Dove si trova e che cosa è la Terra Santa? Il termine Terra Santa, indica l’area del Medio Oriente che comprende tutte quelle terre di cui parlano l’Antico e il Nuovo Testamento, ovvero i luoghi dove hanno avuto origine due delle tre grandi religioni monoteiste, l’Ebraismo e il Cristianesimo, e dove in seguito si è sviluppato l’Islam1. È detta santa proprio per questo, perché è stata per secoli terra di profeti e santi. Qui poi, si è svolta la vita terrena di Gesù che per i cristiani è il Santo per eccellenza, perché figlio di Dio, fatto uomo per noi. Attualmente dunque la Terra Santa comprende vari stati che hanno poi acquisito delimitazioni territoriali diverse a seconda delle vicende storiche e politiche che le caratterizzano. Ecco una cartina geografica della Terra Santa per comprendere meglio:
Essa include: -
Israele e Palestina: per gli ebrei e i cristiani qui si trovano i Luoghi Santi più importanti. Gli ebrei considerano quest’area la Terra Promessa da Dio ai profeti, ad Abramo, Isacco, Mosè, Giacobbe e
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Parte dei contenuti di questa mini guida sono ripresi da H. Fürst, G. Geiger, Terra Santa- La guida della Custodia di Terra Santa, Edizioni Terra Santa, Milano, 2017.
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alla loro discendenza. Un tempo questi due stati facevano parte del territorio occupato dalle 12 tribù d’Israele ed erano quindi suddivisi in dodici regioni. I cristiani si riallacciano a questa storia di fede che si compie con l’avvento di Gesù. Quindi vanno in Terra Santa per visitare soprattutto i luoghi della vita di Gesù. Anche i musulmani si riallacciano alla tradizione dei profeti e riconoscono l’importanza di questa terra, soprattutto perché anche Maometto, il loro profeta, è passato di qui. Per tutti questi il luogo più importante è Gerusalemme, la Città Santa (in ebraico Yerushalayim “Eredità di pace”, in arabo Al-Quds “la [città] santa”).
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Giordania: la parte occidentale è anch’essa legata a episodi dell’Antico e al Nuovo Testamento. Il nome deriva proprio dal suo confine occidentale, delimitato dal fiume Giordano, dove predicava Giovanni Battista e dove fu battezzato Gesù. Gli ebrei, in fuga dall’Egitto, vedranno da qui la Terra Promessa per la prima volta. Essi erano guidati da Mosè che però non passerà mai il Giordano e morirà appena dopo aver visto i territori al di là del fiume.
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Deserto del Sinai: oggi è parte dell’Egitto. l’Antico Testamento, in particolare il libro dell’Esodo, narra dei 40 anni passati dagli ebrei a vagare nel deserto, dopo essere fuggiti dal Faraone egiziano. Di particolare importanza è il Monte Sinai, qui Dio consegnò a Mosè le tavole della legge con i dieci comandamenti.
Con la prima predicazione cristiana a questi luoghi si sono aggiunti anche la Siria, il Libano, e alcune isole greche come ad esempio Cipro dove si erano recati i primi apostoli, tra i quali ricordiamo soprattutto san Paolo. Anche questi, pur essendo meno conosciuti, fanno parte dell’area denominata Terra Santa.
Un mosaico multi religioso e multiculturale Essendo l’area molto vasta, essa comprende numerose culture, religioni e confessioni diverse che convivono da secoli a stretto contatto l’una con l’altra. Qui, come in tutto il Medio Oriente, l’aspetto religioso e quello culturale, identitario e politico, spesso coincidono.
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Non esiste come in Europa una netta distinzione tra Stato e religione. Molte volte questo ha portato ad un accentuarsi di contrasti e conflitti, non senza esemplari episodi di condivisione ed ecumenismo. Prendiamo come campione i Territori Palestinesi e Israele, dove c’è una grandissima concentrazione di differenze su una superficie di circa 27.000 kmq, più o meno come la somma della superficie della Toscana e del Sud Tirolo. Qui oltre alle tre grandi religioni monoteiste ve ne sono altre minori come i Samaritani, i Drusi e i Baha’i. Inoltre all’interno delle stesse religioni esistono moltissime correnti e confessioni diverse. Gli ebrei sono circa 7 milioni (43% della popolazione ebraica mondiale) e sono principalmente di due ceppi, a seconda della provenienza dopo la diaspora: i sefarditi, originari della Spagna e poi trasmigrati in nord Africa e gli ashkenaziti, dall’Europa dell’est. I musulmani sono circa un milione e 400 mila in Israele e più di 2 milioni nei Territori Palestinesi. Appartengono a due grandi gruppi, gli sciiti e i sunniti, anche se la maggioranza sono sunniti. In entrambe i casi le differenze sono date da cause principalmente storiche, geografiche e di interpretazione delle scritture.
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I cristiani locali sono una minoranza, circa l’1% della popolazione complessiva, ma anche essi sono suddivisi in una dozzina di confessioni diverse e particolari, tanto che vi sono differenze anche tra i vari calendari. Le chiese cristiane sono multiculturali sin dalle origini per motivi di credo, ma anche semplicemente per differenze di lingua, storia e collocazione geografica. L’allora Custode di Terra Santa Pierbattista Pizzaballa aveva dato una chiara esemplificazione dei rapporti tra le varie confessioni paragonando Gerusalemme a un “grande condominio” dove le difficoltà e i contrasti sono simili a quelli che intercorrono tra vicini nella vita quotidiana. Le Chiese si suddividono in: -
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Chiese Orientali, al cui interno abbiamo le Chiese Orientali Antiche (assira, siro-ortodossa, armena, copta e ortodossa etiopica), le Chiese Ortodosse (greca e russa) e le Chiese Cattoliche Orientali o “uniate” (maronita, armeno cattolica, greco cattolica etc.). Chiese della Riforma, soprattutto anglicana, evangelista e luterana. Chiesa Latina, con cui si intende quella comunità che celebra secondo il rito “latino”, ossia romano. Corrisponde insomma a quella che in Europa viene definita “Chiesa Cattolica Romana”. In particolare la Chiesa latina è stata rappresentata nei secoli dai frati francescani della Custodia di Terra Santa.
Spesso si parla solo della divisione tra tutte queste realtà, ma esse rispecchiano anche le multiformi declinazioni della Buona Novella cristiana. Tutte queste differenze infatti confluiscono in un unico punto, che è la Terra Santa, perché trovano la loro unità di fede nei Luoghi Santi della vita di Cristo.
I Luoghi Santi e la Custodia di Terra Santa Le diverse confessioni sono più o meno presenti nei Luoghi Santi più importanti della fede cristiana, principalmente i greci ortodossi, i latini e gli armeni. Anche in questo caso però, data la multiformità di espressioni e di tradizioni, in alcuni casi vi sono differenze di collocazione geografica degli eventi. Infatti, Cristo visse sulla terra più di 2.000 anni fa e date le vicende storiche e i vari cambiamenti o movimenti che si sono verificati qui, non sempre è possibile identificare con esattezza il luogo. Bisogna anche aggiungere che oltre ai Vangeli Canonici riconosciuti dalla Chiesa cattolica esistono altre fonti e tradizioni scritte o non scritte che fioriscono da subito intorno alla vita di Gesù, di Maria sua madre e degli apostoli. I luoghi principali, quelli su cui esiste un comune accordo, quelli più visitati dai pellegrini, si trovano a Betlemme dove Gesù è nato e dove i pastori hanno ricevuto il primo annuncio e a Gerusalemme, il luogo dove si concluse la vita terrena di Gesù, dove morì e resuscitò.
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La Chiesa Latina è rappresentata soprattutto dai francescani della Custodia di Terra Santa che da otto secoli sono in questa terra per custodire i Luoghi Santi e per renderli accessibili ai pellegrini. I “figli di san Francesco” sono presenti in moltissimi santuari che ricordano episodi e particolari della vita di Gesù. Sono presenti nei santuari e nei conventi:
a Nazaret, dove la Madonna ricevette l’annuncio dell’Angelo; a Betlemme, dove nacque il Salvatore; a Gerico, dove Gesù digiunò per quaranta giorni e quaranta notti, fu tentato dal demonio, e vicino al luogo dove venne battezzato; a Cafarnao, sul lago di Tiberiade, città del discepolo Simone detto Pietro, dove avvenne la prima predicazione; a Betania, città di alcuni dei più grandi amici del Messia, Marta, Maria e Lazzaro, poi resuscitato da Gesù; a Gerusalemme, nella Basilica del Santo Sepolcro che custodisce la tomba vuota del Cristo; e poi in moltissimi altri santuari della città; a Tabga e a Emmaus, dove apparve ai discepoli dopo la resurrezione.
Questi sono alcuni tra i più noti, ma ve ne sono molti legati alla tradizione non scritta, che sono tipici di questa terra.
5 Luoghi tra i meno conosciuti in Terra Santa Vediamo ora alcuni luoghi tra i più particolari e tra i meno conosciuti di questa terra dalle mille sorprese. Sono luoghi che si ispirano ai fatti evangelici, dove spesso la tradizione popolare si inserisce intervenendo su interrogativi, episodi e particolari sui quali invece i testi del Nuovo Testamento non sono esaustivi. Qui ne elenchiamo cinque di proprietà dei francescani o legati in qualche modo alla Custodia di Terra Santa.
BETLEMME – LA GROTTA DEL LATTE Dalla parte orientale della Basilica della Natività, si trova la Grotta del Latte, in arabo Magharet Sitti Mariam, ovvero la “grotta della Signora Maria”. Il luogo è raggiungibile percorrendo una stradina che prosegue lungo il lato sud della Basilica che parte dalla piazza centrale di Betlemme. Secondo una leggenda del VI secolo la Madonna si nascose qui durante la strage degli innocenti, dai persecutori mandati da Erode. San Giuseppe, avvertito da un angelo del pericolo che incombeva sul Bambino e della necessità di trasferirsi in Egitto, 5
si mise subito a fare i preparativi per il viaggio e sollecitò la Vergine che stava allattando. Alcune gocce, nella fretta, caddero a terra e la roccia da rosa divenne bianca. Per questo motivo, dal VI secolo si diffuse la credenza che la roccia della grotta avesse proprietà curative, in particolare quello di far venire il latte alle madri o di aiutare le sterili ad avere figli. Da allora sino ad oggi la tradizione popolare continua sia tra i locali cristiani, ma anche musulmani, sia tra i pellegrini che la visitano. Chi la visita solitamente porta via con sé come reliquia una bustina di polvere bianca che si stacca facilmente dalla roccia per consegnarla ad amici o parenti che ne hanno bisogno. La Grotta del Latte è di proprietà della Custodia di Terra Santa e il suo mantenimento è affidato ai francescani, ma è anche affiancata dal monastero affidato alle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento. L’Adorazione Eucaristica continua tutto il giorno e tutti i pellegrini possono partecipare e affidare le proprie intenzioni. AIN KAREM – LA PIETRA CHE SALVÒ IL BATTISTA E SUA MADRE Ain Karem è una cittadina poco distante da Gerusalemme. Qui si trovano tre santuari della Custodia di Terra Santa legati alla nascita e all’infanzia di san Giovanni cugino di Gesù: la chiesa di san Giovanni Battista, la chiesa della Visitazione, e l’eremo di san Giovanni nel Deserto. Il Vangelo non da una collocazione geografica precisa parla solo di una città che sorge “sulle montagne di Giudea”. In quella cittadina, sulla costa della montagna, si trovava la casa di Zaccaria ed Elisabetta, i genitori del Battista. Secondo la tradizione la casa si trovava nell’area dove oggi sorge il Santuario della Visitazione. Qui Maria la madre di Gesù ed Elisabetta si incontrarono e qui la Madonna pronunciò per la prima volta il Magnificat. Tutto ciò è riportato nei vangeli. Meno nota invece è la tradizione qui custodita che ricorda l’episodio del nascondimento di Giovanni Battista e sua madre dai soldati di Erode durante la strage degli innocenti. L’episodio è narrato nell’apocrifo Protovangelo di Giacomo del II secolo d. C. Secondo il racconto, Elisabetta in fuga con Giovanni Battista, chiese alla montagna di aprirsi per nasconderli e questo avvenne. San Giovanni e sua madre quindi rimasero nascosti nella montagna fino alla morte di Erode, serviti da un angelo durante tutto quel periodo. Oggi è ancora possibile vedere la roccia che li accolse, conservata nel santuario della Visitazione, con sopra la scritta in latino: “Si tramanda che Elisabetta e Giovanni furono nascosti in questa pietra”.
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GERUSALEMME – LA TOMBA DELLA MADONNA NELLA VALLE DEL CEDRON A est di Gerusalemme, una valle separa la Città Santa dal Monte degli Ulivi ed è chiamata valle del Cedron. È detta anche valle di Giosafat (in ebraico “Il Signore ha giudicato”) perché qui, secondo le scritture, avverrà il giudizio finale. Per questo motivo tutta l’area intorno alla valle e soprattutto la costa del monte, sono area cimiteriale fin dai tempi antichi. Tra le moltissime tombe ce n’è una di grandissima importanza: la tomba di Maria, la madre di Gesù. La chiesa si trova ai piedi del Monte degli Ulivi, nella valle del Cedron ed è oggi di proprietà dei greci Ortodossi, anche se un tempo era un santuario della Custodia di Terra Santa. Il luogo è particolare perché commemora un evento di cui non parlano né i Vangeli, né gli Atti degli Apostoli. Infatti dopo la Pentecoste, quando lo Spirito Santo scese sugli apostoli e la Vergine Maria riuniti in preghiera, non viene più fatta menzione della Madonna. Della tomba di Maria nella valle di Giosafat parla per primo un libro apocrifo, Il Transito di Maria, che raccoglie tradizioni del periodo apostolico. Il libro contiene molti elementi simbolici discutibili e testimonia che questo luogo era venerato come un santuario fin dal II secolo. Racconta che la Vergine cadde in un sonno quasi di morte, e fu poi portata dal Monte Sion (luogo in cui si ritrovavano gli apostoli, al Cenacolo) alla valle del Cedron e deposta in una caverna su una roccia da cui fu poi assunta in cielo. In seguito, la tomba della Vergine fu trasformata in chiesa rupestre (sec. IV). Il ricordo del luogo fu conservato soprattutto dalla fede e dalla devozione dei fedeli che vi celebravano, la memoria del transito e dell'assunzione della Madonna. La festa cadeva il 15 agosto (Ferragosto), giorno in cui ancora oggi si festeggia Maria Assunta in cielo.
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GERUSALEMME – LA GROTTA DEL TRADIMENTO AI PIEDI DEL MONTE DEGLI ULIVI La grotta, detta comunemente del Getsemani, che in aramaico indicava il luogo del frantoio, si trova alla destra della Tomba della Vergine e si apre alla fine di un corridoio. La tradizione, sin dal IV secolo, colloca qui il tradimento di Giuda. L’episodio è narrato nei Vangeli che però non identificano un luogo preciso. Ci viene detto solo che Gesù lascia i discepoli a “circa un tiro di sasso” dall’Orto degli Ulivi, dove si era ritirato in solitudine e preghiera prima della sua condanna. La tradizione si inserisce identificando il luogo distante “un tiro di sasso” come lo stesso dove Gesù e i discepoli usavano ritrovarsi. Per questo Giuda, che aveva lasciato il gruppo prima che la cena al Cenacolo finisse, sapeva esattamente dove avrebbe trovato il Maestro e gli apostoli. Ed è lo stesso motivo per cui in questa grotta si commemora l’istituzione del Sacerdozio. Perché qui Gesù si appartava e predicava agli amici prediletti che poi avrebbero portato per primi la Buona Novella al mondo. Oggi il luogo è un santuario di proprietà della Custodia di Terra Santa.
SAMARIA – LA TOMBA DI GIOVANNI BATTISTA A SABASTIYA
Tra i vari luoghi visti fino ad ora, sicuramente il meno conosciuto è quello dove si trova la tomba di Giovanni Battista. Eppure Sebastia (Sabastiya), oggi una cittadina di qualche migliaio di abitanti nel cuore della Samaria, un tempo era meta importante dei pellegrinaggi. E questo perché si tratta dell’unico luogo dove una tradizione del IV secolo identifica il luogo di sepoltura dell’ultimo profeta prima di Gesù. Anche qui sappiamo dai Vangeli che il Battista fu decapitato da Erode Antipa su richiesta di Erodiade sua moglie illegittima. Dopodiché ci viene solo detto che i discepoli di san Giovanni presero il corpo e “lo portarono via per sepellirlo”. Siccome Erode aveva tenuto la testa del profeta, sempre su richiesta della compagna, i discepoli vollero nascondere il corpo perché non venisse trafugato. Qui si inserisce la tradizione per cui portarono il corpo proprio a Sebastia. Per due fondamentali ragioni: 8
1- 1. Sebastia, città ricostruita da Erode il Grande, secondo lo stile romano e in onore di Cesare Augusto, non era più sotto la giurisdizione del figlio, appunto Erode Antipa che aveva perso il dominio sulla regione di Samaria. Per questo il crudele sovrano e la sua consorte non sarebbero andati a cercarlo lì. 2. Nei secoli precedenti l’avvento dei romani la città era chiamata Sàmaria capitale del regno del Nord che in seguito ne prese il nome. Sappiamo che tra il regno di Giuda, o regno del Sud che aveva come centro Gerusalemme, e il regno del Nord era venuta a crearsi una frattura enorme dovuta a ragioni di tipo politico, ma soprattutto religioso, perché i samaritani si erano convertiti a culti pagani. Nell’Antico Testamento si racconta come Elia o Eliseo e altri avessero tentato più e più volte di riconvertire le popolazioni di queste terre all’ebraismo e secondo le fonti alcuni di questi furono poi seppelliti qui. Giovanni Battista è l’ultimo dei profeti e meritava dunque un posto insieme agli altri. La cripta con la tomba vuota oggi fa parte di un complesso dove sorge una moschea. San Giovanni Battista infatti è venerato anche dai musulmani. Da alcuni anni però Associazione pro Terra Sancta, Ong a servizio della Custodia di Terra Santa, insieme a Mosaic Centre Jericho (Ong palestinese per il restauro dei mosaici) ha avviato alcune attività di recupero del patrimonio storico e di aiuto alla popolazione locale nell’area intorno alla tomba.
Associazione pro Terra Sancta Associazione pro Terra Sancta (ATS) è l’associazione no profit (ONG-Onlus) a servizio della Custodia di Terra Santa presente laddove risiedono i frati francescani in Medio Oriente. I progetti dell’Associazione pro Terra Sancta sono finalizzati all’opera di conservazione e valorizzazione dei Luoghi Santi, al sostegno e alla formazione delle comunità locali e di aiuto umanitario alle popolazioni in difficoltà. L’attività dell’Associazione pro Terra Sancta è fondata sul metodo dell’incontro con l’altro, a prescindere da ogni appartenenza religiosa, condizione sociale e provenienza etnica. I Luoghi Santi sono all’origine della nostra fede, per questo desideriamo offrire a tutti l’opportunità di collaborare con noi per custodirli, tenendo viva la memoria cristiana in Terra Santa.
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