Preziosa Magazine 5(2019)

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A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00

dicembre 2019 € 6,00 italy only

Poste Italiane S.P.A. – Spedizione In Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S/NA/11/2019

RIVISTA INTERNAZIONALE DI GIOIELLI E BIJOUX

Van Cleef & Arpels. Il tempo, la Natura, l’Amore // N.D. Cecilia Matteucci Lavarini. Il lusso è una questione di talento // Il lusso? Passa anche dal beauty // Speciale Hong Kong. Suggerimenti e consigli per affrontare uno dei mercati più importanti al mondo.

























editoriale

Giovanni Micera

Economia circolare, smart-working e sostenibilità empre più spesso si sente parlare di economia circolare, il nuovo sistema economico basato su processi di produzione di alto valore sociale, territoriale e culturale. È la nuova frontiera che tutti siamo chiamati a sostenere responsabilmente perché non rimanga solo teoria.

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Il “green” presente nella nostra quotidianità ha perso quella connotazione “estremista ambientalista” che lo etichettava nel passato Novecento. È una concezione diversa della produzione e del consumo, ancora all’inizio del percorso per la verità, ma la sensazione è che piano piano le economie mondiali si stiano avviando verso una reale coscienza verde a cominciare dall’impiego di energie rinnovabili. Proprio in questa ottica, a mio avviso, vanno inquadrati alcuni fenomeni che, nel breve, potranno in qualche maniera influenzare le future politiche commerciali del nostro settore, a cominciare dal ri-uso di “vecchi” gioielli e, per quanto riguarda gli orologi, dalla pratica del “secondo polso”. Ma quali sono i punti cardine applicabili al mondo del gioiello e del bijou? Le nuove frontiere suggeriscono la realizzazione di manufatti durevoli nel tempo tra le linee da perseguire, insieme al facile ri-utilizzo dei componenti in caso di frazionamenti o smontaggi (ci sarà un perché se per esprimere il loro valore si usano termini come “per sempre”, “intramontabile”, “senza tempo”). Ma la vera rivoluzione sta a monte: nell’approvvigionamento delle materie prime e nella corretta filiera produttiva - da sottolineare in tal senso gli sforzi spesi negli ultimi anni, dal mondo istituzionale/associativo, per identificare politiche di condotta corrette. Non ci sono più alibi. Le imprese sono ad un bivio: assumere un atteggiamento difensivo, limitandosi a rispondere alle eventuali sollecitazioni, rischiando però di perdere nuove opportunità di business; oppure trasformare la “minaccia” in “opportunità”, sviluppando strategie nelle leve della sostenibilità. Da questo punto vista un segnale viene da Italian Exhibition Group che, nei due suoi quartieri fieristici, ha avviato un iniziale progetto di smart working proponendo di lavorare da casa un giorno a settimana ad un primo gruppo di dipendenti, che si traduce in una migliore qualità della vita oltre che ad una limitazione di traffico sulle strade con una derivante riduzione del livello di smog. Bravi! Certo, non sarà facile lasciare in eredità un mondo migliore ma di certo è nostro dovere indicare quelle logiche diverse da attuare quanto prima, magari nell’immediato!



preziosamagazine.com Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018

Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli

sommario

Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli tel. +39 081 18223310 / +39 081 18223064 segreteria@preziosamagazine.com StampaSud SpA, Mottola (TA) Messinter SpA AIE - Agenzia Italiana Esportazione EUROPA: Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Cipro; AMERICA: Canada, Stati Uniti, Brasile; ASIA: Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan; MEDIORIENTE: Libano, Emirati Arabi Uniti, Turchia

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NEWS Cartier, record d’asta da Sotheby’s per il bracciale del 1927 Lea Stein. L’esposizione al Museo del Bijoux di Casalmaggiore L’alta gioielleria di Giorgio Armani

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RUBRICHE Eccellenze Made in Italy New Proposal New Cinderella Bianco d’inverno

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COVER: MORO&OGNISSANTI www.moroeognissanti.it anno XII / n.5 dicembre 2019 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale hanno collaborato: Martino Belmanto, Maria Elena Bonacini, Marilina Curci, Maria Rosaria Petito, Vittorio Petito, Lucietta Vinciguerra, Agata Jankowiak

referenze fotografiche: si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente fornito il materiale iconografico. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Golden Agency srl garantisce la massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gli indirizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di proposte commerciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessati richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati. Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori.

FIERE 64 Joy. Il nuovo format fieristico di Bologna Congressi 116 Lorenzo Cagnoni: «Con l’acquisizione delle fiere aretine consolidiamo la nostra posizione nel settore» 124 Gold Italy fa il pieno di presenze e dalla prossima edizione sarà interamente targato IEG 124 Ambiente: 2020: tante novità in serbo per il marketplace che muove i mercati 126 Homi Fashion&Jewels: Un mix di innovazione, creatività, design, savoir-faire italiano ed internazionale per la nuova edizione della fiera SPECIALE 129 Homi Fashion&Jewels 138 Hong Kong. Suggerimenti e consigli per affrontare uno dei mercati più importanti al mondo EDITORIAL 66 Federica Ciancio #iosonopreziosa 108 Men at work

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Bartorelli Gioiellerie. Il lusso del prestigioso gruppo anche a Bologna Amber Jewelry. Una tendenza in ascesa Van Cleef & Arpels. Il Tempo, la Natura, l’Amore Vintage, pre-owned & Co: il nuovo (vecchio) lusso N.D. Cecilia Matteucci Lavarini. Il lusso è una questione di talento Il lusso? Passa (anche) dal beauty Le punte di diamante della cosmetica deluxe VicenzaOro: Club degli Orafi partner del Talk inaugurale Visio.Next Borsa Diamanti Italia: Trasparenza e tracciabilità dei diamanti la nuova frontiera del commercio mondiale

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VETRINA Lebole Gioielli

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BRAND Chantecler FancsV E-motion Vittorio Fiorentino Taitù Milano Moro&Ognissanti Cameo Italiano Aquaforte Caoro Maria De Toni Unoaerre Esposito Semilavorati Yes I Am Confuorto Gioielli Sacramore Firenze Federica Rossi Jewels Meg Gioielli Gianvix Luisa della Salda Rudy’s Mad Tea Aeffe Creazioni Techmade Luce dei miei occhi Ziio Linea Italia Borsari


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FancsV



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By Simon - Anello in argento 925 placcato oro rosé con zirconi multicolor // Fancs V – Orecchini in oro 18kt con diamanti e perle australiane // Govoni Gioielli - anello in oro 18kt, con zaffiri naturali multicolor e diamanti // Le Meraviglie - Collezione Palma, in acciaio 316L // Yes I am - Bracciale elastico, in acciaio bianco e rosé, collezione Minimal // Maman et Sophie - Collezione WE Hearth, collana a girocollo realizzata con catena di argento 925 placcato in oro rosa con tredici elementi pendenti in argento 925 // Gianvix - modello Denver, orologio uomo mvt. quartz. Cassa in metallo diametro 40mm. Lunetta piatta lucida. Corona a pressione. Fondello in acciaio serrato a pressione. Quadrante silver con sfere e indici color silver. Bracciale regolabile in acciaio tessito con chiusura a scatto scorrevole // Artecora - Bracciale in bronzo/ottone, della collezione Gisel // Aeffe Creazioni - bracciale in occhio di tigre ed onice nero della nuova linea Lotus con elementi in acciaio // Borsari Bracciale - Collezione Rialto in Argento rodiato con elemento torchon in oro giallo 750 // Ishwara Gioielli - Bracciale multifilo in bilama d'oro con tormaline, zaffiri, ametiste e perle naturali // Sacramore Firenze - Orecchini ex voto in argento, smalto, incisione e corallo // Caoro - Anello Collezione Bouquet, in oro 18kt con fiori impreziositi da filo e palline diamantate con riflessi colorati // Techmade Freetime - Smartfit composto da una cassa in ABS a cui abbinare più di 30 diverse fantasie di cinturini in Soft Silicone. Con CPU Dialog DA14585, Display 0.96” TFT Screen, 128x80 px e tecnologia BT 4.0 e G-SENSOR; Compatibilità: iOS 11.0 o v.s. e Android 6.0 o v.s

Techmade

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Caoro



5|2019 News

ono al Museo del Bijou di Casalmaggiore i suoi pezzi caratterizzati da fantasie fissate con una tecnica brevettata dal marito Fernand Steinberger. Il materiale plastico, a ragione, è oggi sotto accusa, ma l’innovativa designer parigina, Lea Stein (dagli anni Sessanta) ha saputo mostrarne la sua faccia migliore, la più colorata e versatile aprendogli le porte del mondo del gioiello. Leggere, divertenti, armoniose, le sue creazioni celebrano una bellezza spontanea in dialogo con il mondo della fantasia e il suo percorso creativo, che l’ha resa icona di stile adorata da collezionisti di tutto il mondo, è oggi raccontato al Museo del Bijou di Casalmaggiore con una mostra, prima in Italia, resa possibile da Lorena Taddei, antiquaria milanese, dal 2017 collaboratrice dello spazio museale. L’esposizione, che conta centinaia di pezzi, mai esposti prima, provenienti dall’archivio parigino dell’artista, è visitabile fino al 16 febbraio 2020 nella Sala Zaffanella. Si potranno ammirare le spille più rare, fra cui le strabilianti serigrafate, gli oggetti di tabletterie (alcuni dei quali creati come prototipi per Guerlain), bracciali, anelli, collane ed una infinità di bottoni. “Immergersi nel mondo delle creazioni di Lea Stein è un’esperienza totalizzante: colori e forme molteplici si rincorrono dando vita a monili vibranti dai tratti puliti che trasmettono l’essenza dei soggetti rappresentati e la variegata personalità artistica dell’autrice”. Ha dichiarato Lorena Taddei.

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L’artista che ha nobilitato la plastica

Lea Stein

CARTIER Sotheby’s, record d’asta per il bracciale del 1927 stato aggiudicato per 6,135,451 milioni di dollari, da un collezionista asiatico, il bracciale in zaffiro e diamanti Art Déco realizzato da Cartier nel 1927 - secondo molti, l’epoca d’oro della prestigiosa casa di gioielleria. È decorato da uno straordinario zaffiro birmano di colore Royal Blue del peso di 47,07 carati, affiancato da due splendidi diamanti bianchi a forma di pera tagliati in stile Moghul, rispettivamente di 9,27 e Sotheby’s, auction record for the 1927 bracelet It went for $ 8,60 carati (la sua stima iniziale completamente Cartier 6,135.451 million to an Asian colraddoppiata, era di 2-3 milioni di dollari). “La lector - an Art Deco sapphire and magia dell’Art Déco continua a esercitare il suo diamond bracelet made by Cartier in 1927, according to many, the incantesimo sui collezionisti di tutto il mondo. - golden age of the prestigious jeha dichiarato David Bennett, presidente wellery house. It is decorated with an extraordinary Burmese Royal mondiale della divisione gioielli Sotheby’s - Il Blue sapphire weighing 47.07 cabracciale Cartier è uno dei pezzi d’arte più rats, flanked by two splendid pearimportanti di quell’epoca che abbiamo mai shaped white diamonds cut in the Mughal style, weighing 9.27 and trattato. Proveniva dalla collezione di un 8.60 carats respectively (its estimate initial was 2-3 million dollars). collezionista asiatico-americano”.

Lea Stein e la figlia Carole

È

Lea Stein, the artist who ennobled plastic At the Museo del Bijou in Casalmaggiore until 16 February there will be the pieces by the designer Lea Stein characterized by patterns fixed with a technique patented by her husband Fernand Steinberger. The exhibition, which has hundreds of previously unseen pieces from the Parisian archive of the artist can be visited until 16 February 2020 in the Sala Zaffanella. You will be able to admire the rarest brooches, including the amazing silk-screen printed ones, tabletterie objects (some of which were created as prototypes for Guerlain), bracelets, rings, necklaces and an infinite number of buttons.

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Si

5|2019 News

Alta gioielleria come nuovo tocco di classe del suo life style a quasi mezzo secolo va controcorrente prediligendo alle esasperazioni un minimalismo esclusivo che ha rivoluzionato la moda. Le sovrastrutture non trovano posto nel concetto di eleganza di “re Giorgio”, che amplia la sua visione di lusso approcciando all’alta gioielleria con la medesima sobrietà. La purezza della sua firma diventa preziosa in questa prima collezione che esplora un essenziale iper sensuale declinandolo in tre collezioni che reinventano gli elementi distintivi di Giorgio Armani con oro, diamanti, onice e gemme semipreziose: “Borgonuovo” che prende nome dalla via dove la Maison ha il quartier generale, mette in gioco il logo GA tra stilizzati pavé di diamanti e pietre semipreziose dalle sfumature pastello; per “Sì” le opposizioni cromatiche ridisegnano la delicatezza di un petalo che si moltiplica fino a tratteggiare un fiore sbocciato accarezzato dal rigore - irrinunciabile la spilla, anima di raffinatezza; tra stelle e spicchi di luna si muove “Firmamento” impreziosito da pavé di diamanti taglio brillante che illuminano il cielo di notte, a volte attraverso una pioggia di gemme disposte a frangia. Nelle boutique Giorgio Armani.

D

Giorgio Armani, fine jewellery as a new touch of class in his lifestyle For almost half a century he has gone against the tide preferring an exclusive minimalism to exasperations, revolutionizing fashion. Superstructures have no place in the “King Giorgio’s” concept of elegance, broadening his vision of luxury by approaching high-class jewellery with the same sobriety. The purity of his design is exquisite in this first collection that explores an essential hyper sensuality, declined in three collections that reinvent the distinctive elements of Giorgio Armani with gold, diamonds, onyx and semi-precious gems. In the Giorgio Armani boutiques.

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Firmamento

Borgonuovo

GIORGIO ARMANI



5|2019

www.chantecler.it

L’

arte va raccontata, per coglierne la logica, per comprenderne la scelta cromatica, la ragione di una forma, l’importanza di ogni singolo elemento. Certo, la sensibilità dell’autore difficilmente coinciderà con la propria, ma ci si può immedesimare, avvicinarsi al suo pensiero e alle sue mani. L’arte pretende tempo e Chantecler, consapevole di questo bisogno, incontra l’eccellenza portando in scena le emozioni, la spettacolarità, sapendo che le scelte vanno fatte prima con il cuore e poi con la testa. I fratelli Aprea hanno una straordinaria capacità comunicativa, affabulano guidando tra le pieghe della vera high

jewellery, mai effimera, che sia pezzo unico o gioiello meno dispendioso. Dalla loro hanno ogni presupposto di altissima gamma, ed una clientela sensibile al bello. Il colore è la loro passione ma il punto di partenza rimane radicato nella materia. Importanza e prestigio sono appannaggio delle creazioni del brand caprese, tra le griffe più ambiziose del Made in Italy. Chantecler, indossato da celebrity e dalle case reali, continua a lavorare sull’unicità con il savoir fare del taylor made che lo rende esclusivo rispetto ai competitors. L’intero processo di realizzazione di un suo gioiello è un percorso complesso

e affascinante che coinvolge più competenze per dare leggerezza ad una cascata di oro rosa colorato da smalto nero nella collezione “Pailettes”, che nel tintinnio di eleganti sovrapposizioni fa spazio al proprio logo, il famoso galletto, in due versioni di cui una con pavé di preziosi diamanti; perché una pietra vulcanica, marmorea come il Kokolong, mostri inaspettata morbidezza e sofficità nella collezione “Enchanté”, tra oro rosa e diamanti; perché zaffiri rosa, diamanti bianchi e rubini, insieme ad apostrofi di smalto rosso ardente, diventino schegge di gioia e abbagli di luce nei ricami in oro rosa di “Caleidoscopio”.

CHANTECLER L’eccellenza come autentico GIOIELLI momento di vita AMBASCIATORI DELL’ITALIAN STYLE Chantecler, jewellery ambassadors of the Italian Style // Excellence as an authentic life experience Art must be explained to understand the thought and hands of the artist. Chantecler meets excellence bringing emotions to the stage, knowing that the choices must be made first with the heart and then with the head. The Aprea brothers tell stories that drive through the folds of genuine high jewellery, be it a unique piece or a less expensive jewel. Every aspect is of the highest range. Colour is their passion but the starting point remains rooted in the material. Chantecler continues to work on the uniqueness that makes it exclusive when compared to competitors. It adds lightness to a cascade of rose gold coloured with black enamel in the “Pailettes” collection; with a volcanic stone, like the Kokolong, it shows unexpected softness in “Enchanté”; with pink sapphires, white diamonds, rubies and red enamel, it can bring joy and dazzling light in “Kaleidoscope”.

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Collezione Scaramazze. Anello in oro 18KT con diamanti e perla australiana

Collezione Floral. Ciondolo in oro 18KT con diamanti, pietre preziose e perla coltivata

5|2019 Fancs V

Collezione Amuse. Orecchini in oro 18KT con diamanti, rubini e rutilo

FANCSV

www.fancsv.com

riservato a chi detesta l’ovvio

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compagina armonicamente ogni simmetria, non a caso primedonne sono spesso le perle barocche, deliziosamente ribelli. In dodici anni di attività, il brand palermitano Fancs V. di strada ne ha fatta, oggi vanta collaborazioni importanti nell'ambito del Made in Italy di gusto e poco convenzionale, e giungerà nel 2020 ad inaugurare suoi personali e-commerce ampliando i mercati di vendita anche online. Anche se il comparto nazionale è stato convinto da tempo dalle proposte di Simona Elia, anima prima del marchio, l'apprezzamento delle lavorazioni indica che ci sono ottime marginalità di ulteriore

espansione. È un diverso concetto di raffinatezza non condizionato dall'anagrafe e piace a chi detesta l'ovvio, come Silvia Tancredi, talentuosa cantante italiana particolarmente attratta dalle sue ideazioni non replicabili: Amuse, Floral, Scaramazze, insieme all’ultima arrivata Belle Époque in oro 9kt, sono tra le collezioni di punta, in oro 18 kt e diamanti accostati di volta in volta a rubini, rutilo, perle coltivate e perle australiane, in cui s'intuisce una progettualità viscerale e smaniosa di stupire.

Fancs V., reserved for those who detest the obvious It harmonically breaks down all symmetry, and it is no coincidence that these primadonnas are often baroque pearls, deliciously rebellious. In twelve years of business, the Palermo brand Fancs V. has come a long way. Today it boasts important collaborations in the field of tasteful and unconventional Italian products and it in 2020 it will inaugurate its personal ecommerce site, expanding the sales markets online. Amuse, Floral, Scaramazze, together with the latest arrival of the Belle Époque in 9kt gold, are among the flagship collections, in 18 kt gold and diamonds combined from time to time with rubies, rutile, cultivated pearls and Australian pearls, in which you can sense a visceral and eager project that amazes. Collezione Belle Époque. Bracciale in oro 9KT con diamanti

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5|2019 E-motion

E-motion ANCHE ONLiNE SEMPRE Più AL SERviziO DEL CLiENTE

www.emotions.it

UN

percorso lungo ed interessante che sta portando a nuovi progetti e nuovi sviluppi la E-motion di Sergio Sorrentino, un imprenditore che vive il proprio lavoro con grande impegno e passione. Dalla scelta delle materie prime al servizio post-vendita, copre l’intera filiera confermandosi ancora una volta una cutting manufacturing riconosciuta di grande professionalità, specializzata nella selezione e nella vendita di pietre preziose dai tagli eccezionali anche online su www.emotions.it. La fidelizzazione dei clienti rimane quindi al primo piano garantendo, attraverso il portale B2B user friendly, un’offerta molto ricca, sempre più completa e sempre più ampliata per l’acquisto di diamanti e

pietre preziose colorate, in lotti sciolti taglio fancy oppure singole selezionatissime, ma anche di gemme blisterate - vero prêt-àporter nel mondo dei preziosi - di alta qualità certificate da enti internazionali riconosciuti come l’I.G.I., e gioielli finiti. E la consegna è garantita in tempi brevissimi. Un partner fondamentale per i professionisti del settore che possono anche verificare la disponibilità delle pietre in tempo reale. Tra i servizi offerti non manca l’analisi gemmologica, perfezionata dall’ausilio di strumentazioni all’avanguardia.

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Attraverso il portale B2B user friendly, un’offerta molto ricca, sempre più completa per l’acquisto di diamanti e pietre preziose colorate



5|2019 Vittorio Fiorentino

www.vittoriofiorentino.it

La lavorazione è interamente realizzata a mano per questo delicatissimo corallo “Pelle d’angelo” posato su petali di oro bianco ricoperti dalla luce mutevole dei pavé di diamanti selezione “Top Collection”

VITTORIO FIORENTINO

gioielli sempre di elevato valore

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n assaggio di primavera per la parure che fa parte della nuova collezione “Le rose di Valentina”. Un girocollo pezzo unico di alta spettacolarità, arricchito dalla possibilità di combinarsi all’anello che riprende il medesimo design. Vere sculture caratterizzate dall’elevata qualità artistica che celebra l’eccellenza del marchio storico, con sede a Viareggio, di risonanza mondiale, che in questo lavoro regala una bellezza dal sapore realistico vantando i tanti particolari di un fiore vero. La lavorazione è interamente realizzata a mano per questo delicatissimo corallo “Pelle d’angelo” posato su petali di oro bianco ricoperti dalla luce mutevole dei pavé di diamanti selezione “Top Collection”. Altro

Vittorio Fiorentino, jewels always of a high value A touch of spring for the parure that is part of the new “Le rose di Valentina” collection. A unique, highly-spectacular piece, enriched by the possibility of combining it with the ring with the same design. Real sculptures with a high artistic quality that celebrates the excellence of the internationally-renown historical brand, based in Viareggio. This very delicate “Pelle d'angelo” coral placed by hand on white gold petals covered by the changing light of the pavé diamonds from the “Top Collection” selection. A masterpiece for important occasions in keeping with the philosophy of Vittorio Fiorentino: "I like to devote myself to things that remain and not to objects that change with the fashion." It is easy to imagine the long period of time he diligently dedicated to the meticulous creation of this genuine wonder.

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dettaglio considerevole è presente nel terminale della collana, che rimanda al decoro della rosa, questo però tutta in metallo prezioso. Un capolavoro per occasioni importanti come è nella filosofia di Vittorio Fiorentino: “Mi piace dedicarmi a cose che restano e non ad oggetti che passano con le mode”. Facile immaginare il tempo lungo ed operoso che ha dedicato alla meticolosa creazione per ottenere una vera meraviglia.



Bartorelli Gioiellerie, the luxury of the prestigious Group also in Bologna

The new Bartorelli Gioiellerie boutique was inaugurated on 30 November in the Galleria Cavour in Bologna.The brand, in its fourth generation, now has six stores with Forte dei Marmi, Cortina d'Ampezzo, Milano Marittima, Riccione and Pesaro, with important sales and ambitious projects, not least the Bolognese one. Along with its fine jewellery collections there are selective brands.Born in 1882, today it has international prestige, as Carlo Bartorelli, President and CEO of the company, confirms. Bartorelli is also in Bologna, with a new boutique at the economic crossroads of Italy. Is this the start of a new phase? The strategy for 2019/2020 is focused on group consolidation. Today we are inaugurating a new phase of our journey, entering one of the great Italian cities, Bologna, to expand and consolidate the city's clientele. The company has the size of a good Italian enterprise, where 40 employees are motivated and passionate about the profession. Is this correct or do you focus on different growth perspectives? Today the goal is to consolidate what we have built so far ... the future? Ours is a dynamic company, we are all on the front line, even my children. We certainly won't stop. The world is full of opportunities!

B RARE AND UNiQUE rami collection


BARTORELLI GIOIELLERIE di Vittorio Petito

affianca esclusività di marchi altrettanto selettivi, tra gli altri, Patek Philippe, Rolex, Audemars Piguet, A.Lange&Soehne, Cartier, Bulgari, Breguet, solo per citarne alcuni. I primi passi nel 1882, vendendo piccoli gioielli in oro nell'entroterra romagnolo. Oggi Bartorelli Gioiellerie ha profilo e prestigio internazionali, con entusiasmo ed energie ancora maggiori, come ci conferma Carlo Bartorelli, Presidente ed Amministratore Delegato dell'azienda che guida. Bartorelli anche a Bologna, con una nuova boutique nel crocevia economico d'Italia. Comincia una nuova fase? Dopo una lunga strategia in cui abbiamo scelto di seguire e servire al meglio una

Anche a Bologna il lusso del prestigioso Gruppo

B RARE AND UNiQUE high jewelry

È

stata inaugurata appena lo scorso 30 novembre, spettacolare quanto i pezzi che vi sono esposti. La nuova boutique Bartorelli Gioiellerie sorge nella centralissima Galleria Cavour di Bologna, al fianco di altri prestigiosi marchi del lusso come Gucci, Louis Vuitton, Prada e Hermès. Il brand, oggi alla sua quarta generazione, giunge così a sei punti vendita (altre cinque boutique sono a Forte dei Marmi, Cortina d'Ampezzo, Milano Marittima, Riccione e Pesaro), un fatturato importante e molti altri progetti ambiziosi, non ultimo quello bolognese. Alle sue preziose collezioni d’alta gioielleria,

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Carlo Bartorelli con la famiglia

clientela italiana e straniera di alto profilo nelle località turistiche italiane più ambite, la strategia per il 2019/2020 è focalizzata sul consolidamento del gruppo. Oggi inauguriamo una nuova fase del nostro percorso, entrando in una delle grandi città italiane, Bologna, per ampliare e consolidare anche la clientela cittadina. L’azienda ha dimensioni da buona imprenditoria italiana: management di famiglia alla guida di un marchio in ottima salute dove lavorano 40 dipendenti motivati ed appassionati al mestiere. È giusta così o si punta su diverse prospettive di crescita? La dimensione attuale del nostro gruppo è frutto dell’impegno costante mio e della mia famiglia. Oggi l’obbiettivo è consolidare quanto abbiamo costruito fino ad ora... il futuro? La nostra è un’azienda dinamica, siamo tutti in prima linea, anche i miei figli, giovani e motivati, di sicuro non ci fermeremo qui. Il mondo è pieno di opportunità! Un gioiello di rango è investimento. Oggi lo si sceglie solo per gusto o si continua a ragionare anche sulla lunga distanza? Il gioiello è prima di tutto emozione, non rappresenta solo un’equazione “valoreinvestimento”. Il gioiello rappresenta ed evoca emozioni, nelle sue diverse accezioni. In un mercato come quello di oggi, dove l’offerta è sempre più vasta, l’unicità è un grande valore. Ogni gioiello che creiamo e realizziamo è unico, come la donna che sceglie di indossarlo. Il gioiello della nostra linea Bartorelli Rare and Unique rappresenta, oltre all’unicità della pietra e del design, anche un ottimo investimento.


5|2019 A,ber Jewelry

Amber Jewelry. An up and coming trend

AMBER JEWELRY di Agata Jankowiak photo Katarzyna Jankowiak

Una tendenza in ascesa

IL The warm glow of the sun’s flirtation, the sweet aroma permeating the air when it’s ground, and numerous wonders hidden inside. Here is a short history of amber and two examples of the trendiest jewelry with a Polish label. Our protagonist formed about 40 million years ago, in the Eocene age, when there was a profusion of resin being produced in the needle-leaved forests of Scandinavia and the Baltic region. It probably had to do with volcanic eruptions and high air pollution levels. The resin seeped out where a tree was damaged - as if oozing from a wound - to protect it from the harmful effects of the atmospheric pollution. Resin running down the tree trunks collected tiny pieces of plants and forest bed, as well as insects or small lizards. Next, molecular polymerization preserved and hardened the resin; converting it into lumps of amber. The ones containing small creatures from millions of years ago are the most valuable. Later, due to erosion those lumps washed off the trees and ended up in streams and then larger rivers. Then during the Ice Age, they traveled even further to Lithuania, Russia, Ukraine and Poland where we find the most substantial amber deposits. Cognac, milky or perhaps lemon? Other than containing a history of the many transformations of our planet, amber also comes in a wide range of colors. This makes it an extremely appealing rock, but color alone does not suffice to make it big in the realm of jewelry. Demanding customers will not appreciate great stones unless you place them in a unique and trendy setting. It would be impossible not to mention the Royal Garden collection by Marcin Wesołowski of the NAC Amber brand. The collection centers around very girly and yet quite refined flower-shaped rings with amber forged in the middle. The Lotus rings stand out with two different openwork surfaces: the perfectly polished outer one in gold, and the inner one surrounding the amber with blue sapphires that use their colour and shine to bring

caldo bagliore dei raggi del sole, il dolce aroma che permea l’aria quando si frantuma e numerose meraviglie nascoste al suo interno. Ecco una breve storia dell’ambra e due esempi dei gioielli più alla moda di marca polacca. Il nostro protagonista si è formato circa 40 milioni di anni fa, in epoca Eocenica, quando la resina veniva prodotta in abbondanza nelle foreste di aghifoglie della Scandinavia e della regione baltica. Probabilmente ha avuto a che fare con eruzioni vulcaniche e alti livelli di inquinamento atmosferico. La resina filtrava dalle piccole rotture sugli alberi, come se trasudasse da una ferita, per proteggerlo proprio dagli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico. La resina che scorreva giù lungo il tronco degli alberi portava via con sé minuscoli pezzi di piante e di terreno boschivo, ma anche insetti o piccole lucertole. Successivamente, la polimerizzazione molecolare ha preservato e indurito la resina, convertendola in blocchi di ambra. Quelli che contengono piccole creature risalenti a milioni di anni fa sono i più preziosi. In seguito, a causa dell’erosione, quei piccoli blocchi vennero lavati via dagli alberi e finirono prima nei corsi d’acqua e poi nei fiumi più grandi, fu così che durante l’era glaciale si ritrovarono a viaggiare lontano in Lituania, Russia, Ucraina e Polonia, dove troviamo i depositi di ambra più consistenti. Cognac, color latte o forse limone? Non solo, l’ambra contiene una storia fatta di molte trasformazioni del nostro pianeta, ma è anche disponibile in una vasta gamma di colori. Questo la rende una pietra estremamente accattivante, ma il colore da solo non è sufficiente per farla spiccare nel regno dei gioielli.

Clienti esigenti non apprezzeranno le grandi pietre se non saranno incastonate in una montatura unica e alla moda. Diventa davvero impossibile non menzionare la Royal Garden di Marcin Wesołowski del marchio NAC Amber, una collezione incentrata su anelli a forma di fiore molto femminili, giovanili e piuttosto raffinati con l’ambra forgiata nel mezzo. Gli anelli di Lotus si contraddistinguono per due diverse superfici traforate: quella esterna in oro perfettamente lucida e quella interna che circonda l’ambra con zaffiri blu, dove viene messa in risalto dal loro colore e dalla loro lucentezza. Anche la collana Officium della collezione Art 7 Black Dress di Wojciech Kalendyk è piuttosto affascinante. Combina una tecnica innovativa di lavorazione dell'ambra con il fleur-de-lis francese medievale, un motivo araldico che ricorda i gigli usciti dallo stemma francese del XVI secolo. Il motivo è riprodotto in elementi in argento placcati in oro su entrambi i lati dell’intera superficie della pietra. Ciò rende l’ambra non più simile a un grosso blocco nero irregolare, ma un richiamo a un tessuto nero ricamato con filo dorato, un effetto ulteriormente accentuato dall’elegante filo d’oro a cui è sospesa. Entrambi i brand presentano sublimi abilità nella creazione di gioielli, una familiarità con la pietra locale e idee su come esibire l’ambra in chiave moderna.

it to the foreground. The Officium necklace of the Art 7 Black Dress collection by Wojciech Kalendyk is also quite fascinating. It combines an innovative technique of amber processing with the medieval French fleur-de-lis , a heraldic motif that looks like lilies straight out of the French 16 th century coat of arms. The motif is reproduced in goldplated silver elements on both sides of the entire surface of the rock. This makes the amber no longer resemble a large irregular black lump, but reminiscent of a black fabric embroidered with golden thread. The impression is further enhanced by the stylish golden string the amber is suspended on.

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Diadema (1976) in platino, oro bianco e diamanti, trasformabile anche in collana. Il prezioso copricapo, incastonato con 144 diamanti a taglio rotondo, a goccia e navette (77,34 carati), rappresenta solo uno degli esclusivi oggetti indossati dalla principessa Grace, visto che a partire dal 1956 la Maison divenne fornitrice ufficiale del Principato di Monaco.

VAN CLEEF & ARPELS IL TEMPO, LA NATURA, L’AMORE A Milano è di scena l’universo prezioso della Maison francese

Alba Cappellieri

utto è partito dalla collana Zip che ha folgorato per la sua bellezza Alba Cappellieri, curatrice di questa preziosa rassegna inaugurata il 30 novembre nei prestigiosi spazi dell’appartamento dei Principi e delle Sale degli Arazzi del Palazzo Reale di Milano. Promossa dal Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale e prodotta da Van Cleef & Arpels in collaborazione con la Fondazione Cologni, la mostra, che sarà visitabile fino al 23 febbraio, è nata proprio dal dialogo intorno a quel gioiello tra la professoressa Cappellieri, ordinario al Politecnico di Milano dove insegna Design del Gioiello e del’Accessorio, già direttore del Museo del Gioiello di Vicenza, e Nicola Bos presidente e CEO di Van Cleef & Arpels.

Nicola Bos

di Luigi Esposito

Nello scrigno esclusivo di palazzo Reale con l’allestimento, affidato alla designer americana Johanna Grawunder (con il suo stile contemporaneo che gioca sulla trasparenza, la luce e i colori che contrastano con i decori neoclassici degli ambienti), sono esposti oltre quattrocento oggetti preziosi che narrano di una storia ultracentenaria articolata intorno a tre concetti, il Tempo, la Natura e l’Amore. Fondata nel 1906 al numero 22 di place Vêndome, la Maison francese diventa un punto di riferimento per la gioielleria

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mondiale grazie anche a quella sua capacità di saper produrre degli oggetti preziosi che, pur attraversando il tempo, ne hanno codificato lo spirito «con quella capacità di incarnare tanto i valori eterni della bellezza quanto il potere fugace della seduzione», come racconta la curatrice, la cui idea di esposizione è nata dalla fascinazione per Le Lezioni americane di Calvino che avevano per oggetto i “valori da preservare per il prossimo millennio”. «Valori assoluti (leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità) continua Alba Cappellieri - per la letteratura, ma anche per il gioiello e per ogni altro oggetto del nostro tempo». Dopo lunghe ricerche alla sezione del Tempo sono state assegnate dieci sale proprio per raccogliere quella capacità di Van Cleef & Arpels di rappresentare la propria epoca. Gli oggetti selezionati sono espressione dello Zeitgeist lo spirito del tempo cruciale sia per la creatività sia per determinarne la funzione e l’utilità sociale; tra i valori del tempo c’è la Molteplicità rappresentata dalla Manaudière Volute, uno scrigno lussuoso dotato di ingegnosi dispositivi a scomparto. L’Amore è l’altro protagonista della mostra. Tutta la storia della Maison, infatti, è nata da un matrimonio, quello tra Alfred Van Cleef ed Estelle Arpels nel 1895

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dal cui sodalizio nascerà nel 1906 la società tra Alfred e il cognato Julien. Una sezione, questa che raccoglie capolavori come la collana Lion Barquerolles appartenuta ad Elizabeth Taylor e il diadema indossato dalla principessa Grace di Monaco in occasione del matrimonio della figlia Carolina. Le ultime tre sale del percorso sono dedicate alla Natura che ha fornito alla Maison lungo tutta la sua storia un repertorio stilistico illimitato rappresentato in mostra come una moderna passeggiata en plein air attraverso le Sale degli Arazzi che accolgono capolavori come la Clip Cinq feuilles del 1967 in platino con rubini e diamanti, tra i gioielli preferiti appartenuti a Maria Callas grande frequentatrice della boutique di place Vendôme. È questo un appuntamento eccezionale per comprendere le qualità e il valore della bellezza di una delle massime espressioni della gioielleria internazionale e della sua capacità di attraversare indenne la storia, perché come racconta Nicolas Bos «la Maison è rimasta coerente con il proprio stile e con quella capacità di integrare le innovazioni senza tuttavia lasciarsi dominare dallo spirito del tempo» del quale, allo stesso tempo, è stata testimone d’eccellenza.


La collana Zip del 1951 è un’icona di stile di Van Cleef & Arples. In platino, oro giallo, zaffiri, smeraldi, rubini e diamanti, questo capolavoro d’ingegno si trasforma in bracciale facendo scorrere il pompon d’oro e pietre preziose. Le sue origini rimonterebbero alla fine degli anni Trenta e si collegano alla duchessa di Windsor che avrebbe suggerito alla direttrice artistica della Maison l’idea di un gioiello ispirato alla chiusura lampo.

©Santi Caleca

©Patrick Gries

©Lorenzo Pennati

5|2019 Van Cleef & Arpels

Milano, Palazzo Reale, 30 novembre 2019 > 23 febbraio 2020 - Ingresso gratuito

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5|2019 Van Cleef & Arpels

©Santi Caleca

Collana Lion Barquerolles (1971) in oro giallo, smeraldi e diamanti fu regalata da Richard Burton ad Elizabeth Taylor in occasione della nascita del loro primo nipote nel 1971. Ispirata ai battenti veneziani, il gioiello si può scomporre in due bracciali, una spilla (con la testa del leone) e un pendente formato dai due anelli. Oggi, il gioiello è ritornato nella collezione Van Cleef & Arpels.

Bracciale Orologio Ludo à volets (1949) in oro giallo, serti mystérieux zaffiri (incastonatura invisibile, un’esclusiva tecnica orafa di Van Cleef and Arpels, risalente ai primi anni ’30 e brevettata nel 1934) e diamanti è un’altra creazione rappresentativa del Tempo. Costituito da una maglia in oro a motivi a mattoncini, il gioiello è dotato di un movimento meccanico che nasconde sotto due ante mobili l’orologio dal quadrante rettangolare

Van Cleef & Arpels Time, Nature, Love THE PRECIOUS UNIVERSE OF THE FRENCH MAISON IS ON SHOW IN MILAN

It

all started with the Zip necklace that, with its beauty, struck Alba Cappellieri, curator of this precious exhibition inaugurated on 30 November in the prestigious spaces of the apartment of the Princes and Halls of Tapestries of the Royal Palace of Milan. At the exhibition, which will be open until 23 February, there will be over 400 precious objects on display that recount the centuries-old history articulated around three concepts: Time, Nature and Love. The idea that inspired the curator was born from her fascination with Calvino’s American Lessons that had as their subject the “values to be preserved for the next millennium”. “Absolute values (lightness, speed, accuracy, visibility, multiplicity) for literature, but also for jewellery and for every other object of our time”. After extensive research ten rooms were assigned to the Time section to collect that skills of Van Cleef & Arpels in representing his era. Love is the other protagonist of the event. The whole history of the Maison, in fact, was born from a marriage, the one between Alfred Van Cleef and Estelle Arpels in 1895 and from this relationship Alfred and his brother-in-law Julien created the company in 1906. In this section there are masterpieces belonging to famous people like Elizabeth Taylor or Grace of Monaco. The last three rooms of the itinerary are dedicated to Nature, which has provided the Maison with an unlimited stylistic repertoire throughout its history represented in the exhibition as a modern walk in the open air.

Clip Cinq feuilles (1967)

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La Manaudière Volute (1935) in oro giallo e lacca nera comprende numerosi scomparti per accogliere accessori come il portacipria o l’accendino, un pettine di tartaruga o un portapillole. Il nome assegnato da Alfred Van Cleef a questa futuristica pochette è un omaggio alla moglie Estelle Arpels e al suo essere “civettuola”.



Vintage, pre-owned & Co: di Marilina Curci

UN Chi acquista usato

54% Generazione Z

48% Millennials

38% Generazione X

35% Baby Boomer

business da oltre 20 miliardi di dollari destinati a diventare 36 nel 2021, ovvero ben Coultre, che nel 2018 ha rilevato Watil 9% del mercato del lusso. Questi i numeri dell’industria del reselling secondo chfinder, piattaforma che vende online lo studio condotto da Bcg-Altagamma per Vestiaire Collective, che mette sotto orologi usati. Tra gli acquisti secondi riflettori il second-hand di fascia alta. hand più frequenti, difatti, ci sono proUn fenomeno con previsioni di crescita a doppia cifra prinprio questi ultimi, insieme cipalmente guidato dalle nuove generazioni di consumatori. a borse e gioielli. Ad acquistare usato sono rispettivamente il 54% della Generazione Z e il 48% dei Millennials, seguiti dal 38% della Generazione Per i preziosi però sarebbe X e dal 35% dei Baby Boomer. Tra i fattori alla base dello svimeglio parlare di preluppo esponenziale di questo business model troviamo un owned, ovvero “pre-poscambiamento nelle preferenze d’acquisto. Stando ai dati seduto”. «Siamo abituati raccolti da BCG-Altagamma, oggi i consumatori - speciala legare il concetto di mente i più giovani - tendono a preoccuparsi di più della sosecond-hand a quello di stenibilità e del consumo vendita a prezzo ribasRizzuto responsabile, rispetto alle ge- Eleonora sato», specifica Eleonora Consigliere del Clib degli Orafi Italia nerazioni precedenti. Un Rizzuto, Consigliere del aspetto evidenziato anche «Nel comparto della Club degli Orafi Italia con da Francesca Di Pasquantonio, gioielleria il concetto di delega sulla sostenibilità. Head of Global Luxury Rese- second-hand (...) «Questo può essere vaarch di Deutsche Bank. «I parliamo piuttosto di lido per l’abbigliamento, passaggio di proprietà» comportamenti d’acquisto si il mobilio e tutto ciò che stanno modificando. Se la notorietà e il prestipuò essere deprezzato abbastanza gio del brand restano criteri di scelta fondafacilmente. Nel comparto della gioFrancesca Di Pasquantonio mentali, le considerazioni sulla sostenibilità ielleria è molto difficile che questo si Head of Global Luxury Research stanno assumendo un ruolo di rilievo, divenverifichi, perché un gioiello cela artidi Deutsche Bank tando un pilastro del brand equity», ha spiegianalità e un’elaborazione partico«I comportamenti gato nel corso del 24° Fashion Summit lare. Parliamo piuttosto di passaggio d’acquisto si stanno recentemente organizzato da Pambianco in di proprietà, ossia di passaggio di modificando (...) le partnership con Deutsche Bank. Un sondagmano da un soggetto a un altro». considerazioni sulla gio globale condotto sui consumatori del sostenibilità stanno lusso di Cina, Stati Uniti, Giappone, Francia e In questo contesto si inserisce il coassumendo un ruolo di Italia, rileva che il cambiamento è in atto, pur siddetto “secondo polso”. «Acquirilievo» essendoci ancora una certa indifferenza sul stare un orologio prodotto, ad tema. A guidarlo sono proprio Generazione Z e Millennial, per i quali l’attenesempio, negli anni ‘80 vuol dire scezione all’impatto ambientale rappresenta un aspetto sempre più importante. gliere un pezzo esclusivo», ci spiega In tal senso l’economia circolare sembra per ora una delle risposte più conElvio Piva, titolare di Tempus (Padova), crete al tema della sostenibilità. «Stanno emergendo modelli di business come tra i protagonisti di VO Vintage, apil noleggio o l’acquisto di prodotti usati in grado di soddisfare quindi la nepuntamento dedicato all’orologeria e cessità di novità e il passaggio a una maggiore sostenibilità». Basti pensare alla gioielleria vintage di pregio che si che il 68% della Generazione Z e dei Millennial ha acquistato un prodotto di lusso terrà in concomitanza con la prosdi seconda mano e il 50% ha noleggiato prodotti negli ultimi 12 mesi. sima edizione di Vicenzaoro. «Un segnatempo di questo tipo è uno «Gli operatori del lusso in questo campo hanno diverse strategie che vanno status symbol, denota un certo lifedall’alleanza con alcune piattaforme specializzate all’acquisto di piattaforme style. Ma rappresenta anche un ingià esistenti». È il caso di Richemont, gruppo del lusso svizzero che in portafoglio vestimento. Un orologio Rolex, Patek ha importanti marchi di alta orologeria come Cartier, Baume et Mercier, Jaeger-Le Philippe oppure Audemars Piguet

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5|2019 Il nuovo (vecchio) lusso

«La sostenibilità dei gioielli passa per l’intera filiera e riguarda in primis le materie prime. Oggi la maggior parte dell’oro presente in circolazione proviene da modelli sostenibili sia dal punto di vista etico, sia a livello di impatto ambientale. Sul fronte delle pietre le associazioni a livello mondiale sono molto attive per cercare di realizzare protocolli d’intesa e promuovere comportamenti virtuosi. Lavorando in maniera sostenibile, ci si guadagna tutti». Gabriele Aprea Presidente del Club degli Orafi Italia

il nuovo (vecchio) lusso può mantenere o aumentare il suo valore nel corso degli anni. Per questo è importante affidarsi sempre a degli specialisti. Solo un professionista è in grado di offrire le giuste garanzie».

Gli indirizzi (virtuali e non)

A proposito di investimenti, un discorso a parte merita la gioielleria d’epoca. «Si tratta di un mercato che segue l’andamento dell’ecoElvio Piva nomia mondiale e si sposta con essa», racTempus conta Barbara Bassi, esperta in gioielleria «Acquistare un orologio d’epoca e numismatica che a VO Vintage sarà prodotto negli anni ‘80 presente con una selezione di preziosi vuol dire scegliere un d’epoca firmati. «Tra gli attori di tale scena ci pezzo esclusivo» sono privati, ma soprattutto esperti del settore e le case d’asta più prestigiose al mondo (come Sotheby’s e Christie’s) mentre i suoi protagonisti sono i pezzi più iconici del mondo della gioielleria, spesso legati a doppio filo a style icon e muse del passato che ne hanno decretato la notorietà. Frequentemente questi gioielli vengono riacquistati dalle maison d’appartenenza, come Cartier o Tiffany, sia per motivi di capitalizzazione sia per la loro valenza di oggetti-simbolo». «Alla base di questo mercato ci sono cultura e storia. Chi acquista un gioiello d’epoca cerca qualcosa di unico e non replicabile, alla stregua di un’opera d’arte.» aggiunge Valentina Fraleoni, altra autorevole presenza del format espositivo vicentino e titolare di Vecchi Gioielli (Roma). «E ovviamente c’è il gusto, che resta insindacabile».

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1stdibs

Nato nel 2001 con una manciata di resellers, scovati personalmente dal fondatore Micheal Bruno nel leggendario Marché Aux Puces di Parigi, è oggi uno dei marketplace di riferimento a livello globale per quanto riguarda la gioielleria d’epoca ma anche l’arte e il design. Una piazza virtuale che mette in contatto i migliori negozi con i più sofisticati collezionisti, designer e curatori del mondo. (1stdibs.com)

Jewmia

Rispondere alle esigenze di un nuovo modo di “consumare” i preziosi e al contempo far produrre reddito a oggetti altrimenti chiusi e sepolti nelle casseforti degli operatori di settore. Questa la scommessa del gioielliere siciliano Marco Matranga, ideatore di Jewmia, il primo portale “Made in italy” di noleggio online di gioielli attivo in tutta Europa. (shop.jewmia.com)

Vestiaire Collective

Barbara Bassi Esperta in gioielleria d’epoca

il marketplace di riferimento per la compravendita online di articoli di lusso autenticati. Alla base del suo successo ci sono una community internazionale di 8 milioni di appassionati e un rigoroso controllo della qualità. il 100% degli articoli venduti è infatti controllato fisicamente da un team di professionisti. Da pochi mesi ha inaugurato il suo primo store grazie a una collaborazione con Selfridges. Lo spazio si trova al terzo piano del punto vendita londinese in Oxford Street. (it.vestiairecollective.com)

«Tra gli attori di tale scena ci sono privati, ma soprattutto esperti del settore e le case d’asta più prestigiose al mondo»

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Un sondaggio globale condotto sui consumatori del lusso di Cina, Stati Uniti, Giappone, Francia e Italia, rileva che il cambiamento è in atto... A guidarlo sono proprio Generazione Z e Millennial, per i quali l’attenzione all’impatto ambientale rappresenta un aspetto sempre più importante.

VO Vintage

Nuovo marketplace per orologi e gioielli vintage di pregio. Unico in Europa, si svolge in concomitanza con vicenzaoro, la manifestazione internazionale leader per il settore orafo e gioielliero. Un evento dove operatori del settore e appassionati collezionisti possono trovare pezzi unici e di valore, incontrare clienti e fornitori e condurre trattative di business.

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5|2019 Cecilia Matteucci Lavarini

N.D. CECILIA MATTEUCCI LAVARINI Il lusso è una questione di talento

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orta un cognome impegnativo, quello che le ha permesso di respirare da piccola l’attività di famiglia nei Grandi Magazzini Fratelli Lavarini di Montecatini Terme. Ad affinare poi il senso di prorompente eccentricità che l’ha portata ad essere una celebrità, uno dei personaggi più seguiti dentro e fuori dai confini italiani - è merito della febbrile fantasia che padroneggia con genialità combinando vita privata e pubblica con eclettico anticonformismo. Sfacciatamente vanitosa ama sorprendere e, con la consapevolezza di essere rivoluzionaria, ha creato uno stile in continua evoluzione, un crossover tra ieri ed oggi che sa di memorabilia dove i dettagli sono anima della stessa eccezionalità. Cosa la rende unica? L’attitude a giochi di sovrapposizioni, il più delle volte a contrasto, che applica alla quotidianità tra pezzi di storia e accessori oversize di ultima generazione. Un’avventura estetica che non contempla stereotipi perché le sue sperimentazioni sono mera operazione culturale che mette in contatto il mondo della moda con quello dell’arte. Perché anche il lusso è una questione di equilibrio! Chi è Cecilia Matteucci Lavarini? Una collezionista che cerca lo straordinario, lo spettacolare, l’unico. La sua è una passione che vive a tutto tondo, come si è sviluppata l’idea di collezionare haute couture d’epoca? Cercando l’esclusivo, la bellezza, la vera artigianalità nell’alta moda ma anche nel prêt-à-porter, purché in edizione limitata, perché portare un abito è questione di talento. Incominciai con un mercatino di Forte dei Marmi ma la mia è una ricerca in divenire. Monitoro la

moda, giro il mondo alla ricerca di storie, mi aggiorno su cosa c’è sulla piazza, ho il culto per il vintage, per il second hand, ma solo alle aste si respira la vera cultura. Da Bertolami, ad esempio, ho preso due pezzi, una mantella da sera del 1935 della sartoria Montorsi ed una stola di raso del 1960 di Biki, aggiudicandomele per una cifra più che ragionevole perché nessuno mi ha battuto contro. La gente cerca l’ovvio, io no. Ha trasferito abiti, accessori e gioielli dalla loro logica di antiquariato/modernariato ad un uso quotidiano creando uno stile che sa di provocazione e che incanta followers senza età. Come lo spiega? Perché non sono mail banale. Perché faccio ricerca. Perché il mio vestire è cultura. Come collega il suo sfoggio d’eleganza con il clima impersonale della moda di oggi? Basta essere se stessi perché l’ordinario diventi straordinario e viceversa. Qual è il suo rapporto con il gioiello? Sono fondamentali. Ogni mise, anche la più preziosa, ha bisogno di una luce speciale che solo un gioiello può dare, indipendentemente dal valore materico, perché l’impatto estetico di un bijoux può essere sorprendente quanto quello di un gioiello di grande valore e a volte anche di più. Quale immagina possa essere la giusta collocazione per i suoi abiti extra glamour? Certamente un grande museo. Sotto la sovrintendenza di Cristina Acidini ho già donato alla Galleria del Costume, del complesso museale di Palazzo Pitti a Firenze, 309 pezzi tra cui Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent. Prossimi progetti? Continuare a fare mostre per rendere fruibile al pubblico questa prestigiosa realtà che mette in

dialogo arte e costume in un percorso di grande suggestione. Alla retrospettiva “Vestimenti” dell’artista Sissi, a palazzo Bentivoglio il 19 gennaio per Arte Fiera a Bologna, saranno esposti due abiti provenienti dalla mia collezione.

She bears a challenging surname, one that allowed her to experience the family business from a young age in the Fratelli Lavarini department stores of Montecatini Terme. Her sense of irrepressible eccentricity was then refined by the feverish fantasy that she masterfully commands combining her private and public life with eclectic nonconformism. Foreign to trends, she collects vintage haute couture through the history of modern fashion - she has one of the most prestigious private collections - not to surprise but to enjoy their uniqueness, to dress up madness. Who is Cecilia Matteucci Lavarini? A collector looking for the extraordinary, the spectacular, the unique. Yours is an all-round passion. How did the idea of collecting vintage haute couture develop? By looking for exclusivity, beauty, true craftsmanship in high fashion but also in prêt-à-porter, as long as it is a limited edition, because wearing an outfit is a matter of talent. I started with a market in Forte dei Marmi but my search is still in progress. He transferred clothes, accessories and jewels from their logic of antiques / modernism to daily use, creating a style that smacks of provocation and that enchants ageless followers. How do you explain it? Because they are never trivial. I have worn clothes inside-out when the excellent workmanship deserved to be the protagonist and not a detail. How do you connect your opulent luxury, your display of elegance with the impersonal climate of today's fashion? It is enough to be yourself for the ordinary becomes extraordinary and vice versa. What is your relationship with jewellery? It is fundamental. Every outfit, even the most precious, needs a special light that only a jewel can give, regardless of the material value because the aesthetic impact of a bijoux can be as surprising as that of a jewel of great value and sometimes even more. What do you think could be the right place for your extra glamorous clothes? Certainly a great museum. Under the supervision of Cristina Acidini I have already donated 309 pieces to the Galleria del Costume of Palazzo Pitti in Florence, including pieces by Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent. Upcoming projects? Continue to exhibit to make this prestigious reality accessible to the public, bringing art and costume together in a journey of great emotions.

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N.D. Cecilia Matteucci Lavarini luxury is a matter of talent di Maria Rosaria Petito

a sx: Cecilia Matteucci Lavarini indossa giacca Chanel 1960, sandali Chanel by Karl Lagerfeld; borsa e occhiali Bulgari; bijoux Chanel vintage. Sotto: cappello Philip Tracy; mantello Dior by Maria Grazia Chiuri; occhiali e borsa Bulgari; stivali di piume bianche e nere Gianluca Capannolo


Luxury? It is (also) in the beauty sector

451 MILIARDI DI EURO. TANTO VALE IL MERCATO GLOBALE DEL LUSSO E DELLA COSMESI

Luca Cocchiglia

secondo lo studio “The luxury and cosmetics financial factbook 2019” di EY che analizza lo scenario dei beni personali d’alta gamma worldwide. Le stime vedono proprio il segmento della bellezza tra i principali driver di crescita del mercato luxury per i prossimi anni, con uno sviluppo atteso del 6,4% annuo entro il 2022. Non a caso, si tratta di un ambito che presenta diversi punti di contatto con l’universo dei preziosi e della gioielleria. A partire da quelli che sono gli “attori” coinvolti. «Per entrambi i settori sono gli stessi: ci sono il marchio e le referenze ad

esso associate, il distributore (il profumiere o il gioielliere a seconda dei casi) e in ultimo, ma primo in ordine d’importanza, il consumatore», spiega Luca Cocchiglia, Amministratore Unico della società di consulenza Valore Sviluppo Commerciale e Country Manager Italia del marchio Hagerty, con 25 anni d’esperienza in management all’interno di aziende multinazionali anche della cosmetica selettiva. «A differenza

della gioielleria però, incentrata soprattutto sull’aspetto aspirazionale, l’universo del beauty ruota attorno al concetto di percezione sensoriale, che può essere intesa come gradevolezza olfattiva di una fragranza, comfort della texture di una crema, piacevolezza d’immagine legata a un prodotto di make up». Centrale in entrambi i casi è il ruolo del retail. «Il coinvolgimento del consumatore è di fondamentale importanza nelle dinamiche di vendita e nel caso della profumeria risulta indubbiamente facilitato grazie all’aspetto emozionale legato all’esperienza d’acquisto. Il racconto di ogni prodotto è affidato alla professionalità e alle competenze del profumiere e del suo staff: sono loro a rivelarci ciò che si cela dietro di esso, dalle materie prime ai processi di lavorazione, fino all’efficacia della formulazione e a tutte quelle caratteristiche peculiari che vanno al di là dell’identità marchio. Una sorta di storytelling esperienziale che potrebbe trovare ampio spazio nell’universo della gioielleria, dove si parla di preziosi che racchiudono storie di artigianalità, esclusività, materiali nobili, particolari tecniche di lavorazione». Fulcro di questo tipo di approccio resta il consumatore. «In questo senso è proprio il negozio fisico, in maniera preponderante rispetto ai canali online, a solleticare la curiosità del cliente, non solo attraverso una proposta di marchi esclusivi ma anche e soprattutto con eventi e


5|2019 Beauty 451 billion euros. This is the value of the global luxury and cosmetics market according to EY's study “The luxury and cosmetics financial factbook 2019”, which analyses the high-end personal assets worldwide. The estimates see the beauty segment as one of the main drivers of growth in the luxury market for the next few years, with an expected growth of 6.4% per year until 2022. It is no coincidence that this is an area with various points in common with the universe of precious objects and jewellery. Starting from the “actors” involved. “For both sectors they are the same: there is the brand and the references associated with it, the distributor (the perfumer or the jeweller as the case may be) and finally, but first in order of importance, the consumer”, explains Luca Cocchiglia, Sole Director of the consultancy company Valore Sviluppo Commerciale and Italy Country Manager of the Hagerty brand with 25 years of experience in management within multinational companies including selective cosmetics. “Unlike jewellery, however, focused above all on the aspirational aspect, the universe of beauty revolves around the concept of sensory perception, which can be understood as the olfactory pleasantness of a fragrance, the comfort of a cream's texture, the beauty of an image linked to a make-up product.” Central in both cases is the role of retail. “Consumer involvement is fundamental.” On the other hand, talking about luxury means first and foremost talking about relationships between humans. “There is a relational system linked to luxury perfumery that is certainly not present in the other sales channels,” confirms Mario Verduci, general secretary of FENAPRO - Italian National Perfumery Federation. “We refer in particular to traditional or independent perfumeries. Often these are family-run businesses with a history rooted in the cities that, due to their peculiar characteristics, contribute to a large extent in creating those intangible product values that are the basis of luxury perfumery.” In Italy there are about 3,500. “Among the aspects common to this type of boutique is the confidential relationship established between the seller and the buyer, which often feeds a real family tradition.”

Il lusso? Passa (anche) dal beauty di Marilina Curci

«C’è un sistema relazionale legato alla profumeria di lusso che certamente non è presente negli altri canali di vendita» conferma Mario Verduci, segretario generale di FENAPRO - Federazione Nazionale Profumieri. «Ci riferiamo in particolare alle profumerie tradizionali o indipendenti, ovvero quei punti di vendita che per ubicazione, assortimento

merceologico e preparazione professionale degli addetti alle vendite si distinguono dalle altre realtà distributive. Spesso si tratta di attività a gestione familiare con una storia radicata all’interno delle città che, proprio per le peculiari caratteristiche, contribuiscono in larga misura a creare quei valori intangibili di prodotto che sono alla base della profumeria di lusso». In Italia se ne contano circa 3.500. «Tra gli aspetti comuni a questo tipo di negozi c’è la relazione confidenziale che si instaura tra chi vende e chi acquista, che spesso alimenta una vera e propria tradizione di famiglia». In termini di fatturato, le cifre della profumeria di lusso relative al

mercato, ma proprio per la distribuzione limitata a pochi ed esclusivi punti vendita contribuisce ad alimentare quel concetto di rarità e di prestigio che contraddistingue il prodotto di lusso». Mario verduci

servizi in-store, quali sessioni di make up, consulenza skincare, attività di co-marketing e iniziative che siano in grado di far vivere a chi acquista un’esperienza unica. D’altronde, parlare di lusso significa in primis parlare di relazioni fra umani».

nostro Paese si aggirano, prezzi al pubblico, attorno ai 2 miliardi di euro. Di questi, il 5% è costituito dalle fragranze di nicchia. «La profumeria alcolica d’autore continua Verduci - non ha un grande peso commerciale all’interno del

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5|2019 Beauty

LE PUNTE DI DIAMANTE DELLA COSMETICA DELUXE

MASCHERE viSO A BASE Di CAviALE O POLvERE D’ORO, CREME SOFT SURGERy CHE PROMETTONO Di SOSTiTUiRE iL BiSTURi, ROSSETTi DALLE FORMULE HiGH TECH E PROFUMi ARTiGiANALi REALizzATi - LETTERALMENTE - A REGOLA D’ARTE. QUESTi i “GiOiELLi” DELLA PROFUMERiA Di LUSSO.

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1. BY KILIAN Straight to Heaven Eau de Parfum. Patchouli, Noce Moscata legno di Cedro e di Palissandro sono i conturbanti ingredienti di questo profumo ispirato alla “drinking life”. (50ml, € 235)

2. CHANTECAILLE Mermaid Eye Color. Ombretto illuminante dal finish modulabile. (4gr, € 135)

4. MIMI LUZON 24K Pure Gold Dust. Polvere d’oro 24 carati da aggiungere alla crema idratante. Migliora visibilmente l’aspetto della pelle levigando le rughe e stimolando la circolazione sanguigna localizzata. (€ 129)

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5. SERGE LUTENS Lip palette n°2. Palette di rossetti pensati per adattarsi a qualsiasi incarnato. (3,6gr, € 145)

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3. SENSAI Ultimate The Eye Cream. Crema ricca e lussuosa con Sakura Eternal Complex che ripara i danni genetici causati da raggi UV e radicali liberi e Seta Koishimaru, studiata per nutrire in profondità ed illuminare la delicata zona del contorno occhi. (15ml, € 400)

7. LA MER Crème de La Mer. Più che una crema, un vero e proprio rituale beauty che rende la pelle più compatta e luminosa grazie al Miracle Broth™, elisir di rinnovamento cellulare a base di ingredienti marini. (100ml, € 435)

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9. LA PRAIRIE Skin Caviar Liquid Lift. Siero anti-gravità arricchito con estratto di caviale che dona un effetto lifting e, col tempo, contribuisce a distendere e rassodare la pelle. (50ml, € 480) 10. VALMONT Poudre de Teint Précieuse. Fondotinta in polvere perfezionatore a copertura modulabile dal finish mat e luminoso. (10gr, € 155)

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6. AMOUAGE Journey Woman Eau de Parfum. Un best seller della profumeria di lusso dalle intriganti note floreali e fruttate con fondo al leather. (100ml, €305) 8. LOUIS VUITTON Pochette cosmétique in pelle Monogram Vernis. (€ 360)

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5|2019 Cinderella

Décolleté in suede con cristalli all over, Giuseppe Zanotti Credits: Courtesy of Press Office

Pumps in camoscio ricoperte di cristalli, Balmain Credits: net-a-porter.com

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1. Armani Privé Fall 2019 Credits: pinterest.it/livinglycom 2. Alexandre Vautier Haute Couture Fall 2019 Credits: pinterest.it/livinglycom 3. Décolleté con punta arrotondata in raso, Prada Credits: pinterest.it/voguemagazine 4. Burberry Prorsum Fall Winter 2019-20 Credits: pinterest.it/livinglycom 5. Roger Vivier Fall Winter 2019-20 Credits: facebook.com/rogervivier 6. René Caovilla Fall Winter 2019-20 Credits: instagram.com/renecaovilla Open toe di raso con cristalli icy, Badgley Mischka Credits: badgleymischka.com

Décolleté con tacco scultura, Sophia Webster Credits: net-a-porter.com

Décolleté glitter con tacco kitten, Steve Madden Credits: Courtesy of Press Office

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Slingback in nappa e pvc con cristalli, Aquazzurra Credits: aquazzura.com


5|2019 New Cinderella

Manolo Blahnik Décolleté glitterate con fibbia di cristalli, Manolo Blahnik Credits: manoloblahnik.com

di Marilina Curci

Credits: ysl.com

Décolleté in pvc con tacco a specchio e micro borchie, Christian Louboutin Credits: net-a-porter.com

Pumps in pelle ricoperte di cristalli con placca-logo, Off-White Credits: farfetch.com

Si sa, le favole non passano mai di moda. Soprattutto quando si tratta di grandi classici, come l’amatissima Cenerentola. E se le vicissitudini a lieto fine dell'omonima protagonista non smettono di far sognare schiere di eterne romantiche, le celeberrime scarpette di cristallo continuano a solleticare l’estro di designer e stilisti. Non stupisce dunque ritrovare tra le it shoes di stagione décolleté ricoperte di strass, slingback da gran sera, pumps preziose come gioielli. Tra le interpretazioni più contese del fashion reame ci sono quelle di Burberry, con tacco a spillo interamente rivestito da minuscole pietre e quelle ultra minimal in raso color platino di Prada. Non mancano all’appello i modelli iconici, come gli stiletti-scultura di Saint Laurent o le pumps trasparenti (non in cristallo, bensì in pvc) firmate da sua maestà Christian Louboutin, senza dimenticare le leggendarie “Manolo’s” dall’inconfondibile fibbia gioiello, irrinunciabile must have per shoes addicted con aspirazioni da principessa (dello stile). Le variazioni sul tema sono tantissime e decidersi non sarà facile. Di una cosa però potete star certe: qualsiasi modello scegliate, sarà destinato a essere super trendy anche molto oltre la mezzanotte.

Décolleté a punta con tacco alto e fiocco decorativo, Sergio Rossi

Pumps a punta impreziosita da una frangia di strass, AREA

Credits: sergiorossi.com

Credits: nordstrom.com

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Pumps in pelle metallizzata con tacco iconico, Saint Laurent


5|2019 Bianco d’inverno

Puff bag con chiusura a scatto e tracolla, MM6 Maison Margiela Credits: mytheresa.com

Anello in oro bianco 18K, pietra di luna bianca e diamanti icy, Pomellato Credits: pomellato.com

Chanel FW 2019-20 Credits: chanel.com

Stivali in pelle stampata effetto coccodrillo, Jimmy Choo Credits: mytheresa.com

Orologio in acciaio e madreperla con cinturino in pelle, Salvatore Ferragamo Credits: forzieri.com

Bracciale in pelle a doppio giro con fibbia logo regolabile, Fendi Credits: fendi.com

Zadig&Voltaire FW 2019-20

Stivaletti con tacco alto e borchie, Christian Louboutin

Credits: zadig-et-voltaire.com

Credits: net-a-porter.com

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5|2019 Bianco d’inverno

Tote bag in pelle con tracolla, Essentiel Antwerp Credits: Courtesy of Press Office

Box bag in pelle, Paoli Credits: paolimadeinitaly.com

Valentino FW 2019-20

Credits: facebook.com/valentino

Tod’s FW 2019-20

Credits: facebook.com/tods

di Marilina Curci

Bianco d’inverno Minimale, algido, luminoso. il bianco in tutte le sue gradazioni investe la stagione fredda e si prende la sua rivincita.

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Che sia una nuance da relegare all’estate, infatti, è poco meno che una leggenda metropolitana. Un “pregiudizio” prontamente smentito dalle passerelle Autunno Inverno 2019-20 che lo vedono assoluto protagonista su total look da regina delle nevi. Accessori inclusi. Versatile e chic proprio come il suo eterno opposto - il nero - illumina con sobria eleganza borse da giorno dalle linee rigorose, eclettici stivaletti, puff bag e guanti in pelle dal piglio retrò. Neanche i gioielli osano sottrarsi al suo fascino etereo. Dal ghiaccio al madreperla, dall’avorio al gesso, il bianco si posa sui complementi di stile più preziosi, dando luogo a scenografici must-have: anelli a fascia dalle superfici siderali e bracciali all’insegna di un’immacolata ispirazione, orecchini pendenti simili a fiocchi di neve e fili di perle in bilico tra romanticismo d’antan e avanguardia. Il diktat di stagione non teme esagerazioni ma per evitare strafalcioni meglio puntare su un dettaglio alla volta. Pare che l’assenza di colore attiri gli sguardi e catturi l’attenzione. Provare - pardon, indossare - per credere.

Anelli a fascia collezione Harmonie in oro rosa e kogolong con contorno di diamanti taglio brillante, Giorgio Visconti. Credits: Courtesy of Press Office

Bracciale a fascia in Argento Sterling Nove25

Credits: Courtesy of Press Office

Guanti in pelle con placca-logo, Balenciaga Credits: matchesfashion.com

Mules in pelle con cristalli, Malone Souliers Credits: matchesfashion.com

Collana di perle sintetiche multifilo, Gucci Credits: matchesfashion.com

Orecchini con perle e cristalli di quarzo, Anita Berisha Credits: net-a-porter.com

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Forever Collection

5|2019 Taitù Milano

L’inconfondibile design è sinonimo di Luxury Italian Lifestyle. Ogni collezione è una storia da raccontare www.taitu-eshop.com

TAITÙ MILANO

la nuova versione di lusso nell’home décor

Fil Rouge Musica Collection

Noel Oro Collection

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TAITÙ MILANO, THE NEW LUXURY IN THE HOME DECOR TAITÙ Milano, Italian brand that has been available for years in jewelery shops, has dedicated a collection to the world of precious stones with FOREVER. After EMOTION, WILD SPIRIT and FIL ROUGE MUSICA here is NOEL ORO with 24 kt gold elements. TAITÙ, 60 years, for indoors but also outdoors. HOMI in January will be another chance. The home decor sets the trend, its values are explained by Marina Vago, owner and CEO of the brand In 2018, TAITÙ Milano launched TAITÙ HOME extending the range from tableware to home design. Are the idea, design and production all Made in Italy? The design is synonymous with Luxury Italian Lifestyle, all the original designs are handmade in Italy, and the manufacture enhances the precious materials, such as the TAITÙ HOME wood and fabric trays all MADE IN ITALY Precious stones for the desire for luxury in home design, but what unites Music with Design? FIL ROUGE is joy with the 4 collections, BACCHE, FOGLIE, NODI and MUSICA, where the red thread is the common denominator. With FOREVER COLLECTION, on the other hand, for the firsttime precious stones and a three-dimensional effect are the protagonists of porcelain. New business opportunity for jewelers.

AITÙ Milano, storico brand italiano del design, da anni nelle gioiellerie, con FOREVER ha introdotto una collezione dedicata al mondo delle pietre preziose, da subito bestseller. Dopo EMOTION, WILD SPIRIT e FIL ROUGE MUSICA, ecco NOEL ORO, che, dal posto tavola all’oggettistica, con decori fiabeschi ed elementi in oro 24 kt, ha fatto centro nelle festività. TAITÙ, da 60 anni, porta nel mondo idee per l’indoor, con proposte perfette anche per l’outdoor quando i temi toccano la Natura, offrendo nuove opportunità di diversificazione e di business anche per i negozianti. HOMI di Gennaio sarà un’altra chance per esibire la propria versatilità e l’innovazione che lo caratterizzano. L’home décor di TAITÙ fa tendenza. Marina Vago, owner e CEO del brand, ci spiega i punti di forza del brand. Nel 2018 TAITÙ Milano ha lanciato TAITÙ HOME, estendendo la gamma prodotti dal tableware (core-business dell’azienda) al design per la casa. L’attitudine di TAITÙ è portare colore, bellezza e libertà in ogni spazio e trasmettere

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allegria, con personalità ed eleganza. L’idea, la progettazione e la produzione sono tutte Made in Italy? L'inconfondibile design di TAITÙ è sinonimo di Luxury Italian Lifestyle. Ogni collezione è una storia da raccontare: tutti i disegni originali sono fatti a mano in Italia, ma l'artigianalità è anche nella manifattura, che esalta materiali pregiati. Con TAITÙ HOME, ad esempio, abbiamo realizzato vassoi in legno e tessuti interamente Made in Italy. Le Pietre preziose soddisfano la voglia di lusso nell’home design, mentre un filo rosso unisce la Musica al Design. In che modo? FIL ROUGE porta allegria nelle case con le 4 collezioni BACCHE, FOGLIE, NODI e MUSICA, dove il filo rosso è il denominatore comune. Con FOREVER COLLECTION, invece, per la prima volta le pietre preziose, dall’effetto tridimensionale, sono protagoniste della porcellana - oggettistica e tableware. Una nuova opportunità di business per le gioiellerie. In sintesi, il gioiello dell’home design.



5|2019 Joy

JOY Il nuovo

format fieristico di Bologna Congressi

A pochi mesi dal lancio di Joy, il nuovo format fieristico dedicato al bijou e al gioiello moda, previsto a marzo 2020 negli spazi di Bologna Fiere, in contemporanea al Cosmoprof, abbiamo chiesto a Donato Loria, general manager di Bologna Congressi e Giovanni Perrore, Exhibition Manager, JOY - for jewelry lovers deux ex macchina della manifestazione alcune anticipazioni per i nostri lettori

Donato Loria general manager di Bologna Congressi

Dottor Loria, quali sono le leve di mercato che vi hanno spinto a creare questo nuovo appuntamento legato al mondo del bijou e dell’accessorio. Lusso, Bellezza, Eleganza. Le tre parole chiave che rappresentavano i trend 2019. In poche parole, Gioielli, Cosmetici e Bijoux. Sono state queste le leve che ci hanno spinto a pensare ad un nuovo evento, che potesse creare connessione tra due mercati apparentemente diversi ma con in comune molto più di quanto si pensi. Mancava, soprattutto nel mondo del gioiello moda, una manifestazione che potesse essere legata al settore beauty. Ci siamo dunque chiesti: perché non creare un binomio sfruttando la piattaforma di Cosmoprof

Worldwide Bologna, manifestazione leader mondiale nel settore della cosmesi? Entrambi i settori sono influenzati da mode e trend, studiano forme, colori, materiali e tecniche innovative per meravigliare e stupire i propri clienti. Abbiamo dunque ideato JoY, un nuovo format di evento pensato per far conoscere questo interessante cross selling ancora poco esplorato. Quali attività avete in corso per incentivare la partecipazione dei buyers italiani e esteri? Abbiamo previsto incoming di buyers provenienti da diverse regioni italiane e anche dall’estero. Sensibilizzeremo con inviti personalizzati oltre 3.000 negozi, fra gioiellerie, concept store e

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boutique di tutta Italia. Inoltre, forti di collaborazioni con riviste di settore nazionali ed internazionali, abbiamo pianificato una strategia di comunicazione d’impatto, cercando di focalizzarci in particolare su tutti i social media, coinvolgendo diverse bloggers ed influencers emergenti. Oltre a ciò, grazie alla collaborazione di Cosmoprof ospiteremo a JoY anche Hair Ring, il palco dedicato ai giovani talenti acconciatori. La manifestazione si aprirà da sabato 14 marzo ma le giornate di domenica 15 e lunedì 16 marzo, saranno dedicate ad un parterre di hairstylist che, notoriamente, sono molto interessati all’accessorio gioiello moda capelli.


5|2019 Joy

Joy, the new Bologna Congressi trade fair format // Donato Loria: “Especially in the world of fashion jewellery, an event that could be linked to the beauty sector was lacking”

DONATO LORIA: “Mancava, soprattutto nel mondo del gioiello moda, una manifestazione che potesse essere legata al settore beauty”

A few months after the launch of Joy, the new trade fair format dedicated to bijoux and fashion jewellery, scheduled for March 2020 in the Bologna Fiere spaces, at the same time as Cosmoprof, we asked Donato Loria, general manager of Bologna Congressi and Giovanni Perrore, Exhibition Manager of JoY - for jewellery lovers, deux ex machine of the event, some anticipations for our readers. Doctor Loria, what are the market levers that led you to create this new event linked to the world of bijou and accessories? Luxury, Beauty, Elegance. The three key words that represented the trends of 2019. In a nutshell, Jewellery, Cosmetics and Bijoux. These were the levers that prompted us to create a new event, which could build a connection between two apparently different markets but with much more in common than people think. Especially in the world of fashion jewellery, an event that could be linked to the beauty sector was lacking. So we created JoY, a new event format designed to explore this interesting but little-known cross-selling experience. What activities do you have planned to encourage the participation of Italian and foreign buyers? We have buyers from different Italian regions and also from abroad. We will send more than 3,000 personalized invitations to shops throughout Italy, including jewellers, concept stores and boutiques. Furthermore, thanks to collaborations with national and international magazines, we have planned an impact communication strategy. In addition to this, thanks to the collaboration with Cosmoprof, at JoY we will also host Hair Ring, the stage dedicated to young talented hairstylists. Doctor Perrone, based on your long experience, how important are bijoux and accessories in the beauty segment? Beauty needs added value. A beautiful person, but without content, can charm for a few moments but the magic vanishes immediately. Fashion jewellery is an addition to our outfit. A wrong jewel can create a wrong look. The hairstylists, the lookmakers, and therefore the beauty professionals, increasingly recommend jewellery to complete a style. So, how will the offer be made within JOY 2020 and above all will there be thematic areas? We are involving the most important Italian companies that produce and create fashion jewellery, but we are also trying to intercept new brands that will bring innovation and creativity. The three main thematic areas that will be present at JoY will therefore be: coloured stones, semi-precious metals, new trends. There will also be an area dedicated to workshops and shows. There will be hairstylist shows on Sunday and Monday. But not just young talents. We will also have on stage Mad Mood, the platform for Italian and international designers, with whom - together with Cosmoprof - we will organize a fashion show.

Il gioiello moda è un complemento del nostro outfit, un elemento da non prendere con leggerezza, ma anzi da guardare e scegliere con attenzione

Giovanni Perrore Exhibition Manager, JOY - for jewelry lovers

Dottor Perrone, forte della sua luna militanza, quanto secondo le il bijou e l’accessorio sono importanti nel segmento della bellezza? La bellezza ha bisogno di valore aggiunto. Una persona bellissima, ma priva di contenuti, può incantare per pochi attimi ma far svanire subito la magia. Il gioiello moda è un complemento del nostro outfit, un elemento da non prendere con leggerezza, ma anzi da guardare e scegliere con attenzione. Un gioiello sbagliato può creare un look sbagliato. Gli hairstylist, i lookmaker, dunque i professionisti della bellezza, consigliano sempre più il gioiello come completamento dello stile. Suggeriscono l’orecchino giusto che dà enfasi al volto, la collana per nascondere un collo

non più giovane, o per illuminare lo sguardo. Il legame tra gioiello e bellezza è senza dubbio forte, direi quasi indissolubile. E per questo noi di JoY abbiamo voluto enfatizzarlo. Quindi, come sarà composta l'offerta all’interno di JOY 2020 e soprattutto ci saranno aree tematiche? Forte di un’esperienza trentennale e profondo conoscitore del mondo dei gioielli, stiamo coinvolgendo le più importanti aziende italiane che producono e creano gioielli fashion, ma non solo stiamo cercando di intercettare anche nuovi brand che porteranno innovazione e creatività. Hanno tutte accolto con grande entusiasmo il nuovo evento JoY- for jewelry lovers- vivendolo come la manifestazione nuovo e unico nel sistema fieristico del nostro settore.

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Le tre aree tematiche principali che saranno presenti a JoY saranno dunque: le pietre colorate, i metalli semipreziosi, le nuove tendenze. Ci sarà inoltre un’area dedicata a workshop e show, con un palinsesto di tavole rotonde con relatori d’eccellenza, esperti del settore fashion jewely & beauty, VIP e personaggi che, attraverso le proprie esperienze, potranno raccontare quanto sia affascinante il connubio tra i due mondi. Non mancheranno gli show degli acconciatori domenica e lunedì. Ma non solo giovani talenti. Avremo sul palco anche Mad Mood, la piattaforma degli stilisti italiani e internazionali, con la quale - insieme a Cosmoprof - organizzeremo una sfilata di moda.


federica ciaNcio

#iosonopreziosa

photo Eugenio D’Orio @eugeniodorio stylist Mirta Robiony @mirta_rbn mua Naomi Liccardo @naomi_hs

@preziosamagazine @federica_ciancio


Moro&Ognissanti www.moroeognissanti.it collezione Rugiada in argento 925 bagno oro rosa, luminosi cubik zirconia e pietre cangianti taglio cabochon - camicia Stylist’s Own, gonna & Other Stories



Gianvix orologi donna quartz con bracciale in acciaio effetto tessito: - Aurora by Gianvix, cassa 35mm lunetta con strass bianchi. Quadrante bianco con sfere ed indici color oro rosa; - Fusion by Gianvix, cassa 34mm. Quadrante bianco tempestato di strass. Sfere color silver. - Tokyo by Gianvix, cassa color oro 30mm. Quadrante silver. Vittorio Giannotti collana a 3 fili in argento rodiato con cuori a lastra pendenti. www.vittoriogiannotti.it abito: Stylist’s Own



Caoro Shades Collection by CAORO un delicato abbraccio di ombre e luci dal fascino seduttore. Anello e collana in oro 18kt, fiori colorati a varie sfumature, impreziositi con filo diamantato. www.caoro.it abito: vintage


Confuorto Gioielli parure montata in argento con perle di fiume e cammei incisi su conchiglia sardonica. www.confuortogioielli.it sottoveste: Calvin Klein vintage abito: & Other Stories



Luisa della Salda Gioielli parure in argento con amazzonite, quarzi idrotermali, con inserto di conchiglia sul bracciale e di legno sulla collana. www.luisadellasalda.com abito: Rouje camicia: Aurore van Milhem




Elite Bijoux parure in argento con zirconi info@elitebijoux.it abito: Stylist’s Own


Linea Italia venetiaurum ÂŽ Parure in vetro di Murano www.lineaitalia.com abito: Mango



Federica Rossi Jewels parure in argento con smalti fatti a mano e zirconi www.federicarossijewels.it cappotto: Max Mara




Meg Gioielli collezione Ok Name, bracciali e orecchini asimmetrici in argento con zirconi www.meggioielli.com abito: Vintage


Rudy’s anelli e bracciali tubogas in acciaio, argento, oro 18Kt e pietre idrotermali Collana tubogas in acciaio, argento, oro18Kt e pietre idrotermali www.rudygioielli.com abito: Emory Park



Moro & Ognissanti, a new way of wearing high-class jewellery In the term “travel jewellery� there is its true essence: a valuable item to wear without any worries. Moro & Ognissanti created it for the dynamism of today's women. One of its strong points? Its elegance. But also the detailed finishes, the refinement in the choice of materials, the perfect wearability, the Italian craftsmanship, the quality, the use of ancient jewellery techniques ... all excellent solutions that make it a mirror of the luxury universe. Convinced by the more than favourable response of the

MORO&

market, they decided to expand their range of action in the retail sector by opening two new boutiques, such as the one in Palermo - in Milan they are present in the prestigious Brian & Barry. One in Venice, the other in Rome, but they will only be the beginning of the operation of the Italian brand to stay in contact with the consumer, to improve the shopping experience at the physical point of sale. By 2023, other openings are scheduled in the main cities of Italy and then they will continue in other states. New marketing strategies, therefore, but also new jewellery: the next collection will be presented at the VicenzaOro fair. Fine jewellery returns to the forefront of everyday life but at a low cost so that we do not have to give up on seduction. The reference target remains high, demanding and without age limits to represent a reflection of themselves without showing off.


L’alta gioielleria ritorna protagonista nella quotidianità ma ad un costo contenuto perché non si rinunci alla seduzione

OGNISSANTI un nuovo modo di indossare l’alta gioielleria www.moroeognissanti.it

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el claim “travel jewelry”, ovvero, “gioiello da viaggio”, c’è la sua vera essenza: una pregevolezza da indossare senza preoccupazioni. Moro & Ognissanti l’ha immaginata per la dinamicità delle donne di oggi, per chi non vuole rinunciare a quel dettaglio importante che altrimenti rimarrebbe un sogno. Uno dei suoi punti forti? L’eleganza. Ma anche le accurate finiture, la ricercatezza nella scelta dei materiali, la perfetta indossabilità, l’attenzione al made in Italy, la qualità, l’impiego di antiche tecniche di gioielleria…, tutte soluzioni di eccellenza che lo fanno specchio dell’universo luxury. Convinto dalla risposta più che favorevole del mercato ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione nel settore retail aprendo due nuove boutique, su strada come quella di Palermo - a Milano è presente nel prestigioso Brian & Barry. Una a Venezia, l’altra a Roma, ma saranno solo l’inizio dell’operazione messa a

segno dal brand italiano per tenersi in contatto con il consumatore, per migliorare la shopping experience nel punto vendita fisico. Entro il 2023 sono previste altre inaugurazioni nelle principali città d’Italia e proseguire poi in altri Stati. “Abbiamo registrato una impennata nelle vendite ed un incremento impensato di concessionari super top per cui mettere l’accento sulla customer experience degli store reali ci è sembrato un passo naturale. Ma se le vendite al dettaglio stanno dando ottimi frutti, l’e-commerce si è dimostrato un altro elemento di forza con una infinità di richieste che arrivano anche dai social e stiamo lavorando sul multichannel rafforzando anche il web. Un esempio tra tanti è il sito dedicato al mercato degli Stati Uniti.” Fanno sapere dall’azienda.

gioielli: la prossima nuova collezione sarà presentata alla fiera di VicenzaOro di gennaio. L’alta gioielleria ritorna protagonista nella quotidianità ma ad un costo contenuto perché non si rinunci alla seduzione. Il target di riferimento riamane alto, esigente e senza limiti di età per rappresentare un riflesso di sé senza ostentare.

Novità nelle strategie di marketing, dunque, ma anche nella gamma di

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5|2019 Cameo Italiano

Collezione Anne

d'antica scuola (per capirci: una volta pescata, la conchiglia va fatta asciugare per anni, poi tagliata per ricavarne la “coppa” successivamente tracciata da sagome metalliche per selezionare la porzione su cui lavorare, fase delicatissima in quanto colore inferiore marrone e bianco superiore devono essere omogenei ed esenti da difetti. Solo ora passa all'incisore, che ne ricaverà un’opera d’arte, al termine di sequenze che impongono esperienze più che decennali). Impegnativo il soggetto e nobile l'arte delle esecuzioni, ciò nonostante il brand di Torre del Greco procede con disinvolta sobrietà e sorprendente abilità di dettaglio, qualità apprezzate in Italia

Collezione Sacred

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spiritualità è da sempre anche ornamentale, tutto sta a trattarla con pertinenza e non ridurla a pura funzione estetica. Sacred, tra le ultime collezioni di Cameo Italiano, nasce con questi presupposti. Linee semplici e solenni dove la valenza dei contenuti è accentuata dall'utilizzo di materia di pregio (conchiglia cassis madagascarensis dei mari caraibici), in linea con il contesto. Qui il tema viene affrontato con leggerezza e leggiadria difficilmente paragonabili, salvo poi a constatare che ciascun pezzo con cameo di conchiglia, è frutto della fatica certosina di maestri

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come in Europa, Asia ed U.S.A. Torna la narrazione classica nelle collane della collezione Anne, con delicati profili femminili o elementi floreali ottenuti con identica lavorazione, smaglianti sia adagiate su vertiginosi décolleté sia al collo di una teen in jeans e Tshirt, perché quelle delicate finiture romantiche piacciono ovunque e sempre e perché ciò che è ben fatto non ha età o appartenenza. Infine, la collezione Luci, composta da anelli, orecchini e pendenti, con inserti centrali che esaltano la radiosità dei camei incisi in richiami floreali. Fresca e giovanile, è anche questa una linea accessibile, inversamente proporzionale al valore intrinseco del suo elemento base, il cameo di conchiglia.


Collezione Luci

5|2019 Cameo Italiano

CAMEO ITALIANO www.cameoitaliano.it

arte accessibile Cameo Italiano, accessible art Sacred, one of the latest collections of Cameo Italiano, is made up of simple and solemn lines where the contents are strengthened thanks to the processing of the cassis madagascarensis shell from the Caribbean seas. Each creation is the fruit of the painstaking efforts of old-school masters, masterpieces of craftsmanship. The Torre del Greco brand's productions proceed with unconstrained sobriety and surprising attention to detail, qualities appreciated in Italy as in Europe, Asia and the USA. With the Anne collection, with delicate feminine profiles or floral elements, the jewels are suitable for any outfit because those delicate romantic finishes are liked everywhere and always. Finally, the Luci collection that enhances the radiance of cameos engraved with floral references; fresh and youthful, it is an accessible line, inversely proportional to the intrinsic value of its basic element, the cameo shell.

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5|2019 Vetrina Collezione Gotico Romantico

Collezione Gotico Romantico

Collezione Gotico Bell

Orecchini in argento con perle Pair of earrings in silver and pearls

Orecchini asimmetrici in argento con perle Pair of asymmetric earrings in silver and pearls

Orecchini in argento e pietre naturali Pair of silver and natural stone earrings

Collezione Gotico Bell

Collezione Gotico Bell

Collezione Gotico Romantico

Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

Collezione Gotico Bell

Collezione Gotico Romantico

Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

Collezione Gotico Romantico

in etrina

Collezione Gotico Romantico

LEBOLE GIOIELLI Argento galvanizzato oro e pietre naturali per la nuova Collezione Gotico Bell che si identifica nel simbolo della piccola campana a tulipano composta da quattro petali vibranti delle stesse decorazioni della collezione madre Gotico Romantico. La campanella, oltre a mostrarsi come nuovo simbolo di allure, assolve il suo valore propiziatorio e protettivo col suo tintinnio delicato che invoca il buon augurio. Anche in questa nuova delicata variante della collezione gli orecchini asimmetrici sviluppano in piena creativitĂ con i charms iconici del brand che ha fatto del new glamour il suo stile piĂš rappresentativo. // Galvanized gold silver and natural stones for the new Gotico Bell Collection which identifies itself with the symbol of the small tulip bell composed of four vibrant petals with the decorations as the Gotico Romantico mother collection. The bell, as well as becoming a new alluring symbol, fulfils its propitiatory and protective value with its delicate tinkling that invokes good luck. In this new delicate variant of the collection the asymmetric earrings also develop their creativity with the iconic charms of the brand that has made new glamour its most representative style. Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones

www.lebolegioielli.it

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Orecchini asimmetrici in argento e pietre naturali Pair of asymmetric earrings in silver and natural stones



caoro

unoaerre

5|2019 Brand

aquaforte

MARIA DE TONI

CAORO NUOVE GEOMETRIE E LEGGEREzzA NELLA COLLEzIONE GLAMOUR a purezza della lastra coniuga opulenza e vestibilità grazie alla sua leggerezza, il riverbero di luci è prodotto dalla preziosa satinatura manuale, placcata oro giallo 23k. Ogni gioiello, in argento 925/000 è protetto da finitura ecoating. Prêt-à-Porter altamente seduttivo siglato Aquaforte, distribuito anche in Europa. Bracciale e collana (con l’intuizione di variarne i volumi) compongono la Linea Vintage, parte della collezione Glamour.

L

www.aquafortevicenza.it

L’AVVINCENTE DIALOGO DEI COLORI armonico equilibrio tra manualità e tecnologia, combinato ad un genetica capacità di far dialogare i colori, è merito dei fratelli Caoduro, anima della Caoro. Sarà la formula delle nuove creazioni attese all'appuntamento di VicenzaOro in gennaio. In anteprima, la collana in oro 18kt impreziosita da filo diamantato della Shades Collection, in cui malizioso seduttore è giusto il colore che si dissipa in complicità con i chiaroscuri.

L’

ortare il know how italiano all’estero è tra i punti fermi di Maria De Toni, da sempre a sostegno del Made in Italy di identità culturale. Con l’obiettivo di creare nuovi valori aggiunti, con sapienza artigianale ha realizzato la collezione Pizzo d’Oro/Golden Lace ispirata a Venezia, un filo d’oro che prende spunto dall’arte del ricamo e che da Oriente giunge in Occidente come segno interculturale antichissimo di legame tra popoli.

P

www.mariadetoni.com

www.caoro.it

maria de toni

AQUAFORTE

GIOIELLI MADE IN ITALy DI IDENTITà CULTURALE

UNOAERRE LE DECLINAzIONI DELLA GRUMETTA un classico, un evergreen, la catena per eccellenza e ritorna protagonista in varie declinazioni nella produzione di Unoaerre. La grumetta, straordinariamente moderna e in linea con i trend di moda, dà anima a collane e bracciali proponendosi con lavorazioni che la fanno di volta in volta differente e sempre nuova: con maglie in crescendo, con lavorazione martellata, a specchio… e tante ancora per accompagnare ogni età ed ogni occasione.

È

www.unoaerre.it

Aquaforte, new geometries and lightness in the Glamour collection - The purity of the plate combines opulence and wearability thanks to its lightness, the reverberation of lights is produced by the precious hand-applied satin finish, plated with 23k yellow gold. Each jewel, in 925/000 silver, is protected by an e-coating finish. A highly seductive pret a porter by Aquaforte, also distributed in Europe. // Caoro, the gripping dialogue of colours - The harmonious balance between manual skills and technology will be the formula for Caoro's new creations, to be presented at VicenzaOro in January. In preview, the 18kt gold necklace embellished with diamond wire from the Shades Collection, in which the mischievous seducer is simply the colour that is accentuated with the complicity of light and shade. // Maria De Toni, jewellery Made in Italy with a cultural identity - Bringing Italian know-how abroad is one of the key points of Maria De Toni, who has always supported Italian products. With expert craftsmanship she created the “Pizzo d'Oro/Golden Lace” collection inspired by Venice, a golden thread that takes its cue from the art of embroidery and that from the East came to the West as an ancient intercultural sign of the bond between peoples. // Unoaerre’s gourmette - It is a classic, an evergreen, the chain par excellence and it is once again the protagonist in the various variations produced by Unoaerre. The gourmette, extraordinarily modern and in line with fashion trends, gives life to necklaces and bracelets presenting itself with a workmanship that makes each one different and always new: with crescendo chains, with a textured design, a mirror finish ... and many more to accompany people of any age in every occasion.

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5|2019 Brand

www.espositosemilavorati.com

ESPOSITO SEMILAVORATI

una passione che si rinnova DALLE MINUTERIE ALL’ALTA GIOIELLERIA, LA GARANzIA DEL PRODOTTO E DELLA PROFESSIONALITà

UN

catalogo ampio e sempre in aggiornamento per poter soddisfare l’esigenza di ogni cliente che viene agevolato anche nella richiesta di oggetti personalizzati, rappresenta il punto di forza di Esposito Semilavorati che, con un bagaglio familiare di oltre cinquant’anni, è oggi una garanzia del settore orafo. Una passione che Daniela Esposito

condivide con il padre, figura storica dell’antico Borgo Orefici di Napoli e che dall’anno scorso, grazie al suo pragmatismo e alle sue capacità manageriali ed organizzative, ha portato anche al nuovo punto vendita al centro orafo Il Tarì di Marcianise (mod. 140) aperto in occasione degli eventi e delle fiere. La garanzia di un prodotto esclusivamente made in Italy e la fidelizzazione del cliente attraverso anche l’assistenza pre e post vendita, costituiscono per l’azienda una caratteristica che si rinnova ogni volta e che le consente di ottimizzare sempre più i servizi, come la consegna in 48h per tutti gli ordini ricevuti perché tutta la merce, aggiornata in tempo reale, è visionabile - previa registrazione - sul catalogo online del sito.

Yes I Am un modo autentico per esprimersi www.yesiambijoux.com

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suo progetto di sviluppo soddisfa i desideri dell’universo femminile con bijoux luminosi e di tendenza, e destina a lui una selezione di prodotti dal mood sportivo e dinamico. Si conferma un ottimo successo di pubblico per “Yes I Am”, il giovane brand che sa cogliere un intimo senso di bellezza in proposte innovative e diverse. La sua è un’esplosione di stili pronti a diventare iconici perché guardano allo street style accarezzando un’anima glamour per brillare quando l’occasione lo richiede. La purezza delle linee non incontra limiti di età per sposare ogni look ed ogni circostanza. Una collezione fatta di semplicità, e di luce quando entrano in gioco abbaglianti zirconi, come nella linea luxury, tutta in argento. In #letterscollection protagoniste sono le letterine da comporre in bracciali rigidi, pallinati, elastici o su catena rolò per risvegliare un’emozione. Multimaterialità per l’uomo con l’acciaio che incontra il nylon, un classico che non tramonta mai e che il brand declina in due tipologie di colleYes I Am, an authentic way to express zioni differenti, una più moderna, oneself The development project meets fashion e minimale, l’altra sportiva the desires of the female universe with luminous and trendy bijoux, and gives e colorata. man a selection of products with a sporty and dynamic mood. “yES I AM”, Tutti i prodotti sono presentati sul the young brand that knows how to mercato in variazioni cromatiche capture an intimate sense of beauty in che vanno dal rosé al rodio.

Esposito Semilavorati, a passion that reinvents itself A large and constantly renewed catalogue to meet the needs of every customer who can also request personalized objects, one of the strong points of Esposito Semilavorati who, as a family-run business for over 50 years, is now a guarantee of quality in the goldsmith sector. The guarantee of a product exclusively made in Italy and customer loyalty through pre and post sales assistance are features that the company continue to commit to and allow it to optimize its services even more.

innovative and different proposals, confirms its excellent public success. It is an explosion of styles ready to become iconic because they look to street style while caressing a glamorous soul to shine when the occasion requires it. A collection made of simplicity and light, when dazzling zircons come into play, as in the luxury line, all in silver.

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5|2019 Confuorto Gioielli

In un percorso costellato di successi. da trent’anni, uno stile riconoscibile, fatto di creatività e colore

Confuortouna firma style icon Gioielli www.confuortogioielli.it

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er chi ama i grandi volumi e per chi è alla ricerca della semplicità. Per chi predilige i colori e per chi invece non può rinunciare alla tradizione. Confuorto Gioielli è quell’idea che non avresti nemmeno immaginato, quel gioiello come passe-partout che può fare la differenza tra un momento casual e un’occasione importante. Dalle pietre naturali colorate e fino alle perle barocche passando per i cammei c’è tutto quello che l’eccentricità può esigere, perché a disegnare è Michela Confuorto, talentuosa dalla fantasia esuberante il cui stile personalissimo tiene in primo piano volumi generosi e un mix di elementi che imprimono la sua firma. Quest’anno ha festeggiato, insieme a clienti ed

amici, i primi 30 anni di attività con la forza di un consolidato background nel settore. Per regalo una sfilata ed un libro dedicato a questo importante percorso fatto di riconoscimenti i cui risultati sono stati possibili grazie anche al lavoro di uno staff professionale ed affiatato, valorizzato dalla presenza dei figli Rosaria e Gennaro e del marito Antonello Amato: una intera famiglia che investe in idee e professionalità.

Confuorto Gioielli, a style icon Confuorto Gioielli is the idea that you would never have imagined, a passe-partout jewel that can make the difference between a casual look and an important occasion. From natural coloured stones to baroque pearls and cameos, there is everything eccentricity could possibly demand, because it was designed by Michela Confuorto, a talented artist with an exuberant imagination whose very personal style brings generous volumes to the foreground and a mix of elements that are typical of her brand. This year, together with customers and friends, they are celebrating their 30-year anniversary with the strength of a consolidated background in the sector.

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5|2019 Brand

MEG GIOIELLI FEDERICA ROSSI SACRAMORE JEWELS FIRENZE S A OCEAN PEARLS COLLECTION

L’ARTE DEL FATTO A MANO

lessio Tubbini è maestro nel creare piccole meraviglie tra antiche tecniche orafe e sperimentazioni. Come un tuffo nella bellezza rinascimentale, ha caratterizzato la coppia di orecchini a corona di argento con incisioni e pietre preziose. Un passe-partout essenziale per chi ama l’unicità dell’arte vera, del fatto a mano, una qualità che ritroviamo anche nei pendenti a cuore, sempre di argento, con smalto e pietre preziose che nell’insieme plasmano un delicato gioco di trasparenze per gioielli mai uguali.

ono gioielli artigianali anche quelli che compongono la Ocean Pearls Collection, una parure realizzata in argento placcato oro 18 carati, arricchita da perle scaramazze che nel bracciale e nell’anello fanno capolino dal metallo la cui originale lavorazione confermano una lavorazione tutta manuale. Un tocco di smalto addiziona femminilità alle proposte del brand aretino.

ALLEGRA E BENAUGURANTE LA CAMPANELLA DELLA FORTUNA

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apri, la campanella porta fortuna piace anche oltre Italia, così come la restante produzione della Meg Gioielli, solida azienda del Tarì con un’accreditata storia di artigianalità di famiglia. È in argento 925, disponibile in misura slim, medium e classic, oltre che nei colori bianco, oro e rosé. Piccola ma dal cuore grande, benaugurante e simbolo di prosperità, è abbinabile ad anelli, bracciali o collane.

www.meggioielli.com

GIANVIX L’OROLOGIO SUPERA LA PROVA DEL TEMPO

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esign semplice ma temperamento da vendere. È generato dalla cura per il dettaglio, oltre che dalla scelta scrupolosa di casse, cinturini e materiali. Gianvix definisce linee che superano di netto la prova del tempo e delle mode, sia al maschile (Rio by Gianvix, energico e virile), sia al femminile (Aurora by Gianvix, semplice e sofisticato). Sorprenderà il piacere di poterli esibire in qualsiasi contesto.

www.vittoriogiannotti.it

www.federicarossijewels.it

Federica Rossi Jewels, entirely handmade Those that make up the Ocean Pearls Collection are also handcrafted jewels. This set is made of 18 carat gold-plated silver, enriched with scaramazze pearls that peep out from the metal in the bracelet and in the ring and its uniqueness is confirmed by the hand-craftsmanship. A touch of enamel adds femininity to the proposals of the Arezzo brand.

www.sacramore.it

Sacramore Firenze, handmade art Alessio Tubbini is a master at creating small wonders between ancient goldsmith techniques and experiments. Like taking a plunge into Renaissance beauty, he has characterized the pair of silver crown earrings with engravings and precious stones. An essential passe-partout for those who love the uniqueness of real art, made by hand.

Meg Gioielli, the cheerful and lucky fortune bell Capri, the bell brings good luck is also loved outside of Italy, along with the rest of the products by Meg Gioielli, a strong company from Tarì with an accredited history of family craftsmanship. It is in 925 silver, available in slim, medium and classic sizes, as well as in white, gold and rosé.

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Gianvix, the watch that passes the test of time Simple design but temperament to sell. Created by the attention to detail, as well as the scrupulous choice of cases, straps and materials. Gianvix defines lines that clearly overcome the test of time and fashions, both for men (Rio by Gianvix, energetic and virile), and for women (Aurora by Gianvix, simple and sophisticated). you will be surprised by the pleasure of being able to exhibit them in any context.



aeffe creazioni

mad tea

luisa della salda

5|2019 Brand

RUDY’S

AEFFE CREAZIONI

LE MILLE ANIME DEL TUBOGAS tra i più esperti ed esuberanti designer del tubogas, fluttuante e mutevole come le onde del mare, da cui lo stilista Rodolfo Pacifico, in arte Rudy, trae ispirazione per l'omonimo brand. I rubini taglio cabochon (collezione Princess, in oro 18 kt, con brillanti e rubini) o la finissima stringa di diamanti (collezione Love, in oro 18 kt e brillanti) aggiungono eleganza all'eleganza, donando anima sempre nuova alla sua lavorazione prediletta.

È

LUISA DELLA SALDA FESTEGGIA “30 ANNI D'ARGENTO” uest’anno spegne 30 candeline per festeggiare “30 anni d’argento”, come l'imprenditrice lombarda ha definito questa importante tappa a cui ha dedicato una parure, creata ad hoc per la ricorrenza, dove elementi di argento, presenza fondamentale e costante nelle collezioni LDS dal 1989, riprendono la forma delle perle barocche naturali che impreziosiscono questi nuovi gioielli.

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www.rudygioielli.com

MAD TEA LA FANTASIA È CONTAGIOSA! antasia ed un pizzico di follia, vivere come in un sogno, sorridendo ma credendo in noi stessi. Quella dei creativi di Mad Tea coinvolge e contagia, racchiusa in gioielli in acciaio carichi di positività: collezione Cappellaio Matto, dedicata all’intramontabile personaggio, e Dreamland ispirata a Dumbo, sono tra le ultime novità del brand che sapranno conquistare.

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LE INFINITE POSSIBILITà DELLE MATERIE NATURALI La sua passione e l’esperienza trentennale in campo mineralogico danno un nuovo frutto: la linea Steel che alla pietra dura abbina presenze in acciaio. Elementi tutti naturali accomunati dalla semplicità delle linee che mettono in risalto dettagli iconografici, come la rosa dei venti e l’ancora. I suoi gioielli, abbinabili e di tendenza, saranno all’edizione di Febbraio di Homi.

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www.aeffecreazioni.com www.madtea.it

rudy’s

www.luisadellasalda.com

Luisa Della Salda celebrates “30 years of silver” - This year there will be 30 candles on the cake to celebrate “30 years of silver”, as the Lombard entrepreneur has defined this important stage to which she has dedicated a set, created ad hoc for the anniversary, where elements of silver, a fundamental and constant presence in the LDS collections since 1989, take the shape of natural baroque pearls that embellish these new jewels. // Rudy’s, the thousand souls of tubogas - One of the most expert and exuberant tubogas designers, fluctuating and changeable like the waves of the sea, from which the stylist Rodolfo Pacifico, aka Rudy, draws inspiration for the homonymous brand. The cabochon-cut rubies or the very fine diamond string add elegance to elegance, giving a new soul to his favourite work every time. // Aeffe Creazioni the infinite possibilities of natural materials - Its passion and thirty years of experience in the mineralogy field give a new fruit: the “Steel” line that combines hard stone with steel. All natural elements united by the simplicity of the lines that highlight iconographic details, such as the compass rose and the anchor. Its jewels, combinable and trendy, will be at the February edition of Homi. // Mad Tea, fantasy is contagious! - Fantasy and a touch of madness, living like in a dream, smiling but believing in ourselves. That of the creative geniuses of Mad Tea involves and infects, enclosed in steel jewels full of positivity: the Cappellaio Matto collection, dedicated to the timeless Mad Hatter, and Dreamland inspired by Dumbo, are among the latest additions to the brand that will win you over.

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5|2019 Brand

TECHMADE

LINEA ITALIA

PER SMARTWACTH SEMPRE PIù PERSONALIzzABILI

VENETIAURUM, L’INESAURIBILE MALIA DEL VETRO DI MURANO

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antica arte dei maestri vetrai di Murano che si congiunge con l’invenzione moderna e leggera di Venetiaurum, brand di Linea Italia che dal 1986 realizza gioielli al femminile in solo argento 925 o abbinato a vetro di Murano. Pregiato per storia e versatilità, è l’elemento d’origine, il vetro, a generare formidabili contrasti cromatici oppure la fluidità magnetica della materia. Il prezioso ordito finale è siglato Venetiaurum.

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all’idea di creare prodotti personalizzabili, Techmade ha realizzato smartwatch che concretizzano questo concetto. Il FreeTime, ad esempio, è uno smartfit composto da una “cialda” e presenta cinturino intercambiabile in Soft silicone. È disponibile in più di 30 colorazioni, tra basic e pattern. Il Fusion, invece, permette di personalizzare ampiamente lo sfondo: collegandolo tramite l’App dedicata, infatti, si può scegliere tra i watchfaces già composti o crearne uno proprio da zero selezionando lo sfondo, il quadrante e quali funzioni mostrare. La tecnologia multistrato con lancette analogiche su display touchscreen lo rende il perfetto orologio ibrido.

www.techmade.eu

Techmade for increasingly customizable smartwatches Techmade has created smartwatches that can be customized. The FreeTime model has an interchangeable strap in soft silicone. It is available in more than 30 colours, including basic and patterned. The Fusion model, on the other hand, allows you to customize the background: by connecting it through the dedicated App, in fact, you can choose between pre-existing watchfaces or create your own.

LUCE DEI MIEI OCCHI LA GRAzIA DELLA SEMPLICITà

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ucedeimieiocchi, brand nato dall’amore per l’amore di Daniela Garofalo, alle sue creazioni addiziona nuova semplice eleganza con due linee: “Madame” in oro rosa 18 kt e perle Scaramazze, e “Rosée” in oro rosa e nero 18 kt. Sono entrambe pensate per la donna di oggi destinando la prima ad una personalità più vicina al tratto minimal, l’altra ad una femminilità che fa della sua firma la raffinatezza.

www.lucedeimieiocchi.com Lucedeimieiocchi, the grace of simplicity Lucedeimieiocchi, a brand born from Daniela Garofalo’s love of love. She adds a new simple elegance to her creations with two product lines: “Madame” in 18 kt pink gold and Scaramazze pearls, and “Rosée” in 18 kt pink and black gold. Linea Italia, the inexhaustible charm of Murano glass It is the ancient art of Murano glass masters that joins the modern and light invention of Venetiaurum, a Linea Italia brand that has been producing feminine jewels since 1986 only in 925 silver or combined with Murano glass. The precious final warp is designed by Venetiaurum. Ziio, the new Evolution Black Silver It adapts to every wrist size thanks to the strap with a moveable cufflink. For her ziio, Elisabeth Paradon has created a male version of Evolution Black Silver, a charismatic and youthful bracelet, available in wide and thin sizes. It is expected to repeat the success of the women's version at Pitti Uomo in Florence.

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www.lineaitalia.com

ZIIO IL NUOVO EVOLUTION BLACk SILVER A PITTI UOMO

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i adatta ad ogni misura del polso di lui grazie al cinturino chiuso da gemello mobile. Per la sua Ziio, Elisabeth Paradon ha pensato ad una versione maschile dell'Evolution Black Silver, bracciale carismatico e giovane, disponibile nelle size largo e sottile, su base nera ed argento abbinata a quattro fantastiche cromie di tormalina nera, malachite, granato e lapislazzuli. È atteso a Pitti Uomo di Firenze per bissare il successo della versione femminile.

www.jewels-ziio.com



5|2019 Borsari Gioielli

TekNO Borsari TEKNO fa contenta Gioielli la vanità di lui www.borsarigioielli.com

B Bracciali in rame argentato e smaltato in molteplici colori con chiusura in acciaio pvd satinato con elemento in argento placcato

orsari fa tendenza. Tekno, tra le sue ultime collezioni, è riservata a lui, ha animo virile ma con innesti e digressioni opportunamente eccentrici, per farne un mix giovane ed equilibrato, scoprendo che la vanità veste anche in giacca e cravatta. Artigiana è la sapiente lavorazione dei manufatti, come artigiana è l’antica bellezza della Verona in cui è nato il brand ed a cui s’ispirano i suoi designer, a debita distanza da stereotipi e particolarmente abili nel concentrare in ridotte geometrie un convincente progetto estetico. È capacità intuitiva che attrae per gradevolezza ed invenzione, e che sancisce la validità di proposte alternative a gemme e metalli preziosi. I bracciali sono in rame, argentato e smaltato in molteplici colori, accostato al caucciù che qui è costitutivo dell'elegante scansione

dei manufatti. Vale anche per la chiusura, in acciaio pvd satinato con elemento in argento placcato oro rosé, giallo o rodio, che congiunge con stessa finezza la struttura, tonificata da cromatismo a contrasto o tono su tono. Borsari Gioielli, Tekno makes his vanity happy Borsari is trendy. Tekno, one of its latest collections, is reserved for men. Artisan is the skilful processing of artifacts, and the company's intuitive ability establishes the validity of alternatives to gems and precious metals. The bracelets are in copper, silver coated and enamelled in multiple colours, combined with rubber. The closure is in pvd steel with a satin finish and an element plated in rose, yellow or rhodium gold, which combines the structure with the same fineness, toned by contrasting or tone-on-tone colours.

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men at work

5|2019 Men at Work

Luciano D’Inverno è nato ad Acerra e vive e lavora a Napoli. La sua ricerca fotografica è tesa ad indagare la fenomenologia dello sguardo nella visione dello spazio contemporaneo. Si occupa di fotografia pubblicitaria per il settore gioielleria, le sue foto sono pubblicate sulle maggiori riviste del settore. È autore di diverse pubblicazioni come “Vesevo” (2003) e “Qui i piedi non si posano per terra” (Napoli 2007). Tra i suoi ultimi lavori “Quattro Tempi” una monografica in esposizione alla Reggia di Caserta. È rappresentato da srcontemporaryart.de Man at Work è l’embrione di un progetto che indaga nelle pieghe delle relazioni intessute tra la fisicità dei lavori tradizionali (rappresentati dai volti e dalle mani testimoni delle attività svolte) e la creatività del gioiello moda

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Men at Work

un progetto di Preziosa Magazine in collaborazione con Luciano D’Inverno

tanks to Angelo // Bronzallure www.bronzallure.it (pp. 108-109) Luigi // Marakò Gioiello Italiano www.marako.it (p. 110) Giuseppe // Cameo Italiano www.cameoitaliano.it (p. 111) Silvio // Les Georgettes by Altesse www.lesgeorgettes.com (p.111) Antonio // Airoldi www.airoldifashion.com (p.112) Raffaele // By Simon www.bysimon.it (113)

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5|2019 IEG

IEG, LORENZO

CAGNONI

«Con l’acquisizione delle fiere aretine consolidiamo la nostra posizione nel settore»

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orenzo Cagnoni è un “giovanotto” nato a Rimini, dove risiede. È sposato, padre di due figlie, con alle spalle, prima, una lunghissima esperienza nella politica cittadina e poi come manager in numerose realtà economiche romagnole. Nella sua lunga carriera ha ricoperto incarichi di prestigio in contesti produttivi quali la Società di Servizi Aeroportuali Aeradria, il Centro Agroalimentare Spa e il Convention Bureau della Riviera di Rimini. Da circa 30 anni è il deus ex machina dell’ente fieristico romagnolo diventato, tre anni fa, dopo la fusione con la fiera di Vicenza, Italia Exhibition Group. Top player italiano fresco di una quotazione in borsa ma soprattutto di una acquisizione molto importante: le fiere orafe aretine. Con piacere abbiamo raccolto il suo pensiero in merito ad argomenti strategici per il futuro del nostro sistema orafo. Con l’acquisizione delle due fiere orafe di Arezzo, IEG rafforza la sua presenza in ambito europeo se non internazionale. Quale peso ha questo segmento nel portafoglio di IEG? La divisione Jewellery & Fashion è una delle colonne portanti del portafoglio delle manifestazioni di IEG e l’acquisizione delle fiere aretine di Oroarezzo e Gold/Italy certamente consolida la nostra posizione tra i principali operatori in questo settore, a livello internazionale. Mi piace sottolineare che con una regia unica

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dei principali eventi B2B - tema a noi molto caro - il mercato e i clienti possono usufruire di un calendario di appuntamenti nel quale il posizionamento di ognuno è chiaramente definito, differenziato e valorizzato nelle sue specificità, in relazione alle necessità espresse dalle aziende e dai buyer nell’arco dell’anno. Un’opportunità che permette di delineare un’offerta sempre più integrata di manifestazioni, evitando sovrapposizioni che rischierebbero di ridurne l’efficacia. Siamo convinti di aver tracciato un percorso molto valido dal punto di vista imprenditoriale, delineando uno scenario che offre ottime occasioni per esprimere al meglio la nostra mission, che è quella di affiancare e supportare la crescita e lo sviluppo delle aziende in particolare nella loro espansione all’estero. Quotidianamente l’evoluzione tecnologica sembra archiviare importanti fette di economia tradizionale, dalla sua lunga esperienza, come immagina il futuro dell’organizzazione fieristica. Il dibattito è affascinante. Penso di non essere smentito se le rispondo che da almeno 20 anni mi trovo a rispondere, sempre con piacere, a questa domanda con scenari circostanti via via evolutisi. È innegabile che la tecnologia consenta traguardi prima impensabili, se poi intercettiamo quello che è il vero cuore del tema –


5|2019 IEG

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Com’è stato detto il 19 giugno scorso, nella sede di Borsa Italiana: la quotazione ha rappresentato per noi non un traguardo ma l’inizio di un percorso sul quale ci stiamo muovendo con determinazione (...) e lavoriamo ogni giorno per essere all’altezza e mi riferisco ovviamente all’intreccio dei big data a favore del nostro cliente – si spalanca un futuro di prospettive di business straordinario. Ma in tutto questo l’elemento umano resta e resterà nodale. Lo scambio di saperi, culture, esperienze genera le più decisive opportunità di mercato. Lo sviluppo digitale, l’intelligenza artificiale coordineranno, produrranno, potenzieranno, miglioreranno le fiere, già ora lo fanno ma sempre a partire dal resto. Come è importante nel mondo fieristico fare “sistema paese”, mi riferisco sia ad alleanze strategiche tra players, sia proprio attività a supporto delle nostre imprese. Sul primo punto crediamo di avere dato ampia risposta nei fatti, proprio con il concreto esempio delle fiere aretine. Sul resto, mi sento di sottolineare che il “sistema paese”, il vero Made in Italy, risiede nei territori nei quali il tessuto imprenditoriale è capace di esprimere un grande valore. Penso alle eccellenze della manifattura ma anche dei servizi, per

esempio nei settori in cui siamo presenti come IEG, dalla gioielleria al food&beverage, dalla green economy al turismo e al wellness. Le fiere, e sicuramente IEG è in prima fila in questo, hanno un ruolo imprescindibile nel valorizzare il know-how delle imprese, nel creare interconnessioni e stimolare l’incontro tra domanda e offerta sul piano internazionale. Anche l’integrazione verticale di servizi come gli allestimenti e la ristorazione, in capo a IEG, indirizza il nostro impegno nel supportare sempre meglio le imprese gestendo direttamente un ampio ventaglio di attività per proporsi più efficacemente ai mercati d’interesse. Hong Kong vive un momento di particolare fervore politico, anche in questa ottica quanto è importante essere “presente” nella Cina continentale. La velocità a cui viaggia l’economia cinese e la dimensione del Paese e del mercato ci raccontano della necessità di un approccio in linea con la sicurezza e l’aggressività

commerciale - lo dico convinto che appartiene allo spirito con cui IEG affronta i temi internazionali. La collaborazione con realtà cinesi è avviata da tempo e ci vede accogliere ormai con consuetudine delegazioni di operatori in visita alle nostre manifestazioni ma anche rafforzare alcune partnership in settori strategici per l’economia nazionale con l’organizzazione di appuntamenti fieristici in Cina e la firma di importanti accordi di collaborazione. Giusto per fare un esempio, in Cina siamo già presenti con la nostra società commerciale Europe China Environmental Exhibitions (ECEE) attraverso la quale organizziamo CDEPE (Chengdu International Environmental Protection Expo), appuntamento con la green economy nella quale, grazie all’esperienza trentennale di Ecomondo, siamo leader a livello internazionale. Proprio lo scorso autunno, durante l’ultima edizione di Ecomondo a Rimini, abbiamo rafforzato la nostra partnership con

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CAEPI che organizza dal 1986 a Pechino la storica rassegna CIEPEC (China International Environmental Protection Exhibition and Conference). Circa sei mesi di quotazione in borsa è un tempo troppo breve per chiederle numeri e bilanci ma non certo una sua impressione. Con la quotazione abbiamo preso un impegno con il mercato, i nostri azionisti, il sistema paese. Vi abbiamo legato obiettivi di crescita e di sviluppo del nostro business, e ricordo il coraggio di essere stati una delle poche matricole del 2019. Com’è stato detto il 19 giugno scorso, nella sede di Borsa Italiana: la quotazione ha rappresentato per noi non un traguardo ma l’inizio di un percorso sul quale ci stiamo muovendo con determinazione per cogliere le migliori opportunità sullo scenario nazionale e internazionale. Lavoriamo ogni giorno per essere all’altezza - e se possibile sempre oltre - la fiducia che ci è stata accordata dagli investitori.


TRA I RELATORI ALCUNI DEI PIÙ NOTI RAPPRESENTANTI DEL SETTORE DELLA GIOIELLERIA MADE IN ITALY E IMPORTANTI RAPPRESENTANTI INTERNAZIONALI DI TUTTA LA FILIERA INCLUSA LA DISTRIBUZIONE.

Gabriele Aprea, Presidente del Club degli Orafi

VICENZAORO CLUB DEGLI ORAFI PARTNER DEL TALK INAUGURALE VISIO.NEXT Club degli Orafi Italia consolidando la lunga e sinergica collaborazione con VicenzaOro, è lieto di annunciare una partnership speciale in occasione della Manifestazione di gennaio 2020 per l’organizzazione del talk inaugurale Visio.Next. L’incontro avrà come macro temi la sostenibilità, l’innovazione e la creatività. Tra i relatori alcuni dei più noti rappresentanti del settore della gioielleria Made in Italy e importanti rappresentanti internazionali di tutta la filiera inclusa la distribuzione. Sarà solo l’inizio di un importante anno per il Club che nel 2020 festeggerà 40 anni di attività. Ci aspetta un anno ricco di iniziative volte a celebrare questo importante traguardo tra cui il lancio del nuovo libro in collaborazione con Milano Fashion Institute (consorzio universitario per l’alta formazione nel campo della moda fondato da Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano). Il libro raggrupperà importanti testimonianze di imprenditori, aziende ed enti che hanno contribuito alla storia della gioielleria Made in Italy ed internazionale. Inoltre avrà come obiettivo quello di fornire spunti e raccomandazioni sullo stato attuale dell’industry, attraverso l’analisi dei modelli di eccellenza sia di piccole medie imprese che di gruppi internazionali. Pertanto il Club si propone di aprire un importante dibattito sui fattori critici di successo per il settore con uno sguardo particolare ad argomenti strategici quali supply chain, sostenibilità, blockchain, lab grow diamond, merchandising e strategie di prodotto, branding, omnichannel e nuovi consumatori.

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www.clubdegliorafi.org

pagina a cura del Club degli Orafi Italia

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VicenzaOro, Club degli Orafi partner of the inaugural Talk Visio.Next The Club degli Orafi Italia, in consolidating its long and synergistic collaboration with VicenzaOro, is pleased to announce a special partnership for the January 2020 event in the organisation of the inaugural Visio.Next talk. The meeting will focus on sustainability, innovation and creativity. Speakers include some of the best-known representatives of the Italian jewellery sector and important international representatives of the entire supply chain including distribution. This will be just the beginning of an important year for the Club that in 2020 will celebrate 40 years of activity. We expect a year full of initiatives to celebrate this important milestone, including the launch of the new book in collaboration with the Milan Fashion Institute.



5|2019 Design

ll’ultimo Presidents meeting della W.F.D.B. (Federazione Mondiale Borse Diamanti) si è trattato l’argomento della trasparenza e tracciabilità dei diamanti. Il presidente Ernie Bloom ha detto che sono allo studio, presso una decina di aziende Hi-

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cambiamento si metta in atto. Un altro problema che affligge il settore deriva dal fatto che qualche commerciante poco onesto venda per naturali pietre di sintesi (fatte in laboratorio - Lab Grown Diamonds). Bisognerebbe assolutamente differenziare tra i due tipi di pietre. Quella naturale è unica, ci sono

po’ di pressione sugli istituti gemmologici seri, affinché quest’ultimi non facciano i certificati ai lab grown diamonds con la stessa classificazione e nomenclatura dei diamanti naturali. Ad oggi IGI Milano, per le pietre sintetiche, si limita a classificarle solamente definendole come pietra

TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ DEI DIAMANTI LA NUOVA FRONTIERA DEL COMMERCIO MONDIALE www.borsadiamantiditalia.it

Tech, sistemi di blockchain technology per garantire la tracciabilità della pietra dall’estrazione (miniera) al taglio (taglieria nazione) al commercio internazionale. Il grosso problema è che oggi il 98% dei diamanti venduti è sotto i 0,07 carati, quindi richiederà molto tempo perché il

volute condizioni geologiche molto particolari e milioni di anni per formarsi, mentre quella fatta in laboratorio è solo bella da vedersi ma senza quella particolarità e unicità. In un colloquio tenutosi tra dei dirigenti della De Beers e dei consiglieri della Borsa Diamanti D’Italia, è stato consigliato di fare un

incolore, senza parametrarla con le 4C. Anche la GIA America sta facendo prove e ricerche a riguardo, mentre altri istituti di analisi distinguono la classificazione del Diamante Sintetico unicamente dal colore della card del Certificato e menzionano le 4C come per i diamanti naturali.

Transparency and traceability of diamonds: the new frontier of world trade. At the last Presidents meeting of the W.F.D.B. (World Federation of Diamond Bourses) the topic of transparency and traceability in the diamond market was discussed. President Ernie Bloom said that blockchain technology systems are being studied by a dozen Hi-Tech companies to guarantee the traceability of the stone from extraction (mine) to cutting (national cutting) to international trade. The big problem is that today 98% of the diamonds sold are under 0.07 carats, so it will take a long time for the change to take place. Another problem that afflicts the sector derives from the fact that some less honest traders sell synthetic stones (made in the laboratory - Lab Grown Diamonds) as natural ones. It is absolutely necessary to differentiate between the two types of stones. In an interview held between managers of De Beers and the advisers of the Borsa Diamanti D'Italia, it was advised to put some pressure on serious gemological institutes, to prevent them from giving certificates with the same classification and nomenclature of natural diamonds to lab grown diamonds.

pagina a cura di Borsa Diamanti Italia

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Luigi Cosma, Presidente della Borsa Diamanti Italia

Bisognerebbe assolutamente differenziare tra i due tipi di pietre. Quella naturale è unica, ci sono volute condizioni geologiche molto particolari e milioni di anni per formarsi, mentre quella fatta in laboratorio è solo bella da vedersi ma senza quella particolarità e unicità





5|2019 Fiere

Ambiente 2020: tante novità in serbo per il marketplace che muove i mercati

Gold Italy Fa il pieno di presenze e dalla prossima edizione sarà interamente targato IEG è conclusa il 28 ottobre scorso Gold italy, la tre giorni dedicata all’oreficeria made in Italy organizzata da Arezzo Fiere e Congressi e Italian Exhibition Group. L’edizione autunnale ha visto la partecipazione di numerosi buyers internazionali provenienti da paesi strategici per il mercato del Made in Italy come Stati Uniti, Est Europeo, Giappone e Medio Oriente, ben rappresentato nonostante il difficile momento politico e sociale. Oltre 200 tra espositori e operatori professionali con sede negli storici distretti orafi di Arezzo, Vicenza, Valenza, Torre del Greco e Milano, hanno fruito durante l’ultima edizione della kermesse di un servizio di matching mirato a far Full attendance at Gold Italy and from the next edition combaciare domanda e offerta at- it will be entirely IEG branded autumn edition saw the participation of traverso la piattaforma implemen- The numerous international buyers from strategic tata e gestita da Italian Exhibition countries for the Made in Italy market such as the United States, Eastern Europe, Japan and the Group. Middle East, well represented despite the difficult L’efficiente infrastruttura digitale, political and social situation. Over 200 exhibitors garantisce infatti una perfetta ge- and professional operators participated in a matching service during the last edition of the event stione dell’agenda dei buyers, con- aimed at bringing together supply and demand sentendo di fissare appuntamenti through the platform implemented and managed con operatori profilati in base alle by Italian Exhibition Group. The Cash & Carry service, especially for Christmas aree di business di competenza. best sellers, was also successful. Premiato anche il servizio di Cash& Apart from the success of this edition, Gold Italy will also enjoy renewed interest in the near future. Carry rivolto soprattutto ai best sel- Following the sale in November of Arezzo Fiere e Congressi to IEG, to the great satisfaction of both ler natalizi. Oltre il successo registrato, Gold parties, the event will be jointly managed with the Vicenza hub to create a single large “gold system”. Italy godrà di un rinnovato interesse anche nel prossimo futuro. A fronte della cessione, avvenuta a novembre, di Arezzo Fiere e Congressi a IEG, conclusasi con grande soddisfazione delle parti, l’evento vedrà una regia unica e congiunta con il polo di Vicenza a creare un solo grande “sistema oro”.

SI

2020 per Ambiente riserva tante novità per il marketplace che muove i mercati. I nuovi trend, le nuove idee, i prodotti originali e il nuovo in fatto di design sono in programma dal 7 all’11 febbraio 2020 con una infinita gamma di proposte dedicate alla casa, dalla tavola apparecchiata ai casalinghi, dall’interior design all’oggettistica ma anche gioielli e accessori moda, come annunciato alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Milano, alla presenza di Yvonne Engelmann, Director Ambiente Living+ Giving. Durante l’incontro, la manager tedesca ha sottolineato più volte come il board teutonico ha inserito all’interno della manifestazione nuovi spunti ed approfondimenti in grado di aiutare l’incontro tra la domanda e l’offerta in fiera. Inoltre, grazie ad una piattaforma web, sarà possibile essere interconnessi tutto l’anno garantendo una sicura fidelizzazione dei propri clienti. L’evento, organizzato da Messe Frankfurt, è un appuntamento molto atteso per scoprire per gli attuali sviluppi del mercato e del design, sperimentare le tendenze e le opportunità in tutti i segmenti. Un “big show” davvero unico per la ricchezza e la vastità dell’offerta di prodotti presentata. A confortare le attese basta dare uno sguardo ai numeri della precedente edizione che ha visto la partecipazione di 4.460 espositori provenienti da 92 Paesi e 136.081 visitatori da 167 Paesi, cifre che la riconfermano tra le fiere leader mondiale dei beni di consumo, presentati su 306.000 metri quadrati lordi suddivisi in tre aree espositive: Dining, Living e Giving, Ambiente.

IL

306.000 metri quadrati suddivisi in tre aree espositive: Dining, Living e Giving, Ambiente



5|2019 Homi Fashion & Jewels

Emanuele Guido: «Per valorizzare la ricchezza merceologica e rendere una maggiore fruibilità, abbiamo rinnovato il format espositivo che a febbraio non sarà più diviso per settori ma in percorsi strutturati secondo le esigenze dei visitatori e dei loro target finali».

Emanuele Guido exhibition director di Homi

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5|2019 Homi Fashion&Jewels

Homi Fashion&Jewels Un mix di innovazione, creatività, design, savoir-faire italiano ed internazionale per la nuova edizione della fiera di Giovanni Micera

A mix of innovation, creativity, design, and Italian and international savoir-faire for the new edition of Homi Fashion & Jewels //We interviewed Emanuele Guido, exhibition director of Homi

Jewellery has many facets, those present at Homi have a very modern soul and, in some ways, are non-conformist. What is your idea of jewellery? Jewellery is not just an accessory but an essential way of telling one's story. The prevailing trends dictated by fast fashion have in fact re-launched the need and the desire to personalize one's look with jewels, bijoux and original, handmade and experimental accessories. The millennials, today the most sought-after target, lead a growing demand for unique and personalized accessories. The fashion accessory, along with fashion jewellery, completes the offer of the new fair proposal. What are the common points that motivated your strategic choice? The evolution stems from a very specific objective: to confirm and reinforce the role of HOMI Fashion&Jewels as the main point of reference for the world of accessories with a proposal that ranges from fashion accessories, bijoux, trendy jewellery, beachwear and components, to hard stones to coloured ones. Even the decision to postpone the dates to just before Milan Fashion Week and in conjunction with other important trade fair events dedicated to fashion accessories was made to create a single large international platform in Milan to promote the world of accessories and make HOMI Fashion&Jewels ever more attractive to operators and opinion leaders in the sector. Soon the exhibition centre will change significantly in the field of information technology, in the light of this how will the way of doing fairs change? Technology will increasingly be an effective tool in developing new forms of interactive communication and in supporting the efficient organization of visits to the fair and HOMI Fashion&Jewels has already started an important computerization phase. For example, the new app, already available and continuously updated, allows exhibitors and even visitors to enjoy the show in an absolutely easy and rational way. What should we expect in February? First of all, a wide and diversified offer that is increasingly becoming the key point of the event, and to enhance this rich selection, we have renewed the exhibition format which in February will no longer be divided by product sectors, but in structured routes based on the needs of visitors and their final targets.

Il gioiello ha tante sfaccettature, quello presente ad Homi ha un’anima molto moderna e per alcuni versi anticoformista. Qual è la sua idea di gioiello? Il gioiello non è solo accessorio ma rappresenta un modo essenziale di raccontarsi. Le tendenze imperanti dettate dal fast fashion hanno rilanciato infatti il bisogno e il desiderio di personalizzare il look con gioielli, bijoux e accessori originali, artigianali, inediti, e sperimentali. I millennial stessi, oggi il target più ambito, fanno registrare una richiesta crescente per accessori unici e personalizzati. L’accessorio moda, insieme al gioiello moda completa l’offerta della nuova proposta fieristica, quali sono i punti in comune che hanno motivato la vostra scelta strategica? L’evoluzione nasce da un obiettivo ben preciso: confermare e rafforzare il ruolo di HOMI Fashion&Jewels quale principale polo di riferimento per l’universo accessory con una proposta che spazia dall’accessorio moda, al bijoux, al gioiello trendy, dal beachwear, alla componentistica, dalle pietre dure a quelle colorate. Anche la scelta di posticipare le date poco prima della Milan Fashion Week e in concomitanza con altri importanti appuntamenti fieristici dedicati agli accessori moda MICAM Salone internazionale della calzatura e MIPEL Salone della pelletteria- è stata fatta per creare a Milano un’unica grande piattaforma internazionale di promozione del mondo dell’accessorio e rendere HOMI Fashion&Jewels sempre più attrattiva verso gli operatori e gli opinion leader del settore.

Ricordo anche che l’appuntamento è semestrale (nel 2020 dal 15 al18 febbraio e dal 19 al 22 settembre) ed ogni edizione assume un’identità precisa, presentando i trend e le collezioni stagionali. Tra poco il quartiere fieristico vivrà un forte cambiamento nel campo della information tecnology, alla luce di questo come cambierà il modo di fare le fiere? La tecnologia sarà sempre più uno strumento efficace nello sviluppare nuove forme di comunicazione interattive a nel supportare l’organizzazione efficiente delle visita alla fiera. Però non scordiamoci che tutto ruota sempre intorno all’uomo e al bisogno che esprime nel venire in fiera: informarsi, selezionare, confrontare, conoscere, programmare e acquistare. Spesso tutto contemporaneamente. Con questa chiave di lettura, HOMI Fashion&Jewels ha già avviato da tempo un’importante fase di informatizzazione. Per esempio la nuova app, già disponibile e in continuo aggiornamento, consente infatti, agli espositori e anche ai visitatori, di fruire del salone in modo assolutamente agevole e razionale. La piattaforma consente infatti di gestire in modo organizzato la ricerca di informazioni e prodotti, la definizione del percorso di visita e la gestione degli appuntamenti, accorciando i tempi e incrementando il valore e l’efficienza dell’esperienza in fiera. Cosa ci dovremo aspettare a febbraio? Innanzitutto un’offerta ampia e diversificata che diventa sempre di più il punto chiave della manifestazione: un mix di

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Emanuele Guido, exhibition director di Homi intervistato da Giovanni Micera, direttore di Preziosa Magazine

innovazione, creatività, design, savoir-faire italiano ed internazionale. E per valorizzare questa ricchezza merceologica e rendere la visitazione più facilmente fruibile, abbiamo rinnovato il format espositivo che a febbraio non sarà più diviso per settori merceologici ma in percorsi strutturati secondo le esigenze dei visitatori e dei loro target finali. Style, Everyday, Gems & Components, F&J International Delivery (i nomi dei percorsi) saranno suddivisi per caratteristica di prodotto, posizionamento e canale distributivo, ma al loro interno presenteranno anche spazi speciali ispirati a specifiche tematiche o a proposte particolarmente originali e innovative. Come sempre inoltre, proporremo anche momenti di confronto che forniscano ai visitatori idee e suggerimenti utili per la crescita del loro business, con un’attenzione rinnovata sulle tendenze del settore, grazie ad un articolato lavoro sui TREND, che in ogni edizione proporrà suggestioni in tema di novità e orientamenti del mercato per ispirare e arricchire il percorso di visita e di acquisto dei nostri visitatori.



SPECIALE

Style Everyday Gems & Components F&J International Delivery


padiglioni 8-12

4 percorsi Nuova data Nuovo format espositivo Si avvicina l’appuntamento con HOMI Fashion & Jewels che evolve nella sua strategia presentandosi in nuova data e con un nuovo format, ma confermando la sua ampia e diversificata proposta espositiva, che spazia dall’accessorio moda, al bijoux, al gioiello trendy, dal beachwear, alla componentistica, dalle pietre dure a quelle colorate e che conferma la manifestazione quale punto di riferimento per l’universo accessory. Un mix di innovazione, design, savoir-faire italiano ed internazionale sempre più fruibile grazie ad un nuovo layout, ridisegnato secondo le più attuali logiche distributive: il salone non è più suddiviso in categorie merceologiche ma in quattro percorsi di visita strutturati sulle esigenze specifiche del visitatore e del suo target finale. In concomitanza con HOMI Fashion & Jewels si svolgono altri due importanti appuntamenti fieristici dedicati agli accessori moda, MICAM, Salone internazionale della calzatura e MIPEL, Salone della pelletteria, creando cosi un’imperdibile occasione di business internazionale per gli operatori del settore. Homi Fashion&Jewels è un hub in continua evoluzione che, due volte l’anno (febbraio e settembre) fa incontrare i protagonisti e detta le regole di chi ama il dettaglio da quello piu glamour, a quello prezioso, sofisticato o semplicemente “originale”.

Style*

Everyday*

Gems & Components

F&J International Delivery

Design e ricerca: le aziende interpretano le tendenze con gusto e personalità distintive.

Proposte e collezioni che rendono ogni momento un’occasione speciale: brand nazionali e internazionali propongono idee fresche e originali dal forte contenuto creativo.

Un mondo a disposizione della creatività di Laboratori, Artigiani e Designers italiani e internazionali: semilavorati e componenti per l’accessorio moda, il bijou e il gioiello trendy, oltre ad un ricco assortimento di pietre preziose, semi-preziose, dure e colorate.

Tante idee da tanti luoghi: prodotti finiti e semifiniti di importazione con un’ampia selezione di proposte per il mercato italiano ed europeo.

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In quest’area anche un progetto NEW CRAFT, selezione a numero chiuso dedicata alle aziende emergenti con un design innovativo e d’ispirazione.

In quest’area si sviluppa il progetto SPECIAL SUMMER, dedicato ad accessorio, beachwear e outfit per l’Estate.


Airoldi

www.airoldifashion.com

Style pad.8

Maresca Officine Orafe www.marescaofficineorafe.it

D.De Maria

www.dariodemaria.it

Zizzo Watches

www.zizzowatches.ch


Confuorto Gioielli

www.confuortogioielli.it

Style pad.8

CamurrĂŹa

www.camurria.shop


Style pad.8

Ayala Bar

www.aibijoux.com

Namida by Gold4Sisters www.namidapearls.com

AmlĂŠ

www.amle.it


Everyday pad.12

Pulcher Italia

www.uniquemilano.com

Celeste G

www.celesteg.it

Camomilla Milano www.camomilla.it


Antica Sartoria Positano www.anticasartoriapositano.it

Fusioni Moda

www.fusionimoda.com

MIlano Bijoux Love www.milanobijoux.com

Everyday pad.12


BySimon

www.bysimon.it

Style pad.8

Myaccessories

www.myaccessories.it

Everyday pad.12

Valentina LaganĂ www.valentinalagana.it

Enrico Versari

www.enricoversari.it





in collaborazione

622,1 1.145 milioni milioni di dollari di dollari importazioni di monili e semilavorati dall’Italia nei primi sei mesi del 2019 (fonte ICE)

valore totale delle importazioni di Hong Kong dell’intero comparto nel 2018 (fonte ICE)

+21%

1,6 miliardi di persone

sul primo semestre 2018 (fonte ICE)

rappresentano il bacino di utenza di Hong Kong


5|2019 Speciale Hong Kong

Speciale Hong Kong SUGGERIMENTI E CONSIGLI PER AFFRONTARE UNO DEI MERCATI PIÙ IMPORTANTI AL MONDO di Maria Elena Bonacini

Q

uasi sette milioni e mezzo di abitanti concentrati in 1.106 km quadrati. In pratica la popolazione del Triveneto in una città più piccola di Roma. Ma la vera estensione di Hong kong e la sua popolazione potenziale, per le aziende orafe che guardano all’Oriente, sono ben maggiori. L’ex colonia britannica dà infatti accesso non solo agli 1,4 miliardi di consumatori cinesi, ma anche ai 650mila dell’area Asean, il Sudest asiatico, ai 126 milioni del Giappone, ai 50 della Corea e agli oltre 40 milioni dell’Oceania, essendo il polo fieristico più comodo per gli operatori australiani e neozelandesi. Un bacino, insomma, di oltre 1,6 miliardi di persone, senza contare i buyer provenienti da Europa e Americhe, che rappresentano una grande opportunità per chi vi si affaccia in modo consapevole e preparato. Preziosa Magazine, in collaborazione con Ice Agenzia, HkTDC, Federorafi, Club degli Orafi, Assocoral, Omlog e de Bedin & Lee, ha cercato di fornire una panoramica su questo grande hub, irrinunciabile per molti settori, rispondendo anche alle preoccupazioni su una situazione geopolitica complessa e di cui è difficile prevedere gli sviluppi. Hong Kong, porto franco e una delle economie più libere del mondo, è prima di tutto il ponte ideale verso la Cina: grazie all’accordo di

(

L’ex colonia di Sua Maestà, oltre ad essere il ponte naturale verso la Cina, ha infatti l’economia più libera del mondo, è un porto franco e non ha controllo dei cambi, il che ne fa una delle migliori giurisdizioni per il business.

)

libero scambio “Cepa”, infatti, a 18 categorie di prodotti nei settori di gioielleria e bigiotteria, con provenienza Hong kong, è consentito di entrare nel mercato della Cina continentale senza essere sottoposti al pagamento del dazio. Le sue oltre 4.000 gioiellerie, inoltre, effettuano oltre il 70% delle vendite a turisti cinesi, attratti dai grandi marchi di lusso ma anche, soprattutto i più giovani, influenzati dalla moda, che prediligono l’acquisto fisico. Per quanto riguarda il comparto oro, secondo i dati forniti da Ice, l’Italia rappresenta il quarto paese esportatore di gioielleria verso Hong Kong, che nel 2018 ha importato dal nostro paese monili e semilavorati per un miliardo di dollari, in crescita del 10% sul 2017 (950,5 milioni), quando il dato aveva registrato un +6%. E il dato è estremamente positivo anche guardando ai primi sei mesi del 2019: +21% sullo stesso periodo del 2018 con acquisti per 622,1 milioni. Numeri invece più ridotti, per gli altri segmenti, come perle e pietre preziose e semipreziose. Considerando tutto il comparto, l’Italia rappresenta quindi il 14° paese di provenienza, con 1,145 miliardi di dollari nel 2018, in crescita del 10% sul 2017 e un primo semestre in linea con il dato della gioielleria: +22% e 687,7 milioni in valore.

Hong Kong Special Tips and advice to tackle one of the most important markets in the world.

Almost 7.5 million inhabitants concentrated in 1,106 square kilometres. It is like putting the population of the Triveneto in a city smaller than Rome. But the true extension of Hong kong and its potential population, for the goldsmith companies that look to the east, are far greater. The former British colony gives access not only to the 1.4 billion Chinese consumers, but also to the 650 thousand of the Asean area, Southeast Asia, to the 126 million of Japan, to the 50 million of korea and to the over 40 million of Oceania, given that it is the most convenient trade fair for operators from Australia and New zealand. In short, a catchment area of over 1.6 billion people, not counting buyers from Europe and the Americas, representing a great opportunity for those who face it in an informed and prepared way. Preziosa Magazine, in collaboration with Ice Agenzia, HkTDC, Federorafi, Club degli Orafi, Omlog and de Bedin & Lee, has tried to provide an overview of this great hub, indispensable for many sectors, while also responding to concerns about the complex geopolitical situation of which it is difficult to predict the developments. A free port and one of the world’s freest economies, Hong kong is first of all an ideal “bridge” to China: thanks to Cepa free trade agreement, 18 categories in the precious and costume jewellery sector can enter the Chinese market zero tariff. Furthermore, 70% of the purchases in its more than 4,000 jewelleries is made by Chinese tourists, who prefer to buy on site and privilege high range brands but - especially young customers - are more and more influenced by fashion. As far as the gold sector is concerned, according to the data provided by Ice, Italy is the fourth largest exporter of jewellery to Hong kong, which in 2018 imported jewellery and semi-finished products for a billion dollars from our country, up 10% on 2017 (950.5 million), when the figure had registered a 6% increase. And the figure is extremely positive also when we look at the first six months of 2019: Up 21% over the same period of 2018 with purchases for 622.1 million. Smaller numbers for the other segments, such as pearls and precious and semi-precious stones. Considering the entire sector, Italy therefore represents the 14th country of origin, with 1.145 billion dollars in 2018, up 10% on 2017 and a first semester in line with this figure for jewellery: Up 22% for a value of 687.7 million.

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5|2019 Speciale Hong Kong

FEDERORAFI, IVANA CIABATTI: “Ancora per qualche anno Hong Kong sarà un hub privilegiato, ma attenzione alle evoluzioni del mercato cinese” ffari minacciati dai disordini a Hong kong? Secondo Ivana Ciabatti, presidente di Federorafi, a risentirne di più potrebbero essere non tanto le aziende italiane, ma l’economia dell’ex colonia britannica, che potrebbe vedere gli affari migrare direttamente verso la Cina, verso la quale ha sempre fatto da ponte, complici le recenti aperture di Xi Jinping. Presidente, Hong Kong è la quinta destinazione per l’export italiano di oreficeria e un ponte verso la Cina, temete che l’attuale situazione sociopolitica possa nuocere agli affari? Certamente non aiuteranno Hong kong in un momento in cui ritengo che sia in atto un’inversione graduale a favore della Cina, verso la quale, non a caso, nei primi 6 mesi del 2019 le nostre esportazioni sono aumentate del +43%, anche se questo non vuol dire che le cifre delle nostre performance verso Hong kong e Cina si ribalteranno in pochi anni. Negli anni infatti Hong kong ha rappresentato, non solo per il settore dei preziosi, un importante hub logistico per le esportazioni del made in Italy. Come in altri paesi “di transito” non era però pensabile che questa situazione potesse continuare in eterno in quanto queste piattaforme, in parte, rappresentano delle distorsioni del mercato e lo rendono meno trasparente. Secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda, Hong kong assorbe quasi 700 milioni di euro di

A

«Secondo le nostre elaborazioni e proiezioni l’andamento delle quotazioni nei prossimi mesi sarà influenzato, oltre che dalla grande incertezza economico-finanziaria e geopolitica, dagli sviluppi della guerra commerciale tra Usa e Cina e dalle politiche monetarie delle varie banche centrali, tra cui la Fed, che è tornata a tagliare i tassi di interesse»

gioielli, appunto tra i primi 5 Paesi di destinazione, mentre verso la Cina continentale esportiamo poche decine di milioni all’anno, oltre il 15° posto tra i paesi di destinazione dopo Polonia e Ungheria…. Questo succede, in modo particolare, quando vi è una disparità di tariffa doganale (dazio): ad Hong kong si esporta a dazio “0” mentre verso la Cina, fino a luglio 2018, il dazio era tra il 20 ed il 30% rendendo nei fatti impossibile esportare direttamente, soprattutto per le nostre aziende unbranded. Per un paese manifatturiero come l’Italia, poi, l’ulteriore intermediazione logistica prima che il prodotto giunga nelle disponibilità del consumatore finale comporta un incremento di costo e una maggiore difficoltà nell’interpretare i gusti e le esigenze dell’effettivo consumatore finale. Da alcuni anni, però, abbiamo

registrato dei segnali nella direzione di rendere più interessante l’interscambio diretto con la Grande Cina o per renderla più appetibile anche come mercato di consumo: in primis l’abbattimento dei dazi che dallo scorso anno sono scesi all’8/10%, ma anche la riduzione dell’IVA dal 16% al 13% e l’evento “China International Import Expo” di Shanghai, fortemente voluto dal Presidente Xi, che quest’anno, con la seconda edizione, ha visto anche la partecipazione di ben 16 aziende orafe nell’ambito dell’iniziativa organizzata da Federorafi con un partner cinese (Vetiver) proprio perché riteniamo che l’Italia orafa debba assolutamente presidiare le nuove opportunità che si stanno creando nella Cina continentale. Pensate che possa influenzare la presenza di operatori, soprattutto cinesi, alla prossima fiera?

Federorafi, Ivana Ciabatti: “Hong Kong will still be a privileged hub for a few years, but beware of the evolution of the Chinese market.” Business threatened by unrest in Hong kong? According to Ivana Ciabatti, president of Federorafi, the Italian companies may not be affected as much as the economy of the former British colony, which could see businesses migrate directly to China, to which it has always served as a bridge, aided by the recent opening of Xi Jinping. President, Hong Kong is the fifth destination for Italian gold exports and a bridge to China, are you afraid that the current socio-political situation could harm business? Certainly it will not help Hong kong at a time when I believe a gradual reversal is taking place in favour of China, to which, unsurprisingly, in the first 6 months of 2019 our exports increased by 43%, even if this does not mean that our performance figures for Hong kong and China will switch over in a few years. Over the years, Hong kong has represented an important logistical hub for Italian exports not only in the jewelry sector. As in other “transit” countries, it was not conceivable that this situation could continue forever. According to data processed for Federorafi by the Confindustria Moda Study Center, Hong kong absorbs almost 700 million euros of jewels, precisely among the top 5 destination countries, while to mainland China we export a few tens of millions a year… This happens, in particular, when there is a disparity in the customs tariff (duty): in Hong kong it is exported duty free while to China, until July 2018, the duty was between 20 and 30% making in fact impossible to export directly, especially for our unbranded companies. So for a manufacturing country like Italy, the further logistical intermediation before the product reaches the end consumer involves an increase in costs and greater difficulty in interpreting the tastes and needs of the actual final consumer. For some years, however, we have seen signs in the direction of making trading directly with China more attractive or making it more appealing as a consumer market: first of all, the cut of duties that since last year have fallen to 8/10%, but also the reduction of VAT from 16% to 13% and the “China International Import Expo” event in Shanghai - strongly supported by President Xi - which this year, with the second edition, saw the participation of as many as 16 goldsmith companies as part of the initiative organized by Federorafi with a Chinese partner (Vetiver) precisely because we believe that Italy’s goldsmiths must absolutely preside over the new opportunities that are being created in mainland China.

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Gli eventi degli ultimi mesi hanno influenzato e temo che influenzeranno le presenze alla prossima fiera non tanto in termini di sicurezza delle persone o dei nostri preziosi, ma degli operatori cinesi e anche dei buyer stranieri che devono, questi ultimi, pianificare per tempo trasferte spesso lunghe ed impegnative e le immagini dei media ed il clima di incertezza sono dei forti disincentivi. L’instabilità che si sta verificando anche su questo scenario può influire sul prezzo dell’oro? La situazione di Hong kong ritengo che possa influire solo in minima parte sulle quotazioni delle materie prime preziose che oramai sono influenzate da problematiche economiche, finanziarie e di geopolitica mondiale molto complesse e di non facile lettura. Quali sono le sensazioni riguardo alle quotazioni nei prossimi mesi? Per i metalli preziosi il 2019 è stato indubbiamente un periodo molto positivo. Secondo le nostre elaborazioni e proiezioni l’andamento delle quotazioni nei prossimi mesi sarà influenzato, oltre che dalla grande incertezza economico-finanziaria e geopolitica, dagli sviluppi della guerra commerciale tra Usa e Cina e dalle politiche monetarie delle varie banche centrali, tra cui la Fed, che è tornata a tagliare i tassi di

interesse. Il mondo si trova in una situazione precaria e l’oro non potrà che beneficiarne, soprattutto per effetto delle preoccupazioni per il rallentamento economico globale, della percezione che gran parte delle principali banche centrali manterranno politiche monetarie espansive e della paura che i tassi d’interesse negativi possano diventare generalizzati. La verità è che dopo oltre dieci anni dall’inizio della crisi e dopo un immane sforzo pubblico fatto dai governi e dalle banche centrali, l’Europa ha problemi di crescita, la Cina rallenta e i debiti globali sono molto cresciuti. Infine, la curva dei rendimenti Usa da marzo si mantiene invertita, ossia i titoli a breve pagano tassi più alti di quelli decennali: una situazione che negli ultimi cinquant’anni ha quasi sempre anticipato una recessione. Adesso stiamo assistendo ad una correzione delle quotazioni che considero fisiologica, ma le continue incertezze esistenti, la mancanza di chiarezza nella guerra commerciale tra Usa e Cina e l’outlook incerto, oltre all’acquisto di oro fisico da parte delle banche centrali per diversificare le proprie riserve valutarie (dedollarizzazione) contribuiranno a sostenere le quotazioni nel medio-lungo periodo in un mercato spesso imprevedibile e soggetto a forti oscillazioni.

Do you think it could influence the presence of operators, especially Chinese, at the next fair? The events of the last few months have influenced, and I fear that they will continue to influence, attendance at the next fair, not so much in terms of the safety of the people or our valuables, but in terms of the participation of Chinese operators and foreign buyers who must often plan for long and challenging journeys. The media images and the climate of uncertainty are strong disincentives. Can the instability that is occurring in this scenario also affect the price of gold? I believe that the situation in Hong kong can only have a minimal influence on the prices of precious raw materials that are now influenced by very complex and difficult to read global economic, financial and geopolitical issues. What are the predictions regarding prices in the coming months? For precious metals, 2019 was undoubtedly a very positive period. According to our calculations and projections the price trend in the coming months will be influenced not only by the great economic, financial and geopolitical uncertainty, but also by the developments of the trade war between the USA and China and by the monetary policies of the various central banks, including the Fed, which has returned to cutting interest rates. The world is in a precarious situation and gold can only benefit from it. Now we are witnessing a correction of the quotations that I consider physiological, but the continuing uncertainties, the lack of clarity in the trade war between the USA and China and the uncertain outlook, in addition to the purchase of physical gold by the central banks to diversify their foreign exchange reserves (dedollarization) will contribute to sustain prices in the medium-long term in a market that is often unpredictable and subject to strong fluctuations.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI: “Wechat in aiuto delle imprese in un mercato fondamentale dell’export italiano” ub importantissimo», «mercato fondamentale» e «appuntamento chiave» sono i termini più usati dalle aziende italiane quando si parla di Hong kong. Che si tratti di oro, coralli, pietre, perle, cammei o macchinari, infatti, è lo sbocco privilegiato sul mercato cinese, ma anche il punto d’incontro con operatori provenienti dal Sudest asiatico e dall’Oceania, oltre che dalle Americhe. Proprio per questo si fa sentire la preoccupazione per la situazione socio-politica, che sta influenzando l’arrivo dei buyer e ha addirittura indotto qualcuno a rinunciare alla presenza in fiera a settembre. Abbiamo chiesto ad alcune aziende aderenti ad Assocoral e da sempre attive nel mercato asiatico una riflessione sull’attuale momento storico. «Il 90 per cento delle persone che volevamo incontrare ci ha detto che non sarebbe venuta, quindi non siamo partiti spiega Gino Di Luca, di Cammeo Italiano - Speriamo che per marzo ci sia un miglioramento. Per la nostra impresa il percorso di internazionalizzazione è iniziato da pochi anni, ma la ricezione è stata trasversale e abbiamo cominciato a registrare un gradimento molto alto anche in Asia, che per noi rappresenta circa il 40% della produzione». Ad attirare i clienti sono unicità, design e arti«Per la nostra azienda gianalità. «Piace il fatto a mano e i nostri camil percorso di mei, essendo di conchiglia, possono essere internazionalizzazione è iniziato da pochi incisi solo così. I clienti sono attratti dalla creaanni, ma la ricezione è tività italiana, dal fatto che non ci sia un camstata trasversale (...) e meo uguale all’altro e che siano per natura l’Asia rappresenta limitati nella produzione, per questo, più che circa il 40% della chiedere pezzi particolari si affidano molto alle produzione». nostre selezioni». Conferma la richiesta di qualità Gianfranco CoGino Di Luca Cammeo Italiano scia, dell’omonima azienda, che a Hong kong va assiduamente da 30 anni e per il quale è uno snodo fondamentale per gli approvvigionamenti di perle d’acqua dolce dalla Cina, akoya dal Giappone e altre specie da Australia e Filippine, oltre ad essere il luogo dove si svolgono tre importanti aste. «Da quando la Cina si è aperta è diventato anche un grande mercato di sbocco - racconta - Alla fiera di Hong kong incontriamo importanti clienti della Cina continentale, ma anche dalla Mongolia e dal Tibet, oltre che da paesi emergenti, come Indonesia, Malesia, Myanmar. Chi si rivolge ai marchi italiani chiede qualità e design. In Asia la perla è molto richiesta e popolare, cercano prodotti speciali, come le conch e quelle naturali, rare e di fascia molto alta, che in Eu«Da quando la Cina si è ropa è quasi impossibile vendere. Il mercato aperta è diventato anche un grande asiatico copre il 20% del totale, ma siamo mercato di sbocco» preoccupati. Per avere successo? Bisogna studiare i prodotti adatti ed avere una preGianfranco Coscia senza costante». Coscia

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L’Asia è il mercato di punta per Michele de Simone, per la cui azienda rappresenta addirittura il 53-54% del fatturato e che a Hong kong vende sia smontato che prodotto finito, entrambi di alta gamma. «Portiamo fili, cabochon, sagome, sia di corallo rosso del Mediterraneo, sia di Momo, ma anche turchesi naturali sleeping beauty. Per quanto riguarda il prodotto finito, invece, proponiamo le ultime collezioni in «I cinesi sono attratti coralli, brillanti e pietre preziose. I cinesi sono atdal nostro corallo, di tratti dal nostro corallo, di qualunque tipologia qualunque tipologia grezza e dalla gioielleria più importante, ma in grezza e dalla fiera le richieste possono abbracciare tutta la gioielleria più importante, ma in fiera categoria merceologica, da parte di buyer internazionali che vengono anche da Usa, Sudamele richieste possono rica ed Europa. La Cina è molto sul pronto, sia abbracciare tutta la per il prodotto finito che per il semilavorato, ed categoria è importante avere un grande assortimento e merceologica». prezzi competitivi». Michele de Simone Sempre sul corallo, ha notato una contrazione De Simone Fratelli Ciro Condito, molto preoccupato per le proteste, come tutti i suoi colleghi. «Hong kong è un po’ il punto di riferimento per l’Asia, ma ha subito un forte rallentamento anche a causa dei disordini. Chi prima arrivava con curiosità e poi magari comprava non c’è più. Soprattutto dalla Cina viene solo chi è interessato realmente. Siamo stati tra i primi di Torre del Greco ad andare in fiera ad Hong kong una quindicina di anni fa. All’inizio non c’era tanto interesse per il corallo, poi 7/8 anni fa è aumentato nettamente, anche sull’onda dell’apertura del mercato cinese, e adesso si «Siamo stati tra i primi sta assistendo a un rallentamento fisiologico, di Torre del Greco ad andare in fiera ad che riguarda le gemme in generale». Hong Kong una Anche il Club degli Orafi Italia ha da sempre quindicina di anni fa» una visione aperta sui mercati internazionali e molte sono le aziende ad esso aderenti che Ciro Condito hanno puntato sull’Oriente. Giovanni Condito In flessione da tempo anche il ruolo dei grossisti, come spiega Antonio Songa. «Vendiamo a grossisti di Hong kong da 20 anni. Negli anni la situazione è cambiata molto, all’inizio compravano molto qui sulla piazza di Milano, adesso i piccoli lo fanno ancora, mentre i grandi vanno direttamente dalle fabbriche. Sentiamo la concorrenza della

«Hong Kong è un po’ il punto di riferimento per l’Asia, ma ha subito un forte rallentamento anche a causa dei disordini. Chi prima arrivava con curiosità e poi magari comprava non c’è più. Soprattutto dalla Cina viene solo chi è interessato realmente». Turchia, delle catene fatte in Indonesia e Malesia e stanno iniziando anche in Cina a produrre oreficeria basica, molto economica, di bassa qualità, che però ha tolto spazio a quella italiana. Comunque c’è ancora chi vuole comprare un prodotto fatto bene». Hong kong è infine uno snodo chiave per le pietre preziose, come luogo di approvvigionamento di grezzo, ma anche di vendita, tanto che Cesari & Rinaldi Gemmai espone solo in oriente. «Abbiamo sviluppato un’offerta che contempla sia il prodotto in quanto tale, sia un apporto di natura stilistica, soprattutto per quanto riguarda pezzi unici e siamo molto contenti del risultato - racconta Azzurra Cesari, Project Manager - perché quando si unisce un certo tipo di esecuzione «È un mercato tecnica allo stile italiano i risultati arrivano. È un complesso, che si mercato complesso, che si muove molto rapimuove molto rapidamente, dove damente, dove il prezzo non è l’unica leva. È un il prezzo non è cliente attento, informato, che desidera un certo l’unica leva». tipo di qualità ed è disposto a pagarla». Al di là della fiera, Cesari individua però anche un Azzurra Cesari altro strumento che potrebbe rivelarsi strategico. Cesari&Rinaldi Gemmai «In Cina usano molto la piattaforma wechat anche per la compravendita ed è uno strumento interessante, ma per poterla utilizzare appieno bisogna avere un conto corrente là. Se in futuro dialogherà con il nostro sistema potrebbe aiutare tanto anche i commercianti italiani». Ma Hong kong è anche una delle fiere dove Ieg porta T.Gold, il salone dei macchinari. «Per noi è un hub fondamentale per l’accesso al mer«L’attuale situazione cato cinese e a quelli del Sudest asiatico - sotpreoccupa in chiave tolinea Gianluigi Barettoni, presidente di Afemo futura, ma resta un l’attuale situazione l’ha un po’ congelato e premercato imprescindibile» occupa in chiave futura, ma resta un mercato imprescindibile». Gianluigi Barettoni Afemo

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LA PAROLA AI PROFESSIONISTI Studio Legale d Bedin&Lee: I passi e le attività da compiere per accedere al mercato asiatico ed operare ad Hong Kong

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Over to the protagonists: “Wechat helps companies in a fundamental Italian export market”. “Very important hub”, “fundamental market” and “key appointment” are the terms most used by Italian companies when it comes to Hong kong. Whether it is gold, corals, stones, pearls, cameos or machinery, it is the privileged opening onto the Chinese market, but also the meeting point of operators from Southeast Asia and Oceania, as well as from the Americas. Precisely for this reason there is concern about the socio-political situation, which is influencing the arrival of buyers and has even caused someone to pull out of their presence at the fair in September. We asked some companies that are members of Assocoral and have always been active in the Asian market to comment on the current historical moment. “90 percent of the people we wanted to meet told us that they wouldn't come, so we didn't go,” explains Gino Di Luca, from Cammeo Italiano. “We hope that for March there will be an improvement. For our company internationalization began a few years ago, but we have started to register a very high appreciation also in Asia, which for us represents about 40% of production.” Gianfranco Coscia confirms the demand for quality. This same company has been going to Hong kong for 30 years and considers it a fundamental hub for the supply of freshwater pearls from China, akoya from Japan and other species from Australia and the Philippines, as well as being the place where three important auctions take place. “Since China opened up, it has also become a major outlet market. At the Hong kong fair we meet important customers from mainland China, but also from Mongolia and Tibet, as well as from emerging countries such as Indonesia, Malaysia, Myanmar. Those who turn to Italian companies are looking for quality and design.” Asia is the leading market for Michele de Simone, for whose company it represents 53-54% of turnover. De Simone Fratelli sells both disassembled and finished products in Hong kong, both of which are high-end. “We bring threads, cabochons, moulds, both of Mediterranean red coral and Momo, but also natural sleeping beauty turquoise. As for the finished product, we propose the latest collections in corals, diamonds and precious stones.” Still in the coral market, Ciro Condito has noticed a reduction and he is very worried about the protests, like all his colleagues. “Hong kong is a bit like a reference point for Asia, but it has suffered a sharp slowdown also due to the unrest. We were one of the first in Torre del Greco to go to the fair in Hong kong some 15 years ago. At the beginning there was not much interest in coral, then 7/8 years ago it increased sharply, in the wake of the opening of the Chinese market, and now we are witnessing a physiological slowdown, concerning the gem market in general.” Even the Club degli Orafi Italia has always had an open vision on international markets and there are many companies that adhere to it that have focused on the East. The role of wholesalers has been declining for some time, as Antonio Songa explains. “We have been selling to Hong kong wholesalers for 20 years. Over the years the situation changed a lot: at the beginning they made significant purchases here in Milan, now the smaller companies still do it, while the bigger ones go directly to the factories. We feel the competition from Turkey and the chains made in Indonesia and Malaysia, and they are also starting to produce basic, very cheap, low quality jewellery in China, stealing market shares from the Italian companies. However, there are still those who want to buy a product that is well made.” Finally, Hong kong is a key hub for precious stones, as a place for the supply, but also for the sale, of rough stones so much so that Cesari & Rinaldi Gemmai only exhibits in the East. “We have developed an offer that includes both the product as it is and a stylistic approach, especially with regards to unique pieces and we are very happy with the result, because when a certain type of technical execution is combined with the Italian style the results can be seen”, Azzurra Cesari explains. “It is a complex market, which moves very quickly, where price is not the only lever. They are careful, informed customers who want a certain kind of quality and are willing to pay for it.” But Hong kong is also one of the fairs where Ieg brings T.Gold, the machinery show. “For us it is a fundamental hub for access to the Chinese market and to those in Southeast Asia,” emphasizes Gianluigi Barettoni, president of Afemo. “The current situation has cooled things down a bit and is a cause for concern for the future, but it remains an essential market.”

nvestire a Hong kong è un passo da compiere del tutto logico per le aziende del settore orafo che stanno considerando di espandersi nella Repubblica Popolare Cinese. In effetti, l’ex colonia britannica è l’economia più libera del mondo che vanta un punteggio di libertà economica pari a 90,2 (l’Index of Economic Freedom 2019), non prevede controlli sui cambi ed è un porto franco; tutto questo la rende una delle giurisdizioni più convenienti in cui fare affari. Inoltre, è il secondo luogo al mondo in cui l’iter per avviare una nuova impresa è il più veloce e può vantare un solido sistema giuridico che protegge i diritti degli investitori. ACCEDERE AL MERCATO Le aziende estere del ramo dei gioielli non sono legalmente vincolate a trovare un partner locale al fine di avere accesso al mercato di Hong kong. Le entità commerciali più comuni utilizzate dalle imprese estere per entrare nel mercato di Hong kong sono le seguenti: ufficio di rappresentanza della casa madre straniera, filiale della casa madre straniera e la

creazione di una “Società a responsabilità limitata (srl)” che, forse, rappresenta il modo più efficiente. In questo caso, la società madre straniera non sarà responsabile dei debiti della sua srl e non viene intaccata in nessun modo la portata delle attività di una società a responsabilità limitata. Dall’altro lato, la società madre estera rimane responsabile dei debiti della sua sede di rappresentanza e della sua filiale, e la portata delle attività che la sua sede di rappresentanza e la sua filiale possono svolgere, sono relativamente limitate rispetto a quelle di una Società a Responsabilità Limitata. COSTITUZIONE DI UNA SRL La società a responsabilità limitata deve avere quantomeno un azionista, proprietario di almeno un’azione e un amministratore, che deve essere una persona fisica. Non vi è alcuna restrizione per quanto riguarda la nazionalità dei medesimi. Il segretario della società deve risiedere invece ad Hong kong, ma si può trattare di una persona fisica o di una società.

ITER PER LA COSTITUZIONE DI UNA SRL AD HONG KONG 1.

Ricerca presso il Registro delle Imprese per verificare la reale possibilità di registrare quel dato marchio

2.

Presentazione della documentazione presso il Registro delle Imprese o tramite Registro Elettronico - modulo di costituzione - copia dello statuto sociale - notifica all’Ufficio di registrazione delle Imprese

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Le società estere possono scegliere di costituire una società a responsabilità limitata costituendo una nuova società a Hong kong o acquisendo una shelf company, che è una società esistente con una minima storia aziendale o addirittura nessuna e che può essere rapidamente inserita in un gruppo o contesto aziendale esistente. Prima di iniziare risulta necessario condurre due ricerche: una presso il Registro delle Imprese di Hong kong per garantire che la ragione sociale proposta possa essere registrata e una ricerca sul marchio nel sistema di ricerca online del dipartimento di proprietà intellettuale di Hong kong per ridurre al minimo il rischio di “abuso di denominazione” o violazione del marchio. È

presentata elettronicamente, ma il tempo di elaborazione della domanda dipende, inter alia, dai termini dello Statuto proposto. Laddove la domanda venga accettata, il Registro delle Imprese emetterà un Atto Costitutivo. I dettagli della società, compresi quelli di amministratori e azionisti, saranno elencati nel Registro delle Imprese e saranno a disposizione per l'ispezione da parte delle autorità pubbliche. PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE. Il processo per la costituzione di una srl non comporta la registrazione della ragione sociale, dei nomi di dominio e dei marchi, che necessitano di diversi processi di registrazione. Tali processi

Per le società Hong Kong impone un sistema di imposta sugli utili a due livelli, 8,25% sui primi 2 milioni di dollari di Hong Kong, 16,5% sul resto importante essere consapevoli del fatto che la registrazione di un nome di società non conferisce agli azionisti o alla società alcun diritto sul marchio. Per procedere alla costituzione di una nuova società, le società estere dovranno presentare quanto segue: un modulo di costituzione debitamente compilato, una copia dello statuto sociale proposto dalla nuova società e una notifica all’Ufficio di registrazione delle imprese per il rilascio di un certificato di registrazione delle imprese di uno o tre anni, che una società deve possedere per gestire delle attività commerciali ad Hong kong. Le domande possono essere presentate allo sportello presso il Registro delle Imprese oppure elettronicamente tramite il Registro Elettronico, a condizione che soddisfi diversi presupposti. La costituzione richiede in genere circa quattro giorni lavorativi se la domanda viene presentata presso il Registro delle Imprese e circa un'ora se la domanda viene

Hong kong applica la percentuale più bassa di un’aliquota normale del 15% del reddito imponibile netto prima delle indennità o aliquote progressive applicabili al reddito imponibile netto: 2% sui primi 50.000 dollari Hk, 10% sui successivi 50.000, 10% su ulteriori 50.000, 14% su ulteriori 50.000 e 17% sul resto.

conferiscono al richiedente registrato una serie di diritti che possono essere importanti nello svolgimento delle attività commerciali. Ad esempio, la registrazione di un marchio conferisce al proprietario registrato vari diritti, tra cui il diritto di sfruttare o utilizzare il marchio e il diritto di agire per difendere tale marchio; le società possono rivolgersi al registro dei marchi del dipartimento della proprietà intellettuale di Hong Kong. SISTEMA FISCALE Hong kong è rinomata a livello internazionale per il suo sistema fiscale. In generale, Hong Kong non impone dazi doganali sulle importazioni e non riscuote accise per i gioielli in oro. Non vi sono inoltre imposte sul valore aggiunto, imposte su beni e servizi o imposte sulle vendite. In termini di imposta sul reddito, per le società Hong Kong impone un sistema di imposta sugli utili a due livelli, 8,25% sui primi 2 milioni di dollari di Hong Kong, 16,5% sul resto. Per le persone fisiche,

Investing in Hong kong is a logical initial step for jewellery companies considering expanding into the People’s Republic of China. Indeed, the former British colony is the world’s freest economy, with an economic freedom score of 90.2 (Index of Economic Freedom, 2019), has no foreign exchange controls and is a free port, making it one of the most convenient jurisdictions for doing business. Furthermore, it's the second fastest place in the world for starting a business and its strong legal system protects the rights of investors. Entering the market. Foreign jewellery companies are not legally required to find a local partner to enter the Hong kong market. The most common business entities used by foreign businesses to enter the Hong kong market are: representative office of the foreign parent company; branch office of the foreign parent company; establishing “Private limited company (Ltd)”, maybe the most efficient way. In this case, the foreign parent company will not be liable for the debts of its Ltd, and the scope of activities of a Private limited company is not restricted. On the other hand, the foreign parent company remains liable for the debts of its representative office and branch office, and the scope of activities that its representative office and branch office can undertake are relatively limited compared with that of a Private Limited Company. Establishing an Ltd. The Private Limited Company must have at least one shareholder, owning at least one share, and a director, who is a natural person. There are no restrictions as to their nationality. The company secretary must be resident in Hong kong, but can be a natural person or a company. Foreign companies may elect to establish a Private limited company by incorporating a new company in Hong kong or by acquiring a shelf company, which is an existing company with little to no prior business history, and can be quickly inserted into an existing corporate group or setting. Before starting, two searches should be conducted: at the Hong kong Companies Registry to ensure that the proposed company name can be registered; a trademark search at the Hong kong Intellectual property department’s online search system to minimise the risk of “passing off” or trademark infringement. It’s important to be aware that registering a company name does not confer upon the shareholders or the company any trademark rights. To proceed with establishing a new company, foreign companies will need to submit: a fully completed incorporation form; a copy of the new company’s proposed Articles of association; a NOTICE to Business Registration Office form for the issue of a one-year or three-year Business Registration Certificate, which is required for a company to conduct business in Hong kong. Applications can be submitted over-the-counter at the Companies Registry or electronically via the e-Registry, subject to the application meeting various preconditions. Incorporation typically takes around four working days if the application is made at the Companies Registry, and around one hour if the application is submitted electronically, but the processing time of the application depends on, inter alia, the terms of the proposed Articles of Association. If the application is accepted, the Companies Registry will issue a Certificate of Incorporation. The details of the company, including those of its directors and shareholders, will be listed on the Companies Register, and be available for inspection by the public. Protection of intellectual property rights. The process for establishing a Ltd does not involve the registration of business names, domain names and trademarks, which involve different registration processes. These processes confer upon the registered applicant different rights which may be important in their business operations. For example, registering a trademark gives to the registered owner various rights, including the right to exploit or use the trademark and the right to take action to defend those trademarks, and companies may apply to the Hong kong Intellectual Property department’s trade marks registry for registration of their trademarks in Hong kong. Taxation system. Hong kong is globally renowned for its tax-friendly system. In general, Hong kong does not impose customs tariff on imports, and excise duty is not levied for gold jewellery. There is also no value-added tax, goods and services tax, or sales tax. In terms of income tax, for corporations Hong kong imposes a two-tiered profit tax system (8.25% on the first 2 million Hk dollar; 16.5% on the remainder. For individuals, Hong kong applies the lower of a standard rate of 15% of net chargeable income before allowances, or progressive rates applicable to net chargeable income: 2% on the firs 50,000 Hk dollars; 10% on the next 50,000; 10% on further 50,000; 14% on further 50,000 and 17% on the remainder.

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LA PAROLA AI PROFESSIONISTI Omlog International: La logistica è un elemento da non sottovalutare e va affidata a professionisti per limitare i rischi e problemi

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a logistica non è solo un costo». È un messaggio chiaro quello che Riccardo Fuochi, presidente dell’Associazione Italia - Hong kong e amministratore delegato di Omlog International con sedi in Italia, Svizzera, Hong Kong, Cina, Singapore e Usa, manda alle aziende che vogliono fare affari con l’estero, in particolare l’Estremo Oriente. Omlog, specializzata in logistica da 20 anni, dal 2004 ha effettuato oltre 100 trasporti charter cargo da Cina e Hong kong. «La strada più semplice per esportare o importare - afferma - è quella di rivolgersi a specialisti del settore e cioè a spedizionieri che potranno consigliare gli Incoterm più adatti e l’instradamento più veloce ed economico. In Italia la logistica, soprattutto il trasporto, è vista come un elemento di costo, un problema di cui disfarsi e si tende a vendere le merci franco fabbrica o ad acquistarle Cif, lasciando l’incombenza di organizzare e pagare il trasporto rispettivamente al cliente o al fornitore. È necessario creare sinergie tra la logistica e l’industria per mantenere il controllo della supply chain, ottimizzando tempi e costi. In questo modo si possono conquistare nuovi mercati limitando

anche il rischio di contraffazione, mercato parallelo e deviazioni di traffico». Un elemento da non sottovalutare, secondo l’imprenditore, sono gli adempimenti doganali. «L’elemento Dogana è estremamente importante. Occorre conoscere preventivamente le problematiche inerenti all’importazione e alla commercializzazione del prodotto, richiedere in anticipo eventuali certificazioni, licenze e fare un corretto calcolo dei dazi e tasse a desino. Anche l’etichettatura del prodotto può essere un problema». Per quanto riguarda il trasporto, invece, non ne esiste uno ideale. «Dipende dal quantitativo, valore e urgenza della spedizione conclude - Prendendo ad esempio la Cina, i costi di un trasporto aereo sono circa 5/6 volte rispetto al via mare. Ma esistono anche servizi ferroviari molto più veloci della spedizione marittima con un costo che si posiziona a metà tra le altre due modalità di trasporto. La nostra struttura è molto articolata. Possiamo offrire qualsiasi tipo di trasporto verso ogni destinazione ma abbiamo una particolare specializzazione nella logistica del fashion, del visual merchandising e nell’allestimento di punti vendita».

Logistics is an element that should not be underestimated and should be entrusted to professionals to avoid any risk of problems. «Logistics is not just a cost». A clear message that Riccardo Fuochi, president of the ItalyHong kong Association and CEO of Omlog International with offices in Italy, Switzerland, Hong kong, China, Singapore and the USA, sends companies that want to do business abroad, especially the Far East. Omlog, specialised in logistics for 20 years, has carried out over 100 charter cargo transports from China and Hong kong since 2004. It is necessary to create synergies between logistics and industry to maintain the control of the supply chain, optimising time and costs. In this way, new markets can be conquered while also limiting the risk of counterfeiting, parallel market and traffic deviations». An element to be reckoned with, according to the entrepreneur, are customs duties. «The Customs element is extremely important. It is necessary to know in advance the problems concerning the import and marketing of the product, request in advance any certifications, licenses and make a correct calculation of duties and taxes at the destination. Product labelling can also be a problem». As for transport, instead, there is no ideal one. «It depends on the quantity, value and urgency of the shipment. Our structure is very complex. We can offer any type of transport to any destination but we specialise in the logistics of fashion, visual merchandising and outfitting of sales points in particular».

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HKTDC ITALIA, GIANLUCA MIRANTE: «Vince chi arriva preparato, il mercato asiatico non è una lotteria» HKTDC Italy, Gianluca Mirante: «The winner arrives prepared, the Asian market is not a lottery». 50 offices around the world and a headquarters where a thousand people operate: the Hong kong trade development council (Hktdc), which in Italy - among other things - assists companies that want to branch out into those markets and works constantly with Ice and Federpreziosi to organize the presence of exhibitors and buyers at the two trade fairs, but also with Ieg, which brings T.Gold, the jewellery machinery show, to the former British colony. And just to touch on the opportunities offered, next year the Hong kong agency will organize an important promotional campaign in Italy, which will culminate in a big event in Milan in October. The director Gianluca Mirante is responsible for the activities of Hktdc in Italy. Director, Hong Kong is a key business hub. What are the effects of the current socio-political situation? It is a very delicate period but at the moment there are no major repercussions. At the last fairs wine and eyewear - there was a slight drop of about 16% in the turnout of operators from mainland China but they went well anyway, with quality buyers, mainly from Southeast Asia, who have increased. The catchment area and the reach of Hong kong is not limited to China, but also includes the rest of Asia. For our part, to give reassurance, we have activated desks at the airport, organized shuttles and sent our staff. But what we sensed was not so much the fear of safety, but more that of the presence or absence of buyers and so we focused on this, intensifying sponsorships and invitations through our Southeast Asian offices, from emerging and growing countries. As for jewellery, the main countries are Indonesia and Thailand, from where a massive number of exhibitors also arrive. Hong Kong is a great hub: how can Italian companies take advantage of the opportunities it offers? The first step is certainly the preparation: we must start by collecting and examining all the useful information on the characteristics of the market and its potential and then visit it. We take care of the first aspect. Is there room for the unbranded? The unbranded have a chance if they have a good product, although we have noticed that at a certain point many decide to create a brand and therefore a story. In this Italian companies are facilitated, because they do not have to invent anything, but refine and tell what they already have. Italy is made of SMEs, is there also the possibility for them to enter these markets? We work a lot with SMEs because the big brands have the resources and the knowledge to go it alone. All the others go through the associations, which are fundamental and with whom we dialogue frequently. Group participation allows the reduction of costs and the application of economies of scale for promotion. What does the Chinese consumer expect from Italian products? Certainly something related to Italian quality and tradition. In this the product must be helped with marketing.

a 50 uffici in tutto il mondo e un quartier generale dove operano mille persone l’Hong Kong Trade Development Council (Hktdc), che in Italia - tra le altre cose - assiste le imprese che vogliono affacciarsi a quei mercati e lavora costantemente con Ice e Federpreziosi, per organizzare la presenza di espositori e buyer alle due fiere di settore, ma anche con Ieg, che nell’ex colonia britannica porta T.Gold, il salone dei macchinari per l’oreficeria. E proprio per far conoscere le opportunità offerte, il prossimo anno l’ente di promozione del commercio di Hong kong organizzerà un’importante campagna promozionale in Italia, che culminerà in un grande evento a Milano a ottobre. Responsabile delle attività dell’HKtdc in Italia è il direttore Gianluca Mirante.

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Noi lavoriamo molto con le Pmi ... una partecipazione di gruppo permette di abbattere i costi ed applicare economie di scala per la promozione

Direttore, Hong Kong è uno snodo chiave per gli affari. L’attuale situazione sociopolitica che effetti sta avendo? Il momento è molto delicato, ma non ci sono grandi ripercussioni. Alle ultime fiere - vino e occhialeria - c’è stato un leggero calo nell’affluenza di operatori dalla Cina continentale, nell’ordine del -16%, ma sono andate comunque bene, con buyer di qualità, provenienti soprattutto dal Sudest asiatico, che hanno fatto registrare un aumento. Il bacino d’utenza e il raggio d’azione di Hong kong, non sono infatti limitati alla Cina, ma comprendono anche il resto dell’Asia, in particolare appunto il Sudest

asiatico o paesi come Taiwan, Corea e Giappone. Da parte nostra per rassicurare abbiamo attivato desk all’aeroporto, organizzato navette e mandato nostro personale. Quello però che abbiamo recepito è stato non tanto il timore per l’incolumità, ma per la presenza o meno di buyer e ci siamo focalizzati su questo, intensificato le sponsorship e gli inviti attraverso i nostri uffici del Sudest asiatico, da paesi emergenti che stanno crescendo. Per quanto riguarda la gioielleria i principali sono Indonesia e Thailandia, da dove arriva anche un numero massiccio di espositori. Hong Kong è un grande hub: le aziende italiane come possono approfittare delle opportunità che offre? Il primo passaggio è senz’altro la preparazione: bisogna iniziare raccogliendo e approfondendo tutte le informazioni utili sulle

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caratteristiche del mercato e le sue potenzialità e poi visitarlo. Al primo aspetto pensiamo noi. Notiamo che a volte ci si muove come a una lotteria, dicendo “Proviamo…” e arriviamo anche a sconsigliare, quando vediamo che non c’è neanche l’“abc” dell’internazionalizzazione. Se invece c’è il giusto atteggiamento e non ho mai partecipato a una fiera in Asia, prima devo capire se il mio prodotto è ben accetto su certi mercati, se il tipo di materiale va o meno, come muovermi se ho un brand o no. Una volta fatto questo consigliamo di andare, perché è anche un’esperienza di mercato, che permette di confrontarsi con buyer da tutto il mondo. C’è spazio per l’unbranded? C’è, anche se ovviamente il marchio è avvantaggiato, perché lavora molto sul marketing, che significa tirare fuori una storia di


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generazioni, che fa più presa su un buyer locale. L’unbranded ha possibilità se ha un buon prodotto, anche se abbiamo notato che a un certo punto molti decidono di creare un marchio e quindi una storia. In questo le aziende italiane sono facilitate, perché non devono inventare nulla, ma affinare e raccontare quello che già hanno. In alcuni settori in Cina la storia è anche più importante del prodotto e pensare che questo venga da una tradizione secolare dà valore al bene. L’Italia è fatta di Pmi, c’è anche per loro la possibilità di affacciarsi a questi mercati? Noi lavoriamo molto con le Pmi, perché i grandi brand hanno le risorse e le conosceze per andare da soli. Tutti gli altri vanno attraverso le associazioni, che sono fondamentali e con le quali dialoghiamo molto. Una partecipazione di gruppo permette di abbattere i costi ed applicare economie di scala per la promozione. Porto un contesto italiano, che già fa presa, e ho a disposizione una persona in grado di parlare con gli operatori, passarli alle aziende, posso condividere la spesa di un interprete… Cosa si aspetta il consumatore cinese dal prodotto italiano? Sicuramente qualcosa di legato alla qualità e alla tradizione italiana. In questo il prodotto deve essere aiutato dal marketing.

BYRON LEE, HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL (HKTDC): «Da luglio a novembre si sono svolti diciotto eventi senza alcun problema, attirando quasi 222.000 compratori da tutto il mondo, tra cui oltre 72.000 acquirenti provenienti dalla Cina continentale» ong kong, la protesta non fermerà gli affari. Nonostante la complicata situazione politica che negli ultimi mesi ha generato preoccupazioni sia tra gli espositori sia tra gli acquirenti, secondo Byron Lee, Senior Exhibitions Manager di Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), la presenza dei compratori cinesi non ha subito una influenza significativa. D’altra parte, Lee spiega che HkTDC ha lavorato per attrarre un maggior numero di acquirenti di qualità provenienti dai mercati in via di sviluppo e che il ruolo di Hong kong come hub di riferimento per il mondo dei gioielli non è in discussione.

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Il settore della gioielleria rappresenta una fetta importante del business tra Italia e Hong Kong. Qual è al momento il trend in termini di importazioni ed esportazioni? Hong kong è un importante centro di distribuzione e scambio commerciale di gioielli italiani, con importazioni di preziosi provenienti dall’Italia per un valore pari a 1,1 miliardi di dollari americani nel 2018, in crescita dell’11% su base annua, con un incremento annuale del 5% registrato nel 2017 e seguito da un altro rialzo del 13% su base annua nel periodo gennaio-settembre 2019. Anche se alcuni di questi gioielli Made in Italy sono riesportati in altre regioni come Macao e la Cina continentale, molti sono invece quelli che vengono venduti sul mercato interno. Nel 2018, le riesportazioni di alta gioielleria italiana fatte da Hong kong ammontavano a 304 milioni di dollari americani con un aumento del 16% su base annua, di cui quasi la metà era destinata a Macao e alla Cina continentale. Le riesportazioni di alta gioielleria italiana della città stessa hanno fatto registrare un ulteriore aumento del 20% su base annua tra gennaio e settembre 2019. Nel mentre Hong kong continua a svolgere un ruolo chiave nella spedizione di perle, pietre preziose e diamanti grezzi da molti importanti paesi fornitori e regioni come la Thailandia, l’India e Israele in altri paesi manifatturieri, tra cui l'Italia. Nel 2018, le esportazioni effettuate da Hong kong in termini di perle, pietre preziose e diamanti grezzi in Italia hanno raggiunto i 96 milioni di dollari americani, nel dettaglio diamanti grezzi (45%), perle (10%) e altre pietre preziose e semipreziose (45%). Tali esportazioni sono cresciute del 37% su base annua tra gennaio e settembre 2019, dopo una crescita annuale del 39% registrata nel 2018 e pari al 13% nel 2017.

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Hong Kong è un importante centro di distribuzione e scambio commerciale di gioielli italiani, con importazioni di gioielli preziosi provenienti dall’Italia per un valore pari a 1,1 miliardi di dollari americani nel 2018, in crescita dell’11% su base annua, con un incremento annuale del 5% registrato nel 2017 e seguito da un altro rialzo del 13% su base annua nel periodo gennaiosettembre 2019. Hong Kong è un importante ponte di collegamento per raggiungere i consumatori cinesi. In che modo questo può essere influenzato dall’attuale situazione politica? Grazie ad anni di esperienza nel mercato continentale, i gioiellieri di Hong kong hanno saputo costruire una rete di distribuzione diversificata, sia online che offline, affiancando negozi fisici al dettaglio, che servono turisti e consumatori domestici sia ad Hong kong che nella Cina continentale, a fiorenti vendite online e tramite i social media. Secondo un recente sondaggio dell’Hong kong Tourism Board, la spesa dei visitatori della Cina continentale in gioielli nel 2018 è stata di circa 2 miliardi di dollari. Alcuni gioiellieri di Hong kong, come TSL, Chow San San, Luch Cook e Chow Tali Cook, sono d’altra parte riusciti a guadagnare una maggiore brand recognition nel mercato della Cina continentale, ampliando la loro rete retail attraverso il franchising e la stesura di alcuni accordi di cooperazione. Quando si tratta di e-commerce preme sottolineare che molti rivenditori di gioielli di Hong kong, come Chow Sang Sang e Chow Tai Fook, hanno rapidamente costituito i propri canali di vendita online piuttosto che fare esclusivamente affidamento su piattaforme di terzi come ad esempio Tmall. Sebbene negli ultimi mesi si sia assistito ad un calo del numero dei turisti in seguito agli attuali movimenti sociali, la nostra speranza è di poter vedere una ripresa non appena la situazione sarà diventata più stabile. A lungo termine, grazie a reti di distribuzione ben sviluppate, alla crescente brand recognition da parte dei consumatori della Cina continentale per i brand/negozi di gioielli di Hong kong e allo status di porto franco della città che non ha rivali in merito, i gioiellieri di Hong kong continueranno a rimanere competitivi sia sul mercato della Cina continentale sia sui mercati globali.

Questo potrebbe influire sul tasso di partecipazione degli acquirenti cinesi alle vostre fiere di settore? Abbiamo ricevuto richieste di informazioni sulla rete di trasporto e sugli eventi. Le fiere e le conferenze su larga scala dell'HkTDC sono proseguite come pianificato nonostante i disordini sociali visti in città negli ultimi mesi. Da luglio a novembre si sono svolti diciotto eventi senza alcun problema, attirando quasi 222.000 compratori da tutto il mondo, tra cui oltre 72.000 operatori provenienti dalla Cina continentale. Sebbene si possa notare una leggera flessione nel numero di acquirenti, siamo stati in grado di assicurare il nostro continuo supporto ai buyer di qualità. Pertanto, l’impatto non è così significativo e abbiamo inoltre intensificato i nostri sforzi al fine di reclutare nuovi compratori provenienti dai mercati emergenti. Qual è il ruolo dell’HK Jewellery Show? Le fiere di settore HkTDC Hong kong International Jewellery Show e HkTDC Hong kong International Diamond, Gem & Pearl Show formano insieme il più grande mercato di gioielli al mondo per numero di espositori. Nel 2019 le due fiere hanno riunito un totale di oltre 4.600 espositori e accolto un numero record di acquirenti, oltre 90.000, provenienti da 141 paesi e regioni. Le due fiere racchiudono un portafoglio molto ampio, a partire dalle materie prime per i gioielli tra cui diamanti di qualità, gemme preziose, pietre semi-preziose e perle fino ad arrivare a gioielli finiti di pregio, macchinari e packaging ecc., riunendo così l’intero settore in un’unica piattaforma. Data la sua distintiva impronta di internazionalità, i protagonisti del settore possono sfruttare la piattaforma per ampliare le proprie opportunità di business in tutto il mondo. Quali sono le tendenze del momento seguite dai consumatori? Un sondaggio tra 1.347 acquirenti ed espositori che hanno preso parte all’edizione 2019 delle due fiere mo-

Manufacturers Association hanno avviato una collaborazione volta a costituire il padiglione T-GOLD + METS. Negli ultimi anni abbiamo accolto circa 800-1000 acquirenti italiani nelle nostre fiere. Nuovi progetti/strategie per il futuro? L’HkTDC ha introdotto più elementi di marketing e di tendenza nelle nostre fiere che hanno un focus sull’attività di approvvigionamento, rafforzando ulteriormente la loro posizione di principali piattaforme di brand-building e marketing per le industrie e abbiamo lanciato altresì nuove aree prodotto come Amber Jewellery e IT Solutions for Jewellery al Jewellery Show e, dal 2018, quelle dedicate ai diamanti di laboratorio e alle pietre preziose sintetiche al Diamond, Gem & Pearl Show. Abbiamo anche identificato mercati con buone potenzialità e raccolto risorse per il reclutamento e la promo-

stra che nell’anno 2019 l’oro rimarrà il metallo prezioso più popolare, con un ritorno dell’oro bianco seguito dall’oro rosa. Le risposte indicano anche che i diamanti continueranno a essere molto richiesti nei prossimi 12 mesi. Per quanto riguarda le “4C” della classificazione dei diamanti, le caratteristiche più richieste saranno il taglio brillante, alta purezza (flawless-VV2), bianco e un carato. Si prevede che anche la giada e l’acquamarina continueranno ad andare bene nel 2019, mentre anche le gemme sintetiNonostante le prospettive che fanno segnare un auincerte nell’economia mondiale, mento per il secondo anno consecutivo. l’Asia è uno dei fattori chiave Per l’Italia si parla di una della crescita economica presenza rilevante? globale. Il potere d’acquisto si Entrambe le fiere hanno sta spostando da occidente ospitato dei padiglioni italiani per un totale di circa verso oriente e ai nostri occhi 200 espositori negli ultimi l’Asean risulta un mercato con anni e dal 2016 Italian un enorme potenziale. Exhibition Group e Hong kong Jewellery & Jade

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zione. Nonostante le prospettive incerte nell’economia mondiale, l’Asia è uno dei fattori chiave della crescita economica globale. Il potere d’acquisto si sta spostando da occidente verso oriente e ai nostri occhi l’Asean risulta un mercato con un enorme potenziale. Al momento la regione ospita 630 milioni di persone, posizionandosi al terzo posto nel mondo subito dopo la Cina continentale e l'India e si prevede che la classe media crescerà in modo significativo, passando da 150 a 400 milioni entro il 2020. Inoltre, la Greater Bay Area di Guangdong-Hong kong-Macao si trova in posizione strategica per essere un vivace cluster urbano a livello mondiale, un centro di innovazione e tecnologia internazionale e un im-

portante pilastro a supporto della Belt and Road Initiative (Via della Seta). Il modo più efficace per attingere a questo mercato sarebbe proprio collaborare con Hong kong. Stiamo anche passando al digitale. Abbiamo migliorato la funzione di approvvigionamento sui siti web della fiera lanciando la piattaforma “Exhibition Online’ per tutto l’anno; la HkTDC Marketplace App integra i nostri canali di marketing/approvvigionamento, le nostre fiere, le riviste prodotto e il mercato online hktdc.com in un’unica piattaforma mobile a portata di mano per fornire servizi completi che consentono di mettere in contatto acquirenti e fornitori di tutto il mondo; nel 2019 abbiamo introdotto il concetto di “eBuyer Badge” al Jewellery Show e al Diamond, Gem & Pearl Show per offrire agli acquirenti un accesso continuo al quartiere fieristico. Il nostro piano è di lanciare l’E-Badge dell’Espositore nel 2020 insieme a una funzione di “biglietto da visita elettronico” per facilitare le interazioni tra acquirenti ed espositori che portino a stabilire nuovi contatti in tempo reale mediante una semplice scansione del codice QR.

Hong kong, the protest won’t stop business. Despite the complicated political situation, which in the last months has generated worries among exhibitors and buyers, according to Byron Lee, senior exhibitions manager of the Hong kong Trade Development Council (HkTDC) the presence of Chinese buyers hasn’t been significantly affected. On the other hand, Lee reports, HkTDC has worked to attract more quality buyers from developing markets and Hong kong’s role as a clue hub for jewellery is not in question. Jewellery is an important part of the business between Italy and Hong Kong. Which is the import/export trend? Hong kong is an important distribution and trading hub of Italian jewellery, importing Italian precious jewellery worth 1.1 billion US dollar in 2018, up 11% yoy, after a 5% yearly growth in 2017 and followed by another 13% yoy growth in Jan-Sep 2019. While some of these Italian-made jewelleries are re-exported to other regions such as Macau and Mainland China, many are sold domestically. In 2018, Hong kong’s re-exports of Italian fine jewellery amounted to 304 million US dollar, up 16% yoy, with almost half of them being destined to Macau and Mainland China. The city’s re-exports of Italian fine jewellery saw another 20% yoy growth during Jan-Sep 2019. Meanwhile, Hong kong plays a key role for shipping pearls, gemstones and rough diamonds from many major suppling countries and regions such as Thailand, India and Israel to other manufacturing countries, including Italy. In 2018, Hong kong’s exports of pearls, gemstones and rough diamond to Italy added up to 96 million US dollar - rough diamonds (45%), pearls (10%) and other precious and semi-precious stones (45%). Such exports soared by 37% yoy in Jan-Sep 2019, following a 39% and 13% annual growth in 2018 and 2017, respectively. Hong Kong is an important bridge to reach Chinese consumers. How does the current political situation affect it? With years of experience in the mainland market, Hong kong jewellers have built a diverse distribution network, both online and offline spanning mainstream brick-and-mortar retail networks catering tourists and domestic consumers in both Hong kong and Mainland China, as well as burgeoning online sales and via social media channels. According to Hong kong Tourism Board’s recent survey, mainland visitors spent around 2 billion US dollar on jewellery in 2018. A handful of Hong kong jewellers, such as TSL, Chow Sang Sang, Luk Fook and Chow Tai Fook, on the other hand, have successfully earned greater brand recognition in the Mainland China market as they have been expanding their retail networks there through franchising and co-operative arrangements. When it comes to e-commerce, many Hong kong jewellery retailers, such as Chow Sang Sang and Chow Tai Fook, have quickly set-up their own online sales channels, rather than relying solely on third-party platforms such as Tmall. Although we have seen a drop in the number of tourists in recent months amid the current social movements, we are hopeful of a recovery once the situation becomes more stable. In the long run, thanks to the well-developed distribution networks, the growing brand recognition of mainland Chinese consumers on Hong kong jewellery brands/shops and the city’s unrivalled free port status, Hong kong jewellers will remain competitive in both the mainland and global jewellery markets. Could it affect the attendance of Chinese buyers to your trade shows? We have received enquiries about transportation and about the events. The HkTDC’s largescale fairs and conference have been proceeded as planned despite the social unrest seen in the city in recent months. Eighteen events ran smoothly from July to November, attracting close to 222,000 buyers from around the world, which included more than 72,000 buyers from the mainland. Although the number of buyers might have slightly dropped, we have been able to secure the continuous support of quality buyers. Therefore, the impact is not that significant. We have also stepped up efforts to recruit new buyers from emerging markets. Which is the role of HK Jewellery Show? The HkTDC Hong kong International Jewellery Show and HkTDC Hong kong International Diamond, Gem & Pearl Show together form the world’s largest jewellery marketplace in terms of exhibitors' number. In 2019, the two shows featured a total of more than 4,600 exhibitors and welcomed a record number of over 90,000 buyers from 141 countries and regions. The two shows encompass a very wide portfolio, from jewellery raw materials including quality diamonds, precious gems, semi-precious stones as well as pearls to fine finished jewellery, machinery and packaging etc, putting the entire industry in a one-stop platform. Given its distinct internationality, industry players can leverage on the platform to expand worldwide business opportunities. What are the current consumers’ trends? A survey of 1,347 buyers and exhibitors at the two fairs in 2019 suggests that karat gold will remain the most popular precious metal in 2019, with white gold making a comeback, followed by rose gold. The responses also indicate that diamonds will continue to be in great demand in the coming 12 months. In terms of the 4Cs of diamond grading, the most popular specifications are likely to be round-cut, high purity (flawless-VVS2), white, and one carat. Jade and aquamarine are also anticipated to keep doing well in 2019, while synthetic gemstones are also on the rise for a second year running. Is the Italian presence substantial? There were Italian Pavilions in both fairs, housing around 200 Italian exhibitors in total in recent years and Italian Exhibition Group and Hong kong Jewellery & Jade Manufacturers Association have collaborated to form T-GOLD+METS Pavilion since 2016. And we welcomed around 800-1000 Italian buyers for the shows in recent years.

New projects/strategies for the future? The HkTDC has been injecting more marketing and trend-setting elements to our sourcing trade fairs, further strengthening their position as the premier brand-building and marketing platform for the industries and we have launched new product zones such as Amber Jewellery and IT Solutions for Jewellery at the Jewellery Show and Laboratory-grown Diamonds and Synthetic Gemstones at the Diamond, Gem & Pearl Show since 2018. We have also been identifying markets with good potentials and pooling resources for recruitment and promotion. Despite uncertain prospect in the world economy, Asia is one of the key drivers for the global economic growth. The purchasing power shifts from the West to the East and we see Asean as market with huge potential. At present, the region is home to 630 million people, ranking third in the world, only after Mainland China and India and the middle-class population is expected to grow significantly, from 150 million to 400 million by 2020. Furthermore, the Guangdong-Hong kong-Macao Greater Bay Area (Greater Bay Area) is strategically positioned to be a vibrant world-class city cluster, an international innovation and technology hub, and an important support pillar for the Belt and Road Initiative. And the most efficient way to tap this market would be by working with Hong kong. We are also going digital. We have enhanced the sourcing function of our trade fair websites by launching the year-round “Exhibition Online” platform; the HkTDC Marketplace App integrates our marketing/sourcing channels - our exhibitions, product magazines, hktdc.com Online Marketplace - into one handy mobile platform to provide comprehensive services to connect worldwide buyers and suppliers and in 2019, we introduced the “Buyer e-Badge” to Jewellery Show and Diamond, Gem & Pearl Show to give buyers seamless access to the fairground. It is in our plan to launch the Exhibitor e-Badge in 2020 together with an “e-Business Card” function to facilitate connections between buyers and exhibitors to make new real-time contacts by simple QR code scanning.

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