNA GUiGGi SHiNES ABOVE ALL. Flavio and Tiziana Dinacci have brought sport in their company choosing Martina Guiggi, Champion of Italian Volleyball Nation, as their testimonial. “Fratelli Dinacci” has also a new showroom in Rome in collaboration with ICP Italy.They have been serious and professional for three generations in recuperating metals from laboratories remaining, metal assay and mounting for jewellery realized thanks to very advanced techniques.

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Fratelli dinacci Centro Orafo Il Tarì mod. 38- 39- 168 81025 Marcianise (Ce) Tel. +39 0823.827.817/838.974 Fax +39 0823.513.156 email: fratellidinacci@libero.it web: www.fratellidinacci.it

boratorio, saggio metalli e montature per gioielleria realizzati con tecnologie avanzatissime perché, come spiega Flavio “Lo spirito competitivo e la determinazione che ci sono nel volley rispecchiano a pieno i valori della nostra azienda. Crediamo nel mondo dello sport ed in particolare in quello della pallavolo, espressione di un ambiente sano e pulito ed è per questo che siamo entusiasti di sostenerlo. Poter collaborare con Martina Guiggi, sportiva di altissimo livello è davvero un grande onore per noi”. (IM)

IN AzIENDA SPIRITO COMPETITIVO E DETERMINAzIONE COME NEL VOLLEy PERChé ESPRESSIONE DI uN AMBIENTE SANO E PuLITO



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eventi

T

hat’s Fashion. Successo di pubblico per l'evento dell’area Bijoux, Oro, Moda & Accessori della 92esima edizione di Macef, l’International home Show milanese (26/29 gennaio). Organizzato da Fieramilano in collaborazione con Preziosa Magazine: ogni giorno con quattro appuntamenti, dieci aziende hanno portato sulle passerelle le loro collezioni, che i visitatori hanno potuto ammirare da vicino. In uno spazio in cui l’atmosfera è stata studiata per accogliere al meglio il top della produzione esposta nelle vetrine della rassegna, dai bijoux agli accessori, le dieci modelle hanno indossato le creazioni di: By Simon; Chance Jewels; Clizia Ornato; Confuorto Gioielli; della Rovere; Fabira; il Binomio; Marlu Gioielli; tererò;Vintage Bijoux.

taht’s fashion

SFILANO I GIOIELLI ALLA 92ESIMA EDIzIONE DEL MACEF

la galleria fotografica completa è su www.preziosamagazine.com

By Simon

Vintage Bijoux

Clizia Ornato

Confuorto Gioielli

Marlù Gioielli

Fabira

Della Rovere Gioielli

Il Binomio

Tererò

Chance Jewels

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le donne dell’oro

una Gioia del LE DONNE

DELL ORO


colore del cuore

di Chiara Di Martino

La figlia di Antonino De Simone gestisce oggi la storica azienda torrese

LA

ditta “Antonino de Simone” è stata fondata nel 1830 e la storia continua da sei generazioni con un nome ed un mestiere passati di padre in figlio. Lo scorso anno è stata premiata da unioncamere come una tra le 150 imprese storiche d’italia ed inserita nel Registro Nazionale delle Imprese storiche. Nel 2010 ha festeggiato i 180 di attività ininterrotta: nello stesso anno, purtroppo, è scomparso Antonino de Simone, imprenditore del corallo e simbolo dell’azienda. Oggi a gestirla ci sono sua figlia, Gioia de Simone, con il cugino Michele Palomba. Gioia è giovane ma determinata e, soprattutto, competente. «Non mi sono avvicinata subito a questo lavoro, ma solo dopo aver completato il mio ciclo di studi - racconta - e questo mi ha esposto più volte ai rimbrotti bonari di mio padre, che invece aveva sempre studiato e lavorato contemporaneamente! Dopo la maturità classica ed una laurea in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari, ho iniziato a lavorare, e contemporaneamente ho coltivato la mia passione per le lingue e la gemmologia presso il GIA di Londra. Certo, non è andato tutto liscio, non avevo previsto che mi sarei ritrovata a 28 anni, dopo soli 5 anni di esperienza e da ultima arrivata in ditta, a dover gestire un improvviso e difficile passaggio generazionale. In ogni caso, sento di essere fortunata, perché amo il mio lavoro». Una scelta, quella di seguire le orme di famiglia, automatica o consapevole? «Non so dire quanto naturalmente mi sia ritrovata a ripercorrere la stessa strada di mio padre - prosegue -, sicuramente da figlia unica il mio rifiuto sarebbe stato molto pesante, ma quando terminai il liceo mio padre mi disse una cosa che suo padre aveva detto a lui, e cioè che potevo sentirmi libera di scegliere qualsiasi strada, ma che a suo parere, era sempre meglio “zappare la propria terra”». Al di là delle difficoltà nel gestire un’azienda artigianale, però, Gioia si lascia conquistare dall’affascinante mondo del corallo. Grazie al suo lavoro, può conoscere persone di culture diverse e lontane, dai monaci del Tibet alle abilissime commercianti nigeriane, dai mercanti yemeniti agli indiani, fino ai cinesi ovviamente, seguendo le

tracce lasciate dal corallo rosso nei Paesi attraversati dalle vie della seta e delle spezie. Ma qual è il valore aggiunto di una donna in un’azienda che regala al mondo oggetti “emozionali”? «La lavorazione del corallo è sempre stata portata avanti dalle donne - spiega -, oggi le mansioni si sono evolute ed è soprattutto la parte creativa a necessitare di una sensibilità femminile, ma non mi prendo tutti i meriti perché anche il mio staff è in buona parte al femminile! La mia idea di donna? Simile all’uomo per capacità, ma giustamente diversa e che mai dovrebbe cercare di imitare modelli maschili per essere apprezzata. Non mi piace che i complimenti al gentil sesso, se riferiti alle capacità, debbano essere sempre riportati a stereotipi maschili». Quanto è difficile essere donna nel mondo imprenditoriale? «Non sempre, ma a volte capita anche di percepire una certa diffidenza da parte di uomini di età, cultura o religione diversa che preferiscono parlare di affari con un uomo... che dire, per fortuna c’è mio cugino Michele, molto apprezzato anche dalle signore over “60”! Scherzi a parte, le difficoltà di essere donna derivano dalla strada ancora da percorrere verso una reale parità. Spesso questi gap nascono con persone provenienti da zone del mondo dove ancora oggi mancano anche i diritti più basici. Questo ha poco a che fare con la specificità del mio lavoro, ma dipende dalla tanta strada che ancora c’è da fare, per il resto c’è posto per tutti, basta avere competenza, volontà, serietà e vivere, come diceva mio padre, “virtute duce, comite fortuna”». Gioia de Simone e suo cugino Michele Palomba seguono insieme ogni aspetto della gestione

anche se lei si è ritagliata da tempo la “nicchia” delle bomboniere in corallo, un’idea nata associando all’uso tradizionale del corallo un concetto moderno di bomboniera da indossare e non dimenticare in un cassetto. L’azienda è molto impegnata anche nella diffusione della conoscenza del corallo, della sua storia e dei popoli che l’hanno amato. Coerente con questo orientamento è l’offerta di visite guidate e gratuite al laboratorio - dove 30 abili artigiani lavorano il corallo con grande maestria -, alla collezione museale di gioielli etnici, dove sono esposti circa 300 gioielli provenienti da tutto il mondo, e allo showroom, dove sono raccolte le creazioni più moderne dell’azienda. «Mi impegno in prima persona a diffondere la conoscenza del corallo e delle “Vie del corallo” in tutto il mondo - chiarisce Gioia -, attraverso conferenze al Gia e al Gem-A di Londra, con testimonianze alla Luiss a Roma, partecipando a workshop internazionali, contribuendo non solo a divulgare il nostro patrimonio artistico e culturale, ma anche dando precise informazioni e assicurazioni sullo stato del corallo rosso del Mediterraneo e sull’impegno della associazione di categoria, l’Assocoral, per un utilizzo sostenibile della risorsa». Progetti futuri? «Sicuramente consolidare l’immagine del nostro brand sul mercato e contemporaneamente proseguire nella direzione dell’impegno culturale».

Antonino de Simone Corso Avezzana, 24 80059 Torre del Greco (NA) Tel. +39 081 8811028 fax +39 081 8825444 / 081.8493096 web: www.antoninodesimone.it

le­donne­dell’oro / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / laura­bellini­

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uvole

credits photo: LuCIANO D’INVERNO art director: MARIA ROSARIA PETITO hair stylist: EMANuELE SAMMARRuCO for GO COPPOLA make up: TIzIANA CLARELLI for GO COPPOLA

laura­bellini www.laurabellini.com

Bracciali in argento 925, rosati e rodiati Collana in ebano e argento e pietre semipreziose Orecchini e anelli in argento ed ebano


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Collezione Planet, oro 18kt

neonero www.neonero.it

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confuorto­ gioielli www.confuortogioielli.it

Collana e bracciale di perla intervallati con corniola, turchesi, conchiglia rosa e incisioni Orecchini e anello in argento, con perla e rosa

confuorto­gioielli / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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Collezione Trine, oro 18kt

pvz www.pvzoro.it

pvz / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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ottaviani www.ottaviani.com

Bracciale bijoux scintillante di maxi cristalli e strass nelle tonalità pesca e silver. Girocollo di agata rosa ed onice nera con chiusura in argento ed bracciale coordinato Orecchini chandelier nella versione total black in metallo brunito e cristalli dark. Bracciali elastici con nuance a contrasto a maglia dorata con pietre e cristalli rosa, bluette, rosso ed avorio. Anelli con perle, strass e cristalli.

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preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / estrosia


estrosia www.estrosia.com

Collana con ciondolo, argento 925 con amazzonite, cianite, idro opalescente Collana corta, argento 925 con quarzo azzurro, amazzonite, cianite, cristallo Orecchini argento 925, con idro verde Anelli argento 925, con idro verde, limone, tormalina, goccia verde opalescente Bracciale con acquamarina e iolite Bracciali con idro verde, grigio, azzurro

estrosia / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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caramanna www.caramannagioielli.it

Collana con pavone, con fili in pirite e pavone in lega di bronzo e oro con brillanti brown incastonati nella coda e negli occhi Anelli ed orecchini pavone Anelli con animali realizzati in argento e oro con granati o brillanti brown negli occhi

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brand

ARTLINEA inventa un mondo d’argento

dove anche un teschio diventa adorabile

Ci

piacciono solo le cose che piacciono, quelle viste in TV, sulle riviste di moda, in passerella o indossate dai VIP. Come il teschio che da simbolo horror ora è al primo posto delle ultime tendenze su T-shirt, borse, cinture e gioielli. Artlinea lo presenta sdrammatizzando il suo lato oscuro regalandogli un sorriso disarmante e decori floreali che ricordano un po’ quelli della indelebile cultura hippie. È uno dei deliziosi personaggi un po’ fiabeschi scelti per la collezione RAiNBOW, cugina spiritosa e vivace delle preziosità in oro, diamanti e pietre rare che Artlinea realizza in forme di armoniosa classicità; perché Artlinea, da oltre trent’anni, piace proprio a tutte perché si fa in tre, in tre linee tutte diverse tra loro con il lusso di “dia-

mond” e di “Gold Jewels” e il profilo easy di “Silver Jewels”. Quelle di RAiNBOW sono silhouette in argento, alcune rigide altre snodate con un gioco di morbida elasticità, caratterizzate dalle trasparenze dei cristalli iridescenti e degli smalti fissati con la tecnica più raffinata, quella detta “a cattedrale” che consente alla luce di attraversare il colore da parte a parte, proprio come le vetrate di una cattedrale, appunto, regalando luminosità e sfumature irripetibili. Alla stessa linea appartengono pappagalli, pavoni, civette, farfalle, gattini, ma anche fiori e foglie imprigionati in trafori di grandi orecchini pendenti e belle collane, tutti lavorati con la medesima tecnica dai colori vivaci per andare incontro alla primavera. (MRP)

Arriva la primavera arriva Rainbow Artlinea Artlinea has created a new world made of silver where also skulls are lovely! Spring is coming, Rainbow is coming too. Apart from jewels made of gold and precious stones, Artlinea is launching the new collection Rainbow with lovely characters such as smiling skulls and floral decorations.

Artlinea Jewels Via la Casella 11 52010 Capolona (Ar) Numero Verde 800129674 email: info@artlineaspa.it web: www.artlineaspa.it

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preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / artlinea­


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un pegno d’amore

c/o Oromare, strada provinciale 22 - km 1.750 - 80125 Marcianise, Italia tel. +39 0823 1644700 fax +39 0823 1644701 email info@prestigegold.it


pm Il

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iversario… n n a n u , ea o piano io, la laur m n i r o p m i n r i t è a e m ov i speciali d n o i s a bito sono gli c c ’a o ll e o d ù son i p rsonalità. E oi, sono loro i veri e p a r st o n la n parlano di e h c a basta scei z r n o s e s r e e f f i acc d la i. Per fare rrebbe da e V ? li a u q protagonist a giusti. Sì, m e alcune idee che i ll e u q e r e gli ueste pagin cità e sulla preq n I . i s r e i chied e zza dell’un e ll e b a ll su portanti ch m i i t t e puntano g g O e materie. ziosità dell zione. danno emo

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speciale uomo

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onne sempre più determinate, protagoniste autonome della scelta dei propri gioielli. E il cosiddetto sesso forte, quale significato attribuisce ai monili per la sua persona? Ora li percepisce come accessorio moda, completamento di un total look sempre più studiato nei minimi dettagli. Il monile per lui, oggi, è accessorio indispensabile, in armonia con le nuove tendenze moda, selezionato con cura. Un complemento che lo rappresenti e identifichi in tutti i diversi momenti della propria vita e carriera. Non solo orologi di prestigio o splendidi gemelli di pregiato artigianato, ma anche bracciali impreziositi da diamanti neri, oppure dall’aria vissuta o ispirati al mondo gothic underground, che hanno sdoganato simboli forti come i teschi. Qualunque sia lo stile personale dell’uomo che entra in gioielleria, che lo si definisca classico , high tech con una preferenza per i materiali innovativi o, sensibile alle contaminazioni della moda e ai meticciati, diventa vincente per il gioielliere saperlo riconoscere e assecondare. L’uomo dei nostri giorni guarda al gioiello con lo stesso occhio con cui accarezza e desidera un bel capo di abbigliamento, una cintura, un capospalla. Come esiste un guardaroba maschile per ogni occasione, dovranno esserci altrettanti oggetti preziosi per soddisfare un uomo più attento e forse più vanitoso che in passato, capace e libero di esprimere la propria dinamicità anche nei confronti di quelli che, coma cantava Marilyn Monroe, sono “i migliori amici delle donne”. (FR)

MARLù GIOIELLI www.marlu.it bracciali e collana e portachiavi in acciaio

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BARBERIS PRATI GIOIELLI www.barberiseprati.it cintura con fibbia in oro giallo 750 e gemelli in oro giallo 750

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BUCCINO GIOIELLI MADE IN ITALy www.buccinogioielli.it

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JEWELS in a factory credits photo: LuCIANO D’INVERNO art director: MARIA ROSARIA PETITO hair stylist: EMANuELE SAMMARRuCO for GO COPPOLA make up: TIzIANA CLARELLI for GO COPPOLA

Della Rovere Gioielli www.dellaroveregioielli.it Collana in dumortierite e corallo bianco, laterale artigianale in dumortierite e apophilite. Orecchini in argento e dumortierite Anelli in argento e dumortierite Collana in dumortierite e corallo bianco, laterale artigianale in argento, aragonite bianca e dumortierite

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Tererò terero@tari.it Gioielli in argento 925 con pietre dure naturali e pietra lavica

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Adami&Martucci www.adamimartucci.com Gioielli in argento e madreperla naturale Collezione Mesh

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Makula www.makula.it

Linea romantica, ottone galvanizzato in oro montato con pietre Swarovski

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Golden Corals goldencoral99@libero.it

Collana multifili in corallo e pietre naturali con finale d’argento 925% montato con corallo, perle e pietre dure. Anelli in argento 925% con corallo, perle e pietre dure naturali. Oggetti realizzati interamente a mano

golden­corals / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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Patrizia Daliana www.patriziadaliana.it Gioielleria in puro bronzo rosso Anelli con intagli in vetro collezione “Flat” Bracciale con intagli in vetro collezione “Classica” Pendente con intaglio in vetro in rilievo e intaglio esagonale con catena collezione “Valeria” Collana con pietre dure collezione “Daisy Flowers” Bracciale con perle collezione “Orchidea Flowers” Anelli in puro bronzo collezione “Orchidea” e Daisy”

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fiere

ATTESI OLTRE 100MILA OPERATORI DA TuTTO IL MONDO

Speciale

FIERE i PRiNCiPALi APPUNtAMENti FiERiStiCi PER LA PRiMAVERA 2012 a cura di Chiara di Martino

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entosessantamila metri quadrati di superficie espositiva per 1815 produttori provenienti da 41 paesi: dall’Europa in primis, a seguire Asia e Nord America. Sono questi i numeri di Baselworld 2012, il Salone svizzero dell’Orologeria e della Gioielleria, rassegna leader a livello mondiale. Mentre si lavora all’ampliamento del quartiere fieristico (un progetto, già in corso, da 430 milioni di franchi che si concluderà nel 2013: durante l’evento i cantieri saranno momentaneamente sospesi per non creare disagi), gli espositori sono pronti a presentare al folto pubblico di Baselworld le ultime novità: all’interno di una chiara definizione dei settori espositivi, nelle eleganti vetrine della struttura sarà possibile trovare gioielli di lusso di marchi prestigiosi, prodotti finiti di tutti i segmenti di prezzo, pietre preziose, perle, accessori, macchine e imballaggi. E naturalmente, gli orologi. Grande hub internazionale del comparto, dove gli operatori di tutto il mondo (ne sono attesi circa 100mila) potranno ammirare la gamma di prodotti e concludere gli ordini sul posto. Innovazione, tendenze e business: tutto questo a Basilea, dall’8 al 15 marzo.

Baselworld quando dove web info

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preziosa n. 1 / marzo 2012 / www.preziosamagazine.com / fiere

8/15 marzo 2012 MCH Fiera Svizzera (Basilea) www.baselworld.com +41 58 206 25 25


A MARCIANISE È DI SCENA L’ACCESSORIO MODA

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iace l’idea di un evento dedicato al gioiello fashion: numerose, infatti, sono le adesioni registrate per “Tarì Eventi Bijoux”, la nuova manifestazione che il centro orafo di Marcianise ha ideato per intercettare una fascia importante della domanda, quella legata alle nuove tendenze e all’accessorio moda. in calendario il 25 e il 26 marzo, il progetto è complementare all’esperienza ormai consolidata di Mondo prezioso e ha l’obiettivo di supportare le aziende più giovani e promettenti. Un evento ideato per andare incontro al mercato, dunque, un salone dedicato al trade che unisce gli interessi dei dettaglianti tradizionali di gioielleria con quelli dei nuovi concept store attenti alle tendenze e agli accessori moda. Sessanta aziende selezionate tra grandi brand, emergenti del design e artigiani d’eccellenza saranno le protagoniste della due giorni - insieme, naturalmente, alle 400 aziende stabilmente insediate al Tarì -, un contenitore che dà spazio al nuovo e intende riconoscerne le virtù anche attraverso un concorso: Bijoux Design Award, al quale parteciperanno tutti gli espositori. Domenica pomeriggio, inoltre, da non perdere un momento musicale organizzato per rendere ancora più speciale la visita alla manifestazione. All’interno del calendario annuale di eventi professionali del centro guidato da Gianni Carità, tarì Eventi Bijoux si colloca con un’offerta nuova dal tono più giovane e disinvolto. Per gli operatori provenienti da tutta Italia il Tarì ha ideato una serie di promozioni, a conferma della straordinaria capacità attrattiva del centro orafo. Il 2012 però è un anno davvero speciale. Oltre al nuovo sito, piattaforma informativa al servizio di operatori, curiosi e appassionati on line da gennaio, ci sono in serbo molte novità: collaborazioni illustri, road show, progetti per l’internazionalizzazione dedicati alle aziende insediate e, come sempre, i grandi appuntamenti di Mondo Prezioso dal 4 al 7 maggio e dal 5 all’8 ottobre. In più, il 10 e l’11 giugno Tarì Christmas Preview: il primo evento in Italia dedicato alle presentazioni di oggettistica e regali per il Natale.

PER IL PuBBLICO 500 PRODuTTORI ORAFI E L’ATTESO PRÈMIERE

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rande attesa per Oroarezzo 2012, al via il 24 marzo. La Mostra internazionale dell’Oreficeria, argenteria e gioielleria dà appuntamento al pubblico di operatori insieme a 500 produttori orafi italiani e lancia l’ormai consolidato evento Première che premia la creatività, l’impegno e l’entusiasmo delle aziende simbolo del Made in italy. un concorso di successo che si ripete da 22 anni e che propone in anteprima assoluta le produzioni originali di gioielli esclusivi ed inediti. La sfilata che metterà in mostra le tendenze del prossimo anno avrà luogo nel corso dell’inaugurazione del Centro Congressi di Arezzo Fiere e Congressi previsto nella serata del 24 marzo: 9 saranno i vincitori ex aequo. Tra loro, sarà assegnato il premio “Minerva d’Oro”. “Première è sempre più una vetrina sul futuro - spiega Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi . Le aziende che partecipano al concorso hanno la possibilità di presentare ad un pubblico d’eccezione, italiano e internazionale, il frutto del loro pensiero artistico, degli sforzi tecnologici innovativi e la propria capacità di coerenza con i dettami del mondo della moda. Il tutto non perdendo mai di vista il mercato e dunque proponendo idee che possano soddisfare le aree di riferimento, sia tradizionali che emergenti”. Nel 2011 i gioielli di Premiere sono stati esposti alle fiere di hong kong, Londra e Sharjah, negli Emirati Arabi, e in iniziative promozionali dell’oreficeria italiana a Berlino, Santiago del Cile e Shenzen in Cina.

Tarì Eventi Bijoux quando dove web info

25/26 marzo 2012 Centro Orafo “il tarì” www.tari.it +39 0823517111

Oroarezzo quando dove web info

24/27 marzo 2012 Arezzo Fiere e Congressi www.oroarezzo.it +39 0575 9361

fiere / www.preziosamagazine.com / n. 1 / marzo 2012 preziosa­

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SICILIAORO, DA 30ANNI PRTAGONISTA DEL MADE IN ITALy

uN NuOVO EVENTO OSPITATO A SOMMERSET hOuSE

È

sempre il made in italy il vero protagonista di Sicilia Oro, la rassegna di scena a taormina dal 13 al 16 aprile organizzata da tour del Gioiello. Procede senza tentennamenti l’attenzione dei dettaglianti italiani, soprattutto del Sud Italia, verso questa manifestazione che lo scorso novembre ha festeggiato l’importante traguardo delle 70 edizioni. Tra gli espositori, tante conferme ma anche numerose novità: circa un 20% di nuove aziende che metteranno in vetrina le proprie collezioni, facendo il loro ingresso nella struttura espositiva ospitata dal Palalumbi. Made in Italy per gioiellieri che sanno comprenderne il valore aggiunto, consapevoli dell’eccellenza che distingue la produzione italiana da quella di qualsiasi altro paese del mondo. Gioielleria, oreficeria, argenteria, diamanti e perle con la bijoutteria in argento ed oro esposti in un allestimento uniforme e curato nei minimi dettagli, per dare la possibilità a tutti, ai grandi brand come ai maestri orafi, di fare business con la sola forza del prodotto e di un atteggiamento sempre positivo, anche nelle congiunture economiche difficili. Perché la qualità non conosce calo né crisi e la costante attenzione per Sicilia Oro lo dimostra. una manifestazione che da 30 anni dà lustro all’intera regione e a tutto il Mezzogiorno d’Italia, riuscendo ad intercettare una domanda che non sempre trova spazio nelle offerte di ditte blasonate, ma che cerca nell’amore e nella passione per il gioiello - sempre garanzia di bellezza e qualità - l’unico valore aggiunto da considerare al momento della scelta. Ecco perché Sicilia Oro attende ancora una volta il suo pubblico di affezionati e invita tutti ad approfittare dell’aria nuova di primavera per visitare la rassegna, potendo godere anche di uno dei più bei contesti paesaggistici del nostro paese. Sicilia Oro, è stata inserita nel cartellone delle manifestazioni regionali siciliane.

un

nuovo evento destinato agli operatori si svolgerà il 12 e il 13 giugno: è the Jewellery Show London, presso la Somerset House, splendido edificio neoclassico nel cuore della capitale britannica a due passi dal tamigi. Oltre 90 prestigiosi brand internazionali e designer emergenti che mostreranno al pubblico le collezioni autunno-inverno in vista del Natale ma anche numerose anteprime sulle tendenze del 2013. Organizzato da Emap (specializzatosi nel comparto con l’omonima fiera di Birmingham) in collaborazione con il Gruppo houlden, la Company of Master Jewellers e la British Jewellers Association e sponsorizzato da Pandora, l’evento londinese ha già riscosso il favore dei selezionatissimi espositori. Una manifestazione mirata nell’ambito della quale non mancheranno momenti di spettacolo e di intrattenimento e collocata, dal punto di vista temporale, in un momento dell’anno molto fruttuoso, non coperto da altre manifestazioni fieristiche. L’evento, inoltre, è a ridosso della London Jewellery Week (11-17 giugno), un vero e proprio festival della gioielleria. Appuntamento in Gran Bretagna, dunque, a giugno con The Jewellery Show London. Per visitare la rassegna, occorre registrarsi al sito www.thejewelleryshow.com/londonregister

The Jewellery Show London

Siciliaoro quando dove web info

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13/16 aprile 2012 Palalumbi,taormina www.tourgioiello.com +39 02 89454351 +39 0362 1695188

preziosa n. 1 / marzo 2012 / www.preziosamagazine.com / fiere

quando dove web info

12/13 giugno 2012 Somerset House www.thejewelleryshowlondon.com +41 58 206 25 25


Speciale

Modula

FIERE

Fabira

Novecento novantanove Tutto è nato nel 1988 con un gruppo di persone forti di una lunga esperienza nel settore e desiderose di realizzare le proprie idee ma è il 1999 è l'anno del debutto, quando la Novecentonovantanove fa la sua comparsa pubblica sulla scena orafa italiana. Eleganza, eccellente lavorazione e classe contraddistinguono il suo stile presente nelle principali fiere del settore. È a Baselword, hall 2.1 stand k85 dall’8 al 15 marzo

Modula Modula Gioielli è una giovane azienda artigiana che sa infondere il senso dell’arte in ogni suo prodotto grazie alla competenza di maestranze artigiane. Sono creazioni in materie pregiate, uniche ed esclusive, in un design tra il classico e il moderno, che conferiscono grande emozione a chi le indossa. È presente ad Oroarezzo dal 24 al 27 marzo Modula Piazza Repubblica, 18 80059 Torre del Greco (Na) Tel. +39 081 8494386 info@modulagioielli.it www.modulagioielli.it

Novecentonovantanove

Saki Gioielli

Saki Gioielli Saki produce gioielli glamour, moderni e di tendenza. Pregio, qualità dei materiali -bronzo e Swarovski- e ricercatezza del design, fanno di SAkI un marchio alla costante ricerca del bello e del raffinato. È presente alla fiera del bijoux presso Il Tarì il 25/26 marzo e, ad aprile, a quella di Siciliaoro dal 13 al 16. Saki Gioielli Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 42 Marcianise (CE) Tel. +39 0823 778398 Fax +39 0823 513337 sakigioielli@libero.it www.sakigioielli.it

Parrini

Fabira Alta bijoutteria nata da un’idea di Fabio Scorzelli, presidente e designer dell’azienda, dopo aver maturato un’esperienza ventennale nel settore della gioielleria. Fabira propone prodotti di ottima fattura con materiali tecnologicamente avanzati e anallergici, anche con pietre preziose e semi preziose, dal design distintivo. È al Tarì Bijoux dal 25 al 26 marzo. Fabira Via Pisciarelli, 79 80078 Pozzuoli (NA) Tel. +39 081 0634965/966 Fax +39 081 0634967 info@fabira.it www.fabira.it

Idea Coral

Novecentonovantanove Via Leoncavallo 15/3 50127 Firenze Tel/fax +39 055 331077 info@novecentonovantanove.com www.novecentonovantanove.com

Parrini

idea Coral

Parrini è un’azienda artigiana aretina affermata con successo anche all’estero. Nella sua produzione, distribuita all’ingrosso, usa in particolar modo la tecnica di microfusione. Le leghe utilizzate sono a titolo 9, 14 e 18 kT. Il campionario conta ad oggi 1500 articoli proposti in tutte le possibili variazioni. L’azienda è presente ad Oroarezzo dal 24 al 27 marzo Pad. Petrarca, stand 555/557

Nata nel 1985 a Torre del Greco ad opera di Mimmo Carotenuto e Franco Cozzolino, si è insediata poi presso Il Tarì nel 1996. Alta gioielleria con perle, coralli, turchesi e pietre preziose apprezzata da una vasta e qualificata clientela. I suoi gioielli sono presenti nelle principali fiere nazionali di settore. È al Tarì Bijoux dal 25 al 26 marzo e a Siciliaoro dal 13 al 16 aprile

Parrini Via Amendola 2 50058 Signa (FI) Tel. 800 010086 info@parrinimarcello.com www.parrinimarcello.com

idea Coral Centro Orafo “IlTarì” - mod. 219-220 Marcianise (CE) Tel. +39 0823 513123 Fax +39 0823 513124 info@ideacoral.it www.ideacoral.it


pm

FIERE

Speciale

A BANGkOk OLTRE 30MILA INGRESSI PER LA 49

ESIMA

G

ioielli in argento e in oro, bijoutteria, accessori, macchinari e confezioni, ma prima di tutto sono state le gemme le protagoniste della 49esima edizione di Bangkok Gems & Jewelry Fair 2012, svoltasi dal 9 al 13 febbraio e organizzata dalla Thai Gem and Jewelry Traders Association in collaborazione con il dipartimento di International Trade Promotion, l’ex dipartimento di Export Promotion. Primo produt-

EDIzIONE

tore mondiale di rubini, la Thailandia ha dedicato a questa preziosa gemma la prima rassegna dell’anno (la prossima si svolgerà dal 13 al 17 settembre e sono previsti grandi festeggiamenti per l’edizione n. 50). Grande affluenza di visitatori - confermata la media di 30mila ingressi -, soprattutto dalla Russia, ma significativi sono stati anche gli arrivi di buyer da altre aree strategiche per il comparto del paese, come l’india, gli Stati Uniti e l’italia. La

nuova sfida, secondo gli organizzatori, è la costituzione della Gems, Jewelry and Precious Metal Confederation of Thailand, un organismo unitario che leghi tutte le anime del comparto. Nel 2011, secondo i dati del ministero del Commercio, l’export di gioielli in oro della Thailandia è cresciuto del 21.53% e del 22.82% la “fashion jewellery”: al primo posto, però, si confermano i diamanti (+33.14%) e le gemme (27.79%).

FIERA DI VICENzA AMPIO SPAzIO F

GARANtiRE L’ACCESSiBiLità ALLE iNFORMAZiONi di SEttORE RAFFORZA LA StRAtEGiA di FiERA di ViCENZA, HUB NAZiONALE E iNtERNAZiONALE dELLA GiOiELLERiA itALiANA. 102

preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / fiere­

ALLA TECNOLOGIA

iera di Vicenza è sempre più digitale. Grande spazio alla tecnologia nelle ultime iniziative della società per azioni guidata da Roberto Ditri per consolidare la propria posizione nel panorama fieristico internazionale. Un percorso verso l’innovazione e nuove strategie di interazione con il proprio pubblico di riferimento che conta, tra le tante, la pubblicazione delle show guide di Vicenzaoro su iPhone e iPad - in arrivo anche la versione per Android - che mette a disposizione dei visitatori tutte le informazioni utili sulle aziende e la loro ubicazione attraverso le mappe. Col diffondersi di tecnologie mobili come smartphone e tablet, Fiera di Vicenza dispiega quindi la sua forza d’urto, i contenuti, ed espande il proprio impegno nella comunicazione. Investe e rilancia, offrendo nuove opportunità alla clientela degli espositori e alla platea dei buyer. Le nuove potenzialità si incardinano in un contesto digitale già sviluppato con una serie di siti internet: da quello istituzionale (www.vicenzafiera.it) a quelli delle singole manifestazioni fino alla presenza sui vari social network. Garantire l’accessibilità alle informazioni di settore rafforza così la strategia di Fiera di Vicenza, hub nazionale e internazionale della gioielleria italiana.



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design

E

dith Schneider, tedesca d’origine ma californiana d’adozione, nel 2009 ha realizzato una collezione di gioielli mischiando caramelle e dolciumi ad argento e pietre dure: intrecciando rotelle di liquirizia e maglie d’argento a formare lunghe catene, fondendo orsetti haribo all’interno di castoni d’argento per creare coloratissime e profumatissime collane. Colleen Baran ha scelto un modo insolito per realizzare la sua collezione: per tutto il 2010 ha creato un anello al giorno, dando vita a 365 pezzi realizzati con i materiali più disparati e più o meno improvvisati, dagli elastici alle ciglia finte.Tra i pezzi che la designer canadese ha fotografato e pubblicato quotidianamente sul suo blog, ci sono anelli in carta stagnola che contengono pepite di cioccolato o con mirtilli rossi disidratati a simulare i più preziosi granati. La frutta disidratata è l’oggetto del desiderio anche di una piccola collezione di una giovane blogger artista e viaggiatrice, Cathy di La Prochaine Fois, affascinata dalle increspature che assume la frutta quando si disidrata, al punto da cristallizzarne la bellezza e le sfumature in grandi e delicati anelli in argento.

ceri che non resistono alle tentazioni più preziose: Artesanal Sweets è l’atelier di un’artista della pasticceria con una passione speciale per la gioielleria. Oltre a torte, biscotti e ai sempre più fashionable cupcakes, la chef Natasha crea la sua personale collezione di cocktail rings in pasta di zucchero, decorati con pastiglie di glucosio tagliate come pietre preziose i cui colori vividi e riflessi non hanno nulla da invidiare ad ametiste e smeraldi. Veri pezzi unici da mangiare, e non solo con gli occhi. E se ormai Barbara Uderzo ci ha abituati a gioielli nei materiali più disparati, incluso il cioccolato con cui realizza catene, bangles o anelli-boules extralarge pensati come regalo da consumare in coppia, oltreoceano Wendy Mahr risponde con pendenti e orecchini in boules di cioccolato e foglia d’oro montate su fili d’argento dorato. È impossibile non associare il nome di Barbara uderzo ai Blob*Rings: anelli in argento ricoperti di plastica in modo apparentemente casuale, in cui ingloba gli oggetti più disparati tra cui riproduzioni di utensili da cucina, tazzine e caffettiere, bonbon e fette di torta. un percorso simile è quello intrapreso dall’argentina Sil-

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C ARAMELLE E ChI PIù CIOCCOLATO NE hA z u C C h E RO PIù NE METTA Kathy Ludwig, artista tedesca che concentra la sua attenzione sulla relazione tra il corpo e gli elementi che interagiscono con esso, siano parassiti, protesi o gestualità, si è ispirata alla più comune delle abitudini dei bambini: quella di succhiarsi il pollice. Childhood Memories sono calchi di pollici in gelatina e zucchero, con gusti diversi a seconda della necessità: cioccolato per quando serve un po’ di dolcezza, echinacea per combattere l’influenza, mojito per aperitivi d’emergenza. Basta un’occhiata in rete per capire che dolciumi e simili sono un’attrazione non solo per i più golosi ma anche per artisti e designer. Ci sono però anche maestri pastic-

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vina Romero, artista specializzata in gioielli tessili che costruisce piccole storie attorno a spille realizzate all’uncinetto ripescando pupazzi e animali di plastica negli scatoloni dei giocattoli dell’infanzia. Inoltre è facile immaginare che l’infanzia di Réka Lòrincz sia trascorsa giocando a Barbie e custodendone gelosamente ogni scarpina, rivelatasi utile a tempo debito. A volte basta poco per tornare bambini: una collana di caramelle, un anello di cioccolato con cui inzaccherarsi le dita, un paio di scarpine color anni ’80. E se la nostalgia si fa troppo forte, si può sempre ricorrere ad un consolatorio pollice di zucchero.

preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / design­

di Lucia Venino

PER TORNARE BAMBINI E PER LA GIOIA DEGLI OCChI (E DEI DENTISTI) 8

(1) Colleen Baran, Ring 10/365 - Carta stagnola e cioccolato. 2010 (2) Artesanal Sweets, Cocktail Rings - Anelli in pasta di zucchero e pastiglie di glucosio. (3) Kathy Ludwig, Childwood Memories anelli-pollice in gelatina e zucchero. (4) Réka Lòrincz, I love you Barbie - Pendente realizzato con scarpe di Barbie su filo d’oro. 2010 (5) Colleen Baran, Ring 29/365 - Cellophan per alimenti e mirtilli rossi disidratati. 2010 (6) Wendy Mahr, Choco neck - collana in argento con boules in cioccolato e foglia d’oro. (7) Silvina Romero, Brooch - spilla in cotone con elementi in plastica. (8) Cathy - La Prochain Fois, Dried Fruit Ring anello in argento e arance disidratate. 2009


FiERA di ViCENZA, UN CONCORSO E UN PREMiO PER CREARE SiNERGiE

i tERMiNi PER PARtECiPARE SCAdONO iL 16 MARZO

P

di Livia Tenuta

resentati durante VICENZAORO Choice a Settembre, il Premio Andrea Palladio International Jewellery Awards e il Concorso Next Jeneration sono una delle iniziative di Fiera di Vicenza per un approccio nuovo e contemporaneo al panorama orafo. Il Premio Andrea Palladio International Jewellery Awards, dedicato alle eccellenze del gioiello internazionale, si pone infatti l’obiettivo di creare delle sinergie all’interno del mondo del gioiello, prendendone in considerazione le diverse sfaccettature: il progetto, la distribuzione, la produzione, il retail e la comunicazione. Dare uno sguardo completo a ciò che oggi è il gioiello, risultato di diverse fasi di progetto, obbliga i partecipanti a porsi delle domande sulla vera essenza del prodotto finale e a fare una riflessione sulla qualità e la cultura che da sempre hanno caratterizzato e reso leader la Fiera di Vicenza.

Sette le categorie che caratterizzano il Premio: the best italian jewellery designer, che premia il lavoro di un progettista italiano professionista del gioiello, riconosciuto a livello internazionale, con una produzione personale; the international jewellery designer, si riferisce invece al lavoro di un progettista internazionale professionista del gioiello; the best jewellery brand collection, si riferisce alla migliore collezione realizzata da un’azienda orafa improntata con evidenza alla ricerca e all’innovazione; the best jewellery flagship store, per il miglior punto vendita monomarca di azienda orafa capace di rappresentare l’identità e i valori aziendali e allo stesso tempo i principi della ricerca di nuovi scenari di consumo e di consumatori; the best jewellery communication campaign, premia la migliore campagna di comunicazione capace di rappresentare tanto l’identità, il posizionamento e i valori aziendali, quanto i nuovi scenari nel panorama dell’adv nel segmento del luxury; the best jewellery website, si riferisce al miglior sito web orafo capace di rappresentare i nuovi scenari commerciali e comunicativi del 2.0; the best jewellery packaging, è la categoria pensata per premiare il miglior packaging dedicato al gioiello capace di rappresentare l’innovazione del confezionamento e del pack orafo. Per partecipare basta compilare un modulo di autocandidatura - tutte le info su www.aboutjewellery.it/premio - per essere poi selezionati da una rinomata Giuria e Commissione di Esperti di cui fanno parte: Gianmaria Buccellati, Presidente del gruppo Buccellati, lanciato da lui negli anni ‘70 sulla scena internazionale e da sempre portatore di un mix di valori come la tradizione e la manualità che prendono ancora vita nei gioielli di cui si occupa personalmente insieme al figlio Andrea per tenere saldo quel legame tra il passato, il presente e il fu-

turo dell’azienda; Silvana Annicchiarico, architetto, critico, vicedirettrice per cinque anni della rivista di design MODO e attualmente Direttrice della Triennale Design Museum di Milano, vanta collaborazioni con grandi studi su piani urbanistici e architettonici quali quelli di Gaetano Lisciandra, Gae Aulenti, Emilio Battisti e con lo studio di Alberico Barbiano di Belgiojoso; Andrea Branzi, architetto e designer che ha fatto parte del gruppo di avanguardia Archizoom Associati, co-fondatore di Domus Academy, oltre che autore di numerosi libri sulla storia e la teoria del design, curatore di mostre in Italia e all’estero e Compasso d’Oro nel 1987; Alba Cappellieri, Preside della Facoltà di Design della Moda presso il Politecnico di Milano, dove è anche Professore di Design del Gioiello, coordinatrice di varie ricerche a livello internazionale per aziende locali e estere operanti nel settore del gioiello, curatrice di mostre di successo in diversi paesi del mondo, Direttore del corso di specializzazione post-laurea in Design del Gioiello sempre presso il Politecnico di Milano ed editore del blog www.jewelleryscape.it; Franco Cologni, Amministratore Compagnie Financiere Richemont International SA, oltre che esperto nel mondo del lusso grazie alla sua storica esperienza in Cartier; Beatrice Salomon, specializzata in arte contemporanea e dal 2000 Direttore del Musée des Art Decoratifs di Parigi e di Conservateur Général du Patrimoine.

Ma la Fiera di Vicenza ha pensato proprio a tutto! Se infatti da un lato il Premio è dedicato alle eccellenze del gioiello, ai marchi e ai personaggi già affermati, Next Jeneration, Jewellery talent Contest, è creato ad hoc per i giovani talenti under 30. Bandito da Fiera di Vicenza S.p.a. con la consulenza scientifica della School of Design del Politecnico di Milano, Next Jeneration ha come tema la realizzazione di un gioiello dedicato al Souvenir d’Italie, un oggetto capace di evocare le eccellenze del territorio italiano reinterpretandole e valorizzandole secondo un’estetica contemporanea. Anche in questo caso una straordinaria giuria selezionerà i progetti e determinerà il vincitore: Gijs Bakker, designer e Fondatore di Droog Design e “Chi ha paura...?”; Luisa Bocchietto, architetto e designer, attualmente Presidente ADI, Associazione per il Disegno Industriale e componente del Consiglio Italiano del Design presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; ancora Alba Cappellieri; Matteo Ragni, designer e docente in diverse università internazionali; Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi Italia. Originalità, innovazione, vesitibilità e riproducibilità industriale del progetto, saranno i parametri dei quali la Giuria terrà conto nella valutazione dei progetti presentati dai giovani talenti. Due appuntamenti da non perdere! Ma … bisogna affrettarsi, la scadenza è il 16 marzo!

Il gioiello e la tecnologia si incontrano al Politecnico di Milano Due mondi che mai fino ad oggi hanno comunicato - se non in esigui e trascurabili casi - dialogano, si incontrano e si fondono l’uno nell’altro al Politecnico di Milano. Non poteva esserci luogo migliore per dar vita a progetti che racchiudono l’essenza del prodotto industriale, il gusto estetico del fashion e la ricerca politecnica. La tecnologia e il gioiello convivono armoniosamente nelle idee che hanno preso forma durante il Laboratorio di Design del Gioiello, tenuto dalla Prof.ssa Alba Cappellieri, e che integrano la tecnologia RFID in ornamenti indossabili. I gioielli che propongono gli studenti della Facoltà di Moda del Politecnico di Milano, in mostra fino al 14 luglio nella sede di Milano Bovisa, via Durando10, guardano al futuro e alla funzionalità; non più oggetti fatti per essere ammirati ma accessori indossabili, funzionali e belli. Da gioielli veri e propri - come collane per snow boarders e sciatori per condividere le esperienze sulla neve attraverso dei video, o che ci consentano di trovare il nostro fidato cane, o ancora che permettano alle donne in stato di gravidanza di portare sempre con sé le informazioni mediche, o che diventino contenitori preziosi delle foto dell’amata, o ancora bracciali che garantiscano il controllo e la sicurezza dei genitori sui propri figli - fino ad arrivare anche a gioielli souvenir - che diventano una sorta di tom tom nelle città straniere o sostituiscono i biglietti elettronici per gli aeroporti - o a portachiavi, gift card e targhette che migliorano la vita, monitorando lo stato di salute, comunicando le intolleranze alimentari, ma che riescono ad essere anche divertenti e contemporanei. 50 progetti che generano una riflessione non solo sulle esigenze del nostro tempo e sui cambiamenti che stanno investendo il modo di comunicare ma anche sulla necessità di conferire una funzione pratica oltre che simbolica al gioiello, resa possibile con l’integrazione della tecnologia. Come diceva Orazio nell’Ars poetica “Raggiunge la perfezione chi sa unire l’utile al dilettevole”.

design / www.preziosamagazine.com / n.­1­/­marzo­2012 preziosa­

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pm

gemmologia

GRANATI

seconda parte (continua dal numero precedente)

La sottile linea di confine tra i gruppi di granati La valorizzazione della rodolite ne annuncia il riscatto ripartizione dei granati in gruppi distinti ha confini a volte piuttosto labili e incerti. i dati distintivi che ci danno l’indice di rifrazione, il peso specifico e gli spettri di assorbimento autorizzano i ricercatori a postulare la necessità di una riclassificazione, inserendo ad esempio, tra gli altri, un tipo intermedio tra il piropo e l’almandino. Quando nel 1889 nella Carolina del Nord fu rinvenuto un tipo di granato del tutto inedito, dalle colorazioni lavanda, porpora con toni di violetto-rosso e rosso-rosa i gemmologi americani decisero di battezzarlo rodolite. In realtà a ben vedere anche da altri rinvenimenti di materiale simile nello stato indiano di Orissa, nell’umba valley al confine Tanzania/kenia resta difficile assimilare alla rodolite tutti gli esemplari intermedi tra piropo e almandino. Sta di fatto che le rodoliti hanno commercialmente rinvigorito il prestigio dei granati facendo segnare dei cospicui picchi di valutazione, soprattutto per le gemme di grandezza ragguardevole superiore ai 5 carati.

La

La tsavorite, il granato che insidia allo smeraldo il trono delle pietre verdi. L’era del marketing il nuovo capitolo sui granati lo scrive un grande personaggio del mondo gemmologico: lo scozzese Campbell Bridge, una figura leggendaria tra gli addetti ai lavori. Appassionato ricercatore dei tesori nascosti nell’Eden africano Bridges incontrò per la prima volta incidentalmente una splendida grossularia verde in Zimbabwe nel 1961.Vi si imbatté di nuovo in tanzania nel 1967 ma solo i successivi reperimenti nello tsavo National Park in Kenia gli consentirono di lanciare la spettacolare new entry nel mondo del gioiello. Fu il direttore di tiffany, Henry Platt ispirandosi al Parco Nazionale a denominarla tsavorite ed introdurla con grande successo sul mercato. Questo modernissimo ed antichissimo granato assurge in questo modo nientemeno alla ribalta del marketing e di fatto contrassegna insieme alla tanzanite un’epoca nuova nella quale la preziosità può essere trasmessa rapidamente con apposite campagne. La tsavorite deve la sua straordinaria colorazione verde alla presenza di vanadio. Raramente si trova in cristalli da cui si possano ottenere gemme di grandi dimensioni, per questo gemme di 4 carati e più spuntano sul mercato prezzi davvero considerevoli. Lo sfruttamento, ancora limitato a causa della pericolosità delle aree minerarie (purtroppo lo stesso Bridges è stato assassinato, vittima di un agguato nel 2009), assieme all’assenza di trattamenti migliorativi rendono la tsavorite estremamente pregiata con quotazioni che rivaleggiano quelle degli smeraldi. Particolarmente richieste ed apprezzate le pietre di piccole dimensioni che, grazie alla migliore brillantezza ed uniformità di colore vengono sempre più spesso utilizzate nei pavé in sostituzione degli smeraldi Altra grossularia è l’Essonite, conosciuta in epoca antica, di provenienza indiana e dalla caratteristica colorazione ambrata (lyncurium per Plinio), una varietà che può raggiungere discrete quotazioni. Esemplari di Rodolite taglio carrè , difficilmente si trovano gemme di grandezza superiore ai 5 cts.(foto Alessandra Di Lorenzo) Granato Grossularia verde (tsavorite). Splendida goccia. (Foto Roger Dery).

TAVOLA 4 Splendida coppia di granati grossularia gialli. Estratti dalle miniere situate nella regione collinare di Lelatema, 30 chilometri a sud dei giacimenti di Merelani,Tanzania, questo materiale si presenta con inusuali tonalità chiare di verde, giallo e giallo dorato ed è molto spesso disseminato di piccole inclusioni. (foto Roger Dery)

GRANATO GROSSuLARIA Ca3Al2(SiO4)3 Silicato di calcio e alluminio (Essonite, tsavorite) Durezza MOhS 6,5-7 Indice di rifrazione 1,73-1,76 / Peso Specifico 3,4/3,78 Spettro di assorbimento.Variabile a seconda della specie

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preziosa­ n.­1­/­marzo­2012­/­www.preziosamagazine.com / gemmologia­

Paolo Mnieri (consigliere Federazione Orafi Campani) Alberto Scarani (gemmologo IGI di Anversa) Francesco Sequino (Gemmologo GA)

Tutti gli altri granati da gioielleria Altro tipo di granato di individuazione recente è la spessartina, nome derivato dal distretto bavarese di Spessart. Recenti rinvenimenti nel Madagascar, in Nigeria, Tanzania e Nanibia l’hanno resa popolare negli ultimi tempi. Si distingue per una colorazione arancio, aranciorossastra, bruno-rossastra. Per le gemme di intensa colorazione arancione è stato coniato un accattivante nome commerciale, Mandarin garnet.

TAVOLA 5 Inclusione a coda di cavallo (horsetail) tipica del granato demantoide russo. Le fibre curvilinee sono costituite da Crisolito. (photo: Peter Grumitt - www.apsara.co.uk)

SPESSARTINA Mn3Al2(SiO4)3 Silicato di manganese e alluminio Durezza MOhS 7,25 Indice di rifrazione 1,79-1,81 / Peso Specifico 4,12/4,2 Spettro di assorbimento Nella spessartina pura, causa presenza del manganese, comprende due bande nel violetto, che possono essere accompagnate da quattro linee più deboli nel blu-verde, blu e violetto.

il demantoide è un granato verde della specie Andradite, scoperto nel 1868 nella regione degli urali e reso famoso dai gioielli di Fabergè in epoca zarista. È uno dei granati più rari ed è molto ricercato per le sue caratteristiche uniche: una dispersione più alta di quella del diamante (0,057 contro 0,044), grande brillantezza e un indice di rifrazione altissimo (1,883). ultimamente sono stati rinvenuti giacimenti piuttosto ricchi in Namibia, tuttavia le gemme di provenienza russa rimangono le più richieste e la differenziazione con le africane è possibile perché queste ultime non posseggono le caratteristiche inclusioni fibrose e ondulate di amianto conosciute come “horsetail” a causa della somiglianza con la coda di un cavallo. Questa caratteristica inclusione, molto apprezzata dai collezionisti, rende il Demantoide l’unica gemma il cui valore aumenta in presenza di un’inclusione.

TAVOLA 6 Inclusione a coda di cavallo (horsetail) tipica del granato demantoide russo. Le fibre curvilinee sono costituite da Crisolito. (photo: Peter Grumitt – www.apsara.co.uk)

ANDRADITE Ca3Fe2(SiO4)3 Silicato di calcio e ferro Indice di rifrazione 1,88-1,888 / Peso Specifico 3,77/3,88 Spettro di assorbimento del demantoide una prima banda a 443 nm attribuito al ferro cui ne seguono altre due a 622 e 640 (cromo)con doppietta a 693 e 701

Granati, pietre per business e per passione Figure come Roger Dery non sono molto conosciute in Italia. Con base operativa nel Michigan, Dery è nel mercato delle gemme ormai da 30 anni. Con il passare del tempo ha radicalmente modificato la propria attività, lasciando il settore delle gemme calibrate per l’industria per lanciarsi nell’avventura della ricerca di grezzi pregiati per tagliarli e commercializzarli da sé. La combinazione felice di selezione e trasformazione gli hanno consentito di conseguire risultati eccellenti. E’ stato tra l’altro consulente governativo della Namibia lavorando alla creazione di due centri per il taglio nelle regioni occidentale e meridionale dello stato africano. Roger oggi è titolare della Spectralgems (www.spectralgems.com, una passeggiatina sul suo sito è istruttiva) mediante la quale vende le sue gemme negli Stati uniti ed in Canada. I numerosi riconoscimenti, anche da parte dell’American Gem Trade Association, non hanno modificato il suo profilo di appassionato viaggiatore e ricercatore. Lo intercettiamo appena rientrato dal suo quattordicesimo viaggio in Africa. Il pacco di splendidi grezzi appena sdoganato lo attende sulla scrivania e si capisce che non vede l’ora di mettersi alla macchina da taglio per lavorarli. Quali sono i materiali che preferisci? Attualmente l’Africa produce esemplari strabilianti di oltre 30 diverse specie di gemme, la grande famiglia dei granati è certamente la mia preferita, il mio primo acquisto in Africa è stata una splendida tormalina Neu Schwaaben in un remotissimo villaggio di minatori vicino a Karibib, in Namibia, era il 2001. dove e come ti procuri i grezzi africani? L’intera zona orientale è attualmente la più ricca. C’è da dire inoltre che in quelle zone le popolazioni sono decisamente amichevoli, soprattutto con gli occidentali interessati all’acquisto ed esportazione delle gemme grezze. Se parliamo di pietre di colore, quali consideri le più popolari e richieste? La nostra produzione copre più di 40 specie di gemme, tuttavia, parlando del mercato statunitense e canadese direi che le più richieste sono essenzialmente zircone, peridoto, tormalina e, ovviamente la straordinaria famiglia dei granati in tutte le sue colorazioni e tonalità. Ecco, i colori. Quali sono i più richiesti? Al giorno d’oggi la moda influenza le tendenze anche nell’ambito delle pietre preziose, direi che attualmente la più trendy e maggiormente richiesta è il granato verde menta proveniente dalla zona di Merelani in Tanzania.



pm

skip intro di Gloria Belloni

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corso di questi ultimi mesi, mi è capitato più di una volta di chiacchierare con operatori del settore orafo, in particolare dettaglianti, a proposito dei loro siti web, qualcuno già da tempo on-line, e scoprire che “tanto non serve a molto. Alla fine la clientela è sempre quella, sa dove sono e non mi viene certo a cercare su internet”. In qualche caso ho cercato di approfondire l’argomento per capire cosa si aspettassero dal proprio sito. Anche qui la risposta, assumeva un tono un po’ sfiduciato “è il solito sito vetrina, sa, giusto perché comunque dobbiamo esserci”. ho pensato che mi sembrava un vero peccato, perché, sempre nello stesso periodo, ho avuto anche ottimi riscontri da gioiellieri che hanno saputo fare del proprio sito un punto di forza in termini di identità, qualcuno riportato anche sulle pagine di questa rubrica. Se effettuo una ricerca con Google usando come parole chiave ‘gioielleria’ seguito dal nome di una città di medie dimensioni di qualunque parte d’Italia, di solito ai primi sei, sette posti compaiono nomi di negozi registrati su generiche directory di imprese, in non pochi casi con indirizzi obsoleti o incompleti. Solo molto più avanti in graduatoria, un paio di nomi di importanti gioiellerie con domini propri: www.nomegioielleria.it o .com. Questo ci dice che, allo stato attuale dell’arte, basterebbe davvero poco per ben posizionarsi nei motori di ricerca e farsi trovare bene e subito da persone che, come me, ad esempio non abitano a Lecco, ma ci vanno spesso nel weekend magari anche per acquistare qualche regalo prezioso. Ci si fida del passaparola, dell’opinione di un amico, del ‘nome noto’, non certo di quello che si può vedere su internet. Invece, anche le ricerche dimostrano, che Internet gioca una parte molto importante nella scelta d’acquisto. E Internet vuol dire tutto, non solo i siti dei grossi brand. Se si è in cerca di un gioiello per un regalo di nozze, ci si imbatterà in siti che dispensano consigli di bon ton, in quelli che ci spiegano l’importanza delle 4 C, in qualche foto di star famose che indossano l’ultima creazione supergriffata e, alla fine, ci si soffermerà probabilmente più a lungo su quelle pagine che, pur appartenendo a siti di aziende o negozi, appariranno più credibili, esaurienti, meno insistenti nel tentare di vendere qualcosa, poco ‘scopiazzate’ da

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altri, ricche di contenuti con lo strumento che informativi e facili da già con il grafico sull’annavigare. damento delle visite riil posizionamento del schierà di appassionarvi. proprio sito è strettaFatevi aiutare da mente legato ad una un’agenzia o da un proattività fondamentale grammatore a impoche si colloca a monte, stare correttamente i ovvero l’attività di web Secondo un rapporto di Netcomm, il consorzio del parametri e, magari, ad analytics: lo studio ap- commercio elettronico italiano, e la School of Manage- avviare una campagna ment del Politecnico di Milano, il commercio elettroprofondito dei dati ri- nico in italia è aumentato del 20% nel corso del 2011. AdWords sempre con guardanti il traffico del Fenomeni come il boom dei siti che vendono coupon Google, a basso budget sito che consente di sconto come Groupon e nuovi colossi tra cui Amazon e per un periodo limifornire importanti in- hanno inciso molto. Crescono tutti i comparti mer- tato. Potrete inserire le formazioni qualitative, ceologici, anche se i servizi pesano ancora per i due parole chiave per le quali oltre che quantitative, terzi sull’e-commerce business to consumer italiano. i pensate di poter essere web shopper risiedono per il 60% nel Nord italia, per su chi vi accede, di pro- il 255 al Centro e il restante al Sud. Cala leggermente cercati e ogni volta che filare i visitatori e di di- lo scontrino medio rispetto al 2010. i marchi sono an- qualcuno cliccherà sulla sporre di indicazioni cora elemento trainante per le vendite. vostra inserzione ‘Gooprecise per effettuare le gle’ pagherete il clic. Il opportune modifiche in tempi brevi. budget è definito da voi a priori, anche in termini i programmi e i metodi di oggi sono molto lon- di pochi euro mensili e, una volta raggiunto nestani dai vecchi ‘report dati’ e più semplici da uti- suno vi addebiterà più nulla. Questo esperimento, lizzare. trascurare questo importante aspetto è tengo a sottolinearlo, non deve necessariamente un po’ come brancolare alla cieca fidandosi esclu- diventare la vostra strategia di presenza in rete, ma sivamente del proprio intuito. Soprattutto, te- è di sicuro un mezzo che può aiutarvi concretanendo conto che la rete è uno dei pochi ambiti mente a comprendere come i risultati in Internet della comunicazione e del marketing in cui i risul- siano qualcosa di quantificabile e se qualcosa non tati sono davvero misurabili. funziona potrebbe dipendere da noi. Questi anPotete provare a toccare con mano uno dei veri dranno naturalmente confrontati con i riscontri efvantaggi della presenza on-line, ovvero la misura- fettivi e concreti relativi al vostro lavoro in negozio. bilità dei risultati e degli investimenti, con un’inizia- i numeri dicono molto a proposito di come è cotiva di facile realizzazione e alla portata di tutti. struito il nostro sito, cosa le persone cercano, Google Analytics consente di misurare l’efficacia quanto rimangono, cosa esplorano, eccetera. Il ridi un’iniziativa dedicata alla clientela e realizzata schio nel non farlo è gestire il sito web senza baprincipalmente con mezzi tradizionali, come pub- sarci su ciò che la gente realmente fa o vuole. blicità su stampa locale, volantini, o mailing dirette. Scoprirete, ad esempio, che è sufficiente aggiornare Qualunque sia il tipo di strada che abitualmente spesso i contenuti (anche di poco) per vedere il seguite per promuovere anche solo un evento vostro sito ‘scalare le classifiche’ oppure dare i giuspeciale all’anno, potete, per una volta, realizzare sti nomi alle foto che caricate, dire cose pertinenti una pagina web dedicata all’iniziativa (landing page) e condividere risorse, anche di concorrenti, talvolta!. da inserire nel vostro sito con tutte le informazioni Con un valido aiuto e buona volontà per senecessarie sull’evento. Inserite l’indirizzo web di guire la vostra creatura potete ottenere risulquesta pagina specifica (che deve essere distingui- tati soddisfacenti con investimenti davvero bile dalle altre) in tutte le vostre comunicazioni car- ragionevoli, sempre che non abbiate in mente di tacee ed e-mail e con lo strumento di analisi avviare un’attività di e-commerce, impresa che ritraffico di Google verificate l’andamento degli ac- chiede investimenti e attenzioni naturalmente più cessi. I risultati potrebbero essere sorprendenti e, impegnativi. mal che vada, acquisirete un minimo di confidenza Poi, come si dice, l’appetito vien mangiando…

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E-commerce 2011



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tecnico amministrativo

uNA SVOLTA NEL COMMERCIO DELLE PiEtRE PREZiOSE? di Marco

N

ello scorso numero di “Preziosa” abbiamo fatto il punto sulle norme che regolano la nomenclatura ed il commercio delle gemme. Abbiamo visto come la principale fonte normativa sia costituita dalle norme UNi e CiBJO (Confederation Internationale de le Bijouterie, Joaillerie, Orfevrerie, des diamants, perles et pierres) recepite nelle raccolte degli usi delle Camere di Commercio, e come tali norme possano costituire una garanzia per il consumatore se lette in combinato disposto con le norme generali del Codice del Consumo. Avevamo anche sottolineato come il settore attende da anni un organico testo di legge che spazzi via tutte le incertezze. Questa speranza potrebbe divenire realtà già entro la fine di questa legislatura (primavera 2013) se il Parlamento non si dovesse sciogliere prima. Infatti, lo scorso 30 Novembre la Camera ha approvato il disegno di Legge Mazzocchi-Mattesini, risultante dall’unificazione delle proposte di legge n. 225 e 2274 che avevano il medesimo obiettivo di regolamentare il settore dei prodotti gemmologici. Ora il testo è all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Alla sua elaborazione hanno partecipato tutte le più importanti organizzazioni imprenditoriali del settore orafo. Giuseppe Aquilino, presidente di Federdettaglianti, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato dei lavori e l’unità raggiunta tra le Associazioni: “L’attenzione auspicata da parte del legislatore nei confronti di una materia estremamente specialistica e complessa ha trovato piena risposta. Ora il testo passa all’esame del Senato.Anche in questa sede dobbiamo augurarci una veloce discussione ed approvazione per evitare che, con la fine della legislatura, venga vanificato l’impegnativo lavoro delle associazioni e del Parlamento”. Esaminiamo i punti principali della nuova legge, avvertendo che essa potrà ancora subire modifiche durante l’esame al Senato. Il campo di applicazione della legge si estende dai materiali naturali a quelli artificiali, comprendendo anche le perle ed i materiali di origine organica, come il corallo o l’ambra, ed è così definito dall’art. 1 a) minerali di origine naturale, formatisi in giacimenti naturali; b) minerali sintetici; c) prodotti artificiali; d) perle naturali e altri materiali organici di origine animale o vegetale, tradizionalmente utilizzati in gioielleria; e) perle coltivate o altrimenti denominate; f) imitazioni di perle.

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La legge riprende, nelle descrizioni dei materiali e dei trattamenti, le definizioni contenute nella norma Uni 10245:2003 sulla nomenclatura dei materiali gemmologici. Tale norma è il punto di riferimento costante della legge: ad essa si rinvia ogni qualvolta si fa obbligo di indicare la corretta denominazione dei materiali gemmologici e degli eventuali trattamenti da essi subiti.

Cantarella Direttore Federazione Orafi Campani

esporre, detenere a scopo di vendita, vendere o distribuire a titolo gratuito i materiali e i prodotti” (di cui alla legge in questione N.d.r.),” con una denominazione diversa da quelle previste dalla presente legge”. Queste norme valgono anche per le vendite all’asta, comprese quelle dei pegni, per gli antiquari, e per le vendite a distanza, tra cui quelle televisive e via internet.

IN DISCuSSIONE AL SENATO LA NuOVA LEGGE SuL COMMERCIO DEI MATERIALI GEMMOLOGICI La novità sostanziale della legge consiste nell’obbligo di dichiarare, a qualsiasi stadio della commercializzazione del prodotto, dall’ingrosso al dettaglio, le caratteristiche specifiche dei prodotti, specie in ordine agli eventuali trattamenti subiti; queste le denominazioni di base da applicare ai materiale gemmologici, definite dall’art. 4 comma 1: a) «naturale», nel caso di materiale gemmologico naturale; b) «trattato», nel caso di materiale gemmologico trattato; c) «sintetico», nel caso di materiale gemmologico sintetico; d) «di coltura», nel caso di materiale gemmologico di coltura; e) «artificiale», nel caso di materiale gemmologico artificiale. Per quanto riguarda i materiali sottoposti a trattamento, la legge dispone che “La denominazione dei materiali gemmologici trattati deve essere completata dall’indicazione del trattamento cui essi sono stati sottoposti, in conformità a quanto stabilito dalla norma UNI 10245, e successivi aggiornamenti.” (Art. 3 comma 1) Tali denominazioni “devono essere indicate su tutti i documenti commerciali o pubblicitari che si riferiscono al prodotto, nonche´ sulle eventuali etichette o cartellini che lo accompagnano, e sono le uniche denominazioni che possono essere usate, anche verbalmente, per indicare i prodotti.” (Art. 7 comma 2). Esse “devono essere, altresı`, utilizzate per i prodotti esposti in manifestazioni espositive, in fiere e in mostre aventi carattere commerciale”. (Art. 7 comma 3). Dunque, dal momento di entrata in vigore della legge, un rubino che ha subito, poniamo, un processo termico per migliorarne le qualità dovrà essere indicato come “rubino trattato riscaldato”, come “rubino sottoposto a processo di riscaldamento” o semplicemente come “rubino riscaldato”. La legge vieta tassativamente “di importare,

Per le vendite a distanza il legislatore ha previsto ulteriori tutele per il consumatore, oltre a quelle già ordinariamente previste dal Codice del Consumo in tema di diritto di recesso. Infatti, la legge prevede che le denominazioni corrette degli oggetti in vendita “devono essere riportate anche sulla proposta di contratto o di vendita a distanza” (Art. 8). Non basta quindi indicare le denominazioni di legge sulla pagina web che mostra gli oggetti in vendita oppure la semplice citazione orale o mediante scritta durante una televendita: la vendita dovrà essere perfezionata mediante contratto scritto che dovrà riportare le esatte denominazioni di legge della merce oggetto del contratto. Peraltro, il legislatore ha previsto sanzioni decuplicate rispetto all’ordinario per le violazioni alla legge perpetrate nelle vendite a distanza, proprio in considerazione della rischiosità del fenomeno e del minor grado di tutela che il mezzo televisivo o internet possono assicurare al consumatore rispetto alle normali vendite effettuate in negozio. Come si vede, la legge affida una grande responsabilità a tutti gli elementi della filiera del commercio dei materiali gemmologici, dal grossista al dettagliante, in quanto tutti gli operatori sono di fatto garanti delle caratteristiche della merce in vendita. Ciò pone naturalmente non pochi problemi, soprattutto verso la fine della catena distributiva, e cioè ai dettaglianti. Va sottolineato che la legge dovrà essere integrata da un regolamento di attuazione che dovrà precisarne le modalità operative e chiarire i numerosi dubbi in ordine all’applicazione di queste norme. Valga un solo esempio : l’Art. 10 prevede che “ Il venditore deve rilasciare, a richiesta dell’acquirente, una dichiarazione in cui sono descritti, ai sensi di quanto stabilito dalla presente legge, i materiali gemmologici venduti, siano essi sfusi o montati. La dichiarazione deve essere rilasciata obbligatoriamente in

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caso di vendite a distanza o al di fuori dei locali commerciali”. I contenuti di tale dichiarazione, che a rigor di logica dovrebbe fornire informazioni ulteriori a quelle già previste dai citati artt. 3 e 4, saranno stabiliti dal regolamento di esecuzione. E la merce già presente in magazzino, per la quale non si dispone di certificazioni? Qui la legge sembra introdurre una sorta di clausola di salvaguardia, in quanto stabilisce che “sono in tutti i casi esclusi dalle analisi gemmologiche e dalle certificazioni i materiali giacenti in magazzino alla data di entrata in vigore della presente legge” (Art. 12 comma 2). E chi potrà certificare la correttezza delle indicazioni commerciali e delle dichiarazioni effettuate dagli operatori riguardanti i materiali gemmologici? Naturalmente i laboratori di gemmologia, che però dovranno possedere una particolare qualificazione tecnico-professionale e determinati requisiti che saranno individuati dal regolamento di esecuzione. I laboratori dovranno essere iscritti in un elenco tenuto dalle Camere di Commercio. Le sanzioni sono abbastanza pesanti, non tanto sotto il profilo pecuniario quanto per le sanzioni connesse : da 600 a 6000 euro di multa e la confisca della merce per che pone in vendita materiali con denominazioni diverse da quelle previste dalla legge o comunque ingannevoli; se il reato viene reiterato l’attività può essere sospesa per un periodo che va da 15 giorni a 6 mesi. Chi si rifiuta di rilasciare la dichiarazione di cui all’art. 10 (vedi sopra) è punito con una multa da 600 a 6000 euro e la sospensione dell’attività in caso di recidiva. Come già accennato, le sanzioni pecuniarie sono moltiplicate per dieci se commesse nel caso di vendite a distanza o al di fuori dei locali commerciali. I laboratori che rilasciano certificazioni senza essere iscritti negli elenchi camerali rischiano una sanzione da 300 a 3000 Euro. in conclusione, si tratta di una legge che indubbiamente porta chiarezza nel settore, in quanto basata sulle normative tecniche più avanzate. Al tempo stesso però pone non pochi problemi pratici, soprattutto per i dettaglianti che dovranno gestire una mole notevole di informazioni e dovranno verificare attentamente le caratteristiche della merce che pongono in vendita e della quale sono i primi responsabili di fronte al consumatore finale. C’è da augurarsi che la nuova legge incentivi i dettaglianti a privilegiare gli operatori più seri sul mercato ed in grado di fornire più assistenza e garanzie in ordine alle merci proposte.


Orologi pensati per esaltare le mille personalità degli uomini il lusso ha subito grandi pianeti, che più che orologi questo il movimento è il Miyota selvaggia ma di evoluzioni prima di presentarsi in potrebbero definirsi piccoli robot accattivante eleganza, 2036 ma la cassa si presenta già una veste molto più vicina ad un da polso capaci di indirizzare il più spessa con i suoi 51x44 mm pensata per caratteri forti e per futuro di nome TORQUE. cammino di Cronos. Creato per in acciaio 316L.Vetro minerale tutti quelli che amano stare fuori Nascono qui orologi che non si chi ama affrontare la vita senza antigraffio, sfere luminous in dal coro. Per chi vuole stare con i lasciano dimenticare facilmente risparmiarsi c’è, per esempio, il piedi per terra c’è poi acciaio e water resitant fino a 5 perché nei loro ingranaggi NAVIGATOR con funzioni atm, ma il cinturino è in pelle, un l’ESSENTIAL; per chi il cielo sembra esserci la vera essenza multi-time/bussola/temperatura lo tocca con un dito è diverso tocco di eleganza che del tempo. Torque, non è una per affrontare i confini e le contrasta provocatoriamente con AVIATOR che fa al caso suo; a sfilza di attimi sempre temperature più estreme. la struttura meno convenzionale segnare il tempo tra il blu degli uguali scanditi da pigre Funzioni tutte presenti sul di questo segnatempo. La oceani solcati in barca a vela nelle lancette, ma una precisa quadrante in aree separate che descrizione, per quanto accurata, gare transoceaniche ci pensa filosofia, uno stile di vita disegnano la caratteristica però, poco rispecchia le sue vere SKIPPER. insomma, tante che va alla ricerca di silhouette quadrata con personalità una sola filosofia: singolarità, il NAVIGATOR è paesaggi non comuni. angoli tondi. Anche per dominare il tempo. (MB) una creatura un po’ Affidabilità e qualità nelle forme classiche ma anche in quelle sportive. di gran forza l’AQUAMASTER BLU, solido e compatto, water resistant fino a 500 metri per accompagnare chi non teme di sfidare il buio degli abissi. Ha funzione solo tempo-day date e il movimento è il Miyota 2036, tra i più affidabili. Con cassa di 50 mm in acciaio 316L, il quadrante si presenta blu con vetro minerale antigraffio. Per una lettura notturna ha sfere luminous, anch’esse in acciaio come pure il cinturino. Ma TORQUE è anche esemplari che sembrano caduti sulla terra da sconosciuti With Torque,

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il tempo è sempre qualcosa di nuovo torque / www.preziosamagazine.com / n. 1 / marzo 2012 preziosa

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orologi

iWC Pilot’s Watches compagni efficienti e precisi anche in volo uNA COLLEzIONE DEDICATA ALLA BASE AEREA DI MIRAMAR

di Mario Didone

Dall’età di 17 anni volare è stata la mia passione. ho trascorso splendidi momenti, senza trascurare l’altro mio amore: gli orologi. L’orologio, indispensabile strumento per un pilota, compagno del tempo speso in volo, a fare una virata o a misurare una distanza, efficiente e preciso, comodo da indossare, ben visibile in ogni condizione o situazione, quindi non un comune segnatempo ma uno con precise caratteristiche, conservo gelosamente il mio personale (1974). Molte case di orologeria si sono ispirate e dedicate negli anni alla progettazione di orologi per aviatori, una in particolare: IWC e i suoi “Pilot’s Watches”. Quest’anno al SIhh 2012 di Ginevra la casa Svizzera ha presentato una collezione dedicata alla Base aerea di Miramar, proprio quella dei famosi “Top Gun” Americani della uS Navy i piloti della Marina, quindi orologi costruiti e pensati con un tocco ancor più militare dei precedenti modelli, ed in più perfezionati da movimenti di manifattura e da configurazioni grafiche e pratiche adatti al volo militare. Casse in ceramica, vetri antiriflesso, funzione flyback per i cronografi, (essenziale per i piloti che azionano un solo pulsante per azzerare e far ripartire di nuovo la lancetta cronografica) nuova grafica per i quadranti color antracite con lancette e minuteria beige, posizione rinnovata dei contatori del cronografo (2) quello dei minuti esterno e delle ore interno, corone e pulsanti in acciaio, cinturini in tessuto verde militare simili alle cinture di sicurezza. L’indicazione del datario sul Cronografo è ispirata all’altimetro presente sui cruscotti degli aerei.

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La collezione MIRAMAR è composta da due orologi: Big Pilot’s Watch top Gun Miramar referenza IW 501902 - Movimento meccanico automatico Pellaton riserva di Marcia 7 giorni - calibro 51111 - Cassa in ceramica mm 48 vetro antiriflesso Pilot’s Watch Chronograph top Gun Miramar referenza IW 388002 - Movimento meccanico automatico riserva di marcia 68 ore funzione flyback - calibro 89365 - Cassa in ceramica 46 mm cassa interna in ferro dolce adatta ai campi magnetici vetro antiriflesso. Completano la collezione degli orologi Pilot’s 2012: Big Pilot Watch Calendario Perpetuo Top Gun - referenza IW 502902 Big Pilot’s Watch Top Gun – referenza IW 501901 Pilot’s Watch Chronograph Top Gun - referenza IW 388001 Pilot’s Watch Double Chronograph - referenza IW 377801 Pilot’s Watch Chronograph - referenza IW 377701 Pilot’s Watch Worldtimer - referenza IW326201 Pilot’s Watch Mark xVII - referenza IW 326501 Per la collezione Spitfire Spitfire Calendario Perpetuo Digitale data e Mese oro rosa - referenza IW 379103 Spitfire Chronograph in oro rosa e in acciaio - referenze IW 387803 e IW 387802 Per la Serie Padre Figlio Big Pilot’s Watch Padre Figlio - referenza IW 500906 Pilot’s watch Mark xVI Padre Figlio - referenza IW 325519


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gioiellerie più fornite e nelle boutique e nei negozi specializzati in accessori moda di tutto il mondo, c’è anche la variante in acetato pensata per la donna di oggi, sobrio nella linea e nei colori, ben cinque, per soddisfare ogni esigenza di look: melange, madreperla, ghiaccio, tortora ed un capricciosissimo multicolor per le più audaci. Per assicurarsi questa ventata di fashion, per fare centro tutta la giornata bastano 110 euro. Sono trend watches che amano farsi guardare senza essere troppo impegnativi, senza rinunciare alla precisione ed alla cura dei dettagli. (IM)



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FABIRA www.fabira.it collana e bracciale in ottone e plexiglass

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