A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00
marzo 2019 € 6,00 italy only
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S1/BA/1663
RIVISTA INTERNAZIONALE DI GIOIELLI E BIJOUX
PREMIER LAS VEGAS
Emerald: con IEG un programma di business matching per le aziende italiane
DISTRETTI ORAFI: TOSCANA E CAMPANIA
Tra tradizione e innovazione
SICIS JEWELS
Dove non è concessa alcuna improvvisazione
ditoriale Giovanni Micera
Preziosa Magazine cambia pelle anno che si è appena concluso ci ha visti tagliare il traguardo dei dieci anni al quale abbiamo dedicato un volume commemorativo. Se nell’arco di tutto il 2018 le nostre pubblicazioni sono state contraddistinte da un logo che, attraverso un gioco di colori, ha evidenziato il numero 10, il 2019, invece, sarà caratterizzato da un altro cambiamento del nostro piano editoriale e della veste grafica. I numeri del giornale confermano che Preziosa Magazine, con il suo network, è ormai un punto di riferimento importante per il comparto del gioiello prezioso e del bijou/accessorio moda, in Italia e all’Estero. Nel 2018 il sito www.preziosamagazine.com è stato visitato da oltre 550mila utenti (un terzo dagli Stati Uniti d’America) che hanno navigato in più di 1.700.000 pagine - fonte google analytics. Numeri rilevanti che ci collocano tra i primi portali monotematici al mondo, consultato da tanti operatori ma allo stesso tempo visitato da moltissime donne, le principali acquirenti, di ogni età. Partendo proprio da questi dati, abbiamo deciso di mutare “parzialmente” pelle e comunicare in maniera diversa questo fantastico mondo. Quindi non solo restyling grafico del giornale ma anche ricerca di contenuti diversi dal respiro più giovane e trasversale. Per quanto riguarda il sito pochi giorni ancora ed ai primi di marzo si presenterà rinnovato in ogni sua sezione. Riprendendo quanto scritto da Raffaele Ciardulli, nelle pagine seguenti, nei momenti di tempesta ci vuole un buon cannocchiale per inquadrare il porto sicuro e bisogna mantenere salda la presa del timone della propria barca.
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Il 2019, il Capodanno cinese e il popolo dei menagramo Mentre andiamo in stampa, milioni di cinesi festeggiano il loro capodanno. Anche noi occidentali sappiamo che, dopo l’anno del Cane, piuttosto movimentato di Yang, il 2019 sarà quello del Maiale in Yin. Quindi, secondo la tradizione cinese, quello che ci aspetta sarà un periodo all’insegna della prosperità finanziaria. Leggendo i giornali economici di questi giorni e, soprattutto, seguendo le nostre evoluzioni economiche-finanziarie, sembra che le previsioni cinesi non funzionino in casa nostra. Da buon meridionale, credente ma superstizioso, non posso fare altro che affrontare le difficoltà quotidiane con la giusta dose di ottimismo e di energia, allontanando chi si piange addosso senza reagire. La Primavera è alle porte e con essa la positività che solo il nostro clima mite riesce ad infondere. Dunque per chi ha voglia di dire la sua, di credere in quello che ha costruito, di avere progetti futuri, il nostro giornale è sicuramente casa sua.
PREZIOSA MAGAZINE IS CHANGING SKIN The year that has just ended has been the one in which we reached our ten years to which we have dedicated a commemorative volume. If throughout all 2018, our publications have been marked by a logo highlighting the number 10 with a colour effect, 2019, instead, will be characterised by another change of our editorial plan and graphic layout. The numbers confirm that Preziosa Magazine, with its network, is now an important reference point for the precious jewellery and bijou/fashion accessory sector, in Italy and abroad. In 2018, our website www.preziosamagazine.com was visited by over 550 thousand users (a third in the United Sytates of America) surfing over 1,700,000 pages - google analytics source. Important numbers that place us among the first monothematic portals in the world, consulted by many insiders but, at the same time, visited by many women of all ages who are the main buyers. Starting from these data, we decided to change some of our skin and communicate this fantastic world in a different way. So, it is not just a matter of a graphic restyling for the magazine - is the new logo appreciated? - but also a research for different content with a younger and more transversal feel. As for the website, just a few more days and we will be introducing it with all the innovated sections at the beginning of March. Referring to what Raffaele Ciardulli wrote in the following pages, in stormy moments it takes a good telescope to frame a safe harbour and it is necessary to hold the helm of one’s own boat’s firmly. 2019, THE CHINESE NEW YEAR AND DOOMSAYERS As we go to press, millions of Chinese are celebrating their new year. Even we Westerners know that, after the year of the Dog, rather animated by Yang, 2019 will be that of the Pig in Yin. So, according to Chinese tradition, we can expect a period of financial prosperity. Reading the economic newspapers of these days and, above all, following our economic and financial developments, it seems that the Chinese auspices do not work in our house. Coming from the south of Italy, a believer but a superstitious one, all I can do is face the daily difficulties with a good dose of optimism and energy, removing those who mope without reacting. Spring is coming and it brings positivity that only our mild climate can instil. So, for those who wish to express their opinion, to believe in what they have built, to have future projects, our magazine is certainly their home.
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preziosamagazine.com Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018
Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli tel. +39 081 18223310 / +39 081 18223064 segreteria@preziosamagazine.com Studio EffeErre via F. Albani, 58 - 20148 Milano tel. +39 02 33001100 fax +39 02 33001914 info@studioeffeerre.com StampaSud SpA, Mottola (TA) Messinter SpA AIE - Agenzia Italiana Esportazione EUROPA: Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Cipro; AMERICA: Canada, Stati Uniti, Brasile; ASIA: Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan; MEDIORIENTE: Libano, Emirati Arabi Uniti, Turchia
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ommario #hominext
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COVER: LORENZO UNGARI www.ungari.com
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anno XII / n.1 marzo 2019 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale hanno collaborato: Martino Belmanto, Maria Elena Bonacini, Raffaelel Ciardulli, Marilina Curci, Marta De Filippo, Chiara Di Martino, Maria Rosaria Petito, Vittorio Petito, Lucietta Vinciguerra
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NEWS Bulgari. Diva’s Dream Pavone Le borse gioiello di Cosmo Petrone Giovanni Raspini. Il monomarca di Mosca Skira: Argentieri piemontesi del Settecento Pesca del corallo. L’Italia ha il suo piano nazionale EDITORIALS Microcosmi #hominext shooting live
RUBRICHE Hoop Earrings. Il ritorno degli orecchini a cerchio Logomania #iosonopreziosa: Yellow Style #iosonopreziosa: Denim Style #iosonopreziosa: Flower Power SPECIALI Il distretto orafo campano tra tradizione e innovazione Distretti orafi: il polo toscano in cima alla classifica
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Capitani Coraggiosi. Ovvero dell’elogio del cannocchiale e del timone 50 Club degli Orafi 51 Sicis Jewels: dove non è concessa alcuna improvvisazione 54 Gioielleria Fratelli Versace. A Polistena passando per l’America, una passione da quasi cento anni 78 Le Carose. Il successo di uno stile in continuo movimento 102 Mercato spagnolo nuovo sogno americano?
microcosmi
FIERE 100 Premier Las Vegas. Emerald: con IEG un programma di business matching per le aziende italiane 104 Baselworld 106 Oroarezzo 106 Trinacria Oro 106 Hong Kong International Jewellery Show 62 62 64 64 64 64 66 66 66 68 68 68 68 70 70 70 72 84 84 84 86 88 88 88
BRAND E-motion Rudy Gioielli Paviè Occhi Verdi Bijoux Le Bebè BySimon Luciano Capossela Oroverde Esposito Semilavorati Vincenzo Buonomo Diamanti Fratelli Dinacci Dadini Techmade Artecora PG Gioielli Rajola L.C. Ori Alunno&Co Lebole Gioielli Maman et Sophie Pietro Ferrante Antura Accessori PierDuca Gioielli Mad Tea
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VETRINA Bruno Mazza
referenze fotografiche: si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente fornito il materiale iconografico. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Golden Agency srl garantisce la massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gli indirizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di proposte commerciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessati richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati. Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori.
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Le Carose
1|2019 News
Bvlgari Preziosità con funzione tempo
e gemme colorate care a Bvlgari fanno posto ad un’autentica piuma di pavone che svetta sul quadrante, inondata dalla luce dei diamanti taglio brillante disposti sulla lunetta. Ad ammirarlo ci si dimentica perfino che ha funzioni da orologio, anzi, che è un orologio a tutti gli effetti. Perché il Divas’ Dream Pavone (referenza 103139) è innanzi tutto un gioiello di rango, di quelli in cui la Maison romana eccelle da sempre, abilissima a coniugare carati e classe con alta tecnica svizzera (alla collezione Divas’ Dream appartiene anche l’esclusivo Diva Finissima Ripetizione Minuti, corredato di una tra le più affascinanti e sofisticate complicazioni). Nel Divas’ Dream Pavone il lavorio meccanico è affidato al calibro di manifattura a carica automatica BVL 191, con funzioni ore, minuti e secondi, custodito in cassa da 37 mm. in oro rosa 18 kt, come la fibbia ad ardiglione e la giuntura ammantata con ancora diamanti taglio brillante. Qualora ce ne fosse bisogno, la classe è rimarcata dal punto di rubellite incastonato sulla corona.
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Bvlgari, preciousness with time function The colored gems dear to Bvlgari make room for an authentic peacock feather that stands out on the dial, bathed in light of brilliant cut diamonds on the bezel. Divas' Dream Pavone (reference 103139) is above all a jewel of outstanding rank, testimony of the excellence of the Roman Maison, masterful in combining carats and class with high Swiss technique. The mechanical workmanship is entrusted to the BVL 191 automatic winding manufacturing calibre, with hours, minutes and seconds functions, stashed in a 37 mm case. in 18 kt rose gold, such as the pin buckle and joint covered with brilliant cut diamonds.
Le borse gioiello di Cosmo Petrone un nuovo modo di concepire l’accessorio di classe. Nate dalla mano fervida del designer Cosmo Petrone, storico disegnatore del band Vintage Bijoux Preziosi, le nuove ed eleganti borse gioiello racchiudono il valore dell’originalità. Realizzate interamente a mano in Italia e con materiali pregiati come le pelli naturali fiorentine, le bag, oltre a mostrare il loro caThe jewel bags by Cosmo Petrone. A style-defining acrattere deciso e ben definito, sono tutte inte- cessory A new way to conceive a classy accesramente personalizzabili. sory born from the fervid hand of Cosmo Petrone, Diversi modelli da sce- the historical designer of the Vintage Bijoux Preziosi brand, the new and elegant jewel bags engliere e abbinare alla pa- close the value of originality. Entirely handmade in rure da indossare con lo Italy, every feature of these bags is customisable. stesso gioiello. Quella di Several models to choose from, all featuring the Cosmo Petrone è una most beloved jewel, combined with the parure to wear. The world of trendy jewellery of which Vinscelta virata all’originalità tage Bijoux Preziosi is an illustrious representative, intesa come percorso di thus defines its territory of action that aims at deeccellenza che mette al fining a total style to wear and interpret. centro la distinzione per un nuovo ritorno all’individualità attraverso una scelta esclusiva e di qualità. Il mondo del gioiello-moda del quale Vintage Bijoux Preziosi è un illustre rappresentante, definisce così il suo territorio di azione che mira alla definizione di uno stile totale da indossare e interpretare.
È
L’accessorio che definisce uno stile
Giovanni Raspini una boutique monomarca a Mosca uello russo è un mercato in continua espansione e con un rinnovato interesse per la moda italiana e i prodotti di alta fascia. Nell’ottica di una sempre maggiore internalizzazione, il brand toscano Giovanni Raspini ha inaugurato una boutique proprio nella capitale russa, al primo piano del Moscow International Business Center, già ribattezzato Mosca City, il nuovo quartiere d'affari e polo dello shopping. Il negozio monomarca accoglie tutte le linee di Giovanni Raspini, con particolare attenzione al mondo della gioielleria, in Giovanni Raspini: a monobrand boutique in un ampio spazio contemMoscow // The Russian market conti- poraneo che, pur mantenuing to grow and there is now a renenendone gli elementi wed interest in Italian fashion and high-end products. With an eye on in- iconici, è reso ancora più creasing internalisation, the Tuscan esclusivo ed accogliente brand Giovanni Raspini has inaugurated dal restyling del concept a boutique in the Russian capital located on the first floor of the Moscow Interna- originario del brand.
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tional Business Centre, already renamed Moscow City, the new business district and shopping area.
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1|2019 News
Argentieri piemontesi del Settecento Trovati e ritrovati
P 2018, 24 x 28 cm, 448 pagine 848 colori, cartonato ISBN 978-88-572-3944-6 € 95,00
Eighteenth-century Piedmontese silversmiths. Found and found again Beloved by the artists of Piedmont, silver has been the main material used for their creations. Even today largely preserved in public and private collections, those silvers, their brands and history are at the core of a new volume dedicated to applied arts published by Skira. Curated by Gianfranco Fina, the book delves into all the cognitive aspects and the standards to which they were subjected to because produced in precious metal. However, the works that have been preserved to this day are just a small part of those produced because many were melted when Piedmont was in the midst of a severe economic crisis and Vittorio Amedeo III, through two edicts, forced the population to hand over all the gold and silver in its possession in exchange for payment certificates with an annual interest. This important volume encloses this and many other anecdotes, as well as the analysis of all those silversmiths working in those years and a collection of over 160 sheets on objects that are largely unpublished or unknown.
dall’alto in senso orario: Ostensorio, Andrea Boucheron, 1746, Torino. Argento sbalzato, fuso, cesellato e parzialmente dorato, rame dorato, rubini, zirconi. Custodia in pelle, con borchie. Altezza totale 102 cm / Zuccheriera, circa 1760, Torino. Argento sbalzato, fuso, cesellato. Altezza 13,5 cm, larghezza 12 cm, peso 360 g / Paiola, Maestro: I.H.S. entro un sole raggiato, circa 1735, Torino (Opera inedita) Argento sbalzato, fuso, cesellato. Altezza 6 cm, larghezza 28 cm, peso 830 g
d’argento da impiegare, istituendo finanche la figura dell’assaggiatore, colui che avrebbe verificato la giusta applicazione delle norme. La conseguenza è che, sugli argenti di questo periodo, ci sono solitamente due marchi, quello dell’argentiere e quello dell’assaggiatore. Le opere che si sono conservate fino ai nostri giorni, non rappresentano però che una minima parte di quelle prodotte, perché tantissime furono fuse al fine di fornire materia prima per la zecca che doveva coniare molta moneta per far fronte alle difficoltà. Si ricorda, infatti, nel testo che il Piemonte nel 1793 era in forte crisi economica ed essendo minato dai venti rivoluzionari francesi, Vittorio Amedeo III attraverso due editti obbligò tutta la popolazione (nobili, ecclesiastici e cittadini) a consegnare tutto l’oro e l’argento in suo possesso in cambio di certificati di pagamento con tanto di interessi annui. Questo e tanti altri aneddoti, nonché l’analisi di tutti quegli argentieri che operarono in quegli anni, sono racchiusi in questo importante volume che raccoglie oltre 160 schede di oggetti in gran parte inediti o poco conosciuti.
UN IMPORTANTE VOLUME EDITO DA SKIRA RACCOGLIE OLTRE 160 SCHEDE DI OGGETTI IN GRAN PARTE INEDITI O POCO CONOSCIUTI
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Tommaso Mazza, presidente Assocoral
rediletto dagli artisti piemontesi, l’argento è stato il materiale protagonista delle loro opere che passando dalle sinuosità del Barocco e del Rococò arrivano fino alla severità delle linee del classicismo. Ancora oggi conservati in larga parte in collezioni pubbliche e private, quegli argenti, i loro marchi e la loro storia sono al centro del nuovo volume di arti applicate edito da Skira. A cura di Gianfranco Fina, il libro indaga attraverso tutti gli aspetti conoscitivi, il valore di quei pezzi che, essendo realizzati in metallo pregiato dovevano adeguarsi a tutta una serie di norme racchiuse in regolamenti che, a partire dal XIV secolo, sancivano le caratteristiche da rispettare. Nel 1676, ad esempio, la reggente Maria Giovanna Battista di Savoia codificò con un editto la percentuale minima
Pesca del corallo L’Italia ha il suo piano nazionale er la prima volta l’Italia ha un suo Piano nazionale di gestione del corallo rosso: un importante risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione di Assocoral - l’associazione che vede insieme le aziende del settore della lavorazione artigianale di corallo, cammei e materie affini con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, forestali e del turismo. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 gennaio scorso, il Piano si muove in linea con la volontà degli operatori del distretto di Torre del Greco di garantire la sostenibilità della raccolta e la salvaguardia dell’habitat marino. Le misure introdotte circa i Coral fishing, Italy has its own national plan requisiti temporali e geoFor the first time, Italy has its own grafici per la raccolta, il Red Coral Management Plan: an imsistema di monitoraggio portant result achieved thanks to the collaboration between Assocoral e controllo, le autorizzaand the Ministry of Agriculture, Food, zioni e i documenti di Forestry and Tourism. Published in tracciabilità riguardano il the Official Gazette on last 2nd January, the Plan moves in line with the corallo “Rubrum”, tipico wishes of the operators from the di- dei mari italiani e del bastrict of Torre del Greco to ensure the cino del Mediterraneo.
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fishing sustainability and protection of the sea habitat.
1|2019 Hoop Earrings
Marco Bicego Orecchini a cerchio in oro giallo 18kt incisi a mano della Collezione Marrakech Supreme
Carolina Bucci Orecchini in oro bianco 18Kt con perno a stella realizzati a mano
Nostalgia Anni
90s never die. La conferma arriva direttamente dall’universo degli accessori che, dopo marsupi e choker in velluto, vede tornare in voga per questo 2019 gli hoop earrings. Lanciati da star del calibro di Jennifer Lopez e Beyoncé - ancora oggi fan indiscusse di questo trend - i mitici orecchini a cerchio sono stati recentemente riscoperti da stilisti e designer che ne hanno fatto un elemento ricorrente per le collezioni della stagione calda: Jacquemus li ha portati in passerella in versione maxi, accostandoli ad ampi dress monocromatici, mentre Acne Studios li ha adattati al proprio dna proponendoli in versione più piccola. Ma sono le it girl del momento a fornire le interpretazioni più interessanti, rivelando l’anima estremamente versatile di questo accessorio. Guardare Kaia Gerber per credere.
Dolce & Gabbana Jewellery Orecchini in oro giallo 18kt con zaffiri multicolore
credits: Igor Rand/Unsplash
Pernille Teisbaek credits: instagram.com/pernilleteisbaek
Mattioli Orecchini in oro rosa della Collezione Tibet
‘90 di Marilina Curci
Nostalgia 90s: the comeback of hoop earrings 90s never die. The confirmation comes directly from the universe of accessories that, after pouches and velvet chokers, is assisting the comeback of the hoop earrings’ trend in this 2019. Launched by celebrities like Jennifer Lopez and Beyoncé who continue to be undisputed fans of this trend - the legendary hoop earrings have recently been rediscovered by stylists and designers that have turned them into a recurring element of the hot season’s collections: Jacquemus has brought them on the catwalk in a maxi version, placing them next to wide monochromatic dresses, while Acne Studios has adapted them to their own DNA by proposing them in a smaller version. But those who are now offering the most interesting interpretations are the IT girls who are revealing the extremely versatile soul of this accessory. Keep an eye of Kaia Gerber to find out more.
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Style tip: indossa gli hoop earrings con un blazer o un tailleur pantalone per ottenere un look super sofisticato. Da non perdere: Nineties Berlin Una full immersion nella Berlino underground dei primi anni ’90. L’esposizione, aperta al pubblico fino a fine febbraio 2019, mostra attraverso installazioni, sculture e opere interattive i frammenti di quell’atmosfera turbolenta e ribelle che ha caratterizzato il periodo successivo alla caduta del muro. Info su nineties.berlin/en
Recarlo Orecchini a cerchio con pavé irregolare, oro bianco 18 kt e diamanti della Collezione Stella
1|2019 Hoop Earrings Kaia Gerber credits: instagram.com/kaiagerber/
Paola Grande Gioielli Orecchini in oro rosa e diamanti
il ritorno degli orecchini a cerchio
HOOP EARRINGS
Alice Sambenati Cerchi in bronzo con perle coltivate realizzati a mano
Acne Studios PE 2019 credits: acnestudios.com credits: Alina Tyutyunnikova/Unsplash
Jacquemus PE 2019 credits: jacquemus.com
NOVE25 Orecchini cerchio dal design minimal in argento 925 Giorgio Visconti Orecchini in oro rosa, oro bianco e brillanti Collezione Incanto
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1|2019 Logomania
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LOGO
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MANIA
Segni particolari: griffatissimi. È questo il tratto distintivo degli accessori must have di stagione. Dai bijoux alle borse, la logomania sembra aver contagiato in toto il guardaroba, riportando in auge - dopo anni di less is more - monogrammi, maxi loghi e marchi a vista. Una fashion ossessione anticipata dal visionario Alessandro Michele - direttore creativo di Gucci che già nella sua scorsa collezione aveva reso protagonista la celebre doppia G - e portata avanti da maison del calibro di Chanel, Fendi e Balenciaga. Ad accomunare le tante proposte viste in passerella è un sottile fil rouge fatto di leggerezza e glamour. Esempio ne sono gli occhiali da sole con montatura a motivo FF - consacrati fin d’ora a cult dell’estate 2019 - ma anche il set di bracciali disegnati da Maria Grazia Chiuri per Dior e gli orecchini impreziositi da perle irregolari di Chloé. Una battaglia a colpi di stemmi, lettere e loghi che assume risvolti iper sofisticati: è il caso della borsa con le iconiche teste di Medusa dorate di Versace, alla quale fanno seguito la clutch firmata Balmain e la bag “siglata” da JW Anderson. Spazio anche a spille, orologi e cinture “brandizzate”, pensate per scompigliare ad arte le regole dello stile. Da indossare, sfoggiare e fotografare, of course !
I MuST HAVE DI STAGIONE SONO SuPER GRIFFATI
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di Marilina Curci
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1. Occhiali da sole in acetato, Fendi credits: net-a-porter.com 2. Anchor Logo Bag in pelle, JW Anderson credits: jwanderson.com 3. Scarpe flat a punta in vernice con logo dorato, Balenciaga credits: net-a-porter.com 4. Orecchini a clip in metallo, pelle e perle, Chanel credits: chanel.com 5. Orecchini Darcey con perle scaramazze, Chloé credits: mytheresa.com 6. Borsa in pelle con dettagli in lega d’oro con logo Medusa, Versace credits: forzieri.com 7. Orologio in acciaio con logo placcato oro rosa sul quadrante, Tory Burch credits: forzieri.com 8. credits: Vincenzo Grillo/Pitti Uomo 9. Fendi PE 2019 credits:facebook.com/Fendi 10. credits: Enrico Labriola/Pitti Uomo 11. Mini clutch in pelle lucida con catena e logo metallico, Balmain credits:forzieri.com 12. Bracciale Dio(r)evolution in metallo anticato finitura dorata, Dior credits: dior.com 14. Cintura in pelle con logo, Moschino credits: moschino.com
Logomania: this season’s must haves are super-designer branded Distinctive features: logos everywhere. This is the distinctive feature of the must-have accessories for the season. From costume jewellery to bags, logomania seems to have infected the wardrobe completely bringing back into vogue - after years of “less is more” - monograms, maxi logos and visible brand names. A fashion obsession anticipated by the visionary Alessandro Michele - creative director of Gucci who had already made the famous double G the protagonist of his last collection and pursued by fashion houses like Chanel, Fendi and Balenciaga. A fine fil rouge made of lightness and glamour is what joins the many proposals admired on the catwalk. Examples are the sunglasses with FF-pattern frames - consecrated already as the cult for the summer 2019 season - but also the set of bracelets designed by Maria Grazia Chiuri for Dior and the earrings embellished with irregular pearls by Chloé. A battle fought with coats of arms, letters and logos that take on ultra sophisticated twists: this is the case of the iconic golden Medusa heads by Versace followed by the clutch designed by Balmain and the “logoed” bag by JW Anderson. Room also for “branded” brooches, watches and belts, designed to rearrange the rules of style artfully. To wear, flaunt and photograph of course!
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DISTRETTI ORAFI: TOSCANA E CAMPANIA
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1|2019 Capitani Coraggiosi
Capitani Coraggiosi Ovvero dell’elogio del cannocchiale e del timone di Raffaele Ciardulli
occhio, ci siamo. Vorrei sbagliare ma mi sa che il vento sta cambiando. Stamattina ho letto una statistica di Eurostat “le vendite del commercio al dettaglio dell’area Euro hanno subito nell’ultimo mese del 2018 il calo mensile più forte da oltre 10 anni a questa parte: un 1,6%” con un bel -4,3% in Germania che non è proprio un bel segnale. Vicenza, nonostante una forte crescita delle presenze di visitatori stranieri (fonte: Il Sole 24 Ore) non sembra aver
Captains Courageous (1937) Victor Fleming
A
lasciato ricordi indimenticabili sul piano delle vendite e comunque non ti mancano certo i segnali di un “clima” che sembra andar deteriorandosi. Si perché, magari nessuno se n’era accorto, ma le cose, prima, stavano andando bene. Non so se hai già visto l’articolo de Il Sole 24 Ore del 30 gennaio, ma c’era scritto che l’Istat ha certificato che tra gennaio e settembre 2018 “la produzione e il fatturato del settore dell’oreficeria e bigiotteria sono rimasti in crescita (…) dopo gli ottimi ritmi registrati nel 2017”. Nell’articolo si
parla di un calo delle esportazioni ma rispetto ad un 2017 da incorniciare e di una crescita che riguarda, in maniera contro-intuitiva, più il prezioso (+ 6,1%) che non il bijoux (+ 4%). Ora la domanda che ti pongo è la seguente: “ma se il settore elevava fiere lamentazioni quando le cose, cifre alla mano, andavano benino, ora che potremo, forse, assistere ad un rallentamento della domanda …cosa succederà?”. Potresti rispondermi semplicemente: “nulla, non cambierà nulla: ci si lamentava prima e ci si lamenterà adesso”. Un’altra possibile risposta, ancora più radicale, potrebbe essere: “nulla, non cambierà nulla, Istat o non Istat i negozi erano vuoti prima e resteranno vuoti adesso, stiamo assistendo alla lenta e graduale fine della gioielleria italiana”. Ora, visto che fermarsi a bagnare di lacrime il marciapiede prospicente l’ingresso del negozio e/o dell’azienda mi sembra poco elegante e poco produttivo vorrei proporti un’alta risposta: “nulla, non cambierà nulla, ci siamo oramai abituati a mercati fluidi in perenne trasformazione che premiano la resilienza e puniscono l’immobilismo e la passività”. Non ricordo se ne abbiamo già parlato ma la resilienza sarebbe la caratteristica di chi riesce a crescere non nonostante le difficoltà, ma grazie alle difficoltà. E se le difficoltà non dovessero mancare, chi si è abituato a cercare opportunità nelle pieghe del cambiamento saprà come trarne profitto e profitti. Chi non ha saputo cogliere ed interpretare i segnali del cambiamento, chi non ha avuto la voglia o la forza di mettersi in discussione, non farà che accelerare il proprio declino. Insomma è ancora l’ora dei “Capitani Coraggiosi”. Ora, mentre scrivo, non sono sicuro che il Direttore possa pubblicare un’immagine, sai magari ci sono problemi di diritti o altro, ma se avesse potuto farlo, dovresti vedere la locandina di un film ispirato proprio a “Capitani Coraggiosi”, un’opera di R. Kipling, lo stesso de “Il libro della
Giungla”, lo stesso di “If” una poesia che probabilmente già conoscerai, in caso contrario suggerisco davvero di scaricarla https://it.wikipedia.org/wiki/Se_(poesia) La locandina mette in evidenza due degli strumenti chiave per un “Capitano Coraggioso”: il cannocchiale ed il timone. Il cannocchiale ti permette di vedere lontano, è quello che ti aiuta a definire la meta. La meta è il porto dove vuoi portare la tua barca, la tua azienda, la tua famiglia, la tua stessa vita. È davvero opportuno che la meta sia chiara e ben definita poiché come scrisse Seneca “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Chiara e definita vuol dire costruita sul tuo sistema di valori, sulle cose che sono davvero irrinunciabili, sulle priorità della tua vita, sui compromessi che non sei disposto a fare, sui sogni che non sei disposto ad abbandonare. Ieri sera ho preso un aperitivo con una imprenditrice cinese del comparto tessile. La sintesi è stata: “ho un sogno, ora si tratta semplicemente di farlo diventare realtà” (in realtà ne aveva più di uno e tutti straordinariamente innovativi). Per arrivare alla meta che hai definito ti servirà la massima sensibilità al timone. Se non possiamo più evitare le correnti ed il mare agitato, dobbiamo essere pronti a sentire ogni onda ed a modificare, non la meta, ma la direzione più opportuna per arrivarci. A volte può essere doloroso abbandonare delle prassi o delle idee che ci sembravano geniali e che avevano anche portato buoni risultati ma per arrivare alla meta non c’è alternativa se non quella di aggiustare costantemente la rotta in funzione del contesto. E direi con una certa velocità; non ho capito ancora di chi sia questa frase ma è certamente efficace: “Oggigiorno le cose cambiano così rapidamente che chi dice ‘non si può fare’ viene sempre interrotto da chi già lo sta facendo.” Il protagonista del libro ha altri due “strumenti magici”: l’umiltà e la capacità di ascolto empatico. L’umiltà, all’inizio del libro gli manca totalmente, potresti anche vedere il libro come la storia di un viaggio alla conquista di questo bene prezioso: la corretta consapevolezza di sé. L’umiltà, viene acquisita nelle difficoltà, nel riparametrare costantemente il proprio valore alla complessità del contesto. Pensavo che il contrario dell’umiltà è, in fondo, la presupponenza ovvero il supporre in anticipo. E quale decisione può prendere oggi un imprenditore supponendo in anticipo quali siano i dati di una realtà in perenne cambiamento? E poi c’è la capacità di ascolto. Il “Capitano Coraggioso” per riuscire in un contesto che, all’inizio del libro, gli
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Raffaele Ciardulli
A volte può essere doloroso abbandonare delle prassi o delle idee che ci sembravano geniali e che avevano anche portato buoni risultati ma per arrivare alla meta non c’è alternativa se non quella di aggiustare la rotta in funzione del contesto è completamente estraneo adotta una tecnica semplice ed efficace: ascolta. Ascolta i componenti dell’equipaggio (a volte francamente inquietanti) e da loro apprende, senza pre-giudizi, senza decidere a priori cosa sia giusto e cosa sia sbagliato ma osservando cosa funzioni e cosa non funzioni. C’è poi una terza componente, non so se ce l’avesse il giovane Capitano Coraggioso ma all’imprenditore non può mancare. Non è di facile definizione. Assomiglia al celebre “stay hungry, stay foolish” di Steve Job che, con l’amico Andrea Romano, avevamo tradotto e sintetizzato con: “la raggia”. Per i diversamente napoletani, la “raggia” è qualcosa di più della rabbia, è una determinazione viscerale che ti porta a non abbatterti, a non farti mollare, a cercare costantemente i mezzi per raggiungere il tuo obiettivo. Chi studia le Emozioni ha dimostrato che quello che fa, universalmente, scattare la rabbia è proprio il frammettersi di un ostacolo tra te ed i tuoi obiettivi. E se l’ostacolo fosse un possibile rallentamento del mercato, magari affrontiamolo con la dovuta “raggia”, insistendo con intelligente caparbietà, misurando i risultati dei nostri sforzi, investendo in umiltà ed attenzione al mercato, in ascolto ed in comunicazione. Come suggerisce Gabriele Aprea direttore del Club degli Orafi, guardando “al futuro con fiducia nelle nostre capacità, impegnandoci al massimo e preservando l’entusiasmo, la determinazione e la positività, tipiche delle pmi familiari che rappresentano la gran parte del made in Italy del gioiello”. Sempre pronti a cavalcare le onde, mai disposti a mollare. Perché, come capitani Coraggiosi, abbiamo un porto da raggiungere. E magari una fritturina di pesce già ci sta aspettando.
Club degli Orafi Intesa Sanpaolo «Fisiologico il rallentamento dei primi nove mesi del 2018»
Gabriele Aprea: Il gioiello italiano può difendersi se si investe in innovazione e tecnologie ei primi nove mesi del 2018, secondo i dati ISTAT, la produzione ed il fatturato del settore dell’oreficeria e bigiotteria sono rimasti in crescita, rispettivamente del 6,1% e del 4,0%, dopo gli ottimi ritmi registrati nel 2017. I valori delle esportazioni, invece, hanno vistosamente rallentato, complice anche la dinamica del cambio e quella delle quotazioni dei preziosi: nella media del periodo gennaiosettembre, le vendite estere sono calate in valore del 3,8% per l’aggregato che include anche la bigiotteria e del 4,7% per i gioielli in metalli preziosi. Tutti i principali mercati di sbocco evidenziano una contrazione dei valori, con dati significativamente negativi, in particolare, per gli Emirati Arabi Uniti (-18,7% la variazione tendenziale dell’export in valore nei primi nove mesi) e per la Francia (-12,5%), protagonista lo scorso anno di un boom significativo. La diminuzione dei valori esportati è diffusa anche sui territori, con i tre principali distretti in calo. Secondo Stefania Trenti, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - “Il quadro che emerge dalle informazioni dei primi nove mesi evidenzia una tendenza al rallentamento, in parte fisiologica dopo l’exploit del 2017. Da sottolineare, inoltre, come una parte del calo dei valori esportati dipenda dall’andamento dei prezzi e del cambio: l’export in quantità è infatti cresciuto in modo significativo (+24,4% per i gioielli in preziosi nei primi nove mesi). Nel
Club degli Orafi-Intesa Sanpaolo: «Physiological slowdown in the first nine months of 2018» Gabriele Aprea: Italian jewellery can defend itself with an investment in innovation and technology
export 2018 In the first nine months of 2018, according to the ISTAT data, the production and turnover of the jewellery and costume jewellery sector continued to grow, by 6.1% and 4.0% respectively, after the excellent rates recorded in 2017. On the other hand, the export values have slowed down dramatically, also due to the dynamics of the exchange rate and of valuables: for the January-September average, foreign sales decreased by 3.8% for the aggregate that includes also costume jewellery and 4.7% for precious metal jewels. All the main outlet markets show a contraction in values, with significantly negative data, in particular, for the united Arab Emirates (-18.7% for the trend variation of exports in value in the first nine months) and France (- 12.5%). According to Stefania Trenti, of the Intesa Sanpaolo Research Department - “The picture emerging from the information for the first nine months shows a slowing trend, which is partly physiological after the 2017 exploit. Moreover, it should be noted that part of the decrease in exported values depends on price and exchange rate trends: the quantity of exports grew significantly (+ 24.4% for precious jewels in the first nine months). In 2019, this slowing trend could increase due to the expected trend in mature economies. The spaces for an international growth will continue to stay high for the Made in Italy of jewels that, with a positive result of 4 billion Euro in 2017, contributes significantly to the balance of Italian foreign trade”. Gabriele Aprea, President of the Club degli Orafi Italia, observes: “The decrease in the export of precious jewels is partly linked to the reduction in the price of gold, and partly to the drop in the demand in some of the main outlet markets like the united Arab Emirates and Hong Kong. The slowdown of exports to the united States is also important in this respect. Today, in a context of possible contraction of the international demand for precious jewellery, the Made in Italy of jewels should defend its market share by eroding space from other producing countries. This is not an easy challenge but possible thanks to the investments in technology, process innovation, organisational planning made by many Italian companies.”
+24,4% per i gioielli in preziosi nei primi nove mesi
N
Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo
Gli spazi di crescita internazionale rimarranno comunque elevati per il Made in Italy del gioiello che, con 4 miliardi di euro di attivo nel 2017 2019 la tendenza al rallentamento potrebbe accentuarsi, sulla scia dell’andamento atteso nelle economie mature. Gli spazi di crescita internazionale rimarranno comunque elevati per il Made in Italy del gioiello che, con 4 miliardi di euro di attivo nel 2017, contribuisce in modo significativo al saldo di commercio estero italiano”. Gabriele Aprea, Presidente del Club degli Orafi Italia, osserva: “il calo dell’Export dei gioielli preziosi è collegato in parte alla riduzione del prezzo dell’ oro, e in parte al calo della domanda in alcuni
Gabriele Aprea Presidente del Club degli Orafi Italia
Forti di un heritage e di un expertise di assoluto rispetto, dobbiamo guardare al futuro con fiducia nelle nostre capacità
www.clubdegliorafi.org
dei principali mercati di sbocco, quali Emirati Arabi Uniti e Hong Kong. Di rilievo in tal senso anche la frenata dell’ Export verso gli Stati Uniti che dopo la forte crescita del 2017 fa registrare un piccolo segno negativo. Oggi, in un contesto di possibile contrazione della domanda internazionale di gioielleria preziosa, il Made in Italy del gioiello deve difendere la propria quota di mercato erodendo spazio agli altri paesi produttori. Sfida questa non facile ma percorribile grazie agli investimenti effettuati da molte aziende italiane in tecnologia, innovazione di processo, progettazione organizzativa. Forti di un heritage e di un expertise di assoluto rispetto, dobbiamo guardare al futuro con fiducia nelle nostre capacità, impegnandoci al massimo e preservando l’entusiasmo, la determinazione e la positività, tipiche delle p.m.i. familiari che rappresentano la gran parte del Made in Italy del gioiello”.
pagina a cura del Club degli Orafi Italia
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Collezione Quetzal. Anello in micromosaico in oro giallo, titanio e diamanti Collezione Koi. Collana in micromosaico in oro bianco, diamanti, madreperla, zaffiri arancioni e acquamarina
SICIS JEWELS
dove non è concessa alcuna improvvisazione di Maria Rosaria Petito
na infinità di piccole tessere sapientemente tagliate per forma e dimensione, perché combacino perfettamente le une alle altre, danno vita a narrazioni sempre diverse da che l’arte musiva mosse i suoi primi passi. Passi pazienti e misurati, capaci di incredibili prospettive che a Ravenna hanno superato l’inimmaginabile rappresentando il vero con la delicatezza di una pittura. I monumenti della città romagnola, Patrimonio dell’Unesco, sono il manifesto di quell’abilità tramandata nei secoli e che Sicis Jewels ha fatto sua con una sofisticata attenzione all’uso del colore. Nel suo Atelier i maestri orafi incontrano i maestri mosaicisti sincronizzando quella somma di eccellenze con le esigenze dei tempi moderni. È così che quel pregio e quell’armonia vengono trasferiti in opere di grandi dimensioni per l’interior design
U La missione è stata ed è portare il micromosaico ad una nuova rinascita. Gli studi e le ricerche decennali ne hanno permesso lo sviluppo della tecnica
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come nell’alta gioielleria - per la quale ha fondato il brand Sicis Jewel - regalando creazioni di micro e nano mosaico, questo caratterizzato dall’incastonatura a mano di tessere anche inferiori al millimetro, secondo quella tecnica in uso nel XVIII secolo e che seduceva nobili e regnanti. A questa lontana tradizione, per secoli ritenuta impossibile da replicare, Sicis Jewels ha dedicato oltre 10 anni di ricerca, di innovazione e di sviluppo dei materiali per oggetti esclusivi che alla pasta vitrea accostano anche pietre preziose e oro per un effetto di pura magia. Se Sicis nasce come gruppo industriale votato alla produzione di mosaici per l’interior design, chiediamo a, Gioia Placuzzi, direttore UK e direttore del brand Sicis Jewels, quando è nata l’idea di portare l’arte musiva nella gioielleria? Per Sicis il mosaico è un linguaggio universale, un interpete multi sfaccettato di tradizioni, trend e stili, un fil rouge che unisce tutte le divisioni aziendali. La continua ricerca di nuove esperienze e la passione per l’arte musiva hanno spinto l’Azienda ad avventurarsi nello studio del micromosaico e la sua applicazione nella gioielleria e fondare un nuovo brand all’interno della corporate, Sicis Jewels. La missione è stata ed è portare il micromosaico ad una nuova rinascita. Gli studi e le ricerche decennali ne hanno permesso lo sviluppo della tecnica, diventata ispirazione dei maestri mosaicisti dell’Atelier, dove nascono pezzi di gioielleria unici, veri capolavori, nei quali il micromosaico interpreta un ruolo primario. Alcune linee sono state create dall’architetto Doriana Fuksas, quanto è presente il “design” nelle vostre collezioni? Noi affondiamo le nostre radici nel mondo del design, fin dalla nostra nascita. È per questo che abbiamo chiesto a designers con cui collaboravamo già di darci la loro visione di gioiello in micromosaico e da queste idee sono nate varie collezioni fra le quali quella appunto con Doriana Fuxsas ma anche quella con il maestro Roger Thomas. A loro si sono affiancati i maestri mosaicisti della Maison e con loro hanno elaborato alcune collezioni di gioielli dove il micromosaico rappresenta una vera esplosione di estro creativo, dove il potere della storia si unisce alla ricerca e alla preziosità dell’oro e delle pietre preziose, generando dei pezzi di speciale bellezza. Per noi il pensiero creativo è determinante in tutto, base di tutte le ricerche per giungere al compimento di questi piccoli grandi oggetti. Il vostro è uno stile inconfondibile, quali sono i mercati maggiormente ricettivi? E soprattutto, qual è la donna che sceglie un gioiello Sicis? La donna e non solo che sceglie un gioiello Sicis è colei o colui che ama possedere un oggetto unico, una lavorazione per cui servono mani esperte che ormai non esistono più, ore infinite di lavoro,
Collezione Red Carpet. Anello micromosaico in oro bianco, diamanti e rubino
precisione e l’aggiunta essenziale di nuovi supporti tecnici raggiunti grazie a ricerca e sviluppo, per rendere questi gioielli oltre che unici, perfetti. Il micromosaico come elaborato dalle mani esperte delle nostre artiste, non esiste più. L’aspetto creativo come già sottolineato è un ulteriore elemento per cui spesso i nostri gioielli vengono scelti, perché originali, tridimensionali, e per il percorso creativo e di studio che si legge dietro ogni singolo oggetto. Gioielli al di la del tempo. I mercati che ci amano, a dire il vero sono tutti, ma nei mercati asiatici e da sempre nei paesi Arabi, lavoriamo con maggiore efficacia. Sicis ha tre store diretti (Milano, Londra, Parigi), qual è la vostra strategia distributiva in Italia e nel mondo? Abbiamo da anni deciso di voler seguire i nostri clienti da vicino, creando dei momenti di incontro dove mostrare le nostre novità ma anche raccogliere le loro impressioni. Spesso ci viene chiesto di realizzare dei pezzi esclusivi o di poter personalizzare alcune parure. Oltre ai nostri monomarca, specialmente con l’avvento della nostra nuova linea Universe, abbiamo ampliato il nostro portfolio rivenditori in giro per il mondo. Organizziamo inoltre trunk shows privati per i nostri clienti nelle principali citta’ del mondo quali Hong Kong, San Pietroburgo, Mosca, Shanghai, Cipro etc.. Oggi l’eticità e la sostenibilità sono concetti imprescindibili, come sono interpretati nel mondo Sicis? Ormai da anni seguiamo regole ben precise dettate da una strategia etica integrata nel business model dell’azienda per poterci garantire a tutti i livelli, un comportamento etico e sostenibile dell’Azienda, sia interno: dipendenti, catene produttive, materiali; che esterno: fornitori, clienti, e consumatore. L’Azienda si impegna a fondo per dare sempre maggiore attenzione a questi parametri. Quali sono le vostre aspettative rispetto alla partecipazione al Club degli Orafi? Siamo certi possa essere un ottimo momento di scambio e confronto con il modo orafo italiano, per questo siamo molto entusiasti di poter entrarne a fare parte.
Small tessarae cut by shape and size have been giving life to different creations since the early days of mosaic art. An art that has surpassed the unimaginable in Ravenna with monuments that are a unesco Heritage and a manifesto of that skill that has been handed down and that Sicis Jewels has made its own in the Atelier where master goldsmiths meet mosaic masters and manufacture large sized creations for interior design and high-end jewellery, micro and nano-mosaic pieces featuring the setting by hand of very small tesserae, even less than a millimetre. A tradition to which Sicis Jewels has dedicated over 10 years of research and has developed materials to create exclusive objects that combine precious stones and gold to glass paste as well. We ask Gioia Placuzzi, UK director and director of Sicis Jewels to tell us when did Sicis, born as an industrial group devoted to the production of mosaics for interior design, get the idea to bring mosaic art to jewellery. For Sicis, a mosaic is a common thread that unites all the company divisions. Research and passion for mosaic art have led the Company to study Micromosaic applied in jewellery and found a new brand, Sicis Jewels that produces unique pieces of jewellery for which Micromosaic has a primary role. Some lines were created by architect Doriana Mandrelli Fuksas, how much “design” is in your collections? Our roots have been in design since our establishment, so we asked designers who were already collaborating with us to give us their vision of a Micromosaic jewel. Several collections were born, like the one with Doriana Fuxsas or the one with master Roger Thomas joined by the Maison’s Mosaic Masters. Yours is an unmistakable style, which are the most receptive markets? And most of all, what kind of woman chooses a Sicis jewel? The woman and man who choose a Sicis jewel love to own a unique object for originality, three-dimensionality, creativity and study. Sicis has three flagship stores (Milan, London, Paris), what is your distribution strategy in Italy and worldwide? For years we have been following our customers closely, creating moments of encounter to show the novelties and collect their impressions. With the advent of the new Universe line, we have expanded our reseller portfolio in the world. Today ethics and sustainability are essential concepts, how are they interpreted in the Sicis world? We follow precise rules dictated by an ethical strategy integrated into the company business model, and we work hard to give more and more attention to these parameters. What are your expectations with respect to a participation in the Club degli Orafi, the Goldsmiths Club? We are sure that this is an excellent opportunity to exchange and confront experiences with the Italian goldsmith’s world and we are very pleased to be part of it.
Gioia Placuzzi
Collezione Universe
Sicis Jewels, no room for improvisation
1|2019 Viaggio nelle Gioiellerie Italiane
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viaggio nelle gioiellerie italiane
Gioielleria Fratelli Versace
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A Polistena passando per l’America, una passione da quasi cento anni di Maria Elena Bonacini
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ra il 1925 quando Pasquale Versace, “O’ americano” aprì il negozio omonimo a Polistena. Oggi vi lavorano il figlio Antonio e i nipoti Francesca e Gianluca, mentre a Siena altri due nipoti, Corrado e Pasquale, vendono i migliori marchi di orologeria, tra cui Cartier, JägerleCoultre, Iwc. Quella di Pasquale prima e del figlio poi è una lunga storia d’amore con gli orologi, iniziata quando il capostipite era uno dei tanti emigranti italiani in America. A raccontarla è Antonio, 80 anni, memoria storica della famiglia. «Mio padre nacque in una famiglia di contadini ma appassionato di meccanica nel 1910 emigrò in West Virginia, dove stavano costruendo le ferrovie. Per imparare la lingua si trasferì a Philadelphia. Qui ogni giorno si fermava davanti alla bottega d’orologiaio di un ebreo tedesco che lo notò e gli chiese se volesse lavorare con lui. Il patto era: lui gli avrebbe insegnato il mestiere e mio padre con lo stipendio si sarebbe pagato gli studi. Accettò e si laureò in orologeria meccanica a Washington». Per aprire un’attività, però, bisognava ottenere la cittadinanza. Ma si era prossimi alla Grande Guerra. «I funzionari dissero agli aspiranti americani che, se ci fosse stato un conflitto, avrebbero dovuto combattere per gli Usa contro i loro Paesi di origine. A quel punto mio padre rispose che aveva “solo una mamma” e si arruolò volontario in Italia, dove conobbe mia mamma Francesca e si sposò. Dopo il conflitto ripartì per
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l’America, dove il suo ex titolare gli disse di tornare a lavorare da lui e far venire anche la moglie, e lui tornò a prenderla». Quella nave però non la prese mai. «Doveva mettere da parte i soldi per il viaggio e cominciò a lavorare come orologiaio. Tutti andavano da “o’ americano” perché era bravo e questo suscitò le invidie dei colleghi. Per ripicca rimase e aprì il negozio». Era nata la gioielleria-orologeria “Pasquale Versace”. «Divenne un punto di riferimento per le famiglie facoltose della zona, perché mio padre era un uomo moderno, che proponeva sempre oggetti nuovi». Talmente avanti che negli Anni Trenta la sua invenzione, la “cameriera automatica” non fu capita. «Si trattava di una sveglia che all’ora prestabilita suonava, accendeva una lampada e faceva partire la caffettiera, e appena il caffè era pronto toglieva la
Gioielleria Fratelli Versace From Polistena through America. Almost one hundred years of passion It was the year 1925 when Pasquale Versace, known as “O’ Americano” opened the shop bearing his same name in Polistena where his son Antonio and grandchildren now work, while other two grandchildren sell the best watch brands in Siena. O’Americano was one of the many Italian emigrants in America and Antonio, 80, the family’s historical memory tells us all about him. «My father was born into a family of peasants, but he was passionate about mechanics and emigrated to West Virginia, where they were building the railways, in
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«CON IL TEMPO LA GIOIELLERIA DIVENNE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE FAMIGLIE FACOLTOSE DELLA ZONA, PERCHÉ MIO PADRE ERA UN UOMO MODERNO, CHE PROPONEVA SEMPRE OGGETTI NUOVI» corrente. La portò alle fiere campionarie di Milano e Verona, ma non ebbe fortuna. Ne inviò una a Papa Pio XII e una al Principe di Piemonte, il futuro re Umberto II. Il primo gli mandò come ringraziamento un oggetto sacro che abbiamo ancora in famiglia, il secondo il
1910. He soon understood the importance of learning the language and moved to Philadelphia. Here every day he stopped enchanted in front of the watchmaker’s shop of a German Jew, who noticed him and then invited him to work with him. They agreed that he would teach him the trade and my father would use his wage to pay for his studies. He accepted and graduated in mechanical engineering in watchmaking in Washington». There was still an obstacle though between him and the possibility of opening a business: citizenship. But the Great War was about to break out and he volunteered to Italy, where he met my mother Francesca and they got married. When the war was over, he went back to
1|2019 Viaggio nelle Gioiellerie Italiane
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1. La gioielleria Fratelli Versace in via Banchi di Sopra a Siena; 2. La storica pubblicità della Nuova Cameriera Automatica (1932); 3. Antonio Versace al banco in una foto d’epoca. 4. Pasquale Versace; 5. La Cameriera Automatica; 6. Pasquale Versace al lavoro sul banco orafo; 7/8. La gioielleria Fratelli Versace a Polistena; 9. L’ingresso della Gioielleria Versace e Siena 7
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titolo di Cavaliere e una spilla da cravatta col nodo sabaudo, autorizzandolo a fare uso a livello commerciale del titolo di “negozio della Casa Reale”». La gioielleria cresce e entrano i figli di Pasquale, Cesare e, appunto, Antonio, che ha ereditato la passione per l’orologeria. «Ho fatto anche un po’ di gioielleria, ma ho sempre preferito gli orologi e anche adesso mi piace riparare quelli vecchi. I pezzi che non trovavo li fabbricavo al tornio, adesso non riesco più e li compro o li faccio realizzare da artigiani. Quando prendi l’orologio in mano meccanico ti parla, vedi l’ingranaggio, dov’è arrivata l’intelligenza umana. Quelli al quarzo sono precisi, ma non hanno anima». Nel 1981 la “Versace Antonio” riceve il “Mercurio D’Oro” come azienda leader nel settore e nell’88 la famiglia apre il negozio a Chianciano Terme, poi negli Anni ’90 quello in centro a Siena, gestito dai figli Corrado e Pasquale, mentre Gianluca e Francesca restano a Polistena. Nella città del
Palio diventa il punto di riferimento per i grandi marchi «che non vogliono venire in un paese», ma anche per la gioielleria con brand come Zydo e Marco Bicego. Si creano anche gioielli su commissione, sia nel laboratorio di Polistena, dove lavorano Gianluca e un dipendente, sia a Siena, dove è materia di Corrado, orafo come il fratello, mentre Pasquale ha seguito la strada della gemmologia e Francesca si occupa del marketing. Ma i figli sono sempre più protagonisti e l’azienda cambia di nuovo nome nel 2013 e diventa “F.lli Versace”. Anche il cliente, però, come spiega Antonio, è cambiato molto. «Una volta in occasione dei matrimoni lo sposo regalava alla sposa i gioielli e lei ricambiava con oro e orologeria da uomo. Era una tradizione fortissima senza la quale non ti sposavi, ora lo fanno in pochi. Oggi vengono i giovani che cercano pezzi meno impegnativi, mentre chi spende vuole la qualità. Chi acquista l’alta gioielleria è più informato, più che la marca chiede pietre
America to continue working as a watchmaker and when he returned to Italy to take his wife back with him, he started to work as a watchmaker becoming famous as “O’ Americano”. His travel project changed, and the “Pasquale Versace” jewellerywatchmaking business was established. «Over time it became a reference point for wealthy families in the area because my father was a modern man who always offered new items». Over the years, the jewellery grew and Pasquale’s children, Cesare and Antonio, of course, who has inherited his passion for watchmaking, joined the company. In 1981, the “Versace Antonio” was awarded the “Mercurio D’Oro” as leading company in the
sector and the shop in Chianciano Terme was opened in 1988 followed by the one the center of Siena, run by his sons Corrado and Pasquale, while Gianluca and Francesca remained in Polistena. Over the years the family has assisted great changes in the market and customers, even if those who buy high jewellery are more informed and ask for certified stones and diamonds. «The jeweller’s role is fundamental for this because it is a guarantee». Instead the web is still just something more than a showcase. «It is a fundamental means to make a name for oneself, but I do not think that Italy is ready to buy important jewels online, even if it seems that the future is going towards that direction».
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e diamanti certificati. In questo il ruolo del gioielliere è fondamentale, perché la gente si fida di te e tu devi far capire quello che compra con serietà». Il web, invece, lo considera più una vetrina. «È fondamentale per farti conoscere, ma non credo che l’Italia sia pronta per acquistare gioielli importanti online, anche se pare che il futuro andrà in questa direzione».
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1|2019 Design
SPECIALE CAMPANIA
Il distretto orafo campano tra tradizione e innovazione Dalla prima corporazione degli orefici al corallo di Torre del Greco passando per la tecnologia e la formazione che dai poli orafi rinnovano la tradizione. di Chiara Di Martino
un distretto antichissimo, che affonda le sue radici nel XIII secolo: il polo orafo campano vede risalire alla fine del Duecento la nascita della prima corporazione di orefici con tanto di punzone da apporre ai metalli preziosi. Dalla fine del Quattrocento in un’area delimitata della città di Napoli si sviluppa una vera e propria scuola dell’oro, in quello conosciuto come il Borgo Orefici, ancora oggi attivo - organizzato in Consorzio - con numerose attività artigianali e di vendita al dettaglio. A partire dal 1996 una parte delle aziende qui insediate unisce le forze e dà vita al Centro orafo Il Tarì a Marcianise, in provincia di Caserta. In un secondo momento, a poca distanza nasce il Centro Oromare, più legato all’antica arte torrese della lavorazione del corallo e del cammeo. A Torre del Greco, in provincia di Napoli, infatti, l'attività di pesca di questi straordinari materiali naturali prosegue pressoché ininterrotta dal Cinquecento: oggi le aziende che operano nella città sono ancora numerose e la maggior parte è riunita sotto l’egida dell’Assocoral, l’associazione che vede insieme le aziende della lavorazione artigianale di corallo, cammei e materie affini. A livello associativo, circa 400 operatori del commercio e della produzione fanno capo alla Federazione Orafi Campani - a breve ridenominata Federpreziosi Campania The Campania goldsmith district - e, sul territorio, è attiva da 4 anni anche l'asAn ancient district rooted into the thirteenth century: the birth of the first corporation of goldsmiths of the centre in the Campania region took place, with sociazione Oroitaly, che riunisce oltre 170 the creation also of a punch to be affixed on precious metals, at the end of pmi italiane. Non meno corposo è l’assetto that century. From the end of the fifteenth century, a real school of Gold developed in a limited area of the city of Naples, the one known as Borgo Ore- formativo della Campania: a partire dal fici and still active today - was organised into a Consortium - with numerous TADS - Tarì Design School, operativo dal artisanal and retail activities. Starting from 1996, a part of the companies settled here together giving life to the goldsmith centre called Il Tarì and lo- 1991, il Liceo Artistico Degni di Torre del cated in Marcianise, in the province of Caserta. The Oromare Centre was Greco, con indirizzo specifico in Design del established two years later and is more linked to the ancient art of coral and cameo processing. In fact, in Torre del Greco, in the province of Naples, the gioiello, fino ad arrivare a “La Bulla” al Borgo fishing activity for these extraordinary natural materials has continued almost Orefici di Napoli. uninterruptedly since 1500: there are still many companies operating in the
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city and most of them are gathered under the aegis of Assocoral, the Association that joins the companies for the craftsmanship of coral, cameos and related materials. At the associative level, around 400 trade and production operators belong to Federazione Orafi Campani - soon to be renamed Federpreziosi Campania - and the Oroitaly association has been active on the territory with 170 Italian SMEs for 4 years. Not less important is the Campania training structure: starting from the Liceo Artistico Degni in Torre del Greco, an artistic high school that includes a specific course in Jewel Design, and the School “La Bulla” in Borgo Orefici in Naples and Tads - the Tarì Design School, operating since 1991. Associations Jewellery is still at home in the heart of the city of Naples in the Borgo Orefici district. The Consortium bearing the same name includes
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about 40 companies dedicated to crafts and retail activities that joined together in 2000 creating a network that enhances the goldsmith tradition and to relaunch the area from an urban and commercial point of view at the same time. “A challenge that is always open, but that we can deem as won - explains the president Roberto de Laurentiis, also head of Federazione Orafi Campani since 2014 -: today our goal is to become a tourist centre thanks to the fact that it is near the port and the old part of the city”. At a regional level, 400 operators from all the provinces refer to the Federazione Orafi Campani that also assists the members in carrying out the technical activities like, recently, the adjustment to the privacy law and the rules on safety at
Il Tarì
Il Tarì
I centri produttivi Nati con l’obiettivo di fare squadra tra le imprese del settore, anche per garantire maggiore sicurezza e una promozione dalla regia unitaria, sono due i centri produttivi in Campania, entrambi con sede a Marcianise. Costituito 22 anni fa, il Tarì conta oggi 400 aziende con 2.000 addetti per un’estensione complessiva di 135.000 metri quadrati, 40.000 di aree produttive e 9.500 di padiglioni espositivi e aree meeting. Una realtà attiva ogni giorno dell’anno dove gli operatori al dettaglio possono rifornirsi trovando in un solo luogo tutti gli attori della filiera, dal gioiello alle pietre preziose fino al bijou. “La sfida delle origini, concentrata su un modello imprenditoriale e su una filosofia di aggregazione rivoluzionaria - spiega il presidente Vincenzo Giannotti - è ancora
Vincenzo Giannotti Presidente Il Tarì
La sfida, dalle origini, è stata concentrata su un modello imprenditoriale e su una filosofia di aggregazione
Oromare
oggi un esempio vincente anche a livello internazionale, come dimostrano le esperienze di cooperazione con la Spagna (Parque Joyero di Cordoba, nel 2004) o con il Sudafrica (con il progetto di formazione professionale di due anni dedicata a 20 giovani orafi). Le esigenze degli imprenditori cambiano nel tempo, così come cambiano il mercato e lo scenario competitivo non solo internazionale, ma anche domestico. Sempre più la differenza sulla competitività delle aziende è data dalla gestione interna dei costi e dall’accesso. Da poche settimane abbiamo intrapreso una nuova sfida, quella di proporci sul mercato come operatore telefonico anche per le nostre aziende, con l’obiettivo di offrire importanti opportunità di contenimento dei costi aziendali”. Tra le attività lanciate di recente, il ciclo di seminari aperti a tutti gli operatori e momenti di business specializzati per semplificare, selezionare e aggiornare l’offerta di prodotti e servizi. “Anche quello del gioiello - conclude Giannotti è un mondo che corre veloce. Il ruolo del Tarì è stato, ed è ancora oggi, quello di accelerare e accompagnare la corsa mantenendo il ritmo con la consapevolezza nel futuro di essere sempre pronti a scommettere su noi stessi”. È nato invece su istanza di un nucleo di produttori operativi nell’ingrosso di gioielleria, oreficeria, cammei e coralli il
centro Oromare. Con un’estensione globale di 69.000 metri quadrati presenta 394 unità produttive: qui si muovono oggi circa 130 aziende caratterizzate da una forte vocazione artigianale-manifatturiera con una media di circa due dipendenti ciascuna. Il 38% è operativa nella filiera di Valore, il 14% nel settore Cammei-Lavorazione Coralli, il 32% nel settore Gioielleria, l’8% nell’Orologeria e il restante 8% nei sevizi accessori.“Il Centro negli ultimi anni ha ospitato diversi eventi - sottolinea Francesco Alberico, amministratore della società Oromare Promogest che si occupa della gestione del Centro. Dopo alterne vicende nel 2017 la società Mi.Ca.Immobiliare, dopo aggiudicazione statuita dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha acquistato 132 moduli, 309 posti auto e la totalità delle quote della Oromare Promogest con l’obiettivo di rilanciare il Centro con l’insediamento di altre aziende e di ridurre i costi di gestione mensili ripartiti tra gli operatori. “Stiamo mettendo insieme tutte le energie disponibili anche con il parere degli imprenditori - prosegue Alberico -, al fine di garantire un Centro all’avanguardia sia per le aziende artigiane orafe sia per quelle di servizi nonché la creazione di una rete di export per la vendita dei prodotti artigianali Made in Oromare sui mercati internazionali”.
Production centres There are two production centres in Campania, both based in Marcianise and established with the aim of teaming up the companies in the sector even to ensure greater safety and a promotion under a unitary direction. Established 22 years ago, Tarì today counts 400 companies with 2,000 employees for a total area of 135,000 square meters, 40,000 dedicated to production areas and 9,500 square meters of exhibition pavilions and meeting areas. A reality that is active every day of the year, where retail operators can find their supplies in one place with the attendance of all the players in the supply chain, from jewellery to precious stones and bijou pieces. “The challenge of the origins, focused on an entrepreneurial model and on a philosophy dedicated to a revolutionary aggregation - explains the president Vincenzo Giannotti - is still today a winning example at an international level. The needs of entrepreneurs change over time, just like the market and the competitive scenario, not only international, but also domestic, change. The Oromare centre was born upon request of a group of producers operating in the sectors of jewellery, goldsmith, cameos and corals. With a global extension of 69,000 square meters, it has 394 production units: around 130 companies operate here
now, characterised by a strong craft-manufacturing vocation with an average of about two employees each: “We are putting all the energies available together with the opinion of entrepreneurs - underlines Francesco Alberico, director of the company Oromare Promogest that deals with the management of the Centre - to guarantee a cutting-edge Center for goldsmith artisansal companies and for those providing services as well as the creation of an export network for the sale of Made in Oromare creations on international markets”. Fairs Every year, in March, May and on October, the goldsmith world meets at Tarì for the three editions of Mondo Prezioso. This year’s first event will be held from 8 to 11 March and the second from 3 to 6 May (the calendar of exhibitions will end with the fair scheduled from 11 to 14 October): three times a year, Italian retail meets the companies’ creations at Centro Oro that opens the doors of the two Smeraldo and Rubino exhibition pavilions for this occasion. Fashion jewels and more traditional jewellery are the two identities of Mondo Prezioso that, with every event, devotes space to professional updating, thematic exhibitions dedicated to the jewels and cultural heritage of Campania as well.
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SPECIALE CAMPANIA
Francesco Alberico Amministratore Oromare Promogest
Stiamo mettendo insieme tutte le energie disponibili al fine di garantire un centro all’avanguardia
Le fiere Ogni anno, a marzo, maggio e a ottobre il mondo orafo si incontra al Tarì per le tre edizioni di Mondo Prezioso. Quest’anno il primo appuntamento è dall’8 all’11 marzo e il secondo dal 3 al 6 maggio (per poi concludere il proprio calendario fieristico dall’11 al 14 ottobre): tre volte all’anno il dettaglio italiano incontra così l’offerta delle aziende negli spazi del Centro Orafo che, per l’occasione, apre anche le porte dei due padiglioni espositivi Smeraldo e Rubino. Gioiello fashion e gioielleria più tradizionale rappresentano le due identità di Mondo Prezioso, che in ogni appuntamento dedica spazio anche all’aggiornamento professionale, a mostre tematiche dedicate al gioiello e al patrimonio culturale della Campania.
1|2019 Speciale Campania TADS - Tarì Design School
Giuseppe Casillo Presidente TADS - Tarì Design School
Isitituto Degni Museo del Corallo
Le scuole Fiore all’occhiello della formazione campana è il TADS - Tarì Design School, la scuola del Centro orafo il Tarì: dal 1996 a oggi, qui sono stati formati circa 1400 studenti tra orafi, orologiai, incastonatori di pietre preziose, designer di gioiello e gemmologi. Molti allievi sono stati selezionati da grandi maison tra cui Bulgari, con cui nel 2016 è stata avviata una collaborazione. Al Career day con l’azienda hanno partecipato 250 ragazzi, con 7 Masterclass di perfezionamento attivate al Tads in due anni: gli allievi in formazione, orafi e incastonatori, sono stati 107 e di questi 70 hanno avuto un feedback positivo accedendo allo step successivo che prevedeva l’ingresso alla Bulgari Academy. Ma sono tanti i casi di successo emersi dalla scuola di Marcianise, come Sara Greco, allieva di
incastonatura, che oggi lavora a New York. “L’ultima importante novità riguarda il potenziamento dell’offerta sulla gemmologia - spiega il presidente Giuseppe Casillo -. Con la chiusura dell’accordo con HRD Antwerp abbiamo inserito in calendario nuovi corsi (il prossimo è a luglio) che puntano a formare futuri gemmologi ed esperti di pietre preziose attraverso una formazione accreditata a livello internazionale. Tra i progetti futuri c’è anche il rafforzamento dell’orologeria, uno dei nostri primi corsi: abbiamo approntato dei cambi al programma didattico, nelle strumentazioni e anche al corpo docenti”. Il Tads, tra l’altro, collabora da tempo, per il corso di orologiaio, con l’ETA Swatch Group, che consente agli studenti di accedere a corsi di perfezionamento direttamente a Grenchen. “Riceviamo sempre più
TADS: il corso per Analista di Diamanti in collaborazione con HRD Antwerp Il corso di classificazione e identificazione dei diamanti dell’HRD Antwerp offre un perfetto equilibrio tra teoria e pratica. I partecipanti apprendono a classificare le 4 C delle pietre. Vengono inoltre trattate le più diffuse imitazioni e viene insegnato ai partecipanti come riconoscerle. Altri argomenti affrontati sono i diamanti sintetici e i trattamenti per la purezza e il colore. A completamento del corso è previsto un esame teorico pratico per ottenere il diploma “HRD Antwerp Certified Diamond Grader”, riconosciuto a livello internazionale.
Rossella Di Matteo Dirigente scolastico Istituto Francesco Degni
Il Progetto Scuola Viva III annualità prevede otto moduli formativi per 240 ore di formazione con esperti esterni
frequentemente richieste da parte di aziende grandi e piccole che sono alla ricerca di giovani risorse - aggiunge Casillo -, veniamo contattati da agenzie interinali quando la ricerca è più cospicua o in altri casi direttamente delle aziende. I nostri migliori studenti sono impegnati nelle più importanti aziende del comparto orafo: Cartier, Damiani, Mattioli, Tiffany e, naturalmente, Bulgari. Possiamo andar fieri di un tasso di job placement vicino al 100%”. Corallo e cammeo sono al centro dei percorsi formativi dell’Istituto Francesco Degni di Torre del Greco, che, istituito alla fine del 19esimo secolo come Scuola di Incisione sul Corallo e di Disegno Artistico Industriale, dopo tante trasformazioni subite a livello legislativo, è oggi anche un Liceo artistico che dà la possibilità, al termine dei primi due anni, di scegliere l’indirizzo “Design del Gioiello”. Cinque classi ogni anno di circa 24-25 allievi, che ha iniziato a febbraio il “Progetto Scuola Viva III annualità” della Regione Campania. “Il progetto prevede otto moduli formativi per 240 ore di formazione con esperti esterni - spiega la dirigente scolastica Rossella Di Matteo -: gli allievi saranno a scuola in orario extrascolastico e nei giorni festivi, andando avanti fino a luglio. In particolare, due moduli sono dedicati al corallo e al cammeo e per questi il partner di riferimento è Assocoral, che ci fornisce gli esperti che formeranno gli studenti”. In particolare, l’Associazione dei produttori di Torre del Greco si occuperà dei moduli “Come nasce un gioiello: la lavorazione del cammeo”; “Storia della lavorazione del Cammeo”; “Il recupero della tradizione”; “Itinerari museali”; “Museo del Corallo: bellezza da condividere”. Il Degni, che a dicembre ha ricevuto il riconoscimento del titolo di “indirizzo raro” da parte della Regione, ospita anche il Museo del Corallo, dove sono esposti esempi di lavori realizzati da studenti e docenti, nonché opere provenienti da donazioni o acquisti, in corallo, madreperla, argento, ardesia, pietra lavica e numerosi cammei; completano l’allestimento mobili caratterizzati dalla contaminazione di tecniche e materiali. Tra i pezzi più
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Con la chiusura dell’accordo con HRD Antwerp abbiamo inserito in calendario nuovi corsi che puntano a formare futuri gemmologi ed esperti di pietre preziose prestigiosi, i lavori di scuola trapanese in corallo di Sciacca, di fine Settecento; un’Adorazione dei Magi del 1939, realizzata con la tecnica dell’impiallacciatura in madreperla e conchiglia; un gruppo di Cavalieri medioevali in mosaico di “pinna nobilis” (ottenuto da una particolare conchiglia), conchiglie varie e pietra alluvionale su supporto in legno. Il panorama formativo della regione è completato da “La Bulla”, edificio di 4 piani nel cuore di Napoli dove si trovano dislocati il Museo dell’Arte Orafa, un’area per le conferenze, Creative Lab, Start Up e un ampio spazio dedicato alla scuola orafa. Due anni di formazione per ottenere le qualifiche di orafo, gemmologo o disegnatore Cad, e moltissimi progetti di alternanza scuolalavoro e di inclusione sociale di categorie svantaggiate con particolare attenzione ai residenti del Centro Storico del capoluogo campano. La Bulla, però, è anche un incubatore gestito dal Consorzio Borgo Orefici. “L’obiettivo è accompagnare giovani imprese nella fase di start up favorendo anche un lavoro consortile legato alla realizzazione di linee di gioielli della tradizione napoletana con il tutoraggio degli artigiani del consorzio e l’assistenza gestionale di esperti settoriali - spiega Roberto de Laurentiis -. Dopo i primi 5 anni le imprese incubate saranno aiutate a trovare spazio nel Borgo e lasceranno il posto ad altre 8 neonate imprese”. La Bulla
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SPECIALE CAMPANIA Le associazioni La produzione torrese di corallo e cammeo rappresenta una delle espressioni più tipiche della tradizione della città di Torre del Greco. Oggi circa 60 imprenditori del territorio sono riuniti in Assocoral, costituita nel 1977 come naturale proseguimento dell’Unione dei Corallai già attiva dai primi del Novecento. Un’associazione che ha fatto della tutela delle materie prime un principio ispiratore per tutte le attività svolte: dalle prestigiose mostre portate in giro per il mondo fino all’impegno di sollecitare la proposta della candidatura della lavorazione di corallo e cammeo a patrimonio immateriale dell’Unesco. “Il 2020 sarà l’anno cruciale - spiega il presidente Tommaso Mazza, che è anche al vertice del comitato promotore della candidatura - intanto continuiamo a tener vivo il rapporto con le istituzioni e la promozione della nostra tradizione nel mondo con un calendario sempre più fitto di workshop e mostre”. Tra i traguardi raggiunti con il sostegno di Assocoral, anche la recentissima approvazione del piano nazionale per la raccolta del corallo rosso, che disciplina per la prima volta in modo organico modalità, controlli e autorizzazioni necessarie. Nel cuore della città di Napoli ancora oggi la gioielleria è di casa al Borgo
Roberto de Laurentiis Presidente Consorzio Antico Borgo Orefici
È una sfida sempre aperta, ma che possiamo considerare vinta. Oggi il nostro obiettivo è diventare un polo turistico grazie alla vicinanza con il porto e con il centro antico.
Tommaso Mazza Presidente Assocoral
Il 2020 sarà l’anno cruciale per la proposta di candidatura della lavorazione di corallo e cammeo a patrimonio immateriale dell’Unesco Gianni Lepre Orefici. Nell’omonimo Consorzio sono attive circa 40 aziende dedite ad attività artigianali e di vendita al dettaglio, che dal 2000 hanno unito le forze per creare una rete che valorizzasse la tradizione orafa e al contempo rilanciasse la zona dal punto di vista urbanistico e commerciale. “È una sfida sempre aperta, ma che possiamo considerare vinta - spiega il presidente Roberto de Laurentiis, dal 2014 a capo anche della Federazione Orafi Campani -: oggi il nostro obiettivo è diventare un polo turistico grazie alla vicinanza con il porto e con il centro antico della città. Siamo in procinto di aprire anche un Museo che raccoglierà molti cimeli storici come antichissimi macchinari e prodotti simbolo della nostra tradizione”. La garanzia di qualità e trasparenza di tutti gli operatori è assicurata anche dalla collaborazione del consorzio con Federconsumatori: “Valorevero” è il marchio che testimonia l’impegno delle aziende a tutela dei consumatori e a garanzia dei prodotti venduti. A livello regionale 400 operatori di tutte le province (incluse molte società presenti al Tarì e a Oromare) fanno riferimento alla Federazione Orafi Campani che assiste gli associati anche nell’espletamento delle attività tecniche, come, recentemente, nell’adeguamento alla normativa sulla privacy e alle regole in tema di sicurezza sul lavoro. Oggi la Federazione mira a diventare punto di riferimento per l’aggiornamento professionale, con una serie di corsi per addetti ai lavori che spaziano tra diversi temi, dalla gemmologia al web e al social marketing.
Ha sede a Napoli ma associati provenienti da tutta Italia l’associazione Oroitaly presieduta da Salvio Pace: molte delle 170 aziende che ne fanno parte sono campane. “Ci siamo impegnati con grande determinazione perché la Regione Campania varasse una nuova legge a sostegno dell’artigianato - spiega il segretario generale Gianni Lepre -. Il testo è stato approvato ma manca ancora la normazione attuativa. Tra i nostri progetti portati a segno figura anche l’estensione della cedolare secca alle attività artigianali più volte richiesta e poi approvata nell’ultima Legge di Bilancio. Anche qui, purtroppo, il percorso è da completare, visto che il beneficio è stato concesso limitatamente alle nuove attività”. L’associazione - che da tre anni organizza il Gran Galà di Natale, che premia le eccellenze dell’imprenditoria, della scienza, dei media e dell’arte - è impegnata anche sul fronte agevolazioni: l’interesse ricade, in particolar modo, nel sostegno al passaggio generazionale in comparti d’eccellenza dell’artigianato artistico tra cui, in primis, l’oreficeria.
work. The headquarters of the Oroitalia association, presided over by Salvio Pace, is in Naples but the members are based all over Italy: many of the 170 companies that belong to it are from Campania. The association is also involved in the assistance area: the interest lies, in particular, in supporting the generational shift in sectors of excellence of the artistic craftsmanship, including, mainly, goldsmith’s art. A sector of which the main factor in Campania is the production of Torre: coral and cameos are the most typical expressions of this tradition that has been operating in the city of Torre del Greco for centuries. Today, about 60 entrepreneurs from the area are joi-
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Segretario generale Oroitaly
Ci siamo impegnati con grande determinazione perché la Regione Campania varasse una nuova legge a sostegno dell’artigianato ned into Assocoral, established in 1977 as a natural continuation of the unione dei Corallai, the coral worker’s union, already active since the early twentieth century. An association that has made the protection of raw materials an inspiring principle for all activities that are carried out. Schools And coral and cameos are at the core of the training courses of the Francesco Degni Institute in Torre del Greco that, established as a School of Engraving on Coral and Industrial Artistic Design at the end of the 19th century, after undergoing many changes at a legislative level, is today also an artistic high school that gives the possibility, at the end of the first two years, to choose the “Jewel Design” course. Another highlight of the Campania region’s training institute is Tads - the Tarì Design School - the school of the goldsmith's centre, Tarì: about 1400 students have been trained here from 1996 as of today, including goldsmiths, watchmakers, gem setters, jewel designers and gemmologists. Many students have been selected by major fashion houses including Bulgari, with which a collaboration begun in 2016. The region’s educational panorama also includes “La Bulla", a 4-floor building in the heart of Naples where the Museo dell'Arte Orafa, the museum dedicated to goldsmith art (a stop for many organised guided tours), a conference area, Creative Lab, Start up and a large space dedicated to the goldsmith school. But the Bulla is also an incubator run by the Borgo Orefici Consortium.
SPECIALE CAMPANIA
E-motion
www.emotions.it
Emotions.it un jewellery shop sempre aggiornato
Rudy Gioielli
www.rudygioielli.com
L’elegante versatilità del tubogas online il nuovo sito di E-Motion: l’azienda campana specializzata in diamanti e gemme di alta qualità ha iniziato il 2019 con una nuova vetrina web. Il portale è stato totalmente riprogettato, sia graficamente sia nel funzionamento: tra le novità introdotte, la possibilità di acquistare tutti gli articoli presenti nel magazzino tra diamanti, pietre di colore e gioielli, con un click. Per accedere a tutte le potenzialità del sito www.emotions.it, inoltre, è possibile scegliere se registrarsi come
È
privato o come azienda. Una volta terminata la procedura, potranno essere visualizzati i prezzi riservati agli operatori del settore.
Emotions.it a jewellery shop always up to date The new E-Motion website is online: the company from Campania, Italy, specialized in high quality diamonds and gems welcomed 2019 with a new web showcase. The portal has been totally redesigned, both graphically and in operation: among the new features introduced, the possibility of purchasing all the items in the store including diamonds, colored stones and jewels, by clicking on the item “Jewellery Shop”. Sign up as a private party or company to access the full potential of the www.emotions.it site.
li inserti in oro bianco 18 kt e i diamanti taglio brillante del bracciale a spirale sono tagli di luce che fende le onde, le sinuosità del gioiello ripetono invece il movimento incessante del mare, elemento caro a Rodolfo Pacifico, Rudy, designer dell’omonimo brand del Tarì, creativo con spiccato senso dell’armonia, qui delineata nelle esecuzioni in tubogas. Ne sfrutta al meglio versatilità ed unicità (ad oggi la maglia tubogas si attesta tra le maggiori innovazioni stilistiche del ‘900), ne conosce i pregi, dimostra abilmente che è materia impareggiabile nelle accoppiate oro bianco/oro rosa, dove l’eleganza viene potenziata da finiture di diamanti taglio brillante, sul bracciale disposti a doppia stringa.
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RICERCATI NEL DESIGN E RAFFINATI NELLA TECNICA ARTIGIANALE LE CREAZIONI DI RUDY HANNO UNO STILE CHE PREDILIGE IL RINOMATO TUBOGAS FACENDO SPAZIO A MORBIDE GEOMETRIE
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Rudy Gioielli, the elegant versatility of tubogas The inserts in 18 kt white gold and the brilliant cut diamonds of the spiral bracelet are slivers of light that bounce waves, while the sinuosity of the jewel mimics the continuous motion of the sea, an element dear to Rudolph Pacific, Rudy, designer of the Tari brand bearing the same name, creative with a strong sense of harmony, outlined here in the tubogas creations.
BySimon
Occhi Verdi Bijoux
SPECIALE CAMPANIA
Occhi Verdi Bijoux Un’anima mediterranea
Paviè Un 2019 tutto di luce e di colore
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e novità del 2019 sono interpretate dal brand campano “Paviè” con l’argento 925 e i tanti colori degli zaffiri che impreziosiscono stelle e cuori pendenti da collane, bracciali e orecchini a mini cerchi, tra gli insindacabili diktat del momento. Tutti sono personalizzabili e fatti in Italia dove la moda è una questione di classe. www.pavie.it
www.occhiverdibijouxshop.it
leBebè la Linea Papà ancora più ricca e grintosa
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uovi arrivi per la Linea Papà realizzata da leBebè pensata per sancire indissolubili legami di vicinanza e amore con i propri figli. La linea Papà si arricchisce infatti di nuovi elementi in argento 925: bulloni e cilindri dal design minimal con sagoma di bimbo o bimba incise e verniciate da inserire sul proprio bracciale. Il messaggio racchiuso nei gioielli della Linea Papà firmata leBebé è sinonimo di amore verso un figlio che come un gioiello entra a far parte della propria vita. I nuovi elementi della linea sono infatti pensati per essere aggiunti a bracciali e collane con catena in titanio e moschettone in argento o collane con catena con palline in argento e finitura rutenio dando vita ad un infinita possibilità di composizioni. www.lebebe.eu
BySimon Nelle tradizioni della Sicilia
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love Sicily è la collezione dell’azienda campana Bysimon che rievoca le emozioni e le tradizioni siciliane tra carretti, maschere e tamburelli. Icona della linea non poteva che essere la trinacria, emblema della regione: sulla testa della Gorgone, i capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, simbolo di fertilità. Le tre gambe piegate all’altezza del ginocchio rappresentano invece i 3 punti estremi dell’isola: capo Peloro, capo Passero e capo Lilibeo. www.bysimon.it
leBebè
Paviè
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cchi Verdi Bijoux risveglia l’anima mediterranea e nelle sue nuove creazioni Summer 2019 pesca dalle profondità i blu e i verdi del mare e voluttuose creature, come la Medusa che impreziosisce la collana a più fili di perle. Perle che trattiene anche tra i tentacoli come un simbolo di prosperità. Il brand sarà a Trinacria Oro, al Palalumbi, dal 30 marzo al 1 aprile.
Paviè, 2019 filled with light and colour The novelties of 2019 are interpreted by the brand “Paviè” with creations in silver/925 and the many colours of sapphires embellishing stars and hearts for necklaces, bracelets and mini-circled earrings among the unquestionable diktats of the moment. All are customisable and made in Italy where fashion is a matter of class. // Occhi Verdi Bijoux. A mediterranean soul Occhi Verdi Bijoux awakens the Mediterranean soul by adding beauty elements to its new Summer 2019 creations. In his collections Essential symbols as the Medusa for who appreciate its glam look, to admire at Trinacria Oro, at Palalumbi from 30 March to 1 April. // With Bysimon into Sicilian traditions “I love Sicily” is the collection by the Campania-based company Bysimon that evokes Sicilian emotions and traditions including carts, masks and tambourines. Icon of the line is the Trinacria of course the region’s emblem: on the head of the Gorgon, the hair is made of snakes intertwined with ears of wheat, a symbol of fertility. The three legs that are bent at the knee represent the island’s three extreme points: Capo Peloro, Capo Passero and Capo Lilibeo. // leBebè. The Linea Papà even richer Bolts and cylinders: LeBebè reinterprets them with a clean and gritty style, making it a modern accessory to seal the bond with their little ones. The new additions to the Linea Papà, with a baby/child outline are made in 925 silver. Perfect match also with the new bracelets and necklaces with a titanium chain and silver carabiner.
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Croce in oro e diamanti, raffinato incontro di emozioni
le perle sempre più amate dalle donne Il seducente candore delle perle illuminato da sua maestà il diamante, un mix classico che con la nuova ricca collezione proietta il noto brand napoletano, Crusado, nell’ennesima sfida che il mercato richiede. Icone di stile e di bellezza di tutti i tempi, due meraviglie della Natura che hanno scandito la storia della gioielleria e che continuano ad affascinare accompagnandosi ora all’oro, nelle diverse colorazioni e lavorazioni, per creazioni sempre più versatili che ammiccano ai gusti più raffinati del genere femminile. Tra le aziende che meglio rappresentano la gioielleria d’alta gamma, “Crusado”, come per un antico rito, seleziona esclusivamente pietre purissime e perle sviluppate in tutte le loro forme per pendenti e orecchini, anche en combiné, bracciali e collane girocollo inframmezzate da dettagli preziosi. Gioielli per momenti importanti quanto per la quotidianità di tutte le donne che non rinunciano all’eleganza eludendo le stagionalità della moda. The seductive candor of the pearls illuminated by his majesty the diamond, a classic mix that with the new rich collection projects the well-known Neapolitan brand, Crusado, into the next market challenge. Timeless icons of style and beauty, two wonders of Nature that have marked the history of jewellery and that continue to fascinate now accompanied by gold, in different colors and workmanship, for increasingly versatile creations that cater to the most refined female tastes. Among the companies that best represent high-end jewellery, “Crusado”, as for an ancient rite, selects only pure stones and pearls developed in all their forms for pendants and earrings, also en combiné, bracelets and necklaces interspersed with precious details. Jewels for important moments as well as for the everyday life of all women who do not renounce to elegance and arerevelling in the seasonality of fashion.
CRUSADO Srl - t. +39 0823 513408 www.crusado.it
Esposito Semilavorati
SPECIALE CAMPANIA
Oro e opali per nuove opere d’arte iplomato all’Accademia delle Arti Orafe di Roma, Luciano Capossela si distingue per la realizzazione di altorilievi microscultorei in oro su ceramica a terzo fuoco smaltata e policromata. Dopo vari riconoscimenti nazionali ed internazionali, la sua arte evolve verso una propria ed innovativa tecnica della cera persa: il filato nel vuoto, che pratica nel suo laboratorio orafo artistico a Calitri, Avellino. I gioielli, caratterizzati da dinamismo e leggerezza, sono modellati dal soffio del maestro orafo sulla cera e la nuova collezione “Metalli e Gemme mutevoli ed irrequieti” è uno spettacolare incontro di oro e opali.
D Luciano Capossela
DOPO VARI RICONOSCIMENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, L’ARTE DI LUCIANO CAPOSSELA EVOLVE VERSO UNA PROPRIA INNOVATIVA TECNICA DELLA CERA PERSA: IL FILATO NEL VUOTO
Luciano Capossela, gold and opals for new works of art Graduated from the Academy of Goldsmith Arts in Rome, he stands out for his creations of micro-sculptures in gold on a glazed and polychrome third-firing ceramic. After various national and international awards, his art has evolved towards his own innovative and lost wax technique: vacuum yarn he performs in his artistic goldsmith workshop in Calitri, Avellino. The jewels, characterised by dynamism and lightness, are modelled by the master goldsmith’s wax blowing and the new collection “Metalli e Gemme Mutevoli ed Irrequieti” (Mutable and Restless Metals and Gems) is a spectacular encounter of gold and opals
Oroverde Anche online sempre vicina al cliente rezzi convenienti; un vasto catalogo sempre aggiornato con possibilità di ordinare da ogni regione d’Italia con consegna garantita in 24/48 ore e una nuova funzione di chat online per semplificare i contatti con il cliente: sono i punti cardine del portale e-commerce dell’azienda campana Oroverde (www.oroverde.it) che periodicamente organizza promozioni - visibili in un’area dedicata del sito - legate a occasioni speciali o eventi, come quelle pensate per Tarì Mondo Prezioso (8-11 marzo).
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www.oroverde.it
Oroverde
Luciano Capossela
Luciano Capossela
www.lucianocaposselagioielli.com
Oroverde, always beside the customer, even online Affordable prices; a vast catalogue that is always updated with the possibility of ordering from every region in Italy with a guaranteed delivery of 24/48 hours and a new online chat service to make customer contact easy: these are the cornerstones of the Campaniabased company's e-commerce website (www.oroverde.it) that organises periodically promotions - displayed in a dedicated area of the website - connected to special occasions or events like those designed for Tarì Mondo Prezioso (8-11 March).
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Esposito Semilavorati Dalle minuterie all’alta gioielleria a una passione che si tramanda da oltre 50 anni dalla sede del Borgo Orefici di Napoli la storia della Esposito Semilavorati si evolve e rinnova intercettando le esigenze dei suoi clienti. Con un catalogo molto vasto di prodotti con la garanzia del made in Italy e la possibilità di creare oggetti personalizzati e progettazione Cad su richiesta, l’azienda di recente ha inaugurato lo show room al modulo 140 del Tarì, aperto in occasione delle fiere e degli eventi del Centro Orafo.
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www.espositosemilavorati.com Esposito Semilavorati from small parts to fine jewellery Esposito Semilavorati and a story that began in the headquarters in the Borgo Orefici district with a passion that has been handed down for over 50 years and that continues to evolve and renew by intercepting the customers’ needs. With a vast catalogue of guaranteed Made in Italy products and the possibility to create customised objects and CAD design on demand, the company has expanded, and the new headquarters has been inaugurated recently at module 140 of Il Tarì, the Goldsmith Centre.
Flavio Dinacci e Cristina Chirichella
SPECIALE CAMPANIA
Vincenzo Buonomo Diamanti
Emmevi, the excellence of every stone For four generations the Buonomo family has been synonymous of high-quality diamonds: in fact, it has been selecting the best stones since the early years of the Twentieth century. Today curated by Vincenzo Buonomo, the founder’s great grandson and a GIA America graduate, who gave way to a new era of creativity with the company Emmevi in the year 2000 with a precise commitment: to sell only natural diamonds of excellent quality.
Dadini
a quattro generazioni la famiglia Buonomo è sinonimo di diamanti di alta qualità, fin dai primi anni del Novecento infatti è impegnata nella selezione delle pietre migliori. Oggi curata da Vincenzo Buonomo, pronipote del fondatore e diplomato al GIA America, che nel 2000, con l’azienda Emmevi, dà inizio a una nuova era di creatività con un impegno preciso: vendere solo diamanti naturali di qualità eccellente.
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www.vincenzobuonomodiamanti.it
Dadini
Gioielli di maiolica
idea era quella di valorizzare la Costiera Amalfitana creando qualcosa di nuovo e la maiolica vietrese è stato l’anello di congiunzione. Sono nati così i “DADINI”, gioielli di porcellana lavorati a mano, con decori e colori tipici, e personalizzabili anche con motivi in oro o platino. Ognuno è una miniatura in 3D che va a comporre creazioni di alta gamma a misura delle proprie emozioni. Li trovi su dadini.com e nelle gioiellerie.
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www.dadini.com Dadini, solar emotions on the wrists of men and women Customisable mini cubes, created one by one, has made room for stories, memories, emotions, and the colours of his land, the Amalfi Coast. The result is a high-end bijou. The creativity of Alessandra Sessa, designer of Dadini of which she is the founder, is very appreciated, her collections are really popular on dadini.com or in Italian jewellery shops.
Techmade Evoluzione tecnologica che incontra la moda pecializzata nell’Information Technology, Techmade si conferma tra i leader del settore degli smartwatch.Il suo modello di punta, Techwatch S2, grazie ad un display touch a colori associato a 5 diversi tipi di cinturino ed all’innovativa funzione “Take A Selfie” per avere la tua foto preferita sempre a portata di polso, diventa un accessorio indispensabile per le tue attività quotidiane ed originale per il tuo look. La lunga durata della batteria, la tecnologia Waterproof IP68, il cardiofrequenzimetro, il pedometro,il conteggio calorie e la funzione notifiche lo rendono uno strumento all’avanguardia adatto anche agli utilizzi più estremi.
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Fratelli Dinacci Con lo sport, una liaison di primati
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i rafforza sempre più il legame della Fratelli Dinacci con lo sport. L’azienda campana, specializzata in montature e saggi di metalli preziosi, ha infatti realizzato uno speciale riconoscimento destinato alla Nazionale Femminile italiana di Volley, protagonista, pochi mesi fa, di una vera e propria impresa sportiva: l’arrivo in finale ai mondiali del Giappone. Un pendente impreziosito da un cuore d’oro e brillante è stato consegnato dall’Ad della società, Flavio Dinacci, a Cristina Chirichella, capitano della nazionale, e alle altre atlete del team. Un nuovo tassello che si Fratelli Dinacci and sport, a liaison of primates The bond between Fratelli Dinacci and sport is be- aggiunge alla relazione profonda coming stronger and stronger. The company based che unisce la Fratelli Dinacci al in the region of Campania and specialised in settings mondo dello sport, come testimoand specimens of precious metals, has indeed crea- niano, nel recente passato, il supted a pendant embellished with a heart in gold with porto all’evento “Dreaming brilliants for the Italian Volleyball Women’s National Team offered by the company’s CEO, Flavio Dinacci, Napoli” a sostegno della Fondato captain Cristina Chirichella and to the other athletes zione Cannavaro-Ferrara, ma of the team. A new piece to add to the company’s anche il prezioso dono prodotto commitment to sports involved in supporting the re- dalla Fratelli Dinacci per Jaked, un cent “Dreaming Napoli” event in support of the Can- costume con marchio e lettere in navaro-Ferrara Foundation, and also the precious oro e pietre preziose donato alla costume with logo and wording in gold and valuable star del nuoto Federica Pellegrini. stones given to Federica Pellegrini. www.fratellidinacci.it
Techmade, functional and gritty Techwatch S2 Specialised in Information Technology, Techmade currently is confirmed as a leader in the smartwatch sector. The Techwatch S2 control a myriad of physical activity parameters and the interface with the smartphone has been enhanced with the Take a Selfie function, for photos for every wrist to which 5 different straps can be attached.
Techmade
Vincenzo Buonomo
L’eccellenza in ogni pietra
www.techmade.eu
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Artecora
Rajola
SPECIALE CAMPANIA
Artecora PG Gioielli
Ananda925 per lei e per lui
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è tanta vitalità ed energia nei bracciali di ANANDA925, uno dei brand dell’azienda campana Artecora. L’argento - brunito e rodiato - si presenta assoluto nei nuovi modelli pensati per accompagnare la vita quotidiana di uomini e donne. Artigianato italiano puro che assume la versatilità di un talismano, come suggerisce il nome che deriva dal sancrito e significa “beatitudine”. www.artecora.com
PG Gioielli
Artecora, Ananda925 for him and her The bracelets by ANANDA925, one of the brands of the Artecora company based in Campania, are full of grit. The silver - burnished and rhodium-plated - is an absolute element of the new models designed to be part of the daily lives of men and women. Pure Italian craftsmanship that takes on the versatility of a talisman, as suggested by the name that derives from Sanskrit and means “beatitude”.
PG Gioielli
Rajola
La preziosità del tempo che scorre
Un’eccellenza che accelera
er PG gioielli l’oro e le pietre preziose sono i compagni ideali della quotidianità di tutte le donne, e lo dimostra con un ventaglio di proposte per momenti easy quanto e per appuntamenti indimenticabili. Solitari, verette preziose e trilogy che affidano la loro allure ai colori degli zaffiri, degli smeraldi e dei rubini, ma anche pietre “Love cut” certificate IGI di cui è distributore esclusivo in Italia. Il brand sarà presente a Taormina all’appuntamento di Trinacria Oro.
e il 2018 si è chiuso positivamente, il 2019 sarà ancora più lusinghiero. In casa Rajola si lavora a pieno ritmo come in tutte le grandi aziende forti dei risultati raggiunti. All’orizzonte grandi novità e progetti ambiziosi ma l’impegno più grande rimane quello di soddisfare il cliente fidelizzato dalla qualità delle materie preziose, dall’eccellente lavorazione e da uno stile molto sensibile all’eleganza.
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www.rajola.it www.pggioielli.com PG Gioielli, the preciousness of time going by PG jewels declares that gold and precious stones are the ideal companions of all women’s daily life and proves this with the perfect creations for every moment. Solitaires, precious wedding rings and trilogies that entrust their allure to the colours of sapphires, emeralds and rubies, all precious creations that narrate a tradition of luxury.
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Rajola, an accelerating excellence If 2018 ended positively, 2019 will be even better. At Rajola everyone is working at full speed, as in all large companies that have achieved great results. On the horizon, great news and ambitious projects but the greatest commitment of all is, as always, to satisfy the loyal customer thanks to the quality of the precious materials, the excellent workmanship and a style that is very sensitive to elegance.
1|2019 Design
SPECIALE CAMPANIA
un po’ scaramantiche un po’ regine
L.C. ORI info@lcsrlgioielli.com
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na giovane azienda che fin dalla sua nascita, nel 1994, punta su assortimento e flessibilità: la ditta L.C.Ori nasce dall’intuizione di Leonardo Cecere incardinandosi nel panorama orafo con una identità ben precisa, quella di ingrosso di oreficeria, punto di riferimento per fornitori e clienti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le collezioni dell’azienda con sede al Tarì di Marcianise giocano con i metalli preziosi, talvolta accompagnati da zirconi, come negli orecchini in oro 18kt della linea “Albero
della vita”, tagliati a laser e rivestiti con bordo microfuso pavettato di zirconi bianchi e chiusura a monachella. Elegante e raffinato il tennis in oro brunito 18kt con zirconi neri che strizza l’occhio al gusto classico, mentre particolarmente innovativo si presenta il pendente a forma di goccia, tagliato a laser e diamantato in oro bianco e oro rosa 18kt. Un tocco di regalità, infine, è dato dalla Corona con collana, microfusa e pavettata di zirconi bianchi in oro rosa 18kt. Solo un piccolo assaggio della vastità di prodotti realizzati dalla L.C., accompagnati da un servizio di assistenza continuativo e una gamma accessibile di prezzi e di stili.
L.C. Ori, queens and talismanic A young company that has been focusing since its establishment in 1994, on assortment and flexibility: L.C. Ori is a company born out of the intuition of Leonardo Cecere to take on a very precise identity in the jewellery sector, that of a goldsmith wholesaler, a point of reference for suppliers and customers spread throughout the national territory. The collections of the company with headquarters at Tarì in Marcianise play with precious metals, sometimes accompanied by zircons, like with the 18 ct gold earrings of the “Albero della Vita” (Tree of Life) line, laser-cut and covered with a microfused zircon-paved edging and leverback fastening. The owl-shaped white gold pendant, microfused with a white zircon pavé is cute and easy going. The 18 ct burnished gold tennis bracelet with black zitcons is classic while the drop-shaped laser and diamond cut pendant in white gold and 18 ct pink gold is rather innovative. Lastly, a touch of royalty is added by the Crown with a necklace that is microfused and paved with white zircons in 18 ct pink gold. Just a small taste of the vastness of products created by L.C., accompanied by a continuous assistance service and an affordable range of prices.
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1|2019 Design
SPECIALE CAMPANIA
1|2019 Vetrina
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
Anello in corallo montati in oro 750% Coral ring set in 750 gold
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
Orecchini in corallo montati in oro 750% con brillanti Coral earrings set in 750 gold with diamonds
Orecchini in corallo montati in oro 750% Coral earrings set in 750 gold
in etrina
BRUNO MAZZA Quello di Bruno Mazza è un artigianato autentico che non tradisce mai le regole pur avendo la capacità di rinnovarsi attraverso una rilettura degli stili e delle mode che diventano un connubio importante per riproporre la naturale raffinatezza di ogni collezione. La tradizione è un rituale che si ripete da sempre per lo storico brand di Torre del Greco dove la produzione di corallo e cammei ha raggiunto vette internazionali grazie alla capacità di tessere relazioni basate sulla competenza e la varietà dell’offerta. Tradition is a ritual that has always been important for Bruno Mazza, a historical brand from Torre del Greco where the production of coral and cameos has reached international success, thanks to their ability to build relationships based on their expertise and varied range. Authentic craftsmanship that does not betray its conventions but still has the ability to renew itself through a reinterpretation of styles and fashions, an important combination to re-launch the natural elegance of its collections. Anello in corallo montati in oro 750% Coral ring set in 750 gold
www.brunomazza.com
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Anello in corallo montati in oro 750% Coral ring set in 750 gold
1|2019 Le Carose
Le Carose Il successo di uno stile Le Carose, the success of a style always on the move
1|2019 Le Carose
Stefano Ronzino: «Il mercato evolve rapidamente, a velocità un tempo impensabili. In soli sei mesi la modalità di acquisto da parte del cliente finale ha subito letteralmente una rivoluzione e oggi è sempre più diretta»
in continuo movimento on una crescita delle vendite online del 12% in soli sette mesi, Pink Mood, l’azienda pugliese, sempre un passo avanti nel rapporto consolidato con la propria clientela, punta molto sulle potenzialità dell’e-commerce. Tra analisi del web e prospettive future per il gioiello moda si muove la strategia di Stefano Ronzino, fondatore e anima creativa dell’azienda nata nel 2007 in Salento e diventata icona con il suo brand di punta, Le Carose, che a Preziosa Magazine racconta la sua evoluzione.
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L’avventura Le Carose è partita circa 12 anni fa. Cosa è cambiato da allora? Il mercato evolve rapidamente, a velocità un tempo impensabili. In soli sei mesi la modalità di acquisto da parte del cliente finale ha subito letteralmente una rivoluzione e oggi è sempre più diretta. Questa inversione di tendenza deve dare uno scossone a tutti noi operatori, inclusi i gioiellieri, che devono saper cogliere le opportunità del web invece di esserne spaventati. Per quanto riguarda noi, cerchiamo di muovere i due canali di pari passo: alle nostre gioiellerie partner, che rappresentano il nostro cliente principale
CON IL NOSTRO E-COMMERCE NEGLI ULTIMI 12 MESI ABBIAMO REGISTRATO UN +5% DALL’ESTERO ED È VISITATO DA 22MILA PERSONE AL GIORNO
per l’Italia, proponiamo modalità agevolate di vendita in linea con quelle del nostro ecommerce. Ha citato l’e-commerce. Che ruolo ha l’online per Le Carose? Devo ammettere che all’inizio ero scettico, ma avere dei figli adolescenti riesce a farti vedere il futuro, così un anno e mezzo fa abbiamo lanciato la nostra piattaforma, da allora cresciuta in modo vertiginoso. Negli ultimi 12 mesi abbiamo registrato un +5% dall’estero: è un fenomeno che nessuno di noi può ignorare. Nella fascia di prodotto tra i 30 e i 100 euro ormai la fa da padrone. La resa è molto veloce: i dati ci dicono che la nostra piattaforma viene vista da 22mila persone al giorno. Che tipo di prodotto ha più appeal sul consumatore che acquista tramite Internet? All’estero sta andando forte la nostra “doll”, icona del brand. L’Italia è un passo avanti, ora sta vendendo molto la linea “pompon”, soprattutto il bracciale che, ad oggi, sembra essere il segmento che suscita maggiore interesse, così come ha successo il modello “Felicità”, anche nella versione con pietre naturali. Proprio sul bracciale abbiamo incentrato la prossima campagna (che a Pasqua ci vedrà tornare anche su Sky) che ha al centro due nuove collezioni, “Be my Key” e “Born to be queen”. La prima, in particolare, si snoda in due direzioni: la chiave dell’amore e quella del successo, adatta anche agli uomini, per raccontare che a volte questi due aspetti della vita possono andare di pari passo. È questo il segreto dei nostri gioielli: raccontano storie. Il web si affianca a una strategia di negozi fisici, come il flagship store aperto un anno e mezzo fa a Gallipoli. C’è altro all’orizzonte? Ad aprile ne apriremo un altro a Lecce, seguito poi, entro l’estate, da altri due monomarca a Polignano a Mare e Porto Cesareo, due località pugliesi molto amate dai viaggiatori. Via via svilupperemo questo format in altre località: i primi 15-20 contiamo di aprirli di nostra proprietà, poi c’è
l’ipotesi di proseguire avvalendoci di partner, come abbiamo fatto a Miami dove abbiamo aperto sei mesi fa. Quello che ci interessa, però, in tutti i casi, è studiare bene il territorio e i possibili legami con il brand. Come è cambiato il mondo delle fiere? I gioiellieri sono stanchi, i prezzi per chi espone a volte sono sproporzionati rispetto ai risultati, ci vuole un cambio di rotta. L’unica rassegna a cui abbiamo deciso di continuare a partecipare è quella del Tarì, Mondo Prezioso, che va molto incontro ai brand grazie alle promozioni per gli operatori: come ogni anno, saremo presenti alle edizioni di marzo e di ottobre. Per il resto, preferiamo far emergere i nostri monomarca e il web. Per presentare le nuove collezioni non ha pensato a eventi mirati? Certo! A luglio, infatti, faremo una grande festa nella piazza principale di Nardò, cittadina della provincia leccese in cui il brand è nato. Sarà un meeting rivolto sia ai nostri clienti gioiellieri sia al pubblico finale, con tanti ospiti speciali che ci sono vicini da tempo. Vogliamo far percepire da dove veniamo e dove siamo arrivati, e per farlo installeremo vetrine mobili lungo le strade principali con tutti i nostri prodotti iconici accompagnati dall’anno di ideazione, una sorta di museo all’aperto che racconterà la nostra storia.
Online sales have grown by 12% in just seven months: Pink Mood, based in the Apulian region, focuses greatly on the potential of e-commerce that is always a step forward in its consolidated relationship with its customers. Among the web analysis and prospects for fashion jewellery we find the strategy of Stefano Ronzino, founder and creative soul of the company founded in 2007 in Salento and now an icon with its flagship brand, Le Carose, who tells Preziosa Magazine all about its evolution. The adventure for Le Carose began around 12 years ago. What has changed since then? “The market is evolving quickly and the final customer’s purchase mode has undergone a revolution in just six months becoming today more
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and more direct. This trend turnaround must shake all of us insiders. As for us, we are trying to move the two channels at a same pace: we offer discounted sales’ procedures to our partner jewellers that are in line with our e-commerce”. You mentioned e-commerce. What is the role of online sales for Le Carose? “We launched our platform a year and a half ago and it has grown greatly since then. In the last 12 months, we have registered a +5% from abroad: none of us can ignore this phenomenon. Our platform is visited by 22 thousand people every day”. What kind of product has more appeal to the consumer buying through the Internet? “Above all our “doll “, the brand’s icon, is going strong. Italy is a step forward, now the “pompon” line is selling a lot, especially the bracelet on which we have focused the next campaign and we will be back on Sky at Easter”. The web joins a strategy of physical shops, like the flagship shop that was opened a year and a half ago in Gallipoli. Is there anything else on the horizon? “We are opening another one in Lecce in April, followed, within the summer, by two other single-brand stores in Polignano a Mare and Porto Cesareo. We will develop this format gradually in other locations: we plan to open the first 15-20 under our own ownership and then continue through partners, as we did in Miami”. How has the world of fairs changed? “The only event we have decided to continue to participate in is Tarì, Mondo Prezioso that does a lot to meet the brands thanks to promotions for the operators”. Have you thought about targeted events to present the new collections? “Sure! In fact, in July, we will have a big party in the main square of Nardò, a town in the province of Lecce where the brand was born”.
1|2019 Design
SPECIALE TOSCANA
Distretti orafi: il polo toscano in cima alla classifica Oltre 1200 aziende, 7800 addetti e un export che nel 2017 ha quasi raggiunto i 2 miliardi di euro con un impatto occupazionale record per tutte le realtà formative del territorio di Chiara Di Martino
n tessuto produttivo fatto di oltre 1200 aziende e 7800 addetti: secondo gli ultimi dati disponibili (aggiornati a settembre 2018), Arezzo rappresenta in Italia il primo polo per numero di società e lavoratori impiegati e il secondo, dopo Alessandria, per volumi di esportazione. Un territorio costellato anche da un elevato numero di strutture formative, a partire dall’Istituto Margaritone, che ha sede ad Arezzo, fino all’alta formazione garantita da un master dell’Università di Siena, alla sua settima edizione, e la scuola di oreficeria “Le arti orafe” attiva dal 1985. Dal punto di vista fieristico, il polo toscano conta su due eventi principali: la storica manifestazione Oroarezzo (quest’anno anticipata di un mese al primo weekend di aprile per meglio coordinarsi con le altre rassegne e con le diverse festività religiose), che, dal 2013, si declina anche in versione autunnale con la rassegna Gold Italy, dedicata alle eccellenze del made in Italy.
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A productive fabric comprising over 1200 companies and 7800 employees: according to the latest available data, Arezzo is the first centre in Italy for number of companies and employees and the second, after Alessandria, for export volumes. The territory is also dotted with a high number of training facilities and from the trade fair point of view, it can count on two main events: the historic Oroarezzo event that has also an Autumn edition since 2013 with the Gold Italy exhibition dedicated to the excellences of Made in Italy. The associations The productive fabric of Arezzo comprises 1210 companies and a total, with related sectors, of over 10 thousand people. If we look at the data on the number of companies, over 80% refers, from the association point of view, to the Council for goldsmiths and silversmiths of the provincial sections of CNA (the Italian National Craft Trades Confederation), Confartigianato (General Federation of Italian Artisans and Craftsmen), Confindustria (General Confederation of Italian Industry) and Confapi (Confederation of Small and Medium Industry Associations). An organisation that represents about 1000 of the companies of the territory and for which one of the institutional tasks is that of collaborating with the training needs of the territory. “Important numbers involve the jewel of Arezzo - says Gabriele Veneri, president of the Council, who is also a spokesman for the CNA goldsmiths that, despite the ups and downs due, above all, to political and economic balances on a global level, continues to be fairly stable. And for these figures we need to thank the foreign countries”. Exports exceeded 1.9 billion euros in 2017, a figure that the district has managed to keep stable in the first half of 2018. The main markets of reference continue to be the united Arab Emirates, Hong Kong and Turkey despite fluctuating performances. “As much as 90% of the Tuscan gold companies are export-oriented with a presence that is guaranteed both by the participation in foreign fairs and by consolidated business relationships with the reference markets”, says Giordana Giordini, director of Confindustria Toscana Sud that also merges with the Consulta and associates just under 100 companies. “We count many of the largest companies in the area and the issues they bring to our attention are mainly usage loans and relationships with banks. In this complex dialogue we are a link and help them move towards new markets thanks also to our national guide, Federorafi”. Therefore, the numbers are under control: what is, if any, the problem to be solved to overcome the challenges of the future? “Everyone can buy technology, what our companies have as a plus compared to international competitors is represented by manual skills - continues Veneri -. The jewel reaches the shop window after a long series of steps that still need an artisan element and to continue doing so, we need to create a new class of young artisans. Therefore training is the crucial element of the Council’s activities”.
Gabriele Veneri Consulta dei produttori orafi e argentieri
Intorno al gioiello si muovono numeri importanti nel nostro distretto che restano stabili soprattutto grazie al mercato estero. L’export, infatti, è rimasto stabile anche nel primo semestre 2018
Le associazioni
export percentuali
Il tessuto produttivo di Arezzo, provincia nella quale si concentrano la stragrande maggioranza delle aziende orafe della regione, è dunque composto da 1210 imprese (dati della Camera di Commercio di Arezzo aggiornati al settembre 2018), per un indotto complessivo diretto e indiretto che supera le 10mila persone. Spacchettando il dato relativo al numero di aziende - che posiziona il polo toscano in cima nella classifica dei distretti orafi italiani - oltre l’80% fa riferimento, dal punto di vista associativo, alla Consulta dei produttori orafi e argentieri di cui fanno parte le sezioni provinciali di Cna, Confartigianato, Confindustria e Confapi. Un organismo che rappresenta dunque circa 1000 delle imprese del territorio e che ha tra i propri compiti istituzionali, oltre al ruolo di rappresentanza unitaria, anche quello di collaborare con le istanze formative del territorio. “Intorno al
21,6% 22,8%
Hong Kong
gioiello di Arezzo si muovono numeri importanti - dice il presidente della Consulta Gabriele Veneri, che è anche portavoce degli orafi di Cna - che, malgrado gli alti e bassi dovuti soprattutto agli equilibri politici ed economici a livello globale, restano abbastanza stabili. E per queste cifre dobbiamo dire grazie soprattutto all’estero, perché il mercato italiano è da anni in fase di stallo. Che le aziende soffrano ancora è un dato di fatto, perché spesso si ritrovano a reinvestire (in termini di tecnologia e personale) gran parte delle loro risorse, ma il fatto che oggi siano ancora attive significa anche che sono rimaste in partita e che possono guardare avanti”. L’export, nel 2017, ha superato 1,9 miliardi di euro, una cifra che il distretto è riuscito a tenere stabile anche nel primo semestre 2018. I principali mercati di riferimento restano, malgrado performance altalenanti, gli Emirati Arabi Uniti, Hong Kong e la Turchia: in particolare questi due paesi hanno registrato, nel 2017, balzi a doppia cifra (rispettivamente 21,6 e 22,8%), che spiegano in proporzione le percentuali non altrettanto positive (1,8 e -5%) del periodo gennaio-settembre 2018. “Il 90% delle aziende toscane dell’oro è export-oriented, con una presenza garantita sia dalla partecipazione alle fiere estere, sia da rapporti commerciali consolidati con i mercati di riferimento”, dice Giordana Giordini, a capo di Confindustria Toscana Sud (denominazione assunta da circa 3 anni e che, dal punto di vista territoriale, copre le provincie di Arezzo, Siena e Grosseto), che pure confluisce nella Consulta e che associa poco meno di 100 aziende. “Abbiamo al nostro interno molte delle più grandi imprese del territorio - prosegue Giordini - e i temi che portano alla nostra attenzione riguardano soprattutto il prestito d’uso e i rapporti con le banche. Noi facciamo da raccordo in questo complesso dialogo e le aiutiamo a studiare nuove forme di finanziamento. Oltre, naturalmente, a traghettarle verso nuovi mercati anche grazie alla nostra guida nazionale, Federorafi: dopo il focus sul Canada, ora stiamo lavorando alle nuove opportunità che si aprono in Giappone dopo l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio con l’Ue”. I numeri, dunque, sono sotto controllo: qual è, se c’è, la problematica da risolvere per vincere le sfide del futuro? “La tecnologia possono comprarla tutti, quello che le nostre aziende hanno come plus rispetto ai concorrenti internazionali è rappresentato dalle capacità manuali - prosegue Veneri -. Il gioiello arriva in vetrina dopo una serie lunga di step che ancora necessitano fortemente di
Turchia
Giordana Giordini Confindustria Toscana Sud
Abbiamo il compito di traghettare le aziende verso nuovi mercati e lavoriamo alle nuove opportunità come quelle che si aprono in Giappone dopo l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio con l’UE una componente artigianale: la sfida si vince se, andando di pari passo con le ormai indispensabili tecnologie, riusciamo a valorizzare la riscoperta del «fatto a mano». E questo sarà possibile se riusciremo a creare una nuova classe di giovani artigiani. Ecco perché la formazione è il nodo cruciale delle attività della Consulta, soprattutto nel
restituire dignità ai percorsi professionali che oggi sono una delle poche speranze per entrare nel mondo del lavoro. Immediatamente dopo il diploma i ragazzi che escono dalle scuole orafe ricevono in media 40 proposte di lavoro: sono pochi gli ambiti che possono vantare questo impatto”.
La sfida del futuro si vince se all’avanzare tecnologico si valorizza la riscoperta del «fatto a mano» con la creazione di una nuova classe di giovani artigiani. In questo ambito la formazione rappresenta il nodo cruciale.
Training An employment incidence that touches record numbers for all the educational institutions of the territory. In Tuscany, specialised training is guaranteed at every level. The Margaritone Institute of Arezzo is an institution with an average of 85 students distributed over the 5 years of the course for goldsmiths, with nearly a 100% employment impact. “Our statistics tell us that all the graduates who decide to interrupt their studies at university manage to find work by July - says the manager Roberto Santi - we receive so many requests from companies and, despite our numbers, we do not manage to cover all this demand”. However, goldsmith training in Tuscany can also count on another reality: the one founded in 1985 by Giò Carbone that is called “Le arti orafe”. A unique location in Florence, where between 2500 and 3000 students have trained in these 34 years. Currently, the average number of students attending the school every year is around 120. “They are all post-diploma courses says Giò Carbone - therefore all students graduate at around 23-24 years of age with a prevalence of up to 70% of foreign students. The employment rate was above 85% in the year 2017/2018”. In the field of high education, Tuscany has another distinguishing element: the annual first level master degree organised in Arezzo by the Department of Education Sciences, Humanities and Intercultural Communication of the university of Siena, in collaboration with the Confindustria of South Tuscany, the Chamber of Commerce and the Goldsmith Council. So far, 72 young people have trained and then mostly absorbed by the Arezzo district, with an overall employment feedback of around 60% for those who decided to turn to companies.
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1|2019 Speciale Toscana Università di Siena
Istituto Margaritone di Arezzo Le Arti Orafe
La formazione Un’incidenza occupazionale che sfiora cifra record per tutte le realtà formative del territorio. In Toscana la formazione specialistica è garantita a ogni livello, fin dalla scuola secondaria. È una vera e propria istituzione l’Istituto Margaritone di Arezzo, che dagli anni Sessanta ai Novanta ha formato la maggior parte degli artigiani che oggi compongono il tessuto imprenditoriale della provincia. L’Istituto ha una media di 85 allievi distribuiti nei 5 anni del corso per orafi, con un impatto occupazionale che sfiora il 100%. “Le nostre statistiche ci dicono che tutti i diplomati che decidono di non proseguire gli studi
Roberto Santi Istituto Margaritone di Arezzo
Dalle aziende riceviamo tante richieste di personale specializzato ma con i numeri che facciamo non riusciamo comunque a coprire tutta la domanda
all’università riescono a trovare lavoro già entro luglio - racconta il dirigente scolastico Roberto Santi -: riceviamo tante richieste dalle aziende che da qualche anno soffrono la carenza di personale altamente specializzato, ma con i numeri che facciamo non riusciamo comunque a coprire tutta questa domanda”. Durante il corso i ragazzi sono impegnati per la maggioranza delle ore in attività teoriche e pratiche, che vanno dalla storia dell’oreficeria alle competenze tecnico-informatiche come la prototipazione, i software Cad e la tecnologia laser che apprendono nei laboratori della scuola. Dal 2016, inoltre, l’istituto ha attivato anche il Corso (post diploma) di Tecnico Superiore della Lavorazioni Artistiche Orafe destinato a 25 allievi alla volta. “Per questo percorso arrivano da noi anche molti diplomati di altre scuole - prosegue Santi - ma siamo convinti che i migliori risultati si potranno ottenere iniziando questo percorso fin da piccoli e, perché questo sia possibile, bisogna abbattere i pregiudizi ancora forti verso i percorsi professionali”. La formazione orafa in Toscana, però, può contare anche su un’altra realtà: quella fondata nel 1985 da Giò Carbone e che risponde al nome di Le arti orafe. Una sede unica a Firenze, in questi 34 anni ha formato tra i 2500 e i 3000 studenti. I percorsi principali, che nel tempo si sono evoluti per andare incontro alle nuove esigenze delle imprese, sono sostanzialmente tre, con una durata che oscilla tra uno e tre anni: oreficeria, disegno e progettazione, incassatura e incisione (due corsi separati che vista la contiguità di contenuti vengono spesso scelti congiuntamente). Attualmente, il numero medio di allievi che ogni anno frequenta la scuola è di circa 120, diviso in modo equilibrato tra i tre indirizzi, accomunati anche dall’acquisizione delle capacità necessarie a presentarsi al mondo del lavoro. “Sono tutti corsi post-diploma -
Giò Carbone Le Arti Orafe
I nostri corsi sono tutti post-diploma e l’incidenza occupazionale ha superato l’85% racconta Giò Carbone - perciò gli allievi sono tutti diplomati intorno ai 23-24 anni con una prevalenza fino al 70% di studenti stranieri. Ecco perché, per incentivare la presenza di giovani italiani ogni anno predisponiamo una decina di borse di studio a loro destinate. L’incidenza occupazionale, nell’anno 2017/18, ha superato l’85%: alcuni, prima di mettersi in proprio - che è l’obiettivo primario di chi frequenta i nostri corsi - lavora per brevi periodi in azienda così da apprenderne la gestione quotidiana”. Dal 2005 la jewellery school Le Arti Orafe ha dato vita anche a un’attività promozionale e di ricerca attraverso mostre e convegni sotto il nome di «Preziosa»: il prossimo appuntamento sarà nel 2020, con un’edizione speciale per festeggiare i 15 anni della manifestazione. Nel campo dell’alta formazione la
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Toscana conta anche un altro fiore all’occhiello: il master annuale di I livello organizzato ad Arezzo dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, in collaborazione con Confindustria Toscana sud, Camera di Commercio e Consulta orafi. L’edizione 2019 ha leggermente modificato il nome originario (Storia e design del gioiello) in “Storia, design e marketing del gioiello”. “Questo perché - spiega il direttore del corso Paolo Torriti abbiamo ritenuto necessario aggiornare e ampliare il modulo relativo al marketing, con approfondimenti sul web e l’e-commerce. Altra novità della settima edizione, con inizio a marzo, è l’abbattimento dei costi: l’iscrizione è scesa infatti da 3000 a 2500 euro”. Finora
1|2019 Speciale Toscana Le Arti Orafe
SPECIALE TOSCANA
Università di Siena
Le fiere
Paolo Torriti Istituto Margaritone di Arezzo
Per l’edizione 2019 del nostro master abbiamo avviato approfondimenti sul web e l’ecommerce ed abbiamo ridotto i costi di iscrizione
sono stati 72 i giovani formati, assorbiti per lo più dal distretto aretino, con un feedback occupazionale complessivo di circa il 60% per coloro che hanno deciso di proporsi alle aziende. “Gli altri hanno invece intrapreso la strada del lavoro autonomo o della creazione di startup - precisa Torriti -: un dato interessante è che gli studenti sono al 90% donne, provenienti da tutto il mondo, soprattutto dall’Est Europa e dalla Cina”. L’impostazione del master è essenzialmente pratica con 190 ore di didattica (di cui 85 di laboratorio) e almeno 225 di stage, laddove lo studente non intenda prolungarlo o non decida di farne addirittura due.
Quella in calendario dal 6 al 9 aprile è l’edizione numero 40 di Oroarezzo, storica manifestazione del gioiello che dal 2017 è organizzata da Italian Exhibition Group, la società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che ha siglato un accordo con Arezzo Fiere e Congressi per la definizione di una regia unica delle manifestazioni italiane del settore orafo-gioielliero. Diversi format (come il Meeting Club e i Retail Club Italia) sono stati lanciati nelle ultime edizioni per privilegiare gli incontri mirati tra aziende e buyer, in arrivo anche grazie a una costante collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico e l’Agenzia Ice. Solitamente posizionata dal punto di vista temporale a maggio,
quest’anno la rassegna si anticipa di un mese per coordinarsi con le altre manifestazioni di settore e non accavallarsi con le festività religiose del periodo. Si avvicina alle 30 edizioni anche il concorso Premiere, che coinvolge le aziende espositrici nella ideazione e realizzazione di un gioiello in base al tema prescelto, che cambia ad ogni edizione. Dal 2013, inoltre, a ottobre si svolge Gold Italy, dedicata alle eccellenze del made in Italy orafo: partita con circa 200 imprese, oggi vede in vetrina le proposte di circa 300 aziende manifatturiere provenienti da tutti i distretti orafi italiani: Arezzo, Vicenza, Valenza, Torre del Greco, Milano.
The fairs This fair scheduled from April 6th to 9th is the 40th edition of Oroarezzo, the historic jewel event organised by the Italian Exhibition Group since 2017, the fair company born from the integration between Rimini Fiera and Fiera di Vicenza that has entered an agreement with Arezzo Fiere e Congressi Srl for the definition of a single direction of Italian events in the goldsmith-jeweller sector. Several formats have been launched in recent editions to favour targeted encounters between companies and buyers also thanks to the constant collaboration with the Ministry of Economic Development and Agenzia Ice. usually held in the month of May, this year the fair takes place one month before to coordinate with the other events of the sector and not to overlap the religious festivities in the period. The 30th edition of the Premiere contest is approaching, and it involves the exhibiting companies in conceiving and creating a jewel based on a chosen theme that changes with each edition. Besides, Gold Italy is held in October since 2013, dedicated to the excellences of the goldsmith made in Italy sector: starting with about 200 companies, today it showcases the creations of about 300 manufacturing companies from all the Italian goldsmith districts: Arezzo, Vicenza, Valenza, Torre del Greco, Milan.
Alunno&Co
SPECIALE TOSCANA
Alunno&Co Lebole Gioielli
Il dettaglio è il suo distintivo argento, 925, come una cascata di leggere stalattiti rigorosamente ordinate eppure multiforme. È la collezione “Urbanlights” di Alunno&Co disegnata immaginando il movimento, dinamico e di grande comfort per accarezzare chi la indossa. Oggetti per la vita quotidiana dallo spirito profondamente raffinato ed elegante che saranno presenti alle prossime edizioni di Hong Kong Gem & Jewellery Fair e di Oroarezzo.
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www.alunnojewellery.com Alunno & Co, detail is its badge Silver, 925, like a cascade of light stalactites, strictly ordered but multiform. This is the "uRBANLIGHTS" collection designed imagining a dynamic movement of great comfort that caresses the wearer. Objects for everyday life with a profoundly refined and elegant spirit that can be admired at the upcoming Hong Kong Gem & Jewellery Fair and Oroarezzo events.
Lebole Gioielli Fukuro, una collezione talismano
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Maman et Sophie Maman et Sophie
Dall’hashtag agli emoji passando per l’abc l brand Maman et Sophie interpreta il linguaggio dei millennials addizionando alla comunicazione di ieri segni e simboli della cultura digitale. Non solo letterine ma un dizionario grafico uguale e preciso a quello in uso tutti i giorni in tutto il mondo con gli smartphone. Argento placcato oro rosa ad alto spessore ed alta resistenza e smalto a tinte piene o glitter per un gergo universale che con un saetta confida un colpo di fulmine very cool!
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www.mamanetsophie.it
ukuro, la nuova collezione di Lebole in argento galvanizzato oro e pietre naturali, è stata disegnata dall’artista Paolo Perugini per la quale ha scelto il gufo, in Giappone simbolo di fortuna, protezione e saggezza, e ha ricreato l’asimmetria accostandolo alla Mezza Luna. Le infinite nuance delle sete di antichi kimono (stese su pelle) rimandano alla leggenda del Gufo Tintore che decretava i colori delle piume di tutti gli uccelli. Una citazione che sottolinea come, con la stessa magia, questi pregiati tessuti firmino l’unicità e l’irripetibilità del brand.
Maman et Sophie, from a hashtag to emoji through ABC The brand interprets the language of millennials adding signs and symbols of digital culture to the communication of the past. Not just letters but a graphic dictionary identical and precise to the one used every day with smartphones all over the world. Thick pink gold-plated silver and a high resistance and full colour enamel or glitter for a universal jargon that is so cool to make one fall in love at first sight!
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www.lebolegioielli.it Lebole Gioielli: Fukuro, a talisman collection Fukuro, the new collection in gold galvanised silver and natural stones is designed by the artist Paolo Perugini, who has chosen the owl, a symbol of luck, protection and wisdom in Japan, recreating the asymmetry by placing it beside the Half Moon. The endless nuances of the silks of ancient kimonos (spread on leather) remind of the legend of the Dyer Owl that confered the colours of the feathers of all birds.
1|2019 Pietro Ferrante
Pietro Ferrante www.pietroferrante.com
STREETJEWELS ad alta simbologia
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e galvaniche in oro giallo, rosa e rutenio sono valore aggiunto agli argenti 925 ideati da Pietro Ferrante, designer di punta nel comparto di genere. Negli anelli, in particolare, la finitura ne amplifica la leggiadria d’eco rinascimentale, lasciandone intatta la contemporaneità, apprezzata indifferentemente da lei e lui di qualsiasi età (la clientela fidelizzata, tra cui famosi personaggi pubblici, è diffusa
Nella linea Black Vintage, ispirata al jeans, tessuto che ha rivoluzionato mode e modi di vivere, Pietro Ferrante ne ripete lo spirito e reinventa il “vissuto” della trama
sull’intero territorio nazionale grazie alla capillare distribuzione della Roberto Latini Group). I più recenti streetjewels del brand abruzzese compongono la linea Black Vintage, ispirata al jeans, tessuto che ha rivoluzionato mode e modi di vivere del ‘900. Pietro Ferrante ne ripete lo spirito nei pezzi della collezione, reinventa il “vissuto” della trama, graffiando il brunito profondo delle finiture tonali ne ricava luce e forza. Va oltre. La simbologia di valori come vicinanza, amore, lealtà, diventa protagonista privilegiata delle sue ideazioni, tutte fatte artigianalmente nei propri laboratori italiani, eseguite con la tecnica della fusione a cera persa.
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1|2019 Brand
www.anturaccessori.it
Antura Accessori Uno spirito profondamente elegante
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a una creazione iconica all’altra, il tratto è ancora quello, pulito, sobrio, sofisticato eppure eccentrico. Si innova mantenendo quel mood proprio di Antura Accessori, una storia di segni e design che senza effetti speciali vede la materia, quandanche non nobile, rendere giustizia a classe e ricercatezza. Si concentra sulla forma, importante ma leggera nelle sue varie sfumature, piuttosto che sui colori, dal bianco e nero alle intense tonalità polvere fino alle impalpabili gradazioni pastello che esercitano grande ascendente su chi le indossa e incoraggia lo sguardo in chi le osserva. Si è a cospetto di una creatività fatta di sottili equilibri, di temperamento superbo e di superfici lisce addolcite oltremodo
da profili rifiniti rigorosamente. Ad ogni collezione il mercato gli attribuisce un effettivo valore di cambiamento spianandogli la strada verso il resto del mondo. Ad oggi i suoi gioielli hanno raggiunto il Nord Europa, gli USA, il Giappone e gli Emirati Arabi, ma con il cuore e la mente fieramente a Reggio Calabria, dove ha sede. Le ultime novità hanno già conquistato Parigi, Milano e New York.
Antura Accessori, a profoundly elegant spirit Time for innovation for Antura Accessori that now focuses shapes which are important but light in their various nuances, rather than colours, from black and white to intense powdery shades and impalpable pastel shades that are extremely influential for the wearer attracting admiration by those looking at them. For each collection, the market expresses its effective value of change, paving the way for the rest of the world. As of today, these creations have reached Northern Europe, the uSA, Japan and the united Arab Emirates, but the heart and mind are always proudly in Reggio Calabria, where it is based.
Mad Tea PierDuca Gioielli
Dreamland
The story of Dumbo na nuova storia da raccontare si affaccia nell’universo Mad Tea, giovane brand modenese che presenta “Dreamland The story of Dumbo” : una primavera-estate nel segno di una narrazione che avviene attraverso gioielli in acciaio e ottone in grado di raccontare questa favola senza età. Tra i pezzi di punta, gli orecchini asimmetrici, resi ancor più luminosi da sfere in vetro antiurto ripiene di piccole pepite scintillanti.
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Eleganza per vocazione rogetti d’eleganza d’indiscussa finezza, rimodulando in chiave contemporanea la seduzione del classico. PierDuca Gioielli lo sancisce in uno stile apprezzato ormai nell’intero comparto internazionale, esibendolo negli anelli e nei bracciali in oro bianco e oro rosa con diamanti, rubini, zaffiri rosa e zaffiri blu taglio princess.
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PierDuca Gioielli, elegance by vocation Projects of elegance of undisputed finesse, re-modulating classic seduction in a contemporary key. PierDuca Gioielli interprets this with a style that is now appreciated by the entire international sector, displaying it, for example, in white gold and rose gold rings and bracelets with diamonds, rubies, pink sapphires and princess cut blue sapphires.
www.madtea.it
www.pierducagioielli.com
With Mad Tea in Dreamland A new story to tell appears in the Mad Tea universe, a young brand based in Modena that presents “Dreamland - The story of Dumbo”: spring-summer in the name of a narration amid steel and brass jewels to tell this timeless story. Among the distinguishing pieces, the asymmetrical earrings that are even brighter with shock-resistant glass balls filled with small sparkling nuggets.
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Gemmarium www.gemmarium.com
Giuliana Di Franco www.giulianadifranco.com
#HOMINEXT shooting live #iosonopreziosa
photo Ivan Balderramo | stylist Irene Zucchiati | make-up Angelo Dominelli
Vintage Bijoux Preziosi
Milano: Homi 2019 dal 25 al 28 gennaio Preziosa Magazine ha realizzato uno shooting live tra gli spazi della fiera. Sono state coinvolte oltre venti aziende. In queste pagine una piccola selezione degli scatti con le nuove collezioni dei brand.
www.vintagebijoux.com
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Antura Accessori www.anturaccessori.it
La Tilde www.latilde.it
Le Camp
Vestopazzo www.vestopazzo.it
Aibijoux www.aibijoux.com
Confuorto Gioielli www.confuortogioielli.it
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1|2019 Premier Las Vegas
Premier Las Vegas
www.premiershow.com www.vicenzaoro.com/it/las-vegas
Las Vegas 30 maggio - 3 giugno 2019
Q Gannon Brousseau
Senior Vice President di Emerald
«Siamo entusiasti che IEG contribuisca allo show con selezionate aziende italiane e questo certamente irrobustirà ancor di più l’offerta»
uella che si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno sarà la sua prima edizione: c’è grande attesa per Premier, il nuovo show organizzato dalla americana Emerald Expositions per offrire un contenitore nuovo e alternativo a quelli già esistenti. In questo contesto, sarà particolarmente importante la presenza italiana, grazie alla compartecipazione, nell’organizzazione, di Italian Exhibition Group. A spiegare a Preziosa Magazine come sia nato il concept dell’evento, ospitato dal Las Vegas Convention Centre, è Gannon Brousseau, Senior Vice President di Emerald. Com’è stato concepito Premier e quali sono i suoi punti di forza? Premier è stato concepito come un’esperienza completamente nuova durante la Las Vegas Market Week. Nasce strategicamente per sviluppare un’offerta diversa a beneficio di tutto il settore. In concomitanza con AGTA Gemfair e il Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show e con un area curata da IEG di aziende italiane, Premier attrarrà
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C’è grande attesa per la prima edizione di Premier, il nuovo show organizzato dalla americana Emerald Expositions per offrire un contenitore nuovo e alternativo a quelli già esistenti
buyers qualificati e motivati che potranno soddisfare tutte le loro esigenze di acquisto in un’unica location. Anche AGTA sarà al Las Vegas Convention Centre. Quali sinergie ci saranno con Premier all’interno dello stesso salone? Il fatto che i due Show saranno parte dello stesso evento all’interno del Las Vegas Convention Centre incrementerà le opportunità di incontrare buyer. C’è un fortissimo interesse nell’accostare e promuovere le due iniziative di queste aree così diverse per merceologia ma così complementari. Emerald Exhibition LLC presenterà anche un’area italiana con Italian Exhibition Group. Quanto sarà importante nell’offerta del salone? Siamo entusiasti che IEG contribuisca allo show con selezionate aziende italiane e questo certamente irrobustirà ancor di più l’offerta. Sarà motivo di ulteriore attrazione per visitatori qualificati e motivati nel cercare la novità in target con le loro esigenze.
1|2019 Premier Las Vegas
Emerald: con IEG un programma di business matching per le aziende italiane
Marco Carniello
Direttore della divisione Jewellery & Fashion Italian Exhibition Group
L’importanza della sinergia EmeraldIEG è sottolineata anche da Marco Carniello, direttore della divisione Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group, che illustra come Premier Las Vegas voglia porsi in prima istanza come programma di business matching tra produttori e buyer. Un’opportunità di rilievo anche per molte aziende italiane che esporranno al Las Vegas Convention Centre in una posizione centrale della struttura, caratterizzata da un allestimento omogeneo secondo il format denominato “MeetItaly”. Puntiamo ad avere tra le 30 e le 40 aziende - spiega Carniello - parte di queste già presente negli USA ma interessata a modificare la propria strategia
Qual è il lavoro concretamente portato avanti per facilitare l’incontro di domanda e offerta? L’approccio è completamente customizzato, le aziende, tramite interviste one-to-one, ci raccontano target di riferimento, canali preferenziali e pricing. Il profilo che ne viene fuori viene condiviso con i buyer per arrivare a matching esatti e a contatti con una maggiore probabilità di sviluppo futuro. Un’attività, quella sul fronte estero, che IEG porta avanti da tempo anche nella rassegna Vicenzaoro, dove gli espositori incontrano un pubblico sempre più eterogeneo dal punto di vista della provenienza geografica. La nostra strategia di internazionalizzazione, quando siamo noi ad andare all’estero, si declina in modo da dare servizi ulteriori e complementari a sostegno del Made in Italy - precisa il direttore della divisione Jewellery & Fashion di IEG -: non ci limitiamo a fornire lo stand e a facilitare la partecipazione delle aziende, ma vogliamo sempre più essere di supporto al loro sviluppo commerciale.
Premier Las Vegas With IEG, Italian companies for a defined business matching program
«Non ci limitiamo a fornire lo stand e a facilitare la partecipazione delle aziende, ma vogliamo sempre più essere di supporto al loro sviluppo commerciale»
The one taking place from 30 May to 3 June will be its first edition: great expectation is surrounding Premier, the new show organised by the American Emerald Expositions company to offer a new and alternative container to those already existing. In this context, the Italian presence will be a particularly important one thanks to the coparticipation of the Italian Exhibition Group in the organisation. Gannon Brousseau, Senior Vice President of Emerald explains to Preziosa magazine how the concept of this event, hosted by the Las Vegas Convention Center, was born. How was Premier conceived and what are its strengths? “Premier was conceived during the Las Vegas Market Week as a completely new experience. It was conceived strategically to develop a different offer for the benefit of the entire sector. In conjunction with the AGTA Gemfair and the Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show and with an area organised by IEG for Italian companies, Premier will attract qualified and motivated buyers that can satisfy all their purchasing needs in a single location”. Even AGTA will be at the Las Vegas Convention Centre. What synergies will there be with Premier at the same fair? “The fact that the two Shows will be part of the same event within the Las Vegas Convention Center will increase opportunities to meet buyers. There is great interest in joining and promoting the two initiatives of these areas that are so different in terms of products but complementary”. Emerald Exhibition LLC will also present an Italian area with the Italian Exhibition Group. How important will the fair’s offer be? “We are thrilled that IEG is contributing to the show with selected Italian companies and this certainly will empower the offer further. It will be a reason to attract more qualified and
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motivated visitors seeking the novelties in line with their needs”. The importance of the Emerald-IEG synergy is also underlined by Marco Carniello, director of the Jewelery & Fashion division of the Italian Exhibition Group, who illustrates how Premier Las Vegas wishes to be positioned firstly as a business matching program between producers and buyers. An important opportunity also for many Italian companies that will be on show at the Las Vegas Convention Center in a central position of the structure, featuring a homogeneous arrangement according to the “MeetItaly” format: “Around 40 companies will be at the Show - explains Carniello - of which half are already present in the USA but are interested in changing their strategy”. What work is actually carried out to facilitate the meeting between supply and demand? “The approach is completely customised - he continues -: the companies, through oneto-one interviews, tell us about reference targets, preferential channels and pricing. The profile that comes through is shared with buyers to reach exact matchings and contacts with a greater chance of future developments”. An activity on the foreign front that IEG has been carrying forward for some time even with the Vicenzaoro exhibition, where exhibitors meet an increasingly heterogeneous public from the point of view of their geographical origin. “Our internationalisation strategy, when it is us going abroad, is declined so as to provide additional and complementary services in support of Made in Italy - says the director of the IEG’s Jewelery & Fashion division: we do not just provide stands and facilitate the participation of companies, but we want to support their commercial development more and more”.
1|2019 Economia
Mercato spagnolo nuovo “sogno americano”? Giulia Leardi: “il nostro obiettivo creare occasioni di business” vvocato specializzato in diritto del lavoro, con una lunga esperienza nell’affiancamento anche per il day by day delle aziende italiane e internazionali, in particolar modo spagnole, Giulia Leardi, professionista italiana, bilingue (spagnolo e inglese) si divide da tempo tra Milano e la Spagna, dove ha conseguito una seconda laurea in giurisprudenza perfezionando così la propria conoscenza della legislazione del paese iberico. Attualmente è responsabile di uno “Spanish Desk”: in sostanza, si occupa di clienti italiani che vogliano intraprendere aattività commerciali in Spagna e/o in Sud America e di clienti di lingua ispanica che vogliano intraprendere attività commerciali in Italia. Tra queste ultime c’è quella di aiutare le imprese italiane a posizionarsi sul mercato iberico tramite strumenti individuati specificamente per ogni singola azienda. A Preziosa magazine Giulia Leardi racconta come è nato il suo speciale rapporto con la Spagna e quali sono le opportunità reali che si celano nel Paese.
laurea in giurisprudenza in Spagna e lavorando in studi internazionali, mi sono sempre rapportata con colleghi spagnoli.
Un tempo c’era il sogno americano, ora c’è il sogno spagnolo. Ugualmente profittevole, ma con la l’assistenza sanitaria pubblica e il prosciutto iberico. Il mio sogno spagnolo, inizia molti anni fa, quando - lavorando in Parlamento Europeo - inizio a conoscere la cultura ed il mercato iberico. Rientrata in Italia, un famosissimo dj e produttore musicale mi chiede di curare i suoi affari a Formentera ed Ibiza. E così mi rendo conto delle grosse opportunità che la Spagna offriva. Prendo una seconda
Una volta data vita alla nuova società, cos’altro resta da fare? Bisogna iscriversi all’anagrafe relativa all’Agenzia delle entrate per ottenere il numero di identificazione fiscale (in sigla, il N.I.E.), poi iscriversi presso il registro delle Imprese della provincia in cui è ubicata la sede sociale dell’azienda e versare le eventuali imposte comunali, rispettando quanto previsto dalla Legge del 28 aprile 2010 n.10 relativa alla anti riciclaggio. Naturalmente, sono passaggi complessi ma esistono team di
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Affinché investire in Spagna non rimanga solo un sogno, cosa bisogna sapere e fare? Volendo essere pratici, il primo step è decidere quale forma giuridica dare all’impresa. La Spagna ha approvato ed introdotto negli ultimi anni importanti riforme nel settore commerciale con l’obiettivo principale di uniformare la normativa interna a quella di matrice comunitaria. Le forme più comuni oggi in uso - in Spagna - sono le Società per Azioni (Sociedad Anonima) e le Società a Responsabilità Limitata. Quest’ultima prevede un capitale iniziale non inferiore a 3000 euro. È poi necessario ottenere il Certificato dal Registro Centrale delle Imprese attestante la non esistenza di altre società con denominazione uguale a quella che si vuole utilizzare, presentare presso la direzione Generale del Commercio e degli Investimenti la dichiarazione preventiva dell’investimento e sottoscrivere un atto pubblico davanti ad un notaio per la costituzione della società.
professionisti, di cui il mio è un esempio, in grado di soddisfare tutte le esigenze e seguire tutti i passaggi suddetti oltre a fornire la consulenza su altre importantissime questioni. Dal punto di vista pratico, quali sono i punti importanti da sciogliere? Li riassumerei in cinque passaggi essenziali: trovare la giusta location; conoscere il mercato in cui si va ad aprire; adempiere le formalità riguardanti i lavoratori dipendenti; tenere i libri sociali e conoscere il sistema contributivo e tassativo applicato. E quando non si vuole aprire un’impresa ma semplicemente far distribuire il proprio prodotto sul territorio spagnolo Easy: trovare un buon agente!!. Che utilità può avere questa figura? Il contratto d’agenzia spagnolo ha le sue peculiarità e alcune caratteristiche che devono essere conosciute per evitare di imbattersi in situazioni dispendiose. In ogni modo avere un buon agente che conosca il territorio e sia in grado di dare visibilità al marchio, è fondamentale. Noi di solito ci occupiamo anche di questo e di trovare i giusti mezzi di comunicazione, affinché il prodotto esportato venga conosciuto oltre che distribuito. Progetti a breve? Stiamo lavorando per portare le aziende italiane sul mercato spagnolo, facendole conoscere attraverso, per esempio, una delle più importanti fiere del settore che si tiene annualmente a Madrid. Ci piacerebbe offrire loro e sviluppare tutti i servizi legati a questa opportunità. Ci sono anche ben 22 società andaluse che commerciano nell’oro e pietre preziose che vorremmo convincere a condividere con i
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Giulia Leardi
Stiamo lavorando per portare le aziende italiane sul mercato spagnolo, facendole conoscere attraverso, per esempio, una delle più importanti fiere del settore che si tiene annualmente a Madrid. colleghi italiani spazi, servizi e clientela presso una delle nostre fiere. Noi faremo in modo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. Parleremo un pò in italiano e un pò in spagnolo, ma alla fine tutti comprenderanno di essere parte di nuove e vantaggiose realtà.
1|2019 Fiere
Baselworld rinnova il format e rilancia www.baselworld.com
Basilea, 21 - 26 marzo 2019 al 21 al 26 marzo in Svizzera torna Baselworld - ultimo anno con questa collocazione temporale, perché dal 2020 la fiera si sposterà a fine aprile anticipata dalla rassegna SIHH di Ginevra, in base all’accordo che hanno recentemente siglato - e a fornire alcuni dati sulla prossima edizione è Michel Loris-Melikoff, managing director
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Michel Loris-Melikoff managing director
Il mercato di oggi ha bisogno di una fiera completamente diversa da quella di cui aveva bisogno dieci anni fa. Il tema della digitalizzazione è in cima alla lista
dallo scorso maggio. “Il feedback che abbiamo ricevuto dall’industria è stato positivo e le prenotazioni si stanno sviluppando in modo migliore rispetto allo scorso anno”.: nel 2018, il numero di espositori complessivo è stato di 650. Quali highlights caratterizzano la prossima edizione? Secondo Michel Loris-Melikoff, la fiera rafforzerà l’area dedicata alla gioielleria, posizionata nella più centrale Hall 1.2, dove ci sarà anche uno Show Plaza e una passerella con tre spettacoli dal vivo ogni giorno. Anche gli orologiai indipendenti dell’area “Les Ateliers” avranno una location nuova, nella Hall 1.0 South. “Il mercato di oggi ha bisogno di una fiera completamente diversa da quella di cui aveva bisogno dieci anni fa - ha aggiunto il managing director -. Il tema della digitalizzazione è in cima alla lista e stiamo anche sviluppando format innovativi come i chatbot digitali attivi
tutto l’anno”. Quanto alle novità in termini di costi e accoglienza - a ottobre è stata annunciata la partnership con 40 hotel della città con benefit e trasparenza garantita Melikoff aggiunge: “Negli anni scorsi le spese sono state eccessive, ecco perché intendiamo sederci a un tavolo con i partecipanti e trovare soluzioni soddisfacenti. Le trattative con albergatori e ristoratori confermano il nostro impegno e, per quanto riguarda l’affitto degli stand, abbiamo già ribassato le tariffe e continueremo a farlo anche nel 2019”.
Baselworld renews the format and re-launches Baselworld is back in Switzerland from 21 to 26 March - this will be the last year in which it will be held in this period, because the show will move to the end of April from 2020, anticipated by the SIHH in Geneva, according to the agreement that has been entered recently - and Michel Loris-Melikoff, managing director since last May, provides some data on the next edition “The feedback we have received from the industry has been positive and bookings are growing better than last year.” In 2018, the total number of exhibitors was 650. What highlights will characterise the next edition? According to Michel Loris-Melikoff, the fair will empower the area dedicated to jewellery, located in the most central Hall 1.2, where there will also be a Show Plaza and a runway with three live shows every day. The independent “Les Ateliers” watchmakers will also have a new location in the Hall 1.0 South. “Today’s market needs a completely different fair than what it needed ten years ago adds the managing director. The digitisation topic is at the top of the list and we are also developing innovative formats like digital chatbots that are active all year round”. As for the news in terms of costs and reception - the partnership with 40 hotels in the city was announced in October with guaranteed benefits and transparency - Melikoff adds: “Over the past few years the expenses have been excessive and this is why we intend to sit down at a table with the participants and find satisfactory solutions. Negotiations with hoteliers and restaurateurs confirm our commitment and, with regards to the rental of the stands, we have already lowered the rates and will continue to do so in 2019”.
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1|2019 Design
1|2019 Fiere
Arezzo, 6 - 9 aprile 2019
Oroarezzo
www.oroarezzo.it
Si prepara la 40esima edizione
Hong Kong, 26 febbraio - 4 marzo 2019
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roarezzo, è l’edizione numero 40 quella che apre i battenti il prossimo 6 aprile: un traguardo importante per la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group, che quest’anno si anticipa di un mese rispetto alla classica collocazione temporale di maggio, così da coordinarsi meglio con il calendario fieristico nazionale ed internazionale ed evitare la sovrapposizione con le festività religiose. Ad Arezzo Fiere e Congressi fino al 9 aprile i prodotti di aziende provenienti dai principali poli orafi italiani, pronte a incontrare gli operatori mondiali. Tra questi, si
segnalano i 450 buyers - di cui l’80% internazionali da 60 paesi, mercati emergenti e tradizionali - ospitati grazie al supporto di MISE e ICE. Confermate le aree Cash & Carry, per la vendita sul pronto, e un intero padiglione dedicato all’area Tech, che per la prima volta sarà interessata da un incoming dedicato, organizzato da IEG con ICE Meccanica e AFEMO (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), con buyer in arrivo dai paesi con la più alta domanda in tecnologia, come Indonesia, Algeria, Marocco e Malesia. Non mancherà il concorso Premiere, giunto alla sua 29esima edizione e destinato alle aziende espositrici, che quest’anno ha come tema portante l’anello. I gioielli in gara saranno esposti durante la fiera e verranno giudicati da una giuria presieduta da Beppe Angiolini, presidente Onorario Camera Nazionale Buyer della Moda e Art Director di OROAREZZO e Gold/Italy.
Taormina, 30 marzo - 1 aprile 2019 www.trinacriaoro.it
Al Palalumbi le novità dei brand
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International Jewellery Show 4600 espositori provenienti da 50 paesi, tra cui il Giappone paese partner degli eventi ornano le fiere gemelle organizzate dall’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC): sesta edizione per l’Hong Kong International Diamond, Gem e Pearl Show, specializzato in pietre sciolte e materie prime per la gioielleria, dal 26 febbraio al 2 marzo all’AsiaWorld-Expo, mentre il 36esimo Hong Kong International Jewellery Show, dedicato al gioiello finito, si svolgerà dal 28 febbraio al 4 marzo all’Hong Kong Convention and Exhibition Centre (HKCEC). Le due rassegne accoglieranno complessivamente più di 4.600 espositori provenienti da circa 50 paesi e regioni. Il paese partner quest’anno sarà il Giappone, in questa
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Oroarezzo, preparations for the 40th edition are under way Oroarezzo, the edition starting on 6th April is the 40th: an important milestone for the event organised by Italian Exhibition Group that is held one month ahead of the usual date in May. The products of companies from the main Italian goldsmith areas will be on show ready to meet the world operators at Arezzo Fiere e Congressi until 9th April. Among these, 450 buyers - of which 80% international from 60 countries, emerging and traditional markets - hosted thanks to the support of MISE and ICE. The Cash & Carry areas are confirmed as well as an entire pavilion dedicated to the Tech area involved by a dedicated incoming, organised by IEG with ICE Meccanica and AFEMO, with buyers arriving from Indonesia, Algeria, Morocco and Malaysia. The Premiere contest, now at its 29th edition, is one not to be missed. The jewels in the contest will be exhibited during the fair and judged by a panel chaired by Beppe Angiolini, Honorary President of the National Council of Fashion Buyers and Art Director of OROAREZZO and Gold/Italy
Trinacria Oro
Hong Kong
https://event.hktdc.com
Per il Giappone sono attesi ad Hong Kong circa 130 esportatori giapponesi di perle e gioielli
ltre 140 espositori prenderanno parte all’ottava edizione di Trinacria Oro, in calendario al Palalumbi di Taormina dal 30 marzo al 1° aprile. Suddiviso su due piani, lo spazio espositivo accoglierà aziende storiche della gioielleria e giovani brand, coprendo tutti i livelli della filiera: dalle pietre sciolte al gioiello finito fino a orologi, packaging e macchinari. Le novità di prodotto delle prossime stagioni si preparano così a incontrare il dettaglio del Sud Italia.
Over 140 exhibitors will take part in the eighth edition of Trinacria Oro, scheduled at the Palalumbi in Taormina from 30 March to 1 April. Divided over two floors, the exhibition space will host historic jewellery companies and young brands, covering all levels of the supply chain: from loose stones to finished jewellery to watches, packaging and machinery. The new products of the coming seasons are thus prepared to meet the characteristics of Southern Italy.
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veste per la prima volta, anche grazie alla collaborazione di HKTDC con la Japan Pearl Exporters’ Association e la Japan Pearl Promotion Society: il padiglione dedicato ospiterà circa 130 esportatori giapponesi di perle e gioielli con una vasta gamma di attività di contorno tra cui sfilate, eventi di networking e seminari sulle tendenze del mercato. Quello giapponese si aggiunge ai numerosi padiglioni collettivi presenti, tra cui spiccano quello dell’Antwerp World Diamond Center e dell’India Gem & Jewellery Export Promotion Council. Per promuovere l’artigianato e la creatività locali, l’HKTDC fonde il proprio impegno con quello di Hong Kong Jewellers’ & Goldsmiths’ Association, Hong Kong Jewellery & Jade Manufacturers Association, Hong Kong Jewelry Manufacturers’ Association e Diamond Federation of Hong Kong per organizzare l’edizione numero 20 dell’Hong Kong Jewellery Design Competition, diviso in Open Group e sezione Studenti. The twin fairs organized by the Hong Kong Trade Development Council (HKTDC) are back. The two exhibitions will host a total of more than 4,600 exhibitors from around 50 countries and regions. The partner country this year will be Japan, in this capacity for the first time, thanks to the collaboration of HKTDC with the Japan Pearl Exporters' Association and the Japan Pearl Promotion Society: the dedicated pavilion will host about 130 Japanese exporters of pearls and jewels with a wide range of side activities including fashion shows, networking events and seminars on market trends. The Japanese pavilion joins the numerous collective pavilions present, among which the Antwerp World Diamond Center and India Gem & Jewellery Export Promotion Council stand out.