Preziosa Magazine n.5/2016

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A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00

dicembre 2016 € 6,00 italy only

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LEBOLE

GIOIELLI

ITALIAN EXHIBITION GROUP

FRATELLI PICCINI

Una bella storia di famiglia

La nuova sfida di Fiera di Vicenza

Progetti e obiettivi del nuovo sodalizio

ASSOCIAZIONE GIOIELLO MODA ITALIA
























ioielli interculturali per la ace nel ondo adv_goldenagency ph_luciano d’inverno

Ispirata ai decori di Palazzo Ducale di Venezia La Serenissima come esempio storico vincente di cultura applicata ai commerci internazionali

COLLEZIONE VENEZIA parure in oro giallo 18kt con diamanti, smeraldi e smalti veneziani


www.mariadetoni.it

Ispirata all’identità Veneta dell’intreccio a paglia con il simbolo della sfera che rappresenta il globo in un prezioso gioco di diamanti e smeraldi verdi di buon auspicio per la Pace, da cui deriva il nome della collezione Cosmohappy.

COLLEZIONE COSMOHAPPY parure realizzata in oro giallo 18kt con sfere bicolori con diamanti bianchi e smeraldi verdi





5|2016 Editoriale

ditoriale Fiere e nuovi scenari Giovanni Micera

inutile negarlo, la fusione tra la Fiera di Vicenza e la Fiera di Rimini è un evento che si presta a tante interpretazioni. È un’abdicazione da parte dell’ente palladiano o una scelta strategica in grado di modificare gli asset futuri del comparto orafo? Certo è che il nuovo soggetto, Italia Exhibition Group, nato dalla fusione, con i suoi 160 milioni di euro di fatturato, 61 manifestazioni da gestire e oltre 250 dipendenti dislocati su cinque sedi operative, risulta essere sicuramente un player di tutto rispetto nello scenario internazionale. In Italia è secondo solo a Fiera di Milano che con 337 milioni di fatturato e 114 manifestazioni rimane leader. Quello che scopriremo nei prossimi mesi è quanto le fiere dell’oro saranno considerate centrali dalla nuova governance, visto che Fiera di Vicenza potrà contare, nel nuovo consiglio di amministrazione, solo su 2 consiglieri su 9. L’appuntamento di gennaio sarà sicuramente un primo momento in cui potremo verificare l’andamento del nuovo corso. Ad esempio, la manifestazione sarà presentata come sempre dalla collaudata coppia Matteo Marzotto e dal direttore generale Corrado Facco? O il vicepresidente cederà il passo al nuovo numero uno Lorenzo Cagnoni? Oppure, il duo si trasformerà in un trio? Problemi formali che possono essere sostanziali

È

quanto i reali piani di sviluppo legati al mondo dell’oro. Da tempo, confermato anche al nostro giornale dal direttore Facco, sappiamo che la fiera intende proporre nella tarda primavera un “ridisegnato appuntamento orafogioielliero”. Ma in quel periodo non sono già calendarizzati i saloni di OroArezzo e Tarì Mondo Prezioso? Non esistono protocolli d’intesa firmati con i rispettivi presidenti che prevedono forme di collaborazioni? Si potrebbe ipotizzare che l’evento in questione possa essere realizzato con la partecipazione di uno di questi due soggetti? Di sicuro sia il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti, sia quello di Arezzo Fiere e Congressi Andrea Boldi possono dirsi soddisfatti del lavoro svolto quest’anno e di conseguenza avere tanto da mettere sulla bilancia. Nel frattempo un nuovo soggetto associativo si sta affacciando sulla scena italiana. Si tratta dell’Associazione Gioiello Moda Italia, presieduta da Maurizio Manca direttore creativo della maison Bozart, nata con l’intento di promuovere e difendere la reputazione e la tradizione di un segmento importante quanto quella della gioielleria più blasonata. Sono soci fondatori del nuovo sodalizio, oltre ad aziende storiche del Made in Italy, la Fiera di Milano e noi di Preziosa Magazine. L’associazione, inoltre, opera con il supporto tecnico-accademico di Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano. Vi terremo aggiornati sulla sua attività e sulle tante iniziative che intendiamo mettere in campo.

TRADE FAIRS AND NEW SCENARIOS

No point denying it: the merger between Fiera di Vicenza and Fiera di Rimini is an event that lends itself to many interpretations. Should it be viewed as an abdication by the Vicenza entity or as a strategic choice that can change the future structure of the gold jewelry industry? What is certain is that the new entity resulting from the merger Italia Exhibition Group - with its €160 million sales revenues, 61 events to be managed and more than 250 employees distributed among five offices is certainly a formidable player in the international arena. In Italy, it ranks second only to Fiera di Milano, the unchallenged leader with €337 million in revenues and 114 events. What we will find out in the coming months, is to what extent jewelry trade shows will be considered essential by the new governance, given that Fiera di Vicenza will only have 2 members out of 9 in the new Board of Directors. The January show will definitely provide a first indication of where the new management is heading. For example, will the event be again presented by the well-tested duo formed by Matteo Marzotto and General Manager Corrado Facco, or will the Vice-President yield the floor to the new CEO Lorenzo Cagnoni, or will the duo become a threesome? Questions that may be merely formal; the substantial issues, instead, concern the actual development plans laid out for the world of gold jewelry. We have known for some time, and it has also been confirmed to our publication by General Manager Facco, that the trade fair organization intends to set up a “redesigned gold jewelry event” to be held in late spring. But isn’t that the time when OroArezzo and Tarì Mondo Prezioso are already scheduled? Aren’t there in place memoranda of understanding signed with the respective Presidents involving forms of partnerships? Would it be correct to suppose that the event in question could be organized in collaboration with one of these two entities? For sure, both Vincenzo Giannotti, President of Tarì, and Andrea Boldi, President of Arezzo Fiere e Congressi, can declare themselves satisfied with the work done this year, and therefore have a lot to throw into the bargain. In the meantime, a new association is entering the Italian scene. Led by Maurizio Manca, creative director of the Bozart brand, Associazione Gioiello Moda was founded with the aim to promote and protect the reputation and tradition of such an important segment as that of high-end jewelry. The founding members of the new association include historic Made in Italy companies, Fiera di Milano and our own Preziosa Magazine. The association also relies on the technical and academic support of Alba Cappellieri, Professor of Jewelry and Accessory Design at the Politecnico di Milano. We will keep you updated on its activities and on the many initiatives we intend to launch.



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RUBRICHE News Broches Just for men Waiting for the fairs Quanto è stressante la sicurezza per un gioielliere? Fratelli Piccini. Una bella storia di famiglia Thomas Sabo Gioielleria Portoghese Il Tesoro di San Gennaro La mitra di Napoli, la corona di Londra, il pugnale di Istanbul Visioni Un designer ha bisogno di fili e fili di perle Ufficializzata la candidatura per la lavorazione del corallo e del cammeo Rajola Jewelry Design Contest 90 Club degli Orafi. New Luxury Experience Beni di Lusso? Ora si acquistano sul Web Italian Exhibition Group La nuova sfida di Fiera di Vicenza Mostra: Gioiello alla Moda Nasce l’Associazione Gioiello Moda Italia Gold/Italy. Trend in crescita, forte la presenza di buyer esteri

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Vittorio Fiorentino Badel Maria De Toni e Auritalia Govoni Fratelli Dinacci Le Carose 1,618 De Maria Giadan D&sign Bacan Sharra Pagano Fratelli Bovo Alunno &Co Rajola Paviè Andrea Marazzini Candré Tappo’s Uomo Too Late Mirta Bijoux Gold Sisters Byba Bijoux Pretti Milano Quelle della Costa Beba Gioielli

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anno IX / n. 5 dicembre 2016 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale

Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Golden Agency srl garantisce la massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gli indirizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di proposte commerciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessati richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati. Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori.

COVER: LEBOLE GIOIELLI www.lebolegioielli.it


5|2016 News E-MOTION, THE APP IS ENRICHED WITH RUBIES, SAPPHIRES AND EMERALDS

-Motion L’APP SI ARRICCHISCE DI RUBINI, ZAFFIRI E SMERALDI iamanti in tasca, e ora anche rubini, zaffiri e smeraldi: dal 2017 l’App di EMotion si arricchisce di nuovi contenuti. L’azienda campana, parte del gruppo Trasparenze, guidata da Sergio Sorrentino, offre un catalogo per operatori aggiornato costantemente grazie a partnership internazionali. Oltre alla novità di prodotto, l’App disponibile per Apple e Android - consolida servizi come la ricerca pietre e l’affiliazione: diamanti certificati e pietre preziose disponibili tramite smartphone e tablet, con tempi rapidi di consegna e le consuete garanzie di sicurezza ed eticità offerte da E-Motion.

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hantecler Panda, cane, gatto e gufo per le nuove campanelle

Diamonds in your pocket, and now also rubies, sapphires and emeralds: from 2017 the E-Motion App will be enriched with new content. The company from Campania led by Sergio Sorrentino, part of the Transpareze group, offers a constantly updated catalogue for operators thanks to international partnerships. In addition to new

a maison di gioielleria caprese, Chantecler, realizza le sue campanelle portafortuna nelle più svariate versioni, ed ecco che dall’isola degli dei arrivano nuovi tintinnii anche per il prossimo Natale, che aggiungono alla delicatezza degli smalti color pastello la grinta del nero intenso. Ma anche una collezione dedicata agli animali ritratti da oro, diamanti e pietre preziose, che riproduce sui ciondoli il musetto di quattro teneri e divertenti animaletti, ognuno portatore di un preciso significato: Panda, pace e amore universale; Cane, amore incondizionato; Gatto, libertà; Gufo, simbolo di protezione. Come sempre tutti i pezzi della collezione, orecchini, anelli e ciondoli riportano il simbolo del marchio: l’inconfondibile galletto Chantecler in oro rosa. Una collezione giocosa e preziosa che ha in sé lo stile ironico e colorato di Chantecler.

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NEW CHANTECLER CHARMS: PANDA, DOG, CAT AND OWL Chantecler, the jewellery house from Capri, has created a number of new additions to their goodluck charm range. From the island of the gods come the new trinkets for this Christmas that add intense black oomph to the delicacy of the pastel-coloured

glazes. As always, all the items in the collection earrings, rings and pendants - bear the symbol of the brand, the unmistakable Chantecler rose gold rooster. A playful and precious collection that encases the ironical and colourful Chantecler style.

“ a pelliccia è omicidio” migliaia in marcia a Oslo migliaia hanno marciato a Oslo per protestare contro l’industria delle pellicce: anche i sostenitori Peta si sono uniti all’evento organizzato ogni anno da Noah nella più grande manifestazione europea contro le pellicce, brandendo cartelli a forma di volpe su cui si leggeva “La pelliccia è omicidio”. La PETA - il cui motto è in parte “gli animali non ci appartengono per essere indossati” ha documentato che visoni, volpi e altri animali allevati per la loro pelliccia sono rinchiusi tutta la loro vita in gabbie di metallo sovraffollate e sudicie e vengono poi uccisi in maniera cruenta tramite fulminazione, gas o avvelenamento.

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“FUR IS MURDER”: THOUSANDS MARCH IN OSLO Thousands took to the streets of Oslo to protest against the fur industry. PETA supporters also joined in on the event organised each year by NOAH in Europe’s largest anti-fur demonstration, brandishing fox-shaped placards that read “Fur is Murder”. PETA – whose motto is in part, “animals are

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products, the app - available for Apple and Android - consolidates services such as research on stones and affiliation: certified diamonds and precious stones available through smartphone and tablet, with rapid delivery times and the usual security and ethics guarantees offered by E-Motion.

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not ours to wear” - has documented that foxes, minks and other animals bred for their fur are locked up their entire lives in overcrowded and filthy metal cages before being killed by electrocution, gas or poisoning.



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ismondi ranco ugi Borse in polvere di diamante na borsa preziosa come... un diamante. Si chiama Diamond collection l’ultima creazione della maison fiorentina Franco Pugi. E a ragion veduta, visto che il tessuto con cui sono realizzate contiene un “glitter” particolarmente prezioso. «L’idea mi è venuta proprio dalla moda del glitterato - spiega Pugi - ma volevo qualcosa di unico, particolare e prezioso, così ho pensato alla polvere di diamante». Un’idea concretizzatasi nel tessuto jacquard realizzato da Giloma srl Firenze, totalmente Made in Italy e certificato dall’Istituto di gemmologia dell’università del capoluogo toscano. Ma c’è di più. Tutte le borse sono infatti arricchite, sulla targhetta, da un diamante De Beers di 0.31 carati, taglio a brillante, con un grado di brillantezza di SI 2, certificato dall’International gemological institute. I pezzi che ne sono nati, che abbinano al tessuto diamantato pelli pregiate, sono tutti in serie limitata: ognuno dei modelli può infatti essere realizzato in un massimo di 99 esemplari, personalizzabili, ad esempio, con il proprio nome sulla targhetta. «La Diamond collection - conclude Pugi - è un prodotto unico, nostra esclusiva, rivolto soprattutto a mercati come Russia, Cina e Paesi Arabi. A Dubai, proprio per la sua esclusività, è stato voluto da Rolls Royce all’interno della propria boutique di lusso».

Nuova boutique nel quadrilatero della moda milanese casa Gismondi, a Genova, dal 1754 sette generazioni si tramandano talento e passione per la buon gioielleria, sempre e ancora

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FRANCO PUGI LAUNCHES HIS DIAMOND POWDER BAGS A precious bag is like... a diamond. The latest creation of the Florentine fashion house, Franco Pugi, is called the Diamond collection. The idea is based on a jacquard fabric made by Giloma srl of Florence: totally Made in Italy and certified by the Institute of Gemology of the University of Florence. But there’s more. All the bags are indeed enriched, on their plaque, by a De Beers diamond.31-carats, brilliant cut, with an SI 2 gloss level, and certified by the International Gemological Institute.The pieces originating in this collection combine the diamond fabric with fine leathers, and are all limited edition. “The Diamond collection is a unique product, our exclusive, mainly for markets like Russia, China and the Arab countries. Thanks to its exclusivity, Rolls Royce requested the collection for its luxury boutiques in Dubai”.

realizzata nella propria fabbrica di Valenza Po. Oggi CEO e creativo dell’azienda di famiglia è Massimo Gismondi, gemmologo specializzato nella lavorazione di perle, diamanti e pietre preziose, che prosegue il percorso di internazionalizzazione consolidando la notorietà anche all’estero. Dopo Genova e Portofino, alle quali sono seguite le prestigiose boutiques di Londra, Sankt Moritz e i corner a

Bal Harbour (Miami), a Washington (da Neiman Marcus) e a Saint Barth (Caraibi), inaugura un nuovo punto vendita nel cuore del quadrilatero d’oro della moda e del lusso milanese dove in esclusiva per l’occasione saranno presentate importanti creazioni tra cui la collezione “Giardino Segreto” dominata dal tema floreale, disegnata come è nello stile della Maison tra classico e contemporaneo.

A NEW GISMONDI BOUTIQUE IN THE MILAN FASHION DISTRICT At Gismondi’s headquarters in Genoa, talent and passion for excellent jewellery has been handed down for seven generations, and their jewellery has always been made in their factory in Valenza Po. Today, the CEO and creative mind of the family-run company is Massimo Gismondi, a gemologist specialised in working with pearls, diamonds and precious stones; he has continued the company’s process of internationalization by consolidating its notoriety also abroad. The store openings in Genoa and Portofino were followed by the opening of prestigious boutiques in London and St. Moritz and corners in Bal Harbour (Miami), Washington (Neiman Marcus) and Saint Barth (Caribbean). Now Gismondi will inaugurate a new store in the heart of the Milan Golden Quad district of fashion and luxury: the inauguration will include an exclusive presentation of important creations including the “Giardino Segreto” collection (Secret Garden) which has got a dominant floral theme, designed in line with the Maison’s classic and contemporary style.

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na due giorni a Napoli, tre mesi a Madrid: i gioielli Bulgari viaggiano nel tempo e nello spazio. Nel foyer del Teatro San Carlo del capoluogo campano sono stati esposti trenta esemplari della collezione Heritage, attualmente composta da oltre 700 creazioni e custodita a Roma negli Archivi Storici della Maison. Sul palco, invece, le ultime collezioni indossate dal soprano Nina Machaidze, nei panni di Desdemona nell’Otello di Rossini con la regia di Amos Gitai. Fino al 26 febbraio 2017 i gioielli Bulgari - collezione Heritage e collezioni private come quella della baronessa Thyssen - sono in vetrina al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid: oltre 140 pezzi per l’esposizione “BVLGARI AND ROME” curata da Lucia Boscaini, direttore dell’Historic Legacy Department della maison.

IN VIAGGIO DA NAPOLI A MADRID

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BULGARI JEWELS ON THEIR WAY FROM NAPLES TO MADRID Two days in Naples, three months in Madrid: the Bulgari jewels are travelling in time and space. In the foyer of the Teatro San Carlo in the Campania capital, thirty items of the Heritage collection were exhibited. On the stage, on the other hand, the latest collections were worn by soprano Nina Machaidze, in the role of Desdemona in Rossini’s Othello. Until 26 February 2017, however, the Bulgari jewels shall be on display at the Thyssen-Bornemisza Museum in Madrid: more than 140 pieces for the “BVLGARI AND ROME” exhibition curated by Lucia Boscaini, director of the Historic Legacy Department of the Maison.

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5|2016 News

GIORNATA NAZIONALE “LEGALITÀ MI PIACE”

uanto è stressante la sicurezza per un gioielliere? Lo svela una ricerca commissionata da Federpreziosi all’università degli studi di Pavia

Da sinistra: Paolo Ponzi, Giancarlo Tonelli, Francesco Palermo, Pier Luigi Sforza, Ilaria Setti, Valentina Sommavigo, Steven Tranquilli (foto Gianni Schicchi)

econdo lo studio promosso da Federpreziosi e presentato a Bologna, chi ha subito furti o rapine dichiara disturbi dell’umore e inquietudine, ma anche maggiore capacità di reazione. Abusivismo, contraffazione, taccheggio, furti e rapine: tutti fenomeni criminosi che hanno un forte impatto economico sul commercio ogni anno vanno dispersi 26,5 miliardi tra mancati introiti e spese per la sicurezza - ma che certamente hanno un’incidenza anche sul benessere psico-fisico degli operatori, soprattutto quando, come nel caso dei gioiellieri, i rischi aumentano a causa della tipologia di prodotto venduta. Una ricerca presentata da Federpreziosi Confcommercio in collaborazione con Federpreziosi Bologna e promossa con il Dipartimento “Brain and Behaviorial Sciences dell’Università degli Studi di Pavia” evidenzia tutti gli effetti registrati sui dettaglianti e derivanti dai rischi connessi alla sicurezza. Secondo l’ISTAT, la criminalità è fra le

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maggiori preoccupazioni degli italiani, come di chi esercita attività commerciali: una persona su quattro, soprattutto nel Nord Est, percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza per la propria attività rispetto allo scorso anno, anche se il numero dei reati che destano allarme sociale tra gli imprenditori del terziario sono pressoché stabili. Nel caso specifico della gioielleria, solo 2014 son stati registrati 442 episodi tra rapine e furti. Ecco i motivi che hanno spinto la categoria a interrogarsi sui rischi attraverso il progetto di ricerca “Benessere e soddisfazione lavorativa nell’esercizio della professione del gioielliere”, curato da Ilaria Setti e Valentina Sommavigo, rispettivamente Assistente e Dottoranda del Dipartimento ‘Brain and Behavioral Sciences” dell’ateneo pavese. La finalità dello studio era rilevare le condizioni di benessere occupazionale dei gioiellieri che operano nei punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale: in linea con l’interesse di Federpreziosi e con le indicazioni fornite dalla letteratura scientifica internazionale, che risulta ancora povera di studi in questo specifico ambito, si è ritenuto utile indagare gli effetti che l’esposizione - reale o anche solo potenziale - a tali rischi può avere sul benessere psicologico degli operatori orafi. Se, inoltre, alcune categorie professionali risultano già tutelate nei confronti di questa tipologia di rischi - come ad esempio chi opera nel contesto bancario - realtà commerciali meno strutturate sono maggiormente esposte sia ai rischi fisici sia a quelli

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psicologici, e quella dei gioiellieri è sicuramente una di queste, se si considera che ben il 90% delle 17.732 attuali attività del dettaglio che risultano operanti in Italia sono a conduzione familiare. La ricerca ha preso in esame un campione nell’ambito del commercio dei gioielli costituito per il 79,6% da uomini e il 20,4% da donne con età media 52 anni e circa 26 anni di anzianità lavorativa, prevalentemente proprietari o con uno o più dipendenti. L’ubicazione dei punti vendita risulta prevalente in zone centrali e in vicinanza di altri negozi in centri urbani con una densità non superiore ai 500.000 abitanti (78,3%). Il 49,5% dei partecipanti all’indagine ha subìto furti o rapine mentre il 22,4% ha subìto sia furti che rapine. In generale gli eventi criminosi dichiarati risultano risalire a due anni fa, con un recente calo in linea con quanto evidenziato sia dall’indagine condotta da Confcommercio-GFK Eurisko sia da Federpreziosi: secondo le rilevazioni di quest’ultima, effettuate da Format Research, nel 2014 i furti in gioielleria hanno registrato una diminuzione del 17,5%, anche se non esistono indicazioni per poter affermare che sia diminuita la violenza degli attacchi conto le gioiellerie o che non sia addirittura aumentata. Chi ha subito furti o rapine dichiara maggiore disforia generale - vale a dire disturbi dell’umore, inquietudine, frustrazione, tendenza a reazioni eccessive - ma anche maggiore capacità di affrontare gli effetti di eventi traumatici e, ritenendo di avere una maggiore capacità di reazione individuale, non ricerca sostegno sociale. Chi è stato vittima sia di furti che di rapine manifesta naturalmente in maniera più evidente tutti i sintomi posttraumatici e, a fronte di più eventi, ricerca

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maggiormente sostegno sociale. A questo proposito durante la presentazione della ricerca a Bologna Francesco Palermo, imprenditore del settore orafo, ha portato la propria esperienza di gestione di una catena di negozi in centri commerciali vittima di vari e anche recentissimi eventi criminosi, sottolineando come tali accadimenti abbiano prevalentemente impatto sui collaboratori, mentre il gioielliere ha intrinseche caratteristiche professionali che implicano grande capacità di reazione. Tra le evidenze emerse, figura la resilienza della categoria, la capacità di reagire sia fisicamente che psicologicamente alle conseguenze della violenza subita. Naturalmente permane forte il senso di insicurezza, di disagio e di preoccupazione ma la categoria, come hanno sottolineato sia il gioielliere Paolo Ponzi di Ravenna sia il presidente degli orafi bolognesi Pier Luigi Sforza, continua a reagire in maniera estremamente positiva. Un esempio del forte senso di coesione e di collaborazione è dato dal fatto che, in forma pressoché spontanea, si è generata nella categoria una rete di comunicazione in chat via WhatsApp - in alcuni casi collegata con le Forze dell’ordine per tenere informati tutti i colleghi. La ricerca conferma anche i dati dell’indagine che dal 2007 viene condotta da Confcommercio - GFK Eurisko sui fenomeni criminali, dati ricordati dal direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli: quattro imprenditori su cinque hanno adottato almeno una misura di sicurezza per proteggersi dalla criminalità. Quali e in che quantità? Vigilanza privata (61,9%), allarmi (97,4%), telecamere a circuito chiuso (97,4%), telecamere collegate con la centrale (40,8%), illuminazione (86,6%), serramenti blindati (92,1%).



5|2016Viaggio nelle gioiellerie italiane

A WONDERFUL FAMILY STORY

ratelli iccini Una bella storia di famiglia di Maria Rosaria Petito

“Un sopra: La gioielleria Piccini su Ponte Vecchio; Triskell, anello in platino con zaffiro Burma 8,55ct e due smeraldi colombiani 4,76ct. sotto: Orecchini “Medusa” in oro giallo con brillanti e pietre di luna, disegnati e realizzati da Armando Piccini a destra in basso: Collezione Tetti, anello in oro, dimanti e lapislazzuli

buon gioiello bisogna guardarlo da sotto”, dice, e mi spiega l’importanza dell’aggiornatura mostrandomi il complesso lavoro sul retro di un bracciale. Elisa Tozzi Piccini, gemmologa diplomata al GIA di Los Angeles, attuale CEO dell’azienda, è una donna talentuosa, appassionata e intraprendente che ha eccellenti doti tecniche e grande creatività ma amorevolmente riconosce a suo zio Armando - l’artista di casa che a soli 22 anni si aggiudicò il ‘Venice Biennal Prize’ con quattordici gemme incise a mano, ora esposte presso il Museo degli Argenti a Palazzo Pitti - l’amore per il bello e la voglia di fare bene che ha ereditato. Il suo ufficio è al piano ammezzato, tra il negozio fronte strada che a sera, chiuse le spesse porte di legno, ricompone il tipico camminamento rinascimentale, e il piccolo laboratorio protetto dalla sopraelevata del Corridoio Vasariano. E qui, nel laboratorio dove i vecchi banchetti orafi continuano a fare la loro parte, orgogliosa Elisa mi indica la parete alla mia destra. “Questa è una selezione di disegni originali di mio zio Armando - li guarda ammirata poi si volta - da questa parte invece ci sono i calchi in gesso di alcune sue creazioni che potremmo definire gli antesignani del moderno autocad.”

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Mi precede per raggiungere la scrivania e sicura aggiunge - “Qui si lavora così, anzi, ancora così.” Le scale che mettono in comunicazione i tre livelli sono piccole e impervie ma lei si muove con l’autenticità di chi in quei luoghi ci vive da sempre, lì dove il Vasari ha lasciato la sua impronta in ogni piccolo dettaglio, lì dove storia e bellezza tuttora diventano una cosa sola chiamata eccellenza artigiana. Tutto è iniziato nel 1903, quando Pirro Piccini, capostipite di una famiglia di artisti artigiani gioiellieri, aprì a Ponte Vecchio una bottega. Una di quelle unicità che si specchiano nell’Arno. La stessa che dopo 113 anni ancora attira clienti da tutto il mondo in nome di un’alta gioielleria, che si muove tra forme antiche inventate ora e forme nuove affiorate dal passato e che oggi vanta un management al femminile sotto lo sguardo attento e acuto della signora Laura Tozzi, sua mamma. Elisa, oggi Ponte Vecchio è meta di turisti da tutto il mondo. Chi compra e cosa compra? Un tempo ogni bottega aveva una propria identità. Il turista sapeva dove andare e cosa cercare ma oggi anche Ponte Vecchio si è unificato al mercato e alle mode. Si compra di tutto, anche il ricordino, col rischio di trasformarsi in una strada di marchi e di

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rivenditori. Per fortuna qualcosa sta cambiando, si inizia a puntare nuovamente alle creazioni esclusive, all’unicità. Come è cambiato il gioiello negli ultimi 100 anni? Il gioiello vero, quello classico non cambia. Sa disporsi ai gusti del tempo ma senza mai perdere identità. C’è un brand Piccini posizionato in altre gioiellerie e all’estero? Mi piacerebbe portare i nostri gioielli all’estero ma noi non siamo un brand, la nostra è una filosofia e sarebbe molto complesso sradicare da Ponte Vecchio l’anima di Piccini. Certo, è il futuro che immagino ma per adesso sono i turisti da tutto il mondo, tanti dagli Stati Uniti, che continuano a venire nel nostro negozio. Lo fanno da generazioni. Siete anche concessionari? Sì, siamo concessionari di importanti aziende ma volutamente selezionate fra quelle a conduzione familiare come la nostra: Patek Philippe, Vhernier, Zoccai… Chi disegna? Io e Carlotta, ultima allieva di mio zio Armando. I disegni si evolvono ma per la realizzazione ricorriamo esclusivamente alle antiche tecniche artigiane. Tra le ultime creazioni? C’è ‘Moments’, una linea di fedi uniche come


5|2016Viaggio nelle gioiellerie italiane

dall’alto in senso orario: La signora Laura Tozzi con la sua famiglia; Elisa Tozzi Piccini; I calchi in gesso di Armando Piccini; Il laboratorio Piccini in una foto storica; La fede Venere in oro giallo 18 carati e smato; Il disegno di un gioiello delle collezioni Piccini.

l’amore per le quali classico e moderno coincidono. Sono realizzate interamente a mano e la loro particolarità sta nel fare di un dettaglio, preso in prestito da opere famose, la loro identità. Ponte Vecchio per esempio è la silhouette del ponte incisa nell’oro, se si accostano i due anelli, per lui e per lei, sembra che l’uno si specchi nell’altro proprio come il ponte si specchia nella superficie dell’Arno; Venere invece riproduce con gli smalti i fiori

“You should always look at a good piece of jewellery from underneath”, she says, before explaining to me the importance of the aggiornatura process, showing me the complex workings on the back of a bracelet. Elisa Tozzi Piccini, a gemologist that graduated from GIA in Los Angeles, current CEO of the company, is a talented, passionate and enterprising woman with excellent technical skills and bundles of creativity, but she lovingly acknowledges her uncle Armando as the inspiration behind her love for the beautiful and her desire to succeed. Her office is on the mezzanine floor, between the store on the street and the little workshop protected by the Vasari Corridor. Here, in the workshop where the old goldsmith benches still have a role to play, a proud Elisa points to the wall to my right. “This is a selection of original drawings by my Uncle Armando, while on this side there are plaster casts of some of his creations which we could define as the forerunners of the modern autocad.” It all started in 1903 when Pirro Piccini, forefather of a family of artists, artisans and jewellers, opened a workshop

dell’omonimo quadro del Botticelli; Duomo riprende le geometrie e i rosoni della cinta ottagonale che sta alla base della cupola di Santa Maria del Fiore…. Sono tante e diverse perché ognuno possa scegliere quella che sente veramente sua, magari

on the Ponte Vecchio . One of those unique places that sit on the River Arno. The very same place which, under the attentive and shrewd stewardship of Mrs. Laura Tozzi, still attracts customers from all over the world 113 years later. Nowadays Ponte Vecchio attracts tourists from all over the world. Who are they and what do they buy? Once upon a time every workshop had its own identity. Tourists knew where to go and what to look for, but now even the Ponte Vecchio has fallen into step with the market and fashion. You can buy everything, including souvenirs, and the risk is that it becomes a street of brands and retailers. Luckily, things are changing, people are once again beginning to prioritise exclusive creations and originality. How has jewellery changed in the last 100 years? Real, classical jewellery doesn’t change. It knows how to adjust to changing tastes but without losing its identity. Is there a Piccini brand positioned in other jewellery shops and abroad? I would like to take our jewellery abroad but we aren’t a brand. Ours is a philosophy and it would be very difficult to detach the Piccini spirit from Ponte Vecchio. Of course this is

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dichiarandosi qui sul nostro terrazzino come avrebbero fatto due innamorati nel ‘500, perché no. Quanto premia l’artigianalità e la qualità in un mercato usa e getta? Sono fondamentali e vanno protette. La Fratelli Piccini ne ha fatto il suo segno distintivo. Il gioiello che più vi rappresenta? Il classico. I pezzi unici con pietre colorate o con

pietre incise. In poche parole l’alta gioielleria. Cosa c’è nel futuro di Piccini? Mi auguro che non cambi, che custodisca le sue eccellenze, che si innovi senza mutare filosofia. Mio figlio Luchino ha solo dieci anni e non immagino cosa vorrà fare da grande, per ora so che condividiamo gli stessi desideri e mi basta. Mai senza? Un anello.

the future I envisage but for now the world’s tourists, many of whom from the US, continue to come to our store. They have been doing so for generations. Are you also dealers? Yes, we act as dealers for important companies, carefully selected from among those run as family businesses, like ours: Patek Philippe, Vhernier, Zoccai… Who designs the jewellery? Myself and Carlotta, the most recent pupil of my Uncle Armando. The designs evolve but to manufacture them we only use time-honoured artisan techniques. Your most recent creations? There is ‘Moments’, a line of wedding rings that are as unique as love, which combine the classic with the modern. They are entirely hand-produced and are distinctive for the way their identity is associated with a detail borrowed from a famous work. For example, Ponte Vecchio is the silhouette of the bridge engraved in the gold. If you put the two rings together, his and hers, it looks as if one reflects in the other, just like the bridge reflects off the surface of the Arno; Venere uses enamel to reproduce the flowers of Botticelli’s Venus; Duomo echoes the geometries and rose windows of the

octagonal frame around the base of the dome of Santa Maria del Fiore…. There are many different alternatives so everyone can choose the one that feels most appropriate, perhaps proposing here on our terrace like two lovers in the 16th century did, who knows. How important are craftsmanship and quality in a fastmoving market? They are key principles and must be safeguarded. Fratelli Piccini is synonymous with them. The piece of jewellery that best represents you? Classical pieces. Unique pieces with coloured or engraved stones. Fine jewellery, in other words. What will the Piccini of the future look like? I hope it remains the same, that it safeguards its qualities, that it innovates without changing its philosophy.

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5|2016 Thomas Sabo

Thomas Sabo Le collezioni del brand di Norimberga ora anche in Italia di Gloria Belloni

a pochi mesi il marchio tedesco Thomas Sabo ha fatto il suo ingresso nel mercato italiano ed è già presente in diversi punti vendita, per ora soprattutto in Lombardia e nel Centro-Sud. Il brand, specializzato fin dagli inizi nella realizzazione di gioielli in argento dalla forte personalità e impegnato a interpretare le ultime tendenze fashion, è già ampiamente affermato su scala internazionale: collabora con circa 2.800 gioiellieri e partner commerciali e può contare su una rete di oltre 300 punti vendita in 75 paesi. A Lauf an der Pegnitz, qualche chilometro a Est di Norimberga, ha sede il nuovo e moderno quartier generale, inaugurato all’inizio di quest’anno, dove oggi lavorano circa 490 dipendenti. E qui, in occasione della presentazione delle nuove collezioni Spring-Summer 2017, abbiamo incontrato Thomas Sabo, fondatore, dirigente e chairman. Affiancato dal direttore creativo Susanne Kölbli, dall’inizio degli anni ’90 anima della filosofia e del linguaggio del brand, guida le strategie e la politica di espansione dell’azienda con grande energia, rappresentandone ancor oggi il motore trainante.

Come mai avete deciso proprio ora di espandervi anche nel mercato italiano e quali potenzialità particolari avete identificato in un contesto come il nostro in cui la competizione è piuttosto elevata? Ho studiato con grande attenzione il mercato italiano, oltre a conoscerlo personalmente, e per quanto riguarda il nostro tipo di gioielli non riteniamo che la competizione sia così determinante, in particolare per la linea Sterling Silver e per i gioielli dedicati all’uomo. Lo stile si differenzia molto da quanto già presente sul mercato e per la nostra azienda che sta vivendo una significativa crescita, questo è sembrato il momento giusto. Dalla nascita della vostra azienda ad oggi l’argento è un elemento sempre presente nelle vostre ampie collezioni e nonostante la vostra rapida e notevole crescita anche in termini di varietà del prodotto, non l’avete mai abbandonato. Com’è nato questo interesse? È una passione che ha radici lontane: l’azienda è stata fondata oltre trent’anni fa, nel 1984, e da allora abbiamo sempre tenuto fede alle nostre origini senza comunque rinunciare alle continue innovazioni anche quando, nel 2013 abbiamo deciso di introdurre nelle nostre collezioni i primi gioielli placcati in oro giallo e rosa. Siamo riusciti a costruire un marchio oggi considerato di tendenza, perché siamo stati in grado di mantenerci saldi alla nostra ‘natura’. Insieme a Susanne Kölbli, direttore creativo dell’azienda che ha saputo dare un determinante contributo all’affermazione dell’azienda fin dall’inizio degli anni ‘90, lavorate con grande sintonia di visione. Come funziona il processo creativo? Dopo tanti anni di collaborazione l’armonia di vedute tra noi è perfetta. Considerando la varietà e l’ampiezza delle collezioni, sono davvero molte e persone coinvolte nella definizione e nella realizzazione delle nostre linee, ma è sempre Susanne che concepisce, guida e supervisiona ogni dettaglio della produzione, a partire dal mood fino alle caratteristiche tecniche e possibili declinazioni di ogni pezzo finito. Tutto questo si traduce in modelli dalla personalità estremamente definita e coerente.

Glam and Soul Collection

Quali sono le principali novità nelle collezioni che proponete per la prossima PrimaveraEstate? Una caratteristica delle nostre creazioni è che i gioielli si fanno sempre portatori di un messaggio: spesso sono personalizzabili con incisioni realizzate direttamente al momento dell’acquisto, o già presenti nei motivi e negli elementi utilizzati, oltre che da evidenti richiami nel design. Il filo conduttore è la convivenza possibile tra diversi mondi e culture: il tema ‘Together’ già proposto nella scorsa stagione e su cui abbiamo continuato a lavorare. Linee ispirate all’Oriente si affiancano a collezioni che richiamano atmosfere africane, hippie o, dall’anima totalmente rock. Per quanto riguarda il prodotto, abbiamo puntato su gioielli di

Avete già avuto riscontri da parte del pubblico e degli operatori sulle collezioni che qui in Italia potrebbero riscontrare un maggior gradimento? In termini di prodotto è ancora molto presto per poter definire precise tendenze, ma allo stesso tempo la risposta del mercato sembra incoraggiante. Al momento siamo presenti in Italia attraverso concessionari e stiamo effettuando ricerche di mercato per valutare l’apertura di punti vendita Thomas Sabo: abbiamo ricevuto anche diverse proposte di franchising e pensiamo di sviluppare ulteriormente la collaborazione con i più attivi tra gli attuali rivenditori, ma sicuramente è prematuro parlare di veri e propri bilanci.

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maggiori dimensioni e su colori più solari e caldi da mixare con facilità. La linea Rebel at heart si è arricchita di pezzi per l’uomo.

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5|2016 Thomas Sabo

Highlight per la nuova stagione Primavera- Estate 2017 Le proposte Thomas Sabo per la nuova stagione si ispirano alle suggestioni e ai riflessi di terre lontane: l’Africa, che vive sia nei toni caldi delle pietre dure abbinate all’argento sia nelle geometrie degli elementi in metallo. I bracciali unisex realizzati con maxi beads di pietre energetiche come l’occhio di tigre, il diaspro, l’ossidiana o il lapislazzuli assumono dimensioni importanti rispetto alle precedenti versioni, mentre nelle interpretazioni al femminile del tema ‘skull’, il teschio, elemento iconico del marchio, è declinato in differenti dimensioni e versioni per un mood decisamente rock ed è spesso abbinabile ad altri elementi o pietre così da adattarsi facilmente a diversi stili e occasioni. Decisamente minimal e dai volumi leggeri, la linea con piccoli diamanti, Diamond Bar, completa la gamma. Le linee di orologi sono caratterizzate da corone che riprendono i beads più popolari.

Thomas Sabo

Rebel at heart Collection

THOMAS SABO SILVER IS ALSO NOW AVAILABLE IN ITALY The German brand Thomas Sabo made its debut in the Italian market a few months ago and is already present in several stores, at the moment mainly in Lombardy and central-southern Italy. Since its origins, the brand has specialised in the creation of silver jewellery with a strong character and is committed to interpreting the latest fashion trends. The brand is already well established on an international scale: it works with some 2,800 jewellers and trading partners, and can count on a network of more than 300 stores in 75 countries. The company’s new and modern headquarters are located in Lauf an der Pegnitz, a few kilometres east of Nuremberg; it opened earlier this year and is home to about 490 employees. This is where we met founder, director and chairman Thomas Sabo during the presentation of the new Spring-Summer 2017 collections. Alongside creative director Susanne Kölbli, who has been the soul of the brand’s philosophy and language since the early 90’s, he sets the company’s strategies and expansion policy with great energy, and is still the company’s driving force today. Why did you decide, just now, to also expand to the Italian market? I have studied the Italian market very attentively, in addition to knowing it personally, and we have found an insignificant level of competition for our type of jewellery, especially the Sterling Silver and men’s jewellery lines.

From your company’s creation up to today, silver has always been an element of your extensive collections. How did this interest arise? It is a passion with deep roots: the company was founded over thirty years ago, in 1984, and since then we have always been faithful to our origins without forgoing continuous innovation, even when we decided to introduce the first yellow and pink gold plated jewellery in our collections in 2013. We were able to construct a brand that is considered trendy today because we were able to hold fast to our original character. With Susanne Kölbli, the company’s creative director, you work together under the same vision. How does the creative process work? After many years of cooperation, the two of us have got a perfectly harmonious vision. Considering the collections’ variety and breadth, there are really a lot of people involved in the definition and production of our lines, but Susanne is always the one who conceives, leads and oversees every detail of production. What are the main new items in your proposed Spring-Summer collections? One feature of our creations is that the jewels bear a message: they can often be personalised with engravings carried out directly at the time of purchase, or the messages are already present in the motifs and elements used, as well as clear references in their design. The underlying theme is the

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I gioielli Thomas Sabo La maggior parte delle collezioni sono realizzate in argento Sterling 925 non rodiato e si compongono di pezzi versatili che oggi puntano sulle possibilità di personalizzazione e sulla componibilità. Oltre a una linea di charm di particolare successo, introdotta nel 2006, più recentemente sono state realizzate collezioni con placcature in oro giallo o rosa, oltre a una linea di orologi e alla linea unisex Karma Beads. Nel 2014 Sabo lancia la linea Fine Jewellery in cui l’argento è abbinato all’oro rosa, bianco e giallo e si arricchisce di diamanti neri, bianchi e pietre preziose rimanendo comunque in una fascia di prezzo che non supera i 3.000 Euro.

possible coexistence between different worlds and cultures, which we have named the ‘Together’ theme, which was proposed in the last season and we have continued to work on for the upcoming season. Lines inspired by the Orient are complemented by collections that reference African, hippie or full on rock’n’roll themes. As for the product, we focused on larger jewels with warmer, more solar colours that can be easily mixed. The Rebel at heart line has been enriched with pieces for men. Have you received feedback from the public and sector professionals about the collections that could be even more positive here in Italy? In terms of product, it is still very early to establish accurate trends, but at the same time the market response seems encouraging. At the moment we are present in Italy through dealers and are currently carrying out market research to evaluate opening Thomas Sabo sales points.


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1. BIBIGI www.bibigi.com Libellula in oro bianco e brillanti 2.TIFFANY&CO. www.tiffany.it Spilla in oro 18kt e platino con acquamarina taglio smeraldo e diamanti tondi con taglio brillante 3. DAMIANI www.damiani.com Pendente di collier / spilla in oro rosa e profili in diamanti bianchi 4. GOVONI www.govonigioielli.it Ciondolo / spilla Collezione Nuance in oro 18kt e diamanti 5. CHANEL www.chanel.com Les Blés de CHANEL collection, spilla in oro bianco 18kt con diamanti taglio brillante 6. CARBERONIA www.carberonia.com Spilla in oro rosa 18kt con diamanti bianchi 7. PASQUALE BRUNI www.pasqualebruni.com Giardini Segreti Collection spilla in oro e diamanti bianchi 8. ROBERTO COIN www.robertocoin.com Pezzo unico in oro bianco e nero con diamanti, zaffiri, rodolite, topazio, citrino, ametista e iolite 9. VAN CLEEF & ARPELS www.vancleefarpels.com Rose de Noël in oro giallo, diamanti e lapislazuli 10. DE SIMONE FRATELLI www.desimonefratelli.com Spilla ciondolo con cuore in corallo pelle d’angelo con zaffiri e brillanti 11. BRUNO MAZZA www.brunomazza.com Spilla corallo Sciacca montata in oro 585% 12. CASATO www.casatogioielli.com Spilla in oro bianco 18 kt e diamanti 13. PIAGET www.piaget.com Secrets and Lights spilla (pezzo unico) con ricami in fili d’oro e piume naturali, zaffiro blu, diamanti taglio brillante e taglio a goccia

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5|2016 Portuguese Jewellery

NEW SUPPORT CAMPAIGN LAUNCHED

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Fátima Santos: “A golden moment and time of international change” Milla Jovovich is the face of “Portuguese Jewellery - Shaped With Love”, the international campaign launched at the end of October by the AORP - Portuguese Jewellery and Watchmaking Association to promote the country’s jewellery industry and its timehonoured traditions. Luxury, technique and design are the hallmarks of Portuguese jewellery, which are well interpreted by the actress who has appeared in “The Fifth Element” and “Resident Evil” (the last chapter of which comes out in January), among others. The photo shoot took place in Porto but the campaign also involves promotional events in strategic markets. “This is a golden moment for our jewellery explains Fátima Santos, general secretary of the AORP -. Being one of Portugal’s most

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traditional sectors, its fortunes are also changing on the international markets. This campaign seeks to encourage and support the internationalisation of our brands in order to position Portugal among the premium manufacturers. Although it encompasses the entire sector we wanted to highlight some good examples of brands that represent the new Portuguese jewellery industry. Brands that respect our traditions and values but express them in new and modern contexts.” The campaign spotlights six brands, which represent the entire Portuguese jewellery sector: Eleutério, Leitão & Irmão, Luísa Rosas, Mimata, Monseo and Rare Jewellery. The initiative was presented a few days ago to the international press during an event at the Electricity Museum in Lisbon.


Fátima Santos, segretario generale dell’AORP

5|2016 Portuguese Jewellery

ortoghese

La campagna ha lo scopo di incoraggiare e sostenere la diffusione all’estero dei nostri marchi per posizionare il Portogallo tra i produttori premium

PRESENTATA LA NUOVA CAMPAGNA A SOSTEGNO

Fátima Santos: “È un momento d’oro e di rinnovamento internazionale”

Ha

il volto di Milla Jovovich “Portuguese Jewellery - Shaped With Love” , la campagna internazionale lanciata a fine ottobre dall’Associazione AORP - Portuguese Jewellery and Watchmaking Association per promuovere l’industria orafa del paese che vanta un’antica tradizione. Lusso, tecnica e design sono i tratti della gioielleria portoghese, ben interpretati dall’attrice, divenuta celebre in ruoli come “Il quinto elemento” e “Resident Evil” (il cui ultimo capitolo uscirà nelle sale a gennaio). Il servizio fotografico è stato girato a Porto, ma la campagna prevede anche lo svolgimento di eventi promozionali in mercati strategici.

“Questo è un momento d’oro per i nostri gioielli - spiega Fátima Santos, segretario generale dell’AORP -. Essendo uno dei settori più tradizionali del Portogallo, stanno vivendo un periodo di rinnovamento anche nel contesto internazionale. Questa campagna ha lo scopo di incoraggiare e sostenere l’internazionalizzazione dei nostri marchi per posizionare il Portogallo tra i produttori premium. La campagna riguarda l’intero settore ma abbiamo voluto mettere in evidenza alcuni buoni esempi di marchi che rappresentano la nuova Gioielleria portoghese. Marchi che rispettano le nostre tradizioni e valori, ma li portano in contesti nuovi e moderni”.

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Sei i marchi protagonisti della campagna a testimonianza dell’intero comparto della gioielleria portoghese: Eleutério, Leitão & Irmão, Luísa Rosas,

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Mimata, Monseo e Rare Jewellery. L’iniziativa è stata presentata alla stampa internazionale il 27 ottobre, in un evento al Museo dell’Elettricità di Lisbona.


5|2016 Portuguese Jewellery

Leitão & Irmão Joalheiros www.leitao-irmao.com Fondata a Porto alla fine del XVIII secolo, Casa Leitão fu nominata orafo ufficiale della Casa Imperiale del Brasile nel 1873 e gioielliere della Corona portoghese nel 1887, nomina che sposta l’azienda a Lisbona, in un laboratorio che è in funzione ancora oggi. Tuttora è un punto di riferimento per pezzi personalizzati, tra cui anelli di fidanzamento ma anche argenteria per la casa, nonché per la manutenzione e il restauro. Founded in Porto at the end of the 18th century, Casa Leitão was appointed official goldsmith to the Imperial House of Brazil in 1873 and jeweller to the Portuguese Crown in 1887, an appointment that saw the company move to a workshop in Lisbon that is still used today. It remains a market leader for personalised pieces, such as engagement rings, but also silverware for the home, as well as maintenance and repairs.

Eleutério

Luísa Rosas

www.eleuteriojewels.com

www.luisarosas.com

Fondata nel 1925 da Eleuterio Antunes, nel nord del Portogallo, si dedica da sempre all’antica arte della filigrana, tecnica resa possibile dalla lavorazione di fili d’oro. Oggi i nipoti del fondatore, Rosa e Luis Antunes, continuano a mantenere viva la tradizione. I gioielli si presentano con nuove combinazioni di oro e diamanti che condiscono il design tra modelli femminili e classici e altri più audaci, con la prevalenza dell’elemento floreale.

Luísa Rosas proviene da una famiglia orafa del nord del Portogallo. È cresciuta osservando il mondo di gioielli e gli strumenti utilizzati dai maestri orafi e a questo ha aggiunto il suo spirito creativo. La sua ispirazione nasce dalla simbiosi dell’architettura, altra sua grande passione, e del gioiello, ma anche dal suo gusto naturale per le forme leggere e per la sperimentazione. Questa attitudine si è rivelata decisiva per il suo modo personale di osservare le forme ispirate alla natura, e la realizzazione di gioielli espressione di pura creatività.

Founded in 1925 by Eleuterio Antunes in the north of Portugal, this company has always been devoted to the ancient art of filigree, a technique made possible by working gold wire. Today the tradition is kept alive by the grandchildren of the founder, Rosa and Luis Antunes. The jewellery presents new combinations of gold and diamonds that embellish the feminine, classical and other bolder models, with floral elements particularly to the fore.

Luísa Rosas comes from a family of goldsmiths in the north of Portugal. She grew up observing the world of jewellery and the tools used by master goldsmiths, and this helped form her creative spirit. Her inspiration stems from the symbiosis of architecture, another of her great passions, with jewellery, but also from her natural inclination for light forms and for experimentation. This approach proved decisive when it came to her personal way of observing forms inspired by nature and the creation of jewellery that epitomises pure creativity.

Rare Jewellery www.rare-jewellery.com La storia inizia alla fine degli anni ‘70, quando Isaias Lima apre una propria attività orologiera e qualche tempo dopo, il suo primo negozio di gioielleria. Frequentatore regolare di aste e collezionista di gioielli rari, ha rafforzato nel tempo la sua conoscenza e passione per gioielli e diamanti. Per affrontare questo mercato di nicchia ha acquistato il marchio Belmiro Neves and Children S.A. Dai loro vecchi modelli fa nascere nuovi pezzi: l’azienda è oggi specializzata in riproduzioni di antichi gioielli portoghesi, ai quali aggiunge servizi personalizzati.

Mimata

Monseo

www.mimata.pt

www.monseo.com

È un nome composto che unisce coccole e piacere. Ispirato dalle stelle e dai luoghi iconici della società moderna, il design di Mimata si basa sulla relazione e il simbolismo tra questi elementi. Fondata nel 2009 da Joana Mieiro, laureata in design alla Aveiro University, con un master in “Art in Design” alla Creative Academy Richemont School. La designer ha rifinito le proprie sensibilità artistiche e ha svolto tirocini in Jaeger LeCoultre e all’Atelier Mourão, in Brasile.

Monseo si distingue per il suo design contemporaneo, il suo approccio alle attività artigianali di fascia alta e a tecniche e materiali per la produzione esclusiva di pezzi unici o in edizione limitata con gemme colorate insolite e rare. Ogni gioiello è una piccola opera d’arte: esso rivela la sua essenza, un profondo senso di bellezza senza tempo. È stato fondato da una famiglia a Porto, nel 1972. Oggi gestito dalla terza generazione, presenta diverse influenze artistiche provenienti da Art Déco, Arte Moderna e Minimalismo. La direzione creativa è affidata a Diana Vieira da Silva, che ha studiato architettura sia a Porto sia a Venezia.

A compound name that brings together pleasure and pampering. Inspired by the stars and the iconic places of modern society, Mimata’s designs are based on the relationships and symbolism between these elements. It was founded in 2009 by Joana Mieiro, a design graduate from Aveiro University with a Master’s in Art in Design from Richemont School Creative Academy. The designer honed her artistic skills and served her apprenticeship at Jaeger LeCoultre and Atelier Mourão in Brazil.

Monseo stands out for its contemporary designs, its approach to high-end artisan activities and techniques and materials for the exclusive production of unique or limited edition pieces with unusual and rare coloured stones. Each piece of jewellery is a little work of art, revealing its essence and a deep sense of timeless beauty. It was founded by a family in Porto in 1972. Now managed by the third generation, it showcases various artistic influences including art deco, modern art and minimalism. The company’s creative manager is Diana Vieira da Silva, who studied Architecture in both Porto and Venice.

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The story began at the end of the 70s when Isaias Lima opened his own jewellery business and, some time afterwards, his first jewellery shop. A regular frequenter of auctions and a collector of rare jewels, his knowledge and passion for jewels and diamonds has grown over time. To compete in this niche market he acquired the Belmiro Neves and Children S.A. brand, using their old models to create new pieces. Today the company specialises in reproductions of old items of Portuguese jewellery, also providing personalised services.



5|2016 Il Tesoro di San Gennaro

Il esoro di an ennaro

Un patrimonio unico e irripetibile

LA MITRA DEL SANTO, UN GIOIELLO INESTIMABILE CHE RACCHIUDE LA MAGISTRALE SAPIENZA ARTIGIANALE, LE STORIE E GLI SVILUPPI DI FEDE E DI GEMME

Ciro Paolillo: Grazie alla gemmologia investigativa è possibile risalire alle origini delle pietre di Luigi Esposito

Il

Tesoro di San Gennaro narra di storie e di aneddoti che sono indissolubilmente intrecciati alla vita sociale e civile dei napoletani. Una commistione di religione, speranze, ambizioni e relazioni che hanno favorito nel corso dei secoli la formazione di un’eccezionale testimonianza storico-artistica composta da ben 21.610 capolavori. Simbolicamente avviata nel 1304 con la committenza del busto-reliquiario del Santo (vedi box) (da parte del sovrano angioino Carlo II), la costituzione del Tesoro, uno dei più importanti e preziosi al mondo, è mano a mano accresciuta grazie al lavoro delle botteghe orafe, principalmente partenopee (circa 350 nell’Ottocento) che hanno prodotto il 90% dei suoi capolavori. Consolidati nella prima Corporazione d’arte orafa al mondo (istituita nel 1347 dalla regina Giovanna I d’Angiò), gli artigiani napoletani seppero dimostrare il loro valore sin da subito attraverso le preziose manifatture riconosciute ben presto in tutte le corti d’Europa e del mondo. Dal cuore della città, nell’Antico Borgo Orefici, luogo deputato per la lavorazione dei metalli nobili (definitosi fisicamente nel 1683 per ordinanza del viceré spagnolo), nasce la storia di uno dei più pregiati pezzi del Tesoro, la Mitra del Santo, voluta dalla Deputazione (vedi box) nel 1712.

A Matteo Treglia, uno degli artigiani del Borgo, fu affidata la realizzazione del prezioso copricapo per il busto del Santo, una plancia in argento arricchita di pietre preziose. L’abile orafo napoletano decise di utilizzare unicamente smeraldi, diamanti e rubini sia per la loro preziosità, sia per il loro altissimo valore simbolico: gli smeraldi per sancire l’unione tra la sacralità (il colore verde) e l’eternità del potere, i diamanti rappresentano la forza della fede inscalfibile, i rubini col loro colore sono l’emblema del sangue e del martirio.

Negli ultimi anni questo prezioso copricapo è stato oggetto di attenti studi da parte del Comitato Scientifico del Tesoro di San Gennaro (istituito nel 2011), presieduto dal professore Ciro Paolillo, campano di origine, già docente di Gemmologia all’università La Sapienza di Roma. A lui abbiamo chiesto di illustrarci le caratteristiche salienti della Mitra.

La Mitra del Santo, contiene 3692 gemme: 3326 diamanti, 198 smeraldi e 168 rubini

La gemmologia investigativa ha rappresentato la materia esclusiva per approcciare il Tesoro del Santo. La definizione “investigativa” è stata da me correlata alla gemmologia per indicare quel processo di analisi delle pietre preziose a partire dalle inclusioni interne, spesso invisibili ad occhio nudo, che ci consentono di risalire alle loro origini minerarie e quindi di localizzazione, risalendo, con l’intreccio delle fonti di archivio, alle loro complicate storie, dai traffici commerciali fino agli acquisti. Posso affermare che con lo studio, la catalogazione e la certificazione delle oltre 10mila pietre del Tesoro di San Gennaro, la Gemmologia investigativa è stata applicata per la prima volta con successo.

Come sono stati effettuati gli studi su un patrimonio così blindato? Per prima cosa, dovendo lavorare nel sorvegliatissimo caveau del Banco di Napoli, abbiamo dovuto allestire un vero e proprio laboratorio munito di microscopi sospesi a braccia metalliche che ci consentissero le analisi delle pietre incastonate sugli oggetti, Mitra compresa, che di gemme ne contiene 3692: 3326 diamanti, 198 smeraldi e 168 rubini.

Ciro Paolillo, presidente del Comitato Scientifico del Tesoro di San Gennaro, docente di Gemmologia all’università La Sapienza di Roma

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Ci racconti cosa è stato scoperto di queste pietre. Innanzitutto, è importante ricordare che in quegli anni vi era abbondanza di pietre di ogni natura, perché Napoli era un porto molto attivo per gli


5|2016 Il Tesoro di San Gennaro

La realizzazione del prezioso copricapo fu affidata a Matteo Treglia, un abile artigiano del Borgo Orefici che propose alla Deputazione una plancia in argento arricchita di gemme preziose, ma scelte unicamente tra smeraldi, diamanti e rubini

spagnoli e poi perché molti dei missionari, appartenenti a famiglie nobili e facoltose, ritornavano in città, dopo i loro lunghi viaggi, carichi di gioie preziose. Per la realizzazione della Mitra, anche la Deputazione mise a disposizione gemme di varia natura, che furono poi rivendute da Matteo Treglia per riacquistare nello specifico solo i diamanti, i rubini e gli smeraldi. Negli archivi, tutti gli atti di compravendita sono ben documentati e la loro stessa cura ci racconta di quanto alto fosse il livello di perizia che dovette esserci, per rispetto al Santo e per l’altissima conoscenza gemmologica degli orafi napoletani; non è un caso, infatti, che i rubini siano tutti veri e non vi sia stata fatta alcuna “sostituzione” con spinelli che per loro stessa natura sono facilmente confondibili ad occhio nudo. Gli smeraldi occupano un posto di prestigio sulla Mitra, che provenienza hanno? Sono tutti bellissimi e arrivano dalle miniere colombiane. Ne abbiamo certezza ed ho ricostruito per loro tutta la storia, affascinante e ricca di aneddoti. Arrivarono a Napoli probabilmente - con la flotta spagnola e ne possiamo avvalorare l’ipotesi, grazie al ritrovamento nel 1985 del relitto di un antico galeone “Nuestra Señora de Atocha” affondato a largo della Florida. La nave, che stava rientrando in Spagna, trasportava un ingente tesoro di monete d’oro e d’argento. Nel prosieguo delle ricerche, nel 2011, dello stesso carico, furono rinvenuti altri beni, tra cui un anello d’oro sovrastato da un importante smeraldo che ho avuto la fortuna di analizzare e che si è rivelato essere - grazie allo studio delle inclusioni interne appartenente alla stessa serie presente sul copricapo del Santo. Non solo, analizzando le fonti d’archivio, crediamo di essere risaliti al venditore del lotto. Al Tesoro, infatti, appartiene una grossa spilla che teneva insieme il mantello del busto durante le processioni, fu commissionata nel 1734 sempre dalla Deputazione e fu realizzata con cinque grandi smeraldi acquistati dagli eredi di un certo Giuseppe Izzo, di cui è stato ritrovato anche il testamento nel quale chiedeva ai figli di donarli al Santo (che contrariamente alla volontà del genitore vendettero per

“soli” 600 ducati, mentre il loro reale valore era di 1200). Ebbene, l’analisi di quegli smeraldi ci ha mostrato che anch’essi fanno parte della stessa serie utilizzata sulla Mitra, elemento questo, che ci fa ritenere Izzo il venditore dell’intero lotto di smeraldi. Come si può leggere in questi aneddoti, la gemmologia investigativa ci può aprire la conoscenza su mondi fino ad oggi incerti ma ricchi di storia e fondamentali per lo sviluppo e lo studio delle Arti.

rappresentare nuovamente oggi il punto di partenza per la riaffermazione dei primati dell’oreficeria napoletana. Prima di concludere, vorremo un suo giudizio sul valore e sulla potenza di questo gioiello. La Mitra costò alla Deputazione circa 20mila ducati, un prezzo che oggi equivarrebbe a circa 850mila euro, un dato economico che certamente non corrisponde al suo valore reale, costituito nell’insieme anche dalla fede, dalla devozione e dalle storie che lo hanno reso un oggetto unico ed inestimabile.

Queste scoperte non fanno altro che raccontare di quanto profondo sia il legame del Tesoro con la città e di come avanzate fossero le conoscenze degli esperti artigiani napoletani. Certamente! La stessa selezione delle pietre era meticolosa e attenta, anche i diamanti sono tutti di qualità e tutti di provenienza indiana (le famose miniere brasiliane furono scoperte solo nel 1713, quando la Mitra era già pronta). Non solo, abbiamo accertato che le maestranze che vi parteciparono lavorarono di pari passo le une accanto alle altre, ad esempio, al tagliatore era affiancato l’incastonatore che montava in quel momento la pietra in base alle esigenze del progetto e alle sue caratteristiche. E questo progetto di cooperazione fu tale, che lo stesso Matteo Treglia, umilmente incise sul copricapo “curavit” e non “fecit” com’era d’uso nelle botteghe, proprio a testimonianza di quell’armonia e professionalità che segnò nella Mitra, quella che a mio giudizio, rappresenta l’anno zero dell’oreficeria napoletana, con un capolavoro eccellente senza eguali. Mi auguro pertanto che quella vocazione di lavoro corale, possa La Deputazione della Cappella del Tesoro Il culto di San Gennaro è strettamente connesso alle vicende della città di Napoli. Sin dal medioevo, la popolazione si rivolgeva al Santo per richiedere aiuto nei momenti di difficoltà. Il 13 gennaio 1527, molti cittadini, con tanto di atto notarile, fecero voto al Santo di erigergli una nuova cappella all’interno della quale custodirne le reliquie in cambio dei suoi favori. Dinnanzi al notaio Giovanni Francesco Ferrario si riunirono altri tre notai come testimoni degli Eletti della Città appartenenti ai sei Sedili, che nominati dal re, avevano il governo della città per competenza nei propri luoghi. Quando finalmente nel 1601 si concretizzarono i primi passaggi per l’erigenda Cappella, quegli stessi Eletti, il 5 febbraio nominarono una commissione, denominata Deputazione, composta di 12 membri laici (2 per ogni seggio cittadino - il Sedile), con il compito di promuovere, tutelare e seguire le vicende della costruzione. Dopo oltre quattro secoli, quella Deputazione, laica, rappresentata dai discendenti dei primi membri, costituisce ancora oggi, l’organo di Governo della Cappella del Tesoro di San Gennaro.

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Il busto reliquiario di San Gennaro


5|2016 Il Tesoro di San Gennaro

La mitra di Napoli, la corona di Londra, il pugnale di Istanbul Ma è San Gennaro la vera sorpresa del test di Paolo Minieri

Se

ci fosse una Champions League dei gioielli mozzafiato, per vedere una testa di serie non ci sarebbe da fare tanta strada. Sarebbe bastato andare ad ottobre al Tarì per spararvi una bella dose (insieme eccitante e calmante) di avvenenza artistica, sontuosità dei materiali e maestria orafa: la Mitra e le altre delizie del favoloso Tesoro di San Gennaro. Sorprendente che tra i più increduli molti fossero proprio i napoletani. Si chiedevano: abbiamo il nostro Maradona San Gennaro, ma gli altri? Ecco allora un confronto stellare tra fuoriclasse. La Mitra partenopea si misura con altri gioielli superstar presi ad esempio dalle prestigiose collezioni del Palazzo Topkapi di Istanbul e della Jewel House di Londra (il Tesoro della Corona). Un test sulla raffinatezza e sul pregio che ci aiuta a individuare il ruolo storico di Napoli ed il suo posto nel Grand Prix delle capitali dello sfarzo e della maestria orafa e gemmologica.

un uso assai frequente di una varietà estesa di gemme montate per esaltarne forme e sfumature. Rubini e zaffiri dallo Sri Lanka (la mitica Serendib), diamanti indiani insieme agli antichissimi smeraldi egiziani, il turchese ed il lapis dai confinanti giacimenti persiani ed afgani. Questo è il patrimonio prezioso racchiuso in incastonature abili tra trame eleganti di smalti ed intarsi che vivificano tanti oggetti della vita quotidiana di corte. Più che segni maestosi di potere i sultani alle nostre tradizionali corone infatti preferivano come decorazione regale del turbante l’aigrette (piume adornate con gioielli sui copricapi): ecco dunque lo Spoonmaker, una goccia di diamante di 86 carati tagliata a rosa, la quarta gemma di questo tipo per peso.

Un test sulla raffinatezza e sul pregio che ci aiuta a individuare il ruolo storico di Napoli ed il suo posto nel Grand Prix delle capitali dello sfarzo e della maestria orafa e gemmologica

I gioielli di Topkapi raccolgono, insieme ai magnifici costumi di corte, la testimonianza impressionante della potenza imperiale ottomana e quindi di quella mirabile sintesi

tra stili e culture che Istanbul seppe realizzare raccogliendo il testimone di Bisanzio. Gli stili decorativi dell’Asia Centrale si arricchiscono via via di decorazioni policrome iraniche con

Il gioiello simbolo del Tesoro del Bosforo è il pugnale settecentesco di circa 35 cm adornato sul manico da un orologio e tre voluminosi smeraldi cabochon di eccellente cristallinità circondati da 31 diamanti per lo più di taglio ottagonale. Altri 21 diamanti ed un altro smeraldo adornano il fodero. Non siamo lontani dalla Mitra di San Gennaro per qualità gemmologica e per epoca storica. L’origine colombiana degli smeraldi sembra dirci che ormai il Nuovo Mondo ha soppiantato le rotte orientali delle spezie del grande commercio verso le Indie ed il resto del continente asiatico. Nel pugnale l’orologeria inglese e le pietre sono già indizio della rincorsa affannosa della potenza ottomana ad una modernità che non riuscirà ad agganciare se non pagandola con il suo inesorabile declino.

Sono tante le Corone del Tesoro del Regno Unito che simboleggiano la potenza militare e mercantile britannica. Il primato sta indubbiamente nell’assoluta eccellenza qualitativa e quantitativa delle gemme, prima indiane, poi birmane e sudafricane, rese disponibili dal circuito coloniale. Perfettamente britannica è l’eleganza sobria della lavorazione orafa che volutamente cede il passo ai segni più vistosi (ed inarrivabili) della collezione reale che sono tutti nell’eccezionalità delle gemme. Fra tutti svettano i due diamanti Cullinan ricavati da un grezzo di 621 grammi, il più grande del mondo. The Imperial State Crown è una delle corone

Topkapi Spoonmaker, una goccia di diamante di 86 ct tagliata a rosa Tesoro della Corona del Regno UnitoThe Imperial State Crown Topkapi Pugnale settecentesco

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del Tesoro della Corona del Regno Unito. Misura 31,5 cm in lunghezza per un’altezza di 12,4 cm per un peso di 1060 gr., È realizzata in velluto ed ermellino, oro argento e platino. Elenco delle gemme: 2868 diamanti, tra cui il Cullinan 2 dal peso di ben 317,4 carati. E inoltre 273 perle, 17 zaffiri, 11 smeraldi e 5 rubini. Tra questi il più grande in realtà si è scoperto non essere affatto un rubino ma uno spinello rosso di 170 carati, il Black Prince’s Ruby. Senza mancare di riguardo alla regalità vermiglia di un tale gigantesco spinello, bisogna comunque rilevare che la gemma rosso violacea che svetta sulla Mitra napoletana è invece un rubino, come dimostrano gli studiosi Paolillo ed Arcovito. Misura straordinaria: 19,78x12,58 mm (possiamo stimare il peso in circa 30 carati). Così come straordinari sono gli smeraldi (prevalentemente di Muzo, distretto già ben avviato nel settecento) che svettano nel manufatto (25,98x23,41 mm la gemma più grande in una sequenza impressionante che si assesta in media intorno ai 20 mm

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per lato più esteso). Uno score che lascia increduli: 3328 diamanti, 198 smeraldi e 168 rubini rendono la mitra uno degli oggetti più preziosi al mondo. Risultato del test? Gli aspetti quantitativi del Tesoro sono tali che non solo gareggiano con gli illustri omologhi dei ben più titolati imperi, ma addirittura li superano per completezza grazie anche agli apporti dell’arte argentiera. Ma forse l’aspetto distintivo che più nobilita il Tesoro partenopeo risiede nella sua appartenenza al popolo e non ad un monarca assoluto, ad un Regno che seppe arricchirsi senza essere espansionista e che fece di Napoli, nelle mille sfumature e contraddizioni che ancora oggi vediamo, una stupefacente capitale artistica e culturale. Una città che senza alcun dubbio ha avviato lo sviluppo della moderna arte orafa. E adesso non resta che scalare la classifica. I due milioni e mezzo di visitatori che affollano le sale del London Bridge per vedere il Tesoro di Elisabetta II sono un target alla portata di San Gennaro, anche senza ricorrere al miracolo.



5|2016Accessori

Dior sandalo in satin e pelle nera, strass e tacco scanalato in pelle oro dior.com

Hibourama Brazilian Vibes, cartella in pelle di vitello con pietre e pailettes hibouramabag.com Bvlgari Butterfly Sunglasses in acetato con decoro in smalti e cristalli bulgari.com

accessories winter | 2017 L’accessorio è iL compLetamento di uno stiLe, L’eco deLLa propria personaLità capace di rendere impeccabiLe ogni Look. e mixare tra Loro eLementi apparentemente contrastanti è d’obbLigo Ferragamo Tuscan Scent Quintessential collection leather rose, eau de parfum ferragamo.com

Caran D’Ache Stilografica Léman Grand Bleu placcata argento rodiato carandache.com

Bvlgari Winter Holiday collection Borsa in vitello metallizzato ruby red e chiusura gioiello con testa di serpente in smalti e occhi in malachite bulgari.com

Gerlando Dispenza papillon gioiello con cristalli realizzato con tecnica a filet gerlandodispenza.com

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5|2016Accessori

Dior SoReal gold and fucsia, con lenti a specchio e aste in acetato havana dior.com Montblanc Augmented Paper custodia in pelle nera con taccuino di carta tradizionale e penna speciale che traspone in digitale ciò che si scrive montblanc.com

Superga sneakers con tomaia in velluto metallizzato stampa serpente e suola in gomma naturale vulcanizzata superga.com

accessories winter | 2017

Dior portacarte Lady Dior in pelle di vitello metallizzata traforata color champagne dior.com

Stroili Moi MĂŞme eau de parfum stroilioro.com

Tiffany&Co. return to Tiffany Heart Tag collection in acetato tiffany.it

Marvel Captain America Headphones con cuscinetti auricolari imbottiti e archetto regolabile marvel.com

Gucci Timepieces collezione Diamantissima, in acciaio con 43 diamanti, quadrante in madreperla bianca e cinturini in lucertola nero gucci.com

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5|2016 Rubrica

DODO www.dodo.it

MISANI MILANO www.misanimilano.com

Bracciale componibile in argento con granelli in argento e resina nera con ciondolo quadrifoglio in oro rosa e brillanti black

Collezione Grand Tour bracciale in pelle con elementi oro e argento

TAPPO’S www.tappos.it Bracciale in sughero cucito tondo 5mm con applicazioni in argento 925°/oo ed Agata Indiana

DAMIANI www.damiani.com

BELFORT BY PINK MOOD www.belfortitalia.it

Collezione Metropolitan Dream by H. Nakata Cinturino in cuoio intrecciato con elementi in oro

Bracciale Belfort For You realizzato in pelle con piastra in bronzo

en just for men just for men just for men just for men just for men just for NERI ROMUALDO www.neriromualdo.it Bracciale in oro giallo e bianco

CANDRÈ www.candre.it

NAZARJ BY GOLDSISTERS www.gold4sisters.it

Collezione HOMO 925, bracciale con cinturino intrecciato in cuoio e pietra onice nera montata su argento 925

Bracciale della linea Squared, oro bianco e ceramica black, centrale squadrato con diamanti e agata bianca briolè

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A w


5|2016 Rubrica

BORSARI GIOIELLI www.borsarigioielli.com

BIBIGI www.bibigi.com

Argento rodiato con cabochon in zaffiro applicato su cinturino in acciaio

bracciale argento rosa e acciaio brunito con spinelli neri

EMPORIO ARMANI www.armani.com Bracciale in pelle e acciaio

MENOZZI GIOIELLI www.menozzigioielli.com Collezione DoremĂŹ in argento 925 e pietre dure personalizzabile

ANANDA925 www.artecora.it Bracciali in argento 925 e pietre dure linea ananda925

r men just for men just for men TIFFANY & CO www.tiffany.com Bracciale knot in pelle e argento di Paloma Picasso per Tiffany & Co. bracciale tiffany t in oro giallo

ALCOZER&J www.alcozer.it Bracciale componibile in cuoio e ottone argentato con testa di leone

BACAN BY OPERA COLLECTION www.operacollection.com

GERBA www.gerba.it Gerba, collezione A/I, modello Blue earth con pietre dure, argento 925, chiusura macramĂŠ con filo marino intrecciato

Bracciale in acciaio

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5|2016 Lebole Gioielli

ebole ioielli STILL A PIECE IN THE PUZZLE OF EXCLUSIVITY

li italianissimi orecchini Kimono sono piaciuti da subito per singolarità e raffinatezza, e nel tempo si sono confermati oggetti di sicura comunicativa estetica. L’ispirazione primaria che viene dal lontano Oriente, liberamente interpretato, segue un processo creativo che salda elementi originali a dettagli di pura fantasia in oggetti che hanno perso la

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tridimensionalità per esprimersi attraverso la ricchezza dei colori degli originali antichi tessuti giapponesi, che regalano una palette necessaria quanto complementare alla caratterizzazione di uno stile autentico e carico di riferimenti culturali. Il leitmotiv è un linguaggio di ricerca e di sperimentazione che privilegia forme pulite perché attuali in ogni tempo, ma senza mai privarle dell’aspetto avvenente che è nell’essenza stessa di un gioiello pensato per donne sensibili alle contaminazioni materiche e culturali. Una filosofia che coinvolge anche la collezione “MUST”, tra le ultime evoluzioni degli iconici orecchini asimmetrici, per la quale il punto di partenza rimane sì ben saldo ma disposto a destinarsi ad emozioni diverse. Il tratto che presenta è più sofisticato, elitario,


5|2016 Lebole Gioielli

” ollezione ust “ ANCORA UN TASSELLO NEL PUZZLE DELL’ESCLUSIVITÀ www.lebolegioielli.it

vestendosi di spinelli neri o di luminoso pavé di cubic zirconia bianchi, oppure con gli stessi disposti a cornice intorno all’inserto di tessuto. “MUST”, che continua il naturale e costante innovarsi di Lebole Gioielli - non intaccando l’equilibrato gioco di materie e di idee in cui il brand ripone la propria idea di gioiello -, è riservata a occasioni più esclusive o meno prossime alla quotidianità.

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5|2016Visioni

isioni Gabriele Veneri: “Il Made in Italy è protagonista unico a Visioni, le nuove frontiere della creatività”

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l’ideatore di un progetto atteso ed apprezzato, che ha avuto finalmente per centralità il Made in Italy della gioielleria creativa e d’alta gamma. Gabriele Veneri, imprenditore orafo aretino, ha dato vita ad uno show-room multibrand accogliendo aziende e prodotti molto diversi tra loro, accomunati però dalla determinazione di mettere in mostra ciò che più ci appartiene, la bellezza. “Visioni, le nuove frontiere della creatività” parte da Arezzo, non punta ai numeri, non ha target price da centrare e neanche è prioritaria la distribuzione. È un’occasione di incontro e di riflessione: un gioiello esprime un momento di creatività pura, e dev’essere bello, per definizione; in Italia li facciamo esattamente così, con coerenza”. Invenzione è la parola d’ordine dei prestigiosi brand, anima del progetto. “Anna e Alex” vi aggiunge leggerezza e colore; “Betony Vernon” affida alle sue ideazioni messaggi di benessere, mentre gli argenti bagnati oro di “Elena Estaun” si ispirano agli oggetti della quotidianità; “Goti” combina pietre e pelle ad un ritmo rock, “Ivi” passa in rassegna tre caratteri femminili: determinazione, semplicità e dolcezza, tra passato, presente e futuro. È il primo evento dedicato esclusivamente alla gioielleria Made in Italy. Augurandoci che sia l’inizio di una lunga serie.







5|2016 Cameo Italiano

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5|2016 Cameo Italiano

timeless jewellery

ameo Italiano

intramontabili gioielli IL CAMMEO NON PASSA MAI DI MODA E NEGLI ULTIMI ANNI È RITORNATO PROTAGONISTA ASSOLUTO NELLE VETRINE DELLE PIÙ IMPORTANTI GIOIELLERIE

Il

cammeo è il gioiello classico per antonomasia. L’incisione a rilievo, che fa di una conchiglia un piccolo capolavoro, è una lavorazione propriamente torrese che però ha saputo incantare il mondo intero. Non passa mai di moda, anzi, negli ultimi anni è ritornato protagonista assoluto nelle vetrine delle più importanti gioiellerie, e “Cameo Italiano” alla tipicità della sua

città, Torre del Greco appunto, ha voluto regalare forme e soggetti tutti nuovi proiettandolo senza remore nella modernità. Dai fiori di Sakura che spiccano sugli anelli della linea Mucha, ai delicati profili di donna, dagli amorini alle iniziali dei raffinati chevalier passando per una contemporaneità che sceglie cuori, fatine, orsetti, ancore, ippocampi, pavoni, libellule e mille altri soggetti, come nei

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bracciali componibili Charme, Cameo Italiano li accosta elegantemente a dettagli in smalti, madreperle, pietre, perle e finanche vetri colorati tagliati come gemme preziose, in gioielli, montati su oro o argento, che si prestano ad essere indossati sempre, in ogni occasione, ad ogni età e in ogni momento della giornata. Anelli, pendenti, orecchini, bracciali e, in assoluto una novità très chic, l’orologio

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Swiss made della linea Partenope, che vanta un elegante quadrante in madreperla incorniciato da un importante cameo di conchiglia. Per tutti l’autenticità è nella lavorazione che non può che essere artigianale, garantita dalle piccole imperfezioni che diventano pregevoli segni di riconoscimento. Le linee sono davvero tante per tanti desideri e per tanti gusti, dal più sobrio al più eccentrico.

www.cameoitaliano.it magazine


5|2016 UnoAErre

everyday luxury

Unoaerre Fashion Jewellery IL LUXURY DELLA QUOTIDIANITÀ

N

on solo alta gioielleria per la UNOAERRE che alle donne che amano cambiare ha voluto dedicare la collezione UNOAERRE FASHION JEWELLERY. Stessa lavorazione, stesso made in Italy, stesso lusso ma questa volta maliziosamente accessibile ad ogni capriccio. Un progetto in evoluzione per un nuovo concetto di modernità che si innova ad ogni stagione

per stare al passo con le ultime tendenze. Unoaerre Fashion Jewellery punta alle tonalità calde e accattivanti dell’argento e dell’ottone per dominare anche le più imprevedibili occasioni, di giorno come di sera. La quotidianità ha un proprio lato luxury che scivola tra forme che si reinventano per rispecchiare distintamente la femminilità, a volte tra iniziali oversize a volte tra i colori

eccentrici delle pietre, altre afferrando, senza mai eccedere, il lato fashion della sacralità oppure inseguendo candide perle e abbaglianti pavé di cristalli, magari per impreziosire il desiderato abito bianco. Ancora una volta solo qualità e lavorazione ben fatta negli storici laboratori di Arezzo che continuano ad essere una fabbrica di sogni, da oltre novant’anni.

www.unoaerre.it

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A € 15,00 / B € 13,00 / F € 13,00 / D € 15,00 / UK GBP 8,90 L € 13,00 / NL € 8,90 / P € 9,90 / E € 9,90 / CH CHF15,00

dicembre 2016 € 6,00 italy only

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 NE/VR

a in rt pe co ra lt l’a

FRATELLI PICCINI

Una bella storia di famiglia

ITALIAN EXHIBITION GROUP

La nuova sfida di Fiera di Vicenza

Alcozer&J

Progetti e obiettivi del nuovo sodalizio

ASSOCIAZIONE GIOIELLO MODA ITALIA



5|2016Alcozer&J

ALCOZER&J

dal ogno al ioiello LA MATERIA DIVENTA GIOIELLO IN NOME DI UNA RICERCA CHE NE ASSICURA L’UNICITÀ

U

na pietra preziosa è spesso, nei suoi lavori, l’unico squarcio di colore capace però di trasformarsi in un catalizzatore di sogni, dove la realtà si scompone come la luce che attraversa un prisma. Si è in un tempo sospeso tra innocenza e modernità toccando luoghi lontani dove il profilo maestoso di una corona, forse perduta da un ranocchio, è solo il preludio di un viaggio onirico. Tutto si accorda e ogni elemento, ricco di citazioni, è una porta aperta sulla fantasia che Giampiero Alcozer - creatore di piccole opere d’arte di professione, sognatore per passione - attualizza tra

miti e leggende. Ed è nella mera cultura del gioiello la lavorazione tutta artigianale a cui, da oltre 22 anni, ricorre facendo dell’ottone dorato un metallo sofisticato per disegnare un nuovo lusso e prendere le distanze dalla fugacità delle mode. Nulla si vieta, neppure che esili fanciulle si levino in volo vibrando ali preziose, che i papaveri perdano colore per esprime un nuovo concetto di piacevolezza o che le altalene dondolino silenziose spinte unicamente dai desideri. La sua attenzione è tutta sulla materia che, con una certa libertà, diventa gioiello solo in nome di una ricerca che ne assicuri l’unicità.

www.alcozer.it

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5|2016Vetrina Collezione Sofia

Collezione Brigitte

Collezione Sofia

Orecchini in argento 925 rosato, perle d’acqua dolce grigie e componenti in cristallo Pink sterling silver earrings, grey freshwater pearls and crystal

Bracciale elastico a più fili di perle d’acqua dolce grigie con ematite silver ed elemento removibile in argento Stretch bracelet with freshwater pearls, silver hematite and silver

Orecchini in argento 925 rosato con perle d’acqua dolce bianche e componenti in cristallo Pink sterling silver earrings with grey freshwater pearls and crystal

Collezione Deeva

Collezione Brigitte

Collezione Deeva

Bracciale elastico a più fili di perle d’acqua dolce con ematite nera ed elemento removibile in argento Stretch bracelet with several strings of freshwater pearls, black hematite and silver

Bracciale elastico a più fili di perle d’acqua dolce con ematite nera ed elemento removibile in argento Stretch bracelet with freshwater pearls, black hematite and silver

Collezione Brigitte

Collezione Deeva

Bracciale elastico con perle d’acqua dolce bianche, argento 925 dorato ed elemento removibile in argento 925 Stretch bracelet with freshwater pearls and silver

Collana con perle d’acqua dolce, argento 925 rosato ed elemento removibile in argento 925 Necklace with freshwater pearls, pink sterling silver and silver parts

Orecchini argento 925 bianco, con perle d’acqua dolce bianche ed ematite nera Sterling silver earrings with white freshwater pearls and black hematite

Collezione Brigitte

in etrina

Collezione Brigitte

LELUNE LELUNE Glamour è la nuova linea di gioielli dell’azienda Coscia, da quattro generazioni di esperti nel settore delle perle coltivate. Collane, bracciali ed orecchini interamente prodotti in Italia, realizzati con perle coltivate, argento 925 ed ematite, dal design esclusivo e alla moda che, grazie alle combinazioni di nuances e materiali, conferiscono a ciascun monile il carattere di un gioiello dal gusto completamente italiano.

Orecchini in argento 925 rosato, con perle d’acqua dolce bianche Pink sterling silver earrings with white freshwater pearls and crystal

www.lelunegioielli.it

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Bracciale elastico in argento 925 rosato e perla d’acqua dolce, con elemento removibile in argento 925 Stretch bracelet in pink sterling silver and freshwater pearls with silver parts



5|2016 Design

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Un designer ha bisogno di fili e fili di perle di Lucia Venino

filo di perle indossato sul golfino bon ton è il più classico dei simboli di eleganza nell’immaginario collettivo. Eppure anche con le perle si può rompere la tradizione: basta lasciare nell’armadio il little black dress, cancellare dalla mente colazioni da Tiffany e lasciarsi conquistare da chi ha fatto delle perle il manifesto della propria creatività. KIM BUCK (6) porta scompiglio nel tradizionale filo di perle con irriverenti miniature di animali in oro, o addirittura delle perle lascia solo l’inconfondibile impronta su spille in oro e argento. TERHI TOLVANEN (9) ricerca la bellezza nell’irregolarità della natura, esaltandone ciò che in apparenza può sembrare antiestetico. Su rami recuperati nei boschi olandesi, fa germogliare perle di fiume che diventano spille e collane. L’apparente imperfezione del mondo naturale è fonte d’ispirazione anche per KATHY FREY (8): l’artista di Chicago avvolge le perle di fiume sul filo metallico con cui costruisce strutture da indossare. PETRONELLA ERIKSSON (10) ricrea con le perle la spontaneità formale delle piante, dando vita a delicati bouquet d’argento.

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Famosa per le creazioni in carta e perle di fiume, KIWON WANG (7) fonde nella sua opera Oriente e Occidente. “Furniture for the body” è una provocatoria serie di gioielli in argento e perle che segue le linee e gli incavi del corpo per diventarne non solo decoro ma vero e proprio elemento d’arredo. Dietro alle geometrie apparentemente semplici create dalla portoghese INÊS NUNES (3,4,5), si celano micromeccanismi studiati nei minimi dettagli. Su semplici anelli d’argento o di gomma nera della serie Mini-

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mum si incastrano perle in varie forme e tonalità. Protagoniste di Ring#01 sono quattro perle sciolte che possono restare ferme soltanto quando l’anello viene indossato. Le perle sono storicamente un ornamento di rilievo nella cultura giapponese, ma non è insolito imbattersi in artisti che si staccano dalla tradizione. KORAT WORKS (1,2), artista giapponese con studi in Italia, dipinge micromotivi in lacca sulle perle di anelli e orecchini dagli accenti naïve. I giapponesi Loisto deformano e fanno a pezzi le perle senza mostrare alcun rispetto per una signora della gioielleria. Coco Chanel aveva ragione: “Una donna ha bisogno di fili e fili di perle” (E pure un designer). 10



5|2016Assocoral

UFFICIALIZZATA LA CANDIDATURA PER LA LAVORAZIONE DEL CORALLO E DEL CAMMEO atrimonio immateriale dell’Unesco Tommaso Mazza: “si tratta di un’operazione culturale, che avrà però anche impatto sugli operatori economici” di Chiara Di Martino

un’operazione culturale, perché soprattutto di cultura è permeata la lunga storia dell’arte orafa a Torre del Greco”. A parlare è Tommaso Mazza, presidente del Comitato Promotore che ha dato l’avvio formale alla proposta di candidatura della “lavorazione artigianale del corallo e del cammeo a patrimonio immateriale dell’Unesco”. Mazza, che è al suo secondo mandato alla guida dell’Assocoral, è anche al vertice del gruppo di artigiani, designer, imprenditori del settore che sta lavorando da marzo a questo importante progetto. Progetto che nel suo comitato d’onore annovera rappresentanti istituzionali prestigiosi quali i Rettori dell’Università Federico II e Seconda Università di Napoli, Sveva Casati Modignani (che al corallo ha dedicato un romanzo), il presidente di Fiera di Vicenza Matteo Marzotto, il direttore di Preziosa Magazine Giovanni Micera, i vertici dell’Ice Agenzia e quelli della Banca di credito popolare di Torre del Greco.

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Qual è la definizione di patrimonio immateriale dell’umanità? Include tutte quelle ‘pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e i saperi che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale’. La Convenzione Unesco fa riferimento anche alla trasmissione di quei saperi di generazione in generazione, alla sua attualità e al senso di identità e continuità che ne scaturisce. Direi che la lavorazione del corallo e del cammeo vi rientra a pieno titolo. A che punto è l’iniziativa? La procedura richiesta dall’Unesco è complessa e necessita di tempi tecnici lunghi e scanditi da passi precisi. Attualmente, dopo

Siamo soddisfatti della risposta dell’Ufficio Unesco Italia e abbiamo il pieno sostegno del Ministero dei Beni Culturali. aver verificato la sussistenza dei requisiti per presentare la candidatura, abbiamo ricevuto dall’Ufficio Unesco Italia, amministrativamente appoggiato presso il ministero competente - in questo caso, quello dei Beni e delle Attività culturali - l’ok alla valutazione della nostra domanda, con la possibilità che questa venga iscritta alla tentative list dei Patrimoni Italiani per l’UNESCO. Come è stato valutato il progetto? La prima fase, che abbiamo appena superato, ha visto la valutazione del dossier documentale presentato dal nostro Comitato Promotore, che è stato giudicato ‘perfettamente in linea’ con le regole e alle procedure stabilite dalla convenzione Unesco 2003. Siamo soddisfatti della risposta dell’Ufficio Unesco Italia e abbiamo il pieno sostegno del Ministero dei Beni Culturali. Che è quello competente dal momento che abbiamo incluso nella proposta specificamente la lavorazione artigianale di corallo e cammeo, cioè tutto quel know how culturale che si tramanda da secoli a Torre del Greco. Qualora l’esito dell’intera procedura sia positivo, cosa accade? L’Unesco, una volta riconosciuto un patrimonio immateriale dell’umanità, richiede azioni a tutela e salvaguardia di quel patrimonio. Che in sostanza è quello che

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Tommaso Mazza, presidente del Comitato Promotore

il comparto del corallo, tramite l’Assocoral, fa già da tempo: sensibilizzare rispetto alla sua vocazione storico-artistica, tutelare le risorse e promuoverne uno sfruttamento sostenibile. Mi piace ripetere che si tratta di un’operazione culturale, che avrà però anche impatto sugli operatori economici: non solo quelli direttamente attivi nel comparto, ma anche su quelli della città. Ci sarebbe un ritorno d’immagine incredibile per Torre del Greco, per il suo artigianato artistico ma anche per il commercio e il turismo. È, in sostanza, una strategia territoriale di medio periodo in cui ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. È possibile stimare i tempi complessivi dell’operazione? È difficile, perché si tratta di tempi variabili in base alle singole fasi. Per esempio, una volta arrivata negli Uffici Unesco Parigi momento in cui, per l’Italia, entra in ballo il ministero degli Affari esteri - il tempo di

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‘attesa’ può prolungarsi se quegli uffici richiedono ulteriori approfondimenti al soggetto proponente, prima di mettere la candidatura ai voti. In sostanza, c’è da avere pazienza, ma se l’esito sarà positivo ne sarà valsa la pena. SCHEMA DELLA PROCEDURA

- Presentazione candidatura Ufficio Unesco Italia - Trasferimento da Ufficio Unesco Italia a Mibac per inventariazione - Comunicazione del Mibac all’Ufficio Unesco Italia (dell’avvenuta inventariazione) - Analisi di ammissibilità di Ufficio Unesco Italia e trasferimento pratica a Commissione interministeriale competente - Ufficio Unesco Italia decide se inserire la candidatura e presentarla all’Ufficio Unesco Parigi - Gli organismi internazionali decidono



5|2016 Rajola Contest

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TOMORROW 1° Giorgia Rossini, Parma, 2° Valentina Fisicaro, Agira (Enna) 3° Giorgia Festi, Giaveno (TO) EVERGREEN 1° Raffaele Censabella, Nissoria (EN) 2° Elisa Cambiaghi, Basiano (MI) 3° Sandra Kickstein, Germania

GIORGIA ROSSINI a Studente di design del tessuto e della moda all’istituto d’arte applicata e design di torino “Ispirandomi ai movimenti sinuosi e circolari compiuti dalle onde, ma anche dai profili di elementi più artificiali come architetture e, perché no, capi di abbigliamento, ho ideato un prodotto che potesse comunque rimanere radicato al DNA dell’azienda Rajola, attraverso l’utilizzo della perla per esempio, ma mi sono proiettata ad un tipo di gioiello molto più urbano e anche matericamente meno pregiato, infatti ho preferito materiali poveri. Mi piacerebbe approfondire questa particolare tipologia di prodotto in quanto la ritengo particolarmente appagante sia dal punto di vista creativo, sia dal punto di vista ingegneristico-manuale”.

VALENTINA FISICARO d Studente di design del gioiello e accessori all’accademia euromediterranea di catania “Seguita dalla docente Paola Garofalo, ho deciso di prender parte al prestigioso Rajola Jewelry Design Contest, per il quale ho presentato ‘Dedalo’, un pendente traforato in oro bianco ispirato all’affascinante struttura del labirinto: in evidenza il cuore stilizzato in corallo, montato su un classico filo di caucciù. Il mio obiettivo è specializzarmi sulla progettazione e modellazione dei gioielli: partecipare a questo concorso mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco. Una sfida tra me stessa e l’idea creativa che vuole emozionare: “Di cosa sono realmente capace?”. Ho scelto la categoria ‘Tomorrow’, pensando ad un gioiello giocoso ed insieme intrigante come lo spirito ribelle di una giovane donna”. GIORGIA FESTI e Studente di Textile & Fashion Design all’Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino “La moda è la mia più grande passione, mi ha sempre affascinato in tutti i suoi ambiti e in tutti i suoi mezzi di espressione. Ho deciso di partecipare a questo concorso per approfondire il tema “Design del gioiello” in quanto, come un puzzle appare incompleto se manca anche una sola tessera, così un vestito raggiunge la sua perfezione solo se completato dal giusto gioiello. Gli orecchini ‘Flower Power’ sono pensati per conquistare una ragazza raffinata alla ricerca di un gioiello originale: ogni orecchino è formato da una perla che funge da perno al lobo dell’orecchio; da lì parte un ramo rigido adornato da 4 foglie di Swarovski, che termina in due fiori composti ognuno da 7 rubini di piccola dimensione”.

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Rajola Jewelry Design Contest  Nato per celebrare i primi 90 anni di attività della Rajola Spa, in sede di concorso sono arrivati oltre trecento elaborati da ogni parte del mondo

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ltre trecento elaborati da ogni parte del mondo sono arrivati sul tavolo della giuria del concorso “Rajola Jewelry Design Contest 90 e non sentirli”. Tra questi, sono stati individuati - e proclamati durante l’ultima edizione di Tarì Mondo Prezioso, a ottobre - sei vincitori, tre per ciascuna delle due categorie, “Evergreen” e “Tomorrow”. Il concorso è nato per celebrare i primi 90 anni di attività della Rajola Spa: ora il Centro Studi e Design della Rajola deciderà se inserire alcuni degli elaborati nelle prossime collezioni, coinvolgendo gli autori nella fase produttiva.

mente: la grande vocazione verso il sociale, verso i più deboli e le sofferenze e la volontà di sperimentare nuovi materiali, nuove forme, rinnovarsi continuamente. Quando abbiamo iniziato a diffondere il bando e a parlare con le scuole e le Accademie di tutto il mondo, ci siamo resi subito conto che la cosa montava, giorno dopo giorno, sempre di più. Gli elaborati sono arrivati davvero uno dopo l’altro: in totale, ne abbiamo ricevuti oltre trecento, equamente divisi nelle due categorie”.

La giuria - composto da esperti del settore come, tra gli altri, Alba Cappellieri, direttrice del Corso di Design del Gioiello presso il Politecnico di Milano, Andrea Maria Romano, direttore del “Quando mio fratello Vincenzo ed io abbiamo pensato a qualcosa per celebrare i Tads, Mariella Rajola e Giovanni Micera, direttore di Preziosa Magazine 90 anni della Rajola - ha spiegato Mariella Rajola, capo del Centro Studi e ha selezionato tre vincitori per ciascuna delle due categorie. Ecco cosa ci hanno Design della Rajola SpA - due sono le raccontato i giovani progettisti. cose che, più di altre, ci sono venute alla

Il concorso è nato per celebrare i primi 90 anni dell’azienda e ora decideremo se inserire alcuni degli elaborati nelle prossime collezioni

RAFFAELE CENSABELLA f Studente di Design del Gioiello e Accessori all’Accademia Euromediterranea di Catania “Partecipare ad un concorso cosi importante come il Rajola Jewelry Design Contest e stata un’esperienza unica. Grazie a Rajola, ho potuto esprimere al meglio la mia idea, raggiungendo il mio obiettivo finale: un gioiello classico dalle linee morbide e sinuose. Ho presentato il mio progetto, intitolato ‘TEARS’, per la categoria ‘Evergreen’: una collana in oro bianco e corallo, impreziosito da un pave di diamanti. Il gioiello pone in evidenza il delicato problema dello scioglimento dei ghiacciai. Il mio sogno? Poter diventare incastonatore e jewelry designer, oltre a poter portare idee nuove nell’azienda di famiglia”. ELISA CAMBIAGHI c Laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, iscritta alla Scuola Orafa Ambrosiana di Milano “Ho potuto partecipare al Rajola jewelry design contest grazie alla Scuola Orafa Ambrosiana dove studio da due anni. Ho seguito vari corsi (oreficeria, design del gioiello, modellazione della cera) perché i gioielli sono la mia grande passione e mi piace sia progettarli sia realizzarli. Il contest, al quale ho partecipato con una collana, è stata una stata una piacevole esperienza che mi ha permesso di progettare per una grande azienda del settore. Vorrei quindi ringraziare Rajola per avermi dato la possibilità di dimostrare le mie capacità artistiche e di esprimere la mia creatività e il mio amore per il design del gioiello. In futuro spero di vivere altre esperienze come questa, e spero sia solo l'inizio del mio percorso come designer”. SANDRA KICKSTEIN b Laureanda all’Università di Pforzheim “Con la sua attenzione all’utilizzo di pietre naturali (come perle e coralli) ho scoperto che Rajola è una società piuttosto singolare, che si colloca a metà tra il gioiello moda e quello tradizionale, così ho pensato che sarebbe stato molto interessante progettare per loro. Mi sono ispirata al dipinto di Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”, del quale ho voluto progettare una versione contemporanea. Per il contest ho proposto un set di orecchini di perle con un elemento frontale e diversi sul retro, in modo che sia possibile indossarli l'orecchino in 4 modi diversi. Dopo la laurea mi piacerebbe curare progetti di tecnologia indossabile e lavorare per una società di gioielli”.

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Mariella Rajola

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Jewelry 5|2016 Jewelry

prêt-à-porter ph. Luciano D’Inverno

CRUSADO www.crusado.it Anelli in oro bianco, giallo e rosa con diamanti

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5|2016 Jewelry

GABRIELLA RIVALTA www.rivalta.it Bracciale e girocollo in oro con micro dipinti smaltati a mano. Collezione “Oro Miniato”

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5|2016 Jewelry

NERI ROMUALDO www.neriromualdo.it Parure in oro bianco e giallo 18 kt lavorata con effetto diamantato. Collezione “Cumbia�

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5|2016 Jewelry

GLORIA DE LOR by RICCARDO ORSATO www.orsato.it Parure in oro 18 kt e diamanti, tubi in canna vuota, impreziositi da pavé di brillanti. Collezione “Twin Souls”

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5|2016 Jewelry

ZOCCAI GIOIELLI www.zoccai.com Collana in oro rosa 18 kt con ametista, quarzo rosa, labradorite grigia. Orecchini in oro 18kt con ametista. Collezione “Dome�

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5|2016 Jewelry

CAORO www.caoro.it Schiava e anello in oro 18kt in elettroformatura con fiori colorati e impreziositi da filo diamantato e zirconi neri. Collezione “Flos�

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New Luxury Experience

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di Annalisa Palmieri

lub degli Orafi

Come qualificare il rapporto tra consumatore e brand? IL CLUB DEGLI ORAFI, GRAZIE A “MILANO RETAIL TOUR”, ANALIZZA LE NUOVE FRONTIERE DELLA CUSTOMER EXPERIENCE

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qualcuno non basta una vita per spostare il proprio orizzonte, altri ci riescono in appena un giorno. No, non un miracolo, né fantascienza. Ne sanno qualcosa i soci del prestigioso Club degli Orafi, che dal 1980 riunisce le più importanti aziende del settore jewel italiano, coinvolti in un’entusiasmante “New Luxury Experience”, capace di modificare il loro modo di percepire le cose, dal punto di vista lavorativo, in meno di 24 ore. Merito di “Milano Retail Tour”, un format non convenzionale nato nel 2011, che porta la firma dell’agenzia di marketing e comunicazione Creattiva - fondata da Andrea Bertagnolio e Maria Roberta Castelli -, dedicato alle aziende che desiderano comprendere le trasformazioni in atto nel mondo del retail e nel comportamento del consumatore, così da ridisegnare la propria customer experience. Lo scrittore francese Marcel Proust sosteneva che: “L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”. Ed è

Un momento prezioso per verificare ed ascoltare i punti di vista dei partecipanti, così da innescare una discussione di carattere strategico con l’obiettivo di rapportare gli spunti di riflessione proprio con questo spirito che, ancora una volta, ha preso forma e contenuti il tour organizzato ad hoc in base alle esigenze del Club degli Orafi presieduto da Gabriele Aprea del brand Chantecler. Una full immersion sensoriale ed emotiva memorabile, tutta milanese, che ha visto come tema predominante il lusso inclusivo. “Per qualche ora portiamo i partecipanti fuori dal loro quotidiano - spiega la project manager, Maria Roberta Castelli invitandoli a drizzare le antenne. Siamo dell’idea che le esperienze vadano fatte sul campo e per questo li trasformiamo in etnografi per un giorno”. Un percorso fisico e mirato, alla scoperta del cambiamento, accompagnati nell’esplorazione da esperti trendwatcher. Il Mirt rappresenta, infatti, un osservatorio sempre aperto, alimentato da 5 centinaia di ricercatori, che permette di tracciare una mappa delle tendenze emergenti nel retailing internazionale e stilare uno specifico database, in continuo

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aggiornamento, che comprende tutti i punti vendita particolarmente innovativi che si stanno distinguendo nel mondo e hanno un posizionamento simbolico preciso nell’attuale immaginario sociale. L’intensa giornata con il Club degli Orafi ha preso il via con una colazione-briefing a L’Arabesque (1) - living room vintage con bookstore annesso destinato a studenti di moda e design del quartiere - durante la quale si è illustrato il focus del tour ed è stato consegnato a tutti un quaderno sul quale annotare free word utili al raggiungimento dell’obiettivo finale. Sono poi seguite tappe in altri selezionati luoghi di eccellenza della città, che raccontano alla perfezione le dimensioni del lusso contemporaneo. Dal Bianchi Café&Cycles (3) al Nonostante Marras (5) passando per il flagship Unicredit (4) e la Nespresso Boutique (2), dove i soci del Club hanno avuto modo di osservare l’insieme ed interagire con proprietari, store manager e non solo, per comprendere i vari modus operandi. “L’esperienza - continua Maria Roberta Castelli - si è conclusa, come sempre, con una condivisione finale. Abbiamo “ripercorso” i luoghi visitati e focalizzato l’attenzione sui principali argomenti da approfondire”. Un momento prezioso per verificare ed ascoltare i punti di vista dei partecipanti, così da innescare una discussione di carattere strategico con l’obiettivo di rapportare gli spunti di riflessione, emersi

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durante l’esperienza sul campo, alle specifiche realtà aziendali. Tra le prime cose venute fuori c’è una certezza: “Chi si ferma è perduto”. Le aziende che intendono raggiungere o mantenere standard elevati sono tenute necessariamente a stare in linea con l’evoluzione del retail ed intercettare i bisogni e le esigenze anche, e soprattutto, dei nuovi consumatori. Specie, dei millennial ossia i giovani nati tra i primi anni Ottanta e quelli del Duemila. Il luxury tour rappresenta una fotografia del mondo che cambia e per questo, anche stavolta, non sono mancate nuove ispirazioni, idee e riflessioni. “Mi sto rendendo conto solo ora che, in questo particolare periodo storico, il rapporto con la persona è determinante e che se non si è capaci di trasmettere emozioni in negozio si preferisce acquistare online”, ha dichiarato uno dei partecipanti. Ma in occasione del tour, si è presa coscienza, tra l’altro, anche dell’importanza di far sentire i clienti sempre a proprio agio e mai “aggrediti”, di curare i dettagli, di puntare quando è possibile sull’effetto sorpresa, offrire un servizio di personalizzazione in store e investire su personale specializzato e formazione. “Al Bianchi Cafè&Cycles, che comprende ristorante, bar e un attrezzato bike shop - conclude Maria Roberta Castelli - uno dei soci del Club, dopo aver osservato lo store manager e il meccanico del posto e visto la passione che mettono nel proprio lavoro, anche per quanto riguarda il post vendita, mi ha confessato di aver finalmente compreso che pure un servizio solitamente percepito come una seccatura, si può trasformare in un plus per l’azienda, utile a coccolare e trattenere il cliente”.



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eni di usso? ora si acquistano sul eb In netta crescita il numero di persone che sceglie l’acquisto sul web di Annalisa Palmieri

Non solo showroom incastonati lungo le vie piĂš amate dalle precious addicted. La tecnologia, sempre piĂš primadonna, conquista anche il pianeta shopping, come testimoniato dal numero in netta crescita di persone che scelgono di acquistare online anche beni di lusso. Gioielli compresi. “Spaziâ€? caldi, esclusivi e curati nei minimi dettagli, dove nulla è lasciato al caso e i clienti vengono seguiti e coccolati come nelle boutique piĂš tradizionali. A volte, anche di piĂš. Come nel caso di artemest.com e 10corsocomo.com

ARTEMEST www.artemest.com

ARTEMEST.COM PUNTA SULLE MIGLIORI REALTĂ€ ARTIGIANALI ITALIANE. Ăˆ ONLINE DA UN ANNO E LE PRINCIPALI FIGURE COINVOLTE SONO IPPOLITA ROSTAGNO, FOUNDER E CREATIVE DIRECTOR, GIĂ€ FONDATRICE DI IPPOLITA, QUARTO BRAND DI GIOIELLI NEGLI STATI UNITI, E MARCO CREDENTINO, FOUNDER E AMMINISTRATORE DELEGATO, CON UN PASSATO IN YOOX E UNA GRANDE PASSIONE PER L’ECOMMERCE ED IL RETAIL DI LUSSO.

10 Corso Como

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10 CORSO COMO www.10corsocomo.com

10 CORSO COMO SI PUÒ CONSIDERARE IL PRIMO CONCEPT STORE AL MONDO NATO NEL 1991 A MILANO DA UN’IDEA DI CARLA SOZZANI E CHE OGGI VANTA SEDI ANCHE A SEOUL, SHANGHAI E BEIJING. UNO SPAZIO POLIFUNZIONALE ALL’INSEGNA DI ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI DI LUSSO, LIBRI E OGGETTI DI DESIGN, CON ANNESSA GALLERIA D’ARTE, CAFÉ-RESTAURANT, HOTEL E UN ESCLUSIVO E PREZIOSO ECOMMERCE.


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10 Corso Como è il primo concept che ha instaurato un dialogo tra cultura e socialità. Quest’anno festeggia 25 anni e nel 2017 aprirà anche a New York

Con Artemest vogliamo ricreare un ambiente curato con contenuti video, foto ed editoriali che valorizzino la qualità dei prodotti

SILVIA BERTOCCHI Chief buyer di 10 Corso Como

MARCO CREDENTINO founder e amministratore delegato di Artemest.com

Silvia, come racconterebbe in due righe, ai pochi che ancora non la conoscono, la realtà di 10 Corso Como? 10 Corso Como è il primo concept che ha instaurato un dialogo tra cultura e socialità. La «rivista vivente» di Carla Sozzani in cui si può trascorrere un’intera giornata. Quest’anno festeggia 25 anni e nell’estate del 2017 aprirà anche a New York. Un paradiso per chi è in cerca di oggetti esclusivi da acquistare sul posto o tramite il fornito shop online, dove è possibile trovare abiti, libri, oggetti di design e una selezione accurata di gioielli. Tutti particolarissimi. Che criteri segue nella scelta dei jewelry designer? Non c’è una sola ricetta, né un unico riferimento. Ci piacciono gioielli in plexiglass più giocosi o altri più scultorei. Bijoux di alta scuola di design e altri di designer emergenti. Sia i bijoux degli stilisti che accompagnano la loro collezione di stagione, quasi intesi come accessorio, ma anche creazioni senza tempo. Quanti ne “ospitate” attualmente? Circa un centinaio di linee diverse, ognuna con le sue declinazioni. I bestseller? Georg Jensen, Kris Ruhs, Bea Bongiasca, i “senza tempo”. Tra le collezioni marchi moda,

Maison Margiela Paris, Celine e Balenciaga. Qual è il vostro target di riferimento? Creativi, fashion professionals, individuals. Senz’altro persone che cercano gioielli non convenzionali. Fasce di prezzo? Dai 100 ai 3.000 euro. Sono italiani o esteri i più assidui “frequentatori” dell’e-shop? Stranieri. Cosa pensa vi differenzi da altre realtà sul mercato? La selezione e il contesto. Col tempo 10 Corso Como è diventato anche un brand e accoglie capsule nate in collaborazione con prestigiose aziende… Sì, in merito alle collaborazioni con aziende importanti posso citare quella con Swatch e più di recente con Alessi. Veri co-branding. Ma abbiamo anche presentato gioielli di marchi divenuti celebri come Delfina Delettrez e Repossi. E ancora Carmina Campus con i suoi recycling jewels o Maripol con le sue clips e i tubetti di gomma fluorescente. I Toilet Paper bijoux sono sempre di grande attrazione e anche i gioielli d’artista, come la collezione “Sfioro” curata da Franco Mello o gli anelli in argento rodiato di Cappelli e Ranzo prodotti da Antonia Jannone.

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Come nasce Artemest? L’idea è quella di dare supporto alle migliori realtà artigianali italiane promuovendo e distribuendo sui mercati esteri i loro prodotti. Il progetto è ricreare un ambiente curato con contenuti video, foto ed editoriali che valorizzino la qualità dei prodotti e la splendida lavorazione che li caratterizza. Come ama definirlo? Non è un puro e-commerce e non amiamo definirlo e-shop. Siamo una società che offre prima di tutto competenze di prodotto, cercando di selezionare collezioni che abbiano grande qualità dei materiali utilizzati, artigianalità della lavorazione e contemporaneità di design. In secondo luogo, aiutiamo i nostri artigiani nella comunicazione e nel marketing sia attraverso canali online sia offline. Infine, siamo un ecommerce di lusso e come tale offriamo un servizio concierge impeccabile ai clienti cercando di soddisfare tutte le loro richieste. Il nome a cosa si deve? Artemest deriva dall’unione delle parole Arte e Mestieri. L’artigianalità non è solo uno strumento di storytelling, ma è parte fondante dell’offerta. Tutti i nostri prodotti sono fatti a mano e, in quanto tali, esclusivi e customizzabili. L’Italia è un Paese unico che riesce dopo centinaia di anni a tramandare le migliori tecniche di lavorazione conosciute al mondo. Ristabilire l’autenticità del lusso è parte della nostra mission. Cosa vi differenzia da altre realtà sul mercato? Non vendiamo prodotti di brand conosciuti, ma cerchiamo di risaltare tutto ciò che è ancora inesplorato e poco distribuito.

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Attualmente quanti jewelry designer “ospitate”? Più di trenta. E a settembre abbiamo lanciato una collezione di bijoux contemporanei curata da Alba Cappellieri. Che criteri di selezione utilizzate? Da due anni stiamo visitando ogni singola realtà artigianale del nostro Paese selezionando soltanto quelle che mantengono ancora le caratteristiche di vera artigianalità. La nostra Creative Director Ippolita Rostagno sceglie le collezioni da portare a sito e sviluppa insieme agli artigiani nuovi prodotti in linea con il gusto di una clientela internazionale ed esperta. Fascia di prezzo? Abbiamo uno scontrino medio che va dai 1.500 euro ai 2.000 euro. Quali sono i Paesi che “frequentano” maggiormente Artemest? USA 75%, UK 10%, 15% tra Hong Kong, Singapore, Australia e Canada. Come cambiano, se cambiano, le scelte in base alla nazionalità degli acquirenti? Il mercato statunitense è molto diverso da quello europeo. Mentre in Europa continua l’ascesa del design semplice e minimal, gli americani amano accostare prodotti con stili diversi, talvolta contrastanti. Che altro bolle in pentola? Riteniamo che l’integrazione tra l’online e offline rappresenti il futuro del retail. Vorremmo dare la possibilità ai nostri clienti di vedere di persona i prodotti, poterli apprezzare dal vivo, comprandoli in un negozio che coniughi l’esperienza tradizionale con l’innovazione. Portare i nostri artigiani nelle vetrine più importanti del mondo sarebbe per noi motivo di orgoglio e soddisfazione.


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Italian Exhibition Group La nuova sfida di Fiera di Vicenza LORENZO CAGNONI: “UNENDO LE CARATTERISTICHE DELLE DUE AZIENDE, PENSIAMO DI RIUSCIRE A SPRIGIONARE UNA POTENZA DI FUOCO NEI CONFRONTI SIA DEL MERCATO DOMESTICO CHE DI QUELLO INTERNAZIONALE, DIVERSA DAL PASSATO, CON LA POSSIBILITÀ DI SVILUPPARE CRESCITA NEI DUE TERRITORI E DI FARE ANCHE SVILUPPO A LIVELLO INTERNAZIONALE” a cura di Maria Elena Bonacini

Italian Exhibition group potrà contare su un fatturato di 160milioni di euro e 61 manifestazioni da gestire LORENZO CAGNONI Presidente IEG

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erfezionare i propri prodotti, renderli sempre più leader a livello nazionale e internazionale. Con un occhio alla quotazione in borsa, possibilmente entro la primavera 2018. Sono questi alcuni degli obiettivi di Italian Exhibition Group tracciati dal presidente Lorenzo Cagnoni.

Presidente, che importanza ha questa fusione nel panorama fieristico? L’importanza è la dimostrazione che le integrazioni sono possibili anche tra aziende fieristiche. Può darsi che questa prima nostra

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dimostrazione sul campo influenzi anche i comportamenti di altri attori del mercato. È necessario che aziende piccole e molto piccole possano aumentare la loro soglia dimensionale per essere nelle condizioni di esercitare meglio il loro ruolo sul mercato. Avere, come si dice, la “muscolatura” adeguata, soprattutto per affrontare gli scenari internazionali. Lei ha detto che la preoccupazione ora è fare grandi progetti riguardo all’estero, la cui realizzazione non sia poi all’altezza delle intenzioni. A che cosa si riferisce? Ad un’esperienza di carattere nazionale, che nel nostro Paese non è stata molto positiva. Da

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molto tempo la scena internazionale della nostra attività ha rappresentato uno degli obiettivi strategici principali, ma non abbiamo mai saputo concretamente realizzare una parte seppur limitata di quelle scelte. Abbiamo gli esempi importanti della Germania e del Regno Unito, che invece a livello internazionale hanno saputo realizzare degli obiettivi straordinari. Le fiere italiane, a cominciare da Milano, da questo punto di vista ancora non hanno realizzato obiettivi concreti. Vicenza, piccola realtà rispetto alle grandi, ha saputo invece portare avanti un progetto che può essere foriero di buoni


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Guardiamo con interesse alla possibilità che Vicenza riesca ad esercitare una regia sul comparto oro ulteriori sviluppi, con l’iniziativa su Dubai. A proposito di sistema italiano, l’integrazione tra Vicenza e Rimini si è concretizzata in pochi mesi... Credo ci siano tutte le ragioni per essere orgogliosi di risultato andato in porto nell’arco di 8 mesi. D’ora in avanti dovremo saper concretizzare anche l’impostazione pratica del modello che vogliamo costruire. Cosa l’ha convinta, quando vi siete messi al tavolo? Al vertice di Rimini Fiera da anni dichiaravamo che un progetto di possibile integrazione con altri ci poteva interessare, perché l’obiettivo, appunto, era quello di crescere dimensionalmente, cercando di avere collaborazioni strategiche con altre strutture, che ci potessero mettere nelle condizioni di affrontare i mercati con più possibilità di esercitare il nostro ruolo. Questa nostra propensione si è incrociata con la disponibilità e l’apertura di Fiera di Vicenza, che era ed è una realtà più piccola di Rimini e ha un’offerta diversificata di prodotti. Soprattutto

Vicenza ha alcune caratteristiche fondamentali: è un organizzatore diretto di eventi come Rimini; era ed è una realtà solida economicamente, molto stabile e seria, come crediamo di poter dire che sia Rimini. L’identità di strategie, che corrispondeva alle opinioni dei due vertici, si è manifestata fin da subito e nel corso dei mesi si è perfezionata. Quali sono i punti di forza di Ieg? È un’azienda che avrà un fatturato, già a bocce ferme, di 160 milioni di euro e un Ebitda pari a 22 milioni, quindi gli indicatori economici fanno una radiografia di questa azienda con caratteristiche sicuramente positive, in grado di poter affrontare le opinioni del mercato di borsa, che rimane per noi obiettivo fondamentale, da concludersi – mercato permettendo – nella primavera 2018. Unendo le caratteristiche delle due aziende, pensiamo di riuscire a sprigionare una potenza di fuoco nei confronti sia del mercato domestico, che di quello internazionale, diversa dal passato, con la possibilità di sviluppare crescita nei due territori e anche a livello internazionale. Entrare negli 11 maggiori gruppi fieristici internazionali, come auspicava il sindaco di Rimini, è uno dei vostri obiettivi? Più che puntare ad un posto in qualche graduatoria di prestigio - che pure non dispiace a nessuno - la crescita di dimensioni, il rafforzamento delle strutture, del marketing, della parte internazionale, il presidio delle nostra manifestazioni in cui siamo già leader cui oggi si aggiunge il grande comparto dell’oro - sono obiettivi che danno stabilità ad un’azienda e la proiettano nel gruppo delle fiere che hanno più possibilità di stare sul mercato con dinamismo. È questo l’obiettivo: perfezionare i nostri prodotti e renderli sempre più leader a livello nazionale e internazionale. Come Rimini Fiera abbiamo già diversi prodotti leader, cui si aggiunge il settore dell’oro, cui guardiamo con grande interesse, con la possibilità che Vicenza riesca ad esercitare una regia di carattere generale sul comparto. Si riferisce alla gestione di Oroarezzo? Al fatto che ci sia una gestione unificata, diretta da Fiera di Vicenza, di tutto quello che ha a che fare, dal punto di vista fieristico, col tema dell’oro e dei gioielli. Ha detto che il vostro esempio potrebbe influenzate “i comportamenti di altri attori del mercato”. È un messaggio ad altre fiere? Anche, ma continua a riguardare noi stessi. Può darsi che il nostro cammino non si concluda qui, ma possa prendere in considerazione l’eventualità di altre operazioni in Italia o all’estero. C’era un dialogo con Bologna e Parma... Al momento c’è solo l’intenzione di incaricare una società di consulenza, che produca uno studio di fattibilità. Quando sarà pronto si verificheranno le condizioni per aprire un’eventuale trattativa.

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Sono in corso valutazioni per lo sviluppo di sinergie di sistema a livello italiano che potrebbero ridisegnare un appuntamento orafo-gioielliero nella tarda primavera CORRADO FACCO Direttore Generale IEG

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n fatto storico». Non ha dubbi Corrado Facco, direttore generale di Italian exhibition group, nel definire l’integrazione che ha dato vita al secondo player fieristico italiano, unendo sotto lo stesso tetto Fiera di Vicenza e Rimini Fiera. Un’operazione che è in realtà solo l’inizio di un percorso più ampio, volto tra le altre cose a giocare un ruolo di primo piano sul mercato internazionale.

Direttore, il 28 ottobre voi e Rimini Fiera avete tenuto a battesimo Italian Exhibition Group - Ieg, cosa rappresenta questa integrazione per il mercato fieristico? È un fatto storico, perché si tratta della prima integrazione tra due società fieristiche in Italia. L’operazione dà un importante segnale di saper fare sistema, in un contesto nazionale che da sempre sconta i limiti della frammentazione soprattutto in ottica internazionale. Rimini e Vicenza, già due realtà di eccellenza in Italia e leader al mondo in alcuni settori, danno vita al primo player italiano per numero di eventi organizzati direttamente, con 61 prodotti in portafoglio. Nasce quindi una piattaforma fieristica che valorizzerà alcune delle più importanti filiere produttive del Made in Italy, rappresentando il motore della loro internazionalizzazione. Come si è arrivati a questa integrazione? Il dialogo tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza è iniziato il febbraio scorso e l’operazione è stata condotta con tempestività, chiarezza e determinazione. Si è subito trovata sintonia sulla valutazione dello scenario e sulla necessità di superare i campanilismi, sulle ambizioni di crescita di entrambi e soprattutto sulla visione che anima l’integrazione, basata su forti logiche industriali. Faccio l’avvocato del diavolo: i vostri detrattori dicono che con due soli membri in cda Vicenza sarà in una posizione di debolezza rispetto al partner romagnolo... Proprio perché questa integrazione è fondata su logiche industriali, la forza e la qualità che Vicenza porta in dote attraverso le sue manifestazioni continueranno ad essere valorizzate, grazie anche al team di professionisti che opera sui prodotti vicentini, a prescindere dalla rappresentanza geografica della governance. Può rassicurare anche chi teme di veder traslocare VicenzaOro? Certamente, VicenzaOro rimarrà a Vicenza. Il legame con il territorio vicentino continuerà ad essere forte, per le manifestazioni jewellery così come per quelle lifestyle & innovation. Anzi, investiremo in modo importante sui nostri prodotti e sul quartiere fieristico. Quali sono i vantaggi di questa unione? L’integrazione mette a sistema le competenze e il know-how di Rimini e Vicenza, che in oltre 60 anni di attività hanno saputo rendere le proprie manifestazioni punto di riferimento per importanti comparti produttivi. Il fatto che non si creino sovrapposizioni di prodotto è un plus, perché permette di ampliare il mercato di Italian Exhibition Group. La nuova società sarà quindi polo di attrazione per interi settori dell’economia del Paese, capace di sviluppare valore aggiunto e servizi di qualità ai sistemi delle imprese, degli operatori e delle istituzioni che, a vario titolo, dialogheranno con la società. Come si pone Ieg nel mercato internazionale? Il gruppo parte già da una solida presenza nel mercato internazionale, in particolare con una

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Da sinistra: Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG, e Roberto Rinaldini

Certamente, VicenzaOro rimarrà a Vicenza. Il legame con il territorio vicentino continuerà ad essere forte, per le manifestazioni jewellery joint venture negli Emirati Arabi Uniti e presenze in Usa, Cina e India, e con progetti ben avviati anche in Sudamerica. L’obiettivo è sviluppare nuove attività nei mercati esteri strategici, attirare buyer ed espositori stranieri in Italia, svolgendo il ruolo di ambasciatore del “bello e ben fatto” italiano nel mondo. A proposito di oro, nel 2017 si prospettano delle novità, ce le racconta? Abbiamo rinnovato il calendario delle manifestazioni jewellery, potenziando il sistema VicenzaOro. L’edizione di gennaio si svolgerà nel periodo tradizionale, dal 20 al 25, mentre abbiamo spostato l’edizione di settembre, dal 23 al 27. Questo da un lato segue le dinamiche evolutive della distribuzione europea ed internazionale, che richiede un nuovo assortimento al termine della stagione turistica, dall’altro porta VicenzaOro September a svolgersi in coincidenza con la Settimana della Moda milanese. A settembre 2017, quindi, l’Italia sarà il fulcro internazionale di moda e gioielleria in un’ottica di sistema, incentivata dal Tavolo nazionale del Sistema Moda Persona, che vedrà come protagonista il Well Done in Italy del comparto luxury. Inoltre sono in corso valutazioni per lo sviluppo di sinergie di sistema a livello italiano che potrebbero portare a finalizzare un ridisegnato appuntamento orafo-gioielliero nella tarda primavera. Come cambia Dubai?

VicenzaOro Dubai si sposterà da primavera ad autunno inoltrato, nei giorni 15-18 novembre 2017, al fine di supportare le relazioni di business in un periodo di alta stagione per le vendite per la macroregione di riferimento. Il prossimo anno, inoltre, lo show presenterà un format arricchito che rafforzerà il ruolo della manifestazione quale piattaforma strategica per la community internazionale della gioielleria. Il salone raddoppierà infatti il target di riferimento, aprendosi sia al pubblico consumer sia agli operatori professionali con un’area esclusivamente dedicata a quest’ultimi, mantenendo quindi l’anima B2B che contraddistingue i format espositivi firmati VicenzaOro. Da più parti si è detto che il matrimonio tra Vicenza e Rimini potrebbe essere solo il primo passo verso altri ingressi. In questo contesto, vista anche la collaborazione che si prospetta per la fiera primaverile, potrebbe nascere qualcosa di più con Fiera di Arezzo? Con Arezzo stiamo lavorando sulla base dell’accordo siglato a gennaio per il coordinamento del calendario orafogioielliero nazionale. Certo, anche l’attuale Governo sottolinea la necessità che i sistemi produttivi siano rappresentati da eventi di eccellenza, in grado di comunicare correttamente tutte le anime del miglior made in Italy. Quindi, la strada sembrerebbe indicata. E con Verona? Con Verona il rapporto è buono, così come stiamo dialoghiamo con altre realtà fieristiche. Al di là di questo, Italian Exhibition Group ha introdotto un nuovo paradigma e può aprire la strada ad altre operazioni di sistema. Parlando di integrazioni, quanto ci vorrà per quella tra i due organici? Potranno esserci conseguenze a livello occupazionale? I due organici si stanno integrando in modo complementare, attraverso una proficua sinergia tra i team e uno scambio di competenze e professionalità. Italian Exhibition Group considera la valorizzazione del capitale umano e della sua professionalità un asset strategico su cui investire per

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accrescere la competitività dell’azienda. Riunisce 270 professionisti su cinque sedi operative e l’integrazione rappresenta per tutti un’ottima occasione di confronto e ulteriore crescita. Cosa cambia per le aziende orafe? Che vantaggi avranno da questa integrazione? Le manifestazioni orafo-gioiellerie continueranno ad essere organizzate a Vicenza e seguite dal team di competenza, che abbiamo di recente potenziato attraverso l’istituzione di una nuova Divisione dedicata. Grazie all’integrazione, le aziende potranno usufruire di una piattaforma che ha alle spalle un gruppo in grado di attuare investimenti importanti per migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare ulteriormente la presenza di buyer internazionali. Inoltre è previsto un piano di sviluppo per valorizzare il quartiere fieristico di Vicenza, già business center di alto livello internazionale. Infine, quali sono i prossimi passi? Anzitutto si sono già svolti i primi eventi firmati Italian Exhibition Group, con risultati molto positivi. Abbiamo inoltre comunicato l’acquisizione di due marchi, Cosmofood e Golositalia. Continueremo ad investire nel portafoglio prodotti con una crescita per linee esterne e stiamo definendo nuove partnership di livello internazionale, a partire dalla collaborazione con Chengdu, 6a città della grande Cina, con oltre 18 milioni di abitanti e un nuovissimo polo fieristico, dove nel 2017 svilupperemo almeno un prodotto di eccellenza di Ieg.



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www.ilegioielli.it

Ile ioielli

www.marescaofficineorafe.it

aresca Officine Orafe Collezione Intrecci

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n progetto chiaro e lineare: da qui nasce “Intrecci”, la Collezione in argento 925 brunito di Maresca Officine Orafe. Tutto il resto è creatività. Realizzato interamente a mano, ciascun pezzo della Collezione è costituito da un unico nastro d’argento rimodellato tra intarsi, sbalzi e grovigli che si conclude in un sorprendente dedalo scultoreo.

www.marcogerbella.it

arco erbella Si colorano di rosso le Piccole Gioie

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l design minimal caratterizza la Marco Gerbella Orafi, e continua a recuperare l’ingenuità perduta. I nuovi protagonisti della collezione “Piccole Gioie”, tutta artigianale e made in Italy in filo e lastra d’oro 18 carati, vede ora l’ingresso di stelle, singole o gemelle, e di romantici cuori, leitmotiv dell’azienda ravennate, che si colorano del rosso vivo di luminosi smalti.

MARESCA OFFICINE ORAFE: INTRECCI COLLECTION “Intrecci”, the burnished 925 silver collection by Maresca Officine Orafe, originates from a clear, straightforward project. All the rest is creativity. Made entirely by hand, each piece in the Collection consists of a single silver string, reshaped with inlays, reliefs and knots to form a surprising sculptural maze.

MARCO GERBELLA COLOURS HIS LITTLE TREASURES IN RED A minimal design characterises Marco Gerbella Goldsmiths, and continues to recover lost innocence. The new protagonists of the “Little Treasures” collection, all hand-crafted and made in Italy in 18-carat gold wire and sheets, now sees the entry of single or twin stars and romantic hearts, leitmotif of the company from Ravenna, that are the vibrant red of bright nail polish.

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Il lusso divertente della collezione Happy

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torie di donne che diventano irripetibili creazioni. Accade nella collezione “Happy” che la maison ILE gioielli ha disegnato tra maxi volumi e pietre colorate per accompagnare le donne nel viaggio della vita di tutti i giorni. Si presenta con castoni mobili e fluttuanti che imbrigliano gemme selezionate in quattro tonalità e due volumi differenti. ILE JEWELS, THE ENJOYABLE LUXURY OF THE HAPPY COLLECTION Women’s stories become unique creations. This happens with the Happy Collection from the jewellery company ILE, which uses oversized, coloured stones to accompany women in the journey that is everyday life. This means moving, changeable bezels that hold selected gems in four shades and two different sizes.



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www.fancsv.com

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www.mattiamazza.it

attia azza

Tante novità per il 2017

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La sobrietà preziosa delle perle barocche www.pierducagioielli.com

ierduca ioielli Un gioiello per oggi, per sempre

L’

inconsueta disposizione delle gemme e il movimento morbido del metallo, dato dalle calde tonalità delle finiture, caratterizzano la nuova “Flash of Lights” di Pierduca Gioielli che in questa veste si presta ad essere indossata come sigilli d’amore eterno o come dettagli raffinati per affrontare le diverse occasioni della giornata con un prezioso tocco di classe, modernamente classico.

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erle barocche coltivate impreziosiscono i gioielli dell’azienda torrese di Mattia Mazza, una firma consolidata nell’artigianato di qualità. Innestate su oro 18 kt impreziosito da brillanti, le perle definiscono creazioni senza eccessi e ridondanze, equilibratamente sobrie per un effetto di eleganza di grande pregio.

MATTIA MAZZA, THE PRICELESS GRAVITAS OF BAROQUE PEARLS Cultured baroque pearls are the jewel in the crown of Mattia Mazza, a company based in Torre del Greco near Naples, skilled in quality craftsmanship. Grafted onto 18-karat gold adorned with brilliants, these pearls set the standard for jewellery created without excess or redundancy, striking a solemn balance to create priceless elegance.

all’estro di Simona Elia nascono gioielli dal design unico, espressione del made in Italy di altissima qualità, realizzati con tecniche artigianali e attenzione costante all’innovazione. Il rinnovamento caratterizzerà anche il 2017 che si aprirà con tante novità tra cui un nuovo logo, un nuovo sito e una collezione che sarà presentata a VicenzaOro allo stand 111 del padiglione 5.

FANCS V, MANY NEW PRODUCTS FOR 2017 From the inspiration of artist Simona Eliaborn comes uniquely designed jewellery, high-quality made-in-Italy products, made with craft techniques and a constant attention to innovation.The new line will also characterise 2017, which will begin with many new features including a new logo, a new site and a collection that will be presented at VicenzaOro on stand 111 in hall 5.

PIERDUCA GIOIELLI: JEWELLERY FOR TODAY, FOR EVER The unusual arrangement of the gems and the soft movement of the metal, provided by the finishes’ warm colours, characterise Pierduca Gioielli’s new “Flash of Lights”, to be worn as eternal symbols of love or as sophisticated accessories on various daily occasions with a valuable touch of traditionally modern class.

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www.vittoriofiorentino.it

ittorio iorentino Essenza di unicità

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ro bianco, diamanti top collection e rari coralli di qualità extra entrano in gioco per creare forme fluide di alta gioielleria. È una lavorazione scrupolosamente sartoriale quella di Vittorio Fiorentino, artigiano orafo della capitale del corallo: Torre del Greco. I suoi piccoli capolavori sono attraversati dalla bellezza e dal savoir faire di un vero maestro di gioielleria.

VITTORIO FIORENTINO THE ESSENCE OF UNIQUENESS Rare corals, white gold and diamonds come into play to create the fluid forms of this fine jewellery. Revolving around a scrupulously-tailored feature, the creations of Vittorio Fiorentino, artisan goldsmith of the coral capital Torre del Greco produces small masterpieces obtained from the beauty and savoir faire of a true master of jewellery.


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www.mariadetoni.com

aria De Toni e uritalia A sostegno della Pace nel Mondo www.badeljewels.com

adel Il coraggio che premia

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odernissimi e strepitosi gli anelli in argento con diamanti neri della Collezione Black firmati Badel, un brand costantemente impegnato nella ricerca del nuovo e dell’inaspettato. In questa linea, protagonista è l’audace accostamento dei diamanti neri con l’argento, con un effetto finale originale e di carattere.

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rotagonista è il concetto di Peace & Love attraverso due nuove creazioni: Cleopatra & Antonio by Maria De Toni racconta i miti, i popoli e le culture del mondo con la parure in oro giallo 18kt, diamanti e incisione a foglia. Modelli depositati. Glittering Love - L’amore Che Brilla… by Auritalia in oro 18kt rifiniti con diamantatura a mano, celebra l’amore che accompagna la vita di ogni donna.

MARIA DE TONI AND AURITALIA SUPPORT WORLD PEACE Peace & Love provide the dominant concept with two new creations: Cleopatra & Antonio by Maria De Toni, which recounts the myths, peoples and cultures of the world with jewellery sets in 18kt yellow gold, diamonds and leaf engraving. Registered designs. Glittering Love - L’amore Che Brilla ... by Auritalia, in 18kt gold finished with mirror polishing carried out by hand, celebrates the love that accompanies every woman’s life.

BADEL, REWARDING COURAGE Modern and the sensational silver rings with black diamonds characterise the Collezione Black by Badel, a brand with an on-going commitment to seeking out the new and unexpected. The central focus of this line is the daring juxtaposition of black diamonds with the silver, creating an original final effect full of character.

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www.fratellidinacci.it

www.govonigioielli.it

ovoni Nouvelle Chevalier, bellezza e femminilità

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oro rosa 18 kt lavorato a specchio emana una particolare luce, calda e avvolgente. Se poi si accosta a diamanti, bianchi, brown e gold, l’effetto è innegabilmente magnificato. È quanto accade nella collezione “Nouvelle Chevalier”, sintesi di bellezza e femminilità, caratterizzata da iniziali, icone della sfera religiosa e pavé di gemme posti su forme classiche o più contemporanee. GOVONI: NOUVELLE CHEVALIER, BEAUTY AND FEMININITY The 18 kt mirror-worked rose gold gives off a special light that is warm and enveloping. If we then put this next to the white, brown and gold diamonds, the effect is undeniably magnified. This is what happens in the collection “Nouvelle Chevalier”, a synthesis of beauty and femininity, characterised by initials, icons of the religious sphere and clusters of gems placed on classical or more contemporary shapes.

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ratelli inacci Un partner sempre affidabile

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er chi fa gioielli è un partner affidabile: dall’inizio del secolo la Fratelli Dinacci è al servizio del settore; prima con il saggio dei metalli, poi anche con la produzione di montature e semilavorati. Oggi, con entrambe le attività è punto di riferimento per una selezionata clientela che incontra ai principali appuntamenti fieristici come Vicenzaoro e le rassegne del centro orafo il Tarì. FRATELLI DINACCI IS A RELIABLE PARTNER They are a reliable partner for those who make jewellery: Fratelli Dinacci have served the industry since the beginning of the century; first with their knowledge of metals and then also with the production of settings and semifinished products. Today, with both of these activities they are the go-to for a selected clientele who meet at the main trade fairs and exhibitions such as Vicenzaoro and shows at the goldsmith centre, il Tarì.


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e arose Desideri e segreti si fanno più preziosi che mai LE CAROSE, DESIRES AND SECRETS BECOME EVEN MORE PRECIOUS

entimenti, ricordi e sogni prendono vita nelle creazioni firmate Le Carose, che ancora una volta colorano le vetrine con la fantasia che crea un filo diretto tra il gioiello e la vita vissuta. È questa la filosofia della nuova collezione My Dream: il diario segreto, antico confidente che accoglie fin dall’adolescenza pensieri, confessioni e desideri, viene ospitato ora in un

pendente in bronzo e colori glitter. Il sogno e i sentimenti trovano ospitalità anche nella collezione Manège, le giostrine che Le Carose lascia ruotare su un piatto circolare ricordando quelle che si incontrano un po’ ovunque nella capitale francese. Con il loro fascino tra antico e romantico, oggi diventano preziosi gioielli: parure di collane, anelli ed orecchini che riproducono con smalti a fuoco la famosa giostra che ruota magicamente su stessa. Nel periodo natalizio, inoltre, Le Carose saranno presenti nelle maggiori

gioiellerie di tutta Italia con eventi speciali, gadget e concorsi a premi: ad essere premiato sarà il sogno più intimo, la speranza, il desiderio…, la frase emozionale che più si avvicinerà al mood delle collezioni. In Italia, dunque, ma anche a New York: Le Carose è presente anche nel primo temporary store di Official Made in Italy, nella Grande Mela fino a febbraio. Uno sguardo ai mercati internazionali che l’azienda consolida con la partecipazione al Jewellery & Watch di Birmingham (dal 5 al 9 febbraio) e a Inhorgenta Monaco (dal 18 al 21 Febbraio).

www.lecarose.com

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www.demaria.it www.operacollection.com

1,618 e Maria

acan

Bronzo come oro

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ronzo placcato oro per raccontare una nuova immagine di lusso. 1,618 De Maria firma così la collezione “Concept Forme” e la “Concept Finestra”, l’una caratterizzata dal metallo che si presenta con una apparente cedevolezza, l’altra definita da decori arabescanti e da dischi di cangiante madreperla che colmano grandi castoni. Anelli importanti nei volumi e nel design.

1,618 DE MARIA, BRONZE LIKE GOLD Gold plated bronze tells the story of a new image of luxury 1,618 De Maria has put its name to the “Concept Forme” and “Concept Finestra” collections, the former characterised by the use of metal with a notable softness, the latter defined by Arabesque decorations and iridescent mother of pearl discs that fill large bezels. The rings have impressive volumes and designs.

www.designsrl.com

&sign

www.giadangroup.com

iadan

A Dubai ancora un successo

La raffinatezza del made in Italy

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erle barocche, quarzi e avorio s’incontrano in un elegante design dal fascino classico per le parure della collezione Firenze di Giadan, primo brand della Giadangroup. La linea Must, invece, esclusivo brevetto di Giadan, s’ispira alla terra di Franciacorta e ne ridisegna i sinuosi vigneti in un abbraccio di metalli preziosi e pietre naturali.

GIADAN, REFINEMENT MADE IN ITALY Baroque pearls, quartz and ivory meet in an elegant design with a classic charm to make up the Florence Giadan jewellery set collection, primary brand of the Giadangroup. On the other hand, the Must line, a Giadan exclusive patent, takes inspiration from the land of Franciacorta, evoking its sinuous vineyards in an embrace of precious metals and natural stones

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È

ormai richiestissima da un capo all’altro del mondo, tra le ultime realizzazioni una prestigiosa boutique per Yanush Gioielli all’interno del Burj al Arab, mitico hotel di Dubai. Un successo per nulla inatteso, perchè siglato dall’inconfondibile classe della D&sign, che per la formidabile location ha selezionato materiali esclusivi combinati con l’estro di sempre, anch’esso esclusivo.

D&SIGN IN DUBAI IS STILL A SUCCESS It is now in great demand across the world. Amongst its latest achievements is a prestigious boutique for Yanush Gioielli in Burj al Arab, the legendary hotel in Dubai. This success was not unexpected because, signed by the unmistakable class of D&sign, exclusive materials combined with timeless flair were chosen for this incredible location, which is also unique.

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Bracciali con un’anima preziosa …e made in Italy

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uoio, pelle, sagole nautiche, cavetti o elementi in acciaio, talvolta colorati in PVD. Nascono così i bracciali gagliardi e solari della Collezione Bacan distribuita da Opera Collection. Narrano di legami saldi e profondi, di lealtà, di tenacia, e sono una bella traccia dei valori che custodiscono. Stanno bene al polso di chi ama l’eleganza schietta ed informale.

BACAN PRESENTS BRACELETS MADE IN ITALY WITH A PRECIOUS SOUL Leather, nautical lines, cables or steel elements, sometimes coloured in PVD. This is how the hefty, solar bracelets of the Bacan Collection are created, distributed by Opera Collection. They tell a story of strong, deep ties, loyalty and tenacity, and they are a beautiful example of the values that they keep. They look good on the wrists of those who love a frank and informal elegance.



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harra agano Idee in continua innovazione www.sharrapagano.it

CONTINUOUSLY INNOVATIVE IDEAS

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in dagli anni ’60, Sharra Pagano si è distinto per le continue innovazioni: le sue nuove collezioni, fatte a mano, vedono lamine di metallo lavorate a torchon, resine colorate, pietre semipreziose, catene e cristalli fondersi tra loro, suscitando sempre nuove emozioni. L’azienda punta su un posizionamento distributivo e commerciale selettivo. A gennaio, le creazioni del marchio saranno a VicenzaOro e HOMI Milano.

Since the ‘60s, Sharra Pagano has stood for continuous innovation: its new collections, made by hand, see sheets of metal-worked by torchon, coloured resins, semiprecious stones, chains and crystals fused into them, awakening new emotions. The company focuses on a selective distributive and commercial positioning. In January, the brand’s creations will be at VicenzaOro and HOMI Milan.

www.fratellibovo.com

ratelli Bovo Nel solco della tradizione orafa vicentina

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ratelli Bovo consolida la storica tradizione artigianale di famiglia nel glorioso distretto orafo vicentino, dove è nata e produce. È nell’essenzialità delle linee il carattere della parure in oro rosa 18 kt con acquemarine milk della Collezione Eclisse, impreziosita dalla satinatura hand made dei dettagli. L’azienda è socio membro del Responsible Jewellery Council.

FRATELLI BOVO EMBEDDED IN THE GOLDSMITH TRADITION OF VICENZA Fratelli Bovo consolidates the historical tradition of family craftsmanship in the glorious goldsmith district in Vicenza, where it was created and continues to make its products. The character of the jewellery sets is found in the simplicity of its lines, made in 18 kt pink gold with milky aquamarines in the Eclipse Collection, enhanced by the handmade frosting of the details. The company is an associate member of the Responsible Jewellery Council.

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www.alunnosas.it

lunno &Co un punto fermo nel gioiello di qualità… e di tendenza

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lunno & Co si fa specchio della società contemporanea e riconferma lo skull must sempre più à la mode in anelli importanti e in bracciali di nuova verve. Ma se il teschio occupa il primo posto nel panorama emozionale, la sua magica attrattiva se la gioca con il cuore, il più romantico e femminile dei simboli che il brand aretino candida nel più totale minimalismo oppure in una versione tempestata di cristalli rossi tenuto in un allegorico abbraccio di zirconi neri e bianchi. E ancora cuori, questa volta disposti in replica, ciascuno con un proprio tratto caratterizzante, nel bracelet dall’approccio decisamente più scanzonato dall’effetto bling bling. Lo stesso che fa tintinnare tenere creature prese in prestito dalle profondità del mare. E se diverse sono le creazioni per interpretare ruoli diversi, non possono mancare le frange seventies

ALUNNO & CO, A STAPLE IN QUALITY, TRENDY JEWELLERY PIECES

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dall’attitudine gipsy, ma lunghe, fitte, luminose, impalpabili. Chic, proprio come le abbiamo viste alla passata edizione di Gold Italy. Il patrimonio di savoir faire acquisito negli anni ha fatto di Alunno & Co., nei mercati nazionali ed esteri, un punto fermo nel gioiello di qualità, per uomo e per donna, in argento 925, connotando una produzione top dalla lavorazione impeccabile, interamente Made in Italy.







Stylist ANNA NERETTO Foto ALESSIO MIGLIARDI Mua SILVIA SADECKA Modella ANA PIRLOG @WOMEN Assistente stylist CHIARA BASSETTI location VILLA ARTOM,TORINO


MIRTA BIJOUXÂŽ

www.mirta-bigiotteria-online.com Collana con nappe viscosa e pendenti resina zama con orecchini abbinati top Ombra Di Foglia, pantaloni Marco Corso


ELITE BIJOUX

info@elitebijoux.it Parure in argento 925 con pietre semipreziose

camicia Zara, gonna Ombra di Foglia



LI VOGLIO GIOIELLI

www.livoglio.it Anelli in argento 925 Abito Greta Boldini



CONFUORTO GIOIELLI

www.confuortogioielli.it Parure in argento 925% con perle di fiume e labradorite dolcevita Maatrom, gonna Greta Boldini




LE CAROSE www.lecarose.com

Collezione Manège, parure in bronzo con bagno galvanico bianco; Ciondolo giostra con smalti; Pendenti con pietre semipreziose quarzi rosa top Greta Boldini, gonna Floreale Creazioni Antonella


RORU GIOIELLI

www.rorugioielli.com Collana in argento 925, labradoriti e cammei, Orecchini in argento 925 con pietre naturali, Bracciale schiava in argento 925 e cammei top Signature Eight, gilet Ynot?, pantaloni Greta Boldini




SHINJU PEARLS BY OXYGENE

www.oxygene.sm Parure in oro bianco, brillanti e perle fresh water abito Greta Boldini


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Bracciale in agata matta con inserti in sodalite, ametista, corallo, azzurrite, tiger eye e pepita in argento Bracelet made from crazy lace agate, with inserts in sodalite, amethyst, coral, azurite and tiger’s eye, and a nugget of silver

Bracciale in pietra kambaba con pepita in ottone Kambaba jasper bracelet with a nugget of brass

Bracciale in argento 925 con pietre di Green Jasper Sterling silver bracelet with green Jasper Stones

Bracciale in caucciù con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano e chiusura in argento 925 Natural rubber bracelet with handpainted Capodimonte porcelain charm and sterling silver clasp

Bracciale in caucciù con chiusura e charm in argento 925 Natural rubber bracelet with sterling silver clasp and charm

Bracciale in argento con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano Silver bracelet with hand-painted Capodimonte porcelain charm

Bracciale in argento con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano Silver bracelet with hand-painted Capodimonte porcelain charm

Bracciale in argento con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano Silver bracelet with hand-painted Capodimonte porcelain charm

in etrina

STOONE Stoone è un brand giovane e dinamico che ha fatto della tradizione una chicca di novità. I bracciali nei modelli femmili, maschili ed unisex, racchiudono nei charm la storia della Ceramica di Capodimonte realizzata e dipinta a mano con colori vivaci. Temi decorativi che richiamano quelli iconici della produzione e simboli nuovi che strizzano l’occhio alla modernità. I toni sono tutti brillanti e gli abbinamenti ne esaltano la bellezza. Stoone is a young and dynamic brand that uses tradition in the service of unique innovation. The charms set into their female, male and unisex bracelets hold the history of Capodimonte porcelain, hand-painted in vibrant colours. Decorative themes that recall iconic manufacturing images of days gone by, and new symbols that take their cue from modernity. The colours are all brilliant, and the combinations bring out their beauty.

Bracciale in argento con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano Silver bracelet with hand-painted Capodimonte porcelain charm

www.stoone.it

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Bracciale in argento con charm in ceramica di Capodimonte dipinta a mano Silver bracelet with hand-painted Capodimonte porcelain charm



5|2016 Rajola

Rajola

IN ITS WORKSHOPS RAJOLA WORKS WITH EMOTIONS

nei laboratori dove si lavorano le emozioni ajola, oggi alla quarta generazione con Vincenzo e Mariella, è un’azienda viva, vitale e dinamica, con i piedi ben piantati in Italia ma con lo sguardo proiettato sui mercati Asiatici e Americani. Il team di professionisti e di maestri è il segreto del suo successo che condivide con i propri clienti Gioiellieri attraverso una produzione diversificata tra sofisticata e pezzi unici, e gioielli di fascia media h24. 40.000 pezzi, 14.000 a catalogo, un enorme database e un sito di vendita B2B a servizio di Clienti nel mondo sono i presupposti per soddisfare anche on line la vastissima e selezionata clientela, ma la via privilegiata resta sempre quella del

Vincenzo e MariellaRajola

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rapporto diretto tra gioielliere e cliente, una fase emozionale impossibile da trasmettere virtualmente perché, come sostiene Vincenzo Rajola “le emozioni di un gioiello Rajola saranno SEMPRE trasmesse da un Gioielliere, dalle sue mani, o meglio dal suo cuore, al cliente finale!” Impegnati a consolidare l’espansione dell’azienda anche sui mercati asiatici ed americani, Vincenzo e Mariella mirano lontano non per spirito di conquista ma per ribadire ancora una volta al resto del mondo che qui, nel Bel Paese creativo e passionale, certe cose non si sanno fare senza metterci dentro un’anima. L’amalgama dell’azienda è il prodotto, che deve semplicemente essere bello e ben fatto, per arrivare diritto al cuore.

www.rajola.it

A number of projects and markets to follow. Rajola, now in its fourth generation with Vincenzo and Mariella, is a lively, vital and dynamic company with its feet firmly planted in Italy but that has its eye veered toward the Asian and American markets. Its team of professionals and experts is the secret of its success that it shares with its jeweller customers through a diversified production, from sophisticated and unique pieces, to 24hour mid-range jewellery. 40,000 pieces, 14,000 in the catalogue, a huge database and a B2B sales website at the service of worldwide clients are the prerequisites to satisfy, even online, their vast and selected clientele. However the preferred route is always a direct relationship between the jeweller and the customer, an emotional connection is impossible to transmit virtually because, as claimed by Vincenzo Rajola, “the emotions of a Rajola jewel will ALWAYS be shown by a jeweller, through their hands, or rather through their heart, to the eventual customer!” Committed to consolidating the company’s expansion also in the Asian and American markets, Vincenzo and Mariella aim far, not for the spirit of conquest, but to reiterate once again to the world that here in a creative and passionate Italy, some things are never made with out a soul. The fundamental part of the company is the product, which needs simply to be beautiful and well made, to find a place in your heart.

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ioiello alla oda Specchio delle evoluzioni dei costumi A MILANO NELLE SALE DEGLI ARAZZI DI PALAZZO REALE LA RICCA MOSTRA CURATA DA ALBA CAPPELLIERI


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Il

20esimo secolo è quello in cui il bijou disegna l’universo della moda, lo accompagna, lo impreziosisce. Con questa premessa è nata la mostra “Gioiello alla moda”, andata in scena dall’8 al 20 novembre 2016 nelle Sale degli Arazzi di Palazzo Reale di Milano. Significativo il bilancio degli ingressi: 13700 visitatori, una media di 1700 visitatori al giorno. Curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano, l’esposizione è stata promossa e

prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e HOMl, Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano. Tre sezioni, dedicate rispettivamente ai principali bigiottieri italiani e alla manifattura d’eccellenza, ai designer e ai brand indipendenti e, infine, ai principali stilisti e alla capacità del gioiello di interagire con l’abito. Oltre 500 opere provenienti dai maestri e da giovani talenti, da maison internazionali e da piccoli artigiani. Gioielli alla Moda rappresenta la più completa esposizione sul Bijou italiano mai realizzata.


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Occorre parlare di Gioiello Moda piuttosto che di bijou Alba Cappellieri Docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano Curatrice della mostra

La ricerca e la mostra rappresentano lo specchio estetico della società attraverso 500 gioielli che dal dopoguerra a oggi definiscono le evoluzioni dei costumi

La mostra milanese celebra un nuovo status per il bijou italiano. Come è nata questa ricerca? La ricerca nasce dalla necessità di ridefinire il rapporto tra gioiello e moda che è radicalmente cambiato nel tempo e che ha troppo spesso dato adito a fraintendimenti. La distinzione tra gioiello e bijou basata sulla preziosità dei materiali è impropria e arbitraria, errata e dannosa, visto che ha perpetrato per troppo tempo l’interpretazione del gioiello moda come di un surrogato ‘povero’ del gioiello prezioso, a detrimento di entrambi. Parleremo pertanto di “gioiello moda” piuttosto che di “bijou” per legare il gioiello all’ambito della moda e privilegiare un’interpretazione fondata sul contesto di appartenenza senza gravarlo dei preconcetti valoriali del passato. La ricerca e la mostra rappresentano lo specchio estetico della società attraverso 500 gioielli che dal dopoguerra a oggi definiscono le evoluzioni dei costumi, le conquiste e le ambizioni femminili, le temperie dello stile e il progresso tecnologico. In sintesi, è cambiato il concetto di “prezioso”? Sì, radicalmente. Oggi, la preziosità di un gioiello può essere affidata a caratteristiche tangibili, oggettive e quantificabili come il costo dei materiali o della manifattura, ma anche a caratteristiche intangibili, individuali e non quantificabili come

preziosa

l’autorialità, il concetto, la creatività, l’innovazione o la bellezza. Vale a dire che se sono preziosi gioielli realizzati in materiali nobili possono esserlo anche gioielli realizzati in materiali non preziosi ma innovativi nel concetto, nelle forme o nell’ingegno. La differenza terminologica, peraltro, è un’anomalia tutta italiana.

Perché celebrare il gioiello moda? La moda è soltanto uno dei numerosi contesti che attraversano il gioiello, insieme all’arte, all’artigianato, al design, l’archeologia, l’antropologia, la sociologia, la religione o la storia. Ma è un contesto che a sua volta influenza e ha influenzato anche il gioiello prezioso del Novecento grazie alla sua maggiore libertà di sperimentare e indagare i nuovi ambiti e i

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nuovi materiali. Dalle tecniche di taglio dei diamanti fino agli accessori per capelli e per abiti dell’Art Nouveau e dell’Art Déco il gioiello prezioso ha mutuato dal gioiello moda tanto le tecnologie produttive quanto i contesti di applicazione e gli stili di riferimento. Celebrarne uno, oggi, significa celebrarli entrambi.



Nasce l’Associazione Gioiello Moda Italia

Il Presidente Maurizio Manca: “tuteleremo nel mondo il gioiello e l’accessorio moda” L’ASSOCIAZIONE È PRESIEDUTA IN QUESTA FASE DI START UP DAL DIRETTORE CREATIVO DELLA MAISON BOZART, MAURIZIO MANCA, CHE RACCONTA A PREZIOSA MAGAZINE PROGETTI ED OBIETTIVI DEL NUOVO SODALIZIO a cura di Chiara Di Martino

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uattro sono i fili con cui vogliamo costruire la nostra rete: Qualificare, Difendere, Promuovere, Assistere. Nel concetto di ‘Qualificare’ noi pensiamo non solo alla ricerca ed alla innovazione, ma anche alla cultura, alla storia di questo prodotto; nel ‘Difendere’ poniamo la Qualità a difesa delle nostre tradizioni e delle nostre eccellenze; nel ‘Promuovere’ esprimiamo la comunicazione e l’internazionalizzazione del Made in Italy in Italia e nel mondo; nell’Assistere’ raccogliamo non solo l’assistenza qualificata ai soci ma anche la formazione dei giovani artigiani, dei designer, dei giornalisti specializzati, dei futuri export manager o responsabili di marketing. La storia del Gioiello Moda è antichissima: eppure nel nostro paese e in Europa solo 10 donne su 100 utilizzano regolarmente il gioiello moda e meno di una su 100 usa un gioiello moda italiano. La colpa, però, è nostra, non siamo stati in grado di spiegare e far conoscere questo accessorio, che è in grado di parlare della donna più di mille discorsi. Perché un’Associazione? Per spiegarlo, è utile richiamare il mito greco di Efesto, il Dio della metallurgia, il fabbro di Giove al quale fu data in moglie Afrodite, la Dea della Bellezza. Afrodite tuttavia, destò la concupiscenza di Ares, il Dio della Guerra, che finì per insidiare e violare Afrodite. L’urlo di Efesto risuonò per tutto l’Olimpo e non potendo battersi ad armi pari con Ares usò l’astuzia e le sue conoscenze. Costruì una rete di fili d’oro con la quale lo imprigionò. Noi siamo i figli di Efesto e di Afrodite: abbiamo fatto

nostro l’Urlo di Efesto, è il nostro grido per aver visto la bellezza calpestata e violata dalle guerre commerciali che hanno svilito il prodotto ed umiliato l’artigianato italiano. Questa rete vuole essere e sarà la nostra Associazione. Vogliamo batterci per cambiare la percezione di questo prodotto e riportare il senso del bello in questo mercato.

Maurizio Manza

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Un accostamento impegnativo… Senz’altro. Direi ‘presuntuoso’ nel senso più profondo del termine, di affermare (lat.’sumo’) prima, a priori (Lat. ‘Pre’). E noi vogliamo pre-sumere che ciò che è brutto possa essere sconfitto da ciò che è bello. È questo che fanno le associazioni: gridano per dare voce a chi non ce l’ha. Se le Associazioni non sono presuntuose non servono a niente. Non resteremo in silenzio, anche se cercheremo di parlare solo quando saremo ragionevolmente certi di non dire idiozie. Chi può diventare socio? Questa è a mio avviso una delle grandi novità e originalità della nostra associazione: ciascuno dei quattro fili è composto da un tipo particolare di soci. Da soli, i piccoli artigiani italiani possono fare ben poco, devono unirsi appunto in una rete con altri soggetti, con le università, con i media, con i designer di moda, con enti fieristici, con altre associazioni. Ci piacerebbe accogliere sia professori sia studenti universitari che a diverso titolo si occupano di moda o di bellezza, giornalisti e blogger, designer e stylist, manager e

Vogliamo batterci per cambiare la percezione di questo prodotto e riportare il senso del bello in questo mercato pubblicitari. Non solo quindi le classiche aziende di filiera, ma anche tutti coloro che, a diverso titolo, sono interessati alla crescita di questo aspetto della nostra cultura e della nostra vita. A chi si rivolge l’Associazione Gioiello Moda? Oltre che ai soci e ai mercati, lo sguardo principale dell’Associazione è rivolto alle donne, a tutte le donne. Vogliamo essere per loro uno stimolo ed un punto di riferimento.

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Uno stimolo perché desideriamo che il maggior numero possibile di donne instaurino un rapporto dialettico fra la loro personalità e gli accessori moda. Un punto di riferimento perché attraverso pubblicazioni, corsi, seminari, mostre ed altro il maggior numero possibile di donne abbiano accesso a tutte le informazioni e conoscenze basilari che permettano a ciascuna di loro di esprimere se stessa attraverso questo antico ed insieme modernissimo linguaggio.


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L’ASSOCIAZIONE GIOIELLO MODA ITALIA NATA PER RIDEFINIRE E PROMUOVERE IL VALORE DEL BIJOU

L’Exhibition Manager Cristian Preiata:“L’obiettivo di Homi è quello di far da guida ad un settore molto frammentato aumentando la propria visibilità” L’ASSOCIAZIONE GIOIELLO MODA È LA TESTIMONIANZA DELLA VITALITÀ DI UN COMPARTO CHE CRESCE E SI EVOLVE TRA PROPOSTE DIFFERENTI CHE RIUNISCONO DESIGN, MODA, TRADIZIONI NAZIONALI O ETNICHE, ARTIGIANATO E ARTE OMI Milano, che al bijoux dedica un ampio spazio espositivo all’interno della manifestazione, è tra i soci fondatori dell’Associazione Gioiello Moda: a spiegare cosa ha spinto il Salone degli Stili di vita a far parte di questo nuovo gruppo è il suo Exhibition director Cristian Preiata. Gli accessori per la persona, e in particolare i bijoux, sono una grande tendenza di stile che da tempo è tra i protagonisti principali di HOMI: in manifestazione gli espositori di questo settore sono riuniti nell’area Fashion&Jewels e rappresentano circa un terzo dei 1500 espositori presenti in totale nel salone. È un comparto che cresce e si evolve tra proposte differenti che riuniscono design, moda, tradizioni nazionali o etniche, artigianato e arte. L’Associazione Gioiello Moda è la testimonianza di questa potente vitalità: questa nuova organizzazione non poteva lasciarci indifferenti, rispetto alle opportunità possibili anche per HOMI, che vuole fare da guida ad un settore molto frammentato, fatto prevalentemente da aziende piccole o medio-piccole, che oggi, attraverso questa associazione, hanno la possibilità di aumentare la loro visibilità nazionale ed internazionale, con momenti di business e di incontro/confronto. Cosa farà concretamente HOMI per supportare le attività dell’associazione e quali risultati si attende? La tradizione italiana e lo stile che hanno contraddistinto molte grandi griffe del mondo del bijou hanno in HOMI un partner sia dal punto di vista del business per il settore, sia da quello della promozione

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Cristian Preiata

La campagna di comunicazione dell’Associazione

È nata a settembre per promuovere, in Italia e nel mondo, la cultura del bijou, un settore creativo dall’identità produttiva sempre più forte: l’Associazione Gioiello Moda Italia muove i suoi primi passi in rappresentanza di una costellazione di piccole e medie imprese di produzione.Tra i soci fondatori, oltre alla fiera di Milano e alla rivista Preziosa Magazine, figurano anche le aziende Confuorto Gioielli, 1,618 De Maria, Gold Sisters, By Simon, Vintage Bijoux, Bozart, Sharra Pagano: l’associazione opera con il supporto tecnico-accademico di Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell'Accessorio al Politecnico di Milano. Tra gli scopi dell’associazione, potenziare la presenza nel mondo del bijou italiano.

culturale. Siamo certi che l’Associazione sarà un collettore che ci consentirà di sostenere le aziende in modo ancora più efficace e costante. Homi contribuirà quindi a qualificare, promuovere e difendere la reputazione, l’immagine, la distribuzione e la tradizione del Gioiello Moda Italiano e dei suoi produttori, sui mercati , nel mondo della comunicazione, nel mondo della cultura e delle istituzioni, nella formazione e nell’innovazione tecnologica.


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aviè EMOZIONI IN UN’ATMOSFERA ACCOGLIENTE E RILASSATA EMOTIONS IN A FRIENDLY AND RELAXED ATMOSPHERE

È

presente nelle più prestigiose Fiere nazionali ed internazionali, occasioni importanti dove è possibile riprendere il contatto diretto con i rivenditori, scambiare real time informazioni preziose, raccogliere feedback sull’andamento del mercato, pianificare strategie future. Quindi è fondamentale anche l’accoglienza, e Paviè lo fa con lo stile di sempre. Massima l’attenzione al prodotto finale, perché ovviamente è questo il linguaggio più immediato dell’azienda; curatissimo in ogni fase delle lavorazioni, con tecniche e materiali innovativi, emozionale e

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mai ordinario. Come nell’ultima Collezione Virginia, che prevede la smaltatura a fuoco del supporto metallico (bronzo trattato con la stessa galvanica che si applica ai prodotti di gioielleria), arricchito di speciali paste vitree fissate perfettamente al metallo tramite fusione a fuoco. “È un procedimento del nostro particolare modo di fare artigianato, perché non vi è nulla di preimpostato e principalmente non vi è alcuna possibilità di ripetizione multipla degli oggetti, cioè ogni gioiello della Collezione è unico nel suo genere, irripetibile in quanto lavorato totalmente a mano. Bijoux per definizione ma gioielli in

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tutto e per tutto, con il pregio esclusivo della lavorazione fatta ad arte.” E dunque il contenitore, cioè lo stand in cui accogliere rivenditori e visitatori, che dev’essere sempre all’altezza del contenuto: stessa cura, uguale raffinatezza, novità nei materiali adoperati, e soprattutto un’atmosfera rilassata ed accogliente, con la centralità assoluta del prodotto finale. La realizzazione è affidata a giovani architetti di design, innovatori, estroversi, insofferenti a qualsiasi soluzione comune o banale, perfettamente in sintonia con il mood della Paviè.


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www.pavie.it It’s present at the most prestigious national and international fairs, important occasions where you can directly contact retailers, exchange valuable real-time information, gather feedback on market trends and plan future strategies. So the welcome is crucial, and Paviè always does it with style. Maximum attention to the final product, because obviously this is the company’s most common language; well-finished at every phase of manufacture, with innovative, emotional and unique techniques and materials. As with the last Virginia Collection, which requires fire enamelling of the metal support (bronze that is galvanised in the same way as jewellery products), enriched with special glass pastes perfectly fixed to the metal with flame fusion. “It is one of the processes of our

particular handicraft, because there is nothing preset and mostly no possibility of object repetition, that is, every piece of jewellery from the collection is unique and one-off, since it is entirely handmade. Bijoux by definition but jewellery in all respects, with the exclusive merit of its artistic manufacture”. So the container, i.e. the stand where retailers and visitors are welcomed, must always live up to its

content: the same care, the same sophistication and innovations in the materials used and, above all, a relaxed and welcoming atmosphere, with the final product being at the absolute heart of it. It’s creation is entrusted to young design architects, innovators and extroverts who are intolerant of an ordinary or banal solution, perfectly in tune with Paviè’s vibe.

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ndrea arazzini Gioielli di luce Jewels of light

www.andreamarazzini.it ispirazione viene dalla materia, dal metallo, dalle pietre naturali, dai cristalli Swarovski. È il 1992, Andrea, appassionato di scultura e influenzato dal mondo dell’arte e della creatività italiana, decide di sviluppare una linea di gioielli fatti a mano. Lo fa nel suo atelier di Parabiago, a Milano, dove inizia a disegnare e a dare forma ad oggetti esclusivi quanto preziosi. E lo fa bene, tra proporzione, armonia e semplicità, gli ingredienti che stanno alla base delle sue unicità che vedono gli elementi intrecciarsi,

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senza legami apparenti, al metallo, che come compiacente architettura, avviluppa la luce riflessa dei grandi cristalli Swarovski rinviandola sotto forma di incantesimo. Astratte influenze futuristiche per i pendenti, i bracciali e gli orecchini che si magnificano scambievolmente in un rimando di bagliori e di colore. Eleganza e femminilità sono prestate ad un concetto nuovo di lusso accessibile che deve all’amore per l’artigianalità e alla creatività made in Italy il suo successo.

Matter inspires: expressions of metal, natural stones and Swarovski crystals. It was 1992 when Andrea, a lover of sculpture and influenced by the world of Italian art and creativity, decided to develop a line of handmade jewellery. Working in his studio in Parabiago, in Milan, he began to design and create exclusive and precious objects. And he did it well, blending proportion, harmony and simplicity as the essential ingredients that form the basis of his unique creativity. Elements interweave with no apparent bonds to the metal itself, which provides a compliant architecture, enveloping the light reflected from the large Swarovski crystals and casting a spell in its reflection. Abstract futuristic influences for pendants, bracelets and earrings that magnify, each other exchanging flashes of light and colour. Elegance and femininity are invoked by a new concept in accessible luxury that grounds its success in the passion for made in Italy creativity and craftsmanship.

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TOO LATE led watch il digitale unisex

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TAPPO’S UOMO il bracciale contemporaneo in sughero

T CANDRÉ tocchi vintage per la linea uomo

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i fa sempre più strada Candré da quando, due anni fa, è tornata a calcare le scene del mercato italiano. Particolari la linea Uomo, in argento e pelle, dal tocco vintage, e quella che celebra le nascite dove il corallo, l’ambra e gli smalti si abbinano all’argento laminato con galvanica a spessore oro, ma a prezzi contenuti. Sarà a HOMI, 27/30 gennaio, al Pad. 1, stand k10.

appo’s rivoluzionerà l’universo maschile del bijou con “Sughero&Pietre”, linea di 9 bracciali che per le diverse colorazioni si adatta ad ogni outfit e “Ode al Vino”, 4 modelli con citazioni incise in omaggio al nettare degli Dei. Sigillo di amore e di amicizia, preludio del buon umore, orgoglio per chi si pregia di donare qualcosa di unico e di prezioso.

esign pulito. Minimal. Il Led Watch esce dagli schemi dei segnatempo e si affida a un processo di sottrazione per valorizzare lo scorrere delle ore in un coerente scambio di precisione. Per qualunque polso, 3 modelli in morbido silicone: Original in 22 colori, Aurora fluo per illuminare la notte e Big Brother dalle dimensioni più generose. A gennaio saranno a: Homi Milano e Première Class Parigi. TOO LATE LED WATCH, DIGITAL AND UNISEX Clean design. Minimal styling. The Led Watch leaves timepiece convention and adopts a subtraction process to enhance the passage of the hours in a consistent exchange of precision. For any wrist, three models in soft silicone: Original in 22 colours, Aurora fluo to light up the night and Big Brother for more generous dimensions. In January they will be shown at Homi Milan and Premiere Class Paris.

TAPPO’S UOMO, CONTEMPORARY CORK BRACELETS Tappo’s is set to revolutionise men’s jewellery with “Sughero&Pietre”, a range of bracelets in 9 different colours to match any outfit, and “Ode al Vino”, 4 styles inscribed with tributes to the nectar of the gods. A seal of love or friendship, the mark of genial good humour, and the delight of knowing you’ve chosen a unique and precious gift for someone special.

www.too2late.com

MIRTA BIJOUX Il nuovo Rock

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on poteva che presentarsi vestita di nero la collezione Rock di Mirta Bijoux®: collana ed orecchini che con il loro aspetto essenziale richiamano il genere musicale più amato di tutti i tempi. Il brand, che fa capo all’azienda toscana Mirta Accessori Moda, sarà, come ogni anno, a HOMI Milano, dal 27 al 30 gennaio, per presentare le nuove collezioni.

www.tappos.it

FOR THE VINTAGE TOUCH CANDRÉ MAN Candré has been making headway since, two years ago, it returned to the stage of the Italian market. The Uomo line is characterised by silver and leather with a vintage touch, and a celebration of origins where coral, amber and enamels couple with silver laminated with thickly plated gold, but at reasonable prices. It will be at HOMI, 27/30 January, at the Pad. 1, stand k10.

THE ROCK BY MIRTA BIJOUX Inevitable black for the Rock collection by Mirta Bijoux®: necklace and earrings, with their innate simplicity, reference the most beloved music genre of all time. The brand, which is part of the Tuscan company Mirta Fashion Accessories, will be present, as every year, at HOMI Milan from 27 to 30 January, where it will present the new collections.

www.candre.it www.mirta-bigiotteria-online.com

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QUELLE DELLA COSTA “Le Giade” new collection BYBA BIJOUX red is the new black GOLD SISTERS un moderno stile Vittoriano

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n viaggio dal gotico al romantico è quello compiuto da Namida, brand dell’azienda Gold Sisters, che per la primavera-estate ha scelto uno stile evolutivo Vittoriano, reso al meglio mixando pelle, pizzo, nastri, argento e ottone, abbinati con pietre dure e perle. È nata così la collezione Coffee & Tea, con i gioielli handmade che faranno il giro delle prossime fiere italiane da Vicenzaoro January a HOMI, da Tarì Bijoux a Mondo Prezioso. VICTORIAN STYLE IN GOLD SISTERS’JEWELLERY Namida, a Gold Sisters company brand, has embarked on a voyage from Gothic to Romantic: for their spring-summer collection, it has chosen an evolutionary Victorian style that is enhanced with the combination of leather, lace, ribbons, silver and brass combined with semiprecious stones and pearls. Thus was born the Coffee & Tea collection, with handmade jewellery that will make the rounds of the upcoming Italian fairs: from Vicenzaoro in January to HOMI, from Tari Bijoux to Mondo Prezioso.

PRETTI MILANO il libro in un ciondolo

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on riesce a fare a meno di essere trendy: ecco perché Byba Bijoux ha arricchito la gamma di colori della linea in cristallo Swarovski Fine Rock con le nuances del rosso, il must che il mondo del fashion ha scelto per l’autunno-inverno. Con la scintillante parure, perché - lo dice la moda - “red is the new black” - Byba Bijoux si conferma puro “Made in Italy” dal design esclusivo.

e Perle di Pretti sono ciondoli da portare alla collana color oro, oro rosa o argento con perle in glassa, o staccati - che raccontano dei best seller: Cime tempestose, Il piccolo principe, Alice nel paese delle meraviglie e Piccole donne. “Le Perle di Pretti sono la coronazione di un progetto al quale il nostro team lavora da più di un anno e mezzo”, dice l’anima creativa del brand Valentina Fenaroli.

BYBA BIJOUX, RED IS THE NEW BLACK It can’t help but be trendy: this is why Byba bijoux has enhanced its range of colours with Swarovski Fine Rock crystal, with the musthave shades of red that the fashion world has chosen for this autumn-winter. Following the dictates of fashion, its glittering jewellery sets show that “red is the new black”, and Byba Bijoux once again reasserts its pure “Made in Italy” style with exclusive designs.

PRETTI MILANO A BOOK IN A PENDANT The Perle di Pretti are pendants - to be worn as a necklace in yellow gold, rose gold or silver with glazed pearls - or separately. The pendents tell the stories of best sellers: Wuthering Heights, The Little Prince, Alice in Wonderland and Little Women. “The Perle di Pretti are the crowning of a project the Pretti team has been working on for over a year and a half,” says the creative soul of the brand, Valentina Fenaroli.

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www.byba.it www.prettimilano.it

www.gold4sisters.it

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ascono in un piccolo laboratorio in Costa Smeralda le creazioni uniche di QuelledellaCosta. La passione per i gioielli prende forma nelle collezioni che il brand presenta in occasioni fieristiche come Artigiano in Fiera e HOMI entrambe a Milano. Qui porterà le ultime linee come “Le Giade”, collane di perle di fiume con giada burma e perle scaramazze, alle quali abbinare orecchini che spaziano tra argento dorato o rosato e tormaline, granato e quarzo. QUELLEDELLACOSTA, NEW “LE GIADE” COLLECTION The unique creations of QuelledellaCosta come to life in a small workshop in Costa Smeralda. Their passion for jewellery takes form in the collections that the brand presents at trade fairs such as Artigiano in Fiera in Milan and HOMI. They will bring their most recent line to these fairs: “Le Giade” is a collection of freshwater pearl necklaces with burma jade and irregularly shaped pearls, which are accompanied by earrings ranging in materials from gold or rose-plated silver and tourmaline, to garnet and quartz. www.quelledellacosta.com


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eba Gioielli www.bebagioielli.com

BEBA GIOIELLI, THE IRONIC CREATIONS OF BEATRICE FILIPPINI

www.carolechabrand.it

le ironiche creazioni di Beatrice Filippini

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lexiglass e bronzo placcato oro i materiali adoperati, combinati in scenografie tridimensionali di grande effetto, a marchio Beba Gioielli. “Cascata di farfalle” e i divertenti “Anelli da divano” (“...del dolce fare niente!”), le autentiche novità ideate dall’ingegno creativo di Beatrice Filippini, che prendono vita a Firenze nel suo Atelier Orafo vicino Ponte Vecchio e che vedremo in mostra a gennaio ad HOMI e Bijorhca.

arole habrand

Plexiglass and plated bronze are the materials that unite in the threedimensional scenes of great effect under the Beba Gioielli brand. “Butterfly Waterfall” and the funny “Rings for the couch” (“...the sweetness of doing nothing!”) are the authentic innovations from the creative ingenuity of Beatrice Filippini, who gives life to her Goldsmith Atelier in Florence near the Ponte Vecchio and who we will see displayed in January at HOMI and Bijorhca.

Miniature in ceramica di Caltagirone CERAMIC MINIATURES FROM CALTAGIRONE

www.gima-accessori.com

ima componenti

come dettagli preziosi

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utto nasce nel 1984, quando la famiglia Strusi fonda la GI.MA., oggi sviluppata anche a livello internazionale. Offre una vastissima gamma di componenti per bigiotteria e accessori moda, calzature e borse; svariati colori e i più disparati materiali: perle, strass, filigrane, cammei, catene ottone, castoni… Distributore autorizzato di Swarovski, Preciosa e Franz Simm, GI.MA. presenta oggi un’inedita qualità di pietre in cristallo: Sthreem! L’azienda sarà presente a: Bijorhca Parigi 20-23 gennaio / Homi Milano 27-30 gennaio / Lineapelle Milano 21-23 febbraio.

GIMA, COMPONENTS AS PRECIOUS DETAILS It all began in 1984 when the Strusi family founded GI.MA.; which has reached an international level today. It offers a wide range of components for costume jewellery and fashion accessories, shoes and bags in many colours and various materials: pearls, rhinestones, lacework, cameos, brass chains, bezels... Authorised distributor of Swarovski, Preciosa and Franz Simm. GI.MA. today represents unprecedented quality in crystal stones: Sthreem!

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arole Chabrand cambia l’originaria destinazione della maiolica calatina e la trasforma in gioielli che portano con sé il valore culturale di un’arte e di una tradizione attraversate da storia e bellezza. Le piastrelle diventano moderne miniature, caratterizzate da soggetti floreali o marini tratti da antichi originali manufatti, per esclusivi orecchini dove una nuova armonia mette a confronto passato e presente in un accordo di colori e decori. Pietre dure naturali e luminosissimi cristalli in tinta fanno da cornice mentre la rotondità di candide

Carole Chabrand has altered the original purpose of majolica from Caltagirone, transforming the tiles into modern miniatures where a new harmony compares past and present with complimentary colours and decorations. Natural precious stones and luminous matching colour crystals provide the frame, while the roundness of the white pearls contrasts with the geometry of small tiles in the “Le Chicche” collection. Like the look emphasised in the monochromatic ton sur ton of the Mamì line, this style has instantly met with the consensus and admiration young and older publics alike. This wholly Italian success story also impressed visitors to IJS in Miami last October, and intends to replicate this at January edition of Homi where Carole Chabrand Gioiello Italiano will present all her innovations, which always use fired enamel and are mounted in 925 silver.

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perle contrasta con la geometria delle piccole mattonelle nella collezione “Le Chicche”, uno stile che, come pure quello sottolineato dal monocromatismo ton sur ton della linea Mamì, hanno da subito incontrato consenso e ammirazione di un pubblico giovane e meno giovane. Un successo tutto italiano che ha entusiasmato anche i visitatori del IJS di Miami lo scorso ottobre e che si replicherà all’edizione di gennaio di Homi dove Carole Chabrand Gioiello Italiano presenterà tutte le sue novità, sempre lavorate con smalti a fuoco e montate in argento 925.







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DELLA ROVERE La naturale bellezza delle pietre

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utto è affidato alle pietre e alle perle. Tutto ruota intorno agli elementi naturali, anche la forma, che gareggia liberamente con l’eleganza. Le ultime proposte passano in rassegna la dolcezza dei colori pastello e le calde nuance delle perle, classiche o barocche. Nessun contrappunto cromatico se non quello regalato dalla presenza di elementi rough o in levigatissimi cabochon che esaltano le tonalità stesse, disposti in piccole composizioni che caratterizzano la chiusura, gli orecchini e gli anelli. Della Rovere crea gioielli di ottima fattura che vantano, per cominciare, le migliori materie prime e che disegnano uno stile che non conosce tempo, uno stile accarezzato dal classico e che si proietta con leggerezza nelle mode del terzo millennio. DELLA ROVERE, THE NATURAL BEAUTY OF STONES Everything is left to the stones and pearls. It all revolves around natural elements, even their shape, which freely competes with their elegance. Its most recent proposals pass through the softness of pastel colours and warm shades of pearls, classical or baroque. No chromatic counterpoint is added other than what is donated by the present elements - rough or very smooth cabochon enhances the tones themselves, arranged in small compositions featured in the clasps, earrings and rings. Della Rovere creates excellently made jewellery that boasts the best raw materials, and portray timeless style embraced by the classical, gently projecting the jewellery into the trends of the third millennium.

ESTROSIA FUTURA2 L’alfabeto è nella nuova collezione

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a prima lettera non si scorda mai”, se è un gioiello di Futura2, azienda da oltre 20 anni operativa nel segmento bijoux e oggettistica da regalo, che dà anche il nome alla nuova collezione. Le lettere possono intervallare la catena del tennis in argento rodiato e zirconi, essere un elegante pendente o un mono-orecchino. Futura2 è presente alle fiere di Vicenza e Arezzo.

THE FUTURA2 ALPHABET “The first letter is never forgotten,” if it is a jewel by Futura2, a company that has operated in the jewellery and gifts sector for over 20 years and now lends its name to this new collection. The letters can be interspersed on tennis chains in rhodium-plated silver and zircons, form an elegant pendant or be a stunning mono-earring. Futura2 is present at the Vicenza and Arezzo trade fairs.

AEFFE Sceglie i colori CREAZIONI caldi dell’autunno benessere e bellezza in Energy Jewels

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ietre naturali, sottili come piccole lastre, sfaccettate o cabochon, dalle forme imprecise. I colori sono cipriosi, avvolgenti ed intensi ma non aggressivi. Accostate tra loro o singole, sono incorniciate dall’argento dorato dalla tipica lavorazione, negli orecchini come nelle lunghe collane dove però il metallo si raddoppia in un gioco di stravaganti spirali.

ESTROSIA CHOOSES THE WARM COLOURS OF AUTUMN Natural stones, faceted or cabochon, in imprecise forms as slender as small plates. The colours are earthy, enveloping and intense without being aggressive. Juxtaposed or stand-alone, they are framed by silver-gilt worked in the traditional way, in earrings and long necklaces in which, rather, the metal is doubled in a play of extravagant swirls. www.estrosia.com

www.futura2srl.com

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nergy Jewels di Aeffe Creazioni è più di una moderna ed inusuale linea di bijoux. In essa le intrinseche proprietà energetiche delle pietre dure valorizzano i vari gioielli. Inoltre, nei modelli “angels”, l’abbinamento con i tradizionali “Chiama Angeli”, in metallo galvanizzato argento, crea bracciali dalle accattivanti cromie che potranno aiutarci ad attrarre amore, felicità e benessere. AEFFE CREAZIONI, WELLBEING AND BEAUTY IN ENERGY JEWELS Energy Jewels by Aeffe Creazioni is more than a modern and unusual line of jewellery. Here, precious stones bring their inherent energetic properties to the enhance the various jewellery pieces. Moreover, in the “angels” models, coordination with traditional metal “Angel Callers” in galvanised silver creates colourful attractive bracelets that attract love, happiness and well-being. www.aeffecreazioni.com

www.dellaroveregioielli.it

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natural elements and creativity in unisex bracelets

ELEMENTI NATURALI E CREATIVITÀ NEI BRACCIALI UNISEX

a corda, elemento che ricorre in molte creazioni Arienne, simbolo di legami forti, di una dedizione reciproca e profonda, lo stesso rapporto che impegna il brand nella progettazione dei suoi bracciali per uomo e donna. È una Linea moderna, unisex perché raffinatezza e qualità non hanno confini né limitazioni, e non soltanto per una questione di design. Arienne affida, infatti, alle sue realizzazioni messaggi diretti ed universali; così è per il bracciale Selene Àncora, per “salpare verso nuove avventure...”, oppure Amo, simbolo della pesca, dedicato a chi “affronta la vita... e nuove sfide”, o ancora, Aphrodite Young, “un nodo da sciogliere ogni giorno” carico di tanto ottimismo; c’è poi la sensualità dell’Enea Gold, oppure Cross con la simbologia senza tempo della croce, e Rosa Dei Venti, metafora di riferimenti per orientarsi nella vita. Cuio, corda ed acciaio i materiali adoperati nella Linea, composti

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secondo un progetto ben chiaro: trasmettere energia, con eleganza. Nei primi due, la creatività impetuosa e coinvolgente espressa nelle sinuose coreografie di intrecci e legami. Poi l’acciaio, autorevole, smagliante, che ne sigla il carattere.

www.ariennestyle.com

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esideria ilano la fabbrica del buongusto di Alexiane Rival spirazione italiana e charme francese insieme, un mix sensazionale con l’aggiunta del talento di Alexiane Rival, anima creativa di Desideria Milano, affermatissima fabbrica artigianale del buongusto, con punti vendita sparsi da un capo all’altro del mondo, in Francia, Svizzera, Spagna, Belgio, Italia, Austria, Cina e Senegal.

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Lei, francese di nascita, è figlia d’arte: raffinato collezionista il nonno, affascinato dall’Art Nouveau e dal Bauhaus, stravagante e bohémienne la nonna. Diventa Milano la sua terra d’adozione, dove oggi lei libera la sua straripante fantasia esprimendosi in ideazioni delicate ed esclusive, apprezzatissime per il loro impianto lieve e solare.

Argento 925 trattato in vari toni di galvanica e pietre naturali, preziose e semi-preziose, gli elementi base di cui sono costituiti i gioielli. C’è però anche un’anima, insostituibile, incastonata in ogni gioiello firmato Desideria Milano. È una finitura ultima di cui si prende cura Alexiane Rival in persona, abilissima ad infondere vita e personalità alle sue creazioni.

ALEXIANE RIVAL’S FACTORY OF GOOD TASTE

www.desideria-milano.com

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nessun posto è bello come casa mia

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Dorothy Gale (Il mago di Oz)

gioielli in oro 18kt e diamanti taglio brillante modello depositato

Mamesò è un brand della Maurizio Vitagliano s.r.l. - 80125 Marcianise (CE) Italy - Centro Orafo Il Tarì, m. 143 - ph. +39 0823 513347 www.mameso.it



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aimer Il legno che misura il tempo www.laimer.bz

THE È WOOD THAT MEASURES TIME

il nuovo trend, destinato a diventare un cult nelle stagioni a venire: portano la firma di Patrick Laimer e Veronika Egger i nuovi orologi in legno, in cui il design italiano incontra lo stile di vita altoatesino. Se la tradizione ci ha abituati a casse e cinturini in acciaio, oro, altri metalli e pelli, il marchio Laimer rompe questo schema per presentare segnatempo in legno. “La nostra filosofia è quella di osservare gli sviluppi nel campo del Lifestyle e di adattarli ai principi naturali - spiega Patrick Laimer, Ceo e presidente dell’azienda -. In questo modo riusciamo a conciliare la moda con l’ecologia”. Il tutto nel rispetto

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dell’ambiente: la natura ha infatti un’enorme importanza per l’azienda. Per realizzare gli orologi, non vengono abbattuti alberi ma si utilizzano solo rimanenze di legni di altissima qualità come acero, sandalo e legno zebrano. Patrick Laimer, da sempre in contatto con questo elemento naturale, voleva unirlo alla sua passione per l’orologeria: così nascono i segnatempo Laimer, su cui sono montati movimenti in quarzo Miyota. Tra i vari modelli con design brevettato, ce n’è per tutti i gusti: dalle forme classiche ai pezzi più stravaganti, ognuno trova il suo orologio ideale. Con le sue linee equamente divise tra universo maschile e femminile, il marchio è già presente in oltre 650 punti vendita tra Italia, Austria, Svizzera e Germania.

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CORAL GOLD Tra romantico e geometrico DE LUXE Quando l’argento incontra pregevoli smalti

LINEA ROSSI Passione e creatività

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e Luxe è quarant’anni di mestiere nel pieno rispetto del più rigoroso artigianato nostrano. Distribuito da DSA Silver, il brand lavora in argento 925 impreziosito da pregevoli smalti policromatici che esaltano l’eleganza dei manufatti, parti di un progetto che non ha niente a che fare con l’ordinario ma che fa della distinzione il suo principale obiettivo.

DE LUXE: SILVER MEETS FINE ENAMELS For forty years, De Luxe has honed its craft in full compliance with the most rigorous traditions of our national handicrafts. Distributed by DSA Silver, the brand works in 925 silver embellished with precious polychrome enamels that enhance the elegance of its items, creating parts of a design that is anything but ordinary and which is focussed on standing out.

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olorate creature popolano il bracciale a schiava della Jungle Collection, un anello sembra colto in un prato insieme ad una rosa che cinge il collo come un ramo d’edera nella Romantic Collection, mentre riprende la morbidezza di una sciarpa la scarf necklace senza chiusura. Mood diversi di una creatività artigianale che si muove tra metalli placcati oro 18 kt, smalti e cristalli Swarovski. LINEA ROSSI, PASSION AND CREATIVITY Colourful creatures inhabit the slave bracelet of the Jungle Collection, a ring that seems plucked from a meadow together with a rose that encircles the neck like a branch of ivy in the Romantic Collection, while the softness of a scarf is captured with the clasp-free scarf necklace. The different moods of hand-crafted creativity oscillates between 18 kt gold-plated metals, enamels and Swarovski crystals.

www.dsasilver.it

www.federicarossijewels.it

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ra le novità della Coral Gold c’è il graffiante romanticismo della collana Luna e stelle, con orecchini abbinati, realizzata in bronzo placcato nei colori oro, oro bianco, oro rosa e oro nero, mentre punta all’eccentricità la spirale insolitamente quadrata, con o senza Swarovski, che disegna bracciali e anelli da indossare singolarmente o numerosi per creare un intreccio di tonalità e forme. CORAL GOLD, BETWEEN ROMANE AND GEOMETRY Coral Gold’s new creations include the scathingly romantic moon and stars necklace with matching earrings, made of bronze plated in gold, white gold, rose gold and black gold colours. It also tends towards eccentricity its unusually square spiral, with or without Swarovski crystals, designing bracelets and rings that can worn alone or as a set to create a whirlwind of tones and shapes. www.nuagedetoiles.it







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icoronaunsogno gioelli pensati per donne e bambine in da bambine, Alessandra e Simona Giannini rincorrono la loro fiaba, che diventa realtà nel 2006, quando aprono il negozio “cose Di…”. Nel logo, una corona da loro disegnata, ma di sogni ce n’erano ancora molti da realizzare, tra cui quello di una linea di bijoux. Volere è potere, e così prende forma “Sicoronaunsogno”, il brand che dal 2013 riprende la corona simbolo di “cose Di…”. Da quell’emblema nasce la favola della collezione: la favola di una famiglia reale, dove appunto i protagonisti sono i soggetti dei bijoux. Ma non è tutto, Alessandra e Simona Giannini hanno gettato ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo rivisitando le tre favole classiche Cenerentola ribattezzata Nina Scarpina, Biancaneve Biancamela e Cappuccetto Rosso in Rosso Cestino, inserito nella favola con Nino il coniglietto del Dentino, fonte ispiratrice del ciondolo Porta dentino.

F SICORONAUNSOGNO JEWELLERY DESIGNED FOR WOMEN AND GIRLS

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Un pendente che si differenzia dagli altri perché di fusione, non di lastra come gli altri ciondoli “Sicoronaunsogno”, e all’interno del fiore nasce il dentino che ne diventa pistillo. Tutti i bijoux del brand sono realizzati in argento 925 tra Valenza Po, dove prendono forma, e Vicenza, dove il colore li ultima e li rende unici. Galvaniche in oro rosa, giallo, argento brunito o argento naturale per soddisfare tutti i gusti. Gioielli per donne e bambine. Indossa la tua favola!

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www.sicoronaunsogno.com



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www.zittomilano.com

itto ilano Il colore si trasforma in energia pura na gamma di colori tra cui scegliere per essere sempre “in tono”. Zitto Milano è il brand di orologi che fa scoprire l’ora con un semplice tocco: grazie al suo Touch Screen, per primo il quadrante si anima con led luminosi, al secondo tocco, poi, come per magia, viene svelata la data. Tante sono le novità del brand: oltre alle nuove collezioni destinate al mercato italiano, il mondo degli orologi Zitto Milano coinvolge il pubblico - ma anche i rivenditori - con giochi, condivisioni e premi. Il marchio dell’azienda Vai ha infatti realizzato una propria applicazione di realtà

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aumentata che permette all’utente di inquadrare, con il proprio device mobile, l’immagine tag presente sulla fibbia del cinturino ed accedere così alla sua ricca community, attiva su www.zittogram.com. Impermeabile fino a 100 metri di profondità, la vitalità dei colori di Zitto Milano diventa energia pura. Lo studio accurato del silicone anallergico ad effetto seta, la sua infinita gamma di colori permette gli accostamenti più cool con gli outfit, giocando d’azzardo con le combinazioni più trendy e al passo con le emozioni stagionali. Due le misure della casa: Mini, da 36 mm, e Regular, da 44 mm.

ZITTO MILANO TURNS COLOUR INTO PURE ENERGY

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Con l’app ogni utente potrà inquadrare l’immagine tag presente sulla fibbia del cinturino per accedere direttamente alla ricca community attiva su www.zittogram.com.





5|2016 Brand

CRUSADO

Shine, una collezione di luce

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odelli unici e preziosi, realizzati in Italia da artigiani orafi con passione e cura nei dettagli. Un fascio di luce, regalato dall’incredibile incastonatura di diamanti purissimi di dimensioni diverse, a cornice di altri, per esaltarne i bagliori. Orecchini, pendenti e anelli in due diverse versioni di uno stesso design.

AQUAFORTE Un gioiello per raccontare un’emozione

KURSHUNI Creazioni eleganti e romantiche

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al prototipo alla rifinitura, ogni passo che porta alla creazione di un gioiello Aquaforte avviene in Italia, orgogliosamente nei propri laboratori. Ognuno dei suoi gioielli racconta un’emozione unica da custodire per sempre, come il Portadentino, in argento 925% rodiato anallergico e placcato rosé, con cubic zirconia bianco.

AQUAFORTE, A JEWEL THAT EXPRESSES AN EMOTION From prototype to finishing, every stage in the creation of an Aquaforte jewel evolves in Italy, with pride, in its own laboratories. Each piece tells of a unique experience to cherish forever, like the Portadentino, in 925% silver, hypoallergenic, rhodium plated with a with a rosé tint, with a white cubic zirconia. www.aquafortevicenza.it

CRUSADO: SHINE, A COLLECTION OF LIGHT Precious, unique models crafted in Italy by artisan goldsmiths, with passion and attention to detail. A beam of light issues from ultra-pure diamonds of different sizes, set as an amazing frame around other diamonds to enhance their sparkle. Earrings, pendants and rings in two different versions of the same design.

MY JEWELS La buona sorte

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n’ondata di buona sorte è pronta a invadere i gioielli My Jewels. Tra le tante novità in arrivo, l’azienda campana alza il sipario sul bracciale con fortunello. La collezione My Luck In argento 925 e cordino nautico si arricchisce così di nuovi amuleti, tradizioni e scaramanzie: lo stesso mood estetico si ripete anche nella linea My Clouds.

PRECIOUS GOOD FORTUNE BY MY JEWELS A wave of luck is ready to invade the My Jewels range. Among the many new items on their way, the jeweller that hails from Campagna has chosen the “fortunello” bracelet for its curtain raiser. The My Luck collection in 925 silver and nautical cord is enriched by new amulets that recall traditions and counter-charms; the same aesthetic mood is repeated in the My Clouds line. www.myjewelsgroup.com

www.crusado.it

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rrivano dal talento del designer turco Lokman Kurshunlu che per Kurshuni ha ideato una capricciosa linea carica di romanticismo. Tratto essenziale e raffinato, in stile Kurshuni per intenderci, “Christmas in Love”, in argento 925 e zirconi, è semplicemente sofisticata e accompagna la donna contemporanea, chic e vivace. Fuori dall’ordinario.

KURSHUNI: THIS CHRISTMAS IS ELEGANT AND ROMANTIC Very special gifts lie under the tree this year. From the talent of a Turkish designer who has created this line for Kurshuni, comes a whimsical range rich in romance. Simple and refined, in the unmistakable Kurshuni style, is the utterly sophisticated “Christmas in Love”. Uniting 925 silver and cubic zirconias, the pieces are perfect for accompanying the chic and vivacious contemporary woman. Out of the ordinary. www.aibijoux.com



5|2016 Gerba

erba Jewels UNO STILE DI TENDENZA The Gerba Jewels collection for the upcoming seasons ranges from elegant, classic-style watches to multi-strand bracelets. Always innovative and dynamic, the company bases its creations - mostly designed for men on a love of fashion and the experience it has gained over years in the industry. Every piece is the result of a thorough search of valuable materials such as strictly hand-crafted silver and cubic zirconia, and the careful combination of semi-precious stones. Agate, Malachite, Amazonite, Tiger Eye, Bronzite, African Turquoise, Bone and many more make up this waterfall of boules that wraps around

the wrists of modern men. But the bracelets (which, not coincidentally, are named after famous women of literature, film and history) are also much loved by women: many of the company’s products, in fact, appeal to a wide audience, proving that glamour, when accompanied by beauty and quality, knows no bounds and can be enjoyed by everyone. Gerba Jewels aim for elegance and sophistication in the production of their lines of watches, from the essential and always on-trend features that guarantee taste, style and distinction and that come in a wide range of colours, materials and dials.

www.gerba.it

pazia dagli eleganti orologi in stile classico ai bracciali multifilo la proposta di Gerba Jewels per le prossime stagioni. Sempre innovativa e dinamica, l’azienda dà origine alle proprie creazioni - pensate soprattutto per l’uomo - partendo dall’amore per la moda e dall’esperienza maturata in anni di attività. Ogni pezzo è il risultato di una ricerca approfondita di materiali pregiati, quali argento e zirconi associata ad una lavorazione rigorosamente artigianale, e alla combinazione accurata di pietre dure. Agata, Malachite, Amazonite, Occhio di tigre, Bronzite, Turchese Africano, Osso e chi più ne ha più ne metta in questa cascata di boules che cinge i polsi

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dell’uomo contemporaneo. Ma i bracciali (che non a caso portano il nome di donne celebri della letteratura, del cinema e della storia) sono molto amati anche dal mondo femminile: molti prodotti dell’azienda, infatti, si rivolgono a un universo variegato, a testimonianza che il glamour non conosce confini e può essere apprezzato da tutti, quando è accompagnato da bellezza e qualità. Eleganza e raffinatezza sono gli obiettivi ai quali fa fede Gerba Jewels anche nella realizzazione delle sue linee di orologi, dai tratti essenziali e sempre attuali, garantendo gusto, stile e distinzione che trovano sfogo in una notevole gamma di colori, materiali e quadranti.



5|2016 Cluse Watches

www.clusewatches.com

luse atches LA FORZA DELL’ESSENZIALITÀ n design minimal che gli garantisce un pubblico trasversale: gli orologi Cluse non sono mai fuori luogo, perché possono abbinarsi a ogni occasione, outfit e personalità. Nato ad Amsterdam come marchio indipendente con l’obiettivo di conquistare, nel segno della semplicità, il mondo dell’accessorio femminile, Cluse Watches è riuscito

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in pochi anni a diventare un vero e proprio trendsetter. Come? Grazie alla sua capacità di reinventarsi e di evolversi costantemente. La creazione di nuovi stili, colori e materiali è scritta nel DNA del marchio: così, man mano che i nuovi modelli vengono accolti con favore dagli appassionati - come l’ultima collezione, La Bohème, dove spicca tra i tanti la versione all black - alcuni dei primi esemplari lanciati sul mercato sono ancora in cima alla lista dei bestseller Cluse. La chiave del successo non è solo il design unito a un prezzo competitivo, ma soprattutto la capacità di abbinarsi a tutto: a

riprova di questa virtù, le tante testimonial provenienti da ogni parte del globo, donne che del fashion non possono fare a meno e che hanno scelto di rappresentare il marchio. Il tutto completato da una rete retail in continuo progredire. Cluse è diventato l’orologio perfetto per un outfit professionale, per un look casual e per tutti quei momenti in cui l’attenzione deve concentrarsi su chi lo indossa. Non un semplice strumento di misurazione del tempo, ma un compagno quotidiano che scandisce i momenti felici da cristallizzare nel ricordo.

CLUSE WATCHES, AN ESSENTIAL FORCE

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5|2016 Brand

RORU GIOIELLI Il cuore artigiano di Torre del Greco ARTECORA Pensieri e parole

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a indossare singolarmente, a due o tanti diversi uno sull’altro: tutto dipende dall’effetto che si vuole creare. I bracciali in argento Ananda925, brand dell’azienda campana Artecora, si presentano oggi accompagnati da pensieri incisi sulla capsula centrale: parole, frasi e simboli tutti da scegliere. Intorno, tante pietre colorate da abbinare al proprio look. ARTECORA: THOUGHTS AND WORDS Wear a single bracelet, two together or lots of different ones, depending on the look you’re aiming for. The Ananda925 siver bracelets from Campania-based company Artecora now come with thoughts inscribed on the central segment, with a range of words, phrases and symbols to choose from. Surrounded by coloured stones to match your style.

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atte il cuore artigiano di Torre del Greco nei gioielli Roru, testimone dell’antica tradizione di lavorare corallo, cammei e perle. Come dimostra la collezione Mother earth, in cui spiccano gli orecchini oro 18 kt, madreperla e agata bianca con centrale in corallo. Tra le fiere dove è possibile scoprire i nuovi prodotti, HOMI, l’IJT di Tokyo, Oroarezzo e Sabo Roma. RORU JEWELS, THE ARTISAN HEART OF TORRE DEL GRECO The artisan heart of Torre del Greco lies in the jewels created by Roru, which bear witness to the ancient tradition of working with coral, cameos and pearls. This is amply demonstrated by the Mother Earth collection, where the standout item is a pair of earrings made from 18-karat gold, mother of pearl and white agate with a coral centre. You can discover their new products at various fairs, including HOMI, IJT, OroArezzo and Sabo Roma. www.rorugioielli.com

www.artecora.com

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CLAUDIO PACIFICI Gioielli in linea con le tendenze moda

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miei gioielli debbono essere indossati come abiti e come tali non possono rimanere ‘out’ ma donare agli abiti stessi e alla donna una vera complicità”. Claudio Pacifici, le cui creazioni sono esposte anche a New York, plasma la moda con argento e pietre naturali, on demand anche con oro e diamanti. Una creatività ben raccontata anche dalla nuova linea All Black. CLAUDIO PACIFICI, JEWELLERY IN LINE WITH FASHION TRENDS “My jewellery must be worn like dresses and as such can not remain ‘out’ but must give the clothes themselves and the woman a real sense of complicity.” Claudio Pacifici, whose creations are also exhibited in New York, shapes fashion with silver and natural stones, and even with gold and diamonds on demand. His creativity is also well represented in the new All Black line. www.claudiopacifici.com



5|2016 Masmas

asmas le virtù benefiche della bellezza gioielli di Masmas trasmettono energia, protezione e benessere; una carica positiva di virtù benefiche possedute dagli elementi selezionati per le creazioni del brand, che acquisiscono così un importante valore aggiunto. Perfettamente in linea con la filosofia aziendale è, infatti, la sofisticata

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parure realizzata in agata brasiliana, pietra di Luna e pregiata resina, un colpo d’occhio fantastico. Merito principale delle cromie: nessun eccesso tonale o soluzioni ad effetto, bensì nuance tenui e delicate, accostate con intuizione raffinatissima, niente di urlato eppure più che mai attuali e di tendenza. Le materie di cui si compone

rappresentano un’energica miscela di positività ed equilibrio insieme, lavorate in rotondità quiete, sinuose e sensuali, che esaltano ulteriormente l’impeccabile armonia delle strutture (belli gli ovali che racchiudono le gocce di orecchini e girocollo, e fa la sua parte anche il particolare logo aziendale, un ulteriore decoro più che un semplice identificativo del brand).

MASMAS THE BENEFICIAL PROPERTIES OF BEAUTY

www.masmascollection.it

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5|2016 Brand

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GROUP


5|2016 Mewo

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mewobrand.com

Lo stile del brand nella nuova Collezione riservata all’uomo interamente maschile la nuova Collezione con cui Mewo, intraprendente e dinamicissimo brand di gioielleria, punta ad espandere ancora di più il proprio mercato di riferimento. La Mewo Man Collection autunno inverno 2016-2017 è suddivisa in tre linee: Fashion Detail, Natural Stone, Stylish Steel, con protagonisti acciaio, pietre naturali e pelle combinati in stile urban chic, pensata per un uomo disinvolto, pratico ma esigente in fatto di gusto ed attento ai dettagli. Le finiture, infatti, rappresentano l’aspetto più convincente della collezione grazie all’accurata selezione dei materiali, con la loro efficacissima combinazione. Ogni pezzo della Mewo Man Collection è un

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gioiello originale, costituito nelle forme e nel design da un linguaggio fresco, schietto e giovane, ma sempre ricercato con un mood tutto da esplorare. Per l’inizio del nuovo anno, Mewo promette grandi sorprese anche con una nuova linea femminile.



GOLD/ITALY

Gold/Italy TREND IN CRESCITA, FORTE LA PRESENZA DI BUYER ESTERI

Da quest’anno l’evento aretino è ufficialmente “fiera internazionale”

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5|2016 GOLD/ITALY

ilancio in crescita per GOLD/ITALY, il trade show d’autunno dell’oreficeria e gioielleria made in Italy organizzato da Arezzo Fiere e Congressi: l’edizione andata in scena a ottobre si è chiusa con 7500 presenze, +8% rispetto all'anno precedente. “Il binomio oro e moda sta dando i suoi frutti e la presenza di buyer da paesi presenti per la prima volta nel nostro distretto, come India, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, ci ha confermato che il gioiello italiano, la sua manifattura e il design è un valore per i compratori internazionali - questo il commento di Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi -. Siamo fiduciosi che gli ordinativi si trasformino in vendite di fine anno. C’è stato qualche timido segnale dal mercato interno, in particolare riguardo l’argenteria con la nostra area dedicata alla vendita sul pronto Cash & Carry”. L’evento, che ha ricevuto la certificazione di ‘fiera internazionale’ dall’ente ISFCERT - Istituto di certificazione dei dati Statistici Fieristici, ha ospitato oltre 280 aziende provenienti da tutti i distretti in un allestimento scenografico e simbolico rappresentato da un grande anello dorato, per celebrare l’unione con il territorio e con il settore. Un tema, quello dell’anello, declinato anche nel contest #CREATEYOURLOVE, che ha premiato tredici aziende espositrici.

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“GOLD/ITALY è l’evento dove la moda incontra il gioiello, è una vetrina in continua evoluzione, qui ci sono le tendenze del settore più innovative. Credo nei cambiamenti e ad ogni edizione vedo quanta creatività e quanta ricerca fanno le nostre aziende - ha detto l’art director di GOLD/ITALY Beppe Angiolini, presidente onorario Camera Italiana Buyer Moda -. La fiera continua ad essere lo spazio fisico dove presentare alla platea dei buyer internazionali l’eccellenza di questo settore. Il futuro ci riserva molte sorprese, ma nessuno potrà sostituire la nostra storia e la nostra tradizione nell’arte della manifattura orafa, le suggestioni che il nostro paese, un modo di essere che ci rende unici”.

Il Presidente Andrea Boldi e l’art director Beppe Angiolini,al taglio del nastro dell’ultima edizione di Gold/Italy a dx: Adelaide Ruzzi exhibitor manager e l’art director Beppe Angiolini

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I VINCITORI “Creatività, arte e sperimentazione” le aziende premiate sono state: Eurocatene (Arezzo), Giordini (Arezzo), Graziella Group (Arezzo), Nemesi (Arezzo) e Neri Romualdo (Arezzo) “Innovazione nella tradizione” le aziende premiate sono state: Daniela Coaro (Vicenza), Falcinelli Italy (Arezzo), Govoni Fabio (Ferrara), Marco Ta Moko (Vicenza), Unoaerre (Arezzo) “Originalità e tendenza” le aziende premiate sono state: Alunno&Co (Arezzo), Gimet (Arezzo), Spark (Pescara)

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da sx in senso orario: la premiazione dei vincitori, categoria “Innovazione nella tradizione” / “creativitàarte sperimentazione” / “originalitàtendenza”

“Creatività, arte e sperimentazione” 1. Nemesi 2. Giordini 3. Eurocatene 4. Neri Romualdo 5. Graziella Group

“Innovazione nella tradizione” 6. Falcinelli Italy 7. Unoaerre 8. Daniela Coaro 9. Fabio Govoni 10. Marco Ta Moko

“Originalità e tendenza” 11. Gimet 12. Alunno & Co. 13. Spark

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LA STORIA DEL GIOIELLO CONTEMPORANEO NELLA MOSTRA “ORO D’AUTORE” Per tutta la durata di Gold/Italy la storia del gioiello italiano ha impreziosito il padiglione Contemporary, aperto anche al pubblico e alla città di Arezzo. In vetrina l’esclusiva collezione di Arezzo Fiere, “Oro d’Autore”, un progetto ideato nel 1987 che vede protagonisti i gioielli realizzati dalle aziende orafe di Arezzo, Firenze, Vicenza e Valenza, su disegno dei più importanti stilisti a livello internazionale, come Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Giorgio Armani, Salvatore Ferragamo, Krizia, Vivienne Westwood. Nella collezione anche un eccezionale pendente, due cerchi concentrici alludenti a due mondi, un gioiello che omaggia Dario Fo, realizzato da Eurocatene Arezzo nel 2007 nel contesto degli eventi della grande Mostra dedicata a “Piero della Francesca e le corti italiane”.

TANTO GLAMOUR A PALAZZO LAMBARDI Sabato 22 ottobre grande divertimento e musica nel cuore di Arezzo, a Palazzo Lambardi, per il Cocktail Party organizzato da Arezzo Fiere durante Gold/Italy. In Corso Italia gli espositori della manifestazione, i buyers nazionali e internazionali e la stampa: un’occasione creata da Arezzo Fiere e dal direttore artistico di GOLD/ITALY Beppe Angiolini, che ha portato il glam, il lusso e la creatività della manifestazione nelle vie delle città. Tra gli altri, presenti anche personalità di spicco tra cui Eva Cavalli, famosa e amata stilista

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5|2016 Fiere www.bijorhca.com

BIJORHCA gennaio  LE NUOVE TENDENZE E IL BADGE ONLINE A TARIFFA SPECIAL PER I LETTORI DI PREZIOSA MAGAZINE

Il

trovare ispirazioni. L’intera area del Padiglione 5 di Porte de Versailles sarà ripartita sui due piani in tre settori: Moda e Designer Jewellery; Fine Jewellery per l’oro, gioielli, argento, acciaio e orologi; ed Elements con le forniture, la tecnologia di produzione, sicurezza e assicurazioni. Si rinnoveranno le Fashion trends area di Elizabeth Leriche che mostreranno con

scenici allestimenti le nuove tendenze primavera/estate 2017 e la Precious Gallery al centro della fiera, dove sarà presente una selezione dei must in fiera. Infine, un ciclo di 15 conferenze, consentirà ai visitatori di approfondire le dinamiche sui principali temi del mondo della gioielleria e del fashion. Per tutti i lettori di Preziosa Magazine, il badge online ad una tariffa speciale con il codice PB14 su www.bijorhca.com

Gioielli: Titamilu, Cecilia Ribeiro Immagine: © Enguerran Ouvray / Bijorhca PARIS

nuovo appuntamento con la fiera di Bijorhca è dal 20 al 23 gennaio. Al Salon di Parigi, la prima volta sotto la direzione di Aude Leperre, esporranno circa 450 brand di cui circa il 50% internazionali e 100 new entry con le loro collezioni; insomma, la capitale francese si riproporrà come l’unico International Trade Show per fare affari, condividere idee e

HONG KONG

BIJORHCA JANUARY 2017. NEW TRENDS AND A DISCOUNTED SPECIAL BADGE AVAILABLE ONLINE FOR PREZIOSA MAGAZINE READERS The next edition of the Bijorhca Fair will be 20 to 23 January. At the Paris Salon, for the first time under the direction of Aude Leperre, about 450 brands will exhibit their jewellery: about 50% are international and there will be 100 newcomers with their collections as well. In short, the French capital will present itself as the only International Trade Show for doing business, sharing ideas and finding inspiration The entire area of Hall 5 of Porte de Versailles will be spread over two floors in three sectors: Fashion and Designer Jewellery, Fine Jewellery with gold, jewels, silver, steel and watches and Elements with supplies, production technology, security and insurance. Elizabeth Leriche’s Fashion trends area will stage the new spring/summer 2017 trends, and the Precious Gallery at the centre of the fair will present a selection of must-sees. Finally, a 15 lecture series will allow visitors to explore the dynamics on the main topics of the world of jewellery and fashion. For all Preziosa Magazine readers, online badges are available at a special rate with the code PB14 on www.bijorhca.com

INTERNATIONAL JEWELLERY

hite show

HONG KONG DAL 2 AL 6 MARZO 2017

MILANO DAL 14 AL 16 GENNAIO 2017

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unto di riferimento per il business della gioielleria internazionale, torna a Hong Kong, dal 2 al 6 marzo 2017 l’Hong Kong International Jewellery Show, alla sua 34esima edizione, organizzato dall’Hong Kong Trade Development Council. L’evento che si svolge

www.hktdc.com

www.whiteshow.it

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Woman, sezione per le pre-collezioni donna che vede come special guest il brand finlandese con base a Parigi Aalto. “Milano sta vivendo un periodo decisamente positivo e di crescita, diventando sempre più attrattiva per gli addetti ai lavori da tutto il mondo - commenta Massimiliano Bizzi, fondatore di WHITE -. Stiamo lavorando intensamente con i nostri partner per portare a Milano il meglio del nostro scouting internazionale”.

all’Hong Kong Convention and Exhibition vede ancora una volta la partecipazione di una collettiva di aziende italiane organizzata dall’Agenzia Ice, che a ottobre ha rinnovato la partnership con HKTDC. La precedente edizione della Fiera di marzo 2016 ha registrato la presenza di 164 aziende italiane su una superficie di 1590 metri quadrati. Nel 2016 le importazioni totali (dati aggiornati a luglio) di gioielleria e bigiotteria hanno raggiunto il valore di 7,478 milioni di dollari, di cui 570 provenienti dall’Italia, registrando un aumento del 5.7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

al 14 al 16 gennaio 2017 l’appuntamento con la moda contemporary è a White Man & Woman, salone milanese che per primo ha offerto alle aziende del comparto la possibilità di presentare durante la fashion week le collezioni uomo e donna all’interno di uno stesso spazio espositivo. Sempre più internazionale la ricerca di giovani talenti ma anche l’incoming: torna la collaborazione con il salone di Copenhagen Revolver, che porta a WHITE all’interno di un’area speciale una selezione di marchi dalla Scandinavia. Torna anche Only

HONG KONG INTERNATIONAL JEWELLERY from 2nd to 6th March 2017

WHITE SHOW from 14th to 16th January 2017 From 14th to 16th January 2017, the rendezvous with contemporary fashion will be at WHITE MAN & WOMAN, an exhibition in Milan that first and foremost offered companies in the sector the opportunity during fashion week to present their men’s and women’s collections within the same exhibition space. The search for young talent is becoming increasingly international, yet it is also incoming. A collaboration with the Revolver trade show in Copenhagen brings a selection of Scandinavian brands to WHITE, to be hosted within a dedicated area. Only Woman also returns, a section for women’s pre-collections that sees as special guest the Paris-based Finnish brand, Aalto. “Milan is experiencing a very positive period of growth, becoming increasingly more attractive for experts from around the world,” comments Massimiliano Bizzi, the founder of WHITE. “We are working intently with our partners to bring the best of our international scouting efforts to Milan.”

A point of reference for the international jewellery business, the Hong Kong International Jewellery Show returns to Hong Kong from 2nd to 6th March 2017. Now in its 34th edition, this trade fair is organised by the Hong Kong Trade Development Council. The event is held at the Hong Kong Convention and Exhibition Centre, seeing once again the participation of a collective of Italian companies organised by the Italian Trade Agency, ICE, which renewed its partnership with HKTDC this October. The previous edition of the fair in March 2016 was spread over an area of 1,590 square metres and saw the attendance of 164 Italian companies. In 2016, total imports (data updated to July) of fine and dress jewellery reached a value of 7,478 million dollars, of which 570 came from Italy, registering an increase of 5.7% over the same period last year.

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waiting for the fairs Zitto Milano www.zittomilano.com

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TUTTI PRONTI PER LE FIERE NUOVE COllEZIONI PROPOSTE E TANTE NOVITà PER Il PROSSIMO INVERNO

Orologio Zitto Basic Collection HOMI MILANO

Elite Bijoux info@elitebijoux.it

Le favole www.lefavolegioielli.it

Desideria www.desideria-milano.com

Zoccai www.zoccai.com

Collezione Rosary Popcorn HOMI MILANO

Collana in oro rosa 18 kt con diamante e madreperla VICENZAORO JANUARY

Richline Italy www.richline.it

Aeffe Creazioni www.aeffecreazioni.com

Bracciale in argento placcato oro con cristalli HOMI MILANO

Collezione C’era una Volta orecchino in argento 925 e spinelli HOMI MILANO

Orecchini della collezione Onda, in oro giallo 14kt VICENZAORO

Chiamaangeli Chakra, Energy Jewels Collection. Ciondolo in metallo smaltato con all’interno le 7 pietre corrispondenti ai chakra. HOMI MILANO

Spicy Gioielli www.spicygioielli.com

Sicoronaunsogno www.sicoronaunsogno.com

Andrea Marazzini www.andreamarazzini.it

Giodé www.giode.it

Bracciale Linea Spicy Casual in argento 925 onice e bachelite HOMI MILANO | VICENZAORO

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5|2016

aiting for the fairs Tutti pronti per le fiere Nuove collezioni proposte e tante novità per il prossimo inverno

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