Aprile 2016
RENA SummerSchool2015 REPORT DEI LAVORI
5 edizioni, 70 docenti d’eccezione, 150 partecipanti, partner locali e nazionali, una comunità sempre più consolidata e vibrante per studiare il rapporto fra politica, pubblica amministrazione, governo locale e cittadinanza attiva.
Migliorare la qualità della democrazia e della pubblica amministrazione.
#RSS2015
Indice Prima parte 1. 2. 3. 4. 5.
L’edizione 2015 - Obiettivi
Tocca a noi - Messaggio del Presidente RENA, Francesco Russo
C’è intesa sulla formazione - Chief Economist di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice Vi racconto RENA – il post di Sara D’Agati, blogger di Huff Post Italia I temi e il programma delle giornate
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Gli Studenti della #RSS15
7.
#RSS2015: there's no way back…
Seconda Parte 8. 9.
La Survey - Il parere degli studenti su contenuti, organizzazione e logistica dell’edizione 2015 1a giornata - Decisioni
10. 3a giornata - Mercato 11. 4a giornata - Partecipazione 12. 5a giornata - Corpi intermedi 13. Un commento finale
Appendice I docenti
La Rassegna Stampa
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L’edizione 2015 Obiettivi La RENA Summer School è arrivata alla quinta edizione. Anche in questa continua ad affrontare il tradizionale
tema della cittadinanza responsabile e del buon governo, elevandolo alle sfide del nostro tempo lungo cinque
direttrici fondamentali:
(policy),
la
politica
(politics),
politiche pubbliche azione
collettiva
(engagement), mercati (markets) e corpi intermedi (bodies). Il filo conduttore è la trasformazione del ruolo degli
intermediari, considerata sotto diversi punti di vista: dalla costruzione delle politiche pubbliche all’azione politica, dal mercato all’azione collettiva e dei corpi intermedi. Sono trenta gli “studenti” selezionati cui si aggiungono alcuni uditori. Nei cinque giorni di formazione si alternano incontri frontali di contesto, tenuti da grandi esperti internazionali, discussioni avanzate su temi specifici e workshop pomeridiani di carattere progettuale. Gli studenti hanno un background vario - provengono infatti da istituzioni centrali, amministrazioni locali, fondazioni, accademia e centri di ricerca, società di comunicazione e testate giornalistiche. L’obiettivo è connettere e formare pezzi di futura classe dirigente al servizio del Paese.
I docenti invitati hanno un profilo di alto livello: Luigi Proserpio, prorettore dell’Università Commerciale “L. Bocconi”. Tra le fila del “corpo docente” figura un nutrito gruppo di policymaker con esperienze di governo. Tra i workshop in programma, un pomeriggio ospiterà YouTrend/Quorum e i suoi ElectionDays™, e la “data school” ad opera di A Scuola di OpenCoesione. Le giornate sono costruite in modo da favorire la contestualizzazione e la comprensione del cambiamento, l’obiettivo è sviluppare una cassetta degli attrezzi che consenta di innestare in un processo sistemico l’innovazione episodica. Come nelle scorse edizioni, la Summer School affronta in
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modo trasversale i temi che investono a vario titolo gli attori del cambiamento, superando la tradizionale suddivisione tra soggetti attivi e passivi di politiche pubbliche e dinamiche sociali e di mercato. Oltre all’obiettivo di studio e riflessione, la settimana della Summer School è occasione anche per intercettare e aggregare esperienze e contributi che si collochino nella curva ascendente dell’innovazione. Non basterà “portare in scena” le più importanti esperienze consolidate, ma occorerrà principalmente mettere in atto uno sforzo di scouting di nuovi temi e soluzioni da sperimentare. RENA lancia una sfida ambiziosa, puntanto a capitalizzare il suo valore naturale, fondato sulla peculiare capacità di mettere in rete classe dirigente abilitante, società civile attiva e attori impegnati a “spingere in avanti” la frontiera del mercato e dell’organizzazione sociale.
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Tocca a noi Messaggio del Presidente di RENA
Francesco RUSSO Devo confessarvi una certa emozione. Si apre la quinta edizione della Summer School e, trattandosi di una scuola, della nostra scuola, non posso non pensare che oggi RENA conclude il suo primo ciclo di studi. Questa è la nostra prima maturità. E come tutti noi abbiamo provato qualche anno fa... (diciamo solo qualche) quando si affronta e si supera l’esame di maturità si tende, da un lato, a fare un bilancio, dall’altro, a guardare al futuro e alla vita che verrà. È quello che vorrei fare assieme a voi stasera. Il bilancio della nostra scuola parla di alcune scommesse vinte. 1. La scommessa dei luoghi innanzitutto. Quella di Matera, città incantata che da cinque anni ci accoglie con la sua generosità e la sua magia, permettendoci un gradiente d’intensità difficilmente raggiungibile altrove. Non era né scontata né semplice la scelta alcuni anni fa, e siamo felici di averla fatta e di poter oggi fieramente accogliervi nella Capitale Europea della Cultura del 2019. Che è divenuta tale grazie al lavoro di una intera comunità e di un comitato Matera 2019 davvero straordinario. La scommessa, inoltre, di investire su una scuola e un luogo fisico e non virtuale. Con tanto di residenza. Nell’era in cui la conoscenza e la formazione vengono troppo spesso slegate dalla loro componente umana ed empatica, abbiamo deciso di volerci riunire ogni anno a fine estate per guardare le persone negli occhi e poter immaginare un pezzo di viaggio assieme. Ancora, coinvolgendo i luoghi che ci ospitano, facendo della nostra
scuola
un
momento
di
meravigliosa
condivisione con la città, la sua arte, la sua cultura, le
sue
istituzioni,
enogastronomiche,
il
le suo
sue
tradizioni
padrepeppe
che
imparerete ad amare.... il tutto per fare della Summer School un acceleratore di idee e di possibilità difficile da eguagliare.
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Tutto ciò, lasciatemelo dire, anche e soprattutto grazie a un gruppo di arenauti la cui perseveranza nel voler rendere questa settimana magica non può che meritare la mia e la nostra riconoscenza. Quest’anno dobbiamo ringraziare la nostra “Preside” Donatella Solda, che ha messo in piedi un programma d’eccezione, la macchina da guerra Carmen Craca che ha curato un numero infinito di aspetti logistici, organizzativi e umani, e poi ancora Silvia Givone, Angelo Romano, Michele Pianetta che si sono fatti carico di una organizzazione minuziosa e complessa, e naturalmente i miei compagni di disavventura in direttivo Letizia Piangerelli, Antonio Aloisi e Davide Agazzi. Grazie. 2. La Summer School è anche una scommessa vinta nella scelta della compagna di viaggio. Intesa SanPaolo ha creduto in noi fin dall’inizio e per qualche strano sortilegio di cui deve essere restata vittima continua a farlo ancora oggi. Gregorio, è bello - oltre che un onore - condividere con voi la bellezza e l’entusiasmo di questi giorni. 3. Ma soprattutto la scommessa che si è rivelata azzeccata è stata quella di investire tempo, immaginazione e azione su un tema tanto affascinanate come il buon governo e la cittadinanza responsabile. Nella convinzione che la partecipazione attiva alla vita delle comunità fosse la chiave per generare pensiero critico e per contribuire in maniera tangibile al cambiamento delle cose. Con ciò investendo sulla credibilità della politica e dell’amministrazione, e sulla nobiltà dell’impegno per il bene dei beni comuni, in una fase in cui - correva l’anno 2011 - tutto ciò non era tanto di moda. 4. E infine, una scommessa vinta su di noi e per noi di RENA, che abbiamo individuato in una scuola di formazione il modo principale per conoscere e riconoscere persone brave, appassionate come noi al futuro del Paese, capaci di investire una parte del proprio tempo e della propria intelligenza al fine di risolvere questioni più grandi delle proprie legittime ambizioni personali. La Summer School è diventata negli anni una fucina di nuovi arenauti e spero davvero continui ad esserlo anche grazie a questa edizione.
Ma non siamo certo qui per parlare (solo) di bilanci, quanto di futuro; siamo qui per immaginare, assieme, il futuro del Paese e con esso della nostra scuola. Su questo, da alcuni mesi, ci siamo fatti un’idea molto precisa che è sintetizzabile in una sola parola: formazione. Sulla formazione RENA vuole investire ancora di più che in passato, facendone di fatto il pilastro della sua azione.
Perché soltanto dalla formazione può passare il riscatto del Paese, il cambiamento da tanti auspicato e mai davvero realizzato, la costruzione di politiche e di comunità consapevoli, la creazione di capitale umano capace di immaginare, disegnare e realizzare un Paese più moderno, aperto, ricco di
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opportunità, giusto, accogliente e innovativo. Solo la formazione può permetterci di piantare speranze durature, di mettere intere generazioni in condizione di essere cittadini consapevoli del proprio tempo. Solo la formazione, infine, è lo strumento per trasformare buone idee in buone politiche e persone volenterose in classe dirigente. Anche questa è una scommessa vinta della Summer
School, che è diventata sempre meno inconsapevolmente laboratorio non solo di idee e rapporti umani, ma di strategia. Di conseguenza quest’anno rilanciamo con un programma se possibile ancora più ambizioso, che attraverserà la politica e le politiche, il mercato e i corpi intermedi per provare a capire quale debba essere il metodo più giusto per affrontare le sfide future. E proprio perché questo laboratorio ha prodotto frutti eccellenti di cui - senza false modestie - andiamo fieri, abbiamo deciso di incrementarne il numero, con scuole sulla sharing economy, la resilienza, l’intraprendenza, la tecnologia civica, l’innovazione sociale e le relazioni internazionali. Di rilanciare il nostro programma di mentoring per i ragazzi delle scuole e di avviare una serie di alleanze strategiche con soggetti che hanno la nostra stessa ambizione, come ad esempio la Fondazione Golinelli. Ma anche di formare e formarci alle politiche per il cambiamento. Sapete che da qualche anno RENA si è messa in testa di aggregare le comunità del cambiamento. Anche a loro pochi mesi fa a Bologna abbiamo detto che per generare impatto e non fare solo mera testimonianza non possiamo che passare attraverso una formazione costante e rigorosa. Nostra e di quelli che vengono dopo di noi. Perché la nostra generazione, quella senza padri e senza ideologie, può crescere solo imparando sempre di più e condividendo. Per fare di quella che molti hanno frettolosamente descritto come una debolezza - l’essere cresciuti in un cambio d’epoca prima e in una lunghissima crisi poi - la più straordinaria occasione di crescita e di assunzione di responsabilità collettiva. Tocca a noi costruire buoni modi di fare politiche e strumenti di funzionamento di comunità di cittadini che generino impatto sul reale. Tocca a noi convincere chi è fuori dai Sassi oggi e dalla nostre reti tradizionali tra qualche giorno che questa è la giusta idea di cittadinanza. Attiva, appunto. Come l’avevano immaginata i padri costituenti dopo due decenni di passività coatta, che purtroppo anche oggi si vorrebbe sempre più spesso far tornare in forme nuove e più subdole - come l’acritica accettazione di posizioni che assomigliano piu a un coro da stadio che a una proposta politica o, ancor peggio, come il rifiuto di ogni impegno per la comunità. Tocca a noi, dunque. Proprio a noi. Buona #RSS2015 a tutti noi.
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C’è intesa sulla formazione Messaggio del Chief Economist di Intesa Sanpaolo
Gregorio DE FELICE Intesa Sanpaolo è lieta di sostenere la V edizione della Summer School, in particolare su un tema così importante come quello di quest’anno. Vincere la resistenza al cambiamento si può ed è probabilmente la più grande delle riforme da realizzare in Italia. Il cambiamento deve essere però vero ed efficace. E come direbbe Giuseppe Tomasi di Lampedusa non “bisogna cambiare tutto per non cambiare niente”. Un vero cambiamento deve avere un modello di crescita economico come riferimento ed è anche su questo aspetto che vi invito a riflettere nelle “4 giornate di Matera”. L’Italia, i suoi giovani e i suoi disoccupati hanno un drammatico bisogno di crescita economica Siamo usciti dalla recessione: adesso occorre rafforzare la ripresa in atto. Le linee di intervento devono essere politiche fiscali orientate alla crescita, con sostegno al costo dei fattori produttivi (lavoro e capitale), politica delle infrastrutture, semplificazione burocratica e investimenti in capitale umano e sociale. Ma non basta crescere: è importante aumentare la coesione sociale e l’equità distributiva. Per
farlo, dobbiamo migliorare la mobilità sociale perché una economia “mobile” è generalmente più aperta, più dinamica, mediamente più ricca, più efficiente perché in grado di valorizzare meglio il talento. Una economia “mobile” assicura ai propri membri uguaglianza di opportunità: anche chi parte
da
una
condizione relativamente
svantaggiata ha la possibilità di progredire. L’evidenza empirica mostra che esiste uno stretto legame tra crescita, mobilità sociale e qualità del sistema educativo. Purtroppo, in Italia la scuola ha in gran parte perso la capacità di garantire
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opportunità occupazionali e di funzionare da “ascensore sociale”. L’abbandono scolastico è un fenomeno marginale tra i figli dei laureati (2,9%); sale al 7,8% per i figli dei diplomati; interessa quasi uno studente su tre (27,7%) se i genitori hanno frequentato la scuola dell’obbligo. Non solo: emerge anche un evidente deficit di competenze funzionali. Nel 2014, ben il 14,5% delle assunzioni programmate nell’ambito dell’industria erano considerate, secondo dati Unioncamere, “di difficile reperimento”. Tra i profili professionali più difficili da trovare sul mercato, le aziende segnalavano gli ingegneri elettrotecnici (51% circa del totale delle assunzioni), i progettisti software (38%), gli ingegneri energetici e meccanici (28%). In Italia infine, al contrario di Germania e Francia, i bassi salari di ingresso dei giovani laureati non vengono compensati da una maggiore dinamica delle retribuzioni con il progredire della vita lavorativa: un potente fattore di disincentivo nei confronti dello studio, ma anche della permanenza dei giovani nel nostro Paese. È possibile far ripatire l’acceleratore sociale per dare nuovo dinamismo all’economia? Non è un obiettivo non facile: chiama in causa soggetti diversi e richiede interventi non a costo zero. E’ però
urgente affrontarlo: un Paese che disperde il proprio capitale umano perché non è in grado di valorizzarlo ha poco futuro.
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Vi racconto RENA post su HuffPost Italia di
Sara D’AGATI PhD, Cambridge, Contributor Italian Affairs, The Economist Intelligence Unit
Il mio primo contatto con RENA l'ho avuto quest'estate alla Summer School che organizza ogni anno a Matera, oramai dal 2011, a fine agosto, ed è stato amore a prima vista. E tra i tanti stimoli e progetti
che ho portato con me al termine di un'esperienza illuminante e allo stesso tempo positivamente destabilizzante, c'è l'ambizione di raccontare RENA a chi, come me, aspira ad essere vettore di cambiamento positivo in Italia, e altro non cerca che una direzione in cui incanalare le proprie energie. RENA è la direzione. E come tutti i processi fluidi, in movimento e in qualche modo rivoluzionari, è difficile da definire. RENA non è un think-tank, un movimento o una rete di intelligenze collettive, come ho sentito dire in questi anni. Ma è tutto questo insieme, ed anche di più: RENA è un luogo. Un luogo dove start-up, imprese sociali, pionieri, filosofi moderni, artigiani digitali, ricercatori, designers o, per dirlo in una sola parola, innovatori, si incontrano, interagiscono tra loro e generano processi di cambiamento virtuoso. Nulla di teorico, quindi, niente del solito magma Italiano autocelebrativo in cui tutto si confonde e perde di concretezza. In RENA le cose accadono, prendono forma, e nel processo si staccano da sé stesse, si ibridano e diventano altro. Apertura, responsabilità, trasparenza ed equilibrio, i valori di RENA ma declinati nella pratica. Perché per innovare occorre sperimentare, puntare su tecniche e non su teorie. Occorre uscire dal binario tracciato e mettersi alla
ricerca
di
eventualmente,
nuovi anche
percorsi di
rischiando,
sbagliare.
E
ricominciare. La summer school di RENA è stata quindi, tra le altre cose, una lezione di coraggio.
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Perché come spiegava Paolo Venturi di AICCON, per produrre cambiamento esiste un punto di arrivo, ma nessuna via. Lo sanno bene gli innovatori della Silicon Valley. E l'Italia deve imparare che chi sbaglia non è perduto. Lo spiega Tim Harford nell'Elogio dell'Errore: "In biologia il successo deriva dai fallimenti: si generano in continuazione mutazioni casuali in organismi delicati, per poi eliminare la maggioranza delle mutazioni che li fanno retrocedere e preservare quelle che li migliorano. Ripetendo il processo a sufficienza il risultato può essere quasi miracoloso" È fondamentale, per innovare, una rete intorno che ti sostenga se cadi e ti dia la forza di tentare di nuovo. Il fallimento è parte del processo, il rischio è tassello fondamentale in qualsiasi processo di innovazione. E l'innovazione non è un concetto vago ed astratto, legato soltanto a robot e tecnologie che allontanano, ma un orizzonte all'interno del quale nascono e si sviluppano processi in grado di generare valore sociale. Basti pensare agli oltre 450 ragazzi che lavorano ad H-Farm, nata nel 2005 in una tenuta agricola nel Veneto, con l'obiettivo di aiutare giovani imprenditori nel lancio di start up e
supportare la trasformazione digitale delle aziende. All'Ex Fadda, un Laboratorio Urbano per l'aggregazione, la creatività e l'innovazione sociale sorto in Puglia sulle ceneri di un vecchio stabilimento enologico in disuso, abbandonato da decenni. Alla sharing economy intesa non soltanto come Uber e Airbnb, ma come la capacità di creare comunità e mettere insieme persone che hanno bisogni con persone che hanno risposte. "Esiste una forma di innovazione" racconta Christian Iaione di LabGov "fondata sulla
collaborazione autentica e su legami civici che hanno nella tecnologia nient'altro che uno strumento facilitatore di tali legami." Il LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni è un percorso di educazione non formale lanciato di recente dalla LUISS che mira allo sviluppo di una nuova, potente classe sociale, la "classe creativa", cittadini attivi, startuppers, makers, consumatori, innovatori rurali, sviluppatori digitali. Le tecnologia, quindi, se ben utilizzata, rappresenta uno strumento potentissimo a servizio della politica della cittadinanza attiva e dell'innovazione sociale, e in quanto tale deve essere parte del processo di elaborazione delle politiche, non considerata come un elemento esogeno. L'era degli Open Data permette la costruzione di politiche più efficaci. Basti pensare ad Opencoesione, il progetto di monitoraggio civico che mette i dati delle politiche di coesione a disposizione dei cittadini, delle amministrazioni italiane ed europee, dei ricercatori, dei media e degli analisti. E come ci raccontano i ragazzi di Quorum, grazie ai dati è possibile costruire campagne elettorali basate su analisi quantitative e qualitative e non soltanto sulla base di percezioni. Damien Lanfrey e Donatella
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Solda del MIUR ci mostrano invece come, grazie agli esperti della Fondazione Bruno Kessler, la linguistica computazionale possa essere messa a servizio della partecipazione politica.
Ad una prima lettura potrà apparire un elenco difficile da digerire, molte delle realtà che ho incontrato a RENA erano nuove anche per me. E questo è parte della magia di RENA, aggregare le
comunità del cambiamento. E laddove si aggregano le comunità del cambiamento si crea un ponte
tra immaginazione e realtà. Immaginazione, perché occorre essere dei visionari per produrre cambiamento: "Occorre costruire sistemi per sognare le persone anche come non sono". Ce lo dice Annibale D'Elia, che rischiando ha reso possibile in Puglia Bollenti Spiriti, il sistema di politiche per i giovani più innovativo ed efficace non soltanto del sud, ma dell'Italia intera. Bollenti Spiriti ha dimostrato che la politica può, a parità di risorse e semplicemente spostando il punto di vista, essere vettore di processi di innovazione. Realtà, perché la verità è che la sola cosa che realmente esiste, al mondo, è il cambiamento.
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I TEMI e il programma delle giornate L’edizione 2015 della Summer School 2015 continua ad offrire spunti di riflessione attinenti le dinamiche con cui si individuano, si gestiscono e si risponde a obiettivi e necessità sociali, nonchè analizza le strutture
- intese in senso lato - e gli strumenti da esse utilizzati per governare tali
dinamiche. Ogni giornata della Summer School offre spunti e chiavi di lettura lungo cinque direttrici fondamentali: policy, politics, engagement, markets, bodies (and the self). La giornata di apertura è dedicata alla policy, calata nel contesto di amministrazioni o istituzioni, e si
concentra sul metodo e sul fondamento informativo per la costruzione di politiche pubbliche, l’individuazione di soluzioni innovative attraverso la cooperazione con interlocutori esterni all’amministrazione e l’uso di modelli di valutazione dell’impatto delle politiche, anche collegate a fonti di finanziamento alternative o integrative rispetto alle risorse pubbliche. La seconda giornata è consacrata a politics ed offre un approfondimento delle dinamiche di
costruzione dell’identità politica, alla capacità di individuazione e rappresentazione dei bisogni sociali e
della resilienza delle risposte rappresentate. Offre inoltre uno spaccato sulle tecniche di
comunicazione e valutazione dell’operato politico. La terza giornata “zooma” sulle dinamiche dell’ingaggio pubblico, inquadrandone tra l’altro motivazioni e confini. Si analizzano strumenti ed esperienze di format di ingaggio pubblico, attraverso alcune chiavi di lettura: il rapporto tra advocacy, attenzione e partecipazione, il rapporto tra informazione e coinvolgimento e le civic technologies come “settore produttivo” in crescita. La quarta giornata affronta i temi del mercato sotto due principali aspetti: offre un’analisi delle sfide
regolatorie, considerando anche le questioni delle nuove tipologie di ingaggio lavorativo e di produzione di beni e servizi e fornendo una prospettiva sul ruolo degli individui rispetto al miglioramento del benessere comune (common innovation); d’altro canto affronta la sua evoluzione verso la creazione, produzione, distribuzione e consumo condivisi di beni e servizi. La quinta giornata offre spunti relativi agli organismi e ai corpi intermedi, a come cambia il loro
ruolo di intermediazione, come questi si aggreghino secondo strutture sempre più fluide e a come i soggetti che si relazionino ad essi possano trovare collocazione o relazione.
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Decisioni
Politica
Mercato
Partecipazione
sabato 29.08
domenica 30.08
lunedì 31.08
martedì 01.09
Metodi per la costruzione di decisioni istituzionali
La rappresentanza degli interessi
Mercati non standard
Motivazioni e incentivi alla azione collettiva
Il ruolo degli intermediari
La policy imperfetta Alessandro FUSACCHIA MIUR
2015: la politica nel mondo Ruth Hanau SANTINI L’Orientale
Ingegnosità Collettiva Leonardo PREVI TrivioQuadrivio
Volontariato e Rappresentanza Francesco GALTIERI Nazioni Unite
Tweet and The Streets Paolo GERBAUDO KING’S College, UK
Condivisione della Creatività Giorgio SPEDICATO Univ. Bologna
I Confini dell’Azione Collettiva Misurare la partecipazione Damien LANFREY MIUR Donatella SOLDA MIUR
Digital Density Flavio VENTURINI LUISS Business School Decidere nell’era della Data Revolution Federico RAVALDI Better Decision Academy Dati e decisioni Giuseppe RAGUSA LUISS Misurazione d’impatto Federico MENTO Human Foundation Hacking Public Services Daniela SELLONI Politecnico Milano
Diego GALLI Industrial Areas Foundation Innovare i partiti dal basso Mattia DILETTI La Sapienza Fare politica con altri mezzi Giovanni MORO Fondaca Marco DE PONTE ActionAID
Challenging Sharing Economy Guido SMORTO Univ. Palermo Commoditized Workers Antonio ALOISI Univ. Bocconi Innovazione Sociale Applicata Bertram NIESSEN CheFare
Workshop Costruire una Campagna Elettorale vincente Lorenzo PREGLIASCO YouTrend - Quorum
Aperitivo con... Christian IAIONE LUISS
Aperitivo con… Annibale D’ELIA Regione Puglia
mercoledì 02.09
MOOC e spazi per la partecipazione nell’Educazione Luigi PROSERPIO BOCCONI Community Organizing Roberto COVOLO Ex Fadda Linguistica applicata per Comprendere la Partecipazione Sara TONELLI FBK
Workshop Generare Partecipazione con i Dati Chiara CIOCIOLA A Scuola di OpenCoesione Aperitivo con… Maurizio NAPOLITANO FBK
Corpi intermedi
Ibridità e Organizzazioni Paolo VENTURI AICONN
Digital Transformation Program Alessandro D’ANNIBALE H FARM
Il significato dell’innovazione sociale Mario CALDERINI Politecnico Milano
Workshop Misurare le Competenze Nicola Ghirardi, Antonio Puglisi Cineca
Aperitivo con… Dino AMENDUNI ProForma
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Gli Studenti della #RSS15 Il “reclutamento” La “classe” costituita da trenta partecipanti, è stata selezionata attraverso un processo di candidatura trasparente e innovativo: dall’invio di un video di presentazione alla “narrazione” del proprio ruolo tra 5 anni. Una formula indovinata per un evento di caratura. Gli aspiranti corsisti della Summer School2015 hanno superato quota cento; tra questi, profili di livello ed esperienze variegate tanto negli
organismi comunitari quanto nelle amministrazioni locali, nel terzo settore come nelle grandi multinazionali. Oltre cento candidati con un minimo comune denominatore: un’idea ben chiara di futuro e la voglia di contribuire in prima persona, da attori del cambiamento, ai mutamenti in atto.
La mappa dei candidati alla RENA Summer School 2015 Nel dettaglio, le candidature sono arrivate da ogni zona d’Italia, ma anche due dall’estero (in particolare, una da Londra ed una da Bruxelles). Tra le città maggiormente rappresentate, guidano Milano e Roma con 7 candidati ognuna, seguite da Matera (5), Lecce (4), Caserta (3) e Torino (3). Sul piano regionale, particolarmente significativa la risposta della Puglia (15 candidati), quindi Lombardia (14), Lazio (10), Basilicata (8), Campania (8) ed Emilia Romagna (8).
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I trenta selezionati Laura Aglio 29 anni, rodigina. Economista, project manager e business developer tra pubblico e privato. Accompagno sia enti/associazioni in progetti di sviluppo locale e nella programmazione/scouting/progettazione su fondi pubblici e/o risorse private, sia imprese/startup verso nuovi business model anche internazionali. Deborah Alessandrini Ho frequentato la facoltà di Ingegneria informatica e mi sono laureata in Ingegneria robotica e automazione dei processi industriali. Voglio contribuire a liberare l’essere umano dall'alienazione di lavori ripetitivi ed usuranti per dedicarsi alla sua creatività. Intanto gli interessi di sempre: la politica e il teatro li esercito attivamente. Poi l’insegnamento, il lavoro in aziende di ICT e la progettazione europea. Luca Alessi Sono siciliano, emigrato a Milano per studio e per lavoro. Ingegnere delle telecomunicazioni, amo la tecnologia come aiuto e semplificazione della vita reale. Mi sono occupato di sviluppo software e testing, di project management, di assistenza clienti e di strategia e vendite. La prossima frontiera sarà fondare una startup. Viviana Bassan Lavoro da sempre su temi connessi con politiche locali. Da 10 anni in una fondazione erogativa su diversi temi (es.housing sociale, impresa sociale, coesione sociale). Sono da sempre attiva nel nonprofit anche come volontaria. Mi arricchisco lavorando in gruppo, mi impegno su obiettivi in cui credo, mi piace pensare e imparare facendo, creare connessioni. Andrea Bilotti 34enne, mi sono formato a Venezia, Siena e Roma prima di innervare precarie radici nell'Ateneo senese dove ho un assegno di ricerca in sociologia (ma sono assistente sociale). Vengo dal volontariato, ho scritto sulla cooperazione sociale oltre a farne esperienza concreta. Oltre alla formazione professionale, insegno organizzazione dei servizi sociali, mi occupo di valutazione di politiche e interventi nel sociale allargato. Silvia Bona Formatrice e consulente sul tema lavoro, gestisco progetti in ambiti e su scale differenti per persone ed organizzazioni sia nel privato profit e no profit, sia nel pubblico. Come assessore mi occupo di organizzazione e sviluppo del territorio. Non sono una specialista: cerco spazi di pensiero e azione al confine tra discipline, contaminando. Gabriele Candela 24 anni, sono un neo ingegnere civile che opera nella città di Reggio Calabria e attualmente frequento il corso di dottorato in ingegneria presso l'Università Mediterranea. Durante il percorso accademico oltre all'attività didattica ho fondato l'associazione studentesca EuReCa (Engineering Union of Reggio Calabria) con lo scopo di favorire la crescita degli studenti nel contesto universitario. Giuseppe Cavallo PhD in Bioengineering, e appassionato di tecnologia. Ho esperienza di ricercatore universitario in ambito di riabilitazione motoria mediata da tecnologia e successivamente di project management. Amo elettronica ed informatica e sono fortemente attratto dal mondo dell’innovazione sociale e partecipata. Ho fatto alcune esperienze all’estero in ambito di robotica e di entrepreneurship. Silvia Chillemi Nata nel 1988 mi laureo in Comunicazione pubblica e sociale nel 2011. Lavoro per 2 anni all'Urban Center del Comune di Ferrara occupandomi di progettazione urbanistica partecipata. Conseguo nel 2013 il master in Politiche Comunitarie ed Europrogettazione.Nel 2014 mi iscrivo alla laurea magistrale in Comunicazione d'Impresa. Collaboro con Unioncamere Veneto e Consorzio di Bonifica Delta Po
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Gianmario Cinelli Nato a Napoli, classe 1990, mi sono trasferito a Milano per svolgere gli studi presso l'Universita' Bocconi. Triennale in Economia Aziendale e Management e Magistrale in Discipline Economiche e Sociali acquisendo competenze manageriali e organizzative da un lato e metodologiche e analitiche dall'altro. Durante l'ultimo anno di studi ho partecipato al progetto politico "Luoghi Idea(li)" curandone l'analisi valutativa. Sara D’Agati Credo nel ruolo dell'istruzione e dell'informazione nel formare cittadini responsabili per questo mi sono sempre mossa in ambito accademico e giornalistico. Sono tornata in Italia lo scorso gennaio dall'Inghilterra, dove ho condotto a Cambridge un PhD sul ruolo di Public e e Cultural diplomacy americane nell'influenzare i processi politici Italiani, ho lavorato come research analyst per l'Italia per l'Economist Intelligence Unit. Andrea De Ferraris Tra le esperienze più significative: Scuola Holden di Torino, mi sono occupato della produzione di materiale multimediale; DAMS di Torino, da studente, mi sono occupato di WebTV; Università Ca’ Foscari, ho collaborato alla creazione di una piattaforma per insegnamento dell’italiano come L2 online; Università del Salento mi sono occupato, da dipendente, di WebRadio, WebTV, LMS, progettazione multimediale di aule. Daria Denti 38 anni italiana ed europea. Come economista della crescita credo che innovazione, ricerca, talento siano imprescindibili per il benessere delle comunità. Ho studiato e lavorato in Italia, Inghilterra, Olanda, interagendo con soggetti pubblici e privati. Ora collaboro con il World Food Forum, mi impegno per il presidio locale di Libera e avvio una startup. Tommaso Goisis Nasco a Milano, cresco ‘a sport e viaggi’, grazie ai miei. A 18 anni scopro il volontariato, e non lo abbandono più. A 19 con due amici arrivo in Mongolia in macchina. Triennale in Psicologia, Magistrale in Economia e Mgmt della PA in Bocconi, con exchange a Singapore. Dopo 4 mesi in EY a Roma, un’assessora del Comune di Milano mi chiama nel suo staff. Sto affrontando questa sfida consapevole della fortuna che ho. Roberta Guido Mi interessa lavorare alla costruzione dei diritti attraverso la progettazione e la pianificazione urbana e del paesaggio. Sono una giurista urbanista: ho studiato Diritto, ho lavorato a Strasburgo alla Corte dei Diritti Umani; insieme alla carriera legale, ho seguito un sogno studiando Urbanistica. Mi sono trovata a lavorare al Piano Paesaggistico della Sardegna ed a piani urbanistici, alla Regione. Emanuele Lazzarini Sono laureato in Economia delle Amministrazioni Pubbliche alla Bocconi. Dal 2011 sono Consigliere Comunale a Milano e dal 2013 lavoro per una società che si occupa di welfare aziendale e mobilità sostenibile. Sono stato responsabile per 4 anni di un progetto educativo delle Acli milanesi. Oltre che di politica e amministrazione pubblica mi interesso di community building, innovazione sociale, comunicazione. Tecla Livi Sono architetto e lavoro nel campo della rigenerazione urbana e della gestione di programmi complessi di sviluppo urbano con approccio integrato, partecipato e multidisciplinare. Ho esperienza più che decennale nel coordinamento di processi di coinvolgimento del territorio e di stakeholder engagement, organizzazione di percorsi partecipativi sul territorio e azioni di sviluppo locale. Roberto Lucarella Ho 26 anni e sono laureato in giurisprudenza. Durante l’Università ho organizzato iniziative di sensibilizzazione sui temi del diritto penitenziario dell'immigrazione. La politica è una delle passioni più importanti, ho pubblicato con Garzanti "Così giovane e già così moderato", la storia di un giovane che si trova alle prese con la vita di partito. Attualmente lavoro per Save the Children Italia. Luca Malservisi Ingegnere Energetico, Executive Master Technology Innovation Management (BBS). Project engineer nel Gruppo Maccaferri. Studio da Designer in Permacultura presso Accademia Italiana. Facilitatore del gruppo Bologna Dentro Porta nella rete Transition Italia, socio della CSA Arvaia. Rapito dall’improvvisazione teatrale, socio fondatore di Zoè Teatri.
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Davide Montenegro Industrial designer sulla carta ma predisposto alla pianificazione tout court. Interessato a manifattura digitale ho appena concluso la Fab Academy grazie alla quale presto visiterò il Sud Africa. A Catania sono fiero di far parte dell'Hackspace che si prefigge obiettivi di maggiore consapevolezza digitale e che si sostiene offrendo occasioni formative snelle e concrete. Stefania Paolazzi Sono nata a Trento e cresciuta in un piccolo comune tra le campagne, dove ho sviluppato una passione per i territori e le loro storie. Laureata in Studi Internazionali all’Università di Trento, ho studiato e lavorato a Siviglia, Granada e Bruxelles, dove mi sono focalizzata sull’acquisizione degli strumenti di analisi e gestione delle relazioni che intercorrono tra dimensione locale e internazionale. Cristian Parolini Laurea triennale in Economia e Management all’Università Bocconi. Da sempre interessato ai temi di pubblica amministrazione e politica, ho proseguito iscrivendomi alla specialistica in Management delle Pubbliche Amm.ni e delle Istituzioni Internazionali, sempre presso la Bocconi. Sono stato in scambio a Vancouver per un semestre e ho svolto un interessante tirocinio presso la Presidenza del Consiglio. Riccardo Pennetta Nasco nel 1988 in un piccolo paese del basso Salento. Attraverso l’ACG partecipo per anni a programmi dedicati ai ragazzi e agli anziani. Mi laureo in Giurisprudenza presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi con una tesi in diritto amministrativo. Svolgo la pratica forense presso uno studio legale milanese di diritto amministrativo con riferimento agli appalti pubblici e consulenza alle P.A. Michele Sollecito Dottore di ricerca in Letterature moderne e comparate, ho avviato una cooperativa di servizi editoriali digitali grazie alla vittoria del bando della Regione Puglia "Principi Attivi". Sono stato eletto consigliere comunale a Giovinazzo (BA) nel 2012 e da allora sono vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali, pubblica istruzione e legalità. Ho frequentato la scuola per giovani amministratori dell'ANCI. Alessandra Sposato Laureata in Relazioni Internazionali a Napoli, dopo un Erasmus a Parigi ed esperienze di studio e lavoro in Cina mi sono specializzata in Scienze Economiche a Milano. In me convivono due grandi passioni: lo studio di culture straniere e l’analisi numerica. Dopo aver lavorato tra megalopoli e multinazionali ho fatto rientro a Cosenza reinventandomi come Social Media Manager per le PMI della provincia. Eleonora Tandoi Laureata in biotecnologie indirizzo farmaceutico, agro-ambientale e alimentare. Nel 2010 lavoro in BionatItalia al mio progetto di tesi di tracciabilità genetica degli alimenti. Dal 2011 inizio a lavorare per Molini Tandoi nell’area Quality e R&S. Ho vinto un grant nel 2014 della Regione Toscana per consolidare le mie competenze nell'ambito della valorizzazione della ricerca scientifica e trasferimento tecnologico. Rossella Vignola Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Bologna (Forlì), master in Sviluppo sostenibile del territorio, lavoro presso Osservatorio Balcani e Caucaso a Rovereto. Appassionata di Balcani, ambiente, tecnologia e open software, durante un' esperienza di ricerca presso la ONG brusselese European Citizen Action Service, ho esplorato il tema della democrazia digitale.
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Gli uditori Ramona Bavassano Innovatrice sociale ante-litteram, da 25 anni lavoro come consulente di sviluppo umano sostenibile aiutando le organizzazioni a lavorare insieme per creare un mondo migliore, iniziando con la propria autodeterminazione consapevole. Dalla turistica Liguria, alla Roma Universitaria, alla carriera al Sud Italia, al coordinamento di progetti in Europa e al volontariato cooperativo nel mondo. Vania Cauzillo Formatrice, regista e imprenditrice culturale in Basilicata. Sono interessata ai processi artistici come motori di cambiamento sociale, e agli incroci di competenze apparentemente lontane per incontrare soluzioni nuove di sviluppo soprattutto in ambito culturale. Ho fondato e lavoro con: L'albero.org / Liberascienza.it / #reteteatro41/ CRESCO in Basilicata Alice Giorgio Ricercatrice della Fondazione Mattei, istituto di ricerca che si occupa di sviluppo locale. Vivo tra Milano e la Basilicata. Sono laureata in Economia delle Amministrazioni Pubbliche presso l'università Bocconi. Ho cominciato ad interessarmi di sviluppo locale durante un periodo di internship presso le Nazioni Unite in Albania declinando, nel tempo, questo interesse sempre di più a livello locale. Giuseppina Montesano Vissuta a Potenza. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Siena. Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Matera, dove attualmente vivo. Ho frequentato corsi di approfondimento post-laurea ed un master in Giurista d’Impresa. Ho lavorato 10 anni in uno studio legale, e 5 anni come Responsabile Amministrativo e Risorse Umane nel settore assicurativo, presso Ag. Gen. Ina Assitalia, Potenza.
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#RSS2015: there's no way back... 65 motivi per partecipare alla Rena Summer School (a cura del gruppo whatsapp degli studenti) 1. Gustare il Buffet. 2. Indovinare la tempistica della pausa pranzo concessa da Donatella in un intervallo chiuso tra 13 minuti e 26 secondi i 14 minuti e 20. 3. Sfuggire al riconoscimento facciale della telecamera di Antonella sul portoncino dell'entrata notturna.
17. Scoprire, grazie ai dati della linguistica computazionale FBK che la parola più pronunciata alla Summer School di
complimentato con la giuria RENA dei workshop
Rena è stata "cavallo" appena dopo "framework".
per l'assoluta incorruttibilità.
18. Scoprire che in Italia cade un governo ogni volta che
collega di RSS e incontrare per caso altri due di
di successo.
RSS
19. Ricordare agli stessi che ne sono caduti già 3.
5. Scoprire che a volte i “corpi intermedi” ostruiscono
20. Tutto alla summer school è associabile a delle slides,
6. Scoprire che a Peucezia Patrizia Serra ha perso
34. RSSovunque. Prendere un caffè a Bari con altro
Donatella e Damien sono vicini a modelizzare una policy
4. Andare a bere all’Area8. l'accesso al Bouffet.
33. Apprendere che anche Raffaele Cantone si è
attestati e aperitivi inclusi
35. Pensare che non sia possibile passare il resto dei miei giorni senza il "trz" della macchina fotografica del Pierantoni
21. Scoprire che a Rena tutto è Open tranne l'exit strategy.
36. Rena miniera di #regalofotoprofilo
miseramente le elezioni con tutti i 3 slogan del
22. Scoprire che nonostante tutto abbiamo finito in orario…
37. Tranne per Cavallo
nostro workshop elettorale.
23. Scoprire che adesso ci daranno un cd audio con 30
38. Scoprire che la Summer school finisce stanotte
tracce per approfondire durante il viaggio di ritorno
perché avevamo dimenticato di presentare 80
7. Cavallo. 8. Gli ultimi (in tutti i sensi) saranno i primi. 9. L’alta manifattura dei premi in palio. 10. Scoprire con stupore che la scuola di RESISTENZA Rena ha avuto un tasso di defezione maggiore della gita fantozziana organizzata dall'INPS. 11. Subire effetti simili a LSD dopo 10 ore di lezione frontale. 12. Aver risolto in corsa - cambiando prospettiva in pieno stile RENA -il difficile e annoso problema del rapporto complicato con la finestra, oramai problema lasciato alle spalle 13. Scoprire che a Matera le zanzare inseguono le eccellenze italiane. 14. Scoprire da Annibale D’Elia che non c'è apprendimento senza Eros. Apprendere l'eros sarà il tema della prossima Summer School. 15. Godere dell' "ora d'aria" nel "cortile interno" con le inferriate alle finestre. 16. Obama
24. Se avete altre domande potete sempre farle in #bilaterale, a pranzo, a cena, o nel sonno (cit) 25. Scoprire alla fine che Pieranto si era dimenticato di mettere il rullino (cit) 26. Tornare dalla Summer School RENA senza l'angoscia di perdere l'attestato di partecipazione 27. Apprendere che la mamma di Brunetta non ha seguito, a differenza del prof. Ragusa, i consigli di sua madre: non ha mai giocato a basket. 28. Arrivare a casa e scoprire che qualcuno si è trasferito a casa tua. Senza fare checkin 29. Peperoni cruschi e cialledda. 30. Andare alla Summer School e apprendere che era solo l'inizio … 31. Trovarsi sul lettino dello psichiatra e iniziare il racconto con "Mi trovavo a Matera, era il 2015, c'era questa scuola estiva che..." 32. Scoprire nuove categorie concettuali nate da processi di ibridazione, come quella della "coercizione spontanea".
slide 39. Scoprire che alla fine nel badge c'è scritto solo “ragazziiii” 40. Scoprire che l'installazione di opera artistica è la pratica più Smart che abbiamo x aggirare pastoie burocratiche. (Che diventa:# Scoprire che esiste un'emergente scuola pugliese del diritto amministrativo artistica ibrida) 41. Considerare “Nudge, la spinta gentile. e chiedersi "A te cosa evoca?" con risposte tra soft porno e dolce stil novo 42. Avere così tanta nostalgia da invitare a casa l'amministratore di condominio per un aperitivo e spiegare l'esperienza di cohousing 43. Invitare l’amministratore di condominio e chiedergli gli Open Data. 44. Scoprire dagli amici che sono rimasti una notte in più a Matera che la tariffa delle monacelle rientra nel non standard market.
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45. Dormire poco...Ma come un Sasso.
55. Incontrare ieri sera Caparezza in aeroporto e
46. Twittare come se non ci fosse un domani
capire che al contrario di lui sono entrato nel
47. Fare l'aperitivo e contemporaneamente ESSERE
tunnel
l'aperitivo delle zanzare
56. Uscire oggi dal lavoro dopo una giornata
48. Renzo Mattei "in persona"
complicatissima, sorridendo perchè in fondo "
49. Il Moscow Mule allo zenzero nella tazza di rame
sono solo le 18:30, c'è una vita prima di domani
50. La domanda sulle categorie di un celebre sito web
mattina.."
51. Ballare la macarena e poi cantare a cappella "Gli
57. Dedurre, con immenso sollievo, dalla mail della
Anni" degli 883 (lasciando prove fotografiche del
Preside che la scuola Rena non è stato solo un
fatto)
"intenso corso di sopravvivenza intellettuale "
52. Apprendere che essere socio RENA significa giocare in attacco evitando il catenaccio. 53. Il tutto era stato già anticipato dal presidente onorario di Rena Max Pezzali nel framework "la dura legge del gol". 54. Giocare in strada alle 4 del mattino a bandier(E)na seguendo le istruzioni combo "1 spalla 3" o "2
58. Rendersi conto che non era adrenalina, ma è proprio lo studente Sollecito ad essere così (nomen omen) 59. Scoprire che gli orari della #RSS sono stati
60. Constatare che amiamo gli elenchi numerati in modo viscerale 61. Rendersi conto che in #RSS2015 hai socializzato con un certo Tommaso Goisis, il cui cognome è un evidente celebrazione del Califfato.. 62. Scoprire che dopo la Summer School le proprie letture si dividono in 2 categorie: quelle dei libri citati a lezione in modo suggestivo. La seconda categoria è uguale alla prima 63. Due settimane dopo aver cominciato la Summerschool, scoprire di avere lo strano desiderio di iscriversi ad un MOOC 64. Effetto RENA: riappropriazione di aspetti di vita sociale, individuale o di gruppo, spesso anche dai
elevati a standard internazionale la cui prima
risvolti fanciulleschi e giocosi, solo nella fascia
applicazione in Italia è sperimentata presso il
oraria 21- 5
MIUR
cariola 5" (con prova video)
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La Survey Il parere degli studenti su contenuti, organizzazione e logistica dell’edizione 2015 L’esperienza della Summer School
Un’esperienza formativa intensa quella della Summer School per contenuti, tempi e modi. Un contesto
in
cui approfondire
temi cruciali,
arricchire la propria cassetta degli attrezzi ed entrare a far parte di un network popolato da competenze di alto profilo. Formazione e networking, dunque, le parole d’ordine della scuola estiva - in pieno stile RENA. I partecipanti all’edizione 2015 descrivono la RSS2015 come un contesto informale, adattivo, in cui l’apprendimento è facilitato dal clima di scambio e confronto continuo. Rigenerante, “a rilascio lento” laddove i ritmi sostenuti non sempre lasciano tempo alla riflessione ma generano stimoli che permangono nel tempo. Workshop e aperitivi tematici i momenti più apprezzati, tempi e logistica da migliorare in vista dell’edizione 2016.
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1a giornata - Decisioni
La prima giornata, incentrata sui metodi per la costruzione di decisioni istituzionali ha visto alternarsi interventi che hanno inquadrato il processo di policy nel suo complesso e approfondito alcuni temi e strumenti che risultano crescentemente strategici nel quadro decisionale. Dalla “policy imperfetta” di Alessandro Fusacchia, che introduce e costruisce il quadro di senso entro cui l’intera giornata di sviluppa, fino ai processi di coinvolgimento delle comunità locali nella definizione dei servizi pubblici; la prima batteria di interventi mette a confronto modi diversi di prendere le decisioni, con un approfondimento significativo sul tema dei dati sia nella costruzione delle politiche che nella loro valutazione. “Mi ha aiutato a costruire una mappa di quanto si è poi sviluppato nelle giornate seguenti. Intensa anche emotivamente” Secondo alcuni partecipanti, la giornata più stimolante. Prova a mettere in relazione il “cambiamento” con le attività di studio e modellazione che si basano sull'utilizzo dei dati: capire quali sono le dimensioni da considerare quando si costruisce il processo di policy permette di generare impatto. Incisivi secondo altri i casi presentati, che costituiscono un’occasione per discutere in concreto gli stimoli e
le suggestioni offerte dai relatori. Sostituirei - suggerisce uno dei parteciapnti - la presentazione sui SIB con un workshop sulla costruzione di una policy: agli studenti viene dato il tema e alcuni elementi di contesto e in gruppi devono immaginare l'inserimento nell'agenda politica, gli obiettivi, l'implementazione, monitoraggio e valutazione.
2a giornata - Politica
La seconda giornata affronta il tema della rappresentanza degli interessi: l’intervento di apertura di Ruth
Hanan Santini, docente dell’Università Orientale, costruisce lo sguardo d’insieme sul contesto geo-politico che aiuta a contestualizzare in uno scenario globale gli interventi successivi: dall’analisi della cultura dei movimenti di protesta del 21 secolo offerta da Gerabaudo del KING’S College, all’approccio abilitante dell’Indutrial Areas Foundation presentato da Diego Galli.
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Una delle giornate più “intense” secondo gli studenti - sia per durata che per stimoli ricevuti - si conclude con un doppio appuntamento: il workshop sulla costruzione di una campagna elettorale realizzato da YouTrend - Quorum che ha costituito un elemento positivo, sia per l'impatto sull'apprendimento, sia perchè ha introdotto un elemento di leggerezza (sempre pensosa!) e di "cambiamento" nel ritmo della giornata, e la cena/dibattito con Annibale D’Elia.
3a giornata - Mercato
Alla terza giorntata dedicata ai mercati non standard, fa da introduzione Leonardo Previ con una lezione sul tema dell’ingegnosità collettiva che analizza il rapporto tra innovazione, partecipazione e attivazione; a seguire un doppio approfondimento sul tema della sharing economy con Guido Smorto e Antonio Aloisi che ne discutono aspetti critici e rapporto con la dimensione lavorativa. In chiusura Bertram Niessen, con uno sguardo al tema dell’innovazione sociale come lente attraverso cui leggere e interpretare le dinamiche ed i cambiamenti della società. “La giornata più ‘equilibrata’ tra stimoli culturali e spunti di riflessione, modelli, nuovi contenuti, idee da applicare nel mio quotidiano. Sembra incredibile da dire, ma è volata.” Stimolante per molti anche l’aperitivo con Maurizio Napolitano di Fondazione Bruno Kessler, al punto da ritenere che sarebbe stato interessante vederne le applicazioni, la formula del "laboratorio" sarebbe stata la più adatta - suggeriscono gli studenti.
4a giornata - Partecipazione
Penultima giornata incentrata sul tema dell’azione collettiva, tra motivazioni e incentivi: in apertura Donatella Solda e Damien Lanfrey con su intervento su “Confini dell’azione collettiva. Misurare la partecipazione”; al punto di vista istituzionale, si affiancano nel corso della giornata testimonianze diverse che declinano il tema della partecipazione in ambiti che vanno dall’educazione allo sviluppo delle comunità
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locali, con Proserpio dell’Università Bocconi e Covolo dell’ex Fadda di San Vito dei Normanni. Dopo l’approfondimento su con Tonelli di FBK su “Lingusitica applicata alla partecipazione”, la giornata prosegue con curato da A Scuola di Open Coesione - “Generare partecipazione con i dati”. Per alcuni la giornata migliore, con un chiaro filo logico e completa nel trattare dalla riforma nazionale della scuola, alla riattivazione di un singolo spazio in Puglia; molto chiara nello sviluppo: modellizzazione, esempi e buone pratiche, strumenti. L’attenzione degli studenti resta sull’applicazione dei concetti appresi durante la giornata e sugli strumenti.
5a giornata - Corpi intermedi
L’ultima giornata è dedicata al ruolo degli intermediari, con un intervento di Francesco Galtieri su volontariato e della rappresentaza a cui fanno seguito Paolo Venturi di AICCON e Alessandro D’Annibale che racconta l’esperienza di H-Farm. Oltre all’intervento conclusivo di Mario Calderini, sul significato dell’innovazione sociale si aggiungono i saluti dell’Assessore Regionale Luca Braia e Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Molto stimolante professionalmente - secondo i partecipanti - ha
contribuito ha sistematizzare quanto è emerso dalle giornate precedenti, immaginandone l’applicazione; molto interessante per temi e qualità docenti, purtroppo in parte sacrificata dato che era ultimo giorno con tempi stretti. “Perfetta per concludere, lasciando e facendo capire il significato di una cittadinanza attiva e la responsabiltá individuale.”
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Un commento finale
Credi sia stata un'esperienza utile per la tua vita personale e/o professionale? Se si, in che modo? La Summer School si conferma un appuntamento intenso. Dalle valutazioni degli studenti emergono elementi ricorrenti che aiutano a tracciare il quadro di un momento formativo ad alto impatto, capace
di incidere nel modo in cui i partecipanti interpretano, interrogano e agiscono la propria vita professionale. Dedicare cinque giorni alla formazione, durante la pausa estiva, per molti è un modo per “ricaricarsi”, far nascere nuovi interrogativi e stimoli per la propria attività. Approfondire temi e questioni cruciali, ma anche ampliare il proprio network relazionale e confrontarsi con docenti e studenti di alto profilo sembrano essere risultati riconosciuti in modo trasversale dai partecipanti alla Summer School.
Mi ha permesso di inquadrare temi centrali delle sfide che si pongono di fronte a chi vuole contribuire con la propria attività professionale e non ad un miglioramento della società. È stata inoltre un'esperienza capace di ridarmi entusiasmo e fiducia. È l'esperienza intellettuale più interessante che ho fatto negli ultimi anni. Certamente. Ho ricevuto diversi stimoli che a loro volta hanno fatto germinare felici intuizioni per la mia attività professionale e per la mia attività politica.
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Esperienza utile e davvero stimolante. Oltre a ripartire nella mia quotidianità con mille domande, dubbi ma anche tanti spunti, quest'esperienza mi ha dato molti spunti sulla parte business e un po' politica. Ho ricevuto stimoli e piste per essere "apprendista permanente", ho ampliato il network professionale e personale con relazioni di qualità, ho individuato alcune possibilità di sviluppo professionale che ora voglio esplorare. Sì molto, professionalmente al 40% per i temi trattati e gli strumenti che ne ho appreso, al 60% per le persone che ho conosciuto, sia docenti che studenti. Personalmente mi ha fatto davvero bene rimettermi in una situazione di apprendimento e in cui si parte tutti sullo stesso piano. Sì. Mi ha regalato un nuovo punto di vista su mercato, politica, istituzioni e molte altre cose. Ho sicuramente messo nel cassetto nuove competenze e ho conosciuto molte persone con le quali potrebbero iniziare progetti interessanti. Non è la prima volta che partecipo ad esperienze "totalizzanti" come le SummerSchool, eppure ho trovato uno staff capace e disponibile, compagni di avventura di alto profilo, una batteria di docenti di elevata esperienza. Mi ha dato degli importanti strumenti da utilizzare nel prossimo futuro. 5 giorni di full immersion su temi di estremo interesse e con un filo conduttore che consente connessioni e sinergie. La trasversalità dei temi stessi consente a tutti (indipendentemente dalla formazione o attività professionale di partenza) di accrescere il proprio bagaglio con nuovi strumenti e metodi di lavoro. Mi ha permesso di conoscere in una cornice molto bella tutto quanto di più innovativo si sta muovendo nel nostro paese. Mi ha dato spunto per la mia vita personale e suggestioni e utili collegamenti per la mia attività professionale. Sicuramente utile. Principalmente per gli stimoli suscitati dai racconti sui progetti/esperienze dei relatori e per la qualità dei rapporti umani nati fra gli studenti della SummerSchool. Il mix (relatori, temi, classe) ha generato riflessioni e favorito uno sguardo diverso anche rispetto ai contesti di vita e lavoro, ed esperienze/progetti finora vissuti. Estremamente utile sotto diversi punti di vista: dagli stimoli prodotti dai relatori, alle relazioni instaurate con gli altri partecipanti. Mi ha dato la possibilità di mettermi in discussione, di affrontare questioni conosciute e studiate da un altro punto di vista.
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Ti è piaciuto qualcosa in particolare? I workshop e, in generale, le occasioni in cui si è provato ad applicare quanto emerso e ad affrontare le sollecitazioni emerse in contesti non frontali sono stati particolarmente apprezzati. Laboratori e aperitivi tematici hanno creato una dimensione di apprendimento continuo pur con ritmi e strumenti differenti. Alcuni partecipanti rilevano, inoltre, la capacità dei docenti di trattare argomenti complessi in modo che questi risultassero facilmente accessibili e comprensibili a persone con background diversi. Il clima informale, la capacità e disponibilità ad interagire ben oltre l’orario delle lezioni hanno permesso a tutti i partecipanti di vivere un'esperienza vivace anche dal punto di vista relazionale. Un format efficace nella sua dimensione formativa: ne viene riconosciuto il metodo, la composizione di testimonianze, esperienze e riflessioni ad ampio spettro; così come il fil rouge tra i diversi temi nell’arco della stessa giornata e durante l’intera scuola. Tanto intenso nella sua strutturazione quanto disponibile all’adattamento, a ricevere feedback e a modificarsi a seconda degli stessi.
In generale: qualità e varietà classe (profili, età, provenienza geografica), approccio multidisciplinare, intensità lezioni (con i suoi pro e contro). La possibilità di incontrare e discutere in maniera sempre costruttiva con persone unite da un approccio comune alla lettura dei fenomeni. La formula degli aperitivi e dei workshop ha reso gli aspetti trattati più vicini e tangibili. Ho trovato particolarmente utili i workshop. Ho anche apprezzato alcuni relatori per aver saputo "raccontare" temi giuridici ed economici con una freschezza e semplicità che difficilmente si trova in lezioni frontali che in poco tempo devono affrontare un tema complesso. La disponibilità del team RENA al cambiamento, modificando alcune scelte in corsa. Il clima che si creava al di fuori dalle lezioni, anche con i docenti stessi. Mi è piaciuto il clima tra noi e i docenti ma soprattutto la quantità di informazioni ed esperienze. Dalla location, alle professionalità e alle persone che ho conosciuto e con cui ho interagito. Molto interessanti i workshop che permettono di mettersi in gioco ed applicare quanto appreso.
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Il clima informale ha sicuramente facilitato l'apprendimento, la selezione in ingresso penso che abbia contribuito ad elevare il livello di discussione dei contenuti e di relazione all'interno dei momenti formativi. La compresenza di testimonianze, esperienze e riflessioni teoriche che dimostrano come il cambiamento si impari facendo e pensando in una circolarità virtuosa. Ambiente informale, docenza di alto livello, ospiti che non fuggivano al termine della loro esposizione. La capacitá del team RENA di ricevere feedback e adattare la scuola alle esigenze/consigli degli alunni. Il format: molto denso, ma con innumerevoli fili che collegano tra loro le giornate, gli argomenti. Mi è piaciuto il fil rouge che ha tenuto insieme ciascun intervento nell'arco di una stessa giornata dedicata ad un argomento; mai banale, molto coerente e in cui, pur avendo estrazioni e competenze differenti, ciascuno potesse trovare la propria dimensione di apprendimento e ricerca. L'alto profilo dei docenti e dei contenuti. La ricchezza di casi, testimonianze ed esperienze concrete.
Cosa hai apprezzato meno? Logistica da migliorare per la Summer School e necessità di incrementare i momenti laboratoriali, riducendo gli interventi frontali dei docenti. Gli studenti hanno ritenuto faticoso il format intensivo, richiedendo più tempo per l’assimilazione dei contenuti proposti e il confronto sugli stessi. La connettività wifi e la logistica della sala corsi sono sicuramente da migliorare. Mentre vivi la Summer School non sei contento di essere sempre attivo e pronto ad immagazzinare dati e informazioni per 12-14 ore al giorno ma lontano da Matera apprezzi tantissimo ... la Summer School è a "rilascio lento". Per quanto riguarda le lezioni non teoriche avrei preferito piú racconti su come/perchè delle cose si sono potute fare che semplici narrazioni sui progetti. Ritmi un po' serrati, a discapito della discussione e delle domande. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo per fare sedimentare le lezioni e per conoscere la città. Ritmi molto sostenuti, qualche ora di pausa qua e là era necessaria per riprendersi e sostenere attivamente le attività successive.
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La mancanza di momenti per riordinare le idee. Forse averi apprezzato anche più workshop e momenti per sperimentare. L'assenza di momenti di rilettura dei contenuti - sia in aula che extra moenia - è stata faticosa.
Consiglieresti a qualcun altro di partecipare alle prossime edizioni? Vuoi spiegarci perchè? La totalità degli studenti consiglierebbe l’esperienza della Summer School come occasione di confronto e arricchimento personale e professionale; un luogo in cui accrescere le proprie conoscenze, entrare in contatto con esperienze innovative e instaurare relazioni con persone che condividono un approccio simile.
La Summer school Rena è un formidabile luogo di contaminazione, ispirazione e studio. Si affrontano contenuti di frontiera capaci di mettere in discussione il proprio modo di pensare. La ritengo un'esperienza unica, 5 giorni in cui ci si sforza a guardare oltre l'urgenza quotidiana per costruire una visione collettiva del cambiamento. Si è privilegiati nella possibilità di interazione diretta e senza filtri con persone molto interessanti, veri change makers. Un’occasione di confronto e arricchimento personale e professionale. Oltre a creare occasioni di collaborazione con altri partecipanti anche dopo la Summer School. L'entrare a far parte di un network così variegato per professionalità, preparazione e ben consolidato, che anno dopo anno mette a contatto tutti i partecipanti, anche quelli delle precedenti edizioni. Ho già consigliato ad amici di seguire RENA e quanto propone perchè ritengo sia una tra le associazioni che più in Italia può contribuire a guidare il cambiamento in una direzione che condivido fortemente e auspico. Consiglierei di anteporre la RSS ad altre scuole specialistiche e/o tecniche perché la prima aiuta a creare una visione del mondo, le seconde ti danno degli strumenti per realizzare quella visione.
Quali argomenti credi dovrebbero essere approfonditi nell'edizione 2016? 30
Dai commenti degli studenti emerge soddisfazione per la suddivisione in macrotemi; gli argomenti più importanti da approfondire: partecipazione e corpi intermedi. Tra i suggerimenti, attenzione al ruolo dell’informazione e della comunicazione ma anche alle politiche su migrazioni, società multiculturali e integrazione dei flussi nella dimensione locale, change managment all’interno della pubblica amministrazione, sostenibilità e impresa. Allo stesso tempo, oltre agli approfondimenti teorici gli studenti dimostrano di aver molto apprezzato i momenti laboratoriali e i workshop. Da rendere più centrali nella strutturazione del programma, utilizzandoli come strumento di approfondimento e sperimentazione.
Le prospettive e le conseguenze dei fenomeni migratori e delle società multiculturali l'innovazione sociale e i diritti civili. La comunicazione, magari analizzata sotto l'aspetto digitale. Ho trovato molto interessanti i contenuti sui corpi intermedi e mi sarebbe piaciuto un maggior livello di approfondimento. Mi piacerebbe anche un laboratorio su come "mettere in piedi" un'associazione o un'impresa sociale. Ho trovato tutti utili tutti e 5 i macrotemi. Mi sarebbe piaciuto qualcosa sul mondo dell'informazione. Personalmente approfondirei il change management all'interno della PA, con un'attenzione anche sulla gestione delle risorse umane. Sostenibilità: ambientale e sociale delle politiche e del mercato. Engagement/partecipazione in contesti di crisi. Aggiungerei un focus su nuovi approcci all'integrazione e gestione della multiculturalità nella dimensione locale. Le competenze per la società che cambia. Approfondire il tema del rapporto tra orizzontalità e specializzazione. Sarebbe interessante un workshop sulla costruzione di policy; Workshop: "come costruire una policy" La partecipazione é un tema che credo possa essere maggiormente approfondito. Un focus su come fare impresa e/o sulle politiche imprenditoriali giovanili. Open data. Più workshop e sessioni tematiche più specifiche su questo argomento.
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I docenti Antonio Aloisi @_Aloisi
PhD student in Business and Social Law (“Diritto dell’impresa”), mi occupo principalmente di diritto del lavoro e delle relazioni industriali. Laurea in giurisprudenza con tesi sul caso FIAT e sulla contrattazione decentrata. Da marzo 2014 nell’ufficio di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (al lavoro su molti fronti, soprattutto su La Buona Scuola). Sono stato consigliere di amministrazione della mia università, eletto dagli studenti col sostegno del gruppo indipendente B.lab. Oggi sono nel del direttivo dell’associazione RENA, il movimento che mobilità le comunità del cambiamento in Italia. Sono membro della Consulta delle Università e delle Accademie del Comune di Milano. Nel 2013 stage nel dipartimento EPB dello studio legale Freshfields, a Milano. Nel 2012 internship a Philadelphia presso lo studio legale Sigman & Zimolong. Per due estati ho lavorato nell’ufficio stampa della rassegna Cortina InConTra. Avevo un blog, ho scritto su Linkiesta.it e fatto il bagnino.
Dino Amenduni @doonie
Classe 1984, è il responsabile nuovi media e consulente per la comunicazione politica di Proforma, agenzia di comunicazione di Bari. Da gennaio 2013 collabora con le testate locali del Gruppo Espresso, per cui scrive articoli di analisi sulla politica (e la comunicazione politica) nazionale, e da febbraio 2014 collabora con Repubblica – Bari. Insegna comunicazione politica (sempre di più) e social media marketing (sempre di meno) in giro per l’Italia. Collabora anche con altre testate online, in particolare con Valigia Blu. Con Proforma, ha inoltre partecipato (tra le altre) alle campagne elettorali di Michele Emiliano (Bari – 2009), Nichi Vendola (Regione Puglia – 2010) Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia – 2013), Matteo Renzi (Primarie PD Nazionale 2013), PD Nazionale (elezioni europee 2014), Cecile Kyenge (europee 2014) e Antonio Decaro (Bari – 2014). Fa parte dello staff del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Nel tempo libero cura anche un blog personale con cui (prevalentemente) raccoglie citazioni e un blog musicale. È il vicecapitano, e pagellista titolare, della sua squadra di calcetto di periferia.
Mario Calderini @mariocalderini
Mario Calderini, laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha ottenuto il PhD in Economics presso la University of Manchester. E’ Professore Ordinario al Politecnico di Milano presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale dove insegna Economia e Organizzazione Aziendale e Sistemi di Controllo di Gestione. È vice-direttore dell’Alta Scuola Politecnica. È Honorary Research Fellow presso la University of Manchester. Insegna Management dell’Innovazione presso la Luiss Business School ed è stato Visiting Professor alla Tongji University di Shanghai. È il consigliere del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, con delega alle politiche di ricerca e innovazione. Durante il governo del Presidente Monti è stato consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di strumenti finanziari per l’innovazione. Recentemente è stato membro e delegato italiano della Task Force del G8 per la Social Impact Finance, partecipando, insieme alla Fondazione Human e all’Universitità di Roma La Sapienza, alla stesura del Rapporto italiano “La finanza che include. Gli investimenti ad impatto sociale per una nuova economia”. È titolare del corso Social Innovation all’interno della Laurea Magistrale in Management Engineering.
Chiara Ciociola @chiaracio
Community Manager di A Scuola di Open Coesione. Web editor e redattrice di Neural Magazine rivista di cultura digitale, attivismo e nuovi media. Ha partecipato alla sua ideazione e collabora attivamente con la redazione nazionale di Monithon, piattaforma di monitoraggio civico basata sugli open data pubblicati sul portale OpenCoesione. Da Giugno 2013 è co-fondatrice di akuBari, associazione di promozione sociale per lo sviluppo urbano e la partecipazione attraverso le nuove tecnologie e gli open data. Da Community manager ha seguito A Scuola di OpenCoesione dalla sua prima sperimentazione, affiancando le classi delle scuole pilota partecipanti per l’anno scolastico 2013-2014.
Roberto Covolo @RobertoCovolo
Detto “Rombi”. Sociologo di formazione, cuoco per passione. Dal 2007 al 2011 ha lavorato per Bollenti Spiriti il
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programma della Regione Puglia per le politiche giovanili. Dal 2012 coordina le attività di ExFadda e vuole trasformarlo nello spazio culturale e sociale più bello della Puglia. Dal 2014 coordinatore della Scuola di Bollenti Spiriti, ideata per formare nuove figure professionali dedicate all’attivazione di progetti di sviluppo locale e di animazione di comunità attraverso il coinvolgimento dei giovani pugliesi.
Alessandro D’Annibale @aledannibale
Appassionato di comunicazione, gli piace raccontare le storie che sono dietro alle aziende e ai brand più autentici. È Media Communication Strategist di Garage, startup incubata dal Novembre 2011 all’interno di H-Farm Ventures. Giornalista attivo nel campo della moda, ufficio stampa per marchi emergenti e caporedattore della rivista Mug. Ha curato numerose esposizioni di carattere artistico (Giovanni Gastel, Alain Arias-Misson, Magis, Cracking Art Group, Yoko Ono, ecc.) e commerciale (John “Crash” Matos for Tumi, Premiata, Tretorn, Polo Ralph Lauren, ecc.). È membro del Consiglio Direttivo del “Consorzio Per Mio Figlio”, onlus nata, oltre 10 anni fa, allo scopo di umanizzare le cure dei bambini ospedalizzati negli ospedali della Provincia di Treviso.
Annibale D’Elia @annibale_delia Si occupa da oltre dieci anni di strategie di rete per reinventare le politiche pubbliche al sud Italia. Dopo aver lasciato la carriera musicale, ha studiato all’Università di Bari e di Firenze, e ha cofondato una cooperativa premiata nel 2000 come migliore giovane impresa d’Italia. Dal 2007 lavora a Bollenti Spiriti, il programma della Regione Puglia per i giovani. È stato chiamato nella task force del Mise sulle startup innovative e nel comitato di indirizzo del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca. Dirigente dell’ufficio Politiche Giovanili e Legalità della Regione Puglia. Marco De Ponte @MarcoDePonte Marco De Ponte è segretario generale di ActionAid dal 2001 e fino al 2010 ne è stato direttore internazionale per la Regione Europa. Laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università di Padova, ha conseguito un master in Diritti Umani all’Università di Londra. In seguito ha collaborato con atenei italiani per la Fondazione Europea per i Diritti Umani (a Bruxelles), valutando progetti di Organizzazioni Non Governative. Nel 1999, per conto di Intersos, è stato general human rights coordinator & Albania desk durante la ricostruzione bellica. Impegnato con Amnesty International a livello nazionale e internazionale, per sei anni è stato vicepresidenti di AI Italia, sedendo per otto anni nel consiglio direttivo nazionale, e lavorando per due anni come promotore per l’Etiopia al segretariato internazionale dell’organizzazione (a Londra).
Mattia Diletti @mattiadiletti Ricercatore in Scienza politica, ha lavorato all’Università di Teramo ed è stato Visiting Scholar della Georgetown University (Washington DC, Stati Uniti). I suoi interessi di ricerca riguardano il sistema politico americano, il rapporto tra intellettuali, esperti e politica, l’evoluzione delle culture politiche, le élite politiche. Recentemente, è stato coordinatore della Ricerca di DIpartimento “I think tank in Italia” (ricerca svolta grazie al sostegno di Vodafone Italia). È membro della Sisp (Società Italiana di Scienza Politica), del GeopEC (Osservatorio Geopolitico sulle Elite Contemporanee) e del Cemas (Centro di ricerca Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa sub.sahariana della “Sapienza”). Fa parte del Comitato Scientifico del Cispea (Centro interuniversitario di Storia e Politica Euroatlantica), è membro del Comitato Scientifico della collana editoriali “Sconfinando” (Guerini e Associati, Milano) e del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Comunicazione, Ricerca, Innovazione. Alessandro Fusacchia @FusacchiA
Capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Prima di ricoprire questo incarico, è stato Consigliere per la diplomazia economica del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino. Fino ad aprile 2013, è stato Consigliere per gli affari europei, i giovani, e l’innovazione del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado
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Passera, per il quale ha ideato e coordinato il lavoro della task force che ha prodotto il Rapporto Restart, Italia!, alla base della prima legge italiana sulle startup innovative. Ha lavorato per quasi due anni a Bruxelles, presso il Consiglio dei Ministri dell’Unione europea, assistendo i ministri delle Finanze ungherese, polacco e danese – nel loro ruolo di presidenti dell’ECOFIN – negli incontri ministeriali del G20. Prima ancora aveva lavorato a Roma presso l’Ufficio G8 della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2008-2009) e come ghost-writer del Ministro del Commercio Internazionale e per gli Affari Europei Emma Bonino (2007-2008); a Ginevra presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio-WTO (2005); a Bruxelles nel Gabinetto del Presidente della Commissione europea Romano Prodi (2004). Per cinque anni, dalla sua fondazione all’inizio del 2012, è stato presidente di RENA (Rete per l’Eccellenza Nazionale).
Diego Galli Lavora a Radio Radicale dal 2003, dove è responsabile del sito internet. Si è occupato anche di campagne politiche, giornalismo partecipativo, teatro sociale e strumenti di democrazia diretta. Ha lavorato come community organizer per Common Ground, l’affiliata a Milwaukee dell’Industrial Areas Foundation. Al momento si dedica al progetto di portare qui in Italia questo metodo di cittadinanza a rivitalizzazione delle comunità testato nel corso di 75 anni, in oltre 100 città e 5 diversi Paesi del mondo. Il suo sito è www.communityorganizing.it da dove può essere contattato.
Francesco Galtieri @f_galtieri
37 anni ed è cresciuto a Matera. Attualmente è a capo della Sezione per le attività di Consolidamento della pace, presso United Nations Volunteers in Bonn. Nel 2014 ha coordinato l’invio di 500 volontari come personale specializzato delle Nazioni Unite nella risposta alla crisi d’Ebola in Africa occidentale. Selezionato nel Leadership Development Programme (LEAD) del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), ha ricoperto la carica di coordinatore dei consiglieri in materia di riforma dei programmi di sviluppo e aiuti umanitari delle Nazioni Unite per l’Africa (2008-2010) ed è stato responsabile delle operazioni e programmi di sviluppo e consolidamento della pace di United Nations Volunteers, in Sudan, Sud Sudan, Chad, Burundi e Repubblica Centrafricana (2010-2012).
Paolo Gerbaudo @paologerbaudo
Sociologo culturale e politico, docente universitario in società e culture digitali al King’s College London. Precedentemente è stato professore associato in giornalismo e comunicazione presso il Media Departement della Middlesex Universiity e professore aggiunto di Sociologia presso l’American University de Il Cairo. È autore di Tweets and the Streets, libro su social media e attivismo, pubblicato da Pluto Press nel 2012.
Nicola Ghirardi @ghirardinicola
Civic Hacker nel tempo libero, appassionato di Open Data e Data Journalism, di cui scrive sul suo blog. Volontario in coderdojo, movimento senza scopo di lucro che si occupa di istituire dei club e organizzare incontri gratuiti per insegnare ai giovani a programmare. Tecnologo nel settore education, lavoro per CINECA, consorzio di università, nel dipartimento servizi innovativi.
Christian Iaione @chrisiaio
Christian Iaione è professore associato di diritto pubblico, direttore scientifico di Labsus – Laboratorio per la Sussidiarietà, coordinatore di Labgov – Laboratorio per la governance dei beni comuni. Laurea in Giurisprudenza alla Luiss, master in Government Economic Regulation presso la New York University e dottorato di ricerca in Amministrazione Pubblica Europea e Comparata presso la Facoltà di Economia della Sapienza. Ha insegnato Comunicazione istituzionale per la LUISS Guido Carli, Federalism and multilevel governance per la Sapienza e Diritto pubblico per UniCusano. Oggi insegna diritto pubblico per l’Università degli Studi Guglielmo Marconi e Governance dei beni comuni per la LUISS Guido Carli. Ha pubblicato diversi articoli nel campo del diritto pubblico e amministrativo ed è autore di due monografie: “Le società in house. Contributo al principio di auto-organizzazione e auto-produzione degli enti locali” (Jovene, 2007) e “La regolazione del trasporto pubblico locale. Bus e taxi alla fermata delle liberalizzazioni” (Jovene, 2008). Ha curato con Gregorio Arena il volume “L’Italia dei beni comuni” (Carocci, 2012).
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Damien Lanfrey @damienlanfrey
Laureato in Economia all’Università degli Studi di Parma, ha conseguito il dottorato alla City University in Sociologia dei Media, con una ricerca sui processi, configurazioni e pratiche di azioni collettive nate sui Social Web. Successivamente si occupa di new media e sociologia delle organizzazioni. Dal 2012 è collaboratore del Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sui temi dell’E-Government, public engagement, politiche dell’innovazione e smart cities. È membro dell’Internet Politics ECPR Standing Group e dell’Oxford Internet Institute Doctoral Programme Alumni Group.
Federico Mento @fed_mento
Dottore di ricerca in scienze etnoantropologiche, si occupa di studi urbani. Federico è esperto di relazioni istituzionali, ha lavorato nel settore della progettazione europea e al Ministero delle Politiche Giovanili. È stato docente a contratto di Antropologia dell’Ambiente all’Università di Siena. Attualmente, insegna Antropologia Culturale presso il Corso di Laurea in Cooperazione e sviluppo alla Sapienza. Federico parla italiano, inglese, spagnolo e portoghese. È nello staff di Human Foundation.
Giovanni Moro Nato a Roma nel 1958. È sposato e ha due figli. Laurea in filosofia teoretica conseguita all’Università La Sapienza di Roma nel 1981 con una tesi su “Il concetto di concetto. Una definizione in chiave di epistemologia delle scienze sociali”. Tra il 1982 e il 1992 ha svolto studi e ricerche in epistemologia delle scienze sociali e in sociologia politica presso il Cerfe di Roma. Ha come principali campi di ricerca teorica ed empirica i fenomeni contemporanei connessi alla cittadinanza e in particolare l’attivismo civico, la governance delle politiche pubbliche e la cittadinanza d’impresa. È presidente di FONDACA, la Fondazione per la cittadinanza attiva, un ente costituito alla fine del 2001 che si ispira alla esperienza e alla ricerca del movimento Cittadinanzattiva e che svolge funzioni di ricerca, formazione avanzata, dialogo culturale e consulenza sulle nuove forme di cittadinanza nelle società contemporanee. Insegna Sociologia dei fenomeni politici alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Macerata.
Maurizio Napolitano @napo
Da piccolo aveva due passioni: l’informatica e la pallavolo. Poi all’università ha studiato sociologia a Trento. Tuttavia, le sue due passioni non lo hanno abbandonato e oggi sono diventate due mestieri: l’allenatore di pallavolo professionista (serie A austriaca) e il ricercatore in informatica. È ricercatore presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, dove si occupa di software libero e open source, beni digitali, open data, reti sociali, cartografia, OpenStreetMap. È stato scelto da Open Knowledge Foundation come suo portavoce in Italia, Italian Linux Society come presidente.
Bertram Niessen @bertramniessen
Ricercatore e artista elettronico. Come docente, autore e progettista si occupa di uno spettro ampio di argomenti: spazi urbani, economia della cultura, DIY 2.0 e manifattura distribuita, culture della rete e della collaborazione, innovazione dal basso. Al cuore di tutto c’è un forte interesse per l’intersezione tra cultura, tecnologia e società, e la convinzione che ci sia il bisogno di nuove forme di azione sociale e politica. Dal 2012 è tra gli ideatori e il project manager di cheFare, premio da 100.000 euro per progetti di innovazione culturale promosso da doppiozero. Come sociologo, dal 2003 insegna in corsi graduate e post-graduate un ampio spettro di materie, dalla metodologia della ricerca alla sociologia della cultura, passando per la sociologia urbana e le nuove tecnologie per la ricerca sociale. Nel 2009-2010 è stato ricercatore post-doc all’Università di Milano, lavorando sui progetti della Comunità Europea EDUFASHION e Openwear (economie P2P, crowdsourcing, moda e design). Ha svolto un PhD in Urban European Studies all’Università di Miano-Bicocca, investigando le relazioni tra città, economia della creatività e processi d’innovazione sociale. Nel 2001 è stato membro fondatore del collettivo sperimentale di arte elettronica otolab, con il quale indaga la rappresentazione drammaturgica del suono e insegna Performance Audiovisiva alla NABA di Milano e in vari altri luoghi). Collabora con doppiozero, ilCenter for Digital Ethnography, la Foundation for P2P Alternatives e Digicult. Scrive spesso, dove capita.
Lorenzo Pregliasco @lorepregliasco
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Lorenzo Pregliasco, laureato in Linguistica all’Università di Torino, è direttore e co-fondatore di YouTrend e della startup di ricercheQuorum. Per YouTrend ha coordinato progetti di data journalism come la realizzazione della prima mappa interattiva delle elezioni italiane. Ha scritto per Aspenia e La Stampa e collaborato con la Rai. Dal 2008 al 2011 ha lavorato per Termometro Politico, che ha contribuito a fondare. Ha scritto Il crollo (Editori Riuniti, 2013).
Leonardo Previ @Archivioleo
Milanese, studi classici e buone visioni. Si è laureato in architettura nel 1990 e ha svolto per 6 anni attività di ricerca e attività didattica, scrivendo di città, cinema e teoretica, pubblicando il libro “Il senso dell’architettura ovvero l’evoluzione del sapere occidentale”. Nel 1996 ha fondato trivioquadrivio, di cui è oggi Presidente. Ha diretto per due anni l’area web della società di consulenza organizzativa Methodos spa, dove ha anche maturato una significativa esperienza di formatore aziendale nel campo della comunicazione e della organizzazione d’impresa. È papà di Orlando e di Lorenzo, docente di Storia Economica della Cultura all’Università Cattolica di Milano e co-coordinator member della cell italiana della Company of Friends. È Certificate Facilitator di Lego Serious Play™ dal Novembre 2003.
Luigi Proserpio @luigiproserpio
Docente di management all’università Bocconi e coordina BETA, il luogo dell’università dove si costruiscono metodi didattici diversi dai soliti, per interagire con le nuove generazioni di studenti. Prova a stimolare l’imprenditorialità degli studenti simulando la nascita di Internet startup. Cerca di trasformarle in vere imprese, con l’aiuto di una rete di professionisti.
Antonio Puglisi @digitalpaths
Nel team di Working Capital Bologna, si occupa di culture digitali. Docente all’università di Bologna, CEO di Digital Paths LTd, organizzatore del RoBot festival. Disc Jockey da più di 15 anni.
Giuseppe Ragusa @giuragusa
Assistant Professor alla LUISS Guido Carli Roma. Dopo laurea e master in Economia Politica all’Università Bocconi, ha conseguito il PhD in Economics presso la University of California, San Diego. Le sue principali aree di ricerca sono l’econometria teorica, macroeconomia applicata ed economia del lavoro.
Federico Ravaldi @federicoravaldi
Nato a San Giovanni in Persiceto (BO), ha ottenuto la Laurea in Ingegneria Informativa all’Università di Bologna, discutendo la tesi dal titolo: “Metodologie di progettazione per sistemi di Data Warehouse” ed è scritto all’Ordine degli Ingegneri di Bologna. Dal 2001 è Socio Fondatore, Amministratore Delegato (CEO) e Direttore R&D di ICONSULTING, società che si occupa esclusivamente di progettazione e sviluppo di sistemi di Data Warehouse, Business Intelligence e Big Data Analytics. Dal 1999 al 2001 ha svolto prima la tesi e poi lavorato presso il consorzio interuniversitario CINECA (Laboratorio di Data Warehouse) occupandosi di ricerca nell’ambito delle Metodologie di progettazione di sistemi di Business Intelligence e benchmarking tecnologico. È co-autore degli Osservatori Nomisma sulla Business Intelligence 2010, 2011 e 2013 e autore dei Corsi IPSOA nell’ambito della Pianificazione e Controllo Strategico e Business Intelligence. È dal 2012 direttore didattico e docente del corso Business Intelligence & Performance Management di ALMA Graduate School (Università di Bologna). In questi ultimi anni si è occupato del design di progetti ad alta innovazione per il Ministero dell’Interno (Crime Analysis), Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Location Intelligence & Social BI), Vodafone (Geo-Data Warehouse per l’Analisi del potenziale del Territorio), SISAL (Indoor & Floor analysis), Regione E-R (Spatial Analytics in ambito Sanitario e Monitoraggio Viabilità).
Ruth Hanau Santini @ruthsantini
Ricercatrice all’Università Orientale dal dicembre 2012, dove insegna il corso di Scienza Politica e Relazioni Internazionali. Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna nel settembre 2001, con una tesi di laurea su “Le politiche di pace israeliane degli anni Novanta”, ha conseguito un Master in Near and Middle Eastern Studies alla Scuola di Studi Orientali e Africani di Londra. Nel 2008 ha terminato il Dottorato all’Università Federico II di Napoli su: “Percezioni della minaccia ed evoluzione della PESC dall’11 settembre”. Ha partecipato a diversi
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progetti di ricerca europei, del Sesto e Settimo Programma Quadro (Garnet; EU-GRASP) sul ruolo globale della UE e sue percezioni presso paesi della regione MENA e sulle contraddizioni tra promozione e assistenza democratica e perseguimento di interessi legati alla sicurezza. Da Febbraio 2013, coordina un progetto di ricerca internazionale, EUSPRING: “Democracy and Citizenship rights in North Africa since the Arab Awakening: challenges for EU and US foreign policies”, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, sulle Transizioni politiche in Nord Africa e loro implicazioni per le politiche europea ed americana. Nel Maggio 2015 è risultata vincitrice del bando SIR (Scientific Independence of Young Researchers) del MIUR con il progetto STREETPOL: “From Tunisia to Ukraine: post-revolutionary participatory challenges”.
Daniela Selloni @danielaselloni
Service designer e ricercatrice, ha conseguito un Dottorato di Ricerca al Politecnico di Milano su design dei servizi e innovazione sociale, con un focus sui servizi collaborativi. La sua ricerca applicata ha portato alla sperimentazione di Cittadini Creativi, un formato inedito di agenzia di service design per la città, dalla quale sono nati alcuni servizi co-progettati e co-prodotti insieme ai cittadini di un quartiere di Milano. Insegna alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, nella Laurea Magistrale Product Service System Design, al “Master Progettare Cultura” dell’Università Cattolica e al “Master in Design Strategico” di POLI.Design. Svolge inoltre attività di consulenza presso aziende pubbliche e private, nonché attività di mentorship per incubazioni di start up, esplorando in particolare la relazione tra design dei servizi e sharing economy. È membro di POLIMI DESIS Lab, parte del network internazionale DESIS – Design for Social Innovation and Sustainability. È infine autrice del blog Microsuper, una raccolta di casi e riflessioni su design dei servizi e innovazione sociale.
Guido Smorto Docente di Diritto privato comparato e Analisi economica del diritto all’Università di Palermo. In qualità di “International Visiting Professor” ha insegnato negli Stati Uniti (Fordham University School of Law – New York) e in Giappone (Nagoya University Graduate School of Law), ed è stato “Professore Visitante” in Brasile (Università Oeste de Santa Catarina). È autore di monografie e di articoli in italiano, inglese, francese e portoghese.
Donatella Solda Policy Adviser per l’innovazione al Ministero dell’Istruzione, dell’Univesità e della Ricerca, è stata ricercatrice sulle materie del Diritto Europeo e del Diritto dell’Informazione, specializzandosi sui temi della valorizzazione dell’Informazione del Settore Pubblico. È stata policy Adviser per il Governo polacco e nel think tank per l’innovazione nel Gabinetto del Ministro Profumo. È cosviluppatrice di numerosi processi di consultazione pubblica (tra cui la Riforma della scuola e le Riforme Costituzionali) ed è stata consulente giuridico per il portale di OpenCoesione nonchè co-autore del progetto didattico su OpenData e monitoraggio civico, “A Scuola di OpenCoesione”. Ha insegnato Diritto privato comparato, Diritto delle nuove tecnologie e Diritto d’autore presso l’Università di Bari, Diritti fondamentali all’Università Lazarski di Varsavia, e Diritto Europeo alla Oxford Brookes University.
Giorgio Spedicato @GSpedicato
Ricercatore in Diritto commerciale, nonché Professore a contratto di Diritto della proprietà intellettuale e di Diritto industriale nella Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (campus di Ravenna) e di Diritto e proprietà intellettuale nella Scuola di Lettere e Beni culturali del medesimo Ateneo. Ha conseguito nel mese di dicembre 2014 l’abilitazione scientifica nazionale per il ruolo di professore associato nel S.S.D. IUS/04 – Diritto commerciale. Svolge o ha svolto, inoltre, attività didattica nell’ambito di diversi programmi post lauream dell’Università di Bologna (Joint International Doctoral Degree in Law, Science and Technology; Dottorato di ricerca in Diritto e Nuove Tecnologie, Master universitario per Giuristi, consulenti e professionisti d’impresa, Master in Diritto delle nuove tecnologie e informatica giuridica) e dell’Alma Graduate School (Master in Gestione della Proprietà Intellettuale). È membro del Tavolo Tecnico “Libri Digitali” costituito nel mese di novembre 2014 presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca al fine di implementare la legislazione nazionale avente ad oggetto la creazione di materiali didattici digitali e la relativa piattaforma software di fruizione. Si è laureato con lode in Giurisprudenza nell’Università di Bari e ha conseguito un Master e un Dottorato di ricerca in Diritto delle nuove tecnologie presso l’Università di Bologna. Ha inoltre studiato International Copyright Law presso la Universiteit van Amsterdam (Olanda) ed è stato Visiting Research
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Scholar presso la Benjamin N. Cardozo School of Law di New York (U.S.A.) e Visiting Researcher presso il Max Planck Institute for Innovation and Competition di Monaco di Baviera (Germania). Da settembre 2012 è inoltre responsabile per l’Italia del Kluwer Copyright Blog. Ha preso parte in qualità di relatore ad oltre 50 convegni, seminari e workshop in Italia e all’estero. Dal 2008 è membro dell’ATRIP (International Association for the Advancement of Teaching and Research in Intellectual Property).
Sara Tonelli @sara_hit
Da maggio 2013 è capo del Digital Humanities presso la Fondazione Bruno Kessler. Dal 1996 al 2000 ha frequentato la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere all’università di Bergamo, dove ha ottenuto il master in Filologia e Linguistica Germanica. Durante quegli anni, ha trascorso 9 mesi alla Facoltà di Scienze Sociali della Karlsruhe University, partecipanto al programma di scambio di studenti Socrates-Erasmus. Dal 2000 al 2002 ha frequentato un corso di post-laurea (Aufbaustudium) in Linguistica Computazionale al Centrum fuer Informations- und Sprachverarbeitung, Ludwig-Maximilians-Universitaet, Munich, Germany. Ha inoltre lavorato part-time al Sails Labs Munich. Dal 2003 al 2006 ha collaborato con il Computational Linguistics Lab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha conseguito il Phd in “Language Sciences” at Università Ca’ Foscari. Dal 2010 al 2013 ha ottenuto un post-doc alla Fondazione Bruno Kessler, dove ha lavorato ai progetti europei Pescado e Terence. Nel 2012 è stata docente a contratto di Linguistica Computazionale all’università di Trento.
Paolo Venturi @paoloventuri100
Direttore di AICCON, partecipa come esperto a numerosi progetti di sviluppo e ricerca sull’Economia Sociale ed è autore e curatore di pubblicazioni e articoli sul non profit. Esperto di fundrasing è co-fondatore di ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser) e direttore di The Fund Raising School. Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola e di CNV – Centro nazionale per il Volontariato.
Flavio Venturini @flvventurini
Nato a Roma nel 1963, laureato in Ingegneria Elettronica e specializzato in Sicurezza Industriale presso la Facoltà di Ingegneria de La Sapienza. Si è occupato di Business Intelligence e Performance Management sin dal 1988, lavorando su sistemi di supporto alle decisioni per la Marina e l’Aeronautica, nonchè come architetto del Financial Control System per Columbus dell’Agenzia Spaziale Europea. Dopo aver passato quasi quattro anni in Gran Bretagna, come architetto software di un grande progetto multinazionale per la Difesa, è entrato in Oracle nel 1998. In Oracle ha guidato lo sviluppo di importanti progetti di Business Intelligence, primo tra tutti il Customer Profiling per Telecom Italia Mobile, per poi prendere la responsabilità della Practice di BI & Data Warehouse per l’Italia, rendendola un caso di successo nel panorama internazionale Oracle. Nel 2006 è diventato responsabile vendite Consulting per il mercato EMEA di soluzioni BI & Data Warehouse e quindi, nel 2009 –a valle dell’acquisizione Hyperion- responsabile in Western Europe della Product Line Hyperion nella Consulting. Da Novembre 2010 è responsabile vendite licenze Business Analytics per l’Italia.
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Rassegna Stampa Comunicati Stampa 24 luglio – Una Summer School per imparare il cambiamento 30 luglio – Oltre 100 candidati per la RENA Summer School 2015 28 agosto – Summer School 2015: venerdì 28 l’anteprima
LUGLIO 2015 5 luglio: 5 summer school per studenti startupper 7 luglio: Estate da start up: le migliori summer school in Italia 24 luglio: Imparare il cambiamento: RENA Summer School 2015
AGOSTO 2015 10 agosto: Chefuturo! – Summer School 29 agosto: Al via sabato 29 agosto la RENA Summer School 2015
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