Preziosa Magazine, 2 (2019)

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A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00

maggio 2019 € 6,00 italy only

Poste Italiane S.P.A. – Spedizione In Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S/NA/11/2019

PG Gioielli

SPECIALE MERCATO AMERICANO

Consigli e indicazioni su come affrontarlo

DIAMANTI CREATI IN LABORATORIO

Come reagirà il mercato internazionale?

UNCONVENTIONAL PEARLS Variazioni sul tema e nuovi trend per un classico della gioielleria























ditoriale Giovanni Micera

Il silenzio è d’oro uando non si ha niente da dire il silenzio è d’oro. Ecco, oggi mi trovo in questa condizione, dover aprire il giornale con una riflessione sul settore e non trovare spunti degni di essere sviluppati. Sicuramente il problema è mio ma un piccolo dubbio mi viene: non è che il mondo del gioiello, del bijou e dell’accessorio, non ha niente che meriti di essere segnalato? Effettivamente, andando a rivedere quanto da noi pubblicato negli ultimi mesi, la sensazione è di trovarsi davanti ad una vera e propria stagnazione, principalmente economica ma, credo, ed è l’aspetto più grave, anche culturale e imprenditoriale. La crisi dei consumi, la difficoltà del settore, e soprattutto, il disamore dei giovani verso il mondo del gioiello sono palpabili ed evidenti. Quindi? Chiudiamo e anticipiamo le vacanze, o apriamo un centro ascolto per combattere la depressione oppure (scelta consigliata) tiriamo su le maniche e incominciamo a trovare una soluzione per invertire questo declino. Lo scorso anno, un gruppo di studenti del Polimi di Milano, capitanati dalla professoressa Alba Cappellieri, hanno realizzato una ricerca con l’intento di verificare il reale rapporto tra giovani (principalmente donne tra i 18 e i 29 anni) e il gioiello. È emerso che circa il 90 per cento delle intervistate non era mai entrata in gioielleria, i monili erano stati acquistati ai mercatini o in gallerie di design. In questi tre punti,a mio avviso, è racchiuso il reale problema del comparto ma anche la svolta e la ripartenza. Le gioiellerie si devono svecchiare, aprirsi ai giovani, trovare al loro interno angoli dove le nuove generazione si possano riconoscere. Stesso discorso per i produttori: quante e quali sono state le collezioni innovative presentate negli ultimi tempi? Quanti produttori si rivolgono al mondo dei designer per realizzare le proprie collezioni? Forse pochi se non nessuno. È quindi il momento di cambiare le strategie, trovare stimoli fuori dalle proprie aziende e cercare anche mondi attigui al nostro settore. Per il momento il silenzio è d’oro.

Q

SILENCE IS GOLDEN When you have nothing to say, silence is golden. So, this is the situation I find myself in today, having to write a journalistic preface about our sector and not finding any idea worth talking about. Of course, that’s my problem, but I also have a niggling doubt. Could it be that the world of jewellery, bijoux and accessories offers nothing worthy of reporting? Indeed, looking back over our recent issues, I get the feeling that we are facing real stagnation: mainly in the economic field, but also, and I think this a much more serious aspect, in a cultural and entrepreneurial sense. The consumer crisis, the difficulties in the sector, and above all, the disaffection of young people with regard to the jewellery sector are becoming increasingly stark and evident. So, what can we do? Close up shop and look forward to the holidays, open a listening service to combat depression, or (the preferred option) roll up our sleeves and look for a way to reverse this decline. Last year, a group of students from Milan Polytechnic, led by Professor Alba Cappellieri, carried out research to try and establish the real relationship between young people (mainly women between the ages of 18 and 29) and the world of jewellery. It emerged that about 90 percent of interviewees had never been in a jewellery shop; they bought pieces in either markets or design centres. In my opinion, these findings encapsulate the real problems in the sector, but also indicate a turning point and a new way forward. Jewellers need to reinvent themselves and open up to young people, finding spaces which reflect their tastes and interests. And the same goes for the producers: how many really innovative collections have been on show recently? How many producers are turning to the world of designers to create their collections? Few, if any at all. So, it is time they changed their approach and looked for ideas outside their own companies, including worlds adjacent to our sector. But for now, silence is golden.

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Graff

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COVER: PG GIOIELLI www.pggioielli.com

ommario 24

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EDITORIALS Flowers Jungle #iosonopreziosa Mariana Rodriguez

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RUBRICHE Red Fire White Every Where Animalier Style Unconventional Pearls Think outside the box (bag) Baselwolrd. What News

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VETRINE Fancs V In Lebole

54 anno XII / n.2 maggio 2019 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale hanno collaborato: Martino Belmanto, Maria Elena Bonacini, David Brough, Marilina Curci, Marta De Filippo, Chiara Di Martino, Maria Rosaria Petito, Vittorio Petito, Lucietta Vinciguerra

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NEWS E-motion. Il partner efficiente per l’acquisto di diamanti e gemme preziose L’Oro Rosso di Jan Fabre

Diamanti creati in laboratorio. Un’opportunità di crescita per il Mercato Internazionale di Gioielli Borsa Diamanti d’Italia. Luigi Cosma: «La nostra priorità è tutelare il consumatore» Sians Diamond. Da tre generazioni nel mondo delle pietre Blue White Group. 4 assi vincenti Club degli Orafi Italia. Si rafforza l’offerta formativa Fope. I novant’anni dell’azienda vicentina Vincenzo Aucella. Assocoral cambio di testimone Mariano Custalli. Crusado Gioielli, bellezza a prova di tempo

SPECIALI 108 Il Mercarto Americano Consigli e indicazioni su come affrontarlo 118 120 122 124 124

FIERE Hong Kong International Jewellery Show Bangkok Gems and Jewelry Fair Sabo Roma Chibimart Tarì Mondo Prezioso

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BRAND Unoaerre Di Leo Rudy Gioielli Rajola Cierre Evanueva LC ori Muzzico Gioielli Giannotti Diffusione Cherì Moro&Ognissanti Le Carose Jason Hyde Borsari Gioielli Hagerty Perloro Packing Michal Negrin Italia Aeffe Creazioni Confuorto Gioielli Roberto Giannotti Ananda925 Marakò Maman et Sophie

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Studio EffeErre via F. Albani, 58 - 20148 Milano tel. +39 02 33001100 fax +39 02 33001914 info@studioeffeerre.com

In Lebole

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Moro&Ognissanti

Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com


2|2019 News

Sergio Sorrentino

E-MOTION

L’ORO ROSSO

Il partner efficiente per l’acquisto di diamanti e gemme preziose

P

er gli operatori del settore gemmologico ci sono nuove opportunità in vista grazie all’aggiornato portale della E-motion Diamonds & Jewellery www.emotions.it che diventa una vera e propria piattaforma di acquisto per diamanti e gemme colorate. Abbiamo ampliato la nostra gamma di servizi online - racconta Sergio Sorrentino, owner dell’azienda con sede a Marcianise nel centro orafo Il Tarì dalla sezione diamanti i nostri clienti potranno scegliere anche i lotti sciolti così da poter soddisfare un’attività di acquisto completa. D’altra parte abbiamo poi potenziato la sezione “Cerca il tuo diamante” con la possibilità di scegliere la pietra che si sta cercando, attraverso la piattaforma, infatti, le singole opzioni consentono di arrivare in brevissimo tempo alla selezione precisa della gemma ricercata. Ma il nostro non è solo un magazzino online, grazie alla nostra professionalità e il nostro impegno “dall’altra parte dello schermo” garantiamo all’acquirente la consegna del diamante in un lasso di tempo brevissimo. La fidelizzazione dei clienti resta così per E-motion un impegno fondamentale per garantire un’offerta sempre più completa, non è un caso, infatti, che da pochi giorni sul portale è stata implementata la ricca sezione delle pietre preziose. Non solo diamanti, ma anche gemme colorate!

E-motion, a dependable partner for the purchase of diamonds and precious gems There are new opportunities in sight for operators in the gemological sector courtesy of the updated portal of E-motion Diamonds & Jewellery. We have expanded our range of online services - said Sergio Sorrentino, owner of the Marcianisebased company in the Il Tarì goldsmith centre - and in the diamonds section, our customers can also choose individual items and be guaranteed a complete purchasing experience. In addition, we have greatly improved the “Search your diamond” section with the option of choosing a stone of interest. Furthermore, anyone who makes purchases through our online store can depend on our professional and dedicated team for prompt and fast delivery. Customer loyalty is of the utmost importance for E-motion who wishes to guarantee an increasingly comprehensive offer. It comes as no surprise, therefore, that an extensive section of precious stones was added to the portal a few days ago.

DI JAN FABRE

È

Da Anversa a Capodimonte passando da Torre del Greco Un rapporto privilegiato tra l’azienda Enzo Liverino 1894 e l’artista belga

l’Oro Rosso uno dei temi protagonisti del progetto espositivo del poliedrico artista belga Jan Fabre che sviluppa a Napoli in quattro prestigiose sedi. Al Museo di Capodimonte è ospitata una serie inedita di sculture realizzate esclusivamente per questa esposizione con il Red Gold is one of the main themes corallo che of the exhibition project of the rappresenta il versatile Belgian artist Jan Fabre, patrimonio held at four prestigious venues in Naples. The Capodimonte Museum storico artistico is hosting a new series of unusual di Torre del coral sculptures, made especially for Greco, dove ha this exhibition and venue with that sede la storica Red Gold which represents an azienda Enzo almost unique heritage of Campania - and in particular of Torre del Liverino 1894 che Greco, home to the legendary ha rappresentato company Enzo Liverino 1894, a per Fabre un source of inspiration for Jan Fabre. punto di Mr. Enzo Liverino told us: "Jan riferimento sin Fabre was fascinated by what we dalla sua visita al do and make at our company, and by the rich history in our museum. suo privato This is how we came to collaborate Museo del with and become greatly involved in Corallo. the creative activity of one of the Ne sono seguiti greatest artists of our time." due anni di The ten sculptures, featuring roses, incontri, cabochons and horns in coral, take on the physical form of hearts, interazioni e crosses, swords, skulls and even a consigli che self-portrait. The exhibition is set up hanno costituito on the second floor of the Museum l’ossatura stessa and plays off against a series of delle opere grazie works from the permanent collection. anche ad un “Oro Rosso. Sculture d’oro e corallo, disegni di sangue” Napoli. Museo e Real Bosco di Capodimonte Fino al 15 settembre

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coinvolgimento diretto dell’azienda torrese che si è dedicata a pieno ritmo in questa avventura. «Jan Fabre - racconta Enzo Liverino - è rimasto affascinato da quello che produciamo e realizziamo nei nostri laboratori, nonché dal ricco patrimonio che custodiamo nel nostro museo. È nata così questa collaborazione che ci ha visto appassionatamente coinvolti nell’attività creativa di uno dei più grandi artisti contemporanei». Tra rose, cabochon e cornetti in corallo, le sculture hanno materialmente preso forma di cuori, croci, spade, teschi e finanche di un autoritratto esprimendo tutta la potenza nelle dieci sculture - che «sembrano un tesoro proveniente dagli abissi della mente dell’artista - scrive la storica dell’arte Melania Rossi (...)». La mostra è allestita al secondo piano del Museo e dialoga con una serie di opere della collezione permanente.

Dieci sculture inedite in corallo realizzate in esclusiva per la mostra napoletana





#iosonopreziosa

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inverni

RED FIRE

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alexander mcqueen

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7. gianvito rossi

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1. Aeffe Creazioni Bracciali “Sei la mia fortuna� in corniola ed onice nero con sfere lisce e satinate intercalate da rondelle in ematite galvanizzata argento con medaglia in acciaio. www.aeffecreazioni.com - 2. Alunno&Co Bracciale in argento 925 della collezione UrbanLights. Gli elementi che lo compongono sono liberi nel movimento. www.alunnojewellery.com - 3. Di Leo Ciondolo in oro rosa a forma di stella con i rubini e un contorno di diamanti. www.dileogioielli.com - 4 Guendalina Bottega Creativa Orecchini in argento satinato e placcato oro montati a mano - www.guendalinabottegacreativa.com - 5. Michal Negrin Collier Collezione Summer 2019 Floral Dream realizzato a mano, con un mix di metalli preziosi nichel free e cristalli swarovsky. www.live-fantasy.it - 6. PG Gioielli pendente in oro bianco e diamanti purissimi. www.pggioielli.com - 7. Le Carose bracciale pom pon queen: bracciale rigido in bronzo con pendenti, giade e perle swarosvki, monete in bronzo, collezione Born to be Queen. www.lecarose.com - 8. Dadini bracciale con dadini in porcellana decorati con maioliche e impreziositi in platino, cordino in cotone - www.dadini.com

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Di Leo Anello in oro bianco con diamanti black e spot di diamanti taglio brillante www.dileogioielli.com

Antonino De Simone Bracciale a tre giri in pelle bianca rifinito con castoni di argento 925 e corallo rosso del Mediterraneo (Lunghezza cm 60.8) www.antoninodesimone.it

Gisel Bracciale linea “Grum” www.artecora.com Mia Gioielli Diversa piercing in oro e diamanti italiani www.miagioielli.it

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Le Carose Felty love, bracciale rigido in bronzo con pendenti in arg.925, giade e perle swarovski (limited edition) www.lecarose.com

Michal Negrin Collier Collezione Summer 2019 Floral Dream realizzato a mano, con un mix di metalli preziosi nichel free e cristalli swarovsky www.live-fantasy.it

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Rudy’s Bracciale tubogas in argento www.rudygioielli.com

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Borsari Gioielli Collezione Lady, bracciale in argento 925 con chiusura a moschettone intercambiabile impreziosita da zirconi incassati. Placcato oro giallo 2 microns, placcato oro rosè 2 microns, rodio, rodio black, placcato brown. www.borsarigioielli.com



2|2019 Unconventional pearls

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2|2019 Unconventional pearls

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race Kelly ne ha fatto un tratto distintivo del suo stile, audrey hepburn le ha rese iconiche indossandole in “colazione da tiffany”, coco chanel le riteneva assolutamente indispensabili. dello stesso parere era anche Jackie Kennedy che sosteneva: «le perle sono sempre appropriate». e come dare torto alla first lady e icona di stile statunitense? Ancora oggi le perle sono un grande classico che non ha nulla da invidiare ai cosiddetti “Girl’s best friends”, i diamanti tanto amati da Marilyn Monroe. A confermarlo sono stilisti e designer, che ne hanno fatto uno dei trend più “preziosi” per questa primavera-estate, trasformandole in accessori ultra contemporanei, lontani anni luce dal concetto di gioielleria convenzionale a cui sono da sempre associate. sono maxi quelle scelte da Givenchy per realizzare la coroncina indossata da Kaia Gerber in occasione dell’ultima sfilata haute couture, mentre delfina delettrez le interpreta in chiave surrealista, applicandole su un mono orecchino circolare in oro 18 kt. incastonate su borse e spille, le perle diventano anche l’eclettico dettaglio di bracciali, pendenti, anelli e fermacapelli. Le variazioni sul tema sono moltissime e includono choker di design, occhiali da sole e persino elegantissimi sandali. scegliere non sarà semplice.

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13 15 1. Borsa gioiello con struttura rigida in ottone dorato e perle applicate, Rosantica. Credits: Courtesy of Press Office // 2. Occhiali con lenti sfumate e perle decorative, Christopher Kane. Credits: matchesfashion.com // 3. Anello double “Sage” con perle, Carao. Credits: Courtesy of Press Office // 4. Sandalo in pelle con tacco gioiello, Nicholas Kirkwood. Credits: matchesfashion.com // 5. Spilla in metallo con perle in pasta di vetro e strass, Chanel. Credits: chanel.com // 6. Givenchy Haute Couture PE 2019 Credits: instagram.com/kaiagerber // 7. Giulia Torelli Credits: instagram.com/rockandfiocc // 8. Orecchini in ottone placcato oro 24 kt con perle di fiume barocche Double Shine, My Golden Cage. Credits: Camilla Vazzoler // 9. Orecchini in metallo con placcatura rodio, cristalli e perle di cristalli, Swarovski Credits: Courtesy of Press Office // 11. Anna Rosa Vitiello Credits: instagram.com/rosantica_official // 12. Peter Pilotto PE 2019 Credits: facebook.com/peterpilotto // 13. Barretta fermacapelli con perle sintetiche, Jennifer Behr. Credits: mytheresa.com // 14. Braccialetto “Double Wire” in bronzo dorato con perle coltivate, Co.Ro. Jewels. Credits: Courtesy of Press Office // 15. Collana in oro bianco, brillanti e perla tratta dalla Collezione Audra, Giorgio Visconti. Credits: Courtesy of Press Office // 16. Bracciale a catena placcato oro, Mounser. Credits: net-a-porter.com // 17. Borsa in pelle effetto vintage impreziosita da perle di diverse dimensioni con fibbia in metallo, Pinko. Credits: Courtesy of Press Office // 18. Choker con maxi perle, Kenneth Jay Lane. Credits: zappos.com // 19. Mono orecchino in oro 18 kt con perle d’acqua dolce, Delfina Delettrez. Credits: net-a-porter.com

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«Le perle sono sempre appropriate» di Marilina Curci

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THINK OUTSIDE THE BOX (BAG)

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imenticate clutch e pochette. L’ultima fashion obsession di primavera si chiama box bag e promette di contagiare il guardaroba con un twist inedito e chic. avvistata sulle passerelle di Versace, alexander McQueen, Balenciaga e oscar de la renta (solo per citarne alcuni), sarà la protagonista indiscussa dei nostri look da sera, ma anche - e soprattutto - di quelli da giorno. Le proposte più interessanti sdrammatizzano il rigore geometrico delle forme giocando con texture inconsuete e dettagli gioiello. È il caso dei bauletti griffatissimi di Prada e dolce&Gabbana: in denim, con impunture a contrasto e rifiniture di metallo il primo, in pelle trapuntata e con maxi logo dorato il secondo. Non sono da meno le box bag effetto cocco di Mark cross e l’afshar dal sapore sofisticato e vagamente rétro, perfette da mixare con pezzi “facili” come un paio di jeans a vita alta o un blazer. E se proprio non volete passare inosservate, puntate sui modelli coloratissimi di chanel e Marc Jacobs: un must su cui investire senza remore, da sfoggiare anche il prossimo inverno.

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1 linda tol credits: instagram.com/lindatol // 2 Versace Pe 2019 credits: facebook.com/versace // 3 Jeanne damas credits: instagram.com/jeannedamas // 4 Mark cross credits: instagram.com/markcross // 5 oscar de la renta resort 2019 credits: facebook.com/oscardelarenta // 6 the Volon credits: instagram.com/thevolon // 7 Borsa in pelle matelassé con iniziali gold, dolce & Gabbana. credits: mytheresa.com // 8 Mini bag in pelle di lucertola con chiusura dorata, Mark cross. credits: net-a-porter.com // 9 Borsa in pelle con doppia cerniera e logo in grassetto, Marc Jacobs. credits: marcjacobs.com // 10 Vanity case in pelle martellata, chanel. credits: chanel.com // 11 Box bag con chiodini in metallo dorato e manico a catena,yuzefi. credits: net-aporter.com // 12 Bauletto in ecopelle con manico in metallo, topshop. credits: topshop.com // 13 Micro bag in pelle con chiusura magnetica e tracolla removibile, Manu atelier. credits: courtesy of Press office // 14 Borsa in pelle effetto coccodrillo con chiusura magnetica, l'afshar. credits: courtesy of Press office //15 Borsa "cahier" in denim con impunture a contrasto e tracolla a catena, Prada. credits: net-a-porter.com

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LC Ori Bracciale da donna microfuso, in oro rosa, con zirconi bianchi info@lcsrlgioielli.com

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2|2019 Flowers Jungle

Fancs V Ciondolo in oro 18kt con zaffiri, perla coltivata e fiore vero. Collezione Amuse www.fancsv.com


World Diamond Group Anello in oro bianco con diamante centrale Fancy Yellow 4,01 ct. Diamanti bianchi laterali a trapezio 1,26 ct Diamanti bianchi nel gambo taglio rotondo brillante 0,94 ct www.worlddiamondgroup.eu


Cierre Gioielli Anello e bracciale realizzati a mano in oro bianco 18 kt con diamanti taglio brillante. Made in Italy www.cierregioielli.it

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Crusado Veretta della collezione Maratea in oro, diamanti purissimi e zaffiri, smeraldi o rubini naturali www.crusado.it



2|2019 Vetrina Collezione Amuse

Collezione Amuse

Collezione Amuse

Orecchini in oro 18kt con diamanti, rubini e petali veri 18K gold earrings with diamonds, rubies and real petals

Collier in oro 18kt con diamanti, smeraldi, perle coltivate e fiore vero 18K gold necklace with diamonds, emeralds, cultured pearls and a real flower

Orecchini in oro 18kt con diamanti, perle coltivate e fiori veri 18K gold earrings with diamonds, cultured pearls and real flowers

Collezione Amuse Fresh

Collezione Amuse

Collezione Amuse

Anello in oro 18kt con smeraldi e perla coltivata 18K gold ring with emeralds and cultured pearl

Orecchini in oro 18kt con diamanti e fiori veri 18K gold earrings with diamonds and real flowers

Collezione Amuse Fresh

Collezione Black&White

Orecchini in oro 18kt con diamanti, zaffiri e perle coltivate 18K gold earrings with diamonds, sapphires and cultured pearls

Ciondolo in oro 18kt con zaffiri, perla coltivata e fiore vero 18K pendant with sapphires, cultured pearl and real flower

Orecchini in oro 18kt con diamanti 18K gold earrings with diamonds

Collezione Floral

in etrina

Collezione Caramelle

FANCS V Arte, sensibilità e passione sono gli ingredienti di Fancs V, un brand nato e voluto da Simona Elia, designer e anima del successo di uno stile fatto di raffinatezza e armonia. La natura e gli affetti al centro di ogni creazione, si propongono in una veste qualitativa altissima dove l’artigianalità mai tradita è intrisa di tradizione e ricerca. Molteplici linee, dove la fusione di metalli preziosi, di pietre e di fiori veri cristallizzati, danno vita ad incontri di bellezza, unici e di grande raffinatezza made in Italy. Art, sensitivity and passion are the hallmarks of Fancs V, a brand established by Simona Elia, a designer behind the success of a style all about refinement and harmony. Nature and love lie at the heart of each creation that combines outstanding quality and true craftsmanship founded in tradition and research. There are multiple lines, where the fusion of precious metals, stones and real crystallised flowers makes for beautiful, unique and highly refined creations made in Italy. Orecchini in oro 18kt con diamanti, zaffiri e perle coltivate 18K gold earrings with diamonds, sapphires and cultured pearls

www.fancsv.com

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Orecchini in oro 18kt con diamanti e zaffiri 18K gold earrings with diamonds and sapphires



2|2019 Vetrina Collezione The Circle

Collezione The Circle

Collezione The Circle

Orecchini con capsule, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Capsule earrings, gold-plated brass and natural stones

Orecchini con capsule, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Capsule earrings, gold-plated brass and natural stones

Orecchini con capsule, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Capsule earrings, gold-plated brass and natural stones

Collezione The Circle

Collezione The Circle

Collezione The Circle

Orecchini con capsule, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Capsule earrings, gold-plated brass and natural stones

Orecchini con capsule, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Capsule earrings, gold-plated brass and natural stones

Collezione The Tag

Collezione The Tag

Orecchini con etichette, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Tag Earrings, gold-plated brass and natural stones

Orecchini con etichette, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Tag Earrings, gold-plated brass and natural stones

Orecchini con etichette, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Tag Earrings, gold-plated brass and natural stones

Collezione The Tag

in etrina

Collezione The Tag

IN LEBOLE Due collezioni del brand che hanno nella creatività e nell’originalità la loro filosofia. Con The Circle, gli orecchini nati dall’uso di capsule di champagne (rese ultrapiatte e stampate su banda stagnata) montati in ottone dorato si contraddistinguono per le loro vivacità e fantasia che attraversa una varietà infinita di soggetti. The Tag invece incontra il mondo della moda, facendo delle etichette ricamate dei vestiti, gioielli glamour, tra fantasie ispirate ai luoghi cool e composizioni floreali.Two collections of the brand based on a philosophy of creativity and originality. “The Circle” earrings are made with champagne capsules (made ultra-flat and printed on tinplate) mounted in gold-plated brass, lively in design and inventive for the infinite variety of themes.“The Tag”, instead, is for the world of fashion, transforming embroidered tags for clothes into glamorous jewels with patterns inspired by trendy places and flower arrangements.

Orecchini con etichette, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Tag Earrings, gold-plated brass and natural stones

www.inlebole.it

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Orecchini con etichette, ottone galvanizzato oro e pietre naturali Tag Earrings, gold-plated brass and natural stones



LaCopertina 2|2019 PG Gioielli

www.pggioielli.com

PG GIOIELLI

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preziosi suggerimenti magnificano la bellezza femminile

ul website aziendale c’è finanche suggerito come prendersi cura dei propri gioielli, come proteggerne la lucentezza, come riporli. Più che raccomandazione, si fa quasi obbligo di custodirli nella maniera più opportuna, perchè, al di là del valore intrinseco di gemme ed oro, c’è una fatica concettuale che esige rispetto e cura, modalità schietta e appassionata di relazionarsi con la clientela supportata da evidenze, ovvero dagli esclusivi preziosi della PG Gioielli. È azienda giovane, poco più di vent’anni, ma già tra i capifila nel comparto della gioielleria del lusso, concentrata a consolidare il marchio anche sul mercato estero. Nei laboratori del brand idee e progetti (anche

PG Gioielli, stylish ideas that enhance female beauty PG Gioielli is a young company, founded just over twenty years ago; however, it is already a leading brand in the luxury jewellery sector, now focused on cementing its position on foreign markets. The company’s workshops feature two separate lines for Her and Him, where ideas and projects (including customised designs) are developed and created. The women’s line is obviously dominant, because beauty attracts beauty and femininity is its natural and acknowledged recipient. The company confirms this credo in all its projects; enhancing feminine beauty, for example, by the brilliant light of diamonds set into fabulous rings and pendants, or by the teasingly half-hidden glow of sapphires. There is no lack of variations on this theme, so a classic solitaire may give way to a trio of gorgeous brilliants. And yes, these are whims of fashion. And enough to drive women crazy.

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2|2019 PG Gioielli

personalizzati) prendono forma attraverso due linee di lavorazioni, per lei e per lui. Primeggia ovviamente la prima, perchè bellezza attrae bellezza e la femminilità ne diventa destinataria naturale e incontrastata. L’azienda lo conferma in ogni suo progetto, magnificando la donna, ad esempio, con l’incomparabile luce generata dai diamanti che confluiscono nell’imponente caratura centrale di anelli e pendenti (PG Gioielli è tra i marchi più accreditati del Tarì, della purezza delle gemme non si fa nemmeno questione); oppure lasciando che gli zaffiri mostrino maliziosamente una loro porzione scoperta, non conclusa dai diamanti, così come

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maliziosamente scoperto è un audace décolleté o ciò che esibisce lo spacco di una gonna; come pure, la sinuosità inattesa dell’oro bianco dell’anello rimanda alla morbidezza di linee del corpo femminile, non è solo capriccio di stile; il ricco pavè di diamanti del bracciale ne riflette la generosità d’animo... Dettagli? Piuttosto, capacità di sintesi, dote da designer di mestiere, di chi, come qui, riesce a narrare in rapidissimi tratti. Non mancano preziose variazioni su tema, per cui il classico solitario lascia spazio ad una triade di sontuosi brillanti. E questi sì, sono capricci di stile. Che fanno ancor più impazzire ogni donna.


PICCHIOTTI

MESSIKA

TAMARA COMOLLI

GIOVANNI FERRARIS FOPE

ROBERTO COIN GRAFF STAURINO

MIMI

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MIMI TAM TAM Ha un sapore tribale e ancestrale la nuova collezione di Mimi, che inserisce nel gioiello un “logo non logo” inciso e smaltato. Le differenti versioni sono realizzate in oro rosa, giallo o bianco, con inserti in onice, madreperla o pavé, nei tre formati small, medium e large.

MESSIKA BORN TO BE WILD S’ispira alle tradizioni sciamaniche e al mondo selvaggio del West “Born to be wild”, la nuova collezione di alta gioielleria di Messika, che utilizza i diamanti bianchi nel tradizionale taglio marquise o in quello a goccia per richiamare le penne dei copricapi indiani.

ROBERTO COIN ROCK & DIAMONDS Borchie importanti per i nuovi pezzi della collezione “Rock & diamonds”, che richiama lo stile Anni 90 giocando sull’alternanza tra oro e pavé.

Anello in oro giallo, bianco, smalto e onice www.mimimilano.com

Snake dance: oro bianco, diamanti bianchi taglio goccia e brillante www.messika.com

BULGARI SERPENTI SEDUTTORI Bracciale estremamente flessibile, con un motivo stilizzato esagonale ispirato ai primi orologi “Serpenti”, iconica testa a forma di goccia della versione in tubogas e corona in rubellite per i nuovi “Serpenti seduttori” di Bulgari, la cui cassa è la più sottile di sempre (33 mm). La collezione comprende orologi in oro rosa, giallo, bianco e due con pavé di diamanti.

TAMARA COMOLLI MIKADO FLAMENCO I vendutissimi bracciali “Mikado charm” hanno una versione più grande in “Mikado Flamenco”, che introduce anche nuove combinazioni di colori, come il delicato “cashmere” in pietre di luna o l’imponente “sky” con tre tipi di topazio. È una ghianda singola, invece, quella dei nuovi orecchini in diversi colori.

FERRARIFIRENZE TWIST TWIST Ci sono la piramide Cestia e la cupola del Brunelleschi nei nuovi anelli “Rome” e “Florence” di FerrariFirenze, che s’ispira alle forme del Rinascimento per creare pezzi in movimento.

Serpenti seduttori: Oro rosa 18 kt, diamanti taglio brillante, cassa in pavé, rubellite rosa cabochon, movimento B046 al quarzo ad alta precisione personalizzato Bulgari. / Oro bianco 18kt, diamanti taglio brillante, cassa in pavé, zaffiro blu cabochon. Movimento B046 al quarzo ad alta precisione personalizzato Bulgari. www.bulgari.com

FERRARI FIRENZE

PICCHIOTTI XPANDABLE Diamanti e pietre preziose per l’iconica collezione Xpandable, ma anche onice, madreperla, corallo e turchese, che danno vita alla linea più “fashion”. Unheated oval rubies: parure in oro bianco, rubini del Mozambico non scaldati taglio ovale, diamanti bianchi taglio baguette www.picchiotti.it

Bracciale Sky: oro rosa, topazio Sky, London e Swiss www.tamaracomolli.com

GRAFF DIAMONDS LIMITED Pezzi unici con gemme rare e gioielli ispirati all’artista Cy Twombly sono le proposte del brand londinese, famoso per i suoi diamanti. Nel collier i rubini e i diamanti formano un unico “nastro” che gioca sull’alternanza di colori Collana oro bianco, rubini, diamanti bianchi www.graff.com

STAURINO COUTURE Farfalle con ali “tremule”, libellule e sinuosi anelli flessibili tra i nuovi pezzi portati a Basilea dall’azienda valenzana nelle collezioni “Couture” e “Magic snakes”.

Bracciale: oro giallo, diamanti bianchi it.robertocoin.com

Anello Rome: oro giallo e diamanti crema www.ferrarifirenze.com

GIOVANNI FERRARIS TITANIUM Fiori e foglie su cui le farfalle in titanio possono posarsi e dai quali, poi, partire verso nuove avventure. Aggiunge elementi naturali alla collezione Titanium il brand valenzano che di questo materiale ha fatto un fiore all’occhiello Orecchini: titanio, diamanti bianchi, zaffiri blu www.ferraris.it

FOPE EKA ANNIVERSARIO Per i suoi 90 anni il brand vicentino rivisita l’iconica collezione che nel 2007 lanciò la maglia Flex’it, arrontondando la rondella e proponendo tre spessori che permettono di giocare con volumi e colori dell’oro. Bracciale: oro rosa e diamanti bianchi www.fope.com

Couture orecchini: oro bianco, diamanti bianchi e zaffiri rosa www.staurinofratelli.com

what news

BULGARI

di Maria Elena Bonacini

Baselworld Quello che abbiamo visto. Le novità a Basilea

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DIAMANTI CREATI IN LABORATORIO

Come reagirà il mercato internazionale dei diamanti da gioielleria alla crescente richiesta di gemme sintetiche? di David Brough*

Arabel Lebrusan Designer. Gran Bretagna

Auspico un mondo nel quale i diamanti naturali e i diamanti sintetici possano coesistere, nel quale vi sia la massima trasparenza sull’origine

*

Editor, Jewellery Outlook; Precious Metals and Gems Editor, International Jewellery London (IJL); Contributor, Rapaport

LONDON Lab-grown diamonds will be a growing segment of the diamond jewellery business, separate from natural diamonds, and will appeal to consumers as an entry point in the market. Demand for lab-grown diamonds in jewellery is rising around the world, with industry studies projecting a significant growth in turnover, after a period of resistance by many in the trade, including diamond dealers and retailers. A few years ago, when the term “synthetic diamonds” was mentioned by a reporter on the floor of the London Diamond Bourse (LDB), the mood quickly turned sour.Dealers in natural diamonds privately expressed a strong disdain for synthetic, or lab-grown, diamonds. They argued that in the jewellery business, “made” diamonds, created in laboratories by chemical or heat processes, lack the emotions surrounding mined, natural diamonds that developed in the earth’s crust over millions of years.

Lab-Grown Diamonds Growth Opportunity for International Jewellery Market How will the international diamond jewellery market respond to the growing demand for synthetics? David Brough reports.

LONDRA diamanti creati in laboratorio rappresentano un settore in crescente espansione nel commercio dei diamanti da gioielleria, affianca il settore di quelli naturali e attira consumatori, ponendosi come entry point nel mercato. La richiesta di diamanti creati in laboratorio sta aumentando a livello mondiale e gli studi del settore prevedono una crescita significativa del fatturato, dopo un iniziale atteggiamento di cautela da parte di molti operatori, compresi commercianti e rivenditori di diamanti. Pochi anni fa, quando un giornalista usò l’espressione “diamanti sintetici” alla London Diamond Bourse (LDB), lo scetticismo era palpabile. I commercianti di diamanti naturali espressero personalmente la propria disapprovazione sostenendo che nel commercio della gioielleria, i diamanti “fabbricati”, creati in laboratorio tramite processi chimici o termici, fossero privi del fascino proprio dei diamanti naturali estratti che si formano nella crosta terrestre nell’arco di milioni di anni. Molti operatori appartenenti al settore della produzione in laboratorio si rifiutano di utilizzare il termine “sintetico”, sostenendo che, dal punto di vista chimico, il diamante “fabbricato” è equivalente a quello estratto. Oggi, infatti, i diamanti da gioielleria creati in laboratorio sono ben inseriti nel mercato dei diamanti e sono stati definiti “sostenibili” da marchi come Swarovski. De Beers, uno dei principali produttori mondiali di gemme, ha presentato “Lightbox”, una linea di diamanti da gioielleria creata in laboratorio, collocandola a prezzi accessibili in un settore di mercato parallelo, rispetto a quello più costoso dei diamanti da gioielleria naturali. In Gran Bretagna, alcuni designer di gioielli, come Arabel Lebrusan, hanno iniziato a introdurre i diamanti prodotti in laboratorio nelle proprie collezioni, sfruttando il prezzo accessibile e offrendo quindi ai consumatori un prodotto entry level nel mercato dei diamanti da gioielleria. “Auspico un Many in the lab-grown sector resist using the mondo nel quale i diamanti naturali e i word “synthetic”, arguing that their “made” diamanti sintetici possano coesistere - ha product is chemically equivalent to a mined diamond. dichiarato Arabel Lebrusan - nel quale vi Today, lab-grown diamond jewellery has joisia la massima trasparenza sull’origine e la ned the mainstream, and has been marketed possibilità per i clienti più svariati di as “sustainable” by brands such as Swarovrealizzare i propri sogni”. ski. De Beers, one of the world’s leading dia-

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mond miners, has introduced its “Lightbox” lab-grown diamond jewellery range, cheaply priced in a separate market segment to much costlier natural diamond jewellery. In Britain, some jewellery designers such as Arabel Lebrusan have started introducing lab-grown diamonds into their collections, taking advantage of the low price point which represents an entry level for consumers in the diamond jewellery market.“I see a world where both natural and synthetic diamonds can co-exist, with full disclosure of origin, and fulfilling different customers’ dreams,” said Arabel Lebrusan.

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De Beers. “Lightbox”

UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL MERCATO INTERNAZIONALE DI GIOIELLI


Gaetano Cavalieri Presidente CIBJO

Se il consumatore perde la fiducia nel prodotto, il danno è già stato fatto e non ha alcuna rilevanza se la percentuale delle merci sintetiche non dichiarate sia alta oppure bassa

GLI ASPETTI CONTROVERSI Le controversie sui diamanti creati in laboratorio sono incentrate tuttavia sui timori circa la presenza di gemme prodotte in laboratorio, non dichiarate come tali, all’interno di lotti di melèe naturali nella rete di distribuzione. “Capita ovunque coesistano tagliatori, produttori e commercianti”, ha riferito Harry Levy, ex Presidente di lunga data dalla LDB e attualmente Consigliere della World Federation of Diamond Bourses (WFDB). Levy ha dichiarato che l’attività criminale rischia di compromettere il mercato del mèlee e si manifesta già nel basso valore delle gemme di piccole dimensioni nel mercato della gioielleria di seconda mano. “La realtà è che il prezzo di costo e il profitto diminuiranno”, ha aggiunto. I commercianti di diamanti naturali sostengono di non essere totalmente contrari ai cosiddetti diamanti sintetici, ma richiedono la totale trasparenza e il frazionamento del prodotto fabbricato in laboratorio. “Non ho nulla contro i diamanti sintetici, a patto che siano dichiarati chiaramente”, ha detto Menachem Prager, ex Presidente della LDB. Una sorta di competizione tecnologica

Harry Levy Consigliere World Federation of Diamond Bourses

L’attività criminale rischiava di compromettere il mercato del mèlee, ma la realtà è che il prezzo di costo e il profitto diminuiranno

ingresso e in uscita dagli stabilimenti in India, la principale fonte di diamanti fabbricati, inclusa la zona di produzione SEEPZ a Mumbai. Risulta tuttavia impossibile quantificare la reale portata delle attività fraudolente rivolte a mescolare nel melèe naturale i diamanti prodotti in laboratorio, attività che, se accertate, sono soggette a sanzioni severe, nonché all’espulsione dalle Borse dei Diamanti. “A un certo livello, l’incidenza di tali attività diventa irrilevante” ha fatto sapere Gaetano Cavalieri, Presidente della U.N.-backed CIBJO - World Jewellery Confederation. “Se il consumatore perde la fiducia nel prodotto che sta acquistando, il danno è già stato fatto e non ha alcuna rilevanza se la percentuale delle merci sintetiche non dichiarate sia alta oppure bassa”. Stephen Morisseau, Responsabile della Comunicazione aziendale alla GIA, ha dichiarato: “Spetta alla preferenza del consumatore la scelta tra diamante naturale e sintetico.

Ad ogni modo, la corretta comunicazione sulla natura della gemma è fondamentale”. Nella realtà dei fatti, secondo le fonti commerciali dei diamanti, le strumentazioni di verifica gemmologica non sempre vengono utilizzate lungo il canale di distribuzione, sebbene sia possibile accedervi tramite le Diamond Exchange affiliate alle World Federation of Diamond Bourses (WFDB). Morisseau ha sottolineato l’efficacia delle recenti tecnologie per l’identificazione dei prodotti sintetici non dichiarati. “Il rapido sviluppo della tecnologia di produzione dei diamanti sintetici, specialmente nel melèe, e la mancanza di mezzi efficaci e accessibili per individuarli, hanno portato nel settore alla preoccupazione che i diamanti sintetici e trattati potessero essere mescolati ai lotti di melèe naturale”, ha affermato. Il GIA ha sviluppato uno strumento di identificazione totalmente automatico per le gemme melèe a taglio rotondo da

Stephen Morisseau Responsabile Comunicazione GIA

È il consumatore che sceglie tra diamante naturale e sintetico. Ma la corretta comunicazione sulla natura della gemma è fondamentale

tra laboratori quali De Beers Group Industry Services, GIA, HRD Antwerp e IGI ha permesso di migliorare rapidamente le strumentazioni di verifica gemmologica, per rintracciare, all’interno del melèe, anche i più piccoli diamanti prodotti in laboratorio. L’impiego della tecnologia di identificazione dei diamanti è in costante aumento all’interno della rete di distribuzione, per esempio in

I commercianti di diamanti naturali sostengono di non essere totalmente contrari ai cosiddetti diamanti sintetici, ma richiedono la totale trasparenza

SGL I diamanti sintetici mostrano fosforescenza a lunga durata dopo lo spegnimento della lampada

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2|2019 Diamanti sintetici

Ernie Blom Presidente World Federation of Diamond Bourses

non si oppone ai diamanti sintetici. Ci opponiamo unicamente ai sintetici non dichiarati. Crediamo che esista un mercato per ogni prodotto. Se un acquirente desidera una pietra sintetica, prodotta un paio di mesi prima in una fabbrica, piuttosto che il fascino romantico di un vero diamante estratto e naturale, che ha impiegato un miliardo di anni per svilupparsi nelle profondità della terra, si tratta semplicemente di una scelta”. Jean-Marc Lieberherr, AD della Diamond Producers’ Association (DPA) che sta promuovendo la campagna “Autentico è Raro” con il sostengo dei

Voglio sottolineare che noi non ci opponiamo ai diamanti sintetici. Ci opponiamo unicamente ai sintetici non dichiarati D a Z (al di sotto del quarto di carato). Il servizio GIA Melèe Analysis fornisce al settore, nonché al consumatore, la possibilità di avere fiducia nell’acquisto delle pietre più diffuse sul mercato. I leader del settore sostengono di non considerare i sintetici come antagonisti del commercio di diamanti naturali, ma insistono sulla necessità di dividere i diversi business. “Loro (i produttori di gemme in laboratorio) non sono avversari e mi piacerebbe poter avere un confronto”, ha detto il Presidente della WFDB Ernie Blom. “Voglio sottolineare che la WFDB

minatori, ha affermato che occorre fare una distinzione chiara e netta tra diamanti naturali e diamanti prodotti in laboratorio, in modo da salvaguardare il futuro a lungo termine del mercato delle pietre naturali. Lieberherr ha esortato grossisti e commercianti a spiegare ai propri clienti che un diamante è un miracolo della natura, che può fare onore alle più profonde emozioni umane. “Un diamante è un pezzo di carbone cristallizzato o un miracolo della natura? Per me si tratta di un miracolo della natura”, ha asserito. Gli esperti di diamanti sostengono inoltre che, diversamente dai diamanti naturali estratti, i diamanti sintetici non posseggano alcun valore di rivendita.

IL PUNTO DI VISTA DEI PRODUTTORI DI DIAMANTI IN LABORATORIO

Thierry Silber Responsabile della Produzione Madestones

Ogni settore deve accogliere nuove idee e nuove tecnologie. Non c’è alcun motivo per cui il settore dei diamanti dovrebbe fare eccezione

Jean-Marc Lieberherr AD Diamond Producers’ Association

Un diamante è un pezzo di carbone cristallizzato o un miracolo della natura? Per me è un miracolo della natura

LE PIETRE COLORATE Le principali tendenze future condurranno all’aumento della richiesta di gioielli con diamanti colorati “fabbricati”, disponibili a prezzi accessibili, mentre i più rari diamanti colorati naturali saranno considerati un investimento di lusso. “È importante sottolineare che sia i diamanti colorati naturali, ancora più unici e preziosi rispetto alle gemme trasparenti e che i diamanti sintetici colorati dovrebbero avere una propria nicchia nel mercato”, ha riferito Dmitry Amelkin, Responsabile analisi e progetti strategici di ALROSA. Il futuro aumento del fatturato nel mercato globale dei diamanti dipenderà dal successo delle strategie di marketing. I dirigenti ai vertici del settore affermano che il marketing dei diamanti naturali si concentrerà sulle emozioni che un gioiello con tali diamanti è in grado di suscitare, mentre il valore e la sostenibilità saranno i fattori trainanti delle vendite di diamanti prodotti in laboratorio. “La pubblicità promossa dai produttori di diamanti in laboratorio fornisce notevoli vantaggi, così come tutti noi beneficiamo della pubblicità di prodotti che contengono diamanti naturali”, ha affermato Tom Chatham della Chatham Created Gems and Diamonds.

I DIAMANTI NATURALI Il mercato dei diamanti naturali sarà messo a dura prova dalla difficoltà di trovare nuovi approvvigionamenti e dalla contemporanea crescita della domanda. “Credo che i diamanti continueranno ad esercitare una forte attrattiva sulle persone a livello globale e la domanda raggiungerà i picchi più alti di sempre nei nuovi mercati, grazie al significativo aumento dei livelli di reddito”, ha affermato Jonathan Kendall, veterano del settore e Presidente del De Beers Group Institute of Diamonds. L’azienda mineraria russa ALROSA prevede una richiesta crescente di diamanti da gioielleria e fa notare che gli approvvigionamenti dei diamanti diminuiranno, sotto la pressione dell’esaurimento dei giacimenti esistenti e la difficoltà di trovare nuovi canali di kimberlite. “La domanda di diamanti da gioielleria crescerà, mentre i diamanti saranno sempre più rari, specialmente quelli colorati”, ha dichiarato Dmitry Amelkin, Responsabile analisi e progetti strategici di ALROSA.

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I produttori di diamanti fabbricati in laboratorio ritengono che la domanda di tale prodotto favorirà un aumento dell’acquisto di tutte le tipologie di diamanti. Thierry Silber, Responsabile della Produzione della Madestones, il maggior fornitore europeo di diamanti prodotti in laboratorio o “fabbricati”, con sede ad Anversa, ha riferito che il suo prodotto ha dato uno slancio positivo al settore dei diamanti da gioielleria, ponendosi quale nuova e valida alternativa ai diamanti naturali, basata sull’utilizzo delle più moderne tecnologie. “Ogni settore deve accogliere nuove idee e nuove tecnologie. Non c’è alcun motivo per cui il settore dei diamanti dovrebbe fare eccezione”, ha aggiunto. Tom Chatham, AD della Chatham Created Gems & Diamonds con sede negli Stati Uniti e fondatore della International Grown Diamonds Association (IGDA), ha affermato che il diffondersi di informazioni distorte e notizie false ha portato all’atteggiamento “noi contro loro”. I contatti tra i produttori di diamanti sintetici e il fulcro del settore globale, il CIBJO (World Jewellery Confederation) sono stati scarsi, sebbene il CIBJO avesse espresso la volontà di creare un legame. Chirag Soni, Direttore di Solitaire Gemmological Laboratories (SGL), un gruppo di esperti con laboratori in India, Arabia Saudita, Dubai e Gran Bretagna, ha dichiarato che la lobby del diamante naturale non poteva in alcun modo evitare l’espansione del settore dei diamanti prodotti in laboratorio. “È opinione di molti commercianti che il cosiddetto ‘sintetico’ debba essere fermato. Tuttavia, questa nave ormai è salpata”.


2|2019 Diamanti sintetici

I nuovi consumatori esigeranno standard sempre più elevati in termini di etica e sostenibilità, sia nel settore naturale che in quello dei prodotti di laboratorio L’APPROCCIO DEL LA SOSTENIBILITÀ E IL CONSUMO CONSUMATORE ETICO La cultura digitale consente ai consumatori di conoscere meglio il mondo dei diamanti e contribuisce a creare un nuovo approccio. Grazie a Internet, i consumatori non solo scelgono in base al design e alla storia che li emoziona maggiormente, ma possono acquistare diamanti da gioielleria in modo rapido e sicuro. Prima di acquistare, i consumatori si informano, cercando online e chiedendo consigli sui social media: desiderano conoscere tutta la storia che si cela dietro al prodotto. Tale approccio pone nuove e importanti sfide al marketing dei diamanti da gioielleria e alle modalità di interazione e comunicazione tra venditori e consumatori. Nel mondo reale, gli acquirenti attraverseranno sempre più confini, diventando turisti del lusso “global-local”, acquistando un marchio che cela una storia e un fascino universale. Il principale impulso al consumo futuro dei diamanti da gioielleria proverrà dai grandi centri abitati, in particolare dai mercati asiatici relativamente giovani, come la Cina, l’India e l’Indonesia, dove i redditi sono in rapida crescita. Gli Stati Uniti continueranno a svolgere il ruolo di mercato di punta nei diamanti da gioielleria, con il supporto di nuove tecnologie che plasmano l’esperienza di vendita al dettaglio. I nuovi consumatori esigeranno standard sempre più elevati in termini di etica e sostenibilità, sia nel settore naturale che in quello dei prodotti di laboratorio. Secondo quanto trapela dai vertici dirigenziali del settore, i diamanti creati in laboratorio vedranno un aumento del fatturato a prezzi accessibili.

Il consumatore, più consapevole delle diseguaglianze globali e delle ingiustizie sociali, esigerà standard etici più elevati, dalla miniera o laboratorio fino all’acquisto. “Nell’ottica di una maggiore responsabilità sociale, i consumatori desiderano conoscere la storia nascosta dietro la pietra e richiedono l’origine dei diamanti”, ha riferito Dmitry Amelkin, Responsabile analisi e progetti strategici di ALROSA.“Dobbiamo essere aperti al dialogo, disposti a fornire più informazioni sulla società e sui prodotti, per spiegare che ALROSA è leader nei progetti sociali mirati al miglioramento degli standard di vita delle persone e alla protezione dell’ambiente”. È importante che ALROSA, in quanto azienda mineraria, conduca un’attività assolutamente trasparente, garantendo agli acquirenti di diamanti naturali di poter sempre contare su una produzione rispettosa dell’ambiente. Informazioni che trovano riscontro nei report pubblici, obbligatori per la società. I diamanti prodotti in laboratorio veicolano anche un messaggio etico, in sintonia con i desideri del nuovo consumatore di diamanti. “Sostenibilità, responsabilità sociale e trasparenza sono fattori decisivi per l’acquisto e la scelta”, ha dichiarato Silber.

LA TECNOLOGIA Le nuove scoperte tecnologiche avranno un impatto significativo sulla produzione di diamanti, sul design della gioielleria e anche sui gusti dei consumatori. “La tecnologia dietro ai diamanti sintetici sta progredendo rapidamente, permettendo di produrre diamanti con un colore e una chiarezza quasi perfetti, in quantitativi maggiori e con tempistiche ridotte”, ha dichiarato il famoso designer di gioielli Wallace Chan.“L’incremento dei quantitativi e della velocità porta con sé il rischio che i sintetici si diffondano, conducendo a una produzione di massa, economica e di bassa qualità; anche se la rarità e la qualità faranno sempre la differenza”. I dirigenti ai vertici del settore affermano che, nell’ambito della produzione in laboratorio, un aumento della domanda porterà a una maggiore offerta e al conseguente abbassamento dei prezzi. I diamanti da gioielleria della linea Lightbox di De Beers, creati in laboratorio - lo stabilimento Lightbox sorgerà negli Stati Uniti nel 2020 punteranno alla domanda di bigiotteria. Il rapporto qualità-prezzo porterà all’aumento della domanda di diamanti prodotti in laboratorio, secondo quanto dichiarato da Thierry Silber della Madestones. “Al momento, i prezzi dei diamanti bianchi prodotti in laboratorio risultano più convenienti del 40-50% rispetto alle gemme estratte, rendendo l’acquisto di diamanti accessibile a un più ampio gruppo di consumatori”, ha affermato Silber. ALROSA ritiene che finché i diamanti sintetici rappresenteranno un prodotto di nicchia, esisteranno due mercati completamente separati. “Le società che producono i sintetici in

Wallace Chan designer

L’incremento e la velocità porteranno il rischio di una diffusione dei sintetici verso una produzione di massa; ma la rarità e la qualità faranno sempre la differenza modo legale e dichiarano di vendere pietre ‘fabbricate’, non sono un problema per il nostro settore”, ha affermato Dmitry Amelkin, Responsabile analisi e progetti strategici di ALROSA. “Il mercato dei sintetici può coesistere con il mercato dei diamanti naturali, nello stesso modo in cui coesiste con i cristalli Swarovski o altre pietre, che sono prodotti paralleli e di nicchia”. Avi Krawitz, Responsabile analisi di mercato di Rapaport, ha dichiarato che i progressi tecnologici influenzeranno i gusti dei consumatori. “Mi aspetto che in futuro il mercato venga guidato dai progressi della tecnologia, più di quanto sia avvenuto in passato; in ogni fase, dall’estrazione alla lavorazione, al design della gioielleria fino a una migliore esperienza del consumatore in negozio e online”.


Borsa Diamanti d’Italia

Luigi Cosma: «La nostra priorità è tutelare il consumatore» ra le più antiche del mondo, la Borsa Diamanti d’Italia, fondata nel 1926 a Milano, dove oggi ha sede in via Mazzini, conta circa 80 soci effettivi - tra cui una prevalenza di grossisti di diamanti e pietre di colore, ai quali si aggiungono anche alcuni fabbricanti e negozianti - e Punti Vendita Qualificati, una figura introdotta da pochi anni che include quei dettaglianti riconosciuti in via ufficiale dalla Borsa come soggetti di riferimento per la

T

Luigi Cosma Presidente Borsa Diamanti d’Italia

Già nel 2012 abbiamo sollevato dubbi sulla definizione del diamanti come ‘prodotto finanziario’

vendita di diamanti certificati. In Italia è l’Associazione di categoria più antica tra quelle ancora esistenti, e dal 1954 è federata alla World Federation of Diamond Bourses (WFDB) della quale fanno parte 30 Borse diamanti di tutto il mondo. Un altro dei vantaggi intimamente connessi allo status di membri è il “biglietto da visita” privilegiato per diventare soci di altre Borse. Molteplici e variegati sono gli scopi dell’Associazione: oltre a offrire una sede per sviluppare e promuovere iniziative utili ai soci, mette a loro disposizione spazi e attrezzature per analisi delle pietre, ma anche convenzioni e incontri finalizzati ad approfondimenti tematici. Particolarmente fruttuosa è la collaborazione della Borsa con l’IGI, Istituto Gemmologico Italiano, con cui da diversi anni è in atto una sinergia votata allo scambio di competenze che si esprime soprattutto in corsi di aggiornamento per i soci. “In linea con le direttive della Federazione mondiale spiega il presidente Luigi Cosma - la nostra priorità è la tutela del consumatore, che viene garantita, per esempio, dalla tolleranza zero verso chi mescola diamanti naturali e sintetici, circostanza che, se verificata, può portare all’espulsione dalla Borsa”. Le gemme naturali sono infatti il core business dei soci, e al momento l’Associazione ha deciso ufficialmente di tenere il sintetico fuori dai propri canali. “Si tratta di un prodotto di fabbrica che tende a svalutarsi nel tempo - precisa Cosma - ed è un fenomeno rischioso, perché se il consumatore si accorge di aver acquistato, senza saperlo, un diamante coltivato in laboratorio perderà fiducia

anche nel prodotto naturale. Può, in sintesi, generare disturbo e confusione, anche se ad oggi, secondo il dato diffuso dall’analista indipendente Paul Zimnisky attraverso il Mining weekly, rappresenta soltanto il 2% dell’intero indotto mondiale in termini di quantità”. La Borsa Diamanti d’Italia, tra l’altro, è stata tra i primi soggetti ad accendere i riflettori sulla questione dei diamanti venduti in banca a prezzi gonfiati, “bolla” recentemente esplosa con ingenti sanzioni da parte dell’Antitrust a banche e società intermediarie e una inchiesta della Procura di Milano attualmente in corso per truffa. “Abbiamo preso una posizione specifica già nel 2012 - prosegue il presidente -: sollevando dubbi sulla definizione del diamanti come ‘prodotto finanziario’. Purtroppo, malgrado il nostro costante impegno, ci è voluto molto tempo perché fosse compresa la pericolosità del fenomeno, e in questo tempo tante sono state le vittime”.

2%

è la percentuale dei diamanti sintetici dell’intero indotto mondiale*

* dato diffuso dall’analista indipendente Paul Zimnisky attraverso il Mining weekly

The Italian Diamond Bourse, Luigi Cosma: “Our priority is protection of the consumer” One of the oldest in the world, the Italian Diamond Bourse, founded in 1926 in Milan, where it is currently based in via Mazzini, has about 80 active members and Qualified Sales Points, including, for a few years now, those retailers officially recognised by the Bourse as reference entities for the sale of certified diamonds. In Italy it is the oldest trade association of its kind, and since 1954 it has been a federated association with the World Federation of Diamond Bourses (WFDB), which includes 30 diamond bourses from around the world. Another advantage closely relating to the status of members is the privileged “calling card” to become a member of other Bourses. The aims of the Association are many and varied: in addition to offering a platform for developing and promoting useful initiatives for members, it provides spaces and equipment for the analysis of stones, and holds conventions and meetings aimed at in-depth thematic analysis. Collaboration between the Bourse and IGI, the Italian Gemological Institute, has proven to be particularly successful. “In line with the directives of the world federation” - explained the president Luigi Cosma - “our priority is the protection of the consumer, which is guaranteed, for example, by zero tolerance towards those who mix natural and synthetic diamonds, with possible expulsion from the Bourse”. Natural gems are in fact the core business of the members, and the Association has now officially decided to keep synthetic ones out of its channels. “It is a factory product that loses its value over time” - explained Mr. Cosma - “and it is a risky phenomenon, because if the consumer realises that he has unwittingly purchased a diamond made in the laboratory, he will lose confidence even in the natural product. Synthetic gems can cause anger and confusion, even though, according to the data released by the independent analyst Paul Zimnisky in Mining Weekly, they represent only 2% of all gems in the world in terms of quantity”. The Italian Diamond Bourse, among other things, was among the first to draw attention to the issue of diamonds sold by banks at inflated prices, a “bubble” that the Antitrust Authority recently burst by charging banks and intermediary companies heavy penalties, and the Milan Public Prosecutor is currently leading an investigation into fraud. “We took a stance in 2012” - the president added -: “we raised doubts about the definition of diamonds as a “financial product”. Unfortunately, despite our concerted efforts, it has taken too long for the danger of the phenomenon to be understood, and too many have fallen victim to this.”

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2|2019 Design

DAVID SIANS:

SIANS DIAMOND Da tre generazioni nel mondo delle pietre

a storia della famiglia Sians nel commercio di pietre preziose, oggi alla terza generazione, nasce a metà degli anni Sessanta in Iran dove resta fino al 1968 per poi trasferirsi definitivamente in Italia e in Israele. Agli inizi degli anni Ottanta la famiglia Sians apre anche una sede a New York, attiva ancora oggi, che diventa un punto strategico per la ricerca di pietre uniche. Da oltre 50 anni la passione per il commercio di diamanti viene tramandata da padre in figlio - oggi a guidare l’azienda è David Sians, amministratore delegato della Sians Diamond srl - e si rivolge sia ai grossisti (fabbricanti e negozianti) sia ai dettaglianti. Nato per soddisfare le esigenze dei produttori che acquistavano diamanti per i loro gioielli, con il passare degli anni e con l’evoluzione del mercato il gruppo si è specializzato nella ricerca di diamanti rari e unici di qualsiasi dimensione, colore e forma per la creazione di gioielli unici. Un’azienda a conduzione familiare che garantisce supporto anche dopo la vendita della pietra preziosa. “Oltre ai

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tre mercati in cui siamo direttamente presenti - sottolinea David Sians - siamo al lavoro per una espansione anche in nuove aree, tra cui l’Asia, dove stiamo ipotizzando il lancio di eventi mirati per iniziare a operare in quei territori”. Tutte le sedi del Gruppo Sians sono da sempre associate alla World Federation of Diamond Bourses (WFDB) nonché alle Borse Diamanti dei relativi Stati di appartenenza: particolarmente stretto è il rapporto con la Borsa Diamanti D’Italia, in cui la famiglia Sians ha sempre avuto un ruolo attivo. I suoi componenti, infatti, sono stati fin dall’inizio membri del Consiglio Direttivo: Moussa Sians, padre di David, ne è stato per oltre vent’anni vice presidente, per due mandati ha ricoperto il ruolo di presidente fino a diventare uno dei Presidenti Onorari. “Il valore aggiunto della Borsa Diamanti d’Italia - precisa Sians - è che tutti i soci sono importanti, al di là delle cariche: al momento l’Associazione si sta attivando per dare il via a nuove convenzioni con istituti di settore e aziende, per ampliare i servizi ai soci e coinvolgerne di nuovi”.

For three generations in the world of stones David Sians: “We are working to expand into new areas”

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«Siamo al lavoro per l’espansione in nuove aree» The history of the Sians family in the trade of precious stones, now in its third generation, began in the mid-sixties in Iran where it remained until 1968 when it then moved permanently to Italy and Israel. At the beginning of the eighties, the Sians family also opened an office in New York, still active today, which became a strategic base for research into unique stones.For over 50 years, a love for the business has been handed down from father to son today the company is led by David Sians, managing director of Sians Diamond srl - and its customer base includes both wholesalers (manufacturers and dealers) and retailers. The group, formed to satisfy the needs of producers who buy diamonds for their jewels, has specialised over the years, and in keeping with the evolution of the market, in finding rare and unique diamonds of any size, colour and shape to create unique jewels. The family-run company offers support even after the sale of the precious stone. “In addition to the three markets in which we are directly present” said David Sians - “we are working to expand also in new areas, including Asia, where we are thinking of holding targeted events to start operating in those territories”. All the Sians Group offices have always been associated with the World Federation of Diamond Bourses (WFDB) as well as the Diamond Bourses of their respective States: the Sians family has always played an active part and enjoyed a close relationship with the Italian Diamond Bourse in particular. Its members, in fact, were members of the Board of Directors from the beginning: Moussa Sians, father of David, was vice president for over twenty years, and served as president for two terms until he became one of the honorary presidents. “The added value of the Italian Diamond Bourse,” Sians explained - “is that all the members play an important part even beyond their duties: at the moment the Association is working to form new agreements with trade institutes and companies, to expand its services for members and involve new ones”.



4 ASSI VINCENTI

ra gli interpreti del Made in Italy, Blue White Group è una realtà industriale che ha puntato sull’internazionalizzazione mantenendo il proprio core business a Milano. Alla guida ha la famiglia Joshach che, da oltre 40 anni, lavora per vocazione e competenze nel settore dell’importazione di diamanti e pietre preziose, esclusivamente certificate IGI, HRD, GIA, provenienti dalle principali borse mondiali, quali Tel Aviv, Anversa, New York, Mumbay. Per una mirata strategia di crescita ha rafforzato significativamente la propria offerta calando 4 assi vincenti, 4 marchi prestigiosi per una differente interpretazione del concetto di lusso che lo ha capillarizzato nei mercati mondiali: dalla pietra sciolta al gioiello finito, anche on demand, Blue White Diamonds spazia dai diamanti di maestosa bellezza di ogni colore e purezza a quelli di piccola caratura; JJewels Milano, giovane e raffinato, è un momento artistico dall’eleganza aumentata; Leaderline l’espessione di una mini gioielleria fashion nata da una precisa richiesta del mercato attento all’oggetto pregiato; Duepunti Milano, la provocatoria connessione tra il

T

duepunti milano

di Maria Rosaria Petito

jjewels

BLUE WHITE GROUP

Lo scambio continuo di idee, la progettazione, gli incontri con professionisti di altissimo livello rimangono una interessante e proficua porta aperta sul mercato attuale e su quello futuro del settore

Jacov Joshach

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Leaderline

Blue White Group, 4 winning aces

attenzione e seguire l’evoluzione delle varie diramazioni che sta prendendo. Ci sono certamente delle nuove opportunità ma credo siano anche aumentati i rischi nel trattare diamanti che non provengono da fonti sicure. L’unico aspetto positivo è il posizionamento di LightBox diamonds (lightboxjewelry.com/pages/laboratorygrown-diamonds), che sarebbe l’istituzionalista di questo nuovo mondo di diamanti di laboratorio. Infatti, sono stati posizionati in una fascia prezzo molto accessibile, e quindi a oggi lontana dal valore dei veri diamanti. Blue White Group è un’azienda familiare, quanto è importante lavorare all’interno della propria famiglia? Il network familiare è la nostra forza, anche in termini di sicurezza. Sono tanti i valori aggiunti e poche le controindicazioni, ma servono anche queste per potersi confrontare e raggiungere altri step. Ognuno ha il proprio spazio e la propria competenza: io mi occupo del ramo commerciale, mia sorella della contabilità, mio cugino dei diamanti. Inoltre abbiamo 12 collaboratori alla sede di Milano e 2 al Tarì di Marcianise. Blue White Group è a capo di diversi marchi, come si differenzia l’offerta commerciale e cosa hanno in comune? Alla base c’è una forte coerenza in termini di qualità e di eccellenza per coprire tutte le esigenze del mercato nazionale e di quello internazionale. Blue White Diamond tratta solo ed esclusivamente la materia e la fornitura soddisfacendo la richiesta di 50mila pietre da 1 punto come quella di gemme rarissime per colore, purezza e numero di carati. Forniamo il cliente privato quanto le aziende ed offriamo servizi di valutazione, permuta e revamping. Leaderline è sul mercato da 40 anni e nel tempo ha affinato la sua personalità guardando al fashion con grande interesse. È un’eleganza di forte creatività accessibile a tutte perché un suo

gioiello non supera i 2000 euro. Grande fantasia anche per JJewels che per la sua altissima gamma si posiziona in alto e senza limiti di valore. E c’è poi Duepunti che fino al 2010 ha sfiorato il mezzo milione di pezzi venduti, un vero boom che ha solleticato la concorrenza. Ormai va avanti da solo, senza che sia pubblicizzato più di tanto. È un prodotto più che abbordabile tenendosi sotto i 75 euro. Con Duepunti se un diamante è per sempre lo è anche per tutte. Per Blue White Group che è anche gioielleria conto terzi, non brandizzata, i nostri mercati di riferimento sono principalmente quello Mediorientale e Asiatico. Lavoriamo moltissimo nelle fiere dove siamo presenti a tutte le edizioni di quelle più importanti. E ogni edizione ci regala risultati da record. Quanto è rilevante l’associazionismo oggi? Quali sono le sue aspettative nei ruoli che ricopre extra azienda (Borsa Diamanti d’Italia e Club degli Orafi)? È fondamentale. Lo scambio continuo di idee, la progettazione, gli incontri con professionisti di altissimo livello rimangono una interessante e proficua porta aperta sul mercato attuale e su quello futuro del settore.

blue white diamonds

fashion e l’autorevolezza del diamante convogliando a sorpresa il silicone per una rivoluzione stilistica divertente ed audace. Blue White Group interpreta il gioiello considerando prioritarie sia la progettazione sia la materia con l’obiettivo di affrancarsi dal prodotto di massa, anche quando entra in ballo l’estremizzazione con colori forti e vivaci dal costo accessibile dove il diamante naturale rimane protagonista a tutti gli effetti, anche oggi che quello sintetico fa tanto parlare di sé. Hanno una gestazione di pochi giorni vs i millenni spesi da Madre Natura, nascono nei laboratori e non nelle viscere della Terra, all’unicità rispondono con una replicabilità sorprendente, non hanno storia e sono aridi di emozioni eppure a occhio nudo sono indistinguibili da quelli naturali. Allora perché preferire il diamante naturale? Lo chiedo a Jacov Joshach, seconda generazione alla guida di BWG. È sicuramente un discorso molto attuale che merita molta attenzione. Purtroppo ci sono ancora tanti dubbi e incertezze nel come riconoscere ed eventualmente utilizzare questo “nuovo materiale”, che in realtà non è nuovo ma già ampiamente utilizzato nel mondo del commercio di pietre preziose e della gioielleria. Noi come BWG garantiamo l’utilizzo esclusivo di materiali NATURALI e, essendo commercianti di diamanti naturali, non vogliamo confondere i nostri clienti con i diamanti CVD o Lab Grown. BWG, quale socio della Borsa di Diamanti d’Italia, si posiziona come azienda garante del mondo del diamante naturale e offre la possibilità di utilizzare un macchinario per riconoscere i “lab grown diamonds” che purtroppo sono già presenti nel commercio generico di diamanti e a volte mescolati nei lotti di diamanti naturali. È sicuramente un’innovazione alla quale bisogna fare

A flagship Italian company with international reach, the Blue White Group is owned by the Joshach family. For over 40 years, the business has specialised in the importation of diamonds and precious stones with IGI, HRD and GIA certification, dealing on the stock exchanges of Tel Aviv, Antwerp, New York and Mumbai. It offers customers a different concept of luxury through its 4 brands, ranging from loose stones to finished jewellery, including on demand. Blue White Diamonds covers a spectrum from majestic diamonds to those with a small carat weight; JJewels Milan epitomises young, stylish elegance; Leaderline specialises in trendy micro jewellery, and Duepunti Milano offers a fashionable look combining diamonds and silicone. I raised this matter with Jacov Joshach, second generation at the head of BWG. These “gems” are created in laboratories, and so can be infinitely replicated, but to the naked eye they are indistinguishable from natural stones. So why choose natural diamonds? There are many uncertainties involved in the identification process. BWG guarantees that it only makes use of NATURAL materials. As a member of the Italian Diamonds Exchange, our company can act as a guarantor for natural diamonds, and indeed can offer the use of a machine which is able to recognise any “lab grown diamonds” already on the market and sometimes mixed in with batches of natural diamonds. There are opportunities, but there are also risks involved in handling diamonds from insecure sources. The only positive approach here is that adopted by LightBox diamonds (lightboxjewelry.com/pages/laboratory-grown-diamonds). They have entered this new world by offering customers pieces at a very affordable price, far below the cost of real diamonds. The Blue White Group is a family company, how important is it to keep the business within the family? Our family network is our strength, including in terms of security. There are many pluses and few minuses. I look after the commercial side, my sister is in charge of accounting, my cousin is the diamond specialist, and we have 12 collaborators in Milan and 2 in Tarì di Marcianise. The Blue White Group is the parent company for various brands: how do they differ in terms of commercial offer and what do they have in common? Blue White Diamond deals with materials and their supply, and will satisfy a request for 50,000 1-point stones in the same way as one for very rare gems, whether it be a private customer or a company. We also offer evaluation, exchange and revamping services. Leaderline focuses on fashion, with pieces not exceeding 2000 Euros. JJewels is top of the range, with no limits as to price. Duepunti has sold over half a million pieces. None of them costs more than 75 Euros. The Blue White Group also deals in third party, unbranded jewellery, and the reference markets here are mainly in the Middle East and Asia. We do a lot of work at the major trade fairs. How important is networking nowadays? What do you expect from the parts you play outside the company (in the Italian Diamond Bourse and Club degli Orafi (Goldsmiths’ Club)? It’s fundamental. The constant exchange of ideas, the planning, and the meetings with top-level professionals provide an interesting and fruitful perspective on the current market and the future of the sector.

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Gabriele Aprea

Club degli Orafi Italia

SI RAFFORZA TUTTI IN AULA L’OFFERTA A STUDIARE FORMATIVA IL DNA DEL BRAND

IL

Club degli Orafi attraverso il neonato progetto Club degli Orafi Academy, rafforza sempre di più la sua offerta formativa al servizio del settore e propone un ricco programma di Workshop dedicati ai Brand e al Retail italiano. I workshop avranno posti limitati e si svolgeranno tra maggio e giugno a Milano presso la sede del Club di Via Montenapoleone, 9 con a seguire dei networking lunch. Per la prima volta sarà possibile scegliere se iscriversi a tutti i moduli con una tariffa privilegiata o unicamente al workshop di maggior interesse. Il primo appuntamento del 2019 avrà come focus la valorizzazione del DNA del brand e lo story telling con la straordinaria partecipazione di Amanda Triossi, specialista del gioiello, consulente e ideatrice dell’archivio storico di Bvlgari. I partecipanti saranno invitati a riflettere sul DNA del loro Brand e sugli strumenti valorizzazione del proprio heritage. Nel secondo workshop, che si terrà i primi di giugno, si parlerà di prodotto e merchandising e sarà tenuto da Donatella Zappieri, consulente del gioiello e di beni di lusso. Il focus sarà la strategia di collezione e l’integrazione tra il proprio Brand e i trend di mercato. L’ultimo workshop in programma, il cui focus sarà rivolto al mondo del Retail, sarà dedicato al tema della sostenibilità. Il consumatore, soprattutto quello delle nuove generazioni, è sempre più attento a fare acquisti responsabili e questa tematica può anche essere utilizzata come efficace strumento di vendita. A tal proposito, saranno forniti elementi base sulla sostenibilità in generale e in particolare sulle materie prime (oro, corallo e pietre), utili a comunicare al meglio il prodotto sul punto vendita. Per maggiori informazioni info@clubdegliorafi.org

Un ricco programma di workshop dedicato ai brand e al retail. Tra i temi affrontati: lo story telling, il merchandising e la sostenibilità

Club degli Orafi offers more opportunities for training Everyone in class to learn all about the brand

As part of its new Club degli Orafi Academy project, the company has further developed upon its training at the service of the sector with a comprehensive programme of Workshops dedicated to Italian Brands and Retail. The workshops, with limited availability, will take place between May and June in Milan at the headquarters of the Club at 9, Via Montenapoleone, and will be followed by networking lunches. For the first time it will be possible to choose whether to enrol in all the modules at a preferential rate or only in a workshop of interest. The first event of 2019 will focus on increasing the value of the brand and on story telling, with special guest Amanda Triossi, a jewel specialist, consultant and creator of the Bvlgari historical archive. Participants will be invited to reflect on what the Brand represents and how to best promote its heritage. The second workshop, scheduled for early June, will involve a discussion about product and merchandising and will be held by Donatella Zappieri, a jewellery and luxury goods consultant. The focus will be on the strategy behind the collection and integration between the Brand and market trends. The last workshop of the programme focuses on the world of Retail and covers the theme of sustainability. Consumers, and above all new generation consumers, are now more careful to shop responsibly, and this theme can also be used as a powerful sales tool. In this regard, basic information on sustainability in general and on raw materials in particular (gold, coral and stones) will be provided to help better promote the product at the point of sale.

pagina a cura del Club degli Orafi Italia www.clubdegliorafi.org

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2|2019 Fope

FOPE The ninetieth anniversary of the Vicenzabased company. A growing balance sheet, new markets and a tribute to Giulia Cazzola

Abbiamo investito sui nostri mercati più forti, Regno Unito, Germania e Usa e questi ultimi hanno fatto registrare un +24%, ma anche in Europa e in Italia abbiamo ottenuto buoni risultati Diego Nardin amministratore delegato Fope

Two shades of green and bright economical results for Fope. The latter due to a decidedly positive balance sheet for 2018 and to the results on the stock exchange, while the two light green tones, inspired by the roof of the Basilica Palladiana, are the ones chosen for the rebranding that marks the 90th anniversary of this company. The rebranding was the last project carried out by Giulia Cazzola, to whom the brandbook was dedicated with the words: “Giulia, this is for you”. As well as the restyling, the round-number event involved the presentation of “Eka Anniversario” at Baselworld, a review of the collection that in 2007 launched the Flex’it chain. Especially bright are the numbers of the 2018 balance sheet, starting from the sales that have increased by 11.5% from 28 to 31.26 million. The CEO, Diego Nardin, told us about not only the numbers, but also the projects and what lies behind the more than positive balance sheet. How did you achieve these results? We invested more heavily in our strongest markets: the UK, Germany and the USA. The latter recorded an increase of 24%, but also Europe has grown by +11% and even in Italy we have made a good +9%. Do you have any new markets? Yes, we have opened some stores in Australia and New Zealand. In this way we are present everywhere, apart from India and China. The United Kingdom represents a strong market, even though Brexit is a wild card. How are you doing business there? In 2018 we set up a branch in Birmingham. We involved our three agents, giving them 25% of the shares of Fope Jewellery Ltd. This will help us if there are issues related to Brexit, though I don’t think there will be any. I believe that business is now becoming increasingly impervious to socio-political factors. For the 90th anniversary, you have carried out rebranding and expansion of your headquarters Yes, the former was arranged by Giulia Cazzola. She simplified the graphics of the logo, adding “since 1929”, to draw attention to the history of Fope, and “Vicenza”, the place where the company was founded and the jewels are produced, and which is still an area of excellence. In what way are you changing your premises? We have commissioned the architect Flavio Albanese, of Asastudio, to design a third floor, we are currently building. Tell us about the stock exchange. Since the delisting of Damiani, you are the only Italian goldsmith company to be listed. Yes, if you exclude those companies that belong to large international groups. In 2018, the equity increased and we proposed to our investors a dividend of 0.35 euros per share, and after the approval of the financial statements the share price rose. And we also drew the attention of international investors.

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ope si tinge di verde. Quello vivace di un bilancio 2018 decisamente positivo, che ha trascinato anche il titolo in borsa, e le due tonalità chiare del rebranding, in occasione dei 90 anni dalla fondazione dell’azienda vicentina, che è stato anche l’ultima creazione di Giulia Cazzola, alla quale è stato dedicato l’incipit del brandbook: “Giulia, this is for you”. Accanto al restyling, per celebrare il compleanno “tondo” è stata presentata a Baselworld “Eka Anniversario”, una rivisitazione della collezione che nel 2007 lanciò la maglia Flex’it. Un verde bello brillante è quello dei numeri del bilancio 2018, a partire dal fatturato salito da 28 a 31,26 milioni con un incremento dell’11,5%. I ricavi sono poi passati a 3,35 milioni contro i 2,33 del 2017 (+43,77%), l’Ebitda da 3,9 a 6,1 milioni (+56,4%) e l’Ebitda margin al 19,5% (era del 13,9%). A raccontare non solo i numeri, ma anche i progetti e ciò che sta dietro un bilancio più che positivo è l’amministratore delegato Diego Nardin.

F

Un 2018 di cui non potete lamentarvi... quali sono state le azioni che hanno portato a questi risultati? Abbiamo investito ulteriormente sui nostri mercati più forti, Regno Unito, Germania e Usa. Questi ultimi hanno fatto registrare una incremento del 24%, ma anche


2|2019 Fope

FOPE. I NOVANT’ANNI DELL’AZIENDA VICENTINA Un bilancio in crescita, nuovi mercati e l’omaggio a Giulia Cazzola

di Maria Elena Bonacini

A raccontare non solo i numeri, ma anche i progetti e ciò che sta dietro un bilancio più che positivo è l’amministratore delegato Diego Nardin

l’Europa è cresciuta dell’11% e persino in Italia abbiamo fatto un buon +9%, che può però essere facilmente ricondotto ad acquirenti stranieri, visto che è concentrato soprattutto nelle località turistiche. Ad oggi abbiamo circa 600 clienti e negli ultimi tempi ci siamo focalizzati sempre più su quelli di fascia alta, che è il nostro target, lasciando i piccoli che non funzionavano. Nuovi mercati? Sì, abbiamo aperto alcuni punti vendita in Australia e Nuova Zelanda, due mercati molto concentrati nelle città, ma molto ricchi, che credo potranno darci soddisfazioni. In questo modo siamo presenti ovunque, tranne che in India e Cina, ma soprattutto quest’ultima richiede investimenti ingenti, che al momento preferiamo focalizzare sui mercati tradizionali, continuando ad esempio ad aprire “shopping shop”, che servono a diffondere nel mondo il nostro stile, con un’esperienza d’acquisto simile a quella del negozio di Venezia, pur in un contesto multimarca. Tra i mercati forti c’è anche il Regno Unito, dove la Brexit può rappresentare un’incognita. Come vi state muovendo là? Dopo quella negli Stati Uniti, nel 2018 abbiamo aperto una filiale a Birmingham, per dare un contatto diretto con l’azienda. Abbiamo coinvolto i nostri tre agenti, dando loro il 25% delle azioni di Fope Jewellery Ltd. Questo non ha quindi comportato cambiamenti per i clienti e avere un’azienda là potrà

agevolarci anche in caso di problemi legati alla Brexit, che comunque non penso ci saranno. Ritengo che gli affari, ormai, siano sempre più impermeabili ai fattori sociopolitici. Se una donna vuole un bracciale, se lo compra. Per il 90° anniversario vi siete regalati rebranding e ampliamento della sede Sì, il primo è stato pensato e curato da Giulia Cazzola. Ha semplificato graficamente il logo, aggiungendo “dal 1929”, per sottolineare la storia di Fope e “Vicenza”, il luogo dove è nata l’azienda e vengono prodotti i gioielli, che è ancora un territorio d’eccellenza. Con lo stesso obiettivo è stata scelta la palette di colori, due nuance di verde chiaro ispirate al tetto della Basilica Palladiana. E lo stabilimento? Stiamo aggiungendo il terzo piano, su un progetto dell’architetto Flavio Albanese, di Asastudio, dove si sposteranno degli uffici e saranno creati una sala conferenze e uno showroom. Al secondo piano passerà una parte della produzione e progressivamente aumenteremo anche il personale. Infine, la borsa. Dopo il delisting di Damiani siete l’unica azienda orafa italiana quotata Sì, se si eccettuano quelle che fanno parte di grandi gruppi internazionali. Nel 2018 è aumentato il patrimonio netto, abbiamo proposto agli investitori un dividendo di 0,35 euro per azione e dopo l’approvazione del bilancio il titolo è salito. E abbiamo riscontrato l’interesse anche di investitori internazionali

Abbiamo aperto alcuni punti vendita in Australia e Nuova Zelanda, due mercati molto concentrati nelle città. In questo modo siamo presenti ovunque, tranne che in India e Cina

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ASSOCORAL CAMBIO DI TESTIMONE icevo un testimone importante e il mio impegno sarà a favore della continuità con quanto già fatto finora, in compagnia di una squadra affiatata ed efficiente: queste le parole con cui Vincenzo Aucella ha accolto la sua nomina a presidente dell’Assocoral, l’associazione che riunisce i produttori di coralli, cammei e gioielli di Torre del

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avviati da Tommaso Mazza, oltre che i tanti traguardi da lui ottenuti in questi ultimi anni - racconta il neopresidente, già Consigliere Assocoral da 12 anni e Consigliere Nazionale Federpreziosi -: particolarmente incisive le politiche dell’associazione sulle tematiche ambientali e di tutela della risorsa, fino all’approvazione, a gennaio, del primo Piano nazionale di raccolta del corallo rosso, per il quale Assocoral ha profuso grande impegno. Continueremo a spingere sulla proposta di

Senza i giovani non c’è futuro perciò vogliamo potenziare ulteriormente la collaborazione con l’istituto Degni di Torre fel Greco

Continueremo a spingere sulla proposta di candidatura della lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco a patrimonio immateriale dell’Unesco ma anche a lavorare sul fronte della formazione Greco. Rinnovato il Consiglio direttivo alla scadenza del mandato che per sei anni ha visto Tommaso Mazza alla guida della compagine: per il triennio 2019-2021 faranno parte del direttivo Ciro Condito, Gioia De Simone, Michele De Simone, Tommaso Mazza, Vincenzo Moccia, Sandro Orlando, Pietro Parrino, oltre al presidente scelto all’unanimità Vincenzo Aucella, da 13 anni insieme al fratello Manuel alla guida dell’azienda fondata dal bisnonno. Completano la nuova governance il Collegio sindacale formato da Antonella Borriello, Francesco del Gatto e Vincenzo Raiola e il Collegio dei Probiviri (Vincenzo Liverino, Giuseppe Rajola e Alessio Sorrentino). “Trovo già nel cassetto tanti progetti

candidatura della lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco a patrimonio immateriale dell’Unesco ma anche a lavorare sul fronte formazione, fianco a fianco con l’istituto Degni”. Il liceo artistico di Torre del Greco che dà la possibilità, al termine dei primi due anni, di scegliere l’indirizzo “Design del Gioiello” - e che lo scorso dicembre ha ottenuto il riconoscimento del titolo di indirizzo raro - ha infatti avviato con Assocoral un progetto di alternanza scuola-lavoro, la cui prima edizione terminerà a maggio. “Senza i giovani non c’è futuro - precisa Aucella - perciò vogliamo potenziare ulteriormente la collaborazione con l’istituto, coinvolgendo sempre più realtà imprenditoriali del territorio”. Con 55 aziende socie, Assocoral punta a rendere sempre più incisive tutte le sue peculiarità: oltre al corallo, infatti, le

imprese del comparto torrese portano avanti una tradizione secolare di lavorazione del cammeo e di produzione di gioielli. “Stiamo ipotizzando una modifica nella composizione del direttivo per dare uguale peso a tutte e tre le categorie, con la nomina di tre vicepresidenti che le rappresentino”, sottolinea Vincenzo Aucella. Tra i suoi obiettivi, anche l’istituzione di un concorso internazionale di incisione di corallo e cammeo aperto a giovani designer di tutto il mondo. A questi progetti a lungo termine si aggiungono, nell’immediato, la realizzazione di un progetto itinerante in Italia e all’estero con la presenza, a maggio, in occasione di Tarì Mondo Prezioso, a settembre in concomitanza con Vicenzaoro e per marzo 2020 alla fiera di Hong Kong.

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VINCENZO AUCELLA NUOVO PRESIDENTE Assocoral, a change of leadership Vincenzo Aucella, the new president “I am taking on an important role and I will commit myself to continuing our good work so far with a close-knit and committed team”: these are the words with which Vincenzo Aucella accepted his appointment as president of Assocoral. The Governing Council was renewed upon expiry of the mandate that saw Tommaso Mazza as leader of the team for six years.“I realise that Tommaso Mazza has carried out many projects and achieved a great deal in recent years” - said the new president, who worked as Adviser for Assocoral for 12 years and National Adviser for Federpreziosi “the association has set down cutting-edge policies on protection of the environment and resources, and approved, in January, the first national plan for the collection of red coral, in which Assocoral has channelled a lot of effort. We will continue to push for the craftsmanship of coral and the cameo of Torre del Greco to be recognised as UNESCO cultural heritage, and will also work on the training front together with the Degni institute.” The Torre del Greco art high school has started a work-related learning program with Assocoral. “Without the young there is no future” - Aucella remarked – “we therefore want to work more closely with the institute, involving more businesses in the area”. With 55 member companies, Assocoral will implement in the near future an itinerant project in Italy and abroad for all its long-term projects; it will be present at Tarì Mondo Prezioso in May and Vicenzaoro in September this year, and the Hong Kong fair in March 2020.


Crusado Gioielli: timeless beauty Quality can be manifested in sheer beauty. Mariano Cusatelli, owner and founder of Crusado Gioielli, firmly believes that this is true. For him, it is not just a way to counteract the barbaric approach of the markets or a strategy for keeping up with the competition. But to move from belief to reality: Crusado is now actively involved in reasserting the merit of fine jewellery, designed for discerning customers with subtle tastes, who reject the banal and the ordinary. This concept was established with the company itself, as Mariano Cusatelli made quite clear.“The close collaboration between us, the founders of the brand, has developed into a great flow of ideas, techniques and styles, allowing us to carve out a particular niche in the spectrum of Italian jewellery. We combine highest quality Italian workmanship, a careful selection of diamonds and natural coloured stones, excellent margins, and an affordable price to the public. I like to call it “Crusado Style”. “The idea that we have reached our peak is impoverishing to the spirit, making our past efforts and commitment simply appear vain.” So, what is the peak? The peak should be viewed as something unattainable, otherwise it would just restrict business growth and impede customer relations. It is an incentive to always do better. We approach our markets and competitors with humility, expertise, professionalism and seriousness. Given such pre-requisites, it is hard not to improve. What certainties does Italian workmanship offer us today in a totally globalised (and often chaotic) market? Globalisation has brought great advantages over the years. Everything is more immediate; however, it has also brought disadvantages. In our case, as jewellery producers and distributors, Italian craftsmanship is regarded as an absolute given. However, stricter controls may well be required. The best advertising is the quality of the product. Is that enough? It may not be sufficient. The parameters have changed. Our visibility in social media, in print media, and at trade shows requires constant and demanding investments. Our plus point is that we are a young company full of bright ideas. Everything must always be consistent with our brand identity and must convey a clear message to the consumer. By definition, Italian customers are among the most demanding. Nowadays, however, they can often be distracted by eye-catching, lower priced offers. How can you win them back? The Italian market seduces us... and we love to seduce it! We are growing like wildfire, selecting the customers that are right for us, and for our creations. But the traditional belief in gold as a future investment has been partly lost. We are now more interested in gifts of technology and fashion jewellery without any real value. Crusado offers customers jewellery that is accessible but also has an emotional impact, like our Portofino, Taormina and Maratea collections. The result is a winning formula, and word is going around in the jewellery community! Let’s focus on the foreign market. One can penetrate this in various ways, through culture, religion, habits and style. We currently have some firm and very satisfactory contacts, but we aim to identify specific reference markets where our brand will be easily appreciated, and where our particular image will be properly conveyed by a serious local distributor. You have been in business for over twenty years, but you still have the desire to go beyond the limits. The route you have chosen means we will never be ordinary. Nowadays, Crusado produces classic collections consisting of over 2,500 pieces. These include our Stretch bracelets in gold and diamonds, which are very wearable and have also enjoyed success abroad. Or there’s our Positano collection that combines diamonds with emeralds, rubies or natural sapphires. Our designers are always at work. Thanks to this love of what we do, we will continue to assert ourselves with stylish, sophisticated creations that are very far from banal.

La sinergia tra noi fondatori del brand si è trasformata in flussi di idee, sia tecniche che stilistiche, che ci hanno permesso di ritagliarci un posto ben preciso nel panorama della gioielleria italiana


2|2019 Crusado

Crusado

MARIANO CUSATELLI:

«Il Made in Italy è certezza assoluta, marchio di riconoscibilità globale, garanzia di materiali, assemblaggi, design apprezzato e ricercato in tutto il mondo. Occorrerebbero, però, regole di controllo più severe»

a qualità può concretizzarsi in pura bellezza. Mariano Cusatelli, owner e fondatore della Crusado Gioielli, ci crede fermamente. Per lui non è solo un’arma contro l’imbarbarimento dei mercati o strategia per tenere testa ai competitors. È fede in un prodotto fatto di tenacia, sacrificio, passione. Ed i mercati gli danno ragione, mostrano sempre più di apprezzare quella sua convinzione di puntare tutto sul bello e ben fatto, la sua idea di bellezza contamina una grossa quota della distribuzione nostrana, e si proietta anche molto oltre i confini nazionali. Dal convincimento a fatti concreti, oggi Crusado è attivamente impegnata nella riaffermazione del gioiello di rango, destinato ad una clientela competente e di palato fine, che scarta l’ordinarietà. Un presupposto nato con l’azienda stessa, come chiarisce personalmente Mariano Cusatelli. Il nostro è stato quasi un percorso naturale. La sinergia tra noi fondatori del brand si è trasformata in flussi di idee, sia tecniche che stilistiche, che ci hanno permesso di ritagliarci un posto ben preciso nel panorama della gioielleria italiana. La filosofia di Crusado è stata subito recepita dai nostri clienti e ben trasmessa ai consumatori finali. Eleganza nella comunicazione, manifattura italiana di altissimo pregio, scelta accurata dei diamanti e delle pietre di colore (solo ed esclusivamente naturali),

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La sfida di Crusado è quella di offrire gioielli che siano accessibili ad ogni capriccio, ma non trascurino l’effetto emozionale nella scelta ottime marginalità ed un prezzo al pubblico interessante. A me piace definirlo “Stile Crusado” e ci guida, per le scelte future, sempre verso la direzione giusta. “Pensare di aver raggiunto l’apice, impoverisce l’animo e lo spirito, rendendo vani gli sforzi e l’impegno profuso negli anni addietro”. Qual è l’apice? L’apice, come giustamente dice la frase, dovrebbe essere sempre considerato come un punto irraggiungibile, altrimenti limiterebbe crescita aziendale e rapporto con la clientela, azzerando tanti sacrifici. È uno stimolo a fare sempre meglio, per superarsi e superare limiti. Affrontiamo mercati e competitors con umiltà, esperienza, professionalità e serietà. Con questi presupposti è difficile non migliorarsi. Che certezze offre oggi, in un mercato completamente globalizzato (e spesso confuso), il Made in Italy? La globalizzazione del mercato ha portato negli anni passati grandi vantaggi. Tutto è diventato più veloce, più

fruibile, più immediato. È chiaro poi che tutto quello che porta vantaggi, porta anche svantaggi conseguenti…, altrimenti non sarebbe cambiamento. Nel nostro caso, e parlo da produttori e distributori di gioielli, ma penso di fare da portavoce all’intera categoria, il Made in Italy è certezza assoluta, marchio di riconoscibilità globale, garanzia di materiali, assemblaggi, design apprezzato e ricercato in tutto il mondo. Occorrerebbero, però, regole di controllo ancora più severe, per non inciampare in Made in Italy mascherati, come tanti se ne sentono, che portano più profitti, ma abbasseranno man mano le attese dei clienti finali. La migliore pubblicità è la qualità del prodotto. Può bastare? Beh, sicuramente è già un buon punto di partenza, ma può non bastare. Non viviamo più in epoca di passaparola, della gioielleria di quartiere. Oggi sono cambiati i parametri. Dai centri commerciali aperti sette giorni su sette alle applicazioni di vendita sui cellulari è davvero difficile orientarsi. Sicuramente la nostra visibilità sui social, sulla carta stampata, nelle fiere di settore è garantita da investimenti continui ed impegnativi. Il nostro vantaggio è quello di essere giovani e rampanti, come si diceva una volta, e con idee molto chiare. Seguo personalmente e quotidianamente le strategie di marketing e le uscite pubblicitarie del marchio. Tutto dev’essere sempre in linea con la nostra brandidentity e deve trasmettere un messaggio ben chiaro al consumatore circa la bontà dei gioielli che produciamo e la differenza che ci contraddistingue dai competitors. La clientela italiana è tra le più esigenti, per definizione. Oggi, però, può essere distratta da proposte ad effetto e più a buon mercato. Come si riconquista? Il mercato italiano ci conquista… e ci piace conquistarlo! Una sfida che ci sta portando a crescere a macchia d’olio, selezionando i clienti giusti per noi, per le nostre creazioni. Come dice lei, però, oggi la clientela finale è attratta da tutto ciò che brilla e che non vale! Si è persa un pò la tradizione dell’acquisto dell’oro come valore futuro. Non le nego che per affetto conservo ancora i regali del battesimo e della prima comunione, e non le nego che sono tutti in oro. Oggi la musica è cambiata. Si è passati ai regali tecnologici o peggio ancora a gioielli fashion,

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bellissimi per carità, ma obsoleti sei mesi dopo e senza alcun valore economico. Oggi le posso garantire che quei regali che conservo affettuosamente in cassaforte hanno più che decuplicato il loro valore. Detto questo, la sfida di Crusado è quella di offrire gioielli che siano accessibili ad ogni capriccio, ma non trascurino l’effetto emozionale nella scelta. Lo facciamo grazie a collezioni come Portofino, Taormina e Maratea, per citarne alcune, che amplificano le quotazioni dei diamanti ed offrono un prezzo al cartellino interessante. Il risultato è vincente ed il passaparola si sta creando tra i gioiellieri! Facciamo il punto sul mercato estero. Il mercato estero è un’altra cosa. La sua penetrabilità viaggia su differenti canali, possono essere cultura, religione, abitudini, stile. I contatti che attualmente abbiamo con i clienti esteri sono solidi e soddisfacenti, ma è chiaro che siamo ancora in fase embrionale se pensiamo alla vastità della platea. Quindi punto ad individuare precisi mercati di riferimento, ove il brand fosse facilmente recepibile, garantendo l’immagine che ci contraddistingue grazie alla serietà di un distributore locale. La sfida dunque è appena iniziata, ma non mi spaventa affatto, anzi… Oltre vent’anni di attività ma resta intatta la voglia di superarsi. La rotta scelta tiene l’azienda tenacemente lontana dall’ordinario. Crusado, oggi, produce collezioni classiche con oltre 2500 articoli. Ci tengo a sottolinearlo perché in comunicazione tendiamo sempre ad evidenziare nuove soluzioni, che ci distinguano dalla concorrenza per creatività. Tra queste i bracciali in oro e diamanti Stretch, indossabili facilmente facendoli scorrere sul polso e che hanno avuto successo anche all’estero. Oppure la collezione Positano, dal design ricercato che abbina diamanti a smeraldi, rubini o zaffiri naturali. I nostri designers sono sempre al lavoro, li sproniamo a superarsi nella forma, i nostri orafi a superarsi nella tecnica. Gli mettiamo a disposizione tutte le tecnologie disponibili sul mercato, loro ricambiano mettendoci infinita passione. La stessa passione che ci sta permettendo di affermarci con eleganza ed una raffinatezza mai banale.

collezione Portofino: oro, rubini naturali e diamanti purissimi

«bellezza a prova di tempo»


www.unoaerre.it

nuove proposte e fatturato in crescita

UNOAERRE

2|2019 Unoaerre

OLTRE ALL’INDISCUSSA POSIZIONE DI LEADER DEL COMPARTO FEDI, IL BRAND PROPONE IN ITALIA LE LINEE FASHION IN ARGENTO E BRONZO E PERSEGUE LA SUA VOCAZIONE INTERNAZIONALE ll’artigianalità che contraddistingue le creazioni firmate UNOAERRE fin dal 1926, le proposte estive 2019 uniscono come sempre l’eleganza e la ricerca stilistica. Quest’anno l’azienda aretina dedica all’uomo una nuova linea di gioielli in argento; tra i pezzi di punta spiccano gli anelli bruniti e gli anelli grumetta e i bracciali grumetta spazzolati a mano rifiniti da chiusure a fibbia. Nuovi modelli e colori arricchiscono anche le collezioni donna Fashion Jewellery Bronze e Silver. Alla Linea “Sfere” si aggiungono dettagli smaltati, in rosso e turchese, in linea con le tendenze colore della prossima estate. “Rugiada” è la nuova linea di bracciali, collane e orecchini impreziosita da grappoli di palline lucide, in bronzo bianco, rosa e giallo. “Lipari” è invece la nuova linea in bronzo caratterizzata da cerchi di tessuto ruteniato. UNOAERRE oltre all’indiscussa posizione di leader del comparto fedi,

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propone in Italia le linee Fashion in argento e bronzo e persegue la sua vocazione internazionale, operando direttamente o attraverso le proprie tre filiali (Parigi, Tokyo, Amman) con oltre 40 paesi. Il fatturato in continua crescita permette all’azienda di guardare al futuro con ottimismo, cercando di consolidare le posizioni attuali ed investire in progetti come Fashion Jewellery e su mercati in sviluppo come quelli del Sud Est Asiatico.

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Unoaerre, new products and a growing turnover The new products for summer 2019 combine, as always, elegance and stylistic innovation, and the craftsmanship that has distinguished UNOAERRE creations since 1926. This year, the Arezzo-based company dedicates a new line of silver jewellery to men. There are also new models and colours for the Fashion Jewellery Bronze and Silver women’s collections. Enamelled details in red and turquoise, in keeping with the colour trends of next summer, are added to the “Sfere” line. “Rugiada” is the new line of bracelets, necklaces and earrings embellished with clusters of shiny balls in white, pink and yellow bronze. “Lipari” is instead the new bronze line characterised by circles of ruthenium fabric. UNOAERRE, an undisputed leader in the sector of wedding rings, proposes the Fashion lines in silver and bronze in Italy and pursues its international vocation, operating either directly or through its three branches (Paris, Tokyo, Amman) in over 40 countries.



2|2019 Design

Preziosa bellezza dal 1957 la Di Leo Gioielli si è fatta strada nel mondo dei preziosi lavorando materie di prima qualità secondo la tradizione orafa e l’ausilio delle più recenti tecnologie. Le sue creazioni sono progettate per esaltare la bellezza della donna, come l’elegante ciondolo in oro bianco con diamanti a scalare e zaffiro centrale. Si abbina perfettamente all’anello che incornicia un’importante zaffiro con un doppio giro di diamanti.

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arocche, sferiche, candide, grigie, dorate, Rajola celebra primavera e femminilità mettendo a frutto ricercatezza e versatilità delle perle, doni del mare d’ineguagliata bellezza. Le ultime collezioni del brand, montate su oro 18 carati, talvolta punteggiate da garbati tocchi d’ematite, hanno rubato la scena nella scorsa edizione del Tarì Mondo Prezioso. Sono amate dentro e fuori Italia, raccontano l’Italia che piace.

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www.rajola.it

Evanueva

Cierre

Rudy Gioielli

www.dileogioielli.com

L’Italia che piace

Rajola

Di Leo Gioielli

DI LEO GIOIELLI RAJOLA

RUDY GIOIELLI

CIERRE Gioielli a carica emozionale

EVANUEVA

Tubogas un modernissimo classico Un prezioso design contemporaneo odolfo Pacifico, Rudy,

G

vanueva è espressione di una lunga tradizione orafa che si racconta attraverso un design contemporaneo dove l’oro è accostato a gemme che, anche quando non sono in primo piano, rimangono protagoniste assolute, frutto di una ricerca lontana dai classici schemi. Come la Linea J’Adore in oro giallo satinato e pietre preziose.

E

Di Leo Gioielli, precious beauty Since 1957, Di Leo Gioielli has made its way in the world of precious metals working with top quality materials according to goldsmith tradition and using advanced technologies. Its creations include the parure in white gold, diamonds and sapphires. Tubogas by Rudy Gioielli, a very modern classic Rodolfo Pacifico, or Rudy, knows every virtue of tubogas like the back of his hand. The designer and artist celebrates summer by adding glints of sunlight with diamonds and gems, a very fine evolution of the sinuosity of jewels, authentic sparkles on the waves www.rudygioielli.com of the sea, an inspiring element dear to the creator of the brand. Cierre, emotionally charged jewels Jewels are “...emotionally charged”, as it says on the Cierre website. Gold and gems can convey so much, as in the case of the 18K white gold parure and brilliant-cut diamonds, but the real emotional charge lies in the soul of the jewel, the one that the Tarì brand manages to preserve in all its creations. The same applies to the jewels for men. Visit www.cierregioielli.it to discover the same seduction, for him. Rajola, the Italy you love Baroque, spherical, candid, grey, golden: Rajola celebrates spring and femininity with all the refinement and versatility of pearls, gifts of the sea of unparalleled beauty. The latest collections by the company, mounted on 18K gold and sometimes punctuated by gentle touches of hematite, stole the limelight at the last edition of Tarì Mondo Prezioso. Evanueva, precious contemporary design Evanueva is the expression of a long goldsmith tradition through the medium of contemporary design. Gold is combined with gems that remain at the forefront even when not in the foreground, courtesy of research that breaks from convention - much like the J'ADORE line in satin yellow gold and precious stones.

www.evanueva.it

www.cierregioielli.it

Cierre

R

conosce a fondo ogni virtù del tubogas, dolce e sensuale come l’animo femminile, mutevole come il mare. L’artista designer celebra la bella stagione aggiungendovi squarci di sole in stille di diamanti e gemme (un’esplosione sul PVD nero, in oro 18 kt come ogni pezzo della linea), finissima evoluzione delle sinuosità dei gioielli, autentici scintillii su onde del mare, elemento ispiratore caro all'ideatore del brand.

ioielli “...dal contenuto emozionale”, si legge sul sito della Cierre, azienda con primaria storia artigianale alle spalle, certificata italiana. Oro e gemme fanno molto, come nella parure in oro bianco 18 ct e diamanti taglio brillante, ma l’autentica carica emozionale è nell’anima del gioiello, quella che il brand del Tarì riesce a custodire in ogni suo manufatto. Lo fa altrettanto bene per l’uomo, cliccando www.cierregioielli.it si scopre identica seduzione, al maschile.

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2|2019 Brand

L.C.ORI Un prezioso gioco di riflessi n innovativo concetto di lavorazione va ad arricchire la vasta gamma di Gioielli che l’azienda di Leonardo Cecere, con sede al Tarì di Marcianise, distribuisce all’ingrosso sull’intero territorio nazionale. Tra le ultime proposte gli orecchini a doppio cuore in elettrofusione a cui la diamantatura, realizzata a mano, regala un luminoso gioco di riflessi.

LC Ori

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Cheri

Muzzico Gioielli

info@lcsrlgioielli.com

Architetture componibili ono anelli o orecchini? Possono essere entrambe le cose, se si parla delle architetture componibili di Muzzico Gioielli, che ha ideato un innovativo sistema grazie al quale il trinomio di pietre può essere facilmente separato e diventare un prezioso solitario o una coppia di orecchini. Oro, diamanti e zaffiri dalle mille identità, frutto della fantasia (e dell’abilità) dei maestri orafi dell’azienda campana.

S

www.muzzicogioielli.it

Giannotti Diffusione

Cherì, to say who you are Cheri, a brand by Govoni Gioielli, has an unconventional spirit based on personalisation. The character of exclusivity expresses the uniqueness of each creation with a intertwining thread of gold forming names and words embellished with a natural diamond. Giannotti Diffusione, over 90 models of wedding rings A constantly updated range of wedding rings of the best brands such as Diana and Unoaerre: at the service of jewellers since 1953, Giannotti Diffusione offers a range of over 90 models that all differ in colour, weight and design. It is also possible to order platinum wedding rings and diamonds: each pair of wedding rings is always put in coordinated packaging and delivered within 60 working days. L.C.Ori, a precious game of reflections An innovative effect is the hallmark of the extensive range of jewels that the Leonardo Cecere company distributes wholesale throughout Italy. The latest on offer includes the double heart earrings and pendant, both in electrofusion. Muzzico Jewels, modular forms Are they rings or earrings? They can be both, in the case of the modular creations by Muzzico Gioielli, featuring an innovative system where the three stones can be easily separated to become a precious solitaire or a pair of earrings. Gold, diamonds and sapphires with countless identities are the result of the imagination (and dexterity) of the goldsmiths of the Campania-based company.

GIANNOTTI DIFFUSIONE Oltre 90 modelli di fedi na gamma sempre aggiornata di fedi dei migliori marchi come Diana e Unoaerre: Giannotti Diffusione propone un assortimento di oltre 90 modelli - gran parte di quelli presenti a catalogo sono disponibili a magazzino in tutte le misure - diversi per colore, peso (da 0,90 grammi) e design. In 60 giorni c’è inoltre la possibilità di ordinare anelli nuziali in platino e brillanti, sempre accompagnati da packaging coordinato.

U

www.giannottidiffusione.it

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CHERÌ Per dire chi sei Cheri, brand di Govoni Gioielli, ha uno spirito profondamente anticonvenzionale giocato sulla personalizzazione. Perché ogni creazione sia unica, il carattere di esclusività lo esprime attraverso un filo di oro che si intreccia per scrivere nomi e parole da tenere sempre con sé. Ad impreziosire collane, orecchini, anelli e bracciali (anche con cordino regolabile) è un diamante naturale.

C

www.gioiellicheri.it

Giannotti Diffusione

MUZZICO GIOIELLI



2|2019 Brand

Creazioni dal grandissimo impatto estetico www.moroeognissanti.it

Moro&Ognissanti

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Le Carose

liano è stata lusinghiera, i mercati esteri non sono da meno e, dopo il monomarca a Palermo e la boutique presso The Brian&Barry Building Sanbabila, ecco la Spagna (Zaragoza) e New York, inizi di un programma di sviluppo che ne segna la consacrazione a livello mondiale. Moro&Ognissanti rivolge la sua attenzione a donne dinamiche ed eccentriche a cui dedica i suoi gioielli da viaggio, metafora del lusso in argento o argento placcato oro rosa 18 Kt, con pietre naturali ed eco diamanti incassati a mano. Un dialogo ininterrotto tra prezioso e non prezioso per i tempi di oggi.

www.lecarose.com

Be My Key per aprire le porte del tuo oggi, del tuo domani

uando un desiderio è fattibile si è nella dimensione del sogno. Se prima un gioiello era considerato un oggetto da tramandare, Moro&Ognissanti lo ha reso accessibile a tutte per tutti i giorni e per varie ragioni che meritano più attenzione. Belle e ben fatte, le sue creazioni Made in Italy, riconoscibili per la ricerca dei tagli, dei colori, del design e per la maniacale accurata lavorazione, hanno tutta l’energia estetica necessaria a fare di un bijoux l’alter ego di un gioiello prezioso con risultati da record. Il senso del lusso è espresso dalla capacità di disporre le pietre valorizzandone i bagliori e l’euforia dei colori, ma anche dai particolari bagni di oro o di platino praticati all’argento 925 e all’oro 18 kt che rendono inalterabile ogni gioiello. “Abbiamo interpretato i desideri Moro & Ognissanti, creations of great aesthetic appeal delle donne sviluppando un in- While a jewel was once considered something to hand down sieme di fattori, dall’idea alla por- or be inherited, Moro & Ognissanti has made it affordable for everyone, every day. Its creations, entirely made in Italy and with tabilità passando per la materia e distinctive cut, colours, design and painstaking workmanship, la lavorazione. Volevamo creare have all the aesthetic appeal to make a bijou the alter ego of a qualcosa di bello tailor-made fatto precious jewel with record results. The sense of luxury lies in the in Italia secondo i più alti stan- skilful arrangement of the stones to enhance their glow and the dard, rivoluzionando, al con- euphoria of their colours, but also in the particular gold or tempo, il mondo dell’haute platinum plating with 925 silver and 18K gold that make each piece of jewellery unalterable. “We wanted to create something joaillerie e del bijou, e le loro logi- beautiful and tailor-made in Italy according to the highest che di acquisto. In breve, abbiamo standards, while revolutionising the world of haute joaillerie and innescato quel processo di libertà bijoux and their purchasing logics” explained Manola che le donne chiedevano con un Ognissanti. If the response of the Italian market has been incremento esponenziale dei risul- flattering, that of the foreign markets has been no less so, and the single-brand store in Palermo and the boutique in The tati”. Spiega Manola Ognissanti. after Brian&Barry Building Sanbabila, there is Spain (Zaragoza) and Se la risposta del mercato ita- New York, with the beginning of a development program taking

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azienda salentina cambia il modo di come siamo abituati a guardare un gioiello facendolo amuleto, un oggetto di buon auspicio portatore di un messaggio di libertà: avere il coraggio di aprire le porte di mondi ancora sconosciuti per un domani diverso, più vicino ai Le Carose: Be My Key to open the doors of nostri desideri. Per credere nell’incre- your today and tomorrow dibile. La chiave, old style o proprio The Salento-based company makes a come quelle che utilizziamo nella no- jewel into an amulet with a message freedom: to have the courage to stra quotidianità, è la protagonista about open the doors of unknown worlds for della collezione “Be My Key”. Bijoux a different tomorrow of our desires. che si ribellano alla noia e che pare The key, in the old style or like those of dicano indossami, sfoggiami, mo- our everyday life, is the protagonist of strami con orgoglio e divertimento the “BE MY KEY” collection, as a per rompere con la routine, con il single lucky charm covered with pavé or accompanied by scaramazze pearls solito passato. È presentata in forma and crystals. Le Carose, a brand by di singolo lucky charm ricoperto di Pink Mood, knows how to talk to abbaglianti pavé oppure accompa- women in a way that is original, diverse gnata da grandi perle scaramazze e and entertaining. luminosi cristalli dove ogni colore è un’emozione, una vibrazione di forte energia. Con questi presupposti Le Carose, brand di Pink Mood, mostra ancora una volta di saper parlare alle donne celebrando il suo lato più avventuroso con i tratti tipici che caratterizzano ogni propria creazione: originalità, diversità, allegria.

it worldwide. Moro & Ognissanti turns its attention to dynamic and eccentric women to whom it dedicates its travel jewels, a metaphor of luxury in silver or 18K rose gold plated silver, with natural stones and eco-diamonds set by hand.

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#iosonopreziosa MARIANA RODRIGUEZ CIERRE GIOIELLI www.cierregioielli.it

Anelli in oro 18 kt bianco, giallo e rosa con diamanti e rubini. Collezine Donna C. Abito in ciniglia La Fée Maraboutée Camicia con dettagli plissè Mangano

Production & styling Alessia Caliendo Photographer Virginia di Mauro


2|2019 Design


RUDY www.rudygioielli.com

Tubogas. Parure in oro 750 giallo e rosa con brillanti Abito cangiante Aniye By Abito longuette Attic and Barn

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DI LEO www.dileogioielli.com

Parure collezione Regina in oro bianco e diamanti Parure collezione Ceylon in oro bianco con zaffiri e diamanti. Abito ricamato La FĂŠe MaraboutĂŠe Blusa stampata Cannella

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DADINI www.dadini.com

DADINI smaltati e decorati a mano. Collezione Colori, Maioliche e Oro giallo su porcellana. Abito maiolica Stella Jean

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RAJOLA www.rajola.it

Collana Calypso pasta turchese spinello blu oro Orecchini More tessito pasta turchese spinello blu oro Parure Link in corallo di sciacca, osso e oro Giacca Berenice Frankie Morello T-shirt classica Attic and Barn Mini shorts Fracomina

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MORO&OGNISSANTI www.moroeognissanti.it

Orecchini e anelli collezione Brillante Parure collezione Niagara Denim tie dye John Richmond Giacca camouflage John Richmond Canotta in cotone 8pm

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CONFUORTO GIOIELLI www.confuortogioielli.it

Parure in corallo con tamburello dipinto a mano Borsa e cintura in paglia con corallo Parure in corallo con giada e pietre dure Borsa in paglia con pendente in conchiglia

Abito in sangallo Gilberto Calzolari Pantaloni a righe Humility Canotta in cotone 8pm

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Orologi donna movimento quartz PRINCeSS. STAR. MARA

GIANVIX www.vittoriogiannotti.it

Camicia a righe Maje Giacca in denim con rouches Miss Sixty

Make up Mariangela Palatini Hair Daniele Villanueva Mongui using Aveda Talent Mariana Rodriguez Stylist assistant Sara Nasini Special thanks to East Milano Photo



2|2019 Brand

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US3: il tempo fashion slow ed etico

Jason Hyde

eterminato a cambiare il mondo, o quanto meno a limitare i danni che l’uomo gli sta causando, il brand americano “Jason Hyde” arriva in Italia, distribuito da US3 SRL, per segnare una nuova direzione del tempo, per lui e lei, stando in armonia con la Natura. Un pensiero US3: fashionable, slow and ethical time by Jason Hyde ecologico che si traduce anche nell’utilizzo di The American brand “Jason Hyde” is distributed in materiali naturali, atossici, riciclabili e/o rici- Italy by US3. Natural, recyclable and/or recycled materials are used to make 100% ecological and clati, come i cinturini, 100% ecologici e soste- sustainable straps for both him and her. These nibili, in sughero sardo, carta, lana biodegradabile materials are Sardinian cork, paper, biodegradable e pet, per la cui realizzazione si avvale della colla- wool and PET, and are produced by companies borazione di aziende con certificazione ad im- with zero-impact environmental certification and an patto zero sull’ambiente. Una filosofia “organic approach that is altogether “organic & green”. The & green” che si racconta attraverso lo slogan slogan “Eight Days A Week” asks if we would like an extra, eighth, day in the week all for oneself. The “Eight Days A Week” sottolineando che tutto è brand emphasises this with the number 8 on the possibile, anche aggiungere un giorno alla set- dial. Refined, precise and ethical: what more could timana da dedicare a se stessi con un numero, you ask of a timepiece! l’8, che il brand enfatizza pure sul quadrante (che ricorda il primo Rolex) differenziandolo con il brillio di strass o regalandogli una dimensione big size rispetto agli altri che sono presentati in forma di indici stilizzati. Raffinato, pratico, preciso, etico, ad un segnatempo non si può chiedere di più!

Destinazione avventura

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Borsari Gioielli

rinomato brand di Verona, ha dedicato la simbologia del mare a chi vive questo spazio sconfinato e inesplorato con l’animo del sailor man, ed a chi navigatore non è ma vuole cavalcare, fendere, governare la possente forza della libertà con la “Oceania Collection”, un ventaglio di charm a scorrimento in ar- Borsari Gioielli, a destination for adventure gento 925, rodiato o placcato oro The renowned Verona-based company has dedicated rosè 2 micron, rimandi e attinenze the symbolism of the sea to those who love sailing, and al blu del Mare Nostrum o per com- to those who maybe do not but want to ride freely with porre il proprio gioiello, bracciale o the “Oceania Collection”. This is a range of sliding collana, in cordino di poliestere nau- charms in 925 silver with 2 micron rhodium or rose gold plating, evoking the blue of the Mediterranean Sea, or tico multicolore ad alta tenacità, con you can compose your own jewel, bracelet or necklace, chiusura a moschettone, anch’esso in with high strength multi-coloured nautical polyester cord, argento 925, rodiato o placcato oro with snap-hook clasp, also in 925 silver with 2 micron rosè 2 micron. Tanti sono gli ele- rhodium or rose gold plating. The emblem of the menti, in forma di piccoli cubi, raf- collection, entirely Made in Italy, is the “wind rose”, figuranti timone, rosa dei venti, embellished with hot enamel in the versatile military colours of blue, red, black, white, titanium. ancora, pirata, tridente, nodo marino, per raccontare di avventure vissute o sognate. Emblema della collezione, rigorosamente Made in Italy, è la “rosa dei venti”, arricchita da smalto a caldo nelle versatili colorazioni militare, blu, rosso, nero, bianco, titanio. Tra longitudini di stile e latitudini di eleganza ecco dettagli di eccentricità e di qualità adatti per l’estate e, innegabilmente perfetti, per un look urban chic.

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@us3group

www.borsarigioielli.com

Oceania Collection per uno stile tutto da personalizzare



2|2019 Brand

Hagerty

per prendersi cura dei gioielli hagerty.world/it/

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agerty è presente sul mercato con articoli per la pulizia dell’argento con proprietà antiossidanti dal 1875 e prosegue la propria missione con prodotti specifici per la cura e la lucentezza di ogni tipologia di gioiello, garantendo il rispetto dei materiali originari, sia metalli che pietre, grazie all’impiego di specifiche formulazioni studiate ad hoc anche per i più preziosi. La costante attività di ricerca e di sviluppo ha coinciso altresì con l’evoluzione strategica delle tre macrocategorie di prodotto, che dal 2016 vengono destinate al consumatore finale con proposte mirate: pulizia e cura dei gioielli; pulizia e cura di oggetti ed elementi di arredo casa; pulizia e cura oggetti di arredo tavola e cucina. La cura e la pulizia dei gioielli e degli

oggetti preziosi è a tutti gli effetti un valore aggiunto, relativamente alla brillantezza e alla luminosità dei gioielli, quanto all’aspetto emozionale ed affettivo di chi il gioiello lo possiede e lo indossa. L’utilizzo dei prodotti Hagerty, nel caso specifico dei bagni ad immersione, garantisce una pulizia profonda e accurata nelle zone più nascoste, a salvaguardia della migliore condizione igienica di anelli e bracciali, esposti al contatto con gli elementi esterni della vita quotidiana. Per fornire informazioni sempre più mirate, anche attraverso video tutorial, ad inizio Aprile 2019 è stata inaugurata anche la pagina Facebook di Hagerty Italia. Fra gli altri temi, saranno presenti con logo, indirizzo e foto le gioiellerie dove è possibile acquistare i prodotti. Portare nuovi clienti in gioielleria! È la missione di Hagerty.

Con facebook, Hagerty fornisce dei video tutorial per l’uso dei prodotti

Hagerty, for the care of jewellery Hagerty has produced articles for cleaning silver with antioxidant properties since 1875. There are three macro-categories of products for the final consumer representing targeted solutions: cleaning and care of jewellery; cleaning and care of home furnishings and accessories; and cleaning and care of tableware and kitchenware. The use of Hagerty’s products, specifically in immersion baths, guarantees deep and thorough cleaning and the best level of hygiene of rings and bracelets. Specific details are available on the Hagerty Italia Facebook page, where you can find the logo, address and photos, as well as the jewellers that sell the products. Introduce new customers to jewellers! This is Hagerty’s mission.

PERLORO PACKING Il packaging made in Italy a 25 anni fabbrica leader nel panorama internazionale del luxury packaging con una produzione esclusivamente Made in Italy. Realizza in sede prodotti e soluzioni personalizzate che accompagnino e valorizzino preziosi da custodire e da esporre.

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For 25 years now, it has been a leading manufacturer on the international luxury packaging scene with a range that is exclusively Made in Italy. The company offers its own customised products and solutions for making the most of valuables to be coveted and put on show.

www.perloro.com www.live-fantasy.it

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MICHAL NEGRIN ITALIA gioielli molto

uando la materia e la forma entrano in connessione nasce l’armonia. Sarà questa la formula di Michal Negrin Italia che firma la propria individualità attraverso incontri e scambi tra culture e mode. È tutta questione di proporzioni, a volte intessute di pop a volte di romanticismo, ma ben fuse le une alle altre. Una buona quota delle sue creazioni, poetiche e spettacolari insieme, è giocata dal colore, un segno indelebile in omaggio a quelle donne che condividono la voglia vivere la vita con entusiasmo. Per l’estate 2019 lancia la collezione Floral Dream, che vede metalli preziosi e cristalli Swarovski complessamente

attraenti

intrecciati quasi fossero ariosi lace vittoriani, capaci di movimenti morbidi ed attraenti che esaltano la luce e la brillantezza. È una ricchezza estetica che gli appartiene e che fa di ogni gioiello un pezzo esclusivo, anche perché creato a mano, artigianalmente e nichel free: orecchini, collier e fashionissimi baciamano che, come due gioielli in uno, dal polso scivolano delicatamente sul dorso della mano per arrestarsi in un importante anello.

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Michal Negrin Italia very pleasing jewellery Michal Negrin Italia combines materials and shapes in a harmonious way, displaying a highly individual approach by blending and moving between different cultures and fashions. Many of his creations involve playing with colour, a distinctive mark of his creations, dedicated to those women who share his love of living life to the full. For Summer 2019, he is launching his Floral Dream collection, which features precious metals and interwoven Swarovski crystals that enhance the effect of brilliance and light.







2|2019 Aeffe Creazioni

AEFFE CREAZIONI ffff

energia e virilità nei bracciali 4MEN www.aeffecreazioni.com

Aeffe Creationi. Energy and virility with 4MEN bracelets Jewels can say something about a man’s character, and ranking first among these are the bracelets interpreted by contemporary fashion as an expression of virility. It is to the male of today, who may be both a bit conventional and a touch rebellious, that Aeffe Creazioni has dedicated the new “4MEN” bracelets in hard stones, combining the uniqueness of the colours, the streaks and the inimitable inclusions with the energy they naturally convey to the touch alone. The hard stones also contrast with steel and the metallic lustre of galvanised hematite in various cuts. Varying in mood from ethnic to the mildly superstitious, each jewel is characterised by central elements, either sliding or in the form of charms and in polished and antiqued steel, to suit different male personalities. Some models have an elastic core while others, for a more aggressive look, feature chains always in steel; and others still mix colours or feature a distinctive effect that imitates the scales of a snake. They can be easily combined with any style and can also be worn together without losing their elegance. The 4MEN line will be present at the next edition of ChibiMart, in May.

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er un uomo un gioiello è parte della propria personalità, primi fra tutti i bracciali che il fashion contemporaneo interpreta quale espressione di virilità. Al maschio di oggi, un po’ classico e un pò anticonformista, Aeffe Creazioni ha dedicato i nuovi bracciali “4MEN” in pietre dure, addizionando all’unicità dei colori, delle striature e delle inclusioni irripetibili, l’energia che esse trasmettono naturalmente al semplice contatto. Si accompagnano all’acciaio, insieme alla lucentezza metallica dell’ematite galvanizzata presentata in vari tagli. Spaziando dal mood etnico a quello discretamente scaramantico, ogni bijou è caratterizzato da elementi centrali, scorrevoli o in forma di charms, in acciaio lucido e antichizzato, che sposano le diverse personalità maschili. Alcuni modelli hanno un’anima elastica altri, per un look più grintoso, si completano con catene sempre in acciaio, altri ancora mixano i colori o esaltano una particolare lavorazione che ricorda le squame di un serpente. Si abbinano facilmente ad ogni stile e possono essere indossati anche numerosi senza perdere di eleganza. La linea 4MEN sarà presente anche alla prossima edizione del ChibiMart, a Maggio.

Quello delle pietre dure è un mondo affascinate e Aeffe Creazioni ne è diventato testimone con le sue creazioni che esaltano tutta l’energia che la natura attraverso le pietre è in grado di emettere

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Confuorto Gioielli, bijoux as games of seduction The pair of big size earrings, in 925 silver and black shell with delicate pearly reflections for eccentric elegance, has a teardrop fastening surmounted by a clip of great and contrasting brightness. It is one of the products for the Confuorto Gioielli Spring/Summer collection

Roberto Giannotti: Il Giardino degli Angeli for a green philosophy The collection “Il Giardino degli Angeli” by Roberto Giannotti combines childhood and green philosophy: in the earrings for girls with small fish in enamelled yellow gold, and in the bracelet with gold plate, enamelled angel and red coral. Part of the proceeds will go towards a real “Giardino degli Angeli” (Garden of Angels) in collaboration with Treedom, a web platform that allows you to plant trees and follow their growth online.

CONFUORTO GIOIELLI Bijoux come giochi di seduzione

ROBERTO GIANNOTTI

i fanno notare per l’esuberanza dei colori, a volte per le dimensioni. Accade così nella coppia di orecchini big size, in argento 925 e conchiglia black dai delicati riflessi madreperlacei per un’eccentrica eleganza. Il taglio è a goccia sormontato da una clip a contrasto di grande luminosità. Sono tra le proposte per la P/E del brand campano che si caratterizza per linee di tendenza di ispirazione classica.

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Il Giardino degli Angeli la green philosophy di Roberto Giannotti

MARAKÒ Il corallo fa tendenza

ANANDA925 La buona sorte a portata di… chiavi on è vero ma ci crediamo! Tutti, anche i più scettici. Una risposta a questo comune desiderio di esorcizzare le negatività arriva da Ananda 925, brand di Artecora, con portachiavi amuleto in argento che abbracciano i più ‘collaudati’ simboli della scaramanzia, dalla manina che fa le corna al gobbetto con corno smaltato rigorosamente di rosso. Figure prese dalla tradizione popolare che si accostano a keychain di grande modernità e design.

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rgento italiano placcato oro con trattamento antiossidante, che negli orecchini si abbina al corallo sardo con piccoli e delicati boccioli incisi a mano, al corallo rosso bamboo o alla filigrana di Campo Ligure lavorata a mano: sono le ultime creazioni di Marakò Gioiello Italiano, brand nato nel 1982 e sempre alla ricerca di equilibrio e bellezza.

www.robertogiannotti.com

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www.marako.it Marakò, coral is trendy Earrings are made of gold plated Italian silver with antioxidant treatment, in combination with Sardinian coral featuring small and delicate hand-engraved buds; red bamboo coral; or hand-crafted filigree from Campo Ligure. These are the latest creations by Marakò Gioiello Italiano, a brand established in 1982 that has always had an eye for balance and beauty.

www.artecora.com

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Marakò

Ananda925

Confuorto Gioielli

Ananda925, good luck within the reach of... keys It is not true but we like the idea! Ananda 925, a brand by Artecora, responds to superstition with a silver amulet key ring with iconic charms and an enamel horn entirely in red. Figures are taken from folk tradition and combined with keychains of great modernity and design.

oberto Giannotti coniuga infanzia e difesa dell’ambiente nella collezione “Il Giardino degli Angeli”. Gli orecchini bimba con pesciolino in oro smaltato o il bracciale con targhetta in oro, angelo smaltato e corallo rosso sono esempi di connubio tra gioiello e ecologia. Parte del ricavato dalle vendite andrà ad un progetto di “compensazione ambientale” per creare un “Giardino degli angeli” (una vera e propria foresta) in collaborazione con Treedom, piattaforma web che permette di piantare alberi a distanza e seguirne la crescita on-line.

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www.confuortogioielli.it

Roberto Giannotti

2|2019 Brand



IL MERCATO AMERICANO

TREND IN CRESCITA PER LE IMPORTAZIONI DI GIOIELLERIA ITALIANA NEGLI USA. MA QUALI SONO LE REALI OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE ITALIANE? di Chiara Di Martino

inquanta stati, un’estensione fisica di 9,8 milioni di chilometri quadrati e una popolazione di 327 milioni di abitanti: gli Stati Uniti d’America rappresentano un’opportunità sconfinata per le aziende italiane, ma allo stesso tempo una possibilità da valutare con cautela e, soprattutto, a fronte di una approfondita conoscenza di quel mercato, soprattutto dopo l’eliminazione, da parte dell’amministrazione Trump, dell’ipotesi di un accordo di libero scambio che avrebbe rappresentato un guadagno netto dal 5 al 15% sui dazi attualmente esistenti, con la loro abolizione totale. Preziosa Magazine, in sinergia con Agenzia Ice, Italian Exhibition Group, Federorafi, Club degli Orafi e Studio Limatola, ha provato a fotografare punti di forza e di debolezza (primi fra tutti, i dazi), ma non solo, oltre alle esperienze concrete di chi è presente sul territorio, senza dimenticare le opportunità offerte dall’e-commerce, che potrebbe consentire alle imprese di conquistare una fetta delle vendite in quel paese senza accollarsi la presenza fisica.

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Secondo i recentissimi dati dell’Agenzia Ice, l’andamento complessivo delle importazioni di gioielleria e oreficeria italiana negli Stati Uniti evidenzia nel 2018 un’ulteriore ripresa, con un incremento del 3,4%: un dato che conferma il trend di crescita iniziato nel periodo 2012/2014 e interrotto solo dalla lieve flessione negativa registrata nel 2015 (-8.6%). % Dopo la crisi che ha preso il via nel 2008 importazioni di gioielleria fino al picco del 2011 e oreficeria italiana negli Stati Uniti (2018) (quando la gioielleria ha rischiato di scomparire con soli 90 milioni di dollari di importazioni) un primo recupero effettivo si è avuto nel 2014 con il dollaro ai massimi, l’oro ai minimi e la ricerca da parte dei buyers americani di prodotti di qualità: prodotti che, per il 50%, vengono venduti tra Natale, Festa della

I DATI ICE: 2018 ANCORA IN RIPRESA

+3,4

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Mamma e San Valentino. Nel 2018, dell’import totale negli USA (60 miliardi di dollari) la quota italiana ha rappresentato il 2,37% (1,420 miliardi di dollari americani, in crescita del 3,4%), in dodicesima posizione tra i principali fornitori USA, il terzo in termini di Fine Jewelry (seppur in lieve flessione). Un segmento che la produzione di gioielleria e oreficeria Made in Italy, prevalentemente destinata all’estero (ne viaggia più del 75%, soprattutto prodotti preziosi), intercetta già da tempo, rappresentando gli Usa il terzo mercato di destinazione dopo Svizzera e Francia, con una quota pari al 9,5% del totale. L’economia degli Stati Uniti, ad ogni modo, è in continua crescita e si stima un aumento del PIL reale del 2,9 nel 2018 in confronto all’aumento fatto registrare anche nel 2017 del 2,2%: dietro questi numeri si celano perciò grandi opportunità per le aziende italiane.


Speciale America

Il dietro front di Trump e l’attuale politica sui dazi (attualmente tra i 5 e il 13,50%) accesso al mercato statunitense è gravato da una serie di specifiche procedure e imposizioni fiscali. L’importazione di gioielli tramite vendita diretta al consumatore finale, per un valore della merce inferiore ai 2500 dollari, non richiede l’espletamento di una operazione di sdoganamento formale; tuttavia è richiesta da parte del CBP (Customs Service and Border Protection) la compilazione di un Form. Per una serie di altri prodotti, invece, la dogana statunitense richiede licenze, certificazioni e/o autorizzazioni da parte delle competenti agenzie federali e tra questi abbiamo oro, argento e diamanti. Il dazio doganale, riscosso direttamente alla dogana, per i prodotti di gioielleria varia dal 5% al 13,50%. Oltre al dazio va aggiunta la Merchandise Processing Fee (MPF), una tassa ad valorem pari a 0,3464 percento del valore della merce importata inclusa tra i 25 e i 497.91 dollari. Per l’importazione di merce per un valore inferiore a 2500 dollari la MPF è una tariffa fissa e varia da 2,00 a 9,00 dollari per spedizione.

L’

Ivana Ciabatti Designer. Gran Bretagna

Per l’alta incidenza della materia prima, abbiamo calcolato che l’applicazione del dazio USA su un prodotto di oreficeria tipica italiana arriva a erodere oltre il 70% del valore aggiunto dei nostri manufatti

Ci sono cambiamenti all’orizzonte? “Spero, ma non sono molto ottimista, che quando finirà la “lotta dei dazi” sull’acciaio tra USA e Cina (e di rimbalzo tra USA e UE) - precisa Ivana Ciabatti, presidente di Confindustria Federorafi -, si possa riprendere una trattativa per un commercio mondiale libero da balzelli (dazi e barriere non tariffarie) ma regolamentato per rispettare i principi riguardanti l’ambiente, la proprietà intellettuale, le regole di origine, i diritti dei lavoratori. Tutti asset presenti negli accordi di libero scambio recentemente sottoscritti come quelli con il Canada (CETA) e con il Giappone (EPA). Proprio il CETA dimostra i benefici di simili trattati per economie prettamente manifatturiere come quella italiana: le esportazioni di gioielleria italiana in Canada sono aumentate del +78% nei primi 10 mesi del 2018”. Ad oggi, i dazi rappresentano ancora un ostacolo. C’è qualche categoria più svantaggiata di altre? “Soprattutto le produzioni unbranded, che poi rappresentano la spina dorsale del manifatturiero Made in Italy - aggiunge -. Per l’alta incidenza della materia prima, abbiamo calcolato che l’applicazione del dazio USA su un prodotto di oreficeria tipica italiana arriva a erodere oltre il 70% del valore aggiunto dei nostri manufatti. È difficile trovare ‘zavorre’ di questa entità in altri comparti eccellenti del made in Italy. Sempre come Federorafi abbiamo paragonato l’impatto del dazio su una calzatura italiana con caratteristiche similari. Il risultato è stato che, a parità di dazio, l’erosione del valore aggiunto è pari a meno del 10%, quindi ben 7 volte meno della penalizzazione sul gioiello. Evidentemente è solo grazie alla creatività, alla qualità del prodotto e del servizio e al made in Italy, che le aziende orafe italiane riescono ancora a mantenere le posizioni e le quote sui mercati di destinazione come gli USA però con notevoli sacrifici sui margini di remunerazione e quindi con grave pregiudizio per i necessari investimenti in tecnologia ed in innovazione”. Restando in tema dazi, c’è differenza tra chi è già presente sul mercato e chi si affaccia adesso? “Per i primi, la questione è già stata ‘digerita’; chi si affaccia per la prima volta sul mercato USA e deve ovviamente stabilire la propria ‘price position’, deve chiaramente

NEL 2018, DELL’IMPORT TOTALE NEGLI USA (60 MILIARDI DI DOLLARI) LA QUOTA ITALIANA HA RAPPRESENTATO IL 2,37% (1,420 MILIARDI DI DOLLARI AMERICANI) ‘rodare’ il tutto anche valutando l’impatto del dazio e questo esercizio richiede sicuramente tempo. Inoltre, come negli altri paesi, deve tutelare/proteggere/depositare a priori il proprio marchio commerciale e l’originalità del proprio prodotto/collezione. Ricordarsi che in USA vige la normativa a tutela del paese di origine e quindi applicare il ‘label’ made in Italy e che è sempre più richiesto alle aziende di garantire l’origine ‘conflict free’ dell’oro utilizzato per realizzare il manufatto e che il titolo più commercializzato è il 14 carati (583,3/000) rispetto al ‘nostro’ 18 carati (750/000). In ogni caso, è sempre bene studiare in anticipo il mercato: consumatore, distribuzione e concorrenza”. PER ALCUNI TIPI DI PRODOTTO COME QUELLI CON CORALLO, MOLTO AMATO DAGLI AMERICANI, C’È INOLTRE UN ULTERIORE STEP. Sono infatti soggetti alle norme CITES - Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora - convenzione che regola i prodotti derivati da animali o piante appartenenti a specie in pericolo di estinzione. “Alcune specie coralline, incluso il corallo rosso sono elencate tra le specie protette ed in via d’estinzione e ricadono sotto l’egida del Cites, promulgato nel 1981 - spiega l’avvocato Rosa Marzano, of counsel at Limatola Avvocati di cui dirige l’ufficio di New York, operativa soprattutto in materie di diritto commerciale e dell’impresa, transazioni d’affari nazionali ed internazionali, tutela della proprietà intellettuale, rete di distribuzione e vendita, e-commerce -. Occorre tenere a mente che ogni stato americano può presentare una regolamentazione separata ed aggiuntiva rispetto alla legislazione federale. Prima di importare il prodotto con corallo è fondamentale procedere ad una verifica del complesso normativo anche del singolo stato in cui si intende venderlo”.

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Regole per esportare/produrre/distribuire L’IDEALE È CREARE UNA SOCIETÀ AD HOC SUL TERRITORIO on sembrano esserci dubbi sul fatto che gli Stati Uniti rappresentino, ancora oggi, uno dei principali mercati di sbocco per l’export italiano e altrettante certezze si hanno in merito alla sua complessità. “Che è legata soprattutto al fatto che lo stesso mercato è formato da 50 Stati che presentano differenze sostanziali non solo di carattere normativo/legislativo ma anche di sviluppo economico e culturale - spiega l’avvocato Rosa Marzano -. In sintesi, le società italiane che approcciano il mercato americano affrontano problematiche simili che possono riassumersi nella scarsa conoscenza del mercato at large e dei

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primi incontri con le aziende italiane prosegue Rosa Marzano - è il cosiddetto ‘reality check’ ovvero la realizzazione che inevitabilmente l’ingresso in un mercato così appetibile comporta dei costi/rischi che debbono essere preventivati non solo in termini di risorse economiche e di investimento ma anche di risorse umane. In termini paradossali, il mercato americano sta diventando sempre più protettivo e chiuso in ragione di trasformazioni di carattere sociopolitico e culturale che hanno interessato il paese e questi cambiamenti comportano la necessità di interagire all’interno del paese attraverso entità ‘americane’. Il nostro consiglio di base è sempre di creare una società americana e di operare attraverso la stessa entità per qualsivoglia strategia di ingresso. La costituzione di una entità giuridica agevola le transazioni commerciali e agevola anche l’ingresso di risorse umane dall’Italia”. Alcune strategie di ingresso:

Gioiellerie specializzate, centri commerciali e discount: I CANALI DI DISTRIBUZIONE DEL GIOIELLO NEGLI USA ioiellerie specializzate, centri commerciali e discount: ecco i canali di distribuzione del gioiello negli Usa In generale, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei mercati europei dove la gioielleria viene venduta soltanto in un numero limitato di tipologie di negozi, negli Stati Uniti i prodotti di alta gamma vengono venduti, per circa la metà, in gioiellerie

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rappresentano negli Usa il 65% delle vendite: tra queste, catene come Zale’s e Kay così come gioiellieri indipendenti con un solo punto vendita con prezzi medi di circa 250-300 dollari dove il margine si colloca tra il 45 e il 55%. “Ciò significa - precisa l’Agenzia Ice - che un produttore di gioielleria italiana dovrebbe far arrivare il suo pezzo negli USA, presso il magazzino del grossista, a 100-120 dollari (circa 90-110 euro al

Costituzione di struttura autonoma Utilizzazione di importatori e/o distributori Utilizzazione di agenti e/o brokers e-commerce

Rosa Marzano of counsel at Limatola Avvocati

Il nostro consiglio di base è sempre di creare una società americana e di operare attraverso la stessa entità per qualsivoglia strategia di ingresso competitori operanti sul territorio; in errori legati alla strategia di entrata e a volte alla totale mancanza di strategia; alla carenza di strutture di logistica e di distribuzione; a problemi di carattere culturale e di approccio con eventuali partner americani; alla scarsa programmazione anche in termini di investimento per l’ingresso del mercato”. Come suggeriscono coloro che hanno provato a ‘mettere piede’ nelle opportunità statunitensi, è frequente incappare in una incorretta valutazione dei costi e dell’investimento da affrontare. “Ciò che si verifica nei nostri

LE REGOLE D’ORO 1) Costituisci la tua società americana 2) Proteggi il tuo brand ed il tuo trademark

Sono tante e complesse le regole che determinano eventuali rapporti commerciali, come per esempio la regolamentazione dei rapporti con agenti e brokers. “Esiste una distinzione sostanziale tra queste due figure - precisa Marzano -: l’agente riceve mandato dall’azienda per la vendita del prodotto sul territorio con un rapporto che può essere configurato con esclusività o non esclusività. Spesso all’agente è assegnato un territorio specifico e deve garantire un minimo nelle vendite. Il broker è un venditore indipendente che negozia i prezzi dei prodotti da collocare sul mercato a propri clienti senza garantire alcun minimo di vendita o continuità negli ordini. E, infine, un ultimo cenno meritano le regole sull’immigrazione: l’ingresso nel paese sta diventando sempre più difficoltoso, anche in ragione della enorme discrezionalità degli agenti doganali che hanno l’autorità di rigettare l’ingresso di visitatori per le ragioni più disparate. L’Italia è tra i paesi che rientrano nel cd. waiver program/ESTA: possono entrare negli Stati Uniti per turismo o business per periodi di 90 giorni senza la richiesta di un visto di ingresso. Come tuttavia evidenziato, la possibilità di essere rigettati all’ingresso ci fa consigliare agli operatori e alle aziende, soprattutto nella ipotesi di partecipazione a fiere, di richiedere visti di ingresso ad hoc come ad es. B1/B2 per evitare problemi in dogana”.

LE GIOIELLERIE DESTINATE AL PRODOTTO DI MASSA, INVECE, RAPPRESENTANO NEGLI USA IL 65% DELLE VENDITE specializzate (negozi che appartengono a grandi catene o negozi a conduzione familiare). L’altra metà della gioielleria venduta negli USA viene acquistata dai consumatori attraverso una grande varietà di punti vendita, che comprendono importanti canali quali i grandi magazzini e i dettaglianti “di massa” o “discount”. In questo scenario, seguendo i principali canali si possono individuare opportunità differenti per i produttori italiani: quello ideale sembra essere quello delle grandi gioiellerie, che è possibile approcciare, sottolinea l’Agenzia Ice, soprattutto tramite i buyer in visita alle rassegne italiane. Le gioiellerie destinate al prodotto di massa, invece,

3) Ricorda che ci sono delle limitazioni all’ingresso di risorse umane straniere negli USA.

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cambio attuale). A questo livello di prezzo i fornitori italiani possono produrre gioielleria di qualità ragionevole, anche se non del peso in oro e della qualità artigianale per la quale gli Italiani sono diventati famosi e richiesti. Questo tipo di prodotto è generalmente unbranded e i grandi retailers come Macy’s e Costco presentano una determinata gamma di pezzi sotto forma di collezione, cosi integrando al meglio il prodotto con le strategia di vendita”. Il canale meno promettente per il gioiello italiano sembra essere quello delle gioiellerie con prezzi popolari (che rappresentano il 10-15% delle vendite nel paese), che per loro natura non consentono margini elevati.


Speciale America Luxury Brand Holdings: LA VENDITA PER CATALOGO olendo schematizzare i canali distributivi usati tipicamente dall’oreficeria in tutti i mercati, anche negli Usa si passa attraverso una serie di opportunità: • Grossisti e distributori (attraverso il quale, secondo l’Ice, è trattato il 7080% dell’oreficeria italiana importata negli Stati Uniti) • Organizzazione di rappresentanti indipendenti • Una propria organizzazione di rappresentanti • Apertura di propri negozi in mercati chiave degli USA • Vendita diretta ai dettaglianti USA A queste più comuni forme di approccio al consumatore - per lo più indirette - si aggiunge una particolare modalità di vendita diretta, un tempo presente anche

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Jessica Toniolo Italian Trade Office Manager Luxury Brand Holdings

È un tipo di vendita che funziona ancora molto bene negli Usa: i clienti che ricevono il catalogo possono ordinare online o tramite telefono

nel mercato italiano e oggi invece sparita: quella del catalogo. È in questa direzione che va, per esempio, il lavoro della Luxury Brand Holdings, società attiva dal 1952 e specializzata nella vendita al

dettaglio di gioielleria. Che, oltre a 5 punti vendita sparsi sul territorio americano (tra Boston, New Jersey e Rhode Island) mantiene il contatto con gli acquirenti attraverso 24 milioni di cataloghi inviati ogni anno (41 circa i numeri sui 12 mesi): all’interno di questa immensa offerta prodotto, circa il 15% è costituito da proposte di aziende italiane, soprattutto provenienti da Arezzo, Vicenza e Napoli. “È un tipo di vendita che funziona ancora molto bene negli Usa spiega Jessica Toniolo, Italian Trade Office Manager del gruppo, che negli anni ha

acquisito anche i brand Ross-Simons e Sidney Thomas -: i clienti che ricevono il catalogo possono ordinare online o tramite telefono. Nelle proposte trovano oreficeria, argento ma anche prodotti unici per manifattura come il cammeo: la classicità delle creazioni italiane sposa bene il gusto americano”. La Luxury Brand Holdings come entra in contatto con le aziende del Belpaese? Esiste un canale privilegiato di comunicazione? “A parte le relazioni più consolidate e le missioni organizzate dall’Agenzia Ice che in più occasioni ci ha accompagnato a conoscere le imprese in fiere

ed eventi mirati - prosegue la Toniolo - c’è una rete di professionisti che visita rassegne come Oroarezzo e Vicenzaoro alla ricerca di nuovi prodotti”. Come è cambiato, se è cambiato, il prodotto nel corso degli anni? “Venti anni fa - dice - si prendeva il prodotto così com’era: oggi tutto deve essere ‘su misura’, il cliente vuole un gioiello unico, personale, dedicato”. Dal punto di vista tecnico, con questo canale alternativo per le aziende non esiste un surplus di procedure da espletare: si firma un accordo tra le parti e si spediscono gli oggetti rispettando i vincoli “classici”, dazi inclusi.

LA MAPPA DELLE FIERE STORICHE E LE ULTIME “NATE” n questo scenario le fiere rappresentano ancora un veicolo importante, soprattutto per incontrare buyer interessati al proprio segmento produttivo. La mappa statunitense delle rassegne si concentra per lo più tra Las Vegas, Miami e New York. Tra i principali organizzatori figura Reed Exhibitions: prime fra tutte, il JCK Las Vegas (prossima edizione dal 30 maggio al 3 giugno) e il JIS Miami (4 -7 ottobre). Da quest’anno la società lancia anche un altro evento, il JIS Delivery - San Diego che debutta dal 2 al 4 novembre in California con la formula del cash&carry. Nella Grande Mela quest’anno si svolge la seconda edizione della New York City Jewelry Week (quest’anno dal 18 al 24 novembre), dedicata alla promozione e alla celebrazione del mondo della gioielleria: mostre innovative, tavole rotonde, workshop, tour culturali, collaborazioni innovative con il retail. Tre gli show organizzati dalla Emerald Expositions, che ha stretto con l’Agenzia Ice uno specifico accordo di promozione denominato “The Extraordinary Italian Jewelry”: COUTURE Show (al Wynn Las Vegas, dove espone una decina di designer di italiani), il Las Vegas Antique Jewelry and Watch Show (al Las Vegas Convention Center) e l’ultima “nata”, PREMIER, al Las Vegas Convention Center, all’interno della quale il padiglione italiano è curato da Italian Exhibition Group.

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LAS VEGAS 2019: THE DEBUT FOR “PREMIER” CARNIELLO: «OUR GOAL IS TO OFFER EVERYONE AFFORDABLE, CONSISTENT PRICES»

www.premiershow.com

LAS VEGAS 2019 DEBUTTA “PREMIER” Carniello: «Il nostro obiettivo: proporre un modo diverso di fare fiera, con più servizi personalizzati a costi accessibili»

di Chiara Di Martino

Marco Carniello

Las Vegas Convention Center 30 maggio / 3 giugno

a Las Vegas il nuovo appuntamento americano per la gioielleria italiana: il nuovo evento “Premier”, organizzato dalla Emerald Expositions - che tra le sue fiere annovera anche il JA New York e Couture - è pronto ad aprire i battenti con una vetrina di selezionate aziende italiane per la sua edizione d’esordio dal 30 maggio al 3 giugno. Proprio nella Hall centrale del Las Vegas Convention Center troverà spazio il gioiello made in Italy, nell’ambito del showcase dell’oreficeria e della gioielleria organizzato da IEG Italian Exhibition Group. Una selezione di aziende da tutti i distretti è pronta a intercettare la domanda mirata dei buyer in arrivo da molte nazioni degli Stati Uniti per visitare la Las Vegas Market Week. A spiegare i dettagli della prima edizione ormai alle porte è Marco Carniello, direttore della divisione Jewellery & Fashion di IEG.

È

Le aziende italiane incontreranno i buyer in modo mirato, in base alle esigenze espresse a noi da entrambi: è quello che abbiamo chiamato MEETItaly, una profilazione effettuata tramite interviste mirate sia degli espositori sia dei buyer Marco Carniello direttore della divisione Jewellery & Fashion di IEG

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Direttore, come è stata scelta la collocazione temporale di Premier? L’evento si svolge nella struttura all’avanguardia del Las Vegas Convention Centre in contemporanea con AGTA GemFairTM, dedicata alle pietre preziose, e alla Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show, focalizzata su prodotti vintage: le tre rassegne, riunite sotto il nome di “The Collective”, si trovano nella stessa venue e a 6-8 minuti di distanza ci saranno anche il Couture e il Jck. Per tutta la durata della manifestazione sarà messo a disposizione di espositori e visitatori un servizio di trasporto gratuito e potenziato tra le varie strutture. Inoltre con un unico badge si potranno visitare Couture, Premier, AGTA GemFairTM e Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show; con il badge JCK sarà predisposta una Fast Lane dedicata. A chi si rivolge Premier? Il nuovo show parla a tutti i principali player del settore: dai produttori di oreficeria ai brand di gioielleria, passando per i designer emergenti, i fornitori di materie prime e le aziende del packaging e del merchandising. Italian Exhibition Group è la società scelta per organizzare “vetrina” di aziende italiane che esporranno in questo nuovo format, che rappresenta un passo in avanti rispetto alle fiere tradizionali grazie a un’intensa attività di matching. In sostanza, le aziende incontreranno i buyer in modo mirato, in base alle esigenze espresse a noi


Speciale America

Il gioiello made in Italy troverà spazio nella hall centrale del Las Vegas Convention Center, in uno showcase di eccellenza italiana da entrambi: è quello che abbiamo chiamato MEETItaly, una profilazione effettuata tramite interviste mirate sia degli espositori sia dei buyer, secondo una serie di parametri univoci come strategia di distribuzione dell’azienda, target di prezzo, tipologia di prodotto. Quante aziende italiane ci saranno e quale segmento produttivo rappresentano? Premesso che il comparto di riferimento dell’intero evento è la Fine Jewelry, le nostre aziende sono oltre 20, in arrivo da Valenza, Vicenza, Arezzo, Napoli e Milano. Una presenza compatta, contenuta ma rilevante considerando che siamo di fronte ad una “prima” e, soprattutto, di fronte ad un nuovo modo di fare fiera incentrato sul servizio one-toone offerto da Italian Exhibition Group alle aziende orafe e gioielliere del Made in Italy. L’obiettivo è offrire visibilità in una vetrina fortemente focalizzata sul segmento di mercato di riferimento che, in questo modo, ambisce ad essere più efficace rispetto ad un approccio indifferenziato e di massa. Tanti nomi chiave della nostra produzione, tra cui, per esempio, Cameo Italiano, che porta avanti la lavorazione artigianale del cammeo di Torre del Greco. Eccellenze uniche, è quello che i buyer americani ci chiedono. Cosa aveva in mente quando ha dato il via all’organizzazione di Premier? Volevamo proporre un evento ‘curated’, come dicono negli Usa: non solo una vendita di spazi ma un progetto fatto su misura per ciascuno, nel quale IEG affianca gli espositori dall’allestimento al business matching mirato. Le aziende

chiedevano un approccio diverso: in un’epoca in cui il sistema fiere si ridisegna adattandosi ai cambiamenti del mercato, non potevamo predisporre un semplice contenitore di stand. Che, ad ogni modo, abbiamo provveduto a offrire a costi contenuti per tutti, circa 6-7mila euro. Gli Usa rappresentano ancora il futuro del gioiello italiano? È un mercato enorme e pieno di potenzialità. Oltre a essere un punto di riferimento da sempre per la gioielleria del nostro paese, ha rivelato nel 2018 un andamento stabile, in crescita di circa il 2%. Gode perciò di tre fattori interessanti: dimensioni, solidità e prospettive. Tutto ciò di cui hanno bisogno le aziende italiane.

A new American showcase for Italian jewellery is being held in Las Vegas: the "Premier" fair is being staged by Emerald Expositions which includes JA New York and the Couture Show among its various events - and will open its doors for its first edition from May 30th to June 3rd. Italian jewellery will be on display in the central hall of the Las Vegas Convention Centre, in the setting of the Italian pavilion coordinated by the IEG (Italian Exhibition Group). A selection of companies from all the various districts is ready to meet the demands of buyers from many nations attending Las Vegas Market Week. Marco Carniello, director of IEG's Jewellery & Fashion division, provided more details about the upcoming debut event. Why was the decision made to hold Premier at this particular time? The event is to be held in the avant-garde Las Vegas Convention Centre in order to coincide with the AGTA GemFair, dedicated to precious stones, and the Las Vegas Antique Jewellery & Watch Show, focused on vintage products. These three events, known toge-

ther as “The Collective”, will be located in the same venue, and the Couture Show and JCK Las Vegas will also be just 6-8 minutes away. A free and more regular transport service will be available to both exhibitors and visitors for the entire duration of the event. In addition, you can use a single pass to visit the Couture Show, Premier, the AGTA GemFair and the Las Vegas Antique Jewellery & Watch Show; and there will also be a special Fast Lane for those with a JCK pass. Who is Premier aimed at? This new show is aimed at all the major players in the sector: from jewellery manufacturers to jewellery brands, including emerging designers, as well as suppliers of raw materials and packaging and merchandising companies. The Italian Exhibition Group has been chosen to organise the Pavilion for those Italian companies exhibiting in this new format, which takes a more innovative approach than traditional fairs due to the high degree of business matching. In essence, companies and buyers will be brought together in a targeted manner, based on the needs outlined to us by both parties. This is what we have dubbed

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MEETItaly: a profiling exercise involving targeted interviews with both exhibitors and buyers, and using a range of criteria such as the company’s distribution strategy, price target, and type of product. How many Italian companies will there be and what segment of the market will they represent? The relevant segment for the whole event is Fine Jewellery, and we will have about 20 companies, from Valencia, Vicenza, Arezzo, Naples and Milan. We decided together with Emerald to restrict the number, so that the display of Italian jewellery would be both varied and compact. Our exhibitors include many key producers, such as Cameo Italiano, which continues the traditional craftsmanship of the Torre del Greco cameo. Uniqueness and excellence are what American buyers are asking for. What did you have in mind when you started planning the Premier show? We wanted to make it a ‘curated’ event, as they say in the US: not just a sale of spaces but a project tailored to each participant. Our companies were asking for a different approach: at a time when the whole trade fair system is being redesigned and adapted to changes in the market, simply setting up a stand is no longer enough. Although we have been able to offer stands to everyone at consistent and affordable prices: about 6 or 7 thousand Euros each. Does the USA still represent the future for Italian jewellery? It is a huge market and full of potential. It has always been an important reference point for jewellery in our country, and indeed showed a steady upward trend of around 1% in 2018. There are therefore three important factors at play here: size, stability and prospects. In short, everything that Italian companies need.


LE AZIENDE ITALIANE NEGLI USA: L’ESPERIENZA DEI SOCI DEL CLUB DEGLI ORAFI e esperienze delle aziende italiane negli Usa sono fatte di storie diverse: c’è chi ha operato per anni nel paese e poi, spinto da una serie di considerazioni, ha deciso di fare un passo indietro. C’è chi invece è presente e opera secondo i canali che meglio hanno sposato le proprie dinamiche interne; c’è infine chi è affascinato da questo mercato ricco di potenzialità e sta studiando oggi la modalità migliore per affacciarsi sul territorio sconfinato degli Stati Uniti. Un panorama ben rappresentato dalle aziende socie del Club degli Orafi, associazione indipendente che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana, rappresentative delle differenti categorie e leader nei rispettivi segmenti di attività. “Quello americano è un mercato molto vasto in termini di km quadrati e di potenziali clienti, molto attento alle tendenze e ai cambiamenti di mercato - racconta Jacov Joshach, Sales Manager di Blue White Group, specializzato in gioielleria e pietre preziose con tre marchi all’attivo (JJewels Milano, Duepunti Milano e Leaderline) -: questo rende non facile il lavoro di distribuzione per aziende che non hanno una forte presenza sul mercato in termini di visibilità e possibilità distributive. Questo limita i marchi che potranno avere successo, nel senso che senza un “partner” o un distributore consolidato è tutto più articolato e costoso. Il mondo dei “department stores” è una realtà molto importante in America, e queste grandi realtà hanno bisogno di un servizio molto speciale e frequente. Anche in questo caso credo che la “chiave di volta” possa essere un distributore o agente strutturato e degli investimenti dedicati a questo specifico mercato. Il mercato US aggiunge Joshach - credo sia anche molto orientato verso il “branding”, nel senso che per avere un certo tipo di successo bisogna in ogni caso ipotizzare degli investimenti in marketing dedicati al mercato americano. A oggi il nostro gruppo si sta concentrando in diverse aree e in atri mercati, anche se abbiamo una storica presenza in eventi fieristici in USA. Siamo sempre pronti a presentarci nel mercato americano, ma abbiamo deciso che senza un vero partner / agente / distributore non possiamo aspettarci dei grandi risultati”. È d’accordo con la necessità di scelte ben ponderate Gabriele Aprea, presidente del brand Chantecler - presente negli Usa attraverso un agente e 4/5 clienti selezionati - e numero uno del Club degli

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Jacov Joshach Sales Manager di Blue White Group

La “chiave di volta” credo possa essere un distributore o agente strutturato e degli investimenti dedicati a questo mercato

Gabriele Aprea presidente del brand Chantecler

Sbarcare negli Stati Uniti richiede investimenti importanti e ben studiati, sia per target sia per tempistica

Orafi Italia. “Quello statunitense è il mercato ideale per gli unbranded o per chi tratta prodotti particolari come il corallo - spiega -: per noi che vogliamo fare marca e siamo piccoli non ci sono grossi margini, si farebbe presto ad andare in perdita. Dai nostri uffici milanesi riusciamo a curare il corto raggio, quindi entro i confini europei, ma sbarcare negli Stati Uniti richiede investimenti importanti e ben studiati, sia per target sia per tempistica. Stringere un contatto è solo una promessa, un germoglio da coltivare con pazienza: perché ci sono anche, tra le tante cose, la formazione dei venditori, la cura dell’assortimento, le modalità di esposizione. A tal proposito, è indicativo un episodio: una volta, facendo i mystery shopper presso un nostro rivenditore presente da Neyman Marcus; tutto bene, fin quando la commessa non disse: “Chantecler è una nota azienda francese…”. Non è mia intenzione scoraggiare nessuno perché gli Usa contengono infinite potenzialità, il mio è solo un invito alla cautela”. Una cautela necessaria in un paese in cui le barriere all’ingresso - che al momento non sono in odore di essere eliminate - possono minare la resa di un eventuale investimento. Ma le aziende italiane partono da una situazione di vantaggio: il loro Dna. Ne è convinta Licia Mattioli, Ceo della Mattioli Gioielli, la cui storia inizia nella seconda metà dell’800 con l’Antica Ditta Marchisio e che oggi

Licia Mattioli Ceo della Mattioli Gioielli

Il prodotto di alta manifattura italiana, legato ad una tradizione artigianale, viene ancora riconosciuto sul mercato americano per le sue qualità e per il suo valor intrinseco

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Costantino Papadimitriou senior vice president brand & strategy innovation di Forevermark Italy

Il mercato è molto complesso ed esistono diversi tipi di negozi. Il consiglio quindi è di capire come posizionarsi sul mercato, capire il territorio, tra est e ovest, lo stile può cambiare in maniera significativa. mantiene vive le sue due anime, la produzione dedicata ai grandi marchi della gioielleria mondiale e quella relativa al proprio brand, distribuito in 30 Paesi. “Gli Stati Uniti sono un mercato variegato, che presenta tastes anche molto diversi tra loro - premette -. I gusti spesso cambiano da stato a stato e un’offerta diversificata può aiutare a soddisfare un numero maggiore di clienti. Purtroppo per chi esporta - e mi riferisco soprattutto al mio settore - le barriere dei costi d’ingresso incidono notevolmente sul prodotto gioiello e rendono le aziende esportatrici meno competitive sul mercato, rispetto a quelle locali, che quei costi non devono sostenerli… La notizia positiva è che a nostro vantaggio continuiamo ad aver una carta d’ingresso vincente: il Made in Italy. Il prodotto di alta manifattura italiana, legato ad una tradizione artigianale, viene ancora riconosciuto sul mercato americano per le sue qualità e per il suo valore intrinseco”. Massiccia è invece la presenza di Forevermark: i suoi gioielli con diamanti sono presenti in 465 Independent retailers in tutto il paese con un modello di business simile a un franchising. “Il mercato è molto complesso ed esistono diversi tipi di negozi - racconta Costantino Papadimitriou, senior vice president brand & strategy innovation di Forevermark Italy. - catene, department stores, gioiellerie indipendenti, negozi con vendita esclusiva online, Luxury global brand, ed ancora altre forme come ad esempio catene di discount. Questo rende l’approccio all’acquisto molto vario e complicato in quanto la prossimità o la distanza possono impattare in maniera significativa sulle scelte di acquisto. Non solo,


Speciale America vengono battuti alle aste come Phillips, Sotheby’s e Christie’s, e così riescono ad arrivare sul territorio americano - spiega Emanuela -: qui apprezzano soprattutto il Azzurra Cesari project manager Cesari & Rinaldi Gemmai

Il consiglio che sento di dare? Lavorare con la consapevolezza che si tratta di un investimento sul lungo termine, che richiede impegno, pazienza e presenza la tipologia di prodotti varia in maniera significativa nei diversi tipi di negozio, così come il prezzo. Molte catene, ad esempio, offrono promozioni che “forzano” in maniera significativa il prezzo finale. Il consiglio quindi è di capire se la marca italiana ha come obiettivo quello di creare volumi importanti attraverso prezzi più accessibili o di posizionarsi sul mercato con un prezzo più alto: è anche molto importante capire il territorio, tra est e ovest, lo stile può cambiare in maniera significativa. Tante sono le fiere di settore organizzate nelle grosse città e invece di affacciarsi al JCK, un passo iniziale potrebbe essere entrare nel mercato attraverso fiere di nicchia”. Gli Usa rappresentano oggi circa il 5% del fatturato della Cesari & Rinaldi Gemmai, che da oltre trent’anni attraverso la selezione di pietre di colore offre un servizio personalizzato con tre diversi approcci: prodotti customizzati, gemme destinate a pezzi singoli di alta gioielleria e composizioni di gemme. “Il cliente americano ama soprattutto i colori molto saturi - spiega la project manager Azzurra Cesari -: vanno molto il granato mandarino, il quarzo citrino, l’ametista, la tzavorite e soprattutto la tanzanite. In base alla nostra esperienza, comunque, quello che conta è sì il prodotto così come il servizio, ma soprattutto intrattenere relazioni sia istituzionali sia interpersonali: questo richiede la presenza di figure interne dedicate a quel mercato, possibilmente radicate sul territorio. Il consiglio che sento di dare? Lavorare con la consapevolezza che si tratta di un investimento sul lungo termine, che richiede impegno, pazienza e presenza. Le fiere sono ancora un buon volano, ma il mercato è cambiato e si sono affermate nuove figure come gli stylist che si muovono su canali differenti”. Non ha una distribuzione dedicata ma ha trovato un canale alternativo per essere presente negli Usa, invece, Margherita Burgener, brand dalla storia singolare: negli anni Novanta Emanuela Burgener si avvicina al gioiello trasferendosi a Valenza, lavora per una grande azienda e per l’officina artigiana del futuro marito, la Lombardi Massimo. Nel 2002 nasce la prima figlia e prendono vita i gioielli firmati Burgener e il nome della bimba, Margherita. “Da allora i nostri pezzi unici

Margherita Burgener Emanuela Burgener

Difficile dare un consiglio a chi voglia affacciarsi un mercato americano, di sicuro, vale una regola generale: il bello e ben fatto, insieme alla trasparenza, premia

Made in Italy, i Bold Jewels, il colore delle pietre. Riceviamo richieste di Custom Made da parte di clienti sofisticati che apprezzano l’alta qualità e il servizio dedicato. Difficile dare un consiglio a chi voglia affacciarsi sul mercato americano: di sicuro, vale una regola generale, e cioè che il bello e ben fatto, insieme alla trasparenza, è sempre premiante. Il cliente deve stare sempre al centro, i prodotti vanno pensati per chi li vorrà indossare”. Anche Sicis Jewels, brand che dal 1987 ha introdotto in modo stabile l’arte del mosaico, realizzato secondo tecniche antiche nella produzione di alta gioielleria, grazie all’intuizione del fondatore Maurizio Leo Placuzzi, è presente sul territorio fin dai primi anni di attività. Come? Lo spiega la creative director Gioia Placuzzi. “Il mercato statunitense è uno dei più grandi e vasti al mondo sia in termini di volumi sia di valore. Data la sua ampiezza è difficile per le aziende del settore penetrare capillarmente con punti vendita e rivenditori su tutto il territorio. È un processo che richiede molto tempo e può essere molto dispendioso anche per le aziende stesse. Per questo, per avere un impatto immediato e coprire tutto questo mercato, Sicis ha scelto di esplorare partnership di vendita online con i principali

Sicis Jewels creative director Gioia Placuzzi

Data la sua ampiezza è difficile per le aziende del settore penetrare capillarmente con punti vendita e rivenditori su tutto il territorio siti retail che permettessero di garantire una copertura nazionale in tempi ridotti. Questo permette di raggiungere il cliente dovunque si trova, consegnando direttamente a casa il gioiello richiesto, il tutto con un’attenzione costante al cliente come se fosse in una nostra boutique”.

E-COMMERCE: VENDERE ONLINE È UNA ALTERNATIVA VALIDA? e lo scenario finora disegnato presenta una serie di procedure complesse e, in molti casi, dei costi che impattano significativamente sul bilancio aziendale, una soluzione alternativa può essere offerta dalla vendita online, per sua natura transfrontaliera. Secondo l’ultimo “Fashion and Apparel Industry Report” ad oggi gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato mondiale per vendita sul web di prodotti di lusso dopo la Cina, con una crescita, nel 2018, del 4% (2,7 miliardi di dollari). Le piattaforme che detengono la maggiore quota di mercato nel settore delle vendite online di gioielli e orologi comprendono Amazon.com, Etsy, Signet Jewelers e Blue Nile. Per le aziende italiane, però, anche l’ipotesi di operare tramite e-commerce va studiata con attenzione. “In linea generale - sottolinea l’avvocato Marzano - se si intende utilizzare piattaforme di vendita pre-esistenti che offrono già una base di clientela (come Amazon o piattaforme similari) è richiesta comunque l’apertura di una società americana e l’ottenimento di un tax identification number (partita iva). È inoltre richiesta l’apertura di un conto corrente sul territorio americano. Nell’ipotesi in cui si intenda procedere con un proprio portale le regole si moltiplicano ulteriormente, poiché oltre ad identificare lo stato da cui si intende operare in aggiunta è mandatorio osservare le leggi anche degli stati da cui provengono le richieste di acquisto. Un esempio? Lo Stato della California presenta una legislazione e-commerce molto dettagliata tesa a proteggere i propri cittadini che deve essere applicata per la semplice circostanza che il cliente che ha proceduto ad un acquisto on-line sia cittadino californiano”. “La tendenza della vendita di gioielli negli Stati Uniti va verso una diminuzione delle vendite attraverso il canale classico e un aumento delle vendite online di gioielleria - aggiunge la presidente di Federorafi Ivana Ciabatti -. L’esempio del piano speciale per la gioielleria messo a punto da la nostra associazione, insieme a ICE, ha rappresentato e rappresenta sicuramente uno dei principali strumenti per permettere anche alle imprese che decidono di sbarcare oltreatlantico di testarlo senza investimenti iniziali di particolare entità. Con ICE Agenzia siamo riusciti in meno di 3 anni a coinvolgere quasi 500 aziende italiane e oltre 180 di queste hanno avuto la possibilità di attivare per la prima volta un business con un partner USA oltretutto con la formula del “no consignment”. Oggi non siamo più ovviamente i leader di 20 anni fa ma, ad esempio, rispetto al 2014 quando con una quota del 7,4% eravamo al 5° posto dietro a Cina (29,6%), India (15,7%), Thailandia (12,6%) e Francia (7,8%), le stime a fine 2018 ci riportano sul podio con il 9,5% della quota totale delle importazioni di gioielli in USA dietro sempre a Cina (24,6%) e India (17,4%) ma avendo superato la Thailandia e la Francia, l’unico Paese UE che ci sopravanzava”.

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SECONDO L’ULTIMO “FASHION AND APPAREL INDUSTRY REPORT” AD OGGI GLI STATI UNITI RAPPRESENTANO IL SECONDO MERCATO MONDIALE PER VENDITA SUL WEB DI PRODOTTI DI LUSSO DOPO LA CINA, CON UNA CRESCITA, NEL 2018, DEL 4% (2,7 MILIARDI DI DOLLARI)

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it.event.hktdc.com/fair/hkjewellery-en

Hong Kong International Jewellery Show Design, ricerca e sviluppo per generare più opportunità commerciali Gli show di quest’anno hanno attirato l’attenzione degli acquirenti raggiungendo livelli record, con una crescita soddisfacente da mercati come la Cina continentale e l’India ltre 90.000 visitatori da 141 paesi e regioni hanno partecipato, complessivamente, all’Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show e all’Hong Kong International Jewellery Show, svoltesi tra febbraio e marzo: le due fiere gemelle organizzate dall’Hong Kong Trade Development Council - che nel 2020 torneranno rispettivamente dal 2 al 6 marzo e dal 4 all’8 marzo - hanno registrato oltre 4.600 espositori, mentre il numero di compratori presenti, secondo gli organizzatori, è cresciuto del 4%. “A fronte di un’economia globale incerta -

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ha commentato Benjamin Chau, vicedirettore esecutivo di HKTDC - i gioiellieri hanno puntato attiva,00% mente su design e capacità di ricerca e sviluppo. Gli show di quest’anno hanno attirato l’attenzione degli acquirenti raggiungendo livelli record, con una crescita soddisfacente da mercati come la Cina continentale, l’India e paesi dell’Asean (Filippine, Singapore, Malesia e Indonesia). L’implementazione del Piano di sviluppo delineato per la Greater Bay Area di Guangdong-Hong Kong-Macao è destinata a rafforzare la posizione di Hong Kong come polo espositivo e di approvvigionamento internazionale, generando ancora più opportunità per le attività commerciali”. Anche quest’anno gli organizzatori hanno sottoposto a espositori e visitatori un sondaggio da cui è emerso, a propo-

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sito di tendenze e potenziale di mercato, la il numero prevalenza del gioiello di compratori moda, seguito da gionelle edizioni ielli branded, gioielli per 2019 matrimoni e occasioni speciali. Oro bianco il materiale privilegiato, e tra le pietre è sempre il diamante a farla da padrone.

A fronte di un’economia globale incerta i gioiellieri hanno puntato attivamente su design e capacità di ricerca e sviluppo Benjamin Chau vicedirettore esecutivo di HKTDC

HONG KONG INTERNATIONAL JEWELLERY SHOW. DESIGN, RESEARCH AND DEVELOPMENT TO GENERATE MORE BUSINESS OPPORTUNITIES Over 90,000 visitors from 141 countries and regions took part, overall, in the Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show and the Hong Kong International Jewellery Show, held between February and March. The two twin fairs organised by the Hong Kong Trade Development Council - which in 2020 will return respectively from 2 to 6 March and from 4 to 8 March - saw the participation of over 4,600 exhibitors, while the number of buyers present, according to the organisers, was up 4%. “In the face of an uncertain global economy,” commented Benjamin Chau, deputy executive director of HKTDC, “jewellers have actively focused on design and research and development capacity. This year’s shows have attracted the attention of a record number of buyers, which is on a satisfactory increase, from markets such as mainland China, India and ASEAN countries (Philippines, Singapore, Malaysia and Indonesia). The implementation of the Development Plan outlined for the Greater Bay Area of Guangdong-Hong Kong-Macao is intended to strengthen Hong Kong’s position as an international exhibition and supply hub, generating even more opportunities for commercial activities.” This year the organisers once again asked exhibitors and visitors to complete a survey. The survey revealed, with regard to trends and market potential, the prevalence of fashion jewellery, followed by branded jewellery and jewels for weddings and special occasions. White gold is the most prized of all, and of the stones the diamond continues to rule supreme.

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www.bkkgems.com

Bangkok Gems and Jewelry Fair Vendite per 66 milioni di dollari Secondo le stime fornite, l’ultima edizione della fiera ha generato vendite per un totale di 2,1 miliardi di baht registrando una crescita dell’85,2% ed un aumento del 5,4% di visitatori stranieri rispetto alla precedente edizione ono stati 14mila i visitatori della 63esima edizione della Bangkok Gems & Jewelry Fair provenienti da 118 paesi. L’evento promosso dal DITP - Department of International Trade Promotion secondo le stime fornite ha generato vendite per un totale di 2,1 miliardi di baht (66 milioni di dollari) con una crescita dell’85,2% ed un aumento del 5,4% di visitatori stranieri rispetto all’edizione di febbraio 2018. Gli operatori hanno potuto apprezzare nuove vetrine di prodotti e mostre creative come, ad esempio, The New Faces, che ha presentato gioielleria di 123 Pmi e designer da 21 province, la mostra The Jewelers e la In-

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novation and Design Zone, che hanno proposto prodotti di qualità generando oltre 120 milioni di baht di vendite durante l’evento. Il tema è stato le “Mani magiche della Thailandia”, come ha ricordato anche Chutima Boonyaprapatsorn, vice ministro del commercio che ha aggiunto che nell’ultimo anno le esportazioni di gemme e gioielli dalla Tailandia sono cresciute in quasi tutti i mercati: nel 2018 l’export di gemme e prodotti di gioielleria, escluso l’oro grezzo, ha toccato quota 7.6 miliardi di dollari, con un incremento del 6,96% per gioielli in oro e in argento, e gio,96%

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La principessa Sirivannavari Nariratana alla 63esima edizione della Bangkok Gems & Jewelry Fair

«Nel 2018 le esportazioni di gemme e gioielli dalla Thaliandia hanno raggiunto quota 7,7mln di dollari» Chutima Boonyaprapatsorn vice ministro del commercio

Lo sviluppo della competitività e del marketing, attraverso campagne di comunicazione sono al centro delle attività del Ministero del Commercio thailandese ielli con diamanti*. Inoltre, quest’anno il Ministero del commercio sta concentrando il proprio impegno sullo sviluppo della competitività e del marketing per il settore, attraverso campagne di comunicazione per promuovere l’immagine del paese tra acquirenti e importatori e accrescere la consapevolezza dei consumatori con progetti come la campagna “Buy with Confidence” del Gem and Jewelry Institute of Thailand - GIT, e la campagna “Mani magiche della Thailandia: lo spirito della creazione di gioielli” del DITP. Il DITP, inoltre, sta accompagnando la per gioielli Bangkok Gems & Jewelry in oro Fair verso una crescita, e in argento che punta anche sule gioielli con diamanti l’espansione di canali di commercio online per gemme e prodotti di gioielleria attraverso piattaforme come Ali Express e Thaitrade.com. Il Ministero del Commercio si sta inoltre concentrando sul target dei “Super Rich” nella regione ASEAN, Asia meridionale e Cina, promuovendo al contempo prodotti di nicchia come i gioielli per i millennial in Cina, Giappone e Stati Uniti; gioielli per animali domestici tra comunità di anziani e single; e gioielli relativi alla fede e all’opulenza. Inoltre, il ministero punta molto sull’area “The New Faces” per promuovere a livello nazionale la produzione di un’ampia varietà di gioielli provenienti dalle PMI tailandesi. Prossimo appuntamento con la Bangkok Gems & Jewelry Fair è dal 10 al 14 settembre.

*I valori dell’export nel 2018 I principali mercati di esportazione sono stati Hong Kong

I mercati secondari con una crescita promettente hanno incluso -1,17%

Qatar

+103,49%

Stati Uniti

+15,72%

Singapore

+38,92%

Germania

+16,24%

Corea del Sud

+36,98%

India

+2,23%

Lichtenstein

+25,04%

Belgio

+8,19%

Israele

+20,61%

BANGKOK FAIR SALES OF 66 MILLION DOLLARS Fourteen thousand visitors from 118 countries attended the 63rd edition of the Bangkok Gems & Jewelry Fair. According to estimates, the event promoted by the DITP - Department of International Trade Promotion - generated a total of 2.1 billion baht (66 million dollars) with a hike in sales of 85.2% and an increase of 5.4% in foreign visitors compared to the February 2018 edition. There were new showcases of products and creative exhibitions such as The New Faces, which featured jewellery products by 123 SMEs and designers from 21 provinces, or The Jewelers exhibition and the Innovation and Design Zone. The theme was “The Magic Hands of Thailand” and Chutima Boonyaprapatsorn, the deputy trade minister, added that in the last year exports of gems and jewels from Thailand have grown in almost all markets: in 2018, exports of gems and jewellery products, excluding raw gold, reached 7.6 billion dollars, with an increase of 6.96% for gold and silver jewellery and diamond jewellery. The main export markets were Hong Kong (-1.17%), the United States (+ 15.72%), Germany (+ 16.24%), India (+ 2.23%) and Belgium (+ 8.19%), while secondary markets with promising growth included Qatar (+ 103.49%), Singapore (+ 38.92%), South Korea (+ 36.98%), Lichtenstein (+ 25.04 %) and Israel (+ 20.61%). Furthermore, the Ministry of Commerce is focusing this year on the development of competitiveness and marketing for the sector, through communication campaigns to promote the image of the country among buyers and importers and to increase consumer awareness with projects such as the “Buy with Confidence” campaign of the Gem and Jewelry Institute of Thailand - GIT, and the campaign “Magic Hands of Thailand: the spirit of jewelry making” by the DITP. The DITP is also assisting the Bangkok Gems & Jewelry Fair in its overall growth, focusing as well on the expansion of online commerce channels for gems and jewellery products through platforms such as Ali Express and Thaitrade.com. In addition, the Ministry of Commerce is focusing on the “Super Rich” target in the ASEAN member states of South Asia and China, while promoting niche products such as jewellery for millennials in China, Japan and the United States; jewellery for pets in communities of elderly and single people; and jewels related to faith and opulence. The ministry is focusing, too, on the “The New Faces” area to promote the production of a wide variety of jewels by Thai SMEs at the national level. The next Bangkok Gems & Jewelry Fair will be held from 10 to 14 September.



Rodolfo Palermo

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www.saboroma.it

Sabo Roma Con Sabo Roma Jewelry andrà in scena l’area tematica dedicata al mondo dei bijoux e del gioiello per dare vita a emozioni da indossare DAL 28 AL 30 SETTEMBRE ESPONGONO AZIENDE STORICHE DEL MADE IN ITALY, BRAND STRANIERI E GIOVANI DESIGNER, INTENTI A PRESENTARE LE NUOVE COLLEZIONI E LE ANTEPRIME INVERNALI

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Sabo Roma espongono aziende storiche del Made in Italy, brand stranieri e giovani designer, intenti a presentare le nuove collezioni e le anteprime invernali di bijoux e preziosi, proponendo idee innovative che arricchiscano i buyer in visita con spunti e consigli pratici su come valorizzare nell’immediato il prodotto acquistato in fiera. Sempre maggiore lo spazio dedicato ai giovani designer e maestri orafi, perché possano amplificare il Made in Italy grazie al loro talento e alla loro autenticità. Molti sono i benefit fruibili dagli operatori in visita: dalle navette gratuite ai rimborsi, riservati alle regioni più lontane e all’estero.

Golden Corals

opo 34 anni la fiera Sabo Roma si rinnova: aggiornati forma, contenuti e veste grafica. In vista dell’edizione di settembre (dal 28 al 30), la rassegna capitolina organizzata da Fivit aggiunge due parole all’ormai consolidato nome della fiera B2B: “Sabo Roma, il nuovo Salone dell’Essere e dell’Abitare”. L’obiettivo del nuovo Sabo, fanno sapere gli organizzatori, è quello di raccontare la persona, l’ambiente in cui vive, le sue abitudini ma anche il futuro. Sei le aree espositive che rappresenteranno le tendenze per la casa e la persona, anche in chiave green ed ecosostenibile. Anche questa edizione la 35esima - vedrà splendere “Sabo Roma Jewelry”, l’area tematica dedicata al mondo dei bijoux e del gioiello che ha l’obiettivo di modificare la tradizionale visione dell’accessorio moda da semplice ornamento a vera e propria risorsa, per dare vita a emozioni da indossare e cambiare ogni giorno. A

Sei le aree espositive che rappresenteranno le tendenze per la casa e la persona, anche in chiave green ed ecosostenibile

After 34 years, the Sabo Roma trade fair has been renewed: in form, content and graphics. In light of this year’s edition (28 to 30 September), the Capitoline exhibition organised by Fivit added two words to the now well-established name of the B2B fair: “Sabo Roma, the new Salon of Being and Living”. The goal of the new Sabo fair, say the organisers, is to talk about the person, the environment in which he lives, his habits, but also the future. Six exhibition areas will represent trends for the home and the person, also in a green and eco-sustainable way. This edition - the 35th - will once again see “Sabo Roma Jewelry” shine: the thematic area dedicated to the world of bijoux and jewellery, which makes us see fashion accessories not as simple ornaments in the traditional sense but as a real resource that expresses emotions, to wear and change every day.

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Firenze Shankara



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Chibimart Estate A fieramilanocity sono di scena gli accessori e i bijoux di tendenza

www.chibimart.it

www.chibimart.it

Tarì Mondo Prezioso

Confuorto Gioielli

Servizi e innovazione al centro delle nuove offerte del Centro

Nicitta

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uovo appuntamento con Chibimart Estate dal 17 al 20 maggio a fieramilanocity (padiglione 4): la manifestazione di Fiera Milano dedicata agli accessori moda e ai bijoux propone i prodotti di circa un centinaio di aziende tra bigiotteria di tendenza, pietre dure, prodotti etnici e argenti, pelletteria e abbigliamento provenienti da tutto il mondo. Le novità più originali e creative della primavera-estate 2019 da selezionare e portare subito in negozio grazie alla formula del cash&carry. Prosegue il progetto #chibinature che da due edizioni contraddistingue la manifestazione, seguendo un’importante tendenza di mercato. L’evento sarà realizzato con un allestimento suggestivo che propone grafiche evocative, legate a tre diversi temi: i colori, gli animali, la natura. Saranno presenti nell’area anche dodici vetrine espositive con gioielli, bijoux e accessori ispirati ai tre temi. Confermata anche l’area “Fatto a mano”, con accessori moda realizzati da artigiani italiani e stranieri e da piccole realtà o start-up del settore.

CHIBIMART ESTATE THE TREND-SETTING ACCESSORIES AND BIJOUX OF SPRING/SUMMER 2019 TAKE CENTRE STAGE AT FIERAMILANOCITY

New edition of Chibimart Estate from 17 to 20 May at fieramilanocity (Hall 4): the Fiera Milano event dedicated to fashion accessories and bijoux, presenting the products of around a hundred companies. The most original and creative products of spring-summer 2019 are available as cash & carry items. The ongoing #chibinature project, in its second year at the event, follows an important market trend. There will also be twelve display cases in the area with jewels, bijoux and accessories inspired by the three themes. There will also be the “Handmade” area, dedicated to fashion accessories made by Italian and foreign artisans and by small companies or start-ups in the sector.

Le novità della primavera-estate 2019 da selezionare e portare subito in negozio grazie alla formula del cash&carry

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al 3 al 6 maggio secondo appuntamento dell’anno a Tarì Mondo Prezioso: la produzione torna a confrontarsi con quello del dettaglio durante l’edizione di primavera della rassegna del centro orafo di Marcianise. Alle 400 aziende stabilmente insediate, come a ogni rendez-vous del Tarì con il business, si uniranno circa 60 aziende che occuperanno i padiglioni espositivi Rubino e Smeraldo, affacciati sulla piazza centrale. Piccoli artigiani e grandi marchi si preparano a incontrare così il retail del Centro e del Sud Italia, mentre il centro orafo di Marcianise orienta sempre più la propria attività verso il binomio servizi-innovazione. “È stato un percorso difficile, che ha richiesto due visioni parallele: quella organizzativa e quella degli investimenti in innovazione - spiega il presidente Vincenzo Giannotti, al quale di recente Federorafi ha assegnato la delega a monitorare il sistema distributivo orafo italiano e i suoi nuovi modelli di sviluppo -. Oggi il Tarì è, tra l’altro, gestore di telefonia e internet, e si appresta a offrire il servizio, ormai collaudato a pieno all’interno del Centro, anche al mondo esterno”. www.tari.it

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Vincenzo Giannotti Presidente Centro Orafo Il Tarì

Oggi il Tarì è, tra l’altro, gestore di telefonia e internet e si appresta a offrire il servizio, ormai collaudato a pieno all’interno del Centro, anche al mondo esterno This year’s second appointment at Tarì Mondo Prezioso will be taking place from May 3rd to 6th; the production and retail sectors will again come together at the spring edition of the Marcianise jewellery show. About 60 additional companies will be present in the Rubino and Smeraldo exhibition pavilions overlooking the central square, joining the 400 permanently established companies who attend every Tarì event. Small artisans and big brands are preparing to meet the retailers of central and southern Italy, while the jewellery centre of Marcianise is shifting its focus more towards services and innovation. “It was a difficult decision which required two parallel visions: one for organisation and another for investments in innovation,” explained the president Vincenzo Giannotti, whom Federorafi recently appointed to monitor the Italian gold distribution system and its new models of development. “Tarì is now a telephone and internet operator, among other things, and is preparing to offer the service, now fully tested within the Centre, also to the world at large”.





MAMAN ET SOPHIE www.mamanetsophie.it

Un cerotto “Paraguai” per sorridere ai piccoli inciampi della vita

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uelli di Maman et Sophie si portano addosso ma non si appiccicano, non servono a mitigare il dolore di una ferita ma invitano a riprovare quando quel qualcosa non va come avrebbe dovuto. Sono cerotti “Paraguai” in argento 925 con galvanica in oro rosa. Piccoli, ironici, provocatori ‘lucky jewelry’ pensati per ri-dare il giusto peso alle cose, per non dubitare più delle proprie capacità, per aggiungere alla vita un pizzico di contagiosa positività. Nella forma si ispirano a quelli flesh colored ma si fanno cool tingendosi di rosa fluo e di giallo lime, colori adrenalinici come antidoto alle imprevedibili ferite di tutti i

giorni. Elisabetta Carletti, founder e designer del brand, esprime la sua creatività in molti modi diversi sempre ispirandosi al mondo delicato e puro suggerito dall’infanzia della sua bambina. Con la stessa carica di ingenuità e divertimento sviluppa il suo universo creativo con questa nuova allegorica collezione balsamica come il bacio della mamma su una bua, per arrivare al cuore e alla mente delle persone di tutte le età, millennials inclusi, anzi tra i prediletti.

The “Protective” plaster by Maman et Sophie to ward off daily mishaps Maman et Sophie have brought out “Protective” plasters in rose gold-plated 925 silver. Small, ironic and provocative, the lucky jewellery is designed to make one see things again from the right perspective, to no longer doubt one’s abilities, and to add a pinch of infectious positivity to life. Elisabetta Carletti, founder and designer of the brand, expresses her creativity in many different ways and always draws inspiration from the delicate and innocent world of her childhood.




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