Preziosa Magazine, 1(2020)

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A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00

marzo 2020 € 6,00 italy only

Poste Italiane S.P.A. – Spedizione In Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S/NA/11/2019

RIVISTA INTERNAZIONALE DI GIOIELLI E BIJOUX

Jan Fabre: Il corallo protagonista dell’arte contemporanea al Pio Monte di Misericordia

Forevermark: Il diamante del futuro? Unisex e inclusivo

Speciale Tarì: Il nuovo corso

























editoriale

Giovanni Micera

Il commercio ai tempi del Covid 19 rendendo in prestito un’espressione teatrale potremmo definire “telefonato” questo editoriale. Riflessioni obbligatoriamente da dedicare al coronavirus, epidemia virale che non si esclude possa diventare una vera pandemia. Che dire? Sull’evoluzione della malattia, la possibilità di contagio e di altri aspetti medici praticamente è stato già detto tutto… forse anche di più. Quello che andrebbe affrontato è l’aspetto sociologico del fenomeno: quanto la comunicazione influenza le nostre decisioni? Quanto crediamo in quello che ci dicono? È possibile difendersi? Se fossimo così bravi a dare una risposta troveremmo la chiave per continuare a fare impresa in questo momento. Certo non è facile, ma la consapevolezza che il mondo non si è mai fermato e certamente non succederà ora, sarebbe una buona base di partenza per elaborare le dovute strategie per i prossimi mesi. Già abbassare i toni sarebbe un buon inizio, così come rinnovare le vetrine con un mood primaverile, fresco e gioioso. Ingredienti che uniti ad un minimo di solarità aiuterebbero il nostro lavoro. Spesso la quotidianità riserva “sorprese” imponderabili con le quali dobbiamo convivere e operarci nel trovare soluzioni concrete: mica si può fare impresa immaginando di abbassare la saracinesca un giorno si e uno no? Noi, come sempre, cerchiamo di essere fiduciosi e proattivi. Fra l’altro, mai come quest’anno, abbiamo tante belle novità tra cui la collaborazione con il Centro Orafo Il Tarì per la realizzazione di un ambizioso e concreto piano di rilancio di uno dei più importanti poli orafi europei. Una bella sfida che affronteremo con impegno ed il sorriso sulle labbra.

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Trade in the time of Covid 19 By borrowing a theatrical expression we could name this editorial "telephoned". Reflections that necessarily need to be dedicated to the coronavirus, a viral epidemic that could become a real pandemic. What can we say? Practically everything has been said, if not more, on the evolution of the disease, the possibility of contagion and other medical aspects. What should be addressed is the sociological aspect of the phenomenon: how much does communication influence our decisions? How much do we believe in what they tell us? Is it possible to defend ourselves? If we were so good at giving an answer, we would find the key to continue doing business right now. It is certainly not easy, but the awareness that the world has never stopped and certainly will not now, would be a good starting point for developing the necessary strategies for the coming months. Already lowering the tones would be a good start, as well as renewing the shop windows with a spring arrangement, something fresh and joyful. Ingredients that, combined with a minimum of sunny attitude, would help our work. Often everyday life reserves imponderable "surprises" with which we must live and work in finding concrete solutions: you can't do business by imagining to lower the shutter every other day? We, as always, try to be confident and proactive. Among other things, this year, more than ever before, we so many novelties including the collaboration with the Il Tarì Goldsmith Centre for the creation of an ambitious and concrete plan to relaunch one of the most important European goldsmiths' centres. A beautiful challenge that we will face with commitment and a smile.



preziosamagazine.com

sommario

Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018

Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli tel. +39 081 18223310 / +39 081 18223064 segreteria@preziosamagazine.com StampaSud SpA, Mottola (TA) Messinter SpA AIE - Agenzia Italiana Esportazione EUROPA: Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Cipro; AMERICA: Canada, Stati Uniti, Brasile; ASIA: Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan; MEDIORIENTE: Libano, Emirati Arabi Uniti, Turchia

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Club degli Orafi Italia: La digital and technology transformation 50 Forevermark. Il diamante del futuro? Unisex e inclusivo 54 DMCC e la Borsa Diamanti d’Italia 56 D&D Diamonds. Fiducia, competenza e responsabilità 100 Hagerty da 125 anni la cura degli oggetti preziosi 104 Agenti di commercio: Non si vende più il prodotto ma il marketing e la comunicazione dell’azienda

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Tarì Next. Il nuovo corso Il tarì: Viaggio tra le famiglie storiche (prima puntata) Editorial: An ordinary day TADS La scuola campana che attrae talenti Editorial: Spring Flowers

anno XII / n.1 marzo 2020 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale

RUBRICHE 26 28 30 32 98

preziosamagazine.com

FIERE

BRAND

hanno collaborato: Martino Belmanto, Enrica Buongiorno Maria Elena Bonacini, Marilina Curci Luigi Esposito, Maria Rosaria Petito Vitte Planti, Lucietta Vinciguerra

FOLLOW US

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Be a SweetHeart, tra arte e moda, sacro e profano Florence Jewellery Week 2020 Jan Fabre al Pio Monte di Misericordia di Napoli. Il corallo protagonista dell’arte contemporanea

108 Oroarezzo nel segno della continuità 112 Palakiss. Da vent’anni tra business e cambiamenti 114 Baselworld, si riparte da nuovi slanci e graditi ritorni

COVER: UNGARI www.ungari.com

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SPECIALE TARI 65 68

referenze fotografiche: si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente fornito il materiale iconografico. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate.

EVENTI

Spring Collection Garden Party La stagione dei pois New collection Homi fashion&Jewels Ti presento un gioiello: Leonardo 18 Carati

NEWS 34 34 36 36 37 37

JCK Las Vegas si prepara ad accogliere 30mila professionisti Giorgio Visconti. La collezione Bizarre Bulgari, Armani e Kartell per la nuova Fiat Cinquecento Roger Dubois: Excalibur Van Cleef & Arpels, la preziosa bellezza Chanel. La collezione Coco Crush

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Nanis Lebole Gioielli Le Meraviglie Rajola Alloveyou Gianvix Techmade Pierduca Gioielli Roberto Giannotti Leonardo 18 carati Diana Preziosi E-Motion Fa.Re.Argenti BySimon PG Gioielli


1|2020 Spring Collection

Mad Tea

Collezione Bla Bla Girls Mad Tea S/S Collection 2020 in acciaio e ottone smaltato www.madtea.it

Le Meraviglie

www.lemeravigliegioielli.com

Dadini

Amlé

Collana con tamburelli artigianali realizzati in legno e pelle di capra, dipinti a mano, argento, pompon in cotone. www.amle.it

A B C Loading... Alphabet Collection dadini in maiolica tridimensionale, smaltata e decorata a mano www.dadini.it

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   SPRING   Collection    

Oroverde

Bracciale a catena con maglie lucide e ritorte alternate in oro 18kt www.oroverde.it

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Yes I am

Linea uomo bracciale in acciaio www.yesiambijoux.com

Linea Italia

Bracciali in argento 925 www.lineaitalia.com

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1|2020 Spring Collection

Ishwara Gioielli

Collana in argento con opali rosa, collezione Afrodite www.ishwarajewels.com

Govoni Gioielli

Collezione Rainbow, gioielli realizzati in oro 18kt, diamanti e zaffiri multicolor naturali www.govonigioielli.it

Leonardo 18 Carati

Bracciale smaltato in oro giallo con elemento centrale realizzato in elettrofusione. fb: @leonardo18carati

Crusado

Anello della collezione Porto Cervo, in oro e diamanti purissimi, disponibile anche con Rubini, Zaffiri o Smeraldi naturali www.crusado.it

Unoaerre

Bracciale Padlock in bronzo rosa con maglia forzatina, impreziosito da chiusura a lucchetto e cristalli. www.unoaerre.it

Techmade

Kosmos. Display: 1.22” Color 240x204px touchscreen; Tecnologia: BT 4.2, G-SENSOR Batteria:150 mAh Lipolymer Waterproof: IP68; Dimensioni: Φ42x10mm ; Compatibilità: Smartphone iOS 9.0 o superiore e Android 5.2 o superiore. www.techmade.eu

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1|2020 Garden party

Essentiel Antwerp Bracciale con applicazioni floreali

Kevin Germanier sfilata PE 2020

Lebole Gioielli Orecchini realizzati con sete di antichi kimono giapponesi

RenĂŠ Caovilla Stivaletto con strass e cristalli

Alviero Martini 1a Classe Tracollina con stampa ispirata ai Giardini Majorelle

Nicholas Kirkwood Mule in satin con foglia gioiello

Fendi sfilata PE 2020

Simone Rocha Barretta per capelli con decorazione di cristalli

Sophia Webster Sandalo a motivo floreale

Ganni Cerchietto imbottito in nylon

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Versace sfilata PE 2020


1|2020 Garden party

Philippa Craddock Cerchietto con maxi applicazioni floreali

Aquazzurra Pumps a stampa floreale

Marco Bicego Orecchini in oro giallo con diamanti collezione Lunaria Petali

Pasquale Bruni Anello in oro bianco con rubellite, rubini e diamanti

Alexander McQueen sfilata PE 2020

Chanel Spilla camelia in cotone

Garden Party di Marilina Curci

Tra stagioni irrimediabilmente indecise e guardaroba passepartout, a ricordarci che la primavera è alle porte ci pensano i nuovi, coloratissimi accessori. Che si riempiono di petali e fiori di ogni tipo dando luogo a una vivace tavolozza cromatica in grado di cancellare istantaneamente ogni traccia del grigiore invernale. Dai boccioli di peonia, ibisco e camelia alle esotiche foglie di monstera, sui must have di stagione fiorisce un lussureggiante giardino che prende forma attraverso la preziosa matericità dei gioielli - choker e bracciali a motivi floreali stilizzati, anelli all’insegna del flower power, orecchini di ispirazione botanica - e la delicatezza delle stampe all over. Un “erbario à porter” che esplode su sandali con tacco scultura, sabot da gran sera, stivaletti dal piglio ricercato e che trova la sua naturale prosecuzione nelle it bag più desiderate del momento (la Virtus di Versace con placca in metallo dorato decorata da foglie di acanto, in primis). Non mancano all’appello gli accessori per capelli - tornati alla ribalta ormai da qualche tempo - che promettono di conquistare più di un cuore grazie a declinazioni “al naturale” ricche di glamour. Qualche esempio? Il cerchietto bombato in toile de jouy che porta la firma di Ganni e le hair clip con cristalli - ormai entrate nella wishlist di ogni fashion addicted - di Simone Rocha. Da cogliere al volo!

Oscar de la Renta Borsa con tracolla a catena in pelle stampata

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Dolce & Gabbana sfilata PE 2020


la stagione dei pois di Marilina Curci

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1. Mini bag traforata in vernice, Marc Jacobs. Credits: marcjacobs.com // 2. Tory Burch, sfilata PE 2020. Credits: pinterest.it/SLFfashion 3. Orecchini in oro bianco con diamanti bianchi e tanzanite della collezione Fireworks, Mattioli. Credits: Courtesy of Press Office

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4. Dries Van Noten, sfilata PE 2020. Credits: driesvannoten.com // 5. Sandalo in raso con fiocco e braccialetto alla caviglia, Charlotte Olympia. Credits: matchesfashion.com 6. Orecchini in argento dorato, Asos Design. Credits: asos.com // 7. Tote bag in canvas, Balenciaga. Credits: net-a-porter.com

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8. Orecchini placcati oro con cristalli, Mounser. Credits: net-a-porter.com // 9. Foulard in seta stampata, Gucci. Credits: gucci.com 10. Pumps in pelle, tulle e pvc, Midnight 00. Credits: matchesfashion.com

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La nuova stagione mette i puntini sulle i, consacrando i pois a pattern d’elezione dei prossimi mesi caldi. Un fashion verdetto confermato da marchi iconici come Balenciaga, Dries Van Noten, Rodarte che ne hanno fatto il leitmotiv delle collezioni targate Primavera-Estate 2020. Micro o maxi, in bianco e nero oppure full color, sottoforma di stampa, ricamo o applicazione, contagiano l’intero guardaroba, dai soprabiti alle camicie, dai completi formali agli abiti eleganti, passando - ça va sans dire - per gli accessori. Sono questi ultimi a fornire le interpretazioni più interessanti e contemporanee di quella che può essere definita senza esitazioni come la fantasia più eclettica di tutti i tempi: si va dalle décolleté avvolte da una nuvola di tulle e pvc puntinato firmate Midnight 00 - già super ambite dalle trendsetter di tutto il globo - ai sandali in raso con fiocco bon ton alla “Pretty Woman” di Charlotte Olympia, fino agli occhiali cateye di Fendi, alle griffatissime tote bag e ai gioielli più preziosi, come gli orecchini pendenti con diamanti e tanzanite proposti dal marchio torinese Mattioli. Da mixare tra loro - come vogliono i trend più attuali - o da “dosare” a proprio piacimento, seguendo l’estro del momento. L’unica regola? Osare, giocando con accostamenti e colori perché, come insegna Marc Jacobs:

«there is never a wrong time for polka dots».

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1. Turbante in seta stampata, Maison Michel. Credits: michel-paris.com // Occhiali da sole con montatura cat-eye, Fendi. Credits: nordstrom.com 3. Anello in oro 14kt e smalto, Alice Cicolini. Credits: net-a-porter.com // 4. Bracciale in argento e pietre semipreziose, Ippolita. Credits: nordstrom.com

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5. Balmain, sfilata PE 2020. Credits: instagram.com/balmain // 6. Orecchini in tulle puntinato, REDValentino. Credits: farfetch.com 7. Portafogli in pelle con cerniera, Comme des Garçons. Credits: matchesfashion.com

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8. Cerchietto imbottito, Benoît Missolin. Credits: matchesfashion.com // 9. Michael Kors, sfilata PE 2020. Credits: pinterest.it/fashionbusiness 10. Rodarte, collezione PE 2020. Credits: rodarte.net

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1|2020 New Collection

Patrizia Falcone Collana Mirò lavorazione Pizzo Chanel in filo dorato e argentato, con Swarovski,pietre dure,cristalli e piccoli prismi argentati. www.patriziafalcone.it

Emanuela Vannini Design Collana collezione Arthur King con quarzi fumè

Alloveyou Collezione Oniric, orecchini in argento brunito con resine stampate su alluminio ed elementi decorativi in ottone, metallo e argento galvanica oro rosa.

www.emanuelavanninidesign.com

new collection WHAT HOMI WE

www.alloveyou.it

FASHION HAVE &JEWELS SEEN

Malù Bijoux collana ITS lega metallica galvanizzata i componenti sono Crystals from Swarovski@ con l’utilizzo del nuovo colore Delite Blue www.malubijoux.com

Giacomo Burroni Collezione Indomitus in argento 925 www.giacomoburroni.com

Angela Pezzino Collana creata per le sfilate Altaroma 2018 ispirata alla città di Roma e ai suoi riferimenti monumentali e urbanistici www.angelapezzinodesign.it

PF Milano Bracciali in argento e seta Eccellenza di artigianalita italiana Made in Italy @pfmilano

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1|2020 Design


1|2020 News

JCK LAS VEGAS si prepara ad accogliere 30mila professionisti IN VIGORE LE ULTIME INDICAZIONI DELLE AUTORITà LOCALI, STATALI E NAZIONALI IN MERITO AI VIAGGI E ALLA PARTECIPAZIONE AGLI EVENTI, CON L'INTENZIONE DI TENERE INFORMATI ESPOSITORI E VISITATORI

IN

programma dal 2 al 5 giugno prossimi, è il più grande evento commerciale del Nord America con oltre 2.300 espositori da tutto il mondo in rappresentanza di diversi macro settori: gioielli finiti, orologi, pietre preziose, attrezzature, tecnologia, sicurezza e soluzioni aziendali. Attesi 23.000 buyer e oltre 9.400 tra dettaglianti, major, grandi magazzini e boutique provenienti per il 23% da paesi non appartenenti agli USA. Sarin Bachmann, Vice Presidente del Gruppo, JCK & Luxury, Reed Jewelry Group Norwalk, ha dichiarato: “JCK Las Vegas si svolgerà come previsto. Reed Exhibitions e Reed Jewelry Group sono attenti a monitorare gli sviluppi relativi al virus COVID-19. L’industria della gioielleria è una comunità e il benessere di tutti ai nostri eventi JCK - dai nostri partecipanti ed espositori al nostro personale in loco - è della massima

lasvegas.jckonline.com

importanza per noi. JCK Las Vegas e Luxury stanno seguendo le ultime indicazioni delle autorità locali, statali e nazionali in merito ai viaggi e alla partecipazione agli eventi, con l'intenzione di tenere informati i nostri espositori e visitatori.” Per il calendario degli eventi in programma e per registrarsi lasvegas.jckonline.com

IN PROGRAMMA DAL 2 AL 5 GIUGNO PROSSIMI, È IL PIù GRANDE EVENTO COMMERCIALE DEL NORD AMERICA

Giorgio Visconti Kogolong e diamanti per la nuova linea Bizarre icine allo spirito originale della fine degli anni ’80 e inizi ’90, le forme bombate e piene della linea “Bizarre” disegnano il nuovo tratto di anelli e orecchini in oro rosa abbinati a pavé di brillanti e all’immacolato candore della vulcanica pietra kogolong. Curve morbide ma connesse a geometrie e grafiche per creare inattesi volumi in un gioco di sovrapposizioni e di luce. La firma è quella di Giorgio Visconti, brand che dal 1946 unisce l’eccellenza della tradizione orafa italiana ad un design contemporaneo e innovativo in nome dell’eleganza.

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IL NUOVO CLASSICO TRA CURVE MORBIDE E LINEE GRAFICHE

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1|2020 News

UN PO’ GIOIELLO E UN PO’ MODA

LA NUOVA FIAT 500 VESTE IL DESIGN E DIVENTA ECO

BULGARI, ARMANI E KARTELL FIRMANO TRE ESEMPLARI UNICI REALIZZATI CON MATERIALI PREZIOSI, SOSTENIBILI, NATURALI E RICICLATI

ROGER DUBUIS EXCALIBUR la collezione che continua a dare spettacolo

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la prima auto interamente elettrica del Gruppo FCA (Fiat Chrysler Auomobiles), realizzata in collaborazione con Altagamma. Tre big names, Armani, Bulgari e Kartell, hanno firmato tre special edition che andranno all’asta a luglio 2020 per devolvere il ricavato alla Earth Alliance, la no profit fondata da Leonardo Di Caprio per contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. La B.500 “Mai Troppo” di Bvlgari è un’auto gioiello che abbraccia il savoir faire della Maison Romana, dalla gioielleria alla pelletteria. La luminosa vernice metallizzata color zafferano imperiale - nuance iconica per Bvlgari - è ottenuta dall’integrazione di una speciale polvere d’oro (scarto della lavorazione dei gioielli nella sua Manifattura di Valenza). La griglia frontale si ispira alle giunture in travertino delle antiche strade Romane, il motivo Parentesi di Bvlgari che evoca i gioielli openwork dell’omonima collezione. I cerchioni sono raggi di luce dorata, citazione della sua stella ad otto punte. La plancia interna è rivestita in seta dipinta a mano con i motivi del marchio. I sedili in pelle e bordo dorato sono in color ottanio e ricamo tono su tono

primo dell’eccentrica coppia di segnatempo è con cassa e bracciale in oro rosa, il secondo con cassa e bracciale d’acciaio, entrambi scheletrati per mostrare le prodezze accolte nelle casse di 42 mm. Ad iniziare dal micro-rotore (che offre prestazioni di carica di 60 ore, pari a una massa oscillante unidirezionale di maggiori dimensioni), in bellavista grazie all’effetto 3D determinato dal rialzo della forma a stella del movimento, il calibro meccanico automatico RD820SQ. Irrituale dentro e fuori: la lunetta scanalata sulla cassa tonda, le triple anse e le lancette Dauphine allungate rimarcano il diverso concetto formale della Maison.

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che rimanda al decoro della plancia. Di serie anche un portagioie e una cappelliera, su misura, in pelle di vitello bianca con cornici colorate, entrambi rifiniti con manici dal motivo Parentesi, realizzati con ritagli di borse e di oggetti di pelletteria. La chiave è indossabile ed è in oro, e presenta una moneta antica incastonata al centro, tributo alla collezione Monete, ai lati il logo della Maison con elementi openwork. B.500 è un pavé di diamanti con al centro la stella Bvlgari ad otto punte. Sul volante il logo con diamanti, ametista, citrino e topazio, può essere staccato ed indossato come spilla. Carrozzeria in metallo incisa a laser come un tessuto, di colore grigio verde. La Fiat 500 Armani ha capote e cerchi in lega e logo GA, gli interni in pelle naturale di origine controllata, lana e inserti di legno rigenerato con dettagli in alluminio. Un’innovativa tecnologia anti inquinamento e anti batterica favorisce la purificazione dell’aria. La 500 Kartell vanta un esterno dove metallo, vetro gomma, plastica e tessuto si presentano nella medesima gradazione blu Kartell. Ogni componente è in policarbonato, riciclato dalle parabole dei proiettori dismessi.

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È L’AUDACIA L’INGREDIENTE BASE CHE ATTRAE UNA CLIENTELA SPARSA PER IL MONDO


1|2020 News

CHANEL H

a scelto il motivo matelassé per la sua iconica collezione Coco Crush. Una semplicità in continua evoluzione che esprime tutti i valori della modernità e della raffinatezza propri della Chanel Fine Jewelry. Solo abbagliante oro giallo, beige, bianco oppure tempestato di diamanti per anelli e bracciali da sovrapporre, siano essi in versione mini, piccola o grande, ma anche collane e orecchini.

COCO CRUSH

VAN CLEEF & ARPELS UN LEGAME INSCINDIBILE DI BELLEZZA, PREZIOSITÀ E SENTIMENTI ETERNI

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a 100 e più anni in Place Vendôme, a Parigi, il lusso si riconosce nelle creazioni di Van Cleef & Arpels. Dalla capitale francese, dove nel 1925 ricevette il Grand Prix all’Exposition International des Arts Décoratifs, ha conquistato il mondo con capolavori ispirati spesso alla Natura e caratterizzati dal serti mistèrieux, la montatura invisibile dove il metallo cede il passo alle gemme mostrando una incassatura che, apparentemente, non necessita di griffe alcuna. Il savoir-faire della sua inimitabile high jewelery è associato ai sentimenti e protagoniste sono le pietre d’eccezione e le Pierres de Caractère™, selezionate da esperti gemmologi anche per il fuoco e l’anima. Ne sono esempio i solitari Icône e Couture, gli anelli Perlée ed Estelle, le creazioni Bonheur e Romance, tutti con montature diverse per dare risalto alle Pierres de Caractère,

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anche nel nuovo Solitario Jasmin, ispirato al gelsomino simbolo di amore e bellezza. Ai futuri sposi la Maison offre la possibilità di realizzare l’anello perfetto per la loro unione attraverso un’esclusiva incisione ma anche scegliendo il diamante, unico, tra un insieme di pietre selezionate: purezza da IF a VVS2 e di colore D o E per i solitari e D, E o F per le fedi nuziali.


1|2020 Homi Fashion&Jewels

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TRA ARTE E MODA SACRO E PROFANO AMORE E BUONI SENTIMENTI

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cuore, a cui è stata dedicata l’esposizione ospitata dall’8 al 18 febbraio scorso al Palazzo Giureconsulti di Milano, ha segnato ancora una volta il protagonismo del Gioiello Moda che si attualizza alle mode e ai costumi della nostra epoca. Una progetto di Homi Fashion&Jewels organizzato in collaborazione con Poli.design - realtà di riferimento per l’autorevolezza e la conoscenza sul tema dell’accessorio trendy - che ha avviato con questo primo atteso evento il ciclo di rassegne nel capoluogo lombardo che accompagnerà tutte le edizioni (a febbraio e settembre) dell’appuntamento dedicato agli accessori moda, ai bijoux e ai gioielli trendy. L’obiettivo è quello di diffondere al grande pubblico la cultura e la manifattura dell’accessorio e del gioiello moda attraverso la rappresentazione e la messa in scena di percorsi tematici che esaltano la creatività e la manifattura. L’esplorazione del tema di Be A Sweetheart ha permesso di concentrare oltre cento creazioni che

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BE A SWEETHEART A mix of art and fashion, the sacred and the profane, love and positive feelings The exhibition dedicated to The Heart was held at the Palazzo Giureconsulti in Milan from February 8 to 18, and once again it focused on Fashion Jewellery, which constantly changes to reflect the fashions and customs of our time. This event conceived by Homi Fashion & Jewels is organised together with Poli.design, and shines the spotlight on fashion accessories, bijoux and trendy jewellery. The show takes place in both February and September and is accompanied by a series of events in the Lombardy capital. The Be A Sweetheart theme was explored in over one hundred creations featuring that iconic symbol of Love: the Heart. Visitors could explore three sections in the exhibition. The first was entitled Message, and here the design of the jewellery also carried meaning in the form of denunciation (to combat violence against women). The second was Gift, with the heart as a way of conveying emotion, and the third was Sacred Symbol, with a focus on spiritual symbols, from the votive offering to the amulet.

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hanno indagato il simbolo assoluto dell’Amore, il Cuore che nelle sue molteplici sfaccettature è stato interpretato nei gioielli realizzati da giovani designer, maison internazionali, stilisti, artigiani e artisti attraverso tre accezioni: il cuore come messaggio, dono e come simbolo sacro. Tre le sezioni che hanno accolto i visitatori della mostra. Messaggio, dove il significato assume valore intrinseco della progettazione del gioiello che si propone portatore di denuncia (per combattere la violenza sulle donne); Dono, dove il cuore racchiude i sentimenti ricchi di significati e Simbolo Sacro, dove prevale il simbolo più spirituale, dagli ex voto al suo essere amuleto. Questa prima mostra ha rappresentato solo uno degli eventi del ricco panel che Homi Fashion&Jewels ha proposto per arricchire e consolidare la propria offerta già ampia e diversificata nata da un mix di innovazione, design, savoir-faire artigiano e internazionalità. (LE)


1|2020 Homi Fashion&Jewels

CUORE. Questa parola serve per moti e desideri d’ogni genere ma ciò che è costante è che il cuore - negato o rifiutato che sia - vuole essere sempre un oggetto di dono. Roland Barthes Frammenti di un discorso amoroso (©Einaudi,1979)

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SWEETHEART 5

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1. allestimento della mostra a Palazzo Giureconsulti; 2. Verde Alfieri 3. Valentina Laganà 4. Felicke van del Leest 5. Amlé 6. Vitti Ferria Contin 7. De Liguoro

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1|2020 Lao Le Arti Orafe Oh Suk Chun

LAO Jewellery School

FLORENCE JEWELLERY WEEK 2020

Oh Suk Chun

per promuovere il gioiello contemporaneo

www.artiorafe.it

irenze è la capitale rinascimentale dell’arte orafa, dove incantano i capolavori di figure eterne come Benvenuto Cellini, ma anche i lavori di maestri contemporanei come Giovanni Corvaja capace di ridurre l’oro in fili sottili quanto un quinto di capello per poi raccoglierli in una sorta di pelliccia fitta e soffice come il mitico Vello d’Oro. I suoi lavori saranno esposti alla Florence Jewellery Week 2020, evento ideato e gestito da Le Arti Orafe, prima scuola italiana di gioiello contemporaneo fondata nel 1985 da Giò Carbone. La manifestazione, votata alla promozione ed alla divulgazione del gioiello contemporaneo, celebrerà dal 28 maggio al 4 giugno le potenzialità espressive dell’ornamento quale veicolo di sperimentazione artistica intimamente connesso all’identità e alla storia dell’uomo. Denso il calendario di conferenze, workshop ed appuntamenti collaterali che vedranno l’intervento di profondi conoscitori del settore. Accanto all’esposizione dei grandi maestri ci saranno pezzi da

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collezioni private di storici sostenitori di questa forma d’arte, oltre ad una mostra rivolta ai vincitori del concorso Preziosa Young, che apre nuovi orizzonti creativi del gioiello contemporaneo. Tradizione e novità, etica del riciclo, identità culturale sono le parole chiave di questo avvenimento che si terrà nei palazzi e musei storici di Firenze. La presenza di artisti provenienti da tutto il mondo sottolinea l’importanza delle conquiste della ricerca artistica quando questa è aperta ad ogni forma di contaminazione culturale.

LAO presents “Florence Jewellery Week 2020” to promote contemporary jewellery Florence was the Renaissance capital of the goldsmith's art, where we can still admire masterpieces by great figures such as Benvenuto Cellini. But it is also features the work of contemporary masters such as Giovanni Corvaja, who can spin gold into threads five times thinner than a hair and then combine them to make a sort of thick, soft fur similar to the legendary Golden Fleece. His work will be on show at Florence Jewellery Week 2020: an event created and managed by Le Arti Orafe, the first Italian school of contemporary jewellery, established in 1985 by Giò Carbone. The event is dedicated to showcasing and promoting contemporary jewellery, and will be staged from 28 May to 4 June. The aim is to celebrate the potential of the ornament as a means of artistic expression, closely connected to the identity and history of man. The week will include many conferences, workshops and collateral events, with the participation of experts and connoisseurs from the sector.

A FIRENZE DAL 28 MAGGIO AL 4 GIUGNO LE POTENZIALITà ESPRESSIVE DELL’ORNAMENTO QUALE VEICOLO DI SPERIMENTAZIONE ARTISTICA INTIMAMENTE CONNESSO ALL’IDENTITà E ALLA STORIA DELL’UOMO.

Giovanni Corvaja

Kazumi Nagano

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1|2020 Design

Pio Monte di Misericordia: Il corallo protagonista dell’arte contemporanea DA UN'INIZIATIVA PRIVATA, LA DONAZIONE DI QUATTRO SCULTURE DI JAN FABRE INTERAMENTE RIVESTITE IN CORALLO INSTALLATE NELLA STORICA CAPPELLA NAPOLETANA CHE OSPITA ANCHE IL CAPOLAVORO DI CARAVAGGIO

di Luigi Esposito

a Purezza della Misericordia, la Libertà della Compassione, la Rinascita della Vita e la Liberazione della Passione sono le quattro sculture in corallo di Jan Fabre per l’installazione permanente nella Cappella del Pio Monte di Misericordia di Napoli con la curatela di Melania Rossi. Opere che segnano un altro passo nel dialogo con l’arte contemporanea dell’Ente napoletano. Un percorso voluto principalmente da Gianfranco D’Amato ed Enzo Liverino, imprenditori e collezionisti, che hanno donato le opere in memoria dei loro genitori, già cavalieri del lavoro: Salvatore D’Amato e Basilio Liverino. «Ho immediatamente sposato la proposta di Gianfranco di dedicare alla memoria dei nostri genitori opere che testimoniassero tutto l’affetto a due figure che ci hanno dato tanto e che hanno saputo dare valore anche a quella napoletanità del fare che in qualche modo oggi vogliamo ricambiare con questa donazione». Racconta Enzo Liverino (proprietario della Enzo Liverino 1894), amico d’infanzia di D’Amato. Il Pio Monte della Misericordia, che dal 1602 svolge opere di carità ed assistenza a partire dal dedalo di strade e palazzi del centro storico partenopeo, accoglie ora i nuovi capolavori dell’artista belga. Nel luogo dove nel 2019 presentò (in esposizione temporanea) “L’uomo che sorregge la croce” nell’ambito della mostra Oro Rosso, Jan Fabre ritorna con opere cariche di suggestioni spirituali, rivestite completamente di corallo lavorato a mano nei laboratori della Enzo Liverino 1894, secondo i dettami della tradizione storica, oggi fortemente sostenuta da Assocoral con la candidatura della “lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco” a patrimonio immateriale dell’Unesco. «La scelta di Fabre di usare esclusivamente il corallo come materiale scultoreo, - racconta la curatrice Melania Rossi - riporta alla tradizione e alla bellezza pulsante di Napoli, che fu d'ispirazione anche per Caravaggio nella straordinaria tela per il Pio Monte». L’artista ci ha raccontato le sue ispirazioni e come il corallo è diventato protagonista dell’arte contemporanea. Jan Fabre. La Purezza della Misericordia, 2019. Corallo prezioso di profondità, pigmento, poliamide; base in granito belga e acciaio. Dimensioni: H 117,2 x W 67,9 x D 43 cm. Cappella del Pio Monte della Misericordia foto: ©Grafiluce / L. Romano

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Il corallo rappresenta la storia e la vita di Torre del Greco, oggi come nell’Ottocento centro nevralgico della sua produzione. Nelle sue sculture espande il valore simbolico in un’interazione di significati che si fondono, ma senza questa materia prima si sarebbe potuto concretizzare il progetto? Il corallo è stato la fonte di ispirazione. Tre anni fa sono stato invitato dal direttore del museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, per produrre una mostra nel museo napoletano dove

ho ammirato in molti dipinti di scuola napoletana la raffigurazione del corallo sotto forma di sangue della passione, delle vene o dell'eruzione del Vesuvio. Da questa suggestione è nata la mia idea di adottarlo per le opere da esporre affinché fossero strettamente legate alla città di Napoli. Dopo una riflessione col mio amico Gianfranco D’Amato, grande conoscitore ed amante dell’arte, è nato l’incontro con Vincenzo Liverino ed una sinergia che ha portato alla mostra “Oro Rosso”.

Questo materiale prezioso e misterioso porta con sé significati universali e storie private, è vecchio come il mondo ma assolutamente contemporaneo e lo dimostrano le sculture che ho realizzato Ho trascorso così diverso tempo nei laboratori torresi di Liverino per selezionare gli elementi e individuare la tecnica di composizione. Il corallo è un materiale incredibile che ha il colore e la forma del fuoco e rappresenta perfettamente la meravigliosa città di Napoli. Da questa esperienza sono nate le quattro sculture create per il Pio Monte della Misericordia, concepite sul legame che c’è tra la città e la sua storia. Opere dai valori simbolici importanti che dialogano con quelle custodite nell’edificio e soprattutto con l’opera manifesto del Caravaggio. Il corallo nelle Metamorfosi di Ovidio nasce dalla testa di Medusa recisa da Perseo e la sua opera ha spesso affrontato il tema del sangue, motivo vivo a Napoli (basti pensare a quello di San Gennaro); il corallo rosso, come sangue che muta in forme vibranti, le farà apprezzare dal pubblico - ancor prima che per il loro valore artistico - per quel ricco substrato di significati che racchiudono? Le reazioni all'installazione sono state molto positive… Le tradizioni religiose sono fonte di grande ispirazione e il culto del sangue di San Gennaro rappresenta la viscerale spiritualità dei napoletani. I simboli presenti nelle nuove sculture sono collegati alle Sette opere corporali di misericordia raccontate nel Vangelo, ma anche ad alcuni elementi presenti nei dipinti conservati nella Chiesa, infatti, la catena è quella dello schiavo liberato, i gigli sono un simbolo della purezza verginale di Maria, la torcia accesa è quella di Caravaggio per illuminare la sepoltura dei morti ecc. Tutti questi elementi crescono nelle sculture dal cuore anatomico. Un cuore che pompa continuamente sangue, il nostro oro liquido, la linfa vitale più preziosa del nostro corpo, esso stesso un simbolo di rigenerazione, del ciclo vita-morte-rinascita. Protagonista nella tradizione iconografica della storia dell’arte e della religione cattolica il Sacro Cuore con la fiamma rappresenta la passione di

Jan Fabre foto: ©Carlotta Manaigo

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Cristo e il suo sacrificio per l’amore, ed è un ex voto presente in tutte le chiese del mondo. Simboli ancora forti al giorno d’oggi che attualizzano le opere di misericordia che ci dimostrano come l’uomo abbia sempre gli stessi bisogni fisici, perché la nostra vulnerabilità rimane invariata nei secoli. Certamente, il progresso tecnologico e medico ha reso la nostra vita più sana rispetto al 1600, ma nel profondo le nostre fragilità, le nostre domande e le nostre esigenze non sono diverse da quelle degli uomini del passato. Una realtà come la Enzo Liverino 1894 ha stimolato un dialogo sinergico che dal 2017 ha già prodotto importanti risultati accolti con successo. L’aver adottato tecniche e manualità che appartengono al tessuto torrese per opere contemporanee, riuscirà ad avvicinare i giovani al corallo che ha segnato altissimi momenti nella storia della gioielleria? Nell'azienda Liverino e nel suo museo ho ammirato pezzi che raccontano l'uso dei diversi tipi di corallo nei decenni, in alcuni anche per scopi artistici, ma la sua diffusione è rimasta principalmente legata alla gioielleria. Un fattore molto importante è che la Liverino (come altre aziende torresi) è nota per l’uso responsabile del corallo che oggi viene raccolto in base a rigide norme di pesca nel Mediterraneo. Questo corallo, infatti, non appartiene all’ecosistema della barriera corallina minacciata dai cambiamenti climatici e dall’acidificazione degli oceani e soprattutto non è considerato in pericolo ed è tutelato da organizzazioni internazionali come la CITES. Mi piace l'idea di aver contribuito ad una storia di tradizione e dedizione, di amore per la natura, per la propria famiglia e rispetto per i legami d’amicizia. Questo materiale prezioso e misterioso porta con sé significati universali e storie private, è vecchio come il mondo ma assolutamente contemporaneo e lo dimostrano le sculture che ho realizzato.


Coral is used in contemporary art in the Pio Monte di Misericordia Church Four coral sculptures have been created by artist Jan Fabre for permanent exhibition. The works were commissioned by Gianfranco D'Amato and Enzo Liverino, entrepreneurs and collectors, who donated them in memory of their parents, the former Cavalieri del Lavoro: Salvatore D'Amato and Basilio Liverino. After Oro Rosso in 2017, Jan Fabre returned to Naples with works charged with spiritual meaning. They were completely covered in coral, crafted by hand in the Enzo Liverino 1894 workshops, in line with the traditions supported by Assocoral. As the curator Melania Rossi explained: “Fabre’s decision to just use coral for his sculptures harks back to the traditional culture and exciting beauty of Naples, which also inspired Caravaggio in his extraordinary canvas for the Pio Monte Church”. The artist described his inspiration and the use of coral in contemporary art. Coral clearly adds to the symbolic value of your sculptures, but would you have been able to complete this project without the use of this material? Coral was my source of inspiration. The idea for these works came to me after my experience in Naples three years ago with Oro Rosso, and also after I heard about the Liverino business in Torre del Greco through my friend Gianfrando D’Amato. The Enzo Liverino 1894 workshop led to ideas for working together. Do you think using techniques and craftsmanship from Torre del Greco for producing modern art works will help interest young people in coral? I like the idea of having contributed - with these sculptures - to a story of tradition and dedication, of love for one’s family and respect for the bonds of friendship. This beautiful, mysterious material can have both universal and personal meaning; it is as old as the world but also completely contemporary and my sculptures are proof of that. How important is traditional workmanship such as that still practised by the Torre del Greco craftsmen? Contemporary art is also about knowledge of materials. My sculptures were made together with the Liverino craftsmen, and close collaboration between artists and craftsmen can lead to a combination of ancient techniques and contemporary ideas. Were you much influenced by the idea of having to produce these works for a place so dear to the city of Naples? I was greatly inspired by the city of Naples and by the Pio Monte della Misericordia chapel. I am a dwarf among giants, but having been born and raised in Antwerp surrounded by Baroque art, I also feel at home here in Naples, in a certain way. Have you worked with other valuable materials during your long career? Have you ever designed jewellery? I’ve made gold sculptures, such as the three beetles displayed in “Oro Rosso”, part of the Capodimonte museum collection. Many of my creations are in pure gold but I’ve never made jewellery. But never say never...

Jan Fabre. La Rinascita della Vita, 2019. Corallo prezioso di profondità, pigmento, poliamide; base in granito belga e acciaio. Dimensioni: H 106,5 x W 44,3 x D 34,2 cm. Cappella del Pio Monte della Misericordia, Napoli. ©Grafiluce / L. Romano


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Jan Fabre. La Liberazione della Passione, 2019. Corallo prezioso di profondità, pigmento, poliamide; base in granito belga e acciaio. Dimensioni: H 108,3 x W 33,4 x D 41,1 cm. Cappella del Pio Monte della Misericordia foto: ©Grafiluce / L. Romano

Oggi l’arte contemporanea spesso si affida a materiali e tecniche lontane dall’artigianalità a cui riconducono invece queste sue sculture. Quanto è ancora importante la lavorazione tradizionale come quella messa in atto dagli artigiani torresi? Sono affascinato dalle tradizioni artigiane. L'arte contemporanea non può tralasciare la conoscenza dei materiali, solo così gli artisti possono raggiungere il limite tecnico e inventare qualcosa di nuovo. Le mie sculture di corallo rosso sono state realizzate in collaborazione con gli artigiani della Liverino che hanno scolpito le forme. Le rose, le perle, le mezze perle, le foglie e i cornetti del mosaico delle sculture sono fatte a mano. Solo con la stretta collaborazione tra artigiani e artisti si possono combinare tecniche antiche e idee contemporanee. Le quattro sculture installate nelle nicchie del Pio Monte hanno azzerato la distanza temporale con l’intero contesto. L’ha influenzata molto l’idea di dover produrre opere specifiche per un luogo caro alla città di Napoli? Sono stato fortemente ispirato dalla

Jan Fabre. La Libertà della Compassione, 2019. Corallo prezioso di profondità, pigmento, poliamide; base in granito belga e acciaio. Dimensioni: H 95 x W 88,3 x D 41,8 cm. Cappella del Pio Monte della Misericordia, Napoli. foto: ©Grafiluce / L. Romano

città di Napoli e dalla Cappella del Pio Monte della Misericordia. In oltre un anno di progettazione e lavoro sulle quattro sculture ho studiato la storia del luogo e i dipinti che vi sono conservati. Sono un nano tra i giganti, come nella Cattedrale di Nostra Signora di Anversa, la mia scultura in bronzo “L’uomo che porta la croce” è un’installazione permanente alla presenza del capolavoro del Trittico della Discesa dalla Croce di Rubens. Sono nato e cresciuto nell'arte barocca, ad Anversa, e in un certo senso, anche a Napoli mi trovo in uno spazio confortevole. Il dialogo tra lei e Caravaggio si è già svolto nello stesso luogo due anni fa. Ritornare ad abitare quello spazio dove si custodisce un capolavoro e dove le sue “creature” diventeranno parte integrante di una storia (quella del Pio Monte) ancora in divenire, che sensazione le fa? Sono onorato e felice. Come artista, non avrei mai immaginato che le mie opere potessero trovare spazio in un posto così importante, alla presenza di Caravaggio. Ma sapete, “la fortuna è l'unica giustizia”.

Nella sua sterminata produzione, ha lavorato anche con altri materiali preziosi? Ha mai disegnato gioielli? Ho realizzato sculture in oro, come i tre scarabei esposti in “Oro Rosso”: oggi parte della collezione del museo di Capodimonte. Alcune delle mie creazioni sono in oro puro ma non ho mai realizzato gioielli. Oggi si parla molto di narrazione, si sta cercando di riassegnare i valori concreti alle cose, è giusto che ci si impegni affinché un gioiello non perda mai di vista quella capacità di trasmettere un valore (o un messaggio) di chi lo indossa? Il gioiello ha spesso espresso un significato spirituale oltre alla bellezza. Basti pensare a quelli esposti al museo del Tesoro di San Gennaro, alcuni sono stati donati da princi-

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pesse e regine e assemblati nello strepitoso collare del Santo. In quel caso il gioiello assume un valore universale e spirituale. Anche le pietre preziose naturali hanno un significato simbolico ed un potere energetico. In un mondo sempre più commercializzato è importante ricordare il valore simbolico di questi materiali e credo che l'arte possa contribuire a questa riassegnazione di significato. *** In un mondo stravolto dal mercato e accelerato dai social, quello di Jan Fabre rappresenta un esempio mirevole di rieducazione al bello e di recupero dei giusti valori delle tradizioni e delle tecniche che custodiscono i capisaldi dell’arte orafa.



Club degli Orafi Italia

www.clubdegliorafi.org

La digital and technology transformation AL CENTRO DELLO SVILUPPO DELLA GIOIELLERIA MADE IN ITALY ell’edizione di VicenzaOro January, durante il convegno di apertura VISIONEXT: THE FUTURE OF JEWELLERY sono stati affrontati tre macro argomenti, pilastri del settore: creatività, innovazione e sostenibilità. All’incontro, che per la prima volta ha visto la collaborazione del Club degli Orafi Italia, hanno preso parte importanti rappresentanti da tutta la filiera: Stephen Lussier, Executive Vice President Consumer & Brands - De Beers Group, Eleonora Rizzuto, Direttore Sviluppo Sostenibile Bulgari Group & LVMH Italia, Isabella Traglio, Deputy General Director Vhernier, Claudio Marenzi, Presidente di Confindustria Moda.

Le nuove tecnologie sicuramente sono un fattore di differenziazione fondamentale per le aziende della gioielleria che, storicamente forse è stata un passo indietro rispetto a settori affini quali ad esempio la moda

Isabella Traglio Deputy General Director Vhernier

Claudio Marenz Presidente di Confindustria Moda

Alexandra Trosin, direttore del Club degli Orafi Italia

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Eleonora Rizzuto Direttore Sviluppo Sostenibile Bulgari Group & LVMH Italia

Un confronto importante e attuale che ha evidenziato la sinergia e la condivisione come fattori imprescindibili tra settori diversi al fine di preservare la competitività delle aziende del Made In Italy. Lo sostiene anche Alexandra Trosin, direttore del Club degli Orafi Italia: «Nel 2020 vogliamo focalizzarci in particolare sul tema dell’innovazione che ha profondamente cambiato il nostro mondo; le nuove tecnologie sicuramente sono un fattore di differenziazione fondamentale per le aziende della gioielleria che, storicamente forse è stata un passo indietro rispetto a settori affini quali ad esempio la moda. Come Club degli Orafi cerchiamo di supportare e accompagnare le aziende Socie nel loro percorso di innovazione attraverso attività formative ed incontri mirati con players del mondo della tecnologia e del digital. In particolare gli sviluppi della realtà aumentata, del machine learning utile per la previsione della domanda, il blockchain per la tracciabilità e la trasparenza della catena di valore a cui il cliente finale è sempre più sensibile. Infine un altro trend che monitoriamo con attenzione è il social commerce. Non bisogna dimenticare che le tecnologie sono però un enabler, affinché portino valore aggiunto bisogna lavorare sulla cultura aziendale, sull’attività di formazione e sul coaching interno per non aver paura della trasformazione digitale

Digital transformation is key to developing the Italian jewellery sector At the January edition of VicenzaOro, the opening conference was entitled VISIONEXT: THE FUTURE OF JEWELLERY. The meeting covered three major topics, all of critical importance to the sector: creativity, innovation and sustainability. The event included the Club degli Orafi (Gold Jewellers’ Club) for the first time, and was attended by experts from all the various supply chains and trade associations. The meeting had particular relevance at the current time, and highlighted how vital it is for the different sectors to work together to ensure the continuing competitiveness of Italian companies. Alexandra Trosin, Director of the Club degli Orafi, also stated: “In 2020, we want to place a particular focus on the theme of innovation, which has brought profound changes to our world. The use of new technologies has certainly become an important distinguishing factor for companies in the jewellery sector, which may have lagged behind similar industries such as fashion in the past. At the Club degli Orafi, we try to support member companies on their journey to innovation, by organising training activities and targeted meetings with experts in technology and the digital world. However, we mustn't forget that technologies are an enabler, bringing added value; it’s important that we work on corporate culture, training and in-house coaching, so as not to fear digital change but rather embrace it to the full. With this in mind, the Club also plans to offer its members a broad range of supporting activities during 2020”.

ma per abbracciarla a 360°. Proprio con questa premessa, il Club anche per il 2020 si propone di offrire ai propri Soci un ampio portfolio di attività a supporto»

pagina a cura del Club degli Orafi Italia

Stephen Lussier Executive Vice President Consumer & Brands - De Beers Group

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Il diamante del futuro? Unisex e inclusivo FOREVERMARK Costantino Papadimitriou: «accanto al segmento costituito dal gift of love, il dono d’amore, si sta ampliando il cosiddetto autoacquisto, che ad oggi costituisce un buon 40% del venduto. Un fenomeno correlato non solo al desiderio di farsi un regalo, ma anche e soprattutto al concetto di achievement, la realizzazione di sé» di Marilina Curci

ostenibilità e trasparenza. Queste le parole chiave che guidano le scelte d’acquisto dei nuovi consumatori del lusso, i cosiddetti Millennials e la Generazione Z. Quasi 5 miliardi di individui che, secondo le stime, rappresenteranno negli anni a venire il 40% della domanda mondiale. Critici, attenti e informati, sono artefici di un cambiamento che è già in atto nell’ambito dei preziosi. Una voce privilegiata in tal senso è Costantino Papadimitriou, Senior Vice President, CMO Forevermark, marchio del colosso dei diamanti De Beers, approdato in Italia lo scorso anno grazie a World Diamond Group e oggi tra i soci del Club degli Orafi.

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Recentemente stiamo assistendo a un’evoluzione nella percezione del diamante: non più necessariamente associato ai momenti speciali, ma considerato come qualcosa di personale e - soprattutto tra i più giovani - disconnesso dalla dimensione della relazione. Durante l’ultima edizione di Vicenzaoro si è inoltre molto parlato di diversity e del fatto che anche l’universo dei preziosi si vada slegando dalle distinzioni di genere, diventando unisex e inclusivo. Alla luce di queste tendenze, come si delinea il “diamante del futuro”? I trend di comportamento sono indubbiamente cambiati. Analizzando il mercato è emerso come, accanto al segmento costituito da quello che noi chiamiamo tradizionalmente il “gift of love”, il dono d’amore, si stia ampliando il cosiddetto autoacquisto, che ad oggi costituisce un buon 40% del venduto. Un fenomeno correlato non solo al desiderio di farsi un regalo, ma anche e soprattutto al concetto di achievement, la realizzazione di sé. L’acquisto di un gioiello diventa perciò un modo per premiarsi e celebrare un traguardo. Si tratta di un ragionamento trasversale, non solo circoscritto alla donna - che ad ogni modo rispetto al passato è molto più indipendente - ma declinato anche al maschile. Al di là della gender diversity, oggi molti uomini iniziano a indossare i gioielli spinti dall’esigenza di valorizzarsi, il futuro del diamante dunque risiede in un’accezione più ampia del concetto di “amore”: oltre all’atto di donare a un’altra persona,

c’è l’amore per se stessi. Sono convinto che stiamo entrando in una nuova era in cui il gioiello assume una valenza universale. Parlando delle nuove generazioni di consumatori, non si può prescindere dal concetto di sostenibilità, non solo relativamente all’ambiente ma anche all’aspetto sociale. Quanto è importante allora la tracciabilità? Credo sia fondamentale. In un mondo in cui i grandi marchi sono sotto l’occhio critico dei consumatori, la sostenibilità riveste un ruolo di rilievo nelle preferenze di scelta del prodotto, che si tratti di moda o gioielli. In tal senso la tracciabilità rappresenta un punto cruciale nell’approccio di De Beers. Oltre al Kimberley Process - volto a garantire che i profitti derivanti dalla vendita dei diamanti non vengano utilizzati per finanziare conflitti - e ai numerosi progetti per la sostenibilità ambientale e sociale, stiamo portando avanti “Tracr”, una piattaforma basata sulla tecnologia blockchain, che dovrebbe assicurare una totale trasparenza. Nel prossimo futuro il consumatore potrà sapere con certezza da dove

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In un mondo in cui i grandi marchi sono sotto l’occhio critico dei consumatori, la sostenibilità riveste un ruolo di rilievo nelle preferenze di scelta del prodotto, che si tratti di moda o gioielli


consumatore di questo Paese, a differenza degli altri, ha radicato in sé il concetto del Bello, inteso come autenticità, valore e qualità. Aspetto che lo porta a prediligere l’acquisto del diamante naturale, consapevole che nel tempo può solo accrescere valore. Quale futuro per il diamante naturale nel corso dei prossimi anni? Se saremo capaci di comunicare al consumatore in maniera efficace il nostro “doing good”, ossia il nostro impegno a preservare gli habitat naturali, sostenere le economie locali e aiutare le comunità, e se riusciremo a fargli percepire che non sta solo acquistando qualcosa per se stesso ma che sta contribuendo a fare del bene, il diamante naturale avrà di certo un futuro roseo. La crisi dei mercati asiatici, dovuta all’attuale emergenza sanitaria, sta proiettando le sue ombre su tutti i settori, incluso quello del lusso, per il quale soprattutto la Cina continentale rappresenta un driver di riferimento. Quali potrebbero essere le ripercussioni a lungo termine sul comparto dei diamanti? Questa situazione potrebbe andare a modificare i modelli di consumo del lusso globali? È una domanda che tutti ci stiamo ponendo. Non sono un economista, ma è indubbio che gli effetti di questo evento siano molteplici. Basta guardare il crollo delle quotazioni del petrolio. Per quanto concerne il settore del lusso, la Cina è sicuramente molto importante. Però è anche vero che il restante 50% del mercato mondiale è composto dagli Stati Uniti e dal resto del globo. Non conosciamo purtroppo l’evoluzione della situazione sanitaria. Ciò che possiamo fare è guardare all’ultimo accadimento simile a questo: l’epidemia di SARS che si verificò nel 2002. A seguito di quell’evento abbiamo assistito a un rimbalzo positivo, una vera ripresa degli acquisti. Basandoci poi sul comportamento della psiche umana, siamo consapevoli del fatto che, dopo un periodo di “stasi” forzata, i consumatori tendono a voler tornare il più rapidamente possibile alla normalità. Di conseguenza anche gli acquisti riprendono velocemente.

Anello Forevermark Force of Nature in Oro Bianco 18k e diamanti ct 7.78

proviene il diamante che sta acquistando, anche se dalle ricerche che abbiamo svolto finora - soprattutto sui mercati principali: Stati Uniti e Cina - è emerso che non è questo l’aspetto più importante. I nuovi consumatori esigono trasparenza lungo tutta la filiera e vogliono avere la garanzia che le pietre acquistate abbiano fatto del bene e che provengano da fonti sicure. Fra le tendenze emerse negli ultimi tempi c’è quella dei diamanti “sale e pepe”. Dopo il pink diamond, hanno costituito il trend principale del 2019 nel segmento gli anelli di fidanzamento. Lei ritiene che questa ricerca dell’imperfezione sia dovuta a un desiderio di unicità e possa rappresentare una sorta di risposta alla diffusione dei diamanti sintetici? Che il consumatore oggi apprezzi l’imperfezione mi sembra un bene. La bellezza di un diamante naturale si cela proprio in questo aspetto: imperfetto è sinonimo di unico. A differenziare ulteriormente i diamanti naturali da quelli creati in laboratorio è poi la rarità. Non dimentichiamo che, una volta che le miniere diamantifere si saranno esaurite, i primi non saranno più disponibili, perciò chi decide di acquistare una pietra sale e pepe o comunque naturale è consapevole del fatto che il suo valore può solo aumentare nel tempo. E parlando di diamanti sintetici sempre più diffusi e ormai quotidianamente oggetto di dibattito quali sono le previsioni per il mercato italiano? A mio avviso bisogna innanzitutto calibrare il concetto di diffusione. Tornando indietro di un anno possiamo affermare che sì, c’è stata una rapida diffusione, senza però che si conoscesse a fondo questo prodotto. Con il lancio di Lightbox (il marchio di gioielli realizzati con diamanti “di laboratorio” del gruppo, ndr) De Beers ha voluto fare chiarezza proprio su questo aspetto. Da quel momento in poi, infatti, i prezzi dei diamanti sintetici sono scesi del 40-50%. Questo non significa che smetteranno di esistere ma di certo chi deciderà di acquistare una pietra di questo tipo lo farà con consapevolezza e al giusto prezzo. Per quanto concerne l’Italia, c’è da dire che il

Diamonds for Millennials Sustainability and transparency. These are the keywords that matter to the new consumers on the lookout for luxury goods, the so-called Millennials and Generation Z. We're talking about almost 5 billion individuals who, according to estimates, will represent 40% of world demand in coming years. Critical, attentive and informed, they are the architects of a change that is already taking place in the jewellery sector. An authority on this matter is Costantino Papadimitriou, Senior Vice President and CMO of Forevermark, the brand of the diamond behemoth De Beers, who came to Italy last year with the World Diamond Group and is now a member of Il Club degli Orafi. We are currently witnessing a shift in the perception of diamonds. During the last edition of Vicenzaoro, there was also a lot of talk about diversity and the fact that even the world of jewellery is breaking away from gender distinctions, becoming unisex and inclusive. How would you describe the “diamond of the future”? Trends have certainly changed. Market analysis suggests that after “gifts of love”, so-called selfpurchases now account for at least 40% of sales. This phenomenon is driven not only by a desire to treat oneself, but also and above all by the concept of achievement, or self-realisation. And it is not just women: in fact many men like to wear jewellery too, as a way of looking good. The new generations of consumers also value sustainability, in both environmental and social terms. How important is traceability, then? I believe it is essential. Traceability represents a crucial aspect of De Beers’ approach. In addition to the Kimberley Process and various projects that focus on environmental and social sustainability, we are developing “Tracr”, a platform based on blockchain technology which aims to ensure total transparency. New consumers demand transparency of the entire supply chain. One of the trends to have emerged in recent times is that of “imperfect” diamonds. Do you think that this search for uniqueness is a response to the circulation of synthetic diamonds? I think it is a good thing that consumers today actually appreciate imperfection. Because therein lies the beauty of a natural diamond: imperfect is synonymous with unique. Another thing that differentiates natural diamonds from those created in the laboratory is the rarity value. And speaking of synthetic diamonds, what’s next for the Italian market? In my opinion, we first need to consider the circulation of these. There was rapid circulation about a year ago, when people didn’t however know much about this product. De Beers launched Lightbox precisely for the purpose of clarifying this matter. Since then, in fact, the prices of synthetic diamonds have fallen by 40-50%. They are still in circulation, of course, but certainly people looking to buy a stone of this type will do so with awareness and at the right price. Italian customers, unlike those of other countries, have an innate perception of the concept of beauty as authenticity. Which is why they prefer to purchase natural diamonds. What does the future hold for natural diamonds over the next few years? If we can successfully communicate our ability to “do good” to consumers, i.e. our commitment to preserve natural habitats, support local economies and help communities, and if we can convey the fact that they are not just buying something for themselves but also helping to do good, then natural diamonds will certainly have a bright future. The crisis in the Asian markets, due to the current health emergency, is casting a shadow on all sectors, including that of luxury goods which is driven in particular by mainland China. What could be the longterm repercussions on the diamond sector? It is a question we are all asking. I am no economist, but this event undoubtedly has many effects. Just look at the slump in the price of oil. As for the luxury sector, China certainly plays a very important role. But it is also true that the remaining 50% of the global market is made up of the United States and the rest of the world. Unfortunately, we do not know how the health situation will pan out. What we can do is look at the latest event most similar to this one: the SARS epidemic in 2002. After that event there was a positive rebound, a real pick-up in purchases.

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DMCC and the Italian Diamond Exchange meet to discuss the future of the sector on UAE National Day The Government of Dubai Authority on Commodities Trade and Enterprise has announced details of its latest campaign to boost the international diamond trade through the Emirate of Dubai. On 2 December 2019, in conjunction with attending the Milan Coffee Festival, Ahmed Bin Sulayem, Executive Chairman and CEO of the DMCC, visited the Borsa Diamanti D'Italia in Milan, to meet its members and representatives. His visit comes at a crucial time for the diamond sector in particular and for global trade in general. Indeed, Dubai is rapidly becoming one of the world's leading diamond exchange centres.

DMCC E LA BORSA DIAMANTI D’ITALIA

si incontrano e discutono il futuro del settore il giorno della festa nazionale degli Emirati Arabi di Luigi Cosma

Governo del Dubai Authority per il commercio e l’impresa delle materie prime ha annunciato i dettagli sulla sua ultima campagna per incrementare il commercio internazionale di diamanti attraverso l’emirato di Dubai. Il 2 dicembre 2019, in concomitanza con la partecipazione al Milano Coffee Festival, Ahmed Bin Sulayem, presidente esecutivo e amministratore delegato del DMCC, ha visitato la Borsa Diamanti d’Italia, che ha sede a Milano, per incontrare i suoi membri e i suoi rappresentanti del diamante e della gioielleria italiana. La sua visita commerciale a Milano arriva in un momento cruciale per il settore dei diamanti in particolare e per il commercio globale in generale. Infatti, Dubai sta rapidamente diventando uno dei principali centri di scambio per i diamanti del mondo. L’invito a visitare una delle più antiche borse diamanti del mondo era già stato fatto durante il meeting dei presidenti della WFDB tenutosi a Dubai lo scorso settembre nella torre Almas. Bin Sulayem, durante la sua visita alla BDI, ha presentato al presidente Luigi Cosma della Borsa Diamanti d’Italia due doni esclusivi; le DMCC Gold Bullion Coins e un diamante “Dubai Cut” - un design unico con 99 sfaccettature, creato dal DMCC in collaborazione con il gruppo Dhamani. Certificato dalla GIA, è il primo diamante al mondo ispirato e intitolato a una città. Ahmed Bin Sulayem, presidente del Dudai Multi Commodities Centre, ha affermato che “quest’anno, il DMCC è stato entusiasta nell’ospitare la Borsa Diamanti d’Italia durante l’incontro dei presidenti della World Federation Diamond Bourses nella struttura della Torre di Almas a Dubai. L’incontro di nuovo a Milano crea una forte relazione ed è una naturale progressione delle nostre conversazioni sulle sfide e le opportunità nel settore dei diamanti. Riconosciamo le sinergie condivise tra i nostri mercati e il Dubai Diamond Exchange è pronto a supportare dove può”, ha affermato Ahmed Bin Sulayem, Presidente esecutivo e Amministratore delegato, DMCC. “Devo ringraziare la Borsa Diamanti d’Italia per l’ospitalità estesa alla mia squadra durante il nostro soggiorno a Milano, nonché l’entusiasmo dimostrato dai suoi membri alla celebrazione della festa nazionale degli Emirati Arabi Uniti con noi”, ha aggiunto. A settembre 2019, DMCC ha presentato la struttura di aste DDE (Dubai Diamond Exchange) ridisegnata e aggiornata, la più grande piattaforma commerciale di diamanti al mondo situata presso la Torre Almas nelle Torri dei laghi Jumeirah, Dubai, Emirati Arabi Uniti. Sia la DDE che la Borsa Diamanti d’Italia sono membri della World Federation of Diamond Bourses (WFDB). Borsa Diamanti d’Italia è stata una delle prime Borse a votare per il Dubai Diamond Exchange affinché diventasse membro della World Federation of Diamond Bourses (WFDB). “Come partner di lunga data, Borsa Diamanti d’Italia è stata felice di ospitare il Sig. Ahmed Bin Sulayem e DMCC. È stato affascinante per i nostri membri saperne di più sul Dubai Diamond Exchange e su come il commercio di diamanti negli Emirati Arabi Uniti sia cresciuto in modo così significativo negli ul-

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timi anni. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con DMCC per garantire che l’industria italiana dei diamanti possa sfruttare il crescente potenziale di commercio, con e attraverso Dubai”, ha dichiarato Luigi Cosma, Presidente di Borsa Diamanti D’Italia (Diamond Exchange of Italy). “Siamo anche onorati di detenere un diamante Dubai Cut nelle nostre strutture, una pietra eccezionale che ci è stata donata alla visita di DMCC in occasione della festa nazionale degli Emirati Arabi Uniti”, ha aggiunto. Questa crescita però dipende dalla forte relazione della città degli Emirati Arabi con i suoi partner di tutto il mondo. Questo è il motivo per il quale il presidente del DMCC con il suo staff è venuto a Milano e tra i suoi obiettivi c’è quello di rafforzare gli importanti legami con la Borsa Diamanti D’Italia. Sia la DMCC che la BDI sono fiduciose che la visita possa comportare un aumento degli scambi tra le società produttrici di diamanti negli Emirati Arabi Uniti e le ditte in Italia e che il Dubai Diamond Exchange sia

Bin Sulayem presented two special gifts to President Luigi Cosma of the Diamonds of Italian Diamond Exchange: some DMCC Gold Bullion Coins and a "Dubai Cut" diamond - a unique design with 99 facets, created by the DMCC in collaboration with the Dhamani Group. Certified by the GIA, this is the world's first diamond cut to be named after a city. Both the DMCC and the BDI are confident that the visit will lead to increasing trade between diamond manufacturers in the United Arab Emirates and Italian companies, and that the Dubai Diamond Exchange will be ready to support them wherever possible. The visit by the President of the DMCC is in line with the role of the BDI to protect the interests of our sector and promote the trade and development of our members, as set out in our Charter.

pronto a sostenerle dove possibile. Mr. Ahmed Bin Sulayem ha ringraziato la Borsa Diamanti d’Italia per l’ospitalità riservata al suo staff durante il soggiorno a Milano, nonché per l’entusiasmo dimostrato dai suoi membri alla celebrazione della festa nazionale degli Emirati Arabi Uniti. La visita del Presidente del DMCC va intesa nell’obiettivo della DBI di proteggere gli interessi del nostro settore e di favorire e promuovere gli affari dei nostri soci, come indicato nel nostro Statuto, per facilitarne la crescita.

pagina a cura di Borsa Diamanti Italia

www.borsadiamantiditalia.it

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D&D Diamonds Fiducia, competenza e responsabilità

di Maria Elena Bonacini

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al primo ufficio a Milano al mondo. È giunta alla terza generazione D&D Diamonds, fondata nel 1975 come “Morel Gems” da Moshe Bassal, affiancato quasi subito dai figli Eli e Ruben e da qualche anno attivi anche i nipoti David, Daniel e Netaly. Le iniziali dei due cugini nel 1991 hanno dato origine al nome D&D Diamonds, mentre Netaly (sorella di Daniel) ha creato ed è responsabile dell’ufficio alla borsa di Tel Aviv. L’azienda, specializzata nella vendita e nel commercio dei diamanti all'ingrosso, in particolare con clienti business, si è infatti ingrandita nei decenni, soprattutto grazie al lavoro della seconda generazione, come raccontano Daniel, figlio di Ruben, e David, figlio di Eli. «Siamo un’azienda storica nata negli anni ’70, poi i nostri genitori l’hanno espansa - afferma quest’ultimo - partendo da un’offerta piccola l’hanno ampliata alle gemme di colore e al gioiello montato. Il punto di forza è stato mutare nel tempo, adeguandosi ai vari scenari di mercato nel corso degli anni. Gli altri sono i servizi e l’etica che in un campo come quello dei diamanti fa la differenza e permette, appunto, di crescere e durare nei decenni». «È un mercato che si basa molto sulla fiducia - continua Daniel - e se non la ispiri non vai avanti. Se esistiamo da tanti anni è grazie al nome che ci siamo riusciti a creare in questo senso. Anche per questo abbiamo fornitori e clienti

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DANIEL BASSAL: «È UN MERCATO CHE SI BASA MOLTO SULLA FIDUCIA E SE NON LA ISPIRI NON VAI AVANTI»

in tutta Europa, in Medio Oriente, un ufficio a Tel Aviv, uno in Belgio, uno a New York, dove lavoriamo molto, insomma un’esposizione globale. Il nostro ruolo è quello dei commercianti di una volta: avere la merce giusta, al momento giusto e nel posto giusto. Abbiamo la capacità logistica di arrivare a qualsiasi pietra, in ogni borsa e mercato mondiale». L’azienda, infatti, è socia di Borsa diamanti di Milano e presente - appunto - anche ad Anversa e Tel Aviv, dove l’ufficio è gestito da Netaly, in un’ottica strettamente familiare. Il prodotto di punta sono senza dubbio i diamanti, che comunque non sono gli unici. «Siamo specializzati soprattutto nella vendita di diamanti sciolti - spiegano i due cugini - e


Il nostro ruolo è quello dei commercianti di una volta: avere la merce giusta, al momento giusto e nel posto giusto

negli ultimi anni ci stiamo concentrando su pezzi con una caratura e un valore più alti. Il mercato è cambiato negli ultimi anni, il volume di affari è calato e la nostra strategia è stata quella di focalizzarci su vendite di volume più basso ma di maggiore importanza. Ma uno dei nostri punti di forza è proprio l’ampiezza dell’offerta, con diamanti bianchi, gialli, fancy e pietre di colore tutti rigorosamente naturali. Da due anni garantiamo che tutti i diamanti, anche i più piccoli, siano “Cvd checked”, cioè naturali». Questo anche in conseguenza del polverone suscitato dalla diffusione dei diamanti sintetici, che hanno influito finora soprattutto a livello di immagine. «Se ne è parlato tanto -

sottolinea David - ma non se ne è ancora visto un impatto sul mercato. Quello che abbiamo notato è che molti fornitori si sono adeguati, dando queste garanzie, che sono poi quelle che diamo in allegato alla fattura». La profonda conoscenza dei diamanti è alla base dell’attività di consulenza svolta, sebbene in minima parte, pure per i privati. «Siamo conosciuti per la nostra competenza sia nell’identificare le caratteristiche di un diamante che nel valutarlo e molta gente del settore, e non, si rivolge a noi per questo - racconta Daniel -. Anche in questo caso è fondamentale la fiducia. Lo stesso, però, vale per le pietre di colore, per le quali David è diplomato al Gia di New York». I due cugini, entrambi laureati alla Bocconi, sono entrati in azienda dopo esperienze internazionali in altri campi e stanno cercando di imprimere un’ulteriore svolta, ampliando la clientela. «Il grande impulso all’azienda, a partire dall’internazionalizzazione, è stato dato dai nostri padri - concludono - Noi siamo entrati in azienda da quattro anni e stiamo cercando di aprire nuovi orizzonti. Abbiamo creato un sito internet e iniziato a partecipare alla Fiera di Vicenza anche come espositori, per farci conoscere da una clientela più vasta, di commercianti e negozi. In due anni abbiamo ottenuto ottimi risultati. Gli obiettivi futuri sono esporre anche a Baselworld e Hong Kong, dove di solito andiamo da visitatori, e ampliare il giro d’affari».

D&D Diamonds. Trust, competence and responsibility // Daniel Bassal: “This is a market that relies heavily on trust, and if you don't inspire it you won’t succeed” From their first office in Milan to the whole world. D&D Diamonds is a member of the Milan Diamonds Exchange and has been a family business for three generations. It was founded by Moshe Bassal in 1975 under the name “Morel Gems”; his sons Eli and Ruben joined the company almost immediately, and his grandchildren David, Daniel and Netaly have also become involved in recent years. In 1991, the company became D&D Diamonds, taking its name from the initials of the two cousins. The firm specialises in the sale and trade of wholesale diamonds, working mainly with business customers. The company has grown over the decades, mainly thanks to the work of the second generation, as we were told by Ruben’s son Daniel, and Eli’s son, David. As David explained: “Our original business was established back in the 1970s, and then our parents expanded it. They started with a limited offer and then enlarged it to include coloured gem stones and mounted jewellery. Our strength has been our capacity to evolve over time, adapting to changing markets over the years. Our other plus points are our services and ethical approach.” That makes all the difference in a context like the diamond market, and has allowed the company to grow

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and endure over the decades. Daniel took up the story: “This is a market that relies heavily on trust, and if you don’t inspire it you won’t succeed. Our role is that of the merchants of the past: having the right goods, at the right time and in the right place. We have the logistical capacity to collect any stone from any of the world’s markets or exchanges.” Their top product is certainly diamonds, but that is not all they offer. As Daniel pointed out: “We mainly specialise in the sale of loose diamonds, and in recent years we have been focusing on stones with higher carat weight and value. The market has changed over recent years, the volume of business has decreased and our strategy has been to focus on smaller sales of higher value items. But one of our strengths is the range of our offer, which includes white, yellow and fancy diamonds and coloured gem-stones, all strictly natural. For the last two years, we have ensured that all our diamonds, even the smallest ones, are “CVD checked”, i.e. totally natural.” This was partly due to the fuss surrounding the increase in synthetic diamonds, which have so far affected the business mainly in terms of image. David explained: “There has been a lot of talk about it, but we have yet to see any impact on the market.”


1|2020 Nanis

Nanis gioielli versatili dalle svariate interpretazioni FABBRICA DEL LUSSO ITALIANO CONTEMPORANEO SIN DALLA SUA FONDAZIONE NEL 1990 on riesco a immaginare un’occasione in cui non indosserei un gioiello”. Laura Bicego, designer di Nanis e cofondatrice dell’azienda con il marito Piero Marangon, è una donna che pensa per le donne, investendo in curiosità e ricerca per soddisfare anche le nuove generazioni. Non disegna perché ama comporre i gioielli con le mani, toccandoli, giocando con essi. Il suo è uno stile creativo molto personale che utilizza le più antiche tecniche orafe, come l'incisione manuale, la finitura per eccellenza di Nanis realizzata con uno speciale bulino millerighe. L’oro è il materiale preferito, insieme ai

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diamanti e alle pietre naturali, come il quarzo rutilato o l’acquamarina, soprattutto per le loro imperfezioni. Tutto lavorato in sede da esperti artigiani. Le sue creazioni sono molto versatili perché pensate per essere interpretate in base alle occasioni, al gusto e alla personalità di ogni singola donna, distanti dai gioielli “statici”, basti pensare ad IVY, l’iconica collana in oro 18kt e diamanti caratterizzata da quelle che Laura definisce “unusual pearls”, boules dorate incise a amano che grazie ad una speciale chiusura in oro e diamanti può abbracciare ogni sfera per infinite possibilità di indosso. Perché “è il gioiello che deve adattarsi alle donne e non viceversa!”.

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Nanis, versatile jewels with various interpretations Factory of contemporary Italian luxury since its foundation in 1990 “I can’t imagine an occasion on which I wouldn't wear a jewel.” Laura Bicego, Nanis designer and co-founder of the company with her husband Piero Marangon, is a woman who thinks for women, investing in curiosity and research to satisfy the new generations too. She does not draw them because she loves composing jewels with her hands, touching them, playing with them. Hers is a very personal creative style that uses the oldest goldsmith techniques. Gold is the preferred material, along with diamonds and natural stones. Her creations are very versatile like IVY, the iconic 18kt gold and diamond necklace featuring what Laura calls “unusual pearls”, golden boules engraved by hand that, thanks to a special gold and diamond clasp, can embrace each boule creating infinite combinations of wear. Because “it is the jewel that must adapt to women and not vice versa!”.



1|2020 Lebole Gioielli

Lebole Gioielli

www.lebolegioielli.it

La crescente ricerca THE FRAME, TRASFORMAZIONI estetica si può riassumere E RIVOLUZIONI DI POTENTE in una sola parola, oggi ORIGINALITÀ bijou è frivolo per natura ma può raccontare molto di noi, della tra le più gettonate: nostra personalità, dei nostri umori. La sua è una comunica‘personalizzazione’ zione visiva di grande impatto che Lebole Gioielli ha amplifi-

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cato con un facile ‘change’ capace di dare seguito a quella narrazione o di accenderne delle altre. Prendendo spunto dalle classiche cornici portafoto ha disegnato My frame, la nuova collezione, personalizzabile anche nel colore Lebole Gioielli: The transformations and delle pietre, con dettagli intercambiabili (cartoncini decorevolutions of powerful rati con differenti temi, in omaggio con l’acquisto di ogni originality singolo gioiello). “La crescente ricerca estetica - spiega Barbara Lebole - si può riassumere in una sola parola, oggi tra le più gettonate: ‘personalizzazione’. Per questo abbiamo scelto di mettere a disposizione del cliente una ricca dotazione di cartoncini, omaggiati dal gioielliere al momento dell’acquisto, da sostituire nella piccola cornice per diversificare lo stesso gioiello quando e come si vuole. È un divertissement che si traduce in un valore aggiunto, la personalizzazione appunto, oltretutto facile da praticare ed immediata, che fa acquistare più volentieri l’oggetto.”

Frame,

A bijou is frivolous by nature but can tell a lot about us, our personality, our moods. A visual communication of great impact that draws inspiration from the “My frame” photo frames. The collection is also customisable in the colour of the stones, with interchangeable details. “The growing aesthetic research explains Barbara Lebole - can be summed up in one word, today among the most popular: ‘Customisation’. For this reason, we have chosen to make available a rich supply of cards to the customer that can be replaced in the small frame diversifying the same jewel when and how you want.” The Frame underlines the will of the Arezzo-based brand to

Siano essi destinati a ciondoli oppure ad orecchini believe only in authenticity. asimmetrici - l’opposto è realizzato con catenine pendenti e pietre naturali - questi mini telai di argento galvanizzato oro, già graziosi di loro, esaltano le immagini che racchiudono, immagini in qualche modo legate alla memoria o di pura fantasia, da scegliere tra letterine, segni zodiacali, soggetti floreali, porte-bonheur…, una ricchezza di simboli ed allegorie disponibili in colori diversi, da cambiare per il gusto di stupire. The Frame sottolinea la volontà del brand aretino di crede solo nell’autenticità. Quando l’idea sposa il design.

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1|2020 Le Meraviglie

Le Meraviglie il bijou per te, come te

www.lemeravigliegioielli.com

COSA NON DEVE MAI MANCARE AD UNA DONNA? UN BIJOU, PERCHÉ PUÒ COMPLETARE, A VOLTE ANCHE ARRICCHIRE, UN LOOK er questo Le Meraviglie, brand fresco e frizzante fondato da Emanuele Russo nel 2016, segue la moda affinché l’accessorio sia sempre quello giusto. È il braccio destro per chi vuole sottolineare la propria personalità, per chi vuole essere creativa, per chi è alla ricerca di un tocco di originalità. Nella sua ricetta vincente mette innanzitutto una buona dose di allegria, quindi primo posto ai colori di smalti e cristalli. A seguire c’è l’effetto sorpresa, ovvero il dettaglio che aggiunge quella differenza che diventa un motivo in più per combinarli e portarne tanti insieme, come i bracciali ma anche gli anelli che si lasciano indossare numerosi, pure uno per ogni dito. Come tu sei, come ti vedi, come ti piace essere, Le Meraviglie esalta la femminilità con creazioni pensate per la donna di oggi che ama accostare svariati stili, come tendenza docet, perché la riuscita di

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un outfit sia sempre assicurata. Il marchio inoltre, forte di un design Made in Italy, opera una lavorazione accurata ed una selezione che porta ad utilizzare solo materiali anallergici, argento 925 e acciaio 316L, per offrire il meglio ed a costi accessibili, requisiti che lo pongono in un segmento in forte e continua crescita.

Le Meraviglie, the bijou for you, like you What a woman needs to have. A bijou, because it can complete, sometimes even enrich, a look. For this reason, "Le Meraviglie", a fresh and sparkling brand founded by Emanuele Russo in 2016, follows fashion so that the accessory is always the right one. The winning recipe has a good dose of joy, so the first elements are the colours of varnishes and crystals. Then there is the surprise effect, or the detail that adds that different touch that becomes an additional reason to match them and wear many together, like bracelets but also rings wearing many together, even one on each finger. Le Meraviglie enhances femininity with creations produced using hypoallergenic materials, 925 silver and 3161 steel, offering the best and at affordable prices, requirements that place it in a segment that is growing greatly and continuously.

Le Meraviglie esalta la femminilità con creazioni pensate per la donna di oggi che ama accostare svariati stili

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1|2020 Rajola

www.rajola.it

Rajola, lightness therefore beauty Modern design and classic beauty coexist perfectly in Rajola jewels, with an eye always on fashions and trends. Classic blue, the pantone colour 2020, bursts into new productions defining original contrasts with red coral. This and much more scheduled in the next trade fairs, for which the Torre del Greco brand, leader in coral processing and projected to the Asian and American markets, announces surprising news.

RAJOLA leggerezza dunque bellezza

design moderno e la bellezza del classico convivono perfettamente nei gioielli Rajola. Leggerezza ed imponenza, autorevolezza e freschezza insieme, danno vita a gioielli da poter indossare in ogni occasione, perché sopra ogni cosa vale la bellezza. Lo sguardo è sempre attento a mode e tendenze. Nelle nuove produzioni irrompe il classic blue, colore pantone 2020, che va a definire originali contrasti con il corallo rosso. Questo e molto altro in programma nei prossimi appuntamenti fieristici, dove il marchio di Torre del Greco, leader nella lavorazione del corallo e proiettato fino ai mercati asiatici ed americani, annuncia sorprendenti novità.

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Autorevolezza e freschezza caratterizzano, tra l’altro, la collana Bollicine, con spinello blu, acquamarina e quarzo blu, su oro. Uguale per la collana Link, contrastata dal corallo rosso e dal blu profondo dell’agata accostata in modulazione tonale al quarzo, ancora su oro. Gli stessi elementi, con eccezione del quarzo, costituiscono anche la collana Niagara, dove viene ripetuta la stessa malia.

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Nelle nuove produzioni irrompe il classic blue, colore pantone 2020, che va a definire originali contrasti con il corallo rosso


marzo 2020 inserto speciale Centro Orafo il Tarì - Marcianise (CE)

iltarìSpecialEdition

Editorial An ordinAry dAy

Tarì Next

Il Tarì

TADS

iL nUoVo CorSo p. 65

TrA LE FAMiGLiE SToriCHE p. 68

LA SCUoLA CHE ATTrAE TALEnTi p. 84



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TARÌ NEXT

IL NUOVO CORSO di Enrica Buongiorno

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a nuova era del Tarì sta per cominciare. Il centro orafo di Marcianise, costituito da circa 400 imprese distribuite su oltre 135mila mq di spazio, inaugura un nuovo corso e si proietta con forza nel settore della gioielleria 4.0. Propulsore economico e culturale di un pool di aziende che condividono valori e sfide competitive per la sostenibilità futura del comparto, il Tarì non è solo un luogo fisico ma un centro di valore, come ha sottolineato più volte il presidente Vincenzo Giannotti: “Il centro produttivo di Marcianise è una realtà da vivere 365 giorni l’anno. Obiettivo primario, nell’immediato, è crescere all’interno del nostro mondo, acquisendo un posizionamento ben definito sia come Hub internazionale della distribuzione, sia come interlocutore privilegiato di istituzioni e federazioni rappresentative del settore come Federorafi, per la sua rappresentatività nell’ambito della produzione, Federpreziosi, per il commercio al dettaglio e VicenzaOro, quale fiera di riferimento della gioielleria italiana, senza naturalmente tralasciare il nostro territorio”.

Il cenTro produTTIvo dI marcIanIse è una realTà da vIvere 365 gIornI l’anno Vincenzo Giannotti

iltarìSpecialEdition speciale Centro Orafo Il Tarì marzo 2020

www.tari.it

Il Tarì S.C.P.A. Loc. Pozzobianco zona A.S.I. Marcianise - Caserta P.Iva 02379570613 Centralino Il Tarì tel. +39 0823 517111 fax +39 0823 517511 e-mail: iltari@tari.it

Il percorso di innovazione del Tarì è cominciato con il lancio del “Progetto Next” e con la nomina, lo scorso maggio, del manager Corrado Facco a consulente strategico. Il piano di rilancio, che promuove un nuovo assetto strategico del centro di Marcianise attraverso il rinnovamento dell’immagine aziendale e il riassetto dei suoi obiettivi per rispondere adeguatamente alle nuove esigenze del mercato italiano ed estero, ha raggiunto a febbraio 2020 il suo apice nella nomina, da parte del Consiglio di Amministrazione de Il Tarì S.c.p.a. su proposta del presidente Giannotti, dello stesso Facco ad Amministratore delegato. Il top manager veneto,

che vanta una lunga esperienza nel settore per aver ricoperto ruoli di vertice in grandi società internazionali e organizzazioni fieristiche (suo il rivoluzionario concept di VicenzaOro), ha il compito di mettere in pratica quelle azioni in grado di riposizionare il Tarì nel mercato nazionale e internazionale del gioiello. Organizzazione, assetto societario, core business e new business: sono quattro le aree di intervento sulle quali si focalizza l’attività di change management che Facco guiderà. “Il Tarì è una vera e propria città

Il Tarì è una vera e proprIa cITTà dell’oro, con una profIlaTura B2B, declInaTa su olTre 150mIla meTrI quadraTI Corrado Facco


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dell’oro, con una profilatura B2B, declinata su oltre centocinquantamila metri quadrati coperti e realizzata per garantire alle aziende insediate e ai visitatori professionali la miglior qualità di tutti i servizi necessari ed indispensabili per operare sul mercato nazionale ed internazionale. - ha dichiarato il neo AD, - Il Tarì è un vero e proprio ecosistema integrato, dove oltre 380 aziende del settore orafo-gioielliero, in grado di servire l’intera filiera, operano tutti i giorni, generando un indotto complessivo calcolato in oltre un miliardo e duecento milioni di euro su base annua. Un’importante realtà che conferma come anche nel centro-Sud del nostro Paese vi siano società ed organizzazioni in grado di interpretare al meglio il ruolo di leader nel mercato di riferimento”. Tra le peculiarità del Tarì c’è anche la Scuola. La formazione rappresenta una chiave di lettura importante, spendibile su molti tavoli istituzionali e accademici. “Il Tarì tra le sue unicità possiede anche al suo interno quella che è indicata, probabilmente, come la migliore scuola nazionale per giovani maestri orafi e orologiai, che ogni anno vengono intercettati da Maison del gioiello come Bulgari e Tiffany o Gruppi come Richemont”, ha aggiunto Facco. Tornando a quelle azioni concrete in grado di dare visibilità al Tarì riposizionandolo in ambito nazionale ed estero ci sono sicuramente le Preview, un format di appuntamenti nuovo che anticipa le collezioni attraverso una serie di incontri pianificati in momenti strategici dell’anno, già consolidati dal

Il Tarì è un ecosIsTema InTegraTo, dove olTre 380 azIende del seTTore orafogIoIellIero, In grado dI servIre l’InTera fIlIera, operano TuTTI I gIornI, generando un IndoTTo complessIvo calcolaTo In olTre un mIlIardo e duecenTo mIlIonI dI euro su Base annua

Tarì: marzo, maggio e ottobre (Spring, Summer e Winter). Nel solco di questa strategia volta al rinnovamento del Tarì si inscrive anche la partnership con Havas PR Milan e LoiraLab. La società di comunicazione meneghina, parte di uno dei principali gruppi di comunicazione a livello internazionale, ha il compito di sviluppare un piano di corporate reputation (la reputazione aziendale, infatti, si gioca sulla capacità di un’azienda di soddisfare le aspettative dei suoi portatori di interesse) incentrato sulla valorizzazione de Il Tarì presso i media e gli stakeholder chiave istituzionali, per posizionare il progetto al centro della filiera orafa italiana e darne visibilità a livello nazionale e internazionale. All’interno di questo percorso verrà anche valorizzato il ruolo della scuola professionale Tads - Tarì Design School. L’agenzia di servizi editoriale LoiraLab, esperta nel settore orafo, supporterà, invece, il Tarì nel rilancio all’interno dell’industry del gioiello focalizzandosi sull’unicità dei prodotti e servizi per l’utenza B2B. L’agenzia si occuperà di ridefinire l’immagine e il linguaggio de il Tarì attraverso una comunicazione web integrata, la realizzazione di eventi di settore e

nuovi strumenti: a partire dalla Guida Annuale, passando per una presenza costante all’interno della testata “Preziosa Magazine”, fino ad arrivare alla creazione di nuovi appuntamenti in contesti premium e di riferimento propri dell’azienda.

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The new era of Tarì is about to begin. The Marcianise goldsmith centre, consisting of around 400 companies spread over more than 135 thousand square meters of space, inaugurates a new direction and projects itself strongly into the 4.0 jewellery sector. Economic and cultural driving force of a pool of companies that share competitive values and challenges for the future sustainability of the sector, Tarì is not only a physical place but a centre of value, as President Vincenzo Giannotti has repeatedly underlined: “The Marcianise production centre is a reality to be experienced 365 days a year. The primary objective, in the immediate term, is to grow within our world, acquiring a well-defined posi-

tioning both as an international distribution hub and as a privileged interlocutor of institutions and federations representative of the sector such as Federorafi, for its representativeness in the production, Federpreziosi, for the retail trade and VicenzaOro, as the reference fair for Italian jewellery, without neglecting our territory, of course”. Tarì’s path of innovation began with the launch of the “Next Project” and with the appointment, last May, of the manager Corrado Facco as strategic consultant. The relaunch plan, which promotes a new strategic structure in the centre of Marcianise through the renewal of the corporate image and the reorganisation of its objectives to adequately answer the new needs of the Italian and foreign market, reached its peak in February 2020 in the “promotion”, by the Board of Directors of Il Tarì Scpa on the proposal of chairman Giannotti, for Facco as CEO. The Venetian top manager has the task of putting into practice those actions that can reposition Tarì in the national and international jewellery market. Organisation, corporate structure, core business and new business: there are four areas of intervention on which the change management activity that Facco will lead focuses. “Il Tarì is a real city of gold - declared the new CEO - a real integrated ecosystem, where over 380 companies in the goldsmith jewel sector operate every day, generating an overall armature calculated in over a billion and two hundred million Euro on an annual basis”. Among the peculiarities of Tarì there is also the School. Training is an important reading key, which can be spent

on many institutional and academic tables. “Among its uniqueness, Tarì also has inside what is probably indicated as the best national school for young master goldsmiths and watchmakers, who are intercepted every year by jewellers such as Bulgari and Tiffany or Groups like Richemont”, added Facco. Returning to those concrete actions capable of giving visibility to Tarì by repositioning it nationally and abroad, there are certainly the Preview, a new format that anticipates the collections through a series of meetings planned at strategic times of the year, already consolidated by Tarì: March , May and October (Spring, Summer and Winter). The partnership with Havas PR Milan and LoiraLab is also part of this strategy aimed at renewing the Tarì . The Milanese communication company, part of one of the main international communication groups, has the task of developing a corporate reputation plan focused on the enhancement of Il Tarì with the media and key institutional stakeholders, to position the project at the centre of the Italian goldsmith supply chain and give visibility to it at national and international level. Within this process, the role of the Tads - Tarì Design School professional school will also be enhanced. LoiraLab, the editorial services agency, expert in the gold sector, will support Tarì in the revitalisation of the jewellery industry by focusing on the uniqueness of products and services for B2B users. The agency will deal with redefining the image and language of Tarì through integrated web communication, the organisation of sector events and new tools.


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IL TARÌ: VIAGGIO TRA LE FAMIGLIE STORICHE prima puntata di Maria Rosaria Petito

professIonalITà ed esperIenza neI loro BagaglI TraBoccanTI dI IdenTITà, le famIglIe sTorIche conTrIBuIscono a defInIre quel know how rIconoscIuTo nel mondo InTero come cosTITuenTe ImprescIndIBIle del made In ITaly

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Tarì è una immensa realtà nata in Campania ma con una visione globale, un modello di sviluppo inclusivo esteso su un’area di 135.000 mq, diversamente indirizzati, dove si elaborano sinergie tra innovazione e tradizione, non perdendo mai di vista il plusvalore dell'eccellenza, orgoglio nostrano. Dai grandi marchi ai piccoli imprenditori, qui tutto ruota sul patrimonio culturale dell’antica arte orafa messo a disposizione anche delle giovani leve attraverso una scuola all’avanguardia che coltiva talenti con metodi didattici performanti, partecipativi e di condivisione: la Tarì Design School, tesa a creare prospettive future con sana competitività. Incamminandoci in questo dedalo di valori - propri di famiglie storiche, a pieno titolo tra i leader per professionalità ed esperienza che con i loro bagagli traboccanti di identità contribuiscono a definire quel know how riconosciuto nel mondo intero come costituente imprescindibile del Made in Italy - diamo inizio al nostro viaggio alla scoperta di nomi importanti insediati a Marcianise: Filipponi, Coscia, Pace, tra gli altri, nomi che con coraggio hanno sostenuto e continuano a tenere fede al passato anche se convinti della rilevanza di cambiamenti e rivoluzioni stilistiche e tecnologiche.

Il Tari. Among historic families At Il Tarì, on an area of 135,000 square meters, from big brands to small entrepreneurs, everything revolves around the ancient goldsmith's art made available also to young people with the Tarì Design School. Among the own values of historic families that contribute with their baggage to defining that essential know-how of Made in Italy, our journey begins to the discovery of important names settled in Marcianise: Filipponi, Coscia, Gianni Pace, Nardelli, among others.

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iltarìSpecialEdition una foto d’epca dell’antico stabilimento della famiglia Filipponi

Filipponi & C. Dai primi del Novecento una storia che non pone limiti all’evoluzione

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alla produzione di filigrana in argento di inizio ‘900 alla FILIPPONI & C. S.r.l.. È tra le più solide società imprenditoriali di oggi. “Abbiamo incontrato e superato ostacoli imprevisti ed inevitabili, memorabile la chiusura del primo stabilimento in conseguenza allo scoppio della prima guerra mondiale. - Dicono dall’azienda - Un percorso lungo e tenace che ha temprato le generazioni a venire spronandole ad andare sempre più lontano.” Nel 1948 divenne una delle più grandi fabbriche di oreficeria del mezzogiorno, con una forza lavoro di 80 operai e una dotazione di 78 macchine per catene. Cifre inverosimili per l’epoca che hanno definito solo l’inizio della sua capacità imprenditoriale: all’attività di analisi, fusione ed affinazione con recupero di metalli preziosi da reinserire nel circuito produttivo, ha addizionato la commercializzazione degli stessi con la funzione del banco metalli, in risposta al sempre maggiore interesse di investire nel bene rifugio per eccellenza, l’oro, elemento naturale tra i più rari a cui riconosciamo da sempre fascino ma soprattutto il potere di contrastare le incertezze dei mercati. Per principio non ha mai messo limiti alla propria evoluzione e da ogni inciampo o impedimento ha saputo trarre nuova energia, che traduce in novità assolute per la clientela. “Siamo consapevoli di non essere l’unica realtà nella commercializzazione dei metalli preziosi per questo abbiamo sempre ricercato quell’elemento distintivo, quel quid che potesse richiamare il cliente genuinamente. Lo abbiamo trovato nella professionalità, nella onestà e nella competenza.” Ha dichiarato Fabio Filipponi, con il fratello Enrico oggi al timone dell’azienda.

“aBBIamo sempre rIcercaTo quel quId che poTesse rIchIamare Il clIenTe. lo aBBIamo TrovaTo nella professIonalITà, nell’onesTà e nella compeTenza” Fabio Filipponi

Fabio ed Enrico Filipponi

Filipponi & C. From the production of silver filigree of the early 1900s to FILIPPONI & C Srl. “We have overcome inevitable obstacles, memorable is the closure of the first plant due to the outbreak of the World War I, but we have always looked ahead of us and go forward”. A large goldsmith factory already in 1948 with 80 workers and 78 chain machines. Then, after the activity of analysis, melting and refining with the recovery of precious metals to be reinserted in the production circuit, came their marketing with the function of the metal bank. “We have always searched for that distinctive element, that quid that could genuinely appeal to the customer. We found it in professionalism, honesty and competence.” Said Luca Filipponi, at the helm of the company with his brother Enrico. Enrico Filipponi


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IL TARÌ: TRA LE FAMIGLIE STORICHE

Coscia

Cento anni di una storia italiana che parla tutte le lingue del mondo

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ata nel 1919, a Torre del Greco, da un lungimirante Vincenzo Coscia che dà inizio ad una storia aziendale che, rinnovandosi e sviluppandosi restando sempre legata ai suoi valori originali, dura ormai da cento anni e più guadagnando, nel tempo, un posto da capofila nel settore. Alla lavorazione dei cammei e dei coralli, per la quale Torre del Greco è conosciuta in tutto il mondo, negli anni ‘50, suo figlio Vittorio apre a nuovi settori e, grazie alla commercializzazione delle più pregiate perle australiane e giapponesi, impenna la curva di crescita aziendale. Oggi a guidarla è Giancarlo Coscia membro associato della Japan Pearl Exporters’ Association - che con capacità investe nel cambiamento per dialogare con l'intero comparto mondiale, pur mantenendo questa storia tutta italiana ben radicata nel territorio campano dove è nata e dove ha due sedi, una a Torre del Greco ed una al Centro Orafo Il Tarì. Tre generazioni della famiglia Coscia, da sinistra Vittorio junior, L’Azienda nel tempo si è strutturata, Vittorio senior e Giancarlo dando vita a ben 2 brand di gioielleria in perle: Coscia, dal gusto classico, raffiGiancarlo Coscia nato, elegante, e LELUNE, con collezioni più fresche e alla moda, per guardando al futuro in modo positivo e lungimirante soddisfare le richieste più diverse della come abbiamo fatto noi che l’abbiamo preceduto, clientela attraverso un brand identity forte e radicato. tenga sempre ben presente la nostra tradizione, per «Intuito commerciale, serietà professionale e onestà mantenere inalterati i valori storici che ci hanno conintellettuale: queste sono le doti indispensabili che traddistinto», le parole di Giancarlo Coscia. ciascun imprenditore deve avere per assicurare la continuità nel tempo alla propria azienda. Mi auguro che la quarta Coscia Born in 1919, in Torre del Greco, with Vincenzo Coscia, in just over one generazione, rappresentata da mio hundred years it has gained a leading position in the sector. figlio Vittorio Coscia Jr., pur Starting with the processing of cameos and corals, typical of Torre del Greco,

“InTuITo commercIale, serIeTà professIonale e onesTà InTelleTTuale: quesTe sono le doTI IndIspensaBIlI che cIascun ImprendITore deve avere per assIcurare la conTInuITà nel Tempo alla proprIa azIenda”

his son Vittorio opened to the marketing of the most precious Australian and Japanese pearls in the 50s, boosting the company’s growth. Today it is led by Giancarlo Coscia - associate member of the Japan Pearl Exporters’Association - and has two seats, one in Torre del Greco and one at the Il Tarì Goldsmith Center, and 2 pearl jewellery brands: Coscia e LELUNE. Commercial intuition, professionalism and honesty are the qualities with which an entrepreneur ensures continuity to their business. I hope my son Vittorio Coscia Jr, the fourth generation, always maintains our tradition in mind while looking to the future, so that the historical values that have distinguished us unchanged ». Giancarlo Coscia declares

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Gianni Pace Gioielli Il valore più grande dell’azienda sono gli uomini. “Insieme, siamo una famiglia”

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ianni Pace Gioielli produce e commercializza gioielli che hanno conquistato tutto il territorio italiano, oltre a quello spagnolo. I primi del Novecento hanno visto il debutto con il marchio Gianni Pace Gioielli, anni in cui il giovanissimo Salvatore Pace varcava la soglia di una notissima bottega per apprendere i rudimenti e i segreti dell’arte orafa. Un primo passo che lo porterà a diventare un sapiente artista ed artigiano esercitando la sua abilità in una propria bottega. E se è vero che la passione pura è contagiosa, il figlio Gianni seguirà le sue stesse orme acquisendo tanta esperienza a cui saprà addizionare una personale creatività che lo farà autore di una profonda evoluzione del mestiere: non più solo artista o designer ma imprenditore pronto e determinato a confrontarsi con il mercato. Lo farà con il marchio Giovanni Pace e Figli per tutti sinonimo di qualità e ricercatezza. Il passo successivo è stato quello di credere nel progetto Il Tarì entrando di slancio nella realtà dell’espansione. Salvio Pace “Il Centro Orafo si mostrò subito come logica sede per la nostra produzione e nel 1996 insieme ai miei fratelli Roberto e Massimo, la terza generazione, la scegliemmo come nostra nuova sede. Eravamo tra i primi, un’idea ambiziosa poi condivisa con tantissimi altri.” Racconta Salvio Pace. I 100 anni compiuti nel 2018 sono la conferma del considerevole bagaglio della GPG, acronimo di Gianni Pace Gioielli, fondato sull’abilità delle mani sapienti dei propri artigiani orafi, che garantiscono alti standard qualitativi per uno stile orgoglio del Made in Italy.

“la cura per l’aTTenzIone dI parTIcolarI, l’orIgInalITà e l’accuraTa selezIone delle gemme prezIose, sono TuTTI I requIsITI necessarI che rendono le nosTre creazIonI unIche e TuTTe rIgorosamenTe made In ITaly”

Salvio e Massimo Pace in occasione del centenario dell’azienda

Gianni Pace Gioielli Gianni Pace Gioielli manufactures and markets jewels that have conquered the Italian and Spanish territory. He made his debut with the Gianni Pace Gioielli brand in the early 1900s, years in which the young Salvatore Pace learned the secrets of the goldsmith's art and then became a wise artist and craftsman with his own workshop. His son Gianni follows in his footsteps, as an artist, designer and entrepreneur determined to confront the market with the Giovanni Pace e Figli brand, today at Il Tarì. “The Goldsmith Centre has proved to be the logical headquarters for our production and we, my brothers Roberto and Massimo and I, were among the first to settle there with the new headquarters in 1996.” Salvio Pace says. Marking 100 years in 2018 confirmed the considerable baggage of the GPG, the acronym of Gianni Pace Gioielli, pride of Made in Italy.


photo: Eugenio D’Orio @eugeniodorio | stylist: Mirta Robiony @mirta_rbn | mua: Simona Alberti @simona_alberti | hair: Yuliya Mashynskaya @yuliya_mash

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Editorial an ordInary day Un giorno qualunque al Centro Orafo Il Tarì. Atmosfere preziose e spazi eleganti, un percorso alla scoperta di stili e produzioni orafe in un luogo unico ed esclusivo

AG Silver Parure in argento con zirconi bianchi e verde smeraldo agsilver2017@gmail.com outfit: chemisier Studio Couture

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Leonardo 18 carati Anelli realizzati in 3D, finitura lucida, diamantata e satinata Orecchini pendenti realizzati in taglio laser e bracciali microfusi @leonardo18carati outfit: giacca e pantaloni Studio Couture, Scarpe Stylist’s Own


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Tortora parure in argento info@tortora-srl.it outfit: abito Studio Couture scarpe Stylist’s Own

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Gennaro Napoletano Gioielli in argento rosato info@gennaronapoletano.it outfit: camicia e pantaloni Studio Couture, Scarpe Stylist’s Own


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Confuorto Gioielli Parure in laminato oro 24karati con cammeo sardonico e perle di acqua dolce www.confuortogioielli.it outfit: giacca e pantaloni Studio Couture


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iltarìSpecialEdition Red Gold Parure in corallo @redgoldsrl outfit: giacca e pantaloni Studio Couture, scarpe Stylist’s Own


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Tarì Design School dal 2005 al 2019, deI 768 IscrITTI ora dIplomaTI, l’85,94% ha TrovaTo occupazIone. Il 67,42% è occupaTo nel seTTore menTre Il 48,31% In aTTIvITà affInI

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TADS LA SCUOLA CAMPANA CHE ATTRAE TALENTI di Enrica Buongiorno

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una scuola che somiglia ad un’azienda, un modello unico in Italia di alta formazione nel campo delle arti orafe e dell’orologeria. Insegnanti professionisti del settore, relazioni dirette col mondo del lavoro e partnership con le più grandi aziende del mercato mondiale. Tutto questo e molto altro è TADS, Tarì Design School di Marcianise in Campania. Nel 1991, il gruppo di soci storici del Tarì, polo produttivo e fieristico del gioiello in provincia di Caserta, decise di dare vita ad una scuola che potesse formare gli artigiani orafi del domani e garantire così un ricambio generazionale alle aziende campane. “Innovazione guardando alla tradizione, qualità formativa, docenti professionisti rappresentano il valore aggiunto di questa scuola, eccellenza del comparto orafo. Credo sia fondamentale creare i presupposti per formare i giovani che rappresentano la forza del futuro”, spiega Giuseppe Casillo, presidente TADS. Dall’arte orafa all’incastonatura, dall’orologeria alla gemmologia, i corsi Tads sono all’avanguardia e tenuti solo ed esclusivamente da esperti del settore dai quali gli studenti apprendono tecnica, normative, regole di comportamento, esattamente come accade in azienda. Per accedere alla scuola si sostiene un colloquio motivazionale che mira a verificare i titoli ma anche l’orientamento e le attitudini del candidato che deve essere necessariamente maggiorenne (non ci sono limiti di età per l’accesso). I corsi hanno una durata che va da un anno per l’Incastonatura fino ai due anni per Oreficeria e Orologeria e si svolgono da giugno a settembre. La frequenza è di 5 ore per 5 giorni a settimana. Al termine del primo anno, lo studente sostiene un esame per poter accedere all’anno successivo e guadagnarsi la qualifica professionale che viene rilasciata dalla Regione

Campania ed ha validità in tutti gli stati membri dell’Unione Europea. “Una svolta fondamentale per la Tads è stato l’accreditamento alla Regione Campania - spiega Andrea Maria Romano, direttore della Tarì Design School - Attualmente la maggioranza delle scuole italiane del settore offre solo attestati di partecipazione a chi le frequenta. Tutti i nostri studenti, che superano l’esame, alla fine del corso di studi ricevono una Qualifica Professionale rilasciata dalla Regione Campania, immediatamente spendibile nel mondo del lavoro”. Ogni anno vi sono 40 posti a disposizione per il corso di arti orafe, 20 per quello di incastonatore e 20 per orologiaio. Inoltre Tads organizza anche, due o tre volte l’anno, corsi di gemmologia (essendo accreditata con l’HDR Antwerp - Hoge Raad voor Diamant ovvero l’Alto Consiglio del Diamante, l’istituto gemmologico belga che certifica i diamanti) e corsi per apprendere il Rhinoceros® (il software per la modellazione 3D nel campo del gioiello) essendo sede accreditata McNeel. Anche per questi corsi viene rilasciato un attestato di qualifica. “Quando nel 2007 mi chiamarono a ricoprire il ruolo di direttore ebbi subito chiara quale dovesse essere la mission della scuola: formare professionisti del settore. Mi diedi da fare per riorganizzarla e strutturare l’intera didattica con il chiaro obiettivo di fornire al mercato Maestri Orafi altamente specializzati. Oggi TADS è sicuramente un’unicità in Italia. Il suo futuro è nell’alta specializzazione perché non siamo una scuola creativa ma tecnica, il nostro obiettivo è seguire sempre il mercato soddisfacendo soprattutto le esigenze delle aziende. La validità della nostra metodologia formativa consiste nel numero chiuso, nella continua verifica delle materie scolastiche e nel coinvolgimento degli studenti”. Tra i punti di forza di Tarì Design School ci sono

oggI Tads è sIcuramenTe una unIcITà In ITalIa. Il suo fuTuro è nell’alTa specIalIzzazIone perché non sIamo una scuola creaTIva ma TecnIca, Il nosTro oBIeTTIvo è seguIre sempre Il mercaTo soddIsfacendo sopraTTuTTo le esIgenze delle azIende Andrea Maria Romano


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Il BacIno dI uTenza della scuola comprende olTre la campanIa anche calaBrIa, sIcIlIa, puglIa e regIonI del nord come veneTo e frIulI venezIa gIulIa. alcunI sTudenTI arrIvano da paesI dell’unIone europea e non solo poi i numerosi partenariati internazionali, come quello con il Sud Africa - terra ricca di oro e diamanti -, ma anche le relazioni con i migliori enti di formazione italiani e partnership con le Università del territorio, dalla Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” all’Università degli Studi Federico II. Con questi ultimi TADS ha curato in passato corsi di Alta Specializzazione e Master post lauream nell’ambito del programma di formazione del Tarì. I numeri della Scuola parlano chiaro: dal 2005 al 2019 dei 768 iscritti ora diplomati, l’85,94% ha trovato occupazione. Più specificatamente: il 67,42% è occupato nel settore mentre il 48,31% in attività affini. “Il bacino di utenza della scuola comprende oltre la Campania anche Calabria, Sicilia, Puglia e regioni del Nord come Veneto e Friuli Venezia Giulia. Alcuni studenti però arrivano da Paesi dell’Unione Europea e non solo. - dice il direttore e sottolinea - Una volta terminato il ciclo di studi vengono assorbiti nelle più grandi imprese del settore: da Bulgari a Cartier ma anche ed altri produttori leader del settore orafo. Il nostro modello formativo, che pone al centro lo studente, è vincente perché lavoriamo a stretto contatto con le aziende. Con Bulgari abbiamo messo a punto dal 2017 il progetto Masterclass post qualifica professionale, propedeutiche per l’accesso alla Bulgari Academy”. Grandi progetti si profilano all’orizzonte per la Tarì Design School, come spiega il presidente Casillo: “Stiamo lavorando, insieme con la direzione e tutto lo staff, ad una probabile dislocazione della scuola, magari proprio al Nord con una succursale. Crescere è inevitabile”.

TADS: the Campania school that attracts talent What is its added value? Attention to tradition, high quality training and professional teachers. This is a school that seems like a company: a form of advanced training in gold-working and watchmaking that is unique within Italy. It offers professional teachers from the sector, direct relationships with the world of work, and partnerships with the largest companies on the global market. TADS, the Tarì Design School at Marcianise in Campania, is all this and much more. In 1991, the longtime partners of Tarì, the jewellery production and exhibition hub in the province of Caserta, decided to set up a school to train the goldsmiths of tomorrow and so ensure a flow of younger talent into Campania companies. Giuseppe Casillo, President of TADS, added this: “Innovation with an eye to tradition, quality training and expert teachers are what give this school added value and make it among the best in the gold-working sector. I believe it is very important to create the right conditions for training young people, who represent our future potential.” The courses at TADS are forward-looking and taught by experts in the sector, from whom the students learn techniques, regulations, and rules of behaviour, just as they would in a company. Applicants to the school have to attend an interview, designed not only to check their credentials, but also their interests and aptitude. The courses last from one year for gem-setting to up to two years for goldworking and watchmaking, and are held from June to September. Attendance is for 5 hours, 5 days a week. At the end of year one, the students take an exam to progress to the following year and so gain the professional qualification issued by the Campania Region and valid in all member states of the European Union. Andrea Maria Romano, Director of the Tarì Design School, gave a further explanation: “An important turning point for TADS was accreditation by the Campania Re-

gion. All students who pass the exam receive a Professional Qualification from the Campania Region at the end of their course of study, which can be immediately used in the world of work.” There are 40 places available every year on the gold-working course, 20 for gem-setting and 20 for watchmaking. TADS is also able to run gemology courses two or three times a year, as the school is accredited by HDR Antwerp, as well as courses in Rhinoceros® (the 3D modelling software), thanks to its status as a McNeel-accredited training centre. A certificate of attendance is also issued at the end of these courses. "When I was asked to take on the role of director in 2007, it was immediately clear what the aim of the school should be: to train professionals in the sector. TADS is certainly unique of its kind in Italy. Its future lies in its highly specialist approach.” The strengths of the Tarì Design School include its many international partnerships, such as that with South Africa, and also its relationships with top Italian training institutions and links with local universities, including the University of Campania “Luigi Vanvitelli” and the Federico II University. The results speak for themselves: of the 768 students who graduated from the school between 2005 and 2019, a total of 85.94% found employment. More specifically: 67.42% are working in the sector, and 48.31% in related activities. As the school's Director explained: “Our catchment area includes not only Campania, but also Calabria, Sicily, Puglia and northern regions such as Veneto and Friuli Venezia Giulia. However, some students also come from other European Union countries and beyond. When they have completed their course, they are taken on by some of the largest companies in the sector, including Bulgari and Cartier, but also other leading gold manufacturers.”

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Giannotti Diffusione www.giannottidiffusione.it

Anello a fascia in oro giallo e diamanti bianchi

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spring flowers ph. Luciano D’Inverno

Crusado www.crusado.it

Anello oro bianco e diamanti purissimi


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Cierre Gioielli www.cierregioielli.it

Bracciale tennis in oro giallo con diamanti

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Urigold www.urigold.com

Anello in oro giallo con diamanti e pietre naturali


Gianvix

1|2020 1|2020Design Brand

Gianvix UN 2020 CARICO DI NOVITà E A BREVE UNA LINEA CON MOVIMENTI MECCANICI

Bijoux tra gioia e libertà

www.alloveyou.it

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uello spirito intimo e leggero che si vorrebbe condividere e che chiamiamo poesia, Alloveyou (acronimo di “Al” simbolo dell’alluminio, e “love you” sintesi universale di sentimenti positivi) lo trasforma in bijoux contemporanei che all’animo sensibile raccontano più di un paio di orecchini o di una collana. Un racconto fatto di immagini che Saragiò, designer e creativa del brand varesino, mette in contatto con l’amore, la gioia, la libertà, l’amicizia, l’ironia e, perché no, l’audacia. Tanti mood che il marchio ferma nella resina, lavorata interamente a mano nel proprio laboratorio, senza l’aiuto di alcun macchinario (le stampe sono realizzate direttamente su lastre di alluminio - leggero, luminoso, anallergico - e montate con argento galvanica oro, pietre naturali, perle e compoAlloveyou, jewellery about joy and freedom nenti di qualità) lasciando che le At Alloveyou, the spirit of light and intimacy we like to share and call poetry is channelled into contemporary jewellery, imperfezioni valorizzino la singotelling all sensitive souls that these are much more than just larità. Tratti geometrici diventano earrings or necklaces. Saragiò, the designer and creative elementi che come parole si acmanager of the Varese-based brand, narrates a story in his images about love, joy, freedom, friendship, irony and costano gli uni agli altri guidati even audacity. The brand encapsulates many moods in its dalla fantasia sposando l’immaresin creations, crafted entirely by hand in its laboratory, leaving imperfections that enhance their uniqueness. ginazione e lo stile di chi sceglie Geometric traits become elements that, like words, are di indossarli. Piccoli microcosmi cleverly brought together combining imagination and the che affidano la loro anima alla destyle of those who choose to wear them. licata trasparenza della resina.

Un racconto fatto di immagini che Saragiò, designer e creativa del brand varesino, mette in contatto con l’amore, la gioia, la libertà, l’amicizia, l’ironia e, perché no, l’audacia

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Gianvix, 2020 is full of novelties and a line with mechanical movements will soon be out Double for him, innovative and with character, Flower for her, graceful and with the same temperament, both designed by Gianvix. The 2020 models are presented in new straps, new cases, according to trendy colours and combinations. They will soon be joined by exclusive pieces with even more sophisticated mechanical movements and materials.

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ouble per lui, innovativo e di carattere, Flower per lei, leggiadro e di stesso temperamento, entrambi siglati Gianvix, consolidato marchio di orologi classici e sportivi rivolti ad un target trasversale. I modelli 2020 vengono presentati in nuovi cinturini, nuove casse, secondo colori ed abbinamenti di tendenza. Presto saranno affiancati da pezzi esclusivi con movimenti meccanici e materiali ancora più ricercati, a costo sempre contenuto.



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Pierduca Gioielli

Diana Preziosi

Roberto Giannotti

Diana Preziosi

UNA VENTATA DI RINNOVAMENTO NEL BRIDAL

LA LUCE DEGLI ANGELI RISPLENDE DI PREZIOSE GEMME

L’ETERNO AMORE DECLINATO NEI COLORI DELL’ORO

amore non ha fine ed a questo straordinario universo PierDuca Gioielli regala una ventata di rinnovamento con la nuova linea Bridal dedicata a chi vuole raccontare i propri sentimenti con fedi più audaci in termini di design. Ha caricato di vibrazioni il classico cerchietto immaginandolo solo in oro, magari nei due colori sullo stesso anello, oppure con diamanti e pietre. Tocchi di modernità che non intaccano il classico, piuttosto lo valorizzano in nuove bellezze dove ancora emerge il know how dello storico brand di Valenza.

a Luce degli Angeli è una moderna reinterpretazione di Roberto Giannotti di un classico della gioielleria, masterpiece d’autore capace di trasmettere serenità e gioia a chi la indossa. Nei girocolli, orecchini ed anelli delle recenti produzioni lo scintillio della luce è accresciuto da impareggiabili iridescenze cromatiche di smeraldi, rubini e zaffiri, con il valore aggiunto di una spiritualità senza pari.

www.pierducagioielli.com

Pierduca Gioielli

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www.robertogiannotti.com

mano definirsi “specialisti delle fedi”, declinate in una gamma molto vasta di modelli, differenti, oltre che per estetica, per grammature (da 0.50 a 18 gr.), diamantature e colori di oro 18kt, che vanno dal bianco, al giallo ed al rosso, magari da combinare in triade, in un mix cromatico d'effetto. Competenze e tecnologia consentono a Diana Preziosi di non mancare nessuna delle innumerevoli novità a catalogo, dal 1984 ad oggi.

A Leonardo 18 Carati IL COLORE ANIMA DEL GIOIELLO esign unico per vere e proprie sculture realizzate in elettrofusione. Sono tra le ultime novità dell’assortimento all’ingrosso di Leonardo 18 Carati che per lei e per lui continua a lavorare sullo stile e sull’eleganza, ravvivando quei simboli classici marinari, ma anche inserendo apostrofi di romanticismo, e pure affatto lezioso, dove guest star è il colore, espresso in eccentrici contrasti.

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www.dianapreziosi.com

Diana Preziosi

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Roberto Giannotti

Pierduca Gioielli

PierDuca Gioielli: a breath of fresh air in bridal jewellery Love is eternal, and PierDuca Gioielli have brought a breath of fresh air to this wonderful world with their new Bridal line: ideal for those who want to express their feelings with an unusual ring design. He has given the classic ring extra resonance by making it all in gold but with two colours in the same ring, or else by setting it with diamonds and other stones. These contemporary touches do not alter the classic design, but rather enhance it with new beauty, reflecting all the expertise of the famous Valenza brand. // Roberto Giannotti: La Luce degli Angeli is resplendent with precious stones La Luce degli Angeli by Roberto Giannotti is a modern reworking of a jewellery classic: a masterful design that gives the wearer a feeling of joy and serenity. In this new range of necklaces, rings and earrings, the effect of sparkling light is enhanced by the iridescent colours of emeralds, rubies and sapphires, combined with the deep spiritual meaning of the piece. // Leonardo 18 Carati: the colour and spirit of jewellery Unique designs for real sculptures made by electro-fusion. These are among the latest creations in the Leonardo 18 Carati wholesale range, which continues to offer style and elegance for men and women. This time, they are still using those classic seafaring symbols, but are also adding touches of unaffected romanticism, featuring striking contrasts of colour. // Diana Preziosi, eternal love in the colours of gold They like to call themselves the "specialists of wedding rings", available in a whole range of models that differ not only in appearance but also in weight, diamond coating and colour of 18kt gold. Since 1984, technology and expertise have allowed Diana Preziosi to always ensure the availability of its many new creations.

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Leonardo 18 carati

@leonardo18carati



1|2020 Brand

FA.RE. ARGENti IL TOCCO DI MODA PER IL TUO NEGOZIO

D E-Motion A BREVE UN SITO ANCORA PIù ALL’AVANGUARDIA opo il successo del ‘credit program’, attivato lo scorso anno e tuttora valido, EMotion si conferma un passo avanti nei servizi dedicati ai propri clienti aggiungendo un ricco piano di collaborazioni globali piene di novità che lascerà scoprire, a breve, sul nuovo sito. Ad oggi sul portale B2B user friendly, l’acquisto di una gemma di alta qualità, certificata da enti internazionali come I.G.I., avviene in tempo reale e con consegna rapidissima

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ai semilavorati alle montature al gioiello finito, FA.RE.Argenti, azienda di Fabio Reale, propone bijoux a tema vario, dalle piccole creature in stile animalier al tratto romantico sottolineato dal cuore, spesso caratterizzati dalla presenza di cristalli colorati come fonte di luce. Il design, in equilibrio tra l’intramontabile classico e una modernità irrinunciabile che guarda anche alle nuove generazioni, è una forza che gli conferma la buona posizione sul mercato. Se hai una gioielleria aumenta la notorietà dello store facendoti sponsorizzare da Fa.Re.Argenti, scopri il programma Popularity e ricevi subito il catalogo. Scrivi al 3382729127. FA.Re.Argenti è presente al Tarì di Marcianise. www.fareargenti.it

BySimon TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 50 ANNI DI ATTIVITà uello di BySimon è un interessante storetelling che parla di coraggio, amore ed entusiasmo trasformati in creazioni oggi distribuite nel mondo intero. Il suo viaggio è iniziato 50 anni fa e, senza mai perdere la dedizione di allora, continua a riconoscere il proprio DNA nel mantra Enjoy Luxury. Un percorso lungo, avvincente e sbalorditivo fatto di piccole cose, di riti, di tradizioni coltivate, di sogni voluti e poi avverati in veste di successi, quelli che rendono fiera la famiglia Simeone.

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www.emotions.it www.bysimon.it

E-Motion, an even more cutting-edge website is coming soon After the success of the ‘credit program’, E-Motion confirms to be a step forward in the services dedicated to its customers by adding a rich plan of global collaborations full of innovations to be discovered, shortly, on the new website. To date, on the B2B portal the purchase of a high quality, certified gem is made in real time and with a very fast delivery. // Fa.re. Argenti, a trendy touch for your shop From semi-finished products to frames to finished jewellery, FA.RE.Argenti, a Fabio Reale company, offers various themed bijoux, from small animal-style creatures to romantic designs underlined by the heart, often featuring coloured crystals as a source of light. The design, in balance between the timeless classic and an indisputable modernity also looking to the new generations, is a force that confirms its good positioning on the market. FA.Re. Argenti is at the Il Tarì of Marcianise. // BY Simon crosses the 50-year milestone BySimon is an interesting storytelling that speaks of courage, love and enthusiasm transformed into creations distributed today worldwide. A journey that began 50 years ago and without ever losing the dedication of those early days, it continues to identify its DNA in the Enjoy Luxury mantra.

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3|2019 Rubrica

ti presento un gioiello

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Elettrofusione La tecnica dell’elettrofusione consente la realizzazione di gioielli di importanti volumi attraverso una specifica lavorazione che consente di renderli leggeri così da ottenere dei preziosi dalle forme particolari a costi contenuti. Tutto nasce dalla stampa 3D che riesce a tradurre in tutte le sue caratteristiche il disegno in modello riportandone fedelmente ogni specifica.

Design La versatilità di una tecnica che si adatta ad ogni esigenza, consente di poter ottenere delle forme dalle linee esclusive. La capacità di lavorazione anche su spessori minimi favorisce la creazione di disegni complessi ed originali.

Personalizzazione La sartorialità anche in gioielleria si sta rivelando un grande valore aggiunto, esattamente come accade anche nel mondo della moda. Caratterizzare un gioiello da indossare rendendolo esclusivo, lo riporta a quel suo valore di simbolo portatore di storie e racconti. Il ciondolo (disponibile anche in altre forme) è declinabile in tutte le colorazioni dell’oro e si può arricchire con pietre colorate naturali.

@leonardo18carati

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1|2020 Hagerty

HAGERTY DA 125 ANNI LA CURA DEGLI OGGETTI PREZIOSI

HAGERTY HAS CARED FOR PRECIOUS OBJECTS FOR 125 YEARS Anne-Marie Ojjeh: “My father used to say that we should only have silver objects in the house if they were absolutely sparkling”. Anne-Marie Ojjeh - Owner of Hagerty SA Hagerty was the result of one man's bright idea, and his foresight in creating a "long-distance" business. How much of that way of doing business still remains today? My father William J. Hagerty was a brilliant young man, who graduated from the University of Notre Dame in Indiana in the USA 65 years ago. He was very interested in economics and came from a humble family background, but dreamed of setting up an international business. After graduation, he began to exploit the Silver Polish formula, created by his grandfather (the founder of Hagerty) in 1895, and with just this product expanded the market in the USA and Canada over the next 10 years. He was skilful and very ambitious; he decided to hand over his American business to his family, and to move permanently to Europe in the late 1960s. In the next 10 years, he built up a market in Europe, as well as Australia, New Zealand and South Africa. In the 1980s and '90s he managed his business with the support of European Country Managers, and then created the Export division for sales outside the United States, Canada and Europe. My father was very proud of his Export division; the company’s most profitable section and managed by him personally. After his death, the company went through a period of difficulty, so our strategy was to consolidate our core European business and focus on our important export customers. In recent years, we have experienced a definite turnaround, and so we can focus our attention on the rest of the world once again. Which values from 1895 can still be found in Hagerty in 2020? I would say that the values that have characterised Hagerty for 125 years are our love and respect for precious things. And, of course, we show our love by cleaning them and taking care of them. My father used to say that we should only have silver objects in the house if they were absolutely sparkling! Stéphane Lury - CEO of Hagerty SA The Italian tradition of making and owning jewellery, as well as silverware, goes far back in time, but how careful are Italian consumers compared to those in other countries? Hagerty’s mission for the last 125 years has been “to clean and care for people’s precious objects”. Whatever is loved is precious, and traditional jewellery or inherited silverware fall into this category. But it can also include engagement rings and the latest fashion jewellery. More recently, we have developed new collections to care for all the objects in our homes that have very particular meaning for us. Hagerty will help take care of them for a lifetime, and that’s of timeless value. In your view, what are the best techniques to use to communicate the Hagerty philosophy? Firstly, we need to persuade the younger generation to take care of precious objects, and this is why we have upgraded some of our product groups. The younger generation already have this attitude in relation to personal care, and to attention to appearance in a broader sense, including cosmetics, shoes, clothing and personal accessories or cars, and there is no reason why they could not adopt the same attitude in relation to our products. Secondly, we can encourage greater involvement by helping them value the process of “cleaning and care”. Last but not least, we need to stimulate feelings of pride for the objects you love most, so that you want to keep them in excellent condition over time, ensuring they are ready for the next generation. With regard to jewellers, we want to offer them opportunities and reasons for providing an aftersales service. This would increase footfall, and allow jewellers to re-evaluate the emotional aspect of their sales message, which has become rather lost over time. How important is the online world to Hagerty’s business? It’s crucial: social networks are a unique opportunity to interact directly with our customers, and to gain insight into what they want from us.

di Luca Cocchiglia

ANNE-MARIE OJJEH: «MIO PADRE DICEVA CHE NELLA NOSTRA CASA DOVEVANO ESSERCI OGGETTI IN ARGENTO SOLO SE PERFETTAMENTE SCINTILLANTI» Hagerty rinnova lo splendore e la brillantezza prendendosi cura con prodotti specifici di preziosi in oro, argento, platino, con diamanti e pietre preziose, ma anche di Fashion Jewels. Con la sicurezza e la garanzia di 125 anni di esperienza dà una risposta ad ogni problema, dalla gioielleria agli oggetti ed elementi di arredo casa, tavola e cucina, nel rispetto dei materiali originari.

Anne-Marie Ojjeh owner di Hagerty SA

Anne-Marie, Hagerty nasce dall’intuizione di un uomo e dalla sua lungimiranza nel riuscire a sviluppare da subito un business “a distanza”. Quanto di quel modo di fare azienda è ancora presente oggi? Mio padre William J. Hagerty - conosciuto dai suoi molti amici con il nome di Bill - era un giovane brillante, laureato all'Università di Notre Dame in Indiana negli Stati Uniti ben 65 anni fa. Aveva un forte orientamento alle discipline economiche, e da qualche parte ho ancora tutti i suoi libri universitari. Veniva da un contesto familiare umile, ma sognava di creare un business internazionale. Una volta laureato, ha sfruttato la formula del prodotto Silver Polish, creata da suo nonno, fondatore di Hagerty nel 1895, e con questo solo prodotto, in 10 anni ha sviluppato il mercato negli Stati Uniti e in Canada. Era abile e molto ambizioso; decise di consegnare la sua attività americana alla sua famiglia, per traferirsi definitivamente in Europa alla fine degli anni '60. In 10 anni ha sviluppato il mercato europeo insieme ad Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. Negli anni ‘80 e ‘90 ha gestito la sua attività con il supporto di Country Manager europei, ma non ha mai smesso di vendere direttamente.

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1|2020 Hagerty

LE VENDITE DIGITALI CONTINUANO A CRESCERE ANNO DOPO ANNO POICHÉ CORRISPONDONO A UN VERO SERVIZIO PER LE GIOVANI GENERAZIONI… È UN MODO PIÙ VELOCE, PIÙ FACILE, PIÙ EFFICIENTE E SOSTENIBILE DI “VIAGGIARE” Ha creato quindi la divisione Export che vendeva al di fuori degli Stati Uniti, del Canada e dell’Europa. Mio padre era molto orgoglioso della sua divisione Export; la divisione più redditizia, e da lui gestita in prima persona. Alla sua scomparsa il business di Hagerty ha avuto un periodo di difficoltà, quindi la nostra strategia è stata il consolidamento del nostro core business europeo e i nostri grandi clienti Export. Negli ultimi anni stiamo vivendo una netta inversione di tendenza, e ci possiamo concentrare nuovamente sul resto del mondo. Le nostre grandi ambizioni sono ora di sviluppare l’America Latina, il Medio Oriente e ...! Quali sono i valori di Hagerty che dal 1895 sono ancora presenti nel 2020? Direi che i valori che fanno parte di Hagerty da 125 anni sono l'amore e l'apprezzamento per gli oggetti preziosi. E naturalmente dimostriamo il nostro amore pulendoli e prendendoci cura di loro. Mio padre diceva che nella nostra casa dovevano esserci oggetti in argento solo se perfettamente scintillanti! Ho mantenuto questa tradizione, ed oggi posso fare molto di più prendendomi cura di tutti i miei oggetti preziosi, grazie al nostro vasto assortimento di prodotti Hagerty. Quanto è rilevante il concetto di “Pulizia e Cura” per Hagerty? Clean and Care è il DNA di Hagerty!

Stéphane Lury, la tradizione italiana dei gioielli, ma anche dell’argenteria si perde nella notte dei tempi, quanto è attento il consumatore italiano, rispetto ad altri paesi. Da 125 anni, la missione di Hagerty è “pulire e curare gli oggetti preziosi amati delle persone”. Ciò che è “amato e prezioso” può ovviamente variare nel tempo ed è un’opinione piuttosto soggettiva che può differire da un paese all’altro e da una persona all’altra. Ma conoscendo bene l’Italia, con mia moglie italiana di Milano e i miei figli franco-italosvizzeri, sono convinto che il consumatore italiano, con il suo alto Stéphane Lury livello di romanticismo e sensibilità, la AD di Hagerty SA sua costante ricerca di emozioni e di felici momenti condivisi con la famiglia e gli amici ha una molteplicità di “oggetti amati e preziosi” di cui vuole occuparsi. I gioielli tradizionali o l'argenteria ereditati dai suoi antenati ne fanno ovviamente parte. Ma anche l'anello di fidanzamento che ha donato a sua moglie o il diamante regalato per la nascita del suo primo figlio ne fa ovviamente parte. E anche i più recenti gioielli di tendenza che sua moglie ha comprato da abbinare al suo ultimo abito e i suoi accessori fanno parte di questo. Più recentemente abbiamo sviluppato nuove collezioni per prenderci cura di tutti gli oggetti di arredo della casa, di arredo della tavola e cucina, presenti in ogni casa e che rappresentano un momento particolare della vita di ognuno di noi. Hagerty è qui per prendersi cura di loro per tutta la vita, e questo è un valore senza tempo. Secondo lei quali sono le leve da utilizzare per far capire bene la filosofia Hagerty? Il primo è quello di convincere le giovani generazioni a prendersi cura degli oggetti preziosi, per i quali abbiamo potenziato le nostre categorie, come gioielli, orologi e accessori, oggetti di arredo casa, articoli di arredo tavola, cucina e prodotti tessili e multisuperfici. Le giovani generazioni hanno già questa attitudine verso alcune categorie della cura personale e cura del loro aspetto in senso più ampio, come cosmetici, scarpe, abbigliamento e accessori personali o automobili e non c’è motivo per cui non adottino lo stesso atteggiamento anche sulle nostre categorie.

Il secondo è dare un valore al “gesto di pulizia e cura” per un maggiore coinvolgimento: prendersi cura degli oggetti che ami è ovviamente un valore, poiché garantire a loro una lunga durata ha anche senso in un momento storico in cui il consumo del secolo scorso di “eliminazione e sostituzione dei beni” sta diventando completamente vecchio stile e assolutamente non più sostenibile. Ultimo ma non da meno, è quello di offrire quel livello superiore di emozione e orgoglio per mantenere gli oggetti che ami di più in modo ottimale, nel tempo, e prepararli per la prossima generazione. Relativamente ai gioiellieri, vogliamo fornire loro l’opportunità e le argomentazioni per attivare un servizio post-vendita, di aumentare il traffico e la frequenza di consumatori nelle gioiellerie, e di poter rivalutare argomenti di vendita emozionali, forse un po’ smarriti nelle pieghe del tempo. Quanto è importante oggi il mondo dell’on-line nel business Hagerty. È fondamentale poiché, nonostante il fatto che stiamo celebrando il nostro 125° anniversario nel 2020, continuiamo a essere in “modalità re-start-up”, sempre alla ricerca di nuovi servizi da offrire ai nostri consumatori. I social network sono un'opportunità unica per avere un contatto diretto con i nostri consumatori e ottenere approfondimenti su ciò che vogliono da noi e con noi interagire. È una fortissima opportunità che può essere sfruttata anche dal mondo delle gioiellerie, per stabilire un contatto, attraverso contenuti che stimolino alla visita in gioielleria. Le vendite digitali su Internet continuano a crescere anno dopo anno poiché corrispondono a un vero servizio per le giovani generazioni. Anche per un marchio internazionale come Hagerty presente nei 5 continenti in 70 paesi, è un modo più veloce, più facile, più efficiente e sostenibile di “viaggiare” e parlare allo stesso modo con i nostri diversi consumatori. Ed è semplicemente il futuro e il modo di proiettare Hagerty nei prossimi 125 anni ...

www.hagerty.world

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1|2020 Rajola

PG GIOIELLI

Qualcosa che va oltre il lusso

Rajola, lightness therefore beauty Something that goes beyond luxury There is something that goes beyond luxury, it is called distinction. Those who deal with beauty and elegance, gems and precious metals know it well, those who have made it their peculiar trait know it too well, PG Gioielli, among the finest expressions of Italian jewellery. Their jewels, which can also be made upon specific customer request, inspired by goldsmith traditions of the millenary cultures of the peoples of the Mediterranean. Something that goes beyond luxury. On top of everything, diamonds, worked with the perfection of the brilliant cut, dazzling solitaires or placed beside rubies, emeralds and sapphires (Sydney line) arranged on double oval bezels in gold, a functional detail to emphasise the brand’s class.

è qualcosa che va oltre il lusso, si chiama distinzione. Lo sa bene chi tratta di bellezza ed eleganza, di gemme e metalli preziosi, lo sa bene chi ne ha fatto il suo tratto peculiare, PG Gioielli, tra le più fini espressioni della gioielleria italiana, che non s’accontenta di ragionare solo in termini di carati e purezza, comunque sostanziali in ogni sua ideazione.

C’

Il brand del Tarì ne fa una questione di segno, armonico e conciso, che svela abilità seduttive non comuni. I suoi gioielli, realizzabili anche su specifica richiesta del cliente, ispirati a tradizioni orafe di culture millenarie dei popoli del Mediterraneo, hanno linguaggio essenziale, eppure narrano tanto, ripetendo talvolta arabeschi maghrebini, come nell’ordito del set di orecchini, pendente ed anello, oppure, spingendosi fino alle coste greche,

www.pggioielli.com

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evocando tracce di quella iconografia, come nell’architettura composita della croce. Su tutto i diamanti, lavorati nella perfezione del taglio brillante, smaglianti solisti o affiancati a rubini, smeraldi e zaffiri (linea Sydney) disposti su duplici castoni ovali in oro, dettaglio funzionale a rimarcare la classe del marchio.



1|2020 Economia

AGENTI DI COMMERCIO

«Non si vende più il prodotto ma il marketing e la comunicazione dell’azienda» NON SI È SOTTRATTA AI CAMBIAMENTI DEL SETTORE LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE ORAFO, CHE COME NEGOZI E AZIENDE SI È TROVATO A FAR I CONTI CON LA CRISI, I MUTAMENTI DELLA CLIENTELA E INTERNET

Non si vende più il prodotto, ma il marketing e la comunicazione dell’azienda, è un mondo nel quale noi agenti non siamo più né tramiti, né valore aggiunto.

di Maria Elena Bonacini

na volta insieme al campionario portavano le novità e raccontavano le tendenze, adesso, in un mercato ben più complesso, sono diventati consulenti, psicologi e persino formatori. Non si è sottratta ai cambiamenti del settore la figura del rappresentante orafo, che come negozi e aziende si è trovato a far i conti con la crisi, i mutamenti della clientela e internet. A raccontare la propria esperienza e il rapporto con i negozianti sono cinque agenti, diversi per esperienza, segmento e area geografica.

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Vincenzo Esposito

Oggi chi vuole conoscere i trend di mercato e i nuovi prodotti cerca online, mentre l’agente deve rappresentare l’azienda all’interno del punto vendita... in gioielleria non puoi più portare solo il campionario, ma devi essere assistente e consigliere, suggerendo nuovi approcci al mercato.

Per Vincenzo Esposito, campano, rappresentante di Roberto Giannotti, si tratta di un mestiere di famiglia. «Una volta eravamo era il “google” e il “tom tom” delle aziende e dei gioiellieri. Le persone fidate che andavano a presentare i prodotti, portavano le novità e le tendenze ai gioiellieri, sapevano consigliare a chi rivolgersi per quel tipo di gioiello, conoscevano il territorio, dove si trovavano i negozi,

se erano affidabili, se vendevano molto». Un ruolo profondamente cambiato, anche per l’avvento delle nuove tecnologie. «Oggi chi vuole conoscere i trend di mercato e i nuovi prodotti cerca online, mentre l’agente deve rappresentare l’azienda all’interno del punto vendita sotto vari aspetti, a partire dalla conoscenza del mercato, sapendo in che negozio entrare e perché. In gioielleria non puoi più portare solo il campionario, ma devi essere assistente e consigliere, suggerendo nuovi approcci al mercato, raccontando il prodotto e spiegando come venderlo e perché, orientando la scelta». Rappresentante storico anche Carlo Valabrega, la cui famiglia fa questo lavoro dal 1920 e che ha vissuto il cambiamento delle gioiellerie romane, da via Condotti «che ha perso la sua caratterizzazione, diventando una via di grandi marche, uguali a New York o Londra», a quelle più piccole «che hanno subito la crisi e sono in grossa difficoltà». «Oggi abbiamo i negozi dei grandi brand che sono sempre più forti, mentre i piccoli

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Carlo Valabrega


1|2020 Economia

Mariano Stancampiano

Nel cambio di settore ho scoperto un mondo totalmente nuovo... la gioielleria è un mondo più statico, che dovrebbe innovare. L’orologio è un acquisto più personale, il cliente arriva molto informato.

lottano per sopravvivere. Non si vende più il prodotto, ma il marketing e la comunicazione dell’azienda, è un mondo nel quale noi agenti non siamo più né tramiti, né valore aggiunto. La gente guarda più la visibilità che la qualità, anche perché le cifre che si spendono sono più basse e si comprano sempre meno gioielli. A Roma, poi, la grande concentrazione di negozi è penalizzante. È meglio averne pochi e grossi, che tanti piccini. E io non mi diverto più». Il futuro, comunque, non lo vede tutto nero. «Anche questo è un ciclo. Cambierà, magari la gente tornerà a cercare la chicca, ma non sappiamo come evolverà». Viene da una famiglia di argentieri, è passato all’alta gioielleria e poi agli orologi Mariano Stancampiano, palermitano e funzionario della Seiko. «Nel cambio di settore ho scoperto un mondo totalmente nuovo - spiega - La gioielleria è un mondo più statico, che dovrebbe innovare. L’orologio è un acquisto più personale, il cliente arriva molto informato e non è particolarmente

Manuel Maffeis

Chi ricorda troppo il passato vuole avere la stessa scena, ma oggi le nuove generazioni sono slegate dal gioiello e fanno fatica a suonare a due porte. Il mercato è stato più veloce dei negozianti.

fidelizzato, ma compra anche online o dove gli fanno maggior sconto. Il lavoro di marketing è anni avanti rispetto al gioiello: si gioca molto sulle limited edition, che vengono presentate sei mesi prima, e per i pezzi rari la gente è disposta ad aspettare e pagare. La gioielleria dovrebbe imparare da questo». Spinge i negozianti ad innovare Manuel Maffeis, agente di gioielli fashion, che opera nel Triveneto. «Le attività devono creare un’esperienza d’acquisto, ma spesso non è così, anzi a volte i messaggi automatici online fanno sentire il cliente più considerato. Chi ricorda troppo il passato vuole avere la stessa scena, ma oggi le nuove generazioni sono slegate dal gioiello e fanno fatica a suonare a due porte. Il mercato è stato più veloce dei negozianti, che adesso si trovano a fare i conti con l’online e con gioielli fashion venduti in negozi ibridi o concept, che non erano loro concorrenti. Quelli svegli cercano nuovi prodotti da inserire nelle gioiellerie». E anche riguardo al rapporto con gli agenti Maffeis sottolinea che

Pierpaolo Donati

Oggi le gioiellerie sono diventate un ambiente più trasversale, con una vasta tipologia di prodotti e la figura dell’agente è cambiata di conseguenza: Si è passati da venditori a consulenti e consiglieri.

«spesso non ci vedono come partner, ma come persone che devono chiudere un budget. Manca una cultura manageriale e la sinergia tra azienda, agente e negoziante, soprattutto nel Triveneto». In linea Pierpaolo Donati, romano e rappresentante di alta gioielleria. «Venticinque anni fa entrare in una gioielleria era come accedere a un luogo sacro, anche se iniziavano le prime catene, con prezzi più accessibili. I miei primi acquisti erano indirizzati in questo senso, perché la gioielleria mi sembrava troppo importante. Era anche un mercato più semplice, con prodotti definiti e una clientela stabile. Oggi le gioiellerie sono diventate un ambiente più trasversale, con una vasta tipologia di prodotti e la figura dell’agente è cambiata di conseguenza: Si è passati da venditori a consulenti e consiglieri. Il rappresentante non deve vendere, ma insegnare a vendere, dal lavoro sulle vetrine alla formazione e motivazione dei dipendenti. L’acquisto è frutto di tutto questo lavoro».

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1|2020 Oroarezzo

IEG Italian Exhibition Group

OROAREZZO NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ

Matteo Farsura, brand manager della divisione Jewellery & Fashion di Ieg

MATTEO FARSURA: «AVERE UNA REGIA UNICA DELLE MANIFESTAZIONI ORAFE CONSENTE DI LAVORARE PER CHIARIRE BENE AGLI OPERATORI, CHE DEVONO SCEGLIERE QUANDO VENIRE IN ITALIA E IN EUROPA PER TROVARE IL PRODOTTO GIUSTO, QUAL È L’OFFERTA, LE DIFFERENZE TRA I VARI EVENTI E QUALI SONO QUELLI PIù ADATTI A LORO» di Maria Elena Bonacini

osizionamento, contenuti, buyer. Sono questi i tre pilastri della strategia per OroArezzo, manifestazione acquisita insieme a Gold/Italy da parte di IEG Italian Exhibition Group. A raccontare le novità, ma anche la continuità, è Matteo Farsura, padovano, 45 anni, brand manager della divisione Jewellery & Fashion di Ieg, che da tre anni segue da vicino i due eventi toscani e che coordina il nuovo ufficio all’interno del polo fieristico aretino.

P

Cosa cambia con l’acquisto da parte di Ieg? Da un punto di vista operativo e di priorità poco o nulla. Abbiamo sempre lavorato per un posizionamento chiaro, relativamente alle merceologie, cioè oreficeria, tecnologia e cash and carry, cercando di qualificare sempre di più l’offerta, in modo da attrarre i buyer

internazionali, in target con le aziende che espongono. Questo è stato il nostro obiettivo negli ultimi tre anni e ci sarà una continuità. Certo avere una regia unica delle manifestazioni orafe consente di lavorare per chiarire bene agli operatori, che devono scegliere quando venire in Italia e in Europa per trovare il prodotto giusto, qual è l’offerta, le differenze tra i vari eventi e quali sono quelli più adatti a loro. Insomma, per OroArezzo si parla di tre filoni nettamente distinti. Sì, a partire dall’oreficeria, rappresentata soprattutto dalle aziende aretine e vicentine, che sono rispettivamente il 50% e il 30% degli espositori, a cui si aggiungono realtà da altri distretti, come Milano, Firenze e Torre del Greco e altre internazionali da Spagna, Germania e Turchia. Fondamentale è poi la presenza della tecnologia: dopo T-Gold, il punto di riferimento più importante per toccare con mano i macchinari orafi è senz’altro OroArezzo Tech, in collaborazione con Afemo, che riunisce 80 aziende, la maggior parte delle quali italiane. Infine, OroArezzo è l’unica

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occasione in cui offriamo il cash & carry, con prodotto pronto prevalentemente d’argento, che soddisfa particolarmente i dettaglianti. Un altro pilastro sono i contenuti. Certo, ormai le fiere non sono più solo luoghi d’incontro tra domanda e offerta, ma un momento di confronto tra gli operatori. Abbiamo un pubblico particolarmente specializzato e ci siamo chiesti, ascoltando le aziende, di cosa avessero bisogno. Oggi il mercato sta richiedendo un prodotto certificato, sostenibile e le imprese per farlo devono affrontare passaggi di cambiamento culturale e pratico, pena essere tagliate fuori. La consulta orafa di Arezzo ha accolto subito questa proposta e insieme stiamo pianificando un convegno molto importante, in cui si potrà discuterne in maniera molto concreta e diretta, in modo che quello che ci diremo possa essere applicato dal giorno dopo. Coinvolgeremo enti certificatori e buyer che ci diranno che cosa cercano da questo punto di vista.





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anti traguardi di 20 anni di attività, numeri e bilancio, soprattutto quali gli obiettivi di Palakiss

per il 2020? Palakiss nel 2019 ha raggiunto un importante traguardo. Sono trascorsi vent’anni dalla fondazione, sono stati anni di business ma anche di importanti cambiamenti,

A POCO PIù DI 2 MESI DAL SALONE ORAFO SPRING (9-11 MAGGIO 2020), ANDREA MARCON, AMMINISTRATORE DELEGATO DI PALAKISS SPA, CI RACCONTA L’EVOLUZIONE NELL’ARCO DI VENT’ANNI DI PALAKISS, IL BUSINESS CENTER DEL SETTORE ORAFO ARGENTIERO DI VICENZA PALAKISS: Just over 2 months to the Spring goldsmith fair (9-11 May 2020), Andrea Marcon, CEO of Palakiss Spa, tells us about the twenty years of evolution of Palakiss, the business centre dedicated to the gold and silver sector in Vicenza. So many milestones in 20 years of activity, numbers and budgets, above all what are objectives for Palakiss in 2020? Palakiss reached an important milestone in 2019. Twenty years have gone by since the foundation, years of business but also of important changes, during which we have become a real community in the world of jewellery. A constant growth during which we have always been focused on selling on stock, we have designed a structure with an area of 5,000 square meters with about 200 stands. This year the goal is to consolidate the numbers and results of previous years.

Palakiss and its goldsmith’s fairs for gold and silver cash & carry. Focus on Spring in May. Through our national jewellery salons, Winter (January), Spring (May), Summer (September); and the Fall NataleOro workshop (November), we offer ourselves to goldsmiths and silversmiths as an alternative to the traditional concept of fair. In a nutshell, we are the only business centre in the industry where you can sell on stock. We are working on Spring, the event open from Saturday to Monday 11 May. We confirm once again our commitment to continuing a goldsmith event in the Vicenza area in a significant commercial period for summer sales. There will be buyers from Eastern Europe countries and those around the Alps, buyers for whom Vicenza is strategic from the point of view of logistics, easily accessible, and a reference point in the mid-year trade fair calendar.

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durante i quali siamo diventati una vera e propria community del mondo del gioiello. Siamo orgogliosi di quello che è stato realizzato e che continueremo a portare avanti, qui c’è un grande lavoro di team e la sinergia tra Palakiss e i suoi espositori è stata ed è ancora la ricetta del loro e del nostro successo. Una crescita costante che ci ha visto sempre focalizzati sulla vendita sul pronto, abbiamo ideato una struttura con una superficie di 5.000 metri quadrati con circa 200 stand. Quest’anno l’obiettivo è quello di consolidare i numeri e i risultati degli anni precedenti. Con Winter, che si è svolto a gennaio, abbiamo registrato un netto “più” sia per visitatori che espositori, e gli 8 mila buyers che ci hanno visitato, ci hanno assicurato che la direzione intrapresa è quella giusta. Palakiss e i suoi saloni orafi per il cash & carry dell’oro e dell’argento. Focus su Spring di maggio.

Italy is always attractive for international buyers, what are the Palakiss initiatives for Italian and foreign buyers? Our events bring an audience of international buyers, buyers, wholesalers, retailers, chain stores and designers. We create targeted engagements and selected business matching for them. Palakiss is an always operating fair, 365 days a year, it helps its partners also through a strong online visibility, it promotes them in all the fairs of the sector in Italy and worldwide. We also do this through our magazine, Vicenza Jewellery, where we introduce our exhibitors and their productions. This year we wanted to create an editorial product that narrates excellence, innovation and creativity, experimentation and craftsmanship, values that distinguish these companies.


1|2020 Palakiss

Attraverso i nostri saloni nazionali ci proponiamo alle aziende orafe e argentiere come alternativa al tradizionale concetto di fiera. In poche parole, siamo l’unico business center del settore dove si può vendere sul pronto

PALAKISS

Da vent’anni, tra business e cambiamenti, che lo hanno reso una vera e propria community del mondo del gioiello Attraverso i nostri saloni nazionali del gioiello, Winter (gennaio), Spring (maggio), Summer (settembre); e il workshop Fall NataleOro (novembre), ci proponiamo alle aziende orafe e argentiere come alternativa al tradizionale concetto di fiera. In poche parole, siamo l’unico business center del settore dove si può vendere sul pronto. Stiamo lavorando a Spring, la manifestazione si aprirà da sabato 9 a lunedì 11 maggio. Riconfermiamo ancora una volta il nostro impegno a mantenere sul territorio vicentino un evento orafo in un periodo commerciale significativo per le vendite estive. In tre giorni concentreremo il meglio degli espositori di Palakiss con le ultime novità del settore. Ci saranno buyers provenienti dai paesi dall’Est Europa e dall’arco alpino, compratori che continuano a vedere Vicenza strategica dal punto di vista della logistica, facilmente raggiungibile, e punto di riferimento nel calendario fieristico di metà anno. La nostra attività continua con Summer (dal 5 al 9 settembre), l’evento che insieme a gennaio, concentra l’attenzione internazionale; il momento ideale per l’approvvigionamento della merce dopo le vendite di gennaio, in vista di quelle estive e di fine anno.

L’Italia è sempre attrattiva per i buyers internazionali, quali sono le iniziative del Palakiss per i compratori italiani ed esteri? I nostri eventi portano a Vicenza una platea di compratori internazionali, buyer, grossisti, dettaglianti, catene di negozi e designer. Per loro realizziamo appuntamenti mirati e business matching selezionati che garantiscono un sicuro apporto qualitativo alle vendite dei nostri espositori, molte delle nostre aziende si caratterizzano perché investono in design ed innovazione. Palakiss è una fiera sempre operativa, 365 giorni all’anno, aiuta i propri partner anche attraverso una forte visibilità online, le promuove in tutte le fiere di settore in Italia e nel mondo. Lo facciamo anche attraverso il nostro magazine, Vicenza Jewellery, dove raccontiamo i nostri espositori e le loro produzioni. Quest’anno abbiamo voluto realizzare un prodotto editoriale che racconti eccellenza, innovazione e creatività, sperimentazione e artigianalità, valori che contraddistinguono queste imprese.

Andrea Marcon. Amministratore delegato Palakiss Spa

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1|2020 Fiere www.baselworld.com

Basilea, 30 aprile / 5 maggio 2020

LA PROSSIMA EDIZIONE DELLA FIERA LANCIA IL COMMUNITY DISTRICT, UN NUOVO SPAZIO SITUATO NEL CUORE DELLA GRANDE HALL 1.0. NATO DALL’ASCOLTO E CON IL CONTRIBUTO DEI MAGGIORI MARCHI PRESENTI ALL’EVENTO

Baselworld a fine aprile si riparte da nuovi slanci e graditi ritorni

Sono lieto del magnifico lavoro che abbiamo realizzato per creare uno spazio innovativo dinamico ed efficiente

“ Michel Loris-Melikoff

soddisfare le loro esigenze, con un opo le ultime edizioni caratterizzate da importanti defezioni, occhio particolare per coloro che Baselworld torna con un nuovo format espositivo e accoglie il hanno una vasta rete di distribugradito ritorno di nomi importanti primo fra tutti quello di Mauzione. Sono lieto del magnifico larice Lacroix, dopo un anno di assenza nuovamente tra i marvoro che abbiamo realizzato per chi di punta a Basilea. creare uno spazio innovativo dinaIl Community District, questo il nome per il nuovo mood espositivo, è contemmico ed efficiente. Un risultato che poraneo e personalizzabile a misura di cliente, ciascuno dedicato a due o tre ci conferma quale piattaforma commarchi. petitiva di business per tutti gli staStéphane Waser, amministratore delegato di Maurice Lacroix, ha espresso sodkeholder coinvolti nell’evento.” disfazione dichiarando: “Il nuovo team della fiera è stato in grado di ascoltare le nostre esigenze proponendo un’immagine rinnovata, che rispetta a pieno la nostra strategia di marketing e distribuzione. Baselworld returns with new impulses and special Siamo orgogliosi di tornare a Baselworld in questo padiglione in comebacks at the end of April The next edition of the fair launches the Community linea con la nostra visione di fiera internazionale dell’'orologeria”. District Con la sua architettura decisamente contemporanea, e una diAfter the last editions, Baselworld returns with a sposizione armonizzata tra i diversi spazi, i cui interni a due livelli new exhibition format and is pleased to welcome back important names, first of all that of Maurice possono essere personalizzati, il district combina zone commerLacroix. The Community District, this is the name ciali private progettate per ospitare un ristretto numero di persone, of the new exhibition mood, is contemporary and made-to-measure for the customer, each e nuove aree esperienziali aperte al grande pubblico.

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Michel Loris-Melikoff, amministratore delegato di Baselworld, ha commentato: “La trasformazione di Baselworld non sarà intrapresa esclusivamente da noi. Insieme a tutti i nostri espositori, che provengano dal mondo dell'orologeria, della gioielleria, delle pietre e delle perle, indipendentemente dalle loro dimensioni, concepiremo soluzioni adattate e avvieremo il cambiamento. L’edizione 2020 è un primo passo. Il community district comprende tutti, dai rivenditori e distributori, ai media, ma anche ai collezionisti, ai clienti finali e agli appassionati. Attenti alle esigenze dei marchi, abbiamo voluto presentare proposte chiavi in mano a misura delle aziende che potessero

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dedicated to two or three brands. Stéphane Waser, CEO of Maurice Lacroix, expressed satisfaction by declaring: “The new Baselworld team was able to listen to our needs by proposing a concept that respects our marketing and distribution strategy”. Michel Loris-Melikoff, CEO of Baselworld, commented: “The transformation of Baselworld was born on the basis of the needs of the brands and we wanted to come up with turnkey proposals especially for those with extensive distribution networks.”










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