Slovenia ludovica

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Slovenia LUDOVICA GIRARDI CLASSE:2째A A.S 2013-2014


INDICE 1) Dati Generali

14) Piatti tipici

2) Localizzazione

15) Piantina parco delle grotte

3) Caratteristiche Fisiche

16) Carsismo

4) Caratteristiche Politiche

17) Processi del carsismo

5) Economia

18) Posti particolari da vedere

6) Storia

19) Personaggi storici

7) Storia

20) Tv Capodistria 1

8) Religione

21) Tv Capodistria 2

9) Lingua

22) Personaggio storico

10) CittĂ principali

23) Cultura e Tradizioni

11) Lubiana

24) Bandiera

12) Luoghi d’interesse

25) Conclusione

13) Cavaliere Erasmo


Confronto:

Slovenia

Italia

Superfice:

20 273 km2

301 340 km² (72º)

Popolazione (ab.):

2.029.680 ab. (2012) (142°)

59 901 141 ab. (2013) (23º)

Densità (ab./kmq)

98ab/km2

198,78 ab./km² (39º)

Capitale:

Lubiana (280 081 ab/2005)

Roma (2 650 155 ab. / 2013)

Ordinamento:

46°N 15°E

Lingua:

Sloveno

Italiano

Religione:

cattolica

cattolica

ISU:

0,884 (molto alto)

0,881 (25º)


La Slovenia è situata in Europa centrale, confinante ad ovest con l'Italia, a nord con l'Austria, ad est con l'Ungheria e a sud con la Croazia. Ăˆ bagnata a sudovest dal mar Adriatico.


Orografia  Alpi Giulie  Alpi Carniche  Sava  Kolpa che segna un tratto con il confine della Croazia Idrografia  Carso  Lago di Bled  Grotte di Postumia Clima  Il clima è continentale, con inverni freddi ed estati calde e umide; sulla costa il clima è di tipo mediterraneo, con temperature miti.


La Slovènia, ufficialmente Repubblica di Slovenia è uno Stato membro dell'Unione europea.

Dopo l'ingresso nell'Unione europea il 1 maggio 2004, la Slovenia ha adottato dal 1 gennaio 2007 l'euro al posto della precedente moneta nazionale, il tallero sloveno.

In Slovenia c'è una comunità autonoma italiana nella parte istriana, crescente è l'immigrazione serba e bosniaca. La festa nazionale ricorre il 25 giugno, anniversario della dichiarazione d'indipendenza del 1991.


Settori

12% 41%

47%

primario secondario

terziario


Lo sviluppo nel tempo della storia slovena si segue più correttamente facendo riferimento alle sue province storiche: la Carniola al centro, la porzione meridionale della Stiria ad oriente, e l'area alpino-litoranea ad ovest. Durante l'Impero romano, il territorio dell'odierno Stato era suddiviso fra la regione della Venetia et Histria ad occidente, e la provincia della Pannonia ad oriente, separate una linea di confine lungo le Alpi Giulie ed il Carso che ritornerà più volte nella vicenda storica. Dopo la caduta dell'Impero, il paese entrò a far parte del regno di Odoacre e poi di quello ostrogoto, mentre nel VI secolo si insediarono nell'area le genti slave, cui si possono ricondurre gli attuali sloveni. Nel VIII secolo la zona passò sotto il dominio dei Franchi e nel 788 la Carniola fu cristianizzata dal Patriarcato di Aquileia. Sotto Carlo Magno, la Carniola fece parte della Marca del Friuli, ma poi divenne un margraviato autonomo, governato da un margravio di etnia slava con sede a Kranj, soggetto ai duchi di Carinzia. L'area occidentale alpino-litoranea invece continuò a far parte del Friuli storico. Nel X secolo diverse cittadine e vallate della zona furono aggregate, seppur distanti, a Principati vescovili dell'area tedesca, mentre nel1071 anche la Carniola fu sottoposta alla giurisdizione secolare dei Patriarchi di Aquileia. Questi la diedero in feudo alla casata diBabenberg, iniziando così il legame storico e statuale fra la Slovenia e l'Austria. Nel 1245, Federico II di Babenberg, duca d'Austria e di Stiria, ottenne il titolo di Ducato anche alla Carniola. Nel 1278 la città di Capodistria e la zona costiera istriana a lei vicina, fino a quel momento appartenuta al Patriarcato, si unì alla Repubblica di Venezia.


Le terre su cui si è costituito l'odierno stato sloveno sono appartenute dopo Napoleone all'Impero austro-ungarico fino al 1918 e dopo alla Jugoslavia. La parte occidentale dell'attuale Slovenia appartenne parzialmente al Regno d'Italia dal 1918 fino al 1945 con il nome di Venezia Giulia. La Slovenia (in arancione) dentro il Regno di Iugoslavia, tra le due guerre mondiali Dopo la prima guerra mondiale persa dall'Impero austro-ungarico, la regione divenne parte del neonato Regno di Jugoslavia ("Regno dei serbi, dei croati e degli sloveni") ad esclusione delle terre a ovest/sud-ovest dello crinale delle Alpi Giulie, con il bacino dell'Isonzo, e la regione carsico-istriana furono unite al Regno d'ItaliaDurante la seconda guerra mondiale venne annessa in parte dall'Italia (con la creazione della Provincia di Lubiana), dalla Germania e dall'Ungheria. Con lo svilupparsi di una feroce guerriglia partigiana negli ultimi anni di guerra, la Slovenia fu teatro di numerosi scontri con notevoli spostamenti di popolazione specialmente dopo il 1945: la popolazione autoctona tedesca venne espulsa e quella italiana, maggioritaria nell'area di Capodistria fu coinvolta in una diaspora forzata nota come esodo istriano.


religione

3%

2%

2%

10%

cattolici

mulsulmani ortodossi 83%

protestanti atei e agnostici


LINGUA

Lingua

•La lingua ufficiale su tutto il territorio è lo sloveno. Ad essa si affianca l'italiano nei quattro comuni litoranei di Ancarano, Capodistria,Isola d'Istria e Pirano, e l'ungherese in tre comuni del Prekmurje (Dobrovnik, Hodoš e Lendava).


CITTÀ PRINCIPALI Città Lubiana Maribor Kranj Capodistria Celje Novo Mesto Domžale Nova Gorica Velenje Slovenska Bistrica Kamnik


Alcuni fattori che contribuiscono alla sua situazione economica sono la presenza di collegamenti viari, la concentrazione di industrie e istituti di ricerca scientifica. Lubiana è la sede del governo centrale, degli organi amministrativi e di tutti i ministeri della Slovenia. È anche la sede del Parlamento e dell'Ufficio del Presidente.

La città è divisa in 17 circoscrizioni e ha 33 frazioni. Situata nel centro del paese, la città possiede una popolazione di circa 274.826 abitanti.[3] Lubiana è considerata il cuore culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo della Slovenia. Nel corso della sua storia è stata influenzata dalla sua posizione geografica, all'incrocio della cultura tedesca, slava e latina.

Lubiana anticamente Aemona) è la capitale della Repubblica Slovena fin dall'indipendenza (1991). Adagiata sul piccolo fiume Ljubljanica presenta un interessante centro storico in stile barocco e Art Nouveau. L'architettura della città, ricca di case col tetto a punta, risente molto dell'influenza della vicina Austria.


Castel Lueghi (in sloveno grad Predjama, in tedesco Höhlenburg Lueg) è un castello della Slovenia il cui inizio della costruzione risale al XIII secolo.

Nel periodo tra le due guerre mondiali la località omonima nel quale è situato si trovava in territorio italiano in Provincia di Trieste, nel comune di Bucuie, che attualmente dipende dalla città di Postumia, dalla quale il castello dista circa 9 chilometri.

L'aspetto attuale del castello è dovuto alle edificazioni effettuate dai Gallemberg e dai Kobenzl successivamente al periodo di Erasmo. L'edificio, direttamente adiacente al fianco della montagna, dà accesso ad una cavità con un'apertura con panorama sui dintorni.

Il maniero, considerato inespugnabile essendo situato al riparo di una grotta carsica su una parete di roccia alta 123 metri, era il rifugio del cavaliere Erasmo; all'interno (aperto al pubblico), si possono vedere la zona abitativa, la cappella, le prigioni, ricostruzioni di personaggi dell'epoca, mobilio ed opere d'arte con una pietà del 1420.


La storia racconta di questo eroe, del superbo cavaliere Erasmo, che cadde nelle ire del suo imperatore, Federico III, e dei suoi vassalli, per sfuggire alle quali si rifugiò in questo luogo, sotto la parete a strapiombo.  Nelle lotte fra l'imperatore d'Austria ed il re d'Ungheria, Erasmo si schierò dalla parte di quest'ultimo. Quando poi l'imperatore fece decapitare un suo amico, Erasmo litigò con un parente dell'Imperatore e lo uccise, per il fatto che aveva offeso la memoria dell'amico. 


Una cena tipica potrebbe prevedere come aperitivo un bicchierino di ganje, una grappa a base di prugne, ciliegie o ginepro, per poi seguire con gli antipasti: consigliati il prut, il famosoprosciutto del Carso al profumo di ginepro, o il divjačinska salama, insaccato di selvaggina.

I secondi piatti sono a base di carne, soprattutto maiale, (ma anche manzo) e se la stagione lo consente, la selvaggina, tutto accompagnato con verdure miste e salse dai sapori particolari, come il cren

Poi, via alle influenze regionali: si può cominciare con una zuppa come la jota, fatta con fagioli e crauti, della zona del Carso, o la ricet, all orzo, di origine austriaca. E perché non provare la variante slovena di un piatto italiano come gli njoki (gnocchi di patate) e o il ri ota (risotto)? Squisiti!

Tutti da assaporare due piatti di origine ungherese, il gulasch, chiamato golaž in Slovenia, e ilpaprikaš , manzo o pollo cucinato in pentola con salse piccanti. Una particolarità locale curiosa: nella regione della Notranjska un tempo era usuale mangiare ilghiro; potrebbe capitarvi di poterlo gustare, trovandovi in questa zona in settembre, periodo di caccia.

Non mancano anche prelibati piatti di pesce, e non solo nelle regioni sul litorale: per esempio la trote provenienti dal fiume Soča sono prelibate. E infine, largo ai dolci della Slovenia: lo zavitek (strudel), o il krof, il bombolone, o la classicapotica, concluderanno in maniera impeccabile un pranzo che vi lascerà più che soddisfatti.


Grotte di postumia

Le grotte di Postumia sono un intreccio di oltre 21 km dicaverne e galllerie,dove in 185 anni sono passati oltre 30 milioni di visitatori.

Le grotte di postumia sono un complesso carsico della Slovenia,classico esempio di carismo, situato alla periferia della cittĂ di Postumia

Sono le grotte piĂš estese al carso,nonche in Europa. GEOMORFOLOGIA. Grotte, antri, caverne, spelonche, inghiottitoi, laghi e fiumi sotterranei, ma anche doline, valli senza sbocco e sorgenti sottomarine sono soltanto alcune delle piĂš appariscenti manifestazione del lavoro incessante compiuto dalle acque nel calcare secondario, attraverso migliaia di anni di trasformazioni.



Il termine carsismo indica l'attività chimica esercitata dall'acqua, soprattutto su rocce calcaree, sia di dissoluzione sia di precipitazione. La parola ha origine dal nome della regione dove inizialmente questo fenomeno è stato studiato, il Carso Triestino. Questa regione si estende grosso modo dal Golfo di Trieste verso nordest fino alla valle del fiume Vipacco (Vipavska dolina, Slovenia) e dal fiume Isonzo verso sudest fino o poco oltre la sorgente del torrente Rosandra.

Con il progredire degli studi sul carsismo è diventato evidente che questo tipo di terreno è uno dei più interessanti paesaggi del suolo terrestre. Le varie espressioni del carsismo si distinguono principalmente per il tipo di substrato roccioso sul quale avvengono. In Italia si conoscono principalmente le forme di carsismo su rocce a matrice calcarea e dolomitica, ma altrove esso si manifesta anche in rocce sedimentarie costituite da sale e da gesso. Da recenti studi si è scoperta una particolare forma di attività carsica persino in alcune rocce vulcaniche.


Le fasi

•Esso generalmente si articola in due fasi (dissolutiva e costruttiva) possono alternarsi all'infinito, a seconda di come varia l'equilibrio della saturazione in H2O della CO2 nella reazione chimica reversibile fondamentale.

•La fase dissolutiva è operata dallo scorrimento superficiale o ipogeo di precipitazioni rese acide dall'anidride carbonica presente nell'atmosfera .

Dissolutiva

Costruttiva

•La fase costruttiva si ha quando l'acqua sotterranea, arricchita (fino alla saturazione) di carbonato acido di calcio, sfociando per esempio nell'atmosfera di una grotta, lo rilascia sotto forma di carbonato di calcio insolubile. Tale precipitazione è dovuta all'evaporazione dell'acqua e alla contemporanea liberazione della CO2 spostando la reazione.


TV CAPODISTRIA Paese

Slovenia

8 maggio 1971

Data di lancio

RTV Slovenia

Editore

TV Capodistria

Sito Terrestre

Analogico

PAL,sui canali 27 e 58 in Slovenia, gino al 22 novembre 2010 Sui canali 27 e 58 in Slovenia

Digitale Satellite

Digitale

DVB-S,FTA su Eutelsat Hot Bird 13D (12,520 MHz, alcuni programmi sono FTV con smart card RTV

Tiv첫 Sat

67 Streaming

Web

TV Capodistria live streaming


TV CAPODISTRIA TV Koper Capodistria (TV K-C) è un'emittente televisiva in lingua italiana e in lingua slovena con sede a Capodistria, in Slovenia. Opera nell'ambito del servizio pubblico radiotelevisivo transfrontaliero della macroregione costiera adriatica. Il suo bacino d'utenza comprende parte dei territori italiano, sloveno e croato. Svolge il suo ruolo primario di emittente al servizio della Comunità nazionale italiana in Slovenia e in Croazia e di quella slovena in Italia.

Le sue due stazioni di trasmissione (CH 27, Monte Nanos e CH 58, Croce Bianca) ne permettono la visione, oltre che in Istria, anche nel Friuli-Venezia Giulia. La televisione riceve gran parte dei finanziamenti dallo Stato sloveno nel quadro della protezione delle minoranze presenti nel territorio, altri dalla regione autonoma Friuli-Venezia Giulia.

Le trasmissioni ebbero inizio il 6 maggio 1971, quando ancora in Italia non esistevano televisioni private via etere[1]. Tele Capodistria fu la seconda emittente ricevibile in terra italiana a trasmettere a colori[2], utilizzando il sistema PAL (la RAI ci sarebbe arrivata solo nel 1977). Per questo l'emittente attrasse l'attenzione del grande pubblico in occasione delle Olimpiadi del 1972, del Campionato mondiale di calcio 1974, nonchĂŠ del Campionato europeo di calcio 1976 e delle Olimpiadi del 1976.


PERSONAGGI STORICI Valentin Areh (Lubiana, 22 agosto 1971) è un giornalista sloveno. Si è laureato in storia all'Università di Lubiana, capitale dellaSlovenia, dove frequentò anche un master universitario. Inizia a fare il giornalista nel 1991 presso la slovena Obramba. Dopo aver svolto svariati lavori, è giornalista professionista dal 1995. Dopo Obramba ha lavorato per POP TV, Associated Press, Italia Uno eCanale 5. Dal 1992 al 1995 è stato corrispondente di guerra dalla Croazia e dalla Bosnia diventando testimone della guerra civile. Nel1998 è di nuovo corrispondente di guerra in Kosovo, nel 2000 in Cecenia, nel 2001 in Afghanistan e nel 2003 in Iraq.


CULTURA E TRADIZIONI La Coppa del Mondo di Sci alpino femminile sarà ospitata a Maribor il 16 e 17 gennaio. Seconda città dopo la capitale Lubiana, Maribor oltre ad un interessante centro storico, offre diverse strutture termali che sorgono direttamente sulle numerose piste da sci e per gli amanti della buona cucina numerosi locali dalla ricca tradizione gastronomica e vinicola.

Vicinissima al confine italiano, Kraniska Gora ospiterà la Coppa del Mondo di Sci alpino maschile il 30 e 31 gennaio alle pendici del Vitranc. Per i turisti concerti e manifestazioni d’intrattenimento che ogni anno affiancano gli eventi sportivi, rendendo Kraniska Gora ancora più vivace e divertente. Mentre l'altipiano boscoso di Pokljuka, paradiso per gli appassionati dello sci di fondo, ormai da due decenni ospita la Coppa del Mondo di Biathlon.

In questa località famosa per i tanti trampolini per i voli con gli sci, disciplina molto spettacolare ed emozionante per chi la pratica e per chi la guarda, si potrà magari avere la fortuna di assistere ad un record del mondo, come tanti ne sono stati stabiliti negli ultimi decenni da i migliori atleti come Toni Nieminen e Bjorn Einar Romoren.


BANDIERA

La bandiera slovena è composta da tre bande orizzontali uguali, di colore: bianco (in alto), blu e rosso. Nella parte superiore sinistra (lato dell'asta), centrato tra la banda blu e quella bianca, è presente lo stemma nazionale. Lo stemma nazionale è uno scudo con disegnato il profilo del monte Tricorno, la vetta più alta dellaSlovenia, in bianco su sfondo blu; sotto di esso ci sono due linee ondulate blu, che rappresentano il Mare Adriatico e i fiumi sloveni, mentre al di sopra si trovano tre stelle dorate a sei punte, disposte a triangolo inverso, che sono prese dallo stemma dei Conti di Celje (in sloveno Celjski grofje), l'importante casa dinastica del tardo XIV e inizio XV secolo.



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