Promotion Magazine 168

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[+] TOUCH – Le promozioni nell’era del data driven marketing (touch-mi.it) 168

Gennaio Febbraio 2017 è un prodotto

Loyalty

Il futuro della mobile promotion è legato in particolare al ruolo degli intermediari e delle app

IL CAPITALE UMANO I millennial sono chiamati a riempire il vuoto seguito all’era dei baby boomer

Poste Italiane S.P.A. – Sped. in Abb. Post. -70% LO/MI

SCENARI

C’è ancora molto da fare per la trasformazione in “big data enterprise”

Monica Astuti

“DisneyMedia+ crea soluzioni di marketing e di comunicazione che solo Disney è in grado di offrire”

DISNEYMEDIA+

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IN QUESTO NUMERO

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DISNEYMEDIA+ Offre ad aziende e brand partner la magia del mondo Disney La divisione di The Walt Disney Company Italia sviluppa e commercializza attività integrate di marketing e comunicazione a 360° attraverso i propri brand Disney, Marvel, Lucasfilm, Disney•Pixar In copertina Monica Astuti vice president, head of DM+& marketing healthy living

2

The Walt Disney Company Italia S.r.l. Via Ferrante Aporti, 6/8 20125 Milano disney.it tel. 02.290851

SCENARI

12 Coinvolgere al massimo ciascun consumatore per fidelizzazione duratura

Secondo una ricerca promossa da Affinion in collaborazione con Oxford Brookes University, il cliente arriva a essere coinvolto, e quindi diventa fedele, se sentimenti come il piacere e l’entusiasmo sono in lui duraturi e se è disposto a investire il proprio tempo e le proprie idee

14 Consumatori ancora legati alla tradizione

Secondo una ricerca di Altroconsumo, nella scelta del punto di vendita prevalgono fattori come qualità e prezzi rispetto ai servizi innovativi

Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

18 I consumatori credono nell’idea di sostenibilità

Gran parte degli italiani considera la sostenibilità come uno stile di vita ed è molto selettiva ed esigente con le aziende

20 C’è ancora molto da fare per la trasformazione in “big data enterprise” Sebbene l’adozione di sistemi di analytics sia una pratica ormai consolidata, la maggior parte delle grandi imprese si trova allo stadio iniziale o in una posizione intermedia del processo di trasformazione. E risulta poco diffusa la data monetization


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IN QUESTO NUMERO

24 I top retailer ammettono di non avere una chiara strategia d’innovazione digitale

Le aziende distributive hanno sì sviluppato alcune innovazioni, in particolare nel backend, ma investono ancora poco e sono ancora lontane dalla digital transformation, che spesso richiede la presenza di un ecosistema di imprese in grado di svolgere quelle funzioni di servizio che il retailer non può sviluppare in casa, perché non ne ha le competenze e/o le convenienze

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IL CAPITALE UMANO

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Coop Alleanza festeggia il primo compleanno

54

Lidl fidelizza con tanti premi sotto l’albero

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San Benedetto Baby per famiglie e bambini

56

FedEx fa vincere la finale Uefa Europa League

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LaFeltrinelli premia in base alla fascia di spesa

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Mars Italia invita a giocare con il tombolone delle feste

58

MANAGEMENT

Alex & Co. Mette alla prova i suoi fan su Disneychannel.it

32

Aviva promuove seconda edizione del fondo benefico per le onlus

66

THINKING INTERNATIONAL

32

Auricchio su Facebook a favore dei poveri

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NETSURFER

32

Pte e Viscom Italia insieme per creare sinergie di filiera

32

Ecrm Group avvia strategia europea

36

TOP STAR

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ZOOM

E N G A G E M E N T & L O YA LT Y

46 Il futuro della mobile promotion è legato al ruolo degli intermediari e delle app

I promotion intermediary offrono una serie di vantaggi ai player dell’industria o della distribuzione, ma l’aumento della loro importanza comporta anche il rischio di un cambiamento nel potere negoziale tra brand, intermediario e retailer. Anche dalle app vantaggi e rischi

51 Gruppo VéGé fa Natale insieme a Walt Disney

Un collezionamento di card raffiguranti i personaggi del film “Oceania” e un concorso con premi instant win e con estrazione finale di viaggi e soggiorni

Promotion

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SOLUZIONI

72 72 72 73

Panasonic, nuovo display entry level Foto di qualità professionale Regalarsi un momento di pausa Ditelo con una bottiglia

FIRST CLASS

70 Nel Castello Malaspina eventi “aristocratici”

70

In edifici plurisecolari sale con pareti in pietra fanno da scenario a strutture tecniche complete per attività congressuali ed eventi aziendali


GLI OPINIONISTI DI PROMOTION MAGAZINE

Andrea Alemanno, laureato in Economia, master in Economics, con 19 anni di esperienza nella ricerca, ha collaborato con alcuni tra i maggiori istituti di ricerca (Millward Brown, Tns-Abacus). Attualmente è group director del dipartimento Corporate Reputation di Ipsos Public Affair

Oltre quindici anni di esperienza nel mercato promozionale, ha gestito con successo l’attività nel canale di brand come Armani, Fiorucci, Fossil, Moulinex, De’Longhi, Atala, Antinori, Breil, Oggi di Ops!, Usag, G3Ferrari...

Tra i maggiori esperti di licensing e brand extension, ha un background professionale che unisce marketing, comunicazione e vendita in aziende come Ferrero, Armando Testa, Disney. Ha fondato BrandJam.it e Milano Licensing Days

Nella comunicazione dal 1978, in costante aggiornamento e approfondimento. Ha scelto le pubbliche relazioni come professione, dedicando attenzione a promozioni e direct marketing su cui scrive

Esperta della normativa legale e fiscale delle manifestazioni a premio, vanta una grande esperienza a livello internazionale nell’ideazione e gestione di concorsi e operazioni a premi sia b2b sia b2c sia in Europa sia extra Europa

Andrea Alemanno

Pier Giorgio Cozzi

LA SFERA DI CRISTALLO

TIME OUT

Luca Finetto

Fulvio Furbatto

28

TOP REWARD

76

34

DIGITAL STRATEGY

60

Marco Maglio

Paolo Lucci OVERLAP

38

Marilde Motta IL PUNTASPILLI

26

IL DIRETTO DEL DIRITTO

29

Gianni Santilio AL DI LÀ DELLA REALTÀ

44

Sonia Travaglini

Antonio Votino

SENZA FRONTIERE

MICRO E MACRO

64

50

Founder e ceo di Personalive, società di ricerche di mercato con approccio multicanale e di consulenza su progetti su multicanalità, mobile marketing, digital signage e social media. È docente presso Mip Politecnico di Milano e consulente di marketing

Creatore e portavoce del concetto di progress marketing thinking, finalizza progetti di relazione brand-utente basati sul behavioral marketing e sulla real-time loyalty, proponendo nuove metriche per misurare gli investimenti e collegarli al sell-out Avvocato, ha fondato il network Lucerna Iuris formato da legali di tutti i paesi dell’Ue esperti di privacy, marketing e di comunicazione. Presiede il Giurì per l’Autodisciplina nella comunicazione commerciale diretta e nelle vendite a distanza e l’Osservatorio Italiano Privacy. Partner e digital engagement director di Hole in One, Santilio ha ricoperto differenti posizioni sia nel settore del largo consumo sia delle ricerche, maturando una significativa esperienza in ambito digital marketing, trade marketing, comunicazione e business intelligence

Chief business division Loyalty and direct marketing presso Icteam ha osservato il mercato anche dal lato gdo, maturando così una visione a tutto tondo sul comportamento d’acquisto dei clienti e il marketing relazionale

continua a leggere su www.promotionmagazine.it

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Advice Group, Andrea Alemanno, Marcello Bralti, Francesca Cannella, Christian Carosi, Pier Giorgio Cozzi, Pino Di Leo, Luca Finetto, Fulvio Furbatto, Roberto Giardini, Marco Ieva, Ipsos Public Affairs, Paolo Lucci, Marco Maglio, Isabella Manunza, Giovanni Martelli, Milano Licensing Day, Marilde Motta, Osservatorio Fedeltà, Gianni Santilio, Daniele Tirelli, Sonia Travaglini, Antonio Votino

Promotion

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EDITORIALE

Andrea Demodena, direttore responsabile ademodena@promotionmagazine.it @andreademodena

La corrente della tecnologia informatica è fortissima e inarrestabile, ci ha trascinati davvero lontano. Voltandoci indietro si stenta a riconoscere un passato di cui ci stiamo dimenticando senza nostalgia. Questa smemoratezza non è una

patologia dei nostri neuroni, ma è frutto della tecnologia stessa. Man mano ci si adatta a strumenti sempre più potenti, con prestazioni e funzioni completamente nuove che diventano subito indispensabili, si relega all’oblio quel che si è usato fino a poche ore prima. Il recente Ces di Las Vegas ci ha mostrato come la tecnologia sia amica, sociale, empatica, solidale e soprattutto facile e facilitante, pervasiva e accettata sia quella inclusa nei software progettati da menti geniali sia quella esibita in strumenti sempre più raffinati, indossabili, vere protesi additive del nostro corpo. Una tecnologia che diventa parte sostanziale e significante della nostra vita. Per seguire e fare propri i nuovi comportamenti delle persone, tutto il marketing di relazione è diventato high-tech e digitale, loyalty e promozioni anche se rilasciano ancora tangibilissimi quanto graditi premi e regali sono sviluppate in forma di giochi on line, in formule fruibili dal proprio smartphone, da pc e dalle stazioni multimediali dei punti di vendita. Integrazione, relazione, ubiquità sono le parole che segnano la nuova era delle promozioni, disciplina in cui devono necessariamente convergere i contributi di molte specializzazioni anche se fra loro distanti: dal marketing alla psicologia, dall’informatica all’entertainment, dall’antropologia all’ergonomia. Si moltiplicano, infatti, all’infinito le possibilità di interazione delle persone con tutti i touch point fisici e digitali: dal prodotto al punto di vendita, dalla pagina pubblicitaria cartacea al banner, dal gioco online alla dimostrazione della promoter, e così via. Bisogna quindi dare coerenza di senso alla comunicazione, fluida continuità nel passaggio da un device all’altro, ma bisogna soprattutto mettere i destinatari nella condizione di attivarsi, di interagire, di diventare protagonisti del reticolo di interscambi con il mondo della marca, condividendo emozioni, gratificazioni e sensazioni con altre persone. Promotion Magazine dà appuntamento a tutti i lettori all’evento Touch che si terrà giovedì 20 aprile nell’ambito di Promotion Expo. Siamo alla terza edizione di una manifestazione che si è subito connotata per l’originalità con cui affronta il grande tema della tecnologia abilitante, quella che mette la marca in grado di esprimersi nella dimensione reale e digitale, dando al consumatore potere e potenzialità di azione. Un appuntamento con il futuro prossimo, senza dimenticare il presente per offrire l’opportunità di capire come coinvolgere i consumatori meno tecnologici che, comunque, rappresentano una solida base di clientela. Nessuno deve restare indietro.

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OFFRE AD AZIENDE E BRAND PARTNER LA MAGIA DEL MONDO DISNEY Andrea Demodena

D

isney è da sempre sinonimo di entertainment, parola nella quale sono racchiusi valori che appartengono soprattutto - se non in maniera esclusiva - al dna del marchio e che si ritrovano in tutte le storie e in tutti i personaggi creati negli ultimi 90 anni: l’impareggiabile maestria nell’arte del narrare, l’alto profilo qualitativo, la capacità d’innovare, l’ottimismo. Valori distintivi che danno a Disney un vantaggio competitivo riPromotion

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La divisione di The Walt Disney Company Italia sviluppa e commercializza attività integrate di marketing e comunicazione a 360° attraverso i propri brand Disney, Marvel, Lucasfilm, Disney•Pixar

spetto ai concorrenti, garantendogli un posizionamento di privilegio destinato a durare. Il tempo non ha fatto altro che accrescere questo senso di responsabilità verso ogni componente della famiglia, declinandolo in varie forme d’intrattenimento. Dai blockbuster cinematografici alle serie tv, dagli spettacoli live ai prodotti di consumo (che includono anche magazine, libri, dvd e blu-ray, musica e app), alle più recenti piattaforme media come i canali tv Disney, le destinazioni online fino ad arrivare alle destinazioni vere e proprie come i Disney Store e i parchi a tema. E se Disney è il brand per antonomasia,

non si deve dimenticare che The Walt Disney Company raggruppa ormai vari brand dell’intrattenimento, affiancando alla produzione Disney quella di Marvel, Lucasfilm, Disney•Pixar. Brand diversi e complementari, accomunati da qualità, innovazione, divertimento, ottimismo, capacità di fare storytelling, e in grado di raggiungere tutti i target. E il punto di accesso privilegiato all’intera offerta Disney è rappresentato da DisneyMedia+, divisione di The Walt Disney Company Italia. “DisneyMedia+ - spiega Monica Astuti, vice president, head of DM+ & marketing healthy living - offre tutta la magia


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LE NOVITÀ IN ARRIVO AL CINEMA E IN TV IN ITALIA LA BELLA E LA BESTIA DISNEY Data di uscita: 16 marzo 2017

Monica Astuti

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2

vice president, head of DM+ & marketing healthy living

MARVEL Data d’uscita: 25 aprile 2017

PIRATI DEI CARAIBI: LA VENDETTA DI SALAZAR del mondo Disney a investitori e brand partner commerciali di spicco; lavoriamo con aziende di alto livello che ci permettono di consolidare la fiducia sui consumatori e sul mercato, creando opportunità uniche che collegano prodotti e brand di rilievo con il pubblico, soluzioni di marketing e di comunicazione che fanno leva sull’offerta di esperienze emozionali che solo Disney è in grado di offrire”. Attingendo al portafoglio d’intrattenimento delle esperienze e dei marchi Disney, e avvalendosi anche del supporto dei vari media della company, DisneyMedia+ è in grado in particolare

di costruire attività integrate in ambito promozionale e media. Un esempio molto significativo in tal senso è l’iniziativa realizzata in occasione dell’uscita del film Disney “Alice Attraverso lo Specchio”, a maggio del 2016, da L’Oréal che ha lanciato un pack speciale di rossetti Color Riche: una collezione limited edition che interpreta in chiave beauty il magico mondo Disney di Alice. Un modo originale e creativo per unire la magia e l’atmosfera colorata del film con le necessità di marketing del brand partner. Più recentemente la campagna “Duracell dà vita ai tuoi giocattoli”, proposta

DISNEY/JERRY BRUCKHEIMER FILMS Data di uscita: 24 maggio 2017

CARS 3

DISNEY•PIXAR Data di uscita: 14 settembre 2017

TOPOLINO E GLI AMICI DEL RALLY

DISNEY JUNIOR Data d’inizio della programmazione: 19 aprile

2017 SOY LUNA S2

DISNEY CHANNEL Data d’inizio della programmazione: maggio 2017

DESCENDANTS

DISNEY CHANNEL Data d’inizio della programmazione: autunno 2017

Promotion

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COPERTINA

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a Natale 2016, è nata in relazione alla fornitura di batterie di lunga durata Duracell per i giocattoli tecnologici di ultima generazione legati mondo di “Frozen”, una delle property più amate degli ultimi anni dal pubblico. L’operazione prevedeva una campagna di comunicazione a tutto tondo (uno spot tv, materiali dedicati per le promozioni in store, attività sul web e sui canali social) nonché un supporto commerciale a Duracell attraverso la presenza del prodotto in tutti gli 87 Disney Store in Europa e online. “The Walt Disney Company - sostiene Monica Astuti - raggiunge un pubblico molto più ampio di quanto si possa immaginare, grazie anche alle acquisizioni degli ultimi anni come Marvel e Lucasfilm. Ci si può rivolgere collettivamente alla famiglia: bambini nonché ai giovani adulti, i millenial e i più accaniti fan. L’unicità dei personaggi e la varietà dei contenuti ci permettono di creare soluzioni e attività che rispondono alle più complesse esigenze dei clienti, esaltandone l’efficacia. Si spazia dal co-branding al product placement, dal custom publishing (sviluppando un fumetto o un contenuto ad hoc per il brand partner) al branded content, dal licensing promozionale alle loyalty, nonché dalle sponsorship alle più semPromotion

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plici campagne media”. Bastano alcuni esempi per avere un’idea dello spettro delle iniziative che si possono realizzare. Nell’estate del 2015 è stato realizzato un custom publishing (un fumetto personalizzato con storie a tema) con gli standard character di Topolino per Garnier Ambre Solaire (L’Oréal), intitolato “Un mare di divertimento”, con storie e giochi estivi legati al tema della protezione solare distribuito insieme con i prodotti della gamma. In occasione dell’uscita nelle sale lo scorso dicembre di “Rogue One: A Star Wars Story”, Tim ha sviluppato un’attività di comarketing realizzando un pack in edizione limitata per alcuni dei suoi prodotti. Gillette ha invece lanciato un gift pack special edition Mach3 sempre legato al film “Rogue One: A Star Wars Story”. È ancora in corso l’iniziativa “Scoprire l’arte - la storia dell’arte raccontata da Disney”, in collaborazione con L’Espresso/Repubblica, che permette a tutta la famiglia di fare un viaggio nella storia dell’arte di tutti i tempi con i racconti a fumetti di Topolino, Paperino, Pippo e tanti altri personaggi del mondo dei Classici Disney. DisneyMedia+ sviluppa anche programmi di loyalty e piani di rewarding per premiare la customer base,

facendo leva sui personaggi più amati dai bambini, dalle famiglie e dai fan di tutti i brand della company, e su un vastissimo catalogo di articoli promozionali, senza contare la possibilità di realizzare prodotti tailor made, non commercializzati al di fuori dell’operazione promozionale. Anche in questo caso, è sufficiente citare solo alcuni esempi: la campagna “Colleziona e vinci l’avventura” di Gruppo VéGé, legata al film di animazione “Oceania”, che dal 5 dicembre 2016 al 29 gennaio ha coinvolto oltre 900 punti di vendita e 22 delle imprese socie di Gruppo VéGé con il collezionamento di 28 card raffiguranti i personaggi del film e un concorso con un ricchissimo montepremi; le campagne Auchan/ Pixar e Carrefour/Avengers Marvel a fine 2016 e la campagna Esselunga/ Rollinz Star Wars all’inizio del 2016. “E il 2017 - sottolinea Monica Astuti - sarà un anno ricco di contenuti grazie a titoli come La Bella e la Bestia, Guardiani della Galassia Vol.2, Pirati dei Caraibi - La Vendetta di Salazar e l’attesissimo Cars 3, Thor Ragnarok e il nuovo attesissimo titolo della saga Star Wars che arriveranno al cinema e daranno l’opportunità di creare nuove collaborazioni altrettanto creative e di qualità”.


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SCENARI

I motivi per cui i clienti scelgono un’azienda % dei clienti 83%

Reputazione positiva 82%

81%

Offerte di prodotti Transazioni sicure

54% 51%

Familiari che hanno scelto la stessa azienda 41%

I PIÙ COMUNI

I MENO COMUNI

Campagna pubblicitaria in linea con i valori dell’azienda Amici che hanno scelto la stessa azienda

Fonte: Affinion/Oxford Brookes University, 2016

Coinvolgere al massimo ciascun consumatore per fidelizzazione duratura 12

Secondo una ricerca promossa da

Affinion in collaborazione con Oxford Brookes University, il cliente arriva a essere coinvolto, e quindi diventa fedele, se sentimenti come il piacere e l’entusiasmo sono in lui duraturi e se è disposto a investire il proprio tempo e le proprie idee

Roberto Giardini

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Uomo, sposato e millennial. È questo l’identikit del cliente più affezionato a un brand che emerge da una ricerca mondiale promossa da Affinion, specialista nel campo del customer engagement, in collaborazione con Oxford Brookes University. Lo studio è stato condotto su 18.447 consumatori di 13 paesi, ai quali sono state poste domande sul proprio comportamento nei confronti dei brand di tre settori (banche, operatori telefonici e retail) nonché quesiti sulla propria customer experience e sulla qualità della relazione commerciale. E dalle risposte ottenute è stato ricavato il customer engagement score, ovvero il punteggio di coinvolgimento e fidelizzazione del cliente, calcolato su base 100. A livello globale, i consumatori più affezionati sono i turchi, con un customer engagement score di 72 punti, seguiti da brasiliani e americani con 70 punti, mentre i più “freddi” sono i consumatori dei paesi scandinavi,

con punteggi compresi tra 58 e 60; il consumatore italiano si posiziona al quarto posto con uno score medio di fedeltà di 66 punti. Per quanto riguarda i settori, il retail ha totalizzato uno score di 68 punti, contro i 67 delle banche e i 64 delle compagnie di telecomunicazioni; in Italia le differenze sono un po’ più marcate, perché l’index del retail è di 71 punti, contro i 66 delle banche e i 63 delle telco. Il livello più elevato di fedeltà nei confronti di un brand si registra tra i millennial (giovani nella fascia 18-34 anni) con un customer engagement score fra i 67 e 70 punti nelle tre categorie; millennial che si dimostrano particolarmente legati ai brand che li accompagnano nelle loro attività quotidiane. L’attaccamento emotivo più basso, invece, si riscontra tra gli over 65, che hanno totalizzato uno score di 61 punti. Lo studio mette in risalto differenze fra i soggetti sposati e i single, con i primi che realizzano un punteggio medio di coinvolgimento di 67, contro 64 dei clienti non coniugati. Differenze si riscontrano anche tra uomini e donne, con i primi che mostrano un grado di coinvolgimento più alto per il proprio negozio e la propria banca (68 punti per entrambi i settori) rispetto alla compagnia telefonica (65 punti), mentre le donne dichiarano un rapporto più forte con il negozio di fiducia (69 punti), seguito dalle banche (66 punti) e dagli operatori di telefonia mobile (63 punti). Il customer engagement comporta l’attivazione di un ampio mix di motivazioni, atteggiamenti, esperienze, valutazioni razionali ed emotive, fiducia, soddisfazione e azioni comportamentali; la combinazione di questi fattori influenza la valutazione da parte dei clienti dei prodotti e dei servizi che scelgono e acquistano. Secondo lo


SCENARI

studio, il percorso dell’esperienza dei clienti si articola in 5 fasi stratificate all’interno del modello di customer engagement: interesse, esperienza, valutazione, immersione e fedeltà. E per valutare il livello di relazione ed engagement, è stato preso in esame il livello di accordo dei clienti su alcuni termini o alcune affermazioni relativi a ciascuna di queste cinque fasi. L’interesse può essere forte o debole, ma deve comunque essere sufficiente a dare vita a una forma di coinvolgimento. Dopo questo interesse iniziale, i clienti prendono in esame la loro esperienza, analizzando sia le reazioni emotive sia le reazioni razionali all’interazione: i clienti giudicano le loro relazioni in base al fastidio, alla gioia e alla serenità che hanno provato durante l’interazione. Se sentono e credono che l’esperienza sia stata positiva, continueranno a interagire regolarmente con l’azienda e valuteranno costantemente la qualità delle loro interazioni. Al momento di valutare la fiducia e la soddisfazione dei clienti, vengono prese in considerazione sia le risposte logiche sia le risposte emotive; se e quando l’azienda supera questo processo di valutazione, comincia il processo di coinvolgimento dei clienti. Tale processo proseguirà con esiti positivi fin quando i clienti resteranno coinvolti nella relazione. Durante il processo di valutazione emotiva, si verificherà se sentimenti come il piacere e l’entusiasmo sono duraturi nei clienti; il processo di valutazione razionale determinerà invece se i clienti sono disposti a investire il proprio tempo e le proprie idee. Una combinazione positiva di queste due valutazioni stimolerà la partecipazione dei clienti, e il loro totale coinvolgimento in una relazione consentirà di ottenerne la fedeltà. La fedeltà rappresenta la somma

IL PERCORSO VERSO LA FEDELTÀ Il 73% dei clienti ha affermato che i

servizi e i prodotti offerti dall’azienda erano importanti per loro. Il 74% dei clienti ha affermato di essere stato in grado di eseguire transazioni con l’azienda nel modo che preferivano. Il 72% dei clienti ha affermato che l’azienda ha mantenuto le sue promesse. Il 75% dei clienti ha affermato che l’azienda merita la loro fiducia. Il 57% dei clienti ha affermato di amare un’azienda. Al 43% dei clienti piace acquisire più informazioni in merito a un’azienda. Il 39% dei clienti condivide le proprie idee per migliorare i servizi di un‘azienda. Il 62% dei clienti si sente legato a un’azienda.

I comportamenti del cliente fedele Il

75%

ha affermato che probabilmente continuerà ad acquistare i prodotti o i servizi di un’azienda

72%

Il ha affermato di avere intenzione di continuare la relazione con un’azienda

59%

Il ha affermato di raccomandare sempre l’azienda ad altre persone

delle prime 4 dimensioni e durerà fino a quando i clienti si sentiranno totalmente immersi. Un cliente è fedele quando sceglie di continuare a usufruire dei servizi di un’azienda e di acquistare più prodotti o servizi da questa azienda in futuro. Inoltre, un cliente fedele raccomanda sempre l’azienda ad altre persone; è in questo frangente che le emozioni si relazionano fortemente con le azioni: al cliente prima piaceva l’azienda, ma adesso si sente addirittura legato, la preferisce ad altre aziende e intende interagire maggiormente e sostenerla. “I dati della ricerca - commenta Antonio Di Salvo, country manager di Affinion Italia - devono far riflettere i brand sul valore delle proprie attività di customer satisfaction. Il cliente instaura un rapporto personale con la marca, soggetto però a oscillazioni nel tempo. Accrescere il livello di coinvolgimento di ogni consumatore è fondamentale per assicurarsi una sua duratura fidelizzazione. Non va inoltre dimenticato poi che chi è particolarmente affezionato a un determinato brand con ogni probabilità lo rimarrà a lungo. Non solo, diverrà promotore spontaneo dell’azienda con amici e conoscenti se il suo grado di soddisfazione rimane alto, innescando quel circuito virtuoso di passaparola che incrementa la base clienti e stimola la crescita del business. Il nostro studio dimostra, inoltre, che i clienti più affezionati sono quelli che acquistano prodotti o servizi aggiuntivi ed esibiscono una maggiore frequenza d’interazione mediante diversi canali. Tuttavia, ciò che aiuta realmente un’azienda a costruire un rapporto significativo con la propria clientela è la capacità di fare un ulteriore passo avanti, offrendo prodotti o servizi in grado di aggiungere valore alla vita quotidiana dei clienti. In generale”. Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

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SCENARI

Consumatori ancora legati alla tradizione Secondo una ricerca di Altroconsumo,

nella scelta del punto di vendita prevalgono fattori come qualità e prezzi rispetto ai servizi innovativi

Giovanni Martelli

14

Il miglioramento dell’esperienza in store grazie alle nuove tecnologie è un plus apprezzato da molti consumatori, ma i motivi principali della scelta del punto di vendita restano quelli tradizionali: prezzi, qualità, presenza di commessi, comodità ecc. A dirlo è l’indagine “Percorsi di acquisto e le nuove tecnologie”, realizzata da Altroconsumo, la più diffusa organizzazione italiana di consumatori. L’indagine è nata dalla collaborazione con l’Istituto Internazionale di Ricerca per l’evento Forum Retail 2016, allo scopo di conoscere la percezione dei clienti/consumatori e le loro abitudini di acquisto sui canali on/offline, la loro scelta del punto di vendita, le loro percezioni d’uso della tecnologia abilitante presente in store e, infine, le reazioni verso le promozioni personalizzate divulgate sui canali digitali. Sono state intervistate telefonicamente 1.006 persone di età compresa fra 25 e 45 anni, il 64% delle quali aveva effettuato acquisti online negli ultimi 12 mesi (4 volte o più, 34%; 1-3 volte, 30%). In merito alla scelta del punto di vendita, ai consumatori è stato chiesto quanto sono importanti per loro da 1 a 10 una serie di aspetti e le risposte sono state raggruppate, attraverso un’analisi dei cluster, in insiemi omogenei per importanza. Nel primo cluster rientrano i motivi di scelta tradizionali (in testa qualità e prezzi), mentre i servizi innovativi, pur ritenuti importanPromotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

L’utilizzo dei servizi presenti nei negozi fisici almeno una volta Carta fedeltà/tessera punti 79%

Casse self check-out 72% Self scanning 62% Collegamento wi-fi 61% Totem 47% Buoni sconti digitali 35% App della catena di negozi o del brand 32% Shopping list 31% Click and collect 30% Pagamento tramite contactless o smartphone 30%

Fonte: Altroconsumo, 2016

PREOCCUPAZIONE PER LA PRIVACY

Da una precedente indagine che Altroconsumo ha realizzato nel dicembre 2015 sulla popolazione generale (18-64 anni) emerge come buona parte dei consumatori sia preoccupata del possibile utilizzo dei propri dati personali. In particolare, l’86% pensa che le persone abbiano perso il controllo sul modo in cui vengono raccolti e utilizzati i propri dati da parte delle aziende e il 20% considera dati molto sensibili le proprie abitudini di acquisto, mentre il 48% ha deciso di non installare un’app quando si è reso conto di quali informazioni personali avrebbe dovuto fornire per poterla utilizzare o durante l’utilizzo.

Gli aspetti più importanti nella scelta di un negozio Qualità dei prodotti

86%

Prezzi

83%

Possibilità di rimborso

77%

Varietà dei prodotti

76%

Facilità di parcheggio

70%

Commessi a cui chiedere informazioni Vicinanza a casa o posto di lavoro

68% 59%

ti da molti consumatori, rientrano nel secondo cluster (in testa i buoni sconto digitali) e nel terzo (al primo posto raccolta punti e promozioni riservate ai cliente con carta fedeltà). Per quanto riguarda i percorsi di acquisto, dalla ricerca emerge che negozi fisici e internet non sono mondi separati: oltre la metà dei consumatori che acquistano sia nei negozi fisici sia online in tre settori indicati da Altroconsumo (prodotti hi-tech, abbigliamento, calzature e accessori, mobili/ complementi di arredo) si reca in negozio prima di comprare online o utilizza internet prima dell’acquisto in negozio; e risultano più numerosi gli acquirenti online (in particolare per il settore mobili/complementi di arredo) che si recano prima nel negozio per visionare il prodotto o chiedere informazioni, rispetto agli acquirenti dei negozi che cercano prima informazioni su internet (in particolare per i prodotti hi-tech). Ai consumatori è stato infine chiesto quali servizi sono presenti nei negozi fisici dove effettuano acquisti (inclusi i supermercati) e se li hanno utilizzati almeno una volta. Al primo posto nell’utilizzo risulta la carta fedeltà (79% degli intervistati), seguita dalle casse self check-out (72%), dal self scanning (62%) e dal wi-fi (61%). In particolare, le offerte personalizzate ricevute sulla base delle proprie abitudini di acquisto sono accettate dalla maggior parte dei consumatori (il 70% le trova utili).



PER

Iniziative Speciali National Geographic Un mondo di opportunità per promozioni di successo per tutta la famiglia. Non c’è bisogno d’inforcare il binocolo e di guardare lon- di comunicazione, un vero e proprio hub dall’impronta tano per individuare un partner affidabile, competente e sempre più internazionale, che può dare visibilità a qualaccreditato per costruire programmi promozionali o di siasi attività promozionale in una molteplicità di “touloyalty in grado di coinvolgere bambini e famiglie con il chpoint” (canali televisivi, digital, blu-ray, magazine, libri, collezioni, eventi). divertimento intelligente. La soluzione arriva da White Star, casa editrice dalla con- Da luglio 2016 la capacità di produzione e comunicaziosolidata esperienza nella pubblicazione di titoli illustrati, ne del National Geographic si è ulteriormente ampliata, fotografici e libri per ragazzi che fanno dell’edutainment grazie all’ingresso diretto di FOX, con una quota di conla loro caratteristica distintiva. trollo, nella nuova joint venture a cui sono state conferite, White Star ha una approfondita conoscenza del settore a livello globale, tutte le attività editoriali e commerciali editoriale e, grazie alle licenze dei marchi National Geo- del National Geographic. Crescono quindi le opportunità graphic e National Geographic Kids, è in grado di offrire i di moltiplicare i risultati di una campagna promozionale attraverso tv spot e promozioni televisive. migliori contenuti e supporti per la realizzazione pro- d’inforcare Non c’èdibisogno il binocolo e di guardare lontano per individuare unepartner e accreditato periniziative costruirespeciali programmi mozioni di successo per attività nel mondo retail dell’in- affidabile, Il team competente di White Star dedicato alle èa promozionali loyalty in grado di coinvolgere e famiglie dustria di largo consumo così come del mondo banca-o didisposizione per sviluppare, in bambini collaborazione concon le il divertimento intelligente. La FOX/National soluzione arriva da White Partners, Star, casaprogetti editrice strutture di Geographic rio-assicurativo, del farmaceutico, dell’energia. dalla consolidata esperienza nella pubblicazione di titoli illustrati, fotografici e I brand National Geographic e National Geographic Kids educativi rivolti al mondo scuola, programmi di collelibri per ragazzi che fanno dell’”edutainment” la loro caratteristica distintiva. zionamento “incentive”, stickers cards,e,oggetti consentono di raggiungere un pubblico trasversale in ”,delcon White Startutha una approfonditaeconoscenza settore editoriale grazie to il mondo (bambini, ragazzi e adulti di entrambi i sessi), 3D, curando lo sviluppo di contenuti esclusivi e di meccaalle licenze dei marchi National Geographic e National Geographic Kids, grazie alla forza dei valori che esprimono (eèalla misniche promozionali “su emisura”, anche i servizi in loro grado di offrire i migliori contenuti supportifornendo per la realizzazione di di successo per attività nel mondo sion, “aiutare la conoscenza e la salvaguardia del pianeta a supporto promozioni (stampa, distribuzione e logistica, materiali e collaborazione dell’industria di con largo consumo così terra”), all’appartenenza a un’organizzazione scientifica pop) grazie allaretail stretta il gruppo Rotocome del mondo bancario-assicurativo, del planetaria (National Geographic Society) e all’ampiezza lito Lombarda che, dallo scorso mese di luglio, è entrato farmaceutico, dell’energia. degli argomenti abbracciati. a far parte della nuova compagine socieI brand National Geographic e National Ma non solo. National Geographic e National Getaria di White Star. Per le promozioni a Geographic Kids consentono di raggiuncarattere di edutainment è possibile ographic Kids dispongono anche gere un pubblico trasversale in tutto il di un vasto network contare, oltre che sulla eforza e affi mondo (bambini, ragazzi adulti di daen-

INIZIATIVE SPECIALI NATIONAL GEOGRAPHIC

Un mondo di opportunità per promozioni di successo per tutta la famiglia

trambi i sessi), grazie alla forza dei valori che esprimono (e alla loro mission, “aiutare la conoscenza e la salvaguardia del pianeta terra”), all’appartenenza a un’organizzazione scientifica planetaria (National Geographic Society) e all’ampiezza degli argomenti abbracciati. Ma non solo. National Geographic e National Geographic Kids dispongono anche di un vasto network di comunicazione, un vero e proprio hub dall’impronta sempre più internazionale, che può dare visibilità a qualsiasi attività promozionale in una molteplicità di “touchpoint” (canali televisivi,

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17 17:32

PER

digital, blu-ray, magazine, libri, colle- marchio National Geographic, uni-Geographic e National Geographic Kids National zioni, eventi). Da luglio 2016 la capa- versalmente riconosciuto, anche sulla sono marchi in licenza a White Star cità di produzione e comunicazione creatività grafica e di “storytelling” di del National Geographic si è ulterior- White Star e del vasto “network” FOX/ mente ampliata, grazie all’ingresso di- National Geographic per raggiungere retto di FOX, con una quota di control- e comunicare con il target dei bambini lo, nella nuova joint venture a cui sono e delle famiglie (riviste, libri, applicastate conferite, a livello globale, tutte le zioni, giochi, siti web), anche grazie a attività editoriali e commerciali del Na- un immenso database di immagini, filtional Geographic. Crescono quindi le mati, informazioni e sull’offerta di conopportunità di moltiplicare i risultati di tenuti unici e innovativi in tutti i format una campagna promozionale attraver- possibili: libretti collezionabili, sticker so tv spot e promozioni televisive. collection, card; video in 3D, digital Il team di White Star dedicato alle ini- game, 3D figure; prodotti per il temziative speciali è a disposizione per po libero, guide, agende; cartoleria, sviluppare, in collaborazione con le valige, zaini, peluche, materiali per il strutture di FOX/National Geographic build-up. Partners, progetti educativi rivolti al I tradizionali temi esplorati da Natio- e, in molti casi, anche gli adulti. mondo scuola, programmi di colle- nal Geographic, che spaziano dalla Tra le pubblicazioni di White Star/ zionamento e “incentive”, con stickers scienza alla natura e alla geografia, National Geographic Kids che offrono per promozioni coinvolgenti e che bilità del marchio National Geographic, universalmente un terreno fertilissimo cards, oggetti 3D, curando lo sviluppo sono gli stessi che appassionano oltre gli spunti più interessanti per realizzare mirino a espandere il loro raggio d’azione verso i ragazzi riconosciuto, anche sulla creatività grafi ca e di “storyteldi contenuti esclusivi e di meccaniche la metà dei giovanissimi italiani tra i 5 special promotion mirate a bambini e e, in moltilecasi, anche gli adulti. ling” di White“su Starmisura”, e del vasto “network” FOX/National promozionali fornendo e i 13 anni, come confermano analifamiglie, “Strano ma vero”, una serie Tra le pubblicazioni di Whitealle Star/National Geographic Geographic per raggiungere e comunicare con il target anche i servizi a supporto (stampa, di- si dei dati di Doxa Junior, la ricerca di dedicata curiosità del mondo natuche offrono spunti più interessanti per dei bambini e delle famiglie stribuzione e logistica, materiali(riviste, pop) libri, Doxaapplicazioni, Kids da sempreKids riferimento per il gli rale, che tanto appassionanorealizzare il pubbligrazie mercato.database Un target vasto, non promotion esclusivo mirate special a bambini e famiglie, giochi,alla sitistretta web), collaborazione anche grazie acon un immenso co dei bambini e non solo. Una “Strano miniera il di gruppo Rotolito che, dallo scorso di genere, che arriva oggi a influenzaalle curiosità mondo naimmagini, filmati, informazioni e sull’offerta di con- ma vero”, una serie dedicata di informazioni curiose del e immagini che mese di unici luglio,e innovativi è entrato ain far la shopping experience di che tuttatanto la fa- appassionano possono trasformarsi all’occorrenza turale, il pubblico dei bambini e tenuti tuttiparte i formatrepossibili: libretti della nuova compagine societaria di miglia e che costituisce, nel complesso, in album di sticker, card gioco o giocollezionabili, sticker collection, card; video in 3D, digi- non solo. Una miniera di informazioni curiose e immagini White Star. Per le promozioni a carat- un terreno fertilissimo per promozioni co-app digitale. “Dino-pedia” è invece che possono trasformarsi all’occorrenza in album di sti3D figure; prodotti per il tempo libero, guide, teretal di game, edutainment è possibile contare, coinvolgenti e che mirino a espandere un progetto dedicato ai giganti della cker, card gioco digitale. agende; cartoleria, valigie, zaini, peluche, materiali oltre che sulla forza e affidabilità del il loro raggio d’azione verso i ragazzio gioco-app preistoria, che in una promozione ad “Dino-pedia” è invece un progetto dedicato ai lo giganti per il build-up. hoc può - per esempio - fornire spuninanche una promozione ad hoc può I tradizionali temi esplorati da National Geographic, della preistoria, che to a short collection (fossili),-aper un spunto anche a short (fosche spaziano dalla scienza alla natura e alla geogra- esempio - fornire lo minisito dedicato e ad collection attività di comunicazione in attività store e di outdoor. e ad comunicazione fia, sono gli stessi che appassionano oltre la metà sili), a un minisito dedicato Un mondo ricco di strumenti ee comcomdei giovanissimi italiani tra i 5 e i 13 anni, come con- in store e outdoor. Un mondo ricco di strumenti petenze per chi si vuole avvicinare e fermano le analisi dei dati di Doxa Junior, la ricerca petenze per chi si vuole avvicinare al target bambini al target bambini e ragazzi e vuole trauna “semplice” promozione di Doxa Kids da sempre riferimento per il mercato. ragazzi e vuole trasformare sformare una “semplice” promozione e divulgazione di qualità. Un target vasto, non esclusivo di genere, che ar- in un’occasione di divertimento in un’occasione di divertimento e divulriva oggi a influenzare la shopping experience di gazione di qualità.

tutta la famiglia e che costituisce, nel complesso,

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National Geographic e National Geographic Kids sono marchi in licenza a White Star

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SCENARI

I consumatori credono nell’idea di sostenibilità Gran parte degli italiani considera la

sostenibilità come uno stile di vita ed è molto selettiva ed esigente con le aziende Giovanni Martelli

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La sostenibilità va assumendo un ruolo sempre più importante nella relazione tra aziende e clienti. Lo testimoniava una ricerca commissionata da Promotion Magazine a Ipsos e presentata in occasione dell’evento Bgood e lo conferma una ricerca realizzata da Findomestic e contenuta nella ventitreesima edizione del suo Osservatorio, insieme al consueto scenario dei consumi nei principali settori. La ricerca è stata strutturata su una fase qualitativa, con 12 colloqui telefonici con opinion leader aziendali sensibili ai temi ella sostenibilità e della csr e una doxa room con 16 partecipanti (uomini e donne con atteggiamento positivo verso la sostenibilità), e una fase quantitativa, con 1.000 interviste cawi a un campione rappresentativo della popolazione e 100 interviste cawi a un campione di aziende, articolate per dimensioni, macrosettori e aree geografiche. Il 49% degli intervistati afferma di conoscere bene il concetto di sostenibilità e un altro 49% ne ha sentito parlare, ma non ne ha una conoscenza approfondita; per il 53% il concetto è intrinsecamente connesso alla variabile ambientale, mentre per il 29% significa fare una cosa intelligente e per il 28% fare qualcosa di buono per la collettività. In linea generale la sostenibilità è ormai considerata come uno stile di vita (87%) e non più come un’etichetta, ma quando si parla dell’impatto della sostenibilità sui criteri di scelta Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

I criteri di valutazione della sostenibilità delle aziende 10%

8% 63%

19%

23%

31%

35%

Uso responsabile delle risorse

Controllo della filiera Attenzione a diritti e benessere dei lavoratori

Produzione in Italia senza delocalizzazione

Comunicazione chiara e trasparente sui prodotti Attenzione ai cambiamenti sociali Attenzione al cliente nel post vendita

I motivi per cui le aziende investono in sostenibilità 34% 30% 25% 23% 21%

Senso di responsabilità verso le generazioni future Migliorare l’immagine dell’azienda Contribuire a uno sviluppo sostenibile Favorire l’innovazione di prodotti e servizi Attrarre nuovi clienti

Fonte: Osservatorio Findomestic 2016

e di acquisto, le cose cambiano; la ricerca individua, infatti, 4 cluster di consumatori: gli attivisti (26%), che credono nella sostenibilità come stile di vita, un modo per fare qualcosa di buono per la propria collettività e per il pianeta; gli opportunisti (31%), che credono nella sostenibilità e la praticano nel quotidiano perché è un modo per risparmiare; gli spettatori (32%), che credono che la sostenibilità sia un valore importante e necessario per tutelare le generazioni future, ma che nel concreto non s’impegnano per metterla in pratica; gli scettici (11%), che ritengono che la sostenibilità sia una moda e non adottano comportamenti sostenibili. Nei confronti delle aziende, l’opinione del campione in materia di sostenibilità resta tendenzialmente critica, ritenendo che esse dichiarino di essere sostenibili principalmente su spinta dei clienti, ma non per scelta profonda di governance. Il 48% degli italiani pensa che si tratti di un impegno di facciata per adattarsi a un mondo di consumatori oggi sempre più attenti alla sostenibilità e altri pensano che le aziende investano in sostenibilità solo per migliorare la propria reputazione (46%), per ottenere benefici fiscali (31%) per vendere di più (29%). È per questo che quando un’azienda si dichiara “sostenibile”, il 45% del campione s’informa per verificare l’autenticità delle affermazioni aziendali e il 36% ci crede solo se conosce l’azienda e sa come opera. Secondo la ricerca, i consumatori hanno oggi un atteggiamento molto selettivo ed esigente: 7 su 10 sono disponibili a premiare le aziende che investono in sostenibilità, pagando di più i loro prodotti. Per contro, qualora un’azienda si dimostrasse evidentemente non sostenibile sono disposti a boicottarla, astenendosi dall’acquisto (nel 64% dei casi) oppure sconsigliandolo a parenti


E N G A G E M E N T & L O YA LT Y

Un bollettino semestrale per misurare la sostenibilità Un monitoraggio semestrale costituirà il termometro della sostenibilità in Italia. Frutto della collaborazione tra Emg Acqua e Nonsoloambiente.it, il Bollettino della Sostenibilità si pone l’obiettivo di supportare le aziende nella fase decisionale e di annessa scelta e posizionamento di nuovi prodotti sul mercato, fornendo un costante aggiornamento su quanto succede in termini di messaggi veicolati, percezione reale, prospettive possibili, sviluppi futuri. La prima rilevazione, realizzata dal 28 al 31 ottobre tramite un panel telematico distribuito su oltre 700 comuni italiani con interviste a un campione di 2.200 individui adulti, fornisce indicazioni un po’ meno incoraggianti rispetto alla ricerca di Findomestic. Solo il 28,6% ha letto o sentito parlare di sostenibilità,

tra l’altro con sostanziali differenze tra le aree nord-ovest e centro (dove si registrano dati rispettivamente del 36,1% e 31,9%) e le aree sud e isole (rispettivamente con il 19,7% e il 21,1% di conoscenza). Inoltre, solo alcuni credono che le aziende oggi siano realmente sostenibili (32%), anche se la grande maggioranza (81,8%) riconosce in prospettiva la straordinaria portata in termini comunicazionali o di reale creazione di valore della sostenibilità; il 58,9% ritiene poi che la sostenibilità andrebbe inserita nell’agenda del governo. Infine, il 48% delle persone intervistate dichiara di essere attenta all’impatto sociale e ambientale dei prodotti che acquista, mentre il 41% sarebbe disponibile a riconoscere un prezzo maggiore a un prodotto/servizio più

e amici (45%). I processi produttivi e distributivi a basso impatto ambientale, la promozione di stili di vita consapevoli, i diritti dei lavoratori e il loro benessere, la produzione in Italia senza delocalizzazione, una comunicazione chiara e trasparente sui prodotti, uniti a una buona relazione post vendita, sono i criteri adottati dai consumatori per valutare se una azienda è sostenibile. I settori considerati più virtuosi sono quelli alimentari, energetico e automobilistico, anche grazie alla ingente comunicazione di prodotto che è stata effettuata, facendo cardine sui temi della sostenibilità. I meno virtuosi sono il bancario, i trasporti e l’abbigliamento.

le istituzioni possano progressivamente creare equity tramite un approccio sostenibile. Ma bisogna domandarsi se le imprese e le istituzioni siano pronte a raccogliere la sfida”.

sostenibile. “I dati emersi dalla ricerca - afferma Fabrizio Masia, direttore generale di Emg Acqua - sono, oltre che sorprendenti, estremamente utili per capire come le aziende e

L’attenzione all’impatto sociale e/o ambientale al momento dell’acquisto in % sul campione - risposte multiple Alimentari

Carburanti

Prodotti per la casa

32,1%

Beni durevoli 26,1%

Prodotti farmaceutici

Prodotti e servizi energetici

Prodotti cosmetici e personal care

Autoveicoli/motoveicoli

Abbigliamento e calzature Trasporti

19,7%

Telecomunicazioni Prodotti assicurativi/finanziari

16,1% 14,1% 13,3% 12,2%

Altre categorie 9,7%

8,8%

7,7% 3,3% 1,9%

0,1%

Fonte: Bollettino della Sostenibilità, novembre 2016

Sul versante delle aziende, il 97% del campione esaminato fa della sostenibilità un valore di riferimento, che le coinvolge sempre di più: negli ultimi cinque anni, infatti, il 76% delle imprese ha incrementato il proprio impegno in materia, mentre il 24% lo ha mantenuto costante. Il 30% dichiara d’investire in sostenibilità per migliorare l’immagine e il 21% per attrarre nuovi clienti; c’è, tuttavia, un 34% che lo fa per senso di responsabilità verso le generazioni future, un 25% per contribuire a uno sviluppo sostenibile e un 23% per favorire l’innovazione di prodotti e servizi. Le iniziative intraprese dalle aziende

vertono principalmente sulla governance, sulla sostenibilità sociale e ambientale. L’80% delle società intervistate dichiara che l’impegno nella sostenibilità si traduce in una migliore performance economica finanziaria nel medio/ lungo periodo. Tuttavia la mancanza di ritorno immediato e di incentivi di mercato rallenta lo sviluppo della sostenibilità secondo circa un’azienda su quattro tra quelle intervistate. La stessa comunicazione è percepita come un’arma bivalente, in quanto in grado di attivare l’attenzione dei consumatori, che hanno acquisito ormai l’abitudine di fungere da severi censori di iniziative millantate o poco chiare. Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

19


SCENARI

La spesa per gli analytics ripartita per settori 6%

Bancario

6%

Manifatturiero

29%

7%

Telecomunicazioni e media 8%

Pubblica amministrazione e sanità Altri servizi

8% Gdo 14%

22%

Utility

Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence 2016

Assicurazioni

C’è ancora molto da fare per la trasformazione in “big data enterprise” 20

Sebbene l’adozione di

sistemi di analytics sia una pratica ormai consolidata, la maggior parte delle grandi imprese si trova allo stadio iniziale o in una posizione intermedia del processo di trasformazione. E risulta poco diffusa la data monetization

Giovanni Martelli

Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

Nel 2016 il mercato degli analytics in Italia è cresciuto del 15%, raggiungendo un valore complessivo di 905 milioni di euro, mentre il 39% dei cio vede la business intelligence, i big data e gli analytics come priorità d’investimento principale nel 2017 per l’innovazione digitale. Tuttavia, per la maggior parte delle aziende è ancora lungo il processo di trasformazione da imprese tradizionali in “big data enterprise”: soltanto l’8% ha infatti raggiunto un buon livello di maturazione, mentre il 26% si trova allo stadio iniziale del processo e il restante 66% si colloca in una posizione intermedia, con una governance già in fase avanzata per alcuni aspetti e ancora da avviare per altri. Questa la fotografia che emerge dai risultati della ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano che ha coinvolto attraverso una survey oltre 950 cio e ha analizzato oltre 300 player dell’offerta tramite

interviste dirette o fonti secondarie. A fare la parte del leone con un valore di 722 milioni di euro (+ 9% in un anno) è ancora la business intelligence, ma a mostrare la crescita più significativa (+ 44%) sono i big data, che si portano a 183 milioni di euro. Gran parte del mercato è oggi appannaggio delle grandi imprese (organizzazioni con più di 249 addetti), che si dividono l’87% della spesa complessiva, mentre le piccole e medie imprese si fermano al 13%. I descrittive analytics sono presenti nell’89% delle grandi imprese, e nell’80% dei casi l’utilizzo è ormai a regime almeno su alcuni ambiti applicativi. I predictive analytics risultano attualmente l’arena di maggior interesse, con una diffusione ampia, sebbene ancora confinata ad alcuni ambiti applicativi (30%) o in fase di pilota (29%). Ancora molto indietro i prescriptive e automated analytics, presenti rispettivamente nel 23% e nel 10% delle aziende, perlopiù a livello di pilota. La classifica della spesa delle grandi imprese per gli analytics è guidata dal settore bancario (29% del totale), seguito da quelle del manifatturiero (22%) e poi da quelle di telecomunicazioni e media (14%), pubblica amministrazione e sanità (8%), altri servizi (8%), gdo (7%), utility (6%) e assicurazioni (6%). A crescere di più sono le assicurazioni (+ 25%), seguite da manifatturiero, banche e utility, con tassi di espansione compresi fra il 15 e il 25%, mentre servizi, telco e media mostrano un incremento compreso fra il 10 e il 15%, e infine pubblica amministrazione e sanità crescono con tassi più modesti. Per quanto riguarda le pmi (survey su oltre 800 imprese tra 10 e 249 addetti) solo il 34% dedica parte del budget ict 2016 alle soluzioni di analytics. La propensione di spesa aumenta al crescere delle dimensioni,


SCENARI

La capacità di gestire i big data la competenza più ricercata I big data emergono come uno dei fattori chiave anche nell’ambito della comunicazione digitale, stando ai risultati di una ricerca elaborata da Ey e Iab Italia sull’indotto economico e occupazionale del digitale italiano. La survey, che ha raccolto in particolare l’opinione degli operatori della comunicazione e del marketing, mette in evidenza che per le aziende prese in esame il fattore chiave per continuare a competere nel digitale è l’innovazione (43%), cioè la capacità non solo di essere al passo con i tempi e con le novità, ma anche di saper anticipare le tendenze. La seconda istanza che emerge è il bisogno di sistemi di misurazione sempre più sofisticati (41%), che aiutino le aziende a massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei loro investimenti digitali. Le attività di comunicazione digitale considerate al momento più dinamiche sono il programmatic advertising (argomento top per il 51% degli intervistati), mobile (44%), social (37%) e big data (31%). E le competenze più ricercate in caso di nuove assunzioni

nell’ambito della comunicazione seguono i trend delineati: capacità di gestione dei big data (42,5%) e di analisi di efficacia delle campagne online (34,1%), esperienza sui social media (30,9%), competenze specifiche in programmatic advertising (27,4%), search (27,4%) e mobile (24%). La tendenza che ne emerge è dunque quella di portare all’interno della realtà aziendale la gestione diretta e il controllo di una serie di attività digitali che sono in forte crescita e vengono considerate sempre più strategiche dagli investitori pubblicitari. Le figure professionali più ricercate dal mercato sono infatti quelle che sanno conciliare competenze diverse: da un lato le capacità tecniche, utili per l’utilizzo delle nuove piattaforme e la valorizzazione dei dati attraverso algoritmi, dall’altro la capacità di lettura e interpretazione di dati stessi, oltre ad abilità commerciali, per intercettare le nuove opportunità di business che il mercato offre e tracciare traiettorie d’innovazione e di crescita.

Le competenze più ricercate per la comunicazione digitale

Gestione dei big data Analisi di efficacia delle campagne online

42,5%

Social media Programmatic advertising

34,1% 30,9%

Search

27,4% 27,4% 24,0%

Mobile 23,0% 19,5%

18,3%

Performance marketing 17,3%

User experience Crm

con le medie imprese che investono di più delle piccole (39% contro 33%). Il 26% delle pmi adotta modelli di descriptive analytics e il 16% utilizza modelli di predictive, mentre prescriptive e automated analytics sono ancora scarsamente conosciuti. Il settore banche e assicurazioni è quello che conta la quota più alta di imprese che investono in analytics (55%); seguono gdo (47%), pubblica amministrazione e sanità (39%), manifatturiero (34%), telecomunicazioni e media (28%), utility (24%) e, per ultimo, i servizi (23%). Un altro tema importante analizzato nella ricerca è la valorizzazione dei dati. Il 32% delle imprese dichiara di acquistare dati da integrare con quelli raccolti direttamente per la data monetization, la generazione di nuovi ricavi attraverso la vendita o lo scambio dei dati. Vengono acquistati soprattutto dati relativi all’andamento del mercato di riferimento del proprio business o al comportamento dei consumatori, nell’89% dei casi rifornendosi da veri e propri data provider, nel 26% da altre organizzazioni del proprio settore e nel 29% da imprese appartenenti ad altre industry. Solo il 7% del campione intervistato dichiara di vendere i propri dati, mentre il 26% afferma di essere in fase valutativa. Il maggiore ostacolo alla data monetization, in particolar modo quella di tipo diretto, è l’autorizzazione del trattamento per le finalità dichiarate, la cui definizione è un momento cruciale, nel quale è necessario avere chiaro lo scopo dell’analisi e la dichiarazione della finalità di vendita dei dati raccolti. Ma emerge anche la necessità di nuove competenze e modelli organizzativi, di approcci tecnologici differenti e di una prospettiva progettuale di lungo periodo per lavorare con queste fonti informative: un’impresa su tre ha già inserito nel proprio organico uno o più data scientist.

Branded content

Fonte: online survey Iab a cura di Human Highway

Promotion

GENNAIO FEBBRAIO2017

21


PER

Lo stile di vita sostenibile

diventa un must anche per le aziende

L’inarrestabile affermazione di una filosofia verde coinvolge sempre di più anche le imprese. Le aziende di tutto il mondo sono impegnate a offrire ai propri clienti segnali concreti in questa direzione e a garantire ai collaboratori qualcosa di più di un normale posto di lavoro LOHAS (Lifestyles of Health and Sustainability) è lo stile di vita che accomuna un numero di persone in fortissimo aumento, che sceglie un orientamento alla salute e alla sostenibilità a livello culturale e di comportamento. Le evidenze, basate sulla ricerca dell’istituto di ricerche di marketing Astarea “Indietro non si torna” sulle strategie di consumo e di acquisto degli italiani, oggi e nel prossimo futuro, mostrano che in Italia i Lohas sono circa il 15% della popolazione: un target consapevole, critico, determinato nei suoi consumi, ma non frugalista, ben diffuso territorialmente, in maggioranza composto da donne, di un buon livello socio-culturale, con una significativa presenza di imprenditori, liberi professionisti, quadri intermedi e insegnanti. I Lohas si differenziano notevolmente dal resto della popolazione per un maggior consumo di alimenti naturali: dalla frutta e verdura ai prodotti bio, ai cosmetici senza parabeni, petrolati e nichel, agli alimenti ricchi di fibre, ai capi di abbigliamento in fibra naturale. Secondo uno studio del Natural Marketing Institute di Harleysville, Usa, il 15% degli americani, il 19% degli europei e addirittura il 25% dei canadesi oggi è pronto a pagare il 20% in più per prodotti realizzati in modo sostenibile. La disponibilità generale a

comprare prodotti “verdi” supera addirittura l’80%. Questi dati confermano i fattori di tendenza che abbiamo visto crescere negli ultimi 15 anni. Fattori come sostenibilità ecologica e sociale, la tendenza di una buona parte della società verso i concetti “verdi” di energia, ambiente e produzione hanno influenzato tutti gli ambiti economici e vitali delle nazioni industriali occidentali. È innegabile che uno stile di vita e di consumi basato su precisi valori indirizza la vita di moltissimi che, oltre al prezzo e alla qualità, richiedono anche una nuova dimensione all’orientamento del mercato: l’etica. I LOHAS credono sia possibile costruire un modo di vita equilibrato e confidano nella fattibilità di un mondo migliore, che non si ottiene attraverso la rinuncia, ma tramite idee migliori, tecnologie intelligenti e un attivo senso civico. L’inarrestabile affermazione di una filosofia verde coinvolge sempre di più anche le imprese. Le aziende di tutto il mondo sono impegnate a offrire ai propri clienti segnali concreti in questa direzione e a garantire ai collaboratori qualcosa di più di un normale posto di lavoro. L’ufficio come microrganismo diviene un importante fattore d’immagine, rivelando i benefici del verde come miracoloso toccasana per il corpo e la mente.


PER

Indoor landscaping Oltre al principio della sostenibilità, ormai parte integrante del credo di molte aziende, la presenza della natura negli edifici, di erba sulle pareti o di alberi veri e propri nei locali non è più qualcosa di inusuale. Chi lavora in ufficio oggi pretende sempre più un ambiente di lavoro che promuova in maniera naturale il suo benessere e la sua salute. Tale aspettativa, insieme al radicale cambiamento del modo di lavorare, si sposa con la necessità delle aziende di offrire un branding socialmente accettabile, che oggi spesso è declinato in sostenibilità e salute. Indoor landscaping sta per natura, sostenibilità e modernità. Non solo si utilizzano le piante per migliorare in maniera evidente

il clima, ma viene considerata anche l’influenza di fattori come atmosfera, arredi interni, colori, luce, profumi e acustica. In base alle esigenze e agli stili personali, si possono privilegiare alcuni aspetti invece di altri. L’azione veramente “naturale”, però, spetta all’indoor landscaping, un intervento che per molti aspetti conviene sia all’impresa sia al lavoratore. Le isole verdi possono essere create in particolare negli uffici open space e in ampie aree lounge, nelle hall e lungo le scale. Non solo migliorano il clima, ma fungono da divisori e luoghi di relax, aumentando la qualità della vita sul lavoro. Valorizzare i collaboratori grazie a un ambiente di lavoro piacevole. È possibile

sviluppare soluzioni nel mondo del lavoro del futuro in grado di favorire un senso di benessere e di soddisfazione, oltre alla collaborazione tra colleghi. Negli ambienti lavorativi, soprattutto in tema di tutela della salute, è importante concentrarsi sui processi fondamentali che favoriscono il benessere, dagli aspetti ergonomici alla luce, al ricambio d’aria, diversificazione dello spazio e dello stile volto alla comunicazione con i colleghi. Gli stili di vita diventano quindi più flessibili e variabili rispetto al passato. A questo si aggiunge una crescente consapevolezza nei confronti della propria salute, che innesca anche un processo di autoresponsabilizzazione.

Filosofia aziendale

Ridurre, riutilizzare, riciclare

Il rispetto per le risorse e l’ambiente fanno parte di una politica aziendale ecosostenibile. Ecologia ed economia non sono opposti, ma parti essenziali di un insieme. La sostenibilità è un termine ormai inflazionato, spesso sbandierato come mera dichiarazione di intenti o ostentato in una sorta di ambientalismo autocompiaciuto e di facciata. Tuttavia, può divenire il vero fulcro della cultura e l’agire stesso di un’impresa. È convinzione largamente diffusa che pensiero e azione rispettosi dell’ambiente siano inscindibili e imprescindibili. Ogni cittadino o organizzazione può dare un forte contributo, conscio ognuno della propria responsabilità per la sopravvivenza del nostro pianeta. In fondo, è il singolo che può compiere in prima persona i passi verso il LOHAS, mentre le imprese, come organizzazioni, possono integrare la gestione sostenibile nella propria politica aziendale.

Ricordiamo sempre la semplice regola delle “tre erre”: Riduci, Riutilizza, Ricicla. Il primo passo da compiere è ridurre la quantità dei beni materiali consumati. Poi, impiegare oggetti e materiali riciclati e/o riutilizzabili. Infine, differenziare correttamente i rifiuti per il riciclaggio. Occorre scegliere prodotti sostenibili provenienti da materiali riciclati e, più in generale, a basso impatto ambientale, per riutilizzarli anche in futuro. Il LOHAS Corporate branding non è un elemento solo finalizzato alla reputation: sostiene nel loro percorso le aziende che scelgono anziché un capolavoro d’arte a fini di rappresentanza, l’arte verde e una filosofia etica e sostenibile: una zona verde è creativa e visiva; il verde progettato all’interno degli spazi lavorativi non è un semplice accessorio, ma rappresenta l’espressione di un bisogno e di un elemento di design con un grande valore aggiunto.


SCENARI

Gli investimenti per l’innovazione digitale nel back-end nel 2016

Gli investimenti per l’innovazione digitale nel front-end nel 2016

% delle aziende del campione

% delle aziende del campione

Soluzioni di crm

Sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi

Soluzioni per fatturazione elettronica e dematerializzazione

Sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty

Sistemi erp

Chioschi, totem e touchpoint

Sistemi di business intelligence analytic

Sistemi di cassa evoluti e mobile pos

Soluzioni per incrementare le performance di magazzino

Digital signage e vetrine intelligenti

25%

22%

19%

19% 18%

18%

15% 16%

15% 13%

Fonte: Osservatorio Innovazione digitale 2016

I top retailer ammettono di non avere una chiara strategia d’innovazione digitale 24

Le aziende distributive

hanno sì sviluppato alcune innovazioni, in particolare nel backend, ma investono ancora poco e sono ancora lontane dalla digital transformation, che spesso richiede la presenza di un ecosistema di imprese in grado di svolgere quelle funzioni di servizio che il retailer non può sviluppare in casa, perché non ne ha le competenze e/o le convenienze Roberto Giardini

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GENNAIO FEBBRAIO2017

La spesa in digitale dei top retailer italiani è ancora inferiore a un punto percentuale del fatturato, nonostante la sua incidenza sul totale degli investimenti sia passata dal 15% del 2015 al 17% del 2016. E ciò è dovuto soprattutto al fatto che il 65% dei top retailer è frenato dall’assenza di una chiara strategia d’innovazione digitale nei confronti di temi come la digitalizzazione del consumatore, la complessità crescente dei processi e la competizione delle dot com. È questo in sintesi lo scenario disegnato dalla terza edizione dell’Osservatorio Innovazione digitale nel retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. L’Osservatorio ha condotto una survey sui top retailer italiani (i primi 300 per fatturato presenti in Italia con negozi fisici), analizzandone la maturità digitale attraverso lo studio del livello attuale di adozione e dell’intenzione di adozione futura delle tre principali categorie di innovazioni: nel back-end (processi

d’interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer), nella customer experience nel punto di vendita e a supporto dell’omnicanalità. “In un contesto di domanda complessivamente stagnante - afferma Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano - il futuro dei retailer italiani è legato alla capacità d’individuare target e strategie, muovendosi sul piano dell’efficienza e su quello della bontà del servizio ai clienti finali. Sono sostanzialmente gli stessi problemi che stanno affrontando i retailer tradizionali di tutte le economie avanzate, con la differenza, rispetto non solo agli Stati Uniti, ma anche a molti paesi europei, che la nostra distribuzione è estremamente frazionata e che le nostre imprese maggiori sono piccole. Sia l’efficienza sia la bontà del servizio offerto al cliente possono trarre notevoli giovamenti dalla digital transformation, la quale ha speranze di successo solo


SCENARI

se non è vissuta come un’operazione meramente tecnica, da delegare agli specialisti dell’it, e che spesso richiede la presenza di un ecosistema di imprese in grado di svolgere quelle funzioni di servizio che il retailer non può sviluppare in casa, perché non ne ha le competenze e/o le convenienze”. Le innovazioni digitali più diffuse e consolidate tra i top retailer italiani sono quelle nel back-end: il 93% del campione ne ha infatti adottata almeno una. Gli investimenti nel 2016 sono stati maggiormente focalizzati su soluzioni di crm (25% del campione), soluzioni a supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione (19%), sistemi erp (18%), sistemi di business intelligence analytic (18%) e soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking (16%). Per il 2017, il 43% dei top retailer dichiara un potenziale interesse d’investimento in sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), il 41% propende per soluzioni d’intelligent transportation system e il 40% per sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain (attraverso rfid). L’80% del campione di top retailer ha sviluppato almeno un’innovazione digitale nel front-end a supporto della customer experience nel punto di vendita. Le soluzioni su cui si sono concentrati maggiormente gli investimenti nel 2016 sono sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi (22%), sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty (19%), chioschi, totem e touchpoint (15%), sistemi di cassa evoluti e mobile pos (15%) e digital signage e vetrine intelligenti (13%). Per il 2017, oltre Il 55% dei retailer dichiara di voler investire in sistemi d’indoor positioning, digital signage e vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, tecnologie basate sulla

I MEDIO-PICCOLI RETAILER INVESTONO ANCORA MENO

L’introduzione d’innovazione digitale è una priorità per due su tre dei medio-piccoli retailer intervistati. Tuttavia, come per i top retailer, l’incidenza dell’investimento in innovazione digitale sul fatturato è molto limitata (circa lo 0,2-0,3%), sopratutto a causa di costi elevati e della mancanza di competenze interne. Le innovazioni digitali nel back-end sono le più diffuse e consolidate: il 91% del campione ha sviluppato almeno un’innovazione in questi processi, prevalentemente sistemi di comunicazione via web con i fornitori, fatture e bolle elettroniche e sistemi gestionali basati su supporti elettronici. Il 90% dichiara di aver investito nel miglioramento della customer experience nel punto di vendita, pubblicizzando la propria attività tramite un canale innovativo (web, email, sms o social network), installando sistemi di cassa evoluti e mobile pos o attivando sistemi promozionali via sms o coupon digitali, adottando sistemi di sales force automation o installando chioschi, totem o touchpoint all’interno del punto di vendita. Il 61% ha infine abilitato innovazioni a supporto dell’omnicanalità. Il 60% delle aziende del campione è presente sul web, con una scheda di descrizione su un portale online (13%), con un sito informativo (35%) o con un sito di ecommerce (15%). Il 20% ha sviluppato un’iniziativa sul mobile e l’altro 20% sta pensando di realizzarla a breve. Per i medio-piccoli retailer con un sito di ecommerce, le vendite online hanno un’incidenza tra l’1 e il 5% sul fatturato e nella maggior parte dei casi crescono rispetto al 2015 con un tasso superiore al 10%. Iniziano inoltre a essere offerti anche dai medio-piccoli retailer servizi omnicanale evoluti come il click&collect (50% dei rispondenti con ecommerce) e il reso in negozio (25%).

realtà aumentata e stampanti 3D. Per quanto riguarda l’omnicanalità, infine, la quasi totalità dei retailer utilizza i canali digitali per supportare le fasi di prevendita o postvendita, o per abilitare la vendita. Più precisamente, l’88% dei retailer (era l’80% nel 2015 e il 65% nel 2014) è presente sia online sia su mobile, mentre il 10% è presente solo online e il 2% solo su mobile. Sull’online, il 35% del campione ha sviluppato un sito istituzionale per supportare il pre e postvendita, mentre il 65% (era il 61% nel 2015) ha un sito di ecommerce per vendere online. Sul mobile, il 34% del campione ha un’iniziativa, app o mobile site, per offrire funzionalità nel pre e postvendita e il 55% (era il 42% nel 2015) ha un’iniziativa di mobile commerce. Tra le sfide da affrontare nei prossimi anni attraverso l’innovazione digitale i retailer intervistati segnalano la capacità d’ingaggiare e fidelizzare maggiormente i propri clienti (54% del campione), il miglioramento della customer experience in negozio (40%), l’integrazione del negozio fisico e del sito di ecommerce (36%) e l’estensione del mercato potenziale attraverso l’omnicanalità (25%). E sarà quindi importante rafforzare le funzioni più interessate dallo sviluppo, ricerca e potenziamento di professionalità legate all’innovazione digitale. Tra le figure più ricercate, quella ritenuta più indispensabile da oltre il 60% dei top retailer è l’ecommerce manager, incaricato del funzionamento dell’online store e della sua integrazione con i canali tradizionali; seguono con il 55% il crm specialist/manager, impegnato nelle strategie di customer retention & loyalty, e il digital officer, responsabile della digital transformation. Sono ritenuti importanti anche il digital marketing specialist/manager. Promotion

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SCENARI

L’incentivazione si rinnova utilizzando gli stessi strumenti

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Non molto presente nei dibattiti, festival e award, l’incentivazione ha prodotto grandi cambiamenti quasi in sordina, beneficiando dell’attenzione solo delle agenzie dedicate a questa disciplina senza arrivare davvero a tutto il mercato dei potenziali utenti. Vale la pena, quindi, fare il punto della situazione e IL PUNTASPILLI mettere in luce tutta la complessità di un settore che ha saputo avvantaggiarsi di Marilde Motta degli apporti scientifici della psicologia, del relationship marketing, dell’evoluTITOLARE zione tecnologica in campo informatico; non ci riferiamo solo alla gestione e di AD PERSONAM interpretazione dei dati, ma a tutta una serie di strumenti ormai indispensabile armamentario per il gaming, il team building e non solo. L’incentivazione non si colloca più sotto l’ala della direzione vendite, poiché l’obiettivo non è dare impulso a comportamenti proattivi, stimolati da reward, che portino a una maggiore resa commerciale. Si è passati a una visione più organica che riguarda tutta l’azienda, conferendo il ruolo di guida alla direzione risorse contatti@adpersonam.eu umane. In anni recenti, il termine empowerment ha “contagiato” l’incentivaziowww.adpersonam.eu ne e ha creato nuovi contesti di applicazione, modalità e strumenti inediti, inglobando l’obiettivo di performance del singolo soggetto nella visione complessiva dell’azienda. In pratica sono cambiati gli assetti organizzativi e gestionali; termini come accrescimento delle competenze, assunzione di responsabilità, autonomia operativa, leadership condivisa hanno oggi bisogno di fare affidamento su un’incentivazione che offre strumenti precisi per rispondere a bisogni prima mai considerati. Tuttavia il più recente non elimina il precedente, così nell’incentivazione abbiamo ancora tre macroaree: raccolta punti con catalogo premi, che è uno strumento ancora utilizzato per motivare vendiSi è passat i a una vis io ne tori, installatori, banconisti e in generale operatori in più organica che r ig uard a reti commerciali. Stimola l’impegno e l’apporto indit ut t a l’azienda, co nferend o viduale e, rimanendo operativo per mesi, consente il ruolo d i g uid a alla di misurare la progressione del contributo personale; direzione ri s o r s e umane convention, viaggi incentive: rappresenta la parte più importante (per investimenti e numero di aziende che vi ricorrono) delle attività incentive. Sono strumenti che servono a premiare, ma anche a fare squadra e a trasmettere la strategia aziendale; team building, coach, gaming: è la nuova frontiera dell’incentive. È il segmento a più rapida crescita, perché il reward e il sistema premiante dell’incentivazione si stanno spostando dagli oggetti a esperienze, conoscenze e benefit immateriali quanto personali. Si tratta di strumenti i cui benefici vengono interiorizzati e che “rafforzano” la persona, ma anche tutto il team di lavoro, migliorando il clima e lo spirito con cui si opera. Sebbene tutte le tecniche siano finalizzate a ottenere una “risposta” attiva dai destinatari, lo fanno in modo diverso. La tendenza oggi è quella di combinare gli strumenti, nell’arco dell’anno, modulandoli sulle necessità in divenire dell’azienda.

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SCENARI

La crisi del pensiero positivo e il trionfo delle bufale

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Due grandi forze sembrano poter condizionare il 2017 e gli anni a venire ed esercitare il proprio influsso in molteplici situazioni: la difficoltà a fare sintesi e il basso rispetto della competenza. Emerge una crescente difficoltà a fare delle sintesi tra pensieri e opinioni non LA SFERA coincidenti: contrapposizioni sempre più frontali tra individui, organizzazioDI CRISTALLO ni, idee, conducono a vivere in costante conflittualità. Si determinano gruppi di Andrea Alemanno contrapposti: ci si coalizza sempre più “contro”, e sempre meno “per”. Gli GROUP DIRECTOR strascichi delle recenti elezioni americane ne sono un chiaro esempio. L’esaspeDI IPSOS PUBLIC AFFAIRS rata contrapposizione dei due candidati è proseguita anche nei giorni successivi, con l’ostentazione palese delle prime decisioni politiche da una parte e le vivaci contestazioni dall’altra, che rappresentano con evidenza l’estrema difficoltà a giungere a una sintesi comune, anche una volta cessata la campagna elettorale. andrea.alemanno@ipsos.com La situazione è simile in Italia, si veda il referendum, ed è esperienza diffusa che www.ipsos.com le situazioni di conflitto tendano sempre più a esasperarsi. Gli italiani sono in @andreaalemanno difficoltà nel governare il loro rapporto con la realtà mutevole, che spesso vivono come un’aggressione esterna; la globalizzazione, l’Europa, la crisi economica, i flussi migratori provocano reazioni sempre più incattivite e difficili da controllare e prevedere. L’altra forza che sembra dispiegare le sue nere ali è la crescente diffidenza verso la conoscenza, la competenza, l’autorevolezza, e in ultimo la L’individuo fa s emp re verità. Diffidare comunque, diffidare di tutti, è una tendenmeno sintes i tr a le za crescente; induce a contrapporre a posizioni scientifiche, cont rapposizion i, mentre argomentate, metodologicamente solide, una qualunque cresce la diffiden z a ver s o presa di posizione di dubbia affidabilità, ma in linea con compet enza e aut orevo lez z a personali opinioni ed esperienze. Ne sono un esempio lampante i dibattiti intorno ai vaccini, la web-medicina, le discussioni sull’alimentazione, e si assiste persino a dibattiti sulle cause dei terremoti. Le più strampalate opinioni, ancorché funzionali a sostenere una presa di posizione, vengono acriticamente usate e citate, con l’effetto d’ingrossare continuamente le mandrie di bufale. L’individuo fa sempre meno sintesi tra le contrapposizioni, cerca un mondo in cui avere ragione a qualunque costo, ma fatalmente si sente sempre più solo (il 48% si sente straniero in patria) e abbandonato (il 73% dei cittadini italiani sente in declino la società). E quindi cerca un centro gravitazionale. Si generano così sempre più spazi per una crescita del populismo (risposte semplici a domande complesse) e per la ricerca dell’uomo forte (per il 79% degli italiani il Paese dovrebbe essere governato da un uomo forte), una rappresentazione sociale del proprio super-io con il quale identificarsi e vivere sereni. Questa situazione genera molte difficoltà a chi opera sul mercato, ai comunicatori, ma al contempo offre degli spazi nuovi per affermare un proprio ruolo di leadership. I brand, portatori di valori e vissuti reali, anche grazie alle possibilità di comunicazione peer-to-peer, nell’assenza dei corpi intermedi, potranno giocare sempre più un ruolo politico e sociale con il quale conquistare i consumatori: chi riuscirà a guadagnare l’affidamento potrà godere di importanti rendite di posizione emotiva. Promotion

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MANAGEMENT

Quando staccare la spina diventa un diritto Un tempo, prima che le nostre vite fossero avvolte nella nuvola digitale nella quale ci siamo tuffati da un decennio, era una frase diffusa: “Ho proprio voglia di staccare la spina”. Un modo di dire per esprimere la volontà di trovare un momento per rimanere in pace con se stessi e uscire fuori dal ritmo degli impegni IL DIRETTO DEL quotidiani. DIRITTO Questa espressione, se ci fate caso, è ormai relegata tra le antiche formule in di Marco Maglio disuso. Oggi siamo sempre connessi e di staccare la spina o, come si dice adesso, PRESIDENTE “di essere off line” nessuno sente la necessità. Anzi, rimanere fuori dal mondo didel GIURÌ PER gitale, non ricevere messaggi, non accedere al web è visto come una diminuzioL’AUTODISCIPLINA NEL ne, in alcuni casi come una vera e propria mutilazione sociale. Tuttavia qualcosa MARKETING DIRETTO E NELLE sta cambiando e forse è arrivato il tempo della moderazione e del recupero di VENDITE A DISTANZA spazi individuali. Lo conferma una recente iniziativa legislativa francese, di cui si è parlato nelle scorse settimane. Dall’inizio del 2017, infatti, in Francia è stato introdotto un vero e proprio info@maglio.eu “diritto di disconnessione”, che autorizza i lavoratori a “staccare la spina” dagli strumenti di comunicazione aziendale quando si trovano al di fuori degli orari d’ufficio. In particolare, le aziende con più di 50 dipendenti devono stipulare dei codici di condotta in collaborazione con i sindacati per tutelare la salute dei lavoratori, indicando i momenti del giorno e della settimana in cui i dipendenti hanno diritto di non essere connessi, evitando quindi di controllare gli smartphone per questioni di lavoro. Tuttavia, va detto che in caso di violazione di questo diritto non sono previste sanzioni effettive per le azienDa q ues t’ anno in Fr ancia de. E questo è un grave limite che andrà colmato. E in Italia? Qualcosa si muove anche da noi: un limitato è s tato intro d o tto un vero e p ro p r io “d ir itto d i diritto alla disconnessione è stato introdotto nel nod is co nnes s io ne”. E q ualco s a stro ordinamento l’anno scorso con il decreto legislas i muo ve anche in I talia tivo 136/2016, che ha dato attuazione alla direttiva 2014/67/Ue sul distacco di un lavoratore in uno stato membro diverso da quello in cui lavora abitualmente. Tale normativa introduce le fasce di reperibilità, che di fatto delimitano un diritto giornaliero e settimanale alla disconnessione per il lavoratore in trasferta. A parte questa prima indicazione, il dibattito è aperto e presto o tardi anche da noi disconnettersi sarà un diritto generalizzato. Sembrerebbe un traguardo di civiltà. Ma da giurista malizioso mi chiedo se questa affermazione del diritto a staccare la spina non comporti come conseguenza inevitabile l’obbligo, invece, di essere connessi durante tutto il restante periodo delle giornate lavorative. Succede sempre così: un diritto porta con sé obblighi corrispondenti. Ogni diritto ha un costo. Paradossalmente, affermare il diritto alla disconnessione porta il conseguente riconoscimento di un dovere di essere connessi che apre scenari tutti da studiare. Direi quindi che il diritto in queste situazioni farebbe bene a lasciare spazio al buon senso e alla buona educazione per evitare di generare nuovi inutili vincoli. Basterebbe poco per gestire al meglio queste situazioni: si tratta di valutare prima di cliccare sul tasto “invio” se quello è davvero il momento giusto per spedire un messaggio al destinatario o se l’azione di contatto può attendere. Promotion

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SCENARI

IL CAPITALE UMANO

Il primo supermercato italiano, aperto nel 1957 da Esselunga in Viale Regina Giovanna a Milano.

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I millennial sono chiamati a riempire il vuoto seguito all’era dei baby boomer Sino alla fine del secolo scorso si

è goduto di ciò che era stato accumulato senza l’impegno di rigenerare ciò che si consumava e oggi si riesce ancora a spendere più di quel che si produce, obbligando le future generazioni a darci credito Daniele Tirelli www.danieletirelli.it (Amagi)

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A ogni inizio d’anno sembra d’obbligo condividere le prospettive beneauguranti espresse da più parti: siano esse politiche o economiche. Non mi aggrego. Penso, al contrario, che il 2017 possa essere un anno di ulteriore declino (o decadenza se vi piace di più). Negli anni ’90 raggiungemmo un apex frutto dell’impegno e della concentrazione della generazione di mio padre, detta dei “veterani” o dei “costruttori”. Furono definiti così coloro che ritrovatisi, in Occidente, poco più che ventenni con il lascito disastroso di una guerra di cui, nella maggior parte, furono attori né consapevoli né consenzienti, provarono a inventarsi

un futuro. Rispetto ai coetanei americani, coloro che la mia generazione (di baby boomer) definì scioccamente “matusa”, ponendoli alla berlina nelle università e nelle fabbriche, non godettero dell’attenzione di storici come Strauss e Howe (Generations, 1991 e Fourth Turning, 1997). Vennero piuttosto irrisi dagli intellettuali del tempo, per la loro ansia di assicurarsi un benessere consumista che oggi non soddisferebbe neppure le nascenti classi medie del terzo mondo. A loro modo quegli italiani costruirono la versione nostrana dell’“affluent society”, edificarono periferie bellissime per i contadini inurbati e orride per i loro nipoti, debellarono malattie letali (difterite, poliomielite, tubercolosi ecc.), inventarono nuovi materiali, consentirono a tutti di muoversi con un’auto, inventarono i computer, liberarono le donne dai lavori domestici pesanti e aprirono i supermercati. Allo stesso tempo quegli uomini in flanella grigia (e in tuta blu) e le loro donne compite e (in maggioranza) timorate di Dio, tutte dedite ai loro figli, fissarono criteri di vita civile che univano la disciplina appresa nell’esercito e nelle scuole all’invenzione quotidiana di una libera democrazia mai prima sperimentata. Se un terzo della loro vita fu afflitto dall’indigenza della Depressione, e poi dalla Guerra devastatrice, gli altri due terzi si dipanarono in un lungo boom, in cui crebbero noi, i baby boomer. Oggi, giunta l’età della meditazione, avvertiamo dunque quanto sia lontano l’ambito confortevole di quando eravamo figli e non padri, di quando avevamo una guida e non eravamo la guida, di quando ricevevamo immagini prospettiche del futuro, mentre oggi noi dovremmo trasmetterne pur consapevoli di esserne privi. L’inerzia dei sistemi occidentali (tutti)


SCENARI

e la tenuta del comunismo e dell’anti-comunismo ci consentirono di restare in equilibrio precario sino alla fine del secolo, per poi abbandonarci alla lenta, dolce discesa in atto. Uso l’aggettivo “dolce” perché la decadenza è in realtà un periodo confortevole in cui vivere. Si gode di ciò che è stato accumulato senza l’impegno di rigenerare ciò che si consuma. Si riesce ancora a spendere più di quel che si produce, obbligando le future generazioni a darci credito, pur avendo accumulato un debito mostruoso e inesigibile da scaricare sui nipoti. Si difende l’esistente con i suoi privilegi acquisiti appellandosi alla giustizia. Si minimizza ogni rischio evitando la progettualità in nome del pragmatismo. Si godono i luoghi d’arte e le riserve naturali sforzandosi d’ignorare lo squallore delle favelas che accerchiano o contaminano le bellezze ereditate dal passato. E così se l’Occidente dei “veterani” (sotto la guida degli Usa) si pose l’obiettivo d’inviare un uomo sulla luna in 8 anni, oggi la costruzione di una ferrovia o di un ponte appare spreco immotivato o una minaccia allo status quo politicamente corretto. Servirono 8 anni dalla posa della prima pietra (1956-1964) per unire Milano a Napoli e 8 per traforare il Monte-Bianco. Oggi, un tale periodo è forse appena sufficiente per approvare la legge di un grande progetto che comunque non si farà. Tuttavia la decadenza non esclude l’euforia, anzi. Ci entusiasma scrivere, mai esausti, banalità (tweet) con geroglifici puerili (emoj) che spianano ogni complessità linguistica, con ciò che è divenuto simbolo esclusivo di “progresso”: il telefono o mobile o tablet, come vogliamo chiamarlo. Pensiamo sia una grande conquista veder alleviato anche lo sforzo di recarci in

COSTRUIRE UNA FERROVIA O UN PONTE? GIAMMAI

Servirono 8 anni dalla posa della prima pietra dell’autostrada (1956-1964) per unire Milano a Napoli e 8 per traforare il Monte Bianco. Oggi, un tale periodo è forse appena sufficiente per approvare la legge di un grande progetto che comunque non si farà. Senza contare che oggi la costruzione di una ferrovia o di un ponte appare spreco immotivato o una minaccia allo status quo politicamente corretto.

un negozio per procurarci l’oggetto dei nostri fugaci desideri, cancellando anche il tempo di desiderarlo (ma chi servirà chi ci servirà comodamente a casa?). L’euforia della business community è rivolta soprattutto ai millennial, solo vagamente consapevoli di essere chiamati a risolvere problemi che baby boomer e generazione X lasciano loro. Strauss e Howe prevedettero che i millennial avrebbero riempito il vuoto lasciato dall’unraveling, dal “casino” conseguente al rifiuto dei valori e degli stili di vita sanciti dai “costruttori”. Dovrebbero essere loro a stabilire se e come smantellare l’enorme apparato statale e sovrannazionale che drena le risorse di un apparato produttivo reso asfittico dalle misteriose e incontrollabili correnti geoeconomiche. Loro dovranno decidere quali modelli di vita far prevalere, se propendere cioè verso l’annichilimento del concetto residuale di famiglia, come narra il film “La teoria Svedese dell’amore”, o se riscoprire valori etici e religiosi di stampo occidentale, da contrapporre al fervore irrefrenabile dei seguaci di religioni esogene e demograficamente esondanti, con cui saranno obbligati a convivere. Ma questi sono problemi minori tra i tanti impliciti nella Quarta Svolta teorizzata da Strauss & Howe. Gli 80 anni che ci separano dalla precedente Quarta Svolta sono trascorsi e sembrano preludere alla Grande Crisi rigeneratrice (?). I suoi segnali: la permeabilità dei confini nazionali, la depressione demografica occidentale, la distruzione di posti di lavoro della “frictionless economy”, la guerra suicida dei terroristi, il nascente protezionismo, le svalutazioni competitive e il rallentamento del commercio internazionale. I suoi segnali non si possono ignorare nell’alba livida del 2017. Promotion

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MANAGEMENT

Aviva promuove seconda edizione del fondo benefico per le onlus

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Aviva, una tra le principali società di assicurazioni in Europa e presente in Italia dal 1921, punta nuovamente sulla csr con la seconda edizione del Community Fund. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto oltre 550 candidature, più di 130.000 utenti registrati e oltre 1,2 milioni di voti assegnati, il gruppo assicurativo dedica ancora una volta un fondo benefico alle organizzazioni non profit di tutta Italia, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dall’1 dicembre 2016 al 16 febbraio 2017 qualunque cittadino può candidare il progetto sostenuto dall’organizzazione che gli sta a cuore (associazioni che operano nel settore della salute, dell’infanzia e dei giovani o della riqualificazione del territorio a fini sociali), accedendo al sito www.avivacommunityfund.it e specificando l’entità del

contributo economico necessario a sostegno del progetto (fino a 5.000, 7.500 o 15.000 euro). Dal 2 al 30 marzo, invece, sarà possibile accedere al sito per votare i progetti preferiti. Le 45 candidature con il maggior numero di voti parteciperanno alla fase finale: una giuria valuterà i progetti tenendo conto di diversi fattori, tra cui impatto sulla comunità, sostenibilità e originalità. I vincitori saranno annunciati il 10 maggio.

AURICCHIO SU FACEBOOK A FAVORE DEI POVERI Auricchio continua ad alimentare la sua attività di social media marketing avviata nel 2014 con

Pte e Viscom Italia insieme per creare sinergie di filiera Pte, mostra specializzata nel settore dell’oggettistica promozionale, tessile promozionale e delle tecnologie per la personalizzazione, e Viscom Italia - Mostra Convegno internazionale della comunicazione visiva hanno deciso di rafforzarsi vicendevolmente creando nuove prospettive di sviluppo per gli operatori del mercato. Per raggiungere questo importante traguardo, gli organizzatori delle due manifestazioni - rispettivamente Fiera Milano, il più importante operatore fieristico e congressuale italiano e uno dei maggiori a livello internazionale, e Reed Exhibitions Italia, specialista a livello mondiale nell’organizzazione di eventi fieristici - lavoreranno fianco a fianco per arricchire l’esperienza e il know how degli operatori e delle aziende operanti nei rispettivi comparti, creando nuovi progetti di business competitivi e consentendo alle aziende partecipanti alle due manifestazioni d’incontrare nuovi professionisti alla ricerca di strumenti e idee per la promozione aziendale e le tecniche di personalizzazione più innovative sul mercato. La prima espressione concreta dell’accordo vedrà luce durante la prossima edizione di Viscom Italia, dal 12 al 14 ottobre 2017, per poi coprire anche le edizioni previste nel 2018 delle due manifestazioni.

l’apertura della pagina Facebook “Auricchio Official”, la cui gestione è seguita da Soluzione Group. L’iniziativa più recente è la campagna social & charity di sensibilizzazione sul tema degli sprechi di cibo, #ilbuonocheavanza, a favore dell’Opera San Francesco per i Poveri di Milano. Auricchio ha chiesto a un gruppo di blogger selezionate di creare ricette con alimenti di avanzo, rimanenze o parti di ingredienti che solitamente vengono scartati e buttati, e un pizzico di provolone. Da gennaio le foto e la descrizione delle ricette contrassegnate da #ilbuonocheavanza sono poi state caricate sulla pagina Facebook di Auricchio, oltre che sul sito, e tramite un contest i fan del provolone sono stati invitati a votare la migliore. Per ogni voto l’azienda casearia donerà il corrispettivo di un pasto caldo all’Opera San Francesco. La donazione verrà ufficializzata durante l’evento di celebrazione del 140° anniversario dell’azienda in programma in febbraio. Un progetto importante che si affianca all’attività ordinaria di creazione di contenuti sfiziosi da diffondere sulla pagina Facebook e nella sezione ricette del sito web Auricchio, anche questo realizzato da Soluzione Group lo scorso anno.

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Ecrm Group avvia strategia europea Ecrm Group, attivo con le società Ecrm Italia e Amilon nel settore del marketing digitale, ha annunciato la propria strategia d’internazionalizzazione nel corso della Swiss eCommerce Conference organizzata da NetComm Suisse il 15 novembre. Forte dei successi consolidati in oltre vent’anni di attività nel nostro Paese con i più grandi player internazionali in ambito retail, grazie all’innovazione tecnologica offerta dalle gift card digitali e strumenti di crm e loyalty marketing, Ecrm Group punta adesso al mercato europeo aprendo una sede presso il Digital Fashion Lab di Netcomm Suisse a Lugano. Con la nuova sede, che sarà operativa da febbraio, Ecrm Group si pone l’obiettivo di costituire un punto di riferimento internazionale per i retailer e gli e-tailer internazionali costruendo veri e propri programmi d’ingaggio nei confronti dei loro clienti.



MANAGEMENT

Pandora trasforma l’attesa in un momento divertente

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Trasformare la percezione del tempo impiegato ad aspettare in coda in qualcosa di divertente, offrendo a tutti i clienti la possibilità di completare il dono che stanno per acquistare. È il concept innovativo proposto da In Evidence, l’agenzia di pr & events di Italia Brand Group, per una campagna prenatalizia di Pandora, l’azienda danese che crea, produce e commercializza in tutto il mondo gioielli rifiniti a mano, dal design contemporaneo, realizzati in materiali di alta qualità ma a prezzi accessibili.

Dal 17 al 24 dicembre davanti o all’interno dei punti di vendita (mono e multimarca) aderenti all’iniziativa - oltre 60 in tutta Italia erano presenti hostess Pandora che invitavano i clienti a farsi scattare una foto istantanea, che veniva stampata e inserita all’interno di un biglietto d’auguri personalizzato: il complemento perfetto per accompagnare il dono che desideravano acquistare, che veniva così arricchito dal messaggio “… minuti di coda, 1 unico pensiero: regalarti un sorriso!”. I partecipanti potevano anche scattarsi selfie o foto e condividerli sui propri social con l’hashtag ufficiale del Natale Pandora #LaGioiaDelDonare. In Evidence ha firmato non solo il concept creativo, ma si è occupata anche della gestione completa dell’evento, curandone gli aspetti che riguardavano la logistica, l’assistenza delle hostess e degli store e l’organizzazione di ogni minimo dettaglio.

ALPITOUR E CLEMENTONI ANCORA INSIEME Alpitour e Clementoni continuano ad alimentare la loro partnership, nata nel giugno del 2015. È stata replicata l’iniziativa natalizia del 2015, ampliando il numero di strutture coinvolte (tutti e 11 i Villaggi Bravo nel mondo e 9 AlpiClub fra Spagna, Egitto e Italia). Fra il 17 dicembre e il 4 gennaio sono stati quasi 1.500 i bambini ai quali Stellina e Ippo hanno portato un dono speciale, selezionato in base alla fascia d’età. Si è concluso così un 2016 intenso per Alpitour e Clementoni, che hanno consolidato ed esteso ulteriormente la loro collaborazione attraverso vari progetti, fra i quali si ricorda “Vorrei un mondo che…”, realizzato durante l’estate all’AlpiClub Corralejo Village di Fuerteventura, in collaborazione con Art Stories, startup che sviluppa app educative

Time Out

di Pier Giorgio Cozzi

L’ULTIMA CENA

Il direttore del Polo museale lombardo, che comprende il leonardesco Cenacolo presso la basilica Santa Maria delle Grazie a Milano, cerca uno sponsor per “L’Ultima Cena”, intervento che consentirebbe di visitare il Museo in orario straordinario (19-22) in occasione delle “Domeniche Gratuite” del 2017. Forse il direttore ha letto “Gesù come manager. Gli insegnamenti per il business di oggi” di Bob Briner (Mondadori). Pag.123: “Gesù, dimostrando la sua grande saggezza, investì molto del suo tempo prezioso a insegnare e pianificare per i tempi duri”. Incidentalmente, l’immagine di copertina del libro è proprio l’Ultima Cena. Visto mai?

TUTTI CONTRO TRUMP

Tre squadre della lega professionistica Usa di basket (altre ci stanno pensando) hanno cancellato le prenotazioni in alberghi del marchio di The Donald. Centinaia di residenti in palazzi di New York su cui campeggia il marchio Trump hanno chiesto la rimozione dalle facciate del nome del presidente eletto: richiesta accolta. Trump, peraltro, rimane. Da noi, avremmo assistito per giorni e in varie città a cortei di studenti e lavoratori, scioperi dei servizi pubblici, scontri con le forze dell’ordine, vetrine sfondate, incendi di auto, saccheggi di bancomat, muri imbrattati… Che incivili, questi americani!

CONGIUNTIVO ADDIO?

“Io speriamo che me la cavo” e “credevo che stava”? Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, nel suo nuovo libro “Lezione d’italiano. Grammatica, storia, buon uso” (Mondadori): il congiuntivo soppiantato dall’indicativo “non è un dramma”. Alessandro D’Avenia, scrittore, insegnante e sceneggiatore: “Certo, il congiuntivo non è necessario per vivere, ma grazie a lui si vive meglio: la vita si riempie di sfumature e possibilità. E io di vita ho solo questa”. Anch’io.

per i bambini; il progetto ha portato migliaia di tessere di puzzle nei diversi Villaggi Bravo del mondo, fino al recente “Incantesimo Lappone”, soggiorno speciale dedicato ai più piccoli, che hanno ricevuto il ClemPad Call di Clementoni.

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altre notizie su www.promotionmagazine.it /category/opinione-timeout/


pagina leoni crocini.pdf 1 03/02/2017 09:31:30

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MANAGEMENT

TOP STAR Ipsos Public Affairs

Sondaggio multi-client realizzato da Ipsos presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana di 15 anni e più per fasce d’età, sesso e area geografica. Sono state realizzate 4.000 interviste (su 40.000 contatti), mediante sistema Casi, nel periodo 8 novembre 2016 – 17 gennaio 2017. Agli intervistati vengono proposti ogni anno 900/1.000 personaggi più in voga nel mondo della tv e dello sport. Il confronto è sul periodo omologo dell’anno precedente.

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Hanno guadagnato di più in notorietà

Antonino Cannavacciuolo

Hanno guadagnato di più in notorietà rispetto al 2013

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Frank Matano Comico Nome Cognome Conduttore

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Stefano De Martino Ballerino Personaggio tv

Anna Foglietta Nome Cognome Attrice

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Tra i nuovi personaggi, questi hanno ottenuto le migliori valutazioni Tra i nuovi personaggi, in simpatia questi i primi tre che hannoeottenuto le migliori bravura

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Bebe Vio Cognome Nome Sportiva Ruolo

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Nome Cognome Ruolo Giulia Salemi Show girl Personaggio tv

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Hanno guadagnato di più in forza

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Hanno guadagnato di più in forza rispetto al 2013

Sonia Peronaci Nome Cognome Chef RuoloPersonaggio tv

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valutazioni in simpatia e bravura

Simone Rugiati Ruolo

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Hanno perso nei giudizi e risultano meno forti Hanno perso nei giudizi Nome Cesare Cognome Bocci Attore Ruolo

e risultano meno forti rispetto al 2013


definitivo approvato:Layout 1

29-01-2017

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Saturnia: per le vostre campagne promozionali abbinate alla porcellana. Saturnia rappresenta il punto di riferimento per la realizzazione di campagne promozionali abbinate alla porcellana. Molte le marche di prestigio che negli anni hanno usufruito di questo segmento aziendale per concorsi a premi, incentive e loyalty program. Saturnia è anche in grado di offrire la propria competenza in fase progettuale, fornendo utili suggerimenti in ambito stilistico e produttivo.

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MANAGEMENT

Paris Hilton e Gwyneth Paltrow idee opposte di brand extension

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Qualche giorno prima della fine dell’anno, Paris Hilton ha twittato “eccitata di condividere con voi la mia nuova collezione da Lidl”. Il buzz si è scatenato e si è compreso che la linea Paris Hilton per Lidl è effettivamente un’esclusiva per la catena tedesca, che riguarda accessori per capelli, dalla spazzola a 2,99 euro alla OVERLAP piastra a 19,99. Il tutto lanciato da un video online, in cui l’ereditiera appare più di Paolo Lucci volte uscire da una camera d’albergo, con pettinature differenti e “capelli sempre DIRETTORE perfetti”. DI MILANO Qualche hater si è scandalizzato, molti hanno pensato a uno scherzo, alcuni LICENSING DAYS hanno apprezzato. Non si può generalizzare, ma una collega che ha comprato la spazzola sostiene che è “ottima” (per quanto lo possa essere una spazzola). Dal punto di vista del licensing l’operazione può essere archiviata a pieno titolo paolo.lucci@brandjam.it come un esempio di “brand slapping”: un prodotto standard appena personalizzawww.brandjam.it to con colore e dallo sticker/serigrafia del logo Paris Hilton. Dal punto di vista di www.luccitm.com strategia retail, stupisce che Lidl sia stato selezionato come partner coerente con @PaoloLucci1 gli altri prodotti in licenza già sviluppati da Beanstalk, l’agenzia che cura i diritti di licensing Paris Hilton, ma evidentemente il denaro che Lidl avrà garantito per assicurarsi questa esclusiva ha avuto la meglio. Il progetto di licensing Paris Hilton si basa sulla connotazione di brand fashion, dai valori ispirati a quel lusso aspirazionale che da sempre attira il target medio allargato, in questo caso abbastanza giovane. Calzature, borse, profumi, intimo sono le categorie che più ricercano questi valori. Che Lidl aspiri a tanto è comprensibile, ma ci chiediamo quanto questo compromesso smaccatamente commerciale appanni l’appeal del brand. Sul lato opposto troviamo Gwyneth Paltrow, che lancia G oop di G wy neth P altro w il suo profumo, Goop. Non si tratta di una licenza, è un vero e pro p r io b r and , così come non lo sono la linea di abbigliamento Goop e non un “lo g o ” co me Label e la linea di skincare Goop che l’attrice americaquello p ro p o s to d a na vende sul suo sito (Goop appunto, dal nomignolo P aris Hilto n p er Lid l affibbiatole da bambina in famiglia). Goop nasce nel 2008 da un’idea di Gwyneth Paltrow come newsletter/blog in cui il Paltrow-style si esprime con le sue liste di prodotti consigliati come su qualsiasi altro blog, con l’attrice sullo sfondo e mai invadente. Forte di una crescita di audience, nel 2012 Goop inizia a proporre capi esclusivi in collaborazione con brand come Carven, Phillip Lim Boots o Stella McCartney. Goop.com oggi genera 1 milione di visitatori unici al mese e il suo successo sembra risiedere nell’autenticità e nel gusto semplice ma raffinato di Gwyneth Paltrow, che ancora oggi controlla ogni post, sebbene disponga di un team di 12 editor capitanati da un direttore editoriale. A differenza di Paris Hilton, Goop è un vero e proprio brand, derivato ma distaccato dalla persona e quindi “marca” a pieno titolo, non “logo”. Il modello di business è diretto, con controllo totale sino al consumatore, con il margine come remunerazione, anziché una royalty sul fatturato di terzi. Due modelli opposti, che hanno la diluizione del valore di marca come fattore critico: criticità risolta da Gwyneth Paltrow in maniera strategica, e forte rischio remunerato solo nel breve da Paris Hilton. Promotion

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MANAGEMENT

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Asterisco

di Pier Giorgio Cozzi

Advice Group Alessandro Lisa

Eu.promotions Enrico Anchini

Marcolin Group Massimo Renon

Lufthansa Group Heike Birlenbach

Cresce la squadra di Advice Group, società specializzata nella gestione di programmi di relazione comportamentale collegati al potenziamento del sell out. A gennaio è entrato a far parte della società Alessandro Lisa in qualità di business development Italia e marketing manager. Lisa vanta un’esperienza di 15 anni in ambito retail e trade marketing, avendo lavorato in aziende nazionali e multinazionali in diversi settori merceologici (retail telefonia, lubrificanti, integratori alimentari, petfood).

Enrico Anchini è il nuovo sales director Italia di Eu.promotions, gruppo internazionale italiano specializzato in short e special promotions, community e educational programme presente in tutta Europa. Con precedenti esperienze maturate in area sales e trade marketing in aziende del largo consumo, dal 2013 Anchini è in Eu.promotions, dove ha contribuito allo sviluppo del business in Italia. Adesso ha la responsabilità di gestire e sviluppare le vendite in uno dei più importanti mercati di riferimento per l’azienda.

Marcolin Group, tra le aziende leader dell’eyewear, ha nominato Massimo Renon general manager commerciale Mondo. Renon, 46 anni, laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Business Management presso la Sda Bocconi e la Columbia University di New York, comincia in Giacomelli Sport, dal 2000 entra nel gruppo Luxottica, ricoprendo vari ruoli di grande responsabilità, mentre dal 2010 è prima nel gruppo Ferrari con il ruolo di global head of Sales and After sales e poi in Safilo e nel Gruppo Kering.

Dal 2017 Heike Birlenbach è vice president sales Emea di Lufthansa Group Airlines, oltre che responsabile delle vendite e del marketing in Europa, Medio oriente e Africa. Master in Management alla McGill University di Montreal, in Canada, Birlenbach ha realizzato tutta la sua carriera in Lufthansa, a partire dal 1990, ricoprendo ruoli di responsabilità in vari paesi, tra cui quello di capo di Lufthansa Italia, per approdare alla carica di vice president Sales and Services Europe di Lufthansa nel 2014.

Retwittati da Silvia Conti social media & communication manager @contisilvia

NON COMUNICARE. RESPONSABILMENTE Responsabilità sociale d’impresa (Csr) come modello di business innovativo. Cecilia Casalegno e Chiara Civera ne indagano le potenzialità come tool di marketing in “Impresa e Csr: la ‘non comunicazione’ di successo” (Franco Angeli). Attraverso l’analisi di alcuni casi di studio, gli autori esaminano la dimensione delle trappole di sovra e di sotto utilizzo della comunicazione d’impresa. Talvolta, la sovra-comunicazione può condurre il target a false percezioni; meglio allora ricorrere alla “non comunicazione”, volontariamente. Il libro suggerisce alcune linee guida per comunicare con successo in merito alla Csr. Attuale.

@Iabicus

Presentazione del movimento #bcorp italiano: un palco con la leadership delle benefit company. Tutte donne. Qualcosa vorrà dire. #bchange

@Osserv_Digital

Il calcolo degli indicatori di #engagement evidenzia che i musei che riescono a generare #community hanno più interazione #OBAC17

@NielsenItaly

Positiva la #GDO nella seconda settimana dell’anno. Le vendite crescono in tutta Italia: +4,2%. #Like4like Week2

@RapportoCoop

Boom! 18,8 milioni gli italiani che acquistano in rete #ecommerce #infografica #RapportoCoop @UN4Coops @Tendenzeonline @Gdoweek

“Dal punto di vista marketing il 2017 sarà un anno di consolidamento per Continental Italia. Continueremo a lavorare sui progetti che consideriamo importanti per migliorare la nostra capacità di rispondere al meglio alle esigenze dei nostri clienti e dell’utente finale. Il canale rivendita e la gamma dei prodotti Continental saranno due dei punti centrali per gli sviluppi”. Lucy Edwards Lucy Edwards è la nuova marketing manager passenger & light truck di Continental Italia. Inglese, 29 anni, un master in management e marketing, ha iniziato in Campus Mags nel 2009, per poi avviare una dinamica carriera nel marketing del Gruppo Continental, partendo dalla sede di West Drayton nel Regno Unito, passando per la casa madre di Hannover in Germania, gli uffici di Dublino in Irlanda come key account manager e quelli Londra come business optimisation manager, prima di approdare a Continental Italia nel 2014.

CONCORRENZA STORIA DOCET

Che cosa insegna la storia a proposito del nesso fra concorrenza e crescita? Qual è stato il suo ruolo nel definire i caratteri dell’economia italiana? Quali le implicazioni per la situazione attuale? Il saggio curato da Alfredo Gigliobianco e Gianni Toniolo “Concorrenza, mercato e crescita in Italia: il lungo periodo”, edito da Marsilio, illustra la ricerca sul tema promossa dalla Banca d’Italia. Dopo uno sguardo all’esperienza storica europea, si focalizza sull’Italia: l’evoluzione della concorrenza e le politiche che l’hanno promossa e ostacolata sono analizzate a livello aggregato e a livello settoriale. Documentato.

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MANAGEMENT

Gianni Santilio digital engagement director di Hole in One giovanni.santilio@holeinone.it

AL DI LÀ DELLA REALTÀ

Realtà aumentata e animazione 3D trasformano catalogo e brochure

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Parlando di rivoluzione digitale, il below the line non è stato certamente immune alla ventata d’innovazione tecnologica. Anzi è l’ambito di attività di marketing dove si possono cogliere le opportunità più importanti grazie al digital marketing. Sia sul fronte consumer sia su quello del b2b, infatti, il mix di hardware, software e content offre un portfolio molto ampio di strumenti e strategie di comunicazione e promozione. Si pensi, per esempio, alle piattaforme e ai circuiti di digital signage che dopo anni di stenti offrono oggi lo spettacolo dei mega wall con display ultra-fine pitch led solution e risoluzione 5 k (interattivi e non). Certamente, oggi “content is the king”, e display e device mobile sono il suo regno. E la parola d’ordine è touch: web responsive, app, documenti multimediali interattivi (digital publishing), gamification, ux design per small screen, website and app e ovviamente installazioni digitali. In questo scenario il connubio creatività + ricerca (nella continua sfida della compatibilità di ambienti, tecnologia, trasversalità device) diventa vincente proprio nel below the line. Presentazioni aziendali, materiali inforPromotion

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mativi per la sales force, trade folder: il catalogo prodotto o la brochure aziendale si animano diventando multimediali (grazie all’integrazione di video, audio, contenuti in realtà aumentata, animazioni di prodotti o di produzione in 3D animation, gallery). Anche le applicazioni di virtual reality, molto apprezzate nell’ultimo anno per l’elevato livello di experience che offrono (soprattutto in eventi e fiere, dove la spettacolarizzazione è importante), in realtà diventano estensioni di contenuto del catalogo digitale (quando pertinente). La realtà aumentata e l’animazione 3D diventano possibilità di sviluppo e di engagement fondamentali per tutti i settori in cui è difficoltoso per gli agenti

di vendita portare con sé il prodotto: ruotare a 360° una cisterna o visualizzarne l’interno o addirittura le dinamiche di riempimento e svuotamento dei flussi in 3D non ha pari a livello di chiarezza ed efficacia. Oppure si pensi al contributo informativo che si può ottenere nella formazione professionale o nella manualistica (automotive, elettronica, assistenza, impiantistica, trasporti ecc.). Ma non è solo questo: il catalogo si evolve legandosi ai gestionali aziendali, permettendo così la verifica in real time di giacenze, disponibilità e anche ordine diretto (ovviamente parliamo di app native). Poche aziende sono passate ancora oggi al catalogo digitale multimediale o comunque a contenuti che nascono per la fruizione touch da mobile. C’è ancora diffidenza e falsi miti (“la rete non usa le app”, “il tablet è un benefit”, “ho già il sito web” ecc.), ma chi supera la diffidenza non torna indietro (non conosco nessuno che sia tornato dallo smartphone al telefono cellulare tradizionale). E, comunque, non si può pensare di usare in ambito business i tablet per visualizzare documenti power point salvati in pdf. Questo è il punto su cui riflettere.


Da uno a un centomila espositori cartotecnici.

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Uno screenshot dell’app utilizzata nello studio di Narang and Shankar 2016, patrocinato dal Marketing Science Institute per cercare di capire gli effetti del lancio e dell’adozione di un’applicazione di mobile promotion.

Il futuro della mobile promotion è legato al ruolo degli intermediari e delle app 46

I promotion intermediary

offrono una serie di vantaggi ai player dell’industria o della distribuzione, ma l’aumento della loro importanza comporta anche il rischio di un cambiamento nel potere negoziale tra brand, intermediario e retailer. Anche dalle app vantaggi e rischi Marco Ieva Osservatorio Fedeltà Università di Parma

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L’utilizzo dei device mobili sta crescendo vertiginosamente: nel periodo da novembre a dicembre 2016 il 72% degli shopper su Amazon ha usato uno smartphone o un tablet per fare acquisti (Internetretailer.com, 2017). In questo contesto le applicazioni per mobile stanno monopolizzando l’uso dei device mobili. Le applicazioni rappresentano infatti l’87% dell’utilizzo del mobile: sono 250 miliardi quelle scaricate da App Store e Google Play (comScore 2016). Basti pensare che per Starbucks l’app “order and pay” è fonte del 20% del totale delle transazioni (Forbes 2015); un numero impressionante, visto che parliamo di una catena di punti di vendita fisici. Il mobile offre crescenti opportunità per la marketing promotion. Fare mobile promotion vuol dire offrire al cliente via mobile e in qualsiasi momento (in presenza di una connessione internet) un vantaggio in modalità targettizzata e interattiva. Questo vantaggio può essere un semplice taglio prezzo o uno sconto quantità, un premio, un

omaggio, un servizio (free wi-fi per esempio) o un riconoscimento (come un badge che simboleggia uno status conseguito). Alcune ricerche accademiche condotte sul tema possono aiutarci a capire quale sarà il futuro della mobile promotion. Uno studio pubblicato nel 2016 (Andrews e altri 2016) ha individuato gli elementi chiave che determineranno il futuro della mobile promotion. Tra essi, due sono di fondamentale importanza: l’intermediazione e gli effetti positivi e negativi della mobile promotion. L’intermediazione. Nella mobile promotion abbiamo visto la nascita e la crescita di numerosi promotion intermediary, che sono attori di fondamentale importanza, poiché, una volta costruita una base clienti di dimensioni rilevanti, offrono ai player dell’industria o della distribuzione la possibilità di raggiungere diversi segmenti di mercato, amplificando quindi la reach delle promozioni. Inoltre, gli intermediari consentono di ottenere una serie


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di customer insight a livello individuale attraverso le informazioni su clienti, brand, categorie acquistate e timing di acquisto. La sfida per gli intermediari è però duplice: dimostrarsi rilevanti nel raggiungere una massa critica di clienti “responsive” alle promozioni e generare fatturato incrementale indirizzandosi su clienti potenziali che per il brand o il retailer di turno sarebbero difficili da raggiungere altrimenti. Inoltre, il ruolo degli intermediari può acquisire importanza se i consumatori iniziano a sviluppare fedeltà rispetto all’intermediario invece che al brand o al retailer. La conseguenza sarebbe un cambiamento nel potere negoziale tra brand, intermediario e retailer. Alla luce di queste preoccupazioni, brand e retailer possono avere l’interesse a disintermediare la mobile promotion. Per

esempio, i retailer possono sviluppare tecnologie proprietarie per implementare sistemi di mobile promotion che sfruttino il proprio database clienti con

I retailer potrebbero creare tecnologie proprietarie per sistemi di mobile promotion che sfruttino il proprio database clienti obiettivi di customer retention e crossup selling. Anche i social network come Facebook e Pinterest o giganti d’internet come Google potrebbero avere interesse a diventare promotion intermediary: grazie alla massa critica a loro disposizione e alla marea di dati personali condivisi sui social e sui motori di ricerca, queste aziende sarebbero in grado di offrire un servizio di mobile promotion location-based mol-

to accurato. In questo senso la privacy gioca un ruolo rilevante. L’affinamento delle tecnologie consente alle aziende d’inviare ai consumatori offerte e proposte da un lato sempre più personalizzate e rilevanti, ma dall’altro anche sempre più intrusive e lesive della privacy del consumatore. Fino a che punto i consumatori accetteranno l’intrusività di una promozione in cambio del valore ricevuto? La complessità del problema privacy aumenterà anche con l’applicazione del nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali, che richiede alle aziende di adeguarsi entro maggio 2018 alle nuove disposizioni in materia di privacy e sicurezza informatica. Il regolamento, che aumenta in certi casi gli standard di tutela e di sicurezza informatica, potrebbe avere

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SOCIAL NETWORK COME PROMOTION INTERMEDIARY

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Anche i social network come Facebook e Pinterest o giganti d’internet come Google potrebbero avere interesse a diventare promotion intermediary: grazie alla massa critica a loro disposizione e alla marea di dati personali condivisi sui social e sui motori di ricerca, queste aziende sarebbero in grado di offrire un servizio di mobile promotion location-based molto accurato. Il ruolo della privacy avrebbe però un ruolo rilevante.

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anche impatti nella gestione dei dati e quindi nelle relazioni tra promotion intermediary, manufacturer e retailer, favorendo in certi casi la disintermediazione della mobile promotion. Gli effetti della mobile promotion. Il secondo tema rilevante riguarda gli effetti della mobile promotion in uno scenario che è sempre più omnichannel. Di recente uno studio (Narang and Shankar 2016) patrocinato dal Marketing Science Institute, istituzione di ricerca accademica degli Stati Uniti, ha cercato di capire gli effetti del lancio e dell’adozione di un’applicazione di mobile promotion di un retailer omnichannel attivo nel settore dei videogiochi e dei consumer electronic. Il retailer ha una customer base di 32 milioni di clienti, con 2 milioni che hanno iniziato a usare l’app. Rendendo comparabili i clienti che adottano l’app (app adopter) con i clienti che non l’adottano (app non-adopter), attraverso opportune tecniche statistiche, gli studiosi hanno trovato che gli app adopter spendono, in totale tra tutti i canali, 23 dollari al mese in più rispetto ai non-adopter. Approfondendo le analisi, gli autori dello studio hanno scoperto che gli

app adopter, rispetto ai non-adopter, a seguito dell’adozione dell’app, fanno registrare un aumento della frequenza di visita del 21%, ma una diminuzione degli acquisti per visita del 12% e un aumento dei prodotti resi del 73%: sebbene per gli app adopter la spesa media per visita sia inferiore e il numero dei prodotti resi aumenti, il forte incremento della frequenza di visita determina l’aumento della spesa complessiva mensile. Quali sono le funzionalità dell’app che possono spiegare maggiormente questo incremento di frequenza di visita e spesa complessiva? La funzione di visualizzazione degli sconti disponibili e quella che consente la verifica dei punti del programma fedeltà: entrambe precedono l’effettivo acquisto rispettivamente nel 42% e nel 53% delle transazioni analizzate. Infine, lo studio ha riscontrato che esiste una relazione a forma di “U rovesciata” tra numero delle funzionalità della app

Secondo uno studio americano, la mobile app dovrebbe offrire solo le funzionalità più utili all’acquisto utilizzate e acquisti: all’aumentare del numero delle funzioni utilizzate aumenta il valore degli acquisti, ma fino a una certa soglia del numero di funzionalità usate, oltre la quale si verifica l’opposto, con una diminuzione del valore degli acquisti. Questo implica la necessità di rendere accessibili in una mobile app solo le funzionalità più utili e orientate all’acquisto e di non aggiungere altri elementi che distraggono l’attenzione del cliente dall’acquisto. Intermediazione versus disintermediazione e impatto sui comportamenti di acquisto sono quindi due forti criticità che caratterizzeranno il futuro della mobile promotion.



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Nelle operazioni fedeltà manca ancora la condivisione

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In occasione della chiusura dei programmi di fidelizzazione, occorre interrogarsi innanzitutto sulla sorte dei punti non utilizzati dai clienti: vanno azzerati? Vanno riportati al nuovo programma? Se si guarda al conto economico complessivo, la risposta dovrebbe essere no, ma se si guarda al cliente e alle sue aspettative, bisoMICRO E MACRO gnerebbe rispondere sì. Il mio invito ai marketing e loyalty manager è quello di di Antonio Votino valutare una risposta da mettere in relazione al concetto di “lealtà” che è proprio CHIEF BUSINESS DIVISION del marketing della fedeltà. LOYALTY AND DIRECT MARKETING Trasferire i punti non redenti tout court a tutti i clienti non è segno di lealtà da di ICTEAM parte dell’azienda, se questa azione non è messa in relazione con il valore del cliente. Un meccanismo che individui la possibilità di sottoporre a una condizione il recupero dei punti non spesi nel programma fedeltà può essere giusto (per esempio legandolo a una spesa d’importo diverso tra decili di clienti diversi, da effettuare nel primo mese del nuovo programma fedeltà) per evitare di gratificare antonio.votino@icteam.it i clienti marginali e non fedeli, negando quindi i principi di un programma fedeltà. @AntonioVotino Altra decisione che può essere presa è di monetizzare il saldo punti in più buoni sconti, secondo un criterio di conversione tra punti non utilizzati e valore speso nell’anno dal cliente: buoni sconto da utilizzare, per esempio, per acquistare solo prodotti della marca commerciale o definiti in un paniere con alta marginalità, ma coerenti con le indicazioni di consumo registrate nel database transattivo dei partecipanti al programma fedeltà. Altra domanda che è lecito porsi è se il programma fedeltà è strutturato in modo da essere condiviso fra più clienti. Si pensa che la coalizione tra aziende sia un vantaggio per i partecipanti al programma fedeltà, e la coalizione fra clienti? Se i punti sono una valuta elettronica, perché non possono Se pubblichiamo contenuti essere scambiati fra clienti? Sono 28 milioni gli italiani nel sito affinché essi che utilizzano Facebook almeno una volta al mese vengano condivisi nei social, e 21 milioni coloro che si connettono almeno una perché non far sì che anche il volta al giorno, si scambiano opinioni, commentano loyalty program sia condiviso? prodotti e scelte di acquisto. Il marketing relazionale, fin dall’inizio, ha sfruttato questi numeri per le proprie strategie di comunicazione. Pubblichiamo contenuti nel sito affinché essi vengano condivisi nei social, perché non fare in modo che anche il programma fedeltà sia condiviso? Se è vero che la principale molla che scatena la condivisione dei propri sentimenti, pareri e comportamenti è legata all’affermazione di sé, per esprimere i propri interessi condividendo contenuti che parlano di temi a cui ogni individuo tiene o che ritiene rilevanti, anche il programma fedeltà, attraverso la condivisione, deve cercare di raccontare agli altri chi è l’azienda o il punto di vendita. Il loyalty marketing deve convogliare questa voglia di affermazione producendo un valore scambiabile tra gli utenti che si possano identificare nella filosofia e storia del brand/azienda/retailer. Condividere il programma fedeltà consente anche di far leva sulle emozioni positive, che vengono condivise in misura maggiore di quelle negative.

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Gruppo VéGé fa Natale insieme a Walt Disney Un collezionamento di card raffiguranti i

personaggi del film “Oceania” e un concorso con premi instant win e con estrazione finale di viaggi e soggiorni

Marcello Bralti Dopo la collection e la campagna di comunicazione legate ai personaggi del film “Frozen”, Gruppo VéGé ha confermato la collaborazione in esclusiva con The Walt Disney Company Italia e ha lanciato l’iniziativa natalizia “Colleziona e vinci l’avventura”, che ha come protagonista il film di animazione “Oceania”, in programmazione nelle sale cinematografiche dal 22 dicembre. La nuova attività promozionale, che coinvolge oltre 900 punti di vendita e 22 delle imprese socie di Gruppo VéGé con il sostegno di 120 aziende sponsor dell’industria di marca, comprende il collezionamento di 28 card che raffigurano i personaggi del film “Oceania” e un concorso con un ricchissimo montepremi di oltre 327.000 euro. Nel periodo dal 5 dicembre al 29 gennaio, per ogni 20 euro e multipli di spesa effettuata i clienti ricevono una bustina contenente una card Oceania collezionabile. All’interno della bustina i clienti potrebbero trovare anche un buono spesa cartaceo VéGé del valore di 10 o 20 euro, da utilizzare entro il 19 marzo, o un tagliando contenente un codice univoco alfanumerico, che può essere utilizzato entro il 19 febbraio per guadagnarsi il diritto a partecipare all’estrazione finale (è necessario registrarsi sul sito www.oceaniavege.it e inserire il codice). L’estrazione finale verrà effettuata en-

UNA CAMPAGNA MULTICANALE

La promozione è supportata da un campagna di comunicazione molto articolata e multicanale. Per l’occasione Gruppo VéGé ha fatto ritorno in tv con uno spot di 30 secondi trasmesso a dicembre per due settimane sui canali Sky Disney Xd, Disney Channel e Disney Junior, e proposto anche nello spazio Disney preshow in tutte le sale del circuito Uci Cinemas. Nello stesso periodo, la promozione è stata veicolata attraverso spot radiofonici su Rai1 e Rai2. Inoltre, in collaborazione con Disney, sono state pianificate pagine pubblicitarie su due numeri di Topolino e sui mensili Disney in edicola a dicembre e una campagna digital. Infine, la promozione è comunicata e sostenuta all’interno dei punti di vendita, non solo attraverso locandine, leaflet, display, dalle pagine del magazine di Gruppo VéGé e dagli spot in rotazione nella radio in store, ma anche - per la prima volta - in modalità interattiva attraverso i dispositivi Beacon nei supermercati che hanno implementato questa tecnologia, che dialoga in tempo reale con i clienti attraverso i loro smartphone.

tro il 31 marzo e prevede due tipologie di premi: dal database contenente i dati di tutti i partecipanti, verrà estratto un viaggio in Nuova Zelanda per 4 persone (2 adulti più 2 bambini fino a 12 anni non compiuti), con volo in classe economy, 6 notti presso un resort 4 stelle in camera quadrupla, trattamento all inclusive ed escursioni organizzate dalla struttura; dal database dei partecipanti nei punti di vendita di ciascuna delle 22 imprese associate a Gruppo VéGé verrà estratto un nominativo vincente di un soggiorno di una settimana (6 notti) per 4 persone (2 adulti più 2 bambini fino a 12 anni non compiuti) in camera quadrupla e con trattamento di pensione completa in una delle 3 strutture Blu Serena proposte (2 in Calabria e una in Sicilia). “Abbiamo colto l’opportunità - spiega Francesca Repossi, responsabile marketing di Gruppo VéGé - di rinnovare la collaborazione con un partner di assoluto prestigio come Disney riprendendo, ampliando e perfezionando un modello di promozione che si è dimostrato di grande successo dal punto di vista dell’apprezzamento dei clienti e della brand awareness sia per le imprese socie sia per Gruppo VéGé. Siamo convinti che la formula sviluppata quest’anno abbia tutti i numeri per centrare gli ambiziosi obiettivi di marketing e commerciali condivisi con le imprese socie e con le aziende sponsor”. Promotion

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Ci mettiamo la testa, SEMPRE.


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Coop Alleanza festeggia il primo compleanno

Lidl fidelizza con tanti premi sotto l’albero

Un concorso che permette di vincere oltre 1 milione di premi, non soltanto ai soci ma a tutti i clienti

Offriva diverse possibilità di vincere l’iniziativa “Grande concorso Deluxe di Natale” proposta da Lidl Italia con l’intento di incentivare l’acquisto dei prodotti Deluxe e premiare gli iscritti alla newsletter della catena. Tutti i clienti iscritti alla newsletter che dall’1 al 29 dicembre effettuavano una spesa minima di 25 euro, comprendente almeno 2 prodotti di qualsiasi genere a marchio Deluxe, potevano partecipare innanzitutto a due meccaniche instant win che mettevano in palio 29 premi giornalieri (un buono Lidl del valore 50 euro) e 4 settimanali (un tapis roulant Runfit 300 Atala, uno smartphone Galaxy S7 Samsung, uno smart tv curvo fhd 55” Samsung, un New Liberty 125 I-Get Euro 4 Piaggio). I consumatori dovevano collegarsi al sito www.lidl.it, accedere alla sezione dedicata al concorso, cliccare il link “newsletter” in home page in alto a destra e inserire i dati dello scontrino oltre ai dati anagrafici, e un messaggio a video comunicava l’avvenuta o mancata vincita istantanea di uno dei premi. Poi, tutti coloro che avevano partecipato aIl’instant win, vincenti o non vincenti, sono stati inseriti automaticamente nel file dell’estrazione del superpremio finale, consistente in un’Audi A3 Sportback.

Giovanni Martelli

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Coop Alleanza 3.0, società cooperativa nata dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest, festeggia il suo primo anno e per celebrare la ricorrenza ha lanciato un concorso denominato “1 milione di” che permette di vincere tantissimi premi, non solo ai soci ma a tutti i clienti. Dall’11 gennaio al 12 marzo per ogni 20 euro di spesa effettuata in un supermercato o ipermercato di Coop Alleanza 3.0 i clienti ricevono una cartolina gioca & vinci e se acquistano i prodotti sponsor guadagnano una o più cartoline a seconda del prodotto, e grattandone la superficie argentata scoprono subito se hanno vinto o no uno dei numerosissimi premi in palio (40 Fiat X Lounge Multijet 1.3 95 cv, 100 scooter Piaggio Medley 125, 170 biciclette uomo/donna Bianchi, 100 buoni viaggio Robintur, Planetario e Rtp per un valore di 1.000 Promotion

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euro, 500 set regalo di libri di cucina/viaggi by librerie.coop, 150.000 buoni sconto Coop del valore di 5 euro e 901.034 buoni per il ritiro di prodotti a marchio Coop). Inoltre, ogni cartolina contiene un bollino utile per ottenere i premi della collection: con 5 bollini più un contributo, che varia da 1,90 a 3,90 euro, si può richiedere uno dei colorati coltelli Egan (spelucchino, bistecca, multiuso, pane, arrosto, cucina). E chi vuole completare il set può acquistare a parte tagliere e ceppo universale. Chi non risulta vincitore ed è socio di Coop Alleanza 3.0 ha altre possibilità di vincere: fino al 19 marzo, registrandosi con la carta socio al sito www.1milionedi.it e inserendo il codice presente sulla cartolina, può vincere uno dei circa 34.000 premi in palio (30.000 buoni sconto Coop del valore di 20 euro, 3.000 buoni sconto Coop del valore di 100 euro, 20 ingressi per 2 persone a eventi artistici di eccellenza, 250 bollitori Thema Serafino Zani, 600 bottiglie magnum di spumante Franciacorta, 20 Ferrari Experience per 2 persone, 20 corsi di cucina Iginio Massari per 2 persone, 20 ingressi a un’esperienza gastronomica di eccellenza per 2 persone). Per ogni codice giocato, poi, i soci Coop guadagnano il diritto a partecipare all’estrazione finale, prevista entro il 30 aprile, di un anno di spesa del valore di 5.000 euro nei punti di vendita di Coop Alleanza 3.0.


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LAFELTRINELLI PREMIA IN BASE ALLA FASCIA DI SPESA

Chi dal 16 novembre al 6 gennaio effettuava un acquisto nei negozi laFeltrinelli o sul sito www.lafeltrinelli.it poteva partecipare al concorso “Regali in tempo”. Il cliente doveva registrarsi al sito concorsonatale.lafeltrinelli.it e inserire i dati dello scontrino o la stringa numerica per gli acquisti online per scoprire se aveva vinto il premio in palio per la sua fascia di spesa: sotto ai 35 euro una gift card laFeltrinelli da 5 euro, da 35 a 49,99 euro una gift card da 10 euro, da 50 a 99,99 euro una gift card da 20 euro o un voucher 60 minuti Carta Ora, da 100 a 149,99 euro una gift card da 50 euro o un voucher 120 minuti Carta Ora o un Wonderbox, sopra i 150 euro una gift card da 75 euro o un voucher 180 minuti di servizi Carta Ora o un Wonderbox. Chi effettuava un acquisto superiore ai 35 euro partecipava anche all’estrazione finale di una Citroen C1 VTi 68 Shine 3 porte.

FEDEX FA VINCERE LA FINALE UEFA EUROPA LEAGUE

Anche un gioco online per gli appassionati di calcio

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È dedicato ai clienti e agli appassionati di calcio il concorso online “FedEx Final competition”, promosso dalla filiale italiana di Federal Express Europe, la società di trasporto specializzata in spedizioni espresse che è tra i main sponsor di Uefa Europa League. Il concorso, valido dal 16 gennaio al 31 marzo, è stato realizzato in collaborazione con la promotion company Mediamilano, che per l’occasione ha sviluppato

anche un gioco chiamato “Penalty kicks” (calci di rigore). Sono previste due modalità di partecipazione: una per i clienti FedEx, l’altra per tutti gli utenti registrati. Coloro che effettuano una spedizione con FedEx, si registrano al sito del concorso (http://www.fedex.com/ it/about/sports-sponsorship/uel/index.html) e inseriscono il numero di lettera di vettura possono partecipare all’estrazione finale di tre

premi: il primo estratto vince un viaggio a Stoccolma per 2 persone per assistere alla finale della Uefa Europa League del 24 maggio 2017, il secondo estratto vince un calciobalilla e il terzo un kit Uefa Europa League con maglietta e pallone. Tutti quelli che, invece, non dispongono di una lettera di vettura FedEx possono registrarsi al sito e partecipare a un gaming: in un campo da calcio virtuale, personalizzato FedEx, occorre se-

gnare più rigori possibili; il giocatore può azionare il calciatore mediante touchscreen, se gioca via smartphone o tablet, oppure tramite il proprio mouse se gioca da pc. Ogni concorrente ha a disposizione 10 tiri ogni

giorno, e per ogni rigore che riesce a mandare in porta guadagna il diritto a essere inserito una volta nel file valido per l’estrazione del premio, una gift box contenente gadget FedEx/Uefa Europa League.

San Benedetto Baby per famiglie e bambini

Un concorso legato al nuovo film “I Puffi” con premio certo, instant win e superpremio finale Per promuovere la linea dedicata ai più piccoli, Acqua Minerale San Benedetto ha lanciato il concorso “Puffa e vinci sempre” che vede come protagonisti i personaggi del film di Sony Pictures “I Puffi - Viaggio nella Foresta Segreta”, in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 6 aprile. Gli storici ometti blu sono i nuovi soggetti delle grafiche di tutte le bottigliette da 25 cl della linea Baby (acqua minerale naturale, tè, camomilla e fragola, pesca camomilla), accomunate dalla naturalità (assenza di coloranti, conservanti e glutine, imbottigliamento in ambiente protetto) e dall’innovativo tappo pull&push per bere senza sporcarsi. Il concorso garantisce un premio certo per ogni partecipazione. Dal 16 gennaio al 31 maggio, infatti, tutti coloro che acquistano le bottigliette San Benedetto Baby trovano sul retro di ogni etichetta un codice univoco che permette di scaricare un contenuto speciale digitale nell’apposita sezione del sito www.puffivincisempre.it e di provare a vincere, online o via sms, i premi in palio nell’instant win (50 chiavette usb I Puffi Maikii, 50 kit Puffi Worldcart; 24 bottiglie della linea “San Benedetto Baby Bio 0,25 l, 80 cofanetti dvd, ciascuno dei quali composto da Puffi 1 e Puffi 2). Entro il 30 giugno, tutti coloro che avranno inserito codici online o tramite sms parteciperanno all’estrazione del superpremio finale, consistente in un viaggio per 4 persone (2 adulti e 2 bambini) in Finlandia, terra che evoca le ambientazioni delle avvincenti avventure delle piccole creature blu e che offre la possibilità di assistere allo spettacolo dell’aurora boreale. Il vincitore del superpremio potrà anche indicare la scuola a cui destinare il Premio sociale/benefico, consistente in un buono spesa del valore di 1.000 euro per l’acquisto di materiale didattico e in un miniset di arredamento in cartone Worldcart del valore di 470 euro. (M. B.) Promotion

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Mars Italia invita a giocare con il tombolone delle feste

Alex & Co. mette alla prova i suoi fan su Disneychannel.it

Un concorso multicanale con oltre 1.000 premi in palio, tra cui un viaggio di 6 giorni a New York per due persone

Gli appassionati di Alex & Co., la serie tv tutta italiana più seguita di Disney Channel (canale 613, disponibile in esclusiva per i clienti Sky), hanno avuto un’occasione importante per mettersi alla prova con il concorso “Alex & Co. SuperFan”. Dal 19 dicembre al 20 gennaio i ragazzi fino ai 16 anni potevano registrarsi sul sito www.disneychannel.it nella sezione dedicata al concorso e partecipare a quiz, test sui protagonisti, sulla trama, sulla musica e sulle curiosità della serie. Ogni giorno venivano proposte 3 attività in cui cimentarsi e ogni risposta e interazione corretta faceva guadagnare punti, che venivano raddoppiati nel caso tutte e tre le attività fossero completate entro la mezzanotte del giorno di pubblicazione del gioco. Inoltre, era possibile verificare il proprio livello e competere con i propri amici, grazie a un software che cumulava i punteggi, visibili da tutti i partecipanti del concorso, che venivano così classificati in base ai punti guadagnati: Alex & Co. Fan da 150 a 300 punti, Alex & Co. Expert da 301 a 550 punti, Alex & Co. Lover da 551 a 700 punti, Alex & Co. Genius da 701 a 989 punti, Alex & Co. Superfan da 990 a 1.980 punti. Al partecipante che ha totalizzato il punteggio più elevato in assoluto è stato assegnato automaticamente il primo premio, consistente in un viaggio con la famiglia e gli amici (2 genitori, 3 amici), con notte in hotel e colazione, per assistere il 15 febbraio a Milano alla visione in anteprima degli ultimi due episodi della terza stagione di Alex & Co. in compagnia di alcuni protagonisti della serie. Infine, fra tutti coloro che hanno partecipato e raggiunto lo status di Alex & Co. Fan sono stati estratti 10 nominativi, che si sono aggiudicati il nuovo cd di Alex & Co. “Welcome to your show”.

Marcello Bralti

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Con il concorso “#IlTombolone”, Mars Italia ha portato online il gioco più diffuso nel periodo delle festività di fine anno, dotandolo di un ricco montepremi (circa 66.000 euro). Le cartelle per partecipare al gioco, proposto dal 15 dicembre 2016 al 5 gennaio 2017, si potevano acquisire in tre modi: registrandosi online, inviando un selfie oppure con un codice. Con la registrazione online sul sito www.iltombolone.it, per la quale non era necessario acquistare alcun prodotto, si riceveva una cartella per giocare alla tombola. Dopo la registrazione, chi inviava un proprio selfie in cui era visibile anche uno o più prodotti in promozione (M&M’s, Twix, Mars, Bounty o Snickers) aveva diritto a una cartella aggiuntiva, mentre chi inviava il selfie in cui si vedeva anche una confezione Calza Epifania con il logo M&M’s riconoscibile otteneva due cartelle aggiuntive. Infine, Mars Italia ha organizzato degli eventi promozionali in diverse località e tutti coloro che si recavano nelle giornate e negli orari di presenza delle promoter presso lo stand durante Promotion

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tali eventi ricevevano un flyer riportante un codice che, previa registrazione sul sito del concorso, doveva essere inserito nell’apposita sezione per ricevere una cartella aggiuntiva a quella prevista per l’avvenuta registrazione. Dalle ore 20.30 alle 23 del 5 gennaio gli utenti potevano accedere al sito e partecipare alla tombola con le cartelle acquisite. L’estrazione manuale dei numeri avveniva da un contenitore non trasparente predisposto presso uno stand di Mars Italia ubicato a Napoli e ogni numero veniva caricato e pubblicato online sul sito dedicato al concorso in modo da consentire agli utenti collegati di partecipare in tempo reale al gioco (il sito online veniva trasmesso “live” anche in uno schermo presente durante l’evento a Napoli). I primi 600 utenti che facevano ambo si aggiudicavano una felpa con logo M&M’s; i primi 300 utenti che facevano terno vincevano un dispenser M&M’s; i primi 100 utenti che facevano quaterna vincevano un trolley M&M’s; i primi 20 utenti che facevano cinquina si aggiudicavano un iPhone 7 da 32 Gb e infine i primi 2 utenti che facevano tombola vincevano un viaggio a New York per due persone di 6 giorni, comprensivo di volo dai principali aeroporti italiani e alloggio presso hotel 3 stelle o superiori con trattamento di solo pernottamento, e un invito a visitare lo store M&M’s di New York.


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Digital rewarding platform un marketplace per la loyalty

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Siamo sicuri che la forza del catalogo premi risieda solo nella scelta del giusto mix di premi fisici? Secondo la più recente Global Survey Nielsen “Retailer Loyalty 2016”, il 78% dei consumatori vorrebbe avere maggiore possibilità di scelta all’interno del catalogo premi, e il 72% dichiara che i programmi di loyalty avrebbero DIGITAL maggiore appeal se gli sconti e i premi proposti fossero personalizzati sulla base di STRATEGY acquisti e comportamenti precedenti. di Fulvio Furbatto In Italia emerge un cambio di direzione radicale verso strategie di behavioural CEO marketing per l’ingaggio e la fidelizzazione del consumatore, che devono trovare di ADVICE GROUP spazio nella costruzione e nella gestione day-by-day del programma di loyalty, ma anche nel sistema di rewarding. Il catalogo premi fisico rappresenta ancora l’unica opzione esplorata per molte aziende, con conseguenti problemi di stock, logistica e customer service (gestione delle consegne, premi non redenti da riallocare, clienti insoddisfatti). Aspetti da www.advicegroup.it non sottovalutare, soprattutto per quelle realtà che promuovono grandi program@FulvioFurbatto mi di loyalty con durata pluriennale e che dovranno, quindi, prevedere con largo anticipo l’acquisto e lo stoccaggio di importanti quantità di prodotti. In questo ambito, le piattaforme di rewarding digitale vengono incontro alle esigenze aziendali, smaterializzando il catalogo fisico e ponendosi a metà strada tra la tradizionale gestione fisica e l’ecommerce. All’interno di queste piattaforme il brand costruisce il proprio catalogo digitale, selezionando marche, prodotti e valore di conversione in punti tra i partner aderenti al marketplace. Il consumatore potrà scegliere, così, tra le diverse proposte in modo libero e in base ai gusti e alle esigenze del momento. Per l’azienda i vantaggi sono molteplici: nessun preacquisto di premi potenzialmente non redenti, nessun costo di stock e consegna e soprattutto customer care qualificato e performante, in quanto offerto dal partner selezionato. Spesso i partner sono realtà strutturate Le piat t aforme d i reward ing sulle metriche operative e qualitative dell’ecommerce, digit ale smater ializ z ano ogni prodotto gestito ha una storia a sé, una traccia il cat alogo fisico , o ffrend o univoca e un operatore qualificato che se ne può occuuna serie di vantag g i s ia alle pare, dalla richiesta alla sua consegna puntuale. aziende sia ai co ns umato r i Bisognerebbe chiedersi se, oggi, la costruzione di un buon catalogo passi ancora dalla ricerca e dall’ottimizzazione del “costo-premio” oppure se valga la pena puntare sull’esperienza dell’utente, offrendo al consumatore fedele un ambiente totalmente brandizzato e personalizzabile e un servizio puntuale e qualificato. Un mondo di attenzioni, insomma, all’interno del quale il consumatore possa esprimere in libertà le proprie preferenze e dal quale l’azienda possa trarre informazioni comportamentali utili al miglioramento in corsa dell’offerta e al popolamento del proprio crm. Come afferma Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia: “La personalizzazione dell’offerta costituisce il futuro dei programmi di fidelizzazione soprattutto in Italia, dove i margini di crescita in questo senso sono ancora molto ampi”. In quest’ottica, le potenzialità nell’utilizzo delle digital rewarding platform come strumento di analisi strategica preventiva, e non come semplice atto conclusivo di una promozione, sono ancora tutte da esplorare. Promotion

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Carmen Pisani

RESPONSABILE LOYALTY E PARTNERSHIP MERCATO ITALIA ENEL

Non chiamatela carta sconti Le carte vantaggi da strumento di co-marketing tradizionale si evolvono verso modelli di business a piattaforma

Le carte vantaggi da sempre sono uno strumento utile per fidelizzare il cliente e per contribuire alla crescita del business dei partner attraverso la creazione di un ecosistema di operatori commerciali. In quest’ottica, Enel Energia ha realizzato una sinergia fra partner attraverso EnelMia, il servizio di sconti georeferenziato utilizzabile anche da smartphone con una semplice app , riservato ai propri clienti residenziali che offre sconti e promozioni presso grandi partner nazionali come Eataly, Carrefour, Totalerg o Limoni La Gardenia, garantendo un risparmio di oltre 500 euro l’anno. Dallo scorso ottobre, il raggio dell’iniziativa però è stato esteso per includere tutte le attività commerciali della clientela business Enel Energia, che andranno quindi ad affiancare, all’interno del circuito EnelMia, le grandi catene nazionali. Un vero e proprio spazio virtuale dove famiglie e imprese clienti si incontrano per creare e scambiarsi valore. Alle aziende che decideranno di aderire, il circuito permetterà di entrare in contatto diretto con un milione di famiglie che già utilizzano la carta per i propri acquisti. Entrare nel circuito è molto semplice, basta iscriversi gratuitamente sulla piattaforma web dedicata, www.circuitoenelmia.it, dove sarà possibile gestire tutte le funzionalità in completa autonomia e decidere la modalità con cui riconoscere i futuri

acquirenti: con un lettore ottico, il proprio smartphone o in entrambi i modi. Il circuito porterà benefici per entrambi gli attori del sistema: ai titolari della card gli sconti presso nuovi merchant territoriali, ai nuovi partner del circuito la possibilità di incontrare nuovi clienti. Con questa iniziativa, infatti, i partner, sfruttando tutte le comunicazioni del circuito promosse da Enel Energia, potranno aumentare la pedonabilità e la propria notorietà commerciale. In particolare, le aziende saranno presenti all’interno della sezione dedicata del sito Enelenergia.it e nella app Enel Energia, dove la geolocalizzazione permette di individuare tutti i negozi convenzionati più vicini. Avranno, inoltre, la possibilità di esporre la vetrofania del circuito EnelMia per rendere riconoscibile ai clienti la partnership con Enel Energia. A questi vantaggi, a breve, si aggiungerà anche la possibilità di usufruire di promozioni dedicate e, in futuro, di pubblicare promozioni speciali e couponing con notifica ai clienti EnelMia. Per Enel Energia, il vantaggio è duplice: valorizzare la propria clientela business creando allo stesso tempo maggior valore per i propri clienti EnelMia. Un circuito virtuoso che fidelizza e crea valore per tutti.

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La scelta del premio giusto dipende da tante variabili

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In fase di progettazione, il dilemma di ogni promozione è sempre lo stesso: “meglio mettere in palio un solo premio di valore molto alto o tanti premi con valore inferiore?”. Spesso i promotori ritengono che il successo di una promozione possa essere assicurato da un montepremi ricco o per numerosità o per valore SENZA FRONTIERE dei premi in palio, ma è davvero così? Quel che è certo è che la scelta del premio di Sonia Travaglini deve tener conto di tantissimi fattori come il budget, il gradimento del pubblico, MANAGING DIRECTOR la coerenza con il concept promozionale, ma anche di fattori come la confordi PROMOSFERA mità con la normativa del paese a cui è indirizzata la promozione: alcuni aspetti normativi, soprattutto fiscali, possono infatti influenzare significativamente la scelta dei consumatori sul partecipare o no a una promozione. In certi paesi, per esempio, i vincitori sono tenuti a includere il valore dei premi vinti nella propria dichiarazione annuale in cumulo con i propri redditi per s.travaglini@promosfera.it assoggettarli a imposizione fiscale. Immaginiamo cosa potrebbe comportare per www.promosfera.it un vincitore essere aggiudicatario di una Ferrari: una vincita da sogno potrebbe @promosferaint trasformarsi in un vero e proprio incubo. Ma anche un montepremi composito e numeroso potrebbe trasformarsi in un boomerang per gli organizzatori: in alcuni paesi la consegna dei premi richiede il rispetto di procedure complesse con relativa notifica alle autorità e, quando il numero dei premi assegnati è ingente, l’onere per il promotore può rivelarsi veramente alto. In alcuni stati degli Usa, per esempio, un concorso non può essere chiuso fino a completa consegna dei premi agli assegnatari e riserve e, in caso d’impossibilità di effettuazione della consegna, è onere del promotore fornire prova di aver fatto tutti gli sforzi possibili per adempiere a tale obbligo per ognuno dei premi promessi. Ma allora, qual è il premio giusto? È questa la domanIl succes s o d i una da da un milione di dollari! La scelta del premio da prom o z io ne no n è mettere in palio in un concorso è la cosa più imporgarant it o d a un p remio tante per una promozione di successo, ma è soggetta a di alto valo re o tante e tali variabili che diventa impossibile offrire una dall’offert a d i tanti p remi risposta univoca. Quel che è certo è che non necessariamente è il più costoso e che non è così importante promettere tanti premi; quel che conta è che siano i premi giusti. Alcune società multinazionali, al fine di ottimizzare gli investimenti, organizzano concorsi rivolti a più paesi, anche su continenti diversi, proponendo a tutti lo stesso premio, ma potrebbe trattarsi di una scelta molto rischiosa e potenzialmente miope. A parità di target, infatti, i gusti e le preferenze possono variare moltissimo da paese a paese e un premio giusto per consumatori messicani potrebbe non essere affatto gradito, per esempio, da quelli giapponesi e, in questo caso, si rischierebbe d’inficiare l’investimento destinato alla promozione giapponese con buona pace dell’ottimizzazione perseguita. È importante, quindi, analizzare attentamente gli obiettivi della promozione e il target a cui si rivolge per scegliere i premi giusti, tenendo conto che quello che più importa è indovinare “l’oggetto del desiderio” del nostro target e che non sempre il costo è un parametro significativo.

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Promotion Magazine propone ai lettori una selezione delle attività digitali offerte dal mercato promozionale su scala internazionale. La selezione è realizzata dal Research and Kpi Department di Advice Group. Advice Group è una società specializzata nella gestione di programmi di relazione comportamentale con gli utenti e analizza costantemente le campagne di promotion e loyalty più significative del panorama digitale che si rivolgono al consumatore finale, alla filiera trade, al retail e al mondo degli eventi.

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Brasile Mondelez Brasil 7/11/2016 – 4/1/2017 shopper promotion web ****

Quella lanciata da Mondelez in Brasile è una shopper promotion organizzata in collaborazione con la catena di supermercati Atacadão e coinvolge i prodotti del brand Lacta (cioccolato e snack vari). Gli utenti partecipanti hanno la possibilità di vincere fino a 100.000 real in lingotti d’oro. La partecipazione è semplice: basta collegarsi al sito web promozionale e, previa registrazione, inserire nell’apposita sezione i dati relativi allo scontrino attestante l’acquisto. Com’è tipico dei concorsi in Brasile, l’estrazione del premio è legata alla lotteria federale secondo un meccanismo che assegna un “numero da sorte” alla partecipazione. Doppia la possibilità di vincita data ai partecipanti: per ogni scontrino giocato che contenga un importo pari o superiore a 50 real di prodotti promozionati l’utente ottiene due “numeros da sorte”, aggiudicandosi due possibilità di vincere all’estrazione settimanale di 5.000 real e al premio finale di più alto valore. In un paese che conta oltre 64 milioni di utenti mobile, peccato non offrire la possibilità di partecipare anche tramite sms, in ottica multicanale.

www.lactafimdeanomaisdoce. com.br

RITORNO A SCUOLA CON LUKI È sempre difficile tornare a scuola dopo le vacanze natalizie. Per addolcire il ritorno tra i banchi dei più piccoli, Luki, brand di succhi di frutta di Casa Luker, ha deciso di premiare i 5 consumatori che effettueranno più acquisti di prodotti della marca durante il periodo promozionale. In palio un buono Sodexo del valore di 1 milione di pesos, da spendere per l’acquisto di prodotti per la scuola. Partecipare è semplice: dopo aver effettuato l’acquisto dei prodotti in promozione, basta collegarsi al sito web dedicato al concorso e completare il form di registrazione per poter caricare una foto dello scontrino attestante l’acquisto. Non è casuale che il web sia l’unico canale di partecipazione: la Colombia nel 2016 si è posizionata al terzo posto dopo il Brasile e l’Argentina per tempo speso su pc desktop (circa 1.500 minuti per utente).

“REGRESO A CLASES CON LUKI” Paese Promotore Durata Meccanica Strumenti Voto

Colombia Casa Luker 14/12/2016 – 20/2/2017 rush & win web ***

www.elmundoluki.com/regresoaclase2017/

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serve di un network internazionale per approfondire e valutare i trend emergenti del mercato digitale.

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FESTA CON YAHIR

“TYSON Y SORIANA PONEN LA FIESTA Y TU LA CASA” Paese Promotore Durata Meccanica Strumenti Voto

Messico Tyson México Trading Company & Soriana 29/12/2016 – 5/02/2017 shopper promotion web ****

http://ganatyson.com/soriana/

SI GIOCA CON YUPIS Un gioco a livelli dove risulta importante dimostrare la propria abilità. Tutti i consumatori che acquistano gli snack Yupis trovano un codice univoco stampato sul sacchetto del prodotto. Per partecipare basta collegarsi al sito web promozionale e, previa registrazione, inserire il codice nell’area dedicata per avere accesso a un gioco tipo Tetris. Si parte dal primo livello e con tre vite. Diversi i premi in palio, da console XBox One a zainetti e lunchbox brandizzati, in base al punteggio raggiunto: maggiore sarà il punteggio accumulato più alta sarà la propria posizione in classifica. Ancora una volta, il web viene presentato come canale predominante per prendere parte all’attività promozionale, abbinato al codice univoco che funge da attivatore del gioco. L’acquisto ripetuto dei prodotti viene contemplato dalla possibilità di ricevere 5 vite extra nel gioco inserendo un ulteriore codice prodotto quando richiesto. Divertimento, sfida, abilità e sell-out di prodotto.

Un giveaway consistente in uno sconto del 20% presso l’ecommerce ufficiale della National Football League messicana per gratificare i consumatori che acquistano le referenze in promozione e registrano i dati dello scontrino d’acquisto sulla pagina web dedicata e buoni sconto di maggior valore in base al numero di scontrini giocati dai consumatori dei prodotti del brand Tyson. Partecipare è semplice: basta collegarsi al sito web dedicato all’iniziativa e, dopo essersi registrati, inserire i dati dello scontrino d’acquisto nell’apposita area. Tipico esempio di shopper promotion in collaborazione con il retailer, ragion per cui solo gli acquisti effettuati presso i punti di vendita Soriana sono validi per aspirare alla vincita di una festa con il cantante Yahir, concorrente del reality messicano “La Academia”. Una promozione che guida il consumatore dall’offline all’online, al contempo aumentando il traffico sull’ecommerce della Nfl: una shopper promotion a 4 stelle.

“ES HORA DE AVENTURA CON YUPIS” Paese Promotore Durata Meccanica Strumenti Voto

Colombia Compañía Internacional de Alimentos 1/9 – 15/12/2016 concorso di abilità web ****

http://yupis.com.co

OCCHIO ALLA NORMA a cura di Promosfera

IN COLOMBIA REGOLE COMPLESSE

Nella maggior parte dei paesi latinoamericani, i concorsi di sorte sono soggetti ad adempimenti complessi e delicati e al rilascio di autorizzazioni da parte delle autorità locali. Così è per esempio in Colombia, dove i concorsi di sorte con obiettivi promozionali sono consentiti a patto che siano gratuiti per i partecipanti, ma sono soggetti al rilascio di autorizzazione da parte di un ente pubblico denominato Coljuegos. Al fine di ottenere l’autorizzazione, è necessario disbrigare una pratica mediante la presentazione di una composita documentazione che comprende regolamento dell’iniziativa con data e luogo dell’assegnazione, form ministeriale, documenti personali del richiedente/rappresentante legale, scheda dei premi che si intendono mettere in palio, comprensiva delle caratteristiche tecniche e del loro valore, oltre a un progetto di pubblicizzazione dell’iniziativa che includa l’utilizzo del logo di Coljuegos nel rispetto delle relative linee guida. La richiesta di autorizzazione deve essere presentata almeno 10 giorni prima dell’inizio della promozione, ma l’autorità si riserva il diritto di chiedere successive documentazioni integrative. È possibile presentare ricorso avverso l’eventuale diniego di autorizzazione da parte di Coljuegos. Una volta ottenuta l’autorizzazione, che ha una validità massima di un anno, prima d’iniziare la promozione, è obbligatorio stipulare una fidejussione a favore di Coljuegos per l’intero ammontare del montepremi ed effettuare il pagamento degli oneri fiscali (derechos de explotación), pari al 14% del montepremi, e di quelli amministrativi (pari all’1% degli oneri fiscali). In Colombia possono essere messi in palio beni mobili e immobili, ma sono severamente vietati i premi in denaro.

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NETSURFER Isabella Manunza

Sono tante le variabili che influenzano il risultato finale di un concorso on line; due possono però pregiudicare l’avvio: il software, che deve rispettare gli standard di sicurezza e usabilità, e il piano tecnico, che deve rispondere ai requisiti previsti dalla normativa. Partecipiamo per voi alle promozioni on line cercando vizi e virtù dei concorsi, suggerendo come renderli ineccepibili dal punto di vista formale e sostanziale.

IL PREMIO SI FERMA A EBOLI

IL TUO OUTFIT PER LE FESTIVITÀ

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Irgen Re Eboli 8/12/2016 – 6/1/2017 Pdf e Html + Nel regolamento + No =

www.creailtuooutfit.it

Servono fortuna e tempismo per vincere al concorso “Il tuo outfit per le festività”, che prevede una semplicissima iscrizione al sito dedicato www.creailtuooutfit.it con nome, cognome ed email e la convalida da link inserito nella mail di conferma. Montepremi 6.000 euro. Il giocatore che per primo nella giornata, quindi con meccanica rush&win, resce a indovinare uno dei tre outfit del giorno si aggiudica il premio. Si tratta di abbinare cappello, maglia, accessorio, gonna/pantalone e scarpe dell’outfit impostato dal software in maniera random. Sono in palio ogni giorno 3 gift card Cilento Outlet Village da 50 euro, per un totale di 90 gift card. I premi non assegnati vanno ad arricchire il montepremi dell’estrazione finale, con la quale il primo estratto si aggiudicherà 2 gift card Cilento Outlet Village da 500 euro e il secondo estratto se ne aggiudicherà una; a seguire l’estrazione dei vincitori dei premi non assegnati con meccanica rush&win. Si può giocare una sola volta al giorno, ma è possibile acquisire ulteriori giocate invitando gli amici su Facebook: per ogni invitato che partecipa si guadagna un tentativo in più. Piccolo inconveniente: anche se il concorso è valido su tutto il territorio nazionale, la gift card è spendibile solo nel Cilento Outlet Village e nei negozi convenzionati a Eboli (Sa). Per chi è lontano, il premio vale il viaggio?

PUNTO PER PUNTO Sul sito dedicato al concorso indetto da Riso Scotti Snack (gruppo Riso Scotti), una volta registrati possiamo giocare in 3 modalità (instant win giornaliero, quiz settimanale e fan del mese, meccanica molto gettonata ultimamente) per accumulare punti in vista dell’estrazione finale. Montepremi 5.370,10 euro (Iva inclusa). Ricevuta la mail di conferma con il link di convalida, scegliamo la modalità. Se giochiamo all’instant win (una volta al giorno), accumuliamo 1 punto e possiamo vincere un buono sconto del 10% sul totale della spesa effettuata sull’eshop Riso Scotti e una borsa di prodotti Riso Scotti Snack (in totale 123 premi in palio nel periodo di gioco). Invece ci aggiudichiamo 5 punti se rispondiamo correttamente al quiz settimanale. Per la modalità “fan del mese” siamo invitati a caricare sul sito una foto, scrivendo anche una didascalia, e se la foto viene approvata e pubblicata partecipiamo all’estrazione di un buono sconto del 10% per un acquisto sull’eshop Riso Scotti e una consistente borsa di prodotti Riso Scotti Snack (in totale 4 premi, uno al mese), guadagnando anche 10 punti; il sistema è molto rapido e tutto fila liscio senza intoppi. Saremo inseriti nel database dell’estrazione finale tante volte quanti sono i punti accumulati: l’unico vincitore si aggiudicherà una fornitura di prodotti Riso Scotti Snack e un iPad Air 2 Wi-Fi + Cellular 64 Gb colore argento e relativa cover.

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CLICCA LO SNACK Promotore Durata Regolamento Privacy Cookie policy Voto

Riso Scotti Snack 1/10/ 2016 – 31/1/2017 Pdf + Nel regolamento + No +

www.cliccalosnack.it


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SCORNATI DAL CORNETTO

PLAY CORNETTO - OBBLIGO O VERITÀ Unilever Italia Mkt Operations Durata 1/3 - 31/12/2016 Regolamento Pdf + Privacy Nel regolamento + Cookie policy Sì Voto Promotore

www.playcornetto.com

Un montepremi di tutto rispetto (9.900 euro Iva inclusa) per il concorso indetto da Unilerver per promuovere Cornetto Algida. Sul sito dedicato, effettuata l’iscrizione, si riceve una mail con il riepilogo dei dati di accesso (mail e password). È facoltativo condividere via Facebook o Twitter la propria esperienza #ObbligoVerità, i due temi ai quali agganciare i contenuti delle immagini che vogliamo pubblicare. Partecipiamo innanzitutto all’instant win (un tentativo al giorno): in palio 300 gift voucher TicketOne. Non abbiamo vinto, ma possiamo subito partecipare all’estrazione di 20 abbonamenti Spotify Premium 12 mesi caricando immagini o video (massimo 4 foto e 2 video al mese). Saranno effettuate 5 estrazioni, ognuna delle quali riguarderà due periodi di gioco con due vincitori per ciascuna. Nella propria area riservata, sempre accessibile effettuando il login, è possibile - o almeno lo dovrebbe essere - verificare i contributi caricati e il loro status: in attesa, non approvato, approvato. Provo a fare l’upload di una foto: tentativo fallito per un errore non meglio identificato del software (Error 104: cioè?). Anche il secondo tentativo, il giorno seguente e con una foto diversa dalla prima, non dà esito positivo: il software segnala che l’immagine è stata caricata al 100%, ma non si riesce a inviare (stesso errore, stesso inconveniente). Terzo giorno, terzo tentativo: fallito. Rinuncio e mi consolo con un cornetto?

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REGALI PER TUTTI Per partecipare al concorso “Scopriti Chef con Asciugoni Regina” ci s’iscrive con tutti i dati e poi si convalida l’iscrizione. La meccanica prevede 2 modalità di gioco e diverse possibilità di vincita. Possiamo infatti caricare una ricetta per ognuna delle 11 categorie gastronomiche proposte e partecipare all’instant win: in palio 750 codici personali (5 al giorno) validi per la visione in streaming di un film del catalogo Regina Wuaki.tv. Possiamo caricare più ricette, ma vincere un solo premio. Inoltre, possiamo votare le ricette altrui, partecipando all’instant win per tentare di vincere uno dei 750 buoni sconto Regina da 10 euro. Anche in questo caso è consentita una sola vincita. Le 10 ricette più votate in ciascuna delle 11 categorie si aggiudicheranno un kit da cucina grembiule e cappello MasterChef Italia By Siggi. Chi avrà caricato la ricetta più votata nella sua categoria vincerà una MasterClass con lo chef Rubina Rovini, compresi una notte per 2 persone in hotel 3/4 stelle e trasferimenti se il vincitore risiede oltre i 100 km dalla location dell’evento. Ci saranno, inoltre, 5 estrazioni che assegneranno 50 guantoni da cucina MasterChef Italia by Siggi (25 per chi avrà postato almeno una ricetta e 25 per chi avrà votato, a prescindere se avranno già vinto con l’instant win). Infine, tutti concorreranno all’estrazione finale di 10 frullatori a immersione Electrolux Estm7500S. Montepremi: 28.733 euro (Iva esclusa).

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SCOPRITI CHEF CON ASCIUGONI REGINA Promotore Durata Regolamento Privacy Cookie policy Voto

Soffass 7/11/2016 - 5/4/2017 Pdf + Nel form e nel regolamento + Sì +

www.reginacleanitup.it



SOLUZIONI

PANASONIC, NUOVO DISPLAY ENTRY LEVEL La gamma di prodotti per il digital signage di Panasonic si arricchisce del nuovo display professionale TH-65EF1 da 65’’, che rientra nelle soluzioni della serie entry level, le quali presentano, in pannelli di varie dimensioni (da 32’’ a 84’’), caratteristiche di leggerezza, robustezza e connettività. Ogni display della serie è dotato di lettore multimediale usb integrato e, grazie alla connettività lan, permette di modificare i file e programmare i contenuti in modo veloce e intuitivo tramite il software Multi Monitoring Control di Panasonic. Attraverso il collegamento di un lettore multimediale via usb, la nuova serie permette anche di riprodurre in modo sincronizzato su vari schermi contemporaneamente.

Foto di qualità professionale Nikon D3400 è la reflex in formato dx pensata per chi muove i primi passi nella fotografia e preferisce uno strumento pratico, maneggevole e dal prezzo contenuto. La nuova fotocamera non solo semplifica la ripresa di immagini di alta qualità (sensore da 24,2 megapixel), ma è anche in grado di scattare immagini di livello professionale in condizioni di semioscurità (come dimostrano gli scatti, pubblicati da Nikon, ripresi in occasione del balletto di “Lo Schiaccianoci” presso il teatro De Brakke Grond di Amsterdam). La reflex dispone inoltre delle funzioni Snapbridge e Bluetooth low energy, per sincronizzare le foto sul proprio smartphone e condividerle immediatamente sui social.

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REGALARSI UN MOMENTO DI PAUSA Il bollitore di G3 Ferrari è la soluzione di design per chi ama concedersi un momento di pausa dalla frenesia delle incombenze quotidiane. Bolle Blu non è solo un bollitore, ma anche una tisaniera dotata di filtro smontabile in inox per tenere separati il tè e gli infusi utilizzabili direttamente nella caraffa graduata in vetro. Con una capacità di 1,8 litri, l’apparecchio è dotato di sistema di sicurezza antisurriscaldamento, resistenza nascosta, interruttore di accensione a rilascio automatico e una suggestiva luce a led blu che illumina il bordo inferiore della caraffa.

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SOLUZIONI

Ditelo con una bottiglia Si può bere, si può leggere, si presta a varie possibilità di personalizzazione. Librottiglia è una collezione di vini di pregio (prodotti dall’azienda piemontese Matteo Correggia) che si possono degustare e leggere allo stesso tempo: l’etichetta delle bottiglie, infatti, reca, legato con un cordino, un piccolo ed elegante libro, da sfogliare mentre si sorseggia il proprio calice. L’etichetta e il libro possono essere personalizzati, per raccontare ogni volta una storia diversa. Un’idea originale per premiare un cliente o promuovere la propria immagine aziendale, per la quale l’agenzia di branding e product design Reverse Innovation ha vinto il concorso americano How International Design Awards (raggiungendo un totale di 9 premi di design nazionali e internazionali).

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MARZO APRILE2016


Le foto sono di Antonio Di Tomaso

SOLUZIONI

FIRST CLASS

Nel Castello Malaspina eventi “aristocratici” In edifici plurisecolari sale con pareti in

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pietra fanno da scenario a strutture tecniche complete per attività congressuali ed eventi aziendali Pier Giorgio Cozzi Restaurato recentemente dalla famiglia dei conti Odetti di Marcorengo e adeguatamente strutturato per eventi aziendali, il medievale Castello Malaspina di Varzi (info@castellodivarzi. com) è una delle location storiche lombarde da scoprire. Siamo in Valle Staffora, colline dell’alto Oltrepò pavese, celebre per le sue “vie dei vini e dei sapori”, terra ricca di storia, natura, tradizioni, ben collegata con Milano, Torino e Genova. Edificato nella seconda metà del XIII secolo, il castello racconta ancora oggi la storia plurisecolare della famiglia Malaspina. Sorto a guardia del borgo medievale di Varzi, conserva da allora edifici con preziose sale a volta, cantine e arredi d’epoca; la storica Torre Malaspina nella tradizione popolare la Torre delle Streghe - con i suoi 30 metri domina le colline circostanti. Il giardino d’inPromotion

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verno circondato dalle antiche mura, i sotterranei recuperati alla quotidianità, le sale con pareti in pietra (una con luce naturale e vista sul giardino), in grado di ospitare 120 persone sedute, cui si aggiungono altre due da 50 e 40, il wi-fi gratuito e le strutture tecniche complete per attività congressuali ed eventi aziendali e privati fanno del Castello Malaspina di Varzi una venue aristocratica per le attività mice. Il catering, che privilegia l’enogastronomia del territorio con i suoi vini dell’Oltrepò e il celebre salame di Varzi Dop e i prodotti tipici dell’Appennino, e la possibilità, a richiesta, di usare le cucine del Castello per eventi gastronomici privati fanno di questa dimora storica una delle sedi più indicate per eventi che “lasciano il segno”. Al Castello Malaspina di Varzi l’ospitalità è di classe: le 10 eleganti camere

doppie ricche di atmosfera, con caminetto e vista sulla valle, hanno conservato legno e pietra originari, offrendo però tutti i moderni comfort. Per consentire ai congressisti di soggiornare in loco, il Castello Malaspina di Varzi si è convenzionato con vicine strutture alberghiere di alto livello, tutte collegate con navetta dedicata, preludio di ricettività con la formula snella dell’albergo diffuso. Per le attività post congressuali e per gli accompagnatori, la segreteria del Castello è in grado di suggerire numerose proposte di attività ed escursioni (motorizzate, in bici, a cavallo, trekking) alla scoperta dei numerosi itinerari turistici storici ed enogastronomici di cui il territorio è ricco, così come di provvedere all’organizzazione di collegamenti diretti con gli aeroporti di Linate, Malpensa e con la città di Milano.


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SOLUZIONI

L’elettronica di consumo è sempre il top reward

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Il Consumer Electronics Show di Las Vegas, giunto alla cinquantesima edizione, ha messo chiaramente in luce che l’elettronica è al centro di qualunque attività umana già oggi e in un futuro che non bisogna più aspettare a lungo e vagheggiare. Un’elettronica dalle mille sfaccettature, applicata a strumenti e contesti a TOP REWARD volte inimmaginabili quanto utilissimi: dal biberon che rimanda sullo smartphodi Luca Finetto ne di madri techno dati sulla salute del baby alla pattumiera che ti sgrida perché stai buttando troppi avanzi e ti aiuta a programmare meglio la spesa. Una volta era la suocera che rimbrottava, oggi va così, per via elettronica, ma almeno si evitano discussioni. Il Ces è una fonte inesauribile di idee per le aziende che non vogliono semplicemente commisurare il reward allo sforzo di loyalty richiesto ai consumatori, ai dipendenti o ad altri soggetti impegnati a collaborare, ma che stimano fondamentale superare le aspettative (il vero senso della ricompensa). Una fiera incentrata su migliaia di stand, come il Ces, richiede alcuni giorni per essere luca.finetto@upsellpromotion.it perlustrata tutta, ma fedele alla sua proposizione di frontiera avanzata della tecnologia, ci offre nel suo sito web un comodo viaggio di scoperta che consigliamo di fare, poiché in ognuna delle sezioni in cui è suddivisa l’area espositiva si trova qualcosa d’impensabile che qualcuno si è preoccupato di creare davvero e mettere sul mercato a un prezzo accessibile. È questa una caratteristica che fa dell’elettronica di consumo una soluzione ideale per il reward a diversi livelli d’importanza. Le numerose app disponibili, molte del tutto gratuite, sono un entry level della tecnologia, ma per quanto utilissime possono soddisfare necessità minime e sono più Il Ces d i Las Veg as è una font e ines aur ib ile adatte come premio per giochi e concorsi quando si per premi o reg ali ined iti vogliono gratificare, in una sola tornata, moltissimi o comunq ue s emp re consumatori. Il vantaggio delle app è che possono superiori alle as p ettative essere coordinate a esperienze da far provare al consumatore sia sul punto di vendita (magari utilizzando strumenti di realtà aumentata) sia negli acquisti di ecommerce. Gaming & Virtual Reality è una fantasmagorica area del Ces che apre la mente di retailer e aziende di marca quando l’obiettivo è di dare continuità al dialogo con il consumatore e farlo interagire con il prodotto, il punto di vendita, il mondo della marca, stabilendo un clima gratificante per gli acquirenti che si sentono protagonisti delle proprie scelte di consumo. Se l’obiettivo è trovare qualcosa di inedito da proporre come premio o regalo (anche in occasione di ricorrenze tipiche o celebrazioni di anniversari aziendali), ci sono varie sezioni del Ces che consigliamo di esaminare come, per esempio, i prodotti indossabili (i wearable device), che contengono un’invisibile quanto efficientissima tecnologia, quelli dedicati alla smart energy che forniscono soluzioni tascabili per produrre energia pulita e a bassissimo costo, gli strumenti e le applicazioni per il fitness e il benessere.

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Milano, 15 marzo 2017, ore 9 - 18 Armando Garosci, Giorn. Largo Consumo, introduzione e moderazione Fabrizio Valente, Founder Partner Kiki Lab Presentazione della ricerca mondiale Retail Innovations 12, con tendenze e casi di retail innovativo in diversi settori, posizinamenti e format, provenienti da più di 19 Paesi Testimonianze aziendali Oscar Farinetti, Fond. Eataly Hans Hoegstedt, Amm. Del. Miroglio Fashion Lorenzo Losa, Pres. Wikipedia Italy Khardiata Ndoye, Dir. Mark & Merch. Kiabi Andrea Boldrin, Dir. Ris. Um. Decathlon Alessandro Lazzaroni, Amm. Del. Domino’s Pizza Ezio Balarini, Chief Mark Off. Gruppo Autogrill Testimonianze partner Roberto Paltrinieri, Resp. B.U. On Site Proxima Massimo Moretti, Pres. CNCC Italo Bussoli, Pres. Assofranchising Ai partecipanti sarà distribuita una copia della ricerca Retail Innovations 12 Convegno a pagamento - Inviti per manager Retail, IdM e Real Estate di Associazioni partner (disponibilità limitata). Per iscrizioni: kiki@kikilab.it – tel. 030.22.16.81 Partner

Main Media Partner: Largo Consumo Media Partner: AZ Franchising, Beesness, DIYandgarden, Display Magazine, Distribuzione Moderna, InStore, Promotion Magazine Association Partner: Assofranchising, BeTheBoss, CNCC, Confimprese, Federmobili, GS1 Italy Award Partner: Insegna dell’anno, Superbrands Academy Partner: Fondazione Istud

the Italian member of

A chi è rivolto il Workshop, a numero chiuso (max 6-8 aziende) è rivolto a Amministratori Delegati e Direttori Generali


Le persone e le aziende di cui scriviamo in questo numero In grassetto i nomi propri e in rosso gli inserzionisti

Accademia della Crusca 34 Acqua Minerale San Benedetto 56 Advice Group 43 Affinion Italia12, 13 Alpitour 34 Altroconsumo 14 Amazon 46 Amilon 32 Anchini Enrico 43 Astuti Monica 8, 9, 10 Auchan 10 Auricchio 32 Aviva 32 Beanstalk 38 Birlenbach Heike 43 Bocci Cesare 36 Brandani IV cover BrandMusic4Humans III cover Briner Bob 34 Cannavacciuolo Antonino 36 Carrefour 10 Casa Luker 66 Casalegno Cecilia 43 Castello Malaspina di Varzi 74 Ces - Consumer Electronics Show 76 Civera Chiara 43 Clementoni 34 Coljuegos 67 Community Fund 32 Compañía Internacional de Alimentos 67 Connect Group 15 Continental Italia 43 Coop Alleanza 3.0 54 D’Avenia Alessandro 34 De Angelis Matilda 36 De Martino Stefano 36 Di Salvo Antonio 13 Diffusione Orologi 65 Disney 8, 9, 51 Disney Channel 51, 58 DisneyMedia+ 8, 10

Dose e Presta 36 DriveNow 1 Duracell 10 Dynit 49

Ipsos 18 Irgen Re Eboli 68 Istituto Internazionale di Ricerca 14 Italia Brand Group 34

Ecrm Group 32 Ecrm Italia 32 Edwards Lucy 43 Effige2.0 52-53 Emg Acqua 19 Enel 61 Eqsg 33 Esselunga 10, 30 Eu.promotions 43 EuPromotions 59 Eurodisplay 39-42 Ey 21

Kiki Lab 78

Facebook 47, 48 Fantasia Giovanni 60 FedEx - Federal Express Europe 56 Ferrari 72 Fiera Milano 32 Findomestic 18, 19 Foglietta Anna 36 Franco Angeli ed. 43 Gigliobianco Alfredo 43 Gillette 10 Google 47, 48 Goop 38 Gruppo VéGé 10, 51 Guzzanti Corrado 36

L’Espresso/Repubblica 10 L’Oréal 9, 10 laFeltrinelli 56 Leoni 35 Lidl 38, 54 Lisa Alessandro 43 Lohas Factory 22-23, 55 Lufthansa Group 43 Marcolin Group 43 Marketing Science Institute 46, 48 Mars Italia 58 Marsilio ed. 43 Masia Fabrizio 19 Matano Frank 36 Matteo Correggia Azienda Agricola 73 Mediamilano 57 Melazeta 7 Mondadori ed. 34 Mondelez Brasil 66 Narang and Shankar 46, 48 NetComm Suisse 32 Nielsen Italia 60 Nikon 72 Nonsoloambiente.it 19

Hilton Paris 38 Hole in One 62-63 Howe Neil 30, 31 Human Highway 21

Odetti di Marcorengo 74 Opera San Francesco 32 Oxford Brookes University 12

Iab Italia 21 Icteam II cover In Evidence 34

Packaging Premiere 71 Paltrow Gwyneth 38 Panasonic 72 Pandora 34

Perego Alessandro 24 Peronaci Sonia 36 Pf Concept 73 Pinkommunication 77 Pinterest 47, 48 Politecnico di Milano 20, 24 Promosfera 47 Promotion Expo 75 Pte 32 Reed Exhibitions Italia 32 Renon Massimo 43 Repossi Francesca 51 Reverse Innovation 73 Riso Scotti Snack 68 Rugiati Simone 36 Sabatini Francesco 34 Salemi Giulia 36 Samsonite 3, 11 Saturnia 37 Sienergie 45 Sky 51, 58 Soffass 70 Soluzione Group 32 Sps 27 Starbucks 46 Strauss William 30, 31 The Walt Disney Company 8, 10, 51 Toniolo Gianni 43 Trump Donald 34 Tyson México Trading Company & Soriana 67 Unilever Italia Mkt Operations 70 Upsell Promotion 69 Vio Bebe 36 Viscom Italia 32 White Star 16-17

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