STORIE DI DIDATTICA La scuola che si racconta un progetto del social network LA SCUOLA CHE FUNZIONA presentato da Roberta Reginato
Presentazione del relatore Roberta Reginato, membro de LScF e dello staff di SdD. Dal 1990 docente di Lettere, perfezionata in Teatro di narrazione, teachers trainer al metodo Feuerstein e alla didattica metacognitiva, formata al cooperative learning, alla didattica laboratoriale e al metodo narrativo. Autrice dei testi della programma televisivo per ragazzi Il pianeta di Arturo, conduce atelier autobiografici, laboratori di teatro e poesia, ambientali e storici, premiati in ambito provinciale e nazionale. Sperimenta la didattica 2.0 con l uso di blog-classe per lo sviluppo delle competenze linguistiche, sociali, digitali e di metodo di studio. Attiva in gruppi di ricerca, associazioni professionali e di volontariato, ha fondato e presieduto l associazione culturale Stabilimento Teatrale e la rete sociale di automutuoaiuto Madamadorè, nascita e maternità .
OBIETTIVO DELLA RELAZIONE L’IDEA: lo sviluppo della professionalità docente, attraverso la narrazione delle pratiche didattiche e l’analisi qualitativa LA FINALITA’: la valorizzazione del ruolo docente e delle buone prassi, come azione di formazione continua endogena al sistema scuola LA SFIDA: il web come ambiente multifunzionale per lo sviluppo del processo/progetto di una ricerca-azione
SOMMARIO -
Il contesto Il prodotto finale Il gruppo di lavoro Il metodo narrativo Il sito Storie di Didattica La Blog-Antologia di Storie La community di SdD Il workshop di narrazione
IL CONTESTO: il ning La scuola che funziona, una community creata nel 2009 da Gianni Marconato
LSCF 30 gruppi tematici 2600 membri Chat forum, wiki canale video aula virtuale gruppo fb
IL PRODOTTO FINALE
* un’antologia di storie scritte e commentate in rete da insegnanti; * una knowledge-base di teorie e dispositivi didattici, ottenuta dalla analisi e indicizzazione delle storie; * un manuale 2.0 di didattica in progress fatta di “sapere pratico”, un approccio vicino alla modalità di lavoro viva e dinamica dell’insegnamento.
IL GRUPPO DI LAVORO SdD -
da Trento a Palermo, passando da Sardegna e Francia
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17 membri LScF, formatori, ricercatori e docenti: Claude Almansi, Lucia Bartolotti, Barbara
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Bevilacqua (webmaster), Enrico Bocciolesi (uff. stampa), Rosa Tiziana Bruno, Wanda Conte (grafica), Sara Costa, Elisa Fonnesu, Sergio Fenizia, Carmina Ielpo, Mirko Lamberti (video), Maria Antonella Perrotta, Mariaserena Peterlin, Roberta Reginato, Gabriella Rolli (logo di Clementina Crocco). Coordinati da Gianni Marconato.
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Supervisione scientifica e formazione staff a cura dell’Università di Verona - Scienze della Formazione CRED - prof. Giuseppe Tacconi
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Metodologia di lavoro: discussioni tematiche sul forum del gruppo SdD, elaborazione di materiali e lavorazione delle storie sul wiki, incontri periodici in aula virtuale, eventuali incontri in presenza a Verona o in occasione di qualche evento in varie zone d’Italia.
IL METODO NARRATIVO Storie: strumento della mente e della cultura Mezzo di scambi culturali (esperienze, saperi) Mezzo di comprensione del mondo e di sĂŠ attraverso domande di senso Vygotskij Pensiero e linguaggio (1934) Dal linguaggio interiore Al linguaggio esteriore RACCONTARE I RICORDI processo di linearizzazione LA NARRAZIONE ONDEGGIA del pensiero tra generico/specifico per diventare linguaggio tra pubblico/privato Genera apprendimento
Meaning making J. Bruner, La mente a più dimensioni (1986), La ricerca del significato (1996) La capacità narrativa è la dimensione fondamentale del pensiero umano Ruolo della memoria nel processo di dare senso (meaning making) Organizzazione
Ri-evocare = ridare voce ai ricordi Ri-cordare = rievocare emozioni Ri-membrare = ricomporre il ricordo Ri-vivere per scoprire il senso del vissuto
Pentadica della narrazione
Agente, scene, scopo, mezzo, azione
Narratore e protagonista si ricongiungono attraverso la narrazione, l’autobiografia spiega come si è prodotto il cambiamento
Narrazione e formazione D. Demetrio, Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé (1996) La “bilocazione cognitiva” (sé / non-sé) è la prospettiva del narratore autobiografo L’ “io tessitore” ricostruisce la trama della vita attraverso un lavoro metacognitivo PROCESSO FORMATIVO - TERAPEUTICO Metacognizione - apprendimento - trasformazione - sviluppo personale Autoconsapevolezza - scoperta - stupore - emozione - autostima (eterostima, esostima) Formazione professionale = cosa faccio, che funzioni assolvo, che senso ha il mio fare P. Jedlowskj, Storie comuni (2000) Storia come oggetto - Narrazione come azione sociale che crea inter-azioni Ascoltare entra nel processo di “definire significati” in un continuum di relazioni reciproche, nel tentativo di spiegare socialmente la realtà
L’analisi qualitativa delle pratiche didattiche la narrazione, l’intervista, lo studio di caso, il questionario Ogni storia è un campione di una serie, una finestra su un contesto Per trovare una via d’accesso alla profondità dell’atto di insegnare, che non è lineare, ma frutto di intrecci continui tra azioni, pensieri, emozioni, interazioni tra saperi e soggetti, progetti e imprevisti, frustrazioni e slanci Attenta lettura e rilettura, peso alle parole, Individuazione di unità significative di testo rispetto alle pratiche Attribuzione di etichette Analisi d’insieme delle etichette Individuazione di ulteriori temi trasversali Stesura di un report per “dire la pratica”
IL SITO: www.storiedididattica.it
PERCHE’ NARRARE? Perché ogni persona è unica e il suo vissuto può avere valore unico per gli altri Perché di scuola si parla troppo spesso in modo demagogico e qualunquistico Perché ci sono tanti insegnanti appassionati e preparati, oltre ai mediocri e disfattisti Perché sento il bisogno di un confronto per capire ombre e luci del mio insegnare Perché ormai ci parliamo solo alla pausa caffé o al cambio d’ora nei corridoi Perché sono stanco di vedere musi lunghi e di sentire lamentele Perché a volte esco contento dalla mia classe e vorrei condividere la soddisfazione Perché mi piacerebbe vedere come i miei colleghi trattano gli stessi miei argomenti Perché non sempre le teorie mi soddisfano quando sono in classe con i miei studenti Perché sono stanca di scrivere programmazioni e relazioni in didattichese Perché la scuola è fatta di odori, rumori, umori, entusiasmi, contrattempi… persone!
Perché insegnare è un lavoro complesso e con pochi riscontri obiettivi del proprio operato. Perché l’insegnante è in bilico tra la sensazione di essere un bravo professionista e la paura di non riuscire ad insegnare. Perché il lavoro dell’insegnante è fatto di indipendenza ma anche di isolamento. Perché ogni insegnante si troverà sempre davanti un Pierino che si rifiuta di studiare e che lo metterà di fronte a tutti i suoi limiti.
COME NARRARE? Apriamo le porte delle nostre aule per raccontare… cosa succede in classe, cosa si fa, le parole, le emozioni, i comportamenti, cosa si pensa mentre le cose avvengono, come si è superato un problema come si è conquistato un alunno…
IL BLOG: l’antologia di storie in progress Dal 16/02/2012 50 storie 120 commenti 8.000 letture 2.000 visitatori
SCRIVERE E APPRENDERE DALLE STORIE
FARE RICERCA TRA LE STORIE (autore) Analisi qualitativa e regione PROCESSI DI INDICIZZAZIONE anzianità scuola 1. Categorie di ricerca predefinite (form d’invio) ubicazione classe
2. Social tagging (attribuzione dell’autore) * Costruzione di significato bottom-up * Processi di metariflessione * Rappresentazione interna del significato per l’autore * Condivisione e affinamento dei tag nella community
IL RUOLO DELLA COMMUNITY - LEGGERE LE STORIE DEGLI ALTRI - COMMENTARE LE STORIE (non sono giudizi sulla narrazione o sull’autore, ma riflessioni su cosa la storia mi ha detto, emozioni o confronti che mi suscitato, idee che mi ha suggerito, conferme o dubbi…) - RICEVERE NUOVE STORIE - RISPONDERE AI COMMENTI - STORIE CHE GENERANO STORIE Spirale generativa di autoapprendimento e apprendimento
WORKSHOP DI NARRAZIONE
INSEGNANTI SCRITTORI Marcello d’Orta, Io speriamo che me la cavo (1990) Domenico Starnone, Fuori registro (1991) Sandro Onofri, Registro di classe (2000) Lorenzo Busson, Studenti serpenti (2002) Paola Mastrocola, La scuola raccontata al mio cane (2004) Frank Mc Court, Ehi, prof! (2005) G. Bagni, R. Conserva, Insegnare a chi non vuole imparare (2005) Daniel Pennac, Diario di scuola (2008) Marco Lodoli, Il rosso e il blu (2009) Ermanno (script) Ferretti, Per chi suona la campanella (2010) Alessandro D’Avenia, Prof 2.0 (blog) (2011) Augustin D’Humieres, I figli dell’ultimo banco (2012)
Per maggiori informazioni
www.storiedididattica.it www.lascuolachefunziona.it Tesi di laurea specialistica: Marica Prendin, L'uso dei social network nella formazione continua degli insegnanti. Il caso di "la scuola che funziona�, 2011/2012
ENTRA NELLA COMMUNITY DI SdD Ogni esperienza è unica e preziosa Aspettiamo le tue storie e i tuoi commenti!