Vortex Manila - Olan Ventura, EJ Cabangon, Ruel Caasi, Igan D’Bayan -
curated by
Ronald Ventura
www.primaenoctis.com info@primaenoctis.com Via Canonica, 7 6900 Lugano, Switzerland tel. +41 91 922 2003 fax +41 91 922 2004
Olan Ventura, Unstilled Life 02 2015, Acrylic on Canvas, 152 x 244 cm
Vortex Manila Olan, Cabangon, Caasi and D’Bayan present their take on their home city as an alternate universe where everything is strange yet familiar, hyperrealist yet abstracted, beautiful and bizarre at the same time. A melting pot of the past, the present and the possible. An outsider’s view of what’s inside: a cornucopia of daily news, urban legends, blind faith, celebrity worship, magic realism, online philosophizing, as well as crises of identity brought about by centuries of colonial rule, decades of dictatorship, and contemporary confusion. Olan reconfigures the traditional still life painting (a staple in Philippine art) by recasting image as “image-of-an-image” — things are in flux, in motion; printing errors alter the captured images; and colors and shadows run amuck in his frenzied vision. Thus, “still life” becomes the contradiction-in-terms as it truly is: unstable, cropped, unsteady and unpredictable. Cabangon takes on cartoonish images and morphs them into “abducted” pieces of liquefying constructs that can be viewed as metaphors for loss of innocence or a world turning into a playground of misfit melting toys. The strategy of “abducting” can be seen as something politically charged (the perils of living in a third world country) or something entirely existential and universal. Caasi investigates the non-physical in his Untitled abstracts — meditating on form within form, strange shapes interacting with even stranger shapes, and space that intrudes upon other spaces. The artist has always been drawn to how forms and forces affect each other: a dance of geometry, gestures and textures. D’Bayan is obsessed with Old, Weird Filipinas: how historical events, pop culture, Internet hoaxes, current events and Pinoy horror movies converge on a Twilight Zone-like, Black Mirror-ish tropical gothic area. In Iluminacion, personal mythology blends with monsters from old Filipino folklore, Illuminati symbols, prog rock album covers, Picasso’s harlequin, basketball mascots, and the specter of terrorism haunting Europe. These images form a quiet apocalypse — sans biblical fire and brimstone yet far more sinister. The Flipinas portraits are deconstructions of old works by Filipino masters into a sari-sari (convenience) store of doom. The show titled “Vortex Manila” is also an exploration of the status of Filipino and Asian contemporary art in relation to the paradigm-setters of Western thought, taste and aesthetics. “Vortex Manila” is curated by Ronald Ventura. This is his first curatorial work in Europe.
Olan Ventura, Unstilled Life 01 2015, Acrylic on Canvas, 152 x 244 cm
Vortex Manila Quattro artisti filippini - Olan Ventura, Ej Cabangon, Ruel Caasi e Igan D’Bayan - si confrontano con la loro città natale presentandola come un universo alternativo, dove ogni cosa è straniera ma familiare, iperrealista e astratta, bella e bizzarra allo stesso tempo. Una mescolanza di passato, presente e possibile. Una visione dall’esterno di ciò che è più profondo: una cornucopia di notizie quotidiane, leggende urbane, cieca fiducia, adorazioni di celebrità, realismo magico, filosofia virtuale, tanto quanto crisi d’identità trasportata attraverso secoli di colonialismo, decadi di dittatura e confusione contemporanea. Olan riconfigura la tradizionale natura morta (elemento basilare dell’arte filippina) attraverso una ricostruzione d’immagine come fosse “immagine di un’immagine”- gli oggetti diventano un flusso, un moto, dove gli errori di stampa alterano le immagini acquisite e colori e ombre scorrono incessantemente in questa visione frenetica. In questi dipinti, la natura morta, diviene una contraddizione di ciò che dovrebbe essere, mostrandosi in tutta la sua instabilità e imprevedibilità. Cabangon riprende immagini di cartoni animati per trasformarle in lavori “rapiti” in un costrutto liquefatto, a metafora di perdita di innocenza o di un mondo di liquefatti giocattoli disadattati. La strategia del “rapimento” può essere letta politicamente (la pericolosità di vivere in una nazione del terzo mondo) o in maniera interamente esistenziale e universale. Caasi investiga il non-fisico nei suoi astratti Untitled - meditando sulla forma all’interno di una forma, su forme strane che interagiscono con forme ancora più strane, e sullo spazio che si intromette in altri spazi. L’artista è sempre stato attratto da come le forme e le forze si influenzino a vicenda: una danza di geometria, gesti e strutture. D’Bayan è ossassionato dalle vecchie, strane Filippine: come eventi storici, cultura pop, truffe internet, attualità e horror movies, convergano in una zona d’ombra crepuscolare, uno specchio oscuro, una zona di gotico esotico. In Iluminacion, la mitologia personale si fonde con mostri del folklore filippino, simboli degli Illuminati, cover di album rock progressivo, l’arlecchino di Picasso, mascotte di basket e lo spettro del terrorismo che si aggira per l’Europa. Queste immagini formano un’apocalisse quiete - senza il fuoco e lo zolfo biblico, ma ancora più sinistra. I ritratti Flipinas sono decostruzioni di antichi lavori di maestri filippini in uno sventurato negozio sari-sari (minimarket). L’esposizione “Vortex Manila” è un’esplorazione dello status dell’artista filippino e dell’arte asiatica contemporanea, in relazione ai paradigmi assodati del pensiero, del gusto e dell’estetica occidentale. “Vortex Manila” è curato da Ronald Ventura. Questo è il suo primo lavoro curatoriale in Europa.
Eliezer John “EJ” Cabangon, Abducted Pikachu 2015, oil on canvas, 61 x 46 cm
Eliezer John “EJ” Cabangon, Abducted Smurf 2015, oil on canvas, 61 x 46 cm
Eliezer John “EJ” Cabangon, Abducted Kitty 2015, oil on canvas, 61 x 46 cm
Eliezer John “EJ” Cabangon, Abducted Mario 2015, oil on canvas, 61 x 46 cm
Eliezer John “EJ” Cabangon, Abducted Mickey 2015, oil on canvas, 61 x 46 cm
Ruel Caasi, Untitled, 2015, 122 x 122 cm, Acrylic on canvas
Ruel Caasi, Untitled, 2015, 122 x 122 cm, Acrylic on canvas
Ruel Caasi, Untitled, 2015, 152 x 213 cm, Acrylic on canvas
Igan D’Bayan, Flipinas 1 2015, 122 x 244 cm, acrylic on canvas
Igan D’Bayan, Flipinas 2 2015, 122 x 244 cm, acrylic on canvas
Igan D’Bayan, Iluminacion 2015, 213 x 366 cm, acrylic on canvas
PUBLISHED ON APRIL 2015, LUGANO VERNISSAGE: 14.04.2015